SCHEDE TECNICHE | BARCHE A MOTORE
Sessa Key Largo 27 IB Il primo modello della linea Key Largo risale al 1990, un 18 piedi che ha lasciato il segno nella nautica con oltre 1.000 unità vendute. Sessa Marine, azienda fondata da Camillo Braga nel 1958 entra nel settore nautico nel 1968 grazie alla figlia Raffaella Braga Radice e oggi sono alla terza generazione di manager, portò l'innovazione nel mondo delle imbarcazioni fuoribordo con una barca central console caratterizzata da ampi spazi prendisole. Ad oggi la gamma Key Largo è composta da 6 modelli che vanno dai 18 ai 36 piedi.
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SCHEDE TECNICHE | BARCHE A MOTORE
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SCHEDE TECNICHE | BARCHE A MOTORE
Sirena Yachts 56 E' il secondo modello della nuova gamma del Cantiere turco, presentato ufficialmente in Europa quest'estate al Cannes Yachting Festival, il Sirena 56 ha una carena dual mode con la possibilitĂ di navigare alla massima efficienza sia in dislocamento che in planata. Eccellenti, quindi, le prestazioni per garantire la massima potenza in tutta sicurezza.
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SCHEDE TECNICHE | BARCHE A MOTORE
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SCHEDE TECNICHE | BARCHE A VELA
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SCHEDE TECNICHE | BARCHE A VELA
Jeanneau Sun Odyssey 490 Con i suoi 14,80 metri di lunghezza è l'imbarcazione più grande presentata dal Cantiere Jeanneau per la prossima stagione 2018 (oltre al Sun Odyssey 319 e al SO 440).
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SCHEDE TECNICHE | IMBARCAZIONI PNEUMATICHE
Zar 79 SL di Marco Ballerio
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SCHEDE TECNICHE | IMBARCAZIONI PNEUMATICHE
Con il varo del 79 SL, il cantiere Zar Formenti amplia la propria gamma di prestigio Sport Luxury, un armonico connubio di stile e sportivitĂ . Dopo la presentazione del nuovo modello al recente Salone Nautico Internazionale di Genova, abbiamo provato come naviga con la massima potenza applicabile di 300 cavalli.
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RUBRICA | PER SAPERNE DI PIU’ ... A PESCA
A bolentino sul relitto di Fabio Storelli
Praticare la pesca a bolentino su un relitto prevede di conoscere esattamente lo spot su cui andremo a calare le lenze per massimizzare quelle che potranno essere le catture possibili durante la battuta di pesca. Per prima cosa quindi si prende una carta nautica e si comincia a ricercare quelli che sono i simboli che contraddistinguono i relitti sommersi e si procederà a segnare il punto che, spesso, è in posizione approssimativa rispetto alla sua reale posizione sul fondo. Le coordinate poi verranno salvate sul gps cartografico che ci porterà esattamente sulla verticale dove con l'ausilio dello scandaglio cominceremo la ricerca.
Per creare in maniera efficace i terminali la pinza è indispensabile, meglio se specifica come il modello commercializzato da Penn
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Un relitto ripreso con la tecnologia Down Imaging di Humminbird
RUBRICA | PER SAPERNE DI PIU’ ... A PESCA
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RUBRICA | PER SAPERNE DI PIU’ ... A PESCA
A tutto cefalopode di Andrea Iacovizzi
Si fa presto a dire calamaro, ancor più semplice sembra dire seppia, entrambi cefalopodi dalle caratteristiche e dai sistemi di pesca simili, ma al tempo stesso, tanto differenti. E' possibile orientare l'azione di pesca alla cattura, di uno o di entrambi gli esemplari contemporaneamente? La risposta è si, senza dubbio, proveremo a spiegarvi come diventare dei veri e propri "cacciatori di cefalopodi". Due specie diverse appartenenti alla stessa grande famiglia, quella dei cefalopodi. Calamaro e seppia, non amano convivere pur non essendo antagonisti, in vasca del vivo ed anche i neofiti sanno che non vanno mai lasciati insieme, poiché le seppie eliminano con facilità i calamari, pur non cibandosene. Con il tempo però, si impara che nelle stesse zone è possibile catturare entrambe le specie ovvero, gestire le attrezzature al fine di far carniere dell'una o dell'altra a piacimento.
STAGIONE E PROFONDITA' La prima sostanziale differenza che è bene conoscere, andando a pesca di seppie e calamari, è che questi due cefalopodi, occupano lo stesso territorio, solo per un brevissimo arco temporale. Le seppie iniziano ad accostare infatti nella prima metà di settembre, quando i maschi riproduttori, risalgono le acque più fredde, alla ricerca delle femmine venute fuori dalla schiusa delle uova deposte in marzo. Per tal ragione, gli esemplari più forti e grossi, non temono la differenza di temperatura ed affrontano le acque calde per iniziare a marcare il territorio. I calamari essendo composti, per la quasi totalità del loro corpo di acqua, sono privi di sistemi di termoregolazione e pertanto, durante l'estate, occupano le grandi profondità, tanto maggiori quanto più alto è il termoclino. Per questo motivo iniziano ad accostare con l'arrivo delle prime piogge e con il 40 | MONDO BARCA MARKET
RUBRICA | TECNICAMENTE PARLANDO
Perché il gommone fa la muffa? di Carlo Luongo
Qualsiasi proprietario di gommone o chi è intenzio-
mano in ambienti caldo/umidi, che consente loro il
nato all'acquisto di un battello pneumatico deve fare
proliferare in maniera indisturbata se non contrasta-
i conti con un nemico che minaccia costantemente
te. Il primo errore compiuto dai gommonauti e da
l'integrità, l'estetica e il valore del nostro mezzo: la
molti operatori del settore è il gonfiaggio del mezzo
muffa sul tubolare. Andiamo con ordine, cosa si
ad aria e non ad azoto, perché l'azoto è un gas iner-
intende per muffa?
te per i microbi, mentre l'ossigeno contribuisce al
"Le muffe sono un tipo di funghi pluricellulari, capa-
loro sviluppo. Non solo, quando si gonfia il tubolare
ci di ricoprire alcune superfici sotto forma di spugno-
ad aria si immette una percentuale di vapore acqueo
si miceli e solitamente si riproducono per mezzo di
che è presente costantemente nell'aria che respiria-
spore. È comunemente chiamata muffa un agglome-
mo, e questo vapore è uno dei componenti fonda-
rato di questi sottili miceli, formatisi su materia
mentali per la formazione della muffa. Con il caldo e
vegetale o animale, generalmente come uno strato
l'umidità della notte, infatti, questo vapore tende a
schiumoso o filamentoso, come segno di decompo-
condensare, risalendo all'interno del tubolare fino a
sizione e marcescenza". [da Wikipedia]
depositarsi sul tessuto e formando uno strato di
Non è una novità trovare sul tubolare, nella zona
acqua. Quindi all'interno del tubolare abbiamo un
interna e verso prua, segni a forma di infiorescenza
ambiente caldo/umido che è il presupposto fonda-
che si ripetono sulla superficie. Quello che vediamo
mentale per lo sviluppo della colonia. Una volta
sono vere e proprie muffe che sono formate a causa
avviato il processo dall'interno è difficile poter inter-
dell'incuria del mezzo, trovando terreno fertile per il
venire, anche perché poi ce ne rendiamo conto solo
loro habitat. Le muffe, infatti, si riproducono e si for-
una volta che la muffa si presenterà sul lato ester-
Gommone con muffa causata da un rimessaggio non idoneo
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PRIMO | PIANO
Cantiere Nautico Cranchi, un'industria 4.0 di Marco Ballerio
Il Cantiere Nautico Cranchi, icona storica dell'industria nautica italiana, apre le porte alla nostra redazione per svelarci come si costruisce uno yacht attraverso un processo produttivo industrializzato e automatizzato. Il Cantiere nasce nel 1870 sul Lago di Como producendo imbarcazioni in legno, ma è nel 1970 che Tullio Monzino e Aldo Cranchi fondano a Piantedo l'attuale società, con la volontà di andare oltre al concetto di costruzione artigianale di un prodotto esclusivo quale è uno yacht, realizzando un'organizzazione industriale in grado di creare un ciclo produttivo efficiente capace di fabbricare tante imbarcazioni in serie con un ritmo veloce, aumentando la qualità e riducendo i costi.
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PRIMO | PIANO
Come ci spiega Paola Cranchi, Sales and Marketing
so software di disegno CAD e di modellazione tri-
Manager, l'azienda si sviluppa negli anni con un
dimensionale, realizzando modelli "virtuali" che
costante impegno verso l'innovazione tecnologica
consentono lo studio e lo sviluppo di ogni partico-
e l'automazione, con lo
scopo di semplificare e
lare dello yacht. Con l'ausilio di software dedicati,
migliorare i processi produttivi, innalzando la qua-
si eseguono sui modelli sviluppati a computer, i
litĂ degli ambienti di lavoro e del prodotto finito.
calcoli strutturali oltre ad effettuare gli studi fluido-
Con queste prerogative, a pochi chilometri dalla
dinamici per ottimizzare le linee d'acqua della
sede storica di Piantedo, il Cantiere Nautico
carena. Gli ingegneri dell'ufficio tecnico non si limi-
Cranchi realizza nel 2008 il "70 Plant 4", un
tano allo studio di tutte le parti dello yacht e degli
moderno insediamento industriale di 140.000 mq
impianti di bordo, ma ne curano anche l'industria-
con una superficie coperta di 30.000 mq, attrezza-
lizzazione, progettando gli stampi e tutte le attrez-
to con impianti automatizzati e linee di produzione
zature necessarie per la produzione.
in grado di costruire yacht fino a 80 piedi. La barca
Il Cantiere ha strategicamente deciso di sviluppare
è da sempre espressione di fascino e bellezza, ma
al proprio interno le tecnologie, investendo in
è anche una "macchina" complessa che deve
attrezzature e sistemi automatizzati per realizzare
garantire sicurezza e affidabilitĂ in navigazione;
tutte le parti in vetroresina della barca, oltre alla
per questo motivo le maestranze del Cantiere
componentistica ed ai vari elementi di cablaggio
devono costantemente confrontarsi con tematiche
per assemblare gli impianti di bordo. L'azienda si
tecnologiche sofisticate, dall'architettura all'inge-
avvale anche della collaborazione di fornitori qua-
gneria, prestando particolare attenzione ai mate-
lificati, per realizzare su disegno del Centro Studi,
riali. Nel Centro Studi del Cantiere si progetta inte-
i mobili degli arredi in differenti essenze. Nella
ramente l'imbarcazione, dalla carena alle sovra-
sede di Piantedo, il reparto di falegnameria contri-
strutture, dagli arredi agli impianti di bordo, avva-
buisce a rifinire i particolari degli allestimenti, oltre
lendosi della collaborazione dei produttori dei pro-
a sagomare a misura con macchine a controllo
pulsori per lo studio della sala macchine e del
numerico le strutture interne della barca, sia in
sistema motore-trasmissione.
legno che in una leggera resina poliammidica.
I progetti vengono sviluppati al computer attraver-
Sempre a Piantedo, si trova il reparto con due
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RUBRICA | INFORMANDO
Officina Italiana Design e Riva: esclusivamente per pochi Se Officina Italiana Design ed il marchio Riva hanno qualcosa in comune, questo qualcosa è di certo l'esclusività. Il primo si concede solo al secondo ed il secondo è davvero per pochi intenditori. Fondato da Mauro Micheli e Sergio Beretta nel 1994, lo studio crea le linee esterne e il design d'interni di tutta la produzione di un brand che è un'icona d'eccellenza in tutto il mondo. Micheli è la mente creativa e coordina un team di 10 designer; Beretta, invece, si occupa di tutti gli aspetti manageriali.
Nella fotografia principale il Rivarama Super un 44 piedi che è stato nominato per ben 2 anni consecutivi il Miglior Open Europeo nella categoria dai 40 ai 60 piedi. Da sinistra: il Rivamare, il Riva 76' Perseo e l’Aquariva Super
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RUBRICA | INFORMANDO
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RUBRICA | TREND & LIFESTYLE
Dal futuro arriva Royal Hideaway Corales, da gennaio a Tenerife Affacciato sul mare, in un luogo dove per 300 giorni l'anno c'è il sole e dove metà dei luoghi circostanti sono aree protette. Un sogno chiamato Royal Hideaway Corales, a Tenerife, La prima struttura Royal Hideaway delle isole Canarie, che sarà inaugurata a gennaio nella Costa de Adeje. Facente parte della catena alberghiera Barcelò Hotel Group, questo resort aprirà a gennaio 2018, ma è già stato insignito del titolo di "migliore albergo del futuro 2018" dalla prestigiosa rivista britannica Hotel Management International.
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RUBRICA | TREND & LIFESTYLE
114 appartamenti di alto design che si affacciano
L'albergo si distingue per la grande attenzione ai
per la maggior parte sulla splendida playa de la
dettagli di design ricercato, per la sua ispirazione
Enramada, proprio a pochi passi dal resort. Per
ai coralli che circondano l'isola e per la sua parti-
un'esperienza unica e rilassante la struttura è stata
colare forma ad imbarcazione.
pensata suddivisa in due diverse ali che prendono
Progettato e realizzato dal celebre architetto di
il nome di Royal Hideaway Corales Suites*****GL,
Tenerife Leonardo Omar, l'albergo si snoda su 5
dedicata alle famiglie e Royal Hideaway Corales
piani e si immerge tra quattro parchi naturali,
Beach - Adults only, dove appunto è previsto il
vigneti, vulcani e La Caleta, notoriamente la zona
soggiorno solo per adulti, questo per offrire tipolo-
più tranquilla dell'isola che conserva intatta l'au-
gie di esperienza diverse, ma ugualmente uniche e
tenticità dei paesi di pescatori.
incantevoli.
Oltre alla bellezza e all'esclusività dell'albergo ciò
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