VEGLIA D'ARMI 2006

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Santorso

Reparto Falco

VEGLIA D’ARMI 4-5 marzo 2006


CANTO DI MARCIA LADO Tra boschi e prati verdi e fiumi SOL LAcon l'acqua e con il sole DO col vento pure con l'aria lieve SOL LAnella calda estate o con la neve FA DO quanti passi fatti insieme SOL LAallegria di una fatica FA DO SOL ancor più meravigliosa perché ... LA- SOL LAfatta con te.

Un sorso d'acqua fresca e poi l'orizzonte di nuovo davanti a noi senza più limiti ed ore ci fermeremo col morir del sole per poi star davanti al fuoco in una notte con la luna a pregar le stelle e il vento di ... portarci la fortuna. Lo zaino è fatto tutto è pronto un nuovo giorno è sorto già e con il ritmo dei nostri passi il nostro tempo misureremo poi di nuovo sul sentiero solitario e silenzioso testimone delle fatiche di chi ... in alto vuole andare.

Scegliere di diventare Cavaliere non era una cosa facile. Era difficile scegliere di mettersi al servizio del prossimo, di prendersi cura delle persone deboli o indifese, di essere sempre pronti a battersi per una causa nobile e giusta. E’ sempre stato più semplice servire i potenti. Lo scudiero che aveva dato molte prove di fedeltà al proprio signore, prima di diventare cavaliere si preparava alla sua investitura con più giorni di preghiere e digiuni. Ma prima di ricevere questa investitura, vestito di una tunica bianca, passava una notte intera davanti all’altare, vegliando in preghiera. Quella veglia si chiamava Veglia d’armi. Anche noi Scouts prima di impegnarci vogliamo pregare il Signore. Chiediamo il Suo aiuto, questa sera, perché ci dia la forza di mantenere la Promessa per tutta la vita, poiché una volta scout, sempre scout! Tutti assieme recitiamo la Promessa:

Con l'Aiuto di Dio, prometto sul mio onore dI fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese per aiutare gli altri in ogni circostanza per osservare la Legge Scout CON L’AIUTO DI DIO MESSAGGIO DI TENEREZZA Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita. Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita proiettato nel film apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore. Così sono andato avanti, finchè‚ tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro,


notando che in certi posti c'era solo un'orma... Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita: i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore... Ho domandato allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con Te, ma perché‚ mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?". Ed il Signore mi ha risposto: "Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta la camminata e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, ebbene non ti ho lasciato... I giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui io ti ho portato in braccio".

PROMETTO SUL MIO ONORE DI FARE DEL MIO MEGLIO Parabola delle monete d'oro (Mt 25, 14-30) "Così sarà il regno di Dio. Un uomo doveva fare un lungo viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi soldi. A uno consegnò cinquecento monete d'oro, a un altro duecento e a un altro cento: a ciascuno secondo le sue capacità. Poi partì. Il servo che aveva ricevuto cinquecento monete andò subito a investire i suoi soldi in un affare e alla fine guadagnò altre cinquecento monete. Quello che ne aveva ricevute duecento fece lo stesso, e alla fine ne guadagnò altre duecento. Invece, quello che ne aveva ricevute soltanto cento scavò una buca in terra e vi nascose i soldi del suo padrone. Dopo molto tempo, il padrone tornò a casa e cominciò a fare i conti con i suoi servi. Venne il primo, quello che aveva ricevuto cinquecento monete d'oro, portò anche le altre cinquecento e disse: "Signore, tu mi avevi consegnato cinquecento monete. Guarda: ne ho guadagnate altre cinquecento". E il padrone gli disse: "Bene, sei un servo bravo e fedele! Sei stato fedele in cose da poco, ti affiderò cose più importanti. Vieni a partecipare alla gioia del tuo signore". Poi venne quello che aveva ricevuto duecento monete e disse: "Signore, tu mi avevi consegnato duecento monete d'oro. Guarda: ne ho guadagnate altre duecento". E il padrone gli disse: "Bene, sei un servo buono e fedele! Sei stato fedele in cose da poco, ti affiderò cose più importanti. Vieni a partecipare alla gioia del tuo signore!". Infine venne quel servo che ricevuto solamente cento monete d'oro e disse: "Signore, io sapevo che eri un uomo esigente, che raccogli anche dove non hai coltivato. Ho avuto paura, e allora sono andato a nascondere i tuoi soldi sotto terra. Ecco, te li restituisco". Ma il padrone gli rispose: "Servo malvagio e fannullone! Dunque sapevi che io raccolgo dove non ho seminato e faccio vendemmia dove non ho coltivato. Perciò dovevi almeno mettere in banca i miei soldi e io, al ritorno, li avrei avuti indietro con l'interesse. Portategli via le cento monete e datele a quello che ne ha mille. Perché, come dice il proverbio, chi ha molto riceverà ancora di più e sarà nell'abbondanza; chi ha poco, gli porteranno via anche il poco che ha. E questo servo inutile gettatelo fuori, nelle tenebre: là piangerà come un disperato".

PER COMPIERE IL MIO DOVERE VERSO DIO Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

E VERSO IL MIO PAESE

PER AIUTARE GLI ALTRI IN OGNI CIRCO STANZA Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo


stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».Luca 6, 27-38

Credo che il Signore ci abbia messo in questo mondo meraviglioso per essere felici e per godere la vita .Ma il vero modo di esser felici è quello di procurare la felicità degli altri. Procurate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto non l'avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nellla coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di aver fatto del vostro meglio. Siate preparati così, a vivere felici e a morire felici: mantenete la vostra promessa di esploratori, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo" B.P

PER OSSERVARE LA LEGGE SCOUT Preghiera della Legge Perché poniamo il nostro onore nel merita fiducia,donaci la tua luce,Signore. Perché siamo sempre leali,donaci la tua verità ;Signore. Perché ci rendiamo utili e aiutiamo gli altri,donaci il tuo spirito di servizio ,Signore. Perché siamo amici di tutti,donaci la tua amicizia, Signore. Perché siamo cortesi, donaci i tuoi gesti,Signore. Perché possiamo amare e rispettare la natura,donaci la tua creatività ,Signore. Perché sappiamo sorridere e canatare nelle difficoltà,donaci di rivivere con umorismo l’avventura di ogni giorno,Signore. Perché siamo puri di pensieri,parole ed azioni,donaci un cuore grande e luminoso ,Signore.

I capi recitano la legge :

La Guida e lo Scout: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

pongono il loro onore nel meritare fiducia; sono leali; si rendono utili ed aiutano gli altri; sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; sono cortesi; amano e rispettano la natura; sanno obbedire; sorridono e cantano anche nelle difficoltà; sono laboriosi ed economi; sono puri di pensieri, parole e azioni.

Canto finale: PREGHIERA DELLA SERA La Re La Al cader della gironata Mi7 Re Noi leviamo i cuori a te, Re La Tu l’avevi a noi donata Mi7 La La7 Bene spesa fu per Te. Re

La

Te nel bosco, nel ruscello, La Mi7 La Te nel monte, Te nel mar, La Re La Te nel cuore del fratello Mi7 La Te nel mio cercai d’amar.


Se non sempre la mia mente In Te, pura s’affissò; se talora stoltamente da Te lungi s’attardò. Mio Signor ne son dolente Te ne chiedo o Dio mercé! Del mio meglio lietamente Io farò doman per Te. I tuoi cieli sembran prati e le stelle tanti fior. Son bivacchi dei beati Stretti in cerchio al loro Signor. Quante stelle, quante stelle Dimmi Tu, la mia qual è? Non ambisco la più bella Basta sia vicino a te.


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