Contemporary
Art TODAY
INFORMATORE EDITORIALE 2014 Arte, Cultura, Viaggi, Attualita’
SALONIA SHOW
“Omaggio al VENTENNALE DI TROISI” Photo © Copyright the artist
SPECIAL EDITION
T R O I S I
Francesco Chetta editore Contemporary Art Today 2014 pag. 1
V E N T E N N A L E
Contemporary
Art TODAY
Sommario
Testi critici a cura di Luca Beatrice, Mariarosaria Belgiovine, Francesco Poli, Francesco Chetta, George Pali, Federica Pasini, Jean Charles Spina, Elena Cicchetti
Speciale VENTICINQUESIMO
ARTE PADOVA 2014 pag. 38
PINO CARCELLI a Parigi pag. 60
Ritmi Veneziani
Gianmaria Potenza pag. 10 dalla Russia alla Lituania Pollara di Salina la barca sfondata nella grotta pag. 18 SALONIA Omaggia Troisi
nel ventennale della sua morte
di Federica Pasini
Eros Salonia Gli ultimi giorni di Troisi pag. 16
...“Lo scopo del nostro filmdocumentario è di valorizzare Salina e Malfa e di mostrare l’umanità di un artista d’eccezione, “affondando la telecamera” nel rapporto tra l’arte, la natura e la morte”... Eros Salonia Regista
Contemporary Art Today 2014 pag. 2
Grandi Mostre Fondazione Roma Museo WARHOL - O NEIL Palazzo Cipolla Roma 18 aprile - 28 settembre 2014 pag. 30
Grandi Mostre
Mirko Roncelli pag. 70
KLIMT pag. 6 ALLE ORIGINI DI UN MITO Palazzo Reale, Milano 12 marzo - 13 luglio 2014 Curatore mostra *Alfred Weidinger
Grand Chef LEONARDO VESCERA Astice Blu 2014
Promo Video Art expò
pag. 77 A cura di Jean Charles Spinà, George Pali, Federica Pasini
pag. 58
PINO CARCELLI CONCY VANNY MIRKO RONCELLI MARIO MASOLI DELFINA PORCU GIOVANNA CHERCHI
Fondazione SALONIA MESSINA pag. 42
Oltre la pittura:
Installazione che sarà presentata nel 2015, in contemporanea con la 56. Mostra Internazionale d’arte La Biennale di Venezia pag. 26
Catalogo Effeci edizioni
Fontana, Castellani, Manzoni, Bonalumi
Contemporary Art Today 2014 pag. 3
Contemporary
Art TODAY INFORMATORE EDITORIALE 2014 Arte, Cultura, Viaggi, Attualita’ Contempoary Art Today è realizzato da: effeci edizioni d’arte Via Vittorio Emanuele, 32 26841 Casalpusterlengo Lodi Italie tel. + 39 340 5820407 Numero unico
informatore editoriale 2014
distribuzione a cura di Effeci edizioni d’arte
Redazione: Effeci edizioni d’arte via Vittorio Emanuele, 32 26841 Casalpusterlengo Lodi Mail: redazioneartivisive@gmail.com Direttore artistico editoriale: Francesco Chetta Impaginazione grafica a cura di Effeci edizioni Testi critici a cura di Luca Beatrice, Mariarosaria Belgiovine, Francesco Poli, Francesco Chetta, George Pali, Federica Pasini Jean Charles Spina, Elena Cicchetti
Stampa: Press Up per conto effeci edizioni d’arte Luglio 2014 Creazione grafica by Francesco Chetta © Copyright 2014 effeci edizioni d’arte Italia La collaborazione critica sul catalogo con testi critici, curati dai relativi autori, è a titolo gratuito, e non remunerato Tutte le riproduzioni: loghi, foto, compreso i testi critici, è vietata la loro riproduzione e diffusione con qualsiasi mezzo. E’ consentito previa richiesta scritta, ed autorizzata dall’editore alcune parti di esse. I trasgressori saranno perseguiti a termini di legge in materia di diritti d’autore. Nota: Alcune immagini sono tratte da siti internet e quindi di pubblico dominio: qualora il loro uso violasse eventuali diritti d’autore, lo si comunichi all’editore che provvederà alla pronta rimozione, ed eventuali spettanze di legge.
Contemporary Art Today 2014 pag. 4
EDITORIALE
IL MERCATO DELL’ARTE
Collezionismo o elemento d’arredo Il mercato dell’arte è spesso indirizzato all’investimento di opere di artisti storici, trascurandone il primario messaggio d’informazione e bellezza visiva cui molte discipline legate alle arti visive vi sono legate; domanda spesso rivoltami da molti artisti. Pur riconoscendo lode e merito ai grandi maestri della storia dell’arte il cui possesso di quest’ultime è riservato solo ai Musei e a grandi magnati dell’economia, va ricordato che l’arte visiva minore o maggiore che sia emerge dalle altre espressioni di comunicazione come letteratura e musica, soprattutto per la bellezza cromatica e formale che ci offre con la costante visione quotidiana: in effetti l’acquisto di un opera deve soddisfare il gusto personale dell’acquirente e una volta collocato alla parete di casa dello studio o dove si ritiene opportuno saremo ripagati nel tempo della somma pagata. Naturalmente è importante che l’acquirente deve valutarne il suo valore reale di mercato documentandosi sul percorso espositivo dell’opera e dell’artista, oppure rivolgendosi o affidandosi ad operatori seri e qualificati. Il mercato dell’arte oggi giorno offre di tutto e per tutte le tasche ma è molto importante acquistare un opera che soddisfi il gusto personale e che ogni volta che la si osservi pur passandoci fugacemente vicino ci riservi sempre quell’emozione percepita dal primo momento che l’abbiamo osservata. La giusta collocazione di un opera pittorica o scultorea è molto importante valorizzerà sia l’opera sia l’ambiente che l’accoglie. Cosa molto importante è non confondere l’arte con Giovanfrancesco Gonzaga Galleria Il Salotto la decorazione . Francesco Chetta ARTE PADOVA 2010
photos by Kanados archivio effeci Contemporary Art Today 2014 pag. 5
KLIMT ALLE ORIGINI DI UN MITO Palazzo Reale, Milano 12 marzo - 13 luglio 2014 Curatore mostra *Alfred Weidinger *Alfred Weidinger. è ritenuto il maggiore studioso della vita del maestro
Gustav Klimt Madre con due bambini (La famiglia) 1909/10 - Olio su tela, cm 90 x 90 Vienna, Museo Belvedere, inv. 10501 (legato Peter Parzer, Vienna) Courtesy Ufficio stampa Arthemisia Group Milano Contemporary Art Today 2014 pag. 6
Venti gli oli di Gustav Klimt che il pubblico ha avuto modo di ammirare nel corso della grande mostra inaugurata il 12 marzo che prosegue fino al 13 luglio 2014 al Palazzo Reale di Milano. Una straordinaria raccolta, se si pensa che sono soltanto 100 al mondo sono verosimilmente i dipinti e gli affreschi del maestro di cui si ha notizia e che il Museo Belvedere di Vienna, in occasione del 150° anniversario della nascita di Klimt, ha esposto un totale di 40 oli nella grande mostra del 2012 che dava conto della formazione, dello sviluppo e dell’apice della carriera artistica del genio austriaco. Un appuntamento questo della mostra di Klimt, che gli appasionati del grande artista austriaco, hanno potuto osservare le sue opere. La mostra, è stata organizzata dal Comune di Milano, in collaborazione col Museo Belvedere di Vienna. Il percorso espositivo è stato curato da Alfred Weidinger ed Eva di Stefano, due affermati studiosi dell’opera klimtiana.
Palazzo Reale Milano
Piazza del Duomo, 12 Milano Info: Tel. 02 0202
Gustav Klimt Adamo ed Eva (incompiuto) 1917/18 Olio su tela, cm 173 x 60 Vienna, Museo Belvedere Courtesy Ufficio stampa Arthemisia Group (Mi)
Contemporary Art Today 2014 pag. 7
Gustav Klimt “Il Bacio” 1907-1908 Olio su tela, cm. 180x180 Museo Österreichische Galerie Belvedere, Vienna
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA INFOLINE E PREVENDITA VISITATORI SINGOLI
Telefono: 02 54917 (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00) Online: www.ticket.it/klimt www.ticketone.it/ INFOLINE E PRENOTAZIONI GRUPPI E SCUOLE Ufficio Gruppi: tel. 02 542727 (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00) Prenotazione telefonica obbligatoria ORARI Lunedì: 14.30 – 19.30 martedì, mercoledì e domenica 9.30 – 19.30 giovedì, venerdì e sabato 9.30 – 22.30 Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura BIGLIETTI Intero: € 11,00 Ridotto: € 9,50Ridotto speciale: € 5,50
Gustav Klimt “Salomè” 1909 Olio su tela, cm 178 x 46 Venezia, Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna Courtesy Ufficio stampa Arthemisia Group Milano
Contemporary Art Today 2014 pag. 8
GUSTAV KLIMT Adele Bloch-Bauer I
Gustav Klimt “RItratto dI Adele Bloch-Bauer I” - Olio su tela, cm. 138x138 1907 New Galerie, New York
Contemporary Art Today 2014 Contemporary Art Today 2014pag. pag.9 9
Gianmaria Potenza
Ritmi veneziani al National Art Museum
M.K. Ciurlionis di Kaunas Lituania Dal 24 aprile al 24 agosto 2014, il Museo Nazionale d’Arte M.K. Ciurlionis di Kaunas ospiterà presso la splendida galleria M. Zilinsko la mostra ontologica dell’artista veneziano Gianmaria Potenza dove la creatività è protagonista e dove l’arte antica ed artigiana si incontra con la ricerca ed il nuovo. I visitatori potranno visionare oltre centoventi opere che vanno dai bronzi a fusione alle tavole in legno dipinte a cera, a tempera e smalto. Alcune delle opere saranno esposte nei cortili cinquecenteschi dell’Università di Vilnius a partire dal mese di luglio, in occasione del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. (Ndr)
Il maestro Gianmaria Potenza , Arte Padova 2013 Contemporary Art Today 2014 pag. 10
Gianmaria Potenza “Piume” bronzo cm. 220 - Arte Padova 2013
Contemporary Art Today 2014 pag. 11
Gianmaria Potenza
Ritmi Veneziani
Dalla Russia alla Lituania
Contemporary Art Today 2014 pag. 12 Contemporary Art Today 2014 pag. 12
Gianmaria Potenza ASTROLABIO Bronzo 2013 Contemporary Art Today 2014pag. pag.13 13 Contemporary Art Today 2014
Gianmaria Potenza “Piume” bronzo - A h cm. 65, - 2° B h cm. 45 Contemporary Art Today 2014 pag. 14
Gianmaria Potenza
Italia - Venezia 1936
Biografia Gianmaria Potenza è nato a Venezia il 9 dicembre 1936. Compie gli studi artistici presso l’Istituto d’Arte di Venezia sotto l’illuminata guida di Giorgio Wenter Marini. Praticando varie forme d’arte: spaziando dalla pittura alla scultura al mosaico. Il suo esordio lo vede presente gia dal 1952 esponendo alcune opere in una collettiva presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, dove più avanti effettuerà la sua prima personale (1958). Nel 1954 e nel 1956, è invitato ad esporre alla Biennale d’Arte di Venezia, dove le sue opere saranno presenti successivamente nel 1958, 1960, 1966, 1968, 1986, 1995, 2009, 2013. Ha eseguito anche opere monumentali gigantesche, destinate a piazze giardini quali sedi di banche, chiese, navi, uffici pubblici e privati, alberghi, collaborazione con architetti di fama mondiale. Il suo estro creativo lo conduce a confrontarsi con una forma architettonica, nuova scavalcando i valori classici rappresentativi della oggettività figurale quale concezione temporale dello spazio e della forma. Nel 1968 da vita alla Vetreria La Murrina il cui design di arredi e oggetti e noto. Suoi sono alcuni arredi e paramenti Sacri per la Santa Sede al Pontificio di Paolo VI. Numerose esposizioni personali e collettive conducono l’arte di Gianmaria Potenza ad essere apprezzata e diffusa a livello Internazionale. Opere sue si trovano in importanti Musei e Collezioni pubbliche e private di tutto il Mondo. Ricordiamo il suo recente Tour espositivo svolto nel 2012, in Russia al Museo Erarta di San Pietroburgo dove le sue opere sono state oggetto di grandi apprezzamenti da parte di collezionisti, stampa e della critica.
Gianmaria Potenza “Il Mastino” bronzo - h cm. 52x62x85 Contemporary Art Today 2014 pag. 15
GLI ULTIMI GIORNI DI MASSIMO TROISI
di Eros Salonia
L’intento è poi filmare l’anima di Salina! la mistica dell’incanto della creazione, cio’ che forse lega e accomuna la fede di atei e credenti. Filmando i grandi, filmiamo i piccoli. Come il Postino di Neruda (il personaggio di Troisi) era nella sua natività ignorante e forte, laterale e centrale a Neruda, cosi’ questo documentario sarà laterale al grande “Troisi”, facendo parlare le mani di pescatori e i fiori del cappero, in cui si imprigiona la memoria di quelle riprese di vent’anni or sono. Voce narrante e mitica, dirà poesie di Neruda su abissi vulcanici e mari al tramonto. Su tutto, poi, come uccello rapace, Araba Fenice o Chimera, campeggia, planando su vallate, l’anima del poeta, come il mistero della morte, sospesa, assente, presenza, che si vuole, da parte mia, come sostanza ineffabile del mio racconto. Riprenderemo le vigne, le cantine di Malvasia, i bar di Malfa, ma anche i falchi della regina sulla Fossa, per favorire la protezione faunistica e il patrimonio della viticultura. Un elicottero filmerà l’isola dal cielo, in spettacolari e inedite cabrate sulle vallate. Il tutto sarà magnificato dalla colonna sonora originale di Michele Amoroso, che comporrà musiche coinvolgenti e struggenti. Eros Salonia
Biografia: Eros Salonia è scrittore, regista e realizzatore. Dopo vent’anni di teatro, in qualità di attore e regista, fonda nel 2008 L’Arlequin de l’esprit che produce i suoi spettacoli e i suoi films, creando un ponte tra persone in inserimento socio-professionale, pazienti psichiatrici e professionisti del mondo artistico. In quest’ottica nasce nel 2010 il medio metraggio Bruno il mare, girato tra Messina e le isole Eolie, e il cui protagonista, cosi’ come altri attori, è un paziente di un centro psichiatrico. Bruno e il mare è stato selezionato quest’anno dalla prestigiosa Agence du court métrage ed è stato proiettato all’Atelier Z, a Parigi e al Festival internazionale Horcynus Orca, a Messina. Con il suo primo lungo metraggio Bios, Il testamento del XX° secolo, Eros Salonia prosegue nel suo stile spinto verso l’estremo, per un affermato cinema d’autore, politico ed estremamente crudo, cio’ che non impedisce il lato spettacolare, dato dalla intensità delle immagini e la fruizione da parte di una larga fascia di publico.
Eros Salonia sta attualmente ultimando le riprese di un horror psicanalitico : La dame sans visage e prepara per il 2014 un terzo lungo metraggio prodotto dalla televisione nazionale e da CEA films, con un importante cast. Eros Salonia è dottore di ricerca in Drammaturgia alla Sorbona e ha pubblicato sulle principali riviste specializzate di teatro in Francia. Ulteriori informazioni : L’ARLEQUIN DE L’ESPRIT L’insertion par le théâtre et la vidéo Association loi 1901 n° 1855 - N° Siret 533 678 850 00017 14, rue des Turquoises 78570 Chanteloup-les-Vignes Téléphone : 06.71.91.85.75
www.larlequindelesprit.weonea.com
Contemporary Today 2014 pag. Contemporary Art Art Today 2014 pag. 16 16
Copyright 2014 © - Photo by Gianluca Rossellini, Courtesy Fondazione Salonia (Messina)
EROS SALONIA
Attraverso la narrazione di un grande amico di Troisi, Omero della sua Ulissiade, ripercorreremo i luoghi in cui l’attore ha girato il suo capolavoro “Il postino”, suo ultimo film testamento, intervistando gli abitanti di Salina che lo hanno conosciuto e che hanno collaborato con lui. Lo scopo del nostro film-documentario è di valorizzare Salina e Malfa e di mostrare l’umanità di un artista d’eccezione, “affondando la telecamera” nel rapporto tra l’arte, la natura e la morte. Ma non si tratta solamente di un documentario che ritraccia, come un omaggio postumo, le tappe delle riprese e gli aneddoti della produzione. Questo film vuole essere, invece, una valorizzazione dell’Isola di Salina, del suo potere di seduzione su chi la visita e abita. Ma, soprattutto, il progetto che proponiamo è un percorso “interno” verso l’anima dell’isola, verso il suo potere di sospendere la vita umana in un’estasi calma, nella contemplazione del mistero della creazione. Tra uliveti secolari, vigne arrampicate sul vulcano, cantine di Malvasia, tra pescatori e contadini, passerà la voce di Troisi e di quanti lo hanno conosciuto. Su tutto, scorrerà la malinconia della scomparsa di un mondo (il contadino e il marinaio). Questa scomparsa poi farà eco all’ironia dell’ultimo Troisi, quell’ironia di chi, come Massimo sapeva di non avere molto tempo da vivere. E in realtà, quale tema è più universale di questa sua ironia, di questo suo dolore? A ben guardare, infatti, quale uomo ha molto tempo da vivere? Ma per fortuna, restano i film, come resta la pietra, la vigna e i falchi nel cielo. Quelli che la storia ci consegna come “gli ultimi giorni di Massimo Troisi” mostreranno un percorso mitico verso una forma di immortalità, in una forza viva: quella dell’arte che rivaleggia con la morte.
Fondazione Salonia Progetto per la celebrazione dei 20 anni dalla morte di Massimo Troisi, di un documentario a Pollara e a Malfa, del regista Eros Salonia, sugli ultimi giorni a Salina di Troisi Premessa Nei tempi recenti l'evento culturale che ha fatto conoscere la frazione di Pollara e quindi Salina in tutto il mondo è stato il film "Il postino", ultima pellicola girata da Massimo Troisi al quale l'attore era particolarmente legato. Massimo Troisi sta a Salina come Roberto Rossellini a Stromboli. Nel 1994 Massimo Troisi firma ed interpreta il capolavoro che si aggiudica cinque ‘nomination’ agli Oscar di quell’anno (vincendone solo uno, per le struggenti musiche di Luis Bacalov). Dopo Rossellini, la Bergman, la Magnani, i fratelli Taviani, Antonioni e Nanni Moretti, l’arcipelago eoliano torna così protagonista sul grande schermo. Si tratta dell’ultima interpretazione di Troisi, scomparso solo 12 ore dopo la fine delle riprese. Il film è ispirato a ‘Il postino di Neruda’ (Ardiente paciencia), romanzo scritto dal cileno Antonio Skármeta. Il film è stato apprezzato dalla critica e dal pubblico in tutto il mondo ed è stato reso particolare anche per gli splendidi paesaggi di Pollara. A 20 anni dalla morte di Troisi e da quando fu girata la pellicola, la Fondazione Salonia ritiene indispensabile ricordare la grandezza e la bravura del celebre attore e celebrare uno dei film più amati del cinema. Documentario Con il contributo del regista Eros Salonia, conosciuto e apprezzato, per il suo lavoro unico, politicamente e socialmente impegnato nel panorama francese, la Fondazione Salonia ha pensato di realizzare un cortometraggio che, attraverso le immagini, possa testimoniare la reale situazione nella quale si trovava il set di Troisi e la frazione di Pollara. Per fare ciò, si forniranno le notizie sulla storia del film e anche attraverso testimonianze di storici della Cinematografia, protagonisti della pellicola e esperti e testimoni oculari dell’evento. Il cortometraggio si spingerà a raccontare, con un percorso narrativo originale e un approccio accessibile, gli ultimi giorni di Troisi a Pollara, assorbendo dalle radici della tradizione, ma trovando anche punti di vista che diventino nuova linfa vitale nel dibattito culturale. Il nostro progetto, attraverso una sintesi attenta e documentata, vuole quindi ripercorrere questo sentiero allegorico e focalizzare l’attenzione sui segni artistici, sociali, cinematografici e letterari che il film ha lasciato, mostrando l’intima connessione tra la dimensione culturale e quella dell’agire sociale. Il cortometraggio si pone infine, l’obiettivo di rendere esplicito un percorso ideale per il recupero di Pollara. In questo modo si spera di sensibilizzare privati e istituzioni ad investire per rendere migliore questa frazione considerando che dalla sua valorizzazione si potranno certamente in seguito ricavare dei fondi grazie alla spinta del turismo culturale, la diffusione del film nelle televisioni e nei festivals locali e internazionali. La Fondazione Salonia …il progetto che proponiamo è un percorso “interno” verso l’anima dell’isola, verso il suo potere di sospendere la vita umana in un’estasi calma, nella contemplazione del mistero della creazione. Quelli che la storia ci consegna come “gli ultimi giorni di Massimo Troisi” saranno mostrati come un percorso mitico verso una forma di immortalità, in una forza viva: quella dell’arte che rivaleggia con la morte. Eros Salonia
Fondazione Salonia Villa Melania Presidente Dott. Felice Ruggeri
Sede amministrativa: Viale Regina Elena, 245 98121 Messina Tel. 090.2004004 e-mail: fondazionesalonia@alice.it Contemporary Art Art Today Today 2014 Contemporary 2014 pag. pag.17 17
Pollara, Malfa - Salina - Isole Eolie Patrocinio Comune di Malfa
La Fondazione SALONIA ricorda Troisi nel ventennale della sua morte, e del famoso film “Il Postino”
Di Federica Pasini
Immersa nelle acque trasparenti del Mediterraneo, tra due montagne ricche di vegetazione lussureggiante, tra distese di vigneti e capperi fioriti, tra limoni e aranceti, Salina è considerato il giardino delle Eolie. Sembra sia stata una delle prime isolette dell’arcipelago ad emergere dal mare e qui si possono ammirare i resti di almeno sei coni vulcanici ormai inattivi e smembrati dall’erosione. Un autentico paradiso naturale pieno di verde e sorgenti d’acqua, di panorami mozzafiato che si aprono che si aprono dalle cime più alte sul resto dell’arcipelago e su tutta la Sicilia. Proprio in questo paradiso l’attore napoletano Massimo Troisi, nel 1994, girò il suo ultimo film “Il Postino”, tratto liberamente dal romanzo di Antonio Skarmeta ( titolo originale “El cartero de Neruda”)., in un misto di passione, sensualità e romanticismo, sono citate nel film varie poesie di Neruda, oserei dire, tra le più belle sostenendo che: ‘…la poesia non è di chi scrive, ma di chi serve…’, e Troisi esprime in maniera evidente profondità d’animo abissali, sia del poeta che del protagonista, il postino, chiaramente. In questo film, testamento di Troisi troviamo tutta l’esperienza artistica del genio della sua arte, e scopriamo tutta la sua poetica in maniera integrale, dove, infatti, la mimica riesce ad operare una comicità di “secondo grado”, capace di ironizzare sulla comicità stessa. Egli si esprime in dialetto, ma le coloriture, vengono rese necessarie per lo svolgimento del film. Il postino, incarna la figura dell’’antieroe”, tanto cara al regista, esso è un personaggio qualsiasi, e l’antieroismo si concretizza in particolar modo nel fatto di andare contro gli stereotipi classici, della perfezione, della quale il cinema americano si vanta. Il cuore di Troisi, lo stesso che lui volle tutelare per questo film, smise di battere solo 12 ore dopo averlo finito di girare, ed era il 4 giugno del 1994. Quest’anno ricorre il ventennale dalla scomparsa del regista, e, i preparativi per la commemorazione sono in fermento, tra i quali possiamo inserire la visita alla splendida istallazione del Maestro Dimitri Salonia, dove, osservando le grotte di Salinia sarà impossibile non notare la spettacolare barca gigantesca infranta contro uno scoglio dentro una grotta. Apprezzeremo, allora immediatamente che il nostro artista onora la memoria del grande regista offrendogli il significato della vita che scompare infrangendosi nel simbolismo della caverna. Infatti proprio il tema della morte che, per Hegel, è sempre e comunque iscritta all’interno del processo del genere in cui l’individuo si trova collocato. Contemporary Art Today 2014 pag. 18
Foto di Gianluca Rossellini - Messina
L’essenza del Maestro Dimitri Salonia, cerca di denucleare tutta la filosofia della simbologia, di modo che scopriamo assieme a lui un mondo magico, onirico, inconscio, e, denso di significati reconditi. La morte, infatti, rappresenta il limite, l’aporia della nostra condizione umana e, al contempo, l’orizzonte di senso nel quale sfugge alla disperazione e si pone come momento di passaggio, carico di speranza, verso l’annullamento in Dio. Per Heidegger, la morte è ‘un’esperienza della vita’ e, l’esserci dell’essere dell’uomo è un essere-per-lamorte, quindi morte intesa come interruzione inopinata dell’ininterrotto fluire della quotidianità. Il ‘sé’ impersonale e anonimo dell’inautentico copre la progettualità della morte come possibilità più reale e più propria dell’essere per esserci. Dimitri Salonia comunica le proprie esigenze individuali, concettuali e fisiche, simbolizzatrici, che attua attraverso il proprio lavoro, il ‘monumentale’ insito in ogni assetto, conformazione e struttura della sua terra. Le tensioni individuali comportano un’esaltazione dell’artigianale e spettacolare, insiti in ogni azione umana, e ostentazione del filosofare e del comunicare mediante segni, scritti e parlati, propri di ogni soggetto umano. Utilizzare grandi mezzi per compiere gesti ‘monumentali’ e megalitici è una delle caratteristiche del lavoro dei Land Artists. Ogni depression o displacement, ogni scavo o incisione sulla crosta terrestre è il segno macroscopico di un essere umano che vuole testimoniare una cultura quantitativa e usa tutti gli apporti che l’era ipertecnologica e consumistica che il pensiero gli offre, servono a dare maggior significato a una sorta di rito, l’arte, rappresentativo di una civiltà massiva e industriale. Le sue ‘tracce’ estetiche sono, quindi, manufatti che tendono a porsi come futuri ‘resti’ archeologici capaci di rivelare migliaia di anni, una cultura pregalattica e terrestre. I suoi gesti sono testimonianze di un ‘primitivo’ che vede ancora nella natura uno spazio ‘remoto’ in cui l’uomo può proiettarsi, come nelle epoche preistoriche, per produrre i suoi menhir di terra e di pietra. Un intervento primario ed elementare di un uomo come Dimitri Salonia dalla sua Salina, sposta l’energia dal dietro al fuori del suo agglomerato per affermare la sua potenza e la sua libertà, che rimane ancora quantitativa e massiva. Far infrangere i flutti in una barca rovesciatae distrutta sulla poppa inserita in una delle meravigliose insenature che offre la costa dell’isola, un gesto primitivo, che porta alla concretizzazione di un ‘manufatto’, di cui il lavoro si avvicina alla ‘credenza’ nell’azione umana. Una credenza nelle proprie tracce di amore-morte-vita-rinascita, credenze di una cultura che accetta la natura come unico spazio di azione. Il nostro artista usa la simbologia della barca intesa come pronta verso un traguardo, in un itinerario che riflette tutte le innumerevoli tracce di giorni degli avvenimenti, delle avversità, dei sentimenti. Un’espressione di movimento nell’esistenza, archetipo del divenire attraverso le vicende umane, solcando le acque del tempo, nostalgia del grembo materno, che per Freud, avvolge e racchiude, come la prima culla con cui fluire nell’esistenza. Ma ogni cultura e mitologia ha la sua imbarcazione funeraria e rituale che accompagna i defunti, e sono barche di spiriti che si inoltrano in un mondo conio e sotterraneo, dove l’imbarcazione diviene bara, la bara di Massimo Troisi, morto proprio in quel luogo e in nome della sua arte. Viaggio però che può divenire il primo, e la traversata della morte per dare origine alla traversata della vita.
Contemporary Art Today 2014 pag. 19
La barca, fermata dalle pericolose insenature create dall’erosione delle onde, rivelano un’abbandono nei confronti della vita, naufragata, proprio come la vita del regista, sogni infranti, sentimenti sconfitti nella depressione. Ma onde, mare sono simboli legati alle profondità inconsce ed insondabili del mistero umano. Acqua come soggetto dei quattro elementi con Fuoco, Aria, Terra. Acqua come ‘brodo primordiale’, nel quale l’esistenza si crea e si rinnova. Ma anche maree, onde, inondazioni che hanno l’acqua ed in sé vi è tutta la carica e la potenza, che sbaraglia controllo e difese, e ci mette in contatto con la profondità delle soggettive emozioni e del proprio essere. Dimitri Salonia usa questo significato magico arcaico, che sembra sfuggire a ogni classificazione sia artistica che estetica, ma totalmente filosofica, quindi egli insiste, per raggiungere l’inconscio collettivo, cerca di far comprendere il mare, l’elemento acqua in generale per rinnovarlo continuamente; un dinamico continuo, di movimento che è presente nell’uomo, nella materia e nel pensiero. Il mare è,indubbiamente, anche incertezza, mancanza di solidità, e al contempo molteplicità ampiezza, e apre al fruitore le possibilità e variabili di fronte a lui, lo confronta con la difficoltà della scelta. Il lavoro eseguito nel contesto di Salina dal nostro artista non risponde né a un’esigenza di comunicazione personale né a uno stimolo produttivo; totalmente immercificabile e intrasportabile; l’istallazione quindi vive come segnale ‘tribale’ di una tribù composta da centinaia di uomini e donne, sui quali la natura agisce sino a uniformarli con l’assetto del territorio, l’acqua li invade, il vento respira, la Terra si crea caverna, archetipo universale. Vivendo la caverna come, ‘Regressum ad uterum’, discesa agli inferi per giungere ad una nuova nascita, quella di Troisi e quella dell’universo in generale, abisso da cui emergono pericoli ed imprevisti, e ancora, morte, sepolcro, inconscio primordiale, rappresentazione del mondo, riparo naturale; cavità uterina, ambiente amniotico, ma anche, abitazione, casa: espressioni queste che rimandano tuttavia ad un significato più grande e trasversale, ovvero ad una cavità, matrice e madre. Ogni evento ‘universale’ fa parte del lavoro di Dimitri Salonia che viene a ‘strumentalizzare’ tutta la dimensione macroscopica, sia dal mezzo artificiale sia dalle manifestazioni naturali. Un credere nella natura naturata del XXI secolo che riempie, intercorre, fluisce nelle vene globali delle nostre timide vite. *Fonti critiche/bibliografia: Celant, Tornado Americano - Skira, diz. dei simboli, Guida Sicilia, “Il Postino a Salina”, Claudio Verardi, Il Poeta di Troisi.
Contemporary Contemporary Art Art Today Today 2014 2014 pag. pag. 20 20
Descrizione dell’installazione del Maestro Dimitri e della proiezione del film “Il postino”.
Salonia per il ventennale di Massimo Troisi,
Il Maestro Dimitri Salonia
L’idea dell’installazione naturalistica nel ventennale del trionfo della morte di Massimo Troisi, nasce da alcune riflessioni sulla violenza della natura e sugli elementi del magico luogo: la grotta scavata nel tufo, le barche di legno tirate in secco dopo i pericolosi viaggi in mare, il cancello in ferro. E’ come se l’anima della barca si aggrappasse ancora a quel rifugio che non l’ha salvata, a quel cancello chiuso che ne ha impedito l’entrata. Ancora rimbalzano dentro quei legni ‘rumori’ e suoni della natura che Massimo Troisi ha registrato per sempre. Allo stesso modo, Troisi lottando nel film e nella vita contro i colpi del destino, che sono come una marea, si aggrappa ancora alla sua grande anima, alle Balate di Pollara, rifugiandosi nelle notti di tempesta dentro quelle grotte che non hanno saputo proteggere la sua barca nel viaggio della vita. L’installazione sarà creata ‘incastonando’ una vecchia barca nel cancello di entrata della grotta. Quella caverna che soffoca la barca nella sua bocca. All’interno dell’imbarcazione verrà posizionato un registratore a batteria Mp3 collegato ad un impianto stereo che diffonderà la voce di Troisi e i suoni e i rumori della natura che lui stesso ha registrato nel film. Si diffonderà nel’etere anche una canzone disperata napoletana. Si cercherà quindi di rappresentare l’ombra , il fuoco, il silenzio e la spuma dell’acqua sulla spiaggia, sul tufo e sulle pietre che hanno distrutto il legno stagionato della barca e anche la ferrea struttura del cancello di ruggine e di salsedine di mare. Sono previsti altri interventi con l’inserimento di oggetti e di elementi tipici dell’ambiente circostante: un antico remo, una rete di pesca, una cima e piante succulente della macchia mediterranea. La Signora Iolanda mi diceva che alle grotte alle Balate è preferibile lasciare il cancello aperto. Altrimenti il mare se lo porta. Quello stesso mare, nella prossima mareggiata si porterà la barca che installerò all’ingresso della grotta per il ventennale di Troisi, e forse si porterà via anche il cancello. Ciò mi fa riflettere sulla precarietà delle opere dell’uomo e sulla inutilità delle liti sulla proprietà e soprattutto degli interventi per la sicurezza. È vano ogni tentativo dell’uomo di tutelare o conservare le cose, i beni di questo nostro pianeta, e di proteggerli dalla furia del mare, del vento e del fuoco dei vulcani. L’impeto del mare, nella prossima mareggiata di ponente, alle Balate, distruggerà per sempre quel cancello e quella barca, quella precaria installazione naturalistica. Né cancelli, lucchetti, catenacci o altre chiusure potranno fermare l’impeto delle acque, anzi senza ostacoli né freni visitano liberamente le grotte e se ne vanno. Il maremoto in un deserto non farebbe alcun danno, mentre un pacifico animale incatenato potrebbe uccidere. “Verrà un giorno in cui bufera e pioggia distruggeranno l’ultima pietra del tuo monumento”. (Dimitri Salonia) Foto di Gianluca Rossellini - Messina
Contemporary Art Today 2014 pag. 21
Le Balate di Pollara
“Quella scala di pietra, l’antico sentiero comunale; e in fondo, lontano, lo scoglio a mare e il curvo orizzonte.” Dimitri Salonia
La barca sfondata nella grotta
Installazione naturalistica del Maestro SALONIA
6 agosto 2014 - Le Balate di Pollara Malfa - Salina Arcipelago Isole Eolie
Patrocinio Comune di Malfa
Copyright 2014 © - Photo by Gianluca Rossellini (Messina) Contemporary Art Today pag. 22 Contemporary Art Today 2014 2014 pag. 22
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Info: Dimitri Salonia
Via San Sebastiano n.10 98122 Messina
www.dimitrisalonia.com dimitrisalonia@yahoo.it
SALONIA Contemporary Artist
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