Galleria Italia 2015 Speciale 56. Biennale di Venezia

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CATALOGO NAZIONALE

D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

2015

GALLERIA ITALIA La Vetrina del Mercato Italiano dell’arte

©

SPECIALE

56. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Ingresso principale ai Giardini Venezia, foto Pino Carcelli 2013 archivio effeci edizioni

rancesco F C hetta

editore

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GALLERIA ITALIA 2015 LA VETRINA DEL MERCATO ITALIAN0 DELL’ARTE

Catalogo Nazionale d’arte Moderna e Conteporanea

Ideazione editoriale: Effeci Edizioni d’Arte Francesco Chetta editore Elaborazione fotografica, ricerche storiche, iconografiche, Effeci edizioni Testi biografici a cura Effeci edizioni Foto Archivio effeci edizioni, e Archivio La Biennale Testi e documentazione iconografica della Biennale, tratti da www.labiennale.org

*Versione ridotta per Web, versione stampa cartaceo 196 pagine Contributi Critici: Francesco Chetta, Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Giorgio Falossi, Elena Cicchetti, Maurizio Gnali, Augusto Mori, Jean Charles Spina.

SPECIALE Oltre un secolo di storia dell’arte 1895 - 2015

56. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia Finito di stampare nel mese di aprile 2015 Per conto di Effeci Edizioni d’Arte,

da Stampa Azero C.C.I.A. REA N° 213973/VI - (Vicenza) Distribuzione a cura di Effeci edizioni d’arte Le foto delle opere riprodotte in catalogo sono fornite dagli stessi autori, collezionisti, archivi, editori e relative Gallerie, ritenendo gli stessi i legittimi proprietari e garanti dell’autenticità e provenienza delle opere, dei testi critici, e relativi diritti delle foto pubblicate. In copertina foto archivio effeci edizioni, IV° di copertina opera Pianeta Donna di Pino Carcelli Archivio effeci edizioni Foto per gentile concessione Archivi Archivio Storico La Biennale, Archivio effeci edizioni

L’Editore si è curato della relativa autorizzazione degli aventi diritto. Nel caso in cui questi, siano stati irreperibili, si resta a disposizione per eventuali spettanze di legge.

© È assolutamente vietata la riproduzione anche parziale delle opere e relativi testi critici senza relativa autorizzazione scritta dell’editore in base alla legge vigente dei diritti d’autore.

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GALLERIA ITALIA LA VETRINA DEL MERCATO ITALIAN0 DELL’ARTE

Catalogo Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea

2015 Oltre un secolo di storia 1895 - 2015

La Biennale di Venezia A cura di Francesco Chetta

“Un caloroso ringraziamento all’ Ufficio Stampa della Biennale di Venezia, per il loro contributo nel fornire materiale fotografico e icografico della Biennale.” L’editore Francesco Chetta

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56. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia 9 maggio 22 novembre 2015 sedi espositive

Arsenale - I Giardini Venezia

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All the World’s Futures Curatore settore arti visive 2015

Okwui Enwezor

136 Artisti Internazionali invitati 89 Nazioni partecipanti 44 Eventi collaterali Presidente Fondazione La Biennale

Paolo Baratta

a pag. 68, le partecipazioni Nazionali, e gli artisti invitati

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ESPERIENZA E PROFESSIONALITA’

Mostre e manifestazioni Artistiche, in Italia e all’estero

Artisti in Primo Piano pag.50 a cura di

Mariarosaria Belgiovine

VESNA PAVAN MARTA REYES FRANK SISCA SIMONA MARIAN DELFINA PORCU ELENA BULLO SERENA MARTELLI ADRIANO CIPOLLETTI GIACOMO ROSSI GIOVANNA CHERCHI FRANCESCA PAROLA YARA BUYDA SONIA BABINI ANTONIO COGLIANO CONCETTA MARINO ORNELLA DE ROSA FIORENZA ORSEOLI ZHENA ORNELLA DE ROSA GUIDO DA VILLA MIRKO RONCELLI MARIO MASOLI DANIELA DUMBRAVA FRANCESCA DONADIO CONTESINA SPATARIU ALESSANDRA D’ORTONA FLORA CASTALDI LUCIANO ZANELLI AGRON RUSHITI MAX PRAT PINO CARCELLI GIORGIO GIULIANELLI GIORGIO GOST Galleria Italia 2015 2015 Pag. 6 GALLERIA ITALIA pag. 6


56. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Palazzo Cavalli / Franchetti Venezia, Photo © Pino Carcelli - Archivio Effeci edizioni

“Prestigiosa testimonianza istituzionale culturale nel mondo” Prima esposizione 30 aprile 1895 Galleria Italia 20152015 Pag. 7pag.7 GALLERIA ITALIA


Okwui Enwezor

Nigeria 1963

Courtesy La Biennale Press - © photo by Max Geuter

Note biografiche Okwui Enwezor (Nigeria, 1963), curatore e critico d’arte, giornalista e scrittore, è Direttore della Haus der Kunst di Monaco di Baviera dal 2011. È stato Direttore Artistico della 2. Johannesburg Biennale in Sudafrica (1996-1998), di documenta 11 a Kassel in Germania (1998–2002), della Bienal Internacional de Arte Contemporáneo de Sevilla in Spagna (2005-2007), della 7. Gwangju Biennale in Sud Corea (2008) e della Triennal d’Art Contemporaine di Parigi al Palais de Tokyo (2012). I suoi campi di interesse spaziano dal mondo delle mostre internazionali, ai musei, l’università e l'editoria. I suoi interessi vanno dall’arte africana, europea, asiatica, nord e sud americana del XX e XXI secolo, all’arte moderna e contemporanea nei paesi africani e l’arte contemporanea della diaspora africana. Le sue ricerche includono il video e la fotografia, la teoria dell’archivio, del documentario fotografico e del fotogiornalismo, la storia dei musei. Studia le teorie sulla diaspora e sulle migrazioni, del modernismo post-coloniale, e quindi dell’architettura e dell’urbanistica delle città africane postcoloniali. Nel 1994 ha fondato Nka: Journal of Contemporary African Art edito da Duke University Press. Come scrittore e critico ha contribuito a cataloghi di mostre, antologie e riviste, oltre ad aver pubblicato articoli e interviste per i maggiori quotidiani e periodici del mondo. È autore di numerosi libri tra cui ricordiamo Archive Fever: Uses of the Document in Contemporary Art (Gottingen: Steidl and New York: International Center of Photography, 2008), Contemporary African Art Since 1980 (Damiani, 2009, con Chika Okeke-Agulu), Antinomies of Art and Culture: Modernity, Postmodernity, Contemporaneity (Duke University Press, 2008, con Terry Smith and Nancy Condee), James Casebere: Works, 1975-2010 (Damiani, 2011). Ha ricoperto numerosi incarichi accademici come Rettore degli Affari accademici e Vice Presidente Senior del San Francisco Art Institute (2005-2009), Visiting Professor presso il Dipartimento di Storia dell'Arte e Architettura dell'Università di Pittsburgh e della University of Illinois, Urbana-Champaign, Visiting Professor presso il Dipartimento di Storia dell'Arte e Archeologia della Columbia University, New York. Nella primavera del 2012 è stato Kirk Varnedoe Visiting Professor presso l'Istituto di Belle Arti, New York University.

Tra le sue numerose mostre ricordiamo: ECM: A Cultural Archaelogy, Haus der Kunst, Monaco; Rise and Fall of Apartheid: Photography and the Bureaucracy of Everyday Life, International Center of Photography, New York; The Short Century: Independence and Liberation Movements in Africa, 1945-1994, Museum Villa Stuck, Monaco; Century City, Tate Modern, Londra; Mirror’s Edge, Bildmuseet, Umea; In/ Sight: African Photographers, 1940-Present, Guggenheim Museum; Global Conceptualism, Queens Museum, New York; David Goldblatt: Fifty One Years, Museum of Contemporary Art, Barcellona; Stan Douglas: Le Detroit, Art Institute of Chicago; Snap Judgments: New Positions in Contemporary African Photography, International Center of Photography, New York; The Unhomely: Phantom Scenes in Global Society, Centro Andaluz de Arte Contemporáneo, Siviglia; Archi-

Photo Courtesy Archivio La Biennale Press -

Photo Archivio effeci edizioni Photo: Giulio Squillacciotti - Courtesy: la Biennale di Venezia

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56. Esposizione Internazionale d’Arte

La Biennale di Venezia Intervento di Okwui Enwezor

Curatore della 56. Esposizione Internazionale d’Arte

“C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove a noi appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta”. Walter Benjamin, Tesi di filosofia della storia Lo stato delle cose Nel maggio del 2015, centoventi anni dopo la sua prima esposizione d’arte, l’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia si svolgerà ancora una volta presso i Giardini, lo spazio storico in cui si tenne la sua prima Esposizione nel 1895. Quando venne inaugurata, i padiglioni nazionali ancora non esistevano. L’unica struttura espositiva permanente esistente era il sepolcrale edificio del Padiglione Centrale, con le sue colonne neoclassiche e la statua della vittoria alata che torreggiava in cima al suo frontone. I padiglioni nazionali sarebbero giunti dodici anni dopo con il Padiglione belga nel 1907, seguito da molti altri negli anni a venire fino a diventare oggi quasi novantacinque. Il fatto che il numero degli edifici espositivi nei Giardini, progettati in diversi stili architettonici, sia arrivato fino a trenta e © photo by Max Geuter - Courtesy La Biennale Press che i padiglioni in eccesso, quelli cioè che non hanno trovato posto nei Giardini, si siano riversati in diverse aree della città e dell’Arsenale, sta a testimoniare l’indubbio fascino esercitato da questi alquanto anacronistici modelli espositivi dedicati alla rappresentazione nazionale. Accanto ai sempre più numerosi padiglioni nazionali nei Giardini e nell’Arsenale c’è l’esposizione internazionale non nazionale. Fin dalla sua prima edizione nel 1895 la Biennale di Venezia si è sempre collocata nel punto di confluenza di molti cambiamenti sociopolitici e di radicali fratture storiche nel campo dell’arte, della cultura, della politica, della tecnologia e dell’economia. Fondata nel 1893, l’istituzione della Biennale di Venezia si affacciò sulla scena mondiale in un periodo storico significativo, in un momento in cui le forze della modernità industriale, del capitale, delle tecnologie emergenti, dell’urbanizzazione e dei regimi coloniali stavano ridisegnando la mappa mondiale e stavano riscrivendo le regole della sovranità. Questi cambiamenti sono stati accompagnati da diversi movimenti di massa: dai movimenti operai e quelli delle donne, dai movimenti anticoloniali a quelli per i diritti civili, ecc. Cento anni dopo i primi colpi sparati nella Prima Guerra Mondiale nel 1914, e 75 anni dopo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale nel 1939, il panorama mondiale appare di nuovo in frantumi e nel caos, segnato da un violento tumulto, terrorizzato dalla crisi economica, da una confusione virale, dalla politica secessionista e da una catastrofe umanitaria che si consuma nei mari, nei deserti e nelle regioni di confine, mentre immigrati, rifugiati e popoli disperati cercano rifugio in terre apparentemente più ricche e tranquille. Ovunque si volga lo sguardo sembra di scorgere una nuova crisi, un’incertezza e una sempre più profonda instabilità in tutte le regioni del mondo. Passando in rassegna questi importanti eventi con lo sguardo di chi vive la presente inquietudine che pervade la nostra epoca, ci si sente come convocati dall’Angelus Novus, il dipinto di Paul Klee. Grazie al filosofo e critico culturale Walter Benjamin, che lo acquistò nel 1921, il dipinto ha acquisito una sorta di status di opera premonitrice trascendendo ciò che effettivamente essa rappresenta. Benjamin vide nell’opera di Klee ciò che di fatto non vi era espresso e nemmeno dipinto. Piuttosto egli interpretò l’Angelus Novus in maniera allegorica osservando la figura con un chiaro sguardo storico, mentre davanti a sé un’altra catastrofe si abbatteva sull’Europa in un momento di profonda crisi. Riconducendo il dipinto alla realtà che lo circondava, una realtà in cui il mondo così come lo conosceva veniva demolito proprio davanti ai suoi occhi, Benjamin ci obbliga a rivedere la capacità rappresentativa dell’arte. Per lui la figura ritta e animata dallo sguardo sconvolto che sta al centro della tela è “l’angelo della storia” ai cui piedi si accumulano, sempre più alte, le macerie della distruzione moderna. Questa sua insolita interpretazione rimane un’immagine vivida e questo non tanto per ciò che il dipinto di fatto contiene e rappresenta, quanto per il modo in cui Benjamin ci porta a riflettere come il mondo dell’arte possa stimolarci a vedere più lontano, oltre la prosaica apparenza delle cose. Le fratture che oggi ci circondano e che abbondano in ogni angolo del panorama mondiale rievocano le macerie evanescenti di precedenti catastrofi accumulatesi ai piedi dell’angelo della storia nell’Angelus Novus. Come fare per afferrare appieno l’inquietudine del nostro tempo, renderla comprensibile, esaminarla e articolarla? I cambiamenti radicali verificatisi nel corso degli ultimi due secoli - dalla modernità industriale a quella post-industriale, dalla modernità tecnologica a quella digitale, dalla migrazione di massa alla mobilità di massa, i disastri ambientali e le guerre genocide, dalla modernità alla post-modernità, il caos e la promessa - hanno prodotto nuovi e affascinanti spunti per artisti, scrittori, cineasti, performer, compositori, musicisti, ecc. Questa situazione non è oggi meno evidente. Ed è riconoscendo tale condizione che la 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia propone All the World’s Futures, un progetto dedicato a una nuova valutazione della relazione tra l’arte e gli artisti nell’ attuale stato delle cose. Okwui Enwezor

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56° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE

BIENNALE DI VENEZIA 9 maggio – 22 novembre 2015 Presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta Direttore artistico Settore Arti Visive Okwui Enwezor

All the World’s Futures Sedi espositive Giardini - Arsenale 9 maggio - 22 novembre 2015 Orario: 10.00 - 18.00 chiuso il lunedì La vernice Preview stampa, 6 7 e 8 maggio, ingresso con invito e accredito stampa, mentre la cerimonia di premiazione e di inaugurazione al pubblico sabato 9 maggio 2015. Pag. 67 le partecipazioni Nazionali, e gli artisti invitati

Prenotazioni e informazioni - Visite guidate, gruppi, scuole Tel. 041 5218 828 Fax 041 5218 732

promozione@labiennale.org www.labiennale.org GALLERIA ITALIA 2015 pag. 10 Galleria Italia 2015 Pag. 10


PAOLO BARATTA Presidente della Fondazione

Biennale di Venezia

...”Nel corso di questi anni nella rappresentazione del contemporaneo è cresciuto il desiderio dei nostri curatori di mettere gli artisti in prospettiva storica o di affinità reciproca, evidenziando legami e relazioni sia col passato sia con altri artisti del presente. Questa tendenza ci ha portato, tra l’altro, a concludere “niente più mostre senza archivi” e a organizzare, in occasione di ogni Biennale, un convegno sul rapporto archivi- mostre. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle avanguardie, è cresciuta sempre più l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell’arte l’emozione del dialogo con l’opera, che deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio di andare oltre che ci si attende dall’arte. Questo interesse per le relazioni tra artisti, nel tempo e nello spazio, e per il dialogo artista-viewer, hanno ispirato in varia misura le esposizioni Fare Mondi (Daniel Birnbaum 2009) e ILLUMInazioni (Bice Curiger 2011). Sottolineando quelle relazioni è cresciuto anche l’interesse su quale sia il mondo cui fanno riferimento gli artisti. In questa direzione compie un passo decisivo la 55.Esposizione Internazionale d’Arte che dà vita ad una grande mostra-ricerca. Con Il Palazzo Enciclopedico, Massimiliano Gioni, assai più che portarci un elenco di artisti contemporanei, vuol riflettere sulle loro spinte creative e sembra portare ancora più avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico arriva al punto da ricercare relazioni con mondi diversi, per cui sono rappresentate opere di artisti contemporanei, ma anche opere del passato, riferimenti diversi, lavori che non hanno la pretesa di opere d’arte, ma che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra realtà. Insomma, quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti, nel tempo moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dare forma sensibile alle une e alle altre, fino al tempo presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra dire Gioni, è la realtà ordinaria a offrire su una tavola imbandita una pletora di immagini e visioni per l’uso quotidiano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità di sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso. E in tal senso il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte contemporanea e degli artisti, i quali non si accontentano di orizzonti limitati, quando immaginano, ma concepiscono realtà globali, mossi da aspirazioni a una conoscenza omnicomprensiva, alla sensibilità e all’utopia. E non posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ di Harald Szeemann e il concetto di fallimento che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come dice Gioni, si tratta per l’artista di un movente molto forte e totalizzante. L’idea di una mostraricerca è ritenuta proficua in Biennale non solo per l’Arte ma anche per l’Architettura. Per questo motivo le Mostre di Gioni e Koolhaas rappresenteranno momenti importanti nella storia della nostra Istituzione....” Paolo Baratta

Paolo Baratta - Presidente della Biennale di Venezia Photo di Alvise Nicoletti, Courtesy La Biennale di Venezia

Paolo Baratta nasce a Milano, 11 novembre del 1939 è un economista e ex-ministro italiano. Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano e in Economia a Cambridge, nel 1967 è responsabile dell'Associazione per lo sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno, lo SVIMEZ. Nel 1977 è consigliere dell' ICIPU, il consorzio di credito per le imprese pubbliche; in seguito ne diverrà prima vicepresidente e poi presidente. Dal 1980 al 1992, ricopre moltissimi incarichi: oltre alla presidenza dell'ICIPU è anche presidente del Crediop, il consorzio di credito per le opere pubbliche; vicepresidente del Nuovo Banco Ambrosiano e dell'Associazione bancaria italiana. Nel 1993 viene chiamato da Giuliano Amato nel suo governo, alla guida del dicastero delle privatizzazioni, il compito è del ripristino delle Partecipazioni Statali. Nel '93, nel Governo Ciampi è anche, dapprima, ministro del Commercio Estero e poi, dopo le dimissioni di Paolo Savona, prende anche l'interim dell'Industria. Baratta fa parte anche del Governo Dini come ministro dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici (unico governo della Repubblica Italiana che vede questi due ministeri accorpati). Dal 1998 al 2000, Baratta è presidente della Biennale di Venezia. Attualmente è nel Consiglio d’amministrazione delle Ferrovie dello Stato, e dal 2004 di Telecom Italia. Infine è vicepresidente del Fondo per l’Ambiente Italiano. Dal 2008 Baratta è nuovamente presidente della Biennale di Venezia. Dal 1998 le Biennali di Arte e di Architettura non sono più solo mostre organizzate per padiglioni nazionali, ma risultano fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali, ciascuno con il suo curatore e il suo progetto, affiancata dalla Mostra Internazionale del curatore della Biennale nominato con questo preciso compito. Un modello di mostra duale che fu in un certo senso sperimentata nel 1993, pur nei limiti degli spazi allora disponibili, che abbiamo fissato definitivamente a partire dal 1998 come la nuova forma permanente della Mostra di Venezia e per realizzare la quale compimmo la scelta strategica di dilatare gli spazi, acquisendo e restaurando la vasta area dell’Arsenale monumentale. Il tutto dà vita a una pluralità di voci, e ha dato vita a una storia nuova e assai interessante.

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Oltre un secolo di storia 1895 - 2015

La Biennale di Venezia Palazzo Cavalli / Franchetti Venezia Photo Archivio effeci edizioni

Photo Archivio effeci edizioni

Padiglione Italia - Giardini delle Vergini Photo Giulio Squillacciotti - Courtesy La Biennale

Da sinistra: Massimiliano Gioni, curatore edizione 2013, Marisa Merz Leone d’oro alla Carriera 2013, e il Presidente Paolo Baratta Foto Italo Rondinella Courtesy La Biennale

Paolo Baratta in visita al padiglione Latino Americano, con l’artista Boliviana Sonia Falcone e una sua installazione “Campo de color” Foto Fabio Bertolini Courtesy La Biennale GALLERIA Galleria ITALIAItalia 20152015 pag.Pag. 12 12


ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE

LA BIENNALE DI VENEZIA La storia Dagli inizi alla II Guerra Mondiale

La Biennale di Venezia attualmente presieduta da Paolo Baratta, è da oltre un secolo testimonianza istituzionale culturale tra le più prestigiose al mondo. Organizzando a Venezia manifestazioni internazionali delle arti visive ai vertici mondiali. 1893 L’amministrazione comunale di Venezia, rappresentata dal sindaco Riccardo Selvatico, attraverso il consiglio comunale approva l’istituzione di una Mostra Internazionale d’arte, che gia dopo pochi anni prenderà il nome conosciuta in tutto il mondo, La Biennale di Venezia. 1894 Nei mesi che precede l’ambito progetto, si lavora ai preparativi logistici, compresi modalità di ammissione alla 1° esposizione, ne seguiranno ulteriori modifiche di ammissione/inviti; dare spazio espositivo con una sezione speciale, anche agli artisti stranieri; selezionare attraverso un’apposita commissione. Nel 1895 L’architetto comunale Enrico Trevisanato, disegna il progetto della costruzione del palazzo dell’Esposizione ai Giardini di Castello. Il 30 aprile si inaugura ufficialmente la I° Esposizione Internazionale d’Arte città di Venezia, alla presenza del Re Umberto I e Margherita di Savoia. Grande successo di pubblico stimato i oltre 220.000 visitatori. Il 18 maggio del 1902 si inaugura anche la sede della Galleria d’Arte Moderna a Ca’ Pesaro, “donazione della duchessa Bevilacqua-La Masa.” 1907 Viene allestito il primo padiglione Italia - Giardini di Castello, seguirà quello del Belgio, ideato dall’architetto Léon Sneyers. 1910 Vi espongono artisti internazionali di grande livello, una sala personale a Klimt, una sala personale di Renoir, una retrospettiva di Courbet. 1914 Si inaugura il padiglione della Russia, portando a sette i padiglioni nazionali dei Giardini in aggiunta al Padiglione Italia: Belgio (1907), Ungheria (1909), Germania (1909), Gran Bretagna (1909), Francia (1912) e Russia (1914). Successivamente, causa il conflitto mondiale del 1915-1918, la Biennale non verrà svolta, riprenderà successivamente 1920 Si rinnova la commissione della Biennale viene eletto presidente Giovanni Bordiga, segretario generale Vittorio Pica. Si notano in esposizione presenze di Impressionisti, Postimpressionisti. 1922 Nel corso dell’esposizione sarà alleastita una retrospettiva dedicata a Amedeo Modigliani, 1927 Il segretario Vittorio Pica delinea l’idea di una sede autonoma per la Biennale nei locali del Palazzo Ducale. 1928 Viene anche istituito l’Istituto Storico d’Arte Contemporanea, con funzione di archivio della Biennale. Successivamente l’Istituto prenderà il nome attuale “ASAC” Archivio Storico Arte Contemporanea. 1930 In questi e gli anni a seguire, molte le novità di cambiamento istituzionale e organizzativo della Biennale. La Biennale di Venezia diviene Ente Autonomo, allarga la fascia culturale con manifestazioni che amplieranno l’esposizioni collaterali: Musica, Teatro, Cinema, Festival di Musica leggera, Classica e Cinematografica. Si aggiungerà un padiglione dedicato agli Stati Uniti d’America. 1932 Nasce la Mostra Internazionale del Cinema: l’Esposizione internazionale d’arte cinematografica, si svolgerà presso l’Hotel Excelsior. In particolare la premiazione era svolta con votazione libera da parte del pubblico. Successivamente dal 1935 la Mostra Cinematografica avrà carattere annuale. 1933 La Biennale allarga la fase organizzativa di mostre d’arte italiana all’estero. 1934 Ha inizio il Festival Internazionale del Teatro di Prosa, dal 1936 riprende con cadenza annuale. 1937 Si inaugura il Palazzo del Cinema al Lido di Venezia (successivamente ristrutturato ed ingrandito nel 1952). Nel 1938 viene costruito Il Palazzo del Casinò. Dal 1939 al 1945 il conflitto bellico della seconda guerra mondiale, mette duramente alla prova l’organizzazione ostacolando il regolare svolgere delle esposizioni. l’ultima edizione risale nel 1942, riprenderà alcuni anni avanti.

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ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE

LA BIENNALE DI VENEZIA

Gli anni ‘40

Dopo il periodo bellico, pian piano La Biennale si risveglia, riprendendo con la Mostra del Cinema del 1946 svolta per quell’occasione, presso il cinema San Marco a Venezia, (in quanto il Palazzo del cinema era momentaneamente non disponibile). Nel 1949, la manifestazione ritorna al Palazzo del Cinema al Lido sotto la cura di Antonio Petrucci, la Commissione critica internazionale, si riunisce ad assegnare l’ambito Premio del Leone di San Marco.

La nuova Esposizione del 1948 La XXIV° edizione della Biennale di Venezia, svoltasi nel 1948 precisa un nuovo rinnovamento espositivo delle avanguardie, oltre i nuovi padiglioni stranieri. Rodolfo PalPhoto Archivio effeci edizioni lucchini segretario generale della Mostra, organizzò le prime edizioni a seguito del dopoguerra (dal 1948 al 1956). Il maggior richiamo attribuito alla Mostra, fù sicuramente dovuto alla retrospettiva dedicata a Pablo Picasso dove espose una ventinna delle sue opere per la prima volta ufficialmente alla Biennale all’età di 67 anni. In mostra la nutrita collezione di Peggy Guggenheim con oltre un centinaio di opere di settantina di artisti, mostra curata da Giulio Carlo Argan, nella quale si evidenziavano vari e principali linguaggi delle avanguardie di quegli anni. Mirò, Max Ernst, Salvador Dalì, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Piet Mondrian e altri artisti. In questa edizione, vi presero parte solo quindici Nazioni a causa della guerra, infatti molte nazioni erano ancora in via di ripresa dalla guerra. I padiglioni non utilizzati furono allestiti ospitando mostre e varie rassegne speciali. Nel 1942 il giovane pittore Walter Lazzaro, è premiato alla XXIII Biennale internazionale d’Arte di Venezia. Tre grandi maestri della Metafisica: Carlo Carrà, Giorgio MoItalia randi e Giorgio de Chirico, il quale vi tornerà ad esporre alla Biennale nel 1956, con una Sala personale composta da una trentina di opere. Una grande Mostra nuovamente allestita ai pittori impressionisti con opere di Monet, Degas, Gauguin, Sisley, Cezanne e di Vincent Van Gogh. Molti dei padiglioni esteri, vi organizzarono grandi mostre: la Francia dedicava ampio spazio espositivo a Braque e Chagall, la Gran Bretagna presentava alla Biennale artisti del calibro di Turner e le sculture di Henry Moore, il Belgio gli artisti Ensor e Permeke, l’Austria presentava Ergon Schiele, mentre lo scultore Fritz Wotruba era presentato ospite del padiglione jugoslavo nella mostra di Oskar Kokoschka. Il padiglione centrale della Biennale, vi fù allestita una grande mostra di Paul Klee. Non da meno il padiglione Italia, che dava spazio con delle retropettive di Arturo Martini e Gino Rossi, e una Sala dedicata alle opere di Massimo Campigli, Filippo De Pisis e Mino Maccari.

Filippo De Pisis

Filippo De Pisis Parigi con la torre Eiffel 1925 Galleria Italia 2015 Pag. 14


Le sedi espositive

Sala Chini, la volta. Padiglione Centrale, Giardini. Courtesy la Biennale di Venezia

Sala Chini Padiglione Centrale, Giardini Courtesy la Biennale di Venezia

Padiglione Italia - Giardino delle vergini Arsenale 2010 Photo: Giulio Squillacciotti Courtesy: la Biennale di Venezia

Padiglione Centrale Giardini, Venezia Photo: Giorgio Zucchiatti Courtesy: la Biennale di Venezia

Biblioteca della Biennale - ASAC Padiglione Centrale Giardini, Venezia Photo sopra e sotto: Giorgio Zucchiatti Courtesy: la Biennale di Venezia

Artiglierie 1 Arsenale Photo: Giulio Squillacciotti Courtesy: la Biennale di Venezia

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Gianmaria Potenza

Italia - Venezia 1936

Biografia Gianmaria Potenza è nato a Venezia il 9 dicembre 1936. Compie gli studi artistici presso l’Istituto d’Arte di Venezia sotto l’illuminata guida di Giorgio Wenter Marini. Praticando varie forme d’arte: spaziando dalla pittura alla scultura al mosaico. Il suo esordio lo vede presente gia dal 1952 esponendo alcune opere in una collettiva presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, dove più avanti effettuerà la sua prima personale (1958). Nel 1954 e nel 1956, è invitato ad esporre alla Biennale d’Arte di Venezia, dove le sue opere saranno presenti successivamente nel 1958, 1960, 1966, 1968, 1986, 1995, 2009, 2013. Ha eseguito anche opere monumentali gigantesche, destinate a piazze giardini quali sedi di banche, chiese, navi, uffici pubblici e privati, alberghi, collaborazione con architetti di fama mondiale. Il suo estro creativo lo conduce a confrontarsi con una forma architettonica, nuova scavalcando i valori classici rappresentativi della oggettività figurale quale concezione temporale dello spazio e della forma. Nel 1968 da vita alla Vetreria La Murrina il cui design di arredi e oggetti e noto. Suoi sono alcuni arredi e paramenti Sacri per la Santa Sede al Pontificio di Paolo VI. Numerose esposizioni personali e collettive conducono l’arte di Gianmaria Potenza ad essere apprezzata e diffusa a livello Internazionale. Opere sue si trovano in importanti Musei e Collezioni pubbliche e private di tutto il Mondo. Ricordiamo il suo recente Tour espositivo svolto nel 2012, in Russia al Museo Erarta di San Pietroburgo dove le sue opere sono state oggetto di grandi apprezzamenti da parte di collezionisti, stampa e della critica.

“Tortello” - bronzo diam. cm. 25 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 16


Piume - bronzo h. cm. 180 55. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE

LA BIENNALE DI VENEZIA Serie “Gufi”, area espositiva di fronte al Palazzo Grassi - Ca’ Rezzonico Canal Grande

Astrolabio - bronzo cm. 35

Gufo Ciano - bronzo cm. 22 Galleria Italia 2015 Pag. 17


55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

La cerimonia di premiazione

La 55° Mostra Internazionale d’arte La Biennale di Venezia, vede in questa edizione, la presenza di 150 artisti, e 88 partecipazioni nazionali, di cui 10 presenti per la prima volta: in particolare il nuovo padiglione allestito nella Sala d’Armi nord dell’Arsenale, dalla Santa Sede, curato da Enrico Paolucci direttore dei Musei Vaticani, oltre alle seguenti partecipazioni: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Repubblica della Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay e Tuvalu. L’imponente Rassegna e dislocata principalmente negli spazi dell'Arsenale e dei Giardini, Ca Giustinian, Fondazione Ciani, Palazzo Grassi, Museo Corner e altri importanti luoghi espositivi. Non mancano gli eventi collaterali, 47 dislocati nella città veneziana, a cura di enti e istituzioni nazionali e internazionali.

Nazioni presenti in esposizione I GIARDINI Australia Austria Belgio Brasile Canada Danimarca Egitto Finlandia Francia Germania Giappone Gran Bretagna Grecia Israele Olanda Padiglione Venezia Finlandia Polonia Repubblica Ceca Repubblica Slovacca Repubblica di Corea Romania Russia Serbia Spagna Stati Uniti d'America Svizzera Ungheria Uruguay Venezuela

Gli artisti presenti al Il Palazzo Enciclopedico: Ellen Altfest Maria Lassnig Carl Gustav Jung René Iché Walter Pichler Tino Sehgal Rudolf Steiner Hilma af Klint Roger Hiorns Emma Kunz Augustin Lesage Sarah Lucas Artur Żmijewski Geta Brătescu Ron Nagle Anonymous Tantric Paintings Laurent Montaron KP Brehmer Oliver Croy and Oliver Elser Achilles G. Rizzoli Jack Whitten Gianfranco Baruchello Harry Smith Christiana Soulou José Antonio Suárez Londoño Levi Fisher Ames Friedrich Schröder-Sonnenstern Enrico David Victor Alimpiev Carl Andre Morton Bartlett Shinro Ohtake Viviane Sassen Peter Fischli and David Weiss Dorothea Tanning Galleria Italia 2015 Pag. 18

Uri Aran Graphic Works of Southeast Frieda Harris Melvin Moti Marisa Merz Cathy Wilkes Lynette Yiadom-Boakye Thierry De Cordier Richard Serra Imran Qureshi Hugo A. Bernatzik Collection 1932–37 Roger Caillois Guo Fengyi Shaker Gift Drawings Jean-Frédéric Schnyder Domenico Gnoli Paloma Polo Evgenij Kozlov Andra Ursuta Kohei Yoshiyuki Varda Caivano Diego Perrone Tacita Dean Nikolay Bakharev Henrik Olesen Eva Kotátková Anna Zemánková James Lee Byars Aleister Crowley and

Xul Solar


Nazioni presenti ARSENALE Santa Sede - Città del Vaticano, Argentina, Emirati Arabi Uniti, Sudafrica, Bahamas, Italia, Georgia, Emirati Arabi Uniti, Repubblica Popolare Cinese Gli artisti presenti ARSENALE Marino Auriti J.D. ’Okhai Ojeikere Roberto Cuoghi Lin Xue Christopher Williams Yüksel Arslan Neïl Beloufa Ștefan Bertalan Camille Henrot Daniel Hesidence Hans Josephsohn Eliot Porter Eduard Spelterini Patrick Van Caeckenbergh João Maria Gusmão and Pedro Paiva Ed Atkins Phyllida Barlow Jessica Jackson Hutchins Kan Xuan Steve McQueen Matthew Monahan Danh Vo Eugene Von Bruenchenhein Jakub Julian Ziółkowski R. Crumb Shinichi Sawada Rossella Biscotti Arthur Bispo do Rosário Frédéric Bruly Bouabré Harun Farocki Papa Ibra Tall Aurélien Froment Tamar Guimarães and Kasper Akhøj Sharon Hayes Matt Mullican

Michael Schmidt Paweł Althamer Curated by Cindy Sherman Enrico Baj Mirosław Bałka Hans Bellmer Vlassis Caniaris James Castle George Condo John DeAndrea Jos De Gruyter and Harald Thys Jimmie Durham Ex-votos from the Santuario di Romituzzo Linda Fregni Nagler Phyllis Galembo Norbert Ghisoland Yervant Gianikian and Angela Ricci Lucchi Robert Gober Haitian Vodou Banners Duane Hanson Herbert List Paul McCarthy Pierre Molinier John Outterbridge Paño Drawings Carol Rama Charles Ray Hans Schärer Karl Schenker Jim Shaw Photographic albums from the collection of Cindy Sherman

Laurie Simmons and Allan McCollum Drossos P. Skyllas Rosemarie Trockel Günter Weseler Sergey Zarva Ryan Trecartin Alice Channer Simon Denny Wade Guyton Channa Horwitz Prabhavathi Meppayil Albert Oehlen James Richards Pamela Rosenkranz Mark Leckey Helen Marten Stan VanDerBeek Yuri Ancarani Otto Piene Bruce Nauman Dieter Roth Walter De Maria

Giardini delle Vergini John Bock Trisha Donnelly Bouchra Khalili Paulo Nazareth Damián Ortega Marco Paolini Hito Steyerl

Darsena Arsenale Gaggiandre

Erik van Lieshout Ragnar Kjartansson

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Padiglione Italia 2013

55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Curatore Bartolomeo Pietromarchi, Commissario Maddalena Ragni. Tese delle Vergini - Arsenale Venezia

P A D I G L I O N E I T A L I A

IL PROGETTO ESPOSITIVO Vice versa è il titolo scelto dal curatore Bartolomeo Pietromarchi per il progetto espositivo del Padiglione Italia alla 55° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, in collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Direzione Generale delle Belle Arti. Vice versa è essenzialmente ispirato dalla teoria filosofica di Giorgio Agamben nel libro: “Studi di Poetica del 1996”; dove appunto il filosofo sostiene la sua tesi, che per conoscere la cultura italiana sia necessario individuare una serie di concetti “polarmente coniugati” Binomi quali tragedia/commedia, architettura/vaghezza o velocità/leggerezza divengono così originali chiavi di lettura di opere e autori fondanti della nostra storia culturale. Questa attitudine speculare e dialettica, e in particolare la dimensione del doppio, è uno degli aspetti che più profondamente caratterizzano l’arte contemporanea italiana. Basti citare la poetica di artisti come Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani e Gino De Dominicis che basano la propria ricerca su polarità contrapposte: ordine e disordine, immagine e riflesso, visibile e invisibile, i confini tra realtà e finzione, originale e copia, tragedia e commedia tendono a dissolversi.

Gli artisti invitati:

Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli, Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini, Marco Tirelli, Luca Vitone, Sislej Xhafa.

“Ideologia e Natura” di Fabio Mauri del 1973 Perfomance con attrici 2013 Photo archivio Effeci edizioni Francesco Chetta

Pad. Italia Vice Versa Fabio Mauri Roma 1926 - 2009 Maestro dell’avanguardia italiana del secondo dopoguerra.Ha vissuto tra Bologna e Milano fino al ‘57, successivamente si trasferisce a Roma. Nel 1942 fonda con Pasolini la rivista Il Setaccio. Ha insegnato per 20 anni Estetica della sperimentazione all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. È stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1954, 1974, 1978, 1993 e 2003.

La mostra diviene così un viaggio ideale nell’arte italiana di oggi e di ieri, un itinerario che racconta identità e paesaggi – reali e immaginari – esplorando la complessità e le stratificazioni della vicenda artistica e antropologica del paese. Ispirandosi a questa visione, vice versa propone un percorso espositivo composto da sette stanze, sette ambienti ognuno dei quali ospita due artisti in dialogo tra loro, dove il senso profondo di questa vocazione dialettica è manifestato dalle opere esposte.

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PADIGLIONE ITALIA 2013

V I C E V E R S A

Attrice in “Ideologia e Natura” Performance di Fabio Mauri”, Photo - Courtesy: la Biennale di Venezia

Le performance sono il fiore all’occhiello della Biennale d'arte di Venezia e alla vernice inaugurale 2013, nel Padiglione Italia "Vice Versa" presso l’Arsenale, varie attrici hanno simboleggiato una rivisitazione di "Ideologia e Natura" performance di Fabio Mauri del 1973. L’attrice in questione indossava la classica divisa nera dell’epoca Nazista. Mimando le gesta lentamente, si denudava rappresentando, la libertà ideologica in riferimento all’oggetto culturale in epoca. Questo modo di mostrarsi al pubblico, evocava un messaggio sublimale, con un alternarsi di svestirsi e rivestirsi, ripetutamente.

Nella sala adiacente entra in scena la performance collettiva di Marcello Maloberti, “La voglia matta” che indaga il nostro modo concettuale contemporaneo. La performance vede inoltre altri personaggi, su di una gigantesca base di marmo bianco, posta al centro, intenti a creare una mimica scena, coprendosi e poi scoprendosi con dei teli da bagno. Alla loro base notiamo un folto numero di giovani legati con varie cinture a dei tavoli, perfettamente immobili. (Vedi foto a pag. 10 - 12)

Attrici in “Ideologia e Natura” di Fabio Mauri 1973 Photo Francesco Chetta, archivio Effeci edizioni

“Ideologia e Natura” Contemporary Art Today 2013 pag. 13

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Immagini e testi tratte Speciale Contemporary At Today Luglio 2013 effeci edizioni

55. Esposizione Internazionale d’arte La Biennale di Venezia


Lara Almarcegui Spagna 55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Lara Almarcegui, è nata nel 1972 a Saragozza, Spagna, vive e lavora a Rotterdam. Ha studiato Belle Arti all’Università di Cuenca e alla De Ateliers di Amsterdam. Ha all’attivo diverse mostre personali in importanti musei e istituzioni sia in Spagna sia all’estero, tra cui MUSAC, León (2013); CA2M, Madrid (2012); Künstlerhaus, Bremen (2012); the Secession, Vienna, e Ludlow 38, New York (2010); Galleria Ellen de Bruijne Projects, Amsterdam (2008); Centro di Arte Contemporanea di Málaga (2007); FRAC Bourgogne, Digione (2004) e INDEX, Stoccolma (2003). Recentemente, ha esposto nelle seguenti mostre collettive: Manifesta 9, Genk; TRACK, Ghent (2012); Radical Nature, Barbican Art Centre, Londra (2009); Biennale di Atene (2009); Biennale di Taipei e Gwuangyu (2008); Biennale di Sharjah (2007); la 27a Biennale di San Paolo (2006); la 2a Biennale di Siviglia (2006); (Public Act), Lunds Konsthal, Lund (2005); la Biennale di Liverpool (2004). Lara Almarcegui è rappresentata dalla Galleria Parra y Romero di Madrid e dalla Galleria Ellen de Bruijne Projects di Amsterdam.

Installazione di Lara Almarcegui “Padiglione spagnolo” 55° Biennale di Venezia presso i Giardini - Foto archivio effeci edizioni © 2013

Materiali Costruttivi Sala Principale, Secession Vienna, 2010 Foto di Wolfgang Thailer

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Nel 1995 la giovane artista ha trascorso un mese a restaurare l’antico mercato della città spagnola di San Sebastiano che stava per essere demolito. Fu il suo primo grande progetto, sebbene sapesse che il tentativo di salvare l’edificio sarebbe fallito. Ne seguirono altri, come la creazione di un albergo gratuito in una vecchia stazione di treni abbandonata nei pressi di Saragozza (1998), o la sua serie di nove poster intitolata Demolizioni, Spiazzi Incolti, Orti Urbani (1995-2002). “Mi interessano gli spiazzi incolti in quanto spazi che non fanno parte di nessun progetto urbanistico. Sono spazi importanti in sé stessi” osserva l’artista “nei quali mi trovo molto a mio agio. Mi danno una sensazione di libertà molto gradevole”. Le Guide agli spazi incolti sono tra le sue opere più diffuse, un modo di conservare queste aree che spariranno con lo sviluppo della città. Lo spiazzo incolto, protetto durante La Montagna di Macerie Sint-Truiden, 2005 - Photo di Andre Morin l’intervento dell’artista, rompe temporaneamente la catena economica di Macerie della Sala Espositiva TENT, Rotterdam, 2011 Photo di Aad Hoogendoorn sviluppo che governa la logica urbana, ma anche la sua storicità. L’esistenza di questi spazi acquista significato all’interno della città come resto archeologico del suo passato, ma anche come una potenzialità di ciò che lo spazio vuoto potrebbe diventare. D’altra parte, le sue ricerche sui materiali di costruzione e sulle demolizioni l’hanno ispirata a usare gli stessi elementi edilizi degli stessi edifici come materia prima del suo lavoro. Nel 2000, accanto a un deposito d’acqua del XIX secolo nella località francese di Phalsbourg che era sul punto di essere demolito, dispose gli stessi materiali con cui il deposito era stato costruito, decostruendo quindi il fabbricato negli elementi che erano stati utilizzati per erigerlo. In una fase successiva di questo processo decostruttivo Almarcegui è arrivata a ridurre un’immensa megalopoli come São Paulo, trasformando la somma delle sue componenti (cemento, pietra, legno, asfalto...) in tonnellate di “peso morto”, come critica alla crescita accelerata della città. “Cerco di parlare di qualcosa evitando di presentare un’immagine. È un modo di eliminare qualsiasi idealizzazione dello spazio. Presentare un edificio come cento tonnellate di calcestruzzo, trenta di acciaio e dieci di mattoni significa ridurlo alla sua realtà grezza e fisica. Inoltre, mostrare gli “ingredienti” di un edificio ci consente di immaginare un luogo tale e quale era prima di essere costruito e come sarà poi nel futuro, dopo che sarà demolito”.

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Padiglione

Italo - Latinoamericano

El Atlas del Imperio

55. Esposizione Internazionale d’arte La Biennale di Venezia Curatori: Alfons Hug, Commissario: Sylvia Irrazábal, Co-curatrice: Paz Guevara Progetto di Allestimento: Paola Pisanelli Nero Installazioni di

Sonia Falcone, Simon Vega, Lucia Madriz

Sonia Falcone - Bolivia “Campo de color” installazione. Photo Coutesy the artist, Sonia Falcone

Nel Padiglione America Latina-IILA riflettono su questo tema gli artisti latinoamericani: Guillermo Srodek-Hart (Argentina), Sonia Falcone (Bolivia), Juliana Stein (Brasile), León & Cociña (Cile), François Bucher (Colombia), Lucía Madriz (Costa Rica), Humberto Díaz (Cuba), Miguel Alvear e Patricio Andrade (Ecuador), Simón Vega (El Salvador), Marcos Agudelo (Nicaragua), Jhafis Quintero (Panama), Fredi Casco (Paraguay), David Zink Yi (Perù), Collettivo Quintapata (Repubblica Dominicana), Martín Sastre (Uruguay), Susana Arwas (Repubblica Bolivariana del Venezuela).

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Sonia Falcone pittrice boliviana è nata a Santa Cruz in Bolivia, in giovane età, si è trasferita negli Stati Uniti dove inizi subito a dipingere. Inizialmente ha frequentato la scuola per infermieri di odontoiatria, ma preferendo successivamente l’arte come suo percorso nella vita. Falcone è stata Miss Bolivia International 88. Sonia Falcone ha esposto le sue opere nella nota galleria La Paz nel luglio 2010 Santa Cruz, Galleria di Lorca nel settembre 2010 - Bolivia, Pinta gallery Latina -Americana a New York 2010, Miami International Art Fair 2011, Art Palm Beach 2011, Pinta gallery di Londra 2011, Art Bo Bogotá 2011, Buenos Aires foto New York 2011, Hai Gallery Beijing 2011, INDI Festival della Paz 2011. Nelle sue opere, Falcone esprime un’altra sua personalità, in particolare “WinL’artista boliviana, Sonia Falcone con il presidente della Biennale Paolo Baratta, dows of the Soul”, che rivela gli elementi che riflettono la sua esperienza di vita. Il accanto alla sua opera “Campo de color” installazione. tema spirituale è un elemento centrale Padiglione Latino Americano nel suo lavoro. Suo ideale spirituale è presente in tutte le sue strutture, cosmiSopra particolare della cromatica installazione “Campo de color” gli elementi principali che formano la materia della composizione, sono ricavati che o individuo, organico o inorganico, ma raggiunge la sua piena espressioda essenze vegetali varie e pigmenti naturali macinati. ne in forma umana, mostrata nelle sue multicolori, dove troviamo l’arcobaleno, le cime innevate delle Ande.

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Padiglione Santa Sede

Arsenale di Venezia Sala d’Armi Nord 55. Esposizione Internazionale d’arte La Biennale di Venezia Curatore: Antonio Paolucci Direttore Musei Vaticani. Opere fuori concorso di Tano Per la prima volta la Santa

Festa, Installazioni di Studio Azzurro

Sede è presente alla Biennale di Venezia,

"L'arte contemporanea costituisce una delle espressioni piu' significative della cultura di questi decenni". Cardinale Gianfranco Ravasi

Tano Festa “Il Miliziano morente” 1979 Emulsione fotografica su tela applicata su tavola e smalto, cm 129 x 170 © Collezione Jacorossi, Roma Foto Francesca Boschetti Courtesy La Biennale

La Santa Sede partecipa quest’anno per la prima volta alla Biennale di Venezia con un Padiglione ispirato al racconto biblico della Genesi. In Principio è il titolo scelto dal commissario, il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che, in linea con gli intenti del Dicastero di incentivare il dialogo con la cultura contemporanea, ha ideato e promosso questa novità assoluta. I primi undici capitoli della Genesi sono stati l’incipit per la feconda e articolata fase di riflessione, coordinata dal curatore del Padiglione Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani. Da qui si è proceduto all’identificazione di tre nuclei tematici, affidati ad altrettanti artisti per la costruzione di percorsi differenziati ma tra loro comunicanti. In apertura di Padiglione, però, esponiamo una sorta di “trilogia” di opere di Tano Festa, artista romano che ha lungamente lavorato sulla Cappella Sistina di Michelangelo: la figura di Adamo dalla scena della Creazione della Volta, la figura del serpente-demone dalla scena del Peccato Originale, e il solo volto di Adamo, una sorta di segno di invito a visitare le nuove opere.

La Creazione è stata affidata a Studio Azzurro. Attraverso un utilizzo meditato dei nuovi media, lo storico gruppo milanese ha risolto la sfida con un’installazione interattiva che vede l’uomo in posizione centrale e stimola l’osservatore ad un movimento fisico-sensoriale e mentale, nello spazio circostante e nella memoria collettiva e individuale. Per la De-Creazione è stato scelto il fotografo ceco Josef Koudelka: la potenza delle sue fotografie panoramiche in bianco e nero racconta la contrapposizione dell’uomo al mondo e alle sue leggi, morali e naturali, e la distruzione materiale derivante dalla perdita di senso etico. La speranza insita nella Ri-Creazione trova espressione nella specificità dell’arte di Lawrence Carroll. La sua capacità di ridare vita ai materiali di recupero, trasfigurandoli attraverso processi di ripensamento e rigenerazione, apre contro ogni previsione nuove possibilità di coesistenza tra dimensioni all’apparenza estranee come fragilità e monumentalità. Catalogo del Padiglione, italiano e inglese (Editore FMR Art’è, Roma) Criteri di sobrietà ed economicità hanno guidato la progettazione e l’allestimento del Padiglione, i cui costi sono totalmente sostenuti dagli Sponsors, particolarmente da ENI e Intesa SanPaolo. (Comunicato stampa Fonte Courtesy La Biennale) Galleria Italia 2015 Pag. 26


“Il progetto rappresenta - ha spiegato il cardinale Ravasi - non solo una straordinaria novita’, ma risponde a uno degli scopi del Dicastero, ovvero instaurare e incentivare le occasioni di dialogo con un contesto sempre piu’ ampio e diversificato”. “Per questa prima partecipazione - ha poi ufficializzato Ravasi dopo aver precisato che molte anticipazioni riguardo al Padiglione del Vaticano erano false - e’ stato scelto un tema fondamentale per la cultura e la tradizione della Chiesa, nonche’ fonte ispiratrice di moltissime opere che hanno segnato la storia dell’arte: il racconto presente nel primo libro della Bibbia, la Genesi.

Tano Festa “ISenza titolo” 1979 Emulsione fotografica su tela applicata su tavola e smalto, cm 162x200 © Collezione Jacorossi, Roma Foto Francesca Boschetti Courtesy La Biennale

Studio Azzurro In Principio (e poi), 2013 Bozzetto progettuale, totale dell’opera Videoinstallazione interattiva, cm. 530x1110x1110 Courtesy © Studio Azzurro - Foto Francesca Boschetti Courtesy La Biennale

In Principio (e poi) è un ambiente sensibile che affronta, attraverso narrazioni personali, il tema delle origini e del rapporto dell'uomo con lo spazio ed il tempo. In una luminescente oscurità, lo spettatore sarà chiamato a interpellare con la mano i Portatori di storie che la popolano, per ascoltare il racconto di una particolare creazione. Al centro della stanza una lastra quadrata totalmente nera, una grande lavagna senza memoria. Immagine di pura astrazione formale, almeno finché le interazioni e le relazioni non depositino le loro impronte come organismi di luce, che rigenerano costantemente un cosmo da decifrare. Intorno, invece, all'altezza dello sguardo, il racconto di chi vive dentro il nostro tempo. Sono le voci, i volti e i gesti di persone che vivono una condizione di costrizione dello spazio e del linguaggio: lo spettatore è sollecitato a entrare in relazione con loro, superando la dimensione della rappresentazione per immergersi nel concetto di origine, rivitalizzandolo, oppure estraendo forme, creature e suoni dai movimenti delle mani e dal linguaggio dei segni. Un’opera di esperienza e non di rappresentazione. Courtesy © Studio Azzurro Galleria Italia 2015 Pag. 27


Padiglione Santa Sede - Arsenale Sala d’Armi

Installazione di Lawrence Carroll “Ri-Creazione” Foto Francesca Boschetti © Lawrence Carroll ...”Josef Koudelka nasce in Moravia nel 1938 ed inizia a fotografare sin da giovanissimo. All’università conosce il fotografo e critico Jiri Jenícek che nel 1961 lo incoraggia a mostrare il suo lavoro presso il Teatro Semafor di Praga. In questa occasione incontra la critica Anna Fárová che diventerà sua amica ed estimatrice. Nello stesso anno fa un viaggio in Italia. Lavora come ingegnere aeronautico e viaggia molto in Slovacchia e Romania fotografando la vita degli zingari, le feste religiose e gli spettacoli teatrali d’avanguardia. Dal 1967, dopo aver ricevuto il Premio dell’Unione Artisti Cecoslovacchi per “la qualità innovatrice delle sue fotografie di teatro”, si dedica esclusivamente alla fotografia partendo nuovamente per la Romania alla ricerca del “suo mondo” di zingari...” Note biografiche a cura di © 1997 Maurizio Berlincioni)

“De-Creazione – Josef Koudelka © Josef Koudelka-Magnum Photos ” Foto Francesca Boschetti, Courtesy La Biennale

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Installazione di Lawrence Carroll “Nothing gold can stay” Oil, wax, canvas, wire, light bulbs, cm. 310x245x20 2013 - Courtesy © Lawrence Carroll Studio Foto di Francesca Boschetti Courtesy La Biennale

Lawrence Carroll ritratto nello studio, 2013 Courtesy © Lucy Jones Carroll

Lawrence Carroll è nato nel 1954 a Melbourne, pittore americano ma di origine australiana. Nel 1958 si trasferisce negli Stati Uniti con la famiglia, prima a Santa Monica in California, e poi nel 1960, a Newbury Park, paese poco distante da Los Angeles, dove frequenta la scuola superiore. Ha lavorato come cuoco per pagarsi gli studi al Moorpark Junior College, vincendo una borsa di studio all’Art Center College of Design di Pasadena. Lawrence Carroll partecipa a numerose mostre in Europa e negli Stati Uniti ed è presente in collezioni permanenti di numerosi musei e gallerie pubbliche, tra cui il Guggenheim Museum di New York, il Los Angeles County Museum of Art di Los Angeles, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles ( MOCA ). Il Museum of Contemporary art di San Diego, la JUMEX Collection di Mexico City, il MART di Rovereto in Italia, la Collezione Panza di Varese, e di Sassuolo - Modena, la Art Gallery of New south Wales a Sydney, Australia, lo Stadtisches Museum Abteiberg a Mönchengladbach in Germania e molte altre collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.

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PALAZZO ENCICLOPEDICO

55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Ingresso Palazzo Enciclopedico 2013 “ai Giardini” Venezia - Photo di Pino Carcelli Effeci edizioni

55. Esposizione Internazionale d’arte La Biennale di Venezia

Il Palazzo Enciclopedico 1 giugno 24 novembre 2013 ai Giardini - Venezia GALLERIA ITALIA 56 30 Galleria Italia2015 2015pag. Pag.


55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Il Palazzo Enciclopedico

Curatore Massimiliano Gioni

Il Palazzo Enciclopedico

Questo è il titolo della mostra curata da Massimiliano Gioni. Il Palazzo Enciclopedico spiega il curatore Gioni, nasce da un idea di Marino Auriti: “un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite. L’impresa di Auriti rimase naturalmente incompiuta, ma il sogno di una conoscenza universale e totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accumuna personaggi eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti visionari che hanno cercato – spesso in vano – di costruire un’immagine del mondo capace di sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza. Queste cosmologie personali, questi deliri di conoscenza mettono in scena la sfida costante di conciliare il sé con l’universo, il soggettivo con il collettivo, il particolare con il generale, l’individuo con la cultura del suo tempo.” Massimiliano Gioni

Massimiliano Gioni Curatore della 55° Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia Foto: Giorgio Zucchiatti Courtesy: la Biennale di Venezia

Massimiliano Gioni nasce a Busto Arsizio (Mi) nel 1973 Critico d’arte. Nel 1987 si trasferisce nell’Isola di Vancouver in Canada, dove frequenta l’United World Colleges. Torna in Italia per laurearsi in Storia dell’arte presso l’Università degli studi di Bologna. Terminati gli studi si trasferisce nella sua città natale di Milano, collaborando come caporedattore di Flash Art, qui ha modo di conoscere Maurizio Cattelan. Nel 1999 viene trasferito nella redazione di New York, lega amicizia con Francesco Bonami,con cui collabora per alcuni progetti artistici. Nel 2003 Francesco Bonami cura la direzione artistica della Biennale di Venezia e aiutato da Massimiliano Gioni nell’organizzazione della sezione La Zona. Dal 2003 è il direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi di Milano, dove organizza personali di Pawel Althamer, John Bock, Maurizio Cattelan, Martin Creed, Elmgreen & Dragset, Tacita Dean, Peter Fischli & David Weiss, Urs Fischer, Paul Mc Carthy, Paola Pivi, Pipilotti Rist, Anri Sala,e altri autori. Nel 2004 ha curato insieme a Martha Kuzma la quinta edizione della Biennale di arte contemporanea itinerante Manifesta a San Sebastian. E’ stato curatore della Biennale di Berlino 2006 - insieme a Cattelan e Ali Subotnick, curatrice dell’Hammer Museum di Los Angeles - e della Biennale di Gwangju, Corea del Sud 2010, che ottenne un grande successo di pubblico, con più di cinquecentomila visitatori, ed ottime critiche. Inoltre ha collaborato alle Biennali di Lione 2007 e Sidney 2008. Dal 2007 è direttore associato del New Museum of Contemporary Art di New York.

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55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Il Palazzo Enciclopedico

Melvin Moti

Installazione di Melvin Moti, “Eigenlicht” 2012 35 mm film Courtesy the artist and Meyer Riegger Photo Coutesy La Biennale

Damiàn Ortega

Installazione di Damiàn Ortega “Controller of the Universe” 2007 Found tools and wire, cm. 285x405x455 Courtesy of the artist and White Cube, London

Phyllida Barlow

Phyllida Barlow, Installazione “…later” Hauser & Wirth New York, 69th Street 5 November – 22 December 2012 © Phyllida Barlow Courtesy the artist and Hauser & Wirth Photo: Genevieve Hanson Courtesy La Biennale Galleria Italia 2015 Pag. 32


Il Palazzo Enciclopedico

Shinro Ohtake

Opera di Shinro Ohtake, Scrapbook #65 2005 - 2010, Uwajima Mixed media artist book 28.9 kg, 895 pages 54 x 47 x 80 cm Courtesy of the artist and Take Ninagawa, Tokyo - Courtesy La Biennale

James Castle

James Castle “Untitled, n.d.” Found paper, soot, string, fabric, twine cm. 53.34 x 36.83 © James Castle Collection and Archive Photographer: Charley Crist Courtesy Peter Freeman Inc.

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55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia


55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Il Palazzo Enciclopedico

Marisa Merz “Leone d’oro alla carriera 2013”

Marisa Merz “Senza titolo”, 2004 Tecnica mista su tavola, cm. 180x140 Collezione privata - Courtesy Fondazione Merz, Torino Photo di Paolo Pellion, Torino

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Il Palazzo Enciclopedico 55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Lynette Yiadom-Boakye

Lynette Yiadom-Boakye “Switcher” 2013 Olio su tela, cm.150x140 Courtesy: Collection Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Corvi-Mora, London and Jack Shainman, New York Photography: Marcus Leith, London © Lynette Yiadom-Boakye

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55. Esposizione Internazionale d’arte

La Biennale di Venezia

Il Palazzo Enciclopedico

Geta Bratescu Geta Bratescu Metabola, 1981 Sewing on textile, brass, cm.165x117 Courtesy: the artist, Ivan Gallery, Bucharest and Galerie Barbara Weiss, Berlin

Jessica Hutchins “Lascaux”, 2012 armchair, glazed ceramic cm. 107x85x113 Photographer: Stuart Whipps Copyright Jessica Jackson Hutchins Courtesy the artist; Laurel Gitlen, New York; and Timothy Taylor, London

Jessica Hutchins Neil Beloufa

Neïl Beloufa exhibition view “Les Manques contenus”, Balice Hertling - Paris, 2011 Courtesy Neïl Beloufa and Balice Hertling

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56° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE

BIENNALE DI VENEZIA 9 maggio – 22 novembre 2015 Direttore artistico Settore Arti Visive Okwui Enwezor

© photo by Max Geuter - Courtesy La Biennale Press

All The World’s Futures Gli artisti Invitati Le Nazioni Il Padiglione Italia le principali sedi espositive

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Intervento di Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia Siamo alla 56ma edizione, la Biennale che compie 120 anni procede e, anno dopo anno, continua a costruire anche la propria storia, che è fatta di molti ricordi, ma in particolare di un lungo susseguirsi di diversi punti di osservazione del fenomeno della creazione artistica nel contemporaneo. Per limitarci alle ultime due: Bice Curiger ci portò il tema della percezione, dell’ILLUMInation, della luce come elemento autonomo e vivificatore, nonché quello del rapporto tra artista e viewer, focalizzandosi su un concetto artistico che enfatizza la conoscenza intutitiva e il pensiero illuminato, quali mezzi per affinare e accrescere le nostra capacità di percezione e quindi le nostre capacità di dialogo con l’arte. Massimiliano Gioni fu interessato a osservare il fenomeno della creazione artistica dall’interno, e rivolse l’attenzione alle forze interiori che spingono l’uomo e l’artista a creare immagini e a dar vita a rappresentazioni, necessarie per sé e per colloquiare con gli altri, e indagò sulle utopie e sulle ansie che conducono l’uomo all’imprescindibile necessità di creare. La mostra si apriva con l’immagine di un utopico Palazzo Enciclopedico e con il Libro Rosso di Jung. Oggi il mondo ci appare attraversato da gravi fratture e lacerazioni, da forti asimmetrie e da incertezze sulle prospettive. Nonostante i colossali progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie viviamo una sorta di “age of anxiety”. E la Biennale torna a osservare il rapporto tra l’arte e lo sviluppo della realtà Paolo Baratta, Presidente Fondazione umana, sociale, politica, nell’incalzare delle forze e dei fenomeni esterni. C.D.A. La Biennale Venezia Si vuol quindi indagare in che modo le tensioni del mondo esterno sollecitano le sensibilità, le energie photo: Alvise Nicoletti Courtesy La Biennale vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i loro moti dell’animo (il loro inner song). La Biennale ha chiamato Okwui Enwezor anche per la sua particolare sensibilità a questi aspetti. Curiger, Gioni, Enwezor, quasi una trilogia: tre capitoli di una ricerca della Biennale di Venezia sui riferimenti utili per formulare giudizi estetici sull’arte contemporanea, questione “critica” dopo la fine delle avanguardie e dell’arte “non arte”. E Okwui non pretende di dare giudizi o esprimere una predizione, ma vuole convocare le arti e gli artisti da tutte le parti del mondo e da diverse discipline: un Parlamento delle Forme. Una mostra globale dove noi possiamo interrogare, o quanto meno ascoltare gli artisti. Sono stati chiamati 136 artisti dei quali 89 presenti per la prima volta, provenienti da 53 paesi, e molti da varie aree geografiche che ci ostiniamo a chiamare periferiche. Delle opere esposte, 159 sono nuovi lavori. Tutto questo ci aiuterà anche ad aggiornarci sulla geografia e sui percorsi degli artisti di oggi, materia questa che sarà oggetto di un progetto speciale: quello relativo ai Curricula degli artisti operanti nel mondo. Un Parlamento dunque per una Biennale di varia e intensa vitalità. Sappiamo che evocare i fenomeni anche drammatici che caratterizzano il tempo presente vuol dire far entrare la storia. Il presente vuol essere compreso attraverso i segni, i simboli, i ricordi che la storia ci consegna e dai quali traiamo qualche disperazione, ma anche illuminazioni. Significa anche richiamare i frammenti del nostro passato, anche remoto, che non possono essere dimenticati. Certamente la Biennale offre un palcoscenico particolare per questa rappresentazione. Quello che si espone qui ha come fondale 120 anni di storia delle arti, i cui frammenti sono in ogni angolo e di varia natura, visto che la Biennale opera nell’Arte, nell’Architettura, nella Danza, nel Teatro, nella Musica e nel Cinema; essi sono presenti nel suo Archivio Storico, nelle immagini là custodite, nei suoi cataloghi, nei suoi edifici. Anche i padiglioni dei paesi, costruiti in varie epoche e grazie a iniziative differenti, proprio per questo creano un luogo ben diverso da quello di una expo tradizionale. È il luogo delle “immagini dialettiche” per usare l’espressione di Walter Benjamin. E a proposito di Benjamin, Okwui nel suo programma ricorda le parole con cui si espresse sull’«Angelus Novus» di Paul Klee.”. Ricordate? “... Ha il volto rivolto al passato; dove a noi appare una serie di eventi, vede una sola catastrofe. […] Vorrebbe fermarsi e ridestare i morti, […] ma una tempesta gli penetra nelle ali […] e lo sospinge irresistibilmente nel futuro”. Non posso fare a meno di trasferire per un solo istante questa immagine a noi e vedere nell’espressione dell’angelo di Klee, quella di chi entra nella Biennale e osserva sorpreso e spaventato tutti i resti del passato depositati in questo luogo dove memoria, tempo e spazio si congiungono. Mi consola per contro il fatto che qui ogni due anni si rivela una nuova tempesta di energia che soffia “spingendo le sue ali verso il futuro”. E sono ancora una volta lieto di non aver ascoltato le tristi considerazioni di chi nel 1998 mi diceva che la mostra con padiglioni stranieri era outmoded e che andava eliminata, magari mettendo al suo posto un cubo bianco, uno spazio asettico nel quale cancellare la storia, esercitare la nostra astratta presunzione, o dare ospitalità alla dittatura del mercato. Proprio la nostra articolata e complessa realtà ci aiuta a evitare questi pericoli. La grande montagna dei frammenti della nostra storia cresce ogni anno. A fronte sta la ancor maggiore montagna di quel che non fu mostrato nelle Biennali del passato. A questo proposito sentiamo spesso citare Aby Warburg e i suoi esercizi di comprensione. Per comprendere meglio un’opera la si affianca e la si circonda di molte altre che hanno con essa un qualche legame. Mnemosyne era il nome da lui utilizzato per questo esercizio: Mnemosyne, la dea della memoria (ebbene possiamo dire che la Biennale è una delle residenze preferite di Mnemosyne). In ogni Biennale la presenza a fianco del nostro curatore delle diverse voci dei curatori nei diversi padiglioni concorre a realizzare un valore importante, il pluralismo di voci. “Parliament of Forms”. Nulla più di un parlamento deve prevedere pluralità di voci. Sia nelle Biennali più intimiste, sia in quelle più drammaturgicamente coinvolgenti la storia, è importante che la Mostra sia sempre vissuta come luogo di libero dialogo. Pres. Paolo Baratta (Comunicato stampa) GALLERIAGalleria ITALIA Italia 20152015 pag. Pag. 68 38


Le 89 NAZIONI partecipanti edizione 2015

ARGENTINA, ARMENIA, AUSTRALIA, AUSTRIA, AZERBAJAN, ALBANIA, ANDORRA, ANGOLA, BELGIO, BELARUS, BRASILE, CANADA, CILE, CINA, CIPRO, COREA, CUBA, DANIMARCA, EQUADOR, ESTONIA, EGITTO, EMIRATI ARABI UNITI, FILIPPINE, ITALIA, KENIA, KOSOVO, LETTONIA, LITUANIA, LUSSEMBURGO, MACEDONIA, MAURITIUS, MESSICO, MONGOLIA, MONTENEGRO, MONZABICO, NIGERIA, NORVEGIA, NUOVA ZELANDA, OLANDA, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GIAPPONE, GRAN BRETAGNA, GRENADA, GEORGIA, GREGIA, GUATEMALA, INDONESIA, IRAQ, IRAN, IRLANDA, ISLANDA, ISRAELE, PERU’, POLONIA, PORTOGALLO, ROMANIA, RUSSIA, SAN MARINO, SANTA SEDE, SERBIA, SEYCHELLES, SINGAPORE, ARABIA SIRIANA, SLOVENIA, STATI UNITI D’AMERICA, SVEZIA, SVIZZERA, THAILANDIA, TURCHIA, TUVALU, UCRAINA, UNGHERIA, URUGUAY, VENEZUELA, ZIMBABWE , Istituto LATINO AMERICANO Partecipano per la prima volta:

Repubblica delle Seychelles, Repubblica del Monzabico, Mauritius, Mongolia, Grenada Altri paesi partecipano dopo una lunga assenza:

Ecuador 1966, poi con IILA, Filippine 1964, Guatemala 1954, poi con l’IILA.

Il Padiglione Italia - Arsenale

Organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le Belle Arti, l’architettura e l’arte contemporanea - sarà curato quest’anno da Vincenzo Trione. La Mostra Internazionale All the World’s Futures formerà un unico percorso espositivo che si articolerà dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 136 artisti dei quali 89 presenti per la prima volta, provenienti da 53 paesi. 159 sono le nuove produzioni realizzate per questa edizione.

Principali Sedi espositive Arsenale: Sale d’armi, Artiglierie, Teatro alle Tese, Giardino delle Vergini, Corderie, Ai Giardini di Castello: padiglione centrale e vari padiglioni nazionali 44 gli Eventi Collaterali ufficiali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città.

Altre sedi che ospitano esposizioni collaterali:

European Cultural Centre - Palazzo Mora, Palazzo Malipero - San Marco 3079, Palazzo Pisani, S. Marina, San Servolo, Istituto Santa Maria della Pietà, Castello 3701, Campo San Samuele - San Marco 3199, Palazzo Bollani, Officina delle Zattere Dorsoduro, Palazzo Loredan dell’Ambasciatore - Dorsoduro 12611262, Basilica di San Giorgio Maggiore, Palazzo Barbarigo Minotto, San Marco 2504, Santa Maria Ausiliatrice - Castello 450, Palazzo Trevisan degli Ulivi - Dorsoduro 810, Palazzo Falier - San Marco 2906, Istituto Santa Maria della Pietà - Castello 3701 (Riva degli Schiavoni), Università Cà Foscari - Ca’ Dolfin Dorsoduro 3825/D, Galleria Ca’ Rezzonico - Dorsoduro, 2793, Palazzo delle Prigioni - Castello 4209 (San Marco), Magazzino del Sale n. 3 Dorsoduro 264 (Zattere), Palazzo Rossini - San Marco 4013 (Campo Manin), Conservatorio Benedetto Marcello - Palazzo Pisani, San Marco 2810 (Campo Santo Stefano) (Fonti Website www.labiennale.org)

Galleria Italia 20152015 Pag. pag. 39 69 GALLERIA ITALIA


136 artisti Internazionali selezionati

All The World’s Futures

56. Esposizione Internazionale d’arte La Biennale di Venezia ABBOUD Jumana Emil - Nata nel 1971 in Palestina, vive e lavora a Gerusalemme ABDESSEMED Adel - Nato nel 1971 in Algeria, vive e lavora a Londra ABONNENC Mathieu Kleyebe - Nato nel 1977 in Francia, vive e lavora a Metz ABOUNADDARA - Fondato nel 2010 in Siria, con sede in Siria ACHOUR Boris - Nato nel 1966 in Francia, vive e lavora a Parigi ADKINS Terry - Stati Uniti, 1953-2014 AFIF Saâdane - Nato nel 1970 in Francia, vive e lavora a Berlino AKERMAN Chantal - Nata nel 1950 in Belgio, vive e lavora a Parigi AKOMFRAH John - Nato nel 1957 in Ghana, vive e lavora a Londra AKPOKIERE Karo - Nato nel 1981 in Nigeria, vive e lavora a Lagos e Berlino AL SOLH Mounira - Nata nel 1978 in Libano, vive e lavora a Beirut e Amsterdam ALGÜN RINGBORG Meriç - Nata nel 1983 in Turchia, vive e lavora a Stoccolma ALLORA Jennifer - Nata nel 1974 negli Stati Uniti, vive e lavora a San Juan ATAMAN Kutlug Nato nel 1961 in Turchia, vive e lavora a Londra BAJEVIC Maja - Nata nel 1967 in Bosnia, vive e lavora a Parigi e Sarajevo BALLESTEROS Ernesto - Nato nel 1963 in Argentina, vive e lavora a Buenos Aires BALOJI Sammy - Nato nel 1978 nella Repubblica Democratica del Congo, vive e lavora a Lubumbashi e Bruxelles BARBA Rosa - Nata nel 1972 in Italia, vive e lavora a Berlino BASELITZ Georg - Nato nel 1938 in Germania, vive e lavora a Monaco BASUALDO Eduardo - Nato nel 1977 in Argentina, vive e lavora a Buenos Aires BAUER Petra - Nata nel 1970 in Svezia, vive e lavora a Stoccolma BESHTY Walead Nato nel 1976 nel Regno Unito, vive e lavora a Los Angeles BHABHA Huma Nata nel 1962 in Pakistan, vive e lavora a Poughkeepsie BOLTANSKI Christian - Nato nel 1944 in Francia, vive e lavora a Parigi BONVICINI Monica - Nata nel 1965 in Italia, vive e lavora a Berlino BOYCE Sonia - Nata nel 1962 nel Regno Unito, vive e lavora a Londra BOYD Daniel - Nato nel 1982 in Australia, vive e lavora a Sydney BREY Ricardo - Nato nel 1955 a Cuba, vive e lavora a Gent BROODTHAERS Marcel Belgio 1924-1976 BRUGUERA Tania - Nata nel 1968 a Cuba, vive e lavora a New York BURGA Teresa - Nata nel 1935 in Perù, vive e lavora a Lima CALZADILLA Guillermo - nato nel 1971 a Cuba, vive e lavora a San Juan CALHOUN Keith - Nato nel 1955 negli Stati Uniti vive a New Orleans McCORMICK Chandra - Nata nel 1957 negli Stati Uniti, vive e lavora a New Orleans CAO Fei - Nata nel 1978 in Cina, vive e lavora a Pechino CHAMEKH Nidhal - Nato nel 1985 in Tunisia, vive e lavora a Tunisi e Parigi CHERNYSHEVA Olga - Nata nel 1962 in Russia, vive e lavora a Mosca CHUNG Tiffany - Nata nel 1969 in Vietnam, vive e lavora a Ho Chi Minh DAMIANI Elena - Nata nel1979 in Perù, vive e lavora a Copenhagen DELLER Jeremy - Nato nel 1966 nel Regno Unito, vive e lavora a Londra DJORDJADZE Thea - Nata nel 1971 in Georgia, vive e lavora a Berlino DUMAS Marlene - Nata nel 1953 in Sud Africa, vive e lavora a Amsterdam EDWARDS Melvin - Nato nel 1937 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York EFFLATOUN Inji - 1924-1989 Egitto EHMANN Antje Nata nel 1968 in Germania, vive e lavora a Berlino FAROCKI Harun - Germania 1944 - 2014 EICHHORN Maria - Nata nel 1962 in Germania, vive e lavora a Berlino EVANS Walker Stati Uniti - 1903-1975 FAROCKI Harun - 1944-2014 Germania Galleria Italiapag. 201570Pag. 40 GALLERIA ITALIA 2015


FLOYD Emily - Nata nel 1972 in Australia, vive e lavora a Sydney FRIEDL Peter - Nato nel 1960 in Austria, vive e lavora a Berlino FUSCO Coco - Nata nel 1960 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York FUSINATO Marco - Nato nel 1964 in Australia, vive e lavora a Melbourne GAINES Charles - Nato nel 1944 negli Stati Uniti, vive e lavora a Los Angeles GALLAGHER Ellen - Nata nel 1965 negli Stati Uniti, vive e lavora a Rotterdam GALLARDO Ana - Nata nel 1958 in Argentina, vive e lavora a Buenos Aires GARCIA Dora Nata nel 1965 in Spagna, vive a Barcellona GATES Theaster - Nato nel 1973 negli Stati Uniti, vive e lavora a Chicago GENZKEN Isa - Nata nel 1948 in Germania, vive e lavora a Berlino GLUKLYA Natalia Pershina -Yakimanskaya - Nata nel 1969 in Russia, vive e lavora a San Pietroburgo GOMES Sônia - Nata nel 1948 in Brasile, vive e lavora a Belo Horizonte GROSSE Katharina - Nata nel1961 in Germania, vive e lavora a Berlino GULF LABOR - Coalizione transnazionale di artisti fondata nel 2010 GUPTE Rupali - Nata nel 1974 in India, vive e lavora a Mumbai SHETTY Prasad - Nato nel 1974 in India, vive e lavora a Mumbai GURSKY Andreas - Nato nel 1955 in Germania, vive e lavora a Düsseldorf HAACKE Hans - Nato nel 1936 in Germania, vive e lavora a New York HADJITHOMAS Joana e JOREIGE Khalil Nati nel 1969 in Libano, vivono e lavorano tra Parigi e Beirut HARRY Newell - Nato nel 1972 in Australia, vive e lavora a Sydney HASSAN Kay Nato nel 1956 in Sud Africa, vive e lavora a Johannesburg HIRSCHORN Thomas - Nato nel 1957 in Svizzera, vive e lavora a Parigi HÖLLER Carsten - Nato nel 1961 in Belgio, vive e lavora a Stoccolma HOLT Nancy - Stati Uniti 1938-2014 SMITHSON Robert - Stati Uniti 1938-1973 IM Heung Soon - Nato nel 1969 in Corea del Sud, vive e lavora a Seul INVISIBLE BORDERS: Trans-African Photographers ISHIDA Tetsuya Giappone 1973-2005 JI Dachun - Nato nel 1968 in Cina, vive e lavora a Pechino JULIEN Isaac - Nato nel 1960 nel Regno Unito, vive e lavora a Londra K Hiwa - Nato nel 1975 in Iraq, vive e lavora a Berlino KAMBALU Samson - Nato nel 1975 in Malawi, vive e lavora a Londra KIM Ayoung - Nata nel 1979 in Corea del Sud, vive e lavora a Seul KLUGE Alexander - Nato nel 1932 in Germania, vive e lavora a Monaco KNGWARREYE Emily Kame Australia 1910-1996 LAGOMARSINO Runo - Nato nel 1977 in Svezia, vive e lavora a Stoccolma e San Paolo LEBER Sonia - Nata in Australia nel 1959, vive e lavora a Melbourne CHESWORTH David - Nato nel Regno Unito 1958, vive e lavora a Melbourne LIGON Glenn - Nato nel 1960 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York MABUNDA Gonçalo - Nato nel 1975 in Mozambico, vive e lavora a Maputo MADHUSUDHANAN - Nato nel 1956 in India, vive e lavora a Nuova Delhi e Kerala MAHAMA Ibrahim - Nato nel 1987 in Ghana, vive e lavora a Tamale MALJKOVIC David - Nato nel 1973 in Croazia, vive e lavora a Zagabria MAN Victor - Nato nel 1974 in Romania, vive e lavora a Berlino MANSARAY Abu Bakarr - Nato nel 1970 in Sierra Leone, vive e lavora a Freetown e nei Paesi Bassi MARKER Chris - Francia 1921-2012 MARSHALL Kerry James - Nato nel 1955 negli Stati Uniti, vive e lavora a Chicago MARTEN Helen - Nata nel 1985 nel Regno Unito, vive e lavora a Londra MAURI Fabio Italia - 1926-2009 McQUEEN Steve - Nato nel 1969 nel Regno Unito, vive e lavora a Amsterdam MOHAIEMEN Naeem - Nato nel 1969 in Bangladesh, vive e lavora a Dhaka e New York MORAN Jason - Nato nel 1975 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York MÜLLER Ivana - Nata nel 1972 in Croazia, vive e lavora a Parigi MUNROE Lavar - Nato nel 1982 nelle Bahamas, vive e lavora a Chapel Hill, North Carolina MURILLO Oscar - Nato nel 1986 in Colombia, vive e lavora a Londra MUTU Wangechi - Nata nel 1972 in Kenya, vive e lavora a New York NAM Hwayeon - Nata nel 1979 in Corea del Sud, vive e lavora a Seul e Berlino NAUMAN Bruce - Nato nel 1941 negli Stati Uniti, vive e lavora nel New Mexico NDIAYE Cheikh - Nato nel 1970 in Senegal, vive e lavora a New York, Dakar e Lione NICOLAI Olaf - Nato nel 1962 in Germania, vive e lavora a Berlino OFILI Chris - Nato nel 1968 nel Regno Unito, vive e lavora a Trinidad OGBOH Emeka - Nato nel 1977 in Nigeria, vive e lavora a Lagos e Berlino PARRENO Philippe - Nato nel 1964 in Francia, vive e lavora a Parigi PASCALI Pino Italia 1935-1968 Galleria ITALIA Italia 2015 4171 GALLERIA 2015Pag. pag.


PIPER Adrian - Nato nel 1948 negli Stati Uniti, vive e lavora a Berlino PONIFASIO Lemi - Nato nel 1964 Isole Samoa, vive e lavora a Auckland QIU Zhijie - Nato nel 1969 in Cina, vive e lavora a Pechino RAISSNIA Raha - Nata nel 1968 in Iran, vive e lavora a New York RAQS MEDIA COLLECTIVE *(NARULA Monica, BAGCHI Jeebesh, SENGUPTA Shuddhabrata) *Collettivo fondato in India nel 1992, con sede a Nuova Delhi

REYNAUD DEWAR Lili - Nata nel 1975 in Francia, vive e lavora a Grenoble RIDNYI Mykola - Nato nel 1985 in Ucraina, vive e lavora a Kharkiv ROBERTS Liisa - Nata nel 1969 in Francia, vive e lavora a Helsinki e San Pietroburgo ROTTENBERG Mika - Nata nel 1976 in Argentina, vive e lavora a New York SCHÖNFELDT Joachim - Nato nel 1958 in Sud Africa, vive e lavora a Johannesburg SELMANI, Massinissa - Nato nel 1980 in Algeria, vive e lavora a Algeri e Tours SENGHOR Fatou Kandé - Nata nel 1971 in Senegal, vive e lavora a Dakar SIBONY Gedi - Nato nel 1973 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York SIMMONS Gary - Nato nel 1964 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York SIMON Taryn - Nata nel 1975 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York SIMPSON Lorna - Nata nel 1960 negli Stati Uniti, vive e lavora a New York SMITHSON Robert Stati Uniti - 1938-1973 SUBOTZKY Mikhael - Nato nel 1981 in Sud Africa, vive e lavora a Johannesburg SUHAIL Mariam - Nata nel 1979 in Pakistan, vive e lavora a Bangalore SZE Sarah - Stati Uniti, Nata a New York nel 1969, vive e lavora a New York *THE PROPELLER GROUP *Collettivo fondato nel 2006 nel Vietnam/Stati Uniti; vivono e lavorano a Ho Chi Minh TOMORROW Rivista fondata nel 2014 in Italia - sede Milano TIRAVANIJA Rirkrit - Nato nel 1961 in Thailandia, vive e lavora a New York, Berlino e Chiang Mai TOGUO Barthélémy - Nato nel 1967 in Camerun, vive e lavora a Parigi e Bandjoun XU Bing - Nato nel 1955 in Cina, vive e lavora a Pechino YOUNIS Ala - Nata nel 1974 in Giordania, vive e lavora a Amman

(Fonti Website www.labiennale.org)

Padiglione Centrale - Giardini Castello Venezia (Ingresso principale)

Foto: Pino Carcelli Archivio effeci edzioni

Galleria Italia 2015 Pag. GALLERIA ITALIA 2015 pag. 72 42


a destra e sotto, Photo: Archivio effeci edizioni

Padiglione Italia 2013

Vista esterna “Teatro allle Tese� Arsenale Venezia Photo: Giulio Squillacciotti - Courtesy: la Biennale di Venezia

Galleria Italia 2015 Pag. 43


GALLERIA ITALIA 2015

La Vetrina del Mercato Italiano dell’Arte ANTONIO BUENO G.F. GONZAGA REMO SQUILLANTINI GIANMARIA POTENZA ATHOS FACCINCANI ANTONIO NUNZIANTE ALIGI SASSU MARK KOSTABI GIORGIO LAVERI RABARAMA ALBERTO SUGHI YOSHIN OGATA FERRUCCIO GARD MARCO LODOLA RICCARDO LICATA FRANCO FORTUNATO MONIQUE THIBAUDIN FRANCO COSTALONGA UMBERTO MARIANI DIMITRI SALONIA PATRIK MOYA ENNIO CALABRIA EUGENIO CARMI

GALLERIA ITALIA 2015 pag. 74

Galleria Italia 2015 Pag. 44


pag. 75 Galleria Italia 2015 Pag. 45

GALLERIA ITALIA 2015


GALLERIA ITALIA 2015

La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

MARK KOSTABI

Biografia Mark Kostabi nasce da una famiglia di immigrati estoni in California, dove rimarrà per i primi anni della sua vita nella località di Whittier. Studia disegno e pittura alla California State University. Nel 1982, si trasferisce a New York e dal 1984 diventa un’importante figura di riferimento all’interno del movimento artistico dell’East Village. Durante questi anni si diverte nell’uso provocatorio dei mass media con auto interviste con a tema l’arte contemporanea. Dal 1987 viene riconosciuto come artista internazionale poiché le sue opere vengono richieste da gallerie di Giappone, Stati Uniti, Australia e Germania. Nel 1988 fonda “Kostabi World”: galleria, a New York. Dal 1996 divide la sua vita tra New York e Roma dove diventa un modello per molti artisti italiani. Negli ultimi anni si è dedicato al disegno di marchi pubbliciatari tra i quali gli orologi Swatch, tazze per caffè espresso, accessori per il computer e recentemente ha ricreato la maglia rosa del Giro d’Italia. Ha collaborato pittoricamente con Enzo Cucchi, Arman, Howard Finster (nel 1992), Tadanori Yokoo (nel 1993) e Enrico Baj (nel 1992). Ha rilasciato interviste alla CNN e al canale MTV oltre che a numerose riviste e settimanali quali: New York Times, People, Vogue, Playboy, Forbes New York Magazine Domus, Artforum, Art in America, Artnews Arts, Flash Art e Tema Celeste.

Los Angeles, 27 novembre 1960

Mark Kostabi “The Junk has arrived at lon” olio su tela, cm. 70x100

Natural Selection olio su tela, cm. 45X60 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 46


Mark Kostabi “Flight patterns” olio su tela, cm. 50x50 2014 Collezione privata Musei che espongono opere di Kostabi: The Museum of Modern Art, New York The Metropolitan Museum of Art, New York Solomom R. Guggenheim Museum of Art, New York Brooklyn Museum of Art, New York The Corcoran Gallery of Art, - Washington D.C. Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma Art Museum of Estonia, Tallinn, Estonia Memphis Brooks Museum of Art, Memphis, Tennessee Trevi Flash Art Museum of International Contemporary Art, Trevi, Italia Museo d’Arte Moderna, Bolzano, Italia Duke University Museum of Art, Durham, Carolina del Nord Groninger Museum, Groninga, Olanda Memorial Art Gallery of the University of Rochester, Rochester, New York, The John and Mable Ringling Museum of Art, Sarasota, Florida Museo di Tirana, Tirana, Albania The Jane Voorhees Zimmerli Art Museum, Rutgers, The State University of New Jersey, New Brunswick Neuberger Museum at Suny Purchase, Purchase, New York, Las Vegas Art Museum, Nevada Hood Museum of Art, Dartmouth College, Hanover, New Hampshire New Mexico Museum of Art, Museum, Santa Fe, New Mexico

Galleria Italia 2015 Pag. 47


GALLERIA ITALIA 2015

La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

DIMITRI SALONIA

Gianmoro (Messina) 1941

Biografia Dimitri Salonia nasce nel 1941 in un angolo di paradiso, a Giammoro, una frazione di Pace del Mela Dimitri Salonia “dal ciclo pittorico: I Mercati di Messina” in provincia di Messina, lungo la costa tirrenica della Sicilia. Egli esercita la sua attività artistica da poeta e da amatore, nel senso che tralascia totalmente quei toni di propaganda e di polemica politica che caratterizzano la rappresentazione degli artisti suoi contemporanei. Dimitri Salonia ama riprendere i moduli preziosi e raffinati dell’impressionismo francese, che così bene si attaglia, con la sua esplosione di luce e di colore, al violento paesaggio siculo, senza tuttavia “sconoscere” i moduli ermetici dell’arte astratta, pur non condividendone gli schemi di rottura con l’arte del passato. Egli appartiene a quella “elite” laica di veri artisti che gestiscono l’arte in prima persona, senza condizionamenti o vincoli di sorta, né politici, né sociali, né economici. Pur essendo Dimitri Salonia un avvocato, tuttavia manca nella sua pittura qualsiasi eco dell’attività professionale e del suo linguaggio di giurista; la sua arte è elegante e inoffensiva, quasi un “lusus” cortigianesco distaccato dal vissuto, strenuo esercizio di forma e di stile, avulso dalle convenzionali denunce sociali e politiche. Dimitri ignora sia le meschine leggi economiche, sia le allettanti leggi del potere politico, al pari dei poeti della scuola poetica siciliana di Federico II, i quali rifiutarono il binomio politica-economia, per poter poetare in piena libertà e autonomia.

Dimitri Salonia “L’albero della vita” tecnica mista su cartoncino nero, cm. 50x70 Galleria Italia 2015 Pag. 48


GALLERIA ITALIA 2015 La Vetrina del Mecato Italiano dell’Arte

La Primavera nell’Arte di Dimitri Salonia

Dimitri Salonia “Primavera, cascata nel bosco” tecnica mista su tela, cm. 50x70 “La primavera non è una stagione, ma una tensione dell’anima.“Quasi un romito passo del viver mio la primavera” La primavera sarà ancora il mio risveglio, o verrà sepolta dalle radici del tempo, avvolta dalle fuliggini dell’oblio, in un deserto senza stagioni ? Ma quelle radici custodiscono il seme della vita, che sboccia in petali di poesia. Non è la fine del tempo, ma il principio di un nuovo risveglio, nell’incanto e nella meraviglia di una creatura che nasce, e si colora di porpora di indaco e di rosso. C’è tanto mistero nel verbo della luce, che si irradia ed esplode in piccole gocce di rugiada, in arcobaleni di chimere e di sogni, di miti antichi, incontaminati e …persi. Vivo il rimpianto di un tempo senza ritorno, che tuttavia rimbalza nei ricordi e nella gioia di un attimo senza fine, di un tenero respiro di pioggia su un campo di fiori.” Dimitri Salonia

GALLERIA ITALIA 2015

pag. 107

Galleria Italia 2015 Pag. 49


G A L L E R I A I T A L I A 2015

ARTISTI IN PRIMO PIANO a cura di

Mariarosaria Belgiovine

M.B. Arte Cremona 2015cm.

M.B. 53. Biennale di Venezia 2013 Padiglione Italo Latino Americanoc installazione “Campo de color” by Sonia Falcone Cover - ART TODAY 2013

GALLERIA ITALIA 2015 pag. 110

VESNA PAVAN MARTA REYES FRANK SISCA SIMONA MARIAN DELFINA PORCU ELENA BULLO SERENA MARTELLI ADRIANO CIPOLLETTI GIACOMO ROSSI DAYSE RODRIGUES GIOVANNA CHERCHI FRANCESCA PAROLA ANTONIO COGLIANO CONCETTA MARINO ORNELLA DE ROSA FIORENZA ORSEOLI ZHENA YARA BUYDA ORNELLA DE ROSA GUIDO DA VILLA MIRKO RONCELLI MARIO MASOLI DANIELA DUMBRAVA FRANCESCA DONADIO CONTESINA SPATARIU ALESSANDRA D’ORTONA FLORA CASTALDI LUCIANO ZANELLI AGRON RUSHITI MAX PRAT PINO CARCELLI GIORGIO GIULIANELLI GIORGIO GOST FRANCESCA FIORE SONIA BABINI

Galleria Italia 2015 Pag. © 50 Copyright 2015 Foto archivio effeci edizionim.


Mariarosaria Belgiovine il Talent Scout dei giovani artisti Biografia Mariarosaria Belgiovine nasce a Barletta nel 1957, vive e lavora a Casalpusterlengo in provincia di Lodi. Inizia la sua attività di Critico d’arte, come giornalista al fianco di grandi editori, in particolare la casa editrice il Quadrato di Milano, con lo storico d’arte Dott. Giorgio Falossi. La sua formazione culturale avviene, frequentando studi privati di storici d’arte, seguiti da successivi studi della storia dell’arte, da autodidatta. Nel corso della sua carriera manageriale, ha curato numerose mostre personali e collettive in diverse città d’Italia: Milano, Venezia, Sanremo, Lucca, Arezzo, Bologna, Spinea, Cesenatico, Riccione, Cervia, Forlì, Padova, Bologna, Cremona, Bergamo, Brescia, Genova, Vicenza, Vieste, Casalpusterlengo, Barletta, Somaglia. Estere: New York - GR Gallery, Bruxelles - Travel Gallery Beatrix delvaux, Montecarlo - Principato di Monaco, Mandeliu La Napoule, Cannes, Nizza, Mentone, Lugano.

Numerose le rassegne e manifestazioni di corcorsi e premi di pittura, da lei personalmente ideati e curati nel corso della sua brillante carriera, i suoi redazionali e testi critici sono innumerevoli, impossibile da censire tutti. Mariarosaria Belgiovine, critico d’arte, curatrice, art director, scrittrice, poliedrica e creativa, concentra il suo indiscusso talento professionale maturato in oltre ventanni di attività, e presenza nel mondo dell’arte contemporanea, instancabile organizzatrice, dedita con comprovata serietà, amore e professionalità, al servizio dell’arte e della cultura. La sua principale attività artistica, è svolta con la sua Artexpò Gallery, promozione a 360° rivolta principalmente agli artisti emergenti. Dal 2014, è direttore editoriale di Biancoscuro Art magazine. I suoi testi critici sono presenti in numerose pubblicazioni d'arte specializzate, ricordiamo: C. A. M. Mondadori, Arte Cairo editore Milano, L’Elite Varese, Artisti Contemporanei A.C.C.A. editrice Roma, Avanguardie Artistiche, Boè, Effetto Arte, E A editore, I Quaderni dell’Arte e Itinerari d’arte per Lalli editore Siena, Disegno e Pittura Milano, Il Quadrato Milano, Dizionario Pittori e Scultori Contemporanei Puviani editore Ferrara, Arte Collezionismo, Galleria Italia, Contemporary Art Today, I Segnalati di Arte Collezionismo, Azur Magazine, Art Market Shop, New Art Collection per effeci edizioni d’arte, Biancoscuro Magazine, Liberementi editore Pavia, Quadri e Sculture Roma. Ha scritto anche per i quotidiani: il Cittadino di Lodi, la Liberta' e il Nuovo Giornale di Piacenza, Nice Matin, Scenes d’Azur, (Ndr effeci edizioni)

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G A L L E R I A I T A L I A 2015

SIMONA MARIAN

MIRKO RONCELLI

ARTISTI IN PRIMO PIANO

DANIELA DUMBRAVA

GIORGIO GIULIANELLI ALESSANDRA D’ORTONA GALLERIA ITALIA 2015 pag. 112

Galleria Italia 2015 Pag. 52


VESNA PAVAN

GIORGIO GOST ADRIANO CIPOLLETTI

ZAKLIN JACOBY

DELFINA PORCU Galleria Italia 2015 Pag. 53

GALLERIA ITALIA 2015 pag. 113


G A L L E R I A I T A L I A 2015

ARTISTI IN PRIMO PIANO

FRANCESCA PAROLA

YARA BUYDA

PINO CARCELLI

CONTESINA SPATARIU

MAX PRAT

ZHENA

GALLERIA ITALIA 2015 pag. 114

GIOVANNA CHERCHI Galleria Italia 2015 Pag. 54


CONCETTA MARINO

ORNELLA DE ROSA

FRANCESCA DONADIO

FIORENZA ORSEOLI

SONIA BABINI

DAYSE RODRIGUES

FRANCESCA FIORE

Galleria Italia 2015 Pag. 55

GALLERIA ITALIA 2015 pag. 115


G A L L E R I A I T A L I A 2015

ARTISTI IN PRIMO PIANO

ELENA BULLO AGRON RUSHITI

MARIO MASOLI

GUIDO DA VILLA LUCIANO ZANELLI GALLERIA ITALIA 2015 pag. 116

Galleria Italia 2015 Pag. 56


ANTONIO COGLIANO SERENA MARTELLI

GIACOMO ROSSI

FLORA CASTALDI

FRANK SISCA MARTA REYES Galleria Italia 2015 Pag. 57

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ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

VESNA PAVAN

Spilimbergo

Biografia Pittrice e art designer di origine friulana, nel corso degli anni Vesna Pavan è diventata milanese d’adozione. Milano è la metropoli in cui il suo fermento artistico cresce a dismisura. Il complesso percorso formativo di Vesna Pavan può essere compendiato come segue. Ha frequentato la Scuola d’Arte Mosaico a Spilimbergo in seguito ha approfondito gli studi nell’ambito della Gestalt con una riflessione sul lavoro interiore. Vesna è, quindi, cresciuta attraverso gli studi artistici, Teatrali, psicologici, di Breathwork, di cromoterapia e non è tutto. Per diversi anni è stata l’assistente di studio del fotografo Emanuel Van Holsten così da sviluppare l’amore e la conoscenza per l’arte fotografica.Tutti questi interessi, nel tempo, le hanno permesso di vedere, scoprire e comprendere le varie sfaccettature dell’essere umano ed il senso profondo dell’espressività femminile. Ogni suo studio è sempre accompagnato dall’esperienza in prima persona. La sua arte è frutto parallelo delle sue esperienze, così afferma: “Io sono la mia arte e la mia arte mi rappresenta”. Al 1992 risale l’esordio artistico di Vesna Pavan, a cui sono seguite numerose mostre nazionali ed internazionali, per citarne alcune: Milano, Roma, Firenze, Pisa, Venezia, Genova, Taormina, Palermo, Londra, Parigi, Cannes Praga, Amsterdam, Innsbruck, Miami, New York, - Fondatrice del cromatismo pavaniano in Europa. Premio Artista dell’anno a Cesenatico, Premio Artiste de Montmartre, a Mandelieu Cannes, Premio Grandi firme dell’arte contemporanea, 1°premio” Art designe “New figuration” e tanti altri. Le sue personali riscuotono sempre un grande consenso da parte della criitica specializzata, e dai visitatori. Personale Galleria Le Patio e alla fiera Vernice Art Fair di Forli, Galleria Colorida, Arte e Emaçào (Arte ed Emozione), Lisbona (Portogallo) Museo della Triennale, libreria Skirà, Milano, Libreria Rizzoli, galleria Vittorio Emanuele II, Milano, 55° salone internazionale Belle Arti, Palazzo dei Congressi Berziers (Francia) Salone Internazionale Di Cannes, Galleria Bosco, Carrousel du Louvre, Parigi, Galleria Spazio Museale Dott. Sabrina Falzone, Il potere dell’Immaginazione, Milano Espace Encan, Biennale Internazionale Arts Atlantic La Rochelle ( Francia), Salone d’arte contemporanea Arte Capri 2012, I Linguaggi dell’Arte 2012, Arte Padova 2012, Biennale di Palermo 2013, Art Innsbruk 2013, 2014 - personale Fondazione Maimeri 2014 - esposizione Art Fair New York 2015 - personale Biennale di Palermo 2015- Red & Fuchsia Installazione Multisensoriale, contro la violenza delle donne - Milano 56. Esposizione Internazionale d’arte, La Biennale di Venezia 2015

Vesna Pavan “Red Lip” Collezione Skin - cm. 50x70 Galleria Italia 2015 Pag. 58


Vesna Pavan “Feeling” Collezione Skin - cm. 60x80

Vesna Pavan “Mini Skin” Collezione Skin - cm. 20x30

Vesna Pavan “Mini Skin -Collezione Skin Galleria Italia 2015 Pag. 59


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

PINO CARCELLI

Berceto (Pr) 1952

Biografia Pino Carcelli è artista, scultore, designer e poeta. Nato a Berceto (PR), dove vive e lavora. Conduce la sua ricerca rivolgendo la sua particolare attenzione creativa al nostro mondo sociale. Opera da parecchi anni nel mondo dell’arte professionale dedicandosi con grande amore e passione per la sua ricerca artistica, pur sottraendosi volutamente a qualsiasi forma di pubblicità, la sua figura traspare prestigiosa del mondo culturale europeo. Numerosi i premi e riconoscimenti ricevuti per la sua arte, molte sue opere sono custodite in importanti collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. Autorevoli Critici si sono interessati della sua arte: Mariarosaria Belgiovine, Giorgio Falossi, Francesco Chetta, George Pali, Michel Verdant, Gerard Argelier, Guglielma Pazzagli, Marie Vecchiarelli, Jean Jacques Segall, Oxana Albot, Federica Pasini, Jean Carles Spina, Luana Raia, Peter Boggia, Francesco Gallo ed altri. * A Montecarlo il 20 ottobre 2012 il maestro Pino Carcelli riceve l’ambito Trofeo: Premio Nobel per le arti visive - assegnato per la sua particolare e unica nel suo gerere, “tecnica scultorea, realizzata con trucioli d’acciao dipinti” La commissione critica preposta alla selezione si è così espressa: “Opere che segnano l’ottimo livello comunicativo dell’artista, nel contesto sociale, del soffocato panorama stilistico contemporaneo. Un oasi di ricerca che va oltre la mera rappresentazione coreografica, dell’oggettività plastica dell’ opera, riuscendo a trasmettere emozioni e pause di attenta meditazione riflessiva” Mariarosaria Belgiovine

Pino Carcelli “Anello con spirale e diamante” bozza del modello che realizzerà nel 2015

Pino Carcelli “Anello oro con pietra” Pino Carcelli “Serie anelli in argento e pietre minerali” 2015

Galleria Italia 2015 Pag. 60


Pino Carcelli “Crocefisso con spirale” bozza del modello che realizzerà smalti e oro e 2015

P I A N E T A

Pino Carcelli “Anello Pianeta donna” bozza del prossimo modello che realizzerà in oro 2015

Info e Contatti: e Mail carcellipino@gmail.com

D O N N A

*Descriverne il talento artistico del maestro Pino Carcelli, ci conduce ad analizzare il suo personale mondo contemporaneo, che trova spazio nelle irrequietezze nei suoi turbamenti, ma sopratutto rendere dovuto omaggio alla donna. Pianeta Donna è il ciclo artistico condotto da vari anni dal nostro artista Carcelli, dove oggettivamente riscontriamo la polivalenza creativa, che oltrepassa la sfera artistica sia della pittura, sia della scultura, sconfinando in una dimensione di design stilistico. Ecco che Pino Carcelli supera il contestuale panorama artistico contemporaneo, creando una serie di nuove linee espressive, rivolte alla raffigurazione dei gioielli. Il gioiello inteso come forma e simbolo di forza spirituale, quale potere negato alla sottomissione della donna, ridare nuova vita ai traumi e violenze nelle donne. Una ricerca artistica/stilistica, che esula dalla dottrina consumistica del mercato, ma essenzialmente nell’ evidenziare attraversocontrasti cromatici della nobile materia aurea, assumendo vitali contorni, fino ad identificare ogni rapporto lirico con la sua anima creativa.” Francesco Chetta

Pino Carcelli “Snake” anello con spirale, oro

Galleria Italia 2015 Pag. 61


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

SONIA BABINI Biografia

Sonia Babini Artista di fama internazionale, oltre a poter vantare la partecipazione a numerose mostre di prestigio, ha ricevuto diversi premi di grande rilevanza nel panorama artistico contemporaneo. Nasce e cresce ad Atri, paese dell’entroterra Teramano, coltivando da sempre la passione per la pittura, e al fine di poter acquisire maggiore padronanza delle tecniche e degli strumenti del mestiere, frequenta, per diversi anni, un gruppo di pittura presso lo studio del Prof. Artista Gianni Massacesi , sviluppando una sua specifica cifra stilistica elemento ormai riscontrabile in tutta la sua attuale produzione artistica. Ogni sua opera si fa in itinere, cresce su se stessa, nessun progetto ne predefinisce i contenuti. Per Sonia è l’idea a scaturire dal colore e non viceversa. Solo una volta assemblato istintivamente il colore sulla tela può, infatti, prendere corpo il soggetto di turno. Le figure non si sviluppano in astratto, ma traggono sostanza e significato vestendosi della trama di colore che l’artista tesse di tela in tela. Un approccio, per così dire, visionario di chi abbandonatosi dapprima alla forza dionisiaca del proprio istinto, cerca poi di rendersene esso stesso Sonia Babini “Il vortice della vita” tecn. mista cm. 30x30 2015 interprete. Nel caos cromatico della piena di colore Sonia vede fluttuare figure ed immagini che aspettano solo di essere sottratte all’anonimato e al silenzio iniziale. Con la sua pittura conferisce nuova dignità al colore, che cessa di essere al servizio del soggetto come semplice complemento, per farsi prima tema e poi sostanza dell’opera. I protagonisti sembrano consistere solo nell’arco di una fugace apparizione sulla scena del quadro. Una indefinitezza ricercata per un mondo, ormai, votato al non senso che Sonia trasferisce in blocco, con sapiente maestria ,nella più sfumata dimensione onirica.

Sonia Babini “Europa e Zeus” tecnica mista, cm.30x30 2015

“Ritratto d’amore” tecn.mista, cm. 70x100 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 62


Sonia Babini “Simposio” tecnica mista, cm.120x100 2015 LE SUE OPERE SONO PRESENTI IN ITALIA ED ALL'ESTERO IN MUSEI, GALLERIE D'ARTE, IN ESPOSIZIONE PERMANENTE PRESSO “FYER ART GALLERY” NEL CENTRO STORICO DI ROMA, PINACOTECHE, COLLEZIONI PRIVATE .

“Una ricerca pittorica, basata sulla fantasia creativa quella di Sonia Babini, un artista che analizza le sue personali emozioni, trasportandole con circoscritta armonia compositiva sulla tela. L’artista Babini non crea illusioni pittoriche, ci svela il suo diario di umile artista, con espressioni desunte attraverso lo scandaglio interiore del suo diario di donna/artista, libera da ogni condizionamento accademico e di mercato. La purezza emotiva resa visivamente nei suoi dipinti, è filtrata con larga fantasia descrittiva, dove una verosimile forza interiore, si tramuta in energia comunicativa; qui la sintesi formale della figura, spesso è percorsa, da una sensibile formula rappresentativa:... il suo alfabeto cromatico” Francesco Chetta

Sonia Babini “il respiro della tela” acrilici su tela, cm. 120x100 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 63


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

GIORGIO GOST

Salsomaggiore Terme (Pr) 1962

Biografia Giorgio Gost, nasce a Salsomaggiore nel 1962. Artista contemporaneo di formazione autodidatta, negli anni 1994 al 1999, la sua ricerca pittorica era orientata verso la pittura metafisica esprimendo grande interesse per la cromaticità. A partire dal 2000 la sua ricerca si orienta verso un concettualismo di pittura geometrica, periodo che storicizza attraverso la numerazione progressiva di ogni sua opera. Nel 2008 la sua ricerca si orienta, in un percorso d’avanguardia prediligendo sempre la ricerca cromatica, spaziando attualmente nel rappresentare opere o comuni oggetti racchiusi (sigillate) in un mix di resine, questo a far si di conservarne metaforicamente le caratteristiche dell’oggetto racchiuso. Nel 2009 orienta la sua ricerca in “Percorsi della Old Economy, Pluri-Bolle! Single-Bolle! Le sue opere, sono presenti in numerose Fiere d’arte Contemporanea ed in qualificate Gallerie e Case d’asta. Ricordiamo la sua presenza alla 54. Biennale di Venezia 2011, curata da Vittorio Sgarbi. “Una creatività evidenziata dalla sua personalissima intuizione artistica, con suggestione dei simboli oggettivi riproposti come mirabile fusione tempo e spazio, nel convogliare percezioni di mutevole linguaggio. Giorgio Gost ha fermato il tempo, una sorta di congelamento di ogni cosa , soggetto/oggetto, importante oppure ordinario, per il contemporaneo modo di vivere. Ma non si limita all’applicazione della materia, la sua creatività va oltre. Il prodotto destinato dalle sue evocazioni creative, viene assemblato con cura, attento anche ai rapporti cromatici e all’unione dello stesso simbolo. Il suo carattere artistico prende i contorni essenziali, con strategie visive che evidenziano la volontà di mettere sotto i riflettori ogni forma, progetto, soggetto, idea, il tutto con dinamico entusiasmo. Gost… stop the time, ferma il tempo, ma non ferma la sua intuitiva creatività, e coinvolge ogni suggerimento nell’intuibile accorpamento, semplice nell’impatto, ma formidabile nella realizzazione dell’idea artistica. Egli sa offrirci la suggestione del suo ritmo, generosamente efficace e libero da ogni influenza, sempre in linea con la nuova ed ogni volta rinnovata, voglia di superare il tempo che passa.” Mariarosaria Belgiovine

Giorgio Gost “ Stop the time” Liquori mignon vari - resina su tela, cm. 25x35 2014

Giorgio Gost “Stop the time” cioccolatini Mon Cherì, resina su tela, cm. 20x15 2012 Galleria Italia 2015 Pag. 64


Giorgio Gost “Stop the time” vecchie chiavi, resina su tela, cm. 20x30 2014

Giorgio Gost “ Stop the time” Champagne Veuve Clicquot - resina su tela, cm. 18x30 2014

Giorgio Gost “ Sop the time” orologi vari - resina su tela, cm. 25x35 2014

Giorgio Gost “ S-490” lavori in corso 30 uova - works in progress 30 eggs Galleria Italia 2015 Pag. 65


GALLERIA ITALIA 2015

La Vetrina del mercato Italiano dell’Arte

MIRKO RONCELLI

Biografia Mirko Roncelli è nato a Bergamo nel 1957 vive e lavora a Villa d’Almè (Bergamo). Ha conseguito il diploma di Laurea in “Stylist Engineer” presso l’Università dell’Automobile di Modena e la Laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Esercita la libera professione di Architetto e artista contemporaneo. Ha insegnato in scuole pubbliche e private in materie tecniche e Artistiche. La sua pittura è carica di emotività e sensazioni molto profonde; i colori si trasformano in emozioni e sentimenti, stati d’animo che si penetrano e ci suggestionano attraverso cromatismi a volte esasperati. Leggere un’opera del Roncelli è come leggere una poesia e proprio in questo senso bisogna accostarsi all’arte di questo artista così ben apprezzato dalla critica e dal pubblico più attento. Ha partecipato a numerosi concorsi, mostre personali e collettive, nazionali ed estere, ottenendo ottimi successi di critica e di pubblico. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private e di Enti Pubblici in Italia e all’estero.

“Un ricordo è per sempre” acrilici su tela, cm. 40x40 2014

Bergamo 1957

Mirko Roncelli “Il tempo che verrà” acrilici su tela, cm. 40x40 2014

Mirko Roncelli “Una città che dorme” acrilici su tela, cm. 40x40 2014

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Mirko Roncelli “Un po di noi” acrilici su tela, cm.30x30 2014 ...”Il linguaggio artistico di Mirko Roncelli, aperto e disponibile a varie interpretazioni, per la sua componente simbolica è portatore di significati plurimi. Nelle visioni plastiche e materiche delle sue tele Mirko Roncelli infonde le sue sensazioni e le sue emozioni per stimolare il pubblico dei visitatori a coglierne l’essenza e a condividerne il contenuto. Il messaggio che ne deriva è senz’altro positivo. Nella lettura delle opere di Roncelli si osserva una presenza simultanea di gioia e di dolore, di dolce e di amaro, un’alternanza del bene e del male, ma alla fine prevale sempre il lato positivo che ci induce ad affrontare la vita con una visione ottimistica. Il pittore ha presentato numerose esposizioni personali in diverse città italiane, ma anche in paesi europei e americani. Ha inoltre partecipato con le sue opere a Rassegne d’arte nazionali e internazionali ottenendo lusinghieri riconoscimenti. Negli ultimi anni frequenta alcune prestigiose località della Costa Azzurra, dove ha ottenuto importanti consensi, ma soprattutto ha allacciato ottimi rapporti con galleristi e critici d’arte e si è formato anche un gruppo di collezionisti che hanno dimostrato di apprezzare le sue opere e il suo stile personale. L’esposizione al Circolo Artistico Bergamasco, di particolare rilievo, avrà la durata di quattro settimane e rimarrà in allestimento fino a giovedì 30 dicembre. Sono certo che questa “fusione di sogno e realtà proposta con fantastica emulsione cromatica” attirerà l’intereresse di molti appassionati d’arte. Formulo quindi l’auspicio che l’impegno profuso dal pittore nella vasta produzione presentata oggi possa fargli conseguire un’ampia affermazione e il meritato successo...” Cesare Morali

Mirko Roncelli “Orizzonti” acrilici su tela, cm. 30x30 2014

Galleria Italia 2015 Pag. 67


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

GIACOMO ROSSI

Sassuolo (Mo) 1944

Biografia Giacomo Rossi è nato a Sassuolo il provincia di Modena nel 1944, dove vive e lavora. Diplomatosi all’istituto tecnico industriale F. Corni di Modena, negli anni ‘80 frequentando per passione l’ambiente artistico dove ha modo di conoscere artisti contemporanei, che influenzeranno positivamente il suo percorso artistico creativo, contestualmente liberando le sue recondite emozioni che svilupperà con grande libertà compositiva nelle sue opere, elaborate con tanta singolare creatività. L’artista confrontandosi sempre più con la critica che ne avvalla positivamente il suo operato, è presente a importanti rassegne e manifestazioni artistiche, partecipa a mostre collettive ed importanti personali in varie città italiane.

“Nelle opere di Giacomo Rossi si avverte quella lirica sensazione concettuale dominata dalla pura informalità astratta, sconfinando oltre i canoni accademici dell’astrattismo pittorico. Rossi crea nelle sue opere ornati materici sublimati dalla sua libertà gestuale, inserendo nel contesto prospettico dell’opera il suo messaggio emozionale scandito con timbri - cromatici abilmente stesi con la tecnica del “Dripping” evidenziandone i primi piani con valide campiture dai toni accesi e fortemente contrastati. L’espressione materica che possiamo notare ne genera forza e struttura alla ritmica visiva dell’opera; ed è essenziale per l’artista Rossi, per comunicarci i suoi reconditi sentimenti e concetti riflessivi conducendo l’osservatore a condividerne questi valori. Francesco Chetta

Giacomo Rossi “Galassie 1” acrilici su tela, cm. 60x80

Giacomo Rossi “Galassie 2” acrilici su tela, cm. 50x100 Galleria Italia 2015 Pag. 68


Giacomo Rossi “Galassie 3” tecnica mista, cm. 70x100 “Bravissimo artista Giacomo Rossi, nella sua inconfondibile tecnica ormai consolidata dalle materiche evoluzioni, che ci descrivono il suo stato d’animo. Una ricerca superlativa, con spiccate note di fantasia creativa, che ci comunicano attraverso il segno cromatico, una dinamica descrizione dei suoi sentimenti e delle sue emozioni, guidate dalla forza gestuale della sintesi compositiva.” Michel Verdant

Giacomo Rossi “Galassie 4” tecnica mista, cm. 50x100 Galleria Italia 2015 Pag. 69


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

GIOVANNA CHERCHI

Santa Teresa di Gallura (OT) 1961

Biografia Giovanna Cherchi Nasce a Santa Teresa di Gallura il 6 agosto 1961, ha frequentato la scuola privata Petrarca di Olbia, sotto la guida del Prof. Piero Carmelo Campanella, vive e lavora a Santa Tresa di Gallura (OT) Premi e recenti mostre 2014 Biennale Internazionale del Principato di Monaco Hotel de Paris Montecarlo Gran Premio per le arti visive “La Gondola per l’arte” Venezia, Trofeo La Vela d’oro Cesenatico, Fiera di Forli - Contemporanea, Premio La Palma d’oro per l’arte Montecarlo, Premio La Vela d’oro per l’arte Cesenatico, Premio Nike la Samotracia Firenze, Presente in numerose rassegne e fiere d’arte, Tokio Art Fair 2015, Art expò Barcellona 2015, Arte Cremona 2015, Vernice Art Fair Forlì 2015, Grand Prix de l’art Cannes 2015, Hong Kong Asia Contemporary Art Fair 2015. Artista segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014. Le sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. “Silenti emozioni” “In molte opere di Giovanna Cherchi, osserviamo quella quinta compositiva, “silenti ed enigmatici volti” che si fondono con la dolce stesura della materia, adagiata con personale tocco tonale, della sua tecnica pittorica. E così che l’artista Cherchi si dona con grande passione, intimi dialoghi custoditi nel suo diario di umile artista, sognando ad occhi aperti la sua missione di vero illustratore e portavoce del nostro passato”... George Pali

Giovanna Cherchi “Momento di riflessione” tecnica mista su tela, cm. 50X70 2015 Galleria Italia 2015 Pag. 70


Giovanna Cherchi “Marylin in Violet” tecnica mista acrilici e aerografo, cm. 50x70 2015

Giovanna Cherchi “Doccia di luce” matita su carta, cm. 50x70 2013 “Le reali visioni svelateci dal filtro creativo di Giovanna Cherchi, ci trasportano in una malinconica e reale dimensione: volti tristementi, avvolti di spiritualità sfuggente alla nostra soffocata societa contemporanea. Il compito della nostra brava artista sarda, è proprio quello di catturare l’attimo sfuggente, trasferendolo sulla tela, con pura sintesi descrittiva, sia nei contenuti plastici, che nella prospettica dell’opera. Un artista dunque Giovanna Cherchi, che ci coinvolge discostandosi da mode e linguaggi informali, una pittrice daI segno puro e ovattato, con personale e gestuale filtro creativo, evidenziandone il suo estro pittorico della sua cromatica tavolozza.” Francesco Chetta

Contatti Mail: giocher61@gmail.com

Giovanna Cherchi “Momenti bui” tecnica mista acrilici e aerografo, cm. 50x50 2015 Galleria Italia 2015 Pag. 71


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

FIORENZA ORSEOLI Biografia Fiorenza Orseoli è di origine veneta, essendo nata a Treviso, e successivamente si è trasferita a Pavia per ragioni di lavoro e studio. Si è laureata all’Università di Pavia in Scienze Politiche ed è stata funzionario nella P.A. Nel 1996 è stata insignita, dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Da sempre ha coltivato interesse per il disegno, la pittura e soprattutto per l’abbinamento cromatico e materico che riesce a mescolare, accostare, intercalare in una esplosione di colori ed immagini che rimandano ad un mondo ludico, fumettistico, allegro, consumatore di stimoli visivi. “Non bisogna mai smettere di giocare con la propria fantasia e con i

Fiorenza Orseoli “La famiglia Gatti” - polimaterico su tela cotone, acrilici, pastina, sabbiaegizia, cm. 60x80 propri sogni” sono parole dell’artista. Nelle sue creazioni colpisce il fascino misterioso dell’invenzione che porta a guardare le opere con un pizzico di curiosità per cui ciascuno può trarne riflessioni ed emozioni secondo la propria sensibilità. Con il tempo, dato che l’arte si è manifestata una sua prospettiva di vita, è diventata allieva di Monica Anselmi. Ha seguito i corsi annuali di disegno e pittura e ora è socio della Scuola Civica d’Arte AR.VI.MA (Arti Visive Marabelli) di Pavia. Il 26.4.2014 a Venezia è stata premiata per meriti artistici con “la Gondola dell’Arte 2014”- premio biennale indetto da Artexpo Gallery. Il 17.5.2014 ha registrato uno special per Lombardia TV e Lodi Crema TV, intervistata dalla giornalista Barbara Caramelli, che è andato in onda il 15 luglio 2014. Premiata con il Trofeo “La Vela d’Oro” a Cesenatico il 28.6.2014 presso l’Hotel Miramare. Dal 16.8.2014 si trova su Verbumlandia, webzine di arte, cultura, società di Regina Resta. l 20.9.2014 a Montecarlo le è stato conferito il premio quadriennale La Pama d’Oro per l’Arte 2014. E’ inserita nel Catalogo Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 2014 “Galleria Italia” - Azur Magazine 2014, Francesco Chetta Editore. Espone in tutta Italia e all’estero. Premio editoriale Trofeo Arte Collezionismo 2014 - Galleria Italia Segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014

Fiorenza Orseoli “Gatto Burlesque, a carnevale ogni gatto vale” su tela cotone, acrilici, sabbia egiziana, cappette filigrana, perline, gessetti - cm 50 x 70 Galleria Italia 2015 Pag. 72


Fiorenza Orseoli “Fiumi in città - Treviso” acrilici su tela cotone, cm. 50x50 2013 Fiorenza Orseoli “Inno alla vita” acrilici su tavola, cm. 18,5x33 2014 “Fiorenza Orseoli ci inebria di gioia e felicità, attraverso i suoi lavori, un artista che ama la natura e la vitalità dell’essere. Nelle cromatiche opere di Fiorenza Orseoli, si avverte un fantastico mondo, fatto di poetiche visioni e vibranti note di lirici racconti di amore sconfinando in ornati compositivi di figure fiabesche, descrivendoci pittoricamente un equilibrato mondo rivisitato e sognatore. La contemplazione visiva delle opere dell’artista Orseoli, ci dona infinita felicità e spensieratezza. condividendo l’emozioni del suo pensiero, filtranto magicamente dalla sua fantasia creativa, oltrepassando il virtuale stato oggettivo della quotidiana realtà, che spesso ci conduce a tristi note di malinconici momenti, saturando la mente di tristezza. Così la pittura di Fiorenza Orseoli, ci permette di superare la profondità dell‘anima, con figure, colori, ed avvolgenti atmosfere di cromatiche poesie visive.” Francesco Chetta

Contatti: Mail fiorseoli@virgilio. it Fiorenza Orseol "La ragazza con le mele" tecnica mista su tela cotone, acrilico, sabbia egiziana, mais ,cm. 80x100 2012 Galleria Italia 2015 Pag. 73


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

SERENA MARTELLI

Bologna 1967

Biografia Serena Martelli, è nata a Bologna nel 1967, vive elavora a Castel San Pietro Terme (BO). Dopo aver conseguito la maturità Professionale come Disegnatrice e Stilista di Moda, conseguita nel 1986, ha frequentato un corso di restauro a Urbino, un corso di Grafica Pubblicitaria, e un corso di Fumetto e Illustrazione a Bologna. Successivamente, nel 1992 ho conseguito il diploma di Pittura all’Accademia di Belle Arti a Bologna e la Maturità Artistica presso il Liceo Artistico. Successivamente ha conseguito, l’abilitazione all’insegnamento e master, in Storia dell’Arte, e Discipline Pittoriche. Presenze espositive: 1988 “Biennale Giovani Artisti dell’Europa Mediterranea” Bologna, 1990/91 Borsa di studio “Progetto Erasmus” per un soggiorno di 4 mesi all’Accademia di Belle Arti di Bristol (UK) 1992 “Oplà, noi viviamo”: spettacolo teatrale al “Festival dei Teatri” di Sant’Arcangelo di Romagna, (attrice) regia di Andrea Adriatico 1992/93 Attività di scenografa presso “Teatri di Vita” a Bologna. 1996 Collettiva “L’eau et l’art”. Mostra d’arte al C.I.E.S (Centre International des Etudiants et Stagiaires) a Parigi, Arte Cremona 2015, Vernice Art Fair Forlì 2015, 1° Grand Prix de la Cote d’Azur 2015 Cannes, Segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014, una sua opera: Codice Universale, e risultata tra le piu votate alla Biennale su facebook di Giorgio Grasso. Le sue opere, sono presenti in numerose Fiere d’arte Contemporanea ed in qualificate Gallerie e Case d’asta. Serena Martelli traccia la sua impronta enigmatica verso orizzonti ricchi di una istintiva dimensione pittorica. Una gestualità che coinvolge totalmente il colore, con espressioni ricche di energia naturalistica, dominata dal suo timbro caratteriale. Forma e colore si intrecciano per dar vita ai suoi pensieri ed alle sue emozioni nascoste, fino a scrutare ogni sua richiesta emotiva. Serena viaggia verso mete ben definite di un percorso ideale, segnato da metamorfosi stilistiche. La sua natura artistica è sensibile alla percezione emotiva, con ricordi che si trasformano in emulsioni materiche. Ogni singola traccia cromatica esprime la sua coerenza espressiva, seguendo i percorsi creativi di notevole estensione cromatica e di materia sussultoria. Un intreccio di emozioni e sentimenti libera la sua storia cromatica, con accenni a brevi fasi di riflessione, dalle quali l’artista esce più che mai rafforzata nel suo alfabeto caratteriale. I suoi impulsi creativi attraggono la sua individualità, e liberano lo spiriti da qualsiasi vibrazione creativa Un’intatta generosità intuibile fra le righe dei suoi cromatismi, con gli affascinanti equilibri della sua tempra artistica. Mariarosaria Belgiovine

Serena Martelli "Cattedrale" polimaterico: gesso, acrilici Serena Martelli “Chiocciolone Aurico” pittura polimaterica: foglia oro, foglia di rame, e bitume d’asfalto, gesso, acrilico, fosforo. cm. 138x86 trittico, cm. 35x120 cad. Galleria Italia 2015 Pag. 74


“L’arte di Serena Martelli, ci descrive, la sua capacità di identificare l’attimo creativo, con sana ed intuitiva gestualità cromatica. L’ornato compositivo, rende fluida e prescelta la sua fantasia creativita. Le sue opere ci trasportano verso usi e costumi essenziali, dove ogni forma di comunicazione pittorica, è tradotta dalle sue incognite dottrine gestuali. Il suo inconscio artistico, dialoga con la materia, trasmettendoci infinite note di meditativi messaggi interiori. Serena Martelli è un artista che ci parla pittoricamente, con chiara fermezza d’animo, la sua poetica sensibilità d’artista, condividendone con l’osservatore, l’emozione del suo umile pensiero, filtrato dalla sua personale gestualità.” Jean Charles Spinà

Serena Martelli “Codice Universale” Pittura polimaterica: gesso, acrilico; materiali di recupero: legno bruciato, fiori, sale marino, vetri, specchi e foglia d’oro, cm. 110x140

Serena Martelli "Terramare" Polimaterico: gesso, acrilico, legno, cm.140x80

Serena Martelli " C’era una volta” pittura polimaterica: gesso, acquerello, acrilici, pigmenti,e foglia d’oro. cm. 60x120 "Tramonto verticale in rapporto proporzionale" Polimaterico: gesso, acrilico, legno, cm.140x80 Galleria Italia 2015 Pag. 75

Contatti: martelli.sere@libero.it


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Modena 1946.

© Foto di Giuliano Marmiroli Foto Vip Modena

ANTONIO COGLIANO

Biografia Antonio Cogliano nasce a Modena nel 1946. Ha conseguito il diploma di agraria, e condotto il corso di analista tempi e metodi inserimento commerciale in azienda. E’ stato direttore di produzione in un azienda tessile, successivamente apre un suo maglificio occupandosi della parte creativa delle collezioni e della parte commerciale, ha esposto i suoi prodotti in numerose fiere estere Milano, Parigi, Colonia, Copenaghen, Mosca, Madrid, Elsinki, Dusseldorf. Nel 2000 a seguito della chiusura della sua azienda, inizia la sua attività artistica, sperimentando diverse forme d' arte, dal legno al ferro saldato, sperimentando diverse composizioni e materiali di riciclo, fino ad arrivare alle recenti opere, con abbinamenti di diverse materie resine tempera, e collanti vari. Presente in numerose e qualificate rassegne d’arte, numerosi magazine, riportano recensioni del suo operato artistico. Le sue opere figurano in raccolte pubbliche e private Ha partecipato a mostre e rassegne nazionali ed estere.

Antonio Cogliano “Opera N 8” tecnica mista, cm. 80x100 2014 Opera esposta alla Mostra d’arte contemporanea “I ritmi del mare” presso il Galata Museo del Mare a Genova dal 13 Settembre al 10 Ottobre 2014. Una comunicativa pittorica, dalla struttura materica elaborata con ricchezza gestuale. I suoi suggerimenti stilistici si oppongono allo studio espressivo, riepilogando sensazioni evocative di intuibile lettura. Antonio Cogliano sa coinvolgere l’osservatore con gradevole energia materica. Il messaggio della sua ricerca assorbe le energie suggestive del suo impatto materico, vibrato con entusiasmo e con particolare stile creativo, frutto di una ricerca che procede con evoluta suggestione del suo stato emozionale. Mariarosaria Belgiovine

Galleria Italia 2015 Pag. 76


Antonio Cogliano “opera n° 9” tecnica mista, cm 61×81 2014

Antonio Cogliano “opera n° 7” tecnica mista, 2014

Antonio Cogliano “opera n° 13” tecnica mista, cm. 61×81 2015

Info: info@antoniocogliano.it www.antoniocogliano.it Antonio Cogliano “opera n° 4” pittoscultura (colla, gesso, poliuretano) cm. 125×90

Galleria Italia 2015 Pag. 77


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ZAKLIN JACOBY

Zagabria - Romania 1964

Biografia Cittadina americana nata a Zagrabia nel 1964, ha frequentato la scuola di Arti Applicate in tecniche di ceramica e scultura. Presso l'Accademia di Belle Arti in Zagabria ha studiato pittura e contestualmente creava ed esponeva le sue opere. Dopo avere ricevuto una prestigiosa borsa di studio dal Comitato di Istruzione e Cultura della Repubblica Croata, ha proseguito gli studi a Praga. In seguito partecipava ad innumerevoli esposizioni personali e collettive, happening e stage di design ricevendo premi e contributi letterari dalla Radio e dalla Televisione Croata. Trasferitasi a New York alla ricerca di nuovi stimoli artistici, ha esposto i propri lavori in grandi musei e gallerie. In questo periodo ha lasciato una nuova forte e durevole impronta nella sua Arte. Qui ha frequentato l'Art Students League e nel contempo ha ricevuto il Primo Premio UNESCO in una competizione internazionale svoltasi a Parigi: il suo progetto della fontana “The Epic” viene scelto per essere esposto all'esterno del Centro Mediterraneo dell'Artifex sulla costa francese. Complessivamente Zaklin ha partecipato ad oltre 300 esposizioni d'Arte ricevendo ben 54 premi per le sue opere. Segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014, 1° Premio al Gran Prix de La Cote d’Azur Cannes - aprile 2015, presente alla Rassegna Contemporary Art Expò 2015 Milano.

Zaklin Jacoby “Canto’s Entrance” dittico, acrilici e olio su lino, cm. 200x340 Canto di Acqua 1993 Cod: ZAKCW023 Galleria Italia 2015 Pag. 78


Espressioni cromatiche concentrate sulla sintesi del movimento, con particolari attenzioni alla sua dimensione pittorica. Le sue recondite fantasie convergono alla sensazione emotiva, convogliata verso il suo percorso creativo. L’Artista mescola il suo naturale talento cromatico verso la sublimazione gestuale; attimi di contemplazione ricavata dalla sua armonia ritmica, per trasformare la realtà in simbiosi della segnica. Momenti riflessivi che evidenziano esigenze cromatiche incontrastate, evocano i percepibili messaggi del suo percorso artistico. Zaklin ci invia messaggi di seducente bellezza percettiva, con la ricca tavolozza ben equilibrata nei suggestivi accostamenti. L’arte creativa e la bravura stilistica sono i sintomi delle sue scomposizioni, rielaborate a nuove percezioni oculari. Un’Artista che ama esprimere la sua realtà con processi di trasformazione evocativa, personalizzando ogni sua iniziativa gestuale con seria professionalità. Mariarosaria Belgiovine “La spontanea gestualità espressiva che riscontriamo nelle opere di Zaklin Jacoby, ci conducono in uno spazio temporale, fatto di sogni e metaforici incanti poetici, dove la forza espressiva del suo cromatismo tonale, ci svela candidamente, la sua eterea emotività e umiltà di vero artista, con suggestive note di contemporanea astrazione. Zaklin Jacoby “D’Arco-Line” tecnica mista su carta, cm. 50x70 Una pittura quella di Zaklin Jacoby, carica di Canto di Luce - ArtLine 2013 Cod: ZAKXL377 messaggi sensoriali, che donano alla visione dell’osservatore, una magica e silente energia, racchiusa da mille significati espressivi. Un artista dal linguaggio artistico, comprensivo, attraverso la giusta sintesi espressiva, riscontrabile nella ritmica compositiva delle masse plastiche, che si alternano e generano infinite emozioni....cromatiche.” Francesco Chetta

Contatti: zaklin@zaklinart.com

Zaklin Jacoby “Canto’s Cathedra” olio su tela, cm. 160 x 305 Canto di Aria 1994 Cod: ZAKCA013 Galleria Italia 2015 Pag. 79


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SIMONA MARIAN

Romania 1979

Biografia Simona Marian e nata in Romania il 31.10.1979 Diplomata in filologia e lingue straniere al Liceo Nazionale “M. Sadoveanu “ (Pascani) Terminati gli studi liceali, si trasferisce con la famiglia in Italia dove inizia un percorso lavorativo e di studio: diploma inglese intermedio alla British School, e lavorando in un’azienda di trasporti uffici commerciali/estero. Successivamente si diploma come assistente di studio odontoiatrico e attualmente svolge l’attività di ASO in due ospedali della bergamasca. Nel 2010 inizia il percorso artistico, dipingendo per svago ricevendo apprezzamenti per il suo lavoro. Da qui una serie di mostre, conducono l’artista a proseguir la sua ricerca e attività artistica, presentando le sue opere in qualificate rassegne d’arte contemporanea, in Italia e all’estero. Simona Marian non esaurisce il suo talento creativo con l’arte, ha pubblicato una raccolta di poesie “Impronte” di Elio Pecora.

Artista segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014 , svolto su Facebook, recentemente, Simona Marian, è stata insignita del Premio Biennale della Costa Azzurra 2015 svoltasi a Cannes, Premio Biennale Visual Art Leone per l’arte VeneziaPremio Artista dell’Anno Cesenatico 2015. Presente con le sue opere nelle seguenti fiere 2015: Arte Cremona, Vernice Art Fair, Pavi Art con la Galleria Liberementi - Artexpò. E’ in corso di allestimento, una nuova mostra personale quest’estate dove esporrà i suoi quadri con la nuova ricerca tecnica. Le sue opere concepiscono l’emozione di un simbolico tratto, con strutture ed applicazioni materiche affidate all’armonia delle sensazioni. Ogni struttura dimostra perfetto equilibrio, con chiarori spirituali intuibili nell’opera stessa. L’artista si lascia guidare istintivamente dalla sua creatività, liberando emozioni ed intuizioni con un magico intreccio di colori. Alcuni dei suoi racconti evocativi, liberano messaggi di poetica armonia, con le tonalità dedicate ad applicazioni strutturali.

Simona Marian “Io senza te” materico e acrilici su tela, cm. 70x70

Simona Marian si esprime con le delicate cromie, capaci anche di suggerire molteplici evocazioni, oltre l’orizzonte onirico, miscelando fusioni di fantastica creatività pittorica. La sua interiorità si rivela con ottime identità, e filtra sensibilità e capacità creative. L’Artista si completa con le suggestioni ritmiche in grado di rivelare la centralità scenica dei suoi rapporti espressivi, per completare una ricerca dalle simboliche energie. Mariarosaria Belgiovine Galleria Italia 2015 Pag. 80


“Simona Marian con le sue simboliche opere ci parla della sua lirica espressione, privilegiando immagini formali, raffiguarati da scandite visioni di naturale trasformazione della realtà, che lasciano evocare un’irreale mondo interiore composto da sensoriali cromatismi materici. Un’arte quella di Simona Marian, tangibile e contemporanea, ricca di valori e sentimenti spirituali, evidenziata dalla perfetta sintesi oggettiva, ed energia comunicativa. L’artista Marian, concentra il suo messaggio artistico, descrivendo con eleganza tonale e delle forme, sostenuta dal sapiente uso della materia, abilmente supportata da forti e sequenziali contrasti cromatici, un giusto equilibrio tra fantasia creativa, ed energia interiore, eseguito con vibrante gestualità, che pone in essere la sua creatività, in un concetto di espressione mediatica”. Francesco Chetta Contatti: simoartesimo@gmail.com

Simona Marian “Liberamimami” materico e acrilici su tela, cm.70x100

Simona Marian “L’altra metà del cielo” acrilici su tela, cm. 100x200 2015 Galleria Italia 2015 Pag. 81


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DELFINA PORCU Biografia Delfina Porcu artista autodidatta, sente il bisogno di esprimere la sua impulsiva gestualità pittorica, attraverso un linguaggio pittorico di natura espressionista, è fonte creativa delle sue visioni interiori. La sua crescita pittorica è osservata dalla critica con grande interesse, sia dal piano creativo che per i messaggi sociali spesso richiamati nelle sue opere. La libera gestualità che possiamo notare ci conferma l’incomparabile bellezza dell’armonia tonale catturata dalla sua fantasia artistica, soventemente ripresa attraverso un composizioni ricche di caleidoscopici tasselli cromatici. Esposizioni Ha tenuto mostre collettive e personali a: Grazzano Visconti, Castrocaro Terme, Sirmione, Cesenatico, Rimini, Riccione, Cervia, Padova, Parma, Udine, Firenze, Peschiera del Garda, Piacenza, Vicenza, Venezia, Nizza e Montecarlo, Pavia, Imola, Forlì, Cremona, Montecarlo - Principato di Monaco, Mondial Tour 2014, Isole Canarie. 2014 mostra personale Galleria Liberementi Pavia, Hotel Boemia Riccione 2014, Rassegna d’arte New Bristol Cesenatico 2014, Presente a Arte Parma 2014, Arte Fiera Contemporanea Forlì, Arte Cremona 2015, Vernice Art Fair Forlì 2015, 1° Grand Prix de la Cote d’Azur 2015 Cannes, Segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014, una sua opera: Messaggi, è risultata tra le più apprezate dalla critica, alla Biennale su facebook. Le sue opere, sono presenti in numerose e qualificate Gallerie e Case d’asta. Premi e riconoscimenti: Premio Golden Globe, Premio Golden Mercury, Oscar dell’arte, Premio La Vela d’oro per l’arte, Premio Biennale di Venezia, assegnato dalla Casa editrice il Quadrato, Mercurio d’oro per l’arte, Great contemporary Painter, Sirena d’oro, Premio Art in The World, 1° classificata migliore espressione artistica al Gran Prix dell’Adriatico Riccione,Trofeo Art Museum Venezia, Trofeo Leone dei Dogi Venezia, La Gondola per l’arte - Venezia, Premio Artista dell’anno 2013 Cesenatico, Premio editoriale Trofeo Arte e Musica 2013, Premio per le Arti Visive 2013 Oscar dell’Arte Montecarlo - Principato di Monaco, Trofeo Gran Canarie 2014 2014 Premio “Il mare d’Inverno Cesenatico, 2014 Biennale Art Monaco - Hotel de Paris Principato di Monaco. Gran Galà dell’Arte Venezia 2014, Premio La Gondola d’oro per l’arte Venezia, 2014 Premio La Vela d’oro 2014 Cesenatico, Premio Quadriennale La Palma d’oro per l’arte 2014 Hotel De Paris Montecarlo Principato di Monaco, oltre a molti primi premi: Coppe, Trofei e Targhe, ricevuti in vari concorsi nazionali ed internazionali.

Delfina Porcu “Il muro” olio su tela, cm.50x70 2001 Galleria Italia 2015 Pag. 82


Delfina Porcu “Forza ” olio su tela, cm.50x70 1997 Una particolare carica di poesia per un mondo cromatico delicato e personale, protettiva verso i suoi sentimenti creativi. I colori formulano tasselli che si accostano in modulata simbiosi, con estreme incidenze di riflessione.L’ansia della descrizione la investe, fino all’esplosione sensoriale della

Delfina Porcu “Messaggi” olio su tela, cm. 60x80 2013 sua anima. L’artista viaggia con lla sua fantasia percettiva , che indaga fra i suoi pensieri. La capacità di rendere fruibile la visione degli ascolti, con espressioni lucide di commutazione evocativa. Ogni sensazione pittorica commenta infinite spiegazioni del bello, del suggestivo, con esplosioni coloristiche. Personaggi dalle identità enigmatiche esprimono le energie sintomatiche delle sue propulsioni gestuali. Mariarosaria Belgiovine Delfina Porcu “Ricordi” olio su tela, cm. 60x80 1999 Galleria Italia 2015 Pag. 83


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ELENA BULLO

Lignano Sabbiadoro 1970

Biografia Elena Bullo, nasce a Lignano Sabbiadoro nel 1970, è un artista briosa, vivace, fortemente pratica. Il suo carattere si rispecchia passionalmente nelle sue opere realizzate con materiali e tecniche diverse. Un dialogo costante con la natura il suo, forte dell’abbraccio intenso con la struttura delle cose: spazio, luce, forme, atmosfere reali ed emozionali; un dialogo dove tutto muove tra postulati artistici e notazioni reali, senza vagheggiamenti o visioni sublimate di spazio infinito. L’artista ama esaltare nella forza segnica e nella cromia l’animo legato alla sedimentazione memoriale, spiegata a noi come se vedessimo l’opera con gli occhi trasparenti della pittrice. Fa rivivere i miracoli dell’ambiente privi di qualsiasi manierismo ma fortemente concreti: i colori tenui e talvolta vivaci che riesce ad imprimere nel suo ritrovato tecnico non hanno niente di soprannaturale ma sono l’espressione diretta della natura. Hanno scritto di lei: Francesco Chetta, Pasquale Giuseppe Lucio Damiani, Vito Sutto, Alessandro Venuti, Renato Glerean, Antonio Magrì, Viviana Vannucci, Mariarosaria Belgiovine, Giovanni Facenda, Enore Gori, Maria Teresa Prestigiacomo ed altri. Redazionali: Messaggero Veneto, Gazzettino del Friuli, Il Piccolo di Trieste, “Poesia visiva quella di Elena Bullo, espressamente, dettata dalla sua incondizionata anima artistica. Una ricerca condizionata dalla sua grande umiltà spirituale, che gli permette di esternare con grande facilità, la sua fantasia creativa. Elena Bullo con la sua forte ed incisiva gestualità ripercorre sentimenti evocativi, che la conducono con assoluta scioltezza compositiva, ad offrirci infinite sensazioni visive, che ne sottolineano i forti valori della sua energia comunicativa. La particolarità che si evinge nei suoi dipinti ci descrivono l’indiscusso amore, e il suo percorso in fase evolutivo, attraverso armonie tonali alchimicamente ben miscelate, che rivelano alla visione, messaggi evocativi, delle immagini da lei rappresentati. La materia è saggiamente plasmata dall’artista, esaltandoci lo spirito poetico del sentimento intuito attraverso la lettura delle sue opere”. Francesco Chetta

“La gestuale espressione di Elena Bullo, è libera da condizionamenti accademici, e segue la sua solitaria identità, assolutamente personale ed istintiva. I suoi dipinti sottolineano pittoricamente, simbolici significati, visioni ancestrali di forte energia comunicativa, dove la gestualità , cede volutamente il posto alla sua meditazione spirituale. Una ricerca pittorica quella di Elena Bullo, elaborata con immenso amore per l’arte, il paesaggio e la natura.” Mariarosaria Belgiovine

Elena Bullo “Il tulipano” olio su tela, cm. 40x50

Galleria Italia 2015 Pag. 84


Elena Bullo “*Betulle di Latisana” olio - spatola su cartoncino, cm. 60x80 (*Opera donata all’ISIS MATTEI di Latisana)

Elena Bullo “Riflessi del Fiume Tagliamento” olio a spatola su cartoncino, cm. 60x80 Galleria Italia 2015 Pag. 85


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CONTESINA SPATARIU

Bucarest Romania 1983

Biografia Contesina Spatariu nasce a Bucarest nel 1983, vive e lavora in Italia. Inizia molto presto a dimostrare un discreto talento artistico che esprime con le tecniche dell’acquerello, del carboncino e della pittura religiosa su vetro. A 12 anni le difficolta’ economiche della famiglia la allontanano completamente dall’arte. Nel 2012, dopo una serie di incidenti ed un mese di noia nell’ospedale, riprende a dipingere. Adora ritrarre dei volti con una spiccata personalita’ che esprimono il suo particolare stato d’animo nel momento in qui immagina il quadro ed inizia a crearlo. Principali tecniche e soggetti svolti: Acrilici su tela, tecniche miste. Volti e paessaggi interpretati con nuova figurazione surreale.

Recenti mostre: 2014 Contemporanea Fiera di Forli’ Asta di beneficienza ‘Arte per la Nave’, fiera di Forli Premio Quadriennale ‘Palma d’oro per l’arte Hotel de Paris, Monte Carlo (Principato di Monaco) Arte al Sud’. Galleria Villa Niscemi, Palermo Il potere dell’arte’ a cura di Giorgio Grasso. Galleria Vecchia Pescheria, Cesena Paesaggi Acquatici’, Galleria MAF, Forli’ Premio ‘La vela d’oro per l’arte 2014’, Cesenatico Mostra personale 2014 Galleria Maf Forli’ ‘Solo chi sogna impara a volare’.

I colori della primavera’. Galleria MAF, Forli’ Premio ‘Gondola dell’Arte 2014’. Venezia Vernice Arte Fiera’, Forli’ Gostiny Dvor - Piazza Rossa, Mosca - Russia Galleria Hotel de Paris, Monte Carlo - Principato di Monaco Cassa di Risparmio di Cesena, Cesena Personale presso Hotel Boemia, Riccione Premio ‘Il mare d’inverno’ , Cesenatico 2015 Galleria d’Arte Contemporanea di Parigi. Rue Durantin 12, Parigi - Francia La Galleria Centrale dell’Unione San Pietroburgo degli Artisti. Via Bolscialya Morscalya 38, San Pietroburgo - Russia Mostra personale ‘All Good Things are wild and free’. Galleria MAF Forli’ Premio ‘Leonardo da Vinci 2015’ - Cesenatico ‘Vernice’ - fiera di Forlì, Premiata al Grand Prix de La Cote d’Azur - Cannes 2015 Premio ‘Ligures’ - fortezza Firmafedde, Sarzana Mostra presso ‘The Brike Lane Gallery’, Londra Mostra presso ‘Minato Miray Gallery’, Tokyo Scrivono di lei: Francesco Chetta, Jean Charles Spinà, Mariaarosaria Belgiovine, Aghata Monti e altri.

“Aurora boreale” acrilici su tela, cm. 80x100 2013 Galleria Italia 2015 Pag. 86


“Il linguaggio pittorico di Contesina Spatariu, affascina l’osservatore, con cromatiche espressioni che focalizzano l’ornato compositivo dei suoi dipinti. Il colore è dolcemente steso, a volte con rapida gestualità istintiva, risulta ben sfumato nelle campiture formali. La sintesi espressiva dell’artista Contesina, evidenziata nei suoi personaggi e metaforici paesaggi astrali, ci rivela le sue intime emozioni con quel tocco poetico, carico di fugaci introspezioni, che racchiudono il fascino interiore della sua umile dottrina pittorica, elevando lo spirito dell’anima in una perenne ricerca di bellezza esteriore.” Francesco Chetta

‘L’urlo’ acrilico su tela, cm. 80/70 pennello 2015

‘Solo chi sogna impara a volare’(15) acrilico su tela, cm. 80/130 pennello 2015

Info: s.contesina@yahoo.it Cell. 331 526 26 13 Web: contesinaspatariu.webartgallery.it Presente su Facebook: contesina.s

“Red Lights’ acrilico su tela, cm. 80/100 pennello 2015 Galleria Italia 2015 Pag. 87


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AGRON RUSCHITI

Fier - Albania 1969

Biografia Agron Rushiti nasce in Albania, da numerosi anni residente a Rimini, dove vive e lavora. Ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Tirana. Nel 1995 si diploma con 110 e lode, sez. scultura, presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Sempre in quegli anni ha lavorato presso A.D.A. creando sculture in ampia scala per il teatro e parchi giochi ed altro. E’ presente a diverse mostre e rassegne collettive, e mostre personali, riscuotendo ampi apprezzamenti, e consensi critici. Segnaliamo il suo recente premio ricevuto gennaio 2015, per il suo silente messaggio che ci trasmette; I° Biennale Premio Leonardo da Vinci a Cesenatico, con esposizione delle opere, il premio sottolinea la sua valenza artistica, forme che comunicano all’osservatore, infiniti messaggi, trasportandolo in un virtuale viaggio carico di misteriose emozioni. Presente nelle fiere d’arte contemporanea di Forli Vernice Art Fair 2015, e Arte Cremona 2015, Grand Prix de la Cote d’Azur 2015 Cannes, segnalato alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014, La sua arte scultorea spicca per creatività e simbolismo, con le espressioni del pensiero divulgate dalle sue emozioni. Una profonda sintesi figurativa compone le sue osservazioni creative, sviluppando energie evocative. L’uso della materia anima la sua innata creatività, con esaltanti trame stilistiche. Agron individua il suo sintomatico ed avvolgente idioma descrittivo, esprimendo le definizioni della sua perfezione creativa. Ogni sua opera è un’intensa emozione, classificata dai suoi sentimenti nella presentazione ritmica del suo inconscio, con trasferimenti del dialogo costruttivo della figura. Mariarosaria Belgiovine

Agron Rushiti “Il riposo” terracotta, cm, 22x27 1995

“Le Opere scultoree di Agron Rushiti, evidenziano quel giusto equilibrio formale, con spiccate note energia interiore, eseguite con sobria gestualità, una plasticità formale, che pone la sua creatività in un concetto di espressione simbolica”. Francesco Chetta

Agron Rushiti “La pace” cemento, cm. 41x22 2003

Galleria Italia 2015 Pag. 88


Agron Rushiti “La violincellista� cemento, cm. 38x27 1998 Info e Contatti: agron.skultore@gmail.com

Galleria Italia 2015 Pag. 89


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CONCETTA MARINO

Salerno 1984

Biografia Concetta Marino, è nata a Salerno nel 1984, vive e lavora, in provincia di Napoli. Architetto e pittrice, ha studiato all’Istituto Statale d’Arte “Filiberto Menna” di Salerno, conseguendo nel 2001 il titolo di “Maestro d’Arte” e nel 2003 il diploma in “Tecnico della grafica pubblicitaria e della fotografia”. Ha proseguito gli studi, laureandosi nel 2008 in Edilizia e nel 2011 in Architettura, Manutenzione e Gestione. Al momento è dottoranda di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, “Universita’ di Napoli Federico II”. Ha coltivato sempre la passione per la pittura, amore ereditato dal padre e dal nonno paterno. Di continuo sperimenta nuove tecniche e principalmente, le sue opere si rifanno alla tradizione del realismo magico. Dopo aver avuto un esordio con i colori acrilici si è avvicinata anche al mondo dello spray art e dei colori ad olio. Nel 2011 diversi suoi disegni sono stati pubblicati nel libro “Le parole di Gesù nel Terzo Millennio”. Recenti rassegne espositive 2015 Premio Biennale Leonardo da Vinci Cesenatico, Fiera d’arte contemporanea ArteCremona, Vernice Art Fair Forlì, Naf Fiera di Napoli, Fashion Art and Mode Milano, Grand Prix de La Cote d’Azur Cannes, mini personale Hotel Boemia Riccione maggio, artista segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014, Trofeo Art Museum Venezia 2015. Presente con le sue opere in numerose rassegne e collezioni private in Italia e all’Estero.

Concetta Marino “Eternity” tecnica mista su tela, cm. 60x80 2015 Info e contatti: e Mail concetta.marino@unina.it

Concetta Marino “The four seasons” tecnica mista su tela, cm. 60x60 2015

Galleria Italia 2015 Pag. 90


“L’arte pittorica di Concetta Marino, prende vita dall’esperienza percettiva del soggetto, la scomposizione del pensiero e delle sue emozioni. Possiamo affermare con certezza che Concetta Marino, riesce a comunicarci, attraverso le sue immagini pittoriche, uno scandito ritmo cromatico, con poetica visione, dell’immagine custodita nel suo cuore. Una fede costruttiva quella dell’artista Concetta Marino, tipicamente riscontrabile nei grandi maestri del “Realismo magico” che permette all’artista di evocare silenti messaggi interiori, attraverso il suo filtro magico creativo, ed esternare sulla tela, infinite emozioni cromatiche, sconfinando in una nota di poetica e fantastica allegoria, dove la visione della fiaba narrata, ci allontana dai brutti pensieri, richiamamandoci gioia amore ed allegria, una dolce ninna nanna in un fiabesco mondo incantato, fatto di sogni e recondite emozioni. “ Francesco Chetta

Concetta Marino “The four seasons” tecnica mista su tela, cm. 60x60 2015 “Le sensazioni evocative della sua suggestiva oasi creativa, formulano la particolare sintassi di una melodiosa poesia tonale. Suggestive ed irreali immagini, distinguono le forme del suo inconscio, con attente movimentazioni gestuali. La sua tavolozza assapora la stesura originale, per raggiungere il confine della perfezione onirica. Concetta Marino mette in luce ondulazioni cromatiche, suggestive e simboliche meditazioni inconsce, con un racconto fatto di poetica visione e di romantica ricerca tonale. Ogni sua opera traccia itinerari trasmessi dalla sua emozione, con procedimenti e tecniche virtuali, composti dai segmenti cromatici di una melodiosa gestualità. Una pittura che ritrova energia e comunicativa, rivelandoci l’istinto espressivo dei suoi palpiti memoriali.” Mariarosaria Belgiovine

Concetta Marino “The four seasons” tecnica mista su tela, cm. 60x60 2015

Concetta Marino “The four seasons” tecnica mista su tela, cm. 30x120 2015 Galleria Italia 2015 Pag. 91


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FRANCESCA FIORE

Biografia Francesca Fiore è nata a Viggianello in provincia di Potenza, nel 1951. Nel 1970 si diploma presso l’istituto d’arte di Castrovillari (Cs). Ha insegnato “Educazione artistica” per oltre un trentennio presso le scuole medie statali. Le sue opere sono presenti in numerose rassegne d’arte, riscuotendo apprezzamenti dalla critica specializzata: Da segnalare il riconoscimento ufficiale da parte del Sindaco di Viggiannello, in seguito alla sua partecipazione espositiva alla rassegna, “La Palma d’oro per l’arte 2010 alla Galleria le Patio, Mandelieu La Napoule in Francia, Il Trofeo La Vela d’oro per l’arte a Cesenatico, Biennale di Lecce, Premio Presidente del Senato. Nel mese d’aprile 2011 a Sirmione gli viene conferito l’ambito premio Leone d’oro per l’arte, Premio Arte nel Mondo Trofeo Arte Collezionismo 2012, Premio Biennale La Gondola per le Arti visive Venezia, 1° Premio per la sua classe artistica: Viaggio nell’universo di Krug, Ristorante Il Capriccio Vieste agosto 2012, Riceve l’ambito Trofeo per le arti visive 2012, Premio Nobel dell’arte, con cerimonia svoltasi nello storico Hotel De Paris a Montecarlo 20 ottobre 2012, Premio Il Silenzio del Mare 2013 Vieste, Trofeo Isola di Wight - (I° premio Arte e Musica 2013 Milano), Premio Artista dell’Anno Cesenatico,

Viggianello (PZ 1951.

Francesca Fiore “Melo in fiore' olio su tela, cm. 220x150 “Romantiche visioni, che ci inebriano di dolci note e profumi naturalistici, contornati da messaggi emotivi: questa è la sintesi pittorica osservabile, nei dipinti di Francesca Fiore” L’arte pittorica di Francesca Fiore riveste un ruolo essenziale nella poetica visione delle sue opere, dove possiamo osservare quel misterioso fascino pittorico che circonda l’ornato visivo dell’opera. Un manierismo personale che concretizza i piani principali attraverso una recondita visione del suo inconscio, ecco che emergono dalle sue opere quei meravigliosi incanti cromatici di acque sorgenti che ci trasmettono mille emozioni. Francesco Chetta

Francesca Fiore “Ninfee' olio su tela, cm. 100x150 Galleria Italia 2015 Pag. 92


Francesca Fiore “Ninfee' olio su tela, cm. 70x100 Recenti premi: Premio Biennale per le arti visive 2013 Oscar dell’arte Montecarlo, Leone dei Dogi 2013 Venezia, Premio Galleria Italia - Trofeo Art Museum Venezia 2013, Trofeo Gran Canarie 2014. L’artista Francesca Fiore, è presente in numerose fiere d’arte contemporanea: Immagina, Arte Padova, Vernice Art Fair, Contemporanea Forlì. Sue opere fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero. Critici Isabella Convertino, Giorgio Falossi, Mariarosaria Belgiovine, Gerard Argelier, Beatrice Manieri, Francesco Chetta, Jean Charles Spinà, George Pali, Elena Cicchetti ed altri.

Contatti: Tel. 347 01 78 171

Francesca Fiore “Ninfee' olio su tela, cm. 70x50 Galleria Italia 2015 Pag. 93


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FLORA CASTALDI

Toulouse Francia

Biografia Flora Castaldi artista e poeta, vive e lavora a Tolosa in Francia. Creatrice della tecnica del sollievo, globalizzato con il termine generico di “Cosmogéologie» © Flora teorizza la sua attività di pittore e dice in un metodo (libri officina). In risonanza con i suoi dipinti, Flora compone i suoi testi, poesie, leggende, le citazioni ... e il libro in un pensiero filosofico poetico. Lei dice: “ il mio linguaggio espressivo, è sensoriale, la Pittura e la Poesia sono collegati. Da questa fusione artistica, nasce il suo avoro, offrendo allo spettatore, un unica visone carica di sentimenti poetici. » La ricerca pittorica di Flora Castaldi, ci invita ad osservare e meditare, una attenta analisi riflessiva sul mondo contemporaneo, le sue origini, la sua evoluzione, definite dalla critica: “favole poetiche”. Première période : Figurative de 1981 à 1986 Flora intègre un atelier de peintres, découvre la peinture et se passionne pour les reflets. Durant cette période, Flora représente avec une touche impressionniste ce qu’elle aime et qui l’émeut : la nature, ses paysages ses saisons, sa beauté. Sa première exposition en 1983 n’indiffère ni le public, ni la critique qui fait éloge dans la presse et remarque sa peinture. Flora travaille de plus en plus dans son atelier saubenois, c’est ce travail en solitaire qui rendra précoces ses recherches. Flora Castaldi, vit et travaille en région toulousaine. Créatrice de la technique en relief, globalisée par le terme générique de “Cosmogéologie” ©, Flora théorise son travail de peintre et l’affirme dans une méthode (carnets d’atelier). En résonnance avec ses tableaux, Flora compose ses textes, poésies, légendes, citations… et les livre dans une pensée Poético philosophique. Elle dit: “Dans la sensorialité expressive de mon Etre, Peinture et Poésie sont liées. De cette union naît l’œuvre, que je confie au visuel et à l’écoute du spectateur.” Les recherches picturales de Flora prennent pour ancrage des réflexions sur le monde, ses origines, son évolution… Habitée d’une puissance chromatique étonnante, l’oeuvre de Flora se lit à la manière des « contes poétiques”. Posée sur la toile par touches boursouflées, la matière forme l’œuvre. Le résultat, unique, évoque la quetion du Temps… qui a pour théorie l’Unité et ses Multiples, «ce Tout et ces Riens que l’univers engendre et contient» (En-quête microcosmique, Flora 2001). “Una lirica visione ovattata, traspare dall’onirico linguaggio cromatico della sua sensibilità pittorica, percepibile per incanto, dalla suggestiva visione delle sue opere, filtrate abilmente dalla sua fantasia creativa. L’intensa particolarità delle opere di Flora Castaldi, rende ancor più incisiva visione e testimonianza, del suo talento ed espressione artistica, un singolare mondo cromatico, dove prevale l’espressione emotiva delle ambivalenze formali descrittive della composizione informale delle opere. Si riscopre fortemente così, nella pittura di Flora Castaldi, una calda spiritualità, dove il pensiero dell’uomo, valica la frontiera della realtà, conduceci in una dimensione spirituale meditativa ” Francesco Chetta

Flora Castaldi “Bleu acquatic” tecnica originale su tela, cm. 60X60 Galleria Italia 2015 Pag. 94


Flora Castaldi “Cirrocumulus” tecnica originale su tela, cm. 60X60

Flora Castaldi “L’invisible grand brasseur de l’univers” tecnica originale su tela, cm. 100x200

Flora Castaldi “Nebulosite” tecnica originale su tela, cm. 100x81 “On reconnaît immédiatement un Flora comme on peut reconnaître un Matisse ou un Renoir, et parce qu’il est inimitable par sa structure matérielle: tout en relief, bouillonnant, un peu à la manière de ces magmas volcaniques. Dans ces boursouflures savantes et méticuleuses, on découvre un monde multiple et changeant d’oiseaux, de végétaux, d’animaux marins, de constellations d’êtres humains toujours liés, évoluant selon une spirale de rêves, dans un espace céleste dévolu à l’esthétisme et à la poésie onirique. Plus on s’approche, plus l’œil s’attache aux détails, plus l’esprit découvre la finesse pointillisée de la multiplicité des couleurs s’affirmant de vibrantes harmonies changeant avec la lumière ou l’heure, se combinant avec le nombre infini de particules pour animer et faire vivre l’oeuuvre comme éternellement.” La Dépêche du Midi, Mai 1999 Contatti: Tél. +33 06 70064063 Mail: contact@flora-artiste-peintre.fr Galleria Italia 2015 Pag. 95


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ALESSANDRA D’ORTONA

Paglieta (CH) 1962

Biografia Alessandra D’ortona, nasce a Paglieta, (Chieti) in Abruzzo, il 24 giugno del 1962 e sin dall’infanzia ha mostrato dedizione e passione per l’espressione creativa. Laureata in Scienza della Formazione, presso l’Università degli Studi ‘Gabriele D’Annunzio”, lavora presso la Pubblica Istruzione. Nel corso degli anni l’istinto artistico trova spazio e opportunità d’espressione nella Compagnia Teatrale “Piccolo Teatro del Me-Ti” di Paglieta, con la quale collabora per diverse annualità . Nel mondo dell’Arte è autodidatta e, dopo anni in cui la passione per la pittura silente covava, inizia il suo percorso espositivo nel 2014 partecipando al suo primo concorso artistico indetto dal Rotary Club di Atessa, in Abruzzo e dal quale riceve il suo primo riconoscimento ufficiale. Nel 2014 ha partecipato all’evento artistico “Arte ed Evoluzione” esponendo le sue opere presso il complesso museale Rocca Paolina di Perugia. A dicembre 2014 la sua opera “Riciclo blu” viene prescelta per rappresentare il Calendario d’Arte e Poesia 2015, organizzato dall’Accademia Dei Bronzi di Catanzaro, curato e pubblicato dalle edizioni Vincenzo Ursini e dal quale riceve la Targa di Merito “Città Dei Tre Colli”. Nel 2015 partecipa al Festival dell’Immagine, Martina Franca (TA) “Bellezze notturne “ Mostra Collettiva Internazionale di Poesiapittura, febbraio 2015, Fortezza di Civitella del Tronto (TE), Vernice Art Fair 2015 - Fiera di Forlì a cura di Artexpò Gallery. Le opere di Alessandra D’ortona, ci offrono suggestive armonie, dalle magiche effusioni applicative. Uno spiccato senso cromatico mette in luce la sua tecnica, con fusioni del colore e del segno. Alessandra identifica le sue opere con capacità ed entusiasmo, concedendo l’espressione comunicativa ai massimi livelli. Ella affida il suo gesto alla naturalità di coinvolgersi sempre in nuove ricerche tonali, con innovazioni e mai ripetitiva, liberando la sua gestualità da ogni tipo di condizionamento. L’artista evoca la sua intuizione creando spazi metafisici e geometrie cromatiche e coinvolgenti. La sua libertà espressiva sottolinea la sua ricerca soggettiva, in perfetto equilibrio con la sua riflessione meditativa. Mariarosaria Belgiovine

Info: alessandradortona6-2@ libero.it

Alessandra D’ortona “Imprigionata Città” acrilico su tela, cm. 60x80 Galleria Italia 2015 Pag. 96


Alessandra D’ortona “Geometrica armonia” acrilico su tre tele, cm. 180x60 - 60 cad.

Alessandra D’ortona “Vuoto umano” acrilici su tela, cm. 80x40 “Alessandra D’ortona, è un artista contemporanea, che basa la sua ricerca con grande originalità, orientando essenzialmente, la pura libertà d’espressione, verso nuovi orizzonti. Nelle opere pittoriche di Alessandra D’ortona, si evidenzia una dimensione spirituale, coordinata attraverso il controllo delle sue emozioni, nel contesto del nostro contemporaneo. L’artista, definisce l’arte quale complemento delle sue emozioni, raffigurando il suo pensiero attraverso una brillante stesura della materia. La gestualità di quest’artista è nettamente priva di formalismi accademici, esaltandone l’energia visiva; fonte indiscussa di creatività di Alessandra, presente nel suo cuore, e sopratutto negli aspetti della vita sociale.” Francesco Chetta Alessandra D’ortona “Urlo di colori” acrilico su tela, cm. 100x70 Galleria Italia 2015 Pag. 97

Info: alessandradortona6-2@libero.it


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ZHENA

Nocera Inferiore (SA) 1959

Biografia Zhena, nome d’arte di Vincenza Maiorino, nasce a Nocera Inferiore nel 1959, vive e Lavora a Montecorvino Rovella in provincia di Salerno. Diploma di Maestro d’arte e ceramista, conseguito all’Istituto Statale d’Arte di Salerno. La sua arte, oltre che pittorica, si allarga alla ceramica: ha realizzato numerose opere in ceramica piatti ed altre composizioni, alla Fornace Falcone di Montecorvino Rovella di Salerno. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia e all’estero, recensita dalla stampa su giornali e riviste specializzate. Rassegne e mostre recenti: Mostra internazionale “Castelli in Arte” Castello Arechi, di Salerno, “Cromaticamente”, galleria Michelangelo - Sarno Salerno, 1° Biennale Internazionale di Salerno, “Mostra Presepiale” Internazionale a Giffoni Valle Piana di Salerno, Mostra d’arte Internazionale “Sulle tracce di S. Francesco d’Assisi” al Museo Macs di Greccio (RI), aggiudicandosi per ben tre volte il 3° premio, artista segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014 su Facebook. 2015 mostra personale “Parete in mostra” presso il Vinile di Salerno con la collaborazione della Fornace Falcone, espone al 1° Grand prix de la Cote d’Azur a Cannes, con assegnazione dell’ambito Trofeo per il suo linguaggio artistico “PranoArt - Arte dei Sensi”, presente alla prima Biennale dell’Umbria 2015. ...“Le sue particolari opere, attraverso la materia da lei saggiamente dominata, sprigionano una straordinaria forza sensitiva trasportando l’osservatore in una sensoriale dimensione di eterea meditazione spirituale, dove lo spazio è la visione oggettiva dell’opera, ci conducono a percepire la realtà in spazi atemporali amplificandone la percezione, senza alcuna interferenza celestiale del proprio pensiero”... Francesco Chetta

Zhena “The end” tecnica mista su tela, cm. 50x90 2014

Zhena “The new live” tecnica mista su tela, cm. 35X35 2015 Galleria Italia 2015 Pag. 98


Zhena “Revolution” tecnica mista, cm. 50x70 2015 “L’arte di Zhena (Vincenza Maiorino) ci trasmette una forte energia comunicativa, un’acceso cromatismo di sgargiante modulazione materica. La sua arte, nasce da sentimenti emotivi, e il desideriro di conferire questa sua particolare fantasia artistica, ai suoi collezionisti, il messaggio cromatico, è facilmente intuibile, attraverso un ritmico pulsare dei suoi “Sensi”, che si avvolgono di inebrianti note di profumi naturalistici, luce e forza espressiva! La nostra creativa Zhena, è dotata di grande sensibilità comunicativa, riuscendo a trasportarci con le sue opere, in un cromatico viaggio virtualmente esplorato attraverso una meditata osservazione dei suoi dipinti, che ci descrivono con molta apertura osservativa, luce e poetiche note di dialogo interiore.

Zhena “Mydnight’s Hero” acrilici su tela, cm. 40x80 2014

Un dinamismo in/formale, concettualmente espresso dal suo chiaro e conciso linguaggio pittorico, rendondo i suoi dipinti unici per forma espressiva, ed estetismo linguaggio contemporaneo” Francesco Chetta

Info Mail zenamaiorino@gmail.com www.mondialexpo.com //Galleria Italia

Zhena “Inside my emotion” tecnica mista, cm. 50x70 2015 (particolare) Galleria Italia 2015 Pag. 99


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FRANK SISCA

Bari 1979

Biografia Frank Sisca vive e lavora a Bari. Diplomato in Scenografia all’ Accademia di Belle Arti del capoluogo pugliese, dal 2005 realizza opere scultoree e pittoriche in legno marino. Attraverso gli studi d’arte e un lavoro personale di ricerca continua, lavora in stretta simbiosi con la natura dei paesaggi marini. Dalla scultura all’incisione a fuoco, dal colore al collage, le opere di Frank Sisca liberano la loro poetica in una singolare sinergia tra passione e tecnica. Il legno marino rivive, protagonista di storie romantiche e oscure, espresse con un linguaggio attento, capace di sondare le profondità del pensiero e dell’ animo. Artista segnalato alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014 a fuoco, colori acrilici e assemblaggio su tavola L’Artista costruisce giorno dopo giorno, le profonde dimensioni oniriche della sua pittura, suggerita completamente dalle emozioni evocative. Nelle sue opere si può osservare il continuo percorso di ricerca, fruibile dalla gestualità incisiva e simbolica. Con la sua energia comunicativa, Frank accoglie ogni spiraglio delle sue architetture stilistiche, impegnato nello studio della meditazione materica. Attese ed ansie gestuali, convergono nella forza del suo descrittivo, accentuando le tracce dei suoi sentimenti naturalisti. L’Artista avverte la necessità di incontrare le diverse tecniche compositive richieste dalle sue opere, con l’essenziale esigenza del suo dialogo interiore. I diversi materiali si assoggettano alla sua plasticità, per donare effetti scenici di gradevole stile, innovativo nel suo genere. Un racconto che si intreccia con i suoi sperimentalismi, pronto a firmare la nuova ricerca creativa delle sue incisioni. Mariarosaria Belgiovine

Frank Sisca “Liberarsi” Incisione a fuoco, collage, e assemblaggio su tavola Materiali da lui utilizati: Legni, rami e parti di vecchi tronchi di alberi e radici, che il mare porta riva, conchiglie, canapa ghiaia marina, e vari oggetti, patinatura con cere, smalti e pigmenti. Contatti: frank.sisca.10@facebook.com “Il Medium” incisione a fuoco acrilici e smalti su tavola, Galleria Italia 2015 Pag. 100


“Destino” Incisione a fuoco, colori acrilici e assemblaggio su tavola, cm. 70x125 x 27, legno marino, colori acrilici e sabbia 2014 “Nelle opere di Frank Sisca, è presente una magica visione naturalistica; una sensazione di osservazione concettualmente resa attraverso il personale linguaggio del nostro valido artista pugliese, che sconfina oltre i canoni accademici del mondo dell’arte contemporanea, rigenerando e dando nuova vita all’inerte materia lignea, soventemente abbandonata negli arenili. Frank Sisca, crea nelle sue opere ornati di un oasi virtuale incantata, che invita l’ossevatore alla singola meditazione spirituale, un raccoglimento induttivo, che introduce nuovi orrizonti di sublimazione della materia da lui nuovamente rigenerata, e plasmata. Una ricerca quella condotta da Sisca, orientata e studiata, con particolare attenzione, frutto di lunghi anni di studio, sui risvolti espressivi dell’incuria della società, la sua rigenerazione infattii da nuova vita a vecchi rami e parti di albero, adagiati inerti sulle spiagge, e come per incanto rivisitati, da lui abilmente trattati con sapiente lavoro e tecnica, donando all’opera, un reale e consistente messaggio, con risvolti di chiaro amore per la natura rivolti al prossimo: un invito alla solitudine, che viene accolto con grande ammirazione per la sua arte“ Francesco Chetta

“La casa nel buio” colori acrilici, incisione a fuoco e collage su tavola, cm. 65x23,6 Legno, legno marino e colori acrilici 2014 Frank Sisca “Oltre un punto lontano” Incisione a fuoco e collage su legno, cm 72,2x52x6 - legno, legno marino, ghiaia marina 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 101


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MARTA REYES

Guatemala 1974

Sono una persona semplice, nata nel paese della eterna primavera, culla della cultura maya. Circondata dalla natura che mi ricompensava il contatto con la natura (il calore del sole, la luce della luna delle stelle), trascorrendo il tempo ho pensato che avevo trovato tutto quello che potevo desiderare, ho pensato che la mia vita era risolta, però non fu cosi. Da quel momento iniziai a farmi alcune domande, sempre ho fatto quello che mi sembrava più corretto e tutto ciò mi ha fatto felice, non guardo indietro, solo vivo il presente questa e’ la mia vera realtà e cerco di vedere il mio futuro in positivo, in modo da individuare il senso della vita anche nelle piccole cose. Per raggiungere la vita attuale ho dovuto abbandonare la mia patria, ho visitato luoghi d’arte molto belli che mi hanno fatto piangere per l’emozione.

“La forza espressiva di Marta Reyes, si concentra oggettivamente, attraverso la modulazione cromatica della materia, il colore è sublimato dalla sua personale gestualità. Le sue tele sprigionano occulte forze, di energia vitale e comunicativa, plasmando la visione dell’osservatore.. La personale tecnica compositiva, permette all’artista Marta Reyes, di elaborare la materia cromatica, rendendo intuitiva la sua creatività, trasmettendoci meditativi messaggi del suo inconscio. L’enigmatica modulazione compositiva da lei abilmente realizzata, ci svela infiniti messaggi spirituali, trasportandoci ad una attenta visione meditativa della sua forte energia creativa; realizzando così pregevoli formule astratte, in assoluta armonia con l’essenza materica.” Francesco Chetta

Marta Reyes “Crepuscolo” tecnica mista olio e acriclici su tela, cm. 50x70

Marta Reyes “Interazione” acrilici su tela, cm. 50x70

Galleria Italia 2015 Pag. 102


Marta Reyes “Nucleo 2” acrilici su tela, cm. 70x100

Marta Reyes “Nucleo 2” acrilici su tela, cm. 70x100

Contatti: martareyes1@yahoo.com

Marta Reyes “Primavera” acrilici su tela, cm. 40X50 Galleria Italia 2015 Pag. 103


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FRANCESCA PAROLA Biografia L’Artista Francesca Parola è nata a Novara, in Piemonte (Italia), ad oggi vive e lavora in provincia di Alessandria, nel Monferrato. Si è diplomata al liceo artistico di Novara con indirizzo artistico. Intraprende l’Accademia di Belle Arti di Brera, in Milano, frequentando corsi e stage anche extrascolastici per una nuova esperienza sul campo figurativo pittorico e d’immagine immergendosi molto presto anche nella creazione e disegno del gioiello orafo a Valenza Po (AL) e nella moda e stilistica dell’abito ad Alessandria. In ambito artistico si specializza sull’aspetto femminile, particolarmente ne studia l’incarnato e l’espressività profonda che nei suoi dipinti vuole conferire; acquisisce il comportamento del chiaroscuro creando così una serie di collezioni private in uno stile raffinato ed elegante e tirato in sfumature perfette. La voglia e la dedizione incessanti della sua pittura ad olio incorniciano bellissime donne, personificazioni degli elementi della natura, delle stagioni, della ricerca del mistero del mondo e del viaggio nell’essere.. Donne di forza, di sensualità, di potere ma anche di fragilità, sensibilità e innocenza…. Tutte le emozioni e suggestioni del Regno Femminile.

Novara

© F. Parola “La tempesta ” olio su tela, cm. 70x100 2015

© Francesca Parola “Il tramonto dell’Eden” olio su tela, cm. 70x100 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 104

“Nelle opere di Francesca Parola, si avverte subito quel realismo magico che incanta la visione dell’osservatore. Figure di donne, che richiamano l’immediata contemporaneità dei suoi soggetti, descritti con assoluta capacità e talento espressivo. Atmosfere silenti, rievocati in spazi spirituali che rendono gradevole ogni sua composizione segnica, offrendoci la lirica poetica della sua dolce tavolozza. Francesca parola, è un artista dal temperamento realista, rivelando nelle sue stupende opere, un’accesa ed originale stesura tecnica, con notevoli note pittoriche, concentrate sulla visione intuitiva della figura e del paesaggio. Velature cromatiche, che rendono fluida la sua capacità di identificare l’attimo creativo, della composizione. Le opere di Francesca Parola, ci trasportano verso mondi virtuali, dove ogni tassello della scena è tradotta dal suo elegante alfabeto interiore.” Francesco Chetta


© Francesca Parola “Conversazione spirituale tra madrenatura, e l’angelo dell’infinito” olio su tela, cm. 100x150 2012/13 © Francesca Parola “Ascesa al paradiso” olio su tela, cm. 70x100 2014 Recenti esposizioni 2015 esposizione nello studio di Luigi Sergi, “Dentro l’Arte” omaggio ad Artemisia Gentileschi per la ricorrenza alla festa della Donna, Novara, “Arte Italiana Tra Forma e Colore” Palazzo Palffy , a Bratislava partecipazione a Umbertide (PG), I° Biennale Umbria, Arte e Territorio. Prossimamente luglio e agosto 2015 Londra, Parigi e un lungo Tour espositivo, in Russia con partenza da San Pietroburgo.

Info: francescaparola@hotmail.it

© Francesca Parola “Notturno antico” olio su tela, cm. 70x100 2012/13 Galleria Italia 2015 Pag. 105


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FRANCESCA DONADIO

Oriolo (CS)

Biografia Francesca Donadio dipinge per pura passione dal 2003 e ama ”l’ Impressionismo”. Tra le sue opere troviamo riproduzioni di Monet, Manet, Pissarro, Cezanne, Van Gogh e di pittori classici e moderni del panorama artistico italiano. Persona sensibile e attenta alla figura umana, la propone più volte nei suoi dipinti, siano essi Riproduzioni, Ritratti o Arte Sacra. Il Suo Personalissimo Stile, però, lo si può ammirare nei suoi “Paesaggi“ unici e coloratissimi dai toni caldi ed intensi e nelle opere astratte di ultima generazione quali: "Ventagli", “Geometrie di colori”, “Cromatic One”, “Black and White”, "Abstraction" e negli ultimi lavori ad acquerello intitolati "I Labirinti dell'Anima". Attualmente Francesca Donadio espone le sue opere, con i Grandi Maestri del 900, Galleria Atena - Como. Segnalata alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo 2014 “Una grande fantasia geometrica, con misteriosi labirinti cromatici, trasformano la materia in inafferrabili figurazioni. L’arte pittorica di Francesca Donadio, attraverso una meditata ricerca, rivolta alla raffigurazione delle forme, cerca di superare l’equilibrio cromatico e gioioso della linerarità delle forme. Una labirintica raffigurazione di linee e colori, che ci conducono ad una astratta visione meditativa del nostro inconscio. Francesca Donadio Bravissima nella sua tecnica ormai consolidata dalle materiche evoluzioni, che raccontano il suo stato d’animo. L’evoluzione creativa pone una ritmica assolutamente indicativa delle sue emozioni, guidate dalla sintesi del gesto. alchimista del colore, e generatrice di incantevoli forme composte da cromatici tasselli geometrici. La complessa tecnica di Francesca Donadio (acquerello) non abbandona mai la circoscritta formalità dell’oggetto, lo esorta, lo scansisce, sublimandone con delicate velature, l’ornato principale del contesto pittorico da lei voluto. Una suggestiva visione, dove l’incanto poetico della nostra brava pittrice, ci conduce ad esplorarne l’oggettiva vitalità, che ha generato la sua fantasia pittorica. Un mondo virtuale che attraverso l’esortazione della materia da lei abilmente gestita e focalizzata, ci conduce in remoti spazi ancestrali dominati da pulsanti stagioni creative. I contrasti cromatici assumono vitale fonte di lirica identità dell’artista, sempre coniugata con la sua vena creativa”. Francesco Chetta

Francesca Donadio “Geometrie di colori -studio 1” acquerello cm. 34x48 2007

Francesca Donadio “Fantasia in lacca rossa - acquerello 40x50 2014

Francesca Donadio “Gold” acquerello e acrilico - 45 x 60 2014 Info e contatti e Mail: francescadonadio@hotmail.it Galleria Italia 2015 Pag. 106

www.


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ORNELLA DE ROSA

Passirano (Franciacorta - BS)

Sin da piccola età, apprende da sua madre pittrice, i primi insegnamenti del disegno e del colore, che la condurranno nel suo grande percorso artistico. Dopo la maturità frequenta la libera accademia delle arti Wins di Brescia, dove approfondisce le varie tecniche artistiche e si appassiona alla rappresentazione della figura umana. Dal 2007 è socio fondatore della associazione Arteviva e dal 2010 diventa presidente. Organizza corsi e mostre d’arte e insegna disegno e pittura agli adulti e ai bambini presso la sede dell’associazione. Ha esposto le sue opere: Con la nuova rassegna bresciana itinerante. Alla sala degli Affreschi del museo civico di Brescia santa Giulia nella collettiva J love beauty. Al museo della mille miglia di Brescia. Alla chiesa di San Faustino e Giovita di Brescia con Apice arte. Al museo Diocesano di Brescia per la festa delle associazioni artistiche culturali. Al comune di Brescia -piazza Loggia- con la circoscrizione centro. A palazzo Bargnani di Bagnolo Mella con gli artisti bagnolesi. A palazzo Sonzogni di Rovato. Alla torre civica di Sarnico (BG). Al teatro civico di Passirano. Alla sala civica del comune di Rezzato. Alla Biennale d’arte di Camignone (Brescia). A villa Lechi di Erbusco con Bresciarte. A Villa Fenaroli di Rezzato con Bresciarte. Al palazzo comunale di Genivolta (Cremona). Al premio d’arte Prestini di Azzano Mella. Alla sala della Bcc via Triumplina 234 Brescia con Bresciarte.

“Ordine ai pensieri” acrilico su tela cm. 60x90 2015

“Dalla sua pittura sgorga un’intensa crescita istintiva, che si sofferma sui primi piani e sulle suggestive armonie del volto femminile. Ella sviluppa sentimenti visivi, con richiami figurativi di notevole apprezzamento emotivo. Segno e colore interpretato con poesia comunicativa, dal prorompente innesto ritmico. Ornella de Rosa ha la capacità di attrarre l’attenzione con accenti posti sulle visioni introspettive ed equilibri rivalutativi delle sue logiche creatività. Le sue precise e scrupolose ricerche, affidano particolari attenzione e priorità alle sue interpretazioni, con un realismo che conquista, ed offre precise letture rapportate a spazio / colore delle sue indagini pittoriche.” Mariarosaria Belgiovine

“Oltre lo sguardo” acrilico su tela 60x60 anno 2014 “La scelta” acrilico su tela 60x90 2015 Galleria Italia 2015 Pag. 107

Info: ornella627@gmail.com


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MARIO MASOLI

Bagnacavallo 1945 (Ravenna)

Biografia

Artista autodidatta dalla calda poetica espressiva, il suo linguaggio artistico esula la descrizione formale dei minimi particolari rivolgendo la sua ricerca nel illustrare con sobria descrizione il cromatico mondo della sua realtà. Mario Masoli prende parte a manifestazioni artistiche in Italia e all’estero, espone in qualificate gallerie estere, riscuotendo ottimi successi di pubblico e di critica. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Nel corso della sua attività artistica, ha ricevuto numerosi riconoscimenti:segnaliamo i recenti premi: Premio Leone d’oro per l’arte, Maestri dell’arte contemporanea a Cesenatico 2011, Trofeo Guimard, Paul Cezanne, Premio La Vela d’oro, Trofeo Miramare, Premio Biennale Visual Arts, Trofeo Arte Collezionismo 2011, Premio Mercurio d’Oro per l’arte 2012, Gran Premio delle Cinque Terre 2011 Portovenere (Sp), Premio Mario Masoli “Geometria classica” olio su tela, cm.50x70 2013 Gondola d’Oro Venezia 2012, Premio Great Contemporary Painter 2012 - Milano, Ha esposto alla recente esposizione “Vernice Art Fair” Fiera di Forlì 2012, una grande affermazione della critica ha suscitato la sua pittura, alla sua recente mostra personale svoltasi a Hotel Boemia di Riccione dal 15 maggio al 15 ottobre 2013. Personale Hotel Miramare Cesenatico 2014, 2015. Recenti esposizioni e premi ricevuti nel 2015 1° Premio Biennale d’arte Grand Prix de la Cote d’Azur Palace Hotel Cannes, Artista dell’anno 2015 Cesenatico, Premio Biennale Leonardo da Vinci Cesenatico, Vernice Art Fair Forlì 2015, Arte Cremona 2015, Art Monaco’ 2015, Gran Trofeo Leone dell’Arte Venezia 2015 “Un’ acceso cromatismo, quello del Maestro Italiano Mario Masoli, che ci dona alla visione delle sue opere, una dolce sensazione di spiritualismo interiore, accompagnata da una squillante armonia compositiva. L’artista Mario Masoli, libera attraverso la sintesi del segno e del colore, la sua fantasia pittorica, traducendo graficamente attraverso simboli e composizioni geometriche, ornati compositivi, che vibrano di infiniti messaggi interiori, sconfinando in aritmiche pause, di labirinti remoti, con verosimili intrecci di favole e filastrocche abilmente raffigurate nell’opera, conducendo l’osservatore in spazi temporali, che ci narrano con versi poetici, la sua passione per l’arte. Una pittura quella di Masoli, che trova sintesi oggettiva nei segnali della sua sobria, ma incisiva gestualità. Un artista che si limita attraverso la raffigurazione pittorica, nel comunicarci la sua gioia esistenzale, e farci partecipi a condividerne il suo pacifico messaggio, reso percettibile alla contemplazione visiva.” Michel Verdant (Grand Prix de la Cote d’Azur 2015 Cannes) Galleria Italia 2015 Pag. 108


Mario Masoli “Geometrico con garofani centrali” olio su tela, cm.50x70 2013 Hanno scritto di lui: L. Raia, F. Pasini, Jean Charles Spinà, A. Monti, G. Tangari, V. Fasera, A. Mori, M. Gnali, A. Rossetti, A. Pasolino, G. Falossi, G. Argelier, P. Fernandez Madero, L. De Winter, O. D’Arcangelo, Mariarosaria Belgiovine, Riva,

Mario Masoli “Disegno Geometrico con rosa” olio su masonite, cm. 97x83 2010

Mario Masoli “Geometrico con fiori” olio su tela, cm.50x70 2013 Ulteriori Premi e riconoscimenti Premio Artista dell’anno 2013 Cesenatico, Premio Biennale Art Museum Venezia 2013, Premio Leone dei Dogi 2013 Venezia, New Mondial Tour 2014 - Trofeo Gran Canarie, Oscar dell’Arte Montecarlo - Principato di Monaco, Trofeo Gran Canarie 2014 2014 Premio “Il mare d’Inverno Cesenatico, 2014 Biennale Art Monaco - Hotel de Paris Principato di Monaco. Gran Galà dell’Arte Venezia 2014, Premio La Gondola d’oro per l’arte Venezia, 2014 Premio La Vela d’oro 2014 Cesenatico, Premio Quadriennale La Palma d’oro per l’arte 2014 Hotel De Paris Montecarlo Principato di Monaco, oltre a molti primi premi: Coppe, Trofei e Targhe, ricevuti in vari concorsi nazionali ed internazionali. Studio: Mario Masoli Via Zaccaria,16 48018 Faenza (RA) Tel. 0546.30587 - 346.2219820

Mario Masoli “Disegno Geometrico” olio su masonite, cm. 97x83 2010 Galleria Italia 2015 Pag. 109


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MARY LE THUY AI

Cangiuoc Longan - Vietnam 1977

Biografia Mary Le Thuy Ai, è nata a Cangiuoc Longan in Vietnam, vive e lavora in provincia di Brescia, da molti anni. Artista carica di una forza espressiva e grande entusiasmo, trasmette cromaticamente sulla tela, le sue recondite emozioni quotidiane, rivolgendo particolare attenzione. Le Thuj Ai è nel fulcro della sua attività espositiva, ha tenuto mostre personali a Flero al centro Commerciale Osmosi, Centro Commerciale Le Robinie Provinciale Quinzanese.(Bs), LEdera a Capriolo, recentemente nel mese di Marzo ha esposto a Vernice Art Fair Forlì, sue opere sono visibili anche su Sky TV. “Opere ricche di fascino compositivo, ed emozionali, quelle della nostra pittrice Vietnamita Mary Le Thuy Ai, La sua indiscussa passione dimostrata verso le arti visive, sono costantemente descritte nelle sue opere, tattiche di una rivoluzione mentale, che trasforma nella realtà visiva, attraverso gli impulsi dettati dalla sua fantasia creativa, una ricerca quella di Le Thuy, che sconfina in una metamorfosi creativa. Alcune sue opere, ci cinfermano il giusto mixer compositivo delle tonalità percepite dalla sua fantasia pittorica, profondamente recepito dall’artista, con il preciso compito dialogativo” Francesco Chetta

Mary Le Thuy Ai “Il vento del cuore” olio su tela, cm. 100x150 “Le opere di Mary Le Thuy, sono uniche e penetranti, rappresentano la sua esotica realtà, emozioni cromatiche cariche di messaggi spirituali, che concretizzano il costume orientale, colori accessi e dominanti, che emergono dalla sua tavolozza creativa ed originale” Elena Cicchetti “Nelle stupende opere di Mary Le Thuy Ai, la magica simbologia orientale, trova ampi spazi nel dialogo interiore, con la percezione di equilibri segnici, e cromaticamente descritti, con precise evoluzioni cromatiche, sempre ricche di luce e di immediata percezione visiva. Jean Charles Spinà

Info e contatti: e Mail simpaticabella@yahoo.it Mary Le Thuy Ai “L’amore non ha confini” olio su tela, cm. 120x120

Galleria Italia 2015 Pag. 110


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GIORGIO GIULIANELLI

Riccione

Biografia Giorgio Giulianelli, è nato a Riccione dove vive e lavora. Diplomatosi maestro d’arte in ceramica Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel corso della sua lunga carriera artistica, ha esposto in numerose rassegne d’arte contemporanea, riscuotendo grandi consensi per la sua tecnica scultorea, e per le sue simboliche ceramiche artistiche, apprezzate da numerosi collezionisti. Medaglia d’oro al concorso Internazionale della ceramica “Arte Nuova in Italia” Riccione, a cura del critico e storico d’arte Enrico Crispolti. Rassegna d’arte Palazzo dei Diamanti a Ferrara, Istituto Marchigiano Accademia di Scienze e Lettere e Arti di Ancona e altre importanti sedi museali. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private in Italia e all’estero. Il Maestro Giorgio Giulianelli, dirige a Riccione un laboratorio scuola formazione artistica, della ceramica, dove si apprende la tecnica della realizzazione e decorazione delle varie tipologie della ceramica; dal piccolo e classico vasellame, piatti decorati monili e quanto altro, estendendo gli studi, alle grandi opere sculoree, svelando la preziosa tecnica a lui molto cara, della ceramica Raku. ...”Una sintesi creativa, quella del maestro Giorgio Giulianelli, che esalta e sublima la sua amata tecnica, attraverso fluide espressioni del suo estro creativo. La purezza dei soggetti è filtrata con grande amore ed energia comunicativa, dove la sintesi formale della figura da lui rappresentata, ne descrive con grande armonia le principali linee del suo mondo interirore. “... Francesco Chetta

Giorgio Giulianelli “La Sirena” ceramica, cm. 30x15

Info e contatti: Via Gabriele d’Annunzio, 203 Riccione Tel. 334 3774403

Giorgio Giulianelli “Composizioni” ceramica, cm. 70, 45, 30

Galleria Italia 2015 Pag. 111


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LUCIANO ZANELLI

Giuncugnano (LU) 1938

Biografia Luciano Zanelli, nasce nel 1938 a Giuncugnano, nell’alta Garfagnana, in provincia di Lucca. La terra d’origine accompagna il Maestro per tutta la vita: emerge prepotentemente dai panorami campestri e montani dei suoi quadri. Salta fuori dai suoi racconti perché, anche se ha girato il mondo con la scorta di sicurezza di due capi di Stato, come si deduce in un secondo dall’accento, non ha mai dimenticato quella terra racchiusa tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano. In giovane età, Luciano Zanelli lascia il suo paese natio per trasferirsi a Roma per intraprendere la carriera militare. Nel contempo frequenta numerosi corsi di pittura e dipinge a olio ed acrilico su tela e su carta cotonata. Artista segnalato alla V° Biennale Trofeo Arte Collezionismo su Facebook 2015 Predilige raffigurare, con una pittura di getto, istintiva e suggerita dal cuore, paesaggi di campagna e montagna che gli ricordano le sue origini, imprimendo nelle tele i colori e le emozioni della natura.

Info e Mail: lucianozanelli@libero.it Luciano Zanelli “Gli Ulivi” olio su tela, cm. 50x70 “Le Indagini pittoriche di Luciano Zanelli, seguono la sua tecnica espressiva, dal linguaggio segnico emozionale; i colori si fondono e percepiscono sintomi di naturalità, avvolti dalla bellezza cromatica della sua tavolozza. Il paesaggio rivela le sue armonie, con ricchezza e luce evocativa esaltata dagli sfondi paesaggisti e persuasioni coloristiche, che evocano la condizione ideale per l’espressione naturalistica, coinvolgente ed efficace. Luciano Zanelli, ci offre una ricerca intensa e profonda, con riassuntiva bellezza e fusione tonale; i suoi paesaggi emozionano e liberano ogni particolare per completare le suggestive vedute, con originale fantasia percettiva. L’artista ama la ricerca del vero, e filtra la sua realtà con notevoli emozioni evocative. Mariarosaria Belgiovineariarosaria Galleria Italia 2015 Pag. 112


in alto: sopra: “Panorama Toscano” olio su tela, cm. 50x60 (Coll.Priv.) a dinistra: “Ruscello in controluce” olio su tela, cm. 40x50 (Coll.Priv.)

Luciano Zanelli “Panorama autunnale” olio su tela, cm. 40x50 (C.P.)

“La fattoria” olio su tela, cm. 60x50 (Coll.Priv.)

Luciano Zanelli “Il Mulino” olio su tela, cm. 60x120 Galleria Italia 2015 Pag. 113

Info: lucianozanelli@libero.it


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DAYSE RODRIGUES

Biografia Edna Dayse Rodrigues de Olivera, in arte dayse Rodrigues, è nata nel ’64 a Crateùs in Brasile, diplomata in Disegno Meccanico presso il Liceo dello Estado del Cearà. Studia Architettura e lavora come stilista , realizzando la propria linee per teenager con il brand Edro e linee bimbo con il brand Cia & Beach. Dall’età di vent’anni si trasferisce in Italia a Monte Castello - Mercato Saraceno, (FC) dove vive e lavora. Mantiene i contatti con la sua terra d’ origine, i cui profumi, colori e bellezze naturalistiche ispirano la sua arte. Il suo talento per la pittura viene affinato frequentando gli studi di noti maestri forlivesi e cesenati. L’ eclettismo è una caratteristica della sua arte; infatti Dayse Rodrigues ama sperimentare tecniche e stili, ispirandosi alla lezione dei grandi maestri del ’900. Da una prima fase di pittura figurativa, la Rodrigues sviluppa in seguito una pittura astratta, caratterizzata dalla composizione geometrica. Alla fase del geometrismo, possiamo riferire anche la creazione delle estroflessioni, in cui l’ artista coniuga la ricerca sulla forma e il colore puro, con ammiccamenti alla Pop Art e al design, come nel ciclo “Rosso Positivo”. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive e a fiere d’arte in Italia e all’ estero. Molte sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, nazionali ed Internazionali. Hanno scritto di lei: Luana Raia, Lorenzo Piemonti, Maurizio Gnali, Lia Briganti, Francesco Chetta, Giorgio Palombi, Ricardo Melotti, Michela Turra, Federica Pasini, Alberto Grossi, Mariarosaria Belgiovine, Rossanna Ricci, Pierangela Ezzo, Cecilia Cei, Giorgio Pilla, Donat Conenna, Graziella Melania Geraci e molti altri.

Crateùs - Brasile 1964

Dayse Rodrigues “Il viaggiatore” tecnica mista e acrilici su tela, cm. 90x120 2015

Galleria Italia 2015 Pag. 114


Contatti: Cell. + 39 335 6174980 Mail - ednadayse@libero.it

www.dayserodrigues.com

Galleria Italia 2015 Pag. 115


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ADRIANO CIPOLLETTI

Sinaluga (SI) 1950

Biografia Adriano Cipolletti, nasce a Sinaluga in provincia di Siena, dove attualmente risiede e dipinge ... poeta, pittore, scultore della scuola Toscana da ormai molti anni, ha sempre scelto temi e stili differenti, continui esperimenti, soffermandosi alla ricerca di qualcosa di nuovo, di colori brillanti.. Gli ultimi lavori sono stati apprezzati, dal Adriano Cipolletti “Alla ricerca” tecnica mista, cm. 50x60 2015 pubblico e curatori d'arte. La sua attuale produzione artistica,è frutto di innovativa ricerca, basata essenzialmente sperimentando il controllo del colori, la fluidità e la luce. Ha partecipato a varie mostre collettive e personali Alcuni dei numerosi premi ricevuti: Premio Spoleto festival 2012 Premio alla carriera Gualdo Tadino 2014

Adriano Cipolletti “Nel cuore ti raggiungo” tecnica mista, cm. 50x70 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 116

“Una costante ricerca quella condotta da Adriano Cipolletti, rivolta a contestuallizzare il cromatismo della materia. Un’intima espressione che l’artista analizza con meditata introspezione del suo inconscio, conducendolo ad una delicata sintesi tra astrazione - informale, e ornato compositivo dell’opera, cromaticamente avvertibile nelle opere del nostro bravo artista Adriano Cipolletti, donandoci una caleidoscopica eruzione magmatica della materia, abilmente stesa e placata dal suo istinto creativo, e nel saperci condurre in un virtuale viaggio di vibranti colori.” Francesco Chetta


Adriano Cipolletti “Colors� tecnica mista cm. 80x60 2015

Contatti: cipolletti.a@libero.it

Galleria Italia 2015 Pag. 117


ARTISTI IN PRIMO PIANO GALLERIA ITALIA 2015

DANIELA DUMBRAVA Biografia Daniela Dumbrava, pittrice eclettica cromatica, sin da piccola ha una grande passione per l’arte, le forme la materia e i colori. Laureata in Management e Belle Arti, frequenta successivamente diversi corsi di pittura, esponendo contemporaneamente. Dedita artisticamente allo stile informale e astratto materico in rilievo, usando le tecniche miste ma anche personale sperimentate da essa su tela, legno, vetro e resine. La pittura di Daniela Dumbrava e una scultura in 3 D, che sembra contenere in se le avvisaglie della materia che si trasforma, cambiando stato in piena sintonia con la sua personalità, estroversa e pronta a cogliere i fenomeni allo stato nascente, immaginative e sensoriali. Nominata anche la “Sacerdotessa dei colori”, le sue opere sono state esposte in campo nazionale, che internazionale. Socio all’Accademia “Alfonso Grassi” di Salerno e “Federico 2” di Bari, artista europea. La Dott.ssa Daniela Dumbrava espone assiduamente in importanti sedi pubbliche e private. Ha ricevuto numerosi premi e importanti riconoscimenti. Attualmente vive a Salerno dove continua la sua attività con grande passione, sperimentando altre tecniche pittoriche,. Prossimamente darà vita ad una nuova corrente: “Le Sensazioni formali della materia nell’arte contemporanea” “Io, ...e la mia arte, amore inseparabile, amore puro. Tanto coinvolgente da far diventare reale l’irreale, da illuminare le tenebre con la propria luce, assaggiare il sapore della fantasia, sentire palpitare la materia fra le dita, considerarla viva, parte di me, unico desiderio di trasmettere emozioni...e sensazioni! ....Io e la mia arte siamo un corpo solo!” D.B.

Daniela Dumbrava “Accendi i sogni” tecnica mista in rilievo su tela cm 100x80 Galleria Italia 2015 Pag. 118


Daniela Dumbrava “Serenità” tecnica mista

Daniela Dumbrava “Accendi i tuoi sogni” tecnica mista “Una grande gestualità quella dell’artista Daniela Dumbrava, checon mirata ed appropriata sintesi compositiva, è in grado di dialogare con la sua amata materia, e trasmetterci attraverso la visione delle sue opere, una virtuale “oasi” di sinfonia naturalistica che avvolge i nostri sensi, con note di intensi profumi esoterici, donadondoci messaggi interiori, di gioia e godimento retinico. Daniela Dumbrava, richiama l’osservatore coinvolgendolo con l’emozione di un suggestivo racconto emozionale. Un’artista Daniela Dumbrava, dall’ornato pittorico di notevole oggettiva informalità, con intarsi materici che ci conducono ad una attenta meditazione dell’opera, infatti l’armonia compositiva è plasmata dalla sua incisiva forza sensoriale, che non lascia alcun dubbio nella lirica interpretazione dei contenuti plastici inseriti nell’ opera, esternata con spazi e masse materiche di notevole forza espressiva, con ifugaci nterpretazioni di leggeri sussurri armoniosi della sua romantica gestualità e fantasia pittorica” Francesco Chetta

Contatti: danielladumbrava@gmail.com

Daniela Dumbrava “Profumo dell’universo” tecnica mista acrilici e resine su tela, cm. 120x150 Galleria Italia 2015 Pag. 119


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GUIDO DA VILLA

Portogruaro (Ve)

Biografia Guido da Villa, nome d’arte di Guido Tonasso, è nato a Portogruaro, inizia a dipingere già da ragazzo frequentando scuole di pittura e collezionando importanti riconoscimenti. Nel 2011 gli è assegnato il secondo premio al Concorso Internazionale Latisana. Gira il mondo, per ragioni di lavoro, si permea di immagini arricchendo il suo spazio personale di cromatismo che trasferisce poi sulle tele. Autore del colore, dal tratto quando forte, quando lieve, con una conoscenza notevole della tridimensionalità, arrivando quindi ad emozionare fortemente il fruitore. E’ la natura tematica che lo interessa e nella sua rappresentazione trova lo spirito e l’occasione per esprimersi in maniera quasi mistica, sicuramente poetica, quale pausa o ristoro che si addice ad un f r e q u e n t a t o r e Guido da Villa “Calle” olio su tela, cm. 40x80 del mondo del lavoro che vede nell’arte il messaggio da inviare. Oltre che la spontaneità se ne coglie la facilità gestuale di seguire il desegno che trasferisce in modo spontaneo dal sentimento alla mano e all’occhio che sceglie i colori. Tuttto è rivolto alla creazione del quadro per un linguaggio facile e significativo. Le sue opere romantiche e piene di anima sono destinate ad assurgere ai massimi livelli con pieno merito. Presente con le sue opere in importanti rassegne d’arte contemporanea in Italia e all’estero.

Guido da Villa “Girasole con Calle” olio su tela, cm. 40x60

“Una pittura realista quella di Guido Da Villa, che ci concede attimi di pura contemplazione visiva, una sintesi sobria e di larga interpretazione, che vuole essere “Imput” di comunicazione alla soffocata società contemporanea, spesso accompagnata da tumultuosi risvolti comunicativi. Guido Da Villa, è un artista che ama la natura, il paesaggio, e i suoi luoghi, certo della sua introspezione pittorica, percorre la sua strada percependo profondi ricordi della sua emozionante vita, un silente messaggio che rivolge agli amanti della sua arte, con infinata gioia e bellezza espressa nei suoi dipinti, che emozionano e liberano ogni avversità del quotidiano, filtrando il sogno, esternando cromaticamente, con la realtà creativa della sua pittura.” Francesco Chetta

Galleria Italia 2015 Pag. 120


Mostre e rassegne espositive: 2011 Colettiva Comune di Dignano -2011 Colettiva Terrazza Mare Lignano Sabbiadoro -2011 Extempore Aprilia Marittima -2011 Getur Lignano Sabbiadoro -2011 A concorso di pittura 2 posto in classifica UTE di Latisana -2012 Getur Lignano Sabbiadoro - 2012 Colettiva Comune di Marano Lagunare -2012 Galeria d'Arte San Vito al Tagliamento -2012 Colettiva di Pittura Terrazza Mare Lignano Sabbiadoro -2012 ExTempore Aprilia Marittima -2012 Mostra Personale al Hotel Park Lignano Sabbiadoro -2012 da Maggio a Settembre mostra Personale a Hotel Miriam Lignano Sabbiadoro -2013 mostra di Pittura Colettiva Comune di Amaro UD. -2013 mostra di Pittura Colettiva dedicata a Van Gogh Terrazza Mare Lignano Sabbiadoro -2013 Concorso di Pittura a Cesena 4 classificato con la Margherita D'argento -2013 Mostra di Pittura Fighelle PG. -2013 Bienale di Pittura di Soliera Modena -2013 Bienale di Pittura Citta di Jesolo Lido -2013 Personale nella Galleria degli artisti di Udine. 2015 Arte Fiera Cremona, Vernice Art Fair Forlì, PaviArt, recentemente la commissione critica Art Expo gallery, gli assegna il Premio “Gran Prix de La Cote d’Azur a Cannes.

Guido da Villa “Calle” olio su tela, cm. 40x60

Guido da Villa “Cigno e ballerina” olio su tela, cm. 80x90

Guido da Villa “Papavero con mughetto” olio su tela, cm. 40x60 2014 Galleria Italia 2015 Pag. 121


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MAX PRAT

Pesaro 1968 Biografia Max Prat nasce a Pesaro nel 1968, dove vive e lavora. Diplomatosi all’istituto d’arte Mengaroni di Pesaro, sotto la guida del Maestro Donzelli, arricchisce così la sua esperienza pittorica. Prende parte a mostre personali e collettive, partecipa a concorsi e rassegne a premio, riscuotendo lusinghieri successi. Per le sue espressioni artistiche, utilizza diversi materiali, dando una importanza primaria al colore ed al suo bisogno di esprimersi con colori forti, decisi, che confermano la sua passione per la “New Generation - Art”. Da segnalare il conferimento dell’ambito premio Leone d’oro per l’arte 2011, assegnato a Sirmione, all’opera: St. N° 10036, Premio Mercurio d’Oro per le sue qualità professionali tecniche nel campo artistico, Cesenatico 2012, Presenza al Gran Premio delle Cinque Terre Portovenere 2012. Grande consenso della critica hanno riscosso le sue mostre personali svolte nel corso del 2010 e 2011, presente nelle maggiori fiere d’arte contemporanea, pre-

sentato da importanti gallerie estere e nazionali, la commissione preposta alla selezione delle opere del premio, *conferisce all’artista Prat l’ambito Trofeo per le arti visive “Premio Nobel per l’arte” - Principato di Monaco a Montecarlo - 2012, per i suoi indiscussi meriti artistici condotti nel ricercare essenzialmente un valore visivo che parla della sua personale ricerca. ...”Un insieme astratto ed informale, dove pur si scorge un breve cenno di paesaggio, ricavato da ritagli di colore. E cosa dire dei suoi labirinti, costruiti con meticolosa stesura, cercando di dare un senso ai molteplici suggerimenti della sua visione evocativa. Colori accesi, forti e decisi, che si inseguono, si intrecciano e trovano spazio fra le sue tele, ben armonizzate, in un quieto ordine, con l’intento di definire l’ordine concreto. L’energia cromatica sprigionata dalle sue opere ci riserva stupore, sensazioni di incredibili interrogazioni, visioni di equilibri informali filtrati dai suoi tumulti interiori. Ottima la sua traccia espressiva, congiunta alle movenze enigmatiche della materia, degli inserti applicati, modificati e resi parte integrante dell’opera. La sua creatività sfocia nelle deduzioni della sua conoscenza artistica, dove nulla è affidato al caso, ma segue un progetto ben definito e stabile, pur trattandosi di inquietudini emotive...” Mariarosaria Belgiovine Contatti: max.prat@yahoo.it

Max Pra t ”10244” acrilici su tela, cm. 25x35 Galleria Italia 2015 Pag. 122


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YARA BUYDA

Budapest Ungheria 1980

Biografia Yara Buyda, è nata a Budapest (HU) nel 1980, di nazionalità Ucraina, è vissuta e cresciuta in diverse nazioni, tra cui la Russia, la Mongolia, l’Ungheria e l’Ucraina. Si è laureata nel paese natale in Ingegneria Mineraria, successivamente ha condotto studi sulla storia dell’arte contemporanea e digitale. Dal 2004 inizia la sua carriera artistica e critica. Ha curato mostre personali e collettive in diverse città e nazioni Milano, Sanremo, Roma, Firenze, Taormina, Venezia, Albenga, Sorrento, Torino, Capri, Berlino, Monte Carlo . Nel Principato di Monaco e nella città di Montecarlo Yara Buyda ha ottenuto nell’ultimo anno una presenza sempre maggiore nel corso di varie collaborazioni artistiche.

Ha preso parte, all’interno dello storico “Palazzo Borghese” di Firenze a un progetto, dal titolo “Il Museo dei Musei“, presente con le sue opere in molte collezionisti private in Italia e all’estero. Numerosi premi ricevuti, per la sua classe poetica/ artistica, e per i saggi critici da lei curati. Nel 2014 ha iniziato la realizzazione della sua attività di Fashion Disiner allargando il suo personale concetto di artista. Da alcuni anni affianca la sua attività artistica, dedicandosi con metodica polivalente, come conduttrice e presentatrice di serate di moda, musica e mostre personali. Molti artisti riportano le sue note critiche.

Yara Buyda “Enjoy” tecnica mista su tela, cm. 50x70 2013

“Lirica espressione dai contenuti plastici e formali ben intarsiati nella nostra contemporaneità della “New Figuration” Yara Buyda si distacca notevolmente dalle pseudo interpretazioni della Pop Art, valicando il confine introspettivo del simbolismo gestuale, molto caro alla dottrina della nostra Yara, che attraverso un suo alfabeto interirore, traduce le sue favole custodite intimamente nel suo cuore... di vero artista”. Francesco Chetta

Contatti: buydayara@yahoo.it

Yara Buyda “Ci sono” tecnica mista su tela, cm. 50x70 2013 Galleria Italia 2015 Pag. 123


V e s n a

P a v a n

Vesna Pavan “Collezione Skin” 2015

GALLERIA ITALIA 2015 pag. 184 Galleria Italia 2015 Pag. 124


Red & Fuchsia Vesna Pavan Installazione multisensoriale, contro la violenza sulle donne

L’artista Vesna Pavan © Photo by Emanuel Van Holsten

Vesna Pavan, Regina di solidarietà per le donne che subiscono violenza. Nasce così il progetto filantropico Red & Fuchsia nel dare nuova vitalità al Pianeta Donna. Questa interessante installazione, carica di pathos e suspense, nasce con l’obiettivo di sensibilizzarne i media, coinvolgerli visivamente attraverso i sensi, e contribuire economicamente attraverso la vendita delle sue opere, per tale causa. La mostra ha permesso al visitatore di capire profondamente gli attimi di angoscia che la donna subisce: infatti attraverso il percorso dei vari tunnel, si riesce a comprendere virtualmente i valori psicologici che la donna prova in certe situazioni. Il ciclo artistico condotto da Vesna Pavan, in Red & Fuchsia, spazia nell’installazione, articolando opere denominate “Mini Skin”, dove la dominante cromatica è appunto il rosso, quale simbolo di sangue e traumi subiti, passando poi al successivo candore dell’immacolato bianco, contornato da inserti aurei, nel simboleggiare la purezza e rinascita femminile. Tutto il percorso è ulteriormente esaltato, da un coreografico impianto di luci stroboscopiche, che donano alla scena un ulteriore forza visiva.

Vesna Pavan come sua consuetudine, si prodiga a sostegno dell’arte, e principalmente delle donne, in particolare a quelle che hanno subito violenza, infatti il ricavato delle opere, sarà devoluto come contributo, a sostegno per il reintegro nella società, di queste donne vittime di violenza da acido, ed altri traumi. Francesco Chetta

Serie Mini Skin, by Vesna pavan

Parte del perscorso espositivo (uno dei tre Tunnel dell’installazione multisensoriale) Photo By Emanuel Van Holsten Galleria ItaliaITALIA 2015 2015 Pag. 125 GALLERIA pag. 185


GALLERIA ITALIA

Arte Padova 2012 - Vista generale stand espositivi - Pad.7

Il mercato dell’arte

Italiano

Nelle pagine a seguire un ampia carrelata delle maggiori proposte espositive delle numerose fiere d’arte specializzate in campo nazionale. Appuntamenti attesi dal collezionismo, investitori e cultori dell’arte. Esse si rivolgono ad un vasto e attento pubblico che abbraccia il singolo e grande collezionista di opere uniche, sino ad arrivare per le fiere specializzate degli artisti emergenti con buone possibilità di trovare l’opera giusta, con giusta spesa. L’editore

Galleria Italia 2015 Pag. 126


Le FIERE d’Arte Contemporanea

Arte Genova 2010 - Studio Gianmaria Potenza

Contemporanea 2012 - Artexpò Gallery

Numerose le fiere d’arte moderna e contemporanea nel mercato nazionale, sempre più in espansione e professionali, protagoniste di avvicinare il neo collezionista e il neofita amante dell’arte, e appuntamento immancabile per i veterani collezionisti, cultori e critici d’arte. Ce ne sono per tutti gusti e tasche, dalle storiche Arte Fiera Bologna e Arte Padova, Arte Genova, Immagina Arte Fiera Reggio Emilia, Artissima, Mi Art, a quelle rivolte essenzialmente agli artisti emergenti “Ander 5000” come Art Talent Show promossa dalla Nef società promotrice con sede a Padova, indiscussa e comprovata la professionalià acquisita dalle numerose fiere organizzate in oltre 25 anni di massiccia attività organizzativa; per citarne alcune: Arte Genova 11 edizioni, Arte Padova 23 edizioni, Antiquaria Padova, con ben 26 edizioni, Arte Lugano, Arte Firenze, Arte Parma, Expò Art Bari, Arte Brescia.

Galleria Italia 2015 Pag. 127


VERNICE ART FAIR 2013 Fiera di Forlì

ll mercato dell’arte è spesso indirizzato all’investimento di opere di artisti storici, trascurandone il primario messaggio d’informazione e bellezza visiva cui molte discipline legate alle arti visive vi sono legate; domanda spesso rivoltami da molti artisti. Pur riconoscedo lode e merito ai grandi maestri della storia dell’arte il cui possesso di quest’ultime è riservato solo ai Musei e a grandi magnati dell’economia, va ricordato che l’arte visiva minore o maggiore che sia emerge dalle altre espressioni di comunicazione come letteratura e musica, soprattutto per la bellezza cromatica e formale che ci offre con la costante visione quotidiana: in effetti l’acquisto di un ./. Vernice Art Fair 2013 In primo piano stand espositivo dell’artista Juri Lorenzetti

Vernice Art Fair 2014 Galleria Art Expò Gallery Mariarosaria Belgiovine

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./. opera deve soddisfare il gusto personale dell’acquirente e una volta collocato alla parete di casa dello studio o dove si ritiene opportuno saremo ripagati nel tempo della somma pagata. Naturalmente è importante che l’acquirente deve valutarne il suo valore reale di mercato documentandosi sul percorso espositivo dell’opera e dell’artista, oppure rivolgendosi o affidandosi ad operatori seri e qualificati. Il mercato dell’arte oggi giorno offre di tutto e per tutte le tasche ma è molto importante acquistare un opera che soddisfi il gusto personale e che ogni volta che la si osservi pur passandoci fugacemente vicino ci riservi sempre quell’emozione percepita dal primo momento che l’abbiamo osservata. La giusta collocazione di un opera pittorica o scultorea è molto importante valorizzerà sia l’opera sia l’ambiente che l’accoglie. Cosa molto importante è non confondere l’arte con la decorazione. Francessco Chetta Immagina Reggio Emilia 2013 Galleria Art Expò Gallery Mariarosaria Belgiovine

Vernice Art Fair 2013 Expò Eugenio Marchesi Galleria Italia 2015 Pag. 129


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