top Gallery Magazine
Francesco Chetta editore
Informatore editoriale d’arte Moderna e Contemporanea Aprile 2019
CARAVAGGIO e i genovesi PALAZZO DELLA MERIDIANA Genova
©
Grandi Mostre 2019
Dentro la pittura
GIORGIO de CHIRICO
al Palazzo Reale di Milano
Ottocento
Antonello da Messina BIENNALE DI VENEZIA
PALAZZO REALE Milano
da SEGANTINI ad HAYEZ MUSEI SAN DOMENICO Forlì
Ralph Rugoff curatore settore Arti Visive 2019
SONIA FALCONE Sonia Falcone “Campos de color” 55. Biennale di Venezia 2015 Padiglione I.L.L.A. Arsenale, Photo Courtesy S. Falcone
ART Channel TV IL SALOTTO DELL’ARTE La Dr.ssa Oxana Albot intervista Mirko Roncelli
GRANDART 2019 Modern & Contemporary Fair TOP GALLERY Art MagazineFine 2019Art pag. 1
MIRKO RONCELLI
MIRKO RONCELLI “Verità nascoste” Acrilici su tela, cm. 100X100 2019
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 2
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Š
Magazine
Informatore editoriale d’arte Moderna e Contemporanea Aprile 2019
Speciale Grandi Mostre 2019
A cura di Francesco Chetta
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 3
Top Gallery
Art Show Magazine
Sommario
Informatore editoriale Testi critici a cura di Luca Beatrice, Mariarosaria Belgiovine, Francesco Poli, Francesco Chetta, George Paly, Oxana Albot, Jean Charles Spina, Elena Cicchetti, Martha Gonzales
Grandi 2 0
Mostre 1 9
ANTICIPAZIONI sulla prossima 58. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE LA BIENNALE DI VENEZIA
Ralf Rugoff curatore Arti Visive 2019
58. Biennale Venezia GRANDART The Mall
la Grande fiera dell’arte nel cuore di Milano
Ottocento
da SEGANTINI ad HAYEZ MUSEI SAN DOMENICO Forlì
Giorgio de Chirico Palazzo Reale Milano
CARAVAGGIO e i genovesi
PALAZZO DELLA MERIDIANA Genova TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 4
Speciale XXX° ARTEPADOVA 2019 ATHOS FACCINCANI
Luci e colori del mare
ARTE CREMONA 2019
I SEGNI DEL TEMPO
La Dr.ssa Oxana Albot intervista il Maestro MIRKO RONCELLI
IL SALOTTO DELL’ARTE ARTE GENOVA 2019
ARTISTI IN PRIMO PIANO
a cura di Martha Gonzales, Francesco Chetta, Oxana Albot
KOSMOS Gianmaria Potenza
Oltre la pittura Fontana, Castellani, Manzoni, Bonalumi
ART MONACO19
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 5
Top Gallery
Art Show Magazine© INFORMATORE EDITORIALE Aprile 2019 Arte, Cultura, Viaggi Top Gallery - Art Show Magazine, è un informatore editoriale artistico digitale e cartaceo senza periodicità, che riporta redazionali e notizie di viaggi, cultura, mostre d’arte e biografie di artisti pubblicati nei nostri cataloghi e annuari d’arte. Top Gallery - Web Art Magazine
ideazione editoriale, effeci edizioni d’arte via Pietro Nenni, 59 26841 Casalpusterlengo Lodi Italie tel. + 39 366 3433707 Informatore editoriale non periodico, edito nel mese di Gennaio 2019 in Casalpusterlengo Lodi pubblicazione digitale On Line a cura di Effeci edizioni d’arte Redazione: Effeci edizioni d’arte via Pietro Nenni, 59 26841 Casalpusterlengo Lodi Mail: redazioneartivisive@gmail.com Direttore artistico editoriale: Francesco Chetta titolare effeci edizioni d’arte P.Iva 0494940965 Iscrizione Camera di Commercio Lodi Registro Imprese N° 1464120 Impaginazione grafica a cura di Effeci edizioni Stampato nel mese di marzo 2019 da C.C.I.A. Roma registro imprese N. 1265559 Testi critici a cura di Mariarosaria Belgiovine, Oxana Albot, Francesco Poli, Francesco Chetta, George Paly, Jean Charles Spinà, Martha Gonzales, Elena Cicchetti
Creazione grafica by Francesco Chetta Top Gallery - Art Show Magazine © Copyright “2015 - 2019 effeci edizioni d’arte Italia La collaborazione critica sul catalogo con testi critici, curati dai relativi autori, è a titolo gratuito, e non remunerato Tutte le riproduzioni: loghi, foto, compreso i testi critici, è vietata la loro riproduzione e diffusione con qualsiasi mezzo. E’ consentito previa richiesta scritta, ed autorizzata dall’editore alcune parti di esse. I trasgressori saranno perseguiti a termini di legge in materia di diritti d’autore. Nota: Alcune immagini sono tratte da siti internet e quindi di pubblico dominio: qualora il loro uso violasse eventuali diritti d’autore, lo si comunichi all’editore che provvederà alla pronta rimozione, ed eventuali spettanze di legge.
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 6
EDITORIALE
IL MERCATO DELL’ARTE
Collezionismo o elemento d’arredo Il mercato dell’arte è spesso indirizzato all’investimento di opere di artisti storici, trascurandone il primario messaggio d’informazione e bellezza visiva cui molte discipline legate alle arti visive vi sono legate; domanda spesso rivoltami da molti artisti. Pur riconoscendo lode e merito ai grandi maestri della storia dell’arte il cui possesso di quest’ultime è riservato solo ai Musei e a grandi magnati dell’economia, va ricordato che l’arte visiva minore o maggiore che sia emerge dalle altre espressioni di comunicazione come letteratura e musica, soprattutto per la bellezza cromatica e formale che ci offre con la costante visione quotidiana: in effetti l’acquisto di un opera deve soddisfare il gusto personale dell’acquirente e una volta collocato alla parete di casa dello studio o dove si ritiene opportuno saremo ripagati nel tempo della somma pagata. Naturalmente è importante che l’acquirente deve valutarne il suo valore reale di mercato documentandosi sul percorso espositivo dell’opera e dell’artista, oppure rivolgendosi o affidandosi ad operatori seri e qualificati. Il mercato dell’arte oggi giorno offre di tutto e per tutte le tasche ma è molto importante acquistare un opera che soddisfi il gusto personale e che ogni volta che la si osservi pur passandoci fugacemente vicino ci riservi sempre quell’emozione percepita dal primo momento che l’abbiamo osservata. La giusta collocazione di un opera pittorica o scultorea è molto importante valorizzerà sia l’opera sia l’ambiente che l’accoglie. Cosa molto importante è non confondere l’arte con la decorazione . Francesco Chetta photos by Kanados archivio effeci
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 7
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 8
I tre giorni dell’Arte Arte Cremona, da 10 anni, si riconferma il grande appuntamento per collezionisti e appassionati del mercato dell’arte contemporanea e moderna, la mostra mercato si è affermata fra le più interessanti nel panorama delle fiere d’arte in Italia, numerose prestigiose gallerie, esporranno le loro opere, In mostra bellissime opere di Chagall e Segantini, oltre una serie di quadri futuristi, spaziando nel tempo e negli stili dell’arte contemporanea. Non mancano come consuetudine, le opere Top Selection, per il grande collezionismo Andy Wahrol, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Mario Schifano, Lichtenstein. Naturalmente non mancano in mostra, le nuove proposte di giovani e validi artisti, per un sicuro investimento. (Ndr Fc) GALLERY Art Magazine 2019 TOPTOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 9 pag. 9
Photo © Giulio Squillaciotti - Fabio Bertolini, Courtesy La Biennale
Paolo Baratta nasce a Milano, 11 novembre del 1939 è un economista e ex-ministro italiano. Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano e in Economia a Cambridge, nel 1967 è responsabile dell'Associazione per lo sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno, lo SVIMEZ. Nel 1977 è consigliere dell' ICIPU, il consorzio di credito per le imprese pubbliche; in seguito ne diverrà prima vicepresidente e poi presidente. Dal 1980 al 1992, ricopre moltissimi incarichi: oltre alla presidenza dell'ICIPU è anche presidente del Crediop, il Dott. Paolo Baratta - Presidente Fondazione Biennale di Venezia consorzio di credito per le opere pubbliche; vicepresidente del Nuovo Banco Ambrosiano e dell'Associazione bancaria italiana. Nel 1993 viene chiamato da Giuliano Amato nel suo governo, alla guida del dicastero delle privatizzazioni, il compito è del ripristino delle Partecipazioni Statali. Nel '93, nel Governo Ciampi è anche, dapprima, ministro del Commercio Estero e poi, dopo le dimissioni di Paolo Savona, prende anche l'interim dell'Industria. Baratta fa parte anche del Governo Dini come ministro dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici (unico governo della Repubblica Italiana che vede questi due ministeri accorpati). Dal 1998 al 2000, Baratta è presidente della Biennale di Venezia. Attualmente è nel Consiglio d’amministrazione delle Ferrovie dello Stato, e dal 2004 di Telecom Italia. Infine è vicepresidente del Fondo per l’Ambiente Italiano. Dal 2008 Baratta è nuovamente presidente della Biennale di Venezia. Dal 1998 le Biennali di Arte e di Architettura non sono più solo mostre organizzate per padiglioni nazionali, ma risultano fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali, ciascuno con il suo curatore e il suo progetto, affiancata dalla Mostra Internazionale del curatore della Biennale nominato con questo preciso compito. Un modello di mostra duale che fu in un certo senso sperimentata nel 1993, pur nei limiti degli spazi allora disponibili, che abbiamo fissato definitivamente a partire dal 1998 come la nuova forma permanente della Mostra di Venezia e per realizzare la quale compimmo la scelta strategica di dilatare gli spazi, acquisendo e restaurando la vasta area dell’Arsenale monumentale. Il tutto dà vita a una pluralità di voci, e ha dato vita a una storia nuova e assai interessante. ...”Nel corso di questi anni nella rappresentazione del contemporaneo è cresciuto il desiderio dei nostri curatori di mettere gli artisti in prospettiva storica o di affinità reciproca, evidenziando legami e relazioni sia col passato sia con altri artisti del presente. Questa tendenza ci ha portato, tra l’altro, a concludere “niente più mostre senza archivi” e a organizzare, in occasione di ogni Biennale, un convegno sul rapporto archivi- mostre. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle avanguardie, è cresciuta sempre più l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell’arte l’emozione del dialogo con l’opera, che deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio di andare oltre che ci si attende dall’arte. Questo interesse per le relazioni tra artisti, nel tempo e nello spazio, e per il dialogo artista-viewer, hanno ispirato in varia misura le esposizioni Fare Mondi (Daniel Birnbaum 2009) e ILLUMInazioni (Bice Curiger 2011). Sottolineando quelle relazioni è cresciuto anche l’interesse su quale sia il mondo cui fanno riferimento gli artisti. In questa direzione compie un passo decisivo la 55.Esposizione Internazionale d’Arte che dà vita ad una grande mostra-ricerca. Con Il Palazzo Enciclopedico, Massimiliano Gioni, assai più che portarci un elenco di artisti contemporanei, vuol riflettere sulle loro spinte creative e sembra portare ancora più avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico arriva al punto da ricercare relazioni con mondi diversi, per cui sono rappresentate opere di artisti contemporanei, ma anche opere del passato, riferimenti diversi, lavori che non hanno la pretesa di opere d’arte, ma che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra realtà. Insomma, quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti, nel tempo moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dare forma sensibile alle une e alle altre, fino al tempo presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra dire Gioni, è la realtà ordinaria a offrire su una tavola imbandita una pletora di immagini e visioni per l’uso quotidiano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità di sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso. E in tal senso il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte contemporanea e degli artisti, i quali non si accontentano di orizzonti limitati, quando immaginano, ma concepiscono realtà globali, mossi da aspirazioni a una conoscenza omnicomprensiva, alla sensibilità e all’utopia. E non posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ di Harald Szeemann e il concetto di fallimento che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come dice Gioni, si tratta per l’artista di un movente molto forte e totalizzante. L’idea di una mostra-ricerca è ritenuta proficua in Biennale non solo per l’Arte ma anche per l’Architettura. Per questo motivo le Mostre di Gioni e Koolhaas rappresenteranno momenti importanti nella storia della nostra Istituzione....” Paolo Baratta TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 10
58. Esposizione Internazionale d’Arte
11 maggio - 24 novembre 2019
La Biennale di Venezia Curatore Ralf Rugof
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 11
La Biennale di Venezia 11 maggio - 24 novembre 2019 sedi espositive
Arsenale - I Giardini Venezia “Prestigiosa testimonianza istituzionale culturale nel mondo” Prima esposizione 30 aprile 1895
Presidente della Biennale, Dott. Paolo Baratta Courtesy La Biennale Photo © Giulio Squillaciotti
Courtesy LaArt Biennale Photo © Giulio TOP GALLERY Magazine 2019 pag.Squillaciotti 12
Dott. Paolo Baratta e la curatrice Christine Macel Courtesy La Biennale Photo © by Andrea Avezzù
esterno del Padiglione Italia, Arsenale - Tese alle VerginiCourtesy La Biennale Photo © Giulio Squillaciotti
58. Esposizione Internazionale d'Arte
BIENNALE VENEZIA 2019
Curatore settore arti visive 2019
Ralph Rugoff
120 Artisti Internazionali invitati 85 Nazioni partecipanti 45 Eventi collaterali
Presidente Fondazione La Biennale Courtesy La Biennale Photo Š Giulio Squillaciotti
Paolo Baratta
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 13
58. Esposizione Internazionale d'Arte
BIENNALE VENEZIA 2019 Ralph Rugoff CURATORE BIENNALE DI VENEZIA 2019
Il Cda della Biennale di Venezia, su proposta del Presidente Paolo Baratta, ha nominato Ralph Rugoff Direttore del Settore Arti Visive con lo specifico incarico di curare la 58. Esposizione Internazionale d’Arte (2019). LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE PAOLO BARATTA Il Presidente Baratta ha dichiarato che “l’incarico a Ralph Rugoff conferma l’intenzione della Biennale di qualificare la Mostra come luogo di incontro tra il visitatore, l’arte e gli artisti. Una Mostra che impegni i singoli visitatori in un diretto confronto con le opere nel quale la memoria, l’inatteso, l’eventuale provocazione, il nuovo e diverso possano sollecitare lo sguardo, la mente e l’emozione di chi osserva, dandogli l’occasione di una intensa e diretta esperienza.”
Ralph Rugoff photo Web www.arteinformado.com
LA DICHIARAZIONE DI RALPH RUGOFF Da parte sua Ralph Rugoff ha commentato: “È un’immensa gioia per me questa nomina. L’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è la più antica e prestigiosa del suo genere a livello internazionale e non vedo l'ora di affrontare questa nuova sfida.” LE DATE DELLA BIENNALE ARTE 2019 Il Cda ha deliberato anche le date della 58. Esposizione Internazionale d’Arte che si terrà dall’11 maggio al 24 novembre 2019; vernice 8, 9 e 10 maggio; apertura al pubblico sabato 11 maggio.
Sala Stampa della Biennale Arte 2017 - Arsenale TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 14
foto effeci edizioni
Ralph Rugoff photo by Mark Atkins foto Courtesy la biennale
Uno dei Padiglioni della Biennale Arte 2017 Arsenale
foto La Biennale
BIENNALE ARTE 2017 OLTRE 615.000 VISITATORI TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 15
PAOLO BARATTA Presidente della Fondazione
Biennale di Venezia
Siamo soliti definire La Biennale come luogo di ricerca. Siamo soliti ripetere che qualunque sia il tema o l'impostazione della Mostra, La Biennale si deve qualificare come luogo che ha come metodo, e quasi come ragion d'essere, il libero dialogo tra gli artisti e tra questi e il pubblico. Le Biennali degli ultimi anni hanno tutte confermato questo spirito. Con la 57. Esposizione si introduce un ulteriore sviluppo; è come se quello che deve sempre essere il metodo principale del nostro lavoro, l'incontro e il dialogo, diventasse il tema stesso della Mostra. Perché questa Biennale è proprio dedicata a celebrare, e quasi a render grazie, all'esistenza stessa dell'arte e degli artisti, che ci offrono con i loro mondi una dilatazione della nostra prospettiva e dello spazio della nostra esistenza. Una Mostra ispirata all'umanesimo, dice Christine Macel. Un umanesimo non focalizzato su un ideale artistico da inseguire, né tanto meno caratterizzato dalla celebrazione dell'uomo come essere capace di dominare su quanto lo circonda; semmai un umanesimo che celebra la capacità dell'uomo, attraverso l'arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana. È un umanesimo nel quale l'atto artistico è a un tempo atto di resistenza, di liberazione e di generosità. Macel, nel presentarci le opere, adotta per la sua drammaturgia una forma ricorrente tra i grandi autori umanisti: quella del viaggio; un viaggio lungo un percorso di Mostra nel quale si incontrano gli artisti, i quali si avvicinano gli uni agli altri, o si allontanano in relazione alle affinità che si manifestano nel tipo di impulsi e sollecitazioni da cui sono stati mossi, o nel tipo di sfide che hanno inteso affrontare, o nelle pratiche che hanno scelto di seguire. Non una classificazione, ma una disposizione, una coreografia, un poema epico in un prologo e nove episodi nel quale comunque, a ciascuna opera singolarmente, è lasciato il compito di impegnare il visitatore con la sua vitalità (e so con quanta cura Macel ha proceduto alla selezione di ogni singola opera). E qui veniamo a un altro aspetto di questa edizione, che da solo basterebbe a qualificarla al di là di ogni tema o narrazione: dei 120 artisti invitati, ben 103 sono presenti per la prima volta nella Mostra del nostro curatore. Alcune sono scoperte, molte altre, almePaolo Baratta - Presidente della Biennale di Venezia no per la presente edizione della Mostra, sono riscoperte. È anche Photo di Alvise Nicoletti, Courtesy La Biennale di Venezia questo un modo concreto di esprimere, con il coraggio delle scelte, la propria fiducia nel mondo dell'arte. Abbiamo sperimentato molte volte in passato, e in tutti i nostri settori, la pratica dell'incontro diretto tra artisti e visitatori. In Architettura, nella Musica, nella Danza, nel Teatro, nel Cinema. Occasionalmente è stato fatto anche nelle Arti Visive e, quando lo abbiamo fatto, ci siamo resi conto di quanto possa essere importante ai fini di una più compiuta partecipazione alla Mostra. Con questa Biennale l'incontro diretto con l'artista assume un ruolo strategico, tanto da costituire uno dei pilastri della Mostra stessa, con un programma che per dimensione, per impegno e per coraggio mi sembra senza precedenti, soprattutto tenendo conto di quanto appena detto sulla netta dominanza delle prime partecipazioni. Da qualche anno in ogni Esposizione d'Arte dedichiamo il "Padiglione del Libro" alla collezione di opere inviateci dagli stessi artisti e che parlano di loro e della loro opera, quasi a costituire la "bibliografia" della Mostra. Con questa Biennale agli artisti sarà chiesto di inviare anche pubblicazioni e testi che hanno avuto particolare importanza nella loro formazione e nel loro sviluppo artistico. Sarà poi sollecitato anche l'invio di documentazione sulle loro pratiche. È cresciuto in questi anni il nostro interesse per i "curricula" degli artisti; il disporre di un importante archivio ci sollecita in questa direzione. Attorno alla Mostra principale della nostra curatrice, 85 padiglioni dei paesi partecipanti, ciascuno con il suo curatore, daranno vita ancora una volta a quel pluralismo di voci che è tipico della Biennale di Venezia. Molti padiglioni hanno aderito alle linee suggerite dalla nostra curatrice e accettato gli inviti a partecipare ai programmi comuni. Ci saranno molte Mostre Collaterali ed Eventi Collaterali, tra questi ultimi il Padiglione dedicato alle Arti Applicate gestito in partnership con il Victoria and Albert Museum di Londra e il Progetto Speciale in collaborazione con il Teatro La Fenice. Nel tempo di durata della Mostra sono previsti altri importanti impegni della Biennale: in giugno l’11. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (diretto da Marie Chouinard), in luglio e agosto il 45. Festival Internazionale del Teatro (diretto da Antonio Latella), a fine agosto - primi di settembre la 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (diretta da Alberto Barbera), in ottobre il 61. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (diretto dal compositore Ivan Fedele), nonché le importanti attività di "college" previste in tutti questi settori. Molte di queste iniziative si svolgeranno all'Arsenale, all'interno degli spazi stessi dell’Esposizione Internazionale d'Arte. Insomma, tutte le Biennali faranno corona alla Biennale. Biennale viva, viva la Biennale! Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 16
Ingresso principale, ai Giardini di Castello Venezia - Photo Courtesy Archivio La Biennale Press
>> Nel tempo di durata della Mostra sono previsti altri importanti impegni della Biennale: in giugno l’11. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (diretto da Marie Chouinard), in luglio e agosto il 45. Festival Internazionale del Teatro (diretto da Antonio Latella), a fine agosto - primi di settembre la 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (diretta da Alberto Barbera), in ottobre il 61. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (diretto dal compositore Ivan Fedele), nonché le importanti attività di "college" previste in tutti questi settori. Molte di queste iniziative si svolgeranno all'Arsenale, all'interno degli spazi stessi dell’Esposizione Internazionale d'Arte. Insomma, tutte le Biennali faranno corona alla Biennale. Biennale viva, viva la Biennale! Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia
Padiglione Italia - Giardini delle Vergini - Photo Giulio Squillacciotti - Courtesy La Biennale
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 17
Il Salotto dell’Arte La Dr.ssa Oxana Albot intervista il Maestro MIRKO
RONCELLI
ARTE GENOVA 2019
XV° MOSTRA MERCATO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Dr.ssa Oxana Albot, critico e Storico dell’arte, e il Maestro Mirko Roncelli, a destra, Il Dott. Mario Mazzoleni, in visita, nello stand Artexpò
La capacità di esprimere la condizione esistenziale della solitudine sta nel raccogliere tutta la sua complessità in forme e linee semplici, ma allo stesso tempo espressive; è come spiegare il mondo in poche parole, è come comprendere in un istante piu’ significati allo stesso tempo; la semplice verità della vita in un’immagine dove non serve riflettere, basta osservare e prenderne atto. Il segno che lasciano le esperienze nella vita, è lo stesso segno che un artista traccia sulla tela: qui, riportato nella sua essenza, il tracciato delle emozioni non si lascia fraintendere: la sua unica fisionomia ci appare dalla tela come immagine di una memoria inconscia di un fatto accaduto; tutto lascia una traccia, un ricordo, un segno, ed è compito dell’artista ricordarcelo. Oxana Albot
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 18
Mirko Roncelli “Luce nuova” acrilici su tela, cm. 50x70 2017 Nelle opere di Mirko Roncelli, sogni ed emozioni, sono riassunti cromaticamente, rievocando misteri e silenzi del suo passato, frammenti di una vita trascorsa, custoditi e memorizzati nel suo intimo diario. Opere eseguite con personale gestualità tecnica, frutto di numerosi anni dedicati con profondo amore verso la sua grande passione, ...l’arte pittorica. L’armonia compositiva, è descritta con pochi elementi elementi nel corpo costruttivo dell’opera, creando una spazialità materica ricca di effetti tonali, che delineano, la sua grande sensibilità di uomo, e vero artista. TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 19
Artista segnalato da top gallery
MIRKO
Mirko Roncelli “Why” acrilici su tela, cm. 40x40 2018
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 20
RONCELLI
Mirko Roncelli “Noi” acrilici su tela, cm. 100x100 2018
Mondial Tour Santa Cruz de Tenerife Una fusione della materia con il colore, realizza opere dal costruttivo valore plastico e informale. Il suo linguaggio segue una chiave sobria ed espressiva, sia dal punto di lettura dei collezionisti, sia dal fruitore neofita che osserva le sue opere in mostra. In particolare riferimento alle opere presentate negli ultimi anni,
si può dedurre che molta attenzione viene rivolta all’accostamento degli elementi primari, quale punto focale della composizione. La tecnica con la quale realizza le sue performances diventa obiettivo sufficiente per una valutazione estrema e sicuramente lo pone in condizioni di ulteriori valutazioni, perché la sua ricerca non si
conclude con un dato ciclo, ma bensi tende a sviluppare e ad espandere nuove tecniche, nuovi messaggi e nuovi cromatismi, associando il tutto ad una sobria ed essenziale lirica. Galleristi, Collezionisti e Direttori di Musei, 2008 G. A. Nice
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 21
MIRKO RONCELLI I Segni del tempo Biografia Mirko Roncelli è nato a Bergamo nel 1957 e vive a Villa d’Almè (Bergamo). Ha conseguito il diploma di Laurea in “Stylist Engineer” presso l’Università dell’Automobile di Modena e la Laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Esercita la libera professione come Architetto, spaziando dall’edilizia privata alla progettazione di opere pubbliche, all’arredamento di interni ed al design (www. mirkoroncelliarchitetto.it). Ha insegnato in scuole pubbliche e private in materie tecniche e Artistiche. La sua pittura è carica di emotività e sensazioni molto profonde; i colori si trasformano in emozioni e sentimenti, stati d’animo che si penetrano e ci suggestionano attraverso cromatismi a volte esasperati. Leggere un’opera del Roncelli è come leggere una poesia e proprio in questo senso bisogna accostarsi all’arte di questo artista così ben apprezzato dalla critica e dal pubblico più attento. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private e di Enti Pubblici in Italia e all’estero. Ha partecipato a numerosi concorsi, mostre personali e collettive, nazionali ed estere, ottenendo ottimi successi di critica e di pubblico.
Tra queste: Bergamo, Salsomaggiore, Padova, Rimini, S. Margherita Ligure, Firenze, Brescia, Parma, Busto Arsizio, Milano, Varese, Vicenza, Calabria, Sicilia, Milano, Ferrara, Treviso, Modena, Venezia, Torino, Mirko Roncelli “Noi” acrilici su tela, cm. 100x100 2018 Budapest, Stoccolma, New York, Montecarlo, Nizza, Cannes, Torino, Palermo, Tenerife, Playa de las Americas, Lanzarote, Tokio, Japan, Noumea - Nuova Caledonia. L’Artista è molto apprezzato in Francia, in particolare sulla Costa Azzurra dove ha ottenuto numerosi Premi e attestazioni.
Molte sue opere fanno parte di importanti collezioni in Italia e all’estero.
Mirko Roncelli “Why” acrilici su tavola, cm.40x40 2018
"Leggerezza swing" acrilici su tavola, cm. 40x40 2018
Studio Via Mazzini, 23 24018 Villa d’Almè (Bg) Tel. 035 544685 www.mirkoroncelli.it mail: info@mirkoroncelli.it
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 22
Mirko Roncelli “Le Idi dimarzo” acrilici su tela, cm. 100x100 2018 Nelle opere di Mirko Roncelli, ogni forma rievoca reconditi silenzi del passato, frammenti di vita che attraversano gli spazi della memoria, di un diario rivelato con intima gestualità attraverso una dottrina personale adagiata sulla tela, percepibile con grande armonia, sia nella forza degli elementi costruttivi del piano dell’opera, che nella spazialità dell’armonia tonale, il tutto con eleganza tonale e sensibilità di vero artista. Jean Charles Spinà
Critici: Martha Gonzales, Candice Zhang Art, Federica Pasini, Gerard Argelier, Mariarosaria Belgiovine, Maurizio Gnali, Jean Charles Spinà, Lia Ciatto, Beatrice Olivieri, E. Moro, Francesco Chetta, Paolo A. Di Martino, Lino Lazzari, Cesare Morali, Michel Verdant, Giorgio Barberis, Lucia Bonacini, Elena Cicchetti, Letizia Lanzarotti, Paola Simona Tesio, e molti altri critici.
Fiere 2015/2016/2017/2018/2019 Art Monacò, Arte Innsbruck, PaviArt, Immagina, Contemporanea, Arte Padova, Arte Bergamo, Arte Genova, Arte Cremona, Arte Padova 2013, Arte Bergamo 2013-2014, Arte Cremona 2014, Arte Parma 2014, Contemporanea 2014, Vernice Art Fair Forli 2013- 2014-2015, Vintage Reggio Emilia 2013, Arte Piacenza 2016, Contemporanea Forlì 2016, Arte Cremona 2016, personale Arte Genova 2017, Arte Forli Cesena 2017, Arte Padova 2017, Arte Bergamo 2016, 2018,
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 23
Grandi mostre 2019 CARAVAGGIO e i genovesi PALAZZO DELLA MERIDIANA - Genova a cura Anna Orlando Associazione Amici della Meridiana Genova 14 FEBBRAIO 24 GIUGNO 2019 La mostra Caravaggio e i genovesi. Committenti, collezionisti, pittori, a cura di Anna Orlando. I primi trent’anni del Seicento sono indiscutibilmente un momento magico per la città: il potere economico e finanziario delle famiglie leader della repubblica genovese, un numero assi più cospicuo di quante se ne possano immaginare, rendono Genova e il suo porto un centro baricentrico per l’Europa del tempo. Qui si sono accumulati decenni di benessere, ricchezze, argenti, opere d’arte. Quello che gli storici dell’economia definiscono “il secolo dei genovesi”, un centinaio d’anni a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, è per la storia dell’arte genovese un glorioso periodo aureo. La mostra, partendo dalla figura di Caravaggio (Milano, 1571 - Porto Ercole, 1610), che per qualche tempo nel 1605 soggiornò a Genova (e oggi in città rimane l’Ecce Homo di Palazzo Bianco, riconosciuto dai più come sua opera), s’interroga su chi sono stati i protagonisti (insieme alle famiglie con i lori condottieri, dogi, mercanti e finanzieri), gli artisti locali e i “foresti” che hanno dato lustro alla città, come la lezione di Caravaggio si è sviluppata a Genova, in un momento in cui la storia dell’arte genovese può dirsi storia dell’arte europea e occidentale. Maggiori info si potranno trovare sul sito di Palazzo della Meridiana
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 24
CARAVAGGIO “San Giovanni Battista” 1610
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 24
Giorgio de Chirico
Palazzo Reale Milano
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 25
15 settembre 2019 - gennaio 2020
Giorgio de Chirico “il trovatore” 1946
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 25
Una Grande mostra L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini
Il grande OTTOCENTO
Musei San Domenico - Forlì 9 FEBBRAIO 216 GIUGNO 2019
a cura di Fernando Mazzocca e Francesco Leone Antonio Paolucci, Fernando Mazzocca, Francesco Leone e Gianfranco Brunelli annunciano “Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini”, dal 9 febbraio al 16 giugno 2019, naturalmente presso i Musei San Domenico di Forlì. “Una mostra, evidenzia il coordinatore, Gianfranco Brunelli, che vuole mettere un punto fermo sull’Ottocento italiano, dopo le centinaia di retrospettive che hanno indagato questo o quell’autore, questo o quell’aspetto, declinazione o sfaccettatura di quell’importante secolo”. Più puntualmente, la scelta curatoriale (Fernando Mazzocca e Francesco Leone) ha voluto focalizzarsi sui sessant’anni fatidici che intecorrono tra l’Unità d’Italia e lo scoppio della Grande Guerra. La mostra presenta, nella loro più importante produzione, pittori come Hayez, Domenico e
Gerolamo Induno, Pompeo Molmenti, Faruffini, Cesare Maccari, Muzzioli, Costa, Fattori, Signorini, Lega, Lojacono, Patini, De Nittis, Boldini, Zandomenenghi, Corcos, Tito, Tedesco, Mancini, Previati, Morbelli, Pellizza da Volpedo, Michetti, Segantini, Sartorio, Balla, Boccioni, e scultori come Vela, Cecioni, Bazzaro, Butti, Monteverde, Gemito, Troubetzkoy, Bistolfi, Canonica.
GIACOMO BALLA “Ritratto all’aperto” 1610 olio su tela, cm. 154 x 113 .Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Ma sarà anche la straordinaria occasione di far conoscere tanti altri artisti sorprendenti, oggi ingiustamente dimenticati.
“I due fuochi, iniziale e finale, Hayez e Segantini, tracciano certamente un confine simbolico, ribadisce Brunelli. Ma quel confine dice ad un tempo tutto il recupero della classicità e tutto il rinnovamento di un secolo. All’inizio e alla fine del secolo, entrambi sono pittori del rinnovamento dell’arte italiana. Se Hayez viene consacrato da Mazzini pittore della nazione, Segantini avrà da D’Annunzio, nella sua Ode in morte del pittore, analogo, alto riconoscimento”. TOP GALLERY ArtArt Magazine 2019 pag.pag. 26 26 TOP GALLERY Magazine 2019
Francesco HAYEZ
FRANCESCO HAYEZ “Ruth” olio su tela, cm. 137 x 100 1853 Bologna, Collezioni Comunali d’Arte
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 27 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 27
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Grandi mostre 2019
ANTONELLO DA MESSINA 1430 – 1479
21 febbraio 2 giugno 2019
Palazzo Reale Milano Una retrospettiva dedicata al più grande ritrattista del Quattrocento 20 straordinarie opere provenienti dalle più grandi istituzioni italiane e internazionali. Preziosi schizzi e appunti di Giavan Battista Cavalcaselle dialogano con i dipinti. La mostra nasce con l’intento di indagare l’arte di Antonello da Messina con uno sguardo analitico, preciso, capace di mettere a fuoco ogni singolo tratto della sua tecnica senza eguali. Per questo motivo, accanto alle opere di Antonello, saranno esposti i taccuini di Giovan Battista Cavalcaselle, critico che per primo ricostruì il catalogo dell’artista siciliano. Alla mostra hanno collaborato importanti musei italiani come gli Uffizi, la Pinacoteca Malaspina di Pavia, il Collegio degli Alberoni di Piacenza, la Galleria Borghese di Roma, il Museo Correr di Venezia, il Museo Civico d’Arte Antica, Palazzo Madama di Torino, l’Accademia Carrara di Bergamo. E dall’estero la National Gallery di Londra, il Museo nazionale Brukenthal di Sibiu in Romania, il Philadelphia Museum of Art, la National Gallery di Washington, il Museo statale di Berlino. Di Antonello da Messina restano poche e straordinarie opere scampate a tragici avvenimenti naturali come alluvioni, terremoti, maremoti e all’incuria. Quelle rimaste sono disperse in varie raccolte e musei fra Tirreno e Adriatico, oltre la Manica, al di là dell’Atlantico; molte hanno subito in più occasioni pesanti restauri che hanno alterato la stesura originaria, altre sono invece rimaste intatte.
L’ Annunciata, olio su tavola, cm. 45 × 34.5 1476 l’opera in mostra, in prestito dalla Galleria regionale della sicilia Palermo
Antonio di Giovanni de Antonio, soprannominato Antonello da Messina, nacque a Messina, nel 1430 e morì nella stessa città nel febbraio 1479. È considerato il più importante artista figurativo siciliano della sua epoca. Seppe coniugare la monumentalità e il classico razionalismo della forma dello stile italiano con l’attenzione al dettaglio della pittura fiamminga.
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Giorgio de Chirico
Giorgio de Chirico “ Piazza Souvenir d’italie” olio su tela cm. 60 x 75 anno 1925
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Corso Bettini, 43 38068 Rovereto TN Informazioni Infoline 800-397760 orari e giorni di apertura Da martedì a domenica 10 - 1 Venerdì 10 - 21 Lunedì chiuso TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 32 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 32
Giorgio Morandi
Giorgio Morandi “Natura morta” olio su tela cm. 40,5x 45,5 anno 1950
Museo Mart Rovereto (TN) collezione Vitali 763
Museo Mart
Corso Bettini, 43 38068 Rovereto TN Informazioni Infoline 800-397760 orari e giorni di apertura Da martedì a domenica 10 - 1 Venerdì 10 - 21 Lunedì chiuso TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 33 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 33
Athos Faccincani
Luci e colori del Mare
Faccincani libera dalla sua mente, le più recondite emozioni che quotidianamente assorbe dalla sua prediletta e amata madre natura. Nelle sue tele osserviamo quei caldi toni cromatici che ci avvolgono di infinite emozioni una stesura ricca di vibranti pennellate, quasi una sinfonia naturalistica di profumi e messaggi sensoriali, l’osservatore coglie dall’opera le stesse emozioni cui il maestro ha trasportato su di essa. Athos Faccincani approda al suo linguaggio attuale di nuova figurazione avendo assimilato personalmente i vari risvolti negativi di una società apparentemente dominata di tranquillità emotiva, il suo filtro creativo gli permette di esternare nella sua pittura la gioia di comunicare, l’ovattato risveglio interiore dove gli affanni dell’umanità scandagliano la nostra esistenza. Molte sue opere paesaggistiche testimoniano la sintesi poetica di una natura incontaminata, in perenne fioritura, un germoglio vitale, essenziale alla nostra quotidianità.” Le sue opere esprimono infinite emozioni, in particolare i suoi paesaggi marini, che inequivocabilmente denotano le bellezze della natura incontaminata di questi luoghi, che ha ulteriormente influenzato la sua innata passione per la natura. Una natura quella rappresentata soventemente nelle opere di Athos Faccincani, che rispecchia il suo animo carico di umiltà e generosità. Un artista a tutto tondo, insomma, che nei lunghi anni dedicati alla sua arte, è riuscito a conquistare una nutrita schiera di collezionisti, e meri amatori della buona arte, parlando attraverso le sue opere con un linguaggio cromatico percepibile a tutti. Nelle sue opere oltre alla carica emotiva facilmente avvertibile che il maestro vuole trasmetterci, si evidenzia l’indiscusso calore della gente, e le bellezze della sua costa. Francesco Chetta
Athos Faccincani “Nei miei sogni, un arco di rose intorno a Portofino” olio su tela, cm. 70x100 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 34
Athos Faccincani “Intorno a Santorini luce e colori” olio su tela, cm. 70x80 ...”Athos Faccincani non dipinge con i colori – ma li fa vivere sulla tela! L’emozione, l’anima, lo spirito e il ricordo sono elementi che richiamano tutti noi a pensare sulla bellezza delle cose e sul valore comunicativo che Athos Faccincani riesce a veicolare: vitalità, amore, libertà, armonia-un qualcosa che la vita nasconde dietro di sé e che bisogna scoprire immagine per immagine come in un cammino incantevole. I fiori sotto un sole meridiano simboleggiano un effimero di bellezza che non finisce mai, un messaggio d’amore per la vita che fiorisce, che rinasce, che è ancora in grado di dare una speranza. Esprimere lo stato d’animo attraverso il bello-significa credere nel bello. I fiori e il mare veicolano il colore nel mondo e sono una fonte ed una presenza pressoché costante ma non come oggetti da descrivere ma come fonte di esplosione e della trasformazione della realtà in colore, accendono la prospettiva su tutto il resto...” Oxana Albot “La giara e racconti di luce a Santorini”, olio su tela, cm. 70X100
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 35
KOSMOS
MUSEO di Sant’AGOSTINO GENOVA
ToroMarmoArt Travertino Neropag. del Belgioh 25x43x24 cm- 2013 TOP GALLERY Magazinee2019 36
Toro con le corna d'oro, Bronzo fusione a cera
GIANMARIA POTENZA KOSMOS L’ORDINE DELLE FORME
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I Gufi di Gianmaria Potenza TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 37
Gianmaria Potenza ha vinto il concorso nazionale per la realizzazione di un’opera d’arte da collocare all’ingresso della nuova Scuola Marescialli e Brigadieri dell’Arma dei Carabinieri di Firenze. La realizzazione dell’opera, è in corso sarà completata e ammirata, per la fine del 2019
Opera di Gianmaria Potenza presso la Scuola dei Carabinieri di Firenze bronzo misure cm. 650x270 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 38
Gianmaria Potenza
Venezia 1936
KOSMOS L’Ordine delle Forme a cura di Virginia Monteverde 10 Febbraio -10 Marzo 2019
Museo di Sant’Agostino, Piazza Sarzano 35 Genova La mostra, curata da Virginia Monteverde, si sviluppa nei vari piani del Museo. Sono oltre cento le opere del maestro veneziano esposte: bronzi, vetri, marmi, fino alle sue ultime sperimentazioni con vetro e polistirolo. “Ogni opera è un alfabeto di simboli in movimento dove le rigide geometrie del quadrato, del cerchio, e del triangolo, sfidano la sfera, la spirale e la piramide; giocano, si intrecciano, e si uniscono, creano nuove regole per costruire sofisticate architetture dal sapore fantastico.” (Bettina Bush) “E’ come dare nuova vita a un’antica rotta – da Venezia a Genova – la mostra che si tiene nel Museo di Sant’Agostino. Ravviva un legame che fu, non lo nascondo, anche molto conflittuale e che comunque marcò i secoli dal Medioevo in poi. Un legame liquido, e quindi mutevole; a volte aspro e corrucciato, a volte placido e scorrevole. Un legame fatto anche di scambi culturali, che sono quelli che in questa sede più ci interessano, senza però dimenticare che con uomini e merci viaggiano anche le idee.” (Adelmo Taddei, conservatore del Museo di Sant’Agostino).
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 39
Il monumento a sinistra L’opera vincitrice è una freccia in bronzo, piramidale con quattro bracci, la cui forma e imponenza rappresentano la figura del comandante ideale. La freccia, nella sua simbologia, indica un percorso, la via da seguire. Come il Comandante ideale, individua un obiettivo e punta verso una direzione stabilita da raggiungere. La stessa forma della freccia porta lo sguardo di chi la osserva verso l’alto e proietta al futuro. Su ciascuna delle otto facce sono scolpiti dei simboli: la fiamma con tredici punte, fregio distintivo dei Carabinieri; la Stella d’Italia, simbolo patrio italiano dal valore unificatore e protettivo, indica l’impegno quotidiano e il rispetto delle leggi nel perseguimento di un obiettivo comune; un labirinto, la cui forma raccolta infonde un senso di protezione e dunque vuole essere un richiamo alla tutela del cittadino. Infine dei numeri, che rappresentano l’anno di nascita del corpo dei Carabinieri, 1814 e che evocano l’impegno quotidiano nella lotta contro la criminalità. Gianmaria Potenza, Maternità, 1997. Bronzo, fusione a cera persa, cm. 60x55 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 39
Artisti in primo piano a cura di Martha Gonzales Francesco Chetta Oxana Albot
Martha Gonzales
Francesco Chetta
Artisti in Primo Piano Dr.ssa Martha Gonzales - Montecarlo Principato di Monaco Attrice teatrale, critico e collezionista d’arte, curatrice di eventi in Costa Azzurra Prof. Francesco Chetta - Milano Editore, curatore e critico d’arte, esperto d’arte moderna e contemporanea Dr.ssa Oxana Albot - Moldavia res. a Genova Critico e storico d’arte, consulente expertise al Tribunale di Genova
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Oxana Albot
Gli Artisti
Ornella De Rosa
Loredana Tedesco
Lucia D’aleo
Domenico Savoldelli
Elio Rubini
Mario Masoli
Ornella De Rosa Domenico Savoldelli Lucia D’aleo Loredana Tedesco Elio Rubini Mario Masoli
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ORNELLA DE ROSA DRO Ornella De Rosa sin da piccola età, apprende da sua madre pittrice, i primi insegnamenti del disegno e del colore, che la condurranno nel suo grande percorso artistico. Dopo la maturità frequenta la libera accademia delle arti Wins di Brescia, dove approfondisce le varie tecniche artistiche e si appassiona alla rappresentazione della figura umana. Dal 2007 è socio fondatore della associazione Arteviva e dal 2010 diventa presidente. Organizza corsi e mostre d’arte e insegna disegno e pittura agli adulti e ai bambini presso la sede dell’associazione. Insegnante per il corso di disegno e pittura adulti-ragazzi dal 2011, Ornella De Rosa, inoltre è componente della commissione alla Scuola Civica di educazione permanente dal 2014. Sue opere presenti in numerose Rassegne, Fiere d’arte, e Collezioni Pubbliche e Private, in Italia e all’estero. L’artista Dro Ornella De Rosa ...”Dicono che i suoi ritratti di donne sono: “Rappresentazioni avvolte in un codice cifrato intrinseco, attraverso il quale l’osservatore - sensibile e percettivo - deve essere in grado di cogliere e comprendere il linguaggio costituito da messaggi sottostanti, inseriti nella narrazione, e identificando le caratteristiche salienti e il contenuto concettuale “. Inoltre: “I suoi lavori hanno un tono intrinseco di poesia, che eleva la percezione visiva oltre il comune livello sensoriale”. Queste sono solo alcune delle opinioni lusinghiere che si esprimono nei confronti delle opere artistiche di Ornella De Rosa, di critici e curatori d’arte, di saggisti e esponenti del mondo giornalistico e dei media in generale. Avendo esplorato diverse discipline artistiche, materiali e metodologie, la ricerca stilistica ed espressiva di De Rosa trova la sua strada nei suoi dipinti “abitati” da creature femminili. Si identifica completamente, diventando così la trama e l’ordito di ciò che rappresenta, ritraendo le vibrazioni della sua anima attraverso una grande tecnica magistrale, in un modo completamente personale e riconoscibile.”... Angy Dove
Ornella De Rosa “Libertà di osare” acrilici su tela, cm. 60x90 2019
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 42
“Peonie per antichi miti” acrilici su tela, cm. 60x80 2018
Ornella De Rosa “L’appassionata” acrilici su tela, cm. 60x90 2019 ...”Muse senza tempo con mille sfaccettature, ognuna con una sua personalità, in bilico tra il mondo dei sogni e la realtà, pieno di purezza e sobria eleganza. Ripristinano l'immagine di una donna contemporanea; uno che non lascia trasparire i suoi sentimenti nella massima misura e che si spoglia del suo vestito più romantico, che indossa solo, il suo più indipendente. Una Venere contemporanea che è il simbolo della tenacia e della forza, che vuole rendere omaggio all'universo femminile con tutte le sue sfaccettature attraverso il nostro artista, dando così voce alle stagioni più belle della vita di una donna. E chi non riconoscerebbe nelle creazioni di De Rosa, la sua personale reinterpretazione di De Lempicka?.”... Angy Dove TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 43
Contatti E Mail: ornel-
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Artisti in Primo Piano
Domenico Savoldelli
“Innovazione e ricerca”
Aquila, terracotta decorata con foglia oro
“Innovazione e ricerca, sono le basi salienti, che il nostro artista Savoldelli, ha condotto, e conduce con meticolosa cura, nella sua costante ricerca. Le sue opere sono frutto di attenta e meticolosa realizzazione, che rappresentano il suo ancestrale mondo pittorico, descritto dal suo ineguagliabile linguaggio artistico, quale protagonista di una ricercata consapevolezza nel saper tradurre attraverso sgargianti forme creative, tralasciandone i particolari, ma essenzialmente, enfatizzarne la visione finale dell’opera. Un connubbio compositivo, focalizzato essenzialmente da caleidoscopici tasselli di brillante mate- “Artista", foglia oro su acciaio lucidato, cm. 45x45 2018 ria, che degnamente esorcizzano le cromie formali, ricche di intarsi luminosi, e accostamenti di nobile materia; la foglia oro e d’argento, presente inequivocabilmente in tutte le sue opere. Una giusta sintesi espressiva quella del maestro Savoldelli, che ci trasmette, gioia e energia comunicativa, con sconfinate note di percepibile armonia delle cromie tonali, dandoci l’impressione che i soggetti raffigurati, si muovino al nostro sguardo. Il tutto con eleganza tonale e sensibilità di vero artista. Francesco Chetta “Un grande artista Domenico Savoldelli, conduce una valida ricerca, nel campo dell'arte contemporanea. Un innovativa tecnica che unisce la pittura con la scultura, un linguaggio artistico che ci dona una scandita visione del suo catattere imprenditoriale, sempre attento ai continui cambiamenti di vedere l'artedella società. Una ricerca dunque quella di Domenico Savoldelli, condotta con particolare attenzione al Design, e all'uso dei materiali; infatti il nostro artista Savoldelli, ha una lunga esperienza aziendale nel campo metalmeccanico, professione condotta con grandi risultati per lunghi anni, realizzando manichini in esclusiva per grandi stilisti. Nelle sue recenti opere, realizzate su acciaio inox lucidato a specchio, si nota tutta la sua fantasia creativa, inserita con grande maestria compositiva, donando all’opera, una carica espressiva, quale giusto indice di sintesi di fotocromie informali. Posso definire il nostro bravo maestro Savoldelli, un Maestro della nuova generazione artistica, augurandogli sempre più consensi per la sua ricerca artistica . Michel Verdant Cannes “Immensità" Quadro scultura con inserti di foglia oro, cm. 45x45 circa, 2019 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 44
Artisti in Primo Piano
“Scampagnata" foglia oro su acciaio lucidato a specchio, cm.80x80 2019 Domenico Savoldelli è nato a Clusone (BG) nel 1952, vive e lavora a Milano, Savoldelli con le sue opere, rappresenta la creatività e artigianalità spiccatamente italiane mescolate con maestria all’approccio anglosassone della gestione dei processi e delle lavorazioni. Le sue opere sono curate fino all’ultimo dettaglio con particolare attenzione all’unicità e originalità. Oltre la realizzazione di opere esclusive, Savoldelli collabora con architetti e aziende partner per lo studio di soluzioni personalizzate realizzando finiture e utilizzando materiali esclusivamente Made in Italy. Questo aspetto è molto apprezzato anche all’estero, in modo particolare in Russia e negli Emirati Arabi dove uno stile classico e tradizionalista si sta orientando sempre più verso progetti moderni senza rinunciare alla preziosa artigianalità italiana. Opere artistiche realizzate con foglia d’oro e argento di vari soggetti come ritratti, animali, paesaggi e scene di vita in generale. La particolarità di queste opere è che il colore è ottenuto quasi esclusivamente con l’applicazione di foglia d’oro e argento e con il disegno risaltato a inchiostro di china. La conoscenza pluridecennale di questi materiali pregiati ci permette di ottenere ricche variazioni di colori grazie anche all’uso di effetti variegati ed altri effetti speciali. TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 45
Lucia D’Aleo Sinfonie cromatiche, di pura emozione Lucia D’Aleo dipinge da quando era una ragazzina, affascinata dai dipinti di Van Gogh e dai colori della sua terra la Sicilia, che definisce l’anima dei suoi quadri. Da quando è in pensione studia arte pittorica per migliorarsi. Le sue opere sono ad olio su canvas e su wood, colori che predilige anche se nel tempo ha scoperto gli acquerelli, le tempere, i pastelli ad olio. Essendo di origine Siracusana non trascura la pittura su carta da papiro tipico della sua città, e particolarmente apprezzati sono i suoi balconi: e vedute tipiche di Siracusa tanto familiari all’artista. Dal 2012 ad oggi ha realizzato 15 mostre personali e 32 mostre collettive. Ha vinto il premio Mercurio d’oro nel 2016, due attestati con relative medaglie partecipando ad Arte e Cultura nel 2016, targa di merito presso Varazze 2016 e Savona 2016 targa di merito Arte e Cultura 2017, ha superato la selezione con rilascio del relativo attestato con; Vittorio Sgarbi, Indoni Ranieri , Ennio Calabria, Anna Rita Delucca, Armando Principe, Rita Pedovesi, Arte Salerno I premio internazionale associazione culturale Artetra. Ha ricevuto l’attestato dell’accademia Seac di Veroli (FR) di Luciano Costantini per ammissione dopo selezione alla premiazione Art-e 2017 Accademia Seac con presidente onorario Ennio Morricone. Ha superato la selezione Gli artisti, della collezione Sgarbi, Galleria collezione Sgarbi presso la Villa Cavallini. Selezionata al Premio Van Gogh 2018 International Art Exhibition Monreale dal 14 al 22 Aprile Premio internazionale Cristoforo Colombo Genova, presso l’Acquario di Genova con schermo 3D, Giugno 2018 Esposizione permanente alcune opere artistiche presso Palace Hotel Aretusa di Siracusa. Pubblicazioni riviste e cataloghi d’arte: Arte Collezionismo 2016, Art Market Shop 2018 Fiera di Padova, Arte & Mercato, Catalogo Collezione Sgarbi 2018, Top Gallery 2018, 2019, Urbis et Artist 2016, Essenza 2017, Artetra 2016, Artistpropotion 360, è inserita in artist rating www.venderequadri.It, Art Calendar Collection 2019
Lucia D’Aleo “Olimpico” oli on canvas, cm. 50x70 2019 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 46
Artisti in Primo Piano Artista sensibile e in continua evoluzione, sempre pronta a sondare e captare le ispirazioni che può darle tutto ciò che la circonda, con una grande ricettività per gli stimoli paesaggistici e le atmosfere che la sua terra d’origine, la Sicilia, le offre. Assieme a paesaggi inusitati o dirompenti nella loro veemenza, possiamo ammirare delle composizioni in cui sono gli animali a fare da protagonisti, elaborati con particolare semplicità e candore, attraverso pennellate morbide che tracciando linee sinuose e accompagnano lo sguardo del fruitore, trasmettendo una delicata sensazione di quiete. Anche gli esseri vegetali nelle sue composizioni sembrano interagire con chi li osserva, orchestrando un’armonia dai toni incantati che tocca direttamente le corde dell’animo e offre dei brani di soave bellezza. Leonarda Zappulla Per avere saputo parlare al cuore con l’invisibile linguaggio dell’anima. Grazie per avere contribuito ad elevare l’arte del nostro tempo attraverso l’immortalità di un’emozione condivisa. Veronica Nicoli L’Arte di Lucia D’Aleo si coniuga con l’intima visione della realtà, attraverso percorsi visivi e un caldo cromatismo materico, che determina una lirica espressione, formulata di candida freschezza tonale. Francesco Chetta Nella stilizzazione figurale, il segno turgido, guizzante, sinuoso, duttile, sposato senza spareggi a coloro lauti, briosi, succosi, crepitanti e vitali, crea opere di notevole impatto fruitivo. il ritmo coerente nelle labirintiche e affollate estensioni della forma crea vigorosa armonia. Le opere dalla suggestiva valenza fruitiva sono di empatica caratura. Luigi Crescibene
Lucia D’Aleo “Bimba” olio su tavola, cm. 40x50 2019 I suoi dipinti ci permettono di indagare il suo immaginario, con le intense pennellate che caratterizzano l’elemento principale, in una sinfonia di pura emozione. Jean charles Spina Radicale timbro, il suo , che spreme e isola pervicacemente l’ultimo impressionismo: la D’Aleo scova il cielo della pittura con una luce implacabile, che snida e fruga la più piccola zona morta della tela. Un mmagine , dunque, dall’oggetto prelevata nella luce, senza aggettivi e senza orpelli, pura come concerto. La sua forza è nell’essenziale; più che di sintesi, la sua arte è di semplificazione. Stefano Santuar
Contatti: daleo.lucia@libero.it
Lucia D’Aleo “Mira” olio su tavola, cm. 50x50 2018
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 47
Loredana Tedesco
La pittrice delle Rose
Per l’artista Loredana Tedesco, è essenziale interpretare la visione poetica dei suoi sogni, attraverso note poetiche, di un magico simbolismo naturalistico, con accese campiture floreali, cariche di un sgargiante cromatismo tonale, e sentimenti emotivi. F.C.
Loredana Tedesco “Mistero” acrilico su tela, cm. 50x70 La pittrice delle rose stupisce ancora, inserendo nelle sue ultime opere figure di donne dal corpo statuario e sensuale. Misteriose le sue creature, dal volto celato, ne nasconde il viso, corpi nudi ma senza identità, come una sorta di pudore inconscio. Le sue tele lasciano all’osservatore la curiosita’ di andare oltre l’immagine stessa, di comprendere il mondo onirico di questa singolare pittrice, dallo spirito lirico di una moderna poetessa. Opere piene di patos ed erotismo... Raffinata pittrice, affronta temi post impressionisti, realisti ed impressionisti. Da molti definita la pittrice delle rose, che dipinge con la proprosizione di metafore simboliste e del sottointeso, che appare in maniera atipica , soggettiva e direi erotica. Artista ribelle ,dallo spirito libero, libertà che traspare , in tutte le sue opere, libere da condizionamenti accademici, i suoi quadri sono emozioni pure, amore, passione , rabbia… trasmesse inconsciamente sulla tela. L’artista ama rifugiarsi intimamente nel suo rapporto tela / colore, Rievocando ricordi ed emozioni, attraverso la libera stesura della sua dolce ed avvolgente pennellata. Loredana Tedesco “Angeli e demoni” acrilico su tela, cm. 50x70 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 48
Artisti in Primo Piano
Loredana Tedesco “Passione”
acrilico su tela, cm.
Quotazioni opere: da € 500/700 a *€ 3.500 / 4.500 * per particolari opere, misure e anno di produzione Numerose mostre e premi, ricevuti, ricordiamo la biennale di Cannes il noto critico d’arte Jean Charles Spinà di lei ha scritto: L’accurata ricerca del colore, fa si che questa singolare pittrice ci riporti a suggestioni cromatiche travolgenti, intensamente propense ad una lettura intima e personale delle sue ambientazioni cromatiche intense e passionali.
Loredana Tedesco “Rosa bleu” acrilico su tela, cm. 90x120 2015 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 49
Elio Rubini
e i suoi acquerelli floreali
Biografia:
Elio Rubini nasce a Roma, dove vive e lavora. Inizia in giovane età ad entrare nel mondo dell’arte come musicista, componendo musiche al pianoforte, successivamente si dedicherà alla pittura. Partecipa a diverse esposizioni e concorsi, con importanti risultati e lusinghieri consensi di critica. Ricordiamo alcune sue presenze: Mostre a Tema sulla natura, Paesaggio, Opere della Sezione, presso la galleria romana Forum Interart; Roma New Age a Palazzo Barberini Sala Giulio Cesare; Premio Gran Galà dell’arte, rassegna di Artisti contemporanei in via del Babbuino; Mostra di arti figurative (Patrocinio alle Politiche culturali del Comune di Roma); Biennale d’arte Sala del Bramante, rassegna regionale d’arte Palazzo dei Principi Pignatelli, Regione Lazio; Galleria L’Agostiniana, piazza del Popolo; Esposizione a Mandelieu La Napoule France, nella Galerie Le Patio, esposizione all’Hotel New Bristol, Cesenatico; esposizione al Grand Hotel di Portovenere. Trofeo Galleria Italia 2013. Numerosi i premi assegnati nel corso della sua carriera, ricordiamo i più recenti Premio Artista dell’anno Premio Artista de Montmartre, Premio Agazzi, Premio artista dell’anno a Cesenatico, Premio Ponzano, Galleria Thuller Parigi, Premio New York, Trofeo Arte Collezionismo 2011, 1 premio della critica, Elio Rubini “Fleur” acquerello su cartoncino, cm. 25x35 Premio Parigi, Gran Premio delle Cinque Terre Portovenere 2012, Premio Mercurio d’oro 2012, per la sua professionalià - Cesenatico, Vernice Art Fair 2012 - Fiera di Forli, Premio Gondola d’Oro Venezia 2012, Premio Biennale Visual arte 2011, Premio l’Arte e l’amore - Verona, Parga “Is Great Prize” 2011, Premio Protagonista a Holliwood 2016, Premio Arte Impero 2016, Premio Panorama d’Italia a cura di Vittorio Sgarbi 2015 Palermo, Premio Città degli Uffizi Firenze 2016 e altri importanti riconoscimenti per la sua classe pittorica Prize of the Critics Porto Antico Fiera di Genova 2018, Premio Omaggio a Paul Cezanne - Critical Prize 2019.
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 50
Artisti in Primo Piano
“Nelle opere di Elio Rubini si avverte una particolare emozione, carica di reconditi messaggi interiori, una sinfonia naturalistica, espressa cromaticamente con tenue velature, che sprigionano incontaminati profumi floreali, avvolgendo di silenzi meditativi, la visione dell'osservatore. Una pittura di particolare pregio, quella del nostro bravo maestro romano Elio Rubini, che con grande passione, a condotto nei lunghi anni della sua carriera pittorica, restando sempre fedele alla sua tecnica, dominata dalla sua grande libertà gestuale, dove la sua creatività prende nuova vita, valicando nuove modulazioni del suo inconscio, trasportando nell'opera, tutta la sua intima spiritualità. La particolare tecnica dell'acquerello, per Elio Rubini, gli permette di aprire nuovi orizzonti contemplativi, componendo una sintesi di dialoghi emozionali, attraverso il cromatismo dei fiori, che ben si prestano, ad elargire simboliche visioni cromatiche, accompagnate da aneliti di delicato figurativo emozionale; una scelta essenziale questa, per l’artista Elio Rubini, esprimersi così, in totale libertà descrittiva dei suoi reconditi sentimenti” Dr.ssa Martha Gonzales Cannes
Elio Rubini “8 marzo” acquerello su carta, cm, 60x50
Elio Rubini “L’appuntamento" acquerello su carta, cmn, 50x60 Elio Rubini “Papaveri" acquerello su carta, cm, 40x50
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 51
Artisti in Primo Piano
La poesia del passato ...“Una pittura quella di Mario Masoli, dai richiami del tempo passato, che affascina l’ osservatore, con uno stile personale e disinvolto. La sua tavolozza rispecchia fortemente il suo carattere, allegro e socievole, svelandoci con sussulti di intrecci cromatici, le sue gioie quotidiane, animate di satira e creatività. La forza narrativa della sua pittura, non si avvale di astruse complicazioni figurali, ma esclusivamente interpretando i suoi sogni, e le sue aspirazioni, donandoci l’immensa gioia nativa delle sue emozioni, rendondoci bella e serena la vita”... Elena Cicchetti
Mario Masoli
“...La sua pittura sprigiona intense emozioni, che segnata un preciso valore di cresciata artistica, Mario Masoli, sa catturare tutte le emozioni che incidono la sua sensibilità artistica, riportandole sulla tela, colorate dalla sua fanatsia pittorica. Un artista che continua a donarci meravigliosi sentimenti di pura creativa, esaltandone la purezza dei suoi sentimenti...” Michel Verdant Cannes “…con grande sensibilità poetica, Mario Masoli è capace di trasformare una scena od oggetto stanco ed inanimato, in un opera di profonda libertà creativa. Masoli ricerca essenzialmente il confronto diretto con la sua creatività pittorica, filtrando immaginazione e realtà per creare un equilibrio che sorregge l’intera opera, dove questi contenuti formali sono espressi sobriamente Mario Masoli “Natura morta con coppa e candeliere" olio su tela, cm. 50x70 2013 con dolcezza e bontà descrittiva. Colori e tonalità ben accostati che creano una visione di paesaggi che richiamano attimi di vita felicemente trascorsi dallo scandire interrotto del tempo. La sua pittura ci comunica la capacità di scoprire paesaggi estratti dalla sua realtà e modificati dalla sua espressione interiore, la volontà di dipingere ciò che l’emozione gli suggerisce, guidato da una grande capacità...” Gerard Argelier Nice
Trofeo della Costa Azzurra 2018, Premio La Vela d'Oro 2018 Cesenatico, Premio Creativity Award 2019 Cesenatico, I° Gran Premio Città di San Marino, Intenational Prize Venice 2019 in contemporanea con la 58. Biennale di Venezia, Premio Paul Cèzanne - Prize of the Critics 2019 Genova, Grand Prix Biennale dell'Arte 2019 Cannes, International Prix Liverpool - Omaggio ai Beatles, Vernice Art Fair - Fiera di Forli 2019, Artiste du monde Porto di Cannes 2019, Art Monacò 2019
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Mario Masoli “Candeliere con fiori di plastica" olio su tela, cm. 50x70 2012
Premio Paul Cèzanne - Prize of the Critics 2019
“Descrivere il mondo dell’arte dell'artista Mario Masoli, è come percorrere una passeggiata nei ricordi dell'anima. Una pittura piacevole, calda e incontaminata, da incompresi businnes e riflessi di mercato, dove possiamo gustare momenti di serena gioia visiva, le sue nature morte, parlano di tempi passati, scene rurali incorniaciate di buona satira che sprigionano profumi naturalistici, a chi osserva le sue opere, un mixer di fusione tra ovattati sentimenti e osservazione critica, le sue opere ci donano un mondo incontaminato di silenzi emotivi, condividendo la gioia primaria, che l'artista Masoli, ci ha comunicato. L’artista Mario Masoli, lo definisco un lirico cantore dell'arte contemporanea, un poeta che scrive versi attraverso il colore, infatti il suo personale timbro cromatico - espressivo, ci conduce in un remoto dialogo introspettivo, dove la realtà e raffigurata da scene e oggetti di uso primario, conducendo l'osservatore, a gustarne visivamente i suoi sentimenti, quotidiani, scene che l'artista ha filtrato dal suo "Book Art" (il suo intimo diario) custodito gelosamente, condividendolo con noi.” Martha Gonzales TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 53
ELIO LUCENTE
CREATORE DI EMOZIONI Elio Lucente nasce a Pratola Peligna AQ, nel 1972, dove vive e lavora. Sin da piccolo comincia a coltivare la passione del disegno e la pittura, verso i 20 anni scopre l’aerografia dando vita a tantissime realizzazioni sperimentate su qualsiasi tipo di supporto, dai caschi, alle moto Harley-Davidson, facendosi un “nome” nel campo regionale e nazionale in questo settore. Con l’esperienza acquisita negli anni e sempre preso a intraprendere nuove strade, comincia in modo spontaneo a dedicarsi alla pittura su tela sia con l’aerografo, con le spatole e poi con i pennelli. In questo passaggio egli trova massima realizzazione della sua vena artistica cominciando a ricevere consensi tra esperti nel campo, in mostre locali, collettive e a tema e poco dopo arrivano anche premi nel concorso internazionale di pittura e scultura “Premio G. D’Annunzio per ben tre anni. Con l’associazione i Pittori Peligni espone a Palazzo Santoro Colella a Pratola Peligna, a Sulmona Palazzo Mazara, ad Assisi, e in prestigiosi Musei: Museo Michetti a Francavilla al Mare, Barbella a Chieti, Monreale (PA), Praga in Repubblica Ceca.
Elio Lucente “Peace in the rain” acrilico su tavola di masonite, cm. 90x90 2019 Nel corso della Fiera d’arte Moderna e Contemporanea ARTE GENOVA 2019, Elio Lucente è stato premiato con l’ambito Trofeo Arte Mercato Prize of the critics International Prix Paul Cèzann, seguito dal Premio Liverpool omaggio ai Beatles, con l’opera The gold Strett. Alteriori riconoscimenti e premi ricevuti: Premio Van Gogh, Gold Palm for The Visual Art - Nizza, curata dalla critica d’arte M. Rosaria Belgiovine, Premio Artista dell’Anno 2019, Premio Raffaello 2019, Premio Paul Cèzanne, Premio Liverpool 2019. Prossimamente sarà inserito nell’Atlante Dell’Arte contemporanea edito da De Agostini, segnalando la sua nuova corrente artistica l’arte paradisiaca. Elio Lucente realizzerà il Palio per la Giostra Cavalleresca di Sulmona, il palio, che si tiene ogni anno nel mese di luglio. Elio Lucente, è inserito nel catalogo Arte & Mercato 2019, 99 Protagonisti dell’arte, e nell’ annuario 2019 Artisti, della casa editrice Mondadori
Elio Lucente “The lake” - (Omaggio agli innamorati) acrilico su tavola di masonite, cm. 90x90 2019 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 54
Info e contatti: Tel. +39 349 5936109 eliolucente2@gmail.com Studio: Via Montello, 98 Abitazione > Via Codacchio 40 67035 Pratola Peligna (AQ)
Elio Lucente “Sul far della sera”, acrilico su tavola di masonite, cm. 90x90 2019
Prize of the Critics 2019
“Elio Lucente, è un artista che dimostra con le sue recenti opere, un spiccato senso di fantasia creativa, opere che attraverso una smagliante stesura cromatica, sono realizzate appunto per essere decifrate, quale sintesi di messaggio emozionale, che il nostro bravo artista, ci vuole comunicare.Dipingere per Elio, significa innanzitutto liberare le sue ansie quotidiane, divenendo così l’arte, strumento di sviluppo e crescita personale, consapevolezza e diniego delle proprie emozioni, rilenvando così quelle attese risposte alle sue domande, scoprendo un mondo diverso e creativo, per accedere al benessere fisico, e al dominio personale, quale fiducia e consapevolezza nel sperimentare nuovi orizzonti e possibilità, di crescita professionale, il tutto esulando plausi dalla critica, sempre ben accettati sicuramente, ma con il fermo obiettivo di creare un’opera artisticamente valida, che sia di gradimento retinico alla visione.” Francesco Chetta
Elio Lucente “Alone in the rain” acrilici su tavola, cm. 90x90 2019 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 55
GIACOMO ROSSIGreat Contemporary Artist Giacomo Rossi è nato a Sassuolo il provincia di Modena nel 1944, dove vive e lavora. Diplomatosi all’istituto tecnico industriale F. Corni di Modena, negli anni ‘80 frequentando per passione l’ambiente artistico dove ha modo di conoscere artisti contemporanei, che influenzeranno positivamente il suo percorso artistico creativo, contestualmente liberando le sue recondite emozioni che svilupperà con grande libertà compositiva nelle sue opere, elaborate con tanta singolare creatività. L’artista confrontandosi sempre più con la critica che ne avvalla positivamente il suo operato, è presente a importanti rassegne e manifestazioni artistiche, partecipa a mostre collettive ed importanti personali in varie città italiane.
“Nelle opere di Giacomo Rossi si avverte quella lirica sensazione concettuale dominata dalla pura informalità astratta, sconfinando oltre i canoni accademici dell’astrattismo pittorico. Rossi crea nelle sue opere ornati materici sublimati dalla sua libertà gestuale, inserendo nel contesto prospettico dell’opera il suo messaggio emozionale scandito con timbri - cromatici abilmente stesi con la tecnica del “dripping” evidenziandone i primi piani con valide campiture dai toni accesi e fortemente contrastati. L’espressione materica che possiamo notare ne genera forza e struttura alla ritmica visiva dell’opera; ed è essenziale per l’artista Rossi, per comunicarci i suoi reconditi sentimenti e concetti riflessivi conducendo l’osservatore a condividerne questi valori.” Francesco Chetta
Giacomo Rossi “Alla ricerca di nuovi pianeti" tecnica mista su tela, cm. 140x70 2018 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 56
Emotions from the cosmos
Giacomo Rossi “Paesaggio nemico" tecnica mista, cm. 70x100 2015 “Bravissimo artista Giacomo Rossi, nella sua inconfondibile tecnica ormai consolidata dalle materiche evoluzioni, che ci descrivono il suo stato d’animo. Una ricerca superlativa, con spiccate note di fantasia creativa, che ci comunicano attraverso il segno cromatico, una dinamica descrizione dei suoi sentimenti e delle sue emozioni, guidate dalla forza gestuale della sintesi compositiva.” Michel Verdant
Giacomo Rossi “alla ricerca di nuovi pianeti” tecnica mista cm. 80x70 2018 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 57
Foto Mariano Annoni
GIANCARLA PARISI Rhapsody Art Design
Giancarla Parisi "Icona 2.0" olio su tela, cm. 100x120 2013 "Una pittura di chiara lettura contemporanea, quella della nostra brava artista campana, Giancarla Parisi, che richiama una cromatica visione dei suoi attoniti sentimenti emotivi, una quinta formale, ben equilibrata, creata con enigmatici volti, quasi a voler richiamare l'attenzione del suo recondito inconscio, con risvolti di pura meditazione contemplativa, comunicandoci, attraverso silenti messaggi, tutto il suo amore per l'arte" Francesco Chetta
Giancarla Parisi "Lady A" olio su tavola, cm. 30x60 2016
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 58
Giorgio Giulianelli
Giorgio Giulianelli “Silenzi” terracotta anni ‘70
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 59
The spiritual visions of Guikni Rivera
La pittura dell’artista Messicana Guillermina Hernandez Rivera, conosciuta comunemente nel mercato dell’arte contemporanea, con il nome di “Guikni” ci coinvolge, affascinandoci attraverso un cromatismo carico di simbolici messaggi spirituali, una pittura che ci descrive con infinita sintesi della figura, il suo ovattato mondo interiore, una pittura avvolta di magici silenzi, ricordi della civiltà Maya, incastonati nella tela. Un diario desunto con estrema chiarezza, dai suoi sogni, un mondo, circoscritto, che l'artista rivive momenti di placata bellezza cromatica, con sgargianti tasselli caleidoscopici, inseriti nell’opera. Un artista Guikni Rivera, che dipinge le sue opere, assolutamente con enorme amore e passione, il suo magico mondo, avvolto di silenzi meditativi. E' così che l'artista Messicana Guikni Rivera, ci parla della sua missione artistica, attraverso una calda e intima gestualità formale, esternata nelle sue opere, rivelandoci reconditi messaggi, dal profondo del cuore, di umile artista, dialogando attraverso la sua personale tavolozza carica di luce solare, e splendenti cromie, animate di profonda forza espressiva, che donano all'opera raffigurata, infinite, emozioni cromatiche. International Prize 2019 Paul Cèzanne Michel Verdant Cannes
L’artista Guikni
“Forza magnetica” olio su tela, cm. 50x70 2018 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 60
Perseveranza” olio su tela, cm. 50x70 2018 Foto a destra, “Kin Maya” olio su tela, cm. 50x70 2018
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 61
SPECIALE FIERE
Fiere di Padova
ARTE
15 - 18 NOVEMBRE 2019
XXX° MOSTRA MERCATO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA ArtePadova 2019 è organizata da
photos archivio effeci
NEF
Uno dei due grandi padiglioni di ArtePadova, Padiglione 8
Padiglione 8 ArtePadova 2014 foto archivio effeci
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 62
Nord Est Fair
Padova Italia +39 0498800305
www.artepadova.org
PADOVA
30 anni di successi!
Sarà un traguardo importante, quello dei 30 anni per il patron Nicola Rossi, che suggellerà il prossimo anno, con un fitto calendario di eventi speciali. ArtePadova, la mostra-mercato d’arte moderna e contemporanea, nasce nel 1988, si svolgeva nei padiglioni 4 e 5 di Padova Fiere, nel corso di tutti questi anni, non ha deluso i collezionisti ed espositori, in quanto ben strutturata, sempre ricca di sorprese e novità. Cinque giorni all’insegna della cultura e dell’investimento nell’arte si daranno appuntamento un numero considerevole di operatori, visitatori, investitori e collezionisti provenienti da ogni angolo di Italia ed Europa. Circa 200 espositori, selezionati tra le più importanti e rinomate gallerie d’arte nazionali, e tra i migliori artisti italiani e stranieri, offriranno a tutti gli appassionati un’ antologia di opere come sempre di altissimo livello. Un ringraziamento a tutto lo staff della Nef. Nel corso di questi anni, Arte Padova, è cresciuta sempre più, sia sul livello espositivo, che qualitativo, con un crescente numero di rinomate gallerie presentate, qualificandosi a livello nazionale tra le migliori vetrine dell’arte moderna e contemporanea. Arte Padova ha sempre saputo presentarsi al collezionismo con una nutrita serie di valide e rinomate gallerie, con opere di artisti storici. Ricordo con enorme piacere la mia prima visita nel 1994, nei vecchi padiglioni 4 e 5, rimasi così soddisfatto, al punto di condurmi ad essere presente gli anni successivi con la mia ex galleria New Art Promotion. F. C.
ArtePadova 2009 Gianmaria Potenza
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 63
2019
30°
15 - 18 NOVEMBRE
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 64
I Segnalati 2019 Vol. VIII° pag. 201
Nicola Rossi e Francesco Chetta ArtePadova 2009
Arte Collezionismo - ArtePadova 2008
Francesco Chetta editore presente
ARTEPADOVA dal 1997
ArtePadova 2008 Galleria Lazzaro by Corsi l’editore F. Chetta con Sandra Lazzaro Foto Copyright Archivio effeci edizioni
ArtePadova 2008 Il Prof. Segato critico e storico d’arte, con la gallerista e critico d’arte Mariarosaria Belgiovine.
ArtePadova 1999 Stand New Art Promotion di Francesco Chetta, con Arricivida, Cibra, Segato e Belgiovine, Arte Padova 2009 Athos Faccincani e Mariarosaria BelgiovineTOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 65
Max Prat Contemporary Artist
Max Prat “Untitled - 9971” acrilici su legno, cm. 210x45 Max Prat “Untitled - 10144 ” acrilici su tela, cm. 60x120 2009 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 66 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 66
Max Prat “Untitled - 10137” tecnica mista su tela, cm. 70x70 2009
Max Prat “Untitled - 10279” acrilici su finta pelle, cm. 147x50 2014 TOP67 GALLERY Art Magazine 2019 pag. 67 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag.
Liverpool Prize 2019
tribute to the BEATLES Abbey Road Strett
Abbey Road è il titolo del dodicesimo album composto dai Beatles, famosissimo per la presenza di canzoni come “Something” e “Here comes the sun” e considerato tra i migliori nella storia della musica. Grazie alla copertina dell’album, Abbey Road, famosa strada londinese in cui i Beatles registrarono la maggior parte dei loro successi, si è trasformata in un’icona indiscussa della musica (quella buona). Tutt’oggi milioni di fan volano a Londra per raggiungere l’attraversamento pedonale più fotografato al mondo. Camden è il quartiere più alternativo di Londra che, con i suoi palazzi signorili, il suo mercato e il suo enorme Regent’s Park, rappresenta tappa obbligatoria per i turisti che visitano la capitale inglese. L’8 Agosto del 1969 i quattro componenti della band (Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Star) fermarono per 10 minuti il traffico di Abbey Road per una sessione fotografica da cui trassero la copertina dell’omonimo album: l’attraversamento pedonale che, sin dalla nascita della band, li portava al loro studio di registrazione. Proprio per questo decisero che la cover avrebbe racchiuso un pezzo di vita quotidiana così importante per loro.
Il leggendario gruppo dei BEATLES
Abbey Road Studios
The Gold Street,Art opera del Maestro TOP GALLERY Magazine 2019 pag. 68 GALLERY Art Magazine 2019 pag. 68 TOP Elio Lucente
The
The Artists
Mario Masoli
Mirko Roncelli
Giacomo Rossi
Delfina Porcu
Guikni Rivera
Elio Lucente
Domenico Savoldelli
Kaola Oty
Emilio Marrazzo
Max TOP Prat GALLERY Art Magazine 2019 pag. 69
Giogio Laveri Crayon et taille-crayon
Galleria Santo Ficara TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 70
Firenze
Peter Hide
"Bidon dollar" TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 71
SERGIO ROSSI 1937 - 2003
Una vita dedicata all’arte Sergio Rossi è stato un artista dall’animo umile, ma sopratutto cordiale e socievole, mai polemico sempre sorridente e comunicativo. Sergio Rossi ci svela con le sue poetiche visioni, un realismo magico, carico di un particolare filtro compositivo, evidenziato con sobria sintesi attraverso pochi elementi inseriti, nell'opera da lei eseguita, facendo emergere dalla visione attenta dell’opera, una sinfonia naturalistica ovattata, illustrata con allegra sintesi nella stesura dei colori, tutto ciò, reso attraverso vibranti accenni di reconditi pensieri, ed emotivi ricordi, del suo passato. La capacità espressiva di Sergio Rossi, si evidenziava sopratutto, nelle sue silenti marine realizzate essenzialmente con profonda sintesi, del segno nell’ornato compositivo, inserendo tasselli di personale emozione. Una pittura così sobriamente elaborata, che sconfina al di fuori dei classici schemi di scuola accademica, ma frutto della sua innata fantasia pittorica, libera da qualsiasi conduzione schematica formale. ...”avevamo in comune con il caro amico Sergio, Il grande amore per l’arte, in particolare le “marine”, artista di grande e profonda umiltà, che contraddistingue il vero Artista dal Pittore: Sergio riportava sulle tele solo recondite emozioni della sua vita. Dipingere per Sergio significava, liberarsi dagli affanni quotidiani, scrivere attraverso il segno e il colore tracce dell suo passaggio, un sussurro sinfonico di note cromatiche, che davano vita alla sua espressione pittorica.”... Sergio ti ricorderò sempre così!!! Francesco Chetta
Sergio Rossi “Vele rosse sul canale” olio su tela, cm. 40x60 2001 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 72
Emilio Marrazzo
Emilio Marrazzo “Untitled”” olio su tela, cm. 80x120
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 73 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 73
Max Prat “Untitled” tecnica mista su tela, cm. 50x50 2016 Max Prat ci svela con le sue performanti opere, attraverso una singolare sintesi compositiva, impreziosite di un profondo cromatismo, ben strutturato attraverso una decisa gestualità compositiva dell'opera da lui eseguita, che fanno emergere tutta la freschezza e spontaneità, una quinta ovattata, illustrata con allegra sintesi omogenea dei colori, e vibranti accenni di reconditi pensieri, che attirano lo sguardo dell’attento osservatore delle sue informali opere. La capacità tecnica - espressiva di Max Prat, è perfettamente constatabile, nel saper descriverci, con profonda sintesi, atmosfere di assoluta emozione. Jean Charles Spinà
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 74 GALLERY Art Magazine 2019 pag. 74 TOP
Domenico Savoldelli “Planetario” acciaio inox lucidato a specchio, cm. 45x45
Domenico sAVOLDELLI www.savoldellimilano.com TOP GALLERY Art Magazine 2019 TOP pag.GALLERY 75 Art Magazine 2019 pag. 75
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 76
Truka Red ceramica, smalti e oro, cm. 30 2013
GIORGIO LAVERI
Peter Hide
TO LOVE MONEY OVER EVERYTHING! tecnica mista e banconote fac simile, su tela cm 50x50x2,5 - 2016
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 77
Emilio MARRAZZO
impulsive GESTUALITY Emilio Marrazzo, pittore e scultore contemporaneo, nasce a Mesoraka, in provincia di Crotone Calabria. Ha studiato alle Belle Arti di Catanzaro, completando la sua attuale ricerca artistica da autodidatta. --”Emilio Marrazzo, si disingue nel mondo dell’arte contemporanea, approdando al suo attuale linguaggio, ricercando sempre più il suo essere, una grande gestualità compositiva, che lo conduce a ricercare sempre più la sua classe stilistica, esprimendo così il coraggio di lirica espressione interiore, quale impegno sociale di artista e di uomo, illustrando pittoricamente una spiritualità primitivistica, ben equilibrata negli accostamenti tonali,che donano al dipinto, quella giusta atmosfera, con notevoli effetti. “Silenti emozioni autobiografiche” ....atmosfere cromatiche caldamente custodite nel suo intimo diario, di umile artista. L’opera di Emilio Marrazzo, si inserisce nel panorama dell’espressionismo nordico, dove appunto, la sua ermetica gestualità impulsiva, con richiami ai grandi maestri dell’astrazione a stile Munch, è caratterizzata da caleidoscopici tasselli materici, racchiusi da vibranti pennellate, essenzialmente incise sulla tela, con estrema libertà segnica, che liberano così la sua mente, da ricorrenti condizionamenti sociali.”... Francesco Chetta
Emilio Marrazzo “Profilo di donna” tecnica mista su tela, cm. 50x60
Contatti Studio Via Rena Rossa, 25 88838 Mesoraka (KR) cell. 324 8433439 Mail. emilmarrazzo78@gmail.com Emilio Marrazzo “Untitled” tecnica mista su cartone, cm. 118x79
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 78
Emilio Marrazzo “Untitled” olio su tela, cm. 78x56
Emilio Marrazzo “Untitled” olio su tela, cm. 80x120
Emilio Marrazzo “ Untited” olio su tela, cm. 200x200 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 79
FONTANA BONALUMI MANZONI CASTELLANI
OLTRE LA PITTURA
di Francesco Poli
Quattro grandi Artisti della scena artistica milanese degli anni 50/60 Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, questi artisti, in stretta interrelazione con le esperienze europee e americane più avanzate, sono tra i principali esponenti italiani di quel processo di cambiamento che contribuirà in maniera decisiva all’affermarsi di una nuova fase delle ricerche plastiche. Di questa svolta radicale che avrà sviluppi in molte direzioni (dal coinvolgimento diretto dello spazio e dei materiali della realtà, con modalità minimaliste e processuali, all’intensificazione dei rapporti fra arte e vita fino a forme estreme di concettualizzazione) viene messo a fuoco qui un aspetto specifico della produzione di cruciale importanza e cioè quello della produzione di opere realizzate non solo con materiali “classici”(tele colori) ma anche con elementi e procedure sperimentali. Sono opere che si proponngono di andare n“oltre la pittura” nel senso del superamento di una concezione tradizionale della pittura, in particolare quella informale allora dominante (che gli americani definivano “Painterly”) caratterizzata da un enfatizzazione delle Lucio Fontana “Concetto spaziale” idropittura su tela rossa cm. 46 x 38 1962 pulsioni soggettive e dell’espressività individuale e delle valenze esistenziali. Questa innovazione avviene in direzione di un’ inedita apertura della superficie alla concreta dimensione dello spazio tridimensionale, di un raffreddamento degli effetti strettamente pittorici in chiave monocromatica e di una accentuazione della percezione del quadro come oggetto fisico. Precursore indiscusso è Lucio Fontana la cui opera va ben al di là dei limiti di un inquadramento nella tendenza informale. Fin dagli anni ’30, nella sua complessa ricerca, vitalmente tesa a sperimentare nuove soluzioni plastiche, si possono (molto in sintesi) individuare due componenti di fondo che vengono sviluppate nel tempo con assoluta libertà, contemporaneamente e in dialettica fra loro, sempre all’interno della sua concezione spazialista: quella con valenze neobarocche e decorative, e quella più riduttiva e ‘concettuale’ che privilegia tendenzialmente il monocromo con interventi di buchi e tagli di natura più essenziale. Ed è, in particolare questo genere di lavori che influenza maggiormente gli artisti della generazione più giovane come Manzoni, Castellani e Bonalumi, che considerano Fontana un maestro e con cui espongono in molte occasioni. Anche se di breve durata, l’esperienza che riunisce in modo emblematico questi artisti (insieme ad altri, tra cui il gruppo internazionale Zero) intorno ad una problematica di ricerca radicalmente nuova ed è quella della rivista milanese Azimuth, fondata nel settembre del 1958 da Castellani e Manzoni (con la collaborazione di Agnetti) che uscirà in soli due numeri. Tra i testi pubblicati, oltre a quello di Guido Ballo dedicato a Fontana (il solo di carattere monografico) i più significativi sono le dichiarazioni programmatiche di Castellani, Continuità e nuovo, e di Manzoni, Libera dimensione (entrambi nel n. 2, 1960) TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 80
Zero) intorno ad una problematica di ricerca radicalmente nuova ed è quella della rivista milanese Azimuth, fondata nel settembre del 1958 da Castellani e Manzoni (con la collaborazione di Agnetti) che uscirà in soli due numeri. Tra i testi pubblicati, oltre a quello di Guido Ballo dedicato a Fontana (il solo di carattere monografico) i più significativi sono le dichiarazioni programmatiche di Castellani, Continuità e nuovo, e di Manzoni, Libera dimensione (entrambi nel n. 2, 1960) e l’importante contributo del critico Udo Kultermann, Nuova concezione della pittura. Lo scritto di quest’ultimo è in stretto rapporto con la fondamentale mostra “Monocrome Malerei” (Kunstmuseum di Leverkusen, 1960), in cui il critico presenta le più significative espressioni di pittura monocroma con opere di molti artisti tra cui Yves Klein, Ad Reinhardt, Arnulf Reiner, Otto Piene, Jef Verheyen, Fontana, Manzoni e Castellani. Il più giovane Bonalumi non è presente anche se va sottolineato che i tre artisti già dal ’58 -’59 fanno gruppo presentandosi insieme in un ciclo di mostre alla Galleria Pater di Milano, alla Galleria del Prisma di Milano, alla Galleria Appia Antica di Roma, ed alle Gallerie Casper di Losanna. Per precisare qui, sia pure brevemente il senso della ricerca di Castellani e Manzoni, possiamo partire proprio dai loro testi pubblicati su “Azimuth”. Castellani, nella sua mirata analisi dell’arte delle avanguardie, colloca come punto di riferimento iniziale e fondamentale della sua idea di “nuova concezione artistica” l’opera di Mondrian: “… iniziando a considerare l’opera d’arte come oggetto autonomo a se stante, le nega implicitamente la funzione del rappresentare (…) Mondrian dà perciò l’avvio a una dinamica dialettica il cui sviluppo, reso possibile dall’apporto di esperienze anche contraddit-
Agostino Bonalumi “ Rosso “ tela estroflessa e acrilico cm. 80 x 60
torie, porta oggi all’affermazione delle possibilità di una forma d’arte ridotta alla semanticità del suo linguaggio …” è questa forma d’arte, lontana da ogni connotazione soggettivistica, per Castellani > può basare su un solo criterio compositivo possibile “non implicante una scelta di elementi eterogenei e finiti”. Questo criterio è “il solo che, attraverso il possesso di un’entità elementare, linea, ritmo, indefinitamente ripetibile,
superficie monocroma, sia necessaria per dare alle opere stesse concretezze di infinito e possa subire la coniugazione del tempo, sola dimensione concepibile, metro e giustificazione della nostra esigenza spirituale”. Castellani realizza la sua prima Superficie (Superficie nera in rilievo) nel 1059, adottando una tecnica particolare che rimarrà costante, con variazioni relative, in tutti gli sviluppi successivi della sua ricerca, anche nei lavori che coinvolgono in forma più ampia la dimensione ambientale (tele sagomate, angolari, dittici, trittici, e veri e propri ambienti). 20080 x 60 2009, Per creare le sue superfici trapuntate a modulazione tridimensionale variata ma tendenzialmente seriale, l’artista utilizza dei chiodi piantati e disposti in modo ordinato nella parte retrostante la tela. Questo procedimento operativo, che evidenzia la specifica fisicità del supporto, è finalizzato principalmente alla definizione concreta di una fredda strutturalità spazio – temporale e non alla stimolazione di effetti ottico – percettivi nel senso dell’arte programmata.
Enrico Castellani “Superfice rossa“ acrilico su tela
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 81 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 81
Ogni opera è sempre rigorosamente monocroma: nera, rossa, gialla, con argento o alluminio, e soprattutto bianca. “il bianco - ha dichiarato l’artista in una intervista del 1983 – per me non è un colore, ma l’assenza di colore. Il bianco è il colore, ovvero il non colore, che rende più sensibile questa oggettivazione.” E veniamo ora a Manzoni e al suo testo Libera dimensione, in cui l’artista giustifica così la realizzazione dei suoi Achromes e delle sue Linee: “il verificarsi di nuove condizioni, il proporsi di nuovi problemi, comportano, con la necessità di nuove soluzioni, nuovi metodi, nuove misure (…) Per questo io non riesco a capire i pittori che, pur dicendosi interessati ai problemi moderni, si pongono a tutt’oggi di fronte a un quadro, come se questo fosse una superficie da riempire di colori e forme, secondo un gusto più o meno apprezzabile (…) perché invece non vuotare questo recipiente? Perché non liberare questa superficie? Perché non cercare di scoprire il significato illimitato di uno spazio totale? Di una luce Enrico Castellani “Superfice bianca“ acrilico su tela cm. 100 x 100 2009 pura ed assoluta? Alludere, esprimere, rappresentare sono oggi problemi inesistenti (…) : un quadro vale solo in quanto è, essere totale; non bisogna di nulla; essere soltanto (…) l’infinibilità è rigorosamente monocroma, o meglio ancora di nessun colore (…) una superficie bianca che è una superficie bianca e basta, una superficie incolore che è una superficie incolore (…) Questa superficie indefinita (unicamente viva) se nella contingenza materiale dell’opera non può essere infinita, è però senz’altro indefinibile, ripetibile all’infinito, senza soluzione di continuità; e ciò appare ancor più chiaramente nelle linee; qui non esiste nemmeno più il possibile equivoco del quadro …” i primi Achromes sono presentarti nella sua prima personale alla Galleria Pater di Milano nel 1958 sono quadri realizzati con del caolino che ricopre grezze superfici formate da pezze quadrate combinate in modo abbastanza regolare fra loro, oppure da delle tele con varie piegature orizzontali o verticali. tica viene poi elaborata anche in successivi cicli di lavoro dove il materiale tela viene sostituito sono quadri realizzati con del caolino che ricopre grezze superfici formate da pezze quadrate combinate in modo abbastanza regolare fra loro, oppure da delle tele con varie piegature orizzontali o verticali.
Piero Manzoni “Achrome“ tela grinza e caolino cm 35 x 80 1958-59 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 82
Agostino Bonalumi “ Bianco “ tela estroflessa e acrilico cm. 80 x 60 2009
Questa idea monocromatica viene poi elaborata anche in successivi cicli di lavoro dove il materiale tela viene sostituito direttamente da altri materiali bianchi, di più evidente espressività fisica, come quadrati o batuffoli di cotone, blocchetti di polistirolo o lana di vetro. Sempre nella categoria degli Achromes si possono inserire le michette di pane colorate in bianco che, come vuole la leggenda, sarebbero state realizzate come ritratti del panettiere dell’artista. Come Manzoni e Castellani, anche Agostino Bonalumi ha avuto una primissima fase di carattere informale materico. E a partire dal 1959/60 che inizia a sviluppare la sua nuova linea di ricerca, in parallelo con quella di Castellani ma con caratteristiche e sviluppi diversi. Nei suoi quadri-oggetto, anch’essi monocromi, la classica bidimensionalità della tela si articola in rilievi tridimensionali, attraverso interventi ed “estroflessione” con libere configurazioni essenzialmente geometriche e modulari, ma anche con particolari elaborazioni curve. Tutte le sue opere si intitolano semplicemente col nome del colore protagonista. Molto preciso ed acuto è il seguente commento di Klaus Wolbert: “sebbene le sue pitture oggetto che chiama estroflessioni mantengano generalmente l’ortogonalità del quadro, la tela non è più solamente una superficie di supporto per interventi pittorici: diventa un fenomeno formale in sé Bonalumi inarca parte della sua tela in avanti verso lo spazio; vi installa speciali sottostrutture che donano rilievo plastico, permettendole di catturare la luce e gettare ombra da sola; inoltre rafforza l’effetto così ottenuto, usando sempre un unico colore, piatto, omogeneo, privo di sfumature per la tela, che diventa così monocroma.
Con le estroflessioni Bonalumi riesce a plasmare creazioni artistiche che costituiscono, nel seno più forte, oggetti autonomi, dati fattivi e fortemente chiusi in se, che comprendono spazio, colore, luce e ombra senza illustrare questi in modo fittivo ed illusorio. Al tempo stesso, però, questi oggetti sono anche belli in senso ideale: hanno una perfezione così impeccabile da avvicinarli all’assoluto (…) le Estroflessioni sono sia radicali nella conzione formale, sia ideali nella pretesa estetica... Francesco Poli Courtesy Galleria Mazzoleni
Piero Manzoni “Achrome“ panno cucito cm 74,5 x 55 1960-61
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 83
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 83
WALTER LAZZARO Invito alla SOLITUDINE
di Francesco Chetta
Walter Lazzaro, grande interprete della pittura metafisica contemporanea, con le sue opere ha descritto un mondo
ricco di silenti spazialità. Un percorso condotto con ricerca stilistica carica di numerose emozioni sensoriali, dai toni tenui e delicati, nelle sue opere si avverte un senso di tranquillità, di pace, di raccoglimento meditativo, che ognuno di noi vorrebbe trovare in una quinta di ovattata spiritualità per riflettere. Le sue marine, assorte e silenziose, ci parlano e ci coinvolgono con grane forza espressiva. Raramente la quiete è turbata dalla presenza della figura; i suoi messaggi sono chiari. L’uomo ha bisogno di scandagliare la sua interiorità, di trasportare la sua dimensione intimista, in un contesto scenografico assolutamente perfetto per l’equilibrio e la sobria ricerca cromatica. Ho avuto modo di conoscere il Maestro Walter Lazzaro negli anni 70, nella sua Galleria Studio di via Brera a Milano: “mi soffermavo sempre, davanti la sua vetrina ad ammirare le opere raffiguranti le barche, finchè un giorno davanti all’ingresso mi chiese: tu chi sei? vedo che ti fermi spesso.... ed io risposi: sono uno studente Maestro, e amo moltissimo l’arte, in particolare le sue opere, indicandogli una tela con una barca solitaria bianca. Da quel giorno, ogni volta che passavo da quelle parti, era per me inevitabile passare a salutarlo, instaurando una fugace amicizia, che purtroppo con il passare degli anni si spense. Nel suo studio, si avvertiva pur con il caos di tele, libri e colori sparsi, un aria di raccoglimento, “Un invito alla solitudine” proprio come il titolo di un ciclo delle sue opere. La personalità di Walter Lazzaro era molto particolare: anticonformista e schivo delle platee, dolce e romantico dei suoi racconti, ricordi intrisi di poesie cromatiche. Le sue opere, ricche di materia, ombrati di luce particolarmente riflessa, costituiscono la sua ricerca dettata dallo studio e dal racconto dei luoghi dove ha vissuto parte della sua vita. Walter Lazzaro, rimarrà sempre nel cuore e nello spirito, di chi lo ha conosciuto, condivedendone il suo messaggio. Una sua ricorrente frase: “Amo il prossimo, ma coltivo la solitudine” (Francesco Chetta)
l’editore Francesco Chetta, con la figlia Sandra Lazzaro, Galleria Lazzaro by Corsi Milano TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 84
Arte Padova 2008 Francesco Chetta Stand Galleria Lazzaro by Corsi
Walter Lazzaro “Barca e Mareggiata Olio su tela, cm. 50x70 1979 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 85
Walter Lazzaro
Roma 1914 - Milano 1989
Walter Lazzaro “Tre capanni” Olio su faesite, cm. 30x40 1974 Walter Lazzaro, è nato a Roma il 5.12.1914, dopo le scuole dell’obbligo, frequenta il Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti di Roma e nel quadriennio 1929-32 vince la borsa di studio governativa bandita per concorso tra gli studenti delle Scuole Artistiche di Roma. Nel 1937 è premiato dalla Reale Accademia d’Italia. Nel 1942 è premiato alla XXIII Biennale internazionale d’Arte di Venezia. Ha quindi un’intensa parentesi come attore teatrale e cinematografico, apprezzato da Blasetti e prescelto da Enrico Guazzoni per interpretare la parte di Raffaello Sanzio nel film “La Fornarina”. Nel 1943, tenente dei Granatieri, è portato in campo di prigionia in Polonia da dove rientrerà alla fine del conflitto. Riprende l’attività di pittore ed è invitato a numerose Quadriennali d’Arte di Roma. Dal 1950 è Perito d’Arte del Tribunale di Roma. La sua opera è via via sempre più apprezzata e lo dimostrano le innumerevoli Mostre Personali in Italia e all’Estero. Inoltre svolge l’attività di insegnamento, sin dal 1935, come docente di Pittura nel Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti di Roma, Carrara, Bologna, Milano-Brera e fonda e dirige il Liceo Artistico di Novara. Nel 1980 viene insignito dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica, ma non essendogli stato concesso di proseguire l’insegnamento, per raggiunti limiti di età, restituisce al Presidente Pertini il riconoscimento ricevuto. Muore a Milano per i postumi di un incidente stradale, il 3.3.1989. Archivio Walter Lazzaro Galleria Lazzaro by Corsi dir. Adriano Corsi, Via Cenisio, 50 Milano Tel. 02 36521958
Walter Lazzaro “Colloquio” Olio su cartone telato, cm. 23,1x44,8 1978 -Collezione privata G. Conte (Mi) TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 86
Foto: Courtesy Archivio Lazzaro by Corsi (Milano) Foto: Courtesy Archivio Lazzaro by Corsi (Milano)
Walter Lazzaro “Versilia silente” , Olio su cartone telato, cm. 35x50 1977
Walter Lazzaro “Siesta” Olio su tela, cm. 30x40 1971 - Courtesy Galleria Il Castello Milano TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 87
AURORA MALETTA
"Nudo alla finestra" olio su tela, cm. 60x80 1997
TOP GALLERY Art Magazine TOP 2019 GALLERY pag. 88 Art Magazine 2019 pag. 88
“Una particolare magia visiva, si cela nelle opere, della nostra amata pittrice fiorentina Aurora Maletta, opere eseguite con particolare studio e ricerca tecnica. La sua passione per i colori, in particolare per il ritratto, la collocano senza dubbio tra la schiera di quegli artisti, che hanno dato tutto la loro vita all'arte pittorica, ricercando sempre più a far emergere dal ritratto dipinto, il sentimentalismo emotivo, tralasciando la perfezione anatomica della figura, ciò gli ha permesso di evocare nelle sue opere, una soffusa poetica, che ci coinvolge emotivamente, una sincera sinfonia di malinconici ricordi, associati in un contesto reale di pura spiritualità sfuggente alla memoria. Il compito dell'artista, è proprio quello di catturare quell’attimo fuggente, trasferendolo sulla tela, con pura sintesi poetica, sia nei contenuti plastici, che nella composizione prospettica dell’opera. Un artista dunque Aurora Maletta, che riesce a coinvolgere l'osservatore delle sue opere, trasportandolo in un ovattato viaggio, di ricordi e sequenze sceniche del nostro passato, discostandosi nettamente da mode e linguaggi informali, una pittrice pura, daI segno sincero e ovattato, una particolare gestualità, desunta dal suo filtro creativo, che evidenzia il suo personale estro pittorico e della sua cromatica e variopinta tavolozza.” Francesco Chetta
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 89 Art Magazine 2019 pag. 89 TOP GALLERY
A t h o s F a c c i n c a n i
Athos Faccincani “Intimità” olio su tela cm. 70 x 100 “Faccincani libera dalla sua mente, le più recondite emozioni che quotidianamente assorbe dalla sua prediletta e amata madre natura. Nelle sue tele osserviamo quei caldi toni cromatici che ci avvolgono di infinite emozioni una stesura ricca di vibranti pennellate, quasi una sinfonia naturalistica di profumi e messaggi sensoriali, l’osservatore coglie dall’opera le stesse emozioni cui il maestro ha trasportato su di essa. Faccincani approda al suo linguaggio attuale di nuova figurazione avendo assimilato personalmente i vari risvolti negativi di una società apparentemente dominata di tranquillità emotiva, il suo filtro creativo gli permette di esternare nella sua pittura la gioia di comunicare, l’ovattato risveglio interiore dove gli affanni dell’umanità scandagliano la nostra esistenza. Molte sue opere paesaggistiche testimoniano la sintesi poetica di una natura incontaminata, in perenne fioritura, un germoglio vitale, essenziale alla nostra quotidianità.” Francesco Chetta
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 90 TOP GALLERY Art Magazine 2018 pag. 90
Oxana Albot
Critical and Historical Art La natura, nella sua dimensione fiabesca, diventa un'immagine caleidoscopica dove luce e colori veicolano un'ingenuità ed una vivacità melodiche e commuoventi. E' l'impressionismo che riaffiora come una nuova alba che riporta il paesaggio non solo su un piano quasi 'metafisico' ma persino 'surreale'. Il mondo emana la sua vitalità attraverso mille parvenze e toni dove il segreto, il sogno, la magia delle cose e dei paesaggi e la loro sintesi esprimono gioia e purezza. L'arcobaleno coincide con la vita quando il pittore riesce a dare forza e un potere comunicativo non solo al colore ma anche al pennello, senza rinunciare al dinamismo della fantasia. Athos Faccincani non dipinge con i colori – ma li fa vivere sulla tela! Oxana Albot
Trionfo di luce, a Santorini - olio su tela, cm. 80 x 90
Dr.ssa Oxana Albot Critico e Storico d’arte, consulente peritale, presso il Tribunale di Genova, lingue estere conosciute e parlate: Inglese, Francese, Tedesco, Italiano, e Russo. Ripetizione di Lingue, Lezioni d’arte, pittura, scultura, saggi critici sulla storia dell’Arte, Recensioni critiche redatte in tutte le lingue, Recentemente, ha svolto attività redazionali e di promozione turistica per la città di Genova, oltre a realizzare un progetto museale-artistico per il Castello d’Albertis di Genova.
Pubblicazioni: Galleria Italia 2014-15-16-17-18 Biancoscuro Magazine 2015 - 16 Azur Magazine 2014-15-16-17-18 I Segnalati di Arte Collezionismo 2014-15-16-17-18 Presentazione Annuario Top edition ARTE Collezionismo 2017
Info: redazioneartivisive@gmail.com
TOP GALLERY Art Magazine 2019 TOP pag. 91 GALLERY Art Magazine 2019 pag. 91
DELFINA PORCU Silenzi interiori Nuove visioni contemporane, scandite con intimo sentimentalismo interiore, queste le recenti opere della nostra creativa pittrice sarda, che di descrivono tutto il suo mondo pittorico, una sintesi compositiva altamente ricercata attraverso una buona esecuzione pittorica, lasciando libertà segnica, alla sua fantasia creativa. Delfina Porcu attraverso le sue opere, ci trasmette recondite emozioni, trasportandoci in un remoto viaggio di sogni e realtà vissute, ogni sua opera, ci parla di lei, ci trasmette pittoricamente, i colori della solitudine, dove echeggiano silenti ricordi, di una vita trascorsa al fianco del suo carissimo Aldo, gioie e amarezze appunto, che la vita inesorabilmente, avvolge i nostri cuori, da soffusi sentimenti, conducendoci ad una meditata riflessione della nostra esistenza, quasi un dialogo emotivo tra l’artista e la tela, dove i silenzi interiori, si scontrano con la realtà quotidiana; un racconto poetico, ricco di emozioni e vaghi, ricordi, gelosamente racchiusi nel suo diario, e caldamente custodito nel suo cuore. (Jean Charles Spinà Critique d’art Nice) Delfina Porcu artista autodidatta, sente il bisogno di esprimere la sua impulsiva gestualità pittorica, attraverso un linguaggio pittorico di natura espressionista, è fonte creativa delle sue visioni interiori. La sua crescita pittorica è osservata dalla critica con grande interesse, sia dal piano creativo che per i messaggi sociali spesso richiamati nelle sue opere. La libera gestualità che possiamo notare ci conferma l’incomparabile bellezza dell’armonia tonale catturata dalla sua fantasia artistica, soventemente ripresa attraverso un composizioni ricche di caleidoscopici tasselli cromatici. Delfina Porcu, ha tenuto mostre collettive e personali a: Grazzano Visconti, Castrocaro Terme, Sirmione, Cesenatico, Rimini, Riccione, Cervia, Padova, Parma, Udine, Firenze, Peschiera del Garda, Piacenza, Vicenza, Venezia, Nizza e Montecarlo, Pavia, Imola, Forlì, Cremona, Montecarlo - Principato di Monaco, Mondial Tour 2014, Isole Canarie, 2014 mostra personale Galleria Liberementi Pavia, Hotel Boemia Riccione 2014, Rassegna d’arte New Bristol Cesenatico 2014, Presente a Arte Parma 2014, Arte Fiera Contemporanea Forlì, Arte Cremona 2015-2016-2017, Vernice Art Fair Forlì 2015-2016-2017, Arte Padova 2016, Art Monacò 2016, Arte Genova 2017, Arte Parma 2017, Arte Cremona 2017, personale in contemporanea alla fiera Arte Piacenza 12 gennaio 2017, Arte Padova 2017, Arte Bergamo 2018, Arte Genova 2018, Vernice Art Fair 2018 Forli, Arte Parma 2018 2015 Mondial Tour, a cura di Jean Charles Spinà, Premio Artista dell'anno Cesenatico, Premio Leone d'oro Venezia, Premio Oscar Montecarlo, con presenza delle sue opere, nelle fiere: Arte Cremona, Immagina, Contemporanea Forlì, Arte Genova, Artepadova. 2016 Segnalata al III° Trofeo Kirkland Washington, Premio Biennale La Vela d'Oro a Cesenatico. Fiera di Cesena 2018, Vernice Art Fair 2019, Art Parma Fair 2019, Great Artist in the world Cesenatico 2019, Premio Paul Cèzanne - Premio della critica Arte Mercato 2019 premio assegnato nel corso di Arte Genova, Fiera di Genova 14 - 18 febbraio 2019
Delfina Porcu “Untitled” T. mista e oggetti vari su tela, cm. 60x80 2018 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 92
"L'artista Delfina Porcu, attraverso la gestuale modulazione del cromatismo informale, si avvicina con intima introspezione, al dialogo emotivo, un mediatico filtro circoscritto di caleidoscopici tasselli materici, dove la superfice dell'opera, viene così ad essere influenzata dal suo temperamento: a volte sereno a volte turbato, un turbamento da indagare nella sua vitalità oggettiva, dove l'essere, lascia infiniti spazi all'emozione, indagando così il recondito diario del vissuto. Delfina Porcu, colma la sua sete di espressione artistica, utilizzando per la realizzazione delle sue opere, la formula compositiva del Dripping, una tecnica di derivazione delle avanguardie americane degli anni sessanta, questo permette all'artista una totale assenza di composizione dell'opera, ma bensì di liberare le sue ansie, le sue gioie, e soprattutto placare incondizionatamente la sua sete espressiva." ...Una pittura, che va vista, e compresa con intima visione, del reale, scandagliarne minuziosamente gli affranti esplosivi della materia saggiamente plasmata e dominata dai forti contrasti cromatici, credo che un artista possa concedersi largamente l'utilizzo di questa particolare tecnica, ed esprimersi con larga libertà d'azione, solo dopo aver valicato la soglia della sofferenza che la vita, a volte ci riserva. Francesco Chetta
Delfina Porcu “Untitled” T. mista e oggetti vari su tela, cm. 60x60 2018
Delfina Porcu “Untitled” T. mista e oggetti vari su tela, cm. 40x90 2016
Delfina Porcu “Untitled” T. mista su tela, cm. 60x60 2018
Info e contatti: redazioneartivisive@gmail.com Tel. +39 366 3433707
Delfina Porcu “Untitled” T. mista su tela, cm. 60x80 2018 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 93
Valeria Gubbati “Messaggi interiori” “Grande gestualità compositiva, quella che si riscontra nelle opere dell’artista veneta Valeria Gubbati, una pittrice contemporanea, che ci affascina attraverso la meditazione delle sue performanti opere, realizzate con evanescenti composizioni informali, abbinate da una valida stesura cromatica, carica di messaggi interiori, che avvolgono l’osservatore delle sue opere, trasportandolo in una recondita dimensione, fortemente emotiva. Una pittura quella di Valeria Gubbati, ben equilibrata nella sintesi segnica, che negli accostamenti cromatici, descritta con estrema gestualità compositiva.” Francesco Chetta Valeria Gubbati (in arte VAGU), vive e lavora a Mestre Venezia; autodidatta, ha conosciuto e frequentato gli studi dei Maestri Corrado Amadi, Millo Bortoluzzi e Bruno Saetti. Espone da parecchi anni e numerose sono le sue personali e collettive, italiane ed estere; ha partecipato a concorsi e manifestazioni d’arte segnalandosi con successo.
Vagu “Dopo un lungo vuoto...gioia e ripresa!” Tecnica mista su tela e pannello legno, cm. 70x140 2008
Vagu “Rosso Energia!” Tecnica mista su tela, cm 100x150 2018 Valeria Gubbati Studio: Via Duca d’Aosta N. 44 30171 Mestre Venezia valeriag83@gmail.com TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 94
Sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private, il suo lavoro è documentato in cataloghi, riviste, Galleria Italia, Annuario d’arte Moderna e Contemporanea Arte Collezionismo Pittori e Scultori del 900, Art Market Shop edizione Speciale Art Monacò 15, Atlante dell’Arte De Agostini, antologie e libri di poesie, interviste e trasmissioni televisive.
CATALOGO NAZIONALE
D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
2017 2019
GALLERIA ITALIA La Vetrina del Mercato Italiano dell’arte
©
Speciale 58. Esposizione Internazionale d’arte
La Biennale di Venezia
Oltre un secolo di storia SPECIALE Promozione GALLERIA ITALIA 2019 presso Arsenale, e ai Giardini
57. Esposizione Internazionale d’arte
La Biennale di Venezia
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 95
ART MONACO’19 ART MONACO’ 19 VIII° EDIZIONE
La grande fiera dell’eccellenza della Costa Azzurra Un'esposizione internazionale, con la partecipazione di personaggi VIP del mondo dello spettacolo, e potenziali collezionisti, presenti dal 27 al 30 settembre 2019. Art Monacò 19 nuovamente presente quest’anno, nella prestigiosa sede du Chapiteau di Fontvieille a Montecarlo, luogo che annualmente ospita il Festival del Circo Internazionale. Una sede prestigiosa dunque Montecarlo centro del businnes e degli affari, rinomata per la presenza di personaggi Vip e collezionisti di buon gusto. Il suo Presidente Jhonessco Rodrigues, nella foto a fianco, grande persona e Manager di talento, con la sua indiscussaconoscenza nel panorama artistico, e riuscito a convogliare centinaia di artisti e gallerie provenienti da tutte le nazioni, non mancava la stampa specializzata con rinomate testate giornalistiche, Media Partner: Mohako, Royal Monaco, Rus Magazine, Biancoscuro rivista, Arte Collezionismo edizioni, RiJhonessco Rodrigues. Presidente e fondatore Art Monacò xos magazine, e media locali, un impegno quello del direttore artistico Jhonessco, che ha gratificato tutti gli espositori, per il numeroso pubblico intevenuto, e per le relative proposte di vendita che si sono svolte. Sabato 29 settembre, come consuetudine presso il Fairmont Hotel di Monaco, si è svolgerà il Gran Galà, la cena di Gala con l’assegnazione dell’ambito premio Excellenze Prix, premio assegnato per la migliore espressione artistica. Ritengo personalmente ottimo il livello selettivo degli espositori, sia l’allestimento espositivo, curato nei particolari tecnici e la relativa promozione, tutto ciò ha permesso il realizzarsi di una Grande occassione di affari e d’incontri, all’insegna del Top Excellence of Art. l’editore Francesco Chetta Photo di Loic B. TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 96
Monique Thibaudin “Installation sous le Soleil” Forum Grimaldi MONTECARLO Principato di Monaco
TOP GALLERY Art Magazine 2018 2019 pag. 97 TOP GALLERY Art Magazine pag. 97
Otilia Maria Kazaku "Kaola
Oty"
“Un Oasi di acceso cromatismo”
Otilia Maria Kazaku, in arte Kaola Oty, è una grande artista contemporanea, una di quelle artiste di maggior talento espressivo, del mondo dell’arte. Attiva professionalmente dal 1994, ha partecipato a numerose esposizioni internazionali nelle città Bologna, Roma, Berlino, Bruxelles, New York, Montecarlo, Miami River Art Fair, Art Monaco 15, Art Monaco 16. I dipinti di Kaola Oty sono figurativi in stile cubista, l’artista condivide la sua forte passione per l’arte, i suoi dipinti cherappresentano le donne sensuali nel suo stato. Autocommento dell’artista Kaola: “L’arte parla a chi impara ad ascoltare e creare sentimenti quando lo spettatore ha il necessario livello di preparazione, al fine di capire e di essere profondamente emozionato” .... Perchè la vita, è sopratutto Arte!
Otilia Maria Cazaku "Buongiorno con caffè ei gatti" olio su tela, cm. 50X60
“Un arte apparentemente di richiamo cubista, quella dell'artista rumena, Kaola Oty, ma essenzialmente di grande spirito comunicativo, che sprigiona un inteso e acceso cromatismo formale. I volumi della composizione, sono ben distribuiti sia nella massa compositiva, sia nell'ornato prospettico, che donano all'opera, il giusto equilibrio ritmico sequenziale. L’intensa emozione visiva, riscontrabile nelle opere di Kaola Oty, ci conferma ill suo talento ed espressione artistico, una singolare gestualità rivolta con profonda passione verso la modellazione del cromatismo materico, dove prevale l’intima espressione emotiva dell'artista. Si avverte così, quella sintesi compositiva, dove il pensiero dell’uomo, valica la frontiera della realtà, conducendoci in una dimensione spirituale meditativa” Francesco Chetta TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 98
Critici: Jean Charles Spinà, Johnnesco Rodrigues, Francesco Chetta, Mariateresa Prestigiacomo, Roberto Lacntra, ed altri. Recenti esposizioni Internazionali ArtMonacò 2015/2016, Espace Chapiteau a Fontvieille Montecarlo, Art Miami, Arte Bergamo 2016, Arte Padova 2016 Numerosi i Premi che l’artista Kaola, ha ricevuto nel corso della sua carriera, sia in Italia che all’estero. Presente con le sue opere, in importanti rassegne espositive e fiere d’arte, in Italia e all’estero. Le opere di Kaola Oty, fanno parte di importanti collezioni private in Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, U.S.A., Romania, e in Italia
Otilia Maria Cazaku "Woman on the beac"
Otilia Maria Cazaku "Toro Azul - con scarpina" acrylic on canvas, cm. 60x70 TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 99
Le Grandi Interviste a cura di Francesco Chetta editore
TOP GALLERY Art Magazine 2019 pag. 100