MiI FIDO diTE

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GHILLI ANTICHITÀ MILANO

MI FIDO di TE Oggetti d’arte raccontano il miglior amico dell’uomo


MI FIDO di TE Oggetti d’arte raccontano il miglior amico dell’uomo

GHILLI ANTICHITÀ MILANO Via A.M. Ampere 55 • 20131 Milano • Tel.+39.02.70635993 • info@ghilli.it • www.ghilli.it


“Se guardi il muso di un cane vedi il mondo, leggi la sua storia, il suo carattere, la sua forza, tutte le emozioni e le esperienze che ti vuole raccontare, lui, unico e irripetibile. E’ come quando guardi un quadro: osservi i colori, le sfumature nei paesaggi o negli angoli dei visi rappresentati, ne percepisci la forza e la fragilità, ti colpisce lo sguardo di un vecchio che ha visto molto e sofferto ancora di più, ti emoziona il personaggio dimesso e dall’aspetto trasandato, ti attira quello fiero e sicuro di sé, non sai resistere alla magia del mondo delicato color pastello dei cuccioli rappresentati, umani e non, ti lasci andare davanti allo sguardo di quegli occhi che ti osservano e ti leggono dentro, liberandoti l’anima e ti abbandoni a chi, con le parole del cuore, sta per raccontarti la sua storia, i segni del vissuto sulla faccia, né vendette né rancori e tu sei già catturato, stregato, ammaliato, preso.”


Ringraziamo Lola ed Ettore, amici unici e irripetibili, di far parte delle nostre vite e di essere le vere muse ispiratrici di questa mostra. Loro ci hanno introdotto in un mondo nuovo, fatta di passeggiate e giochi grazie ai quali abbiamo conosciuto altri amici, altri cani, altre razze, altri padroni. Grazie a queste nuove relazioni abbiamo deciso di allestire MI FIDO DI TE. Siamo quindi entrati in un nuovo universo che è quello dei cani nell’arte, che attraverso i secoli accompagnano l’uomo anche nei dipinti, nelle sculture, nelle arti decorative in senso generale; una volta appresa l’importanza della questione ci siamo posti il problema di dare un taglio critico alla mostra, di circoscrivere la raccolta a un genere piuttosto che ad un periodo o a un territorio. L’esiguità del materiale disponibile, la sua variegatezza, ma soprattutto la vastità dell’argomento ci ha spinto a procedere in assoluta libertà, senza linee guida nell’anarchia totale. Ne è sortita una raccolta eterogenea dove, sostanzialmente, si esalta da una parte il carattere estremamente decorativo del cane come soggetto e dall’altra si evidenzia una sorta di tributo al cane, ritratto come un familiare, dove si dimostra un legame solido tra cane e padrone. Cane da lavoro piuttosto che cane da salotto, cane segugio, piuttosto che cane da difesa sono tutte specifiche che si sottintendono nella visione delle opere raccolte senza essere evidenziate dall’approfondimento di un genere specifico. La raccolta ha dimostrato inoltre come all’estero sia predominante l’interesse artistico per i cani, in particolar modo Inghilterra e Francia probabilmente forti di una borghesia più’ diffusa vantano un maggior numero di esemplari e addirittura sono generi artistici ben definiti: si parla di “Dog Painting” nel Regno Unito piuttosto che di “Animalier” in Francia per designare le rappresentazioni plastiche dei cani e degli animali in generale.

Ci ha inoltre particolarmente colpito la “fisiognomica” di alcuni esemplari. In particolare la memoria va ad un ritratto di Fox Terrier preso frontalmente, dove questi ha la stessa alterigia di un ufficiale, ma soprattutto colpisce la profondità e l’intensità dello sguardo; l’attenzione non è incentrata unicamente sulle caratteristiche morfologiche del cane, ma ciò che lo contraddistingue e che ce lo fa ricordare è la sua personalità il suo carattere che si manifesta nell’intensità dello sguardo. C’è infine un aspetto caricaturale, particolarmente nelle porcellane, che esalta le caratteristiche della razza ora eleganti piuttosto che buffe.... Un’ultima riflessione va fatta anche sulle “mode” dei cani; molti dei cani che siamo abituati a vedere nei parchi non erano diffusi una volta, non erano rappresentati perché inesistenti, erano razze non ancora diffuse, si pensi al Golden Retriver piuttosto che ai Pittbull. Quindi nessun criterio; per semplicità’ espositiva li abbiamo raggruppati per tipologia e classificati secondo la razza con l’aiuto del Dr. Gianluca Danesini. Un grazie particolare alla Lega Nazionale per la difesa del cane.

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MI FIDO di TE Fido è da sempre il compagno dell’uomo. Fido rappresenta quell’amicizia, quell’unione, quel patto di alleanza tra uomo e animale che con nessuna altra specie si è riproposta nella storia. È incredibile come ripercorrendo la storia dell’uomo lui, il cane, sia sempre lì, presente, ma anche silenzioso, in disparte, pronto a dare tutto per il proprio padrone. Non è nostra intenzione fare la storia del cane nei secoli, ma basti ripercorrere alcune tappe della storia dell’uomo per capire come questo legame sia veramente forte. Si pensi alle razze più antiche che ritroviamo rappresentate in opere, dipinti e sculture della Cina, Africa, Australia. Pensiamo al “Cerbero” (fig.1) Il mostruoso essere con tre teste che la mitologia greca pone a custode degli inferi e che Dante ha reso celebre nei versi della Divina Commedia. Si pensi al mitico Argo, il cane di Ulisse unico a riconoscerlo al suo ritorno. È non parliamo delle innumerevoli rappresentazioni pittoriche che a centinaia potremmo descrivere ed elencare (fig.2-3-4-5-7). Quasi tutti i pittori più noti hanno rappresentato cani in tutte le epoche: dal Medio Evo, al Rinascimento, al Barocco, prima esaltando le loro virtù poi nel Sette/Ottocento si pensi a specialisti come Reifurt (fig.6) dove si arriva a cogliere attraverso l’espressivita’ degli occhi il carattere del cane: allegro, pensieroso, malinconico. E poi sempre più presente nel Novecento ritroviamo amici cani nei fumetti, nei film, nei telefilm, nella letteratura, pensiamo a Pluto, a Lassie, a Snoopy, a Rin Tin Tin, alla Carica dei 101; ma anche nella pubblicità’: il cane a sei zampe, famoso marchio di benzina, fedele amico di un uomo a quattro ruote,

Nipper il cagnolino accanto ad un grammofono, un marchio tra i più famosi, la Voce del Padrone, o Laika l’eroica cagnetta a bordo dello Sputnik. Il Novecento è un secolo percorso da passioni, guerre, sconvolgimenti, ma lui è sempre presente: mascotte di reggimenti, ma anche addestrato a fungere da kamikaze contro le truppe nemiche, addestrato per trovare esseri umani sotto le macerie, sotto la neve, in acqua. Immortalato insieme ai potenti della terra come fedeli compagni: dal bulldog di Churchill a Bloondie il pastore tedesco che condividerà l’ultima notte con Hitler. Così nell’arte del Ventunesimo secolo lo ritroviamo nelle sfaccettature più strane e bizzarre: dal dinamismo di un vivace Bassotto (fig.8) raffigurato da Giacomo Balla, da guardiano gigante fatto di fiori davanti al museo Guggenheim di Bilboa (fig.9) a vezzose cagnoline che assurgono a modelle (fig.10) o a personaggi famosi della cronaca, sino ad arrivare a contaminazioni tra pittura, cinema e fotografia nei dipinti di Picabia (fig.11) dove si evidenzia un sottile rapporto affettiv/erotico tra padrona e cane. No dog no man, no man no dog. L’uomo con il cane da sempre, il cane con l’uomo da sempre. Con la mostra, “MI FIDO DI TE” abbiamo semplicemente voluto rimarcare, con una raccolta di oggetti d’arte, questo legame sottile, indissolubile e intenso che lega e legherà sempre il cane all’uomo.

Fig.1

Fig.8

Fig.2

Fig.6

Fig.3

Fig.4

Fig.5

Fig.7

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Fig.9

Fig.10

Fig.11

Figura 1 - Eracle, Euristeo e Cerbero, Hydria etrusca a figure nere, da Cere (VI sec. a.C.) - Musée du Louvre, Paris (Francia) Figura 2 - Tiziano, Venere di Urbino, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1537 Figura 3 - Velazquez, Nano con cane, Madrid, Museo del Prado, 1640-1645 Figura 4 - Van Dyck, I cinque figli maggiori di Carlo I, Windsor, Castello di Windsor, 1637 Figura 5 – Jan Brueghel il vecchio, Studio di cani, Vienna Figura 6 - Reifurt ? Figura 7 - Joshua Reynolds, Ritratto di bimba con cane, Londra, National Portrait Gallery, 1752 Figura 8 - Giacomo Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio,Buffalo, Albright-Knox Art Gallery, 1912 Figura 9 - Jeff Koons, Puppy, Bilbao Figura 10 - William Wegman, Modella, ? Figura 11 - Francis Picabia, Donna con Bulldog, 1926


Pierre Jules Mene Negli anni tra il 1860 ed il 1910, nell’ambito della scultura in bronzo, in Francia non si apprezzano soltanto le opere monumentali o il lavoro d’atelier più tradizionale, quello dedicato al ritratto su commissione o alla scena di genere, ma si dà spazio anche a forme in movimento degli animali, una ricerca che, per ampiezza di interpreti e di risultati, dà l’avvio in breve tempo ad un vero e proprio movimento e nell’arco di pochi anni diviene un genere ben preciso, autonomo e di forte identità, quello dei cosiddetti “animalisti”, ma ciò che più conta è che il successo della proposta è sostenuto e determinato dalla profonda esigenza di bellezze, di eleganza e di grazia che un’intera classe sociale sa trasformare in domanda vincente. Pierre Jules Mene (1810-1879) Nell’opera di questo importante scultore il cane è indubbiamente l’animale più amato e rappresentato. Tra gli scultori di animali, Mene ha prodotto dei modelli trattati perfettamente con estremo realismo, rappresentati con una verità artistica ed un rigore anatomico che non si riscontrò nei suoi successori. CANE BRACCO - Atelier P.J. Mene verso il 1843 Si conosce un disegno preparatorio per questa scultura che reca le dimensioni di ogni parte del corpo dell’animale. Di questo modello si conoscono delle varianti con una lepre in bocca, ed un’altra con un’anatra in bocca. Esemplari di questo modello si trovano a Reims al Musee des Beaux Arts; a Marsiglia presso la Galerie Lambert; Collection Foundation Ishana. GRUPPO DI DUE LEVRIERI CHE GIOCANO A PALLA Il modello originale venne esposto al Salone di Parigi del 1848 (Marsiglia, Galerie Lambert) ma pare fosse già presente nel catalogo del 1846 come “deux leverete s (Jiji et Giselle) sur un Tapis, sans prix”. Esemplari : Collection Foundation Ishana; Cardiff, National Museum & Gallery; La Rochelle, Musee d’Orbigny Bernon; Nimes Musee des Beaux Arts. Di questo gruppo ci sono delle varianti con la medesima impostazione ma formate da un levriero e da un Kingston Charles oltre a due modelli singoli creati con i levrieri Giselle e Jiji che giocano con la palla su di una terrazza ovale.

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Pierre Jules Mene, Francia, XIX secolo, scultura firmata Bracco Fusione in bronzo, patina bruna Misure: cm. 9 h x 5 x 13 Articolo: 2483 Prezzo: € 250

Scultura in bronzo fusione raffigurante un cane da caccia, un bracco in posizione eretta, dalla fisionomia elegante, raffigurata con minuziosi particolari anatomici, espressione di un’ arte che aderisce al vero. La figura è firmata P.J.Mene sulla base rettangolare, dallo scultore parigino Pierre Jules Mene (Parigi 1810-1879) pioniere della scultura animale nel XIX secolo.

L’opera si presenta con una bella patina bruna, in buono stato di conservazione, con restauri e si colloca nella seconda metà del XIX secolo.

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Pierre Jules Mene, Francia, metà XIX secolo, scultura firmata Gigi e Giselle Fusione in bronzo su base marmo Misure: cm. h 19 x 22,5 x 13 Articolo: 3234 Prezzo: € 800

Gruppo scultoreo in bronzo raffigurante Gigi e Giselle due aristiocratici Levrieri che giocano con una palla, una fusione in bronzo su base ovale firmata sul retro Mene, dallo scultore parigino Pierre-Jules Mene (1810-1877), pioniere della scultura animale nel XIX secolo.

Il gruppo scultoreo poggia su base rettangolare in marmo. Si presenta in ottimo stato di conservazione, con splendida patina verde scuro e risale alla metà Ottocento.

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La porcellana danese La Reale Fabbrica di Porcellane di Copenhagen, nasce nel 1775, fondata dal chimico Frantz Heinrich Müller sotto la protezione della Famiglia Reale di Danimarca che gestirà la manifattura per oltre un secolo. I primi pezzi prodotti dalla azienda danese, sono infatti i servizi da pranzo della famiglia reale.

Morì nel 1960 e lasciò la fabbrica ai nipoti. Nel 1984 cessò la produzione artistica e fu chiusa la fabbrica. La produzione artistica danese è contraddistinta da una tecnica di presmaltatura, nota come underglaze, l’applicazione dello smalto prima della cottura e non dopo, saltando quindi il passaggio della seconda

Il marchio delle porcellane Royal Copenhagen consiste in tre linee ondulate, talvolta diritte, spesso

cottura a 1400. In questa particolare applicazione della tecnica, lo smalto viene steso in strati leggeri

accompagnate a lettere e sormontate dalla corona. Tali bande rappresentano i tre distretti danesi:

successivi, in modo molto simile a quanto avviene nell’acquerello. Il colore acquista quindi sfumature

il Sund, il Grande Belt ed il Piccolo Belt.

tenui e pattern particolari.

Nel 1851 la Royal Copenhagen si qualificò per il World Expo di Londra. Nel 1868 ci fu la privatizzazione dell’azienda reale che passò a privati. Nel 1882 la Royal fu acquistata dalla fabbrica Aluminia che spostò la produzione nella sede in Rederiksberg alla periferia di Copenaghen. L’Esposizione Mondiale parigina del 1889 consacrò definitivamente le porcellane danesi , caratterizzate dall’intensivo uso del blu cobalto, al successo e all’affermazione a livello internazionale. La fabbrica di porcellana dura Bing & Grøndahl fu fondata nel 1853 da Vilhelm Gröndahl e dai due fratelli commercianti di libri d’arte Meyer e Jacob Herman Bing, la manifattura utilizzò il marchio B & G in azzurro. Nel 1898 Bing & Grondahl scelse di aggiungere al marchio di fabbrica “le tre torri”, un antico simbolo di Copenaghen proveniente dal castello di Absalon. La fabbrica adottò un nuovo genere di decorazione iniziando ad usare due ossidi di ferro cupi, quasi neri e collaborando con importanti artisti e designer locali; la produzione si focalizzò sulle richieste del mercato, vasi, piatti ed animali di ogni specie, pregiate figure da collezione ricercate da un pubblico selezionato. Jens Peter Dahl-Jensen (1874-1960) studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Copenhagen. Lavorò nella manifattura danese Bing Grondahl come designer dal 1897-1925 diventando famoso per i suoi modelli di animali in porcellana . Nel 1925 decise di avviare a Copenhagen la propria società di produzione di porcellana, la Dahl-Jensen Porcelainfabrik che esportò tantissimo in Italia e negli Stati Uniti. Morì nel

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Dahl Jensen, Bing & Grondahl, Danimarca, 1960 Bulldog Porcellana Policroma Misure: cm. 8.5 h.x 11 x 5 Articolo: 3490 Prezzo: â‚Ź 250

Figura di Bulldog in porcellana policroma dipinta a mano, della manifattura danese Bing & Grondahl. Il cane ha un manto chiaro ed il muso beige, dal quale fuoriesce un canino; la raffigurazione in questa posa divertente, unitamente al corpo proteso in avanti, gli conferiscono un aspetto minaccioso e nel contempo caricaturale.

Il modello è contrassegnato col numero 1676 M. disegnato da Dahl Jensen (1874 - 1960). Si presenta in perfetto stato di conservazione, col marchio della manifattura danese sul fondo DJ Copenhagen Denmark ed il numero 1676 M.

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Dahl Jensen, Bing & Grondahl, Danimarca, 1970 Cucciolo di Fox Terrier Porcellana Policroma Misure: cm. 11 h x 10 x 8.5 Articolo: 3434 Prezzo: € 250

Figura di Fox Terrier in porcellana policroma dipinta a mano, della manifattura danese Bing & Grondahl. Questo amabile cucciolo con il mantello bianco con macchie nere, le guance rotondeggianti e rosate, si presenta goffamente seduto, la testa leggermente inclinata sottolinea l’aspetto curioso, accentuato anche dall’orecchio alzato. Poichè il cane inclina la testa per tendere l’orecchio e concentrarsi meglio su un rumore insolito o sul suono preferito, ci piace pensare che nel 1970 l’autore danese Dahl Jensen abbia realizzato questo modello pensando ad un cucciolo che sente il richiamo preferito, di ricompensa, “Biscotto?” Il modello è contrassegnato dal numero 2028.

Il marchio sul fondo è quello valido dagli anni 1970 - 1983, e cioè le Tre Torri, B & G, Copenhagen Porcellana, Made in Danimarca (marchio tondo in verde). Seguito dal numero del modello 2028 e da ulteriore marchio in blu della manifattura.

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Dahl Jensen, Danimarca, 1960

Dahl Jensen, Danimarca, 1960

Pechinese (Fig.1)

Cocker Spaniel (Fig.2)

Porcellana Policroma

Porcellana Policroma

Misure: cm. 6 h x 9 x 4

Misure: cm. 11 x 17,5 x 6.5

Articolo: 3492

Articolo: 3489

Prezzo: € 300

Prezzo: € 300

L’eleganza di questo Cucciolo di Pechinese

La fisionomia di questo splendido Cocker Spaniel,

col suo vaporoso mantello color champagne

l’osservazione dei perfetti particolari anatomici

dalle

che lo caratterizzano, rendono questo cane

sfumature

musetto

marroni,

schiacciato

ed

il

il

caratteristico

foltissimo

pelo

Fig.1

una realizzazione plastica di eccellente qualità.

lungo, delineano le doti intrinseche di questi

E’ una figura in

porcellana policroma dipinta a

piccoli imperatori: fedeli, docili, affettuosi, molto

mano disegnata e prodotta dall’artista danese

di compagnia, con una spiccata propensione alla

Dahl Jensen (1874 - 1960). La figura si presenta

una vita sedentaria, il Pechinese era già un cane

in posizione eretta, con il lungo mantello bianco

da salotto alle corti reali cinesi oltre 2000 anni fa!

e marrone, con tenui sfumature che ne esaltano l’estetica, i consueti occhi dolci, lo sguardo

È una figura in porcellana policroma dipinta a

languido e le orecchie pendenti.

mano disegnata e prodotta dall’artista danese Dahl Jensen (1874 - 1960). Risale agli anni ‘60,

In perfetto stato di conservazione, reca il

si presenta in perfetto stato di conservazione.

marchio della manifattura danese sul fondo DJ Copenhagen Denmark con il numero del

Reca sul fondo il marchio della manifattura

modello 1145.

danese DJ Copenhagen Denmark con il numero del modello 1146 in verde.

Fig.2 20

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Dahl Jensen, Bing & Grondahl, Danimarca, 1970 Cucciolo di Fox Terrier Porcellana Policroma Misure: cm. 10 h x 11 x 11 Articolo: 3480 Prezzo: € 250

Figura di Fox Terrier in porcellana policroma dipinta a mano, della manifattura danese Bing & Grondahl. Il cucciolo si presenta seduto con la testa girata sul lato, modello realizzato intorno agli anni ‘70 dall’artista danese Dahl Jensen col numero 2027.

Il marchio sul fondo è quello valido dagli anni 1970 - 1983, e cioè le Tre Torri, B & G, Copenhagen Porcellana, Made in Danimarca (marchio tondo in verde). Seguito dal numero del modello 2027 HS e da ulteriore marchio in blu della manifattura.

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Bing & Grondahl, Danimarca, 1950 Pointer Porcellana Policroma Misure: cm. 18 h x 34 x 9 Articolo: 3487 Prezzo: € 500

Figura di Pointer in porcellana policroma dipinta a mano della manifattura danese Bing & Grondahl. Il cane da caccia si presenta col manto bianco e arancio, il corpo proteso in avanti, immobile, mentre punta in direzione della preda. La perfetta raffigurazione anatomica e posturale di questo Pointer esprime magistralmente la tensione dell’istinto venatorio del cane. L’autore ha saputo conferire alla figura una motricità silente e sospesa, afferrata nella scansione dell’attimo.

In perfetto stato di conservazione, il modello è marcato col numero 2006 VI e risale agli anni ‘50. Il marchio della manifattura B & G, seguito dal numero del modello 2006 VI, è situato sotto una zampa posteriore.

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Niels Nielsen , Bing & Grondahl, Danimarca, 1970 Cucciolo di San Bernardo Porcellana Policroma Misure: cm. 12 h x 11 x 8.5 Articolo: 3483 Prezzo: € 250

Il titolo di questa figura di San Bernardo potrebbe essere COCCOLAMI! Questo irresistibile cucciolo di gigante dal manto arancio e bianco, si presenta seduto con una inusuale compostezza, la testa leggermente inclinata sul lato gli conferisce un’espressione che ci conquista, dolcissima, affettuosa e quasi incredula. I tenui colori, la realizzazione plastica e la fisionomia di questa mite figura ispirano una naturale tenerezza. Il modello, in porcellana policroma, dipinta a mano della manifattura danese Bing & Grondahl. Contrassegnato col numero 1926, fu creato intorno agli anni ‘70 dall’artista danese Niels Nielsen. Perfetto lo stato di conservazione.

Il marchio sul fondo è quello valido dagli anni 1970 - 1983, e cioè le Tre Torri, B & G, Copenhagen Porcellana, Made in Danimarca (marchio tondo in verde). Seguito dal numero del modello 1926 HS e da ulteriore marchio in blu della manifattura.

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Lauritz Jensen, Bing & Grondahl,

Theodor Madsen, Royal

Danimarca, 1950

Copenhagen, Danimarca, 1970

Alano

Airedale Terrier

Porcellana Policroma

Porcellana Policroma

Misure: cm. 15 h x 29 x 12

Misure: cm. 15,5 x 19 x 6

Articolo: 3485

Articolo: 3488

Prezzo: € 350

Prezzo: € 250

Figura di Alano in porcellana policroma dipinta a

Originale figura di Airedale Terrier in porcellana

mano, della manifattura danese Bing & Grondahl.

policroma dipinta a mano della manifattura

La figura si presenta elegantemente sdraiata, con

danese Royal Copenhagen. Il gigante dei terrier

il manto tricolore e gli espressivi occhi azzurri;

si presenta col manto nero focato, in posizione

la testa è sollevata da terra e rivela l’atteggiamento

eretta, la caratteristica testa squadrata col muso

vigile

nonostante

lungo, la coda alta, in un atteggiamento statuario

le imponenti dimensioni, ha un carattere

e fiero della propria prestanza fisica. L’esuberante

particolarmente mite e affettuoso.

figura di cane è stata disegnata dall’artista

del

placido

cane

che

Fig.1

Theodor Madsen durante la sua attività presso la Il modello realizzato dal disegner danese Lauritz

Royal Copenhagen; il modello è contrassegnato

Jensen (1859-1835), contrassegnato col numero

col numero 3139 in verde.

1773. Ottimo lo stato di conservazione. Risale agli anni ‘50.

Il marchio della manifattura con le tre linee ondulate in blu, sormontate dalla corona, lo colloca nella produzione degli anni 1969/1974. Lo stato di conservazione è eccellente.

Fig.2 28

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Platten Hallermundt, Royal Copenhagen, Danimarca, 1970 Fox Terrier Porcellana Policroma Misure: cm. 13 x 16 x 9 Articolo: 3493 Prezzo: € 300

Singolare figura di Fox Terrier in porcellana policroma dipinta a mano della manifattura danese Royal Copenhagen. Il cane si presenta con una postura tipica della razza, in posizione eretta, la coda alta e col tartufo intento ad annusare il terreno, riaffermando il tipico istinto venatorio di questo nobile cacciatore di volpi. La figura è stata disegnata dall’artista Platten Hallermundt durante la sua attività presso la Royal Copenhagen nel 1928 ed è contrassegnata dal numero 3020.

Il marchio della manifattura con le tre linee ondulate sormontate dalla corona, la colloca nella produzione degli anni 1969 / 1974. Lo stato di conservazione è eccellente.

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Olaf Mathisen, Royal Copenhagen, Danimarca, 1970

Lauritz Jensen, Royal Copenhagen, Danimarca, 1970

Cucciolo di Bassotto (Fig.1)

Bassotto (Fig.2)

Porcellana Policroma

Porcellana Policroma

Misure: cm. 7,5 x 10 x 7

Misure: cm. 19 x 25 x 12

Articolo: 3495

Articolo: 3496

Prezzo: € 250

Prezzo: € 450

Tenera figura di cane Bassotto in porcellana

Amorevole Bassotto in porcellana policroma

policroma dipinta a mano della manifattura

dipinta a mano della manifattura danese Royal

danese Royal Copenhagen. Questo cucciolo di

Copenhagen. La modellazione di questa figura

Dachshund, appartiene ad una delle più piccole

è divertente, il bassotto è probabilmente un

razze canine, è irresistibilmente giocherellone

cucciolo, raffigurato seduto in modo scomposto

ed è qui raffigurato con occhi dolcissimi ed

e goffo, con la lingua fuori ed un orecchio girato

una postura divertente, girato su se stesso,

al contrario. Il cane è stato disegnato dall’artista

intento a mordersi la coda. Questo modello

Lauritz Jensen durante la sua attività presso

è stato disegnato dall’artista Olaf Mathisen ed

la Royal Copenhagen dal 1906 al 1916 ed è

è contrassegnato dal numero 1407 in verde,

contrassegnata dal numero 856.

Fig.1

presente anche sotto una zampina. Reca sul fondo il marchio con le tre linee Il marchio della manifattura con le tre linee

ondulate sormontate dalla corona che la colloca

ondulate in blu, sormontate dalla corona,

nella produzione degli anni 1969 / 1974. Lo stato

lo colloca nella produzione degli anni 1969/ 1974.

di conservazione è perfetto.

Lo stato di conservazione è eccellente.

Fig.2 32

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Firma illeggibile, Francia, prima metà del secolo XX, dipinto firmato Ritratto di un Setter Inglese seduto Dipinto ad olio su tela Misure: cm. 46 x 27 - 55 x 36 cornice Articolo: 3462 Prezzo: € 900

Dipinto ad olio su tela raffigurante un Setter Inglese. Il dipinto è di provenienza francese, firmato in basso a destra. Si presenta in buono stato di conservazione, entro cornice lignea e risale ai primi decenni del Novecento.

L’elegante cane da caccia è rappresentato in una delle sue classiche pose: seduto sul prato, in posizione di attesa nel ricevere un ordine dal padrone. Infatti questa razza di cane da “ferma” ha un rapporto simbiotico con il suo padrone normalmente cacciatore, con il quale condivide la caccia di fagiane e pernici. Molto allegro e vivace spesso ha bisogno dell’addestramento per non far scappare le prede. Lo sguardo è dolce, attento, vivace. Il colore del manto bianco e nero ha sfumature che contribuiscono ad esaltarne l’estetica. La velocità è una delle prerogative del setter che si dimostra un soggetto particolarmente versatile; infatti, durante la caccia, si muove con galoppo morbido e leggiadro, senza esprimere potenza: ciò gli permette di esplorare in breve tempo gran parte del territorio disponibile, grazie anche ad un’elevata resistenza alla fatica.

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A.Gauthier, inizio secolo XX, dipinto firmato Ritratto di Pechinese sdraiato sul cuscino Dipinto ad acquerello e tempera su carta Misure: cm. 48,5 x 63, 5 - 66 x 80 cornice Articolo: 3479 Prezzo: € 650

Ritratto di Pechinese dipinto ad acquerello e tempera su carta, dei primi decenni Novecento, firmato in basso a destra A.Gauthier. Il Pechinese, il più antico cane da salotto delle corti reali cinesi, è qui ritratto con pennellate veloci, comodamente sdraiato su un cuscino, col suo vaporoso mantello color champagne con sfumature ocra. Di provenienza francese, si presenta entro cornice dorata e passe-partout, in ottimo stato di conservazione.

Le origini di questo noto cane di corte cinese sono sconosciute, cani di questo tipo vengono descritti da oltre mille anni. Giunsero per la prima volta in Occidente nel 1860, dopo che le truppe inglesi irruppero nella Città Proibita durante la seconda guerra dell’Oppio. Alla fine del XIX secolo lo standard di razza redatto dall’imperatrice Cixi (Tzu-Hsi) stabiliva che questo cane dovesse essere schizzinoso nel mangiare, avere un collare di pelo che gli conferisse dignità, piedi pelosi per non fare rumore camminando e mantello di ogni colore per poter abbinare un cane a ogni abito. Le zampe dovevano essere arcuate per evitare che si allontanasse: da qui la sua natura saltellante.

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Francia, 1930 Barboncino Terracotta Misure: cm. 46 x 21 x 27 Articolo: 3328 Prezzo: € 450

Scultura in terracotta raffigurante un Barboncino, seduto con classe, il muso dolce, le lunghe orecchie pendenti. Il materiale è modellato con profonde linee ondulate, solchi verticali e increspature per simulare il mantello del Barbone, col pelo folto e ricciuto. La figura è armonica e delinea le notevoli caratteristiche di questa razza dal temperamento brillante e allegro, noto per la sua proverbiale fedeltà, eleganza e fierezza. La scultura esaminata è una manifattura francese che risale ai primi decenni del XX secolo; si presenta in buono stato di conservazione con parziale patina scura. È una scultura di arredamento che grazie alla versatilità del materiale, può essere posizionata anche in esterno, per esempio come elemento decorativo da giardino.

Il Barbone è una delle razze più apprezzate tra le famiglie altolocate, nobili e reali dei secoli scorsi. Questi cani venivano ornati di fiocchi e gioielli e venivano considerati quasi “ornamenti” di casa. Oltre ad essere stato il cane prediletto di tanti regnanti, il Barbone è una razza diventata popolare in Francia come cane da lavoro prima, da caccia poi. Dal tardo Ottocento i barboncini sono stati frequentemente usati nei circhi, per la loro acuta intelligenza e predisposizione all’addestramento. 38

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Maud Turner (1891-1908), Inghilterra, dipinto firmato Ritratto di Jack Russell Terrier Dipinto ad olio su tela applicata su cartone Misure: cm. 19 x 23,5 - 24 x 29 cornice Articolo: 3472 Prezzo: € 1.100

Dipinto inglese raffigurante un cane Jack Russell Terrier, eseguito ad olio su tela applicata su cartone, firmato in basso a destra Maud Turner Maud M. Turner (1891-1908). Si presenta entro cornice lignea ebanizzata coeva, in ottimo stato di conservazione. Ci guarda dritto negli occhi, come se volesse parlarci. In questa opera Turner ci dimostra le sue abilità nella fisiognomica dei cani. Ci guarda in attesa di un ordine, nella sua grande intelligenza e vivacità il Jack Russell, agile e velocissimo nella corsa, aspetta pronto e molto disponibile al gioco, un ordine dal suo padrone. Chi ha dei cani può capire cosa significhi quello sguardo: un’intesa, una sfida, un voler cogliere nel tuo animo cosa ti aleggia nella mente per capirti, pronto a stupirti. Questo simpatico Jack Russell, razza estremamente popolare e nota per la sua esuberanza e vivacità, è un esemplare dal mantello bianco e nero, ritratto in posizione eretta, con il simpatico muso lungo e appuntito, ed uno sguardo interrogativo, all’erta, in attesa di risposta, magari di un invito al gioco.

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Grace Mott Johnson, New York State, 1910, scultura firmata Due Cani Bracco Bronzo Misure: cm. 37 x 26 x 33 Articolo: 3428 Prezzo: € 750

Scultura in bronzo raffigurante due cani da caccia, due cani Bracco, uno seduto e l’altro in posizione eretta, legati ad un albero. L’opera poggia su una base ovale di marmo nero portoro ed è firmata alla base Johnson, dall’autrice americana Grace Mott Johnson (New York State 1882-1967). Si presenta con patina scura in ottimo stato, ad eccezione di una minima sbeccatura sulla base di marmo.

L’artista, in questa scultura, mette in evidenza oltre alla muscolatura e alla potenza dei loro corpi, l’aspetto più peculiare dell’indole di questa razza e cioè del “cane pensatore”. Un cane che medita prima d’agire per raggiungere il suo obiettivo, aiutato in ciò dal notevole fiuto nonché guidato dagli insegnamenti ricevuti dall’addestratore. In quanto a capacità d’apprendimento, il bracco è leggendario, si tratta, infatti, di una delle razze più docili ed ubbidienti. Se li guardiamo bene sembra proprio stiano pensando!

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Esteban W. Viviano? Inizio secolo XX, dipinto firmato Ritratto di Fox Terrier Dipinto ad olio su tela Misure: cm. 46 x 38 - 65 x 57 cornice Articolo: 3456 Prezzo: € 1.000

Ritratto di Fox Terrier a pelo duro dipinto ad olio su tela, firmato in basso a sinistra dall’autore Esteban W. Viviano?. Si presenta in ottimo stato, entro cornice dorata e intagliata. Sul retro, la tela presenta un timbro, firma dell’autore e titolo dell’opera. L’opera è di provenienza spagnola, risale agli inizi del Novecento.

Il piccolo cane dal profondo sguardo intelligente conquista immediatamente: con il suo mantello folto e morbido, la vivacità e la dolcezza negli occhi ci ricorda come in questo piccolo corpo, in perenne movimento, si racchiuda un nobile cacciatore di volpi abituato da secoli ad imporsi come guida.

Opera di intenso realismo, dove la sapienza dell’artista fa emergere un rapporto di empatia con l’animale (forse il padrone?); ritratto simpaticamente altezzoso, ma nel contempo come ottimo amico, manifestando l’affetto al padrone con fedeltà assoluta e parsimonia, ricordando come ad un nobile cane si addica un certo contegno.

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Guido Cacciapuoti, Milano, 1930, scultura firmata Coppia di Yorkshire Terrier Ceramica Misure: cm. 22 x 24 x 19 Articolo: 3273 Prezzo: € 800 Coppia di cani Yorkshire in ceramica argentata e ossidata, della manifattura Cacciapuoti (1892-1953), firmata sul retro G.Cacciapuoti, dall’ autore napoletano Guido Cacciapuoti (1892-1953). Si tratta di un gruppo scultoreo Art Déco di notevole espressività estetica dove l’autore interpreta la simpatia e l’esuberanza dei due Yorkshire, modellando le figure a tuttotondo, una accanto all’altra, con il pelo lungo davanti agli occhi, e le lunghe orecchie, buffe e divertenti, caratteristiche del popolare cane da compagnia che prende il nome dall’omonima contea inglese. L’opera risale agli anni ‘30 e si presenta in ottimo stato, su base lignea ebanizzata. Nato a Napoli l’11 agosto del 1892, Guido Cacciapuoti appartiene ad un’antica famiglia di maiolicari, dalla quale apprende i segreti dell’arte ceramica. Modellatore di grande talento si mette in luce per le sue belle sculture a soggetto animale. Trasferitosi in Veneto nel 1920 presenta alcune opere alla XII Biennale di Venezia e l’anno successivo espone alla Mostra Regionale d’Arte di Treviso. Acquistano alcuni suoi lavori il Re d’Italia, Mussolini, Starace e il Principe Giorgio d’Inghilterra. Nel 1927, assieme al fratello Mario e con Angelo Bignami , fonda la manifattura “ Gres d’Arte Cacciapuoti Bignami & C.” con sede a Milano in viale Premuda 34. Nel 1930 rimane unico titolare della ditta. La manifattura riscuote da subito un grande successo e diviene famosa per le realistiche sculture di animali realizzate da Guido. Guido Cacciapuoti muore nel 1953. 46

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Firma illeggibile, Francia, fine secolo XIX, dipinto firmato Ritratto di Breton Spaniel in “ferma” Dipinto ad olio su tela Misure: cm. 73 x 60 - 80 x 67 cornice Articolo: 3473 Prezzo: € 900

Dipinto ad olio su tela raffigurante un cane da caccia Breton Epagnel. La tela è inserita in una cornice gradinata in legno di rovere. Il dipinto è di provenienza francese, si presenta in buone condizioni, firmato in basso a destra e risale alla fine del XIX secolo.

L’artista ha scelto di raffigurare questo cane da caccia in una posa classica da ferma. Infatti il Breton Epagneul, cane di origine spagnola, viene utilizzato per far alzare e riportare la selvaggina. In questa insolita posizione da ferma viene resa dall’artista la plasticità del cane e la profondità del dipinto, mettendo in evidenza il manto bianco e rosso-bruno con la lunga coda terminante in un ciuffo di peli ondulati. La testa arrotondata si assottiglia verso il naso che ha le narici molto ben sviluppate, e sembra quasi uscire dal dipinto.

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Anonimo, Francia, 1920

Firma illeggibile, Francia,

Basset pour le Lapin (Fig.1)

intorno agli anni 1940, dipinto firmato

Dipinto ad olio su tavola

Ritratti di musi di Setter Inglesi (Fig.2)

Misure: cm. 21 x 27 - 45 x 55 cornice

Tecnica mista matita, gessetto e pastello

Articolo: 3455

su tavola di compensato

Prezzo: € 450

Misure: cm. 51 x 41 - 63 x 53 cm. cornice

Cane Bassotto dipinto ad olio su tavola firmato in basso a destra. Sul retro dell’opera, l’iscrizione a matita della razza del segugio, un bassotto da caccia al coniglio e due nomi poco leggibili, probabilmente dell’autore “Tambelle et Buysnaud - Basset pour le Lapin”. Si presenta in ottimo stato di conservazione, con passepartout, entro cornice lignea coeva, con profili dorati e laccati come fosse radica. Di provenienza francese, il dipinto è databile intorno agli anni ‘20. Questa razza risale all’epoca dell’antico Egitto, quando i commercianti fenici lo portarono in Italia dove ebbe un grande successo. I primi incroci che diedero origine al segugio furono fatti in Gallia, dove il Segugio da corsa egiziano fu incrociato con il Molosso romano. Il periodo in cui il cane ebbe la sua massima notorietà fu il Rinascimento, quando si cercarono di migliorare le sue linee venatorie, e divenne una razza apprezzata da tutte le classi sociali. Dopo un periodo di decadimento della razza, a partire dall’inizio del ‘900, il cane riacquistò la sua notorietà grazie a delle organizzazioni che si occuparono di evidenziare le sue ottime qualità estetiche e morali. E’ un cane vivace con un buon temperamento, non è particolarmente affettuoso ma richide continua attenzione da parte del padrone. è molto resistente e veloce e per questo è considerato un ottimo cane da caccia. Il suo sguardo è dolce e la sua voce è brillante e piacevole da sentire. Ama camminare, corere ed esplorare i boschi ma la sua principale passione è la caccia. è molto ubbidiente. Sa anche essere testardo ed instancabile. 50

Articolo: 3464 Prezzo: € 400 Coppia di Setter Inglesi eleganti esemplari disegnati a tecnica mista matita, gessetto e pastello su tavola di compensato. Dei cani è ritratta solo la testa col caratteristico pelo bianco e nero e gli occhi nocciola scuro.

Fig.1

L’opera è firmata a matita in basso a destra. Si presenta in ottimo stato di conservazione entro cornice dorata e intagliata. Di provenienza francese, risale agli anni ‘40 circa.

Fig.2 51


Portogallo, 1950 Scottish Terrier Ceramica smaltata Misure: cm. 16.5 x 30 x 15 Articolo: 3474 Prezzo: € 200

Deliziosa figura di Scottish Terrier in ceramica smaltata nera, con collare rosso ed occhi di vetro, in posizione di invito al gioco. Risale alla metà Novecento e reca sul fondo il marchio della manifattura portoghese di Algarve. Si presenta in ottimo stato di conservazione. La lavorazione della scultura presa in esame enfatizza le simpatiche doti dello Scottie, le caratteristiche orecchie a punta, il muso squadrato, il mantello arruffato,lo sguardo vispo e allegro. Ma non possiamo restare indifferenti alla postura; questo Scottie ha un atteggiamento di invito al gioco supplichevole che lo rende davvero irresistibile.

Questa razza è stata Creata in Scozia nel 1700, come cacciatore di volpi, tassi, lontre e conigli selvatici. E’ un compagno tranquillo, leggermente testardo ed un eccellente cane da guardia. Gli Scottie sono tra i cani più rappresentati, si pensi solo al film di Walt Disney del 1955 Lilli e il vagabondo che ne ha diffuso l’immagine da gentiluomo.

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Vittorio Cajani 1924, dipinto firmato e datato Ritratto di Flock Dipinto ad olio su tela Misure: cm. 87 x 116 - 100 x 130 cornice Articolo: 3453 Prezzo: € 2.000

Dipinto ad olio su tela raffigurante un cane Bracco in punta, immerso in un paesaggio. La tela è firmata e datata in basso a destra V. Cajani 1924, dal pittore milanese Vittorio Cajani (1890 - 1940). Sul retro presenta un’ iscrizione col titolo dell’opera “Ritratto di Flock, cane bracco, appartenuto al Sig. Barone Alberto Ruggeri di Reggio Emilia”. Il dipinto proviene da una dimora milanese, acquistato proprio da un erede del Barone Ruggeri, e si presenta in ottimo stato di conservazione entro cornice lignea dorate e coeva. La struttura compositiva del dipinto è estremamente equilibrata ed armoniosa; Vittorio Cajani, grande illustratore dell’epoca, inserisce sapientemente elementi di contrasto cromatico tra i colori caldi e intensi in primo piano che accentuano la tensione e il dinamismo della fase di caccia ed i colori brillanti e luminosi del corso d’acqua e del paesaggio sullo sfondo che danno invece profondità al dipinto, ricreando un’atmosfera silenziosa. La ferma di Flock qui ritratta è elegante e spettacolare. La tensione della muscolatura è raffigurata con minuziosi particolari anatomici. Il cane si arresta improvvisamente nella vegetazione, trasformandosi letteralmente in una statua e punta la selvaggina con il naso, segnalando la posizione della preda al cacciatore. 54

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Fr. Naas, 1923, Francia, dipinto firmato e datato Ritratto di un boxer Dipinto ad olio su tela Misure: cm 52 x 71 - 74 x 96 cornice Articolo: 3471 Prezzo: € 1.300

Dipinto ad olio su tela raffigurante un cane molosso, un boxer dal mantello fulvo e striato, rappresentato in posizione eretta, di profilo, col corpo proteso in avanti, e dall’espressione vigile. Di provenienza francese, il quadro è firmato e datato in basso a destra Fr. Naas 23. Si presenta incorniciato con un profilo ebanizzato entro elegante cornice in noce massello, coeva.

L’autore ha sapientemente dipinto la struttura fisica potente e la forte muscolatura del cane, di cui si avverte la tensione, grazie ai minuziosi particolari anatomici, conferendogli un aspetto agile e vagamente minaccioso. Sicuro, molto raramente diffidente, di una stabilità caratteriale disarmante, frutto della buona selezione. Una frase può a ragione ben descrivere l’indole giocosa da eterno cucciolone: “Il Boxer muore giocando”, a sottolineare come anche in vecchiaia mantenga un’indole molto positiva. L’artista è riuscito sapientemente a conferire con grande plasticità e profondità, al soggetto, un aspetto elegante e di potenza, soprattutto giocando con le luci e le ombre.

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Francia, 1925, Scultura Art Déco Bimba che gioca con Levriero Fusione di metallo argentato, marmo e alabastro Misure: cm. 20,5 x 45 x 14 Articolo: 3426 Prezzo: € 750

Scultura antica Francese Art Déco in metallo patinato raffigurante un cane Levriero ed una bambina rappresntati mentre giocano insieme. La bimba è seduta, vestita con un abito dell’epoca, con una palla in mano e raffigurata in una posa privata mentre con l’indice alzato impartisce ordini al cane. Dal sorriso della bimba si percepisce il legame intimo e solidale con il cane, il senso di fiducia, accentuato dalla plasticità della posa, dal rilassato atteggiarsi con la schiena protesa in avanti. Il cane è un nobile Levriero sdraiato con una postura elegante e composta, tradita solo dalla difficile attesa, dall’aspetto gioioso ed eccitato all’idea di condividere il gioco con l’amica.

La figura del cane è colta in quell’attimo che precede il lancio della palla, lo scatto, colta come in un momento di sospensione, attribuendo l’aspetto dinamico del Levriero ad una vitalità tutta interiore.

Le figure sono fusioni in metallo argentato e patinato, presumibilmente antimonio, poggiano su base rettangolare in marmo e alabastro e si presentano in ottimo lo stato di conservazione.

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Firma illeggibile, Francia, 1940 circa Ritratto di Alano perlato Disegno a tempera su cartoncino Misure: cm. 44 x 32 - 46 x 34 cornice Articolo: 3477 Prezzo: € 450

Disegno a tempera su carta raffigurante il ritratto di un Alano Perlato. Si presenta in discreto stato di conservazione con minime mancanze di colore in corrispondenza dell’orecchio destro e segni di umidità nella parte inferiore destra. E’ firmato in basso a sinistra e incorniciato. Di provenienza francese, risale agli anni’ 40.

L’artista è riuscito con una grisaille monocroma di colori, dati sapientemente, a focalizzare il carattere del cane: pigro, riflessivo , tollerante, sornione, placido e dolce. Infatti nonostante le sue dimensioni, è un ottimo e fedele compagno, proprio come il pittore ci ha comunicato con questo disegno.

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Marius Joseph Sain, Francia, Inizio XX secolo, Scultura firmata Lupo sulla roccia Fusione in bronzo, patina bruna Misure: cm. 55 h x 42 x 20 Articolo: 3454 Prezzo: € 1.200

Scultura francese in bronzo dello scultore Marius Joseph Sain (1877-1961), raffigurante un cane Lupo Cecoslovacco in posizione eretta, vigile e attento, su una vetta rocciosa. Firmato “M. Sain” frontalmente sulla base, a sinistra e sul retro, il timbro fonditore con l’incisione Susse Frères di Parigi. Si presenta in ottimo stato, con una bella patina bruna e risale all’inizio Novecento. Sain è un autore che ama il tuttotondo e l’espressività della materia bronzea derivatagli da una profonda conoscenza della tecnica della fusione; opera di grande aderenza al vero, di forte espressività estetica dove la visualizzazione dell’azione plastica è immessa in uno spazio scenico. L’osservazione dei particolari anatomici e la fisionomia del Lupo sottolineano il carattere dinamico e la tensione della figura, ritratta con atteggiamento vigile e all’erta, mentre dall’alto scruta il paesaggio circostante. Negli anni tra il 1860 ed il 1910 il mito di Parigi è al culmine, tutto l’ambiente parigino (perchè Parigi è la Francia), palpita di vita, vibra all’unisono come le corde di un’arpa sapientemente accordata. Nell’ambito della scultura in bronzo, in Francia non si apprezzano soltanto le opere monumentali o il lavoro d’atelier più tradizionale, quello dedicato al ritratto su commissione o alla scena di genere, ma si dà spazio anche a forme in movimento degli animali, una ricerca che, per ampiezza di interpreti e di risultati, dà l’avvio in breve tempo ad un vero e proprio movimento e nell’arco di pochi anni diviene un genere ben preciso, autonomo e di forte identità, quello dei cosiddetti “animalisti”, ma ciò che più conta è che il successo della proposta è sostenuto e determinato dalla profonda esigenza di bellezze, di eleganza e di grazia che un’intera classe sociale sa trasformare in domanda vincente. 62

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Francia, fine XIX secolo Bullmastiff inglese Grés Misure: cm. 43 x 26 x 24 Articolo: 3225 Prezzo: € 1.200

Rara scultura di cane Bullmastiff inglese in grés con gli occhi di vetro, manifattura francese di fine Ottocento, modellata a mano e decorata in policromia. Perfetto lo stato di conservazione. L’opera raffigura un cane Bullmastiff, un cane massiccio ma ben proporzionato; qui rappresentato in posizione seduta, con un collare ocra sul possente collo. La testa è larga e quadrata; il tartufo è nero, schiacciato e con larghe narici.I tratti fisici e la morfologia di questa figura sono interpretati scegliendo di assumere un’ intonazione celebrativa, basata sulla espressività della solida postura e dello sguardo ostinato.

La razza nasce nel 1924 dall’incrocio tra il Mastino inglese e il Bulldog e fu creata per ottenere un cane perfetto per la guardia. Il Bullmastiff fu utilizzato, inizialmente, per ricercare e catturare i bracconieri.

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Francia, fine XIX secolo Schnauzer Terracotta policroma e verniciata Misure: cm. 47 x 24 x 27 Articolo: 3239 Prezzo: € 800

Scultura francese, romantica, in terracotta policroma e verniciata, raffigurante un cane Schnauzer medio con la testa leggermente inclinata lateralmente, un orecchio simpaticamente sollevato, un collare, comodamente seduto su di un cuscino giallo, di forma ovale, decorato con fiocchi blu. E’ una figura empatica, che ispira un senso di fiducia e di complicità...

Le origini dello Schnauzer sono molto antiche. Le sue origini sono molto comuni a quelle dei Terrier, nati entrambi per la caccia. La selezione di questa razza, a differenza dei Terrier, in seguito si è diretta verso la creazione di un cane da guardia e difesa. Questo cane appare in moltissimi dipinti e stampe del quindicesimo secolo, come accompagnatore di cavalli e diligenze.

La scultura presa in esame rivela la volontà romantica d’espressione ed evidenzia in modo notevole le doti intrinseche di questa razza: un carattere molto forte, equilibrato e impetuoso, ma nello stesso tempo affettuoso con i propri padroni. Si presenta senza marchi di manifattura francese, in buono stato di conservazione e risale alla fine del XIX secolo. 66

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Toscana, inizio XX secolo

Francia, 1920, bassorilievo

Scatola con Bracco Weimaraner (Fig.1)

Setter in Ferma (Fig.2)

Alabastro

Fusione in bronzo

Misure: cm. 11,5 x 16,2 x 9,8

Misure: cm. 27 x 41,5

Articolo: 3253

Articolo: 3407

Prezzo: € 250

Prezzo: € 250

Elegante scatola con coperchio di forma ovale in alabastro intagliato che risale all’inizio del XX secolo, di provenienza toscana, si presenta in buono stato di conservazione. Il coperchio è sormontato da un bracco Weimaraner, di notevole bellezza; il cane sdraiato con la testa girata all’ indietro, vigile e attento, giace su un basamento ovale che eleva questa scultura da semplice rappresentazione a qualcosa di più simbolico e importante, evocando la plasticità e l’eleganza delle sculture classiche. L’aspetto snello e asciutto, i tratti fisici di quest’opera sottolineano le caratteristiche della razza: orgogliosi e determinati, dinamici e allegri, coccoloni e molto affezionati al padrone.

Questo gradevole bassorilievo raffigura un Setter in ferma tra la vegetazione di un canneto, in prossimità di uno specchio d’acqua, dorato, sulla sinistra. La raffigurazione è resa dai differenti rilievi, variazioni di spessore magari di pochi millimetri che nonostante l’esiguità dell’aggetto, unitamente a giochi di luci ed ombre, conferiscono un senso di plasticità alle figure. Il pannello è una fusione in bronzo di forma rettangolare, Di provenienza francese, risale agli anni ‘20 circa e si presenta in ottimo stato di conservazione, entro cornice dorata, moderna.

Fig.1

Le origini del Weimaraner non sono note, l’unico dato certo è che durante il XIX secolo questa razza era allevata nella corte del duca Weimar. Prima che debuttasse in società, veniva utilizzata esclusivamente da cacciatori e da guardie forestali, principalmente nelle regioni di Weimar e Turingia. Si pensa sia la più antica tra le razze tedesche.

Fig.2 68

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Toscana, Inizio XX secolo, fermalibri Due Schnauzer Marmo Misure: cm. 20 x 10 x 6 Articolo: 3272 Prezzo: € 600

Un’ originale coppia di fermalibri raffiguranti due cani Schnauzer rappresentati seduti, scolpiti in marmo bianco di Carrara, poggianti su imponente plinto in marmo nero Portoro. Risalgono all’inizio Novecento e si presentano in ottimo stato.

Le figure si presentano con una buona espressività estetica, i due cani hanno un aspetto nobile e nel contempo gioviale, sono altezzosi e contemporaneamente simpatici, sono rappresentati con una corporatura robusta ed equilibrata, la testa lunga e squadrata e la caratteristica barba folta e irsuta . Nella semplice naturalezza della figurazione c’è tutta la coerenza stilistica dello scultore che grazie al contrasto cromatico della materia ha ottenuto due cani che escono dal basamento, alternando parti definite ad altre appena suggerite.

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Toscana, metà XX secolo Levriero Ceramica Misure: cm. 86 x 25 x 33 Articolo: 3277 Prezzo: € 450

Figura di Levriero, elegante scultura in ceramica smaltata bianca, di provenienza toscana della metà Novecento. La scultura presa in esame è di una bellezza aristocratica e incondizionata, sguardo quasi altezzoso, occhi ovali ed obliqui, muso appuntito ed un collare marrone con decorazioni bianche a losanga, sul collo lungo e muscoloso. Il cane è seduto con una postura perfetta, il fisico snello e asciutto; la compostezza statuaria e l’eleganza della figura evidenziano le caratteristiche di questa razza: purezza di forme, plasticità, perfezione di linee, pulizia ed eleganza, carattere riservato, sono cani sensibili e affettuosi.

E’ una razza molto antica, questi veloci corridori sono ritratti in tombe egizie di quasi 5000 anni fa. Nessuno sa dove abbiano avuto origine, ma varietà provenienti da India, Ungheria, Polonia e Inghilterra dimostrano che le loro doti sono riconosciute in tutto il mondo. La figura si presenta in buono stato generale di conservazione, con minimi restauri.

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Toscana, prima metà XX secolo

Italia settentrionale, prima metà XX secolo

Coppia di Welsh Terrier (Fig.1)

Welsh Terrier (Fig.2)

Terraglia

Terracotta verniciata

Misure: cm. 17 x 23 x 10

Misure: cm. 17 x 18 x 10

Articolo: 3296

Articolo: 3427

Prezzo: € 300

Prezzo: € 350

Coppia di divertenti sculture raffiguranti due cani Welsh Terrier in terraglia smaltata bianca. La fattura di queste due figure è incredibilmente originale, la ceramica è modellata a mano, con tanti piccoli “riccioli”, per simulare il mantello arruffato, fitto e ispido tipico di questa simpatica razza. Si presentano entrambi con gli occhi scuri e un po’ sporgenti che conferiscono loro uno sguardo molto vivace, un aspetto buffo, con la linguetta fuori ed un il collare verde. Ci appaiono incredibilmente giocherelloni e scodinzolanti, con quella coda eretta poi.....non riusciamo a sentirli ma adesso stanno abbaiando!

Questa simpatica scultura in terracotta bianca verniciata, raffigurante un Welsh Terrier , emana energia positiva, con mantello bianco, il collare rosso e una decorazione policroma sul musetto. Il cane si presenta seduto, lo sguardo allegro, vispo e incisivo e la bocca aperta, come stesse ansimando dopo una fase di gioco particolarmente vivace. La figura è una manifattura dell’Italia Settentrionale, si presenta senza marchi, con minime sbeccatura sul collare, in buono stato di conservazione e risale alla prima metà del XX secolo.

Fig.1

Sono una manifattura toscana della prima metà del XX secolo e si presentanoin buono stato di conservazione.

Fig.2 74

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Samson, Francia, seconda metà XIX secolo Coppia di Cavalier King Charles Spaniel Porcellana Misure: cm. 19 x 29 x 11 Articolo: 3431 Prezzo: € 1.000

Due cani Cavalier King Charles in porcellana policroma nel gusto di Meissen, probabilmente della manifattura francese Samson - Parigi, della seconda metà Ottocento. La manifattura Samson fondata da Edmé Samson nel 1845 produsse e decorò oggetti nello stile di Meissen raggiungendo livelli eccellenti. I due cani si presentano con un aspetto simpatico, caricaturale, seduti, col pelo arruffato, il manto chiaro, decorato sui toni del tortora. L’intensa espressività e la singolare fisionomia di queste due figure è resa dalla modellazione dinamica e quasi vibrante della materia. Si presentano in ottimo stato di conservazione. Una eguale figura, della stessa manifattura, facente parte della Collezione d’arte antica della Vicomtesse de Courval è stata venduta da Sotheby’s a Parigi nel marzo 2014.

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Heubach, Germania, inizio Novecento

Inghilterra, prima metà XX secolo

Tenerezza

Cavalier King Charles Spaniel

Biscuit policromo

Ceramica

Misure: cm. 11 x 29 x 11

Misure: cm. 21 x 15 x 12

Articolo: 3432

Articolo: 3424

Prezzo: € 300

Prezzo: € 250

Dolce figura di bimba in biscuit policromo sdraiata, con la testa appoggiata sul cuscino celeste ed

Questa romantica scatola portacaramelle in ceramica bianca dipinta a mano con decoro policromo,

un cane Cavalier King Charles che arrampicandosi sulla schiena, le porge teneramente il ciuccio. La

raffigura un Cavalier King Charles Spaniel, un esemplare femmina la cui dolcezza rammenta subito la

veste della bambina ha decori floreali policromi e bordi dorati. Risale all’inizio Novecento e si presenta

Lilli di Walt Disney. Chi non ricorda l’aristocratica cagnolina Lilli e il fedele compagno Biagio di Lilli e il

in eccellente stato di conservazione, di probabile manifattura tedesca Heubach, attiva a Lichten in

vagabondo? La loro storia d’amore è una delle favole più romantiche del cinema di tutti i tempi.

Germania dal 1840 al 1925.

Il coperchio di questo originale barattolo corrisponde alla testa del cane, con le lunghe orecchie pendenti, lo sguardo languido. Gli occhi marroni sono di vetro e dalla bocca del cane pendono due ciliegie e una rosa. Il contenitore del barattolo corrisponde al corpo del cane, col pelo arruffato ed una zampina alzata. Di probabile manifattura inglese, reca impresso sul fondo il numero 6003. Si presenta in ottimo stato di conservazione, ad eccezione di una minima sbeccatura sul bordo del bocciolo.

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Francia, 1930, fermalibri

Julio Fernandez, LLadro, Spagna, 1970

Due Scottish Terrier

Cucciolo di Beagle

Ceramica

Porcellana Policroma

Misure: cm. 10 x 9 x 4,5

Misure: cm. 6 x 17 x 8.5

Articolo: 3433

Articolo: 3481

Prezzo: € 350

Prezzo: € 300

Coppia di simpatici fermalibri in ceramica raffiguranti due Scottish Terrier, seduti, di color turchese,

Piccola scultura di cane raffigurante un cucciolo di Beagle sdraiato, intento a dormire, probabilmente

sfumato sui toni del grigio in corrispondenza del muso, delle zampe e della coda. Risalgono agli anni

sfinito dal gioco. La fisionomia di questo batuffolo sonnecchiante è fedele nei tratti fisici ma non rivela

‘30 e si presentano in buono stato di conservazione, presentano minimi segni di usura ma nessuna

la sua proverbiale gioia di vivere, l’allegria e le sue doti di ottimo cane da caccia e da compagnia.

sbeccatura. Di provenienza francese, recano il numero 8899 impresso sul retro. I due simpatici Scottie sono modellati quasi in tono caricaturale, enfatizzando le orecchie a punta, le

La figura è in porcellana dipinta a mano, della manifattura spagnola LLadro, fondata a Valencia nel

caratteristiche sopracciglia folte, il lungo mantello, appoggiati ad un supporto a squadra che funge da

1953 dai fratelli Juan, José and Vicente Lladró; il modello è una creazione dell’artista Julio Fernandez,

fermalibri, quasi lo sorreggessero.

degli anni ‘70. Presenta sul fondo il marchio in blu col fiore a campanula stilizzato seguito da “LLadro handmade in Spain”.

Questa razza è stata Creata in Scozia nel 1700, come cacciatore di volpi, tassi, lontre e conigli selvatici. Oggi gli Scottie sono tra i cani più rappresentati grazie al loro ego, all’aspetto esteriore temerario e caparbio che si coniuga con un carattere particolarmente dolce ideale come cane da compagnia.

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Louis Fontinelle, Parigi, 1925, Scultura firmata Pechinese Ceramica Misure: cm. 28 x 32 x 21 Articolo: 3457 Prezzo: € 500

Una figura di cane Pechinese in ceramica monocroma firmata sul retro L. FONTINELLE, magistralmente modellata dall’artista parigino Louis Fontinelle (1886-1964). Questa scultura francese Art Déco risale al 1925, si presenta in ottimo stato di conservazione con patina avorio e un’iscrizione all’interno della figura, EMUNAR PARIS. L’opera presa in esame raffigura un Pechinese, che ozia elegantemente seduto, su un plinto ovale; i tratti fisici, il caratteristico musetto schiacciato ed il foltissimo pelo lungo, delineano le doti intrinseche di questi piccoli imperatori: fedeli, docili, affettuosi, molto di compagnia, con una spiccata propensione alla una vita sedentaria (il Pechinese era già cane da salotto alle corti reali cinesi oltre 2000 anni fa)! Le origini di questa razza sono molto antiche, in passato era il cane della famiglia imperiale di Pechino, poi importato in Europa dai soldati inglesi e francesi nel 1860. Fino a questo momento il “Pechinese” era stato distinto con gli arti incurvati perché si voleva evitare che venisse separato dalla residenza imperiale. Lo standard di razza redatto dall’imperatrice Cixi (Tzu-Hsi) stabiliva che questo cane dovesse essere schizzinoso nel mangiare, avere un collare di pelo che gli conferisse dignità, piedi pelosi per non fare rumore camminando e mantello di ogni colore per poter abbinare un cane a ogni abito. Le zampe dovevano essere arcuate per evitare che si allontanasse.caparbio che si coniuga con un carattere particolarmente dolce ideale come cane da compagnia.

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Schede a cura di: Ghilli Antichità Milano Progetto grafico: Elc Adv Milano

Questo catalogo è stato pubblicato in occasione della mostra MI FIDO di TE presso la galleria Ghilli Antichità, Milano maggio 2014


GHILLI ANTICHITÀ MILANO

Ghilli Antichità via A.M. Ampere 55 • 20131 Milano Tel.+39.02.70635993 info@ghilli.it • www.ghilli.it


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