The magic objects of Dawa-la Gli oggetti magici di Dawa-la What did you see, find where you’ve never been Ciò che non hai mai visto, lo trovi dove non sei mai stato
the treasures of DaWa-La
I Tesori di DaWa-La
“What did you see, find where you’ve never been”
“Ciò che non hai mai visto, lo trovi dove non sei mai stato”
T his African saying “what you never saw, f ind where you’ve never been” exemplif ies our attitude in connection with this exhibition. We have never seen stuff like that and that’s why we’re fascinated! In over thirty years of activity we have built an extensive network of relationships and who lead us today to f ind merchandise through special channels, so today we are proud to present a small excerpt of a large collection that began forty years ago, it struck us for nonconventionality, for his looks genuine, for its quality. Every object, every image, we discovered the f irst time we see it, coded and catalogued; is a mental process essential for our work , which is to select “objects” on a daily basis. You can well understand that there is a sort of recurrence in various types of formal and decorative that creates the norm. T here are things more usual than others, less rare and more widespread. Opening the door of this house, we were blown away by the originality, the quality and diversity of the pieces collected in an endless series of trips. Originality means truth of the object; quality in this case is related to the artistic sensibility of the purchaser; diversity means curiosity that is not collected with maniacal only certain types of objects and maybe do a led and a given period but the interest was addressed to 360 degrees. T hen the East, Americas, Africa. T hen a large collection which, unfortunately, is not for sale but it is jealously guarded. Nevertheless we managed to have the authorization toshow a small part, in order tolet you enjoy at least a small essay. Ghilli Antichità has as its f irst interest to spread the beauty and quality of the objects. T his is the philosophy that gave energ y to this view. We emphasize that the summary of the didactic aspect is due to cutting of the show that wants to be pure aextetic, tied it to the fascination of objects as such regardless of their genesis or other signif icance. A big thank you to a friend of long standing, who in spite of his irrequietudini has not lost its unmistakable irony and depth of the gaze.
Questo detto africano “ciò che non hai mai visto, lo trovi dove non sei mai stato” esemplifica il nostro atteggiamento in relazione alla presente esposizione. Non abbiamo mai visto cose del genere ed è per questo che ne siamo affascinati! In oltre trent’anni di attività abbiamo costruito una fitta rete di relazioni e conoscenze che ci portano oggi ad reperire merce attraverso canali particolari, così oggi siamo orgogliosi di presentare un piccolo estratto di una grande raccolta iniziata quarant’anni fa, che ci ha colpito per la non convenzionalità, per il suo aspetto genuino, per la sua qualità. Ogni oggetto, ogni immagine, viene da noi scoperta la prima volta che la vediamo, codificata e catalogata; è un processo mentale fondamentale per chi fa il nostro lavoro, che è quello di selezionare “oggetti” quotidianamente. Potete ben capire come ci sia una sorta di ricorrenza nelle varie tipologie formali e decorative che crea la normalità. Ci sono cose più usuali di altre, meno rare e più diffuse. Aprendo la porta di questa casa, siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’originalità, dalla qualità e dall’eterogeneità dei pezzi raccolti in una serie infinita di viaggi. Originalità significa verità dell’oggetto; qualità in questo caso è legata alla sensibilità artistica dell’acquirente; eterogeneità significa curiosità ovvero non sono state raccolte con fare maniacale solo determinate tipologie di oggetti e magari di un dato luogo e di un dato periodo ma l’interesse è stato rivolto a 360 gradi. Quindi l’Oriente, il Sudamerica, l’Africa. Quindi una grande raccolta che, purtroppo, non è in vendita ma è gelosamente custodita. Ciononostante siamo riusciti ad avere il nulla osta per poterne esibire una piccola parte, per poterne mostrare un piccolo saggio. Ghilli Antichità ha come primo interesse quello di diffondere il bello e la qualità degli oggetti. Questa è la filosofia che ha dato energia a questa mostra. Vogliamo sottolineare che la sommarietà dell’aspetto didascalico è dovuta al taglio dell’esposizione che vuole essere puro visibilista, legato ciò al fascino degli oggetti in quanto tali a prescindere dalla loro genesi o altra significanza. Un grazie di cuore ad un amico di vecchia data, che malgrado le sue irrequietudini non ha perso la sua inconfondibile ironia e la profondità dello sguardo.
Ghilli Antichità
Ghilli Antichità
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DaWa-La
DaWa-La
Dawa-la is a name that in Italy it is absolutely out of the ordinary; but in Tibet, where the Sakya
Dawa-la è un nome che in Italia é assolutamente fuori dal comune; ma in Tibet, dove il Lama
Lama gave it to me many years ago, it is among the most common. It means Moon.
di Sakya me lo diede molti anni fa, è tra i più diffusi. Significa Luna.
And, just as the Moon, in my lifetime i’ve travelled several times around the Earth. With the
E, proprio come la Luna, nel corso della mia vita ho girato più volte attorno alla Terra. Con
advantage that i could stopover and acquire many unusual objects, which i took home.
il vantaggio di potermi fermare, e acquisire tanti oggetti inusuali, che mi sono portato a casa.
Luck played a big part: for over 40 years i have indeed done an activity that took me often abroad
La fortuna ha giocato un ruolo fondamentale: per oltre 40 anni ho infatti svolto un’attività che
more often in the East, but also in Africa and the Americas. That’s how i came into contact with
mi ha portato spesso all’estero: più spesso in Oriente, ma anche in Africa e nelle Americhe. è
local people, far away from traditional circuits.
così che sono entrato in contatto con genti locali, lontane dai tradizionali circuiti. Sono loro
They are the ones who helped me find things more out of the ordinary.
che mi hanno aiutato a scovare le cose più particolari.
Ghilli’s old friends have asked me to share with their customers, through a sort of virtual
I vecchi amici di Ghilli Antichità mi hanno chiesto di poter condividere coi propri clienti,
exhibition, some of my items. Gladly i consented.
tramite una sorta di mostra virtuale, alcuni dei miei oggetti. Volentieri ho acconsentito.
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CINA
ChINA I went to China for the first time in 1972, the same year of Nixon’s historic meeting in Beijing with Mao Tse Tung. In the People’s Republic of China then you could travel only with special permits by train from Hong Kong to Guangzhou, otherwise you had to settle for taking a look with binoculars from the New Territories to Kawloon side. Of antique shops there were none, and in any case there was an absolute prohibition to export whatever smelled of old. The only antique dealers were in Hong Kong, then still a British colony, most of them on the island Victoria over the De Vere road near the Taoist temple. My first flight from Italy to Hong Kong was the PA1 of PAN AM, which had to make two stopovers in Tehran and Kabul, than in Bangkok and continue without being able to fly over the Indochina because of the war in Viet Nam. In many years, one piece at a time, I brought in a suitcase or sent via ship what seemed more interesting: almost everything found from antique dealers, practically never in private homes. Some of the objects and/or most interesting paintings i had anyway so buying them in Paris and London at antique dealers who somehow had managed to get them in Europe. In Cina ci andai per la prima volta nel 1972, lo stesso anno dello storico incontro a Pechino di Nixon con Mao Tse Tung. Nella Repubblica Popolare Cinese allora si poteva viaggiare solo con permessi speciali in treno da Hong Kong a Canton, altrimenti ci si doveva accontentare di dare un’occhiata col binocolo dai Nuovi Territori a Kawloon. Di negozi di antiquariato non ce n’erano, e in ogni caso vigeva il divieto assoluto di esportare qualunque cosa odorasse di antico. Gli unici antiquari erano a Hong Kong, allora ancora colonia inglese, per la maggior parte sull’isola Victoria sopra la De Vere road nei pressi del tempio Taoista. Il mio primo volo dall’Italia a Hong Kong fu il PA1 della PAN AM, che dovette fare due scali tecnici a Teheran e Kabul, per poi fermarsi a Bangkok e proseguire senza poter sorvolare l’Indocina per via della guerra in Vietnam. Alcuni degli oggetti e/o quadri di maggior interesse ho avuto comunque modo di acquistarli a Parigi e Londra presso antiquari che chissà come erano riusciti a farli arrivare in Europa.
Family tree gouache painting of the early 1900s depicting a notable Chinese family; note at the bottom the delineation of space for future offspring. Albero genealogico dipinto con colori all’acqua su stoffa degli inizi del Novecento raffigurante una notabile famiglia cinese; si noti nella parte inferiore la delineazione degli spazi per le discendenze future.
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Beijing, lacquer box in two tone color with decorations and numerous internal compartments on multiple levels.
Guanzhou, stone sculpture with sleeping young man, used to keep in shape the multilayer soles of small ladies shoes.
Pechino, Cina. Scatola laccata a due toni di colore con decorazioni in rilievo e numerosi scomparti interni su piĂš livelli.
Canton, Cina. Scultura in pietra con giovane dormiente, utilizzata per mantenere in forma ben pressate le suole multistrato delle piccole scarpe delle signore.
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South China, finely carved horn powder flask engraved with geometric and zoomorphic. Cina del Sud. Porta polvere da sparo in corno finemente intagliate ed incise con motivi geometrici e zoomorfi. South China, ancient daggers with engravings. Cina del Sud. Pugnali antichi con incisioni.
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Beijing, bronze vessel pagoda shaped with green patina, used as a container for wine.
Lady wallet in embroidered silk.
Pechino, Cina. Vaso in bronzo quadrangolare a pagoda con patina verde, un tempo utilizzato come contenitore per vino.
Portafoglio da Signora in seta ricamata.
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CINA
ChINA ethnic minorities minoranze etniche
In the People’s Republic of China live side by side with the majority Han, 58 ethnic minorities that also retain their traditions, customs, language and religious beliefs. Many of these minorities are located in the South of the Country and to visit them you need to have local contacts. They have always been very skillful in weaving and embroidering their own costumes using natural colors for dyes based on plant extracts or derived from insects with bright colors. The metal used for ornaments such as necklaces, earrings and bracelets is for the most part because silver that recalls the Moon, around which stages rotating the Chinese calendar. The rate of silver content is very variable. Nella Repubblica Popolare Cinese convivono assieme alla maggioranza Han anche 58 minoranze etniche che conservano i loro costumi, usanze, lingua e credenze religiose. Molte di queste minoranze si trovano nel sud del Paese e per visitarle occorre avere contatti locali. Sono sempre stati molto abili nel tessere e ricamare i propri costumi utilizzando per le tinture colori naturali a base di estratti vegetali o derivati da insetti con vivaci colori. Il metallo utilizzato per gli ornamenti, come collane, orecchini e bracciali è per la maggior parte dei casi l’argento perché richiama la Luna, attorno alle cui fasi ruota il calendario cinese. Il tasso di argento contenuto è molto variabile.
Round box with decors imitating bamboo. Scatola tonda con decorazioni ad imitazione del bamboo.
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Dogzhu, southwest China: pair of large size wedding necklaces for twin sisters, silver and filgree. Dogzhu, sudovest della Cina. Coppia di grosse collane matrimoniali per due sorelle gemelle in lamina d’argento e filigrana.
Miaozhu, southwest China. Neck decoration for xiaoguniang for the lunar new year, in silver sheet finely hammered and chiseled. Miaozhu, sud ovest della Cina. Collana per ragazza giovane, da indossare nel capodanno lunare, realizzata in lamina d’argento finemente sbalzata, incisa e traforata
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Miaozhu, southwest China. Neck decoration for xiaoguniang for the lunar new year, in silver sheet finely hammered and chiseled. Miaozhu, sud-ovest della Cina. Collana per ragazza giovane, da indossare nel capodanno lunare, realizzata in lamina d’argento finemente sbalzata, incisa e traforata.
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Miaozhu, southwest China. Set of wedding necklaces in hammered silver. Miaozhu, sud-ovest della Cina. Set di collane da dote in lamina d’argento sbalzata.
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YAO minority, China bordering Vietnam.
YAO, confine tra Cina e Vietnam.
Pair of watercolors on rice paper used in Taoist ceremonies.
Coppia di immagini su carta di riso utilizzate nelle cerimonie taoiste.
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Miaozhu, Kaili, south China. Wedding blanket in cotton with silk embroidery. Miaozhu, Kaili, sud ovest della Cina. Grande coperta matrimoniale ricamata.
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Yaozhu, China bordering Vietnam. Shaman holy book. Yaozhu,confine Vietnam Cina. Libro sacro di sciamano.
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Yaozhu, China bordering Vietnam. Shaman’s sceptres. Yaozhu , confine tra Vietnam e Cina. Scettri da sciamano.
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Miaozhu, laquered sceptre of the leading shaman.
Kaili/Guizhou, wood seals of the shaman.
Scettro da comando da sciamano in legno laccato Miaozhu.
Sigilli Kaili/Guizhou per uso sciamanico.
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CINA
ChINA silk road via della seta
High quality style and artifacts were for many centuries made in support of the rich and important Chinese homes, particularly in the area along the Silk Road in the area between Xi’an and Chengdu. They were produced in a variety of shapes/subjects referring to classical models whose refined décor was inspired by the Sassanid-era Middle Eastern style, whose peak was reached by the high formal value of the Tang times. Often these beautiful artifacts had not daily use, but purely symbolic as a sign of respect and homage to the ancestors. Manufatti di gran pregio stilistico e qualitativo sono stati per molti secoli realizzati a corredo delle ricche e importanti dimore cinesi, in modo particolare nella zona lungo la via della seta nell’area compresa tra Xi’an e Chengdu. Venivano prodotti in un’ampia gamma di forme/soggetti/dimensioni rifacendosi ai modelli classici il cui raffinato decoro prendeva spunto dallo stile medio-orientale di epoca sassanide, il cui apice venne raggiunto dall’alta valenza formale dell’epoca Tang. Spesso e volentieri questi bellissimi manufatti non avevano un utilizzo quotidiano, bensi’ prettamente simbolico come segno di rispetto e omaggio verso gli antenati.
Xi’an. Pair of silver wedding plates with phoenix ( in Chinese Feng Huang ) hilighted in gold. Phoenix is the symbol of virtue, happiness and grace. Xi’an, Cina. Coppia di piatti da matrimonio in lamina d’argento con sbalzate in oro le fenici (in cinese Feng Huang). Le fenici erano simbolo di fortuna e felicità, virtù e grazia.
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Xi’an.Pair of shaped silver boxes with fire gilt mythological beasts.
Between Chengdu and Xi’an, device to crash tea leaves.
Xi’an, Cina. Coppia di contenitori con coperchio in lamina d’argento sbalzato con animali mitologici dorati a fuoco.
Tra Xi’an e Chengdu, Cina. Attrezzo per sminuzzare le foglie di te’.
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Between Chengdu and Xi’an, nice container to dry tea leaves.
Silver box with fire gilt decorations, probably used to keep spices.
Tra Xi’an e Chengdu, Cina. Contenitore per essiccare le foglie di te’.
Scatola con contenitori interni e grattuggia probabilmente per le spezie in argento sbalzato e dorato a fuoco.
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Between Xi’an and Chengdu, pair of music players in Tang style. From a set of eight. Tra Xi’an e Chengdu, Cina. Coppia di suonatrici di strumenti musicali in stile Tang, da set di otto.
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Silver incense burner partly vermeille, Qing period.
Silver jug partly vermeille decorated with figures, Qing period.
Incensiere traforato in lamina d’argento sbalzata con parti in vermeil d’epoca Qing.
Brocca con manico in argento con parti in vermeil e tableau con figure d’epoca Qing.
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Former British Empire and East Ex Impero Britannico/Oriente
The British Empire, especially under the reign of Queen Victoria, subsequently made a resounding expansion on all continents: the Pearl of the Empire was India, and many bordering States and territories were affected. Even today in some resorts of India i got to soak up the atmosphere described by Kipling in his novels. Some artifacts that i found are affected by much of the British influence, while others reflect only the local roots. L’impero Britannico, in modo particolare sotto il regno della Regina Vittoria, ebbe un periodo di espansione clamorosa in tutti i continenti: la perla dell’Impero fu l’India, e molti stati e territori vicini ne furono influenzati. Ancora oggi in alcune località dell’India ho avuto modo di respirare l’atmosfera descritta da Kipling nei suoi romanzi. Alcuni manufatti che ho reperito risentono molto dell’influenza inglese, altri invece rispecchiano solo le radici locali.
Pair of silver containers with handle, partly vermeille, Qing period. Coppia di vasi in lamina d’argento sbalzato con manico e coperchio e parti in vermeil d’epoca Qing.
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East Turkmenistan, Central Asia. Copper water jug.
Cashmire ( now Pakistan). Silver vase with entrangled boteh motif, official present.
Turkmenistan Orientale, Asia Centrale. Brocca in rame.
Cashmire (attuale Pakistan). Vaso in argento con fitta decorazione boteh, dono ufficiale.
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Gentleman box made for an officer of British India during queen Victoria reign, silver and bronze. Scrigno in bronzo e argento eseguito per ufficiale inglese British India epoca vittoriana.
Tibet. Yak bone mala rosary to be used doing kora. Tibet. Rosario in osso di yak per recitazione mantra attorno al kora.
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Tibet Flint container to spark fire, unusually finely decorated in silver.
Tibet. One of seven silver cups for offerings to Buddha.
Tibet. Contenitore per pietra focaia inusualmente ben decorato in argento.
Tibet. Ciotola per offerte a Buddha (da set di sette).
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Tibet: old holy book cover. Tibet. Copertina per libro sacro.
Kingdom of Thailand. Presentation royal embroidered silk fan, bearing the colour and insignia of queen Sirikit, given at the ceremony of donation of a golden Buddha to Wat Jakawan in Bangkok. Thailandia: ventaglio in seta ricamata con le insegne ed i colori della Regina Sirikit, realizzati in occasione della donazione di un Buddha d’oro al Wam Jakawam di Bangkok.
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Black bear fur cap of the Welsh queen’s royal guards. Berretto in pelo d’orso nero della guardia reale gallese della Regina d’Inghilterra. Lancers helmet of regiment that fought in India. Elmettto da lanciere d’epoca vittoriana di reggimento che combattè anche in India.
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Africa Ethiopia
Africa has never been for me a goal linked to working activities, whereby up to mid-’ 90 i attended as a traditional tourist locations like Morocco, Egypt... and even less easy such as Yemen. The exception, since i go there every year, it is Ethiopia, a country completely different from the others: a mix of extremely different ethnicities: about eighty. The North is predominantly Coptic Christian, with extraordinary and fascinating monasteries and churches that have made BBC call Ethiopia the Tibet of Africa. The South is inhabited by tribes, some of which resemble the Masai of Kenya. L’Africa non è mai stata per me una meta legata alle attività lavorative, per cui fino alla metà degli anni ’90 frequentai come turista tradizionali località come Marocco, Egitto... ma anche meno facili come ad esempio lo Yemen. L’eccezione, visto che ci vado ogni anno, è l’ Etiopia, una Nazione completamente diversa dalle altre: un mix di un’ottantina di etnie estremamente diverse tra loro. Il Nord è prevalentemente Cristiano-Copto, con straordinari e affascinanti monasteri e chiese rupestri, tali da averla fatta chiamare il Tibet dell’Africa. Il Sud è invece abitato da tribù, alcune delle quali simili ai Masai del Kenya.
Ethiopia. Parchment panel with life auspicious inscriptions, a kind of life horoscope. Ethiopia. Pannello su pergamena con iscrizioni benauguranti, oroscopo per il corso della vita.
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Ethiopia. antique coptic bronze cross.
Ethiopia, Axum. Huge icon fan on parchment.
Ethiopia. Antica croce copta in bronzo.
Ethiopia, Axum. Grande icona copta su pergamena.
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Latin America AMERICA LAtina
While the East is very far from our cultural roots, Latin America was “easy” for me, even when I first started visiting at very young age. I remember my first trip to Brazil, almost two months, from Mexico through Colombia, Peru, Bolivia, etc. The advantage was the language and the food! And then the Christian faith, which is evident both in the subjects both in architecture. Mentre l’Oriente è molto lontano dalle nostre radici culturali, l’America latina è stata subito “facile” per me, anche quando iniziai a frequentarla da molto giovane. Ricordo il mio primo viaggio, quasi due mesi, dal Messico al Brasile attraversando Colombia, Perù, Bolivia ecc. Il vantaggio furono la lingua e il cibo! E poi la fede cristiana, che traspare sia negli oggetti sia nell’architettura.
Sabre that belonged to Emperor Menelik about 1890 bearing the initials G.G. probably of Col Giuseppe Galliano, gold medal, killed in action at Adwa. Sciabola appartenuta all’Imperatore Menelik nel 1890 circa con le iniziali G.G. probabilmente del colonnello medaglia d’oro ad Adwa Giuseppe Galliano.
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Precolumbian South America, auspicious clay doll.
Precolumbian Ecuador, drinking vessel in painted clay.
Sud America precolombiano. Bambolina benaugurante.
Sud America precolombiano, Equador. Vaso da libagioni in terracotta dipinta.
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Arequipa, Peru. Small travel altar with St Antony.
Arequipa, Peru. Wooden figures of Jesus.
Arequipa, Perù. Piccolo altarino con S. Antonio.
Arequipa, Perù. Immagini in legno di Gesù.
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Preincaic Ariballo vase decorated in typical coastal style of Peru. Vaso preincaico chiamato Ariballo in terracotta dipinta del PerĂš.
Musical instrument from the north coast of Peru bordering Equador, with unusual little monkey. Ex Jose Vergara collection. Strumento musicale precolombiano proveniente dalla costa nord del PerÚ con tradizionali decori geometrici ed inusuale scimmietta. Ex collezione Josè Vergara Quito.
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Ghilli Antichità and Dawa-la will see you again in the coming 40 years, when our children or grandchildren will bring
Ghilli Antichità e Dawa-la vi danno appuntamento a tra 40 anni, quando i nostri figli o nipoti riproporranno
another virtual exhibition of objects found in their future travels.
un’altra mostra virtuale di oggetti reperiti nei loro futuri viaggi.
For those who did not have the patience to wait for 40 years, Ghilli Antichità will be happy to provide, wherever possible,
Per chi non avesse la pazienza di attendere 40 anni, Ghilli Antichità sarà lieta di fornire, ove possibile,
additional details about the places and artifacts shown in this virtual catalog.
ulteriori dettagli sui luoghi e sui manufatti illustrati in questo catalogo virtuale.
For more informations or details, please contact us: Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento, non esitate a contattarci: Ghilli Antichità via A.M. Ampere 55 - 20131 Milano Tel. 0270635993 - info@ghilli.it Ghilli Antichità
Ghilli AntichitĂ
via A.M. Ampere 55 - 20131 Milano - Tel. 0270635993 - info@ghilli.it -
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