ARCHITECTURE
PORTFOLIO SELECT WORKS
ANTONIO FILIPPO CAMERA
+39 3462165222
VIA NELLO GIOACHIN 19 |35040 MEGLIADINO SAN VITALE | ITALY
antonio-filippo@live.it
ANTONIO FILIPPO CAMERA
INFORMAZIONI PERSONALI Nazionalità | Italiana Data di nascita | 24 Agosto 1992 Indirizzo | Via Nello Gioachin 19, 35040 Megliadino S. Vitale E-mail | antonio-filippo@live.it Telefono | +0039 3462165222 Skype| antonio_filippo Web Linkedin| https://goo.gl/WDbWeJ Web Divisare| https://goo.gl/FehtYr
D
Web Archilovers| https://goo.gl/1YyqyX Web Instagram| https://goo.gl/yfMZUj
COMPETENZE Antonio è un giovane determinato e laureato in “ Architettura e innovazione”, con voto 110 L / 110, presso l’Università IUAV di Venezia. Ha frequentato molti corsi e workshop con architetti di diverse nazionalità; questo gli ha permesso di sviluppare le competenze per progettare autonomamente o in gruppo, adattandosi a diversi approcci progettuali e culture. Ha dimostrato capacità di leadership valorizzando le attitudini di ogni singolo componente del team, possiede capacità di problem solving per lavorare sottopressione e gestire anche richieste contrastanti. È un lavoratore veloce ma perfezionista, un ascoltatore attento, uno spirito curioso alla costante ricerca di crescita. Grazie alla specializzazione negli studi intrapresa, possiede elevate competenze sulle tematiche relative alla sostenibilità e al risparmio energetico nonché sull’innovazione soprattutto tecnologica e software; è in grado di lavorare in qualsiasi fase della progettazione architettonica, dall’ideazione alla composizione e realizzazione a qualsiasi scala. Attualmente sta ampliando le mie conoscenze nell’ambito della progettazione parametrica, della gestione BIM e nell’interoperabilità tra processi e software. La fame di conoscenza lo ha portato di recente a lavorare in ambito ingegneristico per uno dei più importanti cantieri al mondo, il Grand Théatre de Rabat, progettato da Zaha Hadid Architetcts. Al momento non mi preclude alcuna strada inerente e collaterale al lavoro di architetto; consapevole che il processo di apprendimento e di crescita non si conclude mai. Il seguente portfolio contiene una piccola selezione dei miei lavori, ringrazio per il vostro tempo e per la vostra considerazione.
LINGUE | Italiano | Madrelingua Inglese |
SKILLS |
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PhotoScan | AutoCAD | 3DS MAX | Rhinoceros| Grasshopper + Tools| SketchUp| Archicad | Revit | V-Ray | SolidWorks | Ecotect Analysis | MC11300 | Climate Consultant | Jtemp | Jvap | EnergyPlus | Photoshop | Indesign | Illustrator | Premiere | After Effects | Office suite |
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Plastici | Stampa 3D | Taglio laser |
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Patente |
B
VIAGGI
INTERESSI
2017 - 2018 Rabat, Casablanca, Matera, Alicante, Benidorm, Gallipoli, Siviglia, Porto, Genova.
2015 - 2016
Londra, Firenze, Berlino, Vienna, Roma, Milano, Barcellona, Valencia.
2014 - 2013
Madrid, Saragozza, Amsterdam, Parigi, Lilla.
2012 - 2010
Atene, Barcellona, Dublino, Napoli, Torino, Venezia, Roma.
ESPERIENZE EDUCAZIONE - Master D2P.01 Design To Production, PoPlab srl (Rovigo, RO)
2018 | 2018
- Mario Botta: to be an architect, USI Università della Svizzera italiana (Lugano, Svizzera)
2017 | 2018
- Laurea Magistrale in Architettura e Innovazione, Università IUAV (Venezia, VE)
2014 | 2017
- Universidad Politécnica de Madrid, Madrid (Spagna)
2015 | 2015
- Laurea in Scienze dell’Architettura, Università IUAV (Venezia, VE)
2011 | 2014
- Diploma di scuola superiore, I.T.C.G.S. Atestino (Este, PD)
2007 | 2011
LAVORO - 3D Exper, Design Developer e Design Manager per lo sviluppo del Grand Theatre di Rabat, Zaha Hadid Architects, Incide Engineering (Rabat - Padova)
2018 | in corso
- Workshop BIM e interoperabilità, PoPlab srl (Rovigo)
2018 | 2018
- Collaborazione FisTec, Laboratorio di fisica tecnica ambientale (Mestre)
2017 | 2017
- Stage, Francisco Mandado Arquitecto, Pamplona (Spagna)
2016 | 2016
- Workshop W.A.Ve. Javier Corvalán, Università IUAV (Venezia)
2014 | 2014
- Workshop W.A.Ve. Sebastian Irarrazaval, Università IUAV (Venezia)
2013 | 2013
- Stage, Studio Associato B&B (Montagnana)
2013 | 2013
- Workshop W.A.Ve. Giancarlo Carnevale, Università IUAV (Venezia)
2012 | 2012
- Stage, Gaino Edilizia s.r.l. Unipersonale (Saletto, PD)
2010 | 2010
PUBBLICAZINI E PRESENTAZIONI - Menzione d’onore al concorso per il Pape Nature Park Getway, https://goo.gl/9Pwh4V
2018
- Pré di Ledro tra sole ed ombra, Venezia (VE)
2017
- Il lavoro e la città, Pietro Valle website, https://goo.gl/HfUVUP
2015
- 10K:The world’s longest continuous building, Sebastian Irarrazaval aquitectos, https://goo.gl/ZiVCZN
2014
- Il progetto per Casa Tognella di Ignazio Gardella, Maurizio Galluzzo website, https://goo.gl/uEt7iL
2013
• Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
INDICE
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Laguna in kayak: Una base alle Vignole Isola delle Vignole (VE) - IT Università IUAV di Venezia Laboratorio di progettazione III - 2016
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Slow Venice Experience Portegrandi (VE) - IT Università IUAV di Venezia Laboratorio di progettazione I - 2015
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La buona scuola Negrar (VR) - IT Università IUAV di Venezia Progettazione tecnologica - 2015
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Virgin Active Pavilion Trento/Venezia/L’Aquila - IT PoPLab di Rovigo Master D2P - Design To Production - 2018
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Unseen Landmark Pape Nature Park - Latvia Bee Breeders Architecture Competitions Menzione d’onore al concorso Internazionale di Idee
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Grand Theatre De Rabat Rabat - Morocco Zaha Hadid Architects - Incide Engeneering Sviluppo dei rivetimenti interni ed esterni - 2018
LAGUNA IN KAYAK: UNA BASE ALLE VIGNOLE Sito | Isola delle Vignole (VE) - IT Università | IUAV di Venezia Periodo | Lab. di progettazione III - 2016 Prof. | A. Aymonino + L. Ciacci + G. Caldarola
Clicca qui per vedere il video di presentazione o digita: youtu.be/aa2Tc45DPCE 04
Il progetto nasce dalla necessità di ripensare la mobilità nella parte nord della laguna di Venezia. La soluzione proposta è un’evoluzione dei mezzi di trasporto tradizionali; il kayak permette di muoversi con agilità ovunque rispettando il delicato equilibrio ecologico del luogo. Questo centro è solo un pezzo del sistema, altri edifici di supporto si trovano in aree strategiche all’interno della laguna. L’esperienza dello spostamento in kayak è unica: la vista a pelo d’acqua e il contatto con la natura lo rendono un mezzo di trasporto ideale per questa zona. 05
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SLOW VENICE EXPERIENCE Sito | Portegrandi (VE) - IT Università | IUAV di Venezia Periodo | Lab. di progettazione I - 2015 Prof. | A. Cibic + F.Peron + E.Siviero
Sempre più persone sono interessate al turismo sostenibile inteso come rispetto del luogo ma anche delle tradizioni locali. La laguna di Venezia presenta caratteristiche peculiari che si possono ancora oggi scoprire. A Portegrandi abbiamo progettato una “Fattoria esperienziale” che possa trasmettere emozioni uniche; il progetto si propone di pensare l’esperienza dell’utente a 360°, è stato progettato non solo l’alloggio minimo ma anche i punti di aggregazione, le attività da svolgere, gli spazi aperti, i metodi di trasporto per arrivare a “Slow Venice”, ecc... Tutto questo con prestazioni energetiche straordinarie che superano i più elevati standard europei vigenti in materia di risparmio energetico.
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Clicca qui per vedere il video di presentazione o digita: youtu.be/loErt3xTrrQ
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LA BUONA SCUOLA Sito | Negrar (VR) - IT UniversitĂ | IUAV di Venezia Periodo | Prog. tecnologica - 2015 Prof. | P. Zennaro Team | + R. Frizzarin + E. Sanvido
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Di recente in italia è stata introdotta una nuova legge, la “buona scuola” che detta alcune regole per la progettazione degli spazi di apprendimento. Questo ha fatto sorgere in noi una domanda: Le scuole italiane sono adatte all’apprendimento? dopo un’analisi statistico-qualitativa è emerso che sono perlopiù edifici obsoleti che non rispondono ad alcuna esigenza oggi essenziale, prima fra tutte la flessibilità degli spazi. E’ stato necessario stravolgere il concetto di edificio scolastico al quale eravamo abituati, imparando dalle architetture contemporanee in Europa e nel mondo. Abbiamo studiamo molte opere per ricercare una tecnologia costruttiva che permettesse la massima flessibilità degli spazi. Abbiamo trovato la soluzione nel progetto “Kunsthaus Graz” dell’architetto Peter Cok; dopo aver analizzato e adattato la tecnologia al contesto e alle nostre esigenze abbiamo progettato un esempio di scuola primaria così come dovrebbe essere costruita nel XXI secolo. Ne è risultato un progetto volutamente estraneo al contesto, questo perché il modello deve rispondere soltanto alle esigenze dell’uso e deve poter essere costruito dove necessario, indipendentemente dall’intorno. Anche i colori sono essenziali nel processo di apprendimento; ecco perché è stato necessario abbandonare i toni marroni delle scuole italiane per usare colori piu stimolanti (rosso, giallo) o rilassanti (blu) in accordo con l’attività da svolgere.
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VIRGIN ACTIVE PAVILION Sito | Trento, Venezia, L’Aquila - IT Ente | PoPlab di Rovigo Periodo | Master - 2018 Prof. | V. Temporin + E. di Munno
Concept funzionale
Elementi Costruttivi Principi società Aggregazione sociale Benessere psichico Attività fisica
Caratteristiche Elementi modulari Trasportabile Leggero
Fasi costruttive
+
+
+
= +
+ Ventilazione naturale
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+
=
=
Elementi facciata cinetica
Il progetto di architettura cambia e con esso gli strumenti atti ad esprime le nuove idee, tramite processi sempre più complessi. Il padiglione Itinerante per Virgin è nato dall’integrazione di nuove tecnologie: La prototipazione tramite stampa 3D e taglio laser ha permesso studi in tempo reale sulle varie parti dell’opera. Grasshopper ha permesso di elaborare una struttura parametrica che si adattasse alle esigenze di volta in volta diverse e di rispondere in maniera ottimale agli stimoli ambientali tramite opportune analisi ed elaborazioni energetiche. Solidworks ha poi permesso di scendere fino al dettaglio e costruire ogni elemento necessario. Arduino ha consentito un controllo automatico e totale sulle parti mobili. Si è potuto quindi controllare l’intero processo, dall’ideazione alla produzione. Il progettista in questo caso ha in mano ogni dato necessario non solo alla realizzazione dell’opera ma anche alla gestione durante la sua intera vita.
Analisi energetiche
Es1: Trento N.pannelli totali 650
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Algoritmo parametrico
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L
Dimensioni
TRENTO
S
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12 x 13,6 mt
M
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163 mq
L
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M VENEZIA
12 x 26,5 mt
318 mq
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UNSEEN LANDMARK Sito | Pape Nature Park, Lettonia Ente | Bee Breeders Menzione d’onore al concorso internazionale di architettura Periodo | 2018
l’edificio e il portale d’accesso vero e proprio sono fusi in un unico corpo.
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Tre funzioni principali: area di raccolta e di ingresso, area per il tempo libero e area per l’infanzia
La finitura esterna è realizzata con una facciata in legno facilmente sostituibile in caso di danneggiamento.
Il tetto a falde garantisce di risolvere il problema delle abbondanti e frequenti nevicate.
Il Pape Nature park, situato nel sud ovest della Lettonia, si estende per oltre 10800 ettari di aree selvagge o solo parzialmente civilizzate. Il cuore del parco è il Pape Lake, che ogni anno attrae migliaia di turisti grazie non solo al suo ambiente sorprendente e mutevole, ma anche ai vari sentieri escursionistici che consentono ai visitatori di apprezzare le sue diverse caratteristiche naturali. Il nostro progetto è stato sviluppato tenendo conto di questo ambiente naturale e ruvido, con un edificio che non solo non intacca il luogo, ma vuole anche migliorarlo. Il primo passo è stato quello di unire la funzione gate e l’edificio stesso in un’unica struttura iconica la cui forma stessa è un elemento che percepisce e accoglie i visitatori all’interno del parco. La forma dell’edificio è stata dettata dall’area di progetto stessa, adattandosi con una struttura il cui profilo esterno si rivela solido ma articolato, seguendo il paesaggio e le linee particolari dettate dagli alberi. Quindi, questo elemento trova spazio nel proprio contesto come parte di un puzzle estremamente articolato che è il Pape Nature Park. La scelta del componente strutturale principale, alla luce della necessità di trovare un materiale facilmente sostituibile in caso di danneggiamento o usura, con un costo ragionevole, facilmente trasportabile all’interno del cantiere, strettamente legato alla cultura locale e che fosse piacevolmente inserito all’interno del paesaggio, è ricaduta sul legno. Lo strato esterno della struttura è ricoperto da doghe di legno facilmente sostituibili, che sono in grado di trasformare l’edificio in un punto di riferimento per l’ingresso dell’area e, allo stesso tempo, un elemento mimetico una volta all’interno del parco stesso.
Disposizione generale delle diverse funzioni.
La forma generale dell’edificio è dettata d a l l ’a m b i e nte circostante.
Processo di creazione del cancello d’ingresso e dell’asilo-tempo libero.
Sistema di falde della copertura, l’altezza massima è situata in corispondeza del gate.
Sistema di raccolta dell’acqua: grazie alla forma dell’edificio è possibile immagazzinare efficacemente l’acqua piovana. Diagramma di circolazione : percorso dei visitatori del parco in rosso, percorso ospiti in ciano e viste panoramiche sul tetto in verde. Tetto panoramico con tre diversi punti di vista differenti: lago, steppa e foresta.
common-room multifunzionale che può essere utilizzata anche per conferenze, proiezione, area di raccolta per gli ospiti e il personale. 25
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GRAND THÉATRE DE RABAT Sito | Rabat, Marocco Ente | Zaha Hadid Architects, OAA, Jet Contractors, Incide Engeering Periodo | 2018
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Il lavoro consiste nello sviluppo dei rivestimenti interni, di quelli esterni nonché delle loro strutture di supporto riguardanti il Grand Théatre de Rabat progettato dall’archistar Zaha Hadid. L’attività è stata principalmente svolta con software di modellazione quali Grasshopper e Rhinoceros ma ho anche ricoperto ruoli di coordinamento e management in loco. L’esperienza, molto formativa sia dal punto di vesta professionale che personale, mi ha permesso di mettermi in gioco in uno dei cantieri più ambiziosi al mondo, interfacciandomi con tutti i soggetti che lavorano all’opera: dallo studio di architettura a quelli ingegneria, fino all’impresa costruttrice. l’esperienza in Marocco non è stata facile considerando le enormi differenze culturali ma allo stesso tempo è motivo di grande orgoglio per aver dimostrato di poter lavorare in ambienti estranei, interfacciandomi con professionisti provenienti da diverse parti del mondo.
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GRAZIE