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In Europa B. xylophilus è stato inizialmente trovato su legname proveniente dal Nord America
alla fine del 1999 è stato segnalato per la prima volta in ambiente naturale in PORTOGALLO, su P. pinaster in due località a sud di Lisbona vicino Setúbal in un’area densamente popolata, dove le pinete non sono molto estese
nel 2008 sono stati trovati parecchi focolai del nematode nelle
regioni Centro, Lisbona, Valle del Tago, Alentejo, al confine con la Galizia e a nord di Coimbra
dalla metà del 2008 l’intero territorio del Portogallo continentale è stato riconosciuto “area demarcata”, soggetto ad un piano d’azione ufficiale
B. xylophilus è stato trovato per la prima volta in novembre 2009 vicino Funchal, in seguito è stato segnalato in altre località (Machico, São Vicente, Santa Cruz, Santana e Calheta) e attualmente è sotto controllo ufficiale
EPPO Reporting Service:
2008: primo ritrovamento di B. xylophilus in 1 singolo albero di Pinus, vicino Cáceres in Estremadura
Novembre 2010: trovato in 7 esemplari di P. pinaster in una pineta in località “As Neves” (provincia di Pontevedra), in Galizia
2012: identificato in 1 esemplare di P. pinaster in una pineta di “Monte Barroco Toiriña” (provincia di Cáceres), in Estremadura
Dicembre 2013: trovato in campioni sintomatici di Pinus in una pineta in località “Sancti-Spíritus” (provincia di Salamanca), in Castilla y León. Nel 2018 questo focolaio è stato dichiarato eradicato
2018: rilevato in 1 pino in un'area forestale nel comune di Lagunilla (provincia di Salamanca, Castilla y Léon)
In Portogallo e Madeira il B. xylophilus è considerato:
Presente, con distribuzione limitata
In Spagna il B. xylophilus è considerato:
Transitorio, in eradicazione
https://www.protezionedellepiante.it/wp-content/uploads/2023/11/dtu_n.57_bursyx_signed.pdf
Decisione di esecuzione 2012/535/UE della Commissione del 26 Settembre
2012, relativa a misure urgenti di prevenzione della propagazione nell’Unione di Bursaphelenchus xylophilus (Steiner et Buhrer) Nickle et al. (nematode del pino) e ss. mm. ii.
Regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26
ottobre 2016, relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante [...]
Regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15
marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari [...]
Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 della Commissione che stabilisce condizioni uniformi per l’attuazione del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante e che abroga il regolamento (CE) n.
690/2008 della Commissione e modifica il regolamento di esecuzione (UE)
2018/2019 della Commissione e ss.mm.ii.
Regolamento delegato (UE) 2019/1702 della Commissione del 10 agosto 2019 che integra il regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo l’elenco degli organismi nocivi prioritari
Decreto Legislativo 2 febbraio 2021, n. 19
"Norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi in attuazione dell'articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031e del regolamento (UE) 2017/625" (GU
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie generale n.48 del 26 febbraio 2021) e s.m.i.
B. xylophilus si riproduce a spese
delle cellule epiteliali dei canali resiniferi delle conifere, nelle quali a seguito dell’attività del nematode si registra la formazione di estese necrosi con progressiva riduzione della produzione di resina
I sintomi si manifestano in condizioni di deficit idrico e temperature estive superiori a 24°C, dopo circa 3 settimane
dall’ingresso del nematode attraverso le attività trofiche del Coleottero vettore del genere Monochamus
In primavera-estate progressivo appassimento e ingiallimento o arrossamento degli aghi, fino a giungere, in autunno, al disseccamento della chioma e quindi alla morte della pianta
Da metà maggio a metà luglio, dopo circa 3 settimane dall’ingresso del nematode nella pianta, si notano la riduzione e l’interruzione degli essudati oleoresinosi e poi l’appassimento e l’ingiallimento o arrossamento degli aghi
Dalla fine di agosto ai primi di novembre si giunge al disseccamento della chioma e quindi alla morte della pianta, mentre il fogliame bruno rossiccio rimane sugli alberi fino all’estate successiva
▪ Clorosi o arrossamento degli aghi, che rimangono attaccati ai rami fino all’estate successiva
▪ Mancanza o ridotta fuoriuscita di resina dalle ferite in seguito a scortecciamento in alberi ancora verdi
▪ Morte della pianta, con legno del tronco ancora umido
Segni di attacco da insetti xilofagi, in particolare
Coleotteri Cerambicidi, gallerie larvali sottocorticali profonde, fori di sfarfallamento a sezione circolare
Colorazione bluastra del legno per presenza di funghi
(Ceratocystis sp.), di cui il nematode è secondariamente micofago
▪ Foreste e alberi di conifere
▪ Vivai forestali di conifere
▪ Vivai di piante ornamentali e “garden center” che importano o coltivano conifere e pini in particolare
▪ Segherie, mobilifici e importatori di legname
▪ Cortili di imprese che lavorano legname
▪ Siti intorno ai punti di importazione, logistica e stoccaggio di legname e di merci confezionate su pallet o con imballaggi in legno
Tutto l’anno su legname lavorato, imballaggi e cortecce
In generale, le ispezioni visive individuano:
▪ sintomi di disseccamento, anche parziale, della chioma, con aghi secchi che permangono sulla pianta
e/o presenza di:
▪ adulti di Monochamus
▪ fori di uscita di Cerambicidi dai tronchi
▪ attacchi da altri insetti lignicoli
▪ striature bluastre o grigiastre da funghi
I controlli di routine nei vivai sono da effettuare in :
▪ presenza di conifere
▪ presenza, per la vendita, di cortecce di conifere verificando la loro origine
✓ All’evidenza di sintomi sospetti è bene prelevare campioni e inviarli
all’analisi nematologica presso laboratori ufficiali
Controllare:
▪ l’origine documentale del legname
▪ la presenza e correttezza del marchio ISPM 15
▪ l’evidenza di sintomi quali colorazioni bluastre del legno e fori di insetti
▪ la presenza di scarti di lavorazione, trucioli e segatura
▪ Sintomatico per le conifere in vivaio
▪ Trucioli e legno da tronchi, rami e legname lavorato
▪ Materiale pacciamante costituito da scaglie di cortecce e detriti legnosi
▪ Imballaggi in legno
▪ introdurre il materiale in un sacchetto o contenitore di plastica
▪ il cartellino identificativo del campione deve riportare la data di prelievo, il nome della località, la specie vegetale
▪ mantenere i campioni in luogo fresco (ma non in frigorifero), in ombra, fino al momento della consegna al laboratorio
Il monitoraggio del nematode del pino può
comprendere la cattura di Coleotteri adulti del gen. Monochamus mediante trappole, verificando in seguito in laboratorio
l’eventuale presenza del nematode nel
corpo dell’insetto
Piante in vivaio
▪ Nel caso di piante giovani in vivaio prelevare rami dalle chiome, oppure intere piante se di ridotte dimensioni
Cortecce
▪ Prelevare materiale pacciamante, costituito da scaglie di cortecce e detriti legnosi, da confezioni provenienti in particolare da Portogallo, Spagna, Paesi dell’Est Europa, dalla Cina e Paesi extracomunitari
La Convenzione Internazionale per la Protezione
delle Piante (IPPC) ha definito le linee guida per il commercio internazionale di legname da imballaggio nello Standard Internazionale per le Misure Fitosanitarie n.15 (ISPM 15).
Lo standard prevede che l’imballaggio in legno venga sottoposto a trattamento termico HT (Heat treatment) oppure all’essicazione in forno KD (Kiln drying) per portare il tasso di umidità ad un valore inferiore al 20%.
L’effettuazione dei trattamenti è attestata da appositi marchi che vengono apposti sul materiale legnoso.
Mobilifici, segherie e depositi di legname
Prelevare campioni:
▪ da legname conservato, mediante asportazione di trucioli per mezzo di trapano a batteria con punta da legno di circa 16-18 mm di diametro, a basso numero di giri
▪ da cumuli di frammenti di legno (cippato), trucioli e segatura di scarto, prelevando da diverse parti della massa
▪ come pezzi di legno da assi o imballaggi
Esclusivamente in cortecce di pino
▪ Febbraio 2012 - ritrovamento di esemplari adulti di B. xylophilus in un
campione di cortecce di pino prelevate dal Servizio fitosanitario della
Regione Veneto e analizzate presso il CREA-DC (ex CRA-ABP) di Firenze.
Origine del materiale: Portogallo
▪ Maggio 2014 - ritrovamento di esemplari adulti di B. xylophilus in un campione di cortecce di pino marittimo prelevate dal Servizio fitosanitario
della Regione Toscana e analizzate presso il CREA-DC di Firenze
Processo del trattamento di compostaggio
Gli strati laterali esterni
sono considerati i meno
caldi e vengono eliminati
60ºC / 6h
Rimozione della parte interna (CORE)
T° più elevate e omogenee in tutto il volume 60ºC / 6h 60ºC / 3h
turnover
turnover
/ 3h
gli strati laterali esterni, considerati meno caldi, vengono rimossi per eliminare
le porzioni di corteccia dove
può avvenire la riproduzione di nematodi