Growing in ANVE - Ceratocystis platani - Dott. Carlo Campani

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO

STRATEGIE DI CONTROLLO E ATTIVITA’

SVOLTA DAL SERVIZIO FITOSANITARIO

NAZIONALE

REGOLAMENTO (UE) 2016/2031

Ha introdotto una nuova classificazione degli organismi nocivi

 Organismi da quarantena rilevanti per l’Unione Europea prioritari (es. Xylella fastidiosa, Anoplophora

chinensis, Aromia bungii, Popillia japonica, ecc.) elencati nel

Reg. (UE) 2019/1702

Organismi da quarantena rilevanti per l’Unione Europea (es. Ceratocystis platani, Grapevine flavescence dorée phytoplasma, ecc.)

 Organismi non da quarantena ma rilevanti per l’Unione Europea

 Organismi nocivi non regolamentati

ORGANISMI DA QUARANTENA

ORGANISMI DA QUARANTENA

art. 3 – Regolamento (UE) 2016/2031

Sono organismi nocivi la cui identità è stata accertata, non sono presenti nel territorio, oppure, se presenti, non sono ampiamente diffusi e sono in grado di introdursi, di insediarsi e di diffondersi all’interno del territorio

Il loro ingresso determina un impatto economico, ambientale, sociale inaccettabile sul territorio

ELENCO DEGLI ORGANISMI DA QUARANTENA

RILEVANTI PER L’UNIONE EUROPEA

E’ riportato nell’Allegato II del Regolamento (UE) 2019/2072

Parte A: elenca gli organismi nocivi non presenti nel territorio unionale

Parte B: individua gli organismi nocivi di cui è nota la presenza nel territorio dell’Unione Europea

Ceratocystis platani è inserito nella parte B

Allegato II del Regolamento (UE) 2019/2072

REQUISITI PER L’IMPORTAZIONE DA PAESI TERZI DI PIANTE

DA IMPIANTO DI PLATANO

Allegato VII - Regolamento (UE) 2019/2072

Per le piante di platano (punto 39) provenienti da Albania, USA, Svizzera, Turchia e Armenia:

Dichiarazione ufficiale riportata nel certificato fitosanitario di origine che le piante:

 provengono da zone riconosciute indenni dal Servizio fitosanitario del paese di origine oppure

sono state coltivate in un luogo di produzione riconosciuto indenne dal Servizio fitosanitario del paese di origine, sottoposto annualmente ad indagini e analisi per individuare la presenza di Ceratocystis platani

REQUISITI PER L’IMPORTAZIONE DA PAESI TERZI DI

LEGNAME DI PLATANO

Allegato VII - Regolamento (UE) 2019/2072

Per il legname di platano (punto 95) proveniente da Albania, USA, Svizzera, Turchia e Armenia eccetto il materiale di imballaggio:

Dichiarazione ufficiale riportata nel certificato fitosanitario di origine che il legname:

è originario di una zona riconosciuta indenne dal Servizio fitosanitario del paese di origine oppure

è stato essiccato in forno fino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, secondo una adeguata procedura tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname

EUROPEA DI MACCHINARI E VEICOLI UTILIZZATI

PER SCOPI AGRICOLI E FORESTALI

Allegato VIII - Regolamento (UE) 2019/2072

Punto 1

Le macchine o i veicoli sono stati:

a) spostati da una zona indenne da Ceratocystis platani oppure

b) puliti e sono stati liberati da terra e frammenti di piante prima dello spostamento da una zona infetta.

REQUISITI PER LA CIRCOLAZIONE ALL’INTERNO

DELL’UNIONE EUROPEA DI PIANTE DI PLATANO

Allegato VIII - Regolamento (UE) 2019/2072

Punto 17

Dichiarazione ufficiale attestata attraverso il rilascio del Passaporto delle piante che le piante:

sono originarie di una zona indenne da Ceratocystis platani oppure

sono state coltivate in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Ceratocystis platani :

 i) registrato e controllato dalle autorità competenti

 ii) sottoposto annualmente a ispezioni ufficiali per individuare eventuali sintomi di Ceratocystis platani anche nelle sue immediate vicinanze

 iii) un campione rappresentativo delle piante è stato sottoposto a prove per rilevare l’eventuale presenza di Ceratocystis platani

REQUISITI PER LA CIRCOLAZIONE NELL’ UNIONE

EUROPEA DI LEGNAME DI PLATANO

Allegato VIII - Regolamento (UE) 2019/2072

Punto 24

Dichiarazione ufficiale attestata attraverso il rilascio del Passaporto delle piante che il legname:

 è originario di una zona riconosciuta indenne dal Servizio fitosanitario del paese di origine oppure

è stato essiccato in forno fino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, secondo una adeguata procedura tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname

GESTIONE DELLE EMERGENZE FITOSANITARIE

Comprende tutte quelle misure e iniziative dirette ad assicurare l’eradicazione o il contenimento di un organismo nocivo da quarantena, in seguito al suo rinvenimento sul territorio su iniziativa degli operatori del Servizio Fitosanitario Nazionale o su segnalazione di operatori professionali/enti/cittadini

Misure di eradicazione: hanno il fine di eliminare un organismo nocivo da una zona

Misure di contenimento: perseguono il fine di contenere la diffusione di un organismo nocivo in una zona

Le azioni intraprese prevedono:

 Prescrizioni fitosanitarie dirette alla distruzione dei vegetali contaminati dall’organismo nocivo e al blocco o alla limitazione della circolazione dei suddetti vegetali sul territorio, secondo le disposizioni normative vigenti

 Istituzione di un’area delimitata, costituita da una zona infestata, dove è stato rinvenuto l’organismo nocivo e una zona cuscinetto, che circonda la zona infestata ed adiacente a questa

 Predisposizione di un Piano d’Azione prodotto a livello regionale ed approvato dal Servizio Fitosanitario Centrale che contiene tutte le misure messe in atto nell’area delimitata e nell’area indenne

 Indagini sul territorio volte a delimitare il territorio con presenza/assenza dell’organismo nocivo

 Informazione e comunicazione

NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO

 Regolamento (UE) 2022/1629 che stabilisce misure per il contenimento di Ceratocystis platani all’interno di determinate aree delimitate e ss.mm.ii.

 D.M. 29/2/2012 sulle misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione del cancro colorato del platano causato da Ceratocystis platani e ss.mm.ii.

REGOLAMENTO (UE) 2022/1629

Parte dal presupposto che in talune zone dell’Unione Europea Ceratocystis platani non è più eradicabile

Prevede l’istituzione di aree delimitate, costituita da una zona infetta dove è stato riscontrato

l’organismo nocivo e una zona cuscinetto con raggio di almeno 1 km adiacente e attorno alla zona infetta

Le indagini annuali per rilevare l’eventuale presenza di Ceratocystis platani devono essere

fatte prioritariamente nelle zone del territorio dell’Unione in cui non è nota la sua presenza

ma dove l’organismo nocivo specificato potrebbe insediarsi, quindi nelle zone cuscinetto e

nelle zone indenni

Le indagini comprendono:

- esami visivi

- campionamenti ed esami di laboratorio in caso di sospetta presenza di Ceratocystis platani

Nelle zone cuscinetto le indagini, visto il forte rischio di diffusione del patogeno dalle zone infette, comprendono un maggior numero di esami visivi e di campioni, rispetto alle zone indenni

REGOLAMENTO (UE) 2022/1629

Misure all’interno delle aree delimitate (art. 4)

Misure nelle zone infette (par. 1)

 Rimozione delle piante infette e del legno con presenza di Ceratocystis platani prima del periodo vegetativo successivo, applicando idonee misure per prevenire la diffusione del patogeno attraverso ceppi, segatura, parti di legno e detriti nel suolo nel luogo di abbattimento, provvedendo alla loro distruzione presso impianti di trattamento

 divieto di spostare fuori dalla zona infetta il legno derivante dalla rimozione delle piante infette tranne nei casi in cui:

i) all’interno della zona infetta non esista un impianto di trattamento adeguato

ii) il trattamento sia effettuato nel più vicino impianto di trattamento al di fuori della zona infetta in grado di effettuare tale trattamento

iii) il trasporto avvenga sotto la supervisione ufficiale delle autorità competenti e all’interno di veicoli chiusi, che garantiscono che il legno infetto non possa fuoriuscire e che il patogeno non possa diffondersi

 divieto di rimuovere e trasportare suolo da una zona infetta ad altre zone, tranne qualora sia stato applicato in precedenza un trattamento adeguato per garantire l’assenza di Ceratocystis platani

 la pulizia e la disinfezione degli utensili per la potatura e dei macchinari prima e dopo il contatto con le piante o con il relativo suolo

 il divieto di impianto delle piante specificate nelle rispettive zone infette, ad eccezione delle piante notoriamente resistenti all’organismo nocivo specificato

REGOLAMENTO (UE) 2022/1629

Misure all’interno delle aree delimitate (art. 4)

Misure nelle zone cuscinetto (par. 2)

 il divieto di impianto delle piante di platano nella zona cuscinetto, ad eccezione di quelle notoriamente resistenti a Ceratocystis platani

 la pulizia e la disinfezione degli utensili per la potatura e dei macchinari prima e dopo il contatto con le piante o il relativo suolo o con il legno specificato

 in caso di potatura delle piante il trattamento delle ferite da potatura con adeguati trattamenti preventivi

Qualora nella zona cuscinetto sia rilevato il patogeno, l’organismo competente provvede a delimitare nuovamente l’area e ad applicare le disposizioni previste dagli art. 17 e 18 del Regolamento (UE)

2016/2031 (par. 3)

DECRETO MINISTERO POLITICHE AGRICOLE

ALIMENTARI E FORESTALI DEL 29/2/2012

Oramai superato ma ancora in vigore, non più in linea con la normativa fitosanitaria unionale

 Monitoraggio del territorio da parte dei SFR (art. 3)

 Definizione dello stato fitosanitario del territorio: istituzione delle zone indenni, focolaio, tampone e di contenimento (art. 4)

 Misure nelle zone indenni (art. 5), focolaio (art. 6), contenimento (art. 7) e tampone (art. 8)

 Prescrizioni per gli operatori (art. 9)

 Sanzioni (art. 11)

Allegato (indicazioni per gli abbattimenti delle piante infette, per il trasporto e smaltimento del legname infetto, per le potature e recisioni radicali)

DECRETO MINISTERO POLITICHE AGRICOLE

ALIMENTARI E FORESTALI DEL 29/2/2012

Definizioni

Zona indenne: il territorio dove non è stato riscontrato il cancro colorato del platano o dove lo stesso è stato eradicato ufficialmente

Zona focolaio: l’area dove è stata accertata ufficialmente la presenza del cancro colorato del platano e corrisponde ad una porzione di territorio di raggio di 300 m dalla pianta infetta

Zona tampone: zona di almeno 1 km di larghezza, di separazione fra una zona indenne e una zona focolaio o fra una zona indenne e una zona di contenimento

Zona di contenimento: il territorio dove il cancro colorato del platano è in grado di perpetuarsi nel tempo e la sua diffusione è tale da rendere tecnicamente non più possibile l’eradicazione nell’immediato

DECRETO MINISTERO POLITICHE AGRICOLE

ALIMENTARI E FORESTALI DEL 29/2/2012

Misure nelle zone focolaio (art. 6)

 Comunicazione preventiva degli interventi al SFR. Decorsi 30 gg. gli interventi possono essere effettuati (istituto del silenzio-assenso)

 Le piante con sintomi di Ceratocystis platani e quelle adiacenti devono essere abbattute e eliminate

 Divieto di interventi sulle piante di platano fino alla completa eliminazione delle piante malate

 Nelle zone focolaio è vietata la messa a dimora di piante di platano ad eccezione delle varietà resistenti (per ora l’unica varietà indicata è Vallis Clausa, ammessa con D.M. del 6/7/2015 )

DECRETO MINISTERO POLITICHE AGRICOLE

ALIMENTARI E FORESTALI DEL

29/2/2012

Misure nelle zone di contenimento (art. 7)

 Comunicazione preventiva degli interventi al SFR. Decorsi 30 gg. gli interventi possono essere effettuati (istituto del silenzio-assenso)

 Notifica al SFR del luogo e procedura di smaltimento del materiale di risulta

 Il materiale di risulta deve essere smaltito nelle medesime zone di contenimento, salvo specifiche disposizioni del SFR

DECRETO MINISTERO POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DEL 29/2/2012

Prescrizioni per gli operatori (art. 9)

Per gli interventi su platano gli operatori si devono attenere alle indicazioni

tecniche riportate nell’allegato del D.M.

NUOVA DEFINIZIONE DELLE AREE DELIMITATE IN

FUNZIONE DEL REGOLAMENTO (UE) 2022/1629

 Aree infette in eradicazione (ex zone focolaio)

 Aree cuscinetto in eradicazione (ex zone tampone di zone focolaio)

 Aree infette in contenimento (ex zone contenimento)

 Aree cuscinetto in contenimento (ex zone tampone di zone di contenimento)

PRESCRIZIONI PER GLI INTERVENTI DI POTATURA

• Gli interventi di potatura ordinaria vanno eseguiti durante il riposo vegetativo delle piante, evitando, ove possibile, tagli orizzontali e capitozzature

• E’ consigliata la disinfezione delle superfici di taglio con soluzioni disinfettanti (ipoclorito di sodio al 2% o alcool etilico al 60 % o sali quaternari d'ammonio (1%)

• Gli attrezzi usati per la esecuzione dei tagli devono essere disinfettati prima dell’inizio degli interventi e nel passaggio da una pianta ad un’altra

PRESCRIZIONI PER GLI INTERVENTI DI SCAVO

I lavori di scavo devono essere effettuati ad una congrua distanza dal colletto in modo da non recare danni all'apparato radicale

Eventuali ferite arrecate alle radici devono essere disinfettate con soluzioni

anticrittogamiche (ad es. Ossicloruro di rame, ecc.) per evitare l’ingresso degli agenti patogeni

Nel passaggio da una pianta ad un’altra ed al termine delle operazioni è

obbligatorio disinfettare gli attrezzi utilizzati per gli scavi con ipoclorito di sodio al 2%, alcool etilico 60 % o sali quaternari d'ammonio 1%.

PRESCRIZIONI PER GLI INTERVENTI DI

DELLE PIANTE AFFETTE DA CERATOCYSTIS PLATANI

Gli abbattimenti devono essere effettuati nei periodi asciutti dell’anno ed in assenza di vento

Ove possibile prevedere la chiusura del traffico veicolare e pedonale

Alle operazioni di abbattimento va riservata tutta la superficie necessaria per contenere la ricaduta della segatura

Gli abbattimenti vanno eseguiti a partire dalle piante contermini procedendo verso quelle malate o morte

Ridurre al minimo la dispersione della segatura infetta effettuando il minor numero possibile di tagli

Dopo il taglio delle piante infette procedere all’estirpazione delle ceppaie tramite cavaceppi o ruspe oppure se questo è impossibile mediante devitalizzazione delle stesse inoculando attraverso appositi fori effettuati sulla superficie del ceppo un prodotto devitalizzante o altri prodotti ad azione analoga, autorizzati per l’impiego, ricoprendo infine la superficie con prodotti a base di catrame

Al termine delle operazioni, tutta la zona interessata dagli abbattimenti, gli attrezzi usati per l’esecuzione dei tagli e le ruote dei mezzi meccanici, devono essere disinfettati con prodotti a base di ipoclorito di sodio al 2%, alcool etilico al 60 %, sali quaternari d'ammonio 1%

DELLE PIANTE AFFETTE DA CERATOCYSTIS PLATANI

Il terreno intorno alle piante da abbattere va ricoperto con robusti teli di plastica, allo scopo di raccogliere la segatura ed il materiale di risulta

PRESCRIZIONI

AFFETTO DA CERATOCYSTIS PLATANI

Il trasporto di tutto il materiale infetto deve avvenire nel minor tempo possibile dal taglio, adottando le precauzioni per evitare la disseminazione del patogeno: - Trattamento con sali quaternari di ammonio (legno+segatura) - Copertura del carico con teloni, oppure utilizzo di un camion telonato

MODALITA’

CERATOCYSTIS PLATANI

1. discarica oppure

2. incenerimento mediante combustione in impianti quali inceneritori di rifiuti o centrali termiche oppure

3. conferimento ad un’industria per la trasformazione in carta/cartone, pannelli truciolari trinciati o sfogliati dopo trattamento termico oppure

4. conferimento all’industria per il trattamento Kiln Dried (KD): essiccazione a caldo in forno secondo uno schema tempo/temepratura fino a raggiungere un’umidità inferiore al 20% con marchio KD apposto sul legname trattato

REGIONI DOVE E’ STATA SEGNALATA UFFICIALMENTE LA

PRESENZA DEL CANCRO COLORATO DEL PLATANO

SERVIZIO FITOSANITARIO NAZIONALE

PIANO NAZIONALE DI INDAGINE 2022

Controlli in vivaio (RUOP)

REGIONE TOSCANA

ANNO 2023

COME VIENE SVOLTA L’ATTIVITA’

CANCRO COLORATO DEL PLATANO IN REGIONE TOSCANA

Linee Guida approvate con Decreto n. 7637 del 16/5/2019

Rilievi svolti in seguito alle comunicazioni preventive d’intervento da parte di privati ed enti pubblici

Monitoraggio zone indenni

Controllo aree infette in eradicazione (ex zone focolaio)

Comunicazione obbligatoria per tutti gli interventi (potatura, scavi, abbattimenti) nelle aree delimitate

Per le aree indenni la comunicazione è obbligatoria solamente per gli interventi di abbattimento

Tramite il portale del Servizio Fitosanitario Regionale

https://fitosirt.regione.toscana.it/mod_fitosirt_servizi

GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE

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