39 Professione Immobiliare Luglio Agosto Settembre 2022

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LA PAROLA ALL’ AVVOCATO 1 STUDIO LEGALE GIOLA MILANO (I) - LUGANO (CH)

IMMISSIONI IN CONDOMINIO Problema molto diffuso in obbligatori); Condominio è quello relativo alle • la priorità d’uso (facoltativo). immissioni provenienti dai vicini. La normale tollerabilità deve essere intesa come soglia oltre la quale L’art. 844 c.c. non pone un divieto l’immissione diventa illecita: se tout court di immettere, ma tende sono superati i limiti dettati dalla ad assicurare la convivenza pacifica normativa speciale (in materia nel godimento di proprietà vicine: di aria, acqua, rumore, ecc.), “il proprietario di un fondo non può l’evento immissivo è sicuramente impedire le immissioni di fumo o intollerabile. di calore, le esalazioni, i rumori, gli scotimenti e simili propagazioni Il limite della normale tollerabilità derivanti dal fondo del vicino, se non ha carattere relativo, nel senso che superano la normale tollerabilità , deve essere individuato caso per avuto anche riguardo alla condizione caso: “con riguardo al caso concreto dei luoghi. Nell’applicare questa tenendo conto delle condizioni norma, l’autorità giudiziaria deve naturali e sociali dei luoghi e delle contemperare le esigenze della abitudini della popolazione” (Cass. produzione con le ragioni della civ., 3 agosto 2001, n. 10735; Cass. proprietà. Può tenere conto della civ., 11 novembre 1997, n. 11118; priorità di un determinato uso”. Cass. civ., 29 novembre 1999, n. Dalla lettura della norma emerge 13334). che l’autorità giudiziaria debba Su questo argomento, molto chiara provvedere alla risoluzione è una sentenza della Cassazione dei conflitti derivanti da usi del 29 ottobre 2015, n. 22105, incompatibili di proprietà che si occupava di un giudizio immobiliari vicine facendo ricorso avente ad oggetto le immissioni a tre criteri: derivanti dall’uso di una lavatrice • la normale tollerabilità; in condominio. Il proprietario di • il contemperamento tra un appartamento citava in giudizio esigenze della produzione e il proprietario dell’immobile ragioni della proprietà (entrambi del piano superiore, lamentando PROFESSIONE IMMOBILIARE

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l’intollerabilità dei rumori provenienti in particolar modo dalla lavatrice, collocata in una stanza esattamente corrispondente alla camera da letto dell’attore; questi ne chiedeva dunque o l’eliminazione o l’attenuazione entro i limiti di tollerabilità, unitamente alla richiesta di risarcimento del danno. Nel rigettare il ricorso, la Corte ha chiarito che i parametri di cui alla legislazione speciale “pur potendo essere considerati come criteri minimali di partenza [...], non sono necessariamente vincolanti per il giudice civile, che, nello stabilire la tollerabilità o meno dei relativi effetti nell’ambito privatistico, può anche discostarsene, pervenendo al giudizio di intollerabilità, ex art. 844 c.c. , delle emissioni, ancorché contenute in quei limiti, sulla scorta di un prudente apprezzamento che consideri la particolarità della situazione concreta e dei criteri fissati dalla norma civilistica (posta preminentemente a tutela di situazioni soggettive privatistiche, segnatamente della proprietà” (Cass. n. 22105/2015). L’uso non frequente e in momenti diversi dal riposo notturno esclude 2022/ n.39


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