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Riforma Codice dei contratti approvato dal Governo

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È stato approvato dal Consiglio dei Ministri in esame preliminare a dicembre 2022 il decreto legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78.

Lo schema di Codice approvato si compone di 229 articoli suddivisi nelle seguenti parti: titoli, capi e libri, che specificano:

- Libro I - Dei principi, della digitalizzazione, della programmazione e della progettazione.

- Libro II - Dell’appalto che riguarda le seguenti parti: a) Parte I - Dei contratti di importo inferiore alle soglie europee b) Parte II - Degli istituti e delle clausole comuni c) Parte III - Dei soggetti a. Titolo I - Le stazioni appaltanti b. Titolo II - Gli operatori economici d) Parte IV - Delle procedure di scelta del contraente e) Parte V - Dello svolgimento delle procedure a. Titolo I - Gli atti preparatori b. Titolo II - I bandi, gli avvisi e gli inviti c. Titolo III - La documentazione dell’offerente e i termini per la presentazione delle domande e delle offerte d. Titolo IV - I requisiti di partecipazione e la selezione dei partecipanti i. Capo I - La commissione giudicatrice ii. Capo II - I requisiti di ordine generale iii. Capo III - Gli altri requisiti di partecipazione alla gara f) Titolo V - La selezione delle offerte a. Parte VI - Dell’esecuzione b. Parte VII - Disposizioni particolari per alcuni contratti dei settori ordinari g) Titolo I - I servizi sociali e i servizi assimilati h) Titolo II - Gli appalti di servizi sociali e di altri servizi nei settori ordinari i) Titolo III - I contratti nel settore dei beni culturali j) Titolo IV - I servizi di ricerca e sviluppo k) Titolo V - I contratti nel settore della difesa e sicurezza; i contratti secretati l) Titolo VI - Le procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile - Libro III - Dell’appalto nei settori speciali - Libro IV - Del partenariato pubblico-privato e delle concessioni - Libro V - Del contenzioso e dell’autorità nazionale anticorruzione. Disposizioni finali e transitorie

A questo si aggiungono 35 allegati che renderanno auto esecutivo il Codice, mettendolo in ordine e sostituendo una massa enorme di atti attuativi presenti nella disciplina a vario titolo: allegati che andranno a cancellare i 57 annessi delle direttive europee, 25 allegati al codice del 2016, 17 linee guide dell’Anac e 15 regolamenti ancora vigenti.

Il nuovo codice degli appalti dopo l’approvazione in esame preliminare verrà trasmesso al Parlamento dove verrà esaminato dalle Commissioni competenti che formuleranno i pareri correttivi al Governo.

Il Consiglio dei Ministri dovrà poi approvare il Codice in esame definitivo, cosa che avverrà presumibilmente a inizio marzo.

Il Codice dovrebbe entrare in vigore non prima di fine marzo 2023.

Tra le novità principali e di maggior interesse di seguito segnaliamo i vari argomenti.

Conflitto

Di Interessi

Tra le novità dello schema di Decreto Legislativo va segnalato il nuovo art. 16, con questa norma, in particolare nei commi 2 e 3, si interviene sulla disciplina del conflitto di interessi, stabilendo che “la percepita minaccia all’imparzialità e indipendenza deve essere provata da chi invoca il conflit-

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