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e i Balcani occidentali: crescita e integrazione”
from Apinforma 2-2023
by Confapi FVG
ConferenzA nAzIonAle
A trIeSte, 24 gennAIo 2023
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Si è tenuta il 24 gennaio scorso al Trieste Convention Center S.p.A. in Porto Vecchio la Conferenza Nazionale “L’Italia e i Balcani occidentali: crescita e integrazione” che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Presidente nazionale di Confapi, dott. Cristian Camisa.

Riportiamo la locandina, il programma dell’evento e la traccia dell’intervento del presidente Camisa.
Il piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali, promosso dall’Unione europea, rappresenta una grande opportunità anche per le imprese italiane che, in fase di attuazione, potranno cogliere i vantaggi dell’avvicinamento dei Balcani occidentali al mercato unico.
Le nostre aziende hanno guardato all’area balcanica con grande interesse avviando relazioni commerciali in Serbia, Albania, Croazia e Slovenia. Sono le aziende che in questi anni non hanno delocalizzato ma hanno realizzato un’internazionalizzazione vera, e quindi hanno cercato di impiantare delle aziende all’estero per dare maggiore forza a quelle in Italia.
Confapi c’è e lancia un messaggio al Governo: coinvolgeteci perché possiamo essere il reale valore aggiunto per il Sistema Paese”.
Così il Presidente Cristian Camisa nel corso della Conferenza sui Balcani organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e coordinata dal Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani.


Conferenza Nazionale
“L’Italia e i Balcani Occidentali: crescita e integrazione”
Obiettivi, strumenti e opportunità per il Sistema Italia (Trieste Convention Center - Trieste,24gennaio2023) ore 9:00-9:30 registrazione partecipanti ore 9:30-10:30
Introduzione dei lavori da parte del Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Sandra Savino
Apertura dei lavori da parte del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani
Video-saluto del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni
Intervento del Commissario europeo per il vicinato e l’allargamento, Oliver Varhelyi
Interventi:
Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Sen. Luca Ciriani
Ministero delle Imprese e del Made in Italy - Vice Ministro Valentino Valentini (TBC)
Presidente della Commissione Esteri e Difesa del Senato, Sen. Stefania Craxi
Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, On. Antonino Minardo
Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga
Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza ore 10:30-10:45 pausa caffè ore 10:45-11:45
I panel: Gli obiettivi del partenariato Italia-Balcani Occidentali
Presentazione da parte degli Ambasciatori d’Italia nella regione del paese di accreditamento e delle linee di promozione predisposte per il 2023
Modera: Roberta Giani, Direttore, Il Piccolo
Interventi:
Min. Plen. Vincenzo Celeste, Direttore Generale per l’Europa e la Politica Commerciale Internazionale, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ore 11:45-12:45
Tutte le sessioni sono aperte alla stampa.
Fabrizio Bucci, Ambasciatore d’Italia in Albania
Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina
Antonello De Riu, Ambasciatore d’Italia in Kosovo
Andrea Silvestri, Ambasciatore d’Italia in Macedonia del Nord
Andreina Marsella, Ambasciatore d’Italia in Montenegro
Luca Gori, Ambasciatore d’Italia in Serbia
Dibattito
II panel: Strumenti ed opportunità per il Sistema Paese
Presentazione da parte dei soggetti istituzionali preposti all’internazionalizzazione delle imprese sugli strumenti operativi a disposizione del settore privato.
Modera: Antonio Preziosi, Direttore, Rai Parlamento
Interventi:
Amb. Lorenzo Angeloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Agenzia ICE – Roberto Luongo, Direttore Generale
Cassa Depositi e Prestiti – Dario Scannapieco, Amministratore Delegato
SACE – Alessandra Ricci, Amministratore Delegato e Direttore Generale
SIMEST – Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore Delegato e Direttore Generale
FINEST – Alessandro Minon, Presidente
ENAC – Pierluigi Di Palma, Presidente
Dibattito ore 13:00-13:30 ore 13:30-14:15 ore 14:15-15:15
Presentazione del progetto “Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025” da parte dei sindaci Rodolfo Ziberna e Samo Turel
Pranzo di lavoro
III panel: Il ruolo del sistema produttivo italiano
Riflessioni e proposte del mondo produttivo italiano su come rinnovare il partenariato economico tra Italia e i Balcani Occidentali.
Modera: Alberto Orioli, Vice Direttore sole24ore
Interventi:
Confindustria – (TBC) ore 15:15-16:00
Tutte le sessioni sono aperte alla stampa.
Confcommercio – Riccardo Garosci, Vice Presidente
Confartigianato – Eugenio Massetti, Vice Presidente Vicario
Confagricoltura – Giordano Emo Capodilista, Vice Presidente
Coldiretti – Luigi Scordamaglia, Capo Area Mercati, Internazionalizzazione e Politiche Comunitarie (anche Consigliere Delegato di Filiera Italia)
Confapi – Cristian Camisa, Presidente (TBC)
Dibattito
IV panel: Gli strumenti internazionali a sostegno della crescita economica
Presentazione degli strumenti di finanziamento di BEI, BERS, Banca Mondiale e dell’Unione Europea a supporto degli investimenti e della crescita economica della regione e analisi delle prospettive del mercato balcanico.
Modera: Stefano Polli, Vice Direttore, ANSA
Interventi:
Francesca Utili, Direttore Generale per le relazioni finanziarie internazionali, Dipartimento del Tesoro, Ministero dell’Economia e Finanze
Matteo Rivellini, Capo Divisione per i Balcani Occidentali, BEI
Claudio Viezzoli, Managing Director for SME Finance , BERS
Ary Naim, IFC Regional Manager for Central & Southeast Europe, Banca Mondiale
Intesa Sanpaolo, Marco Elio Rottigni , Responsabile Divisione International Subsidiary Banks
Dibattito ore 16.00- 16.15
Testimonianze
Testimonianza dal territorio: Presidente Fincantieri – Gen. Claudio Graziano
Dialogo interreligioso come fattore di stabilità e crescita : Presidente Pontificia Accademia per la Vita - Mons. Vincenzo Paglia ore 16:15-16:25
Chiusura dei lavori da parte del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani
A seguire Conferenza stampa del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio T ajani (Sala Stampa)
Tutte le sessioni sono aperte alla stampa.
Tracce per un intervento Conferenza nazionale
“L’ITALIA E I BALCANI OCCIDENTALI: CRESCITA E INTEGRAZIONE” Obiettivi, strumenti e opportunità per il Sistema Italia Trieste, 24 gennaio 2023
III Panel: Il ruolo del sistema produttivo italiano Riflessioni e proposte del mondo produttivo italiano su come rinnovare il partenariato economico tra Italia e i Balcani Occidentali
- Dr. Cristian Camisa, Presidente CONFAPI -
1) In varia misura tutti o quasi i Paesi rientranti nell’area dei Balcani occidentali - ci si riferisce soprattutto alla Serbia, all’Albania e allo stesso Montenegro - hanno storiche e consolidate relazioni politiche ed economiche con l’Italia e godono di alti gradi d’empatia e di interesse culturale verso la stessa. Ciò costituisce un favorevole presupposto che va alimentato per rafforzare le relazioni bilaterali, seppure con caratteristiche e modalità di approccio diverse fra Paese e Paese.
2) I dati numerici dell’interscambio e degli investimenti li conosciamo. Soprattutto i primi sono soddisfacenti; i secondi, sono suscettibili di favorevole sviluppo, specie in alcuni Paesi.
3) Per quello che concerne la recente esperienza, non vanno sottaciuti i flussi migratori, per la verità, spesso disordinati e subiti. Vanno recuperati, regolati, non solo sotto il profilo umanitario, e messi in valore nel reciproco interesse di selezionare mano d’opera qualificata, o disposta a qualificarsi, con il fine di accrescere la ricchezza dell’Italia e di quei Paesi nonché farne veicolo della cultura e dei modelli di vita italiani.
4) A giudizio di Confapi, dal punto di vista economico il problema di fondo risiede nell’abbandonare le logiche di delocalizzazione e di terziarizzazione alla ricerca del basso costo di mano d’opera - lungamente perseguite in passato, specie dalle imprese del Nord-Est d’Italia, non solo nei Balcani, ma in altre aree europee e del mondo con risultati non sempre soddisfacenti - bensì di investire, specie in alcuni Paesi, a cominciare dalla Serbia, in settori avanzati (meccanica, mobili-arredo) per generare importante valore aggiunto e nuovi partner nella produzione e nel consumo, che possano guardare con interesse al Made in Italy. Questo, del resto, è quello che stanno facendo nostri concorrenti come la Germania e l’Austria.
5) Il documento del Ministero degli affari esteri sulle prospettive bilaterali del marzo 2020 pone un forte accento sull’importanza dell’approccio culturale delle politiche italiane verso tutti i Paesi dell’area, a cominciare dalla diffusione della lingua di Dante e della sua convinta estensione anche alla sfera economica. È un approccio assolutamente condivisibile. Dovrebbe, però, essere ampliato verso modelli istituzionali ed economici peculiari dell’Italia.
6) L’apporto che il sistema economico italiano può essere chiamato a dare è quello di proporre il modello delle piccole e medie imprese - quello, cioè, che maggiormente ci contraddistingue in Europa -, allo scopo di orientare le iniziative endogene colà presenti, anche solo in potenza, verso un’economia diversa dalle impostazioni statalistiche che si rivelano di oggettivo ostacolo a costruttivi rapporti con le piccole e medie imprese italiane. È un approccio complementare e di pari importanza a quello culturale, fortemente evidenziato dal documento del Ministero degli affari esteri. E, come questo propone di razionalizzare l’azione e di spesa della politica culturale esercitata dagli istituti italiani, così Confapi propone di razionalizzare i finanziamenti all’economia dell’area, privilegiando il sostegno agli investimenti e alle partecipazioni - non alle delocalizzazioni - delle piccole e medie imprese nazionali. È dal punto di vista italiano una priorità, perché è il campo dove l’Italia è maggiormente in grado di far sentire una propria, sana influenza economica. Ma, soprattutto, è il modello che può giungere più gradito, più adatto, meno invasivo, e più attuabile entro una logica di sviluppo e di stabilità sociale e politica.
7) In definitiva, non si può che concordare con le conclusioni del documento predisposto dal Ministero degli affari esteri, vale a dire che l’Italia è chiamata a svolgere un ruolo di attore preminente nell’area, non solo entro la finalità di adesione di questi Paesi all’Unione europea, bensì in una prospettiva bilaterale, anche in competizione e in sostituzione di altri Stati, aderenti o meno all’Unione. In altre parole, significa superare una passiva identificazione fra interessi europei e interessi nazionali, perché l’Italia possa far sentire in sede bilaterale con i singoli Paesi il proprio peso e i propri interessi.