Apinforma 2-2023

Page 8

LAVORO EDILIZIA SICUREZZA E AMBIENTE FISCALE TRIBUTARIO ECONOMICO ORGANIZZAZIONE EXPORT MARKETING IN PRIMO PIANO INCONTRI ONLINE CON IL DR. GIOVANNI TAVAGLIONE ApINFORMA - Quindicinale di informazione dell’Associazione Piccole e Medie Industrie notIzIArIo dell’ASSoCIAzIone PICCole e MedIe InduStrIe APINFORMA numero 2 31 gennaio 2023

ALFRIMAL® è la soluzione ecologica, atossica e funzionale che ritarda la combustione dei prodotti nel settore chimico, plastico, tessile ed elettrico.

UN RITARDANTE DI FIAMMA SOSTENIBILE PUÒ RENDERE PIÙ SICURI

I TUOI PRODOTTI.

E DA OGGI ANCHE PIÙ PERFORMANTI.

Negli ultimi anni le aziende devono rispondere all’esigenza di integrare i loro prodotti con additivi pensati per rallentarne la combustione, per adeguarsi alle richieste del mercato e alle nuove normative in vigore.

Al tempo stesso, la maggior sensibilizzazione dei consumatori nei confronti della salute e dell’ambiente ha portato alla ricerca e sviluppo di soluzioni innovative sempre più sostenibili

È così che nasce ALFRIMAL®, una linea completa di ritardanti di fiamma atossici, adatta a una vasta gamma di prodotti: chimici, tessili, elettrici, in plastica e gomma

ALFRIMAL® è a base di idrossido di alluminio (ATH), un minerale industriale che agisce in caso di incendio come ritardante di fiamma e soppressore di fumo.

In questo modo i composti al quale viene aggiunto resistono più a lungo alla combustione e non emettono gas tossici

ALFRIMAL® sfrutta un’azione ritardante di fiamma strutturata in 3 differenti step e rappresenta una soluzione innovativa grazie alla sua particolare distribuzione granulometrica Oltre ad essere atossico e funzionale, questo ritardante di fiamma offre il vantaggio di risultare versatile nell’applicazione in tutti i tipi di leganti organici. Questo permette di migliorare le proprietà meccaniche e della superficie dei composti al quale viene legato.

L’ottimizzazione della formulazione è resa possibile grazie all’ALFRIMAL® Analysis, un sistema di valutazione ex ante che, avvalendosi del supporto specialistico e tecnico del team di ALFRIMAL®, permette di studiare caso per caso come aumentare le prestazioni di un composto.

Le aziende che hanno saputo valorizzare i propri prodotti, rendendoli ancora più competitivi grazie ad ALFRIMAL®, si stanno già affacciando a nuovi mercati, assicurando un’offerta sostenibile e senza rischio.

ALFRIMAL® viene prodotto da Alpha Calcit Füllstoff Gesellschaft, un Gruppo specializzato in ritardanti di fiamma con oltre 100 anni di storia.

In Italia ALFRIMAL® è distribuito dalla sede Alpha di Viale Trento, 105 - 33077 Sacile, PN

“L’Italia e i Balcani occidentali: crescita e integrazione”

al lavoro occasionale

Milleproroghe
regime forfettario
tax incrementale
sulle partite IVA fittizie Interessi di mora al 10,5% Definizione agevolata Precompilata IVA Amianto. Contributi regionali per rimozione e smaltimento Welfare aziendale Indice mensile rivalutazione t.f.r. dicembre 2022 Pubblicato il modello CU 2023 Bonus carburante 2023
contributivo. Proroga e aumento per l’anno
Bonus pubblicità Decreto
L’estromissione dell’immobile dell’imprenditore individuale Il
Flat
Stretta
Esonero
2023
A1. Telematizzazione delle domande di rilascio Accordo di rinnovo CCNL Confapi dirigenti 17.12.2019 Rinnovo parte economica CCNL edilizia Confapi Aniem 8 14 17 22 25 28 29 30 31 32 33 37 40 41 42 43 44 45 46 47
notIzIArIo dell’ASSoCIAzIone PICCole e MedIe InduStrIe APINFORMA numero 2
gennaio 2023 NEWS SULL’ASSOCIAZIONE LAVORO FISCALE TRIBUTARIO ECONOMICO
Legge di bilancio 2023: modifiche
Modello
Sommario
31

Festival 2023 L’idea è la vera Rivoluzione!

Condividi con noi la tua idea imprenditoriale innovativa e prova ad aggiudicarti un percorso per trasformarla in business!

Diventa Champion di innovazione, la partecipazione è gratuita. Tu hai l’idea, a tutto il resto ci pensa la tua BCC.

Candidati su www.innovationfestivalbcc.it

SICUREZZA E AMBIENTE

ORGANIZZAZIONE

Direttore Responsabile Lucia Cristina Piu

Registrazione presso il Tribunale di Udine n. 404 del 27.08.1977

Grafico Clikka!com www.clikka.com

Concessionaria per la pubblicità

Scripta Manent srl

Via Pier Paolo Pasolini, 2/A 33040 Pradamano (UD) Tel. 0432 505900 ufficio@scriptamanent.sm Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Conai: pubblicata la Guida 2023 SOA: rinnovo per l’Elettrica Friulana Approvato il prezzario regionale 2023 Business News Incontri online con il dr. Giovanni Tavaglione Autotrasporto c/t. Costi di esercizio gennaio 2023 Scadenze aziendali del mese di febbraio 2023 48 49 52 55 57 61 63 Editore Redazione Associazione
Industrie
Giulia - Confapi FVG Viale Ungheria,
33100
Tel.
www.confapifvg.it
Piccole e Medie
del Friuli Venezia
28
Udine
0432 507377
progetto
Dateci il vostro indirizzo di posta elettronica per comunicare più facilmente, per fornirvi informazioni in tempo reale e per realizzare economie di scala. info@confapifvg.it EDILIZIA
EXPORT MARKETING
official partner Burocco division OPENEX.IT official distributor TECNO2 COMMERCIALE SRL VIA SAN GIORGIO 52/6 — 33019 TRICESIMO (UD) | T +39 0432-881515 TECNO2COMMERCIALE.COM | INFO@TECNO2COMMERCIALE.IT PNEUMATIC | MOTION CONTROL | VACUUM | SOLUTIONS PRECISIONE, AFFIDABILITÀ, SICUREZZA ED ECCELLENZA DELLE PRESTAZIONI

e i Balcani occidentali: crescita e integrazione”

ConferenzA nAzIonAle

A trIeSte, 24 gennAIo 2023

Si è tenuta il 24 gennaio scorso al Trieste Convention Center S.p.A. in Porto Vecchio la Conferenza Nazionale “L’Italia e i Balcani occidentali: crescita e integrazione” che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Presidente nazionale di Confapi, dott. Cristian Camisa.

Riportiamo la locandina, il programma dell’evento e la traccia dell’intervento del presidente Camisa.

Il piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali, promosso dall’Unione europea, rappresenta una grande opportunità anche per le imprese italiane che, in fase di attuazione, potranno cogliere i vantaggi dell’avvicinamento dei Balcani occidentali al mercato unico.

Le nostre aziende hanno guardato all’area balcanica con grande interesse avviando relazioni commerciali in Serbia, Albania, Croazia e Slovenia. Sono le aziende che in questi anni non hanno delocalizzato ma hanno realizzato un’internazionalizzazione vera, e quindi hanno cercato di impiantare delle aziende all’estero per dare maggiore forza a quelle in Italia.

Confapi c’è e lancia un messaggio al Governo: coinvolgeteci perché possiamo essere il reale valore aggiunto per il Sistema Paese”.

Così il Presidente Cristian Camisa nel corso della Conferenza sui Balcani organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e coordinata dal Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani.

pAG. 8 - ApINFORMA / News sull’Associazione - numero 2 - 31 gennaio 2023
“L’Italia
pAG. 9 - ApINFORMA / News sull’Associazione - numero 2 - 31 gennaio 2023
9:00 – 16:30
ore

Conferenza Nazionale

“L’Italia e i Balcani Occidentali: crescita e integrazione”

Obiettivi, strumenti e opportunità per il Sistema Italia (Trieste Convention Center - Trieste,24gennaio2023)

ore 9:00-9:30 registrazione partecipanti

ore 9:30-10:30

Introduzione dei lavori da parte del Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Sandra Savino

Apertura dei lavori da parte del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani

Video-saluto del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni

Intervento del Commissario europeo per il vicinato e l’allargamento, Oliver Varhelyi

Interventi:

Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Sen. Luca Ciriani

Ministero delle Imprese e del Made in Italy - Vice Ministro Valentino Valentini (TBC)

Presidente della Commissione Esteri e Difesa del Senato, Sen. Stefania Craxi

Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, On. Antonino Minardo

Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga

Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza

ore 10:30-10:45 pausa caffè

ore 10:45-11:45

I panel: Gli obiettivi del partenariato Italia-Balcani Occidentali

Presentazione da parte degli Ambasciatori d’Italia nella regione del paese di accreditamento e delle linee di promozione predisposte per il 2023

Modera: Roberta Giani, Direttore, Il Piccolo

Interventi:

Min. Plen. Vincenzo Celeste, Direttore Generale per l’Europa e la Politica Commerciale Internazionale, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Tutte le sessioni sono aperte alla stampa.

pAG. 10 - ApINFORMA / News sull’Associazione - numero 2 - 31 gennaio 2023

ore 11:45-12:45

Fabrizio Bucci, Ambasciatore d’Italia in Albania

Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia ed Erzegovina

Antonello De Riu, Ambasciatore d’Italia in Kosovo

Andrea Silvestri, Ambasciatore d’Italia in Macedonia del Nord

Andreina Marsella, Ambasciatore d’Italia in Montenegro

Luca Gori, Ambasciatore d’Italia in Serbia

Dibattito

II panel: Strumenti ed opportunità per il Sistema Paese

Presentazione da parte dei soggetti istituzionali preposti all’internazionalizzazione delle imprese sugli strumenti operativi a disposizione del settore privato.

Modera: Antonio Preziosi, Direttore, Rai Parlamento

Interventi:

Amb. Lorenzo Angeloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Agenzia ICE – Roberto Luongo, Direttore Generale

Cassa Depositi e Prestiti – Dario Scannapieco, Amministratore Delegato

SACE – Alessandra Ricci, Amministratore Delegato e Direttore Generale

SIMEST – Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore Delegato e Direttore Generale

FINEST – Alessandro Minon, Presidente

ENAC – Pierluigi Di Palma, Presidente

Dibattito

ore 13:00-13:30

ore 13:30-14:15

ore 14:15-15:15

Presentazione del progetto “Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025” da parte dei sindaci Rodolfo Ziberna e Samo Turel

Pranzo di lavoro

III panel: Il ruolo del sistema produttivo italiano

Riflessioni e proposte del mondo produttivo italiano su come rinnovare il partenariato economico tra Italia e i Balcani Occidentali.

Modera: Alberto Orioli, Vice Direttore sole24ore

Interventi:

Confindustria – (TBC)

Tutte le sessioni sono aperte alla stampa.

pAG. 11 - ApINFORMA / News sull’Associazione - numero 2 - 31 gennaio 2023

ore 15:15-16:00

Confcommercio – Riccardo Garosci, Vice Presidente

Confartigianato – Eugenio Massetti, Vice Presidente Vicario

Confagricoltura – Giordano Emo Capodilista, Vice Presidente

Coldiretti – Luigi Scordamaglia, Capo Area Mercati, Internazionalizzazione e Politiche Comunitarie (anche Consigliere Delegato di Filiera Italia)

Confapi – Cristian Camisa, Presidente (TBC)

Dibattito

IV panel: Gli strumenti internazionali a sostegno della crescita economica

Presentazione degli strumenti di finanziamento di BEI, BERS, Banca Mondiale e dell’Unione Europea a supporto degli investimenti e della crescita economica della regione e analisi delle prospettive del mercato balcanico.

Modera: Stefano Polli, Vice Direttore, ANSA

Interventi:

Francesca Utili, Direttore Generale per le relazioni finanziarie internazionali, Dipartimento del Tesoro, Ministero dell’Economia e Finanze

Matteo Rivellini, Capo Divisione per i Balcani Occidentali, BEI

Claudio Viezzoli, Managing Director for SME Finance , BERS

Ary Naim, IFC Regional Manager for Central & Southeast Europe, Banca Mondiale

Intesa Sanpaolo, Marco Elio Rottigni , Responsabile Divisione International Subsidiary Banks

Dibattito

ore 16.00- 16.15

Testimonianze

Testimonianza dal territorio: Presidente Fincantieri – Gen. Claudio Graziano

Dialogo interreligioso come fattore di stabilità e crescita : Presidente Pontificia Accademia per la Vita - Mons. Vincenzo Paglia

ore 16:15-16:25

Chiusura dei lavori da parte del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani

A seguire Conferenza stampa del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio T ajani (Sala Stampa)

Tutte le sessioni sono aperte alla stampa.

pAG. 12 - ApINFORMA / News sull’Associazione - numero 2 - 31 gennaio 2023

Tracce per un intervento Conferenza nazionale

“L’ITALIA E I BALCANI OCCIDENTALI: CRESCITA E INTEGRAZIONE” Obiettivi, strumenti e opportunità per il Sistema Italia Trieste, 24 gennaio 2023

III Panel: Il ruolo del sistema produttivo italiano Riflessioni e proposte del mondo produttivo italiano su come rinnovare il partenariato economico tra Italia e i Balcani Occidentali

- Dr. Cristian Camisa, Presidente CONFAPI -

1) In varia misura tutti o quasi i Paesi rientranti nell’area dei Balcani occidentali - ci si riferisce soprattutto alla Serbia, all’Albania e allo stesso Montenegro - hanno storiche e consolidate relazioni politiche ed economiche con l’Italia e godono di alti gradi d’empatia e di interesse culturale verso la stessa. Ciò costituisce un favorevole presupposto che va alimentato per rafforzare le relazioni bilaterali, seppure con caratteristiche e modalità di approccio diverse fra Paese e Paese.

2) I dati numerici dell’interscambio e degli investimenti li conosciamo. Soprattutto i primi sono soddisfacenti; i secondi, sono suscettibili di favorevole sviluppo, specie in alcuni Paesi.

3) Per quello che concerne la recente esperienza, non vanno sottaciuti i flussi migratori, per la verità, spesso disordinati e subiti. Vanno recuperati, regolati, non solo sotto il profilo umanitario, e messi in valore nel reciproco interesse di selezionare mano d’opera qualificata, o disposta a qualificarsi, con il fine di accrescere la ricchezza dell’Italia e di quei Paesi nonché farne veicolo della cultura e dei modelli di vita italiani.

4) A giudizio di Confapi, dal punto di vista economico il problema di fondo risiede nell’abbandonare le logiche di delocalizzazione e di terziarizzazione alla ricerca del basso costo di mano d’opera - lungamente perseguite in passato, specie dalle imprese del Nord-Est d’Italia, non solo nei Balcani, ma in altre aree europee e del mondo con risultati non sempre soddisfacenti - bensì di investire, specie in alcuni Paesi, a cominciare dalla Serbia, in settori avanzati (meccanica, mobili-arredo) per generare importante valore aggiunto e nuovi partner nella produzione e nel consumo, che possano guardare con interesse al Made in Italy. Questo, del resto, è quello che stanno facendo nostri concorrenti come la Germania e l’Austria.

5) Il documento del Ministero degli affari esteri sulle prospettive bilaterali del marzo 2020 pone un forte accento sull’importanza dell’approccio culturale delle politiche italiane verso tutti i Paesi dell’area, a cominciare dalla diffusione della lingua di Dante e della sua convinta estensione anche alla sfera economica. È un approccio assolutamente condivisibile. Dovrebbe, però, essere ampliato verso modelli istituzionali ed economici peculiari dell’Italia.

6) L’apporto che il sistema economico italiano può essere chiamato a dare è quello di proporre il modello delle piccole e medie imprese - quello, cioè, che maggiormente ci contraddistingue in Europa -, allo scopo di orientare le iniziative endogene colà presenti, anche solo in potenza, verso un’economia diversa dalle impostazioni statalistiche che si rivelano di oggettivo ostacolo a costruttivi rapporti con le piccole e medie imprese italiane. È un approccio complementare e di pari importanza a quello culturale, fortemente evidenziato dal documento del Ministero degli affari esteri. E, come questo propone di razionalizzare l’azione e di spesa della politica culturale esercitata dagli istituti italiani, così Confapi propone di razionalizzare i finanziamenti all’economia dell’area, privilegiando il sostegno agli investimenti e alle partecipazioni - non alle delocalizzazioni - delle piccole e medie imprese nazionali. È dal punto di vista italiano una priorità, perché è il campo dove l’Italia è maggiormente in grado di far sentire una propria, sana influenza economica. Ma, soprattutto, è il modello che può giungere più gradito, più adatto, meno invasivo, e più attuabile entro una logica di sviluppo e di stabilità sociale e politica.

7) In definitiva, non si può che concordare con le conclusioni del documento predisposto dal Ministero degli affari esteri, vale a dire che l’Italia è chiamata a svolgere un ruolo di attore preminente nell’area, non solo entro la finalità di adesione di questi Paesi all’Unione europea, bensì in una prospettiva bilaterale, anche in competizione e in sostituzione di altri Stati, aderenti o meno all’Unione. In altre parole, significa superare una passiva identificazione fra interessi europei e interessi nazionali, perché l’Italia possa far sentire in sede bilaterale con i singoli Paesi il proprio peso e i propri interessi.

pAG. 13 - ApINFORMA / News sull’Associazione - numero 2 - 31 gennaio 2023

Bonus pubblicità

entro Il 31 MArzo lA PrenotAzIone deglI InveStIMentI

pREMESSA

Come già comunicato con circolare associativa prot. n. 29/PZ del 27 gennaio 2023, entro il 9 febbraio 2023 i soggetti che hanno effettuato lo scorso anno investimenti pubblicitari dovevano presentare una comunicazione di conferma del bonus.

L’art. 57-bis del D.L. 50/2017 ha previsto un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari fatti tramite giornali, periodici ed emittenti radio e televisive al fine di agevolare le imprese nell’attività di comunicazione e divulgazione dei propri servizi o prodotti attraverso l’utilizzo dei media. Il bonus è stato oggetto di diverse modifiche ed integrazioni, da ultimo il D.L. 17/2022 (Energia) lo ha al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati rispetto all’anno precedente e circoscritto a quelli fatti sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line. Sono conseguentemente stati esclusi gli investimenti effettuati su emittenti televisive e radiofoniche locali analogiche e digitali.

Il credito prevede l’invio di una prima dichiarazione da presentare entro marzo dell’anno di riferimento a titolo di prenotazione del credito e una seconda a conferma nell’anno successivo.

SOGGETTI INTERESSATI

Il credito è riconosciuto a tutte le imprese a prescindere dalla loro forma giuridica nonché agli enti non commerciali e ai liberi professionisti. Non assume alcuna rilevanza quindi la dimensione aziendale o il regime contabile adottato, rientrando anche i soggetti in semplificata.

GLI INVESTIMENTI EFFETTUATI NEL 2022

Per gli investimenti effettuati lo scorso anno la

misura del bonus è pari al 50% degli investimenti effettuati non solo su periodici e quotidiani ma anche sulle emittenti televisive e radiofoniche. La dichiarazione preventiva andava presentata entro il 31 marzo del 2022 (prorogato all’8/4/2022 per difficoltà telematiche).

La dichiarazione consuntiva, relativa agli investimenti effettivamente effettuati nel 2022, doveva essere presentata entro il 9 febbraio 2023.

Le dichiarazioni vanno presentate utilizzando l’apposito modello, con istanza telematica da inviare tramite piattaforma resa disponibile dall’Agenzia delle entrate.

GLI INVESTIMENTI pROGRAMMATI pER IL 2023

Dal 1° gennaio 2023 il bonus è limitato alle sole spese per la diffusione a mezzo stampa di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici nazionali, locali, comprese le testate on line. Rimangono invece esclusi gli investimenti fatti su emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Il credito è riconosciuto sulle campagne pubblicitarie effettuate, o da effettuare, nel 2023 nella misura teorica unica del 75% del valore incrementale rispetto all’anno prima.

Gli investimenti devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione e dotate, in ogni caso, della figura del direttore responsabile.

Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari, quali per esempio televendite, giochi o scommesse con vincite di denaro, messaggeria vocale o chat line con servizi a sovraprezzo, grafica pubblicitaria su cartelloni fisici, volantini cartacei, pubblicità su autovetture, annunci su schermi di sale cinematografiche e portali on line.

Sono agevolabili i compensi corrisposti alle imprese editoriali, ma non quelli corrisposti alle agenzie intermediarie di pubblicità. Se le fatture non sono state emesse da imprese editoriali ma da soggetti intermediari, nelle stesse dovrà essere

pAG. 14 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023

specificato l’importo delle spese sostenute per la pubblicità, separato dall’importo relativo al compenso dell’intermediario.

Il costo deve essere assunto al netto delle spese accessorie come ad esempio le intermediazioni e ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario anche se ad esso funzionale.

IL CALCOLO

Il credito d’imposta è calcolato nella misura del 75% del valore incrementale rispetto all’anno precedente. Si dovranno comparare quindi le spese sostenute nel 2023 con quelle del 2022 e verificare che si sia verificato un incremento almeno dell’1%. In assenza dell’incremento il bonus non spetta.

Verificato l’incremento degli investimenti il credito teorico sarà pari al 75% delle spese incrementali sostenute nel corso del 2023.

L’investimento deve essere incrementale di almeno l’1% rispetto all’anno precedente, richiedendo comunque l’esistenza di un investimento. Così se nel 2022 non si è realizzato alcun investimento, nel 2023 non si potrà accedere al bonus perché non si realizza alcun incremento, mancando il confronto con l’anno precedente. Per la stessa ragione sono esclusi i soggetti che iniziano l’attività nel 2023.

LA pRENOTAZIONE pER IL 2023

Come anticipato sono previste due comunicazioni, una per prenotare il bonus e una, a consuntivo, per confermare gli investimenti. La trasmissione del modello di comunicazione di prenotazione deve essere fatta nella finestra temporale tra il 1° marzo e il 31 marzo di ogni anno.

La comunicazione contiene i dati identificativi del richiedente e il costo complessivo degli investimenti effettuati e quelli programmati per l’anno in corso.

LA FRUIZIONE DEL BONUS

Il bonus è fruibile esclusivamente in compensazione tramite modello F24 da presentare in via telematica con i servizi dell’Agenzia (Entratel/Fisconline), a partire dal giorno successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi che analizzeremo di seguito.

Il bonus dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno di maturazione dello stesso e in quelli successivi fino al completo utilizzo. Il codice tributo da utilizzare per la compensazione è il 6900.

IL CREDITO D’IMpOSTA

La misura del benefit è pari al 75% dell’investimento pubblicitario incrementale effettuato, così un’impresa che nel 2022 ha speso 30.000 euro, potrà beneficiare di un credito d’imposta nel 2023 se investe almeno l’1% in più. Se ad esempio nel 2023 investe 40.000 euro, il credito d’imposta teorico sarà di 7.500 euro (40.000 – 30.000 X 75%). In realtà tale percentuale è teorica perché non rilevando l’ordine di presentazione cronologica delle domande, le somme messe a disposizione dallo Stato saranno ripartite pro quota. In caso di insufficienza delle risorse disponibili, si procede con una ripartizione percentuale tra tutti i soggetti che, nel rispetto dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità, hanno presentato nei termini le comunicazioni telematiche. Operativamente il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria formerà un primo elenco dei soggetti che hanno prenotato il bonus con l’indicazione del credito teoricamente fruibile e successivamente, a valle delle dichiarazioni sostitutive a consuntivo, pubblicherà l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito e la percentuale effettivamente spettante.

CUMULABILITà

Il bonus in argomento non è cumulabile per le medesime voci di spesa con altre agevolazioni statali, regionali o europee, a meno che disposizioni successive non ne prevedano espressamente la cumulabilità. Il credito è concesso nel rispetto dei requisiti stabiliti per gli aiuti “de minimis”.

IL TRATTAMENTO CONTABILE E FISCALE

Per quanto riguarda l’aspetto contabile l’eliminazione, per effetto del D. Lgs. 139/2015 dei costi di pubblicità dalla voce dello stato patrimoniale B.I 2, ha fatto venir meno la possibilità di una generica capitalizzazione dei costi di pubblicità. Le spese legate al credito d’imposta in argomento sono da contabilizzare quali costi di periodo da esporre nella voce B. 7 del conto economico.

Il credito d’imposta è configurabile quale contributo in conto esercizio e, secondo l’OIC 12, detto contributo deve essere rilevato nell’esercizio in cui è sorto con certezza il diritto a percepirlo.

Il momento di rilevazione in contabilità di tale contributo, quindi, deve coincidere con il momento in cui esiste una ragionevole certezza che le condizioni previste per l’agevolazione siano soddisfatte e che il contributo sia erogato. Conseguentemente i contributi corrisposti a fronti di ricavi o costi dell’attività caratteristica devono essere

pAG. 15 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023

classificati nella voce A.5 del conto economico con separata indicazione in apposita sottovoce. Fiscalmente le spese per gli investimenti in esame si considerano sostenute secondo le regole generali della competenza richiamate dall’art. 109 del TUIR. Con riferimento alle prestazioni di servizi viene previsto che il criterio da seguire per l’imputazione a conto economico del costo è quello dell’ultimazione della prestazione. Considerato che la norma istitutiva dell’agevolazione non dispone alcuna esenzione da tassazione, il credito d’imposta concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.

L’ATTESTAZIONE

È previsto che l’investimento sia attestato da un soggetto abilitato attraverso il rilascio del visto di conformità sulle dichiarazioni fiscali. In alternativa l’attestazione può essere rilasciata dal soggetto incaricato della revisione contabile dei conti ai sensi dell’art. 2409-bis del codice civile. L’attestazione è necessaria per l’accesso al credito e pertanto deve essere prodotta solo in relazione alla dichiarazione sostitutiva degli investimenti effettuati a consun-

tivo. La stessa deve essere conservata dal beneficiario per le verifiche successive ed esibita su richiesta dell’amministrazione finanziaria.

ANTIMAFIA

Per accedere al beneficio è inoltre necessario sottoscrivere, se il credito supera i 150.000 euro, una dichiarazione sostitutiva concernente l’assenza delle condizioni ostative ed interdittive previste dalle disposizioni antimafia. Tale dichiarazione è inserita all’interno del modello di domanda. Nessun documento dovrà invece essere allegato alla comunicazione telematica né alla dichiarazione sostitutiva contenuta nel modello e resa telematicamente.

CONTROLLI

Qualora sia accertata la carenza di uno dei requisiti richiesti dalla normativa in argomento e sia accertata l’indebita fruizione del bonus, l’amministrazione finanziaria provvederà al recupero delle relative somme e all’irrogazione della relativa sanzione.

pAG. 16 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(pZ)

Decreto Milleproroghe

dIverSI

pREMESSA

Con il D.L. n. 198 del 29 dicembre 2022 sono state adottate diverse misure volte a prolungare disposizioni normative già adottate per contrastare situazione di emergenza. Le situazioni emergenziali riguardano l’emergenza sanitaria e l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Di seguito le disposizioni più significative.

DIChIARAZIONE IMU

(ART. 3 COMMA 1)

Prorogato dal 31.12.2022 al 30.06.2023 il termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa al 2021. La proroga al 30 giugno riguarda anche gli enti non commerciali pubblici e privati.

ESENZIONE FATTURA STS

(ART. 3 COMMA 2)

È stato esteso al 2023 il divieto di emettere la fattura elettronica per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria STS. Questi soggetti attraverso l’invio dei dati al STS già forniscono le informazioni utili all’amministrazione per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Per loro continua anche per l’anno in corso quindi l’obbligo di emettere la fattura in formato cartaceo

TRASMISSIONE TELEMATICA

SISTEMA TESSERA SANITARIA

(ART. 3 COMMA 3)

Gli operatori sanitari dovranno effettuare l’adeguamento dei registratori telematici, per la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle entrate, non più entro il 1° gennaio 2023 ma entro il 1° gennaio 2024. Lo

slittamento di un anno consente così di mantenere per lo stesso periodo l’attuale sistema di comunicazione al STS.

CESSAZIONE INCARICO

GIUDICI TRIBUTARI

(ART. 3 COMMA 6)

Posticipata al 1° gennaio 2028 la normativa che prevede che la cessazione dai loro incarichi all’età di settanta anni per magistrati e giudici tributari. Questi soggetti potranno quindi mantenere gli incarichi anche oltre i settanta anni.

SOSpENSIONE AMMORTAMENTI

(ART. 3 COMMA 8)

Il D.L. 104/2020 (decreto Agosto) all’art. 60 commi da 7-bis a 7-quinques ha previsto la possibilità di sospendere la quota di ammortamento per l’anno 2020, lasciando comunque inalterata la deduzione fiscale. In questo modo non si procedeva all’imputazione contabile dell’ammortamento ma solo alla sua deduzione fiscale. A questo proposito era stato reinserito il quadro EC del modello Unico 2021 attraverso il quale esercitare la deduzione fiscale della quota. Era consentito sospendere fino al 100% la quota di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

Poteva quindi riguardare una quota variabile di ammortamento, non necessariamente il 100% indicando in nota integrativa le ragioni della deroga e specificando l’influenza che la stessa produceva sulla rappresentazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico dell’esercizio. Tale possibilità era riconosciuta a tutti i soggetti che non adottavano i principi contabili internazionali.

Ricordiamo che la legge di bilancio ha riconosciuto la stessa possibilità anche per l’esercizio 2021, però ai soli soggetti nel 2020 avevano sospeso il 100% della quota di ammortamento. Successivamente la sospensione è stata estesa agli gli esercizi in corso al 31.12.2021 e 31.12.2022.

Ora il Milleproroghe estende ulteriormente questa possibilità anche agli esercizi in corso 31.12.2023. Per i soggetti che non adotta i principi contabili internazionali, la possibilità di sospendere, in tutto o in parte, gli ammortamenti delle immobilizza-

pAG. 17 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
glI InterventI d’IntereSSe Per le IMPreSe

zioni materiali e immateriali viene quindi confermata per neutralizzare gli effetti negativi non solo della pandemia ma anche del conflitto in corso.

Si deve evidenziare che non è stata replicata la deroga al presupposto della continuità aziendale, sarà conseguentemente necessario verificare che la sospensione degli ammortamenti, non la pregiudichi.

Si dovrà fare riferimento alle regole già utilizzate per i bilanci precedenti, facendo riferimento ai principi contabili OIC 9, OIC 16 e OIC 24, nonché all’OIC 25, per la fiscalità differita.

Gli obblighi derivanti dall’utilizzo della deroga sono sostanzialmente due:

- l’accantonamento di una riserva indisponibile di utili equivalente agli ammortamenti non rilevati. In caso di assenza di utili potranno essere utilizzate altre riserve disponibili e se mancano anche queste, gli utili futuri;

- esposizione in Nota Integrativa una informativa analitica circa le ragioni della deroga e l’influenza che la stessa produrrà sulla rappresentazione patrimoniale reddituale, finanziaria e sul risultato economico dell’esercizio.

La sospensione degli ammortamenti non avrà ripercussioni sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte dirette e dell’Irap. La deduzione rimane consentita nei limiti previsti dal TUIR, a prescindere dall’imputazione a conto economico. Qualora si decida di rinviare gli ammortamenti si avrà, per l’esercizio in corso, un doppio binario tra normativa civilistica e fiscale destinato a protrarsi nel tempo e da gestire in apposito quadro della dichiarazione dei redditi.

pERDITE D’ESERCIZIO (ART. 3 COMMA 9)

Rinnovata la possibilità di sterilizzare le perdite di esercizio di natura civilistica, sempre in relazione agli effetti derivanti da pandemia e conflitto. La norma interviene sul comma 1 dell’art. 6 del D.L. 104/2020 inserendo la data del 31.12.2022 in luogo del 31.12.2021. Ne consegue che alle perdite civilistiche che emergono nell’esercizio in corso al 31.12.2022, non si applicheranno gli artt. 2466 secondo e terzo comma, 2447, 2482-bis quarto, quinto e sesto comma e 2482-ter del codice civile. Non opererà inoltre la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale di cui agli artt. 2484, primo comma n. 4) e 2425-duodecies del codice civile.

Gli adempimenti legati alla normativa di cui sopra vengono quindi posticipati al bilancio 2027 (quinto esercizio successivo) e l’assemblea che approverà quel bilancio dovrà prendere le decisioni del caso.

Diversamente dallo scorso anno, la riproposizione della sterilizzazione in argomento non ha previsto alcun rinvio per la continuità aziendale. Questa assenza imporrà agli amministratori l’onere di monitorare costantemente la situazione finanziaria e patrimoniale al fine di garantire la continuità aziendale. A questo proposito sarà necessario formulare una pianificazione almeno quinquennale che preveda il ritorno a risultati economici positivi negli esercizi successivi al 2022. Anche i sindaci saranno chiamati a verificare le concrete prospettive per la copertura delle perdite subite lo scorso anno, compito non facile soprattutto per il rischio di una errata verifica dell’adeguatezza e del funzionamento degli assetti amministrativi e di controllo che dovranno essere valutati con riferimento ad un arco temporale quinquennale.

5‰ ONLUS

(ART. 9 COMMA 4)

Le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte all’Anagrafe delle ONLUS potranno ancor per un anno, e quindi fino al 31 dicembre 2023, essere destinatarie della ripartizione del 5‰ delle dichiarazioni dei redditi.

MODIFIChE UNILATERALI

CONTRATTI DI FORNITURA ELETTRICA

E GAS

(ART. 11 COMMA 8)

Fino al 30 giugno 2023 è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e di gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali del contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia riconosciuto il diritto di recesso alla controparte.

COLONNINE RICARICA

VEICOLI ELETTRICI

(ART. 12 COMMA 3)

Esteso al 2022 e 2023 il contributo dell’80% per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica di veicoli elettrici, nel limite massimo di 1.500 euro a persona. Limite elevato a 8.000 euro con riferimento alle parti comuni dei condomini.

pROROGA RIFORMA SETTORE SpORTIVO

(ART. 16 COMMA 1, LETT. A)

Prorogata dal 1° gennaio 2023 al 1° luglio 2023, la decorrenza delle norme introdotte con la riforma degli enti sportivi professionistici e dilettantistici

pAG. 18 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023

e per il lavoro sportivo, tra cui le tutele in materia di assicurazione per malattia e maternità, di assegni per il nucleo familiare, di assicurazione contro

gli infortuni nonché per di trattamenti pensionistici e disciplina del lavoro.

pAG. 19 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(pZ)

L’estromissione dell’immobile

nuovA oPPortunItà verSAndo un’IMPoStA SoStItutIvA vAntAggIoSA

pREMESSA

La legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (legge di bilancio per il 2023) ha nuovamente previsto, all’art. 1 comma 106 la possibilità di estromettere dall’impresa l’immobile dell’imprenditore individuale. Si tratta di una disposizione che ripropone la versione contenuta nella legge 208/2015 compreso il corredo di chiarimenti di prassi. La norma in argomento consente quindi l’estromissione dei fabbricati strumentali da parte degli imprenditori individuali, vale a dire la possibilità di togliere dal regime del reddito d’impresa i fabbricati utilizzati per l’attività, con il versamento di un’imposta sostitutiva particolarmente vantaggiosa.

AMBITO SOGGETTIVO

Interessati all’agevolazione in argomento sono i soggetti che alla data del 31 ottobre 2022 rivestivano la qualifica di imprenditore individuale e l’hanno conservata fino al 1° gennaio 2023. Possono fruire dell’estromissione anche le imprese individuali che alle predette date erano in stato di liquidazione. Non assuma rilevanza il regime contabile adottato, semplificata o ordinaria mentre per i forfettari la norma non è interessante perché le relative regole escludono le plusvalenze dal calcolo del reddito.

Non è invece possibile utilizzare l’agevolazione se al 1° gennaio 2023, la qualifica di imprenditore individuale è venuta meno, in questi casi, infatti, si è già verificato il presupposto per l’attribuzione del bene alla sfera privata, con la conseguente applicazione delle imposte ordinarie sulle plusvalenze eventualmente realizzate.

L’estromissione non è consentita nel caso in cui l’unica azienda dell’imprenditore sia stata concessa in affitto o in usufrutto anteriormente al 1°

gennaio 2023, essendo venuta meno qualifica di imprenditore.

L’estromissione può essere effettuata dall’erede dell’imprenditore deceduto successivamente al 31 ottobre 2022, a condizione che l’opzione sia esercitata dall’erede che ha proseguito l’attività del “de cuius” in forma individuale.

Analoga possibilità è concessa al donatario che ha proseguito l’attività imprenditoriale del donante, in questi casi, ai sensi dell’articolo 58 comma 1 del TUIR, l’azienda è assunta ai medesimi valori riconosciuti nei confronti del dante causa.

IMMOBILI INTERESSATI ALL’ESTROMISSIONE

L’estromissione riguarda gli immobili di cui all’articolo 43, comma 2, del TUIR, vale a dire quelli: - strumentali per destinazione, utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa a prescindere dalla loro classificazione catastale; - strumentali per natura, che per le loro caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni, si tratta degli immobili rientranti nelle categorie catastali B, C, D, E e A/10.

Per questi ultimi si prescinde dal loro utilizzo nel ciclo produttivo e quindi possono essere estromessi anche se dati in locazione o comodato.

Per il primo gruppo invece, vale a dire quelli strumentali per destinazione, è necessario che gli stessi siano utilizzati nell’attività d’impresa e pertanto non possono essere concessi a terzi in locazione o comodato.

Il carattere strumentale dell’immobile deve essere verificato alla data del 31 ottobre 2022, e pertanto qualora successivamente a tale data, l’immobile sia stato concesso in uso a terzi, la possibilità di procedere all’estromissione non viene meno.

LA DIVERSA NATURA DEGLI IMMOBILI

Per la corretta individuazione degli immobili relativi all’impresa è opportuno fare alcune differenziazioni per comprendere se possono o meno rientrare nell’estromissione.

1. Per quelli strumentali per destinazione si deve

pAG. 22 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
dell’imprenditore individuale

distinguere a seconda che siano stati acquistati fino al 31 dicembre 1991 ovvero successivamente.

* Per quelli acquisiti a partire dal 1° gennaio 1992 possono essere esclusi dal patrimonio se indicati nell’inventario o, per i contribuenti in contabilità semplificata, nel registro dei beni ammortizzabili o nel registro Iva acquisti. Se non soddisfano tali condizioni non possono essere estromessi in quanto si considerano già appartenenti alla sfera privata dell’imprenditore.

* Per quelli acquisiti fino al 31 dicembre 1991, possono essere estromessi anche se non indicati nell’inventario perché siano comunque considerati relativi all’impresa. Si tratta di immobili che l’imprenditore già utilizzava esclusivamente per l’esercizio dell’impresa al 31 dicembre 1991 e per i quali non ha esercitato l’opzione per l’esclusione ai sensi dell’articolo 58 della legge 413/1991. Questi immobili continuano ad essere considerati relativi all’impresa, anche se non indicati nell’inventario e possono pertanto essere estromessi a condizione che, alla data del 31 ottobre 2022, fossero utilizzati come beni strumentali dall’imprenditore nella propria attività d’impresa.

2. Con riferimento agli immobili strumentali per natura, l’esclusione dal patrimonio può essere effettuata solo se gli stessi risultano indicati nell’inventario o, per i soggetti in semplificata, nel registro dei cespiti ammortizzabili o nel registro Iva acquisti.

3. Non possono essere estromessi gli immobili merce relativi alle imprese immobiliari. Possono inoltre essere oggetto di esclusione dal patrimonio gli immobili posseduti in comunione relativamente alla sola quota di pertinenza dell’imprenditore.

MODALITà DI ESERCIZIO DELL’OpZIONE

Come ricordato la norma consente all’imprenditore che alla data del 31 ottobre 2022, possedeva immobili strumentali, di optare entro il 31 maggio 2023 per l’esclusione dei predetti immobili dal patrimonio dell’impresa. L’estromissione non richiede alcun atto né particolari formalità ma esclusivamente comportamenti concludenti. Sarà pertanto sufficiente una specifica annotazione nel libro giornale o nel libro dei cespiti ammortizzabili o nel registro Iva.

In pratica l’opzione si esercita esprimendo la volontà di escludere l’immobile dal patrimonio aziendale entro il termine di versamento della prima rata dell’imposta sostitutiva.

L’IMpOSTA SOSTITUTIVA

L’imposta sostitutiva è pari al 8% della differenza tra il valore normale dei fabbricati e il valore fiscalmente riconosciuto.

Il valore fiscalmente riconosciuto è dato dalla differenza tra il valore iscritto nel registro cespiti o nel libro degli inventari al netto delle quote di ammortamento dedotte e tenendo conto di eventuali rivalutazioni fiscalmente rilevanti.

Il costo dei fabbricati va assunto al netto del costo delle aree occupate dalla costruzione, pertanto nella determinazione del valore fiscalmente riconosciuto degli stessi si dovrà tenere conto anche del valore attribuito alle aree occupate dalla costruzione in relazione alle quali non siano stati effettuati ammortamenti fiscalmente deducibili. Per quanto riguarda il valore normale, questo può essere assunto su base catastale utilizzando i moltiplicatori che di seguito riportiamo:

- 63 per le categorie D e A/10;

- 42,84 per le categorie C/1 ed E;

- 126 per le categorie A (escluso l’A/10) e C (escluso il C/1);

- 176,4 per le categorie B.

I moltiplicatori di cui sopra non richiedono la rivalutazione della rendita del 5% in quanto già compresa nel valore.

L’opzione per l’estromissione è consentita anche nell’ipotesi in cui il valore normale sia inferiore al relativo valore fiscalmente riconosciuto. L’assenza di base imponibile, infatti, non preclude la possibilità di fruire del beneficio perché in tali casi il valore dei beni estromessi ha già concorso alla formazione del reddito d’impresa secondo le regole ordinarie, senza necessità di versamento di imposte sostitutive.

Come ricordato l’estromissione si perfeziona con il versamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e dell’Irap pari all’8% della differenza tra valore normale e valore fiscalmente riconosciuto.

IL TRATTAMENTO

AI FINI IVA

L’estromissione richiede la verifica del regime Iva da applicare all’operazione. In prima battuta si deve verificare se l’immobile sia entrato nella sfera dell’impresa con Iva detratta oppure no. Nel primo caso l’estromissione è fuori campo Iva ai sensi dell’art. 2 punto 5 del DPR 633/72.

pAG. 23 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023

Se invece sul fabbricato è stata esercitata la detrazione dell’imposta, l’estromissione rientra nel campo di applicazione ma sarà naturalmente esente in base all’art. 10, punto 8-ter del DPR 633/72.

Il contribuente dovrà tuttavia verificare se al momento dell’acquisto o dell’ultimazione della costruzione sia trascorso il periodo di dieci anni. Se tale lasso temporale non è trascorso, si renderà necessario rettificare la detrazione dell’Iva nella misura di tanti decimi quanti sono gli anni mancanti al compimento del decennio.

In caso di estromissione esente o fuori campo Iva occorre verificare anche se nell’ultimo decennio siano state sostenute spese incrementative con Iva detratta, anche in questi casi si renderà necessario procedere alla rettifica della detrazione.

La rettifica della detrazione va effettuata nella dichiarazione annuale relativa all’anno in cui si sono verificati gli eventi e pertanto nella dichiarazione annuale Iva relativa al 2023 che sarà presentata nel 2024.

LE ALTRE IMpOSTE INDIRETTE

L’estromissione non richiede alcun atto scritto o

adempimento particolare e conseguentemente non è dovuta l’imposta di registro.

MANTENIMENTO ANZIANITà DETENZIONE

L’estromissione dell’immobile non interrompe la decorrenza del quinquennio di acquisto del bene. Conseguentemente in caso di successiva cessione, per verificare se sia dovuta la tassazione sull’eventuale plusvalenza, si renderà applicabile l’art. 67, comma 1 lett. b) del TUIR, con conteggio del quinquennio dalla data di acquisto del bene e non dalla data dell’estromissione.

MODALITà DI VERSAMENTO

Il versamento dell’imposta sostitutiva va eseguito secondo le seguenti modalità:

- 60% entro il 30 novembre 2023;

- 40% entro il 16 giugno 2024.

L’estromissione s’intende perfezionato con il versamento della prima rata e pertanto l’omesso versamento della seconda rata non determina l’inefficacia dell’estromissione ma ne legittima l’iscrizione a ruolo.

pAG. 24 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(pZ)

Il regime forfettario

AuMentAto Il lIMIte dI rICAvI Per l’ACCeSSo

pREMESSA

La legge di bilancio per il 2023 ha aumentato il limite di ricavi per accedere al regime forfettario, più precisamente l’art. 1 comma 54 della lege 197/2022 lo ha portato da 65.000 a 85.000 euro per tutti i contribuenti. Ricordiamo che si tratta di un regime naturale applicabile a tutti i soggetti che soddisfano le condizioni poste dalla norma e che riconosce un regime impositivo forfettario che prevede il versamento di un’imposta sostitutiva del 15%. Percentuale che può essere abbassata al 5% nei primi 5 anni di attività alla presenza di specifici requisiti.

Il nuovo limite di ricavi deve essere ragguagliato ad anno ed è in vigore dal 1° gennaio 2023.

I REqUISITI RIChIESTI

L’accesso al regime forfettario è disciplinato dalla legge 190/2014 ed è riconosciuto alle sole persone fisiche che esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo che soddisfano i seguenti requisiti:

- ricavi e compensi ragguagliati ad anno, non superiori a 85.000 euro, indipendentemente dall’attività esercitata;

- spese sostenute per lavoro dipendente e per collaboratori non superiori a 20.000 euro lordi all’anno.

In merito alla verifica del superamento del limite di ricavi si deve considerare il regime contabile adottato nell’anno precedente, se il soggetto era in contabilità ordinaria rilevano i ricavi per competenza se invece era in semplificata opera il principio di cassa, considerando però il criterio della registrazione di cui all’art. 18, comma 5 del DPR 600/73.

Nei ricavi deve essere considerato il valore normale dei beni destinati al consumo personale o fami-

liare dell’imprenditore, mentre non rileva l’eventuale adeguamento ai fini ISA. In caso di esercizio di più attività si deve considerare la somma dei ricavi relativi alle diverse attività svolte.

SOGGETTI ESCLUSI

Non possono accedere al regime forfettario:

1) i soggetti che si avvalgono di regimi speciali Iva quali:

- agricoltura e attività connesse, pesca e agriturismo;

- editoria;

- agenzie di viaggio e turismo;

- intrattenimenti, giochi e altre attività simili;

- rivendita beni usati, oggetti d’arte, antiquariato, agenzie di vendite all’asta;

- vendita di sali e tabacchi;

- gestione servizi di telefonia pubblica, rivendita di documenti di trasporto pubblico;

- vendite a domicilio.

2) i residenti all’estero, a meno che non siano residenti comunitari e producano almeno il 75% del reddito in Italia,

3) i soggetti che effettuano in via prevalente o esclusiva cessioni di fabbricati o terreni o porzioni di essi;

4) i soggetti che effettuano in via prevalente o esclusiva cessioni intra UE di mezzi di trasporto nuovi;

5) partecipino, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, comprese le società semplici che producono reddito d’impresa o di lavoro autonomo, associazioni professionali, società di fatto, imprese familiari e coniugali;

6) i soggetti che controllano direttamente o indirettamente SRL o associazioni in partecipazione esercenti attività direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dall’imprenditore o lavoratore autonomo;

7) i soggetti che esercitano prevalentemente l’attività nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti nei due anni precedenti ovvero nei confronti di soggetti direttamente o

pAG. 25 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023

indirettamente riconducibili ai predetti datori di lavoro;

8) soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente, assimilati e di pensione superiori a 30.000 euro, a meno che il rapporto di lavoro non sia cessato.

IL REGIME IMpOSITIVO

Il reddito è calcolato applicando ai ricavi un coefficiente di redditività differenziato in base ai tipo di attività esercitata riportati nella tabella che segue.

Al reddito determinato applicando ai ricavi i coefficienti di cui sopra e al netto dei soli contributi previdenziali, si applica l’imposta sostitutiva del 15%.

L’imposta sostitutiva è ridotta al 5% nei primi 5 anni di attività quando:

- il contribuente non ha esercitato nei 3 anni precedenti attività d’impresa o professionale;

- l’attività non costituisce una prosecuzione di altra attività precedentemente svolta dallo stesso soggetto in forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso della pratica professionale obbligatoria. In caso di prosecuzione di attività esercitata da altro soggetto, i ricavi precedenti l’esercizio di inizio della nuova attività devono essere inferiori a 85.000 euro.

pASSAGGIO AL REGIME FORFETTARIO

È stato chiarito che per le imprese in contabilità semplificata che nel 2022 non hanno superato gli 85.000 euro di ricavi, il regime naturale per il 2023 è sia quello forfettario che quello semplificato.

L’aver adottato la contabilità semplificata per opzione, non vincola il contribuente alla permanenza per un triennio perché si tratta di un regime naturale. Ciò consente di adottare per il 2023 il regime forfettario o di rimanere in semplificata. Se invece si è optato nel precedente esercizio per la contabilità ordinaria, si deve rispettare il vincolo triennale.

USCITA DAL REGIME IN CORSO D’ANNO

I soggetti che nel 2022 sono rimasti al di sotto degli 85.000 euro di ricavi possono rimanere nell’anno in corso nel regime forfettario. Tenuto conto dell’integrazione al comma 71 della legge 190/2014 viene riproposta una disposizione che prevede la fuoriuscita dal regime nel corso dell’anno in caso di superamento della soglia dei 100.000 euro di ricavi.

Così se i ricavi nell’anno in corso si attestano all’interno dell’intervallo 85.000 - 100.000 la fuoriuscita dal regime si avrà dal prossimo anno. Se invece superano i 100.000 euro, il regime for-

pAG. 26 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
GRUppO DI SETTORE CODICI ATECO 2007 COEFF. REDD. Industrie alimentari e delle bevande 10 – 11 40% Commercio all’ingrosso e al dettaglio 45 – (da 46.2 a 46.9) - (da 47.1 a 47.7) – 47.9 40% Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande 47.81 40% Commercio ambulante altri prodotti 47.82 – 47.89 54% Costruzioni e attività immobiliari (41 – 42 – 43) – (68) 86% Intermediari del commercio 46.1 62% Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (55 – 56) 40% Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari e assicurativi (64-65-66) – (69-70-71-72- 73-74-75) – (85) – (86-87-88) 78% Altre attività economiche (01-02-03) – (05-06-07-08-09) (12-1314-15-16-17-18-19-20-21 22-23-24-25-26-27-28-29-30-31 32-33) – (35) – (36-37-38-39) –(49-50-51-52-53) – (58-59-60-61 62-63) – (77-78-79-80-81-82) –(84) – (90-91-92-93) – (94-95-96) (97-98) – (99) 67%

fettario cessa già nell’anno di superamento di tale limite.

Per quanto riguarda l’Iva, in caso di uscita dal regime in corso d’anno, l’imposta si applica alle sole operazioni effettuate a decorrere da quella che determina la fuoriuscita dal regime forfettario. Si

evita in questo modo di applicare l’Iva sin dalla prima operazione, scorporandola dai corrispettivi incassati come previsto in passato per il regime dei minimi.

pAG. 27 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(pZ)

Flax tax incrementale

Esempio 1

La legge di bilancio per il 2023 ha introdotto un meccanismo di riduzione delle imposte a favore dei contribuenti che hanno incrementato il proprio reddito rispetto al triennio precedente. La norma è disciplinata dall’art. 1 comma 54 della lege 197/2022 ed è riservata esclusivamente ai lavoratori autonomi e ditte individuali che non aderiscono al regime forfettario. Il meccanismo prevede l’applicazione di una tassa piatta del 15% sugli aumenti di reddito calcolato rispetto ai tre anni precedenti. Sarà possibile quindi applicare l’imposta del 15% alla differenza tra il reddito del 2023 e quello più elevato dichiarato dal 2020 al 2022, decurtato del 5% (franchigia), fino ad un limite di 40.000 euro. La flat tax sostituisce Irpef e addizionali.

Per il calcolo è quindi necessario disporre dei redditi dichiarati nel triennio 2020 - 2022, individuando quello più elevato. Calcolare la differenza tra il reddito 2023 e quello del triennio più elevato, decurtato di una franchigia del 5%.

Volendo esemplificare si pensi ad un imprenditore individuale che nel 2023 realizza un reddito di 210.000 euro.

Nel triennio precedente ha dichiarato i seguenti redditi:

2020 145.000 euro;

2021 163.000 euro;

2022 158.000 euro.

La flat tax sarà calcolata come segue:

Reddito 2023

-

Reddito 2021 (maggiore del triennio)

=

Come si può vedere il contribuente invece di pagare l’aliquota Irpef del 43% sulla quota incrementale pari a (210.000 - 163.000) x 43% = 20.210 pagherà solo 5.827,5, cui dovrà essere aggiunto quello relativo alle addizionali realizzando così un buon risparmio d’imposta.

Esempio 2

Se ipotizziamo che nel 2023 il reddito sarà di 220.000, mantenendo inalterati gli altri dati avremo: Reddito 2023 220.000Reddito 2021 (maggiore

In questo secondo caso viene superato il limite di 40.000 euro della base imponibile della flat tax e conseguentemente questa deve essere calcolata sul limite massimo (40.000) con un’imposta di 6.000 euro.

Per determinare gli acconti Irpef e addizionali riferiti al 2024 si dovrà assumere quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata in assenza di flat tax.

pAG. 28 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
210.000
163.000
Franchigia
più alto (163.000
8.150
Differenza 38.850 Imposta
5.827,5
5% sul reddito
x 5%)
dovuta 38.850 x 15%
163.000
Franchigia
più alto (163.000 x 5%) 8.150
Differenza (eccede il limite di 40.000) 48.850 Imposta dovuta 40.000 x 15% 6.000
del triennio)
-
5% sul reddito
=
PICColo ContrIbuto Al tAglIo delle IMPoSte
(pZ)

Stretta sulle partite IVA fittizie

l’effettivo esercizio dell’attività. Qualora il contribuente non si presenti di persona o di esito negativo dei riscontri, l’ufficio emanerà il Provvedimento di cessazione della partita IVA.

Dal punto di vista operativo la novità è rappresentata dall’introduzione dei poteri di controllo delle scritture contabili relative alle imposte dirette, non contemplati in precedenza nell’art. 35 citato e dalla presenza di persona.

La legge di bilancio per il 2023 ha introdotto all’art. 1 commi da 148 a 150 un meccanismo volto a contrastare l’utilizzo di partite IVA fittizie, in particolare quelle apri e chiudi.

L’art. 35 del DPR 633/72 prevede che il rilascio della partita IVA è subordinato a riscontri automatizzati finalizzati all’individuazione di elementi di rischio connessi al suo rilascio, nonché l’eventuale accesso nei luoghi di esercizio dell’attività da parte dei funzionari dell’amministrazione finanziaria. Intervenendo su questa disposizione, la legge di bilancio inserisce nello stesso articolo il comma 15 – bis 1 contenente disposizioni finalizzate a rafforzare il presidio e i controlli per il contrasto delle frodi IVA.

Le nuove disposizioni ampliano i poteri dell’Agenzia delle entrate prevedendo che possa effettuare specifiche analisi del rischio connesso al rilascio della partita IVA, all’esito delle quali invita il contribuente a presentarsi “di persona” per esibire la documentazione contabile di cui agli artt. 14 e 19 del DPR 600/73, se obbligatoria, per verificare

In caso quindi di mancata comparizione o di esito negativo dei riscontri, l’Agenzia emanerà un Provvedimento di cessazione della partita IVA.

Se a seguito di tale Provvedimento lo stesso contribuente richiede l’apertura di una nuova posizione IVA, come persona fisica o come rappresentante legale di una società, dovrà rilasciare una garanzia fideiussoria non inferiore a 50.000 euro valida almeno tre anni. La fideiussione potrebbe essere richiesta anche per importi superiori corrispondenti alle somme dovute a seguito di eventuali violazioni fiscali commesse antecedentemente all’emanazione del Provvedimento e a patto che non siano state versate.

Ai destinatari dei Provvedimenti di cessazione sarà inoltre irrogata una sanzione di 3.000 euro, non sarà suscettibile di cumulo giuridico ex art. 12 del D. Lgs. 472/97. L’irrogazione della sanzione sarà immediata vale a dire contestuale al Provvedimento di cancellazione e non con atto di contestazione di cui all’art. 16 del citato decreto. (pZ)

pAG. 29 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
PrevIStA lA ChIuSurA e l’IrrogAzIone dI unA SAnzIone

neSSunA vArIAzIone

Per Il PrIMo SeMeStre 2023

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con proprio comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 18 gennaio 2023, ha reso noto il tasso d’interesse di mora applicabile per il primo semestre 2023 è fissato nella misura del 2,50%.

Il decreto legislativo n. 231/2002 regola la decorrenza degli interessi di mora nelle transazioni commerciali intervenute tra imprenditori, prevedendo che i pagamenti delle fatture debbano essere eseguiti entro 30 giorni dal ricevimento della fattura o delle merci, elevato a 60 giorni quando il debitore è una pubblica amministrazione.

Gli interessi moratori decorrono automaticamente dal giorno successivo alla data di scadenza o alla fine del periodo di pagamento stabilito dal contratto.

Il saggio d’interesse da applicare ai ritardati pagamenti, è parametrato al tasso applicato dalla Banca Centrale Europea, al quale vanno aggiunti 8 punti. La norma prevede che il Ministero dell’economia e delle finanze comunichi il saggio d’interesse, al netto della maggiorazione, entro i primi giorni di ciascun semestre affinché sia applicato nello stesso periodo.

È stato così fissato al 2,50% il saggio d›interesse per il semestre in corso, al quale devono essere aggiunti 8 punti arrivando alla misura del 10,50%.

Dal punto di vista contabile opera una deroga al principio di competenza, gli interessi di mora, infatti, concorrono alla formazione del reddito nell’esercizio in cui sono percepiti o corrisposti.

Relativamente ai semestri trascorsi e da quando è entrato in vigore il decreto 231/2002, l’andamento dei tassi per i prodotti non alimentari è stato il seguente:

- 10,35 secondo semestre 2002;

- 9,85 primo semestre 2003;

- 9,10 secondo semestre 2003;

- 9,02 primo semestre 2004;

- 9,01 secondo semestre 2004;

- 9,09 primo semestre 2005;

- 9,05 secondo semestre 2005;

- 9,25 primo semestre 2006;

- 9,83 secondo semestre 2006;

- 10,58 primo semestre 2007;

- 11,07 secondo semestre 2007;

- 11,20 primo semestre 2008;

- 11,10 secondo semestre 2008;

- 9,50 primo semestre 2009;

- 8,00 secondo semestre 2009;

- 8,00 primo semestre 2010;

- 8,00 secondo semestre 2010;

- 8,00 primo semestre 2011;

- 8,25 secondo semestre 2011;

- 8,00 primo semestre 2012;

- 8,00 secondo semestre 2012;

- 8,75 primo semestre 2013;

- 8,50 secondo semestre 2013;

- 8,25 primo semestre 2014;

- 8,15 secondo semestre 2014;

- 8,05 primo semestre 2015;

- 8,05 secondo semestre 2015;

- 8,05 primo semestre 2016;

- 8 secondo semestre 2016;

- 8 primo semestre 2017;

- 8 secondo semestre 2017;

- 8 primo semestre 2018;

- 8 secondo semestre 2018;

- 8 primo semestre 2019;

- 8 secondo semestre 2019;

- 8 primo semestre 2020;

- 8 secondo semestre 2020;

- 8 primo semestre 2021;

- 8 secondo semestre 2021;

- 8 primo semestre 2022;

- 8 secondo semestre 2022;

- 10,5 primo semestre 2023

pAG. 30 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(pZ)
Interessi di mora al 10,5%

Definizione agevolata

numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto e il domicilio al quale verrà inviata entro il mese di giugno la comunicazione delle somme dovute.

È inoltre necessario indicare un indirizzo e-mail al quale verrà inviata la ricevuta di presentazione della domanda ed è obbligatorio allegare la prevista documentazione di riconoscimento.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato sul proprio sito internet le modalità e il servizio per presentare la domanda di adesione alla Definizione agevolata (c.d. “Rottamazione-quater”), introdotta dalla Legge di Bilancio 2023

Come noto, la legge di Bilancio 2023 (art. 1, commi da 231 a 252, della Legge n. 197/2022) ha previsto la possibilità di definire in modalità agevolata i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti “Rottamazioni” decadute per mancati pagamenti. In particolare, la misura prevede la facoltà per il contribuente di estinguere i debiti relativi ai carichi rientranti nell’ambito applicativo, versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica.

Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. A coloro che presenteranno la richiesta di Definizione agevolata, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione. La domanda di adesione alla Definizione agevolata deve essere trasmessa esclusivamente in via telematica, entro il 30 aprile 2023, utilizzando l’apposito servizio disponibile direttamente nell’area pubblica del sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it, senza la necessità di inserire credenziali di accesso.

Nella sezione “Definizione agevolata” si deve compilare l’apposito form inserendo i numeri identificativi delle cartelle/avvisi che si vogliono includere nella domanda di adesione, specificando il

È possibile inserire anche i singoli carichi, contenuti nella cartella/avviso per i quali si intende aderire alla Definizione agevolata.

Dopo aver confermato l’invio della richiesta il contribuente riceverà una prima e-mail all’indirizzo indicato, con un link da convalidare entro le successive 72 ore, trascorse le quali il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata.

A seguito della convalida della richiesta, il sistema invierà una seconda e-mail di presa in carico della domanda, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti.

Infine, se la documentazione allegata è corretta, verrà inviata una ulteriore e-mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione

La richiesta può essere inviata anche dall’area riservata del sito internet, accedendo con le credenziali Spid, Cie e Cns, senza la necessità, in questo caso, di allegare la documentazione di riconoscimento.

Con le stesse modalità, il contribuente può presentare in tempi diversi, ma sempre entro il 30 aprile 2023, anche ulteriori dichiarazioni di adesione: se riferite ad altri carichi, saranno considerate integrative della precedente, mentre se riferite agli stessi carichi già inseriti nella domanda presentata, saranno considerate sostitutive della precedente.

È possibile presentare la richiesta di adesione anche per i carichi già ricompresi in un piano di “Rottamazione-ter” indipendentemente se tale piano sia ancora in essere o sia decaduto per il mancato, tardivo o insufficiente versamento di una delle relative rate.

pAG. 31 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(C)
ProntA lA doMAndA dI AdeSIone

Precompilata IVA

SPerIMentAzIone

AnChe nel 2023

Il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 9652 del 12 gennaio 2023, ha esteso a tutto il 2023 la sperimentazione dell’IVA precompilata, per cui i soggetti passivi IVA residenti e stabiliti in Italia continueranno a disporre - nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia stessa - della bozza dei registri IVA e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche (vedi provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n.183994 dell’8 luglio 2021), nonché della dichiarazione annuale IVA. Inoltre, il provvedimento in esame amplia la platea degli interessati alla precompilata IVA, estendendola anche ai soggetti passivi che:

- effettuano la liquidazione trimestrale dell’IVA ai sensi dell’art. 74, comma 4 del DPR 633/1972;

- applicano uno specifico metodo per la determinazione dell’IVA ammessa in detrazione (ad esempio, i produttori agricoli o coloro che svolgono attività agricole connesse o gli agriturismi);

- sono stati sottoposti a fallimento o liquidazione coatta amministrativa.

Per consentire agli operatori Iva e ai loro inter-

mediari di consultare le bozze dei documenti elaborati, importarle nei propri sistemi gestionali e confrontarle con i dati presenti negli stessi, anche nel caso in cui non sia stata effettuata la convalida o l’integrazione dei registri dell’intero anno d’imposta, dalle operazioni realizzate dal 1° gennaio 2022, l’Agenzia elabora la bozza della dichiarazione annuale Iva e mette a disposizione una funzionalità per il pagamento delle somme risultanti dalla stessa dichiarazione inviata tramite applicativo web, per tutti i soggetti appartenenti alla platea nell’anno di riferimento.

Per le stesse finalità, a partire dal 2023, le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche e il servizio per il pagamento delle relative somme dovute, saranno messe a disposizione di tutti i soggetti inclusi nella platea dei destinatari delle bozze dei documenti IVA, anche nel caso in cui gli stessi non abbiano effettuato la convalida o l’integrazione di tutti i registri IVA relativi al trimestre di riferimento.

Da ultimo, viene precisato che restano confermate le modalità di accesso all’applicativo web, le regole tecniche per l’elaborazione delle bozze dei documenti IVA, le modalità e i termini per la convalida dei registri e le connesse condizioni per la memorizzazione dei registri convalidati da parte dell’Agenzia delle entrate, nonché le ipotesi in cui il soggetto rimane obbligato alla tenuta dei registri IVA disciplinate con il provvedimento dell’8 luglio 2021.

pAG. 32 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(C)

Amianto. Contributi regionali per rimozione e smaltimento

quidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;

- le imprese che non rispettano le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro;

pREMESSA

Si fa seguito alla circolare associativa prot. n. 36/ AdT del 30 gennaio 2023 per rammentare che dal 1° al 28 febbraio 2023 è possibile presentare le domande per il contributo, di cui alla legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25, art. 4, commi 30-34, per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto da edifici di imprese situati sul territorio regionale.

Con decreto del Presidente della Regione 21 luglio 2017 n. 0168/Pres., pubblicato sul B.U.R n. 31 del 2 agosto 2017, è stato poi, adottato il regolamento di esecuzione.

Successivamente, la legge regionale 6 febbraio 2018 n. 3 ha modificato l’art. 4, co. 30 della citata l.r. 25/2016, estendendo l’accesso ai contributi alle imprese che non sono proprietarie dell’immobile su cui viene effettuato l’intervento. A tal fine è necessario ottenere e allegare alla domanda l’autorizzazione del proprietario dell’immobile a realizzare l’intervento stesso.

Infine, la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 29 (legge di stabilità 2019), art. 4, co.7, modificando l’art. 4, co. 30 della l.r. 25/2016 consente di contribuire anche il solo smaltimento dell’amianto, purché riconducibile ad edifici sedi di imprese. Per comodità di consultazione e per l’elevato interesse sempre manifestato per questo strumento contributivo se ne riassumono nuovamente i contenuti.

BENEFICIARI

Beneficiarie dei contributi sono le micro, le piccole imprese e medie imprese nonché le grandi imprese.

Sono, invece, escluse:

- le imprese in stato di scioglimento o liquidazione volontaria nonché quelle sottoposte a procedure concorsuali, quali fallimento, li-

- le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9 co. 2 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica);

- le imprese che gestiscono servizi pubblici locali.

INIZIATIVE AGEVOLABILI E SpESE AMMISSIBILI

Sono agevolabili gli interventi, da realizzare successivamente alla presentazione della domanda, relativi alla rimozione e smaltimento dell’amianto da edifici sedi di imprese, intendendosi con questo termine anche le imprese non proprietarie dell’immobile in cui sono insediate e sul quale viene eseguito l’intervento.

Sono ammesse a contributo le spese:

- necessarie alla rimozione, al trasporto e allo smaltimento dei materiali contenenti amianto, ivi comprese quelle inerenti all’approntamento delle condizioni di lavoro in sicurezza;

- necessarie anche al solo smaltimento di materiali contenenti amianto;

- relative ad analisi di laboratorio;

- per la redazione del piano di lavoro di cui all’art. 256 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (c.d. testo unico sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro);

- connesse all’attività di certificazione di cui all’art. 41 bis della legge regionale 20 marzo 2000 n. 7, per l’importo massimo di 500 euro. Le spese, al netto dell’I.V.A., devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda. Non sono ammesse le spese relative alla sostituzione del materiale rimosso e a interventi di incapsulamento o confinamento dei materiali con presenza di amianto. Nemmeno sono ammesse le spese sostenute a fronte di rapporti giuridici instaurati, a qualunque titolo, fra società, persone giuridiche, amministratori, soci, ovvero tra coniugi, parenti e affini sino al secondo

pAG. 33 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
PreSentAzIone doMAnde dAl 1° Al 28 febbrAIo 2023

grado qualora i rapporti giuridici così instaurati assumano rilevanza ai fini del contributo medesimo (divieto generale di contribuzione).

FORMA E MISURA DELL’AGEVOLAZIONE

Il contributo è concesso secondo il regime “de minimis” nelle seguenti misure:

a) microimprese: 50% della spesa ammessa nel limite massimo di 15.000 euro;

b) piccole e medie imprese: 40% della spesa ammessa nel limite massimo di 30.000 euro;

c) grandi imprese: 30% della spesa ammessa nel limite massimo di 40.000 euro.

Il contributo è cumulabile con altri finanziamenti pubblici aventi finalità analoghe nei limiti dell’importo dell’agevolazione e salvo che questi non ne interdicano il cumulo, come nel caso dei contributi di cui all’avviso pubblico Isi Inail 2021 per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.

pRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo, in regola con la normativa in materia di imposta di bollo, è presentata a mezzo di posta elettronica certificata (PEC) alla Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale ambiente ed energia, Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati (ambiente@certregione.fvg.it)

dal 1° al 28 febbraio di ogni anno e, quindi, anche per il 2023, utilizzando esclusivamente il modello di cui all’all. A al regolamento, disponibile sul sito web della Regione (www.regione.fvg.it). Si evidenzia che la “graduatoria” delle domande sarà formata dall’ordine cronologico di ricevimento delle stesse. La domanda va corredata dalla seguente documentazione:

a) relazione descrittiva dell’intervento da realizzare con indicazione della quantità di materiale da rimuovere, completa del cronoprogramma di esecuzione dell’intervento;

b) preventivo dettagliato di spesa, redatto con riferimento alle spese ammissibili a contributo (v. sopra);

c) 2 fotografie dell’immobile oggetto di intervento, attestanti la presenza di amianto;

d) dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto di notorietà attestante:

- sede legale o unità operativa nella quale si realizza l’intervento;

- la proprietà dell’edificio oggetto dell’intervento ovvero, qualora l’impresa non sia

proprietaria dell’immobile, la dichiarazione del proprietario dell’immobile che autorizza l’intervento;

- il possesso dei requisiti di micro, piccola e media impresa;

- l’inesistenza di procedure di liquidazione o concorsuali in corso;

- il rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro ai sensi dell’art. 73 della legge regionale 5 dicembre 2003 n. 18;

- il non avere l’impresa riportato sanzione interdittive (v. sopra);

- l’autonomia dell’impresa e l’insussistenza di rapporti di associazione o collegamento con altre imprese ovvero l’indicazione di tali rapporti;

- l’insussistenza di altri contributi pubblici per la realizzazione dell’intervento per il quale si chiede il contributo oppure la sussistenza di ulteriori contributi pubblici con specificazione del relativo importo;

- di non aver beneficiato nell’esercizio finanziario in corso e nei 2 esercizi finanziari precedenti di aiuti a titolo “de minimis” oppure di aver beneficiato nell’esercizio finanziario in corso e nei 2 esercizi finanziari precedenti di aiuti a titolo “de minimis” con l’indicazione dell’importo;

e) fotocopia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore della domanda.

È possibile presentare più domande in ragione della sede legale e di ciascuna unità operativa oggetto di intervento. Nel caso in cui nella medesima sede o unità operativa sia necessario rimuovere e smaltire sia amianto compatto che friabile, vanno presentate due distinte domande.

ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE E CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO

In via preliminare il Servizio verifica la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per l’accesso al contributo nonché la completezza della domanda; eventualmente, richiede le necessarie integrazioni fissando un termine, a pena di decadenza, non superiore a 15 giorni. Il contributo viene concesso con procedimento valutativo a “graduatoria” (più propriamente un elenco) nei limiti delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l’anno di riferimento. La “graduatoria” delle domande di contributo è formata dall’ordine cronologico di ricevimento, come certificato dalla marcatura temporale del messaggio PEC attestante la ricezione da parte della Direzione centrale competente in

pAG. 34 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023

SISTEMI DI PESATURA PESA A PONTE METALLICA

• Fornitura sistemi di pesatura conformi alle agevolazioni previste da Industria 4.0, completi di relazione tecnica.

• Assistenza, installazione e manutenzione di bilance, pese a ponte, linee di etichettatura e peso-prezzatura.

• Verifiche periodiche di Legge con il Laboratorio Metrologico Accreditato.

• Consulenza metrologica, controlli e tarature con pesi certificati LAT in riferimento ai sistemi di qualità

materia di ambiente. È in ogni caso data priorità alle domande aventi ad oggetto la rimozione e lo smaltimento di amianto friabile.

La “graduatoria” delle domande ammesse e l’elenco di quelle non ammesse a contributo è pubblicato sul B.U.R. e sul citato sito web della Regione. Il contributo è concesso a fronte del costo complessivo dell’intervento e non per le singole voci di spesa del preventivo.

Il contributo è concesso con decreto dirigenziale entro 120 giorni dalla scadenza del termine finale stabilito per la presentazione delle domande.

La domanda ammessa a beneficio, ma non totalmente finanziabile a causa dell’insufficienza delle risorse stanziate, è finanziata a condizione che il soggetto richiedente presenti entro il termine assegnato, a pena di decadenza, una dichiarazione di accettazione del contributo nella misura ridotta e di assunzione della spesa eccedente tale contributo.

RENDICONTO ED EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

Il contributo è erogato a fronte della presentazione della documentazione di rendiconto entro 90 giorni decorrenti dalla data di ricevimento della medesima.

L’impresa beneficiaria, a pena di decadenza dal contributo, è tenuta a presentare entro 24 mesi dalla data del decreto di concessione del contributo - prorogabili per una volta al massimo di 6

mesi, prima della scadenza del termine originario, a pena di inammissibilità - la seguente documentazione giustificativa della spesa:

a) fatture intestate al beneficiario, corredate dai documenti attestanti l’avvenuto pagamento;

b) 2 fotografie attestanti lo stato dell’immobile dopo l’intervento;

c) copia del piano di lavoro e documentazione attestante l’avvenuto invio all’Azienda sanitaria territorialmente competente;

d) copia del formulario di identificazione del rifiuto contenente amianto attestante l’invio di tale rifiuto ad impianti autorizzati al suo smaltimento.

In luogo della documentazione di cui alla lett. a) il rendiconto della spesa può essere assolto mediante attività di certificazione, presentando altresì i documenti giustificativi della spesa relativa medesima. Qualora la spesa rendicontata sia inferiore alla spesa ammessa all’agevolazione, il contributo è proporzionalmente rideterminato.

CONTROLLI

Il Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati può disporre controlli sia attraverso verifiche in loco nel corso della realizzazione dell’intervento, sia attraverso verifiche documentali.

Copia del regolamento, unitamente ad ogni altra informazione o assistenza, può essere richiesta all’ufficio economico dell’Associazione.

pAG. 36 - ApINFORMA / Fiscale Tributario Economico - numero 2 - 31 gennaio 2023
(AdT)

Welfare aziendale

tICket CoMPlIMentS e ShoPPIng fuel

erogAbIlI fIno A 458,23 euro

eSentASSe Per Il 2023

Il limite di esenzione fiscale e contributivo per i pacchetti Ticket Compliments di Edenred per il 2023 è tornato a essere 258,23 euro, dopo che il limite per il 2022 è stato innalzato prima a 600 euro (con il decreto Aiuti bis) e poi a 3.000 euro (con il decreto Aiuti quater).

Le tipologie di servizi/prodotti di Edenred che beneficiano del valore esentasse di 258,23 euro sono: “Top Premium”, “Selection”, “Selection Easy” e “Spesa”. Ai 258,23 euro si possono sommare i buoni carburante “Shopping Fuel” dal valore di 200 euro, previsti per il 2023 dal Decreto Legge 14 gennaio 2023, n. 5, esenti da oneri fiscali e previdenziali e integralmente deducibili, portando a 458,23 euro l’importo erogabile a titolo di welfare in regime di esenzione fiscale e contributiva. Di seguito riepiloghiamo le tipologie di servizio/ prodotto Ticket Compliments e Shopping Fuel:

SELECTION EASY

Si tratta di un buono acquisto dedicato alla spesa al supermercato (12.000 punti shopping) e al pieno di carburante presso distributori autorizzati.

SpESA

La scelta ideale per la spesa quotidiana utilizzabile in 13.000 punti shopping in tutta Italia per poter fare la spesa al supermercato e in piccole catene alimentari locali.

TOp pREMIUM

Offre la massima libertà di scelta grazie ad un network selezionato di 24.000 punti shopping in tutta Italia per poter fare la spesa al supermercato, lo shopping per abbigliamento e accessori, elettronica, ottica, arredamento, profumeria, cosmetici, acquisti per lo sport, acquisti per la casa e spese per viaggi.

SELECTION

È l’alternativa al buono acquisto Top Premium per conciliare lo shopping con la possibilità di fare il pieno di carburante presso distributori convenzionati.

Selection è utilizzabile anche per la spesa alimentare, gli acquisti di elettronica, la profumeria e l’arredamento in 18.000 punti vendita.

ShOppING FUEL

Si tratta di un buono carburante accettato nelle stazioni di servizio Q8 in tutta Italia.

Oltre ai Ticket Compliments e Shopping Fuel sono disponibili altri due prodotti/servizi ticket Edenred:

TICKET RESTAURANT

Sono servizi sostitutivi di mensa in formato cartaceo (esenti da oneri fiscali e previdenziali fino a 4 euro al giorno con iva al 4% detraibile) o elettronico (esenti da oneri fiscali e previdenziali fino a 8 euro al giorno con IVA al 4% detraibile).

TICKET WELFARE

I ticket Welfare sono utilizzabili dalla piattaforma Welfare associativa con ingresso dal nostro sito Internet www.confapifvg.it e permettono di ampliare la rete di spendibilità per l’istruzione dei figli (testi scolastici, rette, tasse di frequenza, mense) le prestazioni sanitarie (servizi sanitari in centri medici e dentistici), la cura dei familiari (baby-sitter, badanti, campus scolastici, case di cura), sport e benessere (palestre, piscine, centri sportivi e termali), tempo libero (viaggi, parchi tematici, spettacoli), cultura e formazione (corsi di lingue e per il tempo libero, formazione personale e professionale).

Il ticket Welfare, come da normativa, è fiscalmente deducibile ed è spendibile presso una rete di strutture già convenzionate o da convenzionarsi su segnalazione del dipendente.

L’importo assegnato dall’Azienda viene convertito in voucher e utilizzato dal dipendente attraverso tre semplici passaggi:

- si seleziona il servizio che si desidera;

- la piattaforma genera il voucher che è spendi-

pAG. 37 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023

bile per la specifica prestazione e per l’importo esatto della prestazione stessa;

- il dipendente utilizza il voucher che può essere stampato o utilizzato direttamente online.

È possibile trovare i propri punti vendita attraverso il motore di ricerca dovecompro.edenred.it per scoprire dove e come utilizzare i ticket.

Di seguito i nostri referenti per i diversi prodotti/ servizi:

- dott. Enrico Iaquinta e dott. Alessandro Giachin per gli aspetti normativi e contrattuali dell’istituto e per i ticket Welfare (tel. 0432 507377 – mail: lavoro@confapifvg.it;

- Barbara Vergolin per gli ordini dei Ticket Compliments, Shopping Fuel e Ticket Restaurant (tel. 0432 507377 – mail: welfare@confapifvg.it);

- dott. Francesca Bresolin per la piattaforma associativa (Tel. 0432 507377 – e-mail: amministrazione@confapifvg.it).

Gli interessati possono contattare l’Associazione, signora Barbara Vergolin – tel. 0432/507377 – email: welfare@confapifvg.it

pAG. 38 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023
(AG-BV)

TICKET COM

Commissione del 3%

Commissione del 5%

Commissione del 3,5%

Commissione del 4%

Commissione del 5,5%

Commissione del 6%

Commissione del 4,5%

Commissione del 6,5%

Commissione del 2,5%

Commissione dell’ 1,5%

TO p p REMIUM SPESA (SUPERMERCATI)

ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI

PROFUMI E COSMETICI

ELETTRONICA ARTICOLI SPORTIVI VIAGGI in totale 24.000 punti vendita

SELECTION

BENZINA SPESA (SUPERMERCATI)

ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI

PROFUMI E COSMETICI ELETTRONICA ARTICOLI SPORTIVI VIAGGI in totale 18.000 punti vendita

SELECTION EASY

Commissione del 2%

Commissione del 3,5%

CARBURANTE SPESA (SUPERMERCATI)

Commissione del 3% S

in totale 12.000 punti vendita

Commissione del 2,5%

Commissione del 3%

p

SHOPPING FUEL

Commissione dell’ 1,5%

Commissione del 2%

Commissione del 2,5%

CARBURANTE in tutte le stazioni di servizio Q8 in tutta italia

Commissione dell’ 1% Per conoscere dove utilizzare Ticket Compliments digitare su Google “ dovecompro.edenred.it ”, cliccare sulla tipologia di ticket desiderato, inserire la località e scorrere per verificare i negozi in cui poter usare i ticket

pAG. 39 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023
p
E S h O pp ING
IM p ORTI D’ORDINE E p ERCENTUALI DI COMMISSIONE Fino a 5.000 euro Da 5.001 a 20.000 euro Da 20.001 a 50.000 euro Da 50.001 a 100.000 euro
LIMENTS
FUEL
Commissione del 4%
ESA SPESA (SUPERMERCATI) 13.000 punti vendita tra supermercati e piccole catene locali

Indice mensile rivalutazione t.f.r. dicembre 2022

pAG. 40 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023 RAppORTI CESSATI MESE DAL AL RIVAL. FISSA INDICE RIVALUTAZIONE GENNAIO 15.01 14.02 0,125 107,7 1,184322 FEBBRAIO 15.02 14.03 0,250 108,8 2,086158 MARZO 15.03 14.04 0,375 109,9 2,987994 APRILE 15.04 14.05 0,500 109,7 2,971751 MAGGIO 15.05 14.06 0,625 110,6 3,732345 GIUGNO 15.06 14.07 0,750 111,9 4,775424 LUGLIO 15.07 14.08 0,875 112,3 5,182910 AGOSTO 15.08 14.09 1,000 113,2 5,943503 SETTEMBRE 15.09 14.10 1,125 113,5 6,280367 OTTOBRE 15.10 14.11 1,250 117,2 9,018362 NOVEMBRE 15.11 14.12 1,375 117,9 9,637712 DICEMBRE 15.12 14.01 1,500 118,2 9,974576 (C)

l’AgenzIA delle entrAte hA APProvAto Il Modello

L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 17 gennaio 2023 ha approvato il modello CU/2023 unitamente alle istruzioni per la compilazione, al frontespizio per la trasmissione telematica e al quadro “CT” con le relative istruzioni.

Per il periodo d’imposta 2022, i sostituti d’imposta devono trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo 2023, le certificazioni relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi, da rilasciare al percipiente entro il 16 marzo 2023. Di seguito si riepilogano le novità presenti nel modello CU 2023.

Le detrazioni fiscali per i figli a carico minori di 21 anni, comprese le maggiorazioni delle detrazioni per figli minori di tre anni, per i figli con disabilità e quelle per ciascun figlio a partire dal primo, per i contribuenti con più di tre figli a carico, sono state sostituite, a partire dal 28 febbraio 2022, dall’assegno unico e universale, previsto dal D.lgs. 29 dicembre 2021, n. 230.

Pertanto nella CU sono stati inseriti i punti:

- 363, in cui si inserisce l’importo delle detrazioni riconosciute per i mesi di gennaio e febbraio 2022;

- 364, in cui si inserisce l’ammontare del credito riconosciuto dal sostituto d’imposta, relativamente ai soli mesi di gennaio e febbraio.

La Legge 264/2021, modificando il D.l. 3/2020, ha previsto per il 2022 un trattamento integrativo per un importo di 1.200 euro se il reddito complessivo non è superiore a 15.000 euro e un ulteriore trattamento integrativo spettante se il reddi-

to complessivo è superiore a 15.000 euro ma fino a 28.000 euro, pari alla differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda e comunque non superiore a 1.200 euro.

Nella CU i punti interessati sono:

- 390, da compilare sia nel caso in cui il sostituto d’imposta ha riconosciuto al dipendente il trattamento integrativo e lo ha erogato tutto o in parte o nel caso il sostituto d’imposta non ha riconosciuto al dipendente il trattamento integrativo ovvero lo ha riconosciuto, ma non lo ha erogato neanche in parte;

- 391, indicare l’importo del trattamento integrativo che il sostituto d’imposta ha erogato al lavoratore dipendente;

- 392, indicare l’importo del trattamento integrativo che il sostituto d’imposta ha riconosciuto ma non erogato;

- da 393 a 400, in caso di erogazione di trattamenti integrativi da precedenti sostituti di imposta.

Per quanto riguarda l’innalzamento della soglia di esenzione a 3.000 euro per i fringe benefit ex art. 51, comma 3, del TUIR, modificato dal D.l. 176/2022, e il bonus carburante, ex D.l. 21/2022, vanno quindi compilati i seguenti punti:

- 474, per la quota di erogazioni in natura e dei compensi in natura se di importo non superiore o uguale a euro 3.000, anche nel caso di erogazione in sostituzione del premio di risultato. Se l’importo complessivo di dette erogazioni è superiore nel periodo d’imposta a euro 3.000 lo stesso concorre interamente a formare il reddito.

- 475, per le somme relative ai buoni carburante o analoghi titoli ceduti ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti nel limite di 200,00 euro. Se l’importo complessivo dei bonus carburante è superiore, nel periodo d’imposta a euro 200, lo stesso concorre interamente a formare il reddito.

pAG. 41 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023
(AG)
Pubblicato il modello CU 2023

Bonus carburante 2023

categorie omogenee e di sottoscrivere accordi collettivi o regolamenti aziendali.

PubblICAto

Il deCreto legge

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DecretoLegge 14 gennaio 2023, n. 5 contente disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi e di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico. Tra le disposizioni c’è anche la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare un bonus carburante per un valore un massimo di 200,00 euro, sotto forma di buoni che non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente per l’anno d’imposta 2023.

Si tratta di una misura simile al bonus carburante previsto dal D.L. 21 marzo 2022, n. 21, e per questo motivo si ritiene che si possano applicare per analogia i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 27/E del 2022 che di seguito riepiloghiamo:

- il bonus carburante potrà essere erogato ad personam, senza la necessità di individuare le

- Il trattamento fiscale e contributivo è riconducibile all’art. 51, comma 3 del TUIR, e costituisce un’agevolazione ulteriore rispetto al medesimo articolo. Per l’anno d’imposta 2023 il datore di lavoro ha quindi la possibilità di corrispondere 200 euro a titolo di buoni carburante e ulteriori 258,23 per altri beni e servizi.

- Il bonus può essere erogato fin da subito ed entro il 12 gennaio 2024, in virtù del principio di cassa sulla determinazione del reddito di lavoro dipendente, rileva il momento di percezione del bonus e non la sua effettiva fruizione, che può essere anche successiva al 2023.

- La modalità di erogazione può avvenire anche con «documenti di legittimazione in formato cartaceo o elettronico» con indicazione del relativo valore e del nominativo del beneficiario, in applicazione del comma 3 bis dell’art. 51 del TUIR.

- Nel cedolino paga la voce di erogazione del bonus carburante (figurativa) si deve distinguere dalle altre voci di fringe benefit ex art. 51, comma 3 del TUIR.

L’Ufficio Relazioni Industriali rimane a disposizione per ogni ulteriore informazione. (AG)

pAG. 42 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023

Esonero contributivo. Proroga e aumento per l’anno 2023

- Nel mese di competenza di dicembre le soglie di riferimento saranno maggiorate del rateo di tredicesima e saranno quindi pari a 2.916 euro (riduzione del 2%) e 2.083 euro (riduzione del 3%).

Si fa seguito alla circolare associativa prot. n. 30/AG del 27 gennaio 2023 per comunicare che l’INPS, con la circolare n. 7 del 24 gennaio 2023, ha illustrato le istruzioni per la corretta gestione dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore previsto dalla Legge 234/2021, art. 1, comma 121, che è stato prorogato e modificato dalla Legge di Bilancio 2023, L. 197/2022, art. 1, comma 281.

Si tratta di un esonero contributivo che viene riconosciuto nella misura:

- di 2 punti percentuali, per le retribuzioni con imponibile contributivo, parametrato su base mensile per tredici mensilità, non eccedenti l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato del rateo della tredicesima nel mese di competenza di dicembre;

- di 3 punti percentuali, per le retribuzioni con imponibile contributivo, parametrato su base mensile per tredici mensilità, non eccedenti l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato del rateo della tredicesima nel mese di competenza di dicembre.

Come indicato dalla Legge di Bilancio 2023 si tratta di una proroga dell’esonero per cui i criteri e modalità sono quelli previsti dalla Legge 234/2021 sopra richiamata, che vengono di seguito riportati per punti.

- La verifica del rispetto della soglia reddituale deve essere effettuata nel mese singolo di paga. Ad esempio se un lavoratore dovesse superare con la retribuzione imponibile la soglia di 2.692 euro, quel mese non avrà diritto alla riduzione, ma se ciò non si verificasse in una mensilità, gli spetterà detto esonero per quel mese.

- Per le Imprese che applicano contratti collettivi che prevedono l’erogazione di mensilità ulteriori rispetto alla tredicesima, come la quattordicesima, il rispetto della soglia reddituale dovrà essere verificato con l’ammontare della mensilità aggiuntiva.

- Per le Imprese che erogano i ratei di mensilità aggiuntiva nei singoli mesi la riduzione della contribuzione dovrà essere verificata distintamente sia in riferimento al rateo della mensilità aggiuntiva (soglie reddituali: 224 euro per la riduzione del 2%, di 160 euro per la riduzione del 3%) e sia sulla retribuzione lorda al netto del rateo.

- L’applicazione della riduzione si riferisce ai periodi paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Di conseguenza le somme oggetto di esonero possono essere solo quelle maturate ed erogate nel corso del 2023.

- Nell’ipotesi di un lavoratore con più rapporti di lavoro il calcolo del massimale della retribuzione imponibile dovrà essere effettuato per ogni rapporto di lavoro.

- L’esonero, operando esclusivamente con riferimento alla quota di contribuzione a carico del lavoratore, non rientra nella nozione di aiuti di Stato per cui non si applica il regime “de minimis”.

- L’esonero è cumulabile con altre agevolazioni dei versamenti dei contributi previdenziali, fra cui l’esonero delle lavoratrici madri dipendenti che sono rientrate in servizio entro il 31 dicembre 2022 (vedasi nostra Circolare nr. 450 del 21/11/2022).

- L’agevolazione non si applica ai rapporti di lavoro domestico.

pAG. 43 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023
(AG)
IStruzIonI oPerAtIve InPS

Legge di bilancio 2023: modifiche al lavoro occasionale

euro netti, con riferimento alla totalità dei prestati (limite elevato da 5.000 a 10.000 euro dalla legge di Bilancio 2023).

PrIMe IStruzIonI dell’InPS

L’INPS ha fornito, con la circolare n. 6 del 19 gennaio 2023, le prime indicazioni in merito all’applicazione delle modifiche normative al contratto di prestazione occasionale (o lavoro accessorio), di cui all’art. 54-bis del Dl 21 giugno 2017, nr. 50, da parte dell’art. 1, comma 342 e 343, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197, cd “Legge di Bilancio 2023”. Le prestazioni di lavoro occasionale possono essere di due tipi:

1. Libretto di famiglia, utilizzabile dalle persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa, per remunerare esclusivamente le prestazioni di lavoro occasionali per: piccoli lavori domestici, assistenza domiciliare ai bambini e persone anziane, insegnamento privato supplementare, prestazioni rese a favore di società sportive (es. steward).

2. Contratto di prestazioni occasionali, attivabile da imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi, associazioni, fondazioni, altri enti di natura privata e dalle Pubbliche Amministrazioni.

Le prestazioni di lavoro si considerano tali solo se rientrano nei seguenti limiti economici riferiti all’anno civile:

A. Per ciascun lavoratore  massimo 5.000 euro netti, con riferimento alla totalità degli utilizzatori.

B. Per ciascun utilizzatore  massimo 10.000

C. Per ciascun lavoratore con medesimo utilizzatore  massimo 2.500 euro netti o comunque non oltre le 280 ore annue.

D. Per ogni prestatore impiegato come steward  massimo 5.000 euro netti.

È rimasta invariata le regola del computo dei compensi per prestazioni di lavoro occasionale nella misura del 75% per i prestatori appartenenti alle seguenti categorie:

- Titolari di pensioni di vecchiaia o di invalidità.

- Giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi.

- Persone disoccupate.

- Percettori di reddito di Cittadinanza o altre prestazioni di sostegno del reddito.

Le Legge di Bilancio 2023 ha inoltre modificato:

- la platea degli utilizzatori del contratto di prestazioni occasionali, estendendola agli utilizzatori che hanno alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori a tempo indeterminato; in precedenza la soglia era di 5 lavoratori.

- Il regime particolare per le aziende alberghiere e le strutture ricettive, le quali dal 1° gennaio 2023 possono utilizzare il contratto di prestazione occasionale anche per lavoratori non appartenenti alle categorie di cui al comma 8 dell’art. 54-bis del Dl. 50/2017.

- Le eccezioni al divieto di ricorso del lavoro occasionale nel settore agricolo, con conseguente ritorno al divieto per le imprese del settore agricolo di avvalersi di tale contratto di lavoro, se non attraverso la procedura prevista dai commi 344-354 della L. 197/2022 mediante l’inoltro ai centri per l’impiego.

pAG. 44 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023
(AG)

Modello A1. Telematizzazione delle domande di rilascio

- Lavoratore autonomo che esercita un’attività in più Stati membri.

PrIMe IStruzIonI dell’InPS

L’INPS ha comunicato, con la circolare n. 136 del 23 dicembre 2022, che è disponibile una nuova modalità di richiesta delle domande di rilascio del certificato di legislazione applicabile, cd. modello A1, per le quali è prevista la presentazione da parte del lavoratore

Il nuovo applicativo consentirà inoltre ai datori di lavoro la trasmissione della richiesta del documento A1 per il distacco del lavoratore domestico e ai datori di lavoro del settore pubblico il rilascio di detta documentazione per il distacco del dipendente pubblico.

La trasmissione telematica richiesta da parte dei lavoratori interessati per il rilascio del documento portatile A1 riguarda le seguenti categorie:

- Lavoratore autonomo distaccato.

- Lavoratore che esercita sia attività subordinata che autonoma in più Stati membri.

- Dipendente pubblico che svolge attività di lavoro subordinato e/o autonomo in più Stati membri.

- Personale di volo e di cabina.

- Accordo di deroga per la proroga del distacco del lavoratore autonomo.

Per la richiesta di rilascio della certificazione effettuata direttamente dal lavoratore interessato l’accesso all’applicativo avviene tramite SPID o CNS accedendo al servizio “Prestazioni e servizi”“Prestazioni” “Procedura telematica per il rilascio del documento A1”. A partire dal 1° aprile 2023 costituirà l’unico canale per la presentazione delle richieste.

Non sono invece intervenute modifiche all’applicativo per la presentazione telematica delle domande di rilascio del certificato A1 da parte dei datori di lavoro privati per i lavoratori distaccati, per i lavoratori marittimi e per l’Accordo in deroga per la proroga del distacco del lavoratore dipendente.

pAG. 45 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023
(AG)

Accordo di rinnovo CCNL

Confapi dirigenti 17.12.2019

nuovI MInIMI ContrAttuAlI

dAl 1° gennAIo 2023

In attuazione dell’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti e per i quadri superiori delle piccole e medie

aziende produttrici di beni e servizi, sottoscritto in data 17 dicembre 2019, dal 1° gennaio 2023 decorre il nuovo minimo contrattuale mensile base, definito in 5.466,10 Euro (art. 3, comma 1, CCNL).

Il contratto è entrato in vigore il 1° gennaio 2020 e scadrà il 31 dicembre 2023.

Si ricorda che continuerà ad essere riconosciuto l’elemento di maggiorazione previsto in misura fissa pari a 226,21 Euro, di cui all’art. 4 del vigente CCNL, per i dirigenti assunti o promossi nella qualifica successivamente al 26/10/1989. (AG)

pAG. 46 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023

Rinnovo parte economica CCNL edilizia Confapi Aniem

tAbelle retrIbutIve dAl 1° gennAIo 2023

Medie imprese del settore dell’Edilizia che prevede due tranche di aumento. La prima, pari a 60 euro (operaio comune), è stata erogata a partire dal 1° ottobre del 2022, la seconda tranche è prevista invece a partire dal 1° gennaio 2023.

Nella tabella sottostante sono riportati i nuovi minimi contrattuali dal 1° gennaio 2023 per la ex provincia di Udine. Le imprese delle ex province di Gorizia, Pordenone e Trieste prendano a riferimento solo gli aumenti dei minimi contrattuali.

In data 11 ottobre 2022 è stata la rinnovata la parte economica del CCNL Confapi Aniem, Piccole e

pAG. 47 - ApINFORMA / Lavoro - numero 2 - 31 gennaio 2023
Livelli Aumenti 01/01/2023 Minimo contr. 01/01/2023 Contingenza premio prod. Int. terr. EDR TOTALE Impiegati 7° imp. 1° super 64,00 1.975,96 535,12 372,08 10,33 2.893,49 6° imp. 1° 57,60 1.778,36 530,79 339,84 10,33 2.659,32 5° imp. 2° 48,00 1.481,98 524,31 283,02 10,33 2.299,64 4° ass. tecnico 44,80 1.383,17 522,15 257,45 10,33 2.173,10 3° imp. 3° 41,60 1.284,38 520,00 237,25 10,33 2.051,96 2° imp. 4° 37,44 1.155,94 517,16 214,05 10,33 1.897,48 1° imp. 4° primo imp. 32,00 987,99 513,46 183,89 10,33 1.695,67 Operai 23,45% 4° op. superspec. 0,26 8,00 3,02 1,58 0,06 12,65 2,97 15,62 3° op. specializz. 0,24 7,42 3,01 1,48 0,06 11,97 2,81 14,78 2° op. qualificato 0,22 6,68 2,99 1,33 0,06 11,06 2,59 13,65 1° op. comune 0,18 5,71 2,97 1,14 0,06 9,88 2,32 12,20
(AG)

CONAI: pubblicata la Guida 2023

all’interno di circuiti controllati e particolarmente virtuosi dal punto di vista ambientale. Si ricorda che la diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica è entrata in vigore dal 1° gennaio 2018, la diversificazione contributiva per gli imballaggi in carta dal 1° gennaio 2019.

Il Contributo Ambientale CONAI rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per gli oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi. Tali costi, sulla base di quanto previsto dal D.lgs. 152/06, vengono ripartiti “in proporzione alla quantità totale, al peso e alla tipologia del materiale di imballaggio immessi sul mercato nazionale”.

A venticinque anni dalla fondazione del Consorzio, il Contributo Ambientale CONAI, stabilito sin dal 1998 per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio, non è più unico per materiale.

La finalità è di incentivare l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili, collegando il livello contributivo all’impatto ambientale delle fasi di fine vita/nuova vita. CONAI ha scelto di avviare la diversificazione del contributo ambientale a partire dal materiale più complesso per la varietà delle tipologie e per le tecnologie di selezione e di riciclo. In passato erano già state introdotte alcune agevolazioni per gli imballaggi riutilizzabili impiegati

CONAI ha reso disponibile l’edizione 2023 della “Guida all’adesione e all’applicazione del Contributo Ambientale CONAI“. Il volume unico contiene gli adempimenti, le procedure, gli schemi esemplificativi e la relativa modulistica per le aziende consorziate. Il documento è scaricabile al link: Guida al Contributo Ambientale 2023. Per ulteriori informazioni e approfondimenti consultare anche la pagina al link: Contributo È stato, inoltre, messo a punto un tool per i Consorziati, chiamato “Codice imballaggio – Conai”. Si tratta di uno strumento che, attraverso un questionario (con una serie di domande) aiuta l’utente ad individuare, per ciascuna tipologia di imballaggio, la voce e il codice di dichiarazione, l’eventuale fascia contributiva e il corrispondente valore unitario del Contributo Ambientale in vigore al momento della ricerca; nella sezione schedario del sito sono anche disponibili le medesime informazioni - divise per codice di dichiarazione - relative agli anni dal 2018 in poi. Il link per il nuovo sito “Codice Imballaggio” è il seguente: https://codiceimballaggio-conai.org/ ambientale

pAG. 48 - ApINFORMA / Sicurezza e Ambiente - numero 2 - 31 gennaio 2023
(CS)
lA fInAlItà del ConSorzIo
è dI InCentIvAre
l’uSo dI IMbAllAggI rICIClAbIlI

SOA: rinnovo per l’Elettrica Friulana

Potrà eSeguIre IMPIAntI Per lA trASforMAzIone AltA/MedIA tenSIone e Per lA dIStrIbuzIone dell’energIA elettrICA

In Corrente AlternAtA e ContInuA

Rinnovo quinquennale positivo per l’Elettrica Friulana srl di Tonizzo Ugo & C., con sede a Gradisca di Sedegliano (UD) in via Maggiore n. 34, che ha ottenuto l’attestazione per le categorie OG10 prima classifica di importo pari a 258.000 euro e OS30 per la seconda classifica d’importo pari 516.000 euro.

Nel settore ecclesiastico l’Elettrica Friulana srl di Gradisca di Sedegliano è l’azienda leader per quanto riguarda gli impianti audio/video.

L’esperienza quarantennale del titolare Ugo Tonizzo permette alla sua ditta, fondata nel lontano 1978, di riuscire a dare voce, suono e canto alle liturgie di tutta Europa.

Pionieri assoluti dell’audio digitale con la prima installazione di questo genere realizzata nel 1994, l’Elettrica Friulana unisce la capacità di innovarsi assieme alla precisione certosina dei suoi lavori

che vengono realizzati su misura dopo un attento progetto condiviso e si integrano perfettamente agli ambienti ecclesiastici, risultano da sempre discreti e poco appariscenti (assecondando in questo modo anche le rigide normative in materia di Conservazione delle Belle Arti).

Il fiore all’occhiello dell’azienda è sicuramente il rivoluzionario diffusore a colonna digitale, un capolavoro di innovazione tecnologica, qualità costruttiva e semplicità d’uso. Tra gli innumerevoli interventi basti ricordare l’impianto del Santuario della Madonna di Fatima in Portogallo, la Basilica di Lichen Stary in Polonia e il Duomo di Colonia in Germania. Gli ultimi impianti audio, videosorveglianza, elettrico, illuminazione artistica, antintrusione e antincendio sono stati installati al Santuario di Castelmonte, Duomo di Udine, Chiesa di Pieve di Cadore, Santuario Monte Grisa a Trieste, Basilica di Aquileia.

L’Elettrica Friulana grazie alla qualità delle sue installazioni è un perfetto biglietto da visita di un’eccellenza del nostro Medio Friuli.

In Trentino Alto Adige i lavori più significativi all’interno degli edifici di culto sono stati: a Merano, Dobbiaco, Bressanone, Selva Val Gardena, S. Michele Appiano, Bolzano, Sesto, Chiusa, Malles, Varna, Monguelfo.

In Veneto: Verona, Vittorio Veneto, Conegliano, Motta di Livenza, Oderzo, Pieve di Cadore, Auronzo di Cadore, Belluno, S. Pietro di Cadore, S. Michele, Vicenza, Bassano del Grappa, Venezia, Murano e Burano.

In Lombardia: Milano, Rescaldina, Caorso e Buguggiate.

Nella città di Udine: Chiesa Beata Vergine delle Grazie, il Duomo, il Tempio Ossario, la Chiesa di San Giorgio Maggiore, la Chiesa della B.V. del Carmine e il Seminario Arcivescovile Beato Luigi Scrosoppi.

Inoltre in provincia: l’Abbazia S. Gallo a Moggio Udinese, la Chiesa S. Maria oltre But e S. Martino Vescovo a Tolmezzo, la Chiesa S. Martino

pAG. 49 - ApINFORMA / Edilizia - numero 2 - 31 gennaio 2023
Duomo di Bressanone

Vescovo a Cercivento, la Chiesa Decanale dei SS. Pietro e Paolo a Tarvisio, il Santuario della B.V. di Castelmonte, la Chiesa Santa Maria Assunta a Gemona del Friuli, la Chiesa San Lorenzo Martire a Buja, la Chiesa S. Silvestro a Premariacco e la Chiesa S. Maria Maggiore a Codroipo.

Nella città di Pordenone i lavori più significativi sono stati: il Duomo, il Seminario Diocesano di Concordia, la Chiesa Don Bosco. In provincia, invece: la Chiesa di S. Michele Arcangelo a Sacile, la Chiesa di S. Pietro Apostolo a Travesio, la Chiesa Arcipretale S. Maria Maggiore a Spilimbergo, il Santuario Madonna di Rosa a San Vito al Tagliamento, la Chiesa Gesù Crocifisso a Vajont e la Chiesa di Roveredo in Piano.

A Trieste i lavori più significativi sono stati: la Chiesa Ns. Signora della Provvidenza e di Sion, la Cattedrale S. Giusto Martire, la Chiesa S. Giovanni Bosco, la Chiesa S. Lorenzo Servola, la Comunità Religiosa Serbo – Ortodossa, la Chiesa San Luigi Gonzaga, la Chiesa di Monte Grisa, la Chiesa S. Maria Maggiore e la Chiesa Immacolato Cuore di Maria.

In provincia di Gorizia i lavori più significativi sono stati: il Duomo di Gorizia, la Chiesa S. Andrea Apostolo a Gorizia, la Chiesa Arcipretale S. Eufemia a Grado e la Chiesa Maria Madre della Chiesa a Ronchi dei Legionari.

In totale sono oltre 2.000 le installazioni dell’Elettrica Friulana dalla sua fondazione e continuano ad aumentare di anno in anno.

Importante sottolineare come oltre all’aspetto acustico venga curato anche quello inerente alla sicurezza: moderni impianti di videosorveglianza ed allarme antintrusione in tempo reale e controllabili direttamente dai tablet, sono un vero deterrente per i malintenzionati e un ottimo sistema per preservare gli edifici storici e talvolta anche quelli privati.

In questo ultimo periodo anche in considerazione della pandemia, l’azienda ha intensificato negli edi-

fici di culto l’installazione degli impianti per la trasmissione della messa in diretta streaming audio e video, tramite utilizzo dello smartphone o tablet o PC, che permette a chi impossibilitato ad andarci di persona di seguire la celebrazione da qualsiasi posto si trovi purché dotato di connessione internet. Con un semplice click sul proprio smartphone, tablet, o PC connesso a Internet è possibile vedere e ascoltare la Santa Messa, o altre celebrazioni religiose, in live streaming, senza costi di servizio, senza limiti di accesso o limiti di tempo e da ogni parte del mondo.

In questo ultimo anno, l’Elettrica Friulana ha installato molti impianti streaming come ad esempio negli edifici religiosi del Friuli Venezia Giulia di: Prepotto, Udine, Cividale del Friuli, Codroipo, Mortegliano, Tarcento, Aquileia, Lignano Sabbiadoro, Pordenone, S. Vito al Tagliamento, Zoppola, Trieste. In Trentino a: Merano, S. Michele Appiano, Bolzano. In Veneto: a Belluno, Pieve di Cadore, Treviso, Concordia Sagittaria, Borso del Grappa e Verona.

Con il rinnovo dell’attestazione SOA potrà eseguire fino ad un importo di 309.600 euro: impianti per la trasformazione alta/media tensione e per la distribuzione dell’energia elettrica in corrente alternata e continua, categoria che riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione degli interventi a rete che sono necessari per la distribuzione ad alta e media tensione e per la trasformazione e distribuzione a bassa tensione all’utente finale di potenza elettrica, completi di ogni connessa opera muraria, complementare o accessoria, puntuale o a rete. Questa categoria comprende in via esemplificativa le centrali e le cabine di trasformazione, i tralicci necessari per il trasporto e la distribuzione di qualsiasi tensione, la fornitura e posa in opera di cavi elettrici per qualsiasi numero di fasi su tralicci o interrati, la fornitura e posa in opera di canali attrezzati e dei cavi di tensione.

Inoltre, sempre fino ad un importo di 619.200 Euro, potrà eseguire impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi; categoria che riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti elettrici, telefonici, radiotelefonici, televisivi nonché di reti di trasmissione dati e simili, completi di ogni connessa opera muraria, complementare o accessoria, da realizzarsi in interventi appartenenti alle categorie generali che siano stati già realizzati o siano in corso

pAG. 50 - ApINFORMA / Edilizia - numero 2 - 31 gennaio 2023
Duomo di Colonia

di costruzione. Ricordiamo che l’attestazione SOA costituisce condizione indispensabile per la partecipazione alle procedure d’aggiudicazione dei lavori d’importo superiore ai 150.000 euro. Al fine d’assistere gli imprenditori, l’Associazione ha pre-

disposto un servizio d’informazione ed assistenza alle proprie imprese sui requisiti e sulla documentazione richiesti per la qualificazione.

(CS)

pAG. 51 - ApINFORMA / Edilizia - numero 2 - 31 gennaio 2023
Basilica di Aquileia

Approvato il prezzario regionale 2023

Il CodICe deI ContrAttI

Prevede Che I ProgettI

SIAno redAttI SullA bASe

deI PrezzArI regIonAlI

Con delibera n. 5 del 13 gennaio 2023 la Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato l’aggiornamento del Prezzario Regionale dei Lavori Pubblici edizione 2023.

La nostra Regione, con largo anticipo, ha rispettato i tempi fissati Governo che aveva previsto che tutte le Regioni d’Italia devono aggiornare i prezzari entro luglio di ogni anno. Ma soprattutto, questa nuova normativa, fa diventare Il prezzario Regionale lo strumento fondamentale per compensare economicamente le imprese del settore pubblico per l’aumento dei prezzi delle materie prime, contrastando gli effetti economici della grave crisi in atto.

La predisposizione di un prezzario regionale dei lavori pubblici in Friuli Venezia Giulia è stata avviata in attuazione dell’articolo 40 della legge regionale 14/2002 recante la “Disciplina organica dei lavori pubblici”.

Per la redazione e aggiornamento del prezzario opera un Comitato tecnico che riunisce i rappresentanti degli operatori economici e degli altri soggetti istituzionali del settore tra cui la nostra Confapi FVG.

L’aggiornamento del prezzario avviene attraverso un monitoraggio dei prezzi, riferiti ad una selezione di prodotti-campione, rilevandone le variazioni periodiche.

Per perseguire un costante allineamento all’evoluzione tecnica e normativa in atto nel settore, il documento è oggetto di un progressivo aggiornamento delle descrizioni tecniche e delle caratteristiche tipologiche dei prodotti e delle lavorazioni in esso contenuti.

Il percorso metodologico seguito per la stesura del prezzario può essere così sintetizzato:

- creazione di una banca dati aggiornata da gestire in via informatica;

- individuazione delle singole voci di costo elementare e classificazione delle stesse in categorie omogenee;

- individuazione di una serie di prezzi-campione;

- monitoraggio dei prezzi-campione sul mercato;

- analisi dei dati e individuazione dei coefficienti di rivalutazione da applicare alle voci elementari;

- rivalutazione delle voci elementari e conseguente aggiornamento dei valori di prezzo dei magisteri e delle opere compiute;

- progressivo e contestuale aggiornamento dei magisteri e delle relative descrizioni tecniche. Il prezzario riporta l’indicazione dell’incidenza percentuale del costo della manodopera, per ciascuna voce delle “opere compiute”.

Con riferimento ai contenuti delle singole voci i valori di prezzo pubblicati nel prezzario regionale rappresentano la somma delle componenti relative ai materiali, manodopera, noli, trasporti, necessari per la realizzazione delle quantità unitarie di ogni voce, nonché delle relative incidenze per utili e spese generali dell’Impresa.

È stata posta particolare cura nell’individuare i magisteri che si riferiscono alla sicurezza dei cantieri, per un adeguato supporto agli operatori in ordine alle valutazioni dei costi in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che nell’ambito di un contratto pubblico, si distinguono in:

- costi della sicurezza connessi al coordinamento delle attività nel cantiere, alla gestione delle interferenze o sovrapposizioni, nonché quelle degli apprestamenti, dei servizi e delle procedure necessarie per la sicurezza dello specifico cantiere, valutati nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) mediante la redazione di un preciso computo metrico estimativo (art. 100 del D.Lgs. 81/2008 s.m.i. e relativo allegato XV); per i magisteri non reperibili all’interno di questo prezzario regionale, l’indicazione di tali costi dovrà essere congrua, analitica (per singole voci a corpo o a misura), riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, calcolati tenendo conto dell’impiego nel luogo di lavoro interessato; questi costi, frutto delle scelte tecniche fatte dal committente

pAG. 52 - ApINFORMA / Edilizia - numero 2 - 31 gennaio 2023
Concessionaria esclusiva per la pubblicità su Apinforma La comunicazione è parte essenziale della tua azienda. Non affidarla al caso ufficio@scriptamanent.sm 0432 505900 @

dell’opera, ai quali l’impresa è vincolata contrattualmente, nel quadro economico, sono tenuti distinti dall’ammontare complessivo dei lavori in quanto rappresentano la quota sottratta al ribasso e non sono soggetti ad alcuna verifica di congruità essendo stati stimati a monte dalla Stazione Appaltante; - costi della sicurezza afferenti ai precisi obblighi normativi, relativi alla prevenzione ed alla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori che l’appaltatore è tenuto a rispettare per eseguire in sicurezza le singole lavorazioni, nell’ambito della specifica attività e della propria struttura organizzativa, svolta da ciascuna impresa (costi ex lege), non riconducibili agli oneri previsti al punto 4 dell’allegato XV del D.Lgs. 81/2008 s.m.i. (vedi D.P.I, sorveglianza sanitaria, formazione dei lavoratori etc.); tali costi, indipendenti dal rapporto contrattuale e quindi non ascrivibili a carico del committente, sono compresi nei relativi prezzi unitari quali quota-parte delle spese generali e dovranno essere indicati dal singolo operatore economico nella propria offerta per essere sottoposti alla verifica di congruità, rispetto all’entità e alle caratteristiche del lavoro, da parte della Stazione Appaltante.

Le norme di misurazione, oltre alla definizione dell’unità di misura, sono normalmente incluse nelle specifiche tecniche. Per la predisposizione del prezzario sono state utilizzate le norme di misurazione correntemente in uso nei Capitolati Tipo.

L’analisi del prezzo di ogni singolo magistero è stata effettuata utilizzando il costo dei materiali in fornitura a piè d’opera, il costo della manodopera pubblicata dal Ministero con cadenza annuale e gli altri costi diretti per unità di misura, completati dalle spese generali e dall’utile d’impresa. I prezzi in fornitura a piè d’opera sono stati determinati aggiungendo al costo di fornitura i trasporti, la

manodopera e gli altri costi diretti, oltre a spese generali e utile d’impresa.

Per il costo della mano d’opera, sono state individuate le ore/uomo per l’unità di misura, a cui è stato applicato il costo orario medio della manodopera ricavato dalle Tabelle dei costi della manodopera edile predisposte dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali delle quattro Province della Regione.

Ricordiamo anche che con delibera n. 670 del 8 maggio 2020 la Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato l’Appendice al Prezziario regionale dei lavori pubblici, edizione 2019, contenente i prezzi per l’adeguamento alle misure della sicurezza anti Covid-19.

Ricordiamo l’importanza che potrà avere il Prezzario Regionale anche in riferimento al Codice dei Contratti attualmente in vigore e approvato il 18 aprile 2016 D.Lgs. n. 50 che all’articolo 23 comma 7 prevede che: “ Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti dalla stazione appaltante e, ove presente, dal progetto di fattibilità; il progetto definitivo contiene, altresì, tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni, nonché la quantificazione definitiva del limite di spesa per la realizzazione e del relativo cronoprogramma, attraverso l’utilizzo, ove esistenti, dei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti, di concerto con le articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.”

La consultazione del prezzario FVG è libera e gratuita, la versione in PDF del 2023 può essere scaricata al link: Allegato 1 alla Delibera 5-2023.pdf (regione.fvg.it)

pAG. 54 - ApINFORMA / Edilizia - numero 2 - 31 gennaio 2023
(CS)

Riceviamo da Informest Consulting srl una serie di informazioni su iniziative e comunicazioni in materia di internazionalizzazione delle imprese. In calce ad ogni notizia sono indicati anche i referenti a cui rivolgersi per ogni utile approfondimento, fermo restando che gli interessati possono sempre fare capo all’ufficio internazionalizzazione dell’Associazione.

pROGRAMMA STRUTTURATO DI INSERIMENTO COMMERCIALE IN USA pER L’ARREDAMENTO

MADE IN ITALY DI FASCIA ALTA

L’arredo di fascia alta italiano si attesta tra i segmenti più performanti del mondo del lusso, nonostante la contrazione pre-covid, seppur inferiore rispetto ad altri settori del luxury, la ripresa del settore arredo di fascia alta è stata più decisa. La ricerca Altagamma-Bain 2022, a tal proposito, indica un ulteriore margine di sviluppo dagli attuali 40 miliardi ad un valore di mercato stimato di circa 60 miliardi di euro nel 2026. Il mercato statunitense rappresenta una delle principali destinazioni dell’arredamento di fascia alta italiano, con un enorme potenziale legato al significativo sviluppo immobiliare e alla trasformazione delle abitudini di consumo, come il crescente ruolo “ibrido” dell’ambiente domestico. Il mercato USA rappresenta quindi un’eccellente opportunità per le PMI italiane appartenenti alla filiera abitare, al settore HO.RE.CA. (arredamento) e al settore ufficio che si contraddistinguono per le produzioni creative, innovative e con design accattivante. INFORMEST Consulting conta relazioni con numerosi buyers interessati ad incontrare imprese del settore arredamento e affini, con realizzazioni Made

in Italy e personalizzabili - esclusive o a catalogo a seconda del canale distributivo (interior designer e architetti, distributori e dealers con showroom, progettisti e costruttori di Yacht) per la realizzazione di residenze e ville di pregio nella East Coast e in Florida. Viste le numerose manifestazioni di interesse raccolte, INFORMEST Consulting attiva un nuovo programma strutturato di inserimento e sviluppo commerciale per un gruppo di 4-5 imprese italiane non concorrenti tra loro e appartenenti alla filiera abitare - Arredo Casa, al settore HO.RE.CA. e al settore ufficio: arredo personalizzato, interior & outdoor design come pavimentazioni di pregio e parquet, accessori e decorazioni, soluzioni per l’arredo di residenze di pregio e per il contract di hall e suite di strutture ricettive di alto livello. Il programma, che prevede un percorso personalizzato di inserimento commerciale per ciascuna azienda partecipante, è finalizzato allo sviluppo di collaborazioni commerciali, alla diluizione dei costi, all’acquisizione di ordini in modo continuativo da parte dei buyers americani concretamente interessati ai prodotti Made in Italy di fascia alta. Per ulteriori informazioni potete inviare una e-mail di richiesta a consulenza@informestconsulting.it oppure telefonare allo 0432 629743.

SETTORE AGROALIMENTARE

E VITIVINICOLOpROGETTO DI

pARTECIpAZIONE CONGIUNTA

A TUTTOFOOD 2023

OppURE A FIERA

INTERNAZIONALE

CON CONTRIBUTO

A FONDO pERDUTO

E AZIONI DI DIGITAL

EXpORT MARKETING

INFORMEST Consulting propone ad aziende agroalimentari e vitivinicole che producono specialità enogastronomiche anche artigianali o regionali un progetto che prevede la partecipazione chiavi-in-mano ad una fiera internazionale all’estero o in Italia (ad es. TUTTOFOOD, maggio 2023) o ad un evento internazionale mirato nel 2023, con la presenza di Buyer del Centro e Nord

pAG. 55 - ApINFORMA / Export Marketing - numero 2 - 31 gennaio 2023
InforMAzIonI Per l’InternAzIonAlIzzAzIone A CurA dI
ConSultIng Srl Business News
InforMeSt

Europa selezionati che cercano prodotti enogastronomici italiani. Le aziende potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto a supporto delle attività. Il progetto prevede la partecipazione chiavi-in-mano congiunta di aziende che offrono prodotti agroalimentari complementari e interessate ad entrare in contatto con nuovi Clienti esteri e l’organizzazione di incontri B2B con i buyers interessati; l’obiettivo è infatti quello di ottimizzare i canali commerciali proponendo ai Buyer esteri un’offerta completa di prodotti e specialità italiane. Il progetto e la copertura a fondo perduto hanno l’obiettivo di supportare la promozione, la visibilità e la presenza delle imprese produttrici di specialità enogastronomiche regionali sul mercato internazionale. Saranno previste azioni di promozione di marketing digitale, preliminari agli incontri B2B con i Buyer; tali azioni permetteranno di aumentare la visibilità delle aziende e dei prodotti Made in Italy nei canali online e nei mercati esteri. Inoltre, saranno organizzate campagne di promozione digitale a livello internazionale tramite mail marketing con invito potenziali buyers presso lo stand della fiera o all’evento. Le aziende interessate ad approfondire la partecipazione possono inviare una richiesta all’indirizzo consulenza@informestconsulting.it (0432 629743).

EXpORT

DEL MADE IN ITALY

NEI MERCATI

USA E CANADA: INCONTRI

ONE-TO-ONE GRATUITI

CON IL COUNTRY MANAGER

DEGLI STATI UNITI

E IL COUNTRY MANAGER

DEL CANADA

Sulla base dei riscontri positivi confermati dalle aziende che hanno preso parte ai recenti incontri con il Country Export Manager degli Sta-

ti Uniti, INFORMEST Consulting propone una nuova sessione di incontri one-to-one focalizzati sui mercati strategici di Stati Uniti e Canada. Si tratta di mercati che offrono concrete prospettive e potenzialità di crescita per l’export per le PMI italiane. Entrambi i mercati, per dimensione e struttura della filiera distributiva e per modalità di approccio al mercato, richiedono alle PMI italiane di impostare in modo strutturato e metodologico la strategia di ingresso studiando competitor, caratteristiche della filiera distributiva, target e potenziali partner commerciali. Il Country Export Manager degli Stati Uniti ha una propria struttura commerciale operativa con sede a Washington D.C. e Chicago, con esperienza e introduzioni nei diversi settori dell’automazione industriale, attrezzature meccaniche, packaging, soluzioni di meccatronica, settore agroalimentare e vitivinicolo. Il Country Export Manager del Canada ha esperienza nei settori dell’eccellenza italiana apprezzata in Canada, sia nei comparti più tradizionali della meccanica applicata del Made in Italy, sia in quelli più innovativi: automazioni e attrezzature industriali, soluzioni e da inserire nei processi produttivi. Inoltre le specialità agroalimentari di qualità. Gli incontri one-to-one si terranno con modalità online sulla piattaforma Meet nella prima settimana di febbraio, con date da definire sulla base delle disponibilità sia dei Country Manager sia delle aziende; la durata sarà di circa 45 minuti per singola azienda. La partecipazione è gratuita previa adesione via email: consulenza@informestconsulting.it. Il numero di appuntamenti è limitato; nell’organizzazione dell’agenda si rispetterà l’ordine cronologico di arrivo delle adesioni. A seguito dell’incontro, per le aziende interessate, INFORMEST Consulting eseguirà un’analisi di prefattibilità gratuita rispetto alle opportunità specifiche del mercato statunitense per il prodotto.

pAG. 56 - ApINFORMA / Export Marketing - numero 2 - 31 gennaio 2023

Incontri online con il dr. Giovanni Tavaglione

12 ore Con orArIo 16.30 - 18.30

Abbiamo il piacere di proporre, in collaborazione con Vistra Srl attraverso l’Academy Vistra Fighting for Safety, una collana di incontri concentrati in due ore, che si terranno una volta al mese di martedì pomeriggio a partire dal prossimo febbraio sino a luglio 2023.

Relatore esperto dei webinar sarà il dottor Giovanni Tavaglione professionista che da oltre vent’anni si occupa di sviluppo personale e organizzativo realizzando progetti su misura con PMI, multinazionali, università e pubbliche amministrazioni. Attraverso la consulenza e la formazione si occupa del supporto psicofisico di Imprenditori, atleti professionisti, manager, personaggi del mondo dello spettacolo e tutte le persone che hanno bisogno di affrontare sfide e devono coniugare risultati economici, sportivi e sociali con il benessere psicofisico. Di seguito il programma per ogni singolo incontro.

L’arte di parlare in pubblico attraverso l’allenamento pratico e il lavoro concreto sulle proprie fragilità

Martedì 14 febbraio 2023 orario 16.30 - 18.30

Obiettivi:

- Riconoscere i propri punti forti e le proprie aree di miglioramento della comunicazione in pubblico

- Creare piani di allenamento personalizzati per sentirsi sempre più a proprio agio nel parlare in pubblico

- Utilizzare gli ancoraggi più idonei per affrontare i momenti ad alto impatto emotivo quando si comunica in pubblico

- Gestire lo sguardo, lo spazio, i contenuti e la modalità in cui vengono espressi con cura chirurgica rispetto al contesto comunicativo

Incontri online con il dr. Giovanni Tavaglione

• Parlare in pubblico

• Gestire lo stress

• Gli stili di leadership

• Gestire il tempo e le priorità

• Gestire le riunioni

• Lavorare in squadra

- Utilizzato il diario di bordo per la comunicazione in pubblico

- Valutare attraverso indicatori oggettivi la propria performance

Contenuti:

- I punti forti e le aree di miglioramento: riconoscerle per lavorarci con cura

- L’allenamento personalizzato per migliorare la propria efficacia e la propria efficienza nella comunicazione in pubblico

- La gestione dello sguardo

- La gestione del silenzio e delle pause

- La gestione dei contenuti e di come vengono espressi sulla base del contesto comunicativo

- Il diario di bordo nella comunicazione in pubblico

- Gli indicatori oggettivi per valutare la propria performance.

L’arte di gestire lo stress con consapevolezza comportamentale Martedì 14 marzo 2023

orario 16.30 - 18.30

Obiettivi:

- Essere in grado di riconoscere attraverso in-

pAG. 57 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2 - 31 gennaio 2023
6 InContrI onlIne dA febbrAIo A luglIo 2023.

dicatori oggettivi lo stress tossico e lo stress benefico

- Valutare la temperatura del proprio stress

- Essere in grado di sviluppare un piano chiaro e sostenibile per la gestione dello stress

- Applicare il metodo internazionale Your Body Knows

- Leggere i segnali di stress con tempestività

- Riconoscere i propri ladri di tempo che determinano stress tossico

- Il lavoro su misura per scaricare lo tossine, ricaricare le pile e rilassarsi online e offline

Contenuti:

- Lo stress tossico e lo stress benefico

- La temperatura del proprio stress

- Il piano per la gestione dello stress attraverso il metodo Your Body Knows

- La lettura dei segnali di stress

- I ladri di tempo

- La personalizzazione del lavoro su misura per scaricare le tossine, ricaricare le pile e rilassarsi online e offline.

L’arte di scoprire il proprio livello e il proprio stile di leadership per farla evolvere al gradino successivo

Martedì 4 aprile 2023

orario 16.30 - 18.30

- Riconoscere gli alibi più ricorsivi nella gestione del tempo

- Analizzare i costi tangibili ed intangibili delle false aspettative

- Prendere in esame i primi tre ladri di tempo del proprio quotidiano

- Realizzare un piano personalizzato di miglioramento

Contenuti:

- Le priorità che partono da una visione chiara

- Gli alibi ricorsivi nella gestione del tempo

- I costi tangibili ed intangibili delle false aspettative

- I primi tre ladri di tempo del quotidiano

- Il piano di miglioramento su misura.

L’arte di gestire al meglio le riunioni e definire chi fa cosa, entro quando e con quale canale comunicativo dare il feedback per portare valore aggiunto martedì 13 giugno 2023

orario 16.30 -18.30

Obiettivi:

- Riconoscere il proprio stile di leadership

- Sviluppare credibilità sulla base dei fatti

- Essere in grado di dare l’esempio

- Imparare a non rendersi troppo indispensabili

- Allenare la leadership nel quotidiano

Contenuti:

- Il proprio stile di leadership

- Dire e fare: il ponte più importante della leadership

- L’esempio: il cuore della leadership

- L’allenamento quotidiano alla leadership

- Project work sulla leadership

L’arte di gestire il tempo e le priorità per ridurre gli alibi con noi stessi e favorire il processo di delega

martedì 30 maggio 2023

orario 16.30 - 18.30

Obiettivi:

- Distinguere le varie tipologie di riunione

- Avere chiaro l’ordine del giorno e condividerlo

- Definire il ruolo del facilitatore e del reporter

- Coinvolgere le persone in modo efficace e mirato

- Definire chi fa cosa ed entro quando

- Realizzare report efficaci e tempestivi

Contenuti:

- Le tipologie di riunione

- L’ordine del giorno

- Il ruolo del facilitatore e del reporter

- Il coinvolgimento delle persone in una riunione

- La definizione di chi fa cosa ed entro quando

- Il report efficace e tempestivo

L’arte di fare squadra attraverso la definizione e lo sviluppo di un patto comportamentale centrato su impegni oggettivi e misurabili martedì 11 luglio 2023

orario 16.30 - 18.30

Obiettivi:

- Distinguere con chiarezza le priorità attraverso una visione chiara

Obiettivi:

- Evitare gli slogan se si vuole fare realmente squadra

- Individuare le sfide tecniche, relazionali e organizzative di una squadra

pAG. 58 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2 - 31 gennaio 2023

- Realizzare colloqui individuali per il riconoscimento dei bisogni del team con un repertorio di domande ben formato

- Definire gli eventi personalizzati per la definizione del patto di Squadra

- Sviluppare un patto di squadra centrato su impegni oggettivi e misurabili

- Aggiornare il patto di squadra e renderlo costantemente visibile nel quotidiano

Contenuti:

- I costi degli slogan nel gioco di squadra

- Le sfide tecniche, relazionali e organizzative di una squadra

- I colloqui individuali per l’individuazione dei bisogni prioritari del team

- Gli eventi su misura per la realizzazione del patto di Squadra

- Il patto di squadra centrato su impegni oggettivi e misurabili

- L’aggiornamento periodico e la visibilità del patto di squadra

Per le Imprese Associate la quota di partecipazione per l’intera proposta di incontri, comprensiva dell’attestato è di Euro 330 + IVA a partecipante; per le Imprese NON Associate la quota di partecipazione, comprensiva dell’attestato è di Euro 430 + IVA a partecipante. Per tutti, al secondo partecipante sarà applicato uno sconto del 10%.

È possibile iscriversi anche ai singoli incontri, in tal caso la quota di adesione per ogni corso è di euro 60 + IVA a partecipante per le Imprese Associate, e di euro 80 + IVA per Imprese NON Associate.

L’adesione ai singoli incontri non prevede sconti per adesioni multiple.

Le Imprese interessate sono pregate di rinviarci l’allegata scheda di adesione debitamente compilata.

La dott.ssa Emanuela De Faccio è a disposizione per eventuali informazioni allo 0432/507377.

pAG. 59 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2 - 31 gennaio 2023
(EDF)

- Scheda di adesione da restituire ad ApISERVIZI SRL - e-mail: formazione@confapifvg.it -

INCONTRI ONLINE DEDICATI ALLE NOSTRE IMpRESE con il Dr. Giovanni Tavaglione: parlare in pubblico - gestire lo stress - gli stili di leadershipgestire il tempo e le priorità - gestire le riunioni - lavorare in squadra 6 incontri ONLINE da febbraio a luglio 2023 – 12 ore con orario 16.30 - 18.30

Impresa __________________________________________________________________________________________________

Indirizzo sede legale _____________________________________ Città ___________________________________ Cap ______

P.IVA __________________ C.F. __________________ e-mail _____________________________________________________ Codice destinatario SDI/PEC

Adesione a 6 incontri Incontri ONLINE Nominativo/i partecipante/i Ruolo ricoperto in azienda

ADESIONE ALL’INTERA pROpOSTA DI INCONTRI ONLINE da febbraio a luglio 2023

quota di partecipazione per l’INTERA pROpOSTA

 Impresa Associata CONFAPI FVG Euro 330 + IVA  Impresa NON Associata Euro 430 + IVA

Per tutti al 2° partecipante sarà applicato uno sconto del 10%

Adesione ai singoli incontri

Incontri ONLINE Nominativo/i partecipante/i Ruolo ricoperto in azienda

L’arte di parlare in pubblico attraverso l’allenamento pratico e il lavoro concreto sulle proprie fragilità

Martedì 14 febbraio 2023

orario 16.30 - 18.30

L’arte di gestire lo stress con consapevolezza comportamentale

Martedì 14 marzo 2023

orario 16.30 - 18.30

L’arte di scoprire il proprio livello e il proprio stile di leadership per farla evolvere al gradino successivo

Martedì 4 aprile 2023

orario 16.30 - 18.30

L’arte di gestire il tempo e le priorità per ridurre gli alibi con noi stessi e favorire il processo di delega

Martedì 30 maggio 2023

orario 16.30 - 18.30

L’arte di gestire al meglio le riunioni e definire chi fa cosa, entro quando e con quale canale comunicativo dare il feedback per portare valore aggiunto

Martedì 13 giugno 2023

orario 16.30 -18.30

L’arte di fare squadra attraverso la definizione e lo sviluppo di un patto comportamentale centrato su impegni oggettivi e misurabili

Martedì 11 luglio 2023

orario 16.30 - 18.30

quota di partecipazione per SINGOLO INCONTRO

 Impresa Associata CONFAPI FVG Euro 60 + IVA

 Impresa NON Associata Euro 80 + IVA

pagamento da effettuarsi successivamente all’avvio degli incontri: con bonifico bancario intestato ad Apiservizi Srl con unico socio, Viale Ungheria n. 28 - 33100 Udine - Unicredit S.p.A. IT 97

E 02008 12310 000040033100

pAG. 60 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2 - 31 gennaio 2023

Autotrasporto c/t. Costi di esercizio gennaio 2023

ma scritta, quindi completi di tutti gli elementi essenziali previsti dall’art. 6 del d.lgs. 286/2005, il corrispettivo è lasciato alla libera contrattazione fra le parti e i costi pubblicati dal Ministero hanno un mero valore di riferimento;

Il 24 gennaio 2023 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (di seguito Ministero) ha pubblicato sul proprio sito web (www.mit.gov.it) l’aggiornamento a gennaio 2023 dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto di cose per conto di terzi. I nuovi valori sono vigenti dal febbraio 2023. L’aggiornamento – come espressamente affermato dal Ministero - è stato ottenuto partendo dai valori pubblicati nel febbraio 2022, e applicando agli stessi l’incremento derivante dall’inflazione indicata dall’ISTAT (11,6% su base annua), tenuto conto dell’aumento del costo del carburante nello stesso periodo.

Secondo quanto stabilisce l’art. 6, co. 6 bis del decreto legislativo 21 novembre 2006, n. 286, introdotto con il decreto legge 21 del 21 marzo 2022, n. 21, convertito in legge 20 maggio 2022, n. 51, “il corrispettivo nei contratti di trasporto di merci su strada conclusi in forma non scritta, si determina in base ai valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di trasporto merci per conto di terzi, pubblicati e aggiornati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ai sensi dell’articolo 1, comma 250, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.” Ne discende che:

- nei contratti di trasporto conclusi in for-

- viceversa, nei contratti di trasporto non stipulati in forma scritta, quindi, non solo verbali, ma anche mancanti di uno solo elementi essenziali di cui al citato art. 6 del d.lgs. 286/2005, il corrispettivo del trasporto va determinato attenendosi ai costi di riferimento pubblicati dal Ministero.

Si riporta di seguito la tabella aggiornata, rammentando che le 4 categorie a cui questa si riferisce, sono le seguenti:

- A, fino a 3,5 t;

- B, oltre le 3,5 t e fino a 12 t;

- C, oltre le 12 t e fino a 26 t;

- D, oltre le 26 t.

Per ciascuna categoria, in corrispondenza delle singole voci di costo è previsto un valore minimo ed uno massimo. Le voci di costo, a loro volta, sono state raggruppate in tre sezioni:

1. veicolo - rimorchi e semirimorchi inclusi - (acquisto; manutenzione; revisioni; pneumatici; bollo; assicurazioni; ammortamento);

2. altri costi (stipendio, trasferte, straordinari, energia);

3. pedaggiamento.

Il costo chilometrico unitario è determinato come somma delle predette sezioni, da determinare sull’ipotesi di una percorrenza media di 100.000 Km/anno.

Altre informazioni possono essere richieste all’ufficio economico dell’Associazione.

pAG. 61 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2 - 31 gennaio 2023
AggIornAMento. glI effettI SuI ContrAttI dI trASPorto Su StrAdA
(AdT)

Valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa italiana di autotrasporto di merci per conto di terzi.

GENNAIO 2023 Categoria

pAG. 62 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2
2023
- 31 gennaio
A B C D V e i c o l o Costo Km unitario min max min max min max min max ACQUISTO Acquisto veicolo 0.0291 0.1898 0.0536 0.2643 0.1048 0.5763 0.2177 0.6962 Acquisto rimorchio 0.0035 0.0268 0.0081 0.0675 0.0128 0.1187 0.0396 0.1187 Acquisto semirimorchio 0.0070 0.0093 0.0140 0.0442 0.0163 0.1024 0.0198 0.1024 MANUTENZIONE Manutenzione veicolo 0.0175 0.0990 0.0303 0.0990 0.0407 0.0990 0.0489 0.1222 Manutenzione rimorchio 0.0012 0.0035 0.0047 0.0058 0.0070 0.0116 0.0116 0.0233 Manutenzione semirimorchio 0.0035 0.0035 0.0047 0.0058 0.0070 0.0116 0.0116 0.0233 REVISIONI 0.0000 0.0000 0.0000 0.0010 0.0000 0.0010 0.0000 0.0000 PNEUMATICI Pneumatici veicolo 0.0058 0.0314 0.0163 0.0803 0.0838 0.1537 0.0931 0.1537 Pneumatici rimorchio 0.0047 0.0070 0.0303 0.0920 0.0566 0.1502 0.0605 0.1059 Pneumatici semirimorchio 0.0198 0.0605 0.0303 0.1118 0.0396 0.1572 0.0605 0.1630 Bollo Bollo veicolo 0.0000 0.0151 0.0000 0.0070 0.0012 0.0081 0.0000 0.0116 Bollo massa rimorchiabile 0.0000 0.0116 0.0000 0.0105 0.0012 0.0116 0.0000 0.0116 Assicurazioni 0.0006 0.0291 0.0058 0.0314 0.0116 0.0407 0.0163 0.0466 Ammortamento Ammortamento veicolo 0.0116 0.0792 0.0221 0.1094 0.0431 0.2387 0.0896 0.2875 Ammortamento rimorchio 0.0012 0.0093 0.0023 0.0233 0.0047 0.0407 0.0140 0.0407 Ammortamento semirimorchio 0.0000 0.0035 0.0047 0.0151 0.0058 0.0349 0.0070 0.0349 A l t r o Stipendio 0.4075 0.4494 0.4214 0.4622 0.4331 0.4773 0.4331 0.4773 Trasferte 0.0009 0.0815 0.0093 0.0815 0.0093 0.0815 0.0093 0.0815 Straordinari 0.0000 0.0326 0.0000 0.0338 0.0000 0.0349 0.0000 0.0349 Energia 0.1533 0.2245 0.2492 0.3094 0.4025 0.4381 0.4559 0.5613 Pedaggiamento 0.1967 Totale 0.864 1.563 1.104 2.052 1.478 2.985 1.785 3.294

Scadenze aziendali del mese di febbraio 2023

I versamenti vanno effettuati utilizzando il modello F24.

Il CAlendArIo delle SCAdenze

Per Il MeSe dI febbrAIo 2023

GIOVEDì 9

BONUS PUBBLICITÀ – Scade il termine per la trasmissione della comunicazione di conferma puntuale degli investimenti pubblicitari effettuati nel 2022 al fine della fruizione del relativo credito d’imposta.

MERCOLEDì 15

FATTURAZIONE DIFFERITA - Scade il termine per l’emissione delle fatture riferite a cessioni di beni consegnati o spediti, previa emissione di un documento di trasporto, nel mese di gennaio. Le stesse fatture devono essere trasmesse entro il termine di emissione e con riferimento al mese di consegna o spedizione.

GIOVEDì 16

IVA - LIQUIDAZIONE MENSILE - Scade il termine per il versamento dell’Iva relativa al mese di gennaio.

I versamenti possono essere effettuati utilizzando il modello F24.

IRPEF - Scade il termine per il versamento delle ritenute operate nel mese precedente su:

- redditi di lavoro autonomo;

- redditi derivanti dall’utilizzazione di marchi ed opere dell’ingegno e contratti di associazione in partecipazione;

- obbligazioni e titoli similari;

- dividendi corrisposti nel trimestre precedente;

- redditi di capitale diversi da dividendi e interessi, premi o altri frutti di obbligazioni e titoli similari;

- provvigioni;

- bonifici relativi ad interventi di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico;

- redditi di lavoro dipendente e assimilati.

INPS - CONTRIBUTO GESTIONE SEPARATAScade il termine per il versamento del contributo INPS della gestione separata secondo le seguenti aliquote:

- 25,72 per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva;

- 34,23 % (prima fascia) per i soggetti che non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;

- 24% per i soggetti già iscritti ad altra gestione obbligatoria.

Il contributo così calcolato è posto:

- per un terzo a carico dei percettori dei compensi,

- per due terzi a carico del soggetto che eroga i compensi.

I versamenti vanno effettuati utilizzando il modello F24.

SABATO 25

IVA INTRACOMUNITARIA MENSILI - Scade il termine per la trasmissione degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni e servizi relativi al mese di gennaio.

I modelli da presentare sono:

- l’INTRA 1, l’INTRA 1-bis, l’INTRA 1-ter, l’INTRA 1 - quater e l’INTRA 1 - quinquies per le cessioni;

- l’INTRA 2, l’INTRA 2-bis, l’INTRA 2-ter, l’INTRA 2 - quater e l’INTRA 2 - quinquies per gli acquisti.

MARTEDì 28

TRASMISSIONE DATI ONERI DETRAIBILI/DEDUCIBILI - Scade il termine per la trasmissione all’Agenzia delle entrate dei dati relativi a oneri detraibili/deducibili relativi all’anno precedente dei contribuenti, da parte di istituti bancari, agenzie funebri, amministratori di condominio, assicurazioni, università ecc.

STAMPATI FISCALI - Scade il termine per l’invio telematico dei dati relativi alle forniture di documenti fiscali effettuate nel 2022, come ad esem-

pAG. 63 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2 - 31 gennaio 2023

pio bolle di accompagnamento, formulari rifiuti, da parte delle tipografie e soggetti autorizzati alla rivendita.

LIQUIDAZIONI IVA - Scade il termine per la trasmissione telematica dei dati delle liquidazioni Iva periodiche riferite al 4° trimestre 2022.

REGISTRI CONTABILI - Scade il termine per la stampa dei libri contabili, Iva, giornale, incassi e pagamenti relativi al 2021.

LIQUIDAZIONE IOSS - Scade il termine per l’invio telematico della dichiarazione Iva IOSS del mese di gennaio relativa alle vendite a distanza di beni importati da parte di soggetti iscritti al nuovo Sportello unico per le importazioni IOSS.

IMPOSTA DI BOLLO FATTURE ELETTRONICHE - Scade il termine per il versamento dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche nel quarto trimestre 2022.

pAG. 64 - ApINFORMA / Organizzazione - numero 2 - 31 gennaio 2023
(pZ)

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Scadenze aziendali del mese di febbraio 2023

1min
page 63

Autotrasporto c/t. Costi di esercizio gennaio 2023

1min
pages 61-62

Incontri online con il dr. Giovanni Tavaglione

6min
pages 57-60

Approvato il prezzario regionale 2023

8min
pages 52, 54-56

SOA: rinnovo per l’Elettrica Friulana

4min
pages 49-51

CONAI: pubblicata la Guida 2023

1min
page 48

Rinnovo parte economica CCNL edilizia Confapi Aniem

0
page 47

Accordo di rinnovo CCNL Confapi dirigenti 17.12.2019

0
page 46

Modello A1. Telematizzazione delle domande di rilascio

1min
page 45

Legge di bilancio 2023: modifiche al lavoro occasionale

1min
page 44

Esonero contributivo. Proroga e aumento per l’anno 2023

2min
page 43

Bonus carburante 2023

1min
page 42

Indice mensile rivalutazione t.f.r. dicembre 2022

2min
page 41

Welfare aziendale

3min
pages 37-39

SISTEMI DI PESATURA PESA A PONTE METALLICA

1min
pages 35-36

Amianto. Contributi regionali per rimozione e smaltimento

4min
pages 33-34

Precompilata IVA

1min
page 32

Definizione agevolata

2min
page 31

Stretta sulle partite IVA fittizie

3min
pages 29-30

Flax tax incrementale

1min
page 28

Il regime forfettario

3min
pages 25-27

L’estromissione dell’immobile

5min
pages 22-24

Decreto Milleproroghe

4min
pages 17-19

Bonus pubblicità

6min
pages 14-16

e i Balcani occidentali: crescita e integrazione”

6min
pages 8-13

UN RITARDANTE DI FIAMMA SOSTENIBILE PUÒ RENDERE PIÙ SICURI

1min
pages 3-4
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.