Ci sono viaggi che richiedono più coraggio di altri, percorsi che si programmano e mete che si scelgono o partenze
improvvise e destinazioni incerte. Che i chilometri siano tanti o pochi, che si viaggi a piedi o in bicicletta, che si faccia
ritorno presto o che si stia lasciando tanto, tutti i viaggi portano con sé il bisogno di comprendere il nuovo che si
incontra e il desiderio di potere esprimere quello che si è visto e vissuto. Anche l’accoglienza è un viaggio: richiede
un certo tempo e si coprono distanze. Questo numero di ZacRepublic! è un altro passo che lascia un’impronta,
un racconto plurale attraverso immagini e parole di chi vive l’accoglienza come ospite, come operatore, e di chi
affianca questo cammino come compagno di viaggio.