Elementi costruttivi e progettazione

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Facoltà di Architettura – Cesena Corso di Laurea in Attuazione e Gestione del Progetto in Architettura Oggetto Esercitazione: analisi della abitazione “4x4 house” di Tadao Ando

ELEMENTI COSTRUTTIVI Arch. Casavecchia M.

Redazione: Giorgio Roffi Dalila Staccoli


LOCALIZZAZIONE : Continente Nazione Regione Prefettura Città

Asia Giappone [Nihon/Nippon] Kinki Hyogo Kobe

OPERA:

PROGETTISTA:

4x4 House Tadao Ando

CRONOLOGIA:

Progetto

2001-2002

Realizzazione 2002-2003 TIPOLOGIA ARCHITETTURA: Abitazione unifamiliare DATI DIMENSIONALI: Dimensioni

ml 4x4


Tadao Ando eredita dalla tecnica moderna del costruire, il cemento armato e lo adotta come materiale dominante delle sue opere, in grado di conformare gli spazi e attribuire loro carattere cromatico, tattile ed acustico, in parallelo con il ruolo che il legno e gli altri materiali vegetali svolgevano nell’architettura tradizionale. L’uso del cemento armato a vista, esteso su tutto l’ edificio, comporta la soluzione di problemi progettuali complessi nella definizione delle casseforme, quasi un progetto parallelo, per controllare la qualità delle superfici, dei giunti, dei raccordi tra i piani e le superfici verticali. Dalla dimensione del tatami (90x180cm) che era il modulo della casa tradizionale, Tadao Ando ricava la dimensione del suo pannello da cassero, che attribuisce al cemento a vista la propria impronta e diventa così modulo costruttivo è unità di misura dell’intero sistema progettuale. Nell’accuratezza progettuale delle casseforme, in grado di determinare le qualità percettibili dei suoi muri, Tadao Ando recupera lo spirito della meticolosità e complessità dell’elaborazione artigianale della casa giapponese, che perseguiva la massima semplicità e asciuttezza espressiva attraverso il massimo rigore di esecuzione.

casa 4x4 realizzata in cemento armato


L’ abilità nell’uso delle casseforme non è dissimile dalla sua maestria nell’ uso del legno come materiale da costruzione che egli adotta e sperimenta in diverse occasioni e con diversi gradi di difficoltà. Allo stesso modo degli edifici in cemento, anche in queste opere la luce naturale ed artificiale viene usata come commento delle qualità estetiche e tattili delle superfici.

sopra: tempio komyo-ji a lato: 4x4 house realizzata in legno



BIOGRAFIA

1941 1962

Nasce ad Osaka, Giappone Apprendimento autodidattico dei principi dell’architettura Viaggi negli Stati Uniti, in Europa e in Africa 1969 Fonda lo studio Tadao Ando Architect & Associates 1976-2002 Opere principali: Casa Azuma a Osaka; Contemporary Art Museum; Suntory Musei; Museum of Literature and the Forest of Tomba Museum in Kumamoto; Chiesa della luce a Osaka; Cappella sull'acqua a Tomamu; Tempio sull'acqua alle isole Awajishima in Giappone, Fabrica per Benetton a Treviso; Teatro Giorgio Armani a Milano; Naoshima; Pulitzer Foundation; Japan Pavilion at Expo '92 a Siviglia 2003 Casa4x4 Kobe, Hyogo 2006 Ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia


IL PENSIERO "Io creo un ordine architettonico sulla base della geometria: quadrati, cerchi, triangoli e rettangoli. Tento di usare forze nell'area dove sto costruendo, per ripristinare l'unità tra la casa e natura (luce e vento) che fu perso nel processo di modernizzazione delle case giapponesi durante la crescita rapida, durante gli anni Cinquanta e Sessanta".

La fulminea transizione da società patriarcale e feudale a moderna nazione industrializzata, conseguente all’apertura al commercio con l’Occidente del 1868, comportò all’identità nazionale giapponese non pochi, e forse tuttora sentiti, problemi d’adattamento. Se per molti architetti europei il viaggio in Oriente coincide con l’imprevista scoperta della sobria e modernissima semplicità insita nei templi shintoisti, nei giardini zen o nelle case del tè giapponesi, allo stesso tempo la prima generazione di architetti moderni nipponici viene palesemente influenzata dall’opera dei maestri europei del Movimento Moderno. La revisione critica dei principi costruttivi legati alla tradizione domestica giapponese, finisce così per sostenere l’abbinamento di tradizioni locali al modernismo funzionalista.


“La luce è l’origine di tutto: allorchè colpisce la superficie delle cose ne delinea i profili; producendo le ombre dietro gli oggetti ne coglie la profondità”

“Per portare alla luce e rendere evidente l’invisibile logica della natura, bisogna contrapporre ad essa la logica dell’architettura”


ALCUNE OPERE PRINCIPALI

in alto: museum in kumamoto a destra: casa azuma a sinistra: fondazione pulitzer per le arti 1991-2001


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI _ Jean-Marie Martin, "Un belvedere che non consente scelte", Casabella 719, febbraio 2004 Francesca Chiorino, “Case in Giappone”, Electa 2005 _ “Tadao Ando L’architettura i protagonisti”, la Biblioteca di Repubblica- L’Espresso RIFERIMENTI WEB

www.architectour.net


ELENCO TAVOLE Al fine di descrivere l’edificio sono state prodotte le seguenti tavole: _Tavola 01: PIANTE _Tavola 02: PROSPETTI EDIFICIO IN C.A. _Tavola 03: PROSPETTI EDIFICIO IN LEGNO _Tavola 04: ABACO INFISSI IN ALLUMINIO CON VETROCAMERA _Tavola 05: SEZIONE A-A _Tavola 06: DETTAGLI COSTRUTTIVI








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