2 minute read
Una casa e non solo
peculiarità del luogo, in primis la vista verso il lago che diventa il fulcro dell’articolarsi degli spazi. Lo scenario paesaggistico rimane sicuramente la fotografia migliore e in continua evoluzione, che lo stesso proprietario ogni giorno ambirebbe a scattare.
L’abitazione doveva avere una funzionalità polivalente: casa e studio. Sulla carta l’assetto interno era ripartito ortogonalmente rispetto al fronte a lago: l’idea di AAPA è di ruotarlo di 90 gradi, in modo tale che la zona giorno e lo studio guardino verso le grandi vetrate del terrazzo, mentre le camere rimangono defilate rispetto a questo fronte, pur mantenendo una connotazione ampia e privata. Lo stile deve impersonificare Maurizio ed essere, pertanto, lineare e rigoroso. Capire il cliente, cosa vuole, il mood a cui approcciarsi e da sottoporre è uno degli obiettivi che Sara e Giulia si prefiggono davanti a ogni sfida progettuale. Da tanto rigore si approda a un’attenzione per il dettaglio di un arredo integrato, studiato a tavolino: tutto il ‘contenimento’ viene ponderato in funzione ai mq di effetti personali di Maurizio, libri e oggettistica varia, ogni cosa una giusta collocazione, a misura come un abito sartoriale. Vi è una ripartizione degli spazi in cui la zona giorno rimane molto ampia: cucina e soggior- no sono in continuità – dialogano tra loro – relazionandosi con lo studio da un’unica divisione, la grande vetrata. Questa ripartizione consente una continuità di fruizione della vista con l’esterno e di amplificazione dello spazio interno. L’ambito più contenuto delle camere, una con bagno privato destinata al committente e una per gli ospiti con zona servizio a disposizione dell’abitazione, non riduce affatto l’effetto open che, in questo modo, riprende la propria organicità.
Quattro le combinazioni di questo concept: due per i materiali, cemento e legno, di cui l’essenza è il tiglio –molto glamour – due i colori, bianco e antracite.
Poche le soluzioni ipotizzate: è il caso di dire ‘buona la prima’, con idee volte all’obiettivo, dense di contenuto. La cura nel dettaglio è peculiare: si nota, ad esempio, lungo l’ingresso ripartito con una saggia continuità tra la parte vera e propria di accesso e il suo proseguo verso la libreria e il mobile TV, attraverso i vari spazi definiti con diverse colorazioni, fino alla rappresentazione tra pieni e vuoti dati dalla grande vetrata che definisce l’ambito studio, riproposta anche per la zona doccia e ingresso del bagno privato.
La ristrutturazione, secondo AAPA Collective, ha una forte componente di analisi. Rispetto al nuovo, dove spesso incorre inevitabilmente un horror vacui per l’assenza di vincoli già imposti, il rapportarsi a un contenitore da rimodulare, riconfigurare e spesso da riconnaturare, è una sfida ancora più ardua. Tale analisi diventa un modus operandi, capace di guardare allo stato dei luoghi come a un gioco di spazi e dettagli. •
COMMITTENTE Privato
PROGETTO ARCHITETTONICO
AAPA Collective arch. Sara Olga Pasini arch. Giulia Nicoli
IMPRESE E FORNITORI
Tosoni (opere edili)
Perbellini Arredamenti (cucina)
Generazione Zinelli (arredi su misura)
Tecnobitre (pavimenti in cemento)
CRONOLOGIA
Progetto e realizzazione: 2020-2021