AcchiappaParole 5

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SCHEDE DI VERIFICHE PER LE COMPETENZE INDIVIDUALI

AMPIA SEZIONE CON ESERCIZI PER PREPARARSI ALLA PROVA NAZIONALE

Il nuovo ACCHIAPPA PAROLE 5

ARDEA EDITRICE

IVA inclusa A

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Euro 6,50

ACCHIAPPA PAROLE

o

S. Magon - N. De Gianni - M. Cappelletti - A. Rivetti

o v o il nu

Lessico Sintassi Ortografia Morfologia Punteggiatura Comprensione

5 ACCHIAPPA PAROLE

Angelo Nicola De Gianni Marilena Cappelletti Anna Rivetti

v o il nu

Progetto coordinato da Sebastiano Magon


Presentazione I cinque volumi della collana “Il nuovo Acchiappaparole” offrono all’insegnante un valido supporto per il consolidamento delle competenze linguistiche degli alunni della scuola Primaria. Ciascun volume propone infatti un percorso mirato per il ripasso degli elementi fondamentali della lingua parlata e scritta – ortografia, lessico, struttura della frase, parti del discorso – nonché un ricco corredo di testi tratti dalla letteratura dell’infanzia, volto a familiarizzare gli alunni con una sempre maggiore varietà di messaggi e registri linguistici e potenziare in loro le capacità di individuazione e di comprensione delle informazioni essenziali di uno scritto. Un’apposita sezione è inoltre dedicata alla produzione in prima persona di testi, sia per verificare in itinere le competenze acquisite sia per stimolare la creatività personale attraverso le nozioni essenziali della scrittura creativa. Gli alunni sono in tal modo guidati a scoprire se stessi come soggetti attivi e passivi della comunicazione, cioè come fruitori e produttori di messaggi linguistici diversi secondo i contesti e le occasioni, in linea con le più recenti indicazioni nazionali. Ciascun volume è infine corredato di un’appendice di preparazione alla Prova Nazionale.

2


Indice 1 • La comunicazione La comunicazione .................................... 5-6 I linguaggi settoriali ....................................7 VERIFICHE ...............................................8 Adesso scrivo io! .......................................9

2 • Il dizionario Per usare il dizionario .............................. 10-12 VERIFICHE .............................................. 13 Adesso scrivo io! ...................................... 14 3 • Il lessico I sinonimi ................................................ 15 Gli omonimi ............................................. 16 Similitudini .............................................. 17 Metafore................................................. 18 Prefissi e suffissi ....................................... 19 VERIFICHE .......................................... 20-22 Le lingue indoeuropee ............................... 23 Le lingue neolatine ................................... 24 La lingua italiana nel tempo ........................ 25 Arcaismi e neologismi ................................ 26 Adesso scrivo io! ......................................27 4 • L’ortografia Per cominciare... .................................. 28-29 C - g ..................................................... 30 Qu - cu - cqu ............................................ 31 Le doppie............................................ 32-33 I digrammi ..........................................34-35 La divisione in sillabe ................................ 36 VERIFICHE ............................................. 37

L’elisione ............................................... 38 Il troncamento ........................................ 39 L’accento............................................... 40 I monosillabi accentati ................................ 41 La lettera H ......................................... 42-43 VERIFICHE ..........................................44-45 La punteggiatura ...................................46-47 Il discorso diretto e indiretto ....................... 48 VERIFICHE ............................................. 49 Adesso scrivo io! ..................................... 50 5 • La sintassi Il periodo ................................................ 51 La frase ................................................. 52 Le frasi coordinate.................................... 53 Le frasi subordinate .................................. 54 VERIFICHE ............................................. 55 La frase minima .................................... 56-57 Predicato verbale e predicato nominale .......58-60 VERIFICHE .............................................. 61 L’attributo e l’apposizione .......................... 62 Il complemento oggetto o diretto .................. 63 I complementi indiretti .............................. 64 Il complemento di specificazione .................. 65 Il complemento di materia .......................... 65 Il complemento di tempo ............................ 66 Il complemento di luogo ............................. 67 Il complemento di fine ..............................68 Il complemento di causa ............................ 68 Il complemento di termine e il complemento di mezzo ............................ 69 Il complemento di compagnia e di unione ........ 70 Il complemento di modo ............................. 70 Il complemento d’agente e di causa efficiente ... 71 Per concludere… .......................................72 VERIFICHE .......................................... 73-74 Adesso scrivo io! ..................................... 75

3


6 • Le parti variabili del discorso Le parti del discorso .................................. 76 Il nome ..................................................77 Nomi generici e specifici ............................ 78 Il genere dei nomi .................................... 79 Il numero dei nomi ................................... 80 I nomi primitivi, derivati e alterati ................. 81 I nomi composti ....................................... 82 I nomi collettivi ....................................... 83 Nomi concreti e astratti ............................. 84 Gli articoli.............................................. 85 VERIFICHE ..........................................86-87 Gli aggettivi qualificativi ............................ 88 Il grado degli aggettivi qualificativi ................ 89 Aggettivi e pronomi possessivi ...................... 90 Aggettivi e pronomi dimostrativi .................... 91 Aggettivi e pronomi indefiniti e aggettivi numerali .................................. 92 Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi ........................................ 93 VERIFICHE ............................................. 94 I pronomi personali ................................... 95 I pronomi relativi ..................................... 96 VERIFICHE ............................................. 97 Adesso scrivo io! ..................................... 98 7 • Il verbo Il verbo ................................................. 99 Le coniugazioni ........................................100 Gli ausiliari ............................................. 101 Il modo indicativo .....................................102 Il modo congiuntivo...................................103

4

Il modo condizionale .................................104 Il modo imperativo ...................................105 I modi indefiniti .......................................106 VERIFICHE ........................................ 107-108 Verbi transitivi e intransitivi ........................109 Verbi servili, fraseologici e impersonali ........... 110 La forma attiva e passiva del verbo ............. 111-112 La forma riflessiva .................................... 113 I verbi irregolari ................................... 114-115 VERIFICHE ......................................... 116-118 Adesso scrivo io! ..................................... 119 8 • Le parti invariabili del discorso Le preposizioni ........................................120 Le congiunzioni ........................................ 121 Gli avverbi .............................................122 Le esclamazioni .......................................123 VERIFICHE ........................................ 124-125 Adesso scrivo io! .....................................126 PREPARIAMOCI ALLA PROVA NAZIONALE ... 127-144


La comunicazione

1

LA COMUNICAZIONE ➜ 1 | Nelle seguenti situazioni, individua gli elementi richiesti.

RICORDA:

• emittente è chi invia il messaggio; • destinatario è chi riceve il messaggio; • messaggio è ciò che viene comunicato; • codice è l’insieme dei segni usati per formulare il messaggio. Ora potete fare l’intervallo

Emittente: Destinatario: Messaggio: Codice:

Emittente: Destinatario: Messaggio: Codice:

Emittente: Destinatario: Messaggio: Codice:

Emittente: Destinatario: Messaggio: Codice: Individuare gli elementi della comunicazione

OBIETTIVO

5


1

La comunicazione

➜ 2 | Individua lo scopo di questi messaggi. Sceglilo tra i seguenti e scrivilo sotto a ogni vignetta. Oggi stop alle auto. A piedi o in bici contro lo smog!

Bevi l’aranciata e sarai dissetata!

Convincere Esprimere sentimenti

Scopo: E Pinocchio cominciò a piangere così forte che…

Scopo: Grazie mamma, ti voglio tanto bene!

Informare Raccontare

Scopo:

Scopo:

➜ 3 | Scopi diversi. Registri adeguati: confidenziale, rispettoso. Scegli il registro adatto e scrivilo nella casella.

Gentile maestra, oggi mio figlio non può venire a scuola perché ha la febbre. Fatti sentire appena puoi! Dai non cambiare canale, lasciami vedere i cartoni animati. Egregio signor Sindaco, La informo che le altalene del parco sono state danneggiate. Ti aspetto questa sera alle venti a casa mia. La mamma preparerà la pizza. 6

OBIETTIVO

Individuare lo scopo della comunicazione - Utilizzare un registro adeguato


La comunicazione

1

I LINGUAGGI SETTORIALI ➜ 1 | Con l’aiuto di Ivano l’indiano, prova a spiegare a quale tipo di linguaggio settoriale appartengono questi brani.

NORD: cielo prevalentemente poco nuvoloso o sereno, salvo qualche addensamento sul settore orientale. Durante la notte si avranno nebbie sulla Pianura Padana. Temperature in lieve diminuzione e gelate notturne; venti deboli o moderati da Est e mare poco mosso. Linguaggio

Il Continente Antico comprende l’Eurasia e l’Africa, ma esse sono unite solo dall’istmo di Suez, oggi tagliato da un canale. L’Eurasia è il continente più vasto, con una storia geologica complessa: esso è nato dall’unione della zolla eurasiatica con le zolle ellenica, arabica, iraniana e indo-australiana. Linguaggio

Linguaggio L’energia necessaria per compiere la fotosintesi proviene direttamente dal Sole e nelle foglie della pianta c’è una sostanza, la clorofilla, che si incarica di catturare questa energia e ha la funzione di trasformarla in un’altra forma di energia. Linguaggio

➜ 2 | Sistema nelle caselle adatte i seguenti termini specialistici.

storia

La ripresa non spegne i toni da battaglia del primo tempo. La Roma avrebbe voglia di osare di più, ma il Milan trova subito le energie per reagire. Cresce Pancaro e sale Inzaghi, che prova il goal da lontano, ma Pellizoli non si lascia sorprendere ed è grande a ribattere in angolo una conclusione di Seedorf, pescato da un cross da destra. Il seguito ricalca l’immagine del primo tempo: il Milan cerca con più insistenza il goal e la Roma ha difficoltà crescenti nel costruire il contropiede.

informatica

tastiera, siringa, monitor, truppe, PIL, antinfiammatorio, ere, Sumeri, rivoluzione, oculista, bilancio, Hard - Disk medicina

economia

Scoprire i vocaboli specifici dei linguaggi settoriali

OBIETTIVO

7


VERIFICHE La comunicazione

➜ 1 | Completa la scenetta con i fumetti, seguendo le indicazioni ed elaborando il messaggio. Emittente: un ragazzo Destinatario: il padre Codice: verbale Scopo: convincere

➜ 2 | Ivano spedisce una lettera al Sindaco. Leggila anche tu e poi completa. Egregio signor Sindaco, Le scrivo per metterLa al corrente di un grave problema e per chiederLe, se può, di provvedere. Ogni notte, quando la città si addormenta, si sente un lamento profondo, un disperato richiamo. Sento la voce dalla mia abitazione che non è molto distante dal Giardino Zoologico. Non è una voce umana, ma quella di un animale imprigionato nello zoo. È la voce di una foca che chiama perché non riesce a dormire quando scende la notte. Forse le manca l’oceano, le mancano le tempeste selvagge, le onde, i ghiacci dove è nata. Non so dove abiti Lei, signor Sindaco, se vicino o lontano dallo zoo. L’ha mai sentita quella voce? È stato mai svegliato da quel lamento? Ha avuto pietà di quella foca? Che ne dice? Si può fare qualcosa? Nutrire meglio, alloggiare meglio quella povera foca? Con la massima considerazione, Le porgo i miei saluti. Un cittadino Ivano l’indiano

Emittente: Destinatario: Messaggio: Codice: Scopo:

➜ 3 | A quali linguaggi settoriali appartengono i seguenti termini? Software:

Scoop:

Testata:

Planisfero:

Imputato:

Referendum:

Artrite:

Contropiede:

Scanner:

Slalom:

Quoto:

Sciroppo: L’attività per me è stata:

8

OBIETTIVO

Conoscere elementi e scopi della comunicazione Riconoscere i vocaboli specifici dei linguaggi settoriali

J facile K impegnativa L difficile


Adesso scrivo io!

➜ 1 | Immagina di essere il preside/la preside della scuola. Usando i dati che leggi qui sotto scrivi un breve messaggio a carattere informativo per coloro che parteciperanno alla gita domenicale organizzata dalla scuola.

Partenza: ore 7.00 dal cortile della scuola Rientro: ore 19.00 alla scuola Durata della gita: una giornata

Partecipanti: gli alunni con le famiglie Cose da portare: zaino, pranzo al sacco, tovaglia da pic-nic, un impermeabile in caso di pioggia, giochi e buonumore!

9


VERIFICHE Il lessico

➜ 7 | Nelle seguenti poesie sottolinea in rosso le similitudini e in blu le metafore. I ghiaccioli La pioggia cade come tanti fili di seta, mentre tra il cielo e me che lo guardo c’è una cortina di cristalli. I ghiaccioli pendono dalle grondaie come colonnine di giada, che si sciolgono appena le guardo. Il passato assomiglia alle nuvole, e al fumo; il futuro è molto lontano, e il presente è come un fiore che appassisce appena la nostra mano lo coglie. Uschimscion

Un libro di poesie Vorrei lasciare in questo libro tutto il mio cuore. Un libro di poesie è un autunno morto: i versi son le foglie nere sulla bianca terra, e la voce che li legge è il soffio del vento che li affonda nei cuori -intime distanze-. Il poeta è un albero con i frutti di tristezza e con foglie secche per pianger ciò che ama. Vorrei in questo libro lasciare tutto il mio cuore… Federico García Lorca

➜ 8 | Spiega il significato dei seguenti modi di dire espressi con metafore. Non far ridere i polli!

Ha la coda di paglia.

Sono rimasto al verde.

Sta a casa del diavolo!

L’attività per me è stata:

22

OBIETTIVO

Usare correttamente il dizionario - Conoscere e utilizzare sinonimi, omonimi, similitudini, metafore, prefissi e suffissi

J facile K impegnativa L difficile


Il lessico

3

LE LINGUE INDOEUROPEE Tanti paesi, tante lingue

AR

M IO

SP

CA

MAR NERO

➜ 1 | Colora ogni riquadro con un colore diverso. Usa gli stessi colori per evidenziare le quattro

zone linguistiche sulla cartina. Aiutati con il dizionario, sul quale, cercando il nome della lingua, potrai essere informato anche del luogo in cui è parlata.

NEOLATINE Italiano Sardo Ladino Francese Provenzale Spagnolo Catalano Rumeno Portoghese Napoletano

GERMANICHE Tedesco Fiammingo Frisone Inglese Danese Norvegese Svedese Islandese

CELTICHE Gallese Bretone Gaelico Irlandese

SLAVE Russo Ucraino Polacco Ceco Slovacco Sloveno Bulgaro Serbo-croato

Riflettere sulle grandi famiglie linguistiche

OBIETTIVO

23


4

L’ortografia

L’ACCENTO ➜ 1 | Segna l’accento dove occorre. Una perfida maga Un giorno la bella maga Camilla, segretamente innamorata di Artu, gli chiese aiuto perche il suo castello era minacciato dai Sassoni. Artu si precipito a difenderla insieme ad alcuni cavalieri. Ma la maga, con l’inganno, rinchiuse Artu in un luogo segretissimo e gli fece bere alcuni filtri perche il re si innamorasse di lei. Intanto altri cavalieri, non vedendo piu il loro re cominciarono a cercarlo ma, mentre galoppavano nel bosco, Camilla con un incantesimo, fece apparire un lago e ve li sprofondo. Poi li chiuse nella prigione di una torre. Lancillotto pero, il cavaliere piu coraggioso della Tavola Rotonda, non vedendo tornare Artu e i suoi compagni, si diresse al castello di Camilla. Sconfisse da solo, uno dopo l’altro, i nemici, libero il castello dall’assedio dei Sassoni; poi, come un leone, ando verso le prigioni e libero i cavalieri prigionieri della maga. Alla fine cerco la perfida Camilla, l’afferro per le lunghe trecce nere e la fece volare per la camera fino a che quella non imploro pieta. Cristina Cappa Legora, Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda, Fabbri

RICORDA: l’accento si segna solo quando cade sull’ultima sillaba della parola. Le parole tronche hanno l’accento sull’ultima sillaba, quelle piane sulla penultima, quelle sdrucciole sulla terzultima, quelle bisdrucciole ...................................

➜ 2 | Spiega il significato delle seguenti parole (osserva dove cade l’accento). lèggere:

càpitano:

leggère:

capitàno:

mèta:

tèndine:

metà:

tendìne:

➜ 3 | Segna l’accento sulle parole tronche. Le virtu per me più importanti sono la lealta e l’onesta. Il mio papa beve tantissimo caffe. Prima che in citta la gente vivena in tribu. I dolci preferiti di Mose sono i bigne e i frappe. 40

OBIETTIVO

Consolidare la competenza ortografica


L’ortografia

4

I MONOSILLABI ACCENTATI RICORDA: generalmente i monosillabi non vogliono l’accento. ➜ 1 | Aiuta Rita a formulare frasi utilizzando questi monosillabi, come nell’esempio. FA

FU

SA

Quella cura mi fa bene TRE

BLU

QUA

STA

VA

RE

AttenzIOne! ci sono le eccezioni! Dà = verbo dare È = verbo essere Là = avverbio Lì = avverbio Né = congiunzione Sì = avverbio Sé = pronome personale Tè = nome di bevanda

➜ 2 | Completa con i monosillabi accentati. • Chi fa da

fa per tre.

• Io abito

.

• Ugo non

mai caramelle a nessuno.

• Non voglio • Desidero il

questo

quello.

con il limone.

• Ecco, io provengo proprio da

.

➜ 3 | Segna l’accento dove occorre. • Li accanto alla fontana ho trovato per tre volte un quadrifoglio. • L’abito non fa il monaco. • Si! Mi piacerebbe tanto quella borsa blu. • Li, nella foresta, va a caccia il re. • Non mi piace ne il the ne il caffe. • Mia nonna da sempre dei buoni consigli. Consolidare la competenza ortografica

OBIETTIVO

41


5

La sintassi

IL COMPLEMENTO DI FINE Le valigie per la partenza sono pronte… per quale fine? COMPLEMENTO DI FINE

➜ 1 | Individua i complementi di fine. … Fabio ha messo tutto ciò che occorre per ogni necessità. Andrà in montagna per l’aria fresca e per le camminate. Forse troverà un po’ di tempo anche per l’abbronzatura.

IL COMPLEMENTO DI CAUSA Fabio oggi non ha raggiunto il rifugio per il maltempo. per quale causa? COMPLEMENTO DI CAUSA

➜ 1 | Completa le frasi con un complemento di causa, come nell’esempio. • Non sono andato a scuola per il forte raffreddore. • Sono arrivata in ritardo . • il treno non è partito. • Il bambino piange . • la scuola è stata chiusa. • La strada è allagata . • L’automobile si è bloccata .

➜ 2 | Sottolinea il complemento di causa e circonda quello di fine.

• Sono stanchissimo per l’allenamento. • Piangeva per il dolore. • Elsa ha avuto 4 per il poco studio. • La nonna prepara la torta per il compleanno. • Ho chiamato gli animatori per il vostro divertimento. • Gina si è preparata bene la lezione per l’interrogazione di oggi. • L’uomo si spaventò per il rumore improvviso. • Si inquietò per il film horror.

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OBIETTIVO

Identificare i complementi di fine e di causa


La sintassi

5

IL COMPLEMENTO DI TERMINE E IL COMPLEMENTO DI MEZZO Il Sindaco parla alla cittadinanza a chi?

con il microfono. con quale mezzo?

COMPLEMENTO DI TERMINE

COMPLEMENTO DI MEZZO

➜ 1 | Con quale mezzo? Sottolinealo. • Il castello di sabbia è stato distrutto con secchiate d’acqua. • Con i pattini ho attraversato tutta la pista di ghiaccio. • Ho gironzolato per tutta la città con i mezzi pubblici. • Con la bicicletta potrò arrivare da te velocemente. • Verrò a trovarti con l’automobile di mio fratello. • Gli zii torneranno dall’America con l’aereo. • Il muro è stato abbattuto con i picconi. • L’ho conosciuto tramite mio cugino Antonio.

➜ 2 | Completa la tabella come nell’esempio. soggetto

Il papà

predicato

affida

compl. oggetto

compl. di termine

le sue aiuole

al giardiniere. agli amici. ai miei genitori. al medico. al furetto. agli alunni. al pesce rosso.

➜ 3 | Inventa sul quaderno una frase per ognuno dei seguenti mezzi, come nell’esempio. Percorrerò dieci chilometri con la bicicletta.

Identificare i complementi di fine e di causa

OBIETTIVO

69


7

Il verbo

LE CONIUGAZIONI ➜ 1 | Sottolinea i verbi (tranne essere e avere) nel brano e scrivili all’infinito nella tabella. Poveri pesci Fermammo la macchina davanti al cancello del viale d’accesso della casa dove avevamo trascorso l’infanzia. Mi incamminai lungo il viale. Salii i gradini che portavano al giardino. Guardai la vasca per i pesci rossi. Un giorno, avevo sei anni, qui mi è successa una cosa terribile. Tentavo di acchiappare con le mani un pesciolino e inavvertitamente tolsi il tappo dello scolo sul fondo della vasca. L’acqua cominciò a defluire, mentre i pesci si dimenavano disperati. In preda al panico, corsi a casa dicendo che mi sentivo male. Mi misero a letto. Poco dopo qualcuno si accorse di quel che avevo fatto e riuscì a salvare i pesci, credo. Mi ricordo solo che giacevo al buio, in camera, sola e sconsolata. Oggi, quando mi sono fermata, la vasca era vuota, senza pesci da anni, ma io ho avvertito la stessa emozione di allora. P. Lively, Un viaggio indimenticabile, Mondadori.

1o coniugazione -are

100

OBIETTIVO

2o coniugazione -ere

Classificare i verbi nelle tre coniugazioni

3o coniugazione -ire


Il verbo

7

GLI AUSILIARI RICORDA: i verbi essere e avere possono essere usati con significato proprio ma anche come ausiliari nei tempi composti degli altri verbi. Essere e avere hanno coniugazione propria.

➜ 1 | Sottolinea nel brano i verbi essere e avere con i verbi dei quali sono ausiliari. Poi completa la tabella. A quattro zampe Ma che cosa ci stavo a fare sotto il letto? Sono uscito di lì a quattro zampe per raggiungere le mie coperte, ma, quando ho voluto alzarmi in piedi per rientrare nel letto, ho perso l’equilibrio. E tutti gli oggetti, intorno a me, parevano essere aumentati di volume. Il letto era alto come un armadio, e l’armadio era diventato un monumento. Anche la sedia e lo scrittoio avevano cambiato scala e, sul comodino, la sveglia aveva assunto la dimensione di un pendolo. Mi sono strofinato gli occhi, ma l’illusione persisteva. Non riuscivo a capire, ho deciso di saltare sul mio pouf di pelle per guardarmi nello specchio dell’armadio… E, sul pouf non ho visto altro che Salam! Dovevo arrendermi all’evidenza: ero stato trasformato in bassotto! Hubert Monteilhet

verbo con ausiliare

verbo all’infinito

sono uscito

uscire

➜ 2 | Sottolinea i verbi essere e avere solo quando sono usati con significato proprio.

• Avevo così tanto sonno che ho dormito per buona parte del pomeriggio. • Domani sera sarò a una festa: ho deciso di mettere l’abito rosso. • Il tuo studio non sarà servito a niente se non continuerai ad impegnarti. -Hai ragione! • Sei sicuro della tua scelta? • Ho comprato due cartoncini verdi. Tu ne hai di rossi? • Ho paura! Se arrivasse un ladro che faremmo? Riconoscere e usare i verbi ausiliari

OBIETTIVO

101


8

Le parti invariabili del discorso

GLI AVVERBI ➜ 1 | Sottolinea gli avverbi e collocarli nella tabella. • Il canarino cinguetta allegramente. • La nonna telefona quotidianamente a casa per salutarci. • Ti voglio tanto bene! • Non correre così velocemente, potresti cadere e farti molto male. • Domani dobbiamo assolutamente completare il progetto di scienze. • Quando mi ruppi il polso fu dolorosissimo, ma all’ospedale mi ingessarono immediatamente. • Il cane iniziò a correre improvvisamente: aveva sentito un forte rumore. avverbio di modo

avverbio di tempo

avverbio di luogo

avverbio di quantità

avverbio di affermazione/ negazione

avverbio di luogo

➜ 2 | Completa con gli avverbi adeguati. Ho mangiato Stiamo Vengo Partirono Salutammo

Hai corso Non andammo Siete arrivati È passato Non studio

➜ 3 | Componi frasi con le seguenti locuzioni avverbiali.

AttenzIOne!

Se la funzione di avverbio è svolta da più parole, sono una locuzione avverbiale.

All’impazzata A poco a poco In fretta e furia Alla rinfusa A causa di 122

OBIETTIVO

E’ nevicato Abbiamo riordinato Parlavano Passeggiaste È

Riconoscere e utilizzare gli avverbi e le locuzioni avverbiali


Le parti invariabili del discorso

8

LE ESCLAMAZIONI ➜ 1 | Lucilla vuole formulare frasi con queste esclamazioni proprie. Prova anche tu. che bel paesaggio.

ho visto un fantasma. Uh! Uffa! Toh! Mah! Ah! Ahimè! Ehi! Oh!

➜ 2 | Evidenzia le esclamazioni improprie nelle frasi. • Evviva! Ho vinto!

• Bravo, ci sei riuscito!

• Bene! Sei arrivato!

• Forza che ce la fai!

• Accidenti che colpo!

• Abbasso la scuola!

• Complimenti, sei stato bravo!

• Dai che ci sei!

➜ 3 | Completa le frasi che iniziano con delle locuzioni esclamative. Povero me! Al ladro! Che disdetta! Mamma mia!

➜ 4 | Anche le onomatopee sono esclamazioni. Lo sapevi? Confrontale con qualche fumetto che conosci.

SPLASCH! SBAM! BRR!

CRACK!

SIGH!

BANG!

CRASH!

ROAR! GULP! BAU BAU

BUM! TIC TAC

Riconoscere e utilizzare le esclamazioni

OBIETTIVO

123


Adesso scrivo io!

Un po’ di teoria Ora sai quasi tutto quello che serve per “giocare a inventare storie”. Manca solo una cosa: il tema. Il tema è l’argomento principale di cui parla una storia: esistono storie che parlano d’amore, storie che parlano di amicizia, storie d’avventura o storie paurose (ma l’elenco potrebbe continuare). Molte storie mescolano questi temi: le storie del maghetto Harry Potter, ad esempio, sono storie di amicizia, ma anche di amore, di avventura e, qualche volta, anche paurose… E le tue storie preferite di cosa parlano? Sono storie d’amore? Di avventura? Paurose?

Mettiamoci alla prova! Cosa succede nelle storie che ami di più? Di che cosa parlano? Prova a rifletterci su poi divertiti a inventare una storia tutta tua che somigli alla tua storia preferita. Questa volta non ti poniamo limiti: usa la fantasia e scrivi la tua storia!

126


Prova nazionale

➜

PREPARIAMOCI ALLA PROVA NAZIONALE

127


Prova nazionale Rapunzel – L’intreccio della torre

I fratelli Grimm hanno sempre reso un buon servizio al cinema che anche per questo cinquantesimo lungometraggio torna ad attingere alle loro fiabe. Naturalmente Rapunzel nasce da un profondo 15 lavoro di riscrittura, che ha trasformato il racconto originale in una scoppiettante avventura romantica. Rimane però il significato fondamentale: l’importanza di crescere e conquistare la propria indipendenza. 10 Nella vecchia fiaba Raperonzolo riusciva nell’impresa grazie a un principe, qui l’uomo del suo destino è una simpatica canaglia di nome Flynn, più spalla che coprotagonista. Perché la giovane principessa sarà pure 15 inesperta del mondo, ma ha tutta l’energia e l’intraprendenza per recuperare in tempi record gli anni trascorsi rinchiusa in una torre. Oltre alla deliziosa fanciulla e al bel giovanotto, non mancano gli altri tradizionali elementi del 20 cinema di animazione: numeri musicali, divertenti personaggi di contorno e una cattivissima strega. Rapunzel ha la naturalezza e l’eleganza di un cartoon disegnato a mano: piacerà sia alle ultime generazioni che agli adulti nostalgici. (rec. da kids.mymovies.it)

➜ 1 | Dopo aver letto la storia rispondi alle domande, segnando con una x la risposta che ti sembra corretta.

1) Qual è la parola usata dal testo per indicare il film nelle prime tre righe? A. Fiaba B. Cinema C. Cinquantesimo D. Lungometraggio 128


Prova nazionale

2) In cosa viene trasformata la fiaba dei Grimm? A. In un racconto originale B. In un’avventura romantica C. In una fiaba scoppiettante D. In un bel film 3) Chi è Flynn? A. Il protagonista del film B. Un principe C. Un cattivo D. Una simpatica canaglia 4) Qual è il codice usato dal testo per comunicare il suo messaggio? A. Visivo B. Sonoro C. Verbale D. Gestuale 5) A quale tipo di linguaggio settoriale appartiene il testo che hai appena letto? A. Giornalistico B. Narrativo C. Economico D. Informatico

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Prova nazionale I mostri indisposti

Gigi quella notte non riusciva a riposare tranquillo: i suoi sogni, di solito pieni di mostri divertenti, erano vuoti come una zucca di Halloween. Sognò il mare, ma il solito mostro marino, quello verdino, coi 15 tentacoli e il becco da pappagallo, non comparve. Poi sognò le montagne, e lì si mise a cercare il mostro alpinista, quello giallo e blu, con zampe da stambecco. Non c’era neppure lui. Gli apparve una foresta e lì era certo che, fra i rami degli alberi, avrebbe sicuramente trovato lo scimmione rosa con 10 le orecchie a sventola. Invece no, neanche lui. Da ultimo cercò l’orso “pollare”, un orso ricoperto di penne e con le ali da pollo. Guardò e riguardò nel suo sogno, ma l’orso non c’era. Allora Gigi si svegliò e, meraviglia!, i quattro mostri erano lì 15 con lui nella stanza. Gigi ne fu contento ma, appena accesa la luce, si accorse che i mostri non stavano per niente bene. “Che succede?” Chiese. I mostri gli spiegarono nella loro strana lingua che avevano mangiato troppo, che non stavano granché e chiedevano il suo aiuto. 20 Gigi non aveva medicine ma nella tasca dei pantaloni aveva delle mentine. Le prese, ne diede una a ciascuno dei mostri, e disse loro di non masticare ma di lasciarle sciogliere in bocca. Poi per sicurezza diede a ciascuno di loro un cucchiaino di aranciata. Soddisfatti, i mostri salutarono e uscirono dalla stanza. Gigi spense la luce e tornò a dormire. Subito ricominciò a sognare e, finalmente, i suoi mostri erano tornati al loro posto. (adatt. da S. Bordiglioni, Storie sotto il letto, Einaudi Ragazzi)

➜ 1 | Dopo aver letto la storia rispondi alle domande, segnando con una x la risposta che ti sembra corretta.

1) Qual è il mostro che abita sulle montagne? A. L’Halloween B. Lo stambecco C. Il mostro verdino D. L’alpinista 130


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