Zadig 1 (ALLEGATO)

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Claudia Giordano

C COME COSTITUZIONE Antifascismo, Costituzione, Democrazia, Diritti/Doveri, Giustizia, Lavoro, Libertà, Pace, Repubblica, Uguaglianza: dieci parole, dieci principi a fondamento del nostro ordinamento costituzionale , dieci idee per raccontare la nostra Repubblica. Un piccolo dizionario della Costituzione italiana pensato per avvicinare i ragazzi ai valori che ne sono alla base e alla bellezza della sua storia; un lessico essenziale per comprendere cosa significa essere cittadini in una democrazia. Ogni sezione è dedicata a una parola, e alla presentazione sono accompagnati esercizi e testi di approfondimento. Di ogni parola si racconta il significato e si mostra il risvolto pratico, concreto. Che significa difendere la pace? Come si realizzano l’uguaglianza e la giustizia? Perché la Costituzione è una specie di carta di identità dello Stato? Sono solo alcune delle domande a cui si cerca di dare risposta, in un ordine che è alfabetico ma che in realtà si presta ad essere cambiato e trasformato, a seconda della prospettiva da cui si sceglie di guardare la nostra Repubblica.

C COME

COSTITUZIONE Un lessico per la democrazia

Percorsi di Cittadinanza Pubblicazione gratuita fuori commercio allegata al volume: Un’estate con Zadig 1

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INDICE

A come Antifascismo . . . . . . . . . . .4 C come Costituzione. . . . . . . . . . . .10 D come Democrazia . . . . . . . . . . . . .16 D come Diritti e Doveri . . . . . . . . .22 G come Giustizia . . . . . . . . . . . . . . . .28 L come Lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34 L come LibertĂ . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40 P come Pace. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46 R come Repubblica . . . . . . . . . . . . . .52 U come Uguaglianza . . . . . . . . . . . .58


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O ANTIFASCISM

Un giurista molto celebre, Piero Calamandrei, membro dell’Assemblea Costituente, nel 1955, mentre teneva una lezione sulla Costituzione agli studenti dell’Università di Milano, pronunciò una frase significativa:

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione.

Che voleva dire Calamandrei?

Voleva dire che nella Costituzione italiana vive lo spirito di quanti hanno combattuto per fare un’Italia diversa, libera, lottando contro il fascismo e il nazismo; di quanti hanno sognato, senza magari veder

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concretizzato il loro sogno, un’Italia repubblicana, dove ci fosse spazio per i diritti e le libertà di ciascuno. È come se Calamandrei avesse detto: la Costituzione italiana è nata prima nella testa dei partigiani, nel loro impegno per sconfiggere chi l’aveva trasformata in un regime totalitario, ossia un regime politico in cui le libertà degli individui sono soppresse ed è lo Stato a compiere ogni scelta al posto dei singoli. Oggi siamo abituati a poter esprimere le nostre idee, ad essere in disaccordo con gli altri, a scegliere liberamente la nostra istruzione, a iscriverci ad un partito politico, a partecipare a manifestazioni pubbliche, e se tutto questo avviene nel rispetto delle leggi, non possiamo essere puniti o perseguitati. Ci sembra giusto, al punto che lo diamo per scontato. Eppure i partigiani hanno vissuto in un’Italia diversa, in cui tutto questo non era consentito, e non è lo stato per molto tempo, più di vent’anni, dal 1922 al 1943, il periodo cioè del regime fascista, guidato da Benito Mussolini. Dopo la caduta del regime fascista, il 25 luglio del 1943, ci sono voluti altri due lunghi anni, dal 1943 al 1945 per concludere la seconda

Il regime fascista è stato un regime politico autoritario, caratterizzato dalla Piero Calamandrei concentrazione del potere nelle mani di un unico partito, con un unico capo. Il regime utilizzava la violenza per reprimere il dissenso e gli strumenti di propaganda (cinema, radio, giornali) per ottenere il consenso delle masse. Coloro che si opponevano al regime erano puniti con il carcere, oppure con il confino, una sorta di esilio forzato che obbligava i perseguitati a trasferirsi in località isolate, dove vivevano sotto il controllo della polizia politica del regime.

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guerra mondiale e sconfiggere definitivamente il nazi-fascismo, liberando l’Italia dai nazisti che, in collaborazione con quanti erano ancora fedeli al regime fascista, tenevano sotto occupazione il Centro-nord della penisola, mentre il Sud era stato liberato grazie all’aiuto degli anglo-americani.

IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE ASSEMBLEA COSTITUENTE: è l’organo legislativo, eletto nel 2 giugno 1946, quando per la prima volta votarono anche le donne, che ebbe il compito di scrivere e poi votare la nuova Costituzione repubblicana.

Lontano dai centri abitati, tra le montagne, i partigiani, ognuno con la propria storia, cercavano soprattutto di impedire le operazioni militari dei nazi-fascisti, di danneggiare le vie di comunicazione, di ostacolarli. Tanti furono imprigionati e condannati a morte; non erano supereroi, né volevano esserlo, erano persone unite da una speranza comune: poter vivere in un paese libero. Nelle loro voci sincere, questa speranza è chiaramente espressa. Qui di seguito troverai alcune delle lettere scritte dai partigiani ai loro parenti e amici, prima dell’esecuzione.

Carissimi, mamma, papà, fratello sorella e compagni tutti, mi trovo senz’altro a breve distanza dall’esecuzione. Mi sento però calmo e muoio sereno e con l’animo tranquillo. Contento di morire per la nostra causa: la nostra cara e bella Italia. Il sole risplenderà su noi “domani” perché TUTTI riconosceranno che nulla di male abbiamo fatto noi. Voi siate forti come lo sono io e non disperate. Voglio che voi siate fieri ed orgogliosi del vostro Albino che sempre vi ha voluto bene. Albino Albico, 24 anni, operaio nato a Milano nel 1919. Arrestato il 28 agosto 1944 e fucilato nello stesso giorno.

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Carissimi genitori, non so se mi sarà possibile potervi rivedere, perciò vi scrivo questa lettera. Sono stato condannato a morte per non essermi associato a coloro che vogliono distruggere completamente l’Italia. Vi giuro di non aver commessa nessuna colpa se non quella di aver voluto più bene di costoro all’Italia, nostra amabile e martoriata Patria. Voi potete dire questo sempre a voce alta dinanzi a tutti. Se muoio, muoio innocente. Vi prego di perdonarmi se qualche volta vi ho fatto arrabbiare, vi ho disobbedito, ero allora un ragazzo. Solo pregate per me il buon Dio. Non prendetevi parecchi pensieri. Fate del bene ai poveri per la salvezza della mia povera anima. Vi ringrazio per quanto avete fatto per me e per la mia educazione. Speriamo che Iddio vi dia giusta ricompensa. Baciate per me tutti i fratelli: Felice, Costantino, Luigi, Vincenzo e Alberto e la mia cara fidanzata. Non affliggetevi e fatevi coraggio, ci sarà chi mi vendicherà. Ricompensate e ricordatevi finché vivrete di quei signori Matteini per il bene che mi hanno fatto, per l’amore di madre che hanno avuto nei miei riguardi. Io vi ho sempre pensato in tutti i momenti della giornata. Mi dispiace tanto se non ci rivedremo su questa terra; ma ci rivedremo lassù, in un luogo più bello, più giusto e più santo. Ricordatevi sempre di me. Un forte bacione Antonio Sappiate che il vostro Antonio penserà sempre a voi anche dopo morto e che vi guarderà dal cielo. Antonio Brancati, 23 anni, studente nato a Ispica (Ragusa) il 21 dicembre 1920; arrestato e fucilato il 22 marzo 1944. (testi tratti e riadattati da Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, Einaudi, Torino 1994)

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1 Cosa si festeggia il 2 giugno? ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................

2 Qual è il compito di un’Assemblea Costituente? Quando è stata eletta in Italia?

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3 La Costituzione della Repubblica italiana è entrata in vigore: a.

il 2 giugno del 1946

b.

il 1 gennaio 1948

c.

il 25 luglio del 1943

4 La guerra di liberazione, condotta dai partigiani contro il nazifascismo, è definita: a.

Resistenza

b.

Collaborazione

c.

Risorgimento

5 Quanto è durato il regime fascista in Italia? ......................................................................................................................................................................................................................

6 Quale sentimento nei confronti dell’Italia accomuna i partigiani autori delle due lettere?

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7 Qual è l’unica “colpa” che Antonio Brancati, l’autore della seconda lettera, riconosce di avere?

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8 Nella seconda lettera, chi sono “coloro che vogliono distruggere completamente l’Italia?”

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9 Quali principi sono alla base dell’antifascismo?” ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................

10 Come si definisce un regime “totalitario”?” ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................

11 Dov’è nata, per Calamandrei, la Costituzione? ” ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................

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La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato, essa stabilisce i principi e i valori come E N IO Z U IT T S su cui esso si fonda, i diritti e i doveri dei CO cittadini e le regole di funzionamento degli organi dello Stato. Conoscere la Costituzione del proprio Stato significa essere consapevoli dell’identità politica e civile della comunità di appartenenza, condividere il progetto che essa esprime, specie quando - come nel caso di quella italiana – essa stabilisce dei principi che chiedono di essere realizzati praticamente. La Costituzione italiana è frutto del lavoro dell’Assemblea Costituente, eletta il 2 giugno 1946, che l’ha elaborata e approvata nel dicembre del 1947, pertanto è entrata in vigore il 1 gennaio 1948. Poiché non era praticabile che tutti i 556 membri della

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Costituzione potessero lavorare insieme per la preparazione del testo, fu istituita una commissione ristretta di 75 deputati con il compito di predisporre il testo della Costituzione. I partiti politici che avevano combattuto il fascismo e che erano rappresentati nell’Assemblea Costituente, anche se caratterizzati da orientamenti politici in qualche caso molto diversi tra loro, seppero trovare un accordo per stabilire assieme i principi fondamentali e il terreno comune di regole e valori che dovessero essere alla base del nuovo Stato repubblicano. Per questo motivo il lavoro svolto dalla Commissione che ha scritto

Emblema della Repubblica italiana adottato nel 1947.

Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati della Repubblica italiana (Roma).

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la Costituzione italiana è un grande esempio di unità nazionale, cioè di collaborazione leale tra forze politiche diverse per l’interesse comune del Paese.

Uno dei membri dell’Assemblea Costituente, leader del Partico Comunista, Palmiro Togliatti, così parlò a proposito dello spirito che animò i lavori dell’Assemblea: Abbiamo cercato di arrivare a un’unità, cioè di individuare quale poteva essere il terreno comune sul quale potevano confluire correnti ideologiche e politiche diverse, un terreno comune che fosse abbastanza solido perché si potesse costruire sopra di esso una Costituzione, cioè un regime nuovo, uno Stato nuovo abbastanza ampio per andare al di là anche di quelli che possono essere gli accordi politici contingenti dei singoli partiti. Se questa confluenza di diverse concezioni su un terreno comune volete qualificarlo come “compromesso”, fatelo pure. Per me si tratta invece di qualcosa di molto più nobile e elevato, della ricerca di quell’unità che è necessaria per poter fare la Costituzione non dell’uno o dell’altro partito, ma la Costituzione di tutti i lavoratori italiani, di tutta la nazione. (tratto da G. Zagrebelsky, Questa Repubblica, Le Monnier Scuola, Milano 2009)

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La Costituzione del 1948, tuttora in vigore, ha alcuni caratteri fondamentali che la distinguono da altre Costituzioni: è lunga, poiché si compone di 139 articoli; è votata, essendo stata approvata dall’Assemblea Costituente; è rigida, in quanto per modificarla occorre rispettare un iter complesso che normalmente non si segue per l’approvazione delle leggi ordinarie; alcune modifiche alla parte della Costituzione che regolamenta il funzionamento delle Regioni, Province e Comuni (gli Enti locali) sono state introdotte nel 2001. La struttura della Costituzione italiana comprende tre parti principali: 1. I Principi fondamentali (art. 1-12) 2. Diritti e doveri dei cittadini (art. 13-54) 3. Organizzazione dello Stato (art. 55-139) A queste tre parti si aggiungono le Disposizioni transitorie e finali, regole di carattere temporaneo o legate alla definizione dei tempi e dei modi dell’entrata in vigore della Costituzione. La più significativa di queste disposizioni è quella che vieta “la riorganizzazione del partito fascista”, affermando in questo modo la rottura con il regime politico precedente e la volontà di garantire la difesa della scelta democratica. Anche se oggi ci pare scontato che gli Stati abbiano una Costituzione, in realtà si tratta di una conquista non troppo lontana nel tempo. La lotta dei popoli per avere un’unica legge scritta, che regolasse la vita politica, risale all’età moderna e in particolare alla Rivoluzione francese,

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