Claudia Giordano
EUROPA
DIECI CITTÀ, UNA STORIA Com’è nato il progetto di integrazione europea? Chi ha per primo immaginato un’Europa unita e quando ? Dove sono stati fatti i primi passi? Quali sono le sedi delle istituzioni europee e come funzionano? Essere cittadini europei significa essere parte di una storia e di un territorio che ne porta le tracce. Ecco allora un piccolo atlante, solo di città, dieci in tutto, legate da un unico filo conduttore: l’Europa unita e tutto quello che questo ha significato. Dalla piccola isola di Ventotene ad Amsterdam, da Roma a Parigi, da Bruxelles a Berlino si snoda un percorso fatto di speranze e progetti concreti, passi in avanti e difficoltà, conquiste e nuove sfide.
EUROPA DIECI CITTÀ UNA STORIA
L’Unione europea raccontata in dieci città
Percorsi di Cittadinanza Pubblicazione gratuita fuori commercio allegata al volume: Un’estate con Zadig 2
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INDICE
Ventotene • 1941 . . . . . . . . . . . . .4 Parigi • 1951 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10 Roma • 1957. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16 Bruxelles • 1979 . . . . . . . . . . . . . . .22 Berlino • 1989 . . . . . . . . . . . . . . . . . .28 Schengen • 1985-1990. . . . . . . .34 Maastricht • 1992. . . . . . . . . . . .40 Amsterdam • 1997 . . . . . . . . . . . .46 Lisbona • 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . .52 Londra • 2016 . . . . . . . . . . . . . . . . . .58
Ventotene
È strano a dirsi, ma in qualche modo è come se l’Europa unita sia nata in questa piccola isola del Mar Tirreno, parte dell’Arcipelago delle isole 1941 Pontine, oggi meta di turisti estivi in cerca di un luogo speciale dove trascorrere le vacanze. Da qui, all’inizio degli anni 40, due intellettuali italiani, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, condannati al confino dal regime fascista, scrissero un Manifesto politico intitolato Per un’Europa libera e unita (1941), noto anche con il nome di Manifesto di Ventotene. Il Manifesto, nella prospettiva di promuovere la pace, proponeva la cooperazione tra gli Stati europei affinché le rivalità e le tensioni che avevano provocato la guerra potessero essere superate. Il testo circolò in maniera clandestina, fino alla caduta del regime fascista, avvenuto nel luglio del 1943, e a guerra finita divenne il testo di riferimento del Movimento federalista europeo, il cui leader era appunto Altiero Spinelli. Benché non sia stata messa in atto l’idea federalista, cioè di unione degli Stati Europei, il progetto di Rossi e Spinelli ha ispirato i primi passi di quella collaborazione fra i Paesi europei che poi si è tradotta all’inizio degli anni cinquanta, nella firma dei primi trattati istitutivi della Comunità europea.
Il CONFINO POLITICO è una misura introdotta durante il regime fascista nei confronti delle persone accusate di dissenso verso il regime. I confinati erano costretti a trasferirsi in luoghi isolati, decisi dal regime, e a vivere sotto il controllo della polizia politica.
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UNA PICCOLA STORIA, ANCHE AL FEMMINILE
La prima versione del Manifesto è stata scritta nel 1941 da Spinelli e Rossi, e aveva come titolo Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto. Spinelli e Rossi si servirono del contributo di altri intellettuali, come loro confinati nell’isola pontina, in particolare a collaborare al Manifesto fu Eugenio Colorni, socialista, che ne curò l’edizione clandestina del 1944, insieme alla moglie Ursula Hirschmann. Tedesca d’origine, la Hirschmann condivise con il marito Colorni il sogno di un’Europa federale e lo seguì nel confino a Ventotene, dove svolse un ruolo fondamentale come messaggera del gruppo di antifascisti confinati, mantenendo le comunicazioni tra l’isola e la terra ferma. Perciò Ursula contribuì alla diffusione delle idee europeiste negli ambienti antifascisti, non solo italiani ma anche tedeschi. Dopo la morte di Colorni, nel 1944, si legò a Altiero Spinelli e continuò il proprio impegno politico, anche dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1975 fondò a Bruxelles Femmes pour l’Europe (Donne per l’Europa), un movimento che avrebbe dovuto far collaborare le rappresentanti femminili della politica e della cultura europea. Ursula Hirschmann, che si definiva “déracinée”, senza radici, sradicata, perché nella sua vita ha avuto tante patrie (Germania, Francia, Italia), morì nel 1981, lasciando un’opera autobiografica incompiuta, poi pubblicata con il titolo Noi senzapatria (il Mulino, Bologna 1993).
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Sul sito ufficiale dell’Unione Europea, c’è una pagina dedicata ai padri fondatori dell’Europa unita, dove sono presentate tutte le personalità politiche che hanno contribuito al processo di integrazione. Tra questi figura Altiero Spinelli. Questo è un estratto di quello che c’è scritto su di lui sul sito ufficiale dell’Unione Europea: Il Manifesto proponeva la formazione di una federazione europea sovranazionale1 di Stati, il cui obbiettivo primario consisteva nel creare un legame tra gli Stati europei che impedisse lo scoppio di una nuova guerra. Nonostante non tutte le sue idee ambiziose siano divenute realtà, Altiero Spinelli ha perseguito accanitamente il proprio obbiettivo di un governo europeo sovranazionale con il fine di evitare altre guerre e di unire i paesi del continente in un’Europa unita. I suoi pensieri hanno ispirato molti cambiamenti nell’Unione europea, in particolare l’aumento significativo dei poteri del Parlamento europeo. Il Movimento federalista organizza ancora oggi incontri periodici sulla piccola isola di Ventotene. Altiero Spinelli morì nel 1986 e l’edificio principale del Parlamento europeo a Bruxelles porta il suo nome. (Testo tratto da: https://europa.eu/european-union/sites/europaeu/files/docs/body/altiero_spinelli_it.pdf
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Il termine indica un organismo politico che sia superiore ai singoli Stati, cioè “al di sopra” dei singoli Stati.
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CONFINO A VENTOTENE
Ci sono luoghi cui la natura, la volontà degli uomini e la storia affidano un particolare destino, quello di essere luoghi di esilio, le piccole isole ne sono un esempio peculiare. L’isola di Ventotene, anche per le sue ridotte dimensioni, non si è sottratta a tale sorte e da sempre luogo ideale di segregazione, fu individuata, durante il periodo fascista, come colonia di confino politico. Il regime fascista per non arrecare pericolo allo Stato, inviò sull’isola, per 13 anni, donne e uomini coraggiosi, allontanandoli dalle loro attività e dai loro affetti per fiaccarli, svilirli e umiliarli nella loro dignità, li riunì coattivamente in una sorta di pollaio, ma inconsapevolmente, trasformò l’isola in un’occasione speciale e irripetibile per la storia futura del nostro paese, perché è proprio a Ventotene che si forgiò la classe politica della futura Repubblica. L’isola, da luogo di umiliazione, si trasformò in luogo di testimonianza e di riscatto per tutti coloro che opponendosi alla violenza e alla sopraffazione decisero di non mollare e difendere con dignità le proprie idee. I confinati avevano a Ventotene una fornitissima biblioteca con volumi di storia, di economia, di filosofia, di letteratura sia italiana che straniera, accanto alla biblioteca ufficiale vi era poi una biblioteca clandestina a cui potevano accedere solo in pochi. Attorno alla biblioteca nacque in quegli anni un’intensa attività di studi, di riflessioni di preparazione, non a caso Ventotene è stata definita l’Università del confino, un autentico laboratorio culturale. Nelle stradine dell’isola, in una vera e propria organizzazione, i confinati studiavano, analizzavano, discutevano; si tenevano lezioni sistematiche e specialistiche di storia, di economia, di finanza, di statistica e perfino lezioni di tecniche militari impartite da alcuni ufficiali albanesi e dai combattenti di Spagna. Qualcuno ha poi raccontato che quelle lezioni furono fondamentali nella lotta partigiana2. Ognuno si specializzava nello studio dei testi, ma tutti si arricchivano e si formavano per lo scambio privilegiato con alcune personalità di altissimo spessore culturale e morale presenti allora sull’isola. (articolo pubblicato il 24 Ottobre 2013 sul sito http://www.anpi.it/articoli/1045/comera-il-confino-a-ventotene)
La lotta partigiana è la guerra di liberazione dal nazi-fascismo condotta tra il 1943 e il 1945 in Italia. È la lotta che prende il nome di Resistenza. 2
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1 Chi sono gli autori del cosiddetto Manifesto di Ventotene? Perché negli anni Quaranta si trovavano sull’isola?
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2 Perché l’isola fu definita l’Università del confino? ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................
3 Cosa avrebbe potuto impedire una nuova guerra, secondo gli autori del Manifesto?
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4 Quale influenza ha avuto Spinelli sul processo di integrazione europea? ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................
5 Quale edificio a Bruxelles porta oggi il nome di Altiero Spinelli? ......................................................................................................................................................................................................................
6 Cosa vuol dire il termine “federalismo”? Scegli l’opzione corretta. a.
sistema politico in cui più Stati collaborano per la pace
b.
sistema politico in cui più Stati nazionali sono uniti in un unico Stato nazionale
c.
sistema politico in cui più Stati nazionali sono uniti in un unico Stato sovranazionale
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7 Conosci qualche Stato federale? Scrivilo qui sotto. ......................................................................................................................................................................................................................
Oggi è il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti, tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge così diverso da tutto quello che si era immaginato, scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie tra i giovani. Oggi si cercano e si incontrano, cominciando a tessere la trama del futuro, coloro che hanno scorto i motivi dell’attuale crisi della civiltà europea, e che perciò raccolgono l’eredità di tutti i movimenti di elevazione dell’umanità, naufragati per incomprensione del fine da raggiungere o dei mezzi come raggiungerlo. La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà. (Il Manifesto di Ventotene)
8 Perché, nei primi anni, il Manifesto circolò clandestinamente? ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................
9 Chi ha contribuito alla stesura del Manifesto, oltre a Rossi e a Spinelli? ......................................................................................................................................................................................................................
10 Per quale ragione Ursula Hirschmann ha avuto un ruolo di fondamentale importanza nell’attività politica degli antifascisti di Ventotene?
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11 Nel titolo originale il Manifesto si intitolava: Per un’Europa libera e uni-
ta. Che cosa c’era, per gli estensori del Manifesto, dietro il sogno di un’Europa “libera”? ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................
12 Di quali fardelli l’Europa avrebbe dovuto liberarsi? ......................................................................................................................................................................................................................
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