Rosa Dattolico
DISCIPLINE
Centro di Ricerca e Sperimentazione Didattica ARDEA
A
Scuola con
STORIA GEOGRAFIA COMPITI DI REALTÀ CLASSE CAPOVOLTA CODING CLIL STEAM CITTADINANZA
LIBRO ACCESSIBILE
IMPARARE FACENDO
IMPARARE INSIEME
DIDATTICA INCLUSIVA
ARDEA DIGITALE
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STUDIO CON METODO Ecco alcuni suggerimenti per rendere lo studio più facile e proficuo.
STORIA
Fai attenzione al titolo: ti dà informazioni sull’argomento.
Leggi attentamente il testo.
Fai una lettura più approfondita cercando il significato delle parole che non conosci.
GEOGRAFIA
Cogli il significato delle parole chiave scritte in grassetto, sono termini importanti per la comprensione del testo. Possono esprimere un concetto o semplicemente indicare un nome o un’azione.
Osserva le immagini. Possono essere foto, carte geo-storiche e carte geografiche che ti aiutano a comprendere meglio quanto è scritto nel testo.
Infine sintetizza, organizza le informazioni secondo un criterio logico e ripeti a voce l’argomento.
CHE COS’È LA STORIA? Ogni persona, ogni oggetto e ogni luogo hanno una storia. Il tempo trasforma e cambia le cose e le persone. Ricostruisci, attraverso le foto messe in ordine di tempo, la tua storia personale e ti accorgerai che sei cresciuto e che sei in grado di fare tante cose che prima non eri capace di fare. Leggi il seguente brano scritto da uno storico.
“I libri di Storia raccontano le vicende più importanti degli uomini che vivono oggi e di quelli che sono vissuti prima di noi. Lo storico ricostruisce gli avvenimenti del passato attraverso la ricerca e lo studio dei documenti e delle tracce che gli uomini hanno lasciato nel loro passaggio”. B. Proto, Guida alla conoscenza storica, Mursia
LE PAROLE DELLA STORIA La parola STORIA deriva dalla lingua greca e significa “ricerca, indagine” sul passato.
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CHE COS’È LA STORIA?
Quest’anno studierai l’origine dell’Universo fino alla comparsa dell’uomo e alla sua evoluzione. Conoscere il passato ti permetterà di capire meglio il presente in cui tu vivi oggi; ogni periodo storico è collegato a quello che lo precede ed è, contemporaneamente, la causa di quello che segue. In ogni città, in ogni paese ci sono tracce del passato vicino o lontano (fonti) che ci aiutano a capire la storia degli uomini vissuti molto tempo prima di noi. Il luogo in cui vivi si è trasformato nel tempo e ha una storia; un monumento, un edificio storico o un antico castello, una fontana, una torre sono preziose testimonianze del passato ed hanno un grande valore perché costituiscono la storia del luogo.
STORIA
C IMPARO A STUDIARE
t Quando torni da
scuola, osserva attentamente le vie che percorri e scegli un monumento significativo.
t Disegna la fonte
sul quaderno e ricerca informazioni storiche e artistiche, aiutandoti con le domande seguenti. Poi rielabora a voce.
• Dove si trova? • Quando è stato costruito? • Con quale materiale? • Da chi è stato costruito? • Che cosa rappresenta? • In quale stato di conservazione si trova?
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STORIA
CHE COS’È LA STORIA?
LE FONTI STORICHE Lo storico si occupa di ricostruire il passato e per fare ciò esamina e riordina tutte le informazioni fornite dalle fonti (oggetti, disegni, racconti, scritti).
Fonti visive o iconografiche
FONTE MATERIALE
Sono dipinti, graffiti, filmati, fotografie, mosaici.
Fonti materiali
Sono oggetti, materiali, edifici, ossa, fossili, gioielli, utensili, armi, tombe, abiti.
Fonti orali
Sono racconti, leggende, canti popolari, notizie trasmesse a voce, registrazioni.
FONTE SCRITTA
Fonti scritte
Sono tutti i documenti e le scritte incise su pietra, argilla, papiro, metallo.
FONTE VISIVA O ICONOGRAFICA
FONTE ORALE
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VAI AL QUADERNO pp. 2-3
CHE COS’È LA STORIA?
Esistono luoghi in cui sono state conservate le fonti: i musei, dove si trovano reperti archeologici; le biblioteche, dove si possono consultare documenti e libri antichi; monumenti ed edifici storici.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. Le fonti servono allo storico per …………………………….....…................................... …………………………….....…...................................
Rappresentano le tracce del passato e si suddividono in: …………………………….....…................................... …………………………….....…................................... …………………………….....…................................... …………………………….....…................................... …………………………….....…................................... …………………………….....…................................... …………………………….....…...................................
STORIA
COME UNO STORICO
• Che tipo di fonte è? • Si riferisce a un tempo recente, a un passato vicino, lontano o lontanissimo? • Quali informazioni puoi ricavare?
t Prova a fare una ricerca storica
per sapere come vivevano i tuoi bisnonni. t Cerca in casa dei nonni foto di famiglia, altri documenti, oggetti (quaderni, giocattoli) e chiedi ai nonni di raccontare alcuni fatti che ricordano. t Osserva gli oggetti, cioè le tracce o le fonti, e scoprirai come vivevano i tuoi bisnonni.
…………………………….....…...................................
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STORIA
CHE COS’È LA STORIA?
LA LINEA DEL TEMPO Lo storico per ordinare i fatti usa la linea del tempo, una linea immaginaria sulla quale colloca i fatti dal più lontano al più vicino a noi: sistema quindi gli avvenimenti in ordine cronologico. Sulla linea del tempo è possibile visualizzare gli eventi che accadono prima e quelli che accadono dopo, il tempo che passa tra un evento e l’altro e la contemporaneità tra un fatto e l’altro.
Luca frequenta la classe prima.
2019
2020
2021
2022
È nato il fratellino di Luca.
t Lavora anche tu come un piccolo storico e segna sulla linea del tempo di verde il
periodo vissuto in famiglia, di blu il periodo vissuto all’asilo nido, di rosso il periodo che hai trascorso nella Scuola dell’Infanzia, di giallo il periodo trascorso nella Scuola Primaria.
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
LE PAROLE DELLA STORIA
t Collega con le frecce le parole del tempo con i rispettivi significati. rappresentazione grafica del tempo
DURATA
successione ordinata di fatti
LINEA DEL TEMPO SUCCESSIONE CRONOLOGICA CONTEMPORANEITÀ
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VAI AL QUADERNO
p. 4
fatti che avvengono nello stesso tempo periodo di tempo di un evento o di una successione di fatti
STORIA
CHE COS’È LA STORIA?
MISURARE IL TEMPO
LE PAROLE DELLA STORIA
Tutte le storie hanno un inizio e una durata più o meno lunga. Gli storici per registrare ogni avvenimento sulla linea del tempo hanno scelto un punto di riferimento: la nascita di Cristo. Gli anni che vengono prima della nascita di Cristo si contano all’indietro e si indicano con la sigla a.C. (avanti Cristo); quelli successivi si contano in avanti con la sigla d.C. (dopo Cristo).
Per calcolare il tempo si usano misure diverse: DECENNIO = 10 anni MILLENNIO = 1000 anni ERA GEOLOGICA = periodo di tempo lungo milioni di anni.
ANNO 500
400
300
200
a.C. (avanti Cristo)
0
100
100
nascita di Cristo
Gli anni che vengono prima della nascita di Cristo si indicano con la sigla a.C. (avanti Cristo).
200
300
400
500
d.C. (dopo Cristo)
Quelli successivi si indicano con la sigla d.C. (dopo Cristo).
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X le fonti che appartengono al periodo avanti Cristo.
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STORIA
CHE COS’È LA STORIA?
LO STORICO E I SUOI COLLABORATORI Ricostruire la storia dei primi uomini è molto difficile perché la scrittura non era stata ancora inventata. Lo storico può utilizzare solo fonti materiali e visive (reperti) e per analizzarle si serve dell’aiuto di collaboratori: l’archeologo, l’archeosub, il paleontologo, il geologo e l’antropologo. L'archeologo individua le zone in cui cercare i reperti e poi esegue lo scavo per riportare alla luce gli oggetti antichi. L'antropologo studia l'origine, l'evoluzione e le abitudini dell'uomo dalla sua comparsa sulla Terra ad oggi.
Archeologo
Antropologo
Il paleontologo ricerca e studia i fossili, cioè i resti di animali e piante vissuti in tempi lontanissimi, che si sono pietrificati nel corso degli anni.
Il geologo studia la composizione del terreno in cui è stato fatto lo scavo ed esamina le rocce per capire quando si sono formate.
L’archeosub è un archeologo che svolge ricerche in fondo al mare.
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VAI AL QUADERNO
p. 5
Paleontologo
Geologo
Archeosub
CHE COS’È LA STORIA?
Tutti questi scienziati svolgono un’accurata indagine attraverso l’osservazione diretta, l’utilizzo di fotografie scattate da un aereo o di immagini satellitari e scanner speciali. Altri strumenti sono il georadar, che permette di vedere sottoterra, e il sonar, che consente di esplorare i fondali marini. Le ricerche di questi studiosi permettono di conoscere com’erano gli ambienti naturali in tempi lontanissimi e come vivevano gli uomini. Gli studiosi del passato analizzano i reperti rinvenuti nei siti archeologici. Una volta individuato il sito, è necessario scavare il terreno in profondità per portare alla luce fossili, utensili, gioielli, armi sepolti nei vari strati della terra, e documentare ogni fase del lavoro con schede, fotografie e strumentazioni digitali. Questo modo di procedere si chiama scavo stratigrafico. Tra i reperti sono molto importanti i fossili: resti di animali o vegetali che sono rimasti sottoterra trasformandosi in pietra. Importantissime, per ricostruire un ambiente del passato, sono le tracce fossili come orme, uova, nidi. Una traccia fossile particolare è l’ambra, cioè la resina degli alberi che si è fossilizzata.
STORIA
LE PAROLE DELLA STORIA REPERTO: ciò che viene trovato e può essere utile a una ricerca. SITO ARCHEOLOGICO: località dove vengono trovati i reperti.
C IMPARO A STUDIARE
t Rispondi. • Quali sono i collaboratori dello storico? • Che cosa studiano? • Con quali strumenti? • Qual è lo scopo delle loro ricerche? • Cos’è un reperto? E un sito archeologico? • Cosa sono i fossili e le tracce fossili?
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STORIA
CHE COS’È LA STORIA?
LO SCAVO STRATIGRAFICO Per fare uno scavo archeologico ci vogliono molti strumenti: setaccio, secchio, piccone, pala, paletta, cazzuola, fotocamera, computer. Gli esperti sanno che il terreno è fatto di più strati. Il più alto è quello vicino alla superficie, si è formato per ultimo, ed è quindi il più recente, a differenza del più basso e più lontano dalla superficie, che è il più antico. Pertanto, bisogna scavare sotto terra perché gli strati del terreno, con il passare del tempo, si sono accumulati l’uno sull’altro. Il terreno viene scavato strato dopo strato e ogni oggetto rinvenuto viene pulito e analizzato con microscopi per raccogliere il maggior numero di informazioni possibili.
1 La terra viene prelevata e passata al setaccio. 2 I reperti vengono ripuliti con pennelli morbidi. 3 Poi vengono catalogati per essere studiati dagli scienziati. 4 I reperti vengono infine collocati in un museo dove i visitatori possono vederli.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X la risposta giusta. I reperti più antichi sono sepolti: negli strati più profondi del terreno negli strati meno profondi del terreno
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CHE COS’È LA STORIA?
STORIA
SOTT’ACQUA ALLA RICERCA DI FONTI Anche in fondo al mare spesso gli archeologi scoprono fonti importanti. In questo caso, occorrono attrezzature particolari per recuperare reperti come resti di navi, statue, vasi, gioielli, monete. Nell’agosto del 1972 vicino alle coste di Riace in Calabria furono recuperate due statue di bronzo a circa otto metri di profondità. I Bronzi di Riace sono alti all’incirca due metri e sono conservati a Reggio Calabria. Sono considerati dei capolavori dell’antica arte greca. Nel 1997 un subacqueo ha scoperto e riportato alla luce una bellissima statua di bronzo rimasta per oltre 2000 anni sul fondo del mare nei pressi dell’isola di Lussino.
VERSO IL COMPITO DI REALTÀ
PICCOLI ARCHEOLOGI Tu e i tuoi compagni di classe realizzate fossili di gesso e classificateli, dando a ciascuno un nome.
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STORIA
CHE COS’È LA STORIA?
I FOSSILI I fossili sono resti di animali o di vegetali vissuti milioni di anni fa e offrono le informazioni più importanti per conoscere come è cambiata la vita sulla Terra. Si sono conservati all’interno di rocce e si sono induriti fino a pietrificarsi. Nei fossili si sono conservate le parti dure degli animali, come le ossa e i denti, mentre sono scomparse le parti molli, come la pelle e i muscoli. Possono fossilizzarsi anche i fiori, le foglie, i gusci e le impronte. Attraverso lo studio dei fossili gli studiosi ricostruiscono la struttura di piante e animali e capiscono quale tipo di ambiente naturale fosse presente anticamente in una determinata zona. Si possono trovare fossili di conchiglie e di pesci anche in montagna, quando si tratta di fondali marini che si sono sollevati. Esistono fossili di insetti intrappolati nelle resine degli alberi: questa resina fossile si chiama ambra. Altri reperti preziosi sono i corpi di antichi animali ritrovati intatti nei ghiacciai.
Alcuni insetti si sono mantenuti intatti, intrappolati nella resina indurita prodotta dagli alberi. La resina fossilizzata diventa ambra; la sua trasparenza ci permette di vedere ciò che è rimasto imprigionato al suo interno.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X la risposta giusta. • • • • •
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I fossili sono resti di esseri viventi animali o vegetali. I fossili sono reperti recenti. I fossili servono per studiare i cambiamenti della Terra. Nei fossili si sono conservate solo le parti dure degli animali. Si fossilizzano solo gli animali.
VAI AL QUADERNO pp. 6-7
V F V F V F V F V F
CHE COS’È LA STORIA?
LA FOSSILIZZAZIONE
STORIA
t Osserva le immagini e spiega
il processo di fossilizzazione.
1
Il corpo di un animale morto affonda nel mare o in un fiume e viene ricoperto da acqua, sabbia, fango e altri detriti. 2
I tessuti dell’animale (pelle, muscoli, interiora) si decompongono e lo scheletro affonda sempre di più. 3
Lo scheletro dell’animale assorbe tutti i sali minerali disciolti nel terreno e si pietrifica. Si chiamano fossili guida i fossili che servono a individuare l’età delle rocce, contenenti resti di animali o vegetali vissuti, contemporaneamente, in un determinato periodo, ma in luoghi diversi. Gli studiosi, confrontando i vari tipi di rocce e i fossili in esse contenuti, hanno ricavato informazioni importanti per descrivere ciò che avveniva nello stesso periodo, ma in luoghi diversi. C IMPARO A STUDIARE
t Completa. I fossili guida servono a ............................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................
VAI AL QUADERNO pp. 6-7
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
LA STORIA è lo studio dei
è studiata
fatti avvenuti nel passato.
dallo storico e dai suoi collaboratori:
le fonti storiche:
• • • •
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visive orali scritte materiali, di cui fanno parte i fossili, cioè resti pietrificati.
utilizza
• • • • •
il geologo l’archeologo l’antropologo il paleontologo l’archeosub.
VERIFICO LE MIE 1
COMPETENZE
Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
Gli anni successivi alla nascita di Cristo si contano in senso progressivo. Gli anni precedenti la nascita di Cristo sono indicati con a.C. Le fonti storiche possono essere materiali, visive, scritte e orali. I fossili non sono fonti attendibili. Gli studiosi del passato analizzano i reperti. Nei fossili si sono conservate le parti dure degli animali. Nello scavo stratigrafico si procede per strati. I reperti più antichi sono sepolti negli strati più profondi del terreno.
• • • • • • • •
2
V F V F V F V F V F V F V F V F
Numera in ordine cronologico le fasi della fossilizzazione e scrivi le relative spiegazioni. ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................
................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................
................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................
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LA STORIA DELLA TERRA Secondo gli scienziati, l’Universo si è formato circa 14 miliardi di anni fa da un’enorme esplosione chiamata Big Bang. Questa esplosione diede origine all’Universo, cioè all’insieme delle stelle e dei pianeti. 1
Alcuni pianeti cominciarono a ruotare intorno a una stella, il Sole. Tra questi pianeti c’era anche la Terra, che era una grande sfera di materia infuocata. 2
La superficie della Terra cominciò a raffreddarsi, si formò la crosta terrestre, con spaccature da cui fuoriuscivano fiumi di lava, cenere e gas. 3
I terremoti e le eruzioni vulcaniche che scuotevano la Terra fecero fuoriuscire vapori e gas bollenti che, a contatto con l’aria, formarono le nuvole. 4
Il vapore acqueo cadde sulla Terra sotto forma di piogge torrenziali che, durando per migliaia di anni, crearono i mari e gli oceani. C IMPARO A STUDIARE
t Completa. Una violenta esplosione chiamata ……………............................................... diede origine ……… ……………...................................................................................................................................................................................
Alcuni pianeti iniziarono a ruotare attorno al Sole. Tra questi pianeti …………..………… ……...............................................................................................................................................................................................
La crosta terrestre cominciò a ……….........……............................... e in seguito a piogge torrenziali si formarono i …………….................................................. e gli …………….....................................
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VAI AL QUADERNO pp. 8-10
LA STORIA DELLA TERRA
STORIA
LA FORMAZIONE DEI CONTINENTI Gli scienziati sostengono che la Terra fosse formata da un unico grande continente, la Pangea, circondato da un unico oceano, la Pantalassa. I movimenti del magma e il calore sprigionato dall’interno della Terra causarono terremoti che separarono la Pangea in grandi blocchi. Queste enormi distese di terraferma, allontanandosi lentamente, formarono i continenti, separati tra loro dagli oceani. La deriva dei continenti, cioè il loro spostamento, è in corso ancora oggi.
250 milioni di anni fa
125 milioni di anni fa
OGGI LE PAROLE DELLA STORIA
CONTINENTE: una grande estensione di terraferma.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. All’inizio la Terra era un unico continente chiamato ...................................................... ed era circondato da un unico oceano chiamato ........................................................................... A causa dei movimenti del magma e del calore, la Pangea si divise in enormi blocchi di terraferma chiamati ......................................................, separati tra loro dagli .......................................
VAI AL QUADERNO pp. 8-10
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STORIA
LA STORIA DELLA TERRA
LE PAROLE DELLA STORIA CELLULA: la parte più piccola, da cui è formato un essere vivente.
LE ERE GEOLOGICHE La storia della Terra è stata divisa in cinque lunghi periodi chiamati ere geologiche e durati milioni di anni.
PLURICELLULARI: organismi con più cellule.
L’ERA ARCAICA: I PRIMI ESSERI VIVENTI C IMPARO A STUDIARE
t Dopo aver letto il
testo, completa le frasi utilizzando le parole chiave.
Le prime forme di vita si svilupparono ................ ......................................................
I primi esseri viventi erano ....................................... ...................................................... ......................................................
Nell’acqua comparvero i ..................... ................................... e le ........ .....................................................
Col trascorrere del tempo ..................................... ...................................................... ......................................................
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I primi esseri viventi comparvero nei mari e negli oceani. Erano microscopici organismi unicellulari, cioè formati da una sola cellula, in grado di riprodursi. Questi esseri viventi erano i batteri e le alghe. Con il trascorrere del tempo, questi esseri unicellulari si unirono tra loro formando organismi più complessi, costituiti da molte cellule e perciò chiamati pluricellulari, come meduse e vermi di varie forme.
LA STORIA DELLA TERRA
STORIA
L’ERA PRIMARIA
Le alghe, per mezzo della fotosintesi clorofilliana, produssero l’ossigeno necessario alla vita di tutti gli esseri viventi. Nacquero altre piante marine e si svilupparono nei mari i primi animali formati da più cellule e i primi organismi invertebrati, cioè privi di scheletro, come coralli, spugne, stelle marine e ricci. In seguito, comparvero i primi vertebrati: erano pesci provvisti di scheletro e di branchie (organi della respirazione). I pesci, evolvendosi, diedero vita ai primi anfibi in grado di vivere sia nell’acqua che sulla terraferma. Col trascorrere del tempo, gli anfibi si adattarono completamente alla terraferma. Quando il clima si fece più arido, il corpo di alcuni anfibi si coprì di squame e iniziarono a respirare con i polmoni, evolvendosi in rettili. L’ossigeno, prodotto dalle alghe e dalle piante marine, si diffuse fuori dall’acqua formando l’atmosfera, che permise la vita sulla terraferma. La Terra si coprì di vegetazione con piante di felci e conifere; apparvero gli insetti.
LE PAROLE DELLA STORIA EVOLUZIONE: lento e graduale cambiamento di una specie vivente per adattarsi all’ambiente.
C IMPARO A STUDIARE
t Leggi le domande e
sottolinea, nel testo, le risposte con i colori corrispondenti.
- Quali furono i primi invertebrati? - E i primi vertebrati? - Quali vegetali e quali animali apparvero poi sulla terraferma?
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STORIA
LA STORIA DELLA TERRA
L’ERA SECONDARIA Durante l’Era secondaria si verificarono numerosi cambiamenti. La Pangea cominciò a dividersi nei diversi continenti e sulla Terra comparvero nuove piante e rettili come coccodrilli, tartarughe e dinosauri. Comparvero poi gli uccelli, col corpo ricoperto di penne e nuovi animali simili a scoiattoli: i primi mammiferi. Erano ricoperti di pelliccia e piccoli come topi, partorivano cuccioli completamente formati e li allattavano. Tra le piante comparvero le prime piante con fiori. I dominatori dell’Era secondaria furono i grandi rettili: i dinosauri, alcuni dei quali raggiunsero dimensioni enormi mentre altri erano più piccoli, della grandezza di un pollo. Alcuni dinosauri si adattarono a vivere nell’acqua, altri popolarono la terraferma e altri ancora si specializzarono nel volo. Tutti i dinosauri deponevano le uova in avvallamenti del terreno per proteggerle dai predatori. Avevano il corpo ricoperto di corazze, creste appuntite e corna per difendersi dagli attacchi. Molti di essi vivevano in branco. Vi erano dinosauri erbivori: erano quadrupedi e si nutrivano di vegetali; alcuni avevano sviluppato un collo lungo per arrivare alle foglie più alte e denti larghi e piatti per triturare i vegetali. I dinosauri carnivori erano bipedi: inseguivano le loro prede correndo sulle zampe posteriori e utilizzavano quelle anteriori per afferrare la preda, grazie ai loro potenti artigli. Possedevano zanne, teste enormi e denti appuntiti.
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VAI AL QUADERNO
pp. 11-12
LE PAROLE DELLA STORIA DINOSAURO: “lucertola terribile”. BIPEDI: animali a due zampe. QUADRUPEDI: animali a quattro zampe.
VELOCIRAPTOR
Velociraptor significa “veloce predatore“. Era molto più piccolo del tirannosauro ed era molto feroce. Aveva una bocca fornita di denti taglienti ed un micidiale artiglio uncinato.
STEGOSAURO
LA STORIA DELLA TERRA
Il triceratopo presentava un’enorme testa con tre lunghe corna ossee: una tozza sul naso e due più lunghe sopra gli occhi. Aveva un grosso collare osseo che serviva a proteggere il collo e le spalle. Era erbivoro.
STORIA
Il tirannosauro, era il più grande fra i dinosauri carnivori. Aveva una testa enorme e lunghi denti affilati, ricurvi e seghettati per lacerare le carni delle sue prede. Camminava sulle zampe posteriori, dotate, come quelle anteriori, di grandi artigli ricurvi. TIRANNOSAURO
TRICERATOPO
C IMPARO A STUDIARE Lo stegosauro era un erbivoro lungo fino a 9 metri ed era grosso come un elefante. Sul dorso erano presenti placche ossee che lo proteggevano. La sua coda era un’efficace arma da difesa, con placche lunghe e affilate.
t Sottolinea con il
colore verde le caratteristiche dei dinosauri erbivori e con il colore rosso quelle dei dinosauri carnivori.
VAI AL QUADERNO p. 76
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STORIA
LA STORIA DELLA TERRA
ITTIOSAURO
PTEROSAURO
Era un rettile volante. Le sue ali erano costituite da una membrana molto robusta, che gli consentiva di lanciarsi da posizioni alte e di planare a terra.
Era un rettile marino simile al delfino. Era dotato di pinne, era predatore e si nutriva di molluschi, pesci e di ittiosauri più piccoli.
SCIPIONYX DETTO CIRO Nel 1980 un paleontologo trovò il fossile di un piccolo dinosauro nei pressi di Benevento, in Campania. Questo cucciolo si chiama Scipionyx, più noto col soprannome di Ciro, risale a più di 100 milioni di anni fa. C IMPARO A STUDIARE
t Completa la tabella.
CARNIVORI ................................................................................................................................... ..................................................................................................................................
DINOSAURI ERBIVORI ................................................................................................................................... ..................................................................................................................................
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LA STORIA DELLA TERRA
STORIA
LA SCOMPARSA DEI DINOSAURI I dinosauri vissero sulla Terra per milioni di anni. Poi, improvvisamente, si estinsero. Alcuni studiosi attribuiscono la loro scomparsa alla caduta di un enorme meteorite, che sollevò una nube di polvere così densa da oscurare il Sole. Il nostro pianeta rimase senza luce e calore e morirono molte piante e molti animali, tra i quali anche i dinosauri. Secondo altri, invece, la causa potrebbe essere stata un cambiamento del clima che impedì ai dinosauri di trovare cibo per sopravvivere. Per altri scienziati, ancora, violentissime eruzioni vulcaniche e fortissimi terremoti sconvolsero la Terra, riempiendo l’atmosfera di gas irrespirabili che provocarono la morte di questi enormi rettili e di altri animali. LE PAROLE DELLA STORIA ESTINZIONE: scomparsa di una specie animale o vegetale. METEORITE: frammento di corpo celeste che vaga nello spazio e può precipitare sulla Terra. CLIMA: il complesso delle condizioni atmosferiche, caratteristiche di un territorio.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa scrivendo per ogni causa la relativa conseguenza che può aver provocato la scomparsa dei dinosauri.
La caduta di un enorme meteorite.
..........................................................................................................................
Cambiamento del clima.
..........................................................................................................................
Eruzioni vulcaniche e fortissimi terremoti.
..........................................................................................................................
VAI AL QUADERNO
p. 12
25
STORIA
LA STORIA DELLA TERRA
L’ERA TERZIARIA Con la scomparsa dei dinosauri, i mammiferi e gli uccelli diventarono sempre più numerosi. I primi mammiferi erano di modeste dimensioni. Avevano il corpo ricoperto di peli e, a differenza dei dinosauri, partorivano e allattavano i loro piccoli. Altri mammiferi, invece, erano di piccole dimensioni come topi e si nutrivano principalmente di insetti; altri mangiavano foglie, radici e germogli; altri, ancora, si nutrivano di carne. I mammiferi, non essendo più cacciati dai grossi animali e avendo più cibo a disposizione, si diffusero rapidamente e divennero i dominatori della Terra. Tra le varie specie dei mammiferi comparvero: i mammiferi erbivori, come il rinoceronte lanoso, i primi elefanti, i cavalli, i mammut, gli ippopotami; e i mammiferi carnivori, come lupi, cani, tigri dai denti a sciabola. In questa era si diffusero anche le scimmie.
CHIPTOCERATO
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X le
affermazioni corrette. La scomparsa dei dinosauri favorì la diffusione dei mammiferi. I mammiferi deponevano le uova. Alcuni mammiferi popolarono gli ambienti marini. I primi cavalli ed elefanti erano come quelli attuali. Nell’Era terziaria si diffusero le scimmie.
Gli antenati dei cavalli erano alti come un cane; le loro zampe non finivano con zoccoli, ma con tre dita.
Questo animale, come tutti i suoi simili, doveva assomigliare vagamente a un’antilope dalle corna disposte in modo bizzarro.
26
LA STORIA DELLA TERRA
Gli elefanti erano molto più bassi, avevano una proboscide corta e zanne rivolte verso il basso.
STORIA ELEFANTE
Le scimmie vivevano sugli alberi e si nutrivano di foglie e di frutti. Le loro zampe erano lunghe e agili, adatte per aggrapparsi ai rami degli alberi. Erano dotate di dita prensili con il pollice opponibile alle altre dita e ciò permetteva loro di staccare i frutti dai rami. Camminavano a quattro zampe . Alle scimmie esistenti 12 milioni di anni fa apparteneva il ramapiteco . Dalla sua evoluzione sono nate le grandi scimmie come il gorilla , lo scimpanzé e l’orango . Verso la fine dell'Era terziaria comparvero gli ominidi, gli antenati dell'uomo.
SCIMMIA
Alcuni mammiferi terrestri si adattarono a vivere nell’ambiente marino. Erano i primi cetacei, antenati di delfini, balene e capodogli. Il basilosaurus era un cetaceo simile a una balena. Era lungo fino a 18 metri e possedeva due grandi pinne anteriori e due posteriori, più piccole.
BASILOSAURUS C IMPARO A STUDIARE
t Vero o falso? Segna con una X . • • • • • • • •
Con la scomparsa dei dinosauri diminuirono i mammiferi e gli uccelli. Nello stesso periodo apparvero le prime piante con i fiori. I mammiferi avevano dimensioni notevoli. I mammiferi si nutrivano solo di insetti. Tra le specie di mammiferi comparvero i cani e i cavalli. Comparvero anche le scimmie, alle quali apparteneva il ramapiteco. Dalla sua evoluzione sono nate le piccole scimmie. Alcuni mammiferi terrestri si adattarono a vivere nell’ambiente marino.
V F V F V F V F V F V F V F V F
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STORIA
LA STORIA DELLA TERRA
DALLE SCIMMIE ANTROPOMORFE AGLI OMINIDI Verso la fine dell’Era terziaria, nelle foreste africane esistevano molte specie di scimmie e alcune di esse riuscivano a camminare sulle zampe posteriori. Queste scimmie cominciarono a evolversi in scimmie antropomorfe ovvero “simili all’uomo”. Esse potevano raccogliere il cibo che cresceva per terra senza doversi arrampicare sugli alberi. Si nutrivano di bacche, insetti e piccoli animali e vivevano sugli alberi per sfuggire ai predatori. Circa sette milioni di anni fa, in una regione dell’Africa orientale, a causa di violenti terremoti, il clima cambiò e la foresta fu sostituita dalla savana, caratterizzata da alberi sparsi, erbe alte e cespugli. In questo nuovo ambiente, alcune scimmie antropomorfe cominciarono a camminare su due zampe. Assunsero gradualmente la posizione eretta che è propria dell’uomo: per questo gli scienziati le hanno chiamate ominidi. LE PAROLE DELLA STORIA ANTROPOMORFO: dall’aspetto fisico simile all’uomo.
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VAI AL QUADERNO
p. 13
LA STORIA DELLA TERRA
La posizione eretta permise loro di scorgere i predatori oltre i cespugli e di mettersi in salvo. Gli ominidi potevano afferrare gli oggetti, raccogliere cibo e lanciare pietre grazie all’uso del pollice opponibile in grado di piegarsi e toccare le altre dita. L’uso delle mani per compiere operazioni sempre più complesse favorì lo sviluppo del cervello e dell’intelligenza. Gli ominidi impararono a vivere in gruppo, a collaborare e a comunicare con i gesti. Si nutrivano di semi, germogli, frutti, bacche e di piccole prede.
STORIA
IL POLLICE OPPONIBILE I primati (tra cui l’uomo) possono afferrare più facilmente oggetti grazie al pollice opponibile, cioè che può toccare altre dita della mano.
C IMPARO A STUDIARE
t Sottolinea nel testo le parole che si
riferiscono alla posizione eretta, all’uso delle mani degli ominidi e alla ricaduta che queste abitudini ebbero sul loro cervello. Poi rispondi alla domanda seguente.
t Quali vantaggi portò, agli ominidi, la posizione eretta e l’uso del pollice opponibile?
................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. .................................................................................................................
LA POSIZIONE ERETTA Gli ominidi camminavano in posizione eretta, erano piccoli e curvi. Essi usavano oggetti per difendersi dai pericoli e cominciarono a scheggiare le pietre per costruire i primi strumenti.
................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. .................................................................................................................
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STORIA
LA STORIA DELLA TERRA
L’ERA QUATERNARIA Nell’Era quaternaria comincia la storia dell’uomo che arriva fino all’Homo sapiens, la specie a cui noi apparteniamo. Durante quest’era ci furono le glaciazioni, caratterizzate da un abbassamento della temperatura. Le glaciazioni portarono neve e ghiacci su gran parte della Terra. A questi periodi di freddo intenso si alternarono periodi con temperature più miti. Per il freddo e la mancanza di cibo molte specie di animali scomparvero o migrarono lontano, altre si adattarono a resistere al freddo come il mammut, il rinoceronte lanoso, l’orso delle caverne, il bue muschiato, la tigre dai denti a sciabola e il cervo megacero. Molti di questi animali, terminato il periodo delle glaciazioni, scomparvero perchè non seppero adattarsi alle temperature più calde. Comparvero dei mammiferi speciali: gli ominidi, gli antenati dell’uomo. C IMPARO A STUDIARE
t Rispondi • Che cosa sono le glaciazioni? • Quali animali sopravvissero al freddo? • In quest’era comparvero dei mammiferi speciali. Quali?
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t Osserva le immagini che ricostruiscono l’aspetto degli animali estinti e per ognuno scrivi le caratteristiche che lo contraddistinguono.
ORSO DELLE CAVERNE
STORIA BUE MUSCHIATO
RINOCERONTE LANOSO
TIGRE DAI DENTI A SCIABOLA
MAMMUT
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
LA TERRA si formò con il Big Bang da cui
nacquero
il Sole.
i pianeti.
La Terra era una sfera infuocata
raffreddandosi formò
dall’interno usciva il magma
la crosta terrestre.
gas e vapore formarono le nuvole
piogge torrenziali formarono mari e oceani.
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
LA STORIA DELLA TERRA Gli scienziati hanno diviso la storia della Terra in ere, ossia in periodi di tempo lunghi milioni di anni. In ogni era sono accaduti eventi importanti.
ERA ARCAICA
In quest’era comparvero nelle acque i primi esseri viventi: gli unicellulari (batteri e alghe) e poi i pluricellulari (meduse e vermi).
ERA PRIMARIA
Comparvero i pesci e gli anfibi. Sulla terraferma si diffusero i primi vegetali e gli insetti.
ERA SECONDARIA
È l’era dei dinosauri. Nascono i primi uccelli e i primi mammiferi.
ERA TERZIARIA
I dinosauri si estinsero e si diffusero gli uccelli e molte specie di mammiferi. Da alcune scimmie ebbero origine gli ominidi, gli antenati dell’uomo.
ERA QUATERNARIA
È il periodo dell’evoluzione dell’uomo dagli ominidi all’Homo sapiens.
VAI AL QUADERNO pp. 14-15
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VERIFICO LE MIE 1
COMPETENZE
Metti in ordine le informazioni, numerandole da 1 a 4.
La superficie della Terra raffreddandosi formò la crosta terrestre con spaccature da cui fuoriuscivano fiumi di lava, vapori, cenere e gas.
I pianeti, tra cui la Terra, che era una grande sfera di materia infuocata, cominciarono a ruotare intorno a una stella, il Sole.
Enormi masse di vapore generarono le nubi che provocarono piogge interminabili, formando i mari e gli oceani.
Una grande esplosione, il Big Bang, diede origine all’Universo, cioè all’insieme delle stelle e dei pianeti.
2
Collega ogni parola al suo significato.
Big Bang
L’insieme delle stelle e dei pianeti
Universo
Grande esplosione
Crosta terrestre Magma
3
Materiale incandescente Parte più esterna del pianeta Terra
Come si sono formati i continenti?
................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................
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VERIFICO LE MIE 4
• • • • • • • • • • •
COMPETENZE
Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
Gli scienziati hanno diviso la storia della Terra in ere. I primi esseri viventi erano acquatici. Gli uccelli esistevano prima dei pesci. Dagli anfibi si svilupparono i primi rettili. I dinosauri, sia erbivori che carnivori, deponevano le uova. La scomparsa dei dinosauri non favorì la diffusione dei mammiferi. I mammiferi si sono evoluti nel corso del tempo. Sulla Terra c’è sempre stato lo stesso clima. Verso la fine dell’Era terziaria comparvero alcune scimmie antropomorfe. Nell’Era quaternaria ci furono le glaciazioni. L’Era terziaria è detta anche Era dell’evoluzione dell’uomo.
V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F
5 Inserisci nella casella DC se la frase si riferisce a un dinosauro carnivoro
o DE se si riferisce a uno erbivoro.
• • • • • •
Aveva denti appuntiti e teste enormi. Aveva una coda molto potente che usava come frusta. Possedeva potenti artigli. Si nutriva di piante. Inseguiva le prede correndo sulle zampe posteriori. Aveva denti appiattiti e artigli poco sviluppati. 6 Quali sono le ipotesi fatte dagli studiosi sulla scomparsa dei dinosauri?
Completa lo schema.
SCOMPARSA DEI DINOSAURI Cambiamento del clima La temperatura ..................... .............................................................
Cambiamento ambientale Ci furono grandi eruzioni .......................................
Evento eccezionale L’impatto del meteorite con ..................................................
.............................................................
.............................................................
.............................................................
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LA STORIA DELL’UOMO Durante l’Era quaternaria comparvero gli ominidi, a cui fecero seguito i primi uomini. Con la comparsa dell’uomo sulla Terra ha inizio il periodo che gli studiosi chiamano Preistoria. La Preistoria viene divisa in Paleolitico e Neolitico: il Paleolitico, o “Età della pietra antica o scheggiata”, e il Neolitico, o “Età della pietra nuova o levigata”. Ciò che differenzia il Paleolitico dal Neolitico è il modo in cui l’uomo lavorava la pietra per produrre utensili. La Storia, invece, ha inizio 5000 anni fa con l’invenzione della scrittura. 2,5 milioni di anni fa
12000 anni fa
5000 anni fa
PREISTORIA PALEOLITICO Età della pietra antica
NEOLITICO Età della pietra nuova
STORIA INVENZIONE DELLA SCRITTURA
C IMPARO A STUDIARE
t Dopo aver letto il testo, completa le frasi. Il lungo periodo della Preistoria si divide in ........................................ e ................................................ Il Paleolitico è un periodo molto lungo, e significa ............................................................................. Il Neolitico significa ......................................................................................................................................................
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VAI AL QUADERNO
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LA STORIA DELL’UOMO
STORIA
UNA LENTA EVOLUZIONE La specie umana, come le altre specie, ha subito una lenta evoluzione. Gli scienziati sostengono che l’antenato più antico dell’uomo potrebbe essere vissuto circa 5 milioni di anni fa in Africa e che, nell’arco di circa 4 milioni di anni, è avvenuta una lenta trasformazione del corpo degli ominidi: da quadrupedi sono diventati bipedi. A questi fecero seguito i “primi uomini” fino ad arrivare all’uomo moderno o Homo sapiens. I ritrovamenti dei paleontologi testimoniano che ci sono state diverse specie che hanno vissuto contemporaneamente, almeno per alcuni periodi. Uomo di Neanderthal Homo habilis Australopiteco Homo sapiens Homo erectus
LE PAROLE DELLA STORIA EVOLUZIONE: lo sviluppo lento e graduale di una specie vivente.
C IMPARO A STUDIARE
t Osserva l’ immagine che ricostruisce l’evoluzione dell’uomo. Cosa noti?
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
L’AUSTRALOPITECO Uno dei primi ominidi di cui si trovano le tracce è l’Australopiteco, vissuto circa 3 milioni e mezzo di anni fa nella savana dell’Africa sud-orientale, lungo la Rift Valley. Era alto poco più di un metro e si differenziava dalle altre scimmie perché aveva un cranio più grande e un cervello più sviluppato. Camminava in posizione eretta e poteva usare le mani per raccogliere il cibo e afferrare pietre e bastoni per difendersi. L’Australopiteco di giorno si spostava alla ricerca del cibo e di notte trovava rifugio sugli alberi. Questi ominidi erano onnivori, cioè si nutrivano di radici, bacche, frutti, semi, germogli, ma anche di insetti e di piccoli animali. A Laetoli, in Tanzania, sono state scoperte impronte lasciate dagli Australopitechi. Queste impronte si sono conservate perché, impresse su cenere vulcanica bagnata, sono state seccate dal Sole e dimostrano che l’Australopiteco camminava su due gambe.
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LE PAROLE DELLA STORIA AUSTRALOPITECO: significa “scimmia del sud” perché questo ominide è stato trovato nell’Africa del Sud.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X la risposta giusta.
Gli Australopitechi comparvero in: Europa Africa Gli Australopitechi camminavano: su quattro zampe in posizione eretta
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
STORIA
IL RITROVAMENTO DI LUCY Nel 1974 in Etiopia, nella Rift Valley, venne ritrovata buona parte di uno scheletro fossilizzato di Australopiteco femmina vissuto oltre 3 milioni di anni fa. Gli scienziati la chiamarono Lucy perché durante gli scavi gli studiosi stavano ascoltando la canzone dei Beatles “Lucy in the sky with diamonds”. Studiandone le ossa, hanno potuto ricostruire il suo aspetto fisico e capire come viveva. Lucy era una giovane donna di circa 20 anni, era alta poco più di un metro e pesava circa 25 chili. Il suo cranio era più grande di quello delle scimmie, aveva l’arcata sopracciliare sporgente e camminava in posizione eretta. Aveva una grossa mandibola e una robusta dentatura e ciò fa pensare che fosse vegetariana, poiché bacche selvatiche e radici richiedono una lunga masticazione. La mano di Lucy aveva il pollice opponibile. C IMPARO A STUDIARE
t Completa la carta di identità di Lucy.
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Peso:
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Abilità:
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
L’HOMO HABILIS L’Homo habilis comparve in Africa circa 2 milioni e mezzo di anni fa. L’Homo habilis (“uomo abile”) è così chiamato dagli studiosi perché sviluppò la capacità di lavorare la pietra. L’Homo habilis era alto circa 125 -135 cm, pesava 37- 40 kg. Aveva il cervello più sviluppato rispetto a quello degli Australopitechi. È stato il primo a costruire un primitivo utensile chiamato chopper (leggi “ciopper”), realizzato con la selce, una pietra che si rompeva facilmente percuotendola con un’altra. Con questo attrezzo di pietra scavava il terreno, tagliava carni, pelli, legno e pianC IMPARO A STUDIARE te. Fu proprio questa abilità manuale che gli t Completa. permise di progredire. L’Homo habilis comparve in L’Homo habilis, come l’Australopiteco, era Africa circa ............................................. nomade e si spostava continuamente in cerca Sviluppò .................................................... di cibo. Si riparava nelle caverne o costruiva ............................................................................ ripari provvisori con rami e pietre. Aveva il cervello ................................. Era onnivoro: si nutriva di bacche, frutti, ra............................................................................ dici, di piccoli animali e resti abbandonati dai Sapeva costruire ................................. carnivori. ............................................................................ L’Homo habilis viveva in gruppi di famiglie o Era nomade. Si riparava in ........ clan e comunicava con gesti ed emettendo ............................................................................ suoni. ............................................................................
LE PAROLE DELLA STORIA
Era onnivoro
SELCE: roccia durissima. Si trova soprattutto lungo i fiumi, sulle spiagge o sui versanti delle montagne.
............................................................................
NOMADE: è una persona che non ha dimora stabile.
...........................................................................
ONNIVORO: che si nutre di qualsiasi cibo.
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Viveva in
..........................................
....................................................
L’Homo habilis comunicava con gesti e .............................................
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
STORIA
L’HOMO ERECTUS L’Homo erectus, comparso circa 1 milione e mezzo di anni fa in Africa, a causa dei cambiamenti climatici si spinse verso l’Asia e l’Europa. L’Homo erectus aveva il cervello più sviluppato rispetto ai suoi antenati. Migliorò la tecnica della lavorazione della pietra e, scheggiandola su entrambe le facce, ottenne uno strumento a forma di mandorla e tagliente sui due lati: l’amigdala. Questa venne utilizzata come coltello per tagliare la carne, come raschiatoio per pulire le pelli, ma anche per scavare la terra ed estrarre tuberi e radici. L’Homo erectus era nomade e abile cacciatore, si riparava in caverne o costruiva capanne con tronchi d’albero e rami. Viveva in gruppi di famiglie: i maschi cacciavano e le donne raccoglievano i vegetali; sviluppò una prima forma di linguaggio. I paleontologi hanno riservato il termine di Homo ergaster alla popolazione dell’Homo erectus di cui sono stati trovati resti in Africa orientale. La parola “ergaster” deriva dal greco antico e significa “lavoratore”. Questi ominidi erano molto abili nel manipolare la pietra, riuscendo a scheggiarla su entrambi i lati.
Diffusione dell’Homo erectus.
Amigdala.
C IMPARO A STUDIARE
t Sottolinea nel testo le
risposte alle domande, rispettando il colore di ognuna. Poi esponi le informazioni.
- Quando e dove comparve l’Homo erectus? - Cosa significa la parola “ergaster”? - Cosa maneggiava con molta abilità l’Homo ergaster?
VAI AL QUADERNO
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
LA SCOPERTA DEL FUOCO L’Homo erectus conosceva il fuoco e per primo capì che poteva usarlo per scaldarsi; per illuminare il suo rifugio; per cuocere le carni rendendole più digeribili; per indurire le punte di legno delle lance; per tenere lontani gli animali di notte, ma anche per spaventarli durante la caccia e spingerli verso trappole o dirupi, dove era più facile ucciderli. Iniziò prima a mantenere accesi i rami infuocati colpiti dai fulmini e, in seguito, imparò ad accendere il fuoco percuotendo tra loro due pietre fino a ottenere delle scintille che incendiavano l’erba secca messa lì accanto. Oppure strofinava un bastoncino su un’assicella di legno duro fino a ottenere un forte calore che sprigionava una fiamma. Il focolare divenne ben presto il centro della vita di gruppo. Intorno al fuoco si riunivano le famiglie. Ciò permise lo sviluppo del linguaggio e delle conoscenze e favorì la socializzazione.
C IMPARO A STUDIARE
t Sottolinea nel testo
gli usi del fuoco. Poi completa.
Illuminava il rifugio; proteggeva dal freddo; ........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ...........................................................
• In che modo L’Homo erectus imparò ad accendere il fuoco? ........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ...........................................................
LE PAROLE DELLA STORIA SOCIALIZZAZIONE: la vita che si svolge con gli altri, in gruppo.
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IL PALEOLITICO
IN ITALIA
LA PINETA DI ISERNIA Tracce dell’Homo erectus sono state trovate anche in Italia. Nel 1979, vicino a Isernia, in Molise, gli studiosi hanno scoperto uno dei siti archeologici più importanti d’Europa. I paleontologi vi hanno trovato ossa di vari animali: bisonti, elefanti, rinoceronti, orsi, ippopotami, cinghiali, daini, e resti di anfibi, tartarughe, uccelli e pesci. Lo studio di queste ossa e di alcune tracce di argilla rossastra dimostrano che questi ominidi conoscevano l’uso del fuoco. L’accampamento sorgeva vicino al fiume Carpino in una zona paludosa a causa delle continue inondazioni. Così gli uomini, per poter costruire capanne su questo terreno, formavano un pavimento disponendo ordinatamente ossa di bisonte, corna di cervo, zanne di elefante. Gli studiosi hanno ritrovato anche strumenti per cacciare, fatti di selce scheggiata, materia prima presente in abbondanza nei pressi dell’accampamento.
Denti di un bambino.
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
L’UOMO DI NEANDERTHAL LE PAROLE DELLA STORIA MIGRAZIONE: spostamento di specie animali per il bisogno di cibo e di clima favorevole.
L’uomo di Neanderthal comparve a partire da 200000 anni fa in Europa e in parte dell’Asia. Il nome deriva dal fatto che i suoi resti fossili furono ritrovati nella valle di Neander in Germania (Europa). Non era molto alto, ma la sua corporatura era tozza e robusta, aveva un cervello sviluppato Per procurarsi il cibo andava a caccia di grossi animali, pescava con l’aiuto di lance trote e salmoni, di cui erano ricchi i fiumi, mentre le donne e i bambini si occupavano della raccolta dei vegetali.
Ossa di mammut.
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Per difendersi dal freddo realizzava indumenti con pelli di animali cacciati. L’analisi dei denti dimostra che l’uomo di Neanderthal li utilizzava per masticare le pelli al fine di renderle morbide e lavorabili.
LA STORIA DELL’UOMO
Era nomade perché seguiva le migrazioni degli animali di grossa taglia di cui era cacciatore. Viveva in clan per risolvere insieme ai suoi simili i problemi della sopravvivenza. Costruiva capanne, fatte con ossa e pelli, e utensili in legno, pietra levigata, osso e corno piuttosto elaborati. Sapeva utilizzare il fuoco per cuocere i cibi, illuminare le capanne e riscaldare. I Neanderthal furono tra i primi a dipingere graffiti sulle pareti delle caverne e a seppellire i morti. I corpi venivano sotterrati in posizione rannicchiata, ornati di gioielli e circondati da utensili. Ciò fa supporre che gli uomini credessero all’esistenza di una vita dopo la morte.
L’UOMO DI ALTAMURA Nel 1993 in una grotta, nei pressi di Altamura, in Puglia, è stato ritrovato uno scheletro intero di uomo di Neanderthal. Il fossile appartiene a un adulto alto 1 metro e 65, risalente a un periodo tra 187000 e 130000 anni fa. Dallo studio di questo scheletro gli scienziati hanno ricavato importanti informazioni sul Neanderthal.
IL PALEOLITICO
STORIA
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X
l’affermazione corretta.
L’uomo di Neanderthal era esile e alto. Comunicava con la scrittura. Costruiva capanne e utensili più complessi. Usava un linguaggio gestuale. Seppelliva i morti, mettendo accanto ai corpi oggetti del defunto. Si era adattato ai climi caldi. Masticava le pelli per renderle più morbide. Preferiva non vivere in gruppo. Conosceva e usava il fuoco.
Ricostruzione di donna di Neanderthal.
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
L’HOMO SAPIENS
C IMPARO A STUDIARE
Durante il periodo delle glaciazioni, circa 200 mila anni fa, visse l’Homo sapiens. Originario dell’Africa, ha probabilmente iniziato a spostarsi verso l’Asia e l’Europa alla ricerca di cibo, fino a raggiungere e popolare tutti i continenti del mondo.
t Sottolinea nel testo le
Era alto e robusto, simile all’uomo moderno. Il suo nome significa “uomo sapiente”: aveva infatti un cervello ben sviluppato. Le mascelle e i denti erano forti e resistenti, poiché la sua dieta era basata prevalentemente sulla carne.
- Quando e dove comparve l’Homo sapiens? - Che caratteristiche aveva? - In che modo viveva? - Quali abitudini aveva?
risposte alle domande, rispettando il colore di ognuna. Poi esponi le informazioni.
Era nomade e viveva in clan, gruppi di famiglie sempre più numerose. All’interno del gruppo venivano distribuiti i compiti. Si riparava in grotte naturali o in capanne costruite con rami, ossa e zanne di mammut ricoperte di pelli di animali. Era cacciatore e pescatore. Per riscaldarsi e cucinare utilizzava il fuoco.
Utilizzava, oltre la selce, materiali diversi come osso, avorio, legno e conchiglie per realizzare utensili di vario tipo: asce e lance per la caccia; arpioni per la pesca; raschiatoi, punteruoli e aghi per la lavorazione delle pelli. Vestiva con abiti fatti con pelli di animali per ripararsi dal freddo. Usava un linguaggio complesso. Seppelliva i morti.
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VAI AL QUADERNO pp. 21-22
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
STORIA
L’UOMO DI CRO-MAGNON A Cro-Magnon in Francia, nel 1868, furono ritrovati resti di Homo sapiens. Si trattava di scheletri umani vicino a un focolare. L’uomo di Cro-Magnon aveva un cervello ben sviluppato e utilizzava un linguaggio fatto di molte parole. Viveva in tribù, era nomade e, per procurarsi il cibo, praticava la caccia e la pesca. Le donne si occupavano della cura dei bambini, raccoglievano frutti, semi e radici, cucivano abiti e pelli con cui coprivano le capanne. Uomini e donne indossavano gioielli fabbricati con conchiglie, ossa e denti di animali. L’uomo di Cro-Magnon aveva sviluppato la capacità di esprimersi con un linguaggio più complesso, attraverso cui poteva tramandare ai più giovani le conoscenze apprese. L’uomo di Cro-Magnon sviluppò delle capacità artistiche come dimostrano le pitture rupestri rinvenute nelle grotte di Lascaux.
Pitture rupestri rinvenute nelle grotte di Lascaux.
LE PAROLE DELLA STORIA TRIBÙ: comunità composta da numerose famiglie.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. A Cro-Magnon in Francia, nel 1868, furono ritrovati resti di ............................................... L’uomo di Cro-Magnon aveva un cervello ben ................................................. ed era simile all’uomo di oggi. Era .................................... e si occupava di ................................................................... per procurarsi il cibo. Viveva in ................................... dove le ....................................... si occupavano della cura dei bambini e della raccolta di frutti. Uomini e donne realizzavano ..................................... che indossavano. L’uomo di Cro-Magnon sviluppò un ................................... più complesso e delle capacità ................................., come dimostrano le ................................ rinvenute ......................................................
VAI AL QUADERNO pp. 21-22
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FACCIAMO
CITTADINANZA
C PARLIAMONE
t Rispondi. • Ritieni giusto che all’interno di un gruppo ognuno abbia dei compiti ben precisi? • Cosa pensano a tal proposito i tuoi compagni di classe? • In che modo collabora ogni componente della tua famiglia?
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VIVERE IN GRUPPO Vivere e collaborare con gli altri è una necessità dell’uomo. Abbiamo scoperto che, nella storia dell’uomo, vivere in gruppo ha favorito la sopravvivenza. Alcuni studiosi affermano che questo è uno dei bisogni che spinsero l’uomo a formare le prime comunità, composte da famiglie che vivevano insieme. Tutti avevano un compito e cercavano di rendersi utili agli altri, collaborando per soddisfare i bisogni comuni. Anche oggi, gruppi di persone collaborano per il raggiungimento di uno scopo comune; ciò avviene in famiglia, a scuola, in una squadra sportiva.
FACCIAMO
CITTADINANZA
IN FAMIGLIA In ogni gruppo sociale ciascuno ha dei compiti e rispetta delle regole. In famiglia gli adulti hanno il compito di prendersi cura dei bambini e questi, a loro volta, devono collaborare e obbedire ai genitori.
• Sei d’accordo sui compiti che svolgi? ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................
A SCUOLA Anche in classe ci sono compiti e regole.
• Qual è il compito dell'insegnante? ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................
• Quali regole devono rispettare gli alunni? ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
Nome
Cosa faceva
Dove viveva
AUSTRALOPITECO
costruiva arnesi di pietra.
in piccoli gruppi nella savana.
HOMO HABILIS
camminava eretto, cacciava, scheggiava la pietra, si esprimeva con gesti e suoni.
in piccoli gruppi in caverne. Era nomade.
Com'era
Alimentazione
alto poco piĂš di un metro, braccia lunghe. Bipede
bacche, radici, piccoli animali.
alto tra il metro e 25 e il metro e 35.
vegetali, carne cruda di piccoli animali.
aveva una forte muscolatura.
vegetali, carni di animali.
cacciava,
in caverne o in su entrambe le capanne. facce, accendeva il Era fuoco. Si esprimeva nomade. scheggiava la pietra
HOMO ERECTUS
con gesti e suoni.
UOMO DI NEANDERTHAL
realizzava utensili, cacciava, cuoceva, dipingeva graffiti sulle pareti delle grotte. Seppelliva i morti.
in caverne o di corporain capanne. vegetali, tura tozza e Era carne cotta. robusta. nomade.
realizzava utensili, cacciava, cuoceva, HOMO SAPIENS
dipingeva graffiti sulle pareti delle grotte. Seppelliva i morti. Si esprimeva con le parole.
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VAI AL QUADERNO p. 24
in caverne o in capanne. Era nomade.
simile a noi.
vegetali, carne cotta.
VERIFICO LE MIE 1
COMPETENZE
Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
Gli Homo hanno continuato la loro evoluzione nel corso delle ere. Gli Australopitechi non erano delle scimmie antropomorfe. Gli ominidi avevano sviluppato il pollice opponibile. L’uomo di Neanderthal viveva in Europa. Gli ominidi non camminavano in posizione eretta. L’Homo habilis realizzò i chopper. L’Homo erectus si riparava sugli alberi. L’Homo sapiens comunicava con il linguaggio.
• • • • • • • • 2
V F V F V F V F V F V F V F
Collega le seguenti informazioni al tipo di Homo corrispondente.
Camminava in posizione eretta. Aveva un cervello piccolo. Era onnivoro, dormiva sugli alberi. Aveva un cervello più sviluppato dell’Australopiteco. Era molto abile a scheggiare le pietre (chopper). Più alto di statura, cervello più sviluppato. Produceva armi e utensili. Imparò ad accendere e a utilizzare il fuoco. Molto simile all’uomo di oggi, viveva in gruppo, inventò e perfezionò nuovi utensili, conosceva il linguaggio, iniziò a seppellire i morti.
3
V F
Homo sapiens
Australopiteco
Homo habilis
Homo erectus
Numera in ordine cronologico l’evoluzione dell’uomo.
51
STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
IL PALEOLITICO Si viveva vicino ai corsi d’acqua in caverne naturali riscaldate dal fuoco oppure in capanne ricoperte di pelli, costruite utilizzando tronchi, ossa e zanne di mammut. Le donne si prendevano cura dei bambini e si dedicavano alla raccolta dei vegetali (frutti, bacche, radici) e della legna per accendere il fuoco. Per difendersi dal freddo, le donne impararono a realizzare indumenti con pelli di animali, raschiate e cucite con aghi di osso e fili realizzati con i tendini di animali. Si utilizzava la selce, l’ossidiana e altri materiali per produrre utensili. Gli uomini si dedicavano alla caccia e praticavano la pesca. Si realizzavano pitture e graffiti all’interno delle caverne. I defunti venivano sepolti.
52
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
STORIA
C TUTTI INSIEME
t Aiutandoti con le
immagini e le relative didascalie, scrivi con i compagni di classe un testo collettivo.
53
STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
A CACCIA NEL PALEOLITICO Per catturare grandi animali come gli orsi e i mammut, l’Homo sapiens cacciava in gruppo. Gruppi di cinque o sei cacciatori preparavano una trappola, scavando un’enorme buca nel terreno e la ricoprivano di foglie e rami. Una volta individuato un mammut, i cacciatori cercavano di isolarlo dal branco con urla e torce accese. I cacciatori inseguivano la preda spingendola verso la trappola o verso un precipizio. Quando l’animale era caduto, lo colpivano ripetutamente con lance e bastoni. Dall’animale abbattuto si ricavavano la carne, le pelli e le ossa, che venivano utilizzate per costruire capanne, utensili e monili.
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C IMPARO A STUDIARE
• Quali animali venivano cacciati? • Come veniva catturata la preda? • Che cosa si ricavava dall’animale?
NUOVE ATTIVITÀ, NUOVI STRUMENTI L’Homo sapiens imparò a costruire armi e utensili sempre più complessi per svolgere le sue attività.
STORIA E TECNOLOGIA CLIL
PALAEOLITHIC TOOLS
Con la selce, pietra dura che si rompe senza sgretolarsi, costruiva asce e lance per la caccia, raschiatoi e bulini per forare e conciare le pelli.
axe
Perfezionò l’uso dell’osso e dei corni di animali per fabbricare ami e arpioni per pescare. Inventò le bolas, strumenti formati da pietre legate fra loro con corde, per immobilizzare le prede durante la caccia. Le bolas venivano fatte ruotare velocemente e poi lanciate sull’animale.
spear
Inventò l’arco, una nuova arma che permetteva di colpire la preda da lontano. L’uomo, lanciando a distanza le frecce che teneva in una faretra, si teneva lontano dagli animali rendendo più sicura la caccia.
harpoon
Con l’osso realizzò il propulsore, un bastone che fungeva da prolungamento del braccio. La lancia, incastrata nel propulsore, poteva essere lanciata più lontano.
hook
Per estrarre le radici fabbricò il bastone da scavo, formato da un’amigdala forata al centro dove veniva infilato un bastone.
• Quali attrezzi costruì l’Homo sapiens lavorando materiali diversi? ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL PALEOLITICO
NASCE L’ARTE L’uomo di Cro-Magnon sviluppò delle capacità artistiche, come dimostrano le pitture rupestri che gli archeologi hanno trovato all’interno di numerose caverne in Europa, in Spagna ad Altamira e in Francia a Lascaux. Sono pitture e graffiti, realizzati sulla roccia delle caverne, che raffigurano animali e scene di caccia. Per dipingere, gli uomini realizzavano colori naturali ricavati dalla terra e mescolati con acqua e grasso di animale. Stendevano questi colori, usando pennelli fatti con peli di animali. I graffiti sono incisioni praticate nella roccia che veniva raschiata con strumenti duri e molto appuntiti. Oltre ai graffiti, gli uomini del Paleolitico cominciarono a realizzare statuette in avorio e in pietra rappresentanti figure femminili, che rimandavano all’idea di nascita. La Venere di Willendorf è una delle più famose statuette risalenti al Paleolitico. Raffigura una donna, ed è scolpita in pietra dipinta con ocra rossa.
VERSO IL COMPITO DI REALTÀ
PICCOLI ARTISTI Realizza con i tuoi compagni graffiti che rappresentano scene di caccia e di vita quotidiana degli uomini del Paleolitico.
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La Venere di Willendorf, una delle più famose veneri del Paleolitco.
C IMPARO A STUDIARE
t Rispondi. • • • • • •
Dove sono stati ritrovati i resti di pitture rupestri? Cosa dipingeva l’uomo di Cro-Magnon? Come faceva a fabbricare i colori? Cosa usava per dipingere? Con quale tecnica veniva realizzato un graffito? Cos’altro producevano gli uomini del Paleolitico?
LA STORIA DELL’UOMO
Queste pitture avevano un significato magico. I cacciatori credevano che avessero il potere di favorire la caccia. Sui dipinti sono stati trovati buchi praticati con punte di lancia e impronte di mani intorno agli animali raffigurati. Sono riti magici che gli uomini facevano prima della caccia, per aumentare il proprio coraggio e per assicurarsi numerose prede. Questi riti erano guidati da uno sciamano, uno stregone ritenuto autorevole dagli uomini del villaggio. I cacciatori, individuata la preda, dovevano ripetere gli stessi gesti usati nel rito affinché la caccia fosse fortunata.
IL PALEOLITICO
STORIA
C IMPARO A STUDIARE
t Sottolinea nel testo le risposte alle domande, rispettando il colore di ognuna. Poi esponi le informazioni.
- Quale significato avevano per l’Homo sapiens i dipinti sulle pareti delle grotte? - Chi era lo sciamano? - Perché sulle pareti delle grotte gli uomini lasciavano impronte e segni con le lance? - Cosa dovevano fare i cacciatori perché la caccia fosse fortunata?
CLIL
CAVE ART
The painting represents a hunting scene. There is a prehistoric horse. This type of art is “cave art”.
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IL PALEOLITICO
IN ITALIA
IN VIAGGIO NELL’ARTE PREISTORICA In Italia esistono molti siti archeologici, dove sono stati rinvenuti reperti del periodo Paleolitico. A Finale Ligure (in Liguria, in provincia di Savona) ci sono delle grotte che si affacciano sul mare. In quella più estesa, chiamata Grotta delle Arene Candide 1 , è stata rinvenuta la sepoltura di un adolescente di circa 15 anni, alto più di 170 centimetri. Si pensa che fosse stato ucciso da un orso delle caverne durante una battuta di caccia. Gli studiosi l’hanno soprannominato “Il giovane principe” per lo straordinario corredo funebre, costituito da un copricapo fatto di conchiglie, una collana di conchiglie e denti di cervo, ciondoli e bracciali di conchiglie e avorio di mammut. Nelle grotte dei Balzi Rossi in Liguria 2 , sono state ritrovate alcune statuette femminili, alte circa 5 centimetri, scolpite su pietra e chiamate Veneri. Probabilmente simbolo di maternità e di fecondità. All’interno delle grotte, sulle pareti, ci sono alcune incisioni rupestri. La più famosa rappresenta un cavallo con un corpo possente e il muso simile a quello di un asino. In queste grotte sono stati trovati resti di animali e quattordici sepolture umane, tutte di individui appartenenti alla specie Cro-Magnon e risalenti a circa 25 mila anni fa. Accanto ad alcune sepolture sono stati trovati anche i loro corredi: lame di selce ed elementi di vestiario, ornati con conchiglie, denti di cervo e di mammut. In Sicilia, sulle pareti di alcune grotte vicino Palermo e nella Grotta del Genovese 3 , sull’isola di Levanzo (Egadi), sono state rinvenute pitture e incisioni raffiguranti animali, uomini, pesci.
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IL PALEOLITICO
IN ITALIA
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3
3
t Osserva il “Fregio dei tori” della grotta di Lascaux (Francia) eseguito 17000 anni fa.
• Quali animali riconosci? .................................................................................................. ..................................................................................................
• Perché l’uomo preistorico ha realizzato questo dipinto? .................................................................................................. ..................................................................................................
• Secondo te come hanno realizzato questa pittura? ....................................................................................................................................................................................................................
• Quale titolo daresti a questa immagine? ....................................................................................................................................................................................................................
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FACCIAMO
CITTADINANZA
I PRIMITIVI DI OGGI I Masai vivono nel cuore dell’Africa, fra la Tanzania e il Kenya. Si dedicano principalmente all’allevamento e sono organizzati in clan. Le abitazioni, fatte di sterco e di fango amalgamati e spalmati su una struttura di rami, hanno una forma ovale, un’altezza di due metri e sono senza finestre. All’interno sono suddivise in tre parti: una zona per cucinare, la stanza dove dorme il padre con i figli maschi e la stanza dove dorme la madre con le figlie femmine. Sempre all’interno si trova un altro recinto, che divide i vitelli dagli agnelli. Nei villaggi più grandi esistono scuole per i bambini, dove imparano l’inglese e studiano la loro lingua madre, il masai. Quando crescono, i bambini possono continuare a studiare in scuole che si trovano, però, a decine di chilometri di distanza dal villaggio.
Maschera Masai.
C IMPARO A STUDIARE
• Dove vivono i Masai? ...................................................... ......................................................
• Quali sono le loro abitudini di vita? ...................................................... ...................................................... ...................................................... ...................................................... ......................................................
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FACCIAMO
CITTADINANZA I Masai hanno una società patriarcale, in cui ogni decisione è presa dagli uomini anziani del villaggio. La loro cultura ha un grande rispetto per gli anziani, che hanno potere decisivo quasi assoluto. Il padre dà il nome ai figli che, fino ai dodici anni, portano al pascolo vitelli e agnelli mentre le femmine portano l’acqua e aiutano in cucina. Le donne raccolgono la legna, si occupano della casa, e cucinano. I Masai venerano un dio che si chiama Enkai e si rivela con colori diversi in base all’umore, e aiuta gli uomini in caso di bisogno.
C TUTTI INSIEME
t Dividetevi in gruppi
e ogni gruppo svolga una ricerca sugli uomini primitivi del nostro tempo: i Turkana, i Samburu, i Rendille. Confrontate i loro stili di vita, inserendoli in una tabella.
Questo popolo non usa strumenti musicali e i canti sono accompagnati da danze e da cori di sole voci. Le donne cantano mentre lavorano e per lodare i propri figli. In tempi remoti, i Masai vestivano di pelli colorate con colori vegetali. Ora usano coperte di cotone, chiamate “shuka”, rosse e nere, mentre le donne preferiscono lunghe tuniche blu, rosse e nere. Calzano sandali in cuoio e ornano le caviglie e i polsi con bracciali di cuoio, di legno, di perline o di metallo. Forano i lobi degli orecchi per inserire oggetti via via sempre più grandi.
C CLASSE CAPOVOLTA vai a pagina 144
• Secondo te, quale sarebbe il modo migliore di aiutare i popoli primitivi? .................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................
• Cosa ne pensano a riguardo i tuoi compagni di classe?
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
VITA DI GRUPPO Gli uomini costruivano attrezzi e si dedicavano alla caccia e alla pesca. Le donne si dedicavano alla raccolta dei vegetali, si prendevano cura dei bambini, raschiavano le pelli degli animali uccisi per ottenere indumenti. ATTIVITĂ€ Raccolta di vegetali, caccia e pesca. ABITAZIONI
IL PALEOLITICO
Vivevano in caverne e in capanne fatte di tronchi, ossa e pelli di animali. UTENSILI Asce, lance, bolas, arpioni, bastoni da scavo, archi, propulsori. Materiali adoperati: pietra scheggiata, osso e legno. ARTE Statuette, graffiti, dipinti rupestri. RELIGIOSITĂ€ I morti venivano seppelliti.
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VERIFICO LE MIE 1
COMPETENZE
Completa.
• Nel Paleolitico o “Età della pietra antica” gli uomini impararono a ............................................. ...............................................................................................................................................................................................................
2
Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
Nel Paleolitico: • L’uomo viveva sugli alberi. • Le donne cucivano con fili di seta. • Le donne realizzavano oggetti ornamentali. • Gli uomini realizzavano utensili scheggiando la pietra e altri materiali. • La caccia non veniva effettuata in gruppo. • Venivano realizzati utensili per la caccia. • Gli uomini ci hanno lasciato solo sculture. • Il clima rigido obbligò uomini e donne a vestirsi con pelli di animali cacciati. • La scoperta del fuoco fu una conquista importantissima.
3
V F V F V F V F V F V F V F V F V F
Cancella con una X le scene che non appartengono al Paleolitico.
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IL NEOLITICO IL NEOLITICO, ETÀ DELLA PIETRA NUOVA Circa 12000 anni fa i ghiacciai iniziarono a sciogliersi e il clima in Europa divenne più mite. I paesaggi cambiarono, crebbero boschi e praterie e si svilupparono nuove specie di piante: le latifoglie (querce, betulle), i cereali (orzo, grano) e i legumi (lenticchie). I grandi mammiferi dei climi freddi, come i mammut e le tigri dai denti a sciabola, si estinsero mentre altri, come le renne, gli alci e gli orsi, migrarono più a Nord nei luoghi più freddi. Al loro posto si diffusero capre, pecore, montoni, cinghiali e bovini. Gli uomini cambiarono le loro abitudini di vita, iniziarono a coltivare i terreni e ad allevare gli animali. Da nomadi diventarono sedentari e nacquero i primi villaggi. L’agricoltura e l’allevamento diventarono le principali attività dell’uomo, che perfezionò la lavorazione della pietra rendendola più levigata. Questo periodo è chiamato Neolitico o “Età della pietra nuova”. Gli studiosi parlano di rivoluzione neolitica per le grandi trasformazioni che avvennero nel modo di vivere degli uomini con importanti conseguenze sulla loro salute, sulle abitudini e sulla vita sociale. La fine del Neolitico segna la fine della Preistoria e l’inizio della Storia. LE PAROLE DELLA STORIA SEDENTARIO: che non si sposta dal luogo in cui abita.
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LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
STORIA
C IMPARO A STUDIARE
t Numera gli eventi che
caratterizzarono il Neolitico.
I paesaggi mutarono. Il clima divenne piĂš mite. I ghiacciai iniziarono a sciogliersi. Si svilupparono nuove specie di piante: latifoglie, cereali e legumi. Gli uomini iniziarono ad allevare gli animali.
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
L’AGRICOLTURA Durante la raccolta di frutti e di erbe, le donne si accorsero che dai semi messi sotto terra nascevano nuove piante. Capirono che, per ottenere piante ricche di frutti, era necessario prendersi cura del terreno, irrigare i campi e interrare al momento opportuno i semi raccolti. Nacque l’agricoltura. L’uomo cominciò a modificare l’ambiente in base ai propri bisogni. Le prime piante ad essere coltivate furono i cereali (orzo, grano, farro, avena), i legumi (lenticchie, piselli) e, infine, piante che producevano fibre tessili come il cotone e il lino. Il consumo di legumi permise all’uomo di nutrirsi di nuove proteine e, con i chicchi macinati e impastati con l’acqua, le donne fecero le prime focacce. Il miglioramento dello stile alimentare allungò la vita degli uomini. La scoperta dell’agricoltura avvenne prima nei villaggi lungo i fiumi le cui acque rendevano più facile l’irrigazione dei campi. Per svolgere meglio i lavori agricoli, l’uomo iniziò a fabbricare nuovi attrezzi.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. Nel Neolitico furono le ......................................... ad accorgersi che dai semi sotto terra nascevano nuove piante. Nacque l’.............................................. Le prime piante a essere coltivate furono i ............................, i ......................... e piante che producevano ....... .....................................................
Il miglioramento dell’alimentazione allungò la ........................... degli uomini che, per lavorare meglio il terreno, fabbricarono nuovi .....................................................
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NUOVI ATTREZZI DA LAVORO
STORIA E TECNOLOGIA
L’uomo, nel Neolitico, ideò nuovi strumenti per rendere il lavoro dei campi, meno faticoso e più produttivo. Per ottenere campi coltivabili abbatteva gli alberi con asce. Furono ideati falcetti per estirpare le erbacce e per tagliare le spighe dei cereali. Inventò l’aratro per la semina, conficcando un robusto bastone nel terreno e facendolo trainare dagli animali. Per ammorbidire e smuovere le zolle di terreno utilizzava la zappa. Il bastone a punta serviva per mandare in profondità il seme. Per ottenere le farine dai cereali si usarono macine di pietra. I chicchi venivano schiacciati, facendo ruotare un ciottolo in un piatto di pietra. Per muoversi sui fiumi si costruivano le prime piroghe, tronchi di albero svuotati.
t Completa le informazioni e ripeti a voce. • • • • • •
L’aratro serviva .................................................................................................................................................................... Con la zappa l’uomo .................................................................................................................................................... Utilizzava le asce per .................................................................................................................................................... Con i falcetti gli uomini ............................................................................................................................................. Le macine di pietra venivano utilizzate per ............................................................................................. Furono costruite le piroghe per ........................................................................................................................
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
L’ALLEVAMENTO Gli uomini si accorsero che alcuni animali selvatici, catturati vivi, si potevano addomesticare. Cominciarono a rinchiudere in recinti maiali, capre, pecore e mucche, perché erano una preziosa riserva di cibo. Nacque l’allevamento. Con il latte gli uomini potevano nutrirsi e fare il burro e il formaggio. La carne degli animali veniva affumicata, perché durasse più a lungo, essiccata d’estate e congelata sotto la neve d’inverno. Alcuni animali, come i buoi, venivano impiegati anche per il lavoro agricolo. Il primo animale ad essere addomesticato fu il cane, che serviva per stanare le prede durante la caccia e per tenere lontano gli animali selvatici dal villaggio. Gli uomini continuarono a cacciare animali non addomesticabili, come i montoni, gli orsi e i bufali, perché fornivano carni e pelli molto utili. L’allevamento degli animali ebbe conseguenze vantaggiose per l’uomo che poteva disporre di: • latte e carne per nutrirsi; • pelli per confezionare abiti e lana per produrre tessuti caldi, • animali da utilizzare nel lavoro dei campi.
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LE PAROLE DELLA STORIA ADDOMESTICARE: rendere un animale adatto a vivere con l’uomo. ALLEVARE: curare la crescita di un animale.
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
STORIA
C IMPARO A STUDIARE
t Riassumi il testo seguendo la traccia. • • • •
Vennero catturati alcuni animali selvatici e addomesticati. L’uomo poi iniziò ad allevarli. Alcuni animali come i buoi vennero impiegati per il lavoro agricolo. L’allevamento ebbe conseguenze vantaggiose.
t Segna con una X le affermazioni corrette. Nel Neolitico gli uomini impararono ad addomesticare e ad allevare animali. Gli uomini allevavano gli animali solo per utilizzare le loro carni. Il primo animale a essere addomesticato fu il cane. Gli uomini smisero di cacciare quando diventarono allevatori. Gli animali allevati venivano impiegati anche nei lavori agricoli. Tra gli animali domestici c’erano anche bufali e montoni.
t Osserva le incisioni che rappresentano una scena di allevamento dell’età neolitica e rispondi alle domande.
• Cosa rappresenta questa pittura rupestre? ................................................................................................ ................................................................................................ ................................................................................................
• Quali animali sono rappresentati? ................................................................................................ ................................................................................................
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
L’ARTIGIANATO L’agricoltura favorì lo sviluppo dell’artigianato poiché gli uomini avevano bisogno di nuovi strumenti per lavorare la terra e di contenitori per conservare il raccolto. Già nel Paleolitico gli uomini conoscevano l’argilla, ma è nel Neolitico che riescono a farla diventare terracotta o ceramica cuocendola. I vasi di terracotta erano più duri e impermeabili, venivano decorati, intagliati e utilizzati per la conservazione dei cibi. Poiché erano necessari molti contenitori, alcuni abitanti del villaggio si specializzarono nella produzione di vasi di ceramica. Fu inventato il tornio, un disco di legno che ruotava su un perno; il disco faceva girare il blocco di argilla che veniva modellato dal vasaio. Per abbellire i vasi si cominciarono a realizzare le prime decorazioni con semplici incisioni fatte con strumenti appuntiti, poi si passò all’uso dei colori naturali per dipingere i disegni.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X la risposta giusta.
L’agricoltura e l’allevamento favorirono lo sviluppo: del denaro dell’artigianato La terracotta si forma dall’argilla: bagnata cotta Il telaio era lo strumento usato per: tessere tosare gli animali
Gli uomini sapevano già intrecciare rami e gambi di piante erbacee per ottenere stuoie e canestri. Con l’allevamento si accorsero che potevano intrecciare anche il pelo delle pecore, delle capre e dei montoni. Tosavano gli animali e lavoravano il pelo fino a ottenere un unico filo che veniva intrecciato con l’uso del telaio. Nacque la tessitura e le donne, aiutandosi anche con pettini e aghi d’osso, fabbricavano abiti in tessuto da sostituire a quelli in solo pellame.
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LA FILATURA E LA TESSITURA
STORIA E TECNOLOGIA
Le donne si accorsero che il pelo ottenuto dalla tosatura delle capre e delle pecore poteva essere trasformato in un filo sottile rigirandolo intorno a un bastoncino, il fuso. Ebbe così inizio la filatura a cui seguiva la tessitura: i fili venivano intrecciati tra di loro per fare stoffe, coperte e tappeti, utilizzando i telai. Sulla parte alta del telaio venivano fissati dei fili verticali, chiamati ordito, che venivano tesi utilizzando pesi di argilla posti all’estremità inferiore. Con la spola, intorno alla quale era legato il filo, la tessitrice creava un intreccio, la trama, che dava forma al tessuto passando la spola alternativamente sopra e sotto i fili dell’ordito. Vennero anche utilizzate fibre vegetali come il lino e il cotone.
Il telaio era in legno ed era costituito da pali orizzontali e verticali. Nel telaio venivano montati dei fili verticali chiamati ordito, tenuti tesi da dei pesi in pietra con un buco al centro. Grazie alla spola, la tessitrice intrecciava all’ordito in senso orizzontale altri fili, la trama, e tutti insieme formavano un tessuto resistente.
C IMPARO A STUDIARE
t Utilizzando le parole chiave esponi il testo.
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
LA SCOPERTA DEI METALLI L’ultimo periodo del Neolitico, circa 8000 anni fa, viene chiamato “Età dei metalli” perché l’uomo fece una scoperta molto importante. Si accorse che alcune rocce a contatto con il fuoco fondevano e poi, raffreddandosi, tornavano dure. Ciò accadeva perché queste rocce contenevano metalli. CLIL
L’ETÀ DEL RAME
All’inizio gli uomini lavorarono il rame che era facilmente malleabile e si fondeva a temperature non troppo elevate. Con il rame ricavarono utensili e ornamenti. Oltre al rame, si cominciarono a fondere anche lo stagno, l’oro e l’argento.
AGE OF...
copper
L’ETÀ DEL BRONZO
Successivamente scoprirono che il rame, fuso con lo stagno, formava un metallo più resistente: il bronzo. Con il bronzo costruirono armi, elmi, scudi e utensili da lavoro.
bronze L’ETÀ DEL FERRO
Solo molto più tardi gli uomini scoprirono il ferro. La lavorazione di questo metallo era più difficile e solo i fabbri riuscivano a farlo. Con il ferro venivano prodotti oggetti più resistenti e armi più forti.
C IMPARO A STUDIARE
t Cancella la parola errata. • • • •
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Durante il Neolitico furono scoperti: l’ossidiana ● i metalli. Il primo metallo fu il bronzo ● il rame. L’Età dei metalli si suddivide: in due periodi ● in tre periodi. Gli uomini scoprirono solo più tardi lo stagno ● il ferro.
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CLIL
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p. 27
iron
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
STORIA
IL FABBRO La fusione dei metalli concluse l’Età della pietra e segnò un cambiamento decisivo nelle abitudini dell’uomo. La capacità di estrarre e fondere i metalli diede origine ad un nuovo mestiere, quello del fabbro. Il fabbro spezzava le rocce contenenti minerali di metalli in più parti e le introduceva in forni di pietra alimentati a legna. Raccoglieva il metallo fuso e lo colava in stampi resistenti al fuoco. Quando il metallo si era raffreddato e solidificato, toglieva l’utensile ottenuto dallo stampo, lo lucidava e lo affilava. Se lo stampo utilizzato era di pietra, poteva essere riutilizzato. Se invece era di argilla, si spaccava facilmente e non era più recuperabile.
Diversi utensili realizzati in metallo.
C IMPARO A STUDIARE
t Osserva le immagini e numera da 1 a 3, nel giusto ordine, le fasi di lavorazione dei metalli.
Il metallo fuso viene versato in uno stampo resistente al fuoco. Il fabbro estrae l’utensile dallo stampo dopo che il metallo si è raffreddato e solidificato. Il fabbro spezza le rocce contenenti metalli e le introduce nel forno.
VAI AL QUADERNO
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
I PRIMI VILLAGGI C TUTTI INSIEME
t Aiutandoti con le
immagini, scrivi con i compagni di classe un testo collettivo.
L’agricoltura e l’allevamento cambiarono profondamente le abitudini degli uomini. Per coltivare la terra e per occuparsi della crescita dei cuccioli di animali, gli uomini dovevano rimanere a lungo nello stesso luogo. Da nomadi divennero stanziali. Costruirono le loro prime abitazioni stabili e nacquero i primi villaggi. Le decisioni per la comunità venivano prese da un consiglio di anziani, ma più spesso da un solo capo. In caso di pericolo gli uomini diventavano guerrieri per difendere il villaggio. Nel villaggio c’era anche uno sciamano, che invocava le forze della natura per avere un raccolto abbondante e per tenere lontane le catastrofi come siccità, terremoti e inondazioni. Le abitazioni erano costituite da capanne fatte di legno, con il tetto in paglia o frasche, oppure si utilizzavano argilla e paglia. Venivano anche costruite delle palizzate intorno alle capanne e alle case per difendere il villaggio dagli animali selvatici.
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LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
Sulle rive dei laghi venivano costruite le palafitte, capanne di legno e paglia sostenute da pali conficcati sul fondo del lago. Queste abitazioni erano collegate alla terraferma con ponti mobili che potevano essere ritirati per difendersi dai pericoli.
STORIA
Museo delle Palafitte del lago di Ledro.
I primi villaggi sorsero vicino ai fiumi perché gli uomini potevano utilizzare l’acqua per usi domestici, per pescare, per irrigare i campi e abbeverare gli animali. I villaggi erano abitati da diversi nuclei familiari: nacquero le prime tribù. Ad ogni componente furono assegnati compiti particolari. Le donne filavano col fuso e tessevano con il telaio per ottenere tessuti e tappeti; si prendevano cura dei figli; si dedicavano all’agricoltura e alla conservazione dei cibi; macinavano i cereali. Gli uomini fondevano i metalli per fabbricare utensili, collane, bracciali e armi. Altri realizzavano vasi e ciotole lavorando l’argilla col tornio. I bambini aiutavano i genitori, i quali insegnavano loro come svolgere i compiti assegnati. Si collocavano dolmen e menhir nei luoghi sacri.
S T E A M
Costruiamo un telaio
Divisi in piccoli gruppi, utilizzando una scatola di scarpe, uno stecco da gelato, forbici e filo colorato, costruite un telaio rudimentale e provate a tessere come le donne del Neolitico, seguendo le istruzioni dell’ insegnante. VAI ALLA GUIDA
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
IL VILLAGGIO DI ÇATAL HÜYÜK In Turchia gli archeologi hanno ritrovato i resti di un villaggio risalente a circa 9000 anni fa. È il villaggio neolitico di Çatal Hüyük. In questo villaggio non c’erano strade. Sorgeva vicino a un fiume e le case erano addossate le une alle altre. L’entrata delle abitazioni, fatte con mattoni di argilla e paglia, mescolati con acqua e poi essiccati, era sui tetti. Sulla terrazza c’era una botola che permetteva alle persone di entrare nelle stanze. Per salire sul tetto e passare da una casa all’altra, si utilizzavano delle scale di legno. In caso di pericolo, le scale venivano ritirate e le botole chiuse. L’interno delle abitazioni era semplice, con una sola stanza illuminata da lucerne, collocate dentro vani scavati nei muri. Al centro vi era un focolare con sedili per sedersi e piattaforme più alte per dormire. La maggior parte delle attività del villaggio si C IMPARO A STUDIARE svolgeva sui tetti e ciò permetteva anche di difent Rispondi alle domande, dersi con rapidità da eventuali attacchi nemici. ma prima sottolinea le Tra le case erano custodite pecore e capre e vi risposte nel testo. erano luoghi sacri dipinti in onore della Dea Ma• In quale Paese sono dre che rappresentava la fecondità. stati ritrovati i resti di un antico villaggio neolitico? • Come erano costruite le case? • Come facevano gli abitanti di questo villaggio a entrare in casa? • Da quante stanze erano costituite le abitazioni? • A chi erano dedicati i dipinti raffigurati fra le case?
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LA STORIA DELL’UOMO
STORIA
IL NEOLITICO
LE CLASSI SOCIALI La vita delle comunità era sempre più complessa e si formarono categorie diverse per ricchezza e potere, chiamate classi sociali. Le classi sociali erano disposte a piramide. Al vertice c’era il capovillaggio ma, con lo sviluppo delle città, si nominò un re a cui vennero attribuiti molti poteri. Sotto di lui c’erano i funzionari, ai quali era affidata la gestione della città; i sacerdoti, che si occupavano dei riti religiosi; e i guerrieri, che avevano il compito di difendere la città dai nemici e di conquistare nuove terre. All’interno della comunità vi erano poi artigiani, commercianti, contadini e pastori, che si occupavano di procurare il cibo e tutto ciò di cui c’era bisogno. Vi erano infine gli schiavi che svolgevano i lavori più faticosi.
Re Funzionari Guerrieri e sacerdoti Artigiani e commercianti Contadini e pastori Schiavi
C IMPARO A STUDIARE
t Collega ogni classe sociale al suo compito. commerciante
celebrazione dei riti
sacerdote
produzione di cibo
guerriero
scambio di merci
agricoltore
difesa della città e conquista di nuovi territori
funzionario
gestione della città
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
IL COMMERCIO Con la nascita dei mestieri, gli uomini cominciarono a scambiarsi i prodotti. In un primo momento, gli abitanti del villaggio scambiavano le loro merci con quelle prodotte dai villaggi vicini. Nacque così il baratto, che fu la prima forma di commercio. Con il tempo, gli scambi si estesero anche alle regioni lontane e nacque il lavoro dei mercanti, persone che si occupavano di trasportare e scambiare le merci. Scambiavano utensili con tessuti, con sale (molto ricercato per conservare a lungo la carne e il pesce), con l’ossidiana (una pietra molto dura con cui si si fabbricavano punte di frecce, lame taglienti e oggetti artistici).
LE PAROLE DELLA STORIA BARATTO: scambio diretto di un prodotto con un altro prodotto. COMMERCIO: attività economica basata sullo scambio di merce con altra merce o denaro.
L’invenzione della ruota e del carro favorì maggiormente questi scambi. Il commercio era importante anche per scambiare cultura, cioè idee, tecniche e usanze tra una popolazione e l’altra. Le ruote inizialmente erano di legno pieno, poi furono costruite con cerchioni e raggi che le rendevano più resistenti.
Incisioni rupestri raffiguranti un carro.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa le frasi e ripeti a voce. • • • • •
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Con la nascita dei mestieri gli uomini cominciarono ..................................................... Questo tipo di scambio si chiama ................................................................................................... Nacque il lavoro dei .................................................................................................................................... L’invenzione della ruota e del carro .............................................................................................. Contemporaneamente si diffondeva anche la .....................................................................
IL NEOLITICO
IN ITALIA
ÖTZI, L’UOMO VENUTO DAL GHIACCIO Nel 1991 fu ritrovato da due tedeschi sul ghiacciaio del Similaun, sulle Alpi dell’Alto Adige, il corpo di un uomo, vissuto 5000 anni fa, che il ghiaccio aveva conservato con i suoi indumenti e l’equipaggiamento. Gli storici lo hanno chiamato Ötzi dal luogo del suo ritrovamento. Per gli studiosi è stata una scoperta molto importante perché è la testimonianza di come vivevano gli uomini del Neolitico. Gli studiosi hanno scoperto che Ötzi aveva all’incirca 40 anni e che fu colpito mortalmente alle spalle da una freccia.
t Formula alcune ipotesi: • Perché Ötzi si trovava lassù? ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ......................................................................
Era alto circa 1,60 m e pesava circa 50 kg.
• Per quale motivo fu ferito mortalmente? ......................................................................
Sul corpo aveva diversi tatuaggi.
...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ...................................................................... ......................................................................
Indossava una cintura in cuoio.
Una ricostruzione di Ötzi esposta al Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano.
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
LA RELIGIONE E L’ARTE Gli uomini del Neolitico facevano cerimonie religiose per vari scopi: per una buona semina, un raccolto abbondante, per scongiurare un’inondazione. Pensavano che i fenomeni naturali dipendessero dalle divinità e, con preghiere e riti, cercavano di renderle favorevoli. I sacerdoti o sciamani offrivano agli dèi i prodotti della terra per ottenere la loro benevolenza. Anche il culto dei defunti acquistò sempre maggior importanza. Nacquero così i luoghi sacri dove gli uomini innalzarono dei monumenti in pietra di grandi dimensioni, i megaliti, che significa “grandi pietre”. Essi erano i menhir e i dolmen. I primi sono gigantesche pietre infisse nel terreno con immagini che forse rappresentano la divinità protettrice dei defunti; i dolmen, invece, sono megaliti più piccoli, formati da due pietre conficcate nel terreno sulle quali è posta orizzontalmente una grossa lastra. A Göbekli Tepe, in Turchia, gli archeologi hanno ritrovato i resti di un antico tempio in pietra dell’epoca neolitica. Era formato da una grande struttura con quattro recinti circolari e da molte pietre a forma di T, alte fino a tre metri e decorate con immagini di tori, leoni, formiche e altri animali. I menhir sono pietre gigantesche infisse nel terreno, quasi sempre con immagini scolpite.
80
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
STORIA
Nei luoghi sacri sono state rinvenute statuette in terracotta che rappresentano la Dea Madre. Si pensa, infatti, che rappresentassero la maternità e la fertilità. A Stonehenge, in Gran Bretagna, si trovano megaliti disposti in forma circolare. Gli studiosi pensano che il luogo sarebbe stato utilizzato per scopi rituali, ma potrebbe aver avuto la funzione di osservatorio astronomico per osservare gli astri, capire le fasi lunari, il percorso del Sole e l’alternarsi delle stagioni.
Dolmen.
Nel Neolitico anche il culto dei defunti acquistò sempre di più una maggiore importanza. I morti venivano sepolti nei luoghi sacri, ponendo accanto a loro, cibo, armi, gioielli che potevano servire al defunto nella vita dopo la morte.
La Dea Madre seduta, con accanto due leonesse.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • • • • • • • • •
Gli uomini del Neolitico non facevano mai cerimonie religiose. Pensavano che gli dèi controllassero i fenomeni naturali. Nei luoghi sacri gli uomini innalzarono i megaliti. I dolmen e i menhir sono statuette in pietra che rappresentano divinità. A Gobekli Tepe sono stati ritrovati i resti di un tempio neolitico. I disegni ritrovati nel tempio raffiguravano fiori e piante. A Stonehenge si trovano megaliti disposti in forma circolare. Nel Neolitico il culto dei defunti acquistò meno importanza. Nei luoghi sacri sono state rinvenute statuette in terracotta.
V F V F V F V F V F V F V F V F V F
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STORIA
LA STORIA DELL’UOMO
IL NEOLITICO
LA SCRITTURA Gli scambi commerciali diventarono sempre più numerosi e i mercanti cominciarono ad avere bisogno di registrare in forma scritta i loro scambi di merci. Nacque la necessità di incidere su tavolette di argilla dei segni che rappresentassero la quantità e il tipo di merci. Questi segni vengono chiamati pittogrammi. In seguito, per scrivere più velocemente, i mercanti utilizzarono segni più semplici, simili a cunei: fu la prima forma di scrittura, chiamata cuneiforme. L’invenzione della scrittura segna la fine della Preistoria e l’inizio della Storia. Da questo momento in poi gli storici hanno avuto a disposizione documenti scritti per ricostruire il passato. Le prime testimonianze di scrittura si trovano nelle tavolette scoperte a Uruk, in Mesopotamia, su cui sono registrati elenchi di capi di bestiame e sacchi di grano. I primi documenti scritti, infatti, sono soprattutto elenchi di merci. In seguito, si utilizzò la scrittura per fissare le leggi.
Tavoletta con elenco di merci risalente al 3000 a.C. circa. Scrittura cuneiforme.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. La scrittura fu inventata per registrare ........................................................................................................... I primi segni di scrittura furono i ....................................................................... In seguito i mercanti usarono segni più semplici a forma di ........................................................ Con l’invenzione della scrittura ebbe inizio la ............................................... e terminò la ....................................................
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
ABITAZIONI L’uomo diventa stanziale. Costruisce i villaggi. Le abitazioni erano capanne di legno con il tetto in paglia o frasche, oppure di argilla e paglia. Sulle rive dei laghi venivano costruite le palafitte. ATTIVITÀ Agricoltura, allevamento, artigianato, commercio.
IL NEOLITICO
ORGANIZZAZIONE SOCIALE All’interno del villaggio si differenziano i lavori. Gli uomini si dedicano alla pesca, all’agricoltura e all’allevamento. Le donne filano, tessono, si prendono cura dei figli e macinano i cereali. Acquista importanza dapprima il capovillaggio, ma, con lo sviluppo delle città, nasce la figura del re.
UTENSILI Aratro, zappa, falcetto, tornio, telaio. Materiali usati: pietra, legno, argilla. RELIGIOSITÀ L’uomo adora le forze della natura. Il culto dei defunti acquista maggiore importanza. Per onorare gli dèi vengono costruiti grandi monumenti in pietra: i megaliti. VAI AL QUADERNO p. 28
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VERIFICO LE MIE 1
COMPETENZE
Colora solo i cartellini con informazioni che riguardano l’uomo del Neolitico.
Fabbricava chopper.
Lavorava i metalli.
Praticava il baratto. 2
Scoprì il fuoco.
Allevava gli animali.
Era nomade.
Coltivava le piante.
Rispondi.
• Cosa significa la parola “Neolitico”? .........................................................................................................................................................................
• Quali cambiamenti portò la scoperta dell’agricoltura nella vita dell’uomo? .........................................................................................................................................................................
• Quali attrezzi furono inventati per coltivare i campi? .........................................................................................................................................................................
• Quali vantaggi ricavò l’uomo dall’allevamento? .........................................................................................................................................................................
• Perché l’invenzione del telaio fu una conquista importante? .........................................................................................................................................................................
• Come furono utilizzati i metalli? .........................................................................................................................................................................
3
Segna con una X l’affermazione corretta.
I villaggi neolitici sorgevano vicino ai fiumi. Il fabbro lavorava l’argilla. La scrittura nacque per registrare gli scambi di merci. Inizialmente gli uomini scrivevano sulla carta. Il primo metallo a essere lavorato fu il ferro. L’aumento delle merci portò alla nascita del commercio. L’uomo del Neolitico adorava le forze della natura. L’invenzione della scrittura segna l’inizio della Storia.
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VERIFICO LE MIE 4
COMPETENZE
Segna con una X gli oggetti inventati nel Neolitico.
5 Leggi le frasi e scrivi nel riquadro P se si riferisce all’uomo del Paleolitico,
N se si riferisce all’uomo del Neolitico. Viveva di caccia e di raccolta. Si spostava da un luogo all'altro. Si nutriva di quello che offriva l'ambiente. Costruì utensili per coltivare. Scoprì il fuoco. Cacciava gli animali. Diventò agricoltore e allevatore.
Conosceva la tessitura e la ceramica. Usava come attrezzi pietre scheggiate. Viveva in rifugi provvisori. Viveva in capanne o palafitte. Sapeva levigare la pietra.
6 Segna con una X l’affermazione corretta.
Il baratto è: un attrezzo agricolo uno scambio di merci senza denaro
La rivoluzione neolitica è: una rivolta di cacciatori la scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento
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COMPITO DI REALTÀ
JURASSIC PARK: IL DIORAMA DEI DINOSAURI I dinosauri sono tra le creature più affascinanti della Preistoria, forse perché il loro mondo è in parte ancora misterioso e da scoprire. Come lo immaginate? Lavorando in piccoli gruppi, provate a ricostruire una scena dell’età dei dinosauri, curando con attenzione sia gli animali che il paesaggio. Pur rispettando le informazioni storiche, date ampio spazio alla vostra creatività, utilizzando le tecniche che preferite.
COSA TI SERVE: › Scatola di cartone; › cartoncini colorati, fogli da disegno; › immagini di dinosauri e/o modellini di dinosauro; › matita, gomma, forbici a punta tonda; › colla stick e vinilica;
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› pastelli e pennarelli; › tempere, pennelli, acqua; › carta alluminio, glitter rosso, cotone idrofilo; › legnetti, sassolini, materiali da riciclare o di risulta.
COME FARE: 1
2
3
4
5 6
7
Sui fogli da disegno, progettate il vostro diorama. Decidete insieme quale paesaggio rappresentare e stabilite quali materiali saranno necessari. Se deciderete di rappresentare su carta i dinosauri, cercate immagini su vecchi libri o immagini da stampare e colorare, tramite i motori di ricerca. Colorate tutte le parti della scatola, avendo cura di distinguere la terra, il cielo ed eventualmente il mare o i corsi di acqua. Quando la scatola sarà pronta, usando materiali diversi, arricchite il paesaggio con i particolari: nuvole con cotone idrofilo; lava del vulcano con glitter rosso; rocce con carta alluminio; sassolini per le rocce; legnetti per gli alberi, e così via. Aspettando che la colla si asciughi bene, preparate i vostri dinosauri, poi incollateli nella scatola. Quando il lavoro sarà pronto, presentatelo alla classe, spiegando quali materiali avete usato, quale scena avete immaginato. Parlate delle abitudini di vita dei dinosauri che avete scelto e dell’habitat che avete riprodotto nel diorama. Proponete ai vostri insegnanti di allestire una mostra dal titolo “Jurassic Park… secondo noi”.
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE: › In quale parte del lavoro sei stato bravo? › In cosa credi di dover migliorare? Quanto ti è piaciuta questa attività? Come valuti il tuo lavoro? Qual è il tuo stato d’animo alla fine del lavoro?
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CHE COS’È LA GEOGRAFIA? La “Geografia” è la scienza che studia, descrive e rappresenta i paesaggi della Terra. Essa studia gli ambienti naturali del nostro pianeta e i fenomeni che li modificano, come il clima e le trasformazioni operate dall’uomo. Se un ambiente non è stato modificato dall’uomo è un “paesaggio naturale”. Se l’ambiente naturale è stato modificato dall’azione dell’uomo è un “paesaggio artificiale” o “paesaggio antropico”. LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA GEOGRAFIA: viene dal greco “Geo”, che vuol dire “Terra”, e “graphia”, “descrizione”, e significa descrizione della Terra.
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VAI AL QUADERNO p. 30
GEOGRAFIA
IL GEOGRAFO E I SUOI AIUTANTI
Cartografo
Il geografo è lo scienziato che esplora attentamente un territorio e ne descrive sia gli elementi naturali sia gli elementi antropici costruiti dall’uomo. Per descrivere i paesaggi il geografo raccoglie informazioni, si procura carte geografiche, utilizza apparecchiature come computer e satelliti, collabora con altri studiosi. Gli specialisti che aiutano il geologo sono: • il cartografo, che disegna mappe e carte geografiche con l’aiuto di fotografie aeree. • il geologo, che analizza e studia la composizione del terreno e delle rocce. • il meteorologo, che studia le caratteristiche del clima. • il biologo, che esamina la flora e la fauna dei vari ambienti. • L’antropologo, che studia la popolazione di un certo territorio.
Geologo
Meteorologo Biologo
Antropologo
VAI AL QUADERNO p. 30
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GEOGRAFIA
SPAZIO E ORIENTAMENTO
IL CARTOGRAFO Il cartografo è colui che disegna le carte geografiche e procede seguendo alcune regole fondamentali: • si procura una fotografia, scattata da un satellite o da un aereo, del territorio che vuole riprodurre; • raccoglie le misure reali del territorio che vuole rappresentare e le riduce, senza modificarne la forma e rispettando le proporzioni dello spazio reale. • rappresenta gli elementi del territorio, usando simboli per rappresentare (case, strade, ecc.) e colori convenzionali per distinguere gli ambienti terrestri (montagna, collina, pianura) e quelli acquatici (mare, fiume, lago). • prepara una legenda che spiega il significato dei simboli utilizzati.
LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA CARTOGRAFIA: scienza che si occupa della costruzione delle carte geografiche. CARTOGRAFO: tecnico che si occupa della realizzazione delle carte geografiche.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X le affermazioni corrette. Il cartografo è la persona che prepara le carte geografiche. Una carta geografica rappresenta in maniera approssimata e ridotta un territorio visto dall’alto. Sulle carte non si usano i simboli. La legenda riporta la spiegazione di che cosa significa ogni simbolo rappresentato sulla carta.
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SPAZIO E ORIENTAMENTO
GEOGRAFIA
LA RIDUZIONE IN SCALA Sulla carta geografica non è possibile rappresentare un territorio nelle sue dimensioni reali perciò va rimpicciolito. Questa operazione si chiama riduzione in scala. Il cartografo divide le misure reali di ogni elemento del territorio da rappresentare per lo stesso numero, in modo da non modificarne la forma e rispettarne le giuste proporzioni. Come vedi, l’albero è stato rimpicciolito, ma ha mantenuto le sue caratteristiche. Su ogni carta geografica il cartografo riporta la scala di riduzione utilizzata: se la scala è “1 : 100”, si legge “uno a cento” e significa che 1 centimetro sulla carta corrisponde nella realtà a 100 centimetri. Più grande è il territorio da rappresentare, più andrà rimpicciolito per essere riportato in una carta.
Qui la figura è a grandezza naturale
Qui la stessa figura è ridotta
0
23 km 1 cm
C IMPARO A STUDIARE
t Riduci la figura in scala 1 : 2 usando i quadretti.
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GEOGRAFIA
SPAZIO E ORIENTAMENTO
VARI TIPI DI CARTE Per rappresentare ambienti piccoli, come gli interni degli edifici, in cui i particolari si vedano bene, si utilizzano le piante. Le mappe rappresentano zone più ampie, come il quartiere di una città o un paese, in cui si riconoscono facilmente gli spazi occupati dagli edifici, le vie, le piazze… Per orientarsi su una mappa e individuare la posizione degli elementi rappresentati, si utilizzano le coordinate.
Pianta
Mappa A
t Osserva la pianta
della città di Firenze e individua la posizione degli elementi elencati, poi completa la tabella scrivendone le coordinate.
Piazza della Signoria
1
2
Piazza del Duomo
Ponte Vecchio
92
3
B
C
GEOGRAFIA
SPAZIO E ORIENTAMENTO
Carta fisica
Le carte fisiche riproducono gli elementi naturali di un territorio. Con l’azzurro si rappresentano i mari, i laghi e i fiumi; il marrone è utilizzato per le montagne; il verde indica le pianure e il giallo è usato per le colline. Le grandi altezze e le grandi profondità sono indicate con le tonalità più scure. Le carte politiche mostrano i confini di regioni e Stati con i loro paesi e città. Le carte tematiche rappresentano un aspetto particolare di un territorio: il clima, il numero di abitanti, le industrie, l’agricoltura, l’allevamento, la piovosità… Queste informazioni sono indicate con dei simboli spiegati nella legenda.
Carta politica
Il planisfero raffigura tutta la Terra su una superficie piana. Planisfero
Carta tematica Tarvisio
Sondrio Aosta
Trento Verona
Milano
Torino
Parma
Bologna
Genova
Mar Ligure
C IMPARO A STUDIARE
Firenze
Pisa
Ancona Perugia
Piombino
Ascoli Piceno
M
a
r
A
L’Aquila Civitavecchia Roma
t Rispondi a voce. • Quali sono le principali carte geografiche? • Che tipo di carta useresti per rappresentare la tua cameretta? • E per rappresentare il quartiere in cui abiti?
Trieste Venezia
Campobasso Benevento
Olbia
Sassari
Napoli
d
ri
at ic o
Foggia
Taranto
Mar
Oristano
Bari
Potenza
Tirreno
Cagliari
M a r
Rete stradale
Catanzaro
M
Autostrade Superstrade Strade importanti
e d
Trapani
i t e
Palermo
r r a n e o
Messina Reggio di Calabria Catania Siracusa
Mar Ionio
93
GEOGRAFIA
SPAZIO E ORIENTAMENTO
NORD
ORIENTARSI... CON I PUNTI CARDINALI Orientarsi significa sapere dove ci si trova e capire quale direzione prendere per spostarsi. Per orientarsi occorre individuare dei punti di riferimento, elementi fissi che si trovano lungo un percorso e che aiutano facilmente a riconoscere il luogo; possono essere un monumento, un edificio o una piazza, un semaforo... Quando i punti di riferimento mancano o non bastano, bisogna osservare il Sole. Già gli antichi viaggiatori si erano accorti che il Sole sorge sempre dalla stessa parte e tramonta sempre nella direzione opposta a quella in cui è sorto, così hanno potuto fissare quattro punti di riferimento, chiamati punti cardinali. Essi sono: EST:
oriente o levante è il punto dove sorge il Sole. OVEST: occidente o ponente è il punto in cui il Sole tramonta. SUD: è il punto in cui il Sole si trova a mezzogiorno e viene chiamato anche meridione. NORD: è la parte opposta al sud e viene chiamato anche settentrione o mezzanotte.
S T E A M
OVEST
EST
SUD
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. Se guardo verso il nord so che alle mie spalle c’è il ..................................., alla mia destra c’è invece l’................................... e a sinistra c’è l’.......................................
LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA ORIENTARSI: significa “trovare l’Oriente”, capire cioè dove sorge il Sole.
Costruiamo una bussola
Bastano pochi oggetti di uso comune: un piatto di carta, bastoncini di legno, ago, filo e calamita. Segui le istruzioni e costruisci la tua bussola.
94
VAI AL QUADERNO
p. 31
VAI ALLA GUIDA
SPAZIO E ORIENTAMENTO
GEOGRAFIA
CON LE STELLE Durante la notte, se il cielo è sereno, è possibile orientarsi con le stelle. I primi navigatori scoprirono una stella più luminosa delle altre: è la Stella Polare e indica sempre il nord. Prendendola come punto di riferimento, è possibile poi individuare anche gli altri punti cardinali. Per trovare la Stella Polare è necessario riconoscere un gruppo di stelle a forma di carro, la costellazione dell’Orsa Minore. La Stella Polare è quella più luminosa, all’estremità del gruppo.
La Stella Polare fa parte della costellazione dell’Orsa Minore, chiamata anche Piccolo Carro.
CON LA BUSSOLA Quando il cielo è nuvoloso, per orientarsi si può usare la bussola, uno strumento inventato dai Cinesi circa 2000 anni fa. La bussola è formata da un quadrante, sul quale sono indicati i quattro punti cardinali, e da un ago magnetico che ruota libero su un perno e indica sempre il nord.
NORD
CON LE CARTE OVEST
EST
Le carte geografiche sono molto utili per orientarsi. Su ogni carta sono sempre indicati i quattro punti cardinali. In questo modo è possibile raggiungere la destinazione desiderata.
SUD
CON IL NAVIGATORE SATELLITARE Oggi, per orientarsi, è molto più usato il navigatore satellitare rispetto alla bussola. Questo dispositivo utilizza il GPS, cioè Sistema di Posizionamento Globale, che permette di individuare la propria posizione nello spazio attraverso segnali inviati dai satelliti. Il navigatore satellitare è installato di solito su automobili e su telefoni cellulari. VAI AL QUADERNO
p. 31
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
PER ORIENTARSI NELLO SPAZIO
si utilizzano
i punti cardinali: nord, sud, est, ovest.
la Stella Polare che indica sempre il nord.
la bussola che ha un ago calamitato che indica il nord.
il navigatore satellitare che permette di individuare la propria posizione nello spazio attraverso segnali inviati dai satelliti.
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le carte geografiche
PIANTA O MAPPA: rappresenta piccoli territori.
CARTA FISICA: rappresenta gli elementi naturali di un territorio.
CARTA POLITICA: mostra i confini di regioni e Stati.
CARTA TEMATICA: rappresenta un aspetto particolare del territorio.
PLANISFERO: rappresenta la Terra su una superficie piana.
VERIFICO LE MIE 1
• • • • • • • • • •
COMPETENZE
Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
La Geografia è la scienza che studia e rappresenta la Terra. Le carte geografiche sono di diverso tipo. Nelle carte geografiche il nord è indicato sempre in basso. Per disegnare le carte geografiche il cartografo usa la scala di riduzione. La carta geografica non è simbolica. Per orientarsi nello spazio si utilizzano i punti cardinali. I punti cardinali sono cinque. La Stella Polare non indica sempre il nord. Quando c’è la nebbia si può usare la bussola per trovare il nord. Il navigatore satellitare è un moderno strumento usato per orientarsi.
V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F
2 Collega con una freccia il tipo di carta alla sua funzione.
Rappresenta il quartiere di una città.
Raffigura città, paesi, regioni, Stati.
Rappresenta spazi piccoli, come interni di edifici.
Mappa
Informa su un particolare aspetto del territorio.
Riporta solo gli elementi naturali del territorio.
Carta tematica Planisfero
Rappresenta la Terra su una superficie piatta.
Carta politica Carta fisica
Pianta
3 Rispondi alle domande riguardanti le carte geografiche.
• Quale colore rappresenta le montagne? ................................................................................... • E le pianure? ................................................................................................................................................. • Come sono orientate le carte geografiche? ............................................................................. ................................................................................................................................................................................
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GLI AMBIENTI DELLA TERRA
I PAESAGGI Sulla Terra ci sono paesaggi naturali e paesaggi antropici. I paesaggi naturali sono costituiti dagli elementi che si sono formati naturalmente: • la flora, l’insieme delle piante e dei fiori che crescono spontaneamente in un ambiente; • la fauna, l’insieme delle varie specie di animali presenti in un ambiente; • il terreno, caratterizzato da rilievi come montagne e colline o da pianure. I paesaggi antropici, invece, sono stati modificati dall’uomo, che li ha adattati alle proprie necessità costruendo strade, ponti, gallerie, città, fabbriche... LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA ANTROPICO: viene dal greco “antropos”, “uomo” e significa “modellato dall’uomo”. AMBIENTE: spazio in cui si relazionano elementi diversi (clima, flora, fauna, conformazione del territorio, modifiche apportate dall’uomo, presenza di corsi d’acqua).
CLIL
Earth is our planet. Sometimes human beings modify environment and ecosystems for their own needs.
98
VAI AL QUADERNO
p. 32
VAI ALLA GUIDA
CLIL
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
LA NATURA MODIFICA L’AMBIENTE I paesaggi geografici cambiano continuamente aspetto a causa dei fenomeni naturali. La maggior parte delle trasformazioni naturali è lentissima ma continua: il costante lavoro del vento, della pioggia e del mare erode i monti, le rocce e le coste. Ci sono poi trasformazioni violente e improvvise provocate da: • frane, improvvise cadute a terra di sassi dal pendio di una montagna; • valanghe, cadute di grandi masse di neve o ghiaccio che si staccano dai monti; • alluvioni, grandi quantità di acqua di un fiume che inondano i terreni circostanti; • terremoti, forti scosse del terreno che possono provocare crolli di edifici; • eruzioni vulcaniche, quando dalle profondità della Terra la roccia fusa e caldissima sale fino alla superficie, depositandosi vicino al cratere. Raffreddandosi dà origine a un rilievo.
Le Gole di Alcantara in Sicilia.
Capo d’Orso in Sardegna.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. Le modificazioni del paesaggio sono dovute a cause naturali come:
........................
................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................
VAI AL QUADERNO p. 34
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
L’UOMO MODIFICA L’AMBIENTE L’uomo, con il suo intervento, modifica l’ambiente e ne sfrutta le risorse per adattarlo alle sue esigenze. Realizza edifici e varie strutture, di cui ha bisogno. Costruisce strade, ferrovie, ponti su fiumi e vallate, scava tunnel e gallerie nelle montagne per facilitare i collegamenti, accorciare le distanze e rendere veloce lo spostamento di merci e persone. Costruisce dighe per produrre energia elettrica. Scava le montagne e il sottosuolo per ricavare il materiale per le costruzioni. Rende coltivabili le pianure, un tempo ricoperte di paludi. C IMPARO A STUDIARE
t Osserva i due paesaggi e per ognuno elenca gli elementi naturali e antropici.
ELEMENTI NATURALI: ................................ ............................................................................. ............................................................................. .............................................................................
ELEMENTI ANTROPICI: ..............................
............................................................................. ............................................................................. .............................................................................
10 0
VAI AL QUADERNO pp. 35-36
COLLINA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
MARE
ELEMENTI NATURALI: .............................. ........................................................................... ...........................................................................
ELEMENTI ANTROPICI: ............................
........................................................................... ...........................................................................
CITTÀ ELEMENTI NATURALI: ............. .......................................................... ........................................................... .......................................................... ...........................................................
ELEMENTI ANTROPICI: ............ .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................
10 1
GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA MONTAGNA Si chiamano montagne i rilievi naturali che superano i 600 metri di altitudine sul livello del mare. A volte si presentano come rilievi isolati, ma più spesso si trovano raggruppati (massiccio) o allineati (catena), come le Alpi e gli Appennini. La parte più alta di una montagna si chiama cima o vetta 1 . Sulle cime più alte possono esserci i ghiacciai 2 , accumuli di neve ghiacciata. I fianchi o pareti si chiamano pendii o versanti 3 , i più ripidi sono spogli e rocciosi mentre gli altri sono ricoperti di boschi. Tra i versanti si estende una zona pianeggiante chiamata valle 4 , dove si possono trovare piccoli centri abitati. Il punto più basso fra due montagne è il passo o valico 5 , e può essere attraversato per oltrepassare una catena montuosa. Il punto più basso della montagna si chiama piede 6 . 1 2 3
5 6
LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA 4
10 2
VAI AL QUADERNO
p. 38
ALTITUDINE: altezza del rilievo rispetto al livello del mare.
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
LE VALLI Tra due montagne si può trovare una zona pianeggiante, la valle, originata dai torrenti o dai ghiacciai. Quando i torrenti scorrono verso la pianura, scavano nella montagna delle valli a forma di V, molto strette e ripide. I ghiacciai che scivolano, invece, lentamente verso il basso, scavano i versanti delle montagne formando ampie valli a forma di U.
C IMPARO A STUDIARE
t Scrivi il nome corrispondente a ciascuna definizione. • • • • •
Il punto più alto della montagna. Tante montagne attaccate. Il lato di una montagna. Zona pianeggiante tra due montagne. Accumuli di neve ghiacciata.
........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ...........................................................................
10 3
GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA FORMAZIONE DELLE MONTAGNE Le montagne si sono formate milioni di anni fa a causa dei grandi movimenti della crosta terrestre. Possono essere di diversi tipi. Quando le placche della crosta terrestre si sono scontrate tra loro, sono nate le montagne per corrugamento.
Alcune montagne hanno avuto origine dalle potenti forze sotterranee che hanno sollevato alcune parti del fondale marino. Queste sono le montagne di origine tettonica.
Le montagne di origine vulcanica sono nate dalla fuoriuscita di lava che sta sotto la crosta terrestre. La lava, una volta accumulata e raffreddata, ha dato origine alla montagna.
L’EROSIONE Il vento, la pioggia, la neve, con la loro azione, trasformano le montagne e arrotondano anche le cime più alte. Questo fenomeno si chiama erosione. Ecco perché le montagne più antiche hanno le cime arrotondate e i fianchi più dolci, mentre i rilievi più giovani presentano cime aguzze e fianchi ripidi. C IMPARO A STUDIARE
t Sottolinea nel testo le risposte alle domande. • • • • •
10 4
Come si sono formate le montagne di origine tettonica? E quelle di origine vulcanica? Cos’è la lava? Come avviene il fenomeno dell’erosione? Quale conseguenza ha il fenomeno dell’erosione?
VAI AL QUADERNO
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GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
I VULCANI Il vulcano è una montagna a forma di cono, aperto alla sommità: questa apertura si chiama cratere. All’interno del vulcano c’è il magma, un materiale formato da rocce incandescenti fuse, provenienti dal centro della Terra. Durante le eruzioni, il magma sale attraverso il camino, un canale al centro del vulcano, ed esce dal cratere sotto forma di lava. La lava, rossa e caldissima, scivola lungo i versanti del vulcano e incenerisce tutto quello che incontra. Mano a mano che avanza, si raffredda, diventa solida e assume il colore nero o grigio. Insieme alla lava fuoriescono dal cratere anche gas, lapilli e cenere.
C IMPARO A STUDIARE
t Scrivi le seguenti
parole nei cartellini corrispondenti.
cratere ● camino ● magma ● lava
t Cancella gli intrusi con una X .
cratere ● magma ● vetta ● camino ● lava ● gas ● lapilli ● cenere ● versante ● valico
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
VULCANI ANCORA ATTIVI In Italia esistono vulcani attivi e vulcani quiescenti, ossia “dormienti”. I vulcani attivi sono quei vulcani che hanno eruzioni continue o separate da brevi intervalli di tempo. Fra questi ci sono l’Etna e lo Stromboli. L’Etna sorge sulla costa orientale della Sicilia, nella provincia di Catania, ed è il più alto vulcano in Europa (circa 3300 metri di altezza). Erutta sia dai quattro crateri in sommità, sia dai fianchi, con colate di magma molto liquido. Ha anche un’attività esplosiva che si manifesta con fitte colonne di cenere e gas, e con eruzioni di rocce incandescenti. Nel 2013 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità ed è continuamente controllato dai vulcanologi. Sempre in Sicilia, nell’arcipelago delle Isole Eolie, c’è lo Stromboli, un vulcano che emerge dal mare ed è caratterizzato da un’attività eruttiva conosciuta in tutto il mondo con l’aggettivo “stromboliana”. Questo vulcano, infatti, espelle, a intervalli regolari, brandelli di magma incandescente fino ad altezze di poche centinaia di metri, e riversa in mare la lava. L’Etna, in Sicilia.
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L’Etna durante un’eruzione.
Lo Stromboli.
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
I vulcani quiescenti, non sono meno pericolosi dei vulcani attivi. In Sicilia, lo sono Vulcano, Lipari, Panarea, Pantelleria e l’Isola Ferdinandea; nel Lazio, il complesso vulcanico dei Colli Albani e, in Campania, i Campi Flegrei, Ischia e il Vesuvio. Quest’ultimo, situato in provincia di Napoli, è uno dei vulcani più studiati al mondo. Risale al 79 d.C. la famosa eruzione che seppellì, sotto una fitta nube di cenere e rocce pomici, le città di Pompei e di Ercolano. Il Vesuvio è in “letargo” dal 1944 e manifesta la sua attività con fumarole e lievi fenomeni sismici. È sorvegliato giorno e notte dai vulcanologi dell’Osservatorio Vesuviano per garantire l’incolumità dei numerosi abitanti che vivono alle pendici del vulcano. La Solfatara di Pozzuoli, sempre in Campania, è dormiente come il Vesuvio, ed è uno dei 40 vulcani che costituiscono i Campi Flegrei (campi che bruciano). La Solfatara è una distesa di terra molto calda, caratterizzata da emissioni di gas e vapori dal forte odore di zolfo. Solfatara di Pozzuoli.
VERSO IL COMPITO DI REALTÀ
Montagne particolari Divisi in piccoli gruppi, dopo aver letto con attenzione il testo, provate a costruire una mappa con illustrazioni dei vulcani e brevi didascalie.
C TUTTI INSIEME
t Dividetevi in gruppi e ciascun gruppo
faccia una ricerca sui vulcani quiescenti nominati nel testo. Poi raccogliete tutti insieme le informazioni in uno schema di sintesi.
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA FLORA E LA FAUNA DELLA MONTAGNA
oltre i 3000 metri
In montagna la flora e la fauna cambiano a seconda dell’altitudine poiché, più si sale, più fa freddo, i venti sono più forti e nevica abbondantemente. Oltre i 3000 metri, la temperatura molto bassa e il terreno roccioso e ricoperto di neve e ghiaccio permettono la sopravvivenza solo dei muschi e dei licheni. A questa altezza si trovano le aquile. Tra i 2000 e i 3000 metri, il terreno è coperto da un manto erboso dove crescono bassi cespugli: il ginepro, il rododendro, e il pino mugo. Vi si trovano anche le stelle alpine e le genziane. Gli animali presenti sono la marmotta, il camoscio e lo stambecco. Dai 1000 ai 2000 metri, crescono le aghifoglie: abeti, pini, larici e betulle. Qui vivono le marmotte, i cervi, i caprioli, gli orsi, i ghiri, i gufi e gli scoiattoli.
tra i 2000 e i 3000 metri
tra i 1000 e i 2000 metri
Fino a 1000 metri, ci sono i boschi di latifoglie con querce, faggi, castagni. In autunno nel sottobosco spuntano i funghi. A questa altitudine vivono le volpi, i lupi, le lepri, i ricci, i cinghiali. fino a 1000 metri
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. • • • •
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Fino a 1000 metri ci sono boschi di .......................................................................................... Dai 1000 ai 2000 metri si trovano .............................................................................................. Tra i 2000 e i 3000 metri crescono ............................................................................................ Oltre i 3000 metri il terreno ............................. è .........................................................................
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
L’UOMO E LA MONTAGNA Vivere in montagna non è facile a causa del clima rigido e delle caratteristiche del territorio, che rendono difficile coltivare e costruire abitazioni e strade. L’uomo, tuttavia, è riuscito a sfruttare le risorse naturali presenti in montagna. I terreni di alta montagna vengono usati d’estate per portare al pascolo le mucche, le capre e le pecore. In queste zone si trovano le malghe, dove i pastori producono i formaggi. Nel fondovalle ci sono le coltivazioni di patate, orzo e alberi da frutto, in particolare mele, pere e viti. Il legname viene utilizzato per la produzione di mobili e oggetti di artigianato. Anche la pietra è un materiale impiegato per costruire le baite e nell’industria di prodotti tipici.
Pascolo.
Le bellezze naturali attirano i turisti che possono praticare sport invernali e fare escursioni durante la bella stagione. Per questo sono stati costruiti alberghi, rifugi, ristoranti e impianti di risalita. L’acqua dei torrenti viene raccolta per mezzo di dighe e utilizzata nelle centrali idroelettriche per produrre elettricità. Diga.
C IMPARO A STUDIARE
t Collega con una freccia la risorsa naturale all’attività corrispondente. Poi ripeti il testo ad alta voce, aiutandoti con le parole in grassetto.
• • • • •
legno pascoli corsi d’acqua bellezze naturali alberi da frutto e viti
coltivazioni allevamento artigianato turismo produzione di energia elettrica
VAI AL QUADERNO
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EDUCAZIONE AMBIENTALE
SALVAGUARDIAMO L’AMBIENTE Spesso l’uomo, con il suo comportamento, rischia di danneggiare le montagne e le colline. I danni maggiori sono provocati dal disboscamento. Gli alberi, tagliati senza controllo per ricavare o per fare spazio a coltivazioni e costruzioni, si diradano e non riescono più a trattenere il terreno. L’acqua delle piogge, priva di ostacoli, penetra nella terra rendendo più frequenti le frane e le valanghe. Talvolta i boschi vengono distrutti dagli incendi dolosi, appiccati volontariamente dall’uomo. Se un incendio brucia un bosco di conifere, le piante non ricrescono più. Per rimediare ai danni provocati dall’uomo a montagne e colline sono stati creati dei Parchi naturali, luoghi protetti in cui sono limitati gli elementi antropici e dove sono permesse solo le attività che rispettano la natura. Il Parco naturale più antico in Italia è il Parco Nazionale del Gran Paradiso, che si trova fra il Piemonte e la Valle d’Aosta. Nel Parco vi sono tanti tipi di piante e di animali.
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LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA VALANGA: grande massa di neve che precipita dai monti, travolgendo tutto ciò che incontra. FRANA: massa di terra che scivola dalle colline o dai monti. Se non vi sono abbastanza alberi, il terreno diventa instabile. L’acqua penetra facilmente e trascina via con forza tutto ciò che trova lungo il suo percorso.
Rispondi.
• Perché sono stati creati i Parchi naturali? • Qual è il più antico?
EDUCAZIONE AMBIENTALE
IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO Il Parco Nazionale del Gran Paradiso comprende ghiacciai, vallate, boschi e prati. È il regno degli stambecchi e dei caprioli, delle marmotte, delle lepri, degli scoiattoli e di tanti uccelli, come la pernice, il gallo cedrone, il picchio alpino e l’aquila reale. Si può visitare il parco, seguendo sentieri che si sviluppano per 450 km. Animali e piante sono sorvegliati e curati dal guardaparco, che ha il compito di far rispettare le leggi per la tutela dei boschi. LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA TUTELA: difesa, protezione.
C TUTTI INSIEME
t Divisi in gruppi, fate una ricerca per
conoscere animali e piante presenti nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Poi realizzate dei lapbook per organizzare le informazioni raccolte.
C CLASSE CAPOVOLTA vai a pagina 144
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EDUCAZIONE AMBIENTALE IL PARCO DELLA MAREMMA Il Parco della Maremma, in Toscana, è costituito per la quasi totalità da monti che corrono parallelamente al mare. La vegetazione si presenta a fasce: in prossimità del mare si addensano folte pinete o basse macchie di ginepri e di mirti; all’interno, la vegetazione è caratterizzata da alberi di lecci e olmi e da una distesa di boschi selvaggi, che ospitano caprioli, lepri, cinghiali, gatti selvatici, istrici. Il parco ospita una miriade di specie di uccelli, a cui si aggiungono in autunno beccacce e tordi. Il parco si completa con l’ambiente palustre formato da piccoli stagni di acqua salmastra, popolata in primavera da chiurli, fratini e beccacce di mare.
IL PARCO DEL CILENTO Il Parco del Cilento, in Campania, è costituito da colline. Il paesaggio è caratterizzato da boschi a macchia mediterranea con foglie caduche e alberi, come castagni, noccioli, aceri. Ospita numerose lontre, animali che rischiavano l’estinzione fino a poco tempo fa. Nel parco vivono indisturbati: il lupo, la puzzola, il tasso, il picchio nero e il nibbio.
t Rispondi. • Esiste nella tua regione un luogo interessante dal punto di vista naturalistico? • Come lo si può raggiungere? • Quali specie di vegetali sono presenti? • Quali specie di animali?
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EDUCAZIONE AMBIENTALE
PER VISITARE UN PARCO NATURALE BISOGNA RISPETTARE ALCUNE REGOLE: Segui il sentiero: camminando liberamente si potrebbero danneggiare piccoli fiori e piante. Non spezzare i rami degli alberi e non staccare la corteccia dai tronchi. Non fare baccano, potresti disturbare la tranquillità degli animali; piuttosto goditi in silenzio quei rari e preziosi istanti. Rispetta gli animali che vedi, anche se si tratta di piccoli insetti. Non raccogliere fiori, essi appartengono ai prati, agli insetti e alle farfalle. Non sradicare le piante: spunterebbero pietre; scatta, invece, qualche fotografia che ti aiuterà a ricordare. Non buttare rifiuti per terra: gettali in un contenitore adatto! Non accendere fuochi: potresti provocare incendi gravi.
t Rifletti e rispondi. • Per visitare un parco bisogna rispettare delle regole. Pensi che sia giusto? Cosa pensano, a tal proposito, i tuoi compagni?
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA COLLINA La collina è un rilievo naturale che non supera i 600 metri di altitudine. Le cime sono tondeggianti e i versanti meno ripidi di quelli della montagna. Rappresentano il paesaggio più diffuso nel territorio italiano.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X le affermazioni vere.
Le colline superano i 600 metri di altezza. I terrazzamenti si trovano sui versanti più ripidi. In collina non scorrono fiumi. I campi coltivati si trovano sui versanti più soleggiati.
Il clima è piuttosto mite e il terreno è adatto alle coltivazioni. Dove i pendii sono più scoscesi, si trovano i terrazzamenti, gradoni di terreno sostenuti da muretti in pietra per poter coltivare alberi da frutta, viti e ulivi. Tra una collina e l’altra vi sono ampie valli, in cui spesso scorrono i fiumi. Sui versanti esposti a nord si trovano boschi di castagni e di querce, mentre su quelli a sud, più soleggiati, ci sono prati e campi coltivati.
Sulla cima delle collina si trovano spesso case isolate. Bosco
Terrazzamenti
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
L’ORIGINE DELLE COLLINE Le colline hanno origini diverse e se ne distinguono quattro tipi.
1
1 Le colline tettoniche si sono formate dal sollevamento del fondale marino. Nelle loro rocce si possono trovare conchiglie. 2 Le colline moreniche hanno avuto origine milioni di anni fa dall’accumulo di rocce, sassi (chiamati morene) e ghiaia, trascinati dai ghiacciai.
2
3 Le colline strutturali sono vecchie montagne erose, consumate da pioggia, vento e neve. 4 Le colline vulcaniche sono vulcani ormai spenti e, poi, ricoperti di vegetazione. 3 PER SAPERNE DI PIÙ
Alcune colline sono formate da terreni argillosi e da rocce tenere che non riescono ad assorbire la pioggia. Quando piove, l’acqua scende rapidamente lungo i fianchi della collina scavando dei solchi profondi, chiamati calanchi, su cui non cresce la vegetazione.
4
C IMPARO A STUDIARE
t Scrivi al posto giusto le parole sottostanti. moreniche • strutturali • tettoniche • vulcaniche
• • • •
Le Le Le Le
colline colline colline colline
sono antichi vulcani spenti. ................................. sono vecchie montagne arrotondate dall’erosione. ........................... si sono formate dal sollevamento del fondale marino. .............................. sono accumuli di detriti portati a valle dai ghiacciai. ..............................
VAI AL QUADERNO p. 43
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA FLORA E LA FAUNA DELLA COLLINA Esistono colline brulle e altre ricche di vegetazione. La vegetazione spontanea è formata da boschi di alberi ad alto fusto come castagni, faggi, querce e noci. Ci sono anche piante basse del sottobosco, come felci, pungitopo, rovi. L’uomo ha sfruttato i versanti più soleggiati per piantare viti, olivi e alberi da frutto.
faggio
Nei boschi abitano numerosi tipi di animali selvatici: i ricci, le lepri, le volpi, i cinghiali, gli scoiattoli, i fagiani, le talpe. In collina si possono trovare anche varie specie di uccelli, come il passero, il merlo, l’allocco e il barbagianni. Questi ultimi sono rapaci notturni. C IMPARO A STUDIARE
t Scrivi nei cartellini il nome giusto di ogni animale tra quelli elencati.
scoiattolo • cinghiale • talpa • riccio
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castagno
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
L’UOMO E LA COLLINA La collina è un ambiente favorevole per il clima e la fertilità del terreno. I fianchi della collina non sono molto ripidi; pertanto è più facile coltivare e costruire strade e vie di comunicazione, come le ferrovie, le autostrade, gli aeroporti. Le attività principali sono l’agricoltura e l’allevamento. La coltivazione più diffusa è quella della vite, dell’ulivo e degli alberi da frutto. Per sfruttare il terreno nei versanti più ripidi, l’uomo ha costruito i terrazzamenti. Mucche, capre, pecore e cavalli sono gli animali che si allevano in collina. Dai prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento le aziende alimentari ricavano olio, vino, salumi, formaggio e conserve. Il turismo è una notevole risorsa ed è favorito dalla presenza di paesaggi naturali molto belli e di borghi antichi e castelli ben conservati. Da alcuni anni si è sviluppato l’agriturismo, un tipo di vacanza che permette ai villeggianti di vivere a contatto con la natura e di gustare i cibi prodotti nelle cascine. Prodotti dell'agricoltura.
C IMPARO A STUDIARE
t Segna con una X le affermazioni corrette. La collina è un ambiente adatto agli insediamenti umani perché: Il terreno è montuoso Il terreno è fertile Il clima è mite Sono presenti delle paludi Le vie di comunicazione sono facili da costruire
t Rispondi. • Quali sono i principali prodotti delle coltivazioni collinari? • Quali animali si allevano in collina?
VAI AL QUADERNO p. 44
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA PIANURA La pianura è una vasta distesa pianeggiante priva di rilievi situata a un’altitudine che non supera i 200 metri sul livello del mare. Questo ambiente è molto favorevole alla vita dell’uomo che, fin dall’antichità, ha iniziato a modificarlo costruendo case e ricavando campi da coltivare. In pianura si possono distinguere due tipi di paesaggio: il paesaggio rurale, la campagna, e il paesaggio urbano, la città e le zone industriali.
C IMPARO A STUDIARE
t Osserva l’ immagine e
inserisci correttamente in tabella gli elementi che la caratterizzano.
ELEMENTI DEL PAESAGGIO RURALE ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................
ELEMENTI DEL PAESAGGIO URBANO ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................
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VAI AL QUADERNO
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GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
L’ORIGINE DELLA PIANURA Le pianure hanno avuto origini diverse.
1
1. Le pianure per sollevamento si sono formate dal sollevamento dei fondali marini, spinti dai movimenti della crosta terrestre.
2
2. Le pianure vulcaniche hanno avuto origine dalla lava e dalla cenere, fuoriuscite durante le eruzioni e depositate ai piedi dei vulcani. Queste pianure sono molto fertili.
3
3. Le pianure alluvionali si sono formate dai detriti (sassi, sabbia, ciottoli…) che i fiumi, nel loro percorso verso il mare, hanno trascinato depositandoli a valle.
C IMPARO A STUDIARE Le pianure per sollevamento si sono formate dal sollevamento: dei fondali marini dei vulcani
Le pianure vulcaniche sono nate in seguito all’accumulo: di ceneri di lava e ceneri
Le pianure alluvionali hanno avuto origine dai detriti trasportati: dai fiumi dall’uomo
VAI AL QUADERNO p. 46
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
FLORA E FAUNA DELLA PIANURA Un tempo la pianura era coperta da paludi e da foreste di tigli e pioppi, ed era abitata da numerose varietà di uccelli e animali selvatici. L’uomo, per ottenere centri abitati e campi da coltivare, ha bonificato le zone paludose e della vegetazione spontanea sono rimasti pioppi, tigli e salici. Nelle zone protette ci sono boschi popolati da cinghiali e volpi. In pianura vivono altri piccoli mammiferi come il ghiro e il riccio, e diverse specie di uccelli come la rondine, il merlo, l’airone, il fagiano. Negli stagni abitano le rane, le bisce d’acqua, i rospi, le libellule e piccoli pesci. C IMPARO A STUDIARE
t Cancella gli intrusi presenti in ogni insieme. tiglio ● pino ● salice ● muschio ● pioppo ● rododendro aquila ● fagiano ● rana ● merlo ● stambecco ● airone
ginepro
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merlo
EDUCAZIONE AMBIENTALE
t Oggi le zone paludose
sono aree protette perché rappresentano l’unico ambiente per numerosi uccelli acquatici come aironi, folaghe e anatre selvatiche. Fate una ricerca sui suddetti ambienti evidenziandone le caratteristiche.
lepre
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
L’UOMO E LA PIANURA La pianura si presta a numerose attività. Il paesaggio rurale è costituito da campi destinati all’agricoltura e all’allevamento. Si coltivano soprattutto grano, orzo, alberi da frutto ed erbe per il bestiame (foraggio). Si coltivano anche la barbabietola da zucchero, il tabacco e cereali come il riso e gli ortaggi. Nelle fattorie si allevano mucche, pecore e galline, da cui si ricavano carne, latte, pollame e uova. Interno di una stalla. I prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento vengono lavorati nelle industrie. Le industrie alimentari trasformano il latte, i cereali, la frutta e gli ortaggi in prodotti finiti come formaggi, pasta e conserve. Le industrie meccaniche producono elettrodoC IMPARO A STUDIARE mestici, macchinari agricoli e veicoli. Le indut Completa. Poi esponi a voce. strie tessili confezionano tessuti e abiti mentre In pianura si praticano .................. le industrie chimiche forniscono medicinali, ..................... e ........................................... detersivi, fertilizzanti. I prodotti dell’agricoltura e Le numerose vie di comunicazione (strade, au.......................................... vengono tostrade, ferrovie e aeroporti) facilitano lo spostamento di merci e di persone. lavorati nelle .................................. Le attività dell’uomo in pianura provocano in In pianura sorgono anche le certi casi danni all’ambiente: l’uso di sostanze industrie ..............................................., chimiche in agricoltura e gli scarichi delle fable industrie ........................................... briche provocano l’inquinamento del suolo e e le industrie ....................................... delle acque. Le numerose vie di comunicazione facilitano ............ ......................................................................
Le sostanze chimiche degli scarichi delle fabbriche inquinano il .......................................... e le ............................................................ VAI AL QUADERNO pp. 46-47
12 1
GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA CITTÀ La città è un centro abitato con oltre 20000 abitanti, interamente costruito dall’uomo. La maggior parte delle città ha origini antiche e il centro storico conserva le testimonianze del passato (palazzi antichi, chiese, monumenti). Nel centro storico sono situati anche i negozi più eleganti e gli edifici importanti come il municipio, il teatro, i musei. Attorno al centro storico si sviluppa la città, divisa in zone chiamate quartieri. I quartieri residenziali sono costituiti da case, palazzi e altri edifici che offrono diversi servizi agli abitanti: scuole, biblioteche, banche, ospedali, luoghi di culto, uffici postali, mercati.
C IMPARO A STUDIARE
t Prima di rispondere alle domande, sottolinea nel testo le risposte.
• Come si chiama la parte più antica della città? • Che cos’è un quartiere? • Da quali edifici è formato un quartiere residenziale?
VERSO IL COMPITO DI REALTÀ
A SPASSO PER LA CITTA Prepara con i tuoi compagni un itinerario turistico con foto e disegni che ritraggono le bellezze artistiche della città o del paese in cui vivi.
CLIL
MY TOWN
school
12 2
hospital
VAI AL QUADERNO pp. 58-59
post office
market
police station
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
I quartieri più lontani dal centro storico formano la periferia. Qui ci sono palazzi moderni con molti piani, grandi centri commerciali, cinema, impianti sportivi come stadi, piscine e palazzetti dello sport. All'estrema periferia si trova la zona industriale con fabbriche e industrie. Le varie zone della città sono collegate da una rete di mezzi pubblici di trasporto: autobus, metropolitane, ferrovie, tram. Nelle città sono molto importanti anche le zone verdi come parchi e giardini pubblici. Queste aree sono sempre meno numerose nei quartieri urbani e perciò l'aria diventa sempre più inquinata.
GEOGRAFIA
Mezzo di trasporto pubblico.
C IMPARO A STUDIARE
t Completa. Poi esponi a voce. • La zona più lontana dal centro storico si chiama .................................................. ed è caratterizzata dalla presenza di ........................................... moderni, da grandi ............. .................................................... e da strutture sportive come ....................................................... ..............................................................................................................................................................................
• Le industrie e le fabbriche si trovano nella ............................................................................. • I quartieri della città sono collegati fra loro dai ................................................................... ..............................................................................................................................................................................
• In città servirebbe un maggior numero di
t
...............................................................................
Collega con una freccia ogni edificio alla sua funzione.
• • • • •
ospedale scuola municipio palestra museo
conservare la memoria storica governare il territorio istruire curare svolgere esercizio fisico
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce.
MONTAGNA è un rilievo che supera i 600 metri d’altitudine.
ORIGINE per corrugamento, tettonica, vulcanica.
ATTIVITÀ agricoltura, allevamento, energia elettrica, turismo.
FLORA E FAUNA • Oltre i 3000 metri crescono muschi, licheni e vivono le aquile. • Tra i 2000 e i 3000 metri crescono bassi cespugli e vivono marmotte, camosci, stambecchi. • Tra i 1000 e i 2000 metri crescono le aghifoglie e vivono numerose specie di animali. • Fino a 1000 metri ci sono boschi di latifoglie. Vivono volpi, lupi, cinghiali, ricci e lepri.
COLLINA è un rilievo che non supera i 600 metri d’altitudine.
PIANURA è una distesa di terreno pianeggiante, che non supera i 200 metri sul livello del mare.
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ORIGINE tettonica, morenica, strutturale, vulcanica. ATTIVITÀ agricoltura, allevamento, turismo. FLORA E FAUNA boschi di querce, castagni, faggi, sottobosco, animali selvatici.
ORIGINE per sollevamento, vulcanica, alluvionale.
ATTIVITÀ agricoltura, allevamento, industria, commercio e servizi.
VERIFICO LE MIE 1
COMPETENZE
Collega con una freccia ogni parola al suo significato.
• • • • • •
Cima Catena montuosa Valle Versante Piede Ghiacciaio
massa compatta di ghiaccio. fianco della montagna. punto più basso della montagna. insieme di montagne, una vicina all’altra. punto più alto della montagna. zona pianeggiante fra due versanti
2 Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
Alcune montagne hanno origine tettonica. Le montagne si modificano a causa dell’erosione. Il punto più alto della montagna non è la cima. Le colline hanno cime molto aguzze. I terrazzamenti sono costruzioni presenti in collina. Il clima della collina non è mite.
• • • • • •
V F V F V F V F V F V F
3 Completa la tabella.
CHE COS’È Montagna Collina Pianura
FLORA E FAUNA
ATTIVITÀ DELL’UOMO
.................................................
................................................. .........................................................
.................................................
................................................. .........................................................
.................................................
................................................. .........................................................
.................................................
................................................. .........................................................
.................................................
................................................. .........................................................
.................................................
................................................. .........................................................
4 Segna con una X la risposta giusta.
• • • • • •
Il centro storico è la parte più antica di ogni città. La periferia è la zona della città più lontana dal centro storico. Le zone industriali sono isolate dal resto della città. In periferia sorgono le abitazioni e gli edifici per i servizi ai cittadini. Nelle città occorre un maggior numero di zone verdi. La città è un ambiente poco modificato dall’intervento dell’uomo.
V F V F V F V F V F V F
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VERIFICO LE MIE
COMPETENZE
5 Osserva la fotografia e rispondi.
• Quale paesaggio è rappresentato nella foto?
..................................................................................
.........................................................................................................................................................................................
• Quali elementi antropici riconosci?
.........................................................................................................
.........................................................................................................................................................................................
6 Completa la tabella, inserendo nella colonna giusta le parole sottostanti. centro storico • stalla • zona industriale • fattoria • campo coltivato • metropolitana • quartiere • canale di irrigazione • periferia • autostrada
PAESAGGIO RURALE
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PAESAGGIO URBANO
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
IL FIUME Il fiume è un corso d’acqua dolce. Nasce in montagna da un ghiacciaio o da una sorgente. All’inizio è un piccolo ruscello che, unendosi ad altri corsi d’acqua mentre scende a valle, forma un torrente. La pendenza del terreno lo fa scendere velocemente e, quando incontra un salto fra le rocce, diventa cascata. Quando arriva in pianura, il torrente diventa un fiume vero e proprio: qui scorre nel letto che ha scavato nel terreno, formando ampie curve chiamate anse o meandri. Il fiume, durante il suo percorso, può ricevere le acque di altri fiumi che si chiamano affluenti. Il punto in cui il fiume si getta nel mare si chiama foce. A volte il fiume entra in un lago e prende il nome di immissario, mentre quando ne esce si chiama emissario. A seconda della forma, la foce può essere a estuario quando il fiume si divide in un unico ramo, o a delta quando il fiume si getta in mare con più rami.
t Scrivi nei corrispondenti cartellini le parole sottostanti. affluente • foce a estuario • foce a delta
sorgente ruscello
ansa
torrente
cascata
argini letto
VAI AL QUADERNO
pp. 50-51
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GEOGRAFIA
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
LA FLORA E LA FAUNA DEL FIUME La flora e la fauna del fiume cambiano a seconda dell’ambiente in cui scorrono le acque. Nelle acque fredde e impetuose del torrente vivono pochi pesci. Tra questi ci sono le trote e i salmoni. Ai bordi dei torrenti crescono le felci. Nel punto in cui il fiume rallenta la sua corsa e scorre tranquillo, la vegetazione è rigogliosa e offre rifugio a numerosi animali. Qui vivono i lucci, le carpe, le tinche e le anguille. Vicino alla riva vi sono giunchi e canneti e, dove il terreno è più asciutto, crescono i salici, i pioppi e gli ontani. Tra questa vegetazione abitano le rane, i rospi, le anatre e nidificano gli aironi cinerini, i merli, i germani reali e il martin pescatore. Sulla superficie dell’acqua volano molti insetti: le zanzare, le libellule, il ragno acquatico e l’efemera.
anatra
rana
airone
C IMPARO A STUDIARE
t Cancella gli intrusi presenti in ogni insieme. FLORA giunchi ● canneti ● abeti ● felci ● salici
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FAUNA anatre ● trote ● aironi cinerini ● cinghiali ● rane
GLI AMBIENTI DELLA TERRA
GEOGRAFIA
IL FIUME E L’UOMO Fin dalla Preistoria l’uomo ha fondato i villaggi lungo i fiumi. L’acqua è un bene indispensabile e serve per vivere, per irrigare i campi e allevare gli animali. Ancora oggi le acque del fiume sono una risorsa importante per l’uomo. In montagna l’acqua dei torrenti viene raccolta in bacini artificiali, con le dighe e, inviata alle centrali idroelettriche, serve per produrre energia. Dal letto del fiume l’uomo estrae ghiaia e sabbia da utilizzare come materiali per costruzioni. Nei punti in cui il fiume è navigabile, le sue acque vengono utilizzate per il trasporto di merci e persone. Le industrie usano l’acqua del fiume per far funzionare o pulire i macchinari, e le aziende agricole ne utilizzano grandi quantità per irrigare i campi. Dopo essere stata depurata, l’acqua viene distribuita nelle case attraverso gli acquedotti.
C IMPARO A STUDIARE
t Rispondi. • In che modo l’uomo utilizza l’acqua dei fiumi? ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................
Diga artificiale.
Le piogge abbondanti possono gonfiare il fiume fino a farlo straripare. Quando ciò accade, le acque invadono terreni e abitazioni causando gravi danni a persone e cose. Per trattenere l’acqua nel letto del fiume, l’uomo costruisce lungo le sponde, degli argini artificiali.
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IL LAGO Il lago è una distesa di acqua dolce che ha riempito una cavità del terreno. I laghi si possono trovare in qualsiasi paesaggio: in montagna, in collina, in pianura e anche vicino alla riva del mare. I laghi possono essere alimentati da una sorgente sotterranea o da fiumi. Quando un fiume entra in un lago prende il nome di immissario; quando ne esce prende il nome di emissario. I laghi hanno forme e dimensioni diverse a seconda della loro origine. I laghi glaciali 1 hanno una forma stretta e allungata perché occupano le conche scavate dai ghiacciai. Questi laghi sono alimentati dai fiumi e si chiamano alpini, se si trovano fra le montagne. Se sono ai piedi dei monti, si chiamano prealpini.
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I laghi vulcanici 2 hanno una forma circolare perché hanno riempito il cratere di un vulcano spento. I laghi costieri 3 si trovano lungo le coste e sono porzioni di acqua di mare racchiuse da un cordone di sabbia trasportata dalle onde. Sono poco profondi. L’acqua di questi laghi è salmastra. I laghi di sbarramento 4 sono costruiti dall’uomo, in modo artificiale, con dighe che sbarrano i corsi dei fiumi per accumulare l’acqua necessaria a produrre energia elettrica. Possono avere anche origine naturale quando il corso di un fiume viene interrotto da una frana.
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immissario
sponda
emissario
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LA FLORA E LA FAUNA DEL LAGO Il clima lungo le coste del lago consente lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione. Sulle rive dei grandi laghi crescono diverse piante come oleandri, palme, olivi e limoni. Lungo le rive dei piccoli laghi sorge una vegetazione spontanea formata da canneti, giunchi, salici, bambù e ninfee. Nelle acque dei laghi abbondano pesci come le arborelle, le anguille, le carpe, i lucci, le tinche e le trote. Vicino alla riva vivono le rane, le salamandre, le bisce, le chiocciole e molti uccelli come le anatre, i fenicotteri, i cigni, gli aironi. Le sponde del lago ospitano anche numerosi insetti: zanzare, libellule, moscerini e farfalle.
Quercia.
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t Indica con una X se l’affermazione è vera (V) o falsa (F). • • • • •
Il lago ha una scarsa vegetazione. Fra le piante presenti al lago ci sono gli abeti e i licheni. Sulle rive dei grandi laghi crescono oleandri, palme, olivi e limoni. In questo ambiente sono presenti numerosi insetti. Tra gli animali del lago vi sono gli aironi e i cigni.
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L’UOMO E IL LAGO Il lago è un ambiente favorevole alla vita dell’uomo. Le sue acque possono essere usate per irrigare e sono ricche di pesce. Il clima è mite perché, durante l’estate, l’acqua immagazzina il calore del Sole e lo diffonde durante l’inverno. Questo permette le coltivazioni di viti, ulivi, agrumi e fiori come le camelie, le azalee e le magnolie. La risorsa principale del lago è il turismo. Sono sorte molte strutture come alberghi, campeggi, ristoranti. In ogni stagione, infatti, molte persone si recano in queste località per ammirarne la bellezza e per poter praticare sport acquatici come la vela e il windsurf. Il lago, come il fiume, è anche una via di comunicazione e battelli e traghetti collegano i paesi che sorgono lungo le rive.
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t Completa lo schema. Viti Coltivazioni
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Sport acquatici Turismo
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IL MARE Il mare è una grandissima distesa di acqua salata; quando è così vasto da separare un continente dall’altro prende il nome di oceano. Il punto in cui il mare e la terra si incontrano si chiama costa. La costa è bassa e sabbiosa 1 dove il territorio è pianeggiante; è alta e rocciosa 2 quando il territorio è montuoso o collinare. Le insenature scavate dalle onde nella roccia si chiamano baie 3 quando sono piccole. Le insenature più grandi e profonde prendono il nome di golfi. Qui l’uomo costruisce i porti per l’attracco delle barche. Il promontorio 4 è una sporgenza di terra che si allunga nel mare: se è esteso, è chiamato penisola, come la nostra Italia. L’isola 5 è una terra totalmente circondata dal mare. Più isole vicine fra loro formano un arcipelago 6 . nelle caselle i numeri al posto giusto. t Scrivi t Scrivi i numeri nelle caselle giuste.
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I MOVIMENTI DEL MARE La superficie del mare è mossa dalle onde provocate dal vento. Le onde possono essere piccole o molto grandi fino a formare onde enormi, durante le tempeste, chiamate marosi. I mari e gli oceani sono attraversati dalle correnti marine, masse d’acqua calda o fredda che scorrono vicino alla superficie o in profondità. Ad intervalli regolari il livello dei mari e degli oceani si alza e si abbassa: sono le maree. Durante l’alta marea, l’acqua si innalza e, quando c’è la bassa marea, l’acqua si abbassa. Le maree si verificano perché la Luna fa come da grande calamita nei confronti dell’acqua, attraendola.
maree
correnti
onde
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t Indica con una X se l’affermazione è vera (V) o falsa (F). • • • • •
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Le maree dipendono dalla Luna. Le maree avvengono a intervalli regolari. Le correnti marine scorrono nel mare. L’acqua del mare non è sempre in movimento. Le onde sono sempre piccole.
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LA FLORA E LA FAUNA DEL MARE Il mare è caratterizzato da una grande varietà di specie vegetali e animali. Lungo la costa cresce una vegetazione spontanea di cui fanno parte i pini marittimi, gli oleandri, i fichi d’India, mentre i lecci e le querce da sughero si trovano nella parte più interna riparata dalla salsedine e dal vento. Sulla costa italiana cresce la macchia mediterranea, una vegetazione costituita da arbusti come il mirto, la ginestra, il rosmarino, il ginepro e la lavanda. Sulle coste sabbiose il vento forma piccole colline di sabbia chiamate dune, sulle quali crescono erbe e piante spinose. Le pareti rocciose sono abitate dagli uccelli come il gabbiano, il cormorano, il marangone e l’airone. Nell’acqua si trovano numerose varietà di pesci: sogliole, sardine, tonni, merluzzi e pesci spada. Vi sono anche i crostacei come gamberi, granchi e aragoste e molluschi come vongole, cozze, polpi e calamari. Sui fondali e sulle rocce ci sono alghe, ricci e spugne. Oltre i 200 metri di profondità la luce del Sole non penetra più ed esiste solo vita animale. Qui abitano il pesce lanterna e il calamaro gigante. Pino marittimo.
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t Leggi il testo, sottolinea in rosso la flora e la fauna che si trovano lungo la costa e in blu la flora e la fauna presenti nell’acqua del mare e scrivili in tabella. Poi esponi le informazioni.
FLORA e FAUNA LUNGO LA COSTA
NELL’ACQUA DI MARE
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L’UOMO E IL MARE Il mare è una grande via di comunicazione solcata da un gran numero di navi che trasportano merci e passeggeri. È stato sempre elemento importante per la vita dell’uomo e da esso questi ricava molte risorse.
LA PESCA
Ancora oggi è una fonte di lavoro. È praticata sia con le piccole barche dei pescatori, sia con moderni pescherecci muniti di celle frigorifere per la conservazione del pesce.
LE SALINE
Il mare è anche una inesauribile riserva di sale. L’acqua, raccolta in grandi vasche (le saline), evapora per l’azione del Sole e lascia uno spesso strato di sale pronto per essere raccolto.
LE INDUSTRIE
Vicino ai porti sorgono numerose industrie: cantieri navali, per la lavorazione e la riparazione delle imbarcazioni; industrie alimentari, per la lavorazione e la conservazione del pesce; raffinerie ed acciaierie, dove si lavorano petrolio e metalli trasportati dalle navi.
IL TURISMO
Il clima mite e la bellezza del paesaggio fanno del mare la meta preferita dei turisti. Alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari ospitano ogni anno numerosissime persone e fanno del turismo la maggiore ricchezza delle località marittime.
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t Rispondi a voce. • Al mare sono legate numerose attività. Quali?
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EDUCAZIONE
L’INQUINAMENTO DEL MARE L’inquinamento dell’acqua causa gravi danni alla salute dell’uomo e mette in pericolo la vita di tante specie animali. I fiumi, i laghi e i mari vengono inquinati soprattutto: • dalle sostanze chimiche usate in agricoltura. I concimi penetrano nel sottosuolo e inquinano le acque sotterranee; • dagli scarichi delle industrie e dall’uso eccessivo dei detersivi nelle abitazioni. I depuratori non riescono sempre a filtrare tutte queste scorie; • dal petrolio riversato in mare dalle petroliere in seguito ad incidenti.
AMBIENTALE
LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA NOCIVO: dannoso. CONCIMI: sostanze chimiche usate per rendere più fertili i terreni. DISSOLVERSI: scomparire. DEPURATORI: filtri per pulire le acque.
Queste sostanze nocive favoriscono la crescita di alghe che consumano tutto l’ossigeno presente nell’acqua, causando la morte dei pesci. Sono sostanze che impiegano anni prima di dissolversi e, per proteggere le acque, l’uomo ha pensato di creare dei Parchi naturali come il Parco del delta del Po situato fra il Veneto e l’Emilia Romagna, e l’Area marina protetta delle Cinque Terre in Liguria.
t Scrivi quali possono essere i
comportamenti più adatti per non inquinare le acque.
Parco naturale del Gargano.
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IN GITA...
ALLA RISERVA NATURALE DI MONTECRISTO Una Riserva naturale è una porzione di territorio, in cui vivono vari e numerosi esemplari di flora e fauna protetti da regole che vanno rispettate. In queste aree gli interventi dell’uomo sono ridotti al minimo. La Riserva naturale di Montecristo si trova a sud dell’Isola d’Elba. È sotto il controllo del Corpo Forestale dello Stato e qui è vietata la pesca e la balneazione. Il clima è mite tutto l’anno, costantemente ventilato e molto soleggiato con poche piogge. Il fondovalle è coperto da gigantesche eriche arboree, mentre alle quote più alte ci sono dei lecci millenari. Sono state riprodotte piantine di rarissimi corbezzoli, ora custoditi nell’orto botanico. Tra gli animali presenti nella Riserva si trovano: la vipera meridionale; un raro anfibio presente solo in Sardegna e in due isole toscane, chiamato discoglosso sardo; e la berta minore, uccello migratore marino. La Riserva di Montecristo ospita l’unica popolazione italiana di capra selvatica. L’ambiente marino è piuttosto ricco: anemoni marini, gorgonie e coralli si estendono sui fondali. Sono presenti anche il pesce luna e la foca monaca.
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MONTECRISTO
Capra selvatica.
RISERVE MARINE IN ITALIA
CAPO RIZZUTO
CINQUE TERRE
PORTO CESAREO
C TUTTI INSIEME
t Fai una ricerca insieme ai compagni su alcune riserve marine presenti in Italia, evidenziandone caratteristiche e differenze.
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RIPASSO CON LA MAPPA 1 Leggi e verbalizza a voce. ORIGINE I fiumi nascono da ghiacciai o da sorgenti.
FIUME E LAGO
I laghi hanno forme e dimensioni diverse a seconda della loro origine. Possono essere: glaciali, vulcanici, costieri, di sbarramento.
FLORA E FAUNA alberi, piante, uccelli, insetti, pesci. Il fiume è un corso d’acqua dolce. Il lago è una distesa di acqua dolce che ha riempito una cavità del terreno.
ATTIVITÀ Fiume pesca, centrali idroelettriche, estrazione di ghiaia e sabbia. Lago agricoltura, turismo.
MOVIMENTI onde, maree, correnti marine.
MARE
Il mare è una distesa d’acqua salata.
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FLORA E FAUNA macchia mediterranea; gabbiani, numerose specie di pesci, crostacei.
ATTIVITÀ pesca, commercio, cantieri navali, estrazione di sale, porti commerciali e turistici.
VERIFICO LE MIE 1
COMPETENZE
Collega ogni parola alla definizione corrispondente.
• • • • • • •
emissario foce letto immissario argine affluente ansa
ampia curva formata dal fiume fiume che entra in un lago parete del letto del fiume fiume che si getta in un altro fiume punto in cui il fiume sfocia nel mare fiume che esce da un lago solco in cui scorre il fiume
2 Indica con una X la sequenza esatta del viaggio di un corso d’acqua verso il mare.
ruscello • fiume • foce • torrente • mare • sorgente sorgente • ruscello • torrente • fiume • foce • mare fiume • sorgente • torrente • ruscello • foce • mare 3 Scrivi nelle caselle la lettera F, se gli elementi appartengono al fiume; M, se appartengono al mare.
acqua salata
promontorio
foce a delta
argine
emissario
baia
torrente
costa
4 Segna con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
• • • • • •
Al lago il clima è mite. La risorsa principale delle località sul lago è l’industria. La vegetazione lungo le rive del lago è rigogliosa. L’acqua del lago è solo dolce. Al lago si possono praticare sport acquatici. Esistono solo laghi di origine glaciale.
V F V F V F V F V F V F
5 Sottolinea in verde gli elementi che appartengono al lago e in blu quelli che appartengono al mare.
• ginestra • mirto • ninfea
• pino marittimo • canneto • salice
• polpo • tinca • gabbiano
• merlo • balena • delfino
• carpa • trota
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COMPITO DI REALTÀ
UN CAPOLAVORO DI CITTÀ! Il nostro Paese è ricco di meraviglie naturali e di opere d’arte: grandi città, piccoli borghi, isole, paesini di montagna. C’è solo da ammirarle, come si fa davanti ad un capolavoro. Perché allora non dedicare al luogo in cui viviamo una nostra creazione artistica? Dopo aver svolto un lavoro di ricerca con i vostri insegnanti, dividetevi in piccoli gruppi e rappresentate, con tecniche diverse, le caratteristiche della città o del paese in cui vivete. Quando i vostri lavori saranno ultimati, organizzate a scuola una mostra dal titolo “Un capolavoro di città” per far conoscere a tutti le meraviglie del luogo in cui vivete.
COSA TI SERVE: Fogli da disegno; cartoncini colorati in formato A3; fogli bianchi in formato A4; matita e penna; gomma; pastelli e pennarelli;
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tempere; acquerelli; pennelli; colla; acqua; fotocamera.
COME FARE:
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Chiedete ai vostri insegnanti di mostrarvi alla LIM foto o dipinti famosi, che raffigurano la vostra città.
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Tutti insieme cercate, su libri, riviste o su motori di ricerca, altre immagini della vostra città e studiatele. Osservate i monumenti, il paesaggio, le caratteristiche che la rendono speciale.
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Se possibile, organizzate con gli insegnanti uscite didattiche per conoscere gli angoli più suggestivi e scattate fotografie da rivedere insieme a scuola.
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Divisi in gruppi, decidete quale sarà il soggetto del vostro “capolavoro”, prendendo spunto dalle immagini che avete osservato. Potrà essere un panorama, una veduta particolare, un monumento o anche un angolino suggestivo, ma poco conosciuto.
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Decidete poi quale tecnica userete e organizzate il materiale necessario.
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Preparate un bozzetto a matita e confrontatelo con le immagini originali.
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Cominciate, dunque, la vostra opera d’arte, lasciando spazio alla vostra creatività ma cercando, nello stesso tempo, di riprodurre le immagini fedelmente.
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Date, quindi, un titolo alla vostra opera e incollatela sul cartoncino colorato.
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Alla base del foglio incollate un’etichetta, sulla quale scriverete il titolo dell’opera, che cosa è raffigurato e il nome degli autori.
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Quando sarà pronta, illustratela ai compagni e agli insegnanti, spiegando che cosa avete deciso di rappresentare e perché.
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Con tutte le opere e, con l’aiuto degli insegnanti, allestite la mostra.
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE: › In quale parte del lavoro sei stato bravo? › In cosa credi di dover migliorare? Quanto ti è piaciuta questa attività? Come valuti il tuo lavoro? Qual è il tuo stato d’animo alla fine del lavoro?
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CLASSE CAPOVOLTA I PRIMITIVI DI OGGI A CASA Guardate le risorse digitali nel vostro DVD e cercate notizie su Internet.
A SCUOLA Divisi in tre gruppi, cercate informazioni su quelle tribù che ancora oggi non hanno contatti con il mondo moderno e continuano a vivere come uomini primitivi del nostro tempo: i Turkana, i Samburu, i Rendille. Discutete su quanto avete trovato ed elaborate una scheda, con notizie e immagini, sui loro stili di vita. Condividete poi il vostro lavoro con gli altri gruppi ed inserite in una tabella usi, costumi e tradizioni delle tre tribù per confrontarli tra loro.
AREE PROTETTE IN ITALIA A CASA Guardate le risorse digitali nel vostro DVD e cercate notizie su Internet.
A SCUOLA Divisi in due gruppi, cercate informazioni sul Parco Nazionale del Pollino in Calabria e sul Parco Nazionale d’Abruzzo. Condividete in gruppo le informazioni e le immagini raccolte, elaborate una scheda del parco: fondazione, area geografica, caratteristiche del territorio, flora e fauna, specie protette, eventi… Realizzate un cartellone con il materiale elaborato e condividete quanto avete imparato con l’altro gruppo.
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