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EDUCAZIONE
C IV I C A
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1 2 3
DIDATTICA DIGITALE
METODOLOGIE ATTIVE
DIDATTICA INCLUSIVA
CLIL COMPITI DI REALTÀ
classe 1a 2
Girafiore e gli amici del prato incantato
Parliamo di AMICIZIA 4 Giocare insieme 5 Avere un amico 6 Parliamo di amicizia con Saetta 8 Parole gentili 9 Gesti di amicizia Parliamo di REGOLE 10 Parliamo di regole con Sapientino 11 Che cos’è una regola? 12 Regole a scuola 13 Per star bene insieme Parliamo di IGIENE 14 Parliamo di igiene con Bollicina 15 Che cos’è l’igiene? 16 Laviamo le mani 17 Come lavare le mani 18 Le parole dell’igiene 19 A cool kid is clean CLIL Parliamo di ALIMENTAZIONE 20 Parliamo di alimentazione con Sanabella 21 Filastrocca merendina 22 Per crescere in salute 23 Fruit and vegetables CLIL 24 Filastrocca per mangiar sano 25 Coding in cucina Educazione STRADALE 26 Parliamo di educazione stradale con Paletta 27 In strada 28 Il semaforo 29 Il vigile urbano 30 Le strisce pedonali 31 Attenti alle regole! 32 La patente di Paletta
Cen tro d i Ric a e Ros rca Dida a Da ttol ttica Ar ico dea
classe 2
IO E GLI ALTRI 34 Questo sono io 35 Conosciamoci meglio 36 Siamo diversi 37 Il bello di ognuno 38 Insieme, che forza! 39 Sara e Mattia 40 L’albero genealogico 41 Family CLIL
IO E LA LEGALITÀ 42 Essere bambino è un diritto! 43 Che cosa sono i diritti? 44 20 novembre: Giornata mondiale dei diritti dei bambini 45 La parola ai bambini 46 I tuoi diritti IO E L’AMBIENTE 48 La Terra si è sentita male 49 I rifiuti 50 La raccolta differenziata 51 Adesso prova tu! 52 L’acqua è di tutti 53 Risparmiamo l’acqua! IO E L’ALIMENTAZIONE 54 Cinque pasti al giorno 55 Altezza e lunghezza 56 E tu come mangi? 57 Frutta di stagione 58 Il latte e i suoi derivati 59 Amici e nemici Educazione STRADALE 60 Il campione della strada 61 I segnali stradali 62 Tanti segnali intorno a noi 63 In auto 64 Traffic safety CLIL
tro Cen
a o olic ica Arde t t a tt aD Ros rca Dida ice di R
classe 3 a IO E GLI ALTRI 66 Chi sono io? 67 Chi sono i miei amici? 68 Le treccine di Malaika 70 Chi l’ha detto? 71 Wonder 72 Il bullo... - ... E la vittima 73 Gentilezza contro il bullismo IO E LA LEGALITÀ 74 Il paese dei balocchi 76 Chiama il diritto, risponde il dovere 77 Diritti e doveri 78 Il “libro delle regole“ 79 I princìpi fondamentali 80 Filastrocca sulla Costituzione 81 La bandiera della repubblica italiana 82 L’Inno Nazionale IO E L’AMBIENTE 83 Impatto zero 84 Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza 86 La giornata della terra (earth day) 87 Together we can save the planet CLIL IO E L’ALIMENTAZIONE 88 La fabbrica del cibo 89 La piramide alimentare 90 Food pyramid CLIL 91 Buone abitudini a tavola 92 Dieci giorni senza schermi: sì o no? 94 Le mie abitudini 95 Indagine statistica 96 Le regole per cittadini digitali sicuri
girafiore e gli amici del prato incantato VI PRESENTO I MIEI AMICI!
SAPIENTINO
REGOLE SAETTA
AMICIZIA
2
classe prima
BOLLICINA
IGIENE
SANABELLA
ALIMENTAZIONE
PALETTA
EDUCAZIONE STRADALE 3
parliamo di
amicizia
giocare insieme GLI AMICI SI AIUTANO SEMPRE.
CHE BELLO ESSERE AMICI! UN AMICO È UN DONO PREZIOSO.
UN AMICO TI VUOLE BENE COSÌ COME SEI.
ESSERE AMICI NON SIGNIFICA SOLO GIOCARE INSIEME. L’AMICIZIA SI DIMOSTRA IN TANTI MODI. RACCONTA. * COME TI COMPORTI TU CON UN AMICO? * CHE COSA TI ASPETTI DA UN AMICO? * CHE COSA È PER TE L’AMICIZIA?
4
classe prima
Am icizia
avere un amico È TANTO BELLO QUANDO SI È AMICI, GIOCARE INSIEME, SENTIRSI FELICI. COL MIO AMICO È BELLO PARLARE AVER MILLE SEGRETI DA RACCONTARE E RIDERE INSIEME RIDERE ASSAI I MOTIVI PER RIDERE NON MANCANO MAI. CERTO, A VOLTE PUÒ CAPITARE DI RITROVARSI A LITIGARE E IN QUEI MOMENTI DIRSI: ADDIO, TU NON SEI PIÙ AMICO MIO!
GIRAFIORE E I SUOI AMICI STANNO BENE INSIEME. E TU HAI QUALCHE AMICO? SCRIVI I LORO NOMI.
PRESTO PERÒ LO VAI AD ABBRACCIARE SENZA DI LUI NON SAI PROPRIO STARE. E ANCOR PER MANO CONTENTI E FELICI CAMMINANO INSIEME I VERI AMICI. G. Fujikawa
5
Pa rl ia mo dI
AMICIZIA CON
A VOLTE SI PUÒ LITIGARE O ESCLUDERE QUALCUNO.
6
classe prima
SAETTA
POSSIAMO ESSERE AMICI ANCHE SE LITIGHIAMO.
SE NON TI SENTI COMPRESO, PARLA DI CIÒ CHE PROVI ANCHE CON UN ADULTO.
Am icizia ALCUNI AMICI A VOLTE SCHERZANO E MI PRENDONO IN GIRO PERCHÉ SONO LENTA. ALLORA MI ARRABBIO E FACCIO I DISPETTI. RISPONDI. * SE TI PRENDESSERO IN GIRO, REAGIRESTI COME SAETTA?
FAREI I DISPETTI COME LEI SAREI SEMPRE GENTILE CON GLI ALTRI MI SENTIREI TRISTE MA NON DIREI NULLA * SE FOSSI UN AMICO DI SAETTA, COME TI COMPORTERESTI?
LA PRENDEREI IN GIRO COME FANNO GLI ALTRI NON LA PRENDEREI IN GIRO LA DIFENDEREI DAGLI ALTRI
RACCONTA E DISEGNA RACCONTA DI QUELLA VOLTA IN CUI TI SEI SENTITO SOLO O ESCLUSO, POI DISEGNA LA SCENA NEL RIQUADRO.
7
parliamo di
amicizia
parole gentili GRAZIE, SCUSA, PER FAVORE, SONO SEMPLICI PAROLE, SE LE SEMINI NEL CUORE, SBOCCERANNO COME VIOLE. CHI LE ASCOLTA NE È FELICE, COSÌ COME CHI LE DICE. CON SORRISI E GENTILEZZA, ALLONTANI LA TRISTEZZA! Tiziana Trotta
SCRIVI E COLORA ECCO LA VIOLA DELLA GENTILEZZA! SCRIVI IN OGNI PETALO UNA PAROLA GENTILE POI COLORA.
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8
classe prima
Am icizia
gesti di amicizia A VOLTE NON SERVONO LE PAROLE PER FAR CAPIRE A UN AMICO CHE GLI VOGLIAMO BENE. POSSIAMO COMUNICARE ANCHE CON I GESTI. RISPONDI E DISEGNA. * QUALE GESTO FAI PER ESPRIMERE AMICIZIA?
PER ESPRIMERE AMICIZIA IO ........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ........................................................... ...........................................................
COMPITO DI REALTÀ
LEON AR
OLIVE R
DO
LE
N OA
GIOV ANNI NICO
L’INSEGNANTE TI DARÀ UNA TESSERA DI PUZZLE IN CARTONCINO. COLORALA COME PREFERISCI, POI SCRIVI IL TUO NOME SU DI ESSA. INSIEME AI TUOI COMPAGNI RICOMPONI IL PUZZLE IN MODO DA FORMARE IL CUORE DELL’AMICIZIA CON TUTTI I VOSTRI NOMI.
GI O I A
9
Pa rl ia mo dI
regole CON
PER STARE BENE INSIEME BISOGNA RISPETTARE ALCUNE REGOLE.
SAPIENTINO UNA REGOLA È UN COMPORTAMENTO CORRETTO DA SEGUIRE.
CON ME SCOPRIRAI CHE LE REGOLE TI SONO DI AIUTO.
10
classe prima
regole
che cos’è una regola? CI SONO REGOLE PER GIOCARE E REGOLE PER STUDIARE, REGOLE PER MANGIARE E REGOLE PER LAVORARE. SEMBRA DIFFICILE, NON È PROPRIO UN GIOCO, MA PUOI RIUSCIRCI, CI VUOLE POCO. BASTA LA VOGLIA DI STAR BENE INSIEME E COMPORTARSI COME CONVIENE. TI CHIEDO AIUTO, DAMMI UNA MANO A NON SENTIR PIÙ QUESTO BACCANO.
RISPONDI. * CHE COS’È PER TE UNA REGOLA? ..................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................
* QUALI REGOLE SONO DIFFICILI DA RISPETTARE PER TE? ..................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................
11
parliamo di
regole
regole a scuola IN CLASSE CI SONO ALCUNI COMPORTAMENTI DA SEGUIRE PER VIVERE SERENAMENTE INSIEME AGLI ALTRI E IMPARARE OGNI GIORNO TANTE COSE NUOVE. OSSERVA LE VIGNETTE E CERCHIA DI VERDE I COMPORTAMENTI CORRETTI E DI ROSSO QUELLI SCORRETTI.
12
classe prima
regole
per star bene insieme E TU COSA NE PENSI? HAI IN MENTE ALTRE REGOLE?
CIRCLE TIME DISCUTI IN CERCHIO CON I TUOI AMICI E DECIDETE CON L’INSEGNANTE LE REGOLE DELLA VOSTRA CLASSE, POI SCRIVETELE NEL RIQUADRO.
A SCUOLA DOBBIAMO
NON DOBBIAMO
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LE REGOLE DELLA NOSTRA CLASSE QUANDO TUTTI SARETE D’ACCORDO, COPIATE LE VOSTRE REGOLE SU DI UN CARTELLONE CHE TERRETE SEMPRE AFFISSO NELLA VOSTRA AULA E FIRMATELO CON TUTTI I VOSTRI NOMI. 13
Pa rl ia mo dI
IGIENE CON
SAI COS’È L’IGIENE? TE LO DICO IO!
BOLLICINA CHI L’HA DETTO CHE LAVARSI È NOIOSO? IO MI DIVERTO UN MONDO!
TI INSEGNO ORA ALCUNE BUONE ABITUDINI PER ESSERE SANI E PULITI.
14
classe prima
igiene
che cos’è l’igiene? L’IGIENE È L’INSIEME DELLE REGOLE DA RISPETTARE PER PROTEGGERE LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DI CHI CI STA VICINO. PRENDERCI CURA DEL NOSTRO CORPO È MOLTO IMPORTANTE.
FILASTROCCA DELLO STAR BENE, ECCO LE REGOLE DELL’IGIENE. ACQUA E SAPONE E PER MAGIA TUTTO LO SPORCO SCOMPARE E VA VIA. LAVO LE MANI, LAVO IL VISINO SENTI, SENTI CHE PROFUMINO! SPAZZOLO I DENTI, MI GUARDO ALLO SPECCHIO, GIÀ CHE CI SONO PULISCO IL MIO ORECCHIO. ECCO LE REGOLE DELL’IGIENE, SCOPRIAMO INSIEME COME STAR BENE. Tiziana Trotta
15
parliamo di
igiene
laviamo le mani PERCHÉ È IMPORTANTE LAVARE LE MANI? ANCHE SE NON LI VEDI CI SONO DAPPERTUTTO TANTI PICCOLI ANIMALETTI INVISIBILI, I MICROBI. SONO LORO CHE TI CAUSANO SPESSO IL MAL DI PANCIA O IL RAFFREDDORE, SE PORTI ALLA BOCCA LE MANI SPORCHE. COME POSSIAMO BATTERLI? CON UN’ARMA INVINCIBILE: ACQUA E SAPONE!
OSSERVO E DESCRIVO QUANDO È IMPORTANTE LAVARE LE MANI? DESCRIVI LE IMMAGINI.
DOPO ......................................... PRIMA E DOPO ............. DOPO ......................................... ..............................................................
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..............................................................
DOPO ......................................... DOPO ............................................ DOPO ......................................... ..............................................................
16
classe prima
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igiene
come lavare le mani A CAUSA DEL COVID-19 ABBIAMO CAPITO CHE LAVARSI BENE LE MANI È MOLTO IMPORTANTE. È UN’AZIONE SEMPLICE MA IMPORTANTE. ECCO COME FARE!
4
1 BAGNA LE MANI E USA IL SAPONE.
2
STROFINA I PALMI TRA DI LORO.
3
5
6 LAVA BENE LE DITA, INTRECCIANDOLE.
LAVA BENE ANCHE IL DORSO DELLE MANI.
RISCIACQUA LE MANI SOTTO L’ACQUA CORRENTE.
ASCIUGALE CON UN PANNO ASCIUTTO E PULITO.
ADESSO PROVA TU! INSIEME AI COMPAGNI, CON LA GUIDA DELL’INSEGNANTE, PROVA A LAVARE LE MANI, SEGUENDO LE REGOLE CHE HAI APPENA IMPARATO. 17
parliamo di
igiene
le parole dell’igiene CI SONO TANTI OGGETTI CHE OGNI GIORNO USIAMO PER CURARE L’IGIENE DEL NOSTRO CORPO.
OSSERVA COLLEGA OGNI OGGETTO DELL’IGIENE PERSONALE ALLA PAROLA CORRISPONDENTE.
SPAZZOLINO SAPONE
RACCONTA E DISEGNA PER PROTEGGERTI DAL COVID-19 QUALI ALTRI OGGETTI HAI IMPARATO AD USARE? SCRIVILI E DISEGNALI NEL RIQUADRO. 18
classe prima
PETTINE
ASCIUGAMANO DENTIFRICIO
a cool kid is clean IMPARA E MIMA LA FILASTROCCA IN INGLESE.
WASH YOUR BODY WASH YOUR FACE WASH YOUR TEETH WASH YOUR HANDS WASH YOUR FEET WASH YOUR BODY AND BE SWEET Tiziana Trotta
PICTIONARY
SOAP
WATER
SHOWER
TOWEL
TOOTHBRUSH
TOOTHPASTE 19
Pa rl ia mo dI
alimentazione CON
CIAO, TI FARÒ SCOPRIRE I SEGRETI DELL’ALIMENTAZIONE.
SANABELLA MANGIARE BENE TI FARÀ CRESCERE SANO E FORTE.
COMINCIAMO UN BEL VIAGGIO NEL MONDO DEI CIBI.
20
classe prima
alim entazione
filastrocca merendina FILASTROCCA MERENDINA NON È UN PRANZO, È PICCOLINA FRUTTA FRESCA DI PAROLE TUTTA MATURATA AL SOLE NELLE BUCCE CONSONANTI VITAMINE NUTRIENTI NELLE POLPE DI VOCALI PROTEINE NATURALI NELLE RIME D’UVA PASSA LA TUA MENTE NON INGRASSA NON IMBROGLIA, NON CONFONDE FILASTROCCHE DI POETI PER MERENDE! Bruno Tognolini
RISPONDI. * CHE COSA MANGI DI SOLITO
DURANTE LA RICREAZIONE? .....................................................................................................
* QUAL È LA TUA MERENDA
PREFERITA? .....................................................................................................
* CHE COSA NON MANGI MAI, MA TI
PIACEREBBE MANGIARE? .....................................................................................................
FACCIAMO UN’INDAGINE
IN GRUPPO SVOLGETE UN’INDAGINE IN CLASSE SULLA MERENDA PREFERITA E COSTRUITE UN ISTOGRAMMA SU DI UN CARTELLONE. 21
parliamo di
alimentazione
per crescere in salute PER CRESCERE IN SALUTE, BISOGNA MANGIARE IN MODO VARIO, MA SENZA ESAGERARE CON ALCUNI ALIMENTI. SCOPRIAMO INSIEME COME MANGIARE BENE E DI GUSTO, SENZA CORRERE RISCHI PER LA SALUTE.
FRUTTA E VERDURA LA FRUTTA E LA VERDURA SONO RICCHE DI VITAMINE PERCIÒ AIUTANO A DIFENDERCI DALLE MALATTIE. MANGIARNE OGNI GIORNO AIUTERÀ LA TUA CRESCITA E TI FARÀ SENTIRE IN FORMA. CIRCLE TIME IN CERCHIO CON L’INSEGNANTE E I COMPAGNI RISPONDETE ALLE SEGUENTI DOMANDE: * QUAL È IL TUO FRUTTO PREFERITO E QUALE TI
PIACE DI MENO? * MANGI LA VERDURA DI SOLITO? QUALE MANGI
PIÙ SPESSO? * TI PIACE ASSAGGIARE NUOVI TIPI DI FRUTTA E
VERDURA? 22
classe prima
fruit and vegetables OSSERVA LE IMMAGINI E COLLEGALE CON UNA FRECCIA ALLA PAROLA CORRISPONDENTE.
APPLE BANANA PEAR ORANGE CHERRY CARROT PUMPKIN TOMATO POTATO LETTUCE 23
parliamo di
alimentazione
filastrocca per mangiar sano CARAMELLE, CARAMELLE ROSSE, GIALLE, VERDI: BELLE! MA SE GUARDI DA VICINO VI STA SCRITTO IN PICCOLINO SULLA CARTA LUCCICANTE: “QUI C’È DENTRO UN COLORANTE!” BUONO QUESTO BEL BISCOTTO! MA SE CERCHI, SOTTO SOTTO, SULLE VARIE CONFEZIONI CI STA SCRITTO “CON AROMI”. COLORANTI? AROMI? EH, NO! A MANGIARLI NON CI STO. PREFERISCO UN DOLCE FRUTTO: LA NATURA CI DÀ TUTTO QUANTO SERVE PER STAR BENE; MENTRE IL RESTO NON CONVIENE! dal Web
CIRCLE TIME IN CERCHIO, CON L’INSEGNANTE E I COMPAGNI, RISPONDETE ALLE SEGUENTI DOMANDE: * QUALI SONO I CIBI GOLOSI CHE
PREFERISCI? * QUANDO LI MANGI DI SOLITO? * CONSUMI MAI DOLCI PREPARATI IN CASA? 24
classe prima
LE CARAMELLE, COME LE MERENDINE, I BISCOTTI E I CIBI GOLOSI, PIACCIONO TANTO AI BAMBINI. MEGLIO UNA GUSTOSA MERENDA PREPARATA IN CASA O UN FRUTTO DI STAGIONE.
alim entazione
coding in cucina AIUTA SANABELLA A RAGGIUNGERE IL FIORE ARANCIONE, EVITANDO I CIBI DANNOSI. TRACCIA IL PERCORSO CON LA MATITA.
25
Pa rl ia mo dI
educazione stradale CON
PALETTA CONOSCI LE REGOLE DELLA STRADA?
IO TI AIUTERÒ A RISPETTARLE...
... E TI SPIEGHERÒ COME EVITARE I PERICOLI DELLA STRADA.
26
classe prima
Edu cazion e stradale
in strada TUTTI DOBBIAMO CONOSCERE I PERICOLI DELLA STRADA E OSSERVARE REGOLE SEMPLICI MA IMPORTANTI PER PROTEGGERE LA NOSTRA VITA E QUELLA DEGLI ALTRI: QUANDO CAMMINIAMO, ANDIAMO IN BICI O VIAGGIAMO IN AUTOMOBILE. OSSERVA L’IMMAGINE E CERCHIA IL SEMAFORO, LE STRISCE PEDONALI E IL SEGNALE STRADALE.
COLORA SOLO GLI ELEMENTI CHE PUOI VEDERE IN STRADA.
27
educazio ne
stradale
il semaforo SE NON CI FOSSERO I SEMAFORI CI SAREBBE UNA GRAN CONFUSIONE. PASSO IO O PASSI TU? I TRE COLORI DEL SEMAFORO CI DICONO COME COMPORTARCI. LEGGI E COLORA I SEMAFORI.
CON IL VERDE? SI ATTRAVERSA LA STRADA. CON IL GIALLO? DOBBIAMO AFFRETTARCI SE ABBIAMO GIÀ INIZIATO AD ATTRAVERSARE LA STRADA. CON IL ROSSO? STOP, NON SI PASSA! CIRCLE TIME IN CERCHIO CON L’INSEGNANTE E I COMPAGNI RISPONDETE ALLE SEGUENTI DOMANDE: * COME SI FA AD ATTRAVERSARE LA STRADA? * CHE COSA PUÒ SUCCEDERE SE NON SI RISPETTANO LE
INDICAZIONI DEL SEMAFORO? 28
classe prima
Edu cazion e stradale
il vigile urbano IL VIGILE È UN TUO AMICO. HA IL COMPITO DI FAR RISPETTARE LE REGOLE DELLA STRADA, PER LA NOSTRA SICUREZZA.
QUANDO IL VIGILE SI TROVA IN QUESTA POSIZIONE, NON CAMMINARE. SIGNIFICA SEMAFORO ROSSO.
ALZA UN BRACCIO, VUOL DIRE CHE STA PER CAMBIARE POSIZIONE. AFFRETTATI. SIGNIFICA SEMAFORO GIALLO.
QUANDO IL VIGILE SI TROVA IN QUESTA POSIZIONE, PUOI ATTRAVERSARE LA STRADA. SIGNIFICA SEMAFORO VERDE.
GIOCHIAMO AL VIGILE URBANO
TUTTI INSIEME, CON L’AIUTO DELL’INSEGNANTE, GIOCATE AL VIGILE URBANO. A TURNO, CIASCUNO DI VOI SARÀ IL VIGILE E GLI ALTRI I PEDONI. OCCHIO AI SEGNALI DEL VIGILE! CHI SBAGLIA PAGA LA MULTA. 29
educazio ne
stradale
le strisce pedonali È UNA ZEBRA UN PO’ SPECIALE, NON È PROPRIO UN ANIMALE, E SE CI CAMMINI SOPRA NON SI FA NEPPURE MALE. SERVE PER ATTRAVERSARE CON UN PO’ DI SICUREZZA, MA ATTENZIONE, PER PASSARE USA SEMPRE LA PRUDENZA! CON LA ZEBRA SULL’ASFALTO, COME UN PONTE IN BIANCO E NERO, VAI DA UN MARCIAPIEDE ALL’ALTRO… E CI ARRIVI TUTTO INTERO. P. Fontana, Sicuri sulla strada
RIFLETTI E RISPONDI PERCHÉ LE STRISCE PEDONALI SONO PARAGONATE AD UNA ZEBRA? ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................
30
classe prima
Edu cazion e stradale
attenti alle regole! PURTROPPO NON TUTTI RISPETTANO LE REGOLE E CIÒ METTE IN PERICOLO LE PERSONE. OSSERVA LA SCENA E COLORA DI VERDE I COMPORTAMENTI CORRETTI E DI ROSSO QUELLI SCORRETTI.
CIRCLE TIME IN CERCHIO, CON L’INSEGNANTE E I COMPAGNI, RISPONDETE ALLE SEGUENTI DOMANDE: * CHE COSA POTREBBE ACCADERE SE ATTRAVERSASSI LA STRADA
QUANDO IL SEMAFORO È ROSSO? * PERCHÉ È IMPORTANTE RISPETTARE LE REGOLE DELLA STRADA? * CONOSCI ALTRE REGOLE DELLA STRADA? QUALI? 31
educazio ne
stradale
la patente di paletta ORA CHE HAI IMPARATO COME EVITARE I PERICOLI DELLA STRADA, MERITI LA PATENTE! FANNE BUON USO! RICORDA CHE UN BRAVO PEDONE SARÀ IN FUTURO UN BRAVO AUTOMOBILISTA. COMPLETA LA PATENTE IN OGNI PARTE E DISEGNA IL TUO VOLTO.
LA MIA PATENTE NOME
........................................................................................
COGNOME ............................................................................. DATA DI NASCITA ............................................................ CITTÀ ......................................................................................... VIA ............................................................................................... FIRMA .....................................................................................................
QUESTO DOCUMENTO TI AUTORIZZA A CIRCOLARE IN STRADA, MA ACCOMPAGNATO DA UN ADULTO. NON DIMENTICARE LE REGOLE CHE HAI IMPARATO.
Paletta
32
classe prima
classe seconda
e gli altri
io
questo sono io Ognuno di noi ha una storia, un nome, delle caratteristiche fisiche che lo rendono riconoscibile. La carta di identità è un documento che contiene informazioni che riguardano le persone e serve a riconoscerle tra tante altre. Completa la tua carta di identità.
Cognome Nome
in co lla la tua foto o disegnati qui
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Nato/a a Il
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.............................................................................
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Abito a
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Indirizzo
..............................................................................
Colore dei capelli Colore degli occhi
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A casa confronta quello che hai scritto con i dati della tua carta di identità ufficiale. Che cosa manca?
34 Classe seconda
io e gli altri
conosciamoci meglio Tutti noi abbiamo caratteristiche, gusti, abitudini, interessi che ci distinguono dagli altri. Tu come sei? Parliamo un po’ di te.
Disegna te stesso a figura intera e completa le frasi nei riquadri.
mi piace .................................................... .................................................... ....................................................
QUAN Do Sono felice... .................................................... .................................................... ....................................................
non mi piace ....................................................
quando sono triste...
....................................................
....................................................
....................................................
.................................................... ....................................................
sport preferito ....................................................
SE mi arrabbio...
....................................................
....................................................
....................................................
.................................................... ....................................................
cibo preferito
ho paura D I ...
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
35
io
e gli altri
siamo diversi I bambini sono diversi. Come pesci nel mare e nuvole nel cielo. Ci sono bambini con le lentiggini, con l’apparecchio per i denti, bambini con gli occhiali... e anche bambini con nessuna di queste cose. Ci sono bambini alti alti e altri bambini meno alti. Ci sono bambini con tanti capelli, bambini con meno capelli (li portano corti per essere più comodi) e anche bambini senza capelli perché sono molto piccoli. Alcuni bambini amano il movimento. Altri il riposo. Ci sono bambini differenti al mondo come i pesci nel mare o le nuvole nel cielo. Ognuno è speciale, a cominciare da te. E. Damon, I bambini del mondo, la Nuova Frontiera Junior
Rispondi.
› In che cosa credi di essere speciale? ...........................................................................................................................................................................
› Che cosa ti piace di te? ...........................................................................................................................................................................
› C’è qualcosa di te che non ti piace? ...........................................................................................................................................................................
› Come ti piacerebbe essere? ...........................................................................................................................................................................
36 Classe seconda
io e gli altri
il bello di ognuno Ogni bambino è diverso dagli altri e proprio nel suo essere diverso sta la sua bellezza. Confrontarsi con gli altri ci fa scoprire abitudini, interessi e ci arricchisce, ci fa crescere, ci apre mondi sempre nuovi.
CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, presentatevi ai compagni, come se fosse la prima volta che vi incontrate e parlate di voi.
RIFLETTI
Dopo aver ascoltato la presentazione dei tuoi compagni, hai trovato delle cose in comune con loro? Che cosa vi rende diversi? Scrivi le tue impressioni.
...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................
la nostra classe Tutti insieme preparate un cartellone, sul quale ognuno di voi incollerà la propria foto e scriverà in poche parole le proprie caratteristiche e i propri interessi.
37
e gli altri
io
insieme, che forza! Noi siamo tutti diversi, ma se stiamo bene insieme diventiamo una squadra fortissima. Qual è la nostra forza? L’amicizia!
Giuramento dell’amicizia Tutti per uno, uno per tutti! È questo il patto che noi giuriamo nei giorni belli, negli anni brutti. Tutte le foglie da un unico ramo e tutti i fiumi in un solo mare, tutte le forze in un solo braccio e questo braccio ce la può fare. Voi ce la fate se io ce la faccio. Perché non resti più indietro nessuno: uno per tutti, tutti per uno. Bruno Tognolini
INSIEME
La ricetta dell’amicizia In gruppo, immaginate di dover scrivere la ricetta della vera amicizia. Quali ingredienti occorreranno? Quale sarà l’ingrediente segreto e speciale? Discutetene insieme e realizzate un cartellone, che firmerete tutti, dopo aver letto il giuramento dell’amicizia.
38
Classe seconda
io e gli altri
sara e mattia C’era una volta una bambina di nome Sara che aveva cinque anni e viveva con la sua mamma e il suo papà in una casetta vicino al mare. Sara era una bambina felice, le piaceva molto andare a scuola e raccontava sempre ai suoi genitori quello che succedeva. Poteva giocare con i suoi amici in piscina e nel grande cortile della sua casa. Spesso poteva anche andare in vacanza con i suoi genitori e facevano bellissimi viaggi. Un giorno arrivò a casa sua un bambino più grande, Mattia. La mamma di Sara aiutava Mattia a studiare. A Mattia piacque molto la famiglia di Sara, si divertiva molto con loro e a scuola era migliorato molto. Sara chiese alla sua mamma: “Ma come mai Mattia sta sempre da noi?”. E la sua mamma le rispose: “Perché con noi è felice e così lo aiutiamo a studiare”. Mattia spesso giocava con Sara: a volte le faceva dei disegni colorati sulle mani e Sara si divertiva molto. A volte invece disegnavano insieme. A volte litigavano perché magari Sara voleva guardare un cartone animato e Mattia un film però poi Rispondi. passava tutto e facevano pace. In fondo si › Com’è composta la volevano molto bene. tua famiglia? Hai Questa storia è per spiegare che è bello poter fratelli o sorelle? aiutare gli altri anche se magari la mamma non › Secondo te, chi è ha più tutto il tempo per te. Ma in compenso Mattia? Perché è hai tanto altro affetto. arrivato a casa di Sara? (da www.tiraccontounafiaba.it) › Come ti saresti sentito al posto di Sara? E al posto di Mattia?
39
e gli altri
io
l’albero genealogico Ogni bambino è membro di una famiglia, che ha origini lontane nel tempo. L’albero genealogico ti aiuta ad andare indietro nel tempo, perché ti permette di ricostruire l’elenco degli antenati. Con l’aiuto dei tuoi genitori, ricostruisci l’albero partendo dal basso, inserendo il tuo nome e la tua foto e quella di eventuali fratelli o sorelle, poi quelli dei tuoi genitori, più in alto ancora quelli dei tuoi nonni.
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RACCONTA
Dopo aver completato il tuo albero, racconta alla classe la storia della tua famiglia.
40
Classe seconda
...........................................
IO ..................................................
...........................................
family Leggi e collega ogni nome all’immagine corrispondente. grandfather
mother grandmother
father
daughter
son
canta e balla con
baby shark VIDEO
41
e La legalità
io
Essere bambino è un diritto! Essere bambino è un diritto: proprio qui è tutto scritto! Mi si deve rispettare, amare, far sporcare e studiare. Camminare nella natura, respirare l’aria pura. Se mi getto lì, nel fango non è mica un gran danno! Se mi inzacchero mani e piedi, anche se non me lo chiedi: ti farò un bel sorriso… lo vedrai sul mio viso! Silvia Buda
CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni, partendo dalla lettura della poesia e dalle seguenti domande come spunto di riflessione: * Che cosa è un diritto? * Cosa significa avere diritto a qualcosa? * Tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti?
42
Classe seconda
io e la legalità
che cosa sono i diritti? Ogni bambino ha dei bisogni che devono essere soddisfatti e a cui non deve rinunciare. Possiamo anche chiamarli diritti: sono qualcosa che ti spetta e che nessuno può toglierti. In particolare, i diritti dei bambini sono regole che i grandi devono impegnarsi a rispettare perché ad ogni bambino non manchi mai ciò di cui ha bisogno per crescere sano e felice, amato e rispettato.
E se fossero capricci? Il capriccio è un desiderio improvviso di qualcosa che non è necessario, perché spesso quello che vogliamo improvvisamente non è un bisogno vero. E voglio mangiare la marmellata, ma no, forse è meglio la cioccolata. Uffa, non voglio questo cappello, quello di Giorgio è molto più bello! Non voglio, non mi piace, per capirci, i tuoi non son bisogni ma capricci! Elenca nei riquadri quelli che pensi possano essere i capricci oppure i diritti di un bambino.
DIRITTI
CAPRICCI
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43
io
e La legalità
20 novembre: Giornata mondiale dei diritti dei bambini In questa giornata si ricordano i bambini e i ragazzi di tutto il mondo, soprattutto quelli di cui, ancora oggi, non vengono rispettati i diritti. Dobbiamo impegnarci ancora tanto per costruire un mondo a misura di bambino.
Perché proprio il 20 novembre?
I tuoi diritti sono tanti, ma cominciamo insieme a scoprire i principali.
Perché proprio in quel giorno, nel 1989, fu firmata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. I rappresentanti di quasi tutti i paesi del mondo firmarono questo documento per far rispettare i bambini e garantire loro un futuro. Il documento è formato da vari articoli, ognuno dei quali spiega un diritto. Hai diritto di sapere quali sono i tuoi diritti: lo dice l’articolo 42! L’UNICEF è un organismo internazionale, che ha lo scopo di proteggere, in ogni parte del mondo, i bambini che soffrono la fame, che sono ammalati, che vivono in paesi dove c’è la guerra…
44 Classe seconda
io e la legalità
la parola ai bambini Amami e proteggimi.
Quando parlo, ascoltami!
Queste frasi brevi ma chiare si chiamano slogan. Hanno lo scopo di attirare l’attenzione e di invitare le persone a pensare.
Sì al gioco, no al lavoro!
Rispetta le mie idee.
ORA TOCCA A TE! Pensa ad uno slogan su uno dei diritti dei bambini, poi scrivilo in stampatello su un cartoncino ed appendilo, insieme a quelli dei tuoi compagni, nei corridoi della scuola. Ricordati di scrivere il tuo nome, perché il nome è il primo diritto di ogni bambino.
45
io
e La legalità
i tuoi diritti
diritto a essere curato
diritto a essere informato
diritto all’uguaglianza e identità 46 Classe seconda
diritto ad avere una famiglia
diritto a essere nutrito
diritto al gioco
io e la legalità
diritto alla vita e al nome
diritto a esprimere le proprie idee
diritto a una casa
diritto all’istruzione
LAVORO DI GRUPPO Di cosa hanno bisogno i bambini per vivere bene? Discutetene in classe e scrivete le vostre opinioni su un cartellone.
RACCONTA E DISEGNA Secondo te, quale diritto non è stato nominato? Scrivilo e illustralo nel riquadro.
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e L’ambiente
io
la terra si è sentita male La Terra si è sentita male, all’improvviso ha smesso di girare, è debole, triste, molto stanca, sussurra: – L’ossigeno mi manca, hanno bruciato i boschi, le foreste, l’aria che mi protegge, che mi veste, i fiumi, i mari hanno avvelenato, ho il cuore che non regge, si è ammalato! – Dice il Sole alla Luna: – Che facciamo? La nostra amica come la curiamo? – – Che fare? – si chiedono le stelle chiamando in cielo, tutte le sorelle. Grida un bambino: – Ti proteggeremo, alberi, piante, noi semineremo, puliremo i fiumi, i laghi, il mare, ti prego, Terra, continua a girare. La Terra commossa dal dolore dei bambini, del cielo, delle viole, riprende a girare piano piano, e saluta il Sole, da lontano. Erminia Dell’Oro
CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni, partendo dalla lettura della poesia e dalle seguenti domande come spunto di riflessione: Perché la Terra si è ammalata? Che cosa possiamo fare per aiutarla a guarire? Siamo troppo piccoli per fare qualcosa?
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Classe seconda
io e L’am biente
i rifiuti Tutti noi produciamo continuamente dei rifiuti, a volte senza nemmeno rendercene conto. I rifiuti non danneggiano il pianeta Terra solo oggi, ma hanno creato e creano danni soprattutto per le future generazioni, che non potranno poi godere di tutte le nostre risorse. Molti tra i più comuni rifiuti impiegano tanto tempo a degradarsi. Osserva, leggi e rifletti.
Quotidiano 6 settimane
Vetro oltre 1000 anni
Cartone del latte 1-5 mesi
Alluminio 20-100 anni
Chewing gum 5 anni
Pannolino 200-500 anni
Sigaretta 1-2 anni
Pile 200 anni
IL DIARIO DEI RIFIUTI Con i tuoi compagni, stabilisci un giorno in cui tutti terrete il diario dei rifiuti. Di cosa si tratta? Semplice! Annota su di un taccuino tutto ciò che getti nel contenitore della spazzatura da quando ti svegli fino a quando vai a dormire. Confrontati poi con i tuoi compagni e verificate quanti rifiuti avete prodotto in un solo giorno.
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e L’ambiente
io
la raccolta differenziata Pensare di gettar via i rifiuti da qualche parte nell’ambiente è facile ma scorretto, perché i rifiuti abbandonati nell’ambiente possono inquinare l’acqua, l’aria e il suolo, e nuocere gravemente alla salute dell’uomo, degli animali e delle piante. Fare la raccolta differenziata è un comportamento molto importante da tenere, per proteggere noi stessi e la vita del nostro pianeta Terra. Cosa bisogna fare dunque?
FAI LA DI FFERENZA! Comincia già in casa a dividere i rifiuti in contenitori diversi per ogni tipologia: umido, carta, vetro, plastica e alluminio. Non mescolare le cose da buttare. Ricordati di schiacciare bottiglie di plastica, cartoni, lattine, in modo che siano poco ingombranti. Non rompere le bottiglie o i barattoli di vetro, perché i cocci sono taglienti e pericolosi. Attenzione alle pile! Non possono essere riciclate perché contengono materiali nocivi per l’ambiente. Vanno dunque conservate e poi gettate nelle apposite colonnine. Quando infine getti i sacchetti, stai ben attento a depositarli nel contenitore giusto. Rispondi.
› › › › 50
Ti capita mai di vedere rifiuti abbandonati in strada? Nella tua città fate la raccolta differenziata? In casa chi si occupa dei rifiuti? Sei abituato a gettare i rifiuti in contenitori separati o se ne occupano i tuoi genitori? Classe seconda
io e L’am biente
adesso prova tu! Collega con una freccia ogni rifiuto all’apposito contenitore.
CARTA
PLASTICA E
VETRO
UMIDO
ALLUMINIO
CRUCI PUZZLE Cerchia le seguenti parole: umido, carta, vetro, cartone, pile, lattina, plastica.
L
F
A
R
E
L
P
C
A
U
M
I
D
O
I
A
T
C
A
R
T
A
L
R
T
A
D
I
F
F
E
T
I
V
E
T
R
O
E
O
N
R
E
N
Z
A
C
N
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A
I
A
I
U
T
A
E
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P
L
A
S
T
I
C
A
› Con le lettere rimanenti formerai una frase. Quale?
La frase è
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io
e L’ambiente
L’acqua è di tutti Viva l’acqua che è di tutti lava i visi belli e brutti lava i piedi e anche le mani di tutti gli esseri umani. Viva l’acqua che è comune e tirando su la fune sale l’acqua su dal pozzo così bevi se hai il singhiozzo. Viva l’acqua che disseta scorre liscia come seta dalla bocca fino a lì dove poi… si fa pipì.
Viva l’acqua che solleva chiunque ha sete e se la beva di sorgente o rubinetto è anche meglio del chinotto! Viva l’acqua che è preziosa più di ogni altra cosa può valer più d’un diamante e non deve costar niente. Viva l’acqua che è di tutti bimbi, piante, rospi e gatti dei giganti e dei serpenti tutti gli esseri viventi. filastrocchediviola.blogspot.com
L’acqua è un bene prezioso, infatti viene detta Oro Blu. Per noi che la usiamo ogni giorno, è difficile credere che in un futuro non tanto lontano l’acqua possa esaurirsi, eppure gli studi degli scienziati dimostrano che è così: l’acqua è una risorsa limitata.
SCRIVI
In coppia, provate ad aggiungere una strofa alla filastrocca cominciando con “Viva l’acqua…”
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Classe seconda
io e L’am biente
risparmiamo l’acqua! Cosa possiamo fare noi per evitare di sprecare acqua? Ecco alcuni semplici accorgimenti. Raccogli l’acqua piovana
Quando piove, raccogli l’acqua in un contenitore e riutilizzala per innaffiare le piante.
Per lavarti fai la doccia
Se fai il bagno, usi almeno il doppio dell’acqua usata per una doccia.
Controlla il rubinetto
Chiedi ai tuoi genitori di controllare periodicamente se i rubinetti gocciolano.
Chiudi il rubinetto
Chiudi sempre il rubinetto quando non usi l’acqua. Chiudilo anche mentre spazzoli i denti.
Lava frutta e verdura in una bacinella Puoi lavare i cibi in ammollo e usare l’acqua corrente solo per sciacquarli.
Dal 1992, ogni anno, il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. Lo scopo è quello di invitare le persone a riflettere sull’importanza dell’acqua, un bene prezioso e sempre più raro. È anche un’occasione per ricordare ai grandi di essere un buon esempio per i bambini, evitando gli sprechi.
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e L’alimentazione
io
cinque pasti al giorno Il nostro corpo ha bisogno di energia, per crescere forte e sano. Proprio come l’automobile che ha bisogno della benzina per muoversi. La nostra benzina è il cibo e dobbiamo fare il “pieno” cinque volte al giorno.
È ORA DELLA PAPPA!
La colazione mi attende al mattino, vado in cucina, che profumino! Latte, biscotti, yogurt e miele, poi cereali e torta di mele. A mezza mattinata avanti tutta! Uno spuntino con della frutta. Poi via a giocare pieno di brio, un, due, tre stella, vincerò io!
Arriva il pranzo mamma che fame! Pasta col sugo, pesce e del pane. Un’insalata di cavolfiori… e sono pronto a tornar fuori! 54
Classe seconda
io e L’alimentazione A metà pomeriggio l’energia è calata, ci vuole del pane con marmellata. Un frutto gustoso oppure un budino, e via giocare a nascondino. A ora di cena son davvero sfinito, minestra di riso, patate, bollito. Restare leggeri è quel che ci vuole per dormire beati finché spunterà il sole. da www.scuolachannel.it
E TU COSA MANGI? Completa la tabella dei tuoi cinque pasti. COLAZIONE
MEZZA MATTINATA
PRANZO
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POMERIGGIO
CENA
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e L’alimentazione
io
e tu come mangi? Rispondi con una X .
• Aiuti i tuoi genitori a preparare i pasti? Sempre
A volte
Mai
• Mentre consumi i pasti, guardi la televisione? Sempre
A volte
Mai
• Quando la famiglia è riunita a tavola, parlate tra di voi? Sempre
A volte
Mai
• Che cosa fate con il cibo avanzato? Lo buttiamo
Lo conserviamo
Lo ricicliamo in altre ricette
LA RICETTA DEL GIORNO DOPO
Intervista uno dei tuoi genitori o dei tuoi nonni e chiedi loro di rivelarti una ricetta realizzata con gli avanzi di altri cibi. Scrivi gli ingredienti e il procedimento, poi illustra nel riquadro.
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Classe seconda
io e L’alimentazione
frutta di stagione Mangiare la frutta è molto importante, perché contiene le vitamine e i sali minerali, che ti aiutano a stare in forma e a difenderti dalle malattie. Non tutti sanno però che è importante consumare la frutta nella sua stagione, perché, seguendo il ritmo della natura, in quel periodo dell’anno quel tipo di frutto è più ricco delle sostanze di cui abbiamo bisogno. Collega ogni frutto alla stagione in cui matura. Se hai dei dubbi, confrontati con l’insegnante o con i compagni.
inverno
primavera
estate
autunno 57
io
e L’alimentazione
il latte e i suoi derivati Nel latte ci sono sostanze che ci fanno crescere bene, ci danno energia e ci aiutano a diventare forti. Dalla lavorazione del latte si ottengono molti prodotti. Scrivi le seguenti parole sotto all’immagine giusta.
BURRO • FORMAGGIO • GELATO • YOGURT • PANNA
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......................................
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Colora solo i prodotti che si ottengono dal latte.
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Classe seconda
io e L’alimentazione
amici e nemici Ci sono alcuni cibi amici dei denti, perché li mantengono forti e sani. Sono il latte, i formaggi, la verdura. Altri cibi invece sono nemici, perché li danneggiano e ti fanno venire il mal di denti. Non bisogna mangiare troppi dolci, né bere bevande zuccherate. OSSERVA E COLORA Colora solo gli alimenti amici dei denti.
COMPITO DI REALTÀ Insieme ai tuoi compagni realizzate due grandi cartelloni a forma di dente. Ritagliate da libri e riviste immagini di cibi, poi incollate su un dente gli alimenti amici e sull’altro gli alimenti nemici.
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educazio ne
stradale
il campione della strada Cammina il pedone sul marciapiede, con attenzione lui procede. Della strada guarda i segnali, usa sempre le strisce pedonali.
Indossa il caschetto il bravo ciclista, sa che la strada non è una pista! Se c’è traffico in città, a mano la bici spingerà.
Chi viaggia in auto con destrezza usa la cintura di sicurezza, chi è ancora piccolino sta seduto sul seggiolino. Del semaforo guarda i colori altrimenti saran dolori! Poche regole ma buone e della strada sarai un campione. Tiziana Trotta
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Classe seconda
Edu cazion e stradale
i segnali stradali In strada spesso vedi cartelli colorati su pali: sono i segnali stradali. Ci indicano il giusto comportamento da tenere, sia a piedi che a bordo di un veicolo.
Osserva e leggi. I SEGNALI STRADALI SONO DIVERSI PER FORMA E COLORE. OGNI FORMA HA UN SIGNIFICATO.
INDICA PERICOLO
INDICA OBBLIGO O DIVIETO
CI DANNO INDICAZIONI
Cerchia in rosso i segnali di pericolo, in blu i segnali che danno indicazioni e in giallo i segnali di obbligo e divieto.
61
educazio ne
stradale
tanti segnali intorno a noi Ecco alcuni dei segnali più comuni:
Segnala la presenza di bambini vicino a scuole, aree di gioco ecc.
Segnala una zona di attraversamento pedonale.
Indica un’area riservata ai pedoni.
Indica una corsia riservata ai ciclisti.
Indica una zona dove si può parcheggiare.
Indica la presenza di una farmacia nelle vicinanze.
A CACCIA DI SEGNALI Uscendo da scuola, guardati intorno e cerca quanti più segnali stradali possibile. Prova poi a ricordarli e disegnali sul tuo quaderno.
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Classe seconda
Edu cazion e stradale
in auto Quando viaggi in auto, ricorda che le cinture di sicurezza vanno sempre indossate, da grandi e bambini, nei sedili davanti e in quelli dietro. Anche se ti sembrano scomodi, i seggiolini sono obbligatori e possono salvarti la vita in caso di incidente.
Osserva le vignette e indica con una X che cosa non bisogna fare quando si viaggia in auto.
Rispondi. * Perché non bisogna sporgersi dal finestrino? * Perché non bisogna alzarsi in auto? * Perché è necessario indossare la cintura di sicurezza?
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traffic safety Impara le indicazioni e mimale con il corpo.
STOP
LOOK
LISTEN
PICTIONARY
TRAFFIC LIGHT
ROAD SIGN
CAR
ZEBRA CROSSING
TRAFFIC POLICEMAN
BICYCLE
64 Classe seconda
classe terza
e gli altri
io
chi sono io? Mi chiamo Lin e ho 10 anni. Sono allegra e spiritosa. Mi piace ballare e scrivere poesie. Ho due fratellini, Feng e ao.
Io sono Francesco, ho 8 anni e mi piace giocare a basket. Sono bravo in matematica e da grande vorrei diventare un inventore di videogiochi.
Ognuno di noi ha delle caratteristiche che lo differenziano dagli altri. Conoscere se stessi è il primo passo per aprirsi agli altri. Socrate, un filosofo dell’antica Grecia, disse “Conosci te stesso e conoscerai il mondo”.
Se fossi... Gioca al “se fossi...” per parlare di te. Rifletti e completa le frasi.
› › › › › › ›
Se Se Se Se Se Se Se
fossi fossi fossi fossi fossi fossi fossi
un animale, sarei .................................................................................. un colore, sarei ...................................................................................... un frutto, sarei ....................................................................................... uno sport, sarei ..................................................................................... un cartone animato, sarei ............................................................... un gioco, sarei ....................................................................................... un dolce, sarei .......................................................................................
GIOCHIAMO TUTTI INSIEME Con l’aiuto dell’insegnante, giocate tutti insieme al “se fossi...”. Stavolta però, saranno gli altri a parlare di te. A turno, ciascuno di voi riproporrà le frasi del gioco precedente ai compagni, per scoprire come appare agli occhi degli altri.
66
Classe TERZA
io e gli altri
chi sono i miei amici? Io sono acques e lui è Guido, il mio migliore amico. Insieme ci divertiamo, ci raccontiamo i segreti e inventiamo storie di mostri e di avventure. A volte litighiamo, perché non ci piacciono gli stessi giochi.
Amicizia Cosa significa che sei amico mio? Che mi saluti subito, come faccio io. Amico è una persona che mi aiuta a fare, quando non so davvero quali pesci pigliare. È quello che, s’io sbaglio, sta dalla parte mia, mi consola, mi abbraccia e mi fa compagnia. L’amicizia è, dunque, voglia di stare insieme e di scambiarsi idee, di consigliarsi bene; è gioia di giocare e di ridere insieme; vuol dire chieder scusa e star di nuovo bene. Se io discuto, a volte, per un tiro sbagliato, per un gol che non ho segnato, tu non t’arrabbiare, se sei amico mio. Un abbraccio, un sorriso e torno calmo anch’io. L. Piantoni, Nel castello bello... bello, Editrice La Mandragora
SCRIVO
A scuola trascorri tanto tempo con altri bambini. Tra di loro avrai sicuramente trovato qualcuno con cui vai più d’accordo, magari perché avete gli stessi interessi e così siete diventati amici.
COMUNICO › Che cos’è per te un amico? Quali caratteristiche deve avere? Hai un amico o un’amica del cuore? Che cosa vi accomuna? Racconta.
Sul tuo quaderno parla dei tuoi amici. Per ciascuno di essi scrivi un semplice testo seguendo le domande guida. › Come si chiama? In che cosa ti assomiglia? In che cosa è diverso/a da te? › Perché ti piace? Che cosa non ti piace di lui/lei? Quando hai capito che eravate diventati amici/che?
67
e gli altri
io
COMPRENDO › Perché Malaika viene osservata per strada? Perché si è abituata ad essere osservata? › Come sono i capelli di Chiara? E quelli di Malaika?
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Classe TERZA
le treccine di malaika Quando Malaika entrò in classe, tutti la fissarono. Era arrivata qualche mese prima, a giugno. Nel posto dove ora viveva c’erano bambini, soprattutto biondi e castani, con la pelle color latte. Alcuni bambini avevano altre tinte, come il nocciola pallido dei nordafricani o l’avorio dei cinesi. Ma il nero fondo, suo e della sua famiglia, era una cosa rara: la bambina si era quasi abituata a essere osservata per strada. – Malaika arriva dalla Tanzania! – disse la maestra, presentandola. E aggiunse: – Cercate di essere gentili con lei, non sa ancora bene l’italiano. Poi invitò Malaika a sedersi nel banco vuoto vicino a Chiara, una bambina con i capelli del colore delle pannocchie, legati in due grosse trecce. Quando suonò la campanella dell’intervallo, tutti i bambini si precipitarono fuori. Malaika rimase seduta al suo posto, prese una mela dal suo zaino e la sgranocchiò. Poi si voltò di scatto; si sentiva osservata. Chiara era ferma sulla porta e la guardava con
io e gli altri insistenza. Guardava soprattutto la testa… o, meglio, i capelli: Quante belle treccine! – disse. Le treccine di Malaika dondolarono, poi tornarono al loro posto. Erano tante, ciascuna fermata in fondo da una perla di vetro, come quelle che si usano per fare i braccialetti. – Sono venti e otto – precisò Malaika. – Ventotto… – disse Chiara. – Ventotto! – ripeté Malaika, assaporando il gusto di una parola nuova. Chiara sorrise: – Sono bellissime! Mi piacerebbe averle al posto di queste treccione… Beatrice Masini, Amici per sempre, Einaudi Ragazzi
PARLIAMO Con l’aiuto dell’insegnante, scegliete alcune parole di uso comune (ciao, amico, casa, scuola…). Scrivetele poi su un grande cartellone e traducetele in tutte le lingue parlate dai bambini stranieri della vostra scuola. Il cartellone potrà essere aggiornato durante l’anno, ogni volta che conoscerete una nuova parola.
SCRIVO
Come finirà la storia? Chiara e Malaika diventeranno amiche? Inventa tu la conclusione.
GIOCHIAMO TUTTI INSIEME Provate a mettere in scena la storia, arricchendo il racconto con le vostre idee. A turno rappresenterete sia Chiara che Malaika.
Ital iano
Inglese
Spagnolo
Rumeno
CIAO
HEL LO
¡HOLA
BUN Ă
AMICO
FRIEND
AMIGO
PRIETEN
CAS A
HOME
CAS A
CAS Ă
SCUOLA
SCHOOL
ESCUEL A
ŞCOALĂ
69
io
e gli altri
chi l’ha detto? Chi l’ha detto dov’è scritto che è normale chi sta dritto? Sto seduto e così vado con due ruote sono in grado. Chi lo dice e perché mai se è più giusto Allah o Bahà‘i? Ciò in cui credo per me è giusto e rispetto te lo stesso pur se sei da me diverso. Chi l’ha detto chi può dirlo che si possa mai il valore misurare dal colore? Non è certo quel che mangio né chi amo o cosa penso che mi dà un più giusto senso. Io mi sento sì diverso ed è bello ed arricchente stare bene tra la gente. Gente bianca, gente nera, gente tutta differente che comunque tutta spera, dall’Oriente all’Occidente. Germana Bruno
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Classe TERZA
Le persone sono diverse tra loro, le differenze rendono il mondo vario e interessante. Sai che noia se avessimo tutti lo stesso volto, gli stessi interessi, le stesse caratteristiche! Sarebbe come mangiare ogni giorno lo stesso gelato, leggere sempre la stessa pagina di un libro, aprire una bustina e trovare figurine tutte uguali. Il mondo è bello perché possiamo conoscere persone sempre nuove! Rispondi.
› Quale messaggio vuole darci questa poesia? ................................................................................................. .................................................................................................
› C’è qualche verso della poesia che ti ha colpito particolarmente? Quale? ................................................................................................. .................................................................................................
io e gli altri
wonder August Pullman, detto Auggie, è un ragazzino di anni affetto da una sindrome che ne deforma il viso. Auggie ha sempre studiato in casa e in prima media i genitori decidono di iscriverlo a scuola dove dovr fare i conti con le reazioni dei compagni e sar oggetto di bullismo. Auggie è un ragazzo molto intelligente, simpatico ed ironico e riuscir a terminare il primo anno di scuola media vincendo il premio come migliore alunno, per essersi distinto per la sua straordinaria gentilezza.
Scegliere la gentilezza Mentre andavo verso quel palco, mi sembrava di galleggiare. Il cuore mi batteva all’impazzata. Non capivo bene perché mi dessero una medaglia. Non avevo mica fatto saltare in aria la Morte Nera. Avevo solo finito la prima media come tutti gli altri. Ma in fondo è proprio questo il punto. Forse la verità è che davvero non sono normale. Forse se sapessimo quello che pensano gli altri capiremmo che nessuno è normale e che tutti meritiamo una standing ovation almeno una volta nella vita. I miei amici, i miei insegnanti, mia sorella per essermi stata sempre accanto, mio padre per averci fatto sempre ridere e mia madre la merita più di tutti per non essersi mai arresa in niente, soprattutto con me. È come l’ultimo precetto che ci ha dato il signor Browne: siate gentili perché tutti combattono una battaglia dura e se vuoi davvero vedere come sono le persone, non devi fare altro che… guardare. Wonder, R. J. Palacio
DAL LIBRO AL FILM Dal libro “Wonder” di R. J. Palacio è stato tratto un film che ha riscosso molto successo in tutto il mondo.
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io
e gli altri
Il bullo... Chi è il bullo? È quella persona che tratta male gli altri, facendo il prepotente, minacciando, per dimostrare di essere più forte. Spesso il bullo spaventa la sua vittima, la insulta, usa anche la violenza fisica. Non agisce mai da solo, perché ha bisogno del gruppo per sentirsi forte. Perché in realtà il bullo è molto fragile e insicuro e ha bisogno di essere aiutato quanto la vittima.
... e la vittima Il bullo non se la prende mai con un gruppo, ma attacca sempre solo una persona. Di solito la vittima è un bambino timido, con pochi amici, a volte poco brillante a scuola e nello sport.
L’arma segreta per dire “NO AL BULLISMO!” è la parola. Bisogna parlare e chiedere aiuto, sia se siamo vittime sia se vediamo qualcuno subire atti di bullismo. Parlando con i genitori, con gli insegnanti aiuteremo la vittima ma anche il bullo.
SCRIVO
Ti è mai capitato di assistere ad atti di bullismo? Come ti sei comportato? Racconta.
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Classe TERZA
io e gli altri
gentilezza contro il bullismo Caitleen Haacke è una ragazza canadese che è riuscita a fermare i bulli della propria scuola rispondendo alla prepotenza con parole e frasi gentili scritte su post it, che poi lasciava in giro per la scuola. Insieme ai tuoi compagni divertiti a creare i post it della gentilezza, seguendo l’esempio di Caitleen.
1 2 3
Tutti insieme, seduti in cerchio, dite tutti gli aggettivi che possono descrivere positivamente una persona. Utilizzando gli aggettivi che avete trovato tutti insieme, create brevi frasi positive e scrivetene una su ciascuno dei dieci post it che l’insegnante avrà distribuito a ciascuno di voi. Tutti insieme infine leggete le frasi che avete scritto e andate in giro per la scuola ad attaccare i vostri messaggi colorati di gentilezza: lasciateli sui muri, sugli armadi, nella mensa, sulle porte. Lasciate che la gentilezza invada la scuola e il cuore dei bulli.
S ei b ello q ua n d o so r r id i!
Le tue lentigg ini ti rendon o simpatico.
G raz ie pe r av e r m i pr estato la pen na .
U na paro la g entile s calda il cuo r e !
VIDEO
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io
e La legalità
Il Paese dei Balocchi Il carro riprese la sua corsa e la mattina, sul far dell’alba, arrivarono felicemente nel Paese dei Balocchi. Questo paese non somigliava a nessun altro paese del mondo. La sua popolazione era tutta composta di ragazzi. I più vecchi avevano quattordici anni: i più giovani ne avevano otto appena. Nelle strade, un’allegria, un chiasso da levar il cervello! Branchi di monelli dappertutto: chi giocava alle noci, chi alle piastrelle, chi alla palla, chi andava in bicicletta, chi sopra a un cavallino di legno; alcuni giocavano a mosca-cieca, altri si rincorrevano; altri, vestiti da pagliacci, mangiavano la stoppa accesa; chi recitava, chi cantava, chi faceva i salti mortali, chi si divertiva a camminare con le mani in terra e con le gambe in aria; chi passeggiava vestito da generale coll’elmo di foglio e lo squadrone di cartapesta; chi rideva, chi urlava, chi chiamava, chi batteva le mani, chi fischiava, chi faceva il verso alla gallina quando ha fatto l’uovo; insomma un tal pandemonio, un tal baccano indiavolato, da mettersi il cotone nelle orecchie per non rimanere assordati. Su tutte le piazze si vedevano teatrini di tela, affollati di
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Classe TERZA
io e la legalità ragazzi dalla mattina alla sera, e su tutti i muri delle case si leggevano, scritte col carbone, delle bellissime cose come queste: viva i balocci (invece di balocchi); non vogliamo più schole (invece di non vogliamo più scuole); abbasso Larin Metica (invece di l’aritmetica) e altre frasi simili. Pinocchio, Lucignolo e tutti gli altri ragazzi che avevano fatto il viaggio con l’omino, appena ebbero messo piede in mezzo a quella baraonda, in pochi minuti diventarono amici di tutti. Adatt. da C. Collodi, Le avventure di Pinocchio
COMPRENDO › › › ›
Che cosa accade nel Paese dei Balocchi? Che cosa ha di particolare questo luogo? I bambini che vivono lì vanno a scuola? Come si trova Pinocchio in quel Paese?
SCRIVO
Immagina di essere un bambino nel Paese dei Balocchi. Che cosa ti piacerebbe fare? Che cosa potrebbe accaderti? Racconta.
Ognuno di noi, sin da bambino, fa parte di diversi gruppi sociali: la famiglia, la classe, la squadra sportiva Se ognuno facesse quel che gli pare, che cosa succederebbe? È famosa la frase di Martin Luther King che disse la ia li ert ni ce do e comincia la vostra”. In ogni gruppo, per garantire i diritti di tutti, ciascuno deve dunque impegnarsi a rispettare delle regole comuni, che ci aiutano ad avere comportamenti corretti verso noi stessi e verso gli altri.
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io
e La legalità
chiama il diritto, risponde il dovere Diritto alla vita, diritto al nome diritto ad esprimere la nostra opinione. Diritto a essere liberi e mai sfruttati diritto al rispetto, mai offesi e umiliati. Diritti che vegliano la storia di ognuno e che preferenze non fanno a nessuno. Violarli vuol dire tradire davvero il patto che lega un popolo intero. Un patto che viene dai nonni coraggio che hanno lottato per farcene omaggio. Anche tu hai il compito di far da guardiano perché questo bene non ci sfugga di mano.
I diritti sono i bisogni a cui non si può rinunciare, per poter vivere serenamente, con uno sguardo fiducioso al futuro. Non vanno confusi con i capricci o i desideri. I doveri sono le regole da rispettare per poter vivere in armonia con noi stessi e con gli altri, senza conflitti.
Se chiami un diritto risponde un dovere chi ha sete beva ma lavi il bicchiere. Così chi vien dopo ha il bicchiere pulito diritto e dovere… non so se hai capito! Testo di Anna Sarfatti
Spesso dimentichiamo che ad ogni diritto corrisponde un dovere e che non dobbiamo pretendere solo che siano rispettati i nostri diritti, ma dobbiamo impegnarci anche a fare il nostro dovere con responsabilità.
Ma che cos’è un diritto? E un dovere? CIRCLE TIME Guidati dall’insegnante, confrontate le vostre idee su che cosa siano un diritto e un dovere e in che modo un bambino possa far sì che vengano rispettati.
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Classe TERZA
io e la legalità
diritti e doveri Osserva l’immagine e rifletti.
› Il bambino ha diritto a giocare e a divertirsi, ma anche la signora ha diritto a rilassarsi con la lettura. Chi ha più diritto? › Il bambino ha il diritto di giocare ma ha anche il dovere di rispettare gli altri, facendo attenzione a non recare danno. Che cos’è la legalità? Legalità è avere un diritto e un dovere. Bisogna avere “ci che ci è dovuto” ma anche dare “quello che si deve”. “Legalit dobbiamo essere tutti noi. Legalit è la nostra Costituzione, il più formidabile dei testi antimafia”.
D IRITTO + DOVERE = LEGALITÀ
Don Luigi Ciotti
INSIEME
Costruite su di un cartellone una grande tabella, scrivendo accanto ad ogni diritto un dovere corrispondente. Prima confrontatevi e scegliete le idee migliori, votando per alzata di mano.
DIRITTO
DOVERE
ESSERE CURATI ......................................................
CURARE L’IGIENE PERSONALE ......................................................
...................................................... ...................................................... ......................................................
...................................................... ...................................................... ......................................................
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io
e La legalità
il “libro delle regole“ C’è un libro molto importante, in cui sono scritti tutti i diritti e i doveri dei cittadini italiani: è la Costituzione! La Costituzione della Repubblica Italiana è un libro scritto tanti anni fa da un gruppo di persone che hanno amato profondamente l’Italia e che hanno lavorato tutti insieme a lungo, affinché tutti i cittadini italiani potessero vivere in pace, fossero rispettosi gli uni degli altri senza differenze per razza, religione, sesso, opinioni politiche e perché ciascuno avesse le stesse opportunità. Tutti noi, già da bambini, dobbiamo conoscerla, rispettarla e amarla per imparare a vivere con responsabilità e poter costruire un futuro migliore con consapevolezza. Sin da bambini dobbiamo inoltre impegnarci per far conoscere e far rispettare a tutti le regole del vivere comune. La nostra Costituzione è la legge più importante dello Stato, formata da 139 articoli. I primi 12 articoli sono i princìpi fondamentali e sono alla base di tutta la Costituzione. Nei successivi articoli viene spiegato il funzionamento dello Stato e il compito dei vari Organi che lo formano.
Tutte le Costituzioni seguono due principi fondamentali: limitare il potere di chi comanda e garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini, secondo il principio dell’uguaglianza.
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Classe TERZA
io e la legalità
i princìpi fondamentali Vediamo ora alcuni tra i princìpi fondamentali, elencati nei primi articoli.
art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo.
art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro.
art. 8
Tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge.
art. 10
La Repubblica protegge gli stranieri e li accoglie se sono privati della libertà nel loro Paese.
art. 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa.
art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali. La bandiera insieme all’Inno sono il simbolo dell’Unità.
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e La legalità
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Filastrocca sulla Costituzione La legge è uguale per tutti, la legge non fa differenza, la legge non guarda le tasche, la legge non ha preferiti, non chiede opinioni o credenze ci guarda attraverso i vestiti. Lo Stato siamo noi cittadini e allora davanti alla legge saremo più uguali e vicini. Servono braccia, menti, passione serve l’impegno di tante persone. Siamo immigrati, siamo italiani, siamo buddisti, laici o cristiani, eppure c’è chi lavoro non trova, c’è chi lo perde, chi è solo in prova. Ogni persona, ogni uomo, ogni donna, quando lavora si sente colonna di questa grande casa stivale: tetto sui monti, porte sul mare. La scuola è aperta a tutte le menti, anche se tutte son differenti. La scuola è libera come il sapere ed è una sorgente, dà a tutti da bere.
Indica il “tetto” e le “porte” dell’Italia sulla cartina.
Adatt. dal testo di Pamela Villoresi
COMPRENDO › › › › ›
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Che cosa significa che “la legge non guarda le tasche”? Perché una persona che lavora si sente “colonna” della casa? Che cos’è la “casa stivale”? Perché la casa ha “tetto sui monti, porte sul mare”? A chi è aperta la scuola e a che cosa viene paragonata?
Classe TERZA
io e la legalità
La bandiera della Repubblica italiana L’articolo 12 della Costituzione dice che la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Verde è il colore delle nostre pianure. Bianco è il colore della neve dei nostri ghiacciai. Rosso è il colore del sangue di coloro che hanno sacrificato la vita per formare un’Italia unita. Osserva.
› Quale tra le seguenti bandiere è quella italiana?
Colora la bandiera italiana. Ricorda l’art. 12!
COMUNICO › Di solito dove e quando puoi vedere sventolare il tricolore? Racconta.
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e La legalità
io
l’inno nazionale Il Canto degli Italiani, poesia meglio conosciuta con il titolo “Fratelli d’Italia” è l’Inno Nazionale italiano. Scritto nel 1847 dal poeta Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro. In quel periodo molti patrioti combattevano per l’Unità di Italia, allora ancora divisa in tanti piccoli Stati.
inno di mameli
Stringiamoci in formazione da battaglia! Siamo pronti a morire l’Italia ci ha chiamato.
Ci raccolga un’unica bandiera, una sola speranza:
è già arrivata l’ora di unirci tutti insieme.
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Classe TERZA
Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta; dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma; ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; siam pronti alla morte; Italia chiamò. Noi siamo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un’unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l’ora suonò.
Fratelli italiani, l’Italia si è svegliata si è posta sul capo l’elmo di Scipione l’Africano. Dov’è la Vittoria? Offra all’Italia la sua chioma perché Dio ha fatto la Vittoria schiava di Roma.
Da secoli noi veniamo calpestati e derisi, perché non siamo un solo popolo, perché siamo divisi.
COMUNICO In quale occasione di solito senti cantare l’Inno Nazionale? Racconta. Sapevi che è possibile cantarlo con la lingua dei segni? Guarda il video.
VIDEO
io e L’am biente
impatto zero È la capacità di rispettare l’ambiente attraverso le nostre azioni di vita quotidiana, in maniera consapevole e responsabile, vivendo in modo tale da non contaminare il nostro pianeta con i rifiuti e da non consumare le sue risorse non rinnovabili, usando invece le risorse rinnovabili. Ci sono poi risorse che si rinnovano ma perché ciò accada occorre tempo, quindi in questo caso è bene utilizzarle con buon senso, come nel caso del legno. Il tempo di rinnovamento di un bosco è valutato intorno ai 30/90 anni (questo dato è molto variabile in relazione al tipo di vegetazione). L’espressione “impatto zero” ci ricorda dunque la necessità di impegnarci tutti per salvare il nostro pianeta e salvaguardare piante e animali per mantenere la biodiversità.
I prin cìpi fon dam entali In sostanza, “impatto zero” indica lo stile di vita consapevole di coloro che decidono di azzerare la propria impronta sul pianeta, con vari accorgimenti: › utilizzando elettrodomestici a basso consumo, auto non inquinanti o ancora meglio biciclette e mezzi pubblici; › piantando alberi; › differenziando i rifiuti; › evitando gli sprechi, riciclando tutto ciò che è riutilizzabile e gettando via solo ciò che risulta davvero inservibile. Adottare questo stile di vita significa riuscire a determinare un impatto non distruttivo sul pianeta, perseguendo uno sviluppo sostenibile che è l’unico modo per difendere la salute nostra e dei nostri discendenti. “Impatto zero” è l’obiettivo di una popolazione informata, collaborativa e lungimirante. Adatt. da www.vivacemente.org
INSIEME Cercate sui libri o in Internet il significato delle espressioni evidenziate e discutete insieme sul risultato della vostra ricerca.
COMUNICO › Credi che il tuo stile di vita sia ad “impatto zero”? Quali sono i comportamenti responsabili che adottate in famiglia? Che cosa invece non fate e potreste fare? Racconta.
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e L’ambiente
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non si è mai troppo piccoli per fare la differenza Era una mattina di agosto, a Stoccolma, quando Greta Thunberg decise che non si poteva più ignorare la situazione del pianeta: i cambiamenti climatici erano sempre più preoccupanti, eppure sembrava che nessuno prendesse sul serio il problema. Nei parlamenti di tutto il mondo centinaia di politici sedevano con aria seria per discutere di infinite questioni, senza però mai preoccuparsi della salute della Terra. Era arrivato il momento che qualcuno ricordasse loro quanto fosse urgente intervenire per proteggere l’ambiente – e con essa il futuro dei ragazzi – prima che fosse troppo tardi. Il resto poteva aspettare. Così, quel giorno Greta legò i lunghi capelli in due trecce, indossò una felpa blu, una camicetta a quadretti e uscì dalla casa dove viveva con i suoi genitori; un cartello di legno sottobraccio. Sopra, a mano, c’era scritto SKOLSTREJK FÖR KLIMATET, “sciopero da scuola per il clima”.
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Classe TERZA
il discorso di greta all’onu Come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia… Parlando all’ONU, durante un incontro sul clima nel settembre del 2019, Greta ha avuto parole molto dure per i potenti della Terra. Guarda il video sottotitolato in italiano. VIDEO
io e L’am biente Aveva preparato anche dei volantini da distribuire, con riportati sopra alcuni fatti molto importanti sul cambiamento climatico che, a suo parere, tutti avrebbero dovuto sapere. Greta, come tutti i ragazzi svedesi della sua età, quel giorno sarebbe dovuta andare a scuola. In Svezia ad agosto le vacanze finiscono e le lezioni ricominciano. Invece, salì sulla sua bicicletta e pedalò fino al Parlamento, in uno dei quartieri più centrali della città. Ovviamente ciascuno di noi, nelle scelte quotidiane, può impegnarsi a combattere l’inquinamento e gli sprechi, cercando di ridurre il più possibile il proprio impatto sulla salute del pianeta. Ma questo, purtroppo, non è sufficiente. La buona volontà dei singoli non è abbastanza. Davanti a una questione tanto complessa, era necessario cambiare le regole e pensare nuove leggi per proteggere l’ambiente. Nessuno poteva farlo, se non gli uomini e le donne seduti al Parlamento. Ecco perché Greta quella mattina si era diretta proprio lì. Adatt. da Valentina Camerini, La storia di Greta: Non sei troppo piccolo per fare cose grandi, De Agostini
fli pped class ro om Chi è Greta Thunberg? Cosa sono i Fridays For Future?
a casa
Cercate notizie su libri e riviste e su Internet sulla giovane ambientalista svedese e sulla sua iniziativa.
a scuola Divisi in gruppi, condividete le informazioni e le immagini trovate su Greta e selezionate il materiale più interessante. Condividete il vostro lavoro con gli altri gruppi, poi insieme preparate un cartellone per raccontare la storia di Greta e il successo mondiale dei Fridays For Future.
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e L’ambiente
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la giornata della terra (earth day) Il 22 Aprile è la Giornata della Terra (Earth Day), la più grande manifestazione ambientale del pianeta. In tutto il mondo, ogni anno in questo giorno, vengono organizzate manifestazioni nelle quali tantissimi cittadini si uniscono per celebrare la Terra, per trovare insieme soluzioni per il futuro del nostro pianeta. È un’occasione per fermarci a riflettere su quanto sia importante un invito ad amare, rispettare e difendere il nostro mondo perché possa arrivare in buona salute anche a chi verrà dopo di noi. Tutti noi possiamo e dobbiamo dare il nostro piccolo ma necessario contributo.
La Terra è nelle tue mani Colora il disegno e scrivi in quale modo ti impegnerai per amare, rispettare e proteggere la Terra. .............................................................................................. .............................................................................................. .............................................................................................. .............................................................................................. ..............................................................................................
INSIEME Disegnate la Terra su di un cartellone e intorno ad essa scrivete il vostro impegno personale e di classe per ridurre il vostro impatto su di essa. Poi firmate il cartellone, ricordando le parole di Greta: “Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”.
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Classe TERZA
Together we can save the planet H APPY P LAN ET
RIDE IC CLE
PLANT TREES
SAD P LAN ET
CAR E HAUST LITTERING AND NOT REC CLING
REC CLE
TURN OFF LIGHTS
FACTOR SMO E
Scrivi e disegna altre azioni che possano salvare il pianeta.
ATER POLLUTION
we can save the planet WH EN W E...
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e L’alimentazione
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La fabbrica del cibo Il nostro corpo assomiglia a una fabbrica dove lavorano tanti operai, con i lavori sempre in corso. Infatti è formato da tanti componenti che vivono e svolgono un compito. Per avere la forza di farlo hanno bisogno di rifornimenti sempre nuovi. Dove trovano questi rifornimenti? Nel cibo che mangiamo! In questo modo, il nostro corpo può crescere, essere attivo, mantenersi in vita. Mangiare è necessario fin dalla nascita per diventare grandi, per mantenerci vivi e per non andare dal dottore. Noi bambini poi siamo sempre in movimento! Noi possiamo muoverci e giocare perché ricaviamo dalla pasta, dalla carne e da tutti gli alimenti (cibo) la forza (energia) necessaria per farlo. Non si può restare senza cibo a lungo, perché poi ci mancano le forze e non riusciamo a fare nulla, diventiamo tristi e deboli. Adatt. da Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Papà, mamma, oggi cucino io!
CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni sull’importanza del cibo. Ecco alcune domande di spunto: A cosa serve il cibo? Che cosa mangi di solito? Quante volte al giorno mangi? Qual è il tuo piatto preferito?
SCRIVI
Prova a continuare la seguente filastrocca:
Che tu giochi, studi, cammini, bruci energia come tutti i bambini. Hai bisogno per saltare...
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Classe TERZA
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io e L’alimentazione
la piramide alimentare Scrivi nel riquadro corretto le parole evidenziate nel testo.
La piramide alimentare rappresenta la quantità di alimenti che bisogna mangiare per avere un’alimentazione sana. Alla base della piramide ci sono i cereali e i loro derivati: pane, pasta, riso che contengono carboidrati: vanno mangiati in quantità maggiore, perché forniscono molta energia. Al primo livello ci sono la frutta e la verdura, che contengono sali minerali, fibre e vitamine. Al secondo livello ci sono carne, pesce, uova, latte e formaggi, che contengono le proteine. In cima alla piramide ci sono i cibi grassi. A mano a mano che saliamo verso l’alto diminuiscono le quantità degli alimenti che possiamo mangiare.
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food pyramid READ AND MATCH Leggi le parole dei cibi e con una freccia collegali al corrispondente ripiano della piramide.
CAR OH DRATES FRUITS AND VEGETA LES PROTEINS
FATS
PICTIONARY
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MILK
EGGS
CHEESE
BREAD
CAKE
BUTTER
CHICKEN
MEAT
Classe TERZA
io e L’alimentazione
buone abitudini a tavola Ecco alcune buone regole da seguire per un’alimentazione salutare.
Al mattino consuma con calma la prima colazione.
Mastica con calma bocconi piccoli.
Mangia ad orari regolari e seduto a tavola.
Non bere bevande dolci e gasate troppo spesso.
Quali sono le tue abitudini? Rispondi con sincerità.
* Quale delle regole sopra elencate rispetti di solito? ...............................................................................................................................................................................................…
* Quando mangi di solito, usi qualche dispositivo o guardi la TV? ...............................................................................................................................................................................................…
* Mangi da solo o in compagnia? ...............................................................................................................................................................................................…
* Conosci qualche buona abitudine che non è stata menzionata? ...............................................................................................................................................................................................…
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cittadinanza digitale COMPRENDO › Che cosa propone la signora Guégan ai suoi alunni? › Come reagiscono i ragazzi? › Perché Gordon pensa che moriranno di noia? › Che cosa propone alla fine la maestra?
CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, riflettete su come vi sentireste a stare “dieci giorni senza schermi” e su cosa potreste fare in alternativa. Confrontatevi con i compagni.
SCRIVO
E se la tua maestra ti proponesse la stessa sfida? Immagina e racconta una settimana “senza schermi”.
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Classe TERZA
dieci giorni senza schermi: sì o no? – Se vi dico “dieci giorni senza schermi”, che cosa vi viene in mente? Da un lato all’altro della classe, ci guardiamo ridacchiando. La signora Guégan, la nostra maestra, a volte, ha delle idee così assurde… – A proposito di schermi, Louis, che ne dici di venire da me a giocare alla PS5 quando usciamo? – mi dice sotto voce Gordon, il mio migliore amico. – Allora? – insiste la maestra. – Dieci miseri giorni senza che mettiate uno schermo davanti agli occhi. Niente televisione, niente console, niente computer… nemmeno il cellulare che vi prestano i genitori. A quelle parole, scoppio a ridere fortissimo. Che assurdità! D’altronde io sono fatto così, quando sento una barzelletta non riesco a trattenermi. Gordon mi segue a ruota. La risata, dopo un attimo, si diffonde tra i banchi come un’epidemia. E allora, è l’ilarità generale. Be’, quasi generale. – Potrebbe essere carino provare. Non mi giro neanche. So già chi è stato a dire quell’idiozia.
cittadinanza digitale – Potremmo provare tutti insieme, – insiste Paloma. Ci giriamo a guardarla, allibiti, mentre la maestra spiega: – Volevo proporvi proprio un’esperienza del genere, Paloma. Tutti gli studenti della classe, per un periodo, potrebbero provare a stare senza schermi. Questa volta non ride nessuno. Anzi, c’è un silenzio di tomba. – Io comincerò già stasera! – esclama Paloma alzandosi in piedi, quasi per dimostrare quanto è entusiasta. – Se accetterete di farlo, decideremo poi insieme tutti i dettagli, – continua la signora Guégan. – Per esempio, potremmo fare delle locandine da appendere qui a scuola, per invogliare anche le altre classi a partecipare… – Non faremo nemmeno in tempo a invogliare gli altri, – sussurra Gordon. – Dopo due giorni senza schermi saremo morti di noia. E dei cadaveri che camminano non sono molto incoraggianti… – E se andassimo ai voti? – propone la maestra. – Cioè facciamo un referendum? – chiede Anouk, la compagna di banco di Paloma. – Esatto! – annuisce la signora Guégan. – Qualcuno sa cosa vuol dire la parola “referendum”? Ovviamente, Anouk, che abbiamo soprannominato “signorina Enciclopedia”, alza subito la mano: – È un modo per chiedere a un gruppo di persone che cosa pensano di un argomento. – Proprio così! – approva la maestra. – È un voto che vi permetterà di rispondere alla domanda: “Dieci giorni senza schermi: sì o no?”. Adatt. da Sophie Rigal-Goulard,
ieci giorni sen a schermi
he sfida , Einaudi Ragazzi
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cittadinanza digitale
Le mie abitudini La tecnologia e il mondo digitale fanno ormai parte della nostra vita quotidiana. Parole come “app”, “touch” o “Wi-Fi” sono entrate nel linguaggio comune, a dimostrazione del fatto che la nostra vita ne è inevitabilmente condizionata e non sapremmo immaginarla diversamente. Quali sono le tue abitudini? Rispondi indicando con una X .
* Quali dispositivi usi di solito? (Puoi mettere più di una X ) Tablet Console per videogiochi Computer Cellulare Smart TV
* Quante ore al giorno usi i tuoi dispositivi?
Meno di 1 Da 1 a 2 Da 2 a 3 Oltre 3
* Quali attività svolgi sui
dispositivi? (Puoi mettere più di una X )
Gioco Guardo video Ascolto musica Cerco informazioni Parlo in chat
* Parli mai con la tua famiglia di
quel che succede mentre navighi in internet? Sì No * Se sì, cosa racconti? .........................................................................
CONFRONTIAMOCI
.........................................................................
Con l’aiuto dell’insegnante, avviate una discussione per condividere i risultati di questo test sulle abitudini, per scoprire quanto tempo passate ogni giorno su tablet, computer, console, cellulari. Una volta conclusa la condivisione, riflettete sui risultati e chiedetevi se siete capaci di stare “dieci giorni senza schermi”.
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Classe TERZA
cittadinanza digitale
Indagine statistica Intervista i tuoi compagni chiedendo quali piattaforme social conoscono. Puoi accettare anche più di una risposta. Per ogni preferenza segna una X nella tabella.
facebook twitter instagram tiktok youtube whatsapp snapchat altro Sul tuo quaderno trasforma poi i dati raccolti in un istogramma e rispondi alle domande.
* * * * * * *
Quanti bambini hai intervistato? ......... Qual è la piattaforma social più diffusa? .................................................................. Quale quella meno diffusa? .................................................................. Hai trovato piattaforme con lo stesso numero di preferenze? ......... Se sì, quali sono? ......................................................................... Ci sono bambini che non conoscono nessuna piattaforma? ......... Ci sono differenze tra il tuo istogramma e quello dei tuoi compagni?
.........
INSIEME Confronta la tua indagine con quella dei tuoi compagni e discutetene insieme.
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cittadinanza digitale
le regole per cittadini digitali sicuri Anche nel mondo digitale, come nel mondo reale, non si può vivere senza regole. Le regole servono a garantire la nostra sicurezza, perché non basta lo schermo di un computer a proteggerci. Scopriamone alcune insieme…
Non bisogna passare troppe ore giocan do sui dispositivi
I videogi ochi devono essere sempre adatti all’età di chi li usa
i bambini non possono mai utilizzare internet da soli
Bisogna sempre chieder e ad un adulto di poter utilizza re i videogi ochi
SC EG LI CO N I TU O I G EN ITO R I LE PASSW O RD E N O N R IVE LARLE A N ESSU N O
SCRIVO Quali altre regole, secondo te, bisogna seguire per garantire la propria sicurezza?
COMUNICO I tuoi genitori ti hanno dato delle regole da seguire quando usi i videogiochi o gli altri dispositivi? Racconta.
Il decalogo del cittadino digitale Confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni e tutti insieme realizzate un cartellone su cui scriverete un decalogo di regole, per essere un cittadino digitale corretto e protetto.
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Classe TERZA