Letture al Centro 5 - Verifiche

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PROVE D’INGRESSO 2 Ortografia

Sintassi

Articolo • Nome 5 Passeggiate primaverili

6 L’ape, un esempio di laboriosità

PROVE INTERMEDIE

8 Ortografia 9 Sintassi 10 Morfologia

11 Lo spettro di Marley

12 In viaggio

14 Un episodio indimenticabile

15 Testi da completare

16 Paesaggio notturno

17 Mattino

PROVE FINALI

18 Correzioni ortografiche 19 Sintassi 20 Morfologia • 1 21 Morfologia • 2

22 Elliot e l’extraterrestre

23 Nonna e nipote

24 La vita del giardino

25 Ninfee • Cielo notturno

26 L’agricoltura biologica

28 Un chilometro sott’acqua

29 Regalami un po’ del tuo tempo

PROVE

INVALSI

30 Una famiglia molto strana

34 La pubblicità nel tempo

Ortografia

1 Segna con una X le parole corrette.

Singolare Plurale

socia soce socie freccia frecce freccie goccia goccie gocce provincia province provincie corteccia cortecce corteccie cuccia cuccie cucce

2 Completa con cu - qu - cqu - qqu .

• a ............ilone

• aderno

• ............scino

• a istare

• indici

• a ............leo

• alifica

• ............artiere

• so adro

• si ............rezza

• a ............erelli

• cir ito

• a ............azzone

• pola

• oio

• li ............ore

• oziente

• ............antità

• s alo

• na ............e

Singolare Plurale

spiaggia spiagge spiaggie frangia frangie frange reggia reggie regge malvagia malvage malvagie pioggia pioggie piogge scheggia schegge scheggie

• ............ota

• rioso

• ............adrato

• a olina

• in bo

• ............ccia

• cina

• s ............otere

• s ola

• per ............otere

• a ............aragia

• rva

• a ............ario

• a edotto

• s adra

• profi ............o

• in ilino

• batti ............ore

• aranta

3 Sottolinea le parole divise in modo errato e riscrivile correttamente.

tem-po-ra-le | in-du-men-to | a-cquaz-zo-ne

ca-sta-gne | pal-a-zzo | ac-que-dot-to

ac-qua-rio | pa-stic-ciere | co-lo-ri

• eva ............are • ................................................................... • ...................................................................

Sintassi

1 Leggi le frasi e individua il soggetto.

• In cima alla collina sorge un paesino.

• Sulla pista l’aereo è decollato.

• Giocare con i miei cugini è divertente.

2 Scrivi sui puntini il soggetto sottinteso.

• Vanno spesso a teatro con i loro zii. -> ....................................................................................

• Sei partito prima del via. -> ....................................................................................

• Non avete svolto gli esercizi di matematica. -> ....................................................................................

3 Sottolinea di rosso il predicato verbale e di verde il predicato nominale .

• Lo spettacolo è interessante.

• La vipera predilige i luoghi caldi.

• Il pappagallo è un uccello dalle piume sgargianti.

• Il pelo del mio gattino è bianco e nero.

• I barbagianni sono uccelli notturni.

• Abbiamo realizzato dei magnifici disegni.

• Marco disegna un paesaggio.

• Lo zio di Mara è un veterinario.

4 Completa le frasi con il complemento oggetto.

• Il pizzaiolo sta impastando

• Il meccanico ha riparato

• Mi piacciono tanto

• Mattia dipinse

• I miei fratelli preferiscono

• Andrea ha trovato

• Il babbo teneva in mano

Articolo • Nome

1 Sottolinea nel testo con colori diversi articoli e nomi.

Quell’estate con Febo fu una continua e straordinaria avventura.

La mattina Rossella aiutava sua madre a vendere il pane, mentre io, Silvano e Paolino eravamo occupati nei piccoli lavori di casa che la mamma e il papà ci affidavano.

Ma il pomeriggio era tutto nostro. Nostro e del nostro cane Febo.

Allora si andava per i sentieri di campagna cambiando sempre itinerario.

Scoprivamo così anche noi, insieme a Febo, il paesaggio della nostra terra: i prati e i fiumi nella parte bassa, le canaline per irrigare, le vigne, le cascine…

⻓ M. Lodi, Il mistero del cane, Giunti

2 Trasforma i nomi maschili in nomi femminili e viceversa. MASCHILE

Lo zio della mamma

Un ragazzo educato

Un parente dei nonni

La protagonista di un racconto

Un’agile gatta

Una cantante famosa

3 Sottolinea di rosso gli articoli partitivi e di verde le preposizioni .

• Abbiamo acquistato delle pesche e delle fragole a buon prezzo.

• Ho trovato degli appunti sull’agenda.

• L’acqua del fiume è limpida.

• Ho sistemato dei libri sulla scrivania.

• Ecco le ghiande della quercia.

• Sui rami dell’abete ci sono dei nidi.

• Ho preparato dei funghi in padella.

Passeggiate primaverili

1 Segna con una X .

• Il testo è narrato: in prima persona in terza persona

• Il luogo della vicenda è: reale fantastico

• Autrice e narratrice coincidono? Sì No

• Il tempo è: definito indefinito presente passato

• Di che cosa parla l’autrice? Indicalo con una X .

Di sua sorella gemella

Della governante Antonietta

Delle passeggiate primaverili

• Chi è Cincirla?

Il soprannome della sorella Paola

Il soprannome della governante

Il soprannome dell’autrice

• Perché l’autrice racconta questo episodio della sua vita?

Per parlare dei suoi problemi

Per ricordare momenti della sua infanzia

Per ricordare la città in cui è vissuta

• Con quali di queste parole puoi sostituire il termine “indelebile”? Segna con una X . Debole

Ineliminabile

Cancellabile

ASCOLTA IL BRANO

L’ape, un esempio di laboriosità

Introdotta in tutto il mondo dall’uomo a partire dal diciassettesimo secolo, l’ape domestica è originaria di Europa, Asia occidentale e Africa. Questo piccolo e operoso insetto predilige gli habitat europei con diversificate piante da fiore, come i prati, le aree boschive aperte e i giardini; ma ha colonizzato anche i luoghi più disparati fra cui le foreste pluviali e la savana tropicale. Per prosperare, però, le api necessitano di una cavità in cui costruire il nido, per esempio all’interno di un tronco.

Le operaie sono le api più piccole e misurano 10-15 mm, le regine sono le più grandi (18-20 mm) e i maschi, chiamati fuchi, sono lunghi 15-17 mm. Esistono 26 sottospecie riconosciute. L’ape domestica probabilmente è l’insetto più studiato del mondo, e moltissimo è stato scritto sulla complessa struttura sociale in cui è diviso l’alveare, che prevede l’esistenza di 3 caste: la regina, l’unica in grado di riprodursi, arrivando a deporre fino a 1000 uova al giorno; i fuchi, che sono presenti solo in primavera in qualche centinaia di individui e hanno l’esclusivo compito di fecondare le uova; le operaie, femmine sterili, che svolgono tutte le mansioni necessarie alla salute dell’alveare, come raccogliere il nettare e il polline, pulire le celle, nutrire le larve (con il miele) e la regina (con la pappa reale), difendere la comunità dall’attacco dei predatori e dei parassiti.

Le api diventano aggressive solo quando percepiscono una minaccia per se stesse oppure per l’alveare. Negli ultimi anni, a causa del largo impiego di pesticidi e delle monocolture, le popolazioni di api stanno diminuendo. Un problema non di poco conto per l’agricoltura e, in generale, per tutto l’equilibrio naturale, perché le api sono i più importanti insetti impollinatori e da esse dipende la maggior parte della riproduzione delle piante. Adatt. da Focus Junior

1 Rispondi alle domande.

• Quali habitat predilige l’ape?

Asiatici

Africani

Europei

• Di che cosa hanno bisogno le api per prosperare?

• Come è organizzato l’alveare?

• Quale compito hanno i fuchi?

• Quali compiti svolgono le api operaie?

........................................................................................................................................................................................................

• Quando le api diventano aggressive?

• Perché le api sono importanti in natura?

• Perché le api stanno diminuendo?

Ortografia

1 Completa con lo - l’ho , l’hai , la - l’ha , l’anno - l’hanno .

• Questo dipinto .............................. realizzato in poche settimane.

• Io .............................. rimproverato perché aveva strappato alcuni fogli dal quaderno.

• Carla è caduta dalla bici e la mamma medicata.

• Dario prepara .............................. zaino sempre .............................. sera prima.

• Perché tu mangiata tutta?

• Finalmente ce .............................. fatta.

• È un libro avventuroso, perciò i miei amici letto in un battibaleno.

• I miei amici .............................. prossimo andranno in vacanza a New York.

2 Scrivi una frase con: lo ->

l’ho ->

l’hai -> la ->

l’ha -> l’anno -> l’hanno ->

3 Completa con: glielo - gliel’ho , gliela - gliel’ha , gliel’hai , gliel’hanno .

• chiesto io cinque minuti fa.

• Chiara ha una bella bici: .............................................. regalata la nonna.

• Lucia mi ha chiesto un favore: farò di sicuro.

• Luigi ha i pattini nuovi: .............................................. regalati i nonni.

• Perché non .............................................. chiesto?

• Questa sorpresa è per lei: manda la sua amica.

• prestato il computer?

Morfologia

1 Collega ogni aggettivo qualificativo al nome a cui si riferisce.

Nel giardino ho incontrato l’anziano signor

Rossi con una graziosa bambina e un cagnolino piccolo e peloso.

I Rossi sono una bella famiglia: la mamma è una signora gentile e premurosa, il capofamiglia, il signor Gabriele, è molto simpatico, la piccola Martina è sempre sorridente.

2 Sottolinea in rosso i nomi concreti e in verde quelli astratti .

• bosco

• fatica

• pianta

• sale

• virtù

• amico

• amicizia

• libraio

• speranza • gatto • gioia

• casa

• paura

• frutto

• fanciullezza

• coraggio

3 Da ciascun aggettivo qualificativo ricava il relativo nome astratto.

• povero -> .......................................................

• sincero ->

• onesto ->

• allegro -> .......................................................

• ricco ->

• saggio -> .......................................................

• simpatico ->

• antipatico -> .......................................................

4 Inserisci i nomi in tabella al posto giusto. capoluogo • anellino • saliera • scolaresca • erbetta • mano • pineta • pescheria • pane

pianoforte • libreria • cagnetto • asciugamani • flotta • scarpa

PRIMITIVO DERIVATO

Lo spettro di Marley

1 Rispondi alle domande.

• Quale strano fenomeno colpisce l’attenzione di Scrooge?

• Che cosa fa subito Scrooge? .......................................................................................................................................................................

• Perché gira due volte la chiave nella serratura?

• A che cosa serviva la campanella fuori uso attaccata alla parete?

A mettere in comunicazione la camera al piano più alto del palazzo

Ad annunciare la presenza di qualcuno

• Che cosa prova Scrooge quando tutti i campanelli della casa si mettono a trillare?

Paura

Terrore

Ansia

• Da dove proviene il rumore metallico?

Dai piani inferiori

Dalla camera di Scrooge

• Chi entra nella camera?

Il fantasma di Marley

Un conoscente

2 Leggi e illustra secondo i particolari della descrizione.

“Ed era proprio Marley, con il suo codino, il panciotto, i calzoni a mezza gamba e gli stivali, le falde dell’abito e i capelli ritti sul capo. Intorno alla vita aveva una lunga catena che si trascinava appresso e che gli girava intorno come una coda”.

• Da cosa è provocato questo rumore?

Dal vento

Da una catena

ASCOLTA IL BRANO

In viaggio

1 Sintetizza brevemente ogni sequenza.

Enrico, il papà di Andrea, distoglie per un attimo lo sguardo dalla strada, cerca il pulsante del condizionatore e lo preme. Il ronzio cessa.

– Perché hai spento, papà? – gli chiede Andrea. – Fa caldo. L’uomo sorride, abbassa i finestrini della station wagon e l’aria irrompe nell’abitacolo.

– È un caldo buono, profumato. Lo senti?

Il bambino si stringe nelle spalle. Annusa odori, più che profumi, un misto di sentori sconosciuti. Guarda fuori. La luce è forte, quella di un pomeriggio d’estate. Forte e gialla.

La macchina corre in un mare di grano.

Lui non ha mai visto una distesa simile, dorata, accarezzata da un vento secco che la fa muovere come se fosse davvero la superficie di un oceano strano, creato da uno di quei pittori che si divertono a cambiare i colori, a trasformare la realtà con la fantasia. La strada deserta si srotola davanti a loro, stretta, come se si fosse fatta minuscola per non disturbare le piante, vere dominatrici di quel mondo.

Enrico rallenta, si rilassa sul sedile, si sgranchisce le vertebre del collo.

– Siamo quasi arrivati – dice.

– Quanti papaveri! – osserva suo figlio. – E poi ci sono anche quei fiori piccoli, sembrano margherite dai gambi alti.

– È camomilla, quella.

– Camomilla? Qui?

– Perché, credevi che nascesse nei banchi del supermercato? L’uomo sorride.

– No, ma... non so, pensavo che venisse dall’estero, da lontano. Come il caffè o il tè.

– Sei proprio un cittadino, un cementaro.

– Cementaro è una parola che hai inventato tu.

– Però rende l’idea. La campagna praticamente non la conosci, e non sai cosa ti perdi. Hai visto quanto è bella?

– Sei tu che non mi ci porti.

Il papà di Andrea annuisce. È vero, non ce lo porta. Andrea ha dieci anni e conosce bene solo la città e il mare, dove di solito vanno in vacanza. A Lancimago non c’era venuto mai; e dire che le sue radici sono qui. Qui dove sono nati suo padre, suo nonno, il suo bisnonno e chissà, nei secoli, quante generazioni prima di loro. Qui dove Enrico torna ogni anno ai tempi della mietitura.

Ai lati della strada cominciano a infittirsi le fattorie e compaiono le prime case del borgo. Infine, il paese vero e proprio, un migliaio di abitanti o poco più. Linde e pretenziose villette contrastano con gli edifici più vecchi, file di case attaccate l’una all’altra, sulla via che taglia l’abitato come prima tagliava le distese di grano.

– Lì c’era un campo di cocomeri, quand’ero piccolo – dice Enrico, indicando il parcheggio del supermercato. – E là, dove ci sono quelle palazzine, era tutta una vigna. Si è ingrandito questo posto. Si ingrandisce ogni anno di più.

Ad Andrea pare invece piccolo, piccolissimo. Non sa immaginare come doveva essere quando suo padre era bambino. E non sa come sia viverci, in un posto così.

L’automobile infila una stretta stradina polverosa. Nel cortile un cane scodinzolando gli corre incontro.

⻓ E. Baldini e A. Fabbri, Quell’estate di sangue e di luna, Einaudi

Un episodio indimenticabile

1 Inserisci un flashback nel racconto.

Oggi piove e tira vento. Guardo i nuvoloni che non promettono nulla di buono. La mamma ogni tanto sbuffa, il nonno tamburella le dita sul tavolo e fischietta imitando il rumore che fa la pioggia sui vetri e intanto il nostro gatto sbadiglia e si allunga sul divano.

Guardo dalla finestra ed ecco la nostra dirimpettaia, la signora Maria, che tenta invano di attraversare la strada. È stata appena schizzata da un’auto in corsa; la signora sbraita e gocciola come una spugna imbevuta d’acqua e a me scappa da ridere.

Che scena! Non posso fare a meno di ricordare la pioggia che abbiamo preso l’estate scorsa in campeggio.

Per tre giorni di seguito non aveva fatto che diluviare...

Sento bussare alla porta: è la nostra dirimpettaia, la signora Maria, con un diavolo per capello, che ci racconta l’accaduto.

Ogni tanto si ferma, starnutisce, e poi riprende a narrare agitandosi tutta come se avesse un sacco di pulci addosso, e poi riprende a brontolare. A nulla servono le parole della mamma che cerca di tranquillizzarla.

Testi da completare

1 Completa i testi immaginando il carattere di ciascun personaggio.

Un uomo particolare

Era un uomo sul metro e novanta, i baffi neri, le sopracciglia folte, il colorito olivastro; indossava un abito di lino verde stropicciato sulle maniche, una camicia di cotone color cielo con una vistosa cravatta di seta: l’avrebbe anche notata una persona abbastanza distratta. La voce. Ecco qual era la nota speciale che dava all’uomo, più che la mole e la cravatta vistosa, un aspetto difficile da dimenticare. Una voce suadente.

⻓ Renato Olivieri

Gemmina

La Gemmina è alta, magra, con i capelli ossigenati e tagliati corti, con una faccia lunga e stretta, tutta mento, la carnagione macchiata e segnata da un vecchio sfogo, che le ha lasciato come delle lividure.

⻓ Natalia Ginzburg

Il cane Rocco

Il cane Rocco è grasso e goffo. È tutto ricoperto di lunghi peli. Per vedere gli occhi devi sperare che un soffio di vento gli sollevi la folta frangetta e allora scopri due palline scure che ti guardano curiose. Il suo pelo è bellissimo: bianco e morbido. Ha il naso nero e ruvido, con due buchini davanti. Quando Rocco abbaia vedi i suoi denti che sembrano una catena di montagne in miniatura: montagne ricoperte di neve, perché Rocco è ancora un cucciolo e ha denti sani e puliti.

⻓ Maria Vago

Paesaggio notturno

La luna, limpidissima, illuminava le casette nere e grigie che parevano fatte di carbone e di cenere: il vasto orizzonte, tutto di un azzurro latteo, sembrava uno sfondo di mare lontano.

Qua e là brillavano, tristi fra i giunchi neri, larghe e rotonde chiazze d’acqua che parevano gli occhi melanconici della montagna non ancora addormentata.

Nel bosco la luna penetrava qua e là fra gli alberi altissimi, ma spesso le rocce dei monti la nascondevano e l’ombra s’addossava sul sentiero.

Allora le macchie sembravano bestie accovacciate e dai rami degli alberi si protendevano braccia nere, teste di serpenti: tutto un mondo di sogno.

1 Quali dati sensoriali sono presenti nel testo? Segna con una X .

Visivi

Uditivi

Olfattivi

Tattili

2 Sottolinea nel testo le similitudini.

3 Quale sensazione esprime l’autrice?

Gustativi

4 Prendendo spunto dal testo, descrivi brevemente un paesaggio notturno.

Mattino

Che infantile dolcezza nel mattino quieto! Gli alberi protendono le loro braccia a terra. Un soffio tremulo ricopre le sementi e i ragni distendono le loro strade di seta: raggi sul cristallo dell’aria. Nel viale una fonte recita il suo canto fra l’erba.

⻓ F. García Lorca

1 La poesia è: in rima in versi sciolti in parte in rima e in parte in versi sciolti

2 Sottolinea di rosso le parole con cui il poeta crea la personificazione degli alberi e della fontana e di verde le metafore e trascrivile.

Sintassi

1 Fai l’analisi logica delle seguenti frasi.

• Il nonno -> ............................................

• di Clara ->

• passeggia -> ............................................

• in giardino -> ............................................

• ogni giorno ->

• con il suo cane -> ............................................

• Il gatto -> ............................................

• dei vicini ->

• è salito -> ............................................

• Nell’antichità -> ..............................................

• sul tetto -> ............................................

• della mia casa ->

• di notte -> ............................................

• i villaggi -> ........................................................

• sorgevano ->

• sulle colline -> ........................................................

• a scopo di difesa ->

• Gli amici ->

• hanno regalato -> ............................................

• un biglietto ->

• a Massimo -> ............................................

• per andare ->

• allo stadio -> ............................................

• Carla ->

• gioca -> ............................................

• nel prato ->

• per ore ->

• con gli amici -> ............................................

• di suo fratello ->

ᄗ Capire la funzione transitiva e intransitiva del verbo.

ᄗ Distinguere la forma attiva e passiva del verbo.

ᄗ Riconoscere avverbi, preposizioni e congiunzioni.

Morfologia • 1

1 Sottolinea i verbi e scrivi se è transitivo o intransitivo.

• Il vincitore salì sul podio. -> verbo .........................................................

• Il papà ha comprato le sogliole. -> verbo .........................................................

• La sarta ha realizzato un bel vestito. -> verbo

• Nuoto volentieri in piscina. -> verbo .........................................................

• Vado in chiesa ogni domenica. -> verbo

• Ho pianto per molte ore. -> verbo .........................................................

2 Indica se le frasi sono espresse in forma passiva ( P ) o in forma attiva ( A ).

• Lucia ha spedito la lettera.

• Lo scudetto è stato vinto dalla mia squadra.

• Il treno era giunto in ritardo.

• Un telegramma fu inviato da Fabio agli sposi.

• La multa venne pagata dal babbo.

• Il pubblico applaudì l’attore.

• Mara compra il pane e la focaccia.

• Giulia era stata avvisata del tuo arrivo.

• Chiara ha comprato un libro di fiabe.

• Un fulmine colpì l’albero del giardino.

3 Sottolinea nelle frasi di rosso l’ avverbio , di azzurro le preposizioni e di verde le congiunzioni .

• Raccoglieremo le ciliegie quando andremo in campagna.

• Ho mangiato troppi dolci.

• Il nonno di Marcello cammina lentamente sul marciapiede.

• Non posso partecipare alla festa perché ho la febbre.

• Io e Luisa abbiamo visto lo spettacolo dei burattini.

• Abbiamo corso molto per arrivare in tempo.

• L’edicola è chiusa perciò non posso acquistare i fumetti.

• L’incendio era esteso ma i pompieri l’hanno spento.

Elliot e l’extraterrestre

1 Segna con una X .

• I personaggi sono: terrestri extraterrestri terrestri ed extraterrestri

• I fatti si svolgono: sulla Terra su un pianeta indeterminato nello Spazio

• La vicenda è ambientata nel tempo: presente passato futuro

• Questo racconto di fantascienza è un testo: descrittivo narrativo informativo

2 Rispondi alle domande.

• L’extraterrestre era sceso sulla Terra con scopi pacifici o malvagi? ............................................................................................................................................................

• Da che cosa viene attratto l’extraterrestre?

3 Secondo te chi tra i due protagonisti ha più paura? Segna con una X . Elliott L’extraterrestre Tutti e due

4 Segna con una X solo le affermazioni corrette. Elliott vide l’extraterrestre e chiese aiuto. Il mattino seguente Elliott si diresse verso le colline.

Elliott scoprì la Nave Spaziale.

L’extraterrestre trovò una pillolina rotonda ma non la mangiò.

L’extraterrestre tese verso Elliott le sue braccia.

Il viaggiatore dello spazio seguì Elliott nella sua camera.

L’extraterrestre crollò esausto sul pavimento e si addormentò.

ASCOLTA IL BRANO

2 Completa.

• È una descrizione: oggettiva soggettiva

• Quali dati sono presenti nel testo?

Olfattivi

Visivi

Uditivi Tattili

Gustativi

La vita del giardino

1 Sottolinea gli aggettivi presenti nel testo e cerchia il nome a cui si riferiscono.

Calma nel giardino. Gli alberi si stagliano, nel cielo latteo, con quiete ombre e la luna sorge mostrando un viso. Il silenzio è gonfio di suoni. Ascoltate: questo fruscio di foglie secche è il riccio che comincia il suo giro; questo chiocciare leggero in aria lo fa il pipistrello in caccia; questa specie di sussurro nella siepe cui mi addosso è il lavoro interminabile dei bruchi verdi che rosicchiano il luppolo. Dai grossi cespi di rosmarino viene uno stridore furtivo, a intervalli distanti: sarà una piccola locusta (cavalletta), di quelle che saltano nei prati, che non dorme o che, dormendo, sogna.

I lombrichi trivellano le zolle, le talpe scavano una metropolitana nel riquadro delle patate mentre i ragni rappezzano la loro tela.

⻓ M. Roland, Vita e morte degl’insetti, Rizzoli

3 Descrivi brevemente un bellissimo giardino utilizzando opportunamente i dati sensoriali.

1 Sottolinea nel testo la metafora.

Ninfee

Ninfee pallide lievi coricate sul lago guanciali che una fata risvegliata lasciò sull’acqua verdeazzurra.

⻓ A. Pozzi

Cielo notturno

Nel gran mare del cielo onde, le nuvole si alzano la luna è una barca che voga a nascondersi in boschi di stelle.

⻓ K. No Hitomaro

1 Sottolinea nel testo le tre metafore e completa.

• Il cielo ...........................................................................................................................................................................

• Le nuvole ...................................................................................................................................................................

• La luna

L’agricoltura biologica

L’agricoltura biologica, nata all’inizio del XX secolo, si basa sul rispetto per la terra, che viene trattata con cura e attenzione: i campi sono fertilizzati esclusivamente con letame e non si ricorre all’uso di pesticidi.

A queste tecniche antiche e tradizionali, l’agricoltura integrata affianca i più recenti progressi della biologia, con il duplice scopo di impiegare strumenti di lotta non dannosi per l’ambiente e di riportare in uso antichi metodi di coltivazione.

Per difendersi dagli insetti, che causano quasi la metà delle perdite dei prodotti agricoli a livello mondiale, l’agricoltura integrata prevede una forte riduzione dell’uso di pesticidi sintetici e il parallelo sviluppo di tecniche di lotta biologica in cui si impiegano alcune specie per eliminarne altre. La cocciniglia dell’ibisco, un piccolo insetto di colore rosato, è un vero flagello per le coltivazioni di frutta e verdura. La cocciniglia cosparge rami e frutti con una sostanza bianca e lanuginosa e provoca vistose deformazioni alle foglie delle piante, che deperiscono rapidamente.

La cocciniglia dell’ibisco può diffondersi molto in fretta se trova un ambiente favorevole. Per eliminare questi parassiti infestanti, nei luoghi colpiti sono stati introdotti due insetti, noti per essere attivi e voraci predatori: una coccinella, golosa di uova, larve e adulti, e una vespa le cui larve si sviluppano all’interno del corpo della cocciniglia.

Un altro metodo per combattere i parassiti prevede l’uso di pesticidi naturali, che rispettino gli ecosistemi. Questi prodotti sono biodegradabili, si ricavano cioè da sostanze vegetali e si distruggono in fretta e naturalmente.

⻓ AA.VV., La Terra un pianeta da proteggere, Mondadori

1 Rispondi alle domande, ma prima sottolinea le risposte nel testo.

• Quando è nata l’agricoltura biologica? ........................................................................................................................................................................................................

• Su che cosa si basa?

• Che cos’è l’agricoltura integrata?

• Quali sono i suoi vantaggi?

• Perché la cocciniglia dell’ibisco viene considerato un flagello per le coltivazioni di frutta e verdura?

• Grazie a quali animali possono essere eliminati questi parassiti infestanti?

• Quale altro metodo può essere impiegato per combattere i parassiti?

1 Rispondi alle domande.

Un chilometro sott’acqua

Milano – Pedalando per un chilometro sott’acqua in sella ad una mountain bike, un italiano di 50 anni, Vittorio Innocente, milanese di nascita, residente in provincia di La Spezia, è entrato nel Guinness dei primati stabilendo anche un altro record, quello di aver «inventato» un nuovo sport: la «bicicletta subacquea». Innocente, che ha stabilito il record in giugno a Chiavari, pedalando nella piscina olimpica, ha ricevuto la conferma dell’omologazione del record (ottenuto davanti a cronometristi federali) e la notizia che il suo nome verrà pubblicato dalla «Bibbia dei primati» nell’edizione del ’97. L’atleta italiano non è nuovo ad imprese estreme in sella a mountain bike: nel ’90 è salito sul monte Kenya (5 000 metri), ha attraversato le foreste africane e il deserto, la tundra canadese e i ghiacciai dell’Alaska.

⻓ da «Il Resto del Carlino»

• Chi? ...............................................................................................

• Dove?

• Quando? ...............................................................................................

• Che cosa è accaduto?

• Perché?

Regalami un po’ del tuo tempo

Al mattino è la mia vicina di casa che mi accompagna al pulmino, perché i miei genitori escono presto di casa, molto prima di me per recarsi al lavoro, perciò nessuno di loro due può accompagnarmi a scuola, come fanno, invece, molti genitori dei miei compagni. Anche quando rientro a casa, passo alcune ore da sola prima del loro ritorno. Io non mi annoio perché guardo i cartoni alla televisione, però vorrei trovare davvero la mamma che mi aspetta davanti al cancello della scuola. Io l’ho pregata tante volte di non andare più a lavorare, ma lei mi ha risposto che senza il suo stipendio non potrei avere tutti i giochi che ho e neppure un appartamento così, con i nostri tre televisori.

⻓ da Ti regalo il mio tempo

1 Quale problema viene affrontato? Indica con una X l’affermazione corretta.

Spesso i bambini restano per molto tempo da soli a causa del lavoro dei genitori. I bambini che vivono parecchie ore da soli diventano molto presto autonomi.

2 Rispondi alle domande.

• Qual è l’opinione della bambina sull’argomento?

• Qual è, invece, l’opinione della mamma?

Una famiglia molto strana

Una famiglia di vampiri di solito trova le sue vittime tra i visitatori di un cimitero. Ma una sera d’inverno…

L’inverno era la stagione più odiata da tutta la famiglia De Vampiris. Calava sul cimitero, verso sera, una nebbiaccia tanto spessa che la si poteva tagliare con il coltello.

Non si vedeva a un palmo di naso e non era facile individuare con precisione un punto da morsicare.

La signora De Vampiris una sera aveva adocchiato un individuo impietrito davanti a un monumento funerario.

Se fosse uomo o donna, giovane o vecchio questo non le era chiaro, perché la nebbia era davvero fitta. Sicuramente indossava un mantello di un bel colore brillante (probabilmente rosso) ed era alto e robusto.

La vampira si appostò dietro una lapide e spiò i movimenti del visitatore. Strizzò gli occhi per cogliere i particolari.

Niente: quello era immobile, pareva una statua. “Agirò immediatamente” pensò la sciagurata, credendosi furba. “Lo coglierò di sorpresa, prima che termini di recitare le sue preghiere!” e si proiettò sull’obiettivo allargando le braccia “Tum!”.

Come “tum”, direte voi? Una morsicata fa “tum”?

Eh, qui viene il bello!

La vittima della vampira era… una statua!

Ecco perché se ne stava immobile proprio come… una statua! L’aveva commissionata a uno scultore il figlio di un defunto; era in attesa di una collocazione, ricoperta da un telo rosso. La signora De Vampiris trattenne il respiro; poi si portò una mano alla bocca e sputò due bei canini bianchi e taglienti, ma ormai inservibili.

– No! – urlò – I canini no!

Accorsero il marito e i figli. A Vampiretto e a Vampiretta veniva da ridere. – Li riattaccherò me, amore mio! – riuscì malamente a biascicare il capofamiglia con le lacrime agli occhi. Ma in cuor suo il premuroso (e sgrammaticato!) marito sapeva che ciò non sarebbe stato possibile.

⻓ Danila Rotta, La famiglia De Vampiris, La Spiga

1 Chi è il protagonista del brano?

A. La famiglia De Vampiris

B. Il signor de Vampiris

C. La signora De Vampiris

D. Vampiretto e Vampiretta

2 Perché quella sera “non si vedeva a un palmo di naso”?

A. Era molto buio e nevicava

B. Il custode aveva spento le luci del cimitero prima del solito

C. Era inverno

D. C’era una nebbia molto fitta

3 Che cosa attira l’attenzione della signora De Vampiris? (righe 8-9)

A. Un individuo impietrito davanti a un monumento funerario

B. Una donna che piange sulla tomba del marito

C. Il custode del cimitero

D. Un individuo che si muove lentamente verso un monumento

4 Che cosa pensa di fare la signora? (righe 15-17)

A. Pensa di fare amicizia con l’individuo per poi morderlo

B. Pensa di chiedere aiuto alla sua famiglia per attaccare l’individuo

C. Pensa di cogliere di sorpresa l’individuo mentre prega

D. Pensa di legare l’individuo per poi morderlo quando avrà fame

5 Perché alla signora De Vampiris cadono i canini? (righe 25-26)

A. L’individuo da lei morso era una statua

B. È caduta con il viso sulle lapidi

C. La nebbia le aveva gelato i denti

D. L’individuo per difendersi le ha dato un pugno

6 Perché il signor De Vampiris aveva le lacrime agli occhi? (righe 29-31)

A. Gli occhi gli bruciavano per il freddo

B. Sapeva che non avrebbe potuto riattaccare i canini alla moglie

C. Era preoccupato per Vampiretto e Vampiretta

D. Era arrabbiato con l’individuo che aveva ferito sua moglie

7 Indica con una X se la frase è vera (V) o falsa (F).

• È estate ed il gran caldo genera una fitta nebbia

• La famiglia De Vampiris di solito trova le sue vittime tra i visitatori del cimitero

• La signora De Vampiris punta una vittima, ma non riesce a distinguerla bene a causa della nebbia

• L’individuo si muoveva rapidamente facendo fluttuare il mantello rosso

• La vittima della signora era una statua ricoperta da un telo rosso

• Il signor De Vampiris è premuroso e si esprime correttamente

8 Indica con una X quello che potrebbe pensare la signora De Vampiris, quando si trova i canini in mano.

Tutto sommato non è un problema. Da tempo volevo un bel paio di canini nuovi e ben affilati.

Ed ora come farò?

Morirò di fame se non potrò mordere più nessuno!

9 Indica con una X la risposta corretta.

Pazienza! Vorrà dire che sarò la prima vampira a diventare vegetariana!

C.

La frase “Li riattaccherò me, amore mio!” non è corretta. Come la correggeresti?

A. Li riattacco me, amore mio!

B. Li riattaccherò io, amore mio!

C. Li riattaccero io, amore mio!

D. Gli riattaccherò me, amore mio!

10 Qual è il soggetto nella frase “L’aveva commissionata a uno scultore il figlio di un defunto”?

A. Il figlio

B. Di un defunto

C. L’aveva commissionata

D. A uno scultore

11 Nella frase “sputò due bei canini bianchi e taglienti, ma ormai inservibili”, di quale grado sono gli aggettivi qualificativi?

A. Non ci sono aggettivi qualificativi

B. Di grado comparativo

C. Di grado superlativo

D. Di grado positivo

12 Nella frase “Lo coglierò di sorpresa, prima che termini di recitare le sue preghiere!”, qual è il pronome personale?

A. Che

B. Le C. Lo

D. Non ci sono pronomi personali

13 LA VITTIMA DELLA VAMPIRA ERA UNA STATUA.

Quale delle seguenti frasi è formata dalle stesse parti della frase precedente? (soggetto – espansione indiretta - predicato nominale)

A. Il signor De Vampiris era un vampiro

B. Di notte calò la nebbia

C. La nebbia di notte era fitta

D. La statua era ricoperta da un telo rosso

14 Cerchia in ogni gruppo l’intruso.

1. Capostazione, capofamiglia, caporale, capotreno

2. Nebbiaccia, nottataccia, faccia, serataccia

3. Vampiretto, boschetto, libretto, fazzoletto

4. Canino, piedino, dentino, braccino

15 Metti la crocetta nel riquadro giusto, come nell’esempio.

primitivo alterato derivato

Es: vampiretto X nebbiaccia monumento visitatore famiglia mantellino guardiano coltellino

La pubblicità nel tempo

⻓ Lorenzo Manconi 1 5 10 15 20 25

Le prime forme di pubblicità furono quelle verbali e quella consistente nell’esposizione o mostra dei prodotti offerti.

Per la propaganda verbale si usavano i banditori o araldi di cui si trova la sopravvivenza in alcune località d’Europa.

Questa forma di pubblicità è ancora l’unica esistente in tante parti del mondo non invase dal progresso moderno.

Dove il commercio divenne sedentario, apparvero subito le insegne: prima quelle consistenti nella raffigurazione dei prodotti offerti (per esempio: un agnello per indicare una macelleria) o nella raffigurazione del contenente per significare il contenuto (un’anfora per indicare olio in vendita, un fiasco per indicare smercio di vino). Poi apparvero le insegne scritte.

Nel mondo romano, per mezzo di tavolette incise o graffite, si annunciavano al pubblico le vendite di schiavi, le edizioni di libri nuovi, l’allestimento di nuovi spettacoli ecc.

In Pompei e in Ercolano affissioni o iscrizioni in rosso e nero annunciavano al pubblico le lotte dei gladiatori, la riapertura dei stabilimenti balneari, i nuovi programmi teatrali, le convocazioni a riunioni o ad assemblee pubbliche, i programmi elettorali ecc.

Durante gli scavi di Ercolano, nel 1897, si scoprì una colonna ancora coperta di manifesti di papiro, sovrapposti gli uni agli altri e incollati con gomma arabica. Quella colonna faceva le veci di un moderno quadro d’affissione.

Nel Medioevo la pubblicità continuò con le forme tramandate dal mondo antico: banditori, mostre e insegne.

La scoperta della stampa rivoluzionò anche il campo della pubblicità; ma a distanza di tempo e lentamente.

1 Che tipo di testo è quello che hai appena letto?

A. Informativo

B. Descrittivo

C. Regolativo

D. Espositivo

2 Che cosa significa che le prime pubblicità furono “verbali”? (riga 1)

A. Che erano scritte

B. Che venivano dette a voce

C. Che venivano disegnate

D. Che venivano cantate

3 “Propaganda” è un sinonimo di…

A. Diffusione

B. Proposta

4 Chi sono i “banditori”?

A. Banditi, criminali

C. Silenzio

D. Bugia

B. Quelli che annunciano qualcosa al pubblico

C. Persone cattive

D. Persone bugiarde

5 Che cosa significa “araldi”?

A. Persone addette alla trasmissione di messaggi

B. Giocatori

C. Lottatori

D. Soldati

6 La frase: “nella raffigurazione del contenente per significare il contenuto” (righe 9-10), si può dire anche…

A. Nel disegno del contenitore per rappresentare ciò che era contenuto

B. Nel disegno del contenuto per rappresentare il contenitore

C. Nel disegno di un contenitore

D. Nel disegno di un contenuto

7 Cosa significa “affissioni”?

A. Afflitti

B. Infissi

C. Manifesti

D. Finestre

8 Cosa annunciavano le iscrizioni in rosso e nero a Pompei e a Ercolano? (righe 15-18)

Metti una crocetta per ogni riga.

A. Le lotte dei gladiatori

B. La riapertura di stabilimenti balneari

C. Un nuovo film al cinema

D. Nuovi programmi teatrali

E. Riunioni o assemblee pubbliche

F. I programmi elettorali

V F

9 Durante gli scavi di Ercolano si scoprì una colonna ancora coperta di manifesti di…

A. Carta

B. Plastica

C. Papiro

D. Pergamena

10 “Nel Medioevo la pubblicità continuò con le forme tramandate dal mondo antico”, quali?

A. I manifesti di papiro

B. Banditori, mostre e insegne

C. Iscrizioni su pietra

D. Solo verbali

11 Nella frase: “Per la propaganda verbale si usavano i banditori o araldi di cui si trova la sopravvivenza in alcune località d’Europa.” (righe 3-4)

Che tipo di articoli si trovano?

A. Determinativi

B. Indeterminativi

C. Determinativi plurali

D. Non ci sono articoli

12 Cerchia le preposizioni presenti nella frase:

“Nel mondo romano, per mezzo di tavolette incise o graffite, si annunciavano al pubblico le vendite di schiavi, le edizioni di libri nuovi, l’allestimento di nuovi spettacoli ecc.”

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