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La tela del ragno
Se ci riesce il ragno, disse Alessandrone, ci riuscirò anch’io. Scherziamo? Il ragno è una bestia, cioè un insetto, e io sono io, cioè un uomo. Che cosa sa fare il ragno? La ragnatela e niente altro. Come la fa? Con lo sputo. A che cosa serve la tela del ragno? Non per fare lenzuoli, asciugamani, federe, camicie e via dicendo. La tela del ragno serve solo per acchiappare le mosche cioè per procurare al ragno, che è un insetto, un altro insetto da mangiare. Il ragno infatti mangia le mosche. L’uomo non mangia le mosche, salvo qualche volta quando gli cadono dentro il piatto della minestra. Bisogna riconoscere che lo sputo del ragno è un filo lungo e sottile, ma molto robusto, così che il ragno ci può stare appeso con tutto il suo corpo e calarsi nel vuoto e dondolarsi da un ramo all’altro se sta su un albero, da un muro all’altro se sta in una casa, da un cavolo all’altro se sta in un orto, di palo in frasca se sta in giro per il mondo. Agli uomini il ragno fa schifo, soprattutto alle donne. Solo i contadini gli lasciano fare le sue ragnatele nelle stalle, perché così ci vanno a finire le mosche e non danno fastidio alle vacche.
Un giorno Alessandrone si arrampicò su un albero. Quello che fa un ragno lo posso fare anch’io meglio di lui. Alessandrone raccolse lo sputo sulla lingua, scelse un ramo robusto e vi sputò sopra. Poi si buttò di sotto pensando di rimanere appeso allo sputo come aveva visto fare al ragno. Invece cascò a terra malamente e si slogò il collo, una spalla, un ginocchio, un gomito, un polso, quattro dita della mano sinistra e due del piede destro.
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Gli elementi del testo
Il personaggio del racconto è: realistico fantastico
La vicenda si colloca in un tempo: definito indefinito
Il luogo dove si svolge la storia è: reale fantastico definito indefinito
Il fatto che crea l’effetto umoristico nella vicenda è legato: al comportamento del protagonista ad un equivoco
Il racconto è scritto: in prima persona in terza persona
L’autore ha scritto il testo per: parlare della caratteristica del ragno divertire il lettore
il testo Analizzo
g Da quali elementi nasce l’umorismo del racconto? Segna con una x quello che non c’entra con la storia.
Situazioni esagerate
Personaggi pasticcioni e combinaguai
Battute divertenti Narrazione dei fatti minuto per minuto Travestimento e trucco della voce Colpo di scena
il testo Comprendo
g Rispondi alle domande, poi racconta la storia.
• Perché la mamma lasciò cadere pentole e coperchi vicino al bimbo addormentato?
• Cosa successe appena andò via?
• Quale rimedio escogitò il papà per tranquillizzare il bambino?
• Perché alla fine il bambino ricominciò a piangere?