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In vacanza a Piro Piro
– Andrò sull’isola di Piro Piro, in pallone! – dissi con entusiasmo all’agenzia di viaggi. Il sabato della settimana successiva mi presentai puntualissimo all’addetto dei palloni, così come stabilito. Un omone mi portò in cima a un grattacielo e mi disse: – Ecco i palloni, li vede! Sono laggiù pronti per la partenza – indicando con la mano un angolo dell’enorme terrazzo, dove si vedevano legati a un anello centinaia di palloncini colorati.
– E io dovrei viaggiare con quei cosi? – dissi alquanto preoccupato.
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– Già! – rispose l’addetto ai palloni senza aggiungere altro. Senza neanche rendermene conto, mi trovai legato saldamente ai palloncini.
– Ma come troverò la strada per Piro Piro? – domandai in preda al panico.
– Questo stormo di piccioni viaggiatori la guiderà! – rispose l’omone. Detto questo, li legò ai palloncini e li liberò immediatamente.
– Non voglio più partire! – urlai con tutto il fiato che avevo in corpo. Senza cambiare espressione, l’omone mi guardò e mi salutò, mentre i piccioni cominciarono a volare trascinandomi via con loro. Continuai a urlare per qualche minuto, stringendo così forte le palpebre da sentire dolore agli occhi.
Nonostante le mie preoccupazioni, il viaggio proseguì senza troppi pericoli e il mercoledì seguente giungemmo in vista dell’isola di Piro Piro con una puntualità straordinaria. Mi congratulai con i piccioni, che finsero di non aver sentito. In verità secondo me si erano montati un po’ la testa per i miei complimenti, perché continuarono a volare sopra Piro Piro senza volersi posare sull’isola. Gli indigeni trovarono comunque un metodo efficace per farmi atterrare. Sentii, infatti, l’improvviso sibilo di numerose fionde e, nel giro di pochi minuti, fecero esplodere tutti i palloncini facendomi precipitare in mare.
Nonostante i miei sforzi per assumere una corretta posizione, colpii il mare con le natiche, che mi dolgono ancora. Molto gentilmente e con estrema rapidità, gli indigeni vennero a ripescarmi.
il testo Comprendo
g Chi è il protagonista del racconto?
Un agente di viaggi
Il narratore g Che cos’è Piro Piro?
Un’isola
Una tribù g Come si arriva a Piro Piro?
A bordo di una mongolfiera
Legati a palloncini g Quale reazione ha il narratore scoprendo il mezzo con cui viaggerà?
È in preda al panico
È eccitato g Quale mezzo userà per orientarsi?
Un navigatore satellitare
Uno stormo di piccioni viaggiatori g Cosa vuol dire “montarsi la testa”?
Indossare un cappello
Darsi delle arie g Come riuscirà ad atterrare?
Gli indigeni bucheranno i palloni con le fionde
Si lancerà con il paracadute g Che cosa rende divertente la vicenda?
L’insolito mezzo di trasporto
L’ambientazione g Segna con una X gli elementi che non appartengono al racconto.
Piccioni Indigeni Aereo
Palloncini Nave Agenzia di viaggi
il testo Analizzo
• Il racconto è scritto: in prima persona in terza persona
• I personaggi sono: realistici fantastici
• Il luogo della narrazione è: definito indefinito
• Il tempo della narrazione è: definito indefinito
• La vicenda è narrata: al presente al passato
linguistica Riflessione
g Sottolinea i verbi e analizzali sul quaderno.
“Senza cambiare espressione, l’omone mi guardò e mi salutò, mentre i piccioni cominciarono a volare trascinandomi via con loro. Continuai a urlare per qualche minuto, stringendo così forte le palpebre da sentire dolore agli occhi.”
Ho svolto le attività di:
Comprensione ................................. con facilità con qualche difficoltà con un aiuto
Analisi con facilità con qualche difficoltà con un aiuto con facilità con qualche difficoltà con un aiuto