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VERIFICA in itinere

Un sospetto nella notte

Stanley trascorre una notte di grande paura perché teme che nella sua stanza ci sia qualcuno. Solo al mattino scoprirà che a provocare i rumori nell’armadio era…

Quella notte, in sogno, mi parve di sentire odore di fumo. Una sensazione così intensa da provocarmi il risveglio, nel tentativo di vedere se la mia stanza stesse andando a fuoco. Ma c’era un’altra sensazione, ben più spaventosa del fumo. La sensazione che nella stanza ci fosse qualcuno. Dovetti spremere ogni stilla di coraggio ed energia per costringermi ad aprire gli occhi. Mi drizzai a sedere sul letto.

Avevo la sgradevole impressione che qualcuno si stesse muovendo nell’ombra. A tastoni, cercai di accendere la lampada sul comodino; ci riuscii: mi trovai davanti al nulla. Mi accorsi che la porta dell’armadio era socchiusa. Dal suo interno, poco prima di andare a letto, avevo preso un cuscino pulito. Mi ero forse scordato di chiuderla bene?

Per un bel pezzo me ne restai seduto sul letto, poi con calma scostai le coperte e mi diressi all’armadio, nel costante timore che da un momento all’altro la porta potesse spalancarsi; feci per aprirla, poi decisi che mi stavo comportando da stupido. La richiusi. Dall’interno, udii provenire un fruscio. Forse era qualche mia carabattola in fase d’assestamento. Fui colto da un attacco di pelle d’oca. Tornai verso il letto. Sentivo un brivido scivolarmi giù per la schiena, in una stanza tutt’altro che fredda mi sentivo gelido come un cadavere.

Mi infilai a letto, mi misi seduto contro la testata, mi tirai le coperte fino al collo e rimasi a fissare la porta dell’armadio. Senza spegnere la luce. Mi convinsi che qualcosa vagava tra le ombre della mia stanza per poi nascondersi nell’armadio, o forse anche sotto il letto. Alla lunga, tuttavia, il sonno l’ebbe vinta sulla paura, e mi addormentai a luce accesa. Mi svegliai che era mattina inoltrata. Alla più rassicurante luce del giorno, mi azzardai infine a guardare nell’armadio. Ne saltò fuori Nub, scodinzolante.

Mi sentii un idiota.

J.R. Lansdale, La sottile linea scura, Einaudi

il testo Comprendo

g Chi è il protagonista del racconto?

Il narratore Un cane g Per quale motivo si sveglia?

Gli sembra di sentire odore di fumo e avverte una presenza

La sua casa sta andando a fuoco

il testo Analizzo

g Che cosa significa la frase “Dovetti spremere ogni stilla di coraggio ed energia per costringermi ad aprire gli occhi”? Fece appello a tutto il suo coraggio per vincere la paura

Si sforzò in tutti i modi per restare sveglio g Perché Stanley ha un attacco di pelle d’oca? Perché ha la febbre Perché ha paura g Di cosa è convinto il protagonista?

Che ci sia qualcosa di sovrannaturale nella stanza

Che qualcuno voglia ucciderlo g Che cosa scopre infine il protagonista?

Che aveva fatto un brutto sogno

Che nell’armadio c’era Nub

• Il racconto è scritto: in prima persona in terza persona

• I fatti narrati sono: verosimili inverosimili

• Il luogo della narrazione è: definito indefinito

• I personaggi sono: realistici fantastici

• La vicenda si svolge: all’aperto in un ambiente chiuso

• Il tempo della narrazione è: definito indefinito

• Lo scopo di questo racconto è: far vivere emozioni al lettore annoiare

• L'aggettivo che si adatta al finale della storia è: triste pauroso inaspettato

linguistica Riflessione

g Nella frase “Per un bel pezzo me ne restai seduto sul letto, poi con calma scostai le coperte e mi diressi all’armadio” sottolinea i verbi ed analizzali in tabella.

Ho svolto le attività di:

Comprensione ................................. con facilità con qualche difficoltà con un aiuto Analisi con facilità con qualche difficoltà con un aiuto con facilità con qualche difficoltà con un aiuto

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