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RACCONTO GIALLO

CHE COS’È?

Il racconto giallo è un particolare tipo di testo narrativo incentrato su un caso da risolvere: una scomparsa misteriosa, un furto, in seguito al quale entra in scena un investigatore che, attraverso indizi e testimonianze, grazie al suo intuito, riesce a smascherare il colpevole.

Il suo scopo è coinvolgere il lettore e tenerlo con il fiato sospeso.

Personaggi

Il protagonista è l’investigatore, che può essere un poliziotto, un detective dotato di intuito e capacità deduttive. Gli altri personaggi sono: la vittima, che ha subito il crimine; i sospettati, che potrebbero averlo commesso; i testimoni, che hanno assistito al fatto; il colpevole che ha commesso il crimine.

Gli Elementi Del Racconto Giallo

Fatti

I fatti partono da un crimine commesso. Le indagini occupano gran parte della storia. L’investigatore interroga i testimoni, raccoglie indizi e prove, cerca il movente, cioè il motivo che ha spinto il colpevole a commettere il reato. La vicenda si conclude con la soluzione del caso. Gli avvenimenti possono essere raccontati in prima o in terza persona

Linguaggio

Il linguaggio presenta termini specifici : reato, indagine movente, alibi, indizi. Il ritmo narrativo è rapido e incalzante, con un effetto di suspense e colpo di scena.

LUOGHI

I luoghi sono reali o verosimili. Essi vengono descritti nei dettagli perché ogni particolare può costituire un indizio utile per l’indagine.

TEMPO

Il racconto si sviluppa in un tempo ben definito, presente o passato.

Gli elementi del testo Gomma da masticare

L’ispettore Venanzio Bracco si affacciò sulla porta dell’ufficio del sergente Rebecca Bonamira, mentre un adolescente dai modi arroganti, che non smetteva di ruminare una gomma, veniva portato nella sala degli interrogatori. Si chiamava Giorgio Mascella, ed era accusato di furto presso un concessionario di auto usate.

Il rivenditore aveva lasciato la chiave nel cruscotto solo per pochi istanti, durante i quali aveva risposto al telefono voltando le spalle all’auto. Qualcuno ne aveva approfittato per fuggire sgommando.

Il rivenditore aveva chiamato subito la polizia, che aveva inseguito l’auto rubata finché non aveva svoltato in una strada senza uscita.

Nel veicolo c’era solo Giorgio, ma nessuno lo aveva visto effettivamente alla guida dell’auto. C’era anche la macchina, ma senza la chiave.

Gli agenti l’avevano cercata in strada, ma non l’avevano trovata. Così avevano portato il ragazzo al commissariato, convinti che nascondesse la chiave, ma non era saltata fuori.

L’ispettore Bracco iniziò l’interrogatorio.

– Posso avere una gomma? – chiese Giorgio.

– Non stavi già masticando? – domandò il sergente Bonamira.

– L’ho buttata via, non sapeva più di niente – rispose lui.

– Penso di sapere come fare a incastrare questo giovanotto e trovare la chiave, cioè la prova che risolverà questo caso –disse bruscamente il detective.

Bracco capovolse il tavolo, sotto il quale trovò la chiave dell’auto attaccata con la gomma da masticare.

I personaggi del racconto sono: un ispettore un adolescente un rivenditore un distinto signore

Il luogo in cui si svolge la vicenda è: indicato non indicato

Il tempo in cui accadono i fatti è: passato e definito indefinito

Gli indizi che fanno pensare alla colpevolezza di Giorgio sono: nella strada chiusa c’era solo lui la chiave non è stata trovata è un presuntuoso

È importante trovare la chiave per: restituirla al rivenditore trovare la prova del furto commesso

Il racconto è scritto: in prima persona in terza persona

Oltre le PAROLE

g Qual è il significato dell’espressione “navigava spesso in cattive acque”?

Aveva spesso problemi economici Affrontava spesso acque tempestose

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