1 minute read
Il commissario Montalbano
Alle sette del mattino una telefonata svegliò il commissario Salvo Montalbano. Era il suo vice Mimì Augello. - Scusami, Salvo, ma c'è stato un omicidio. Sono già sul posto. Ti ho mandato un'auto.
Advertisement
- Chi hanno ammazzato?
- Un professore. Si chiamava Corrado Militello. Arrivato sul luogo del delitto anche Montalbano, Augello lo informò: - Il professore aveva passato l'ottantina, viveva solo, non era maritato. Il corpo giaceva riverso sulla scrivania dello studio e nel camino c'era una montagna di carta incenerita.
- La cameriera mi ha detto - precisò Augello - che da due giorni bruciava lettere e fotografie. La vittima ha aperto all'assassino. Non c'è traccia di effrazione. Montalbano infilò una mano dentro la cenere. Sotto le dita gli venne un frammento di fotografia. Lo guardò e provò una scossa elettrica: il volto della signorina Angela Clemenza. Andò a casa sua.
- Signorina, lei conosce il professor Corrado Militello? Sono costretto a comunicarle una cattiva notizia.
- Ma la conosco già, commissario. Gli ho sparato io! Vede, io e Corrado dovevamo sposarci, ma le nostre famiglie si opponevano, così giurammo che nessuno dei due si sarebbe mai maritato. Sei mesi fa, Corrado mi disse che si sarebbe sposato. Capisce? Avevamo fatto un patto.
- Ha gettato via l'arma?
- No! - aprì la borsetta e tirò fuori una pistola.
A. Camilleri, Un mese con Montalbano, Mondadori
il testo Analizzo
g Rispondi alle domande.
• Quale crimine avviene nel racconto?
• Quando avviene?
• Dove avviene?
• Chi è la vittima?
• Qual è l’indizio trovato nel luogo del crimine?
• Chi è il colpevole?
• Chi svolge l’indagine?