1 minute read

Un alieno nel capanno

Appena entrato nel giardino della nonna, vidi la porta del capanno semiaperta. Qualcuno era inginocchiato a terra, chino su un cumulo di pezzi di ricambio. Appoggiati alla parete più lontana c’erano la carcassa di un computer, un tagliaerba e una sparachiodi: sembrava che da tutti fossero state tolte alcune parti e che queste poi fossero state usate per assemblare l’oggetto che troneggiava al centro del capanno. Mi avvicinai piano piano e guardai meglio. La persona inginocchiata indossava una tuta nera; con una mano pallida digitò una serie di numeri sulla tastiera del computer e la lama del tagliaerba si animò sibilando, cominciò a girare e si alzò in volo come una piccola elica. Attaccato sotto c’era un contenitore fatto di tubi e pieno di chiodi. La macchina si sollevò, fino a galleggiare a mezz’aria. La figura in nero mosse di qua e di là il mouse del computer e la macchina volante mitragliò una raffica di chiodi. Dal computer, aperto e con i circuiti interni in bella vista, cominciarono a sprizzare scintille.

– Accidenti a questi aggeggi preistorici! – urlò la figura in nero, poco prima che la macchina sfuggisse al suo controllo schiantandosi contro la parete.

– Wow! – esclamai a voce bassissima, ma la creatura sobbalzò e uscì dal capanno: era altissima, le labbra viola scuro e gli occhi completamente neri. Arretrai e incespicai. Certo, era un anno intero che non vedevo un alieno, ma bisogna solo ricordarsi che sono esattamente come noi, dentro. Anche se fuori alcuni di loro sembrano dei veri mostri.

Gli elementi del testo

I personaggi del racconto sono: esseri umani ed extraterrestri esseri umani

Il luogo in cui si svolge la vicenda è: reale fantastico Il tempo è: definito indefinito

I fatti narrati sono: realmente accaduti immaginari ma potrebbero accadere irrealizzabili

Il racconto è scritto: in prima persona in terza persona

This article is from: