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Un robot in giardino

– C’è un robot in giardino – mi informò mia moglie Amy. Con un pigro sospiro scostai il piumone, raggiunsi la finestra e guardai fuori. C’era davvero un robot in giardino.

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– Dici che è vivo? – chiese Amy.

– Vivo nel senso di cosciente o nel senso di funzionante? – le risposi.

– Dai, Ben, vai a dare un’occhiata!

Il robot era seduto sotto il salice, con le gambe protese in avanti. Sembrava immobile, ma avvicinandomi mi accorsi che era solo imbambolato a fissare i cavalli del terreno confinante. Mi fermai a qualche passo di distanza e aspettai. Non sapevo bene come attaccare discorso con un robot. Da ragazzi in casa non ne avevamo mai avuti, ma certi miei amici li avevano. Erano perlopiù dei semplici domestici, dei manichini in plastica e metallo che pulivano casa, preparavano la colazione o andavano di quando in quando a prendere i figli a scuola al posto dei genitori.

Ne esistevano anche di più economici, con meno funzioni, che magari si limitavano a stirarti le camicie e a portarti fuori la spazzatura.

Io non avevo mai voluto un robot in casa. Amy invece voleva un androide, uno di quelli superaccessoriati, con anche la faccia umana.

Un robot come quello però non l’avevo mai visto. Nemmeno i più economici erano così malconci. Era piccolo e buffo, faceva quasi tenerezza.

– Ehm… salve.

Il robot sobbalzò, spaventato. Fece per alzarsi ma cadde sul fianco. Vedendolo lì disteso, con le piante dei piedi rivolte verso di me, a scalciare all’impazzata come una coccinella capovolta, mi sentii in obbligo di aiutarlo.

– Tutto bene? – chiesi rimettendolo a sedere.

Lui ruotò la testa e mi guardò, quasi intimidito.

Mi accovacciai sull’erba accanto a lui. Ero affascinato dal nostro piccolo nuovo ospite e volevo sapere di più sul suo conto.

il testo Comprendo

g Chi è Amy?

La moglie di Ben

La mamma di Ben g Cosa scopre Amy in giardino?

Uno strano animale

Un robot g A chi si rivolge Amy?

Al marito Al figlio g Che cosa ti fa capire l’espressione “con un pigro sospiro” riferita a Ben?

Ben lascia malvolentieri il letto

Ben non respira bene g Perché Ben non si avvicina subito al robot?

Non sa come attaccare discorso

Ha paura che possa fargli male g Che cosa Ben non aveva mai avuto in casa da ragazzo?

Un robot come domestico

Un elettrodomestico tuttofare g Che cosa avrebbe voluto Amy?

Un androide con la faccia umana

Un piccolo e tenero robot g Che cosa aveva di insolito il robot in giardino?

Era buffo, piccolo e malconcio

Aveva la forma di una coccinella g Che cosa prova Ben nell’osservarlo?

È infastidito dalla sua presenza

È affascinato e vorrebbe conoscerlo meglio

• I personaggi sono: realistici fantastici e realistici

• Il narratore è: interno esterno

• I fatti narrati sono: verosimili inverosimili

• Il luogo della narrazione è: definito indefinito

• Il tempo della narrazione è: definito indefinito

• La vicenda è narrata: al presente al passato

• La vicenda è narrata: in ordine cronologico in ordine non cronologico

linguistica Riflessione

g Esegui sul quaderno l’analisi logica della frase “C’era davvero un robot in giardino”.

Ho svolto le attività di:

Comprensione ................................. con facilità con qualche difficoltà con un aiuto

Analisi con facilità con qualche difficoltà con un aiuto

Riflessione linguistica con facilità con qualche difficoltà con un aiuto

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