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Immagini di primavera
Ci sono tanti poveri tra i fiori. Appena c’è nell’aria odor di primavera ecco le margherite nevicare nei prati mettendo il loro fiorellino anche all’occhiello del ciuffo d’erba più meschino. Appena si sente quell’aria di festa ecco le mammole sui cigli del fosso, e ai piedi degli alberi. E la primula lilla e la primula rosa…
C. Govoni g Che sensazione hai provato leggendo i testi? g Cosa succede quando nell’aria c’è odor di primavera? g Descrivi un fenomeno atmosferico tipico della stagione primaverile
Nuvole e fantasia
Quando l’inverno finiva e il cielo diventava azzurro, io guardavo le nuvole bianche che passavano sopra di me.
Le guardavo dalla terrazza, dal campo sportivo, dai prati. Ma le guardavo di più quando c’era vento, perché mentre si muovevano cambiavano forma, diventavano più grandi o si spezzavano in tante altre piccole nuvole. Mi piaceva giocare con i miei compagni a trasformare con la fantasia le nuvole in personaggi o in cose, e ognuno vedeva forme strane e diverse.
Un giorno indicai al mio amico Giacomo un nuvolone bianco grande come metà del cielo. Gli dissi che era un castello.
Ma lui diceva che non vedeva nessun castello nel cielo, bensì un drago con quattro teste.
– Non sono le teste del drago, ma le torri del castello con le bandiere in cima – gli dicevo – e sotto c’è la strada che sale fin lassù. – Quella è la coda – diceva lui – e le tue bandiere sono le orecchie del drago!
Insomma ognuno ci vedeva quel che voleva. Il cielo di primavera, quando il vento modella e disfa le nuvole, è sempre uno spettacolo bellissimo e grandioso: io vi immaginavo cavalli bianchi che correvano, giardini fioriti e caverne misteriose.
M. Lodi, Il cielo che si muove, Edizioni E. Elle
About springs
Spring unlocks the flowers to paint the laughing soil.
Reginald Heber
Spring is nature’s way of saying: “Let’s party!”.
Robin Williams
They can cut all the flowers, but they can’t stop the spring.
Pablo Neruda
g Cosa vede nel nuvolone bianco lo scrittore?
g Cosa ci vede, invece, il suo amico Giacomo?
g Descrivi un aspetto della primavera e, utilizzando opportunamente gli aggettivi, i dati sensoriali, le similitudini e le metafore, esprimi la bellezza di questa stagione.