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Primavera in montagna
Quella fu dalle nostre parti una primavera molto bella. La neve, con le piogge di marzo, si era sciolta molto in fretta, e pareva proprio che, più di ogni altro anno passato, la chiamata della primavera con i suoni dei campanacci e i falò avesse risvegliato in anticipo la vegetazione: appena la neve se ne fu andata per i mille ruscelli, tutti i prati si vestirono di bianchi crochi subito visitati dalle api. Ai primi di maggio misero la veste i faggi: un bel nero lucente che spiccava sul nero degli abeti; il ciliegio sul tetto della casa era come una nuvola fiorita: i petali si staccavano dai rami ancora nudi come leggere farfalle e si posavano dondolando sulla paglia, che pur essa sembrava rinverdire. Intanto il cuculo volando di bosco in bosco ripeteva il suo verso: a volte sembrava così vicino alle case degli uomini come volesse chiamare qualcuno. A causa della pioggia prima, e ora di un caldo insolito, l’erba dei prati cresceva rigogliosa e in fretta.
M. Rigoni Stern
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La descrizione dinamica
g Scrivi una descrizione guidando il lettore attraverso un bosco in cui ti muovi osservando ciò che vedi intorno e che attira la tua attenzione. Segui la traccia.
• Vedo…
• Imbocco un sentiero…
• Ad un tratto scorgo…
• Mi addentro sempre di più…
• Proseguo fino…
• Sollevo lo sguardo e… g La descrizione è: soggettiva oggettiva g Il testo esprime: gioia malinconia g Sottolinea i dati visivi, uditivi e le similitudini presenti nel testo.
Lessico
falò: grande fuoco all’aperto.
croco: fiore colorato che annuncia la primavera.
il testo Analizzo
g Quale ordine segue la descrizione?
Dal generale al particolare
Dal particolare al generale g Sottolinea nel testo gli indicatori spaziali. g Rispondi alle domande.
• Che cosa viene descritto nei particolari?
• La descrizione è in prima o in terza persona?