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Il mio paese

Passo l’intera giornata a camminare per il paese. Non riconosco più i luoghi delle passeggiate della mia infanzia: il paese è cambiato.

• Qual è lo scopo della descrizione?

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Dove c’erano solo prati, sorgono ora fattorie pulite, boschetti di aceri, le vasche delle fontane lasciano debordare l’acqua fresca su tappeti di menta. Al posto di case abbandonate, divorate dalle ortiche, sorgono ora case nuove, intonacate di fresco. Sono circondate da orti in cui crescono, mescolati, ma allineati, verdure e fiori, cavoli e rose profumate, sedani e anemoni variopinti. Al centro della piazza hanno costruito una fontana; vicino ad essa hanno piantato un tiglio di forse quattro anni, già rigoglioso. In lontananza, sulle pendici più basse della montagna, si vedono i campicelli di orzo; in fondo alla stretta valle, dove prima non c’era nulla, crescono grandi querce. Anche l’aria è cambiata. Invece delle bufere di un tempo, soffia una brezza leggera carica di odori. Un rumore simile a quello dell’acqua viene dalla cima delle montagne: è il vento dei boschi. Il paese è cambiato ma fa pensare a una vita lieta e comoda. È ancora il mio paese, il luogo dove mi piacerebbe tornare ad abitare.

J. Giono

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