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E le ragioni sostanzialmente sono due. In primo luogo, è noto che il contatto fisico con un gatto riduce notevolmente lo stress.

Nel corso di esperimenti di laboratorio è stato provato che persone con problemi nervosi, quando cominciavano ad accarezzare i loro gatti, diventavano molto più calme. La tensione si allentava e i corpi si rilassavano. Da uno studio condotto negli Stati Uniti, è addirittura risultato che chi soffre di problemi cardiaci può letteralmente salvarsi la vita, vivendo in compagnia di un gatto. In secondo luogo, il piccolo felino ha un impatto benefico sull’uomo non soltanto per il contatto fisico, ma anche per certi fattori psicologici.

Il rapporto con un gatto è un rapporto nel quale mancano i tradimenti, le contraddizioni e le complessità che, invece, esistono nei rapporti tra gli esseri umani.

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Per le persone che hanno perso fiducia negli altri, un legame con un gatto può far nascere la stima nell’uomo, ridurre la diffidenza e persino curare le ferite nascoste.

D. Morris, Il gatto: tutti i perché, Mondadori g Rispondi e confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni di classe. il testo Comprendo g Completa il testo.

• Quando discuti con qualcuno esponi il tuo punto di vista sull’argomento spiegando perché è giusto?

• Ascolti il punto di vista dell’altra persona?

• Se l’altro non la pensa come te, ascolti le sue motivazioni?

ANTITESI: io Parlo IL TESTO ARGOMENTATIVO

ARGOMENTI A SOSTEGNO DELLA TESI: CONCLUSIONE:

il testo Comprendo

g Completa ed esponi il testo.

PROBLEMA:

Videogiochi in classe?

Nelle scuole inglesi, a partire dalle elementari, sarà obbligatorio imparare a creare programmi al computer. A scuola, anche giocare con i videogiochi, i cosiddetti serious games , può essere molto utile.

Questa è la tesi di numerosi professori inglesi.

TESI A FAVORE:

Essi sostengono che gli studenti appaiono molto più motivati e impegnati nello studio della storia a computer acceso, sfidando eserciti di imperatori romani, e molto più interessati alle scienze, affrontando missioni da portare a termine con «strumenti» e tempi limitati, prima che si verifichi la simulazione di uno tsunami, di un terremoto o di un uragano. Esistono, per esempio, videogiochi che attingono a diverse discipline (educazione ambientale, scienze, economia) per aiutare i ragazzi a imparare i vantaggi delle energie alternative.

ARGOMENTI A SOSTEGNO

DELLA TESI:

CONCLUSIONE:

Superate le resistenze iniziali, soprattutto da parte dei genitori degli alunni più piccoli, anche nelle scuole italiane le console da gioco (tablet) sono oggi una realtà, con grande divertimento e interesse degli studenti. I videogiochi sono apprezzati dalle neuroscienze che, da più di dieci anni, sottolineano l’importanza, per l’apprendimento, del contesto, della corporeità e dei legami con i sensi e con le azioni. Gli studiosi ritengono, infatti, che il videogioco sviluppi una maggiore attenzione visiva, spinga alla cooperazione con altri giocatori, alla ricerca di nuove soluzioni, e che sviluppi meglio l’intelligenza.

– L’idea di fondo è che non s’impara per accumulo di conoscenze, ma per esperienze e azioni che avvengono in una situazione significativa – sostiene la psicologa della comunicazione, Fabrizia Mantovani.

– Il gioco consente di interagire con le informazioni, anziché impararle passivamente – aggiunge la psicologa – e impegna più sensi contemporaneamente: vista, udito e tatto. I videogame potrebbero essere, dunque, un valido strumento per imparare.

“Corriere della Sera”

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