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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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V E R IF IC H E d ’i n g r e s s o LEGGI attentamente il brano e SOTTOLINEA le parole errate.
«Gonario era l’ultimo di sette frateli. I suoi genitori non avevano soldi per mandarlo a squola, percio lo mandarono ha lavorare in una grande fatoria agricolla. Gonario doveva fare lo spaventapaseri, per tenere l’ontani gli uccelli dai canpi. Oni mattina li davano un cartoccio di polvere da sparo, è Gonario, per ore e ore, faceva su e giu per i canpi, e di trato in tratto, si fermava e dava fuoco a un pizzico di polvere. L’esplosione spaventava gli uccelli che fuggivano, temendo i cacciatori. Una volta il fuoco si appiccò ala giaca di gonario, e se il banbino non fosse stato svelto ha tuffarsi in un fosso, certamente sarebbe morto tra le fiamme.» Gianni Rodari, da Favole al telefono, Einaudi.
DIVIDI con una barretta le parole in sillabe. ruota
ombrello
vicolo
scudo
angolo
strada
percorso
libreria
trasporti
libellula
piano
scorpione
Autovalutazione dell’alunno
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Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Acquisire correttezza ortografica.
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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V E R IF IC H E d ’i n g r e s s o SOTTOLINEA con colori diversi il soggetto, il predicato e i complementi. La nonna di Mara cura i fiori del suo giardino. La mamma ha preparato un ottimo risotto. La fila di automobili procede a passo lento. Il nonno festeggia il suo compleanno. Gli zii sono arrivati ieri da Milano. Dall’albero dei cachi sono cadute le foglie. C’è stato un incidente sull’autostrada. Gli scolari giocano in cortile durante l’intervallo. Luca mi ha regalato un libro di fiabe. Lucia ha incontrato i suoi compagni per strada. Il babbo tornerà domani dall’Inghilterra. Un signore anziano abita da molti anni accanto al mio appartamento. LEGGI le frasi e SOTTOLINEA di rosso il predicato verbale e di verde il predicato nominale. Il treno è partito con un’ora di ritardo. La Sicilia e la Sardegna sono due isole. Ho visitato Parigi con i miei nonni. Il mio compagno di banco mi ha chiesto di prestargli la penna. Gigi e Andrea sono studiosi e simpatici. In alta montagna vivono piccolissime piante. I cani di Luisa abbaiarono festosamente. Il pappagallino era variopinto e grazioso. Le zanzare sono insetti fastidiosi. Autovalutazione dell’alunno
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Riconoscere le strutture della lingua a livello sintattico.
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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V E R IF IC H E d ’i n g r e s s o FAI l’analisi grammaticale delle seguenti frasi. Il
.......................................................
papà di
...............................................
......................................................
Luigi
................................................
ho comprato un’
...................................................
auto
.................................................
sportiva La
..........................................
....................................................
signora Maria
...........................................
...............................................
è caduta perché non
........................................
............................................
..................................................
aveva visto gli
.................................
....................................
.....................................................
ultimi
...............................................
gradini
............................................
della
................................................
scala
...............................................
Autovalutazione dell’alunno
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La
....................................................
maestra
..........................................
ha incaricato Marco di
.............................................
......................................................
intervistare il
................................................
.......................................................
mio
..................................................
compagno di
....................................
.......................................................
vigile Il
.................................
.....................................
......................................................
banco
.............................................
è
.......................................................
lo
......................................................
scolaro più
...........................................
...................................................
studioso della
.........................................
................................................
classe
.............................................
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Riconoscere le strutture della lingua a livello morfologico.
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I
SUONI
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Pagina 7
C-G
LEGGI e SOTTOLINEA le parole errate, poi RISCRIVILE correttamente nel riquadro. Luca e Marisa facievano i compiti. Il nonno guardava la tivù e ogni tanto si lagnava perce aveva una chostola rotta: era scivolato scendendo gli ultimi gradino della scala. I due fratellini si leggono più volte il problema e si chimentano per trovare la soluzione. – Gochiamo agli indiani – esclamò Luca e, tingiendosi le guancie con il rossetto della mamma, riapparve fanciendo sorridere il nonno.
.......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................
COMPLETA le parole inserendo i suoni ce – cie e ge – gie. Il . . . . . . lo è nuvoloso e nuvole gri. . . . . . minacciano pioggia. All’incro. . . . . . un vigile effi. . . . . . nte sorveglia il traffico ma la sua opera non è suffi. . . . . . nte. Le auto avanzano lentamente con i fari ac. . . . . . si. La . . . . . . nte cammina frettolosamente sui marciapiedi. Per ciascun nome SCRIVI la parola derivata aggiungendo opportunamente i suffissi iere - iera. arco
.................................................
bilancia
...........................................
pace
................................................
pasticci
..........................................
pancia
............................................
Acquisire correttezza ortografica.
Ortografia
brace
..............................................
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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ORTOGRAFIA Le parole che terminano con le sillabe cia e gia hanno il plurale in cie e gie se tali sillabe sono precedute da una vocale; in ce e ge se tali sillabe sono precedute da una consonante. VOLGI al plurale i seguenti nomi. La goccia d’acqua ........................................................ La grattugia ........................................................ La giacca grigia ........................................................ La buccia dell’arancia ........................................................ La valigia di pelle ........................................................ La camicia macchiata ........................................................ La ciliegia matura ........................................................ L’arancia dolce ........................................................ La salsiccia saporita ........................................................ SCRIVI una frase con ciascuna delle seguenti parole contenenti i suoni ce – cie e ge – gie. Braciere, ingegno, pungente, cieco, celeste, specie, igiene, superficie, panciera, raggiera, agenda, efficiente, effigie. – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ........................................................................................................................................................... – ...........................................................................................................................................................
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Acquisire correttezza ortografica.
Ortografia
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G LI –
GN
–
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Pagina 9
SC
Gn seguito da vocale non vuole la i; fanno eccezione la parola compagnia, la 1 a persona plurale all’indicativo presente e la 1a e la 2a persona plurale del congiuntivo presente dei verbi come ignorare, disegnare, spegnere... COMPLETA le frasi inserendo correttamente le parole contenenti i suoni gli – li – g+l (suono duro). La mamma mi ha regalato un . . . . . . . . . . . . . . . di lana. Nicola ha i denti lunghi simili a quelli del . . . . . . . . . . . . . . . Lucia ha rotto il . . . . . . . . . . . . . . . di cristallo. Le . . . . . . . . . . . . . . . sono navi che trasportano il petrolio. Il . . . . . . . . . . . . . . . è una pianta ornamentale. SCRIVI le famiglie di parole derivanti da olio, maglia, foglia. Olio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Maglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Foglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LEGGI le frasi, SOTTOLINEA le parole errate e RISCRIVILE correttamente nel riquadro. Antognio mangia le castagne. Gniente mi fa paura. Luigi si era impegniato nel lavoro che gli era stato affidato. Abbiamo sogniato due buffi draghi. Ilenia ha spesso idee gegniali. La signiora puliva i vetri con la spugnia. Un ragno tesseva tranquillamente la sua ragniatela. Luisa è andata a fare una gita in campagnia. .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................
Acquisire correttezza ortografica.
Ortografia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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ORTOGRAFIA COMPLETA le tabelle scrivendo le parole contenenti i suoni gn – ni. GN
NI
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CONIUGA sul quaderno al presente indicativo e al presente congiuntivo i seguenti verbi: sognare, segnare, bagnare, insegnare, disegnare. COMPLETA le parole con una m o con una n. co. . . . . . pito
acca. . . . . . pamento
ba. . . . . . da
co. . . . . . tento
i. . . . . . ballaggio
tro. . . . . . ba
ca. . . . . . cello
i. . . . . . tatto
co. . . . . . pleto
COMPLETA con le parole che contengono sce - sci - scie. Ho visto uno
................
di api dirigersi verso un albero.
In montagna scorrevano torrenti e piccoli Ho visto una
................
indescrivibile.
Lucia ha disegnato due Le scoperte
................
.................
................
che strisciavano tra l’erba.
hanno apportato molti benefici.
Il motoscafo lasciò dietro di sé una lunga
................
biancastra.
SCRIVI parole contenenti i suoni sce e sci. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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Acquisire correttezza ortografica.
Ortografia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
QU -
CU
-
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CQU
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QQU
QU + A, E, I, O CU + consonante CQU nella parola acqua e i suoi derivati, e in giacque, nacque, tacque, acquistare QQU solo in soqquadro CCU solo in taccuino Fanno eccezione: cuoco, scuola, cuore, cuoio, circuito, riscuotere, percuotere, cuocere, scuoiare. INDICA con una X le parole scritte nella forma corretta. scuadra
scuotere
circuito
quota
squalo
squadra
squotere
cirquito
cuota
scualo
aquila
giacue
cualunque
risciaqquare
riscuotere
acuila
giacque
qualunque
risciacquare
risquotere
INSERISCI cu o qu. rin. . . . . . orare
. . . . . . intale
. . . . . . oziente
Pas. . . . . . a
. . . . . . bo
li. . . . . . ore
a. . . . . . ila
a. . . . . . ilone
cir. . . . . . ito
inno. . . . . . o
. . . . . . ocere
fre. . . . . . enza
tac. . . . . . ino
. . . . . . alsiasi
profi. . . . . . o
. . . . . . aranta
soq. . . . . . adro
. . . . . . adro
ar. . . . . . ato
. . . . . . otidiano
SCRIVI una frase per ogni parola che deriva da acqua. Acqua, acquazzone, acquerugiola, acquitrino, acquasantiera, acquamarina, acquerelli, acquedotto, acquitrino, subacqueo, acquaragia, acquaio, acquavite. Acquisire correttezza ortografica.
Ortografia
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LE
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LETTERE DOPPIE COMPLETA con le consonanti semplici o doppie.
L’isola misteriosa A . . . . . . rodammo esa . . . . . . amente nel luogo indicato sulla car . . . . . . a, a circa mezzo chilo. . . . . . etro dalle due coste, que. . . . . . a dell’isola pri. . . . . . cipale da una parte e que. . . . . . a dello Scheletro dall’alt. . . . . . a. Il fo. . . . . . dale era di sa. . . . . . ia pulita. Il to. . . . . . fo della nostra anco. . . . . . a fece levare nugoli di ucce. . . . . . i, che si misero a volte. . . . . . iare stridendo sulla bos. . . . . . aglia; ma in meno di un . . . . . . inuto to . . . . . . narono a posarsi, e tu . . . . . . o fu nuova . . . . . . ente silen . . . . . . ioso. Il luo. . . . . . o era riparato dai bos. . . . . . hi; le cime del. . . . . . e co. . . . . . line che si erge. . . . . . ano qua e là tutto into. . . . . . no forma. . . . . . ano una sorta di anfi. . . . . . eatro. Due fiumicia. . . . . . oli si rive. . . . . . savano in que. . . . . . a specie di s. . . . . . agno in cui ci trovavamo. Non fo . . . . . . e stato per la carta custo. . . . . . ita in cabina, avre. . . . . . o potuto pe. . . . . . sare di e. . . . . . ere i primi a ge. . . . . . are l’ancora in que. . . . . . a baia. Non spira. . . . . . a un alito di ven. . . . . . o, né si udiva alcun ru. . . . . . ore al di fuo. . . . . . i di quello delle onde che si i. . . . . . frangevano cont. . . . . . o le scogliere. L’aria era i. . . . . . pregnata di un odore stagna. . . . . . te, un odore di fo. . . . . . lie fra. . . . . . icie, di tron. . . . . . hi d’albero i. . . . . . putriditi. da: Robert Louis Stevenson, L’isola del tesoro, Fabbri.
SOTTOLINEA le parole scritte in modo errato. Sottrazzione - abondante - soprattutto - mantelo - camminare scimie - chiocciola - apprezzare - acorciare - amalato - pasticcio alberello - batello - accusare - pennachio - cannuccia - pizza - stazzione. INDICA con una X la parola errata.
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carrozziere
prezioso
eccezzione
nazione
carroziere
prezzioso
eccezione
nazzione
colazione
stazione
ambizione
tappezziere
colazzione
stazzione
ambizzione
tapezziere
Acquisire correttezza ortografica.
Ortografia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
D IVISIONE
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Pagina 13
IN SILLABE
Rispetto al numero delle sillabe le parole possono essere monosillabe, bisillabe, trisillabe, quadrisillabe o polisillabe. Il dittongo e il trittongo sono due o tre vocali che si pronunciano con una sola emissione di voce (non si dividono). Lo iato è una sequenza di vocali che si pronunciano separatamente. La sillaba deve contenere sempre una vocale. Le lettere doppie si dividono sempre. La S non si divide mai dalla consonante che la segue. I gruppi MB - MP si dividono sempre. Nel gruppo CQU si divide C da QU. DIVIDI le parole in sillabe con una barretta. Nuoto, pino, pioppo, chiave, auto, voi, orologio, elastico, isola, ostacolo, oasi, maestra, poeta, leone, reame, aereo, bugia, via, farmacia, fruscio, paura, economia, pauroso, suo, poesia, brusio, Beatrice, Aosta, maestro, lampadario, salotto, maschera, albero, quadrato, fischiare, annacquare, acquazzone, acquerelli, risciacquare, taccuino, atmosfera, pasticciere, carrozzeria, soddisfatto, tecnologia. DIVIDI in sillabe con una barretta. Il cane e la sua immagine Un cane, il quale teneva tra i denti un pezzo di carne che aveva rubato a un macellaio, giunse a un ruscello. Mentre l’attraversava, vide nell’acqua la sua immagine, di cui non si rese conto, e credette che si trattasse di un altro cane con un altro pezzo di carne il quale nuotasse nel ruscello come lui. Lasciò cadere la carne che teneva tra i denti e si tuffò nell’acqua per afferrare il pezzo che stava nella bocca dell’altro cane. Ma rimase senza l’uno e senza l’altro pezzo. Fedro
Dividere le parole in sillabe.
Ortografia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 14
L’APOSTROFO L’elisione è l’eliminazione della vocale finale di una parola davanti a un’altra che cominci per vocale. L’elisione viene segnata con l’apostrofo. una oca un’oca L’apostrofo se ne va L’apostrofo un giorno, stufo di lavorare decise in largo e in lungo il mondo di girare. Successe un parapiglia: immaginate un po’ con tutto quel disordine che cosa combinò. L’oro non brillò più perché loro diventò. L’ago non più cucì, in un lago si trasformò. Per l’una con la luna il sole era mancato e l’etto di prosciutto fu letto e non mangiato. L’apostrofo sconvolto da tanto finimondo commuover si lasciò e al suo posto tornò. da: G.Rodari, Il libro degli errori, Einaudi.
RISCRIVI mettendo l’apostrofo dove occorre. lo albero
.................................
la aiuola
lo scudo
.................................
lo anno scorso
lo indiano
...............................
la ancora
................................
lo orologio una ape
..............................
..................................
una altalena una isola
14
...........................
.................................
bello uomo sullo elmo
......................
.............................
una equilibrista
.....................
...............................
sullo scoglio
..........................
sotto acqua
...........................
questa impresa
Usare correttamente l’apostrofo.
Ortografia
..................................
.....................
bella opera
.............................
nessuna onda anche egli
..............................
ciascuna ape nessun fiore ci erano
.........................
...........................
...................................
dello artista una idea
.......................
............................
..................................
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
IL
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TRONCAMENTO
Il troncamento accorcia la parola. Uno, buono, ciascuno, nessuno, alcuno perdono la vocale finale senza essere apostrofati davanti ai nomi maschili. Gli aggettivi tale e quale si troncano davanti alle parole che cominciano per vocale, specialmente davanti alle forme del verbo essere. Ricorda: tal, qual, bel, buon, quel, nessun, ciascun, alcun, un, signor, dottor, professor. Si devono considerare veri e propri troncamenti: di’ = dici da-di preposizione semplice da’ = dai 2ª pers. sing. dà imperativo fa indicativo presente fa’ = fai va’ = vai presente va 3ª pers. sing. sta’ = stai sta po’ = poco
mo’ = modo
OSSERVA lo specchietto e FA’ il troncamento dove occorre. Fai in fretta, altrimenti rischi di perdere il pullman. Dai la mano e saluta. Oggi fa freddo. Sono tornato da circa un’ora. Dici la poesia e poi vai a giocare con gli amici. Dai retta a me e fai come ti ho detto. Stai un poco zitto perché non riesco a concentrarmi. Dai da mangiare ai conigli e alle galline. FA’ il troncamento dove occorre. Ciascuno atleta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Santo Stefano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Frate Giuseppe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tale comportamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nessuno amico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Usare correttamente il troncamento.
Ortografia
Bello giardino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Buono interesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Quello quadro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Alcuno inganno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Quale era . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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L’ACCENTO È obbligatorio mettere l’accento quando esso cade sull’ultima sillaba. Spesso alcune parole identiche cambiano di significato a seconda di dove cade l’accento. SPIEGA il significato delle seguenti parole osservando l’accento. àncora
................................................................................................................................................
ancòra
................................................................................................................................................
rubìno
.................................................................................................................................................
rùbino
.................................................................................................................................................
pèrdono
.............................................................................................................................................
perdòno
.............................................................................................................................................
lèggere
...............................................................................................................................................
leggère
...............................................................................................................................................
LEGGI il testo e SEGNA gli accenti. Acchiappa la talpa Una volta Edoardo e io avevamo catturato una talpa. Stavamo innaffiando il nostro giardino, quando a un tratto la terra si sollevo e tra due cespugli di lattuga spunto fuori una talpa che scuoteva la pelliccia nera e agitava le zampette rosa. Poi scappo strillando lungo il sentiero. Ne restammo affascinati: non avevamo mai sentito il grido di una talpa. – Acchiappala! – urlo Edoardo. Le sue intenzioni erano pacifiche: voleva solo osservarla. La rincorremmo, mi tuffai e l’afferrai, ma la talpa mi scivolo come sapone tra le mani. Riuscimmo ad acciuffarla, ma fuggi di nuovo, trovo del terriccio friabile accanto alla siepe e spari, buttandoci addosso terra rossa con le zampette posteriori. da: P. Lively, Un viaggio indimenticabile, Mondadori.
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Usare correttamente l’accento.
Ortografia
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MONOSILLABI
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ACCENTATI
Sui monosillabi va, fa, sta, su, blu l’accento non va. Vogliono invece l’accento più, giù, già, può, ciò. Alcuni monosillabi vogliono l’accento per essere distinti da altri simili ma con significati diversi. Ricorda che l’accento va messo sui composti di tre e di re: trentatré, viceré... dà dì è là lì né sé sì tè
egli dà giorno egli è in quel luogo in quel luogo neppure se stesso affermazione bevanda
da di e la li ne se si te
verrò da te il libro di Mara pane e burro la penna non li vedo ne vuoi ancora? se lo vedi, avvisami qui si sta bene pensa a te stesso
METTI l’accento sui monosillabi se occorre. Il colore che preferisco è il blu.
La non ci voglio andare.
Gli risponde sempre di si.
È li da te mia cugina?
Dorme notte e di.
È una sala da te.
Trascorrerò il fine settimana a casa di Giulia.
Si dice che hai raccontato una grossa bugia.
Tornerà stasera da Roma.
Non è ne dolce ne amaro.
Luca da una festa.
Portò con se il suo gattino.
SCRIVI delle frasi con ciascuno dei seguenti monosillabi accentati: sé, dà, là, né, sì. –
...........................................................................................................................................................
–
...........................................................................................................................................................
–
...........................................................................................................................................................
–
...........................................................................................................................................................
–
...........................................................................................................................................................
–
...........................................................................................................................................................
Usare correttamente l’accento.
Ortografia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
MONOSILLABI
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Pagina 18
ACCENTATI
COMPLETA le frasi e INVENTANE altre con: te - t’è - me - m’è . . . . . . . . . . mai capitato di offendere qualcuno? Ne so quanto . . . . . . . . . . . Ora . . . . . . . . . . ne vado. . . . . . . . . . . è venuto mal di testa. È meglio che pensi per . . . . . . . . . . ! .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
se - s’è - ve - v’è levato un forte vento. Non so . . . . . . . . . . parteciperò alla tua festa di compleanno. Vi prego, non . . . . . . . . . . ne andate! Chi . . . . . . . . . . permesso di prendere la mia penna? Non . . . . . . . . . . più speranza. ..........
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ce - c’è - ne - n’è molta gente per la strada. . . . . . . . . . . la restituirete domani. . . . . . . . . . . avanzato un po’? Non . . . . . . . . . . vale la pena. . . . . . . . . . . vedrete delle belle. ..........
.............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
ce ne - ce n’è Non . . . . . . . . . . più? È tardi, . . . . . . . . . . andiamo? . . . . . . . . . . siamo liberati. Che cosa . . . . . . . . . . facciamo? Aranciata? Non . . . . . . . . . . nemmeno un po’. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
18
Usare correttamente l’accento.
Ortografia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
U SO
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Pagina 19
DELL ’ H
LEGGI e SOTTOLINEA la forma sbagliata. ho-o
hai-ai
ha-a
hanno-anno
Luca a-ha una collezione di francobolli. Mi dispiace, ma non ho-o potuto farti visita. I pulcini anno-hanno pigolato a-ha lungo. I miei nonni hanno-anno festeggiato il loro anniversario di matrimonio. Quando mi hai-ai raccontato quella storia non sapevo se crederti. Mi ai-hai fatto male. I miei amici mi anno-hanno invitato a-ha giocare a pallone. Le volpi hanno-anno il corpo ricoperto di pelliccia.
COMPLETA con:
o - ho - oh ......
incontrato Mattia.
Vuoi uscire ......, ......
......
guardare la tivù?
che splendido anello! disegnato un bel paesaggio.
ai - hai - ahi ......
fame?
......, ......
che male! miei cugini piace andare in piscina.
Ho regalato le biglie
a - ha - ah
......
miei amici.
anno - hanno
......
Luisa manca un dente.
Non
......
scritto una lettera agli zii.
In che
............
............
gustato anche il dolce?
............
fatto arrabbiare la maestra.
Gigi
......
......,
che spavento!
festeggiato il suo compleanno.
............
capito la lezione? è nato tuo padre?
SCRIVI sul quaderno cinque frasi con il verbo avere usato come ausiliare e cinque con il verbo avere usato in forma propria. Usare correttamente l’h.
Ortografia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 20
ORTOGRAFIA COMPLETA con lo – l’ho, l’hai, la – l’ha, l’anno – l’hanno. Questo dipinto Io
..........
..........
realizzato in poche settimane.
rimprovero perché ha strappato alcuni fogli dal quaderno.
Carla è caduta dalla bici e la mamma Dario prese Perché
..........
..........
..........
medicata.
cartella e la mise sotto il banco.
mangiata tutta?
Finalmente ce
..........
fatta.
È un libro avventuroso, perciò i miei amici Sono stato in Germania
..........
..........
letto in un battibaleno.
scorso.
SCRIVI una frase con: lo
..........................................................................................................................................................
l’ho
......................................................................................................................................................
l’hai
.....................................................................................................................................................
la
..........................................................................................................................................................
l’ha
......................................................................................................................................................
l’anno
.................................................................................................................................................
l’hanno
...............................................................................................................................................
COMPLETA con glielo - gliel’ho, gliela - gliel’ha, gliel’hai, gliel’hanno. ....................
chiesto appena cinque minuti fa.
Chiara ha una bella bici,
....................
Lucia mi ha chiesto un favore, e io Luigi ha una bici nuova: Perché non
....................
Questo regalo è per lei: ....................
20
....................
....................
farò di sicuro.
regalata i nonni.
chiesto? ....................
prestato il computer?
Usare correttamente l’h.
Ortografia
regalata la nonna.
manda la sua amica.
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 21
ORTOGRAFIA SCRIVI alcune frasi con: glielo - gliel’ho – – – – – –
gliela - gliel’ha
gliel’hai - gliel’hanno
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COMPLETA e SCRIVI anche tu delle frasi con ciascuna delle due espressioni. me la me l’ha Ero certa che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sarei cavata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . detto durante l’intervello. È stato mio fratello: ha preso il libro e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . nascosto.
– ........................................................................
te la te l’ha . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . detto tua sorella che devi studiare di più. Chi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . detto che andremo al cinema stasera? Non avevi la gomma, per fortuna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . data Sara. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . compri la maglia?
..........................................................................
– ........................................................................
– ........................................................................ ..........................................................................
..........................................................................
ve lo ve l’ho . . . . . . . . . . . . . . . . . restituirò domani. . . . . . . . . . . . . . . . . . detto anche se era un segreto. L’esercizio? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . rispiego subito. Vi piace il torrone, perciò la mamma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . fa spesso. ..........................................................................
ce lo ce l’ho La gomma non . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il pallone è caduto nel giardino, speriamo che il proprietario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . restituisca. Il tuo numero telefonico non . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il gelato fu molto buono: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . offrì Andrea.
– ........................................................................
– ........................................................................
..........................................................................
..........................................................................
– ........................................................................
Usare correttamente l’H.
Ortografia
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LA
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Pagina 22
PUNTEGGIATURA
Il punto indica una pausa lunga. Si usa alla fine del periodo, quando si conclude il pensiero. Dopo il punto si usa la lettera maiuscola. Nel brano mancano i punti. INSERISCILI segnando anche le maiuscole. Il mostro In una caverna umida e buia viveva un mostro peloso era ripugnante: la sua testa era enorme e da essa uscivano direttamente due piedini piccolissimi per questo non poteva camminare e stava sempre nella sua caverna aveva una bocca molto grande, due occhietti azzurrognoli e due braccia sottili e lunghissime che uscivano dalle orecchie; con queste braccia catturava i topi che passavano aveva peli dappertutto: sul naso, sui piedi, sulla schiena, sui denti, sugli occhi, insomma dappertutto. Henriette Bichonnier
La virgola indica una pausa breve. Può essere usata negli elenchi e per separare una frase dall’altra. Nel brano mancano le virgole. INSERISCILE opportunamente. La Terra di Mai Mai Nella Terra di Mai Mai vi sono anche grandi foreste ma al posto delle foglie gli alberi portano cappotti giacchette sciarpe e pantaloni di tutti i colori vestiti di donna di seta raso velluto o taffettà. Se qualcuno è vecchio o si sente stanco e malato va ai bagni pubblici. Con un solo bagno ridiventa giovane pieno di salute e vispo come un grillo. In quel paese felice si possono trovare tutte le monete che si vogliono dato che crescono sui rami degli alberi. Basta scuotere un ramoscello e in un attimo vi troverete ai piedi una vera fortuna. Ma il vero problema è costituito dal fatto che questo paese è circondato da tutte le parti da un’enorme muraglia di spaghetti. Chi vuole arrivare a Mai Mai deve scavarsi la strada con la bocca attraverso gli spaghetti! Ecco che razza di posto è, questa magica Terra di Mai Mai. da: G. Rodari, Enciclopedia della favola, Editori Riuniti.
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Usare correttamente i segni di punteggiatura.
Ortografia
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Pagina 23
Il punto e virgola indica una pausa breve e si usa per separare due frasi dello stesso periodo. LEGGI le frasi e METTI opportunamente il punto e virgola. La maestra entrò nella biblioteca si avvicinò agli scaffali e incominciò a sfogliare alcuni libri di avventura alcuni scolari, intanto, ne avevano già scelti altri. Briciola, il gatto dei vicini di casa, aveva l’abitudine di intrufolarsi nella nostra cucina all’ora di pranzo si acciambellava sotto il tavolo e aspettava che gli dessi qualcosa di buono. I due punti introducono un elenco, una spiegazione, una descrizione e il discorso diretto. LEGGI le frasi e METTI opportunamente i due punti. A colazione ho mangiato una brioche, due fette biscottate, un po’ di marmellata. Te l’ho gia detto non mi piace il tuo comportamento! Il punto interrogativo si usa per concludere una domanda. Il punto esclamativo si usa per esprimere meraviglia, stupore, gioia. LEGGI le frasi e METTI opportunamente il punto interrogativo e il punto esclamativo. Che bello Chi ti ha telefonato
Che idea Vengo subito Dove vai Perché non parli
Ma che ti è successo
Le virgolette o le lineette racchiudono le parole di un discordo diretto. LEGGI le frasi e METTI i due punti e le lineette o le virgolette dove occorrono. Disse Mi piace il mare, ma non so nuotare. Dario urlò Si può avere un po’ di silenzio? Usare correttamente i segni di punteggiatura.
Ortografia
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D ISCORSO
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DIRETTO E INDIRETTO
Il discorso diretto riporta le parole dette o pensate da una persona. Il discorso indiretto spiega ciò che ha detto una persona ed è introdotto da: che, di, se. Una sorpresa Una sera a casa di Susanna e Stefano suonò il campanello. – Sorpresa! – gridò il padre, mentre si infilava una mano nella tasca. Ne tirò fuori un gattino. – È vostro! – disse. – Un gatto, papà? – chiese Susanna incredula. – Avevi sempre detto che volevi un cane. – Verissimo, ma cominceremo con un gatto! Dicono tutti che è più semplice. Ma adesso su, tutti a comprare quello che serve per un gatto e una pizza per cena. – E il gatto? – osservò Stefano – Non si può lasciare a casa da solo! – Certo che no! – convenne il padre e infilò il gattino nella tasca della giacca del figlio. da: Giusi Quarenghi, L’estate di Susanna, F. Panini.
RISCRIVI il testo trasformando i discorsi diretti in discorsi indiretti. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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Trasformare il discorso diretto in discorso indiretto.
Ortografia
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Pagina 25
e P e r c o n s o li d a r
O r t o g r a f ia
LEGGI il testo e RISCRIVILO trasformando i discorsi diretti in discorsi indiretti. Ricordo che i miei genitori decisero di uscire. – Vai a letto! – mi dissero, – Ti faranno compagnia Puffo e Birillo – e dandomi il bacio della buonanotte mi sistemarono sotto le coperte i due buffi cagnolini di pezza. – Bella consolazione – dissi tra me e me. Mio padre per rassicurami aggiunse: – Ricordati che Puffo metterebbe in fuga chiunque, persino i ladri. – E Birillo? – chiesi. – È altrettanto coraggioso, di lui ti puoi fidare – precisò sorridendomi e poi aggiunse: – Se hai bisogno di qualcosa rivolgiti a zia Clementina, arriverà a momenti. Di zia Clementina non mi fido perché ha paura di tutto, persino del suo respiro. Rosa Dattolico
MONOSILLABI
ACCENTATI
SCRIVI delle frasi con i seguenti monosillabi: se
........................................................................................................................................................
sé
........................................................................................................................................................
ce
........................................................................................................................................................
c’è
.......................................................................................................................................................
né
........................................................................................................................................................
n’è
.......................................................................................................................................................
ve v’è
......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................
SEGNA l’accento e l’apostrofo dove occorrono. Sta un po ferma.
Di cio che pensi.
Non correre di la e di qua.
Chi fa da se fa per tre.
Si, li ho visti e li ho riconosciuti. Esercizi di riepilogo.
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V E R IF IC H E COMPLETA con: qu na. . . . . . e . . . . . . ore a. . . . . . ilone scia. . . . . . are bi. . . . . . ru. . . . . . llo u. . . . . . ere . . . . . . riffo
cu
. . . . . . esta
tac. . . . . . ino li. . . . . . ore profi. . . . . . o . . . . . . nziati
inco. . . . . . nte co. . . . . . . . . . . . icco
sce scie co. . . . . . nziosi adole. . . . . . nza fa. . . . . . a. . . . . . lla
ce cie . . . . . . leste
. . . . . . lo
fero. . . . . . . . . . . . rvello . . . . . . cità
cami. . . . . . gri. . . . . . piog. . . . . .
sba. . . . . . o coni. . . . . . o mobi. . . . . . o ci. . . . . . egia dise. . . . . . o riu. . . . . . one timo. . . . . . ere . . . . . . ente
tova. . . . . . a Giu. . . . . . a baga. . . . . . o o. . . . . . era . . . . . . omi
cer. . . . . . era compa. . . . . . a o. . . . . . uno
Autovalutazione dell’alunno
26
cqu . . . . . . oio s. . . . . . allido per. . . . . . otere in. . . . . . ilino
ge gie provin. . . . . . farma. . . . . . superfi. . . . . . buc. . . . . .
ris. . . . . . otere rin. . . . . . orare a. . . . . . ario s. . . . . . ltura na. . . . . . re a. . . . . . nsore pe. . . . . . . . . . . . ntifico man. . . . . . ac. . . . . . ndere minac. . . . . . pastic. . . . . . re
li gli bersa. . . . . . o Sici. . . . . . a strabi. . . . . . ante lu. . . . . . o
fi. . . . . . o a. . . . . . o o. . . . . . o ta. . . . . . ere
gn ni cimi. . . . . . era bi. . . . . . è conve. . . . . . enza i. . . . . . oto
gera. . . . . . o matrimo. . . . . . o usi. . . . . . olo fale. . . . . . ame
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Acquisire correttezza ortografica.
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Pagina 27
V E R IF IC H E METTI l’apostrofo solo dove occorre. Nella acqua dello stagno nuotano un cigno e una oca. A questa ora esco sempre con la amica di Anna. Andrò anche io alla festa di compleanno. Dove è andato quello uomo dalla aria minacciosa? Sta seduto e fai subito i compiti. Non correre di qua e di là. Fa quello che vuoi, ma non disturbarmi. Sì, eccoli, sono proprio loro. Rimase senza parole e mi guardò con la espressione del pesce lesso. Chi fa da sé, fa per tre. METTI l’apostrofo dove occorre. quell area quell operaio alcun astuzia un opera ingegnosa
nessun commento buon umore ciascun esercizio brav uomo
INSERISCI negli spazi vuoti: ho - o - oh ai - hai - ahi ......,
ha - a - ah
che cielo limpido! . . . . . . avuto tanti regali. Non . . . . . . fame. Andrò . . . . . . teatro domani . . . . . . dopodomani. . . . . . . consegnato il compito? Autovalutazione dell’alunno
un abile sarta quell isola
anno - hanno
......!
Mi sono data una martellata. Mara . . . . . . molto lavoro in questi giorni. . . . . . . , che mal di denti! . . . . . . festeggiato fino a notte fonda.
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Acquisire correttezza ortografica.
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 28
V E R IF IC H E METTI l’accento dov’è necessario. Non potro uscire prima delle ventitre. Domani visitero la citta di Como. Chissa perche Luigi non mi crede mai. Il colore che preferisco e il rosso. La mamma andra al teatro con le sue amiche. Marco recupero il pallone, scarto l’avversario con decisione e segno una rete. Martedi andro con la mamma dal dentista. Il cuore e un muscolo involontario, cioe non dipende dalla nostra volonta. METTI l’accento sui monosillabi che lo richiedono. Il tuo silenzio mi da fastidio.
Mi rispose si con fermezza.
Dania andava su e giu per la stanza. Non ce la faccio piu.
Li ci sono i tramezzini e qui ci sono le bevande.
Mi farebbe bene bere una bella tazza di te.
Non voglio leggere ne guardare la tivù.
Lucia portò con se i suoi tre gattini bianchi.
Fa’ in fretta, il treno sta per arrivare.
DIVIDI con una barretta le parole in sillabe. paesana
acquazzone
paura
aiuola
bottiglia
pastiglia
reazione
scudiero
capostazione
ciliegia
uomo
riunione
agenzia
triangolo
fiore
biglietto
Autovalutazione dell’alunno
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Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Acquisire correttezza ortografica.
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 29
V E R IF IC H E RISCRIVI il testo sul quaderno, utilizzando il discorso indiretto. La zia Elsa La zia Elsa è una donna abbastanza grassa, e a me piace moltissimo. Lei, però, non si piace. Un giorno l’ho trovata che piangeva. – Che cosa è successo? – Niente. – E allora perché piangi? – Perché sono tanto sfortunata. – Perché sei tanto sfortunata? – Per come sono. Vedi quanta ciccia mi porto addosso? – Ma zia, sei bellissima! Io dormirei volentieri tra le tue braccia. Lei mi ha guardato con aria perplessa, e ha concluso: – Per stare al caldo... come su una stufa! Angelo Petrosino
METTI i segni di punteggiatura. Uno strano canarino Il babbo mi ha regalato uno strano canarino L’ho chiamato Giallino perché ha le piume gialle il becco piccolo le zampette esili Quando cerco di accarezzarlo mi becca la mano e poi ritorna sull’altalena e va su e giù Con una cordicella gli lego un biscotto tra due sbarrette della gabbia ma lo rifiuta mangia i semi beccandoli velocemente uno dopo l’altro proprio come fa il mio babbo quando mangia i maccheroni col ragù Spesso fa il bagno nella scodellina per bere e quando ne vien fuori sembra una spugnetta imbevuta d’acqua Rosa Dattolico
Autovalutazione dell’alunno
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Conoscere e usare il discorso indiretto e la punteggiatura.
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IL
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Pagina 30
PERIODO E LA FRASE
Il periodo comprende più frasi. Ad ogni verbo corrisponde una frase. Un pomeriggio il nonno mi telefonò e insieme andammo in collina. Imboccammo una stradina che saliva fin sulla cima della collina. Io e il nonno guardavamo dall’alto la città mentre il vento soffiava lieve tra le piante. Le case sembravano piccole e le macchine sull’asfalto si muovevano come formiche.
Questo testo è formato da quattro periodi. Ogni periodo è formato da due frasi, ciascuna delle quali contiene un predicato. TRASCRIVI le frasi di ciascun periodo.
Periodo 1
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........................................................................
........................................................................
........................................................................
........................................................................
Distinguere i periodi e le frasi.
Sintassi
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15:43
Pagina 31
Periodo 2 ........................................................................
........................................................................
........................................................................
........................................................................
Periodo 3 ........................................................................
........................................................................
........................................................................
........................................................................
Periodo 4 ........................................................................
........................................................................
........................................................................
........................................................................
FORMA dei periodi collegando opportunamente le frasi. Ho preso l’ombrello
perché ha paura.
La mamma è andata dal dottore
perché si è distratto.
Pasquale è caduto dalla bici
per farsi visitare.
Il cane ulula
perché incomincia a piovere.
SCRIVI un periodo formato da due frasi. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Distinguere i periodi e le frasi.
Sintassi
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SOGGETTO
Il soggetto di una frase è la persona, l’animale, la cosa di cui si parla. A volte il soggetto è sottinteso. Concorda con il predicato in genere e numero. In una frase ci possono essere più soggetti. LEGGI le frasi e SOTTOLINEA i soggetti. Lo zio possiede una barca a vela. Le due squadre si affrontano per lo scudetto. Anna è ghiottissima di cioccolato. Gli spettatori fecero un lungo applauso. La nonna prepara una frittata. Gianna ha dimenticato la tuta in palestra. La maestra ha rimproverato Matteo perché era distratto. SCRIVI sui puntini il soggetto sottinteso. ..........
parlottavano tra loro.
..........
ci hanno invitati alla festa.
..........
possiede un’auto sportiva.
..........
avevamo voglia di un gelato.
..........
atterrerà in ritardo.
..........
andarono in piscina.
..........
andarono a giocare in cortile.
..........
abita nel palazzo dei miei zii.
SOTTOLINEA tutti i soggetti presenti nel brano. Era una mattina serena, con un sole così vivido che abbagliava. Il paese, appollaiato su una costa, pareva vestito a festa come le contadine. Le facciate delle case, le porte, le cancellate, ravvivate dalla luce limpida, sembravano pitturate da poco. da: G. Cavani, Zebio Cotal, Feltrinelli.
32
Identificare nella frase il soggetto.
Sintassi
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15:43
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PREDICATO VERBALE
Il predicato verbale indica che cosa fa il soggetto ed è costituito da un verbo. LEGGI il brano e SOTTOLINEA i predicati verbali. Nel bosco Andrea e Luca si allontanarono dal gruppo e si avviarono verso il fiume che scorreva attraversando il bosco. Ad un tratto sentirono un rumore di frasche e dopo un po’ videro un piccolo leprotto. I due amici trattennero il fiato, l’animaletto li fissò con gli occhi umidi ed essi capirono il suo sgomento. Luca si avvicinò e subito si accorse che era ferito ad una zampa, così si tolse dalla tasca il fazzoletto e gliela fasciò. La bestiola scomparve tra le braccia di Luca; ogni tanto dava segni di vita, muovendo la coda o le orecchie. Rosa Dattolico
COMPLETA le frasi con i predicati verbali opportuni. Il cane
......................
Il nonno Guido
per tutta la notte.
......................
......................
Il libro che
il vino nelle bottiglie.
il racconto a voce alta.
......................
Il babbo mi
mi
......................
......................
al circo a
Conoscere il predicato verbale.
Sintassi
molto.
......................
le pantere.
33
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
IL
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15:43
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PREDICATO NOMINALE
Il predicato nominale indica che cos’è o com’è il soggetto ed è costituito dal verbo essere unito ad un aggettivo o ad un nome. Il verbo essere come ausiliario di altri verbi non ha significato proprio. Il verbo essere ha la funzione di predicato verbale quando ha il significato di: stare, trovarsi, appartenere, essere fatto di (in tal caso è seguito da un complemento indiretto). stare: Il libro è sul banco. trovarsi: Chiara e Andrea erano in città. appartenere: Le penne sono di Massimo.
LEGGI le frasi e SOTTOLINEA di rosso il verbo essere se è usato nel significato di stare, trovarsi, appartenere e di blu se è usato come ausiliare. Nell’acquario c’erano tanti pesci colorati. Il treno era arrivato in orario. Tra le foglie c’erano tante ciliegie rosse e mature. Il cielo si è rischiarato. I passeri sono nel nido. L’aereo era appena atterrato. Al mercato c’è troppa confusione. SOTTOLINEA in rosso i predicati verbali e in blu i predicati nominali. Lo spettacolo è interessante. La vipera predilige i luoghi caldi. Il pappagallo è un uccello dalle piume sgargianti. Il pelo del mio gattino è bianco e nero. Abbiamo realizzato dei magnifici disegni. Silvia ha vinto una bambola alla pesca di beneficenza. Marco è un ragazzo intelligente.
34
Conoscere il predicato nominale e la funzione del verbo essere.
Sintassi
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
L’ATTRIBUTO
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15:43
Pagina 35
E L ’ APPOSIZIONE
L’attributo è un aggettivo che accompagna un nome per esprimere una qualità. Il profumo del caffè ha invaso la casa.
Il profumo intenso del caffè mattutino ha invaso la casa.
L’apposizione è un nome che accompagna il soggetto o un complemento per determinarlo meglio. Angela ha portato una piantina.
La bidella Angela ha portato una piantina.
L’attributo e l’apposizione possono essere del soggetto o di un complemento, a seconda se si riferiscono al soggetto o al complemento. RISCRIVI le frasi aggiungendo degli attributi (aggettivi) ai nomi. La maestra ha una collana.
................................................................................
Abito in una villetta.
................................................................................
Il nonno legge il giornale.
................................................................................
Le scarpe hanno una fibbia.
................................................................................
Il barista serve un aperitivo ai clienti.
................................................................................
Abbiamo raccolto le fragole.
................................................................................
COMPLETA le frasi scrivendo opportunamente le seguenti apposizioni: da bambino, città, maestra, il marito, cugina, fiume Mia
..........
Silvio, Il
Anna ottiene sempre tutto dai nonni.
..........
..........
di mia sorella, è insopportabile.
Po è inquinato.
A Milano,
..........
Io,
......................,
La
..........
della Lombardia, si viaggia meglio con i mezzi pubblici. andavo in vacanza in Sicilia.
Giuseppina ci ha consegnato i compiti.
SCRIVI sul quaderno cinque frasi con l’attributo e cinque con l’apposizione. Conoscere l’attributo e l’apposizione.
Sintassi
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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PO ’ D ’ ANALISI LOGICA FAI l’analisi logica delle seguenti frasi.
Lucia portò le rose profumate alla cara nonnina. Lucia = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . portò = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . le rose = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . profumate = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . alla nonnina = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cara = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sabrina, la bidella, ha spazzato l’ampio cortile della scuola. Sabrina = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la bidella = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ha spazzato = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il cortile = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ampio = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . della scuola = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un lupo feroce dilaniò le timide pecore. Un lupo = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . feroce = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . dilaniò = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . le pecore = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . timide = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gli alberi del giardino hanno le foglie larghe. Gli alberi = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . del giardino = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . hanno = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . le foglie = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . larghe = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Analizzare le frasi.
Sintassi
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COMPLEMENTO OGGETTO O DIRETTO
Il complemento oggetto o diretto risponde alle domande chi? che cosa? Non è introdotto da preposizioni e dipende da verbi transitivi. Anche i pronomi personali possono svolgere la funzione di complemento oggetto.
LEGGI le frasi e SOTTOLINEA i complementi oggetto. Angela mi ha regalato un braccialetto. Leo mi ha consegnato una lettera. Ho sentito un rumore strano. Mara colleziona le conchiglie. Il gatto Briciola ha fatto cadere il vaso di cristallo. Il vigile dirige il traffico agli incroci. I contadini arano i campi con l’aratro.
COMPLETA le frasi con il complemento oggetto. Sto leggendo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il falegname ha riparato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . È bello osservare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il pittore dipinse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I miei amici preferiscono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Marco ha trovato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Liliana ha acceso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Quando sono entrato nella stanza ho visto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il nonno di Fabiola lesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SOTTOLINEA i pronomi personali che fungono da complemento oggetto e TRASFORMALI come nell’esempio. Non lo riconobbi. La maestra ci ha rimproverati. Lucia ti sta chiamando. Dopo le innaffierò. Il babbo vi porta al cinema. Ti ho chiamato più volte. Conoscere il complemento oggetto.
Sintassi
Non riconobbi lui. .................................................................. .................................................................. .................................................................. .................................................................. ..................................................................
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COMPLEMENTI INDIRETTI
I complementi indiretti arricchiscono la frase minima e sono introdotti dalle preposizioni. Il complemento di tempo determinato specifica il tempo in cui avviene l’azione (quando? in quale tempo?). Il complemento di tempo continuato specifica la durata dell’azione (per quanto tempo?). Abbiamo studiato nel pomeriggio (specifica il tempo in cui avviene il fatto: tempo determinato) per due ore (specifica la durata: tempo continuato). LEGGI le frasi e SOTTOLINEA i complementi di tempo. D’estate trascorro le vacanze in montagna. Il concerto durò due ore. Ho incontrato Giovanni l’altro ieri. Andrò a casa degli zii verso sera. Festeggerò martedì il mio compleanno. COMPLETA le frasi e SPECIFICA i complementi di tempo. Ci vediamo
..........................
ritornano le rondini. Abbiamo nuotato per . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La campanella dell’intervallo suona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . telefonerò ai nonni. Dovrai restare a letto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..........................
tempo determinato ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................
SCRIVI tre frasi con il complemento di tempo determinato e tre con il complemento di tempo continuato. complemento di tempo determinato
complemento di tempo continuato
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................................................................................................................... ................................................................................................................... ...................................................................................................................
................................................................................................................... ................................................................................................................... ...................................................................................................................
Conoscere il complemento di tempo.
Sintassi
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COMPLEMENTO DI LUOGO
Il complemento di luogo indica il luogo in cui avviene l’azione. Esistono quattro tipi di complementi di luogo: stato in luogo (dove? - indica dove si trova qualcuno o qualcosa, dove si verifica una determinata situazione). moto da luogo (da dove? - indica il luogo da cui arriva o parte ciò di cui si parla). moto a luogo (verso dove? - precisa il luogo verso cui si muove qualcuno). moto per luogo (per dove? - indica il luogo attraverso cui ci si muove). LEGGI, SOTTOLINEA il complemento di stato in luogo e SCRIVI altre frasi sul quaderno. Sono in casa di amici. Le rane vivono nello stagno. Il gatto si è acciambellato vicino al camino. LEGGI, SOTTOLINEA il complemento di moto da luogo e SCRIVI altre frasi sul quaderno. I nonni arrivarono da Parigi. Gli alunni escono dalla scuola sempre di corsa. È appena arrivato dalla palestra, ma non tarderà ad uscire di nuovo. LEGGI, SOTTOLINEA il complemento di moto a luogo e SCRIVI altre frasi sul quaderno. Ci avviammo alla volta di Roma. La rondine vola verso il nido. Prenderò l’aereo per Parigi. LEGGI, SOTTOLINEA il complemento di moto per luogo e SCRIVI altre frasi sul quaderno. Abbiamo viaggiato per tutta l’Italia. Uno stormo di rondini vola per il cielo. Il cane ha inseguito le galline per tutto il cortile. Conoscere i complementi di luogo.
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COMPLEMENTI DI TERMINE E DI SPECIFICAZIONE
Il complemento di termine (a chi? a che cosa?) indica la persona, l’animale, la cosa a cui è rivolta l’azione. COMPLETA le frasi con il complemento di termine e SCRIVI altre frasi. Scriverò una lettera
...................................................
Ho regalato la gomma Ho fatto una foto
...................................................
...................................................
La maestra si è rivolta
...................................................
Mia nonna ha dato il fieno Il medico visitò
...................................................
...................................................
Vuoi comprare un regalo
...................................................?
.............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Il complemento di specificazione (di chi? di che cosa?) si usa per specificare il significato di una parola, il possesso, l’appartenenza. COMPLETA le frasi con il complemento di specificazione e SCRIVI altre frasi. Ho colto le rose Attendo l’arrivo
................................................... ...................................................
Sento il profumo
...................................................
Ho sentito la sirena La mamma I nonni
...................................................
...................................................
...................................................
Mi ha regalato il giornalino
prepara la pizza.
vivono in campagna.
...................................................
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Conoscere i complementi di termine e di specificazione.
Sintassi
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PO’ D’ANALISI LOGICA ANALIZZA sul quaderno le frasi.
Mio cugino è avido di frittelle. La luce del sole illumina la stanza. La comitiva partì per la montagna. Ho dormito per molte ore. Andrò a casa di Luca fra circa un’ora. Il passero vola verso il nido.
Hanno trasmesso i risultati della partita. Le foglie tenere della lattuga fanno gola ai conigli. Ora sono sul treno. La sveglia suonerà tra poco. Sono nato il 20 maggio. Il libro è sul divano.
Ho prestato un libro a Renata. Ho regalato un fascio di fiori alla maestra. Sono partito da Bari per andare a Napoli. Non l’ho visto per tutta la giornata. Sono uscito di casa alle sette. Lucia e il nonno tornano dal bosco.
Ci rivedremo a Natale. Il babbo si sveglia di buon mattino. Ci siamo svegliati da un’ora. Mi sono fermato dodici giorni a casa dei nonni. Gianni è passato per la finestra. Analizzare le frasi.
Sintassi
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IL COMPLEMENTO D’AGENTE E DI CAUSA EFFICIENTE I L COMPLEMENTO DI MATERIA Il complemento d’agente (da chi? da che cosa?) indica la persona, l’animale da cui è compiuta l’azione espressa dal verbo passivo. Si ha il complemento di causa efficiente se l’azione è causata da una cosa. LEGGI, SOTTOLINEA i complementi d’agente e di causa efficiente e SCRIVI altre frasi. Gli alberi sono stati sradicati dal vento. La sentenza è stata emanata dal giudice. Il paesino è stato distrutto da una valanga. L’autista fu abbagliato dal sole. Le pecore sono state assalite dal lupo. L’uva sarà raccolta dai contadini. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Il complemento di materia (fatto di che cosa? fatto di quale materia?) indica la materia di cui è fatto un oggetto. LEGGI, SOTTOLINEA i complementi di materia e SCRIVI altre frasi. La mia camicia è di cotone. La statuina è di marmo. Le posate d’argento si devono lucidare spesso. Il secchio del pozzo è di ferro. Gli ho regalato una cartella di cuoio. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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Conoscere i complementi d’agente, di causa efficiente e di materia.
Sintassi
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COMPLEMENTO DI COMPAGNIA , E DI UNIONE COMPLEMENTO DI MEZZO
Il complemento di compagnia (con chi? in compagnia di chi? insieme con che cosa?) indica la persona, l’animale in compagnia del quale avviene l’azione. Quando indica una cosa è complemento di unione. LEGGI, SOTTOLINEA i complementi di compagnia e di unione e SCRIVI altre frasi. Daniela esce con l’ombrello. Mentre mangiavo il panino con la marmellata, è squillato il telefono. Sono andato al campetto in compagnia di Giovanni. L’acquirente venne con il denaro. Mariuccia è rimasta a casa con la nonna. La nonna prepara le lenticchie con sedano, carota e cipolla. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Il complemento di mezzo (per mezzo di chi? per mezzo di che cosa? con che cosa?) indica il mezzo con il quale si compie l’azione. LEGGI, SOTTOLINEA i complementi di mezzo e SCRIVI altre frasi. È salito in soffitta per mezzo della scala. Spesso dipingo con gli acquerelli. Il babbo legge con gli occhiali. I miei cugini arriveranno con il treno delle nove. Vado a scuola a piedi. Siamo andati a Roma in treno. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Conoscere i complementi di compagnia, di unione e di mezzo.
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COMPLEMENTI DI FINE O SCOPO E DI CAUSA
Il complemento di fine o scopo (per quale fine? a quale scopo? per chi? per che cosa?) indica verso quale fine è indirizzata un’azione, oppure lo scopo a cui serve o è destinato qualcuno o qualcosa. LEGGI le frasi, SOTTOLINEA i complementi di fine o scopo e SCRIVI altre frasi. Molti lavorano solo per lo stipendio. Lucia è una che agisce a fin di bene. Ho comparato uno zaino da montagna. Ti interpelliamo per un consiglio. Mi ha regalato una borsa da mare. Studio per l’interrogazione. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Il complemento di causa (perché? a causa di che cosa?) indica il motivo per cui si compie un’azione o si verifica una situazione.
LEGGI, SOTTOLINEA i complementi di causa e SCRIVI altre frasi. Mi sentii svenire dalla paura. Era paonazzo a causa della febbre. Mara è contenta per il buon voto ricevuto. Sono uscito senza giubbotto ed ora tremo per il freddo. Non abbiamo raggiunto il paesino a causa della via interrotta. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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Conoscere i complementi di fine o scopo e di causa.
Sintassi
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COMPLEMENTI DI ARGOMENTO E DI MODO
Il complemento di argomento (di che cosa? su che cosa? su quale argomento?) indica ciò di cui si parla o si scrive.
LEGGI, SOTTOLINEA i complementi di argomento e SCRIVI altre frasi. Molti parlano di politica. La maestra ha parlato di alcuni antichi popoli. Mi piacciono soprattutto i libri di avventura. Durante le serate invernali il babbo parla volentieri della sua infanzia. Si discute molto intorno al tema della fame. Siamo stati informati sulle norme del nuovo codice stradale. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Il complemento di modo (come? in che modo?) indica il modo o la maniera in cui si svolge l’azione.
LEGGI, SOTTOLINEA i complementi di modo e SCRIVI altre frasi. Il nonno cammina lentamente. Il papà di Gianni guida con molta prudenza. Il maestro parlava a voce alta. Le pecore brucavano voracemente l’erba. I bimbi camminavano in fila indiana. È piovuto a catinelle per pochi minuti. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Conoscere i complementi di argomento e di modo.
Sintassi
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e P e r c o n s o li d a r
S in t a s s i
COMPLETA scrivendo in tabella le frasi. complemento
domande
esempi
specificazione
di chi? di che cosa?
Il cane dei vicini abbaia spesso.
termine
a chi? a che cosa?
...................................................................
tempo
quando? per quanto tempo?
...................................................................
stato in luogo moto a luogo moto da luogo moto per luogo
dove? verso dove? da dove? per dove?
...................................................................
compagnia e unione
con chi? con che cosa?
...................................................................
modo
in che modo? come?
...................................................................
agente causa efficiente
da chi? da che cosa?
...................................................................
causa
perché? per quale causa?
...................................................................
fine o scopo
per quale fine?
...................................................................
materia
fatto di che cosa?
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mezzo
per mezzo di che o di che cosa?
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Esercizi di riepilogo.
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e P e r c o n s o li d a r
S in t a s s i
ANALIZZA le seguenti frasi sul quaderno. La mamma di Giuseppe è partita cinque minuti fa per Genova. L’anno scorso sono andata al mare con gli amici di mio padre. Io e mia sorella abbiamo regalato alla mamma una sciarpetta di seta. I muratori hanno sollevato per mezzo della gru un pesante carico di mattoni. La nonna è a letto a causa dell’influenza. Rosa e Andrea sono stanchi per il lungo viaggio. I parenti di Mario arriveranno con il treno delle sei. Quando sono con Francesca mi sento più tranquilla. Ieri è piovuto a catinelle. Ho giocato con Lucia per alcune ore.
LA MAPPA DELLA FRASE
LA FRASE
è formata da
soggetto
predicato
può essere
complementi
possono essere
diretti • complemento oggetto
Esercizi di riepilogo.
espresso
può essere
sottinteso verbale nominale
indiretti • • • •
di specificazione di modo di causa ecc.
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V E R IF IC H E SOTTOLINEA nelle frasi con colori diversi i soggetti, i predicati e i complementi. La mamma parlava con la vicina di casa. Ho giocato a calcio con Luigi per molto tempo. Uno strano uomo mi è venuto incontro, uscendo da scuola. Dopo un breve volo, l’uccellino si è posato su un ramo. Il cagnolino agitava la coda velocemente. Ho regalato alla mamma una statuina di porcellana. Mi sono spaventato a causa di un ragno. Nella fiaba l’orco vuol mangiare la figlia del re. FAI l’analisi logica delle seguenti frasi. Il nonno di Luisa gioca a carte. Lina scrive una poesia sul quaderno. La mamma lava con cura il suo maglione di lana. Il vaso dei fiori abbelliva il tavolo del soggiorno. Mia sorella è partita per il mare con i nonni. Il pesciolino nuota tranquillamente nella boccia di cristallo. Un cane grosso e nero spaventa i passanti. Il vento ha rotto il vetro di una finestra. Paola è partita con il marito e i figli. Sono uscita dalla scuola con Marta. Gigi è uscito con uno strano cappellino in testa. Autovalutazione dell’alunno
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Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Identificare il soggetto, il predicato e i complementi.
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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V E R IF IC H E SOTTOLINEA nel testo i soggetti, i predicati verbali e i complementi. Il nubifragio Il nubifragio è stato molto violento; ha allagato le strade e i campi e ha sradicato gli alberi. La gente, spaventata, si è rifugiata sul tetto della propria casa. I bambini sono tristi, i grandi guardano il cielo nuvoloso e rimangono in silenzio. I bravi pompieri accorrono con barche e zattere per mettere in salvo tutti. COMPLETA le frasi aggiungendo opportunamente i complementi di specificazione, di luogo, di tempo, di termine, di compagnia e di mezzo. Mio padre va al lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Lo zio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è molto simpatico. La gara si svolgeva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La mamma sta parlando al telefono da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . È piovuto per . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ho prestato la penna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I nonni di Franca vivono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Lucia e Dalila giocano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Verso sera andrò a casa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ho prestato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il mio quaderno di matematica. piacciono le carote. Gioco spesso a pallavolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
......................................
Autovalutazione dell’alunno
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
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Conoscere i complementi indiretti.
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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NOMI
Il nome o sostantivo è la parte variabile del discorso, ed ha la funzione di nominare persone, cose e animali. I nomi si distinguono per genere (maschile o femminile) e numero (singolare o plurale). I nomi possono essere comuni o propri. Questi ultimi vogliono sempre l’iniziale maiuscola. LEGGI il testo e SOTTOLINEA i nomi. Il gufo Ernestino Ernestino era un piccolo gufo; spesso svolazzava di notte nel bosco dove viveva con la sua famiglia. Una notte si allontanò dal nido. Ad un tratto si arrestò, agitò le ali e ritornò a casa col cuore che gli martellava forte in petto. - Ogni notte è la solita storia. La verità è che hai paura del buio - gli disse la mamma scuotendo il capo. - Tra i rami intricati e i ciuffi d’erba, mi è sembrato di vedere un lampo di colori e due orribili occhi giganteschi che volevano incenerirmi. Ernestino arruffando le piume rimase in silenzio, mille pensieri si affollavano alla mente; uno soltanto, però, contava: sconfiggere la paura del buio. SOTTOLINEA con colori diversi i nomi propri e i nomi comuni. Per il pranzo di Natale, la mamma cucinerà l’arrosto di vitello. Roma è una città ricca di bellissimi monumenti. Quest’anno il Milan sta andando forte. Le vacanze trascorse in Toscana sono state stupende. Massimo ha un cagnetto molto vivace di nome Bubù. Arlecchino è una maschera cara ai bambini.
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Conoscere i nomi.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
NOMI
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COMUNI E NOMI PROPRI
SOSTITUISCI un nome comune con un nome proprio. La città è ricca di piazze e di monumenti. ..............................................................................................................................................................
Il fiume è per un lungo tratto inquinato. ..............................................................................................................................................................
Il cane scodinzolava allegramente. ..............................................................................................................................................................
Il pesciolino nuotava nella boccia di cristallo. ..............................................................................................................................................................
L’attore recitò molto bene, perciò ricevette molti applausi. ..............................................................................................................................................................
La mamma del mio amico parlò al telefono con la signora che abita al terzo piano. ..............................................................................................................................................................
COMPLETA con i relativi nomi comuni. Monte Bianco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cristoforo Colombo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Romani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Vesuvio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Adriatico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tevere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Puglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tremiti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SCRIVI alcuni nomi comuni di persone, sentimenti, oggetti, animali, piante. persone:
.............................................................................................................................................
sentimenti: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . oggetti:
...............................................................................................................................................
animali:
...............................................................................................................................................
piante:
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Conoscere i nomi.
Morfologia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
OMONIMI
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E SINONIMI
Gli omonimi sono parole simili nella forma, ma con significato diverso. I sinonimi sono nomi che hanno forma diversa, ma significato uguale. SPIEGA i diversi significati della parola “carta”. Mangiare alla carta.
.........................................................................
Consultare una carta.
.........................................................................
Costruire un aereo di carta.
.........................................................................
SCRIVI due frasi con ciascuna delle seguenti parole che possono avere un significato diverso. pianta
.................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................
piano
................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................
ricci
..................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................
calcio
.................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................
UNISCI con una freccia le parole che hanno lo stesso significato. porta ricchezza ostacolo paura
lusso difficoltà spavento uscio
povero rumore urlo alunno
baccano grido misero scolaro
TROVA un sinonimo per ogni parola. storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . bottega . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . volto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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automobile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . maestra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vocaboli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . alunno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Conoscere e usare correttamente omonimi e sinonimi.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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GENERE DEI NOMI
I nomi si distinguono per genere: maschile o femminile. I nomi di genere maschile indicano persone, animali e cose di sesso maschile. I nomi di genere femminile indicano persone, animali e cose di sesso femminile. SOTTOLINEA in rosso i nomi femminili e in blu i nomi maschili. La trattoria Il locale era uno stanzone che riceveva poca luce da due finestre piccole e velate da una rete per evitare che le zanzare vi entrassero. I muri erano coperti di pittura bianca e di quadri sparsi un po’ ovunque. Su una parete era appeso un orologio a pendolo che scandiva con precisione il tempo. Nel locale c’era l’oste che sciacquava i bicchieri e sistemava le bottiglie di vino su una mensola, mentre sua moglie metteva le tovaglie a quadri sui tavolini, aiutata da un cameriere piccolo come un merlo. Qualcuno aveva da poco spazzato il pavimento, dimenticando in un angolo molliche di pane e mozziconi di sigarette. Nella trattoria c’era un silenzio profondo interrotto, ogni tanto, da uno strano rumore: sorpresi un bambino che rosicchiava un biscotto nascosto dietro il banco. Rosa Dattolico
COLLEGA ogni nome maschile al corrispondente nome femminile. maschio marito uomo genero maiale babbo toro sorella Conoscere il genere dei nomi.
Morfologia
moglie donna nuora mamma femmina mucca fratello scrofa
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GENERE DEI NOMI RISCRIVI i seguenti nomi cambiandone il genere.
lettore
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principe
................................
poetessa regina
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...................................
bambino eroina
..............................
...................................
truffatore scultore
................................
avvocatessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
senatrice
strega
Stefano
...................................
..............................
..............................
................................
Ci sono alcuni nomi che hanno un’unica forma sia per il maschile che per il femminile; solo l’articolo permette di distinguerne il genere.
COMPLETA la tabella. Maschile
Femminile
il trapezista
..................................
..................................
la cantante
..................................
la nipote
il musicista
..................................
il collega
..................................
..................................
la consorte
il custode
..................................
CAMBIA genere ai seguenti nomi, poi ELABORA dieci frasi utilizzando alcuni di essi prima al maschile e poi al femminile. il soffitto
la
.......................
il torto
la
.......................
il panno
la
.......................
il posto
la
.......................
il busto
la
.......................
il palmo
la
.......................
il mento
la
.......................
il palo
la
.......................
il velo
la
.......................
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Conoscere il genere dei nomi.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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NUMERO DEI NOMI
I nomi singolari indicano una singola persona, animale o cosa. I nomi plurali indicano più persone, animali o cose. SOTTOLINEA di rosso i nomi singolari e di blu i nomi plurali. A che cosa serve il bosco Il bosco non è importante solo per gli animali che vi trovano vita e nutrimento, ma anche per noi uomini. Le foglie degli alberi trattengono la polvere e lo sporco, purificando l’aria. Inoltre frenano le raffiche di vento. Gli alberi producono ossigeno, che ci è necessario per vivere. Sono una vera e propria fabbrica di ossigeno. Un unico grande faggio cede all’aria, in un’ora, una quantità di ossigeno sufficiente per un giorno a tre uomini. Le radici tengono salde terra e pietre. Dove sono stati distrutti i boschi il territorio fertile viene spazzato dal vento e dilavato dall’acqua piovana. Frane, valanghe e alluvioni ne sono la conseguenza. Ma gli alberi forniscono anche il legno che ci serve per costruire, per riscaldare, per i mobili e per la produzione di carta. A.Trinkl, Scopriamo insieme la montagna, Rizzoli.
VOLGI sul quaderno al plurale i seguenti nomi che terminano in cia e gia. Spiaggia, acacia, frangia, doccia, provincia, valigia, scia, fascia, farmacia, bugia, nostalgia. VOLGI al plurale i seguenti nomi sul quaderno. Sindaco, fuoco, zio, asparago, lago, medico, castigo, leggio, dito, dialogo, brusio, lenzuolo, zoo, uovo, strepito, abaco, braccio, albergo, fico, mago. Conoscere il numero dei nomi.
Morfologia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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NUMERO DEI NOMI
I nomi che hanno una sola forma sia per il singolare sia per il plurale si dicono invariabili. I nomi che hanno o solo il singolare o solo il plurale si dicono difettivi. I nomi che hanno più forme per il singolare o per il plurale si dicono sovrabbondanti. SOTTOLINEA i nomi invariabili e con gli stessi SCRIVI le frasi sul quaderno. Città, paese, banchetto, fucile, finestra, computer, bicchiere, brindisi, marmellata, penna, parola, bottiglia, caffè, miele, bar, età, colore, camicia, cobra, re, cappello, gru, rondine, nido.
In ognuna delle seguenti serie TROVA e SOTTOLINEA i nomi difettivi. forbici
sete
pennarelli
voce
nozze
occhiali
pantaloni
redini
giacche
latte
sangue
uova
pittore
canzone
spezie
Aiutandoti con il dizionario, SCRIVI il significato dei seguenti nomi sovrabbondanti e poi INVENTA sul quaderno due frasi per ogni nome sovrabbondante nel suo duplice significato.
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.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
.....................................
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Conoscere e usare i nomi invariabili, difettivi e sovrabbondanti.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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CONCRETI E ASTRATTI
I nomi concreti indicano un elemento che esiste nella realtà e si può percepire attraverso i sensi. I nomi astratti sono quei nomi che indicano realtà non materiali, non percepibili con i sensi. In ogni gruppo di nomi CERCHIA quello astratto. rabbia fiori pineta fattoria allegria giornale occhiali abito aquilone giorno bontà fazzoletto vecchiaia bicicletta insetti parco INSERISCI in tabella alcuni nomi concreti e astratti. Nomi concreti
Nomi astratti
..................................
..................................
..................................
..................................
..................................
..................................
SCRIVI il contrario dei seguenti nomi astratti. allegria antipatia bellezza altruismo
.................................... .................................... .................................... ....................................
vecchiaia onestà avarizia amore
.................................... .................................... .................................... ....................................
SCRIVI alcune frasi a piacere con i nomi astratti. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Conoscere i nomi concreti e i nomi astratti.
Morfologia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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PRIMITIVI E DERIVATI
I nomi primitivi sono nomi che non derivano da altri nomi. Aggiungendo suffissi o prefissi ai nomi primitivi si formano i nomi derivati.
SCRIVI un nome derivato per ciascuno dei nomi primitivi.
Primitivo carta occhio mano città latte
Derivato
Primitivo
................................ ................................ ................................ ................................ ................................
libro scarpa cavallo orecchio olio
Derivato ................................ ................................ ................................ ................................ ................................
INDICA il nome primitivo da cui derivano i seguenti nomi. fioraio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . oleificio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . acetiera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cristalleria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . muratore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . bracciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ventilatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . caffetteria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vetraio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pineta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . zuppiera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . maglificio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
orologiaio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . farmacista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . postino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . scatolificio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . canile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . panificio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
LEGGI le frasi e SOTTOLINEA di rosso i nomi primitivi e di blu i nomi derivati. L’orologiaio ha riparato l’orologio del babbo. Nel canile c’era un grazioso cane dal pelo bianco. Il fioraio ha realizzato un mazzo di fiori rossi. Il giornalaio ha venduto molte riviste e pochi giornali. La magliaia ha realizzato una graziosa maglia di lana per la mamma. La mamma ha sistemato le mie scarpe nella scarpiera.
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Conoscere i nomi primitivi e i nomi derivati.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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NOMI ALTERATI Suffissi
Esempi
Diminutivi indicano piccolezza oltre il normale
-ino, -etto, -ello, -icello, -icciolo, -icino, -otto
fiorellino, orticello
Accrescitivi indicano grandezza oltre il normale
-one, -ona
casona, palazzone
Vezzeggiativi indicano gentilezza, simpatia
-uccio, -ino, -olino
reuccio, pesciolino
Dispregiativi indicano antipatia, disprezzo
-accio, -astro, -ucolo
poetucolo, giovinastro
COMPLETA con i nomi alterati.
stanza strega uomo libro casa scarpa ombrello
Diminutivo
Vezzeggiativo
Accrescitivo
Dispregiativo
............................
............................
............................
............................
............................
............................
............................
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ATTENTO ai falsi alterati! SOTTOLINEALI di rosso. boccuccia bottone motorino racchetta pulcino pacchettino
rapina mattone lumicino camino vagone bambolina
Conoscere e utilizzare i nomi alterati.
Morfologia
canotto barchetta focaccia burrone ventaccio nonnina
ricetta scarpone fumetto bustina merletto mattino
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COMPLETA le frasi con un nome alterato opportuno. Il babbo dedica del tempo (al piccolo orto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Si è dimostrato un (grande ignorante) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gli zii hanno acquistato una (graziosa villa) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . in campagna. Avanzava gongolante con un (grosso gelato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I vicini di casa hanno un (brutto gatto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . nero che somiglia a una pantera. Poco distante dal campeggio c’era un (piccolo e grazioso porto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Dei (grosse nuvole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . minacciavano la nostra escursione. Luca possiede un (piccolo cane) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . molto simpatico.
SPIEGA il significato di ciascun nome e poi COSTRUISCI con ciascun termine una frase sul quaderno. aceto - acetone foca - focaccia lima - limone spago - spaghetto
pulce - pulcino cavallo - cavalletto monte - montone tacco - tacchino
torre - torrone burro - burrone mulo - mulino giro - girino
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SOSTITUISCI alle espressioni date un nome alterato. grande borsa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . grazioso fiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pessima figura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . paese grazioso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . grazioso cappello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Conoscere e utilizzare i nomi alterati.
Morfologia
graziosa stanzetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tempo brutto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . grosso affare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . prato con erba tenera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . piccolo letto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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NOMI COLLETTIVI
I nomi collettivi sono quei nomi che anche al singolare indicano un insieme di elementi della stessa specie. SPIEGA con l’aiuto del vocabolario il significato dei seguenti nomi collettivi. squadriglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . fogliame . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . arcipelago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pineta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . mandria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . gregge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . costellazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . flotta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SCRIVI il nome collettivo adatto alle definizioni. Un insieme di uccelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un insieme di api . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un insieme di fiori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Un insieme di soldati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un insieme di persone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un insieme di lupi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SCRIVI dieci frasi utilizzando alcuni nomi collettivi. 1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Conoscere i nomi collettivi.
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NOMI COMPOSTI
I nomi composti sono formati da due parole di significato diverso. I nomi composti formano il plurale cambiando la desinenza della prima parola o della seconda o di entrambe; in alcuni casi possono restare invariati. UNISCI le parole con una freccia e FORMA i nomi composti. lava sotto cassa capo porco batti tempera arco
panca treno spino panni matite baleno bosco vetri
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COMPLETA la tabella. singolare arcobaleno cartapesta cassaforte altopiano saliscendi pescespada schiaccianoci
analisi arco + baleno = nome + nome
plurale arcobaleni
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................................
..............................................................................
................................
..............................................................................
................................
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................................
..............................................................................
................................
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Con una barretta DIVIDI gli elementi da cui sono formati i nomi composti. capobanda roccaforte calzamaglia
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ferrovia capocollo fuorilegge
Conoscere i nomi composti.
Morfologia
viavai scendiletto buttafuori
fuoripista sempreverde francobollo
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ARTICOLI
Gli articoli possono essere determinativi o indeterminativi. Gli articoli determinativi sono: il, lo, la, i, gli, le. Essi indicano persone, animali o oggetti non determinati. Gli articoli indeterminativi sono: un, uno, una, un’. Essi indicano persone, animali o oggetti non determinati. Gli articoli indeterminativi non hanno il plurale; per esprimere un plurale non determinato si utilizza il plurale dell’articolo partitivo (del, dello, della, dei, degli, delle), che serve a indicare una parte indefinita di un insieme. Per evitare di confondere gli articoli partitivi con le preposizioni articolate, si possono usare espressioni come: alcuni, un po’ di, qualche, ecc. SOTTOLINEA gli articoli determinativi e indeterminativi. Il maialino e le pecore In un gregge di pecore si era intrufolato un porcellino, che pascolava con esse. Una volta il pastore lo sollevò ed esso cominciò a strillare e a dibattersi. Le pecore, rimproverandolo per le sue grida, gli dicevano: - Noi non strilliamo, eppure ci solleva tutti i momenti - . Al che lui rispose: - Ma quando prende voi e quando prende me non è la stessa cosa: voi, vi prende per la lana o per il latte, ma me per la carne -. Esopo
Nelle frasi SOTTOLINEA le preposizioni articolate con valore di articolo partitivo. Mio cugino ha regalato delle biglie.
Ho mangiato dei bignè alla panna.
Le bambole delle tue sorelline le ho
Sento degli strani rumori in cantina.
sistemate nella tua cameretta.
I gatti della vicina miagolano spesso.
VOLGI i nomi al plurale usando l’articolo partitivo. un’amica una penna
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uno scolaro un asciugamano
Conoscere gli articoli determinativi, indeterminativi e partitivi.
Morfologia
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e P e r c o n s o li d a r
M o r f o lo g ia
LEGGI il testo, SOTTOLINEA i nomi e ANALIZZALI sul quaderno. Nuvola Nuvola era arrivata come regalo per il mio compleanno. Era una graziosa gattina grigia; aveva il nasino e la boccuccia rosa confetto, le orecchie piccole e gli occhietti verdi e splendenti come smeraldi. Nuvola era dolcissima. Quando si acciambellava sulle mie ginocchia, sentivo un dolce tepore e, se l’abbracciavo forte, avvertivo i battiti del suo cuore. La mia gattina aveva l’abitudine di rovistare nel cestone dei giocattoli, ma, appena adocchiava il topolino di pezza, veniva travolta dal terrore. - È finto! - le dicevo e così, per tranquillizzarla, prendevo il topolino per la coda e gli facevo fare le più pericolose giravolte, poi lo lanciavo in aria, lo riprendevo e lo rilanciavo, ma la fifona miagolando andava a nascondersi sotto il mio lettino. LA MAPPA DEL NOME
IL NOME indica
persona, animale, cosa, concetto astratto, pensiero, sentimento, località ecc.
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Esercizi di riepilogo.
varia secondo
genere e numero
è quasi sempre accompagnato da può essere
comune, proprio,
ARTICOLO
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V E R IF IC H E
composto
alterato
derivato
primitivo
astratto
concreto
collettivo
plurale
singolare
femminile
maschile
animale
persona
cosa
proprio
comune
FAI l’analisi dei seguenti nomi mettendo una X nella casella giusta.
Fabio gregge Roma equipaggio caffè sincerità branco fattoria mare pineta burrone ragazzaccio imperatrice petroliera birreria scarpaccia Autovalutazione dell’alunno
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
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Conoscere e analizzare i nomi.
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PREPOSIZIONI
Le preposizioni hanno la funzione di collegare fra loro le parole o le frasi creando relazioni logiche. Si dividono in: - preposizioni semplici: di, a, da, in, con, su, per, fra, tra. - preposizioni articolate, che sono formate dall’unione di una preposizione semplice con un articolo determinativo. COMPLETA la tabella delle preposizioni articolate. il
lo
la
i
gli
le
di
del
dello
della
dei
degli
delle
a
..........
..........
..........
..........
..........
..........
da
..........
..........
..........
..........
..........
..........
in
..........
..........
..........
..........
..........
..........
con
..........
..........
..........
..........
..........
..........
su
..........
..........
..........
..........
..........
..........
SOTTOLINEA con colori diversi le preposizioni semplici e quelle articolate. Il cigno Come una candida slitta, scivola sulla vasca, di nuvola in nuvola. Di nuvole ha fame, tutte di bambagia, che vede nascere, navigare, perdersi nell’acqua. Ne vuole una. La punta col becco e, d’improvviso, tuffa il collo vestito di neve. Poi, come un braccio di donna sboccia da una manica, lo ritira. Nulla. Guarda: le nuvole spaventate sono scappate via. Resta solo un attimo perplesso, perché le nuvole non stanno molto a tornare e laggiù, dove muoiono le increspature dell’acqua, eccone un’altra che si riforma. Dolcemente, sul suo lieve cuscino di piume, il cigno rema e si approssima. Si sfinisce a pescar vani riflessi, e forse morirà, vittima di questa illusione, prima di acciuffare un solo pezzetto di nuvola. Ma che dico? A ogni tuffo, fruga col becco nella melma grassa e ne estrae un verme. Ingrassa come un’oca. Jules Renard
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Conoscere le preposizioni e la loro funzione.
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PREPOSIZIONI IMPROPRIE
Le preposizioni improprie sono costituite da avverbi o aggettivi e possono avere la funzione di preposizioni quando precedono un nome. Le preposizioni improprie più frequenti sono: lontano, insieme, vicino, dietro, davanti, oltre, senza, dentro. Esse introducono i complementi indiretti. SOTTOLINEA le preposizioni improprie. Mi aspettò lungo il fiume. Dietro la fattoria c’era un vecchio trattore. Guardai dentro casa e non vidi nessuno. Vicino al parco c’era un viale alberato. Oltre il boschetto c’erano poche case. Sopra il camino c’è un nido. Fido si è accucciato dietro la siepe. Davanti al portone c’era un vecchio signore. Luca si era nascosto dietro l’albero. Ho visto Gigi dietro il fienile. La panchina è accanto ai fiori. Da piccolo mi divertivo a nascondermi sotto il letto. C’è un sassolino dentro la scarpa.
SCRIVI quattro frasi con le preposizioni improprie.
davanti - dentro - vicino - lungo 1.
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2.
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3.
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4.
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Conoscere le preposizioni improprie.
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AGGETTIVI QUALIFICATIVI
L’aggettivo qualificativo si aggiunge al nome per precisarne la qualità, e concorda con il nome in genere e numero. SCRIVI accanto a ciascun nome alcuni aggettivi qualificativi adeguati. naso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . fiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
casa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ape . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pioggia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
donna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . stagno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . inverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
LEGGI le frasi e SOTTOLINEA in rosso gli aggettivi qualificativi. La città fu devastata da un violento nubifragio. Il film fu bellissimo. Il papà di Luisa ha comprato una macchina sportiva. La mia mamma è comprensiva e dolce. Il nonno e il nipote erano agitati e nervosi. Quel grande albergo è gestito da una giovane donna. Claudio è un ragazzo sveglio, sano e forte. L’aggettivo può essere preceduto dall’articolo e assumere la funzione di nome. In questo caso si parla di aggettivo sostantivato. LEGGI le frasi e SOTTOLINEA soltanto gli aggettivi sostantivati. I ricchi soggiornano in case lussuose. La sorellina del mio amico è prepotente. I prepotenti vogliono avere sempre ragione. I tuoi amici traditori saranno da me allontanati. I traditori saranno prima o poi smascherati. Il difficile sta nel parlar chiaro con loro. L’amaro è un buon digestivo.
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Conoscere gli aggettivi qualificativi.
Morfologia
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SOSTITUISCI con un aggettivo le espressioni evidenziate. Una bambina che ha fantasia ........................................ Un quadro che desta meraviglia ........................................ Un sole che splende ........................................ Un uomo che spende tutto ........................................ È una persona che diverte ........................................ È una bambina che ha paura di tutto ........................................ ALTERA i seguenti aggettivi qualificativi. bello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cattivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . magro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . grande . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
basso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . piccolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . grasso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . brutto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SCRIVI gli aggettivi che derivano dai seguenti nomi. nebbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . farmaco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . notte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . spavento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . muro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . città . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . gelo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
autunno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . luna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . strada . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . azienda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ritmo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . nobile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . terra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . naso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . madre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . estate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . temporale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
CANCELLA l’aggettivo qualificativo che non può riferirsi al nome.
scolaro
diligente
educato
volenteroso
casa
ampia
aria
salubre
calda
fresca
acqua
limpida
fresca
trasparente
nuova
Conoscere gli aggettivi qualificativi.
Morfologia
disabitata
ordinato
ristrutturata
balsamica pura
spinoso
faticosa
stretta capricciosa
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
SINONIMI
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E CONTRARI
COLLEGA con una freccia gli aggettivi sinonimi. vivace
rapido
veloce
minuscolo
piccolo
gigantesco
errato
sincero
enorme
piacevole
leale
sbagliato
gradevole
esuberante
SCRIVI alcuni sinonimi, aiutandoti con il vocabolario.
gentile buffo
...............................
..................................
stanco lungo
...............................
.................................
onesto
...............................
bello
...................................
intelligente furbo
.......................
..................................
capiente
...........................
morbido
............................
grasso
...............................
spassoso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . luminoso ampio
...........................
................................
pignolo
..............................
Per ogni aggettivo TROVA più contrari, aiutandoti con il vocabolario. ricco
..................................
pulito
.................................
debole
...............................
semplice nero
70
...........................
...................................
buono
................................
gentile
...............................
avaro
.................................
allegro
...............................
chiaro
................................
pulito
.................................
.....................................
scuro
.................................
alto
vittorioso
Ampliare il patrimonio lessicale.
Morfologia
..........................
operoso
............................
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
I
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Pagina 71
GRADI DELL ’ AGGETTIVO QUALIFICATIVO
Se l’aggettivo esprime la qualità senza fare confronti si dice di grado positivo. Se esprime la qualità paragonando due elementi si dice di grado comparativo (di maggioranza, di minoranza, di uguaglianza). di grado positivo
studioso
comp. di maggioranza
più studioso di...
comp. di minoranza
meno studioso di...
comp. di uguaglianza
studioso come...
SOTTOLINEA in rosso gli aggettivi qualificativi di grado positivo e in blu quelli di grado comparativo. La primavera è più calda in Puglia che in Piemonte. Oggi il mare è meno agitato di ieri. La Sardegna è una bella isola. L’aria della città è più inquinata di quella della campagna. Tu sei bravo quanto buono. COMPLETA la tabella. Positivo vivace bello pulito studioso buono limpido morbido noioso alto magro
Comp. maggioranza Comp. minoranza
Conoscere i gradi dell’aggettivo qualificativo.
Morfologia
Comp. uguaglianza
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
COMPARATIVI
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E SUPERLATIVI
Il superlativo assoluto degli aggettivi esprime una qualità al massimo grado. Esso si può formare in vari modi: – aggiungendo il suffisso -issimo; – aggiungendo i prefissi ultra-, arci-, stra-, extra; – premettendo le parole molto, tanto, assai, super; – ripetendo due volte lo stesso aggettivo. Il superlativo relativo esprime una qualità al massimo o al minimo grado in relazione a un gruppo. superlativo assoluto: superlativo relativo:
studiosissimo, molto studioso, ultrastudioso... il più studioso di... il meno studioso di...
LEGGI le frasi e SOTTOLINEA di rosso gli aggettivi al grado superlativo assoluto e di blu gli aggettivi al grado superlativo relativo. L’Italia è un paese bellissimo. La domanda che mi hai posto è difficilissima. La più simpatica delle mie amiche è Luisa. Fu il pomeriggio più tranquillo di tutta la settimana. La fermata del pullman è vicinissima alla scuola. Ieri è stato il giorno più freddo del mese. A Roma ho trascorso cinque bellissime giornate. Tuo cugino è il più studioso della classe. Febbraio è il più freddo dei mesi dell’anno. Gina è molto curiosa e vivacissima. Giulia è la più bassa degli amici. Gli Appennini sono meno alti delle Alpi. SCRIVI sul quaderno quattro frasi con il superlativo assoluto e quattro con il superlativo relativo.
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Conoscere i gradi dell’aggettivo qualificativo.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
F ORME
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SPECIALI DI COMPARATIVI E SUPERLATIVI
positivo buono cattivo grande piccolo alto basso
comparativo di maggioranza più buono - migliore più cattivo - peggiore più grande - maggiore più piccolo - minore più alto - superiore più basso - inferiore
superlativo buonissimo - ottimo cattivissimo - pessimo grandissimo - massimo piccolissimo - minimo altissimo - supremo bassissimo - infimo
SOSTITUISCI ai comparativi e ai superlativi evidenziati le forme speciali dei rispettivi aggettivi. Mio fratello è più grande di me. Questo dolce è buonissimo. Ha compiuto il più grande sforzo della sua vita. Il nonno ha spiegato i fatti nei piccolissimi dettagli. È diventato il più cattivo della classe. Ha acquistato un tessuto di bassissima qualità.
maggiore .................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................
ANALIZZA i gradi dei seguenti aggettivi. inferiore = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . supremo = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . più stanco = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il meno simpatico = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . migliore = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il più veloce = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . gentilissimo = . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CANCELLA l’espressione sbagliata. Tua sorella è più migliore-migliore di te. Il tuo comportamento è peggiore-più peggiore del solito. La minestra è stata ottima-ottimissima. Al convegno parteciperanno le massime-superiori autorità. Ha fatto una più pessima-pessima figura. Conoscere i gradi dell’aggettivo qualificativo.
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
AGGETTIVI
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E PRONOMI POSSESSIVI
Gli aggettivi e i pronomi possessivi indicano a chi appartiene ciò di cui si parla. Sono aggettivi possessivi quando accompagnano un nome; sono pronomi possessivi quando lo sostituiscono. COMPLETA la tabella. mio tuo suo nostro vostro loro altrui proprio
mia tua
miei tuoi
mie tue
SOTTOLINEA di rosso gli aggettivi possessivi e CERCHIA il nome che accompagnano. Ho incontrato tua sorella che mi ha parlato dei vostri impegni. Mi piace molto il tuo vestito. Grazie al vostro computer il nostro lavoro risulta facilitato. I tuoi scherzi sono spiritosi. Il suo piatto è ancora pieno di minestra. Le mie cugine ballano bene. SOTTOLINEA di rosso i pronomi possessivi e CERCHIA il nome da essi sostituito. Dario ha perso la sua felpa e la tua. Questo è il suo ombrello, quello è il mio. Mia sorella è a letto con la febbre e la tua? Occupati delle tue faccende, non di quelle altrui!
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Conoscere gli aggettivi e i pronomi possessivi.
Morfologia
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AGGETTIVI
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E PRONOMI DIMOSTRATIVI
Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi indicano la posizione nello spazio e nel tempo di una persona, di un animale, di una cosa rispetto a chi parla o a chi ascolta. questo, questa, questi, queste quello, quel, quella, quelli, quegli, quei, quelle codesto, codesta, codesti, codeste stesso, stessa, stessi, stesse medesimo, medesima, medesimi, medesime costui, costei, costoro, colui, colei coloro, ciò (significa questa cosa, quella cosa, queste cose, quelle cose)
Sono aggettivi dimostrativi quando accompagnano un nome; sono pronomi dimostrativi quando lo sostituiscono.
SOTTOLINEA di rosso gli aggettivi dimostrativi e CERCHIA il nome che accompagnano. Ho acquistato questa rivista in quell’edicola. Ho visto lo stesso film due volte perché era interessante. Quell’estate conobbi molte ragazzine della mia età. Questo orologio non funziona più. Conosco quei ragazzi che siedono laggiù. Questa verdura non mi piace. SOTTOLINEA di blu i pronomi dimostrativi. Io gioco con questo pallone, tu con quello. Abbiamo il medesimo giubbotto, ma quello mio è rosso. Il mio cappotto è sul divano, quello di Franco è sulla sedia. Mario e Luigi sono usciti: questi è andato da un amico, quegli in palestra. Dammi un’altra penna, perché questa non scrive. Le more le mangio volentieri, ma queste non sono gustose. SCRIVI sul quaderno una frase per ognuno dei seguenti pronomi dimostrativi: costui, costei, costoro, colui, colei, coloro. Conoscere gli aggettivi e i pronomi dimostrativi.
Morfologia
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AGGETTIVI
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E PRONOMI INDEFINITI
Gli aggettivi e i pronomi indefiniti indicano in modo generico una quantità. qualche, nessuno, alcuno, tanto, altro, tutto, molto, ciascuno, troppo, poco, altrettanto, alquanto,
Sono aggettivi indefiniti quando accompagnano un nome; sono pronomi indefiniti quando lo sostituiscono.
parecchio, certo, qualunque, qualsiasi, ogni, nessuno, tale Attenzione: qualcuno, qualcuna, qualcosa sono solo pronomi! SOTTOLINEA di rosso gli aggettivi indefiniti. Nel giardino sono sbocciate poche rose. Ascolterò con molta attenzione ogni sua opinione. Stefania ha affrontato parecchie difficoltà. Chiara ha dimostrato molto ingegno, ma poca pazienza. I ragazzi avanzarono nel bosco per alcuni minuti. Gino non ha ancora imparato a suonare nessuno strumento musicale. SOTTOLINEA di rosso i pronomi indefiniti. Luca non ascolta mai nessuno. Alcuni amano il mare, altri la montagna. Ho regalato una scatola di pastelli a colori a ognuno. Pochi hanno amici veri. Molti sono venuti a trovarmi. Nessuno si mosse. Ognuno vide riflessa la sua immagine. SCRIVI sul quaderno dieci frasi in tutto con gli aggettivi e i pronomi indefiniti.
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Conoscere e usare gli aggettivi e i pronomi indefiniti.
Morfologia
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AGGETTIVI
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NUMERALI
Gli aggettivi numerali si dividono in: cardinali: uno, due, tre... ordinali: primo, secondo, quinto, ottavo... moltiplicativi: doppio, triplo, quadruplo... frazionari: un mezzo, un terzo, un quarto... COMPLETA con un aggettivo numerale adatto. Il
.............................
gennaio festeggerò il mio compleanno.
Febbraio è formato da
.............................
Ho eseguito l’esercizio numero
.............................
Per preparare la pizza occorrono Il treno arriverà alle ore
giorni.
....................
grammi di farina.
.............................
LEGGI le frasi e SOTTOLINEA con colori diversi i vari tipi di aggettivi numerali. Anna ha consumato una doppia razione di minestra. Daniele è il primo della classe. Abbiamo acquistato mezzo chilo di gamberetti. Mio fratello ha quattro anni in più. I partecipanti erano un terzo degli iscritti. Partecipò alla gara di salto triplo. SCRIVI sei frasi con gli aggettivi numerali. 1.
.........................................................................................................................................................
2.
.........................................................................................................................................................
3.
.........................................................................................................................................................
4.
.........................................................................................................................................................
5.
.........................................................................................................................................................
6.
.........................................................................................................................................................
Conoscere e usare gli aggettivi numerali.
Morfologia
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AGGETTIVI
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E PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI
Gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi si utilizzano nelle domande e nelle esclamazioni. che, quanto, quale, chi, che, dove, cosa. Sono aggettivi o pronomi interrogativi quando in una domanda o in un’esclamazione accompagnano il nome; sono pronomi o aggettivi esclamativi quando lo sostituiscono. Attenzione: chi è solo pronome!
EVIDENZIA con colori diversi l’aggettivo esclamativo e l’aggettivo interrogativo. Che dolci preferisci? Il maestro ci chiese quali esercizi avessimo già fatto. Quante pagine dobbiamo completare? Quali bibite vorresti ordinare? Che cagnetto simpatico! Che idee hai per le vacanze? Quale maglietta indosserai? Che magnifica giornata!
LEGGI le frasi e SOTTOLINEA di rosso i pronomi esclamativi e di blu i pronomi interrogativi. Chi ha scritto questa lettera? L’esercizio? Quale? Che hai fatto! Chi vorresti invitare? Quanti siete! Chi si rivede! SCRIVI sul quaderno dieci frasi con gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi.
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Conoscere gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi.
Morfologia
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P RONOMI
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RELATIVI
I pronomi relativi mettono in relazione tra loro due frasi e sostituiscono un nome, evitando ripetizioni. Variabili Singolari Plurali
Maschili il quale i quali
Femminili la quale le quali
Invariabili che cui chi
Ricorda... Quando che ha la funzione di pronome relativo può essere sostituito da il quale, la quale, i quali, le quali; altrimenti svolge la funzione di congiunzione.
UNISCI ogni coppia di frasi in un solo periodo usando i pronomi relativi. Giocheremo nel giardino. Nel giardino ci sono molti fiori. ..............................................................................................................................................................
Regalerò le rose alla nonna. Alla nonna sono molto affezionata. ..............................................................................................................................................................
Ho raccolto tante margherite. Con le margherite farò una ghirlanda. ..............................................................................................................................................................
Ho un fratellino. Al fratellino voglio molto bene. ..............................................................................................................................................................
SOTTOLINEA di rosso che pronome relativo e di blu che congiunzione. Quello è il vecchietto che abita al secondo piano. Vado a passeggio con Fufi, che è il cane del mio amico. Penso che non venga più a trovarci. L’orto che vedi laggiù è di mio nonno. L’auto che è appena passata è di mio padre. Non immaginavo che tu sapessi nuotare. Conoscere i pronomi relativi.
Morfologia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
P RONOMI
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PERSONALI Persona 1ª 2ª
Singolare
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Pronome soggetto io tu egli, esso, essa, ella, lui, lei noi voi essi, esse, loro
3ª 1ª 2ª 3ª
Plurale
Pronome complemento me, mi te, ti lui, lei, sé, lo, la, gli, li, le, si, ne ce, ci ve, vi loro, sé, li, le, si
lo, la, gli, le sono articoli quando precedono un nome; sono pronomi quando sostituiscono un nome, precedono o sono uniti al verbo.
COMPLETA con il pronome personale soggetto. ..........
abbiamo giocato in cortile.
.........
hai organizzato una festa bellissima.
..........
partirò domani.
.........
arriveranno verso sera.
..........
non avete svolto bene l’esercizio.
.........
abbiamo fame.
COMPLETA le frasi con il pronome personale complemento. Andrò dai miei cugini e porterò Andrea non
.............
Non
riferirò il fatto.
.............
Dove
.............
.............
ha telefonato.
.............
.............
vedo.
hanno deluso.
raggiungeremo con l’auto.
Ecco la granita: a che gusto Buono questo gelato, .............
.............
.............
.............
al cinema?
Conoscere i pronomi personali.
Morfologia
preferisci?
vuoi un po’?
telefonerò più tardi.
Vieni con
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una confezione di cioccolatini.
sono nascosti?
Dove sono? Non Angela e Rita
.............
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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SOTTOLINEA in rosso gli articoli e in blu i pronomi personali. Chi ha nascosto il mio cappellino? Non lo trovo! Se lo incontrassi gli parlerei.
Ho comprato le arance e le sbuccio. Martina? La conosco molto bene. Prendi la giacca e indossala.
Prendi le camicie e portale in tintoria.
Prendo la matita di Luisa e la tempero.
Gli hai ricordato che gli uffici di sabato sono chiusi?
La torta è così buona che la mangerei tutta.
CANCELLA la forma sbagliata. Non voglio più sentir parlare di egli-lui. Ho detto a essi-loro i nostri progetti. Egli-esso non ti ha avvisato in tempo. Fidati di egli-lui perché è davvero un tipo in gamba. Se vedrò Roberta, gli-le racconterò l’accaduto. Devo scusarmi con Piero: le-gli dirò che è stato un equivoco. Hai diritto a divertirti quanto essi-loro. Dille-digli di venire: è tua sorella. UNISCI il verbo al pronome personale che lo segue e RISCRIVI poi la frase. Colora a lei il disegno. Aiuta loro: non hanno capito. Parlate a noi della gita. Restituite a noi le racchette. Dai a me una risposta!
Colorale il disegno. ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................
CANCELLA i pronomi di troppo. A me i cartoni animati mi piacciono. Ho scoperto che a lei non le piace studiare. A voi vi hanno servito la migliore porzione. Gli hanno consegnato a loro le medaglie. Non me ne avevi mai parlato di ciò. Conoscere i pronomi personali.
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ANCORA
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PRONOMI PERSONALI
Ecco alcune forme che si trovano per lo più davanti al verbo.
me lo te lo se lo ce lo ve lo se lo
me la te la se la ce la ve la se la
me li te li se li ce li ve li se li
me le te le se le ce le ve le se le
me ne te ne se ne ce ne ve ne se ne
COMPLETA le frasi con: te ne .......... .......... ..........
ve lo
me la
andrai, ma senza di lui. restituirete domani. ripeto ancora una volta.
ce lo .......... ..........
te la ricordi la poesia? racconti la barzelletta?
Il pronome gli a sua volta si fonde con lo, la, le, li, ne e crea: glielo gliela glieli gliele gliene COMPLETA le frasi usando i pronomi personali: INSERISCI opportunamente le forme combinate, poi SCRIVI altre frasi. Matteo ha prestato i pattini a Carlo: ora . . . . . . . . . . deve restituire. L’orologio del nonno non funziona: . . . . . . . . . . porterò ad accomodare. Ho comprato le rose per la nonna: domani . . . . . . . . . . regalerò. La penna è di Silvia: rendi. . . . . . . . . . Alla mamma piacciono i cioccolatini, domani . . . . . . . . . . comprerò un bel po’. . . . . . . . . . . hai comprati tu gli stivaletti? Giuro che . . . . . . . . . . farò pagare! Comprai tre orologi e . . . . . . . . . . regalai uno. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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Conoscere e usare i pronomi personali.
Morfologia
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e P e r c o n s o li d a r
M o r f o lo g ia
SOTTOLINEA nel testo tutti gli aggettivi e i pronomi e ANALIZZALI sul quaderno. Questo libro è più interessante di quello. Mio fratello è andato in vacanza con tuo cugino. Ho poca voglia di studiare. Tra Stefano e Dario scoppiò una lite burrascosa. Nessun bambino è entrato in classe. Tutti desideravano un gelato. Qualcuno ha parlato a vanvera. Che ora è? Che mi dici di nuovo? Quante nuvole! Verrò a trovarti alle tre del pomeriggio. Ho comprato una brioche e la mangerò a merenda. Il papà mi ha regalato la bici con la quale ho fatto la gara. LA MAPPA DEGLI AGGETTIVI E DEI PRONOMI. Gli aggettivi attribuiscono una caratteristica a un nome e si distinguono in
• possessivi • dimostrativi • indefiniti
qualificativi: possono essere di grado
• numerali • interrogativi • esclamativi
positivo
comparativo di • maggioranza • ............................ • ............................
I pronomi sostituiscono un nome e si distinguono in
Esercizi di riepilogo.
superlativo
assoluto
.................
• possessivi • dimostrativi • ........................... • ........................... • ........................... • ........................... • ...........................
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V E R IF IC H E SOTTOLINEA nel testo con colori diversi gli articoli, i nomi, gli aggettivi e i pronomi. Il lupo e l’airone Un lupo aveva inghiottito un osso che gli era rimasto in gola, e disperato prese a vagare in cerca di qualcuno che lo liberasse dal male. Incontrò un giovane airone e lo pregò di estrarglielo dietro ricompensa. L’ingenuo airone introdusse il lungo becco e il capo nella gola del lupo, lo liberò dall’osso e chiese il compenso secondo il patto. Il lupo allora gli rispose: - Non ti basta di aver ritirato la testa sana e salva dalla mia bocca? Chiedi anche una ricompensa? Esopo
COMPLETA le frasi usando il pronome gli (a lui) o le (a lei). Per il compleanno della nonna . . . . . . . . regalerò un ventaglio. Gino ha visto Stefano e . . . . . . . . ha detto di telefonarmi. Ho incontrato Nadia e . . . . . . . . ho raccontato l’accaduto. Nando mi ha chiamato, ma io non . . . . . . . . ho risposto. SOTTOLINEA il che quando è pronome e CERCHIA il nome che sostituisce. Ho un cane di nome Pachino che mi è molto fedele. Il treno che parte per Milano è sempre carico di passeggeri. Il gioco che preferisco è la pallavolo. La gatta che ha partorito quattro micini si chiama Briciola. Avevo capito che stava per scoppiare un forte acquazzone. Tutto quello che mi ha raccontato non è vero. Penso che Andrea sia un bravo ragazzo. Autovalutazione dell’alunno
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Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Conoscere articoli, nomi, aggettivi e pronomi.
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V E R IF IC H E SOTTOLINEA e ANALIZZA sul quaderno gli aggettivi. La mamma è andata dai miei zii. Sono rimasto in casa parecchi giorni. Quale sentiero imbocchiamo? Carlo mi ha regalato questa conchiglia e quella stella marina. È venuta a trovarmi una mia cara amica. Quanta gente in casa!
Sono assenti pochi alunni. Questo stabile è stato progettato da un bravo architetto. Partirò il sei maggio per Roma. Che serata straordinaria! Sopravvivono solo alcuni esemplari. Sara è una ragazza dolcissima, ma anche tenace.
SOTTOLINEA i pronomi e INSERISCILI nella tabella. Ecco l’amico di cui ti avevo parlato. Il suo maglione è nuovo, il mio no. Quanto ho lavorato! Che stai leggendo? A me piacciono tanto i fiori, tu quali preferisci? Questi proprio non mi piacciono, voglio i miei. possessivi dimostrativi
Chi arriverà nel pomeriggio? Qualcuno sta piangendo. Amo la musica, ma ne ascolto poca. Il cassetto in cui tengo i documenti è stracolmo. Sono arrivati in parecchi. Di ciò mi occuperò più tardi.
indefiniti
relativi
interrogativi esclamativi
personali
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.................
.................
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.................
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.................
.................
.................
.................
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.................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
Autovalutazione dell’alunno
Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
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con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
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Conoscere gli aggettivi e i pronomi.
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IL
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VERBO E LE CONIUGAZIONI
I verbi sono elementi indispensabili del discorso, dotati di significato proprio. Senza il verbo non è possibile esprimere i propri pensieri. LEGGI il testo e SOTTOLINEA in rosso i verbi. Uno spettacolo incantevole Si presentò alla vista di Elisa uno spettacolo incantevole: il mare azzurro si stendeva a perdita d’occhio, sfumando nell’azzurro del cielo; non una barca solcava le onde. Intanto il cielo si coprì di nuvole scure e il vento si levò sulle onde. Poi il cielo apparve illuminarsi e il vento si placò. Il mare aveva il colore di un petalo di rosa, poi divenne verde e infine bianco, calmo, mosso solo da un fremito, come il petto di un bambino addormentato. Fu allora che, nell’oro del sole che tramontava, Elisa vide undici splendidi cigni bianchi che volavano uno dietro l’altro, come un lungo nastro candido. Si nascose dietro una roccia per non spaventarli. Hans Christian Andersen, La sirenetta e altre fiabe.
I verbi si dividono in: 1a coniugazione 2a coniugazione 3a coniugazione
are ere ire
amare temere partire
giocare credere dormire
sognare cadere capire
I verbi essere e avere hanno una coniugazione propria. SCRIVI cinque verbi per ognuna delle tre coniugazioni. 1 a coniugazione
2 a coniugazione
3 a coniugazione
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
.............................................
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.............................................
.............................................
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Riconoscere i verbi e saperli classificare in base alla coniugazione.
Morfologia
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PRIMA CONIUGAZIONE: LODARE MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
io lodo
io ho lodato
tu lodi
tu hai lodato
egli loda
egli ha lodato
noi lodiamo
noi abbiamo lodato
voi lodate
voi avete lodato
essi lodano
essi hanno lodato
Imperfetto
Trapassato prossimo
io lodavo
io avevo lodato
tu lodavi
tu avevi lodato
egli lodava
egli aveva lodato
noi lodavamo
noi avevamo lodato
voi lodavate
voi avevate lodato
essi lodavano
essi avevano lodato
Passato remoto
Trapassato remoto
io lodai
io ebbi lodato
tu lodasti
tu avesti lodato
egli lodò
egli ebbe lodato
noi lodammo
noi avemmo lodato
voi lodaste
voi aveste lodato
essi lodarono
essi ebbero lodato
Futuro semplice
Futuro anteriore
io loderò
io avrò lodato
tu loderai
tu avrai lodato
egli loderà
egli avrà lodato
noi loderemo
noi avremo lodato
voi loderete
voi avrete lodato
essi loderanno
essi avranno lodato
Conoscere la prima coniugazione.
Morfologia
MODO CONGIUNTIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente (che) io lodi (che) tu lodi (che) egli lodi (che) noi lodiamo (che) voi lodiate (che) essi lodino
Passato (che) io abbia lodato (che) tu abbia lodato (che) egli abbia lodato (che) noi abbiamo lodato (che) voi abbiate lodato (che) essi abbiano lodato
Imperfetto (che) io lodassi (che) tu lodassi (che) egli lodasse (che) noi lodassimo (che) voi lodaste (che) essi lodassero
Trapassato (che) io avessi lodato (che) tu avessi lodato (che) egli avesse lodato (che) noi avessimo lodato (che) voi aveste lodato (che) essi avessero lodato
MODO CONDIZIONALE Presente io loderei tu loderesti egli loderebbe noi loderemmo voi lodereste essi loderebbero
Passato io avrei lodato tu avresti lodato egli avrebbe lodato noi avremmo lodato voi avreste lodato essi avrebbero lodato
MODO IMPERATIVO Presente ----loda (tu) lodi (egli) lodiamo (noi) lodate (voi) lodino (essi)
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Pagina 88
SECONDA CONIUGAZIONE: TEMERE MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
io temo
io ho temuto
tu temi
tu hai temuto
egli teme
egli ha temuto
noi temiamo
noi abbiamo temuto
voi temete
voi avete temuto
essi temono
essi hanno temuto
Imperfetto
Trapassato prossimo
io temevo
io avevo temuto
tu temevi
tu avevi temuto
egli temeva
egli aveva temuto
noi temevamo
noi avevamo temuto
voi temevate
voi avevate temuto
essi temevano
essi avevano temuto
Passato remoto
Trapassato remoto
io temetti, temei
io ebbi temuto
tu temesti
tu avesti temuto
egli temette, temé
egli ebbe temuto
noi tememmo
noi avemmo temuto
voi temeste
voi aveste temuto
essi temettero, temerono essi ebbero temuto Futuro semplice
Futuro anteriore
io temerò
io avrò temuto
tu temerai
tu avrai temuto
egli temerà
egli avrà temuto
noi temeremo
noi avremo temuto
voi temerete
voi avrete temuto
essi temeranno
essi avranno temuto
88
Conoscere la seconda coniugazione.
Morfologia
MODO CONGIUNTIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente (che) io tema (che) tu tema (che) egli tema (che) noi temiamo (che) voi temiate (che) essi temano
Passato (che) io abbia temuto (che) tu abbia temuto (che) egli abbia temuto (che) noi abbiamo temuto (che) voi abbiate temuto (che) essi abbiano temuto
Imperfetto (che) io temessi (che) tu temessi (che) egli temesse (che) noi temessimo (che) voi temeste (che) essi temessero
Trapassato (che) io avessi temuto (che) tu avessi temuto (che) egli avesse temuto (che) noi avessimo temuto (che) voi aveste temuto (che) essi avessero temuto
MODO CONDIZIONALE Presente io temerei tu temeresti egli temerebbe noi temeremmo voi temereste essi temerebbero
Passato io avrei temuto tu avresti temuto egli avrebbe temuto noi avremmo temuto voi avreste temuto essi avrebbero temuto
MODO IMPERATIVO Presente ----temi (tu) tema (egli) temiamo (noi) temete (voi) temano (essi)
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TERZA CONIUGAZIONE: SENTIRE MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
io sento
io ho sentito
tu senti
tu hai sentito
egli sente
egli ha sentito
noi sentiamo
noi abbiamo sentito
voi sentite
voi avete sentito
essi sentono
essi hanno sentito
Imperfetto
Trapassato prossimo
io sentivo
io avevo sentito
tu sentivi
tu avevi sentito
egli sentiva
egli aveva sentito
noi sentivamo
noi avevamo sentito
voi sentivate
voi avevate sentito
essi sentivano
essi avevano sentito
Passato remoto
Trapassato remoto
io sentii
io ebbi sentito
tu sentisti
tu avesti sentito
egli sentì
egli ebbe sentito
noi sentimmo
noi avemmo sentito
voi sentiste
voi aveste sentito
essi sentirono
essi ebbero sentito
Futuro semplice
Futuro anteriore
io sentirò
io avrò sentito
tu sentirai
tu avrai sentito
egli sentirà
egli avrà sentito
noi sentiremo
noi avremo sentito
voi sentirete
voi avrete sentito
essi sentiranno
essi avranno sentito
Conoscere la terza coniugazione.
Morfologia
MODO CONGIUNTIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente (che) io senta (che) tu senta (che) egli senta (che) noi sentiamo (che) voi sentiate (che) essi sentano
Passato (che) io abbia sentito (che) tu abbia sentito (che) egli abbia sentito (che) noi abbiamo sentito (che) voi abbiate sentito (che) essi abbiano sentito
Imperfetto (che) io sentissi (che) tu sentissi (che) egli sentisse (che) noi sentissimo (che) voi sentiste (che) essi sentissero
Trapassato (che) io avessi sentito (che) tu avessi sentito (che) egli avesse sentito (che) noi avessimo sentito (che) voi aveste sentito (che) essi avessero sentito
MODO CONDIZIONALE Presente io sentirei tu sentiresti egli sentirebbe noi sentiremmo voi sentireste essi sentirebbero
Passato io avrei sentito tu avresti sentito egli avrebbe sentito noi avremmo sentito voi avreste sentito essi avrebbero sentito
MODO IMPERATIVO Presente ----senti (tu) senta (egli) sentiamo (noi) sentite (voi) sentano (essi)
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I
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VERBI AUSILIARI : ESSERE E AVERE
I verbi essere e avere hanno una coniugazione propria e possono essere usati per formare i tempi composti di altri verbi. Significato proprio del verbo essere: esistere, stare, appartenere.
Significato proprio del verbo avere: possedere, ottenere, sentire.
SOTTOLINEA di rosso le voci dei verbi essere e avere se usati da soli, e di blu se usati come ausiliari. Lucia è andata al cinema con il nonno. Il bicchiere è sul tavolo. Lisa ha mal di testa. Mara ha corretto l’esercizio. Vera aveva comprato l’astuccio dei colori. Abbiamo disegnato per un’ora. Chi è a scuola di certo non ha partecipato alle gare. Non abbiamo ancora finito di pranzare. Ti telefonerò dopo che avrò terminato di guardare i cartoni alla tivù. Credo che il nonno sia in giardino ad innaffiare le begonie. Durante le feste natalizie i nonni erano a Roma. INSERISCI nelle frasi i verbi essere e avere. Oggi
..............
Come mai Chi vi
..............
..............
Mia sorella
una giornata di pioggia, perciò
deciso di rimanere in casa.
tornati così tardi?
dato il permesso di prendere i miei colori?
..............
paura dei cani.
..............
parlato a sproposito.
..............
preso i miei giochi ed ora
..............
a Firenze da circa una settimana.
90
..............
..............
Conoscere e utilizzare i verbi ausiliari.
Morfologia
molto arrabbiato.
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Pagina 91
IL VERBO AVERE MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
io ho
io ho avuto
tu hai
tu hai avuto
egli ha
egli ha avuto
noi abbiamo
noi abbiamo avuto
voi avete
voi avete avuto
essi hanno
essi hanno avuto
Imperfetto
Trapassato prossimo
io avevo
io avevo avuto
tu avevi
tu avevi avuto
egli aveva
egli aveva avuto
noi avevamo
noi avevamo avuto
voi avevate
voi avevate avuto
essi avevano
essi avevano avuto
Passato remoto
Trapassato remoto
io ebbi
io ebbi avuto
tu avesti
tu avesti avuto
egli ebbe
egli ebbe avuto
noi avemmo
noi avemmo avuto
voi aveste
voi aveste avuto
essi ebbero
essi ebbero avuto
Futuro semplice
Futuro anteriore
io avrò
io avrò avuto
tu avrai
tu avrai avuto
egli avrà
egli avrà avuto
noi avremo
noi avremo avuto
voi avrete
voi avrete avuto
essi avranno
essi avranno avuto
Conoscere la coniugazione del verbo avere.
Morfologia
MODO CONGIUNTIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente (che) io abbia (che) tu abbia (che) egli abbia (che) noi abbiamo (che) voi abbiate (che) essi abbiano
Passato (che) io abbia avuto (che) tu abbia avuto (che) egli abbia avuto (che) noi abbiamo avuto (che) voi abbiate avuto (che) essi abbiano avuto
Imperfetto (che) io avessi (che) tu avessi (che) egli avesse (che) noi avessimo (che) voi aveste (che) essi avessero
Trapassato (che) io avessi avuto (che) tu avessi avuto (che) egli avesse avuto (che) noi avessimo avuto (che) voi aveste avuto (che) essi avessero avuto
MODO CONDIZIONALE Presente io avrei tu avresti egli avrebbe noi avremmo voi avreste essi avrebbero
Passato io avrei avuto tu avresti avuto egli avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto essi avrebbero avuto
MODO IMPERATIVO Presente ----abbi (tu) abbia (egli) abbiamo (noi) abbiate (voi) abbiano (essi)
Nota bene: il verbo avere fa da ausiliare anche a se stesso.
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Pagina 92
IL VERBO ESSERE MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente
Passato prossimo
io sono
io sono stato
tu sei
tu sei stato
egli è
egli è stato
noi siamo
noi siamo stati
voi siete
voi siete stati
essi sono
essi sono stati
Imperfetto
Trapassato prossimo
io ero
io ero stato
tu eri
tu eri stato
egli era
egli era stato
noi eravamo
noi eravamo stati
voi eravate
voi eravate stati
essi erano
essi erano stati
Passato remoto
Trapassato remoto
io fui
io fui stato
tu fosti
tu fosti stato
egli fu
egli fu stato
noi fummo
noi fummo stati
voi foste
voi foste stati
essi furono
essi furono stati
Futuro semplice
Futuro anteriore
io sarò
io sarò stato
tu sarai
tu sarai stato
egli sarà
egli sarà stato
noi saremo
noi saremo stati
voi sarete
voi sarete stati
essi saranno
essi saranno stati
92
MODO CONGIUNTIVO TEMPI SEMPLICI Presente (che) io sia (che) tu sia (che) egli sia (che) noi siamo (che) voi siate (che) essi siano
Passato (che) io sia stato (che) tu sia stato (che) egli sia stato (che) noi siamo stati (che) voi siate stati (che) essi siano stati
Imperfetto (che) io fossi (che) tu fossi (che) egli fosse (che) noi fossimo (che) voi foste (che) essi fossero
Trapassato (che) io fossi stato (che) tu fossi stato (che) egli fosse stato (che) noi fossimo stati (che) voi foste stati (che) essi fossero stati
MODO CONDIZIONALE Presente io sarei tu saresti egli sarebbe noi saremmo voi sareste essi sarebbero
Passato io sarei stato tu saresti stato egli sarebbe stato noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati
MODO IMPERATIVO Presente ----sii (tu) sia (egli) siamo (noi) siate (voi) siano (essi)
Conoscere la coniugazione del verbo essere.
Morfologia
TEMPI COMPOSTI
Nota bene: il verbo essere fa da ausiliare anche a se stesso.
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IL
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MODO INDICATIVO
L’indicativo è il modo della certezza e possiede otto tempi. Ricorda che le azioni segnalate dai tempi composti avvengono prima di quelle segnalate dai tempi semplici. COMPLETA scrivendo per ciascun tempo verbale tre frasi.
PRESENTE
PASSATO
PROSSIMO
Indica un’azione che avviene nel momento presente. Gioco a carte con Stefania.
Si usa per indicare un’azione che è avvenuta in un tempo vicino. Ieri sono andata in piscina.
......................................................................
..............................................................................
......................................................................
..............................................................................
......................................................................
..............................................................................
IMPERFETTO Si usa per indicare un’azione che ha una certa durata o si ripete nel passato. Nuotavo con mia cugina ogni estate.
TRAPASSATO
PROSSIMO
......................................................................
Si usa per indicare un’azione avvenuta prima di un’altra nel passato. La partita era cominciata quando arrivarono.
......................................................................
..............................................................................
......................................................................
.............................................................................. ..............................................................................
PASSATO
TRAPASSATO
REMOTO
REMOTO
Segnala un’azione avvenuta e conclusa in un tempo lontano. Monica scrisse una lettera.
Segnala un’azione avvenuta prima di un’altra in un tempo lontano. Appena ebbero finito di cenare uscirono.
......................................................................
..............................................................................
......................................................................
..............................................................................
......................................................................
..............................................................................
Conoscere e utilizzare i tempi del modo indicativo.
Morfologia
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FUTURO
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Pagina 94
FUTURO
SEMPLICE
ANTERIORE
Segnala un’azione che deve ancora avvenire. La mamma preparerà il passato di verdure.
Segnala un’azione futura che avverrà prima di un’altra azione futura. Uscirò dopo che avrò riordinato la stanza.
......................................................................
..............................................................................
......................................................................
..............................................................................
..............................................................................
......................................................................
TRASCRIVI le frasi usando un tempo passato. Il cane scodinzola felice. ..............................................................................................................................................................
Piove per ore. Le strade delle città e i viali sono tirati a lucido. ..............................................................................................................................................................
Alcuni ragazzini giocheranno a palla nel cortile della scuola. ..............................................................................................................................................................
Mi piace incontrare le amiche e parlare con loro. ..............................................................................................................................................................
Le prugne sono mature e gustose. ..............................................................................................................................................................
ANALIZZA nel riquadro le seguenti voci verbali. Arrivarono, avevano dormito, alzò, vivere, è entrato, ebbero scritto, avete raccontato, ebbero finito, avevamo sopportato, hai disputato, avremo scritto.
...................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................
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Conoscere e utilizzare i tempi del modo indicativo.
Morfologia
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Pagina 95
MODO CONGIUNTIVO
Il modo congiuntivo indica possibilità, timore, speranza, desiderio, incertezza. È introdotto da congiunzioni: benché, affinché, come se, che. Comprende quattro tempi verbali. Tempi semplici
Tempi composti
Presente: che io parli
Passato: che io abbia parlato
Imperfetto: che io parlassi
Trapassato: che io avessi parlato
COMPLETA le frasi usando correttamente al congiuntivo il verbo scritto in parentesi. Il cielo è nuvoloso, speriamo che non . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (continuare) a piovere. È meglio che tu (vedere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cosa è successo. Sarebbe opportuno che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (ripetere) ancora una volta la poesia. Spero che Gina (venire) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . a trovarmi. Spero che tutto (andare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . bene. Sebbene (stare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . male, il babbo volle partecipare alla riunione. Ritengo che tu (dovere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . studiare di più. Penso che (essere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . una scelta giusta. SOTTOLINEA i verbi sbagliati e RISCRIVI correttamente le frasi. Chiesi a Carla che cosa aveva il suo gattino. ..............................................................................................................................................................
Sarei contenta se tu accetti il mio consiglio. ..............................................................................................................................................................
Pensavo che Martina voleva uscire con te. ..............................................................................................................................................................
Si dice che i funghi spuntano con la luna piena. ..............................................................................................................................................................
Il babbo vuole che tu spegni il computer. ..............................................................................................................................................................
Non avrei mai immaginato che tu facevi la spia. ..............................................................................................................................................................
Conoscere e utilizzare i tempi del modo congiuntivo.
Morfologia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
IL
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Pagina 96
MODO CONDIZIONALE
Il condizionale indica un evento che può accadere a condizione che se ne verifichi prima un altro. Il condizionale può anche essere usato da solo per esprimere un dubbio, un desiderio, un’opinione, una richiesta cortese. Comprende due tempi. Tempo semplice Presente: Andrei volentieri ai giardini.
Tempo composto Passato: Avrei dormito ancora un po’.
SOTTOLINEA la frase con il verbo al modo condizionale ed EVIDENZIA di rosso la frase espressa al congiuntivo, quando è presente. Avrei voglia di un gelato. Se non avessi paura dell’aereo visiterei paesi lontani.
Chi avrebbe detto che voi due siete sorelle! Avrei giocato ancora un po’ con Luisa.
Mi promise che avrebbe valutato l’offerta che gli avevo fatto.
Se avesse fame mangerebbe senza far tanti capricci.
Vedresti meglio se mettessi gli occhiali.
Mangerei volentieri un altro trancio di pizza.
Se volessi potresti farmi visita.
Secondo me, meriterebbe un castigo.
COMPLETA ciascuna frase aggiungendone un’altra con il verbo al condizionale. Se Se Se Se Se
Luca avesse più coraggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tu fossi meno chiacchierone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . studiassero di più . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . mi avessi invitato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . mi comprassero una nuova bici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . TRASFORMA al congiuntivo e al condizionale i verbi che sono all’infinito.
Se avessi tanti soldi (comprare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . un motoscafo. (Leggere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . volentieri un libro se me lo (regalare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (Fare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . volentieri il bagno se il mare (essere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . meno agitato. (Uscire) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . se non (piovere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Se (avere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il pianoforte lo (suonare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Conoscere e utilizzare i tempi del modo condizionale.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 97
MODO IMPERATIVO
L’imperativo viene usato per indicare un comando, un’esortazione, un consiglio. Ha solo il tempo presente e non ha la prima persona singolare. SOTTOLINEA i verbi coniugati all’imperativo. Rispettate gli altri. Gira a destra! Non mangiate troppi dolci! Sveglia, sono già le otto. Leggi tu! Bevi la medicina! Si sieda, la prego! Non gridare! SCRIVI quattro frasi usando il modo imperativo. ..................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................
VOLGI all’imperativo le seguenti frasi. Aiuteresti il tuo amico in difficoltà?
............................................................................................
Vuoi alzarti dal divano?
.................................................................................................................
Vuoi mangiare la mela?
.................................................................................................................
Mi aiuteresti a svolgere l’esercizio? Volete aprire la porta?
...................................................................................................................
Mi telefoneresti domani? Vogliamo sbrigarci?
...........................................................................................
..............................................................................................................
........................................................................................................................
Conoscere e utilizzare il modo imperativo.
Morfologia
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Pagina 98
MODI INDEFINITI
L’infinito esprime il significato generale del verbo. Il participio può svolgere la funzione di aggettivo, di nome e di verbo. Il participio passato si usa nella formazione dei tempi composti dei verbi. Il gerundio indica un’azione collegata ad un’altra. Tutti i modi indefiniti hanno un tempo presente e uno passato. TROVA l’infinito dei seguenti verbi. conobbi
........................................
bevve
........................................
tacque
........................................
crebbero
........................................
lascia
........................................
camminò
........................................
giunsero visse
........................................ ........................................
SCRIVI il participio presente e passato dei seguenti verbi. vincere crescere correre scegliere andare
presente
passato
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
passare assistere dormire guardare amare
presente
passato
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
.......................
SOTTOLINEA i participi. Il sole splendente inondò di luce i prati.
La mamma, pulito il vassoio, lo ripose nel
Il pulito fa sempre piacere a tutti.
mobile.
Il gatto entrò dalla finestra aperta.
Tornarono stremati dal viaggio.
COMPLETA le frasi con il gerundio. ..........................
a scuola ho incontrato mio
cugino. Mi sono rotto un dente dalla bici. ..........................
98
.......................... ..........................
..........................
sulla spiaggia ho trovato
una bellissima conchiglia. ..........................
si impara.
Conoscere e utilizzare i modi indefiniti dei verbi.
Morfologia
si prendono ottimi voti.
troppi dolci si ingrassa.
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
I
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Pagina 99
VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI
Si dice che il verbo è transitivo quando l’azione indicata dal verbo transita direttamente da chi la fa (soggetto) a chi la riceve (complemento oggetto). Il verbo è intransitivo quando l’azione rimane sul soggetto oppure si completa con un complemento indiretto. COMPLETA le frasi inserendo il complemento oggetto. La mamma invitò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I miei fratellini mangiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Trovammo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il terremoto ha distrutto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ho indossato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sto scrivendo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . COMPLETA le frasi inserendo un complemento indiretto. Il cane dorme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il treno è partito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il cane scodinzola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Davide corre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Avevano telefonato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SOTTOLINEA i verbi e SCRIVI se sono transitivi o intransitivi. Uscirò con l’ombrello perché piove. La mamma ha fritto le sogliole. La sarta ha realizzato un bel vestito. Nuoto volentieri in piscina. Vado in chiesa ogni domenica. Ho pianto per molte ore. Ho giocato con Luca e Pasquale. Vado al cinema con Mara. Mario è andato dagli zii. Conoscere i verbi transitivi e intransitivi.
Morfologia
.............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. ..............................................
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 100
VERBI : LA FORMA ATTIVA E PASSIVA
Il verbo è di forma attiva quando esprime un’azione compiuta dal soggetto; è di forma passiva quando il soggetto subisce l’azione. Il soggetto della frase attiva diventa complemento d’agente nella frase passiva, mentre il complemento oggetto della frase attiva diventa soggetto nella frase passiva. Il verbo di forma attiva assume la forma passiva, accordandosi in genere e numero con il nuovo soggetto. La forma passiva del verbo non esprime un’azione diversa da quella attiva.
TRASFORMA le frasi dalla forma attiva alla forma passiva. Luisa studia la poesia. Molti bambini al mattino mangiano i biscotti. II papà legge volentieri il giornale. Il nonno di Clara scuote l’albero per far cadere i frutti. La mamma ha comprato la frutta e gli ortaggi. Il tramonto tinge di rosso l’orizzonte. Il babbo rimproverò Gianni. Il nonno aveva trapiantato le piante di pomodoro. INDICA se le frasi sono espresse in forma passiva (P) o in forma attiva (A). Lucia ha spedito la lettera (. . . . . . ). Lo scudetto è stato vinto dalla mia squadra (. . . . . . ). Il treno era giunto in ritardo (. . . . . . ). Un telegramma fu inviato da Fabio agli sposi (. . . . . . ). La multa venne pagata dal babbo (. . . . . . ). Il pubblico applaudì l’attore (. . . . . . ). Mara compra il pane (. . . . . . ). Giulia era stata avvisata del tuo arrivo dalla mamma (. . . . . . ). ANALIZZA sul quaderno i seguenti verbi passivi. Noi fummo stati invitati, essi sono temuti, che io fossi stato lodato, egli era stato amato, voi sarete stati giudicati, tu saresti stato rimproverato, tu saresti stato curato, noi eravamo stati visti.
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Conoscere la forma attiva e la forma passiva dei verbi.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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CONIUGAZIONE PASSIVA: AMARE MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
MODO CONGIUNTIVO
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente (che) io sia amato (che) tu sia amato (che) egli sia amato (che) noi siamo amati (che) voi siate amati (che) essi siano amati
Passato (che) io sia stato amato (che) tu sia stato amato (che) egli sia stato amato (che) noi siamo stati amati (che) voi siate stati amati (che) essi siano stati amati
Imperfetto (che) io fossi amato (che) tu fossi amato (che) egli fosse amato (che) noi fossimo amati (che) voi foste amati (che) essi fossero amati
Trapassato (che) io fossi stato amato (che) tu fossi stato amato (che) egli fosse stato amato (che) noi fossimo stati amati (che) voi foste stati amati (che) essi fossero stati amati
Presente io sono amato tu sei amato egli è amato noi siamo amati voi siete amati essi sono amati
Passato prossimo io sono stato amato tu sei stato amato egli è stato amato noi siamo stati amati voi siete stati amati essi sono stati amati
Imperfetto io ero amato tu eri amato egli era amato noi eravamo amati voi eravate amati essi erano amati
Trapassato prossimo io ero stato amato tu eri stato amato egli era stato amato noi eravamo stati amati voi eravate stati amati essi erano stati amati
Passato remoto io fui amato tu fosti amato egli fu amato noi fummo amati voi foste amati essi furono amati
Trapassato remoto io fui stato amato tu fosti stato amato egli fu stato amato noi fummo stati amati voi foste stati amati essi furono stati amati
Presente io sarei amato tu saresti amato egli sarebbe amato noi saremmo amati voi sareste amati essi sarebbero amati
Futuro semplice io sarò amato tu sarai amato egli sarà amato noi saremo amati voi sarete amati essi saranno amati
Futuro anteriore io sarò stato amato tu sarai stato amato egli sarà stato amato noi saremo stati amati voi sarete stati amati essi saranno stati amati
Presente ----sii amato (tu)! sia amato (egli)! ----siate amati (voi)! siano amati (essi)!
MODO INFINITO Presente Passato essere amato essere stato amato
Presente -----
Passato io sarei stato amato tu saresti stato amato egli sarebbe stato amato noi saremmo stati amati voi sareste stati amati essi sarebbero stati amati
MODO IMPERATIVO
MODO PARTICIPIO
Conoscere la coniugazione passiva dei verbi.
Morfologia
MODO CONDIZIONALE
Passato stato amato
Per coniugare il verbo nella forma passiva si premette il verbo essere al participio passato del verbo stesso.
MODO GERUNDIO Presente essendo amato
Passato essendo stato amato
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
LA
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FORMA RIFLESSIVA
I verbi transitivi, oltre ad avere la forma attiva e passiva, hanno anche la forma riflessiva. Si ha la forma riflessiva quando l’azione compiuta dal soggetto si riflette sul soggetto stesso. I verbi riflessivi sono accompagnati dalle particelle mi, ti, si, ci, vi. SOTTOLINEA i verbi in forma riflessiva. Ci lavammo più volte. Franca si è vestita in un baleno. Il gatto si stiracchiò e poi si acciambellò sul divano. Ti sei dimenticato dell’appuntamento. Mi addormento molto facilmente. Noi ci divertiremo un mondo. Si appese alla fune e cominciò a dondolarsi. La mamma arriverà tardi, perché si è trattenuta in ufficio. COMPLETA i verbi in forma riflessiva aggiungendo opportunamente mi, ti, si, ci, vi. saluteremo più tardi. Non . . . . . . . . . . appendere al ramo. Quando . . . . . . . . . . incontrerete?
..........
..........
pettinò velocemente.
arrabbiai moltissimo. Forse . . . . . . . . . . tufferò dal trampolino.
..........
SCRIVI una frase per ciascun verbo.
pettinarsi - lavarsi - specchiarsi - addormentarsi - curarsi - asciugarsi
102
1.
.................................................................................................................................................
2.
.................................................................................................................................................
3.
.................................................................................................................................................
4.
.................................................................................................................................................
5.
.................................................................................................................................................
6.
.................................................................................................................................................
Conoscere la forma riflessiva del verbo.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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CONIUGAZIONE RIFLESSIVA: LAVARSI MODO INDICATIVO TEMPI SEMPLICI
MODO CONGIUNTIVO
TEMPI COMPOSTI
TEMPI SEMPLICI Presente (che) io mi lavi (che) tu ti lavi (che) egli si lavi (che) noi ci laviamo (che) voi vi laviate (che) essi si lavino
Passato (che) io mi sia lavato (che) tu ti sia lavato (che) egli si sia lavato (che) noi ci siamo lavati (che) voi vi siate lavati (che) essi si siano lavati
Imperfetto (che) io mi lavassi (che) tu ti lavassi (che) egli si lavasse (che) noi ci lavassimo (che) voi vi lavaste (che) essi si lavassero
Trapassato (che) io mi fossi lavato (che) tu ti fossi lavato (che) egli si fosse lavato (che) noi ci fossimo lavati (che) voi vi foste lavati (che) essi si fossero lavati
Presente io mi lavo tu ti lavi egli si lava noi ci laviamo voi vi lavate essi si lavano
Passato prossimo io mi sono lavato tu ti sei lavato egli si è lavato noi ci siamo lavati voi vi siete lavati essi si sono lavati
Imperfetto io mi lavavo tu ti lavavi egli si lavava noi ci lavavamo voi vi lavavate essi si lavavano
Trapassato prossimo io mi ero lavato tu ti eri lavato egli si era lavato noi ci eravamo lavati voi vi eravate lavati essi si erano lavati
Passato remoto io mi lavai tu ti lavasti egli si lavò noi ci lavammo voi vi lavaste essi si lavarono
Trapassato remoto io mi fui lavato tu ti fosti lavato egli si fu lavato noi ci fummo lavati voi vi foste lavati essi si furono lavati
Presente io mi laverei tu ti laveresti egli si laverebbe noi ci laveremmo voi vi lavereste essi si laverebbero
Futuro semplice io mi laverò tu ti laverai egli si laverà noi ci laveremo voi vi laverete essi si laveranno
Futuro anteriore io mi sarò lavato tu ti sarai lavato egli si sarà lavato noi ci saremo lavati voi vi sarete lavati essi si saranno lavati
Presente ----lavati (tu) si lavi (egli) laviamoci (noi) lavatevi (voi) si lavino (essi)
MODO INFINITO Presente lavarsi
Passato essersi lavato
Conoscere la coniugazione riflessiva dei verbi.
Morfologia
MODO CONDIZIONALE Passato io mi sarei lavato tu ti saresti lavato egli si sarebbe lavato noi ci saremmo lavati voi vi sareste lavati essi si sarebbero lavati
MODO IMPERATIVO
MODO PARTICIPIO Presente lavantesi
TEMPI COMPOSTI
Passato lavatosi
MODO GERUNDIO Presente lavandosi
Passato essendosi lavato
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I
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VERBI IMPERSONALI
I verbi impersonali si usano alla terza persona singolare. Essi indicano principalmente fenomeni atmosferici (piovere, nevicare, tuonare, diluviare, grandinare). In modo impersonale possono essere usati anche verbi come: sembrare, accadere, convenire, bisognare, bastare, capitare, occorrere. SOTTOLINEA i verbi impersonali. Si giunse in cima alla collina dopo molte ore. Piovve per alcuni minuti. Domenica scorsa nevicò per molte ore. Sembra che stia per tornare il sole. È opportuno non avventurarsi nel bosco. Sembra che la comitiva abbia cantato tutta la sera. Occorre che tu stia tranquillo. Si dice che le tasse aumenteranno ancora. Bisognerebbe agire con prudenza. Mi piacerebbe trascorrere le vacanze dagli zii. Mi sembra di averti visto nei pressi della mia abitazione. È necessario un controllo dell’auto. SCRIVI una frase per ognuna di queste forme impersonali. occorre - si invita - si dice - sembra - conviene - è accaduto 1. 2. 3. 4. 5. 6.
................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................
Tutti i verbi possono essere usati impersonalmente premettendo la particella pronominale si alla terza persona singolare.
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Conoscere e usare i verbi impersonali.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
I
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VERBI SERVILI
I verbi dovere, potere e volere, se sono usati da soli, hanno un significato proprio; se aiutano gli altri verbi e ne arricchiscono il significato sono detti servili. I verbi servili prendono l’ausiliare dei verbi che accompagnano.
INDICA se i verbi potere, dovere e volere hanno significato proprio (P) o sono servili (S). Gigi non vuole studiare. . . . . . . Puoi tornare tra un’ora? . . . . . . Sara ha voluto giocare con me. Voglio guardare la tivù! . . . . . .
......
Voglio ancora un pasticcino. . . . . . . Ti devo delle scuse. . . . . . . Dobbiamo arrivare prima di sera. . . . . . . Qualcuno dovrà venire con me! . . . . . .
COMPLETA le frasi inserendo un verbo servile tra quelli scritti qui di seguito. vuoi, potevo, devo, posso, avresti potuto, ha voluto, vorrei, possono Sono molto affaticata, perciò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . andare a dormire. Poiché non ti andava di ballare, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . rifiutare. Avevo avvertito Luca della presenza di Alessandro, ma . . . . . . . . . . . . . . . . . . ugualmente stuzzicarlo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . partire con l’aereo. Ogni estate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . trascorrere le vacanze da alcuni parenti. Non . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . uscire perché fa troppo freddo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . acquistare un maglioncino e una felpa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . venire insieme a me al supermercato? SCRIVI sei frasi, due per ciascun verbo servile (potere, dovere e volere). 1. 2. 3. 4. 5. 6.
................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................
Conoscere e utilizzare i verbi servili.
Morfologia
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CONIUGAZIONE
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DEI VERBI IRREGOLARI
I verbi irregolari non seguono del tutto lo schema della coniugazione a cui appartengono. Ecco alcuni verbi irregolari fra i più comuni. PRIMA CONIUGAZIONE ANDARE
DARE
Indicativo presente: vado, vai, va, andiamo, andate, vanno – Futuro: andrò, andrai, andrà, andremo, andrete, andranno – Congiuntivo presente: vada, vada, vada, andiamo, andiate, vadano.
Indicativo presente: do, dai, dà, diamo, date, danno – Passato remoto: diedi (detti), desti, diede, demmo, deste, dettero (diedero) – Congiuntivo imperfetto: dessi, dessi, desse, dessimo, deste, dessero – Condizionale presente: darei, daresti, darebbe, daremmo, dareste, darebbero.
STARE Indicativo presente: sto, stai, sta, stiamo, state, stanno – Passato remoto: stetti, stesti, stette, stemmo, steste, stettero – Congiuntivo presente: stia, stia, stia, stiamo, stiate, stiano – Congiuntivo imperfetto: stessi, stessi, stesse, stessimo, steste, stessero.
FARE Indic. pres.: faccio, fai, fa, facciamo, fate, fanno – Pass. remoto: feci, facesti, fece, facemmo, faceste, fecero – Futuro: farò, farai ecc. – Imperativo: fa’, faccia, facciamo, fate, facciano – Cong. pres.: faccia, faccia, faccia, facciamo, facciate, facciano – Part. pass.: fatto.
SECONDA CONIUGAZIONE CRESCERE BERE Passato remoto: bevvi, bevesti, bevve, bevemmo, beveste, bevvero – Futuro: berrò, berrai ecc. – Condizionale presente: berrei, berresti, ecc. – Participio passato: bevuto.
CHIUDERE Passato remoto: chiusi, chiudesti, chiuse, chiudemmo, chiudeste, chiusero – Participio passato: chiuso.
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Passato remoto: crebbi, crescesti, crebbe, crescemmo, cresceste, crebbero.
CADERE Passato remoto: caddi, cadesti, cadde, cademmo, cadeste, caddero – Futuro: cadrò, cadrai, ecc. – Condizionale presente: cadrei, cadresti, ecc.
CONOSCERE Passato remoto: conobbi, conoscesti, conobbe, conoscemmo, conosceste, conobbero.
Conoscere la coniugazione di alcuni verbi irregolari.
Morfologia
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CUOCERE
PIACERE
Indic. pres.: cuocio, cuoci, cuoce, cuociamo, cuocete, cuociono – Pass. remoto: cossi, cuocesti, cosse, cuocemmo, cuoceste, cossero – Cong. pres.: cuocia, cuocia, cuocia, cuociamo, cuociate, cuociano – Part. passato: cotto.
Indicativo presente: piaccio, piaci, piace, piacciamo, piacete, piacciono – Passato remoto: piacqui, piacesti, piacque, piacemmo, piaceste, piacquero – Participio passato: piaciuto.
NASCERE
LEGGERE
Pass. remoto: nacqui, nascesti, nacque, nascemmo, nasceste, nacquero – Part. passato: nato.
Pass. remoto: lessi, leggesti, lesse, leggemmo, leggeste, lessero – Part. passato: letto.
TERZA CONIUGAZIONE
DIRE SALIRE Indicativo presente: salgo, sali, sale, saliamo, salite, salgono – Imperativo: sali, salga, saliamo, salite, salgano – Congiuntivo presente: salga, salga, salga, saliamo, salite, salgano – Participio passato: salito.
MORIRE Indicativo presente: muoio, muori, muore, moriamo, morite, muoiono – Futuro: morrò o morirò, morrai o morirai, ecc. – Condizionale presente: morrei o morirei, morresti o moriresti, morrebbe o morirebbe, ecc. – Congiuntivo presente: muoia, muoia, muoia, moriamo, moriate, muoiano – Participio passato: morto.
Indic. pres.: dico, dici, dice, diciamo, dite, dicono – Pass. remoto: dissi, dicesti, disse, dicemmo, diceste, dissero – Futuro: dirò, dirai, ecc. – Cond. pres.: direi, ecc. – Imperativo: di’, dica, diciamo, dite, dicano – Part. pass.: detto.
APRIRE Passato remoto: aprii o apersi, apristi, aprì o aperse, aprimmo, apriste, aprirono o apersero – Participio passato: aperto.
USCIRE Indicativo presente: esco, esci, esce, usciamo, uscite, escono – Imperativo: esci, esca, usciamo, uscite, escano – Congiuntivo presente: esca, esca, esca, usciamo, usciate, escano.
Conoscere la coniugazione di alcuni verbi irregolari.
Morfologia
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e P e r c o n s o li d a r
M o r f o lo g ia
SOTTOLINEA i verbi e ANALIZZALI specificando la funzione transitiva o intransitiva e la forma attiva, passiva o riflessiva. Il ladro fu arrestato dalla polizia. Gianni e Mara ascoltavano le sue parole. Il treno giunse in anticipo. Dario fu visitato dal dottore. Il paesaggio si specchiava nel fiume. Luisa passeggiava con il suo cane. Valerio è stato investito da un’auto. MAPPA
esprime si divide in
IL VERBO
funziona in modo
indica
Funzione transitiva
Forma passiva
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
.................................
modi di essere eventi azioni 1ª coniugazione :
.....................
............................: ..................... ............................: ..................... ..................
ha forma
intransitivo
ha solo forma
attiva ..................
riflessiva ..................
..................
numero
segnala
I MODI possono essere
..................
finiti
..................
..................
sono
..................
.................. ..................
sono
indefiniti
..................
indicano I TEMPI
semplici un solo verbo
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formati da Esercizi di riepilogo.
sono
composti formati da
verbo ausiliare + participio passato del verbo
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V E R IF IC H E SOTTOLINEA i verbi e ANALIZZALI sul quaderno. - Guardate là - esclamò il signor Wonka saltellando su e giù e indicando col suo bastone dal manico d’oro il grande fiume marrone. - È tutta cioccolata! Ogni goccia che scorre in quel fiume è cioccolata fusa della migliore qualità, direi! In quel fiume c’è abbastanza cioccolata calda da riempirci tutte le vasche da bagno del paese. E guardate i miei tubi! Risucchiano la cioccolata e la trasportano negli altri locali della fabbrica dove serve la materia prima! I ragazzi erano rimasti troppo stupiti per riuscire a dire alcunché. Roalh Dahl, La fabbrica di cioccolato, Salani.
INDICA se i verbi sono in forma riflessiva o passiva. Chiara e Matteo uscirono dalla scuola spingendosi. Ci laveremo più tardi. I piloti si prepararono per partire.
Chiara si pettina con cura. Il babbo è stato convocato dal maestro. La mamma si truccò prima di uscire. Anna si veste.
TRASFORMA ogni frase nella forma passiva. Mara gonfia il palloncino rosso. La mamma ha riordinato la cameretta. Lo zio di Mario ha lavato l’auto. Autovalutazione dell’alunno
Il vento portò via le foglie. Il vigile dirigerà il traffico. Annotazione dell’insegnante
Ho svolto la prova:
...........................................................................
facilmente
...........................................................................
con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Conoscere i verbi.
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G LI
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AVVERBI E LE LOCUZIONI AVVERBIALI
Gli avverbi precisano il significato del verbo, ma possono modificare anche un aggettivo o un altro avverbio. Esistono vari tipi di avverbi: di modo: bene, male, volentieri, allegramente, lentamente... di luogo: al di là, lassù, davanti, lì, là, dove, qui, qua, dentro, dietro, sopra... di tempo: ora, adesso, oggi, ieri, domani, prima, poi, spesso, sempre, tardi... di quantità: molto, poco, assai, niente, nulla, affatto, troppo... di affermazione: sì, certamente, sicuro, certo, senz’altro... di negazione: no, non, né ... né, neppure, nemmeno, neanche... di dubbio: forse, probabilmente, quasi, eventualmente... Le locuzioni avverbiali sono gruppi di parole che hanno la funzione di avverbio: in un batter d’occhi, a gambe levate, a catinelle, di tanto in tanto, per niente... LEGGI le frasi e SOTTOLINEA gli avverbi.
Ti ho detto di sì.
Se abitassi più vicino verrei spesso a trovarti.
Ho mangiato molto.
Hai fatto bene a tornare subito a casa.
La lumaca strisciava lentamente.
Adesso ho prenotato l’albergo.
Ho dormito comodamente.
Tu ridi sempre.
Non ti sembra di aver parlato troppo?
Siamo andati lontano.
Vieni subito da me.
COMPLETA le frasi con le locuzioni avverbiali adatte. a catinelle, a gambe all’aria, in un batter d’occhi, alla rinfusa, a caso La pioggia cadeva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sistemò i libri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Luigi cadde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Michele mi raggiunse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Non dare risposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Conoscere e utilizzare gli avverbi e le locuzioni avverbiali.
Morfologia
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Pagina 111
SCRIVI una frase per ciascuna delle seguenti locuzioni avverbiali: in fretta e furia, per niente, nel caso che, di tanto in tanto, di sicuro. 1. 2. 3. 4. 5.
................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................
ELIMINA l’intruso in ogni gruppo di avverbi. Lì, qui, dietro, giù, parecchio. Poco, sicuramente, troppo, parecchio. No, nemmeno, neppure, sì, neanche. Male, bene, ora, adagio, gentilmente. SOTTOLINEA nel brano gli avverbi e le locuzioni avverbiali. Un gatto nero, grande e grosso - Mi dispiace lasciarti solo - disse il bambino accarezzando dolcemente il dorso del gatto nero, grande e grosso. Poi continuò a preparare lo zaino. Prendeva una cassetta delle sue preferite, la infilava dentro, esitava, la tirava fuori, e non sapeva se rimetterla nello zaino o se lasciarla sul comodino. Era difficile decidere cosa portarsi per le vacanze e cosa lasciare a casa. Il gatto nero lo guardava attentamente, seduto sul davanzale della finestra. - Zorba, hai visto la mia maschera subacquea? No di certo. Non la conosci perché a te non piace l’acqua. Per caso, vuoi un po’ di croccantini? gli offrì il bambino prendendo la scatola. Gliene offrì una porzione più che generosa, e il gatto iniziò a masticare lentamente per gustarli. Luis Sepúlveda, Storia di una Gabbianella, Einaudi.
Conoscere e utilizzare gli avverbi e le locuzioni avverbiali.
Morfologia
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Pagina 112
CONGIUNZIONI
La congiunzione unisce tra loro due parole o due frasi. Ecco alcune congiunzioni: né, o, oppure, altrimenti, ma, anche, tuttavia, cioè, quindi, dunque, infatti, pertanto, perciò, sia ...... sia, né ...... né, che, come, quando, mentre, finché, poiché, perché, affinché, sebbene, purché, siccome, quasi, se, tranne, così ...... che, dal momento che, non appena che, a patto che... INSERISCI nel testo le congiunzioni giuste. e - mentre - siccome - così La volpe e la cicogna Un giorno una volpe invitò a pranzo una cicogna ............
le servì la minestra in un piatto fondo.
............
la cicogna aveva il becco lungo
............
sottile, non riuscì a mangiare niente. ............
tornava a casa a stomaco vuoto, pensò
di vendicarsi. Il giorno dopo invitò la volpe
............
le presentò
il pranzo in un vaso dal collo lungo e stretto. ............
la volpe fu punita per la sua scortesia. Jean de la Fontaine
SOTTOLINEA le congiunzioni presenti nelle frasi. Non uscirai se prima non avrai svolto tutti gli esercizi. Sara cercava il suo gattino ma non lo trovava. Cadendo mi sono sporcato, perciò dovrò farmi la doccia. I passanti non potevano attraversare la strada perché era allagata. Mi hanno insegnato che devo dire sempre la verità. Il babbo è arrivato quando Luigi era già andato via.
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Conoscere e utilizzare le congiunzioni.
Morfologia
Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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Pagina 113
INSERISCI nelle frasi le congiunzioni e, o, ma, né, quindi, perciò, perché. Mariuccia
............
Tania parlavano animatamente nel cortile della scuola.
Vuoi pane
............
marmellata
pane e salame ?
............
Per il mio compleanno non desidero Siamo in ritardo,
............
Ha piovuto molto, Sono stanca
............
giochi
............
libri,
............
un cagnolino.
cerchiamo di affrettarci.
............
le auto procedono molto lentamente.
ho studiato troppo.
............
La sciarpa è felpata
............
morbida.
INSERISCI nelle frasi le congiunzioni: però, mentre, oppure, anche, quando, infatti. Mario mi ha telefonato più volte La maestra corregge il testo
............
............
non ho risposto.
noi completiamo l’esercizio.
Non so se leggere un libro
............
Tutti fecero silenzio
si spensero le luci.
............
Preferisci la torta alla frutta
............
mettermi a disegnare. alle mandorle?
Lucia e Andrea sono abbronzatissimi: Con noi verranno in ferie
............
............
sono stati in montagna a sciare.
alcuni amici.
COMPLETA le frasi. Credevo che
.....................................................................................................................................
Sono uscito ma
...............................................................................................................................
Tutto è pronto perciò
.....................................................................................................................
Stefano ha dodici anni ma Avrei scommesso che
...........................................................................................................
...................................................................................................................
Era appena rientrato, quando
.....................................................................................................
Ti invierò una cartolina appena Non capisco perché Infilò il cappotto e
..................................................................................................
.......................................................................................................................
...........................................................................................................................
Hanno insistito affinché
.................................................................................................................
Conoscere e utilizzare le congiunzioni.
Morfologia
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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ESCLAMAZIONI
Le esclamazioni sono usate per esprimere sentimenti, invocazioni, stati d’animo: Ah!, Uh!, Boh, Ahi!, Mah, Ehi!, Oh!, Ahimé!, Urrà!, Evviva! Le esclamazioni possono essere espresse da una o più parole: Avanti!, Che schifo!, Forza!, Perbacco!, Alto là, Bene!, Coraggio!, Bravo! Santo cielo!, Per fortuna!, Mamma mia! SOTTOLINEA le esclamazioni. Urrà, la mia squadra ha segnato! Ahi, mi sono punta! Basta! Facciamola finita! Oh, che bel cagnolino! Uh, ho dimenticato il libro da Marco. Zitto! Hai parlato anche troppo. Mah, questa notizia mi lascia senza parole. COMPLETA le frasi introdotte dalle seguenti esclamazioni. Basta, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ahimé, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Uh, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Beato te, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Santo cielo, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ahi, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . COMPLETA con un’esclamazione. ................................., ................................., ................................., ................................., ................................., ................................., .................................,
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sono finalmente in vacanza! che cagnaccio! che mal di schiena! che fantastica sorpresa! non ne posso più! quanto è bello! non ti demoralizzare!
Conoscere e usare le esclamazioni.
Morfologia
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e P e r c o n s o li d a r
M o r f o lo g ia
SOTTOLINEA nel testo le congiunzioni e gli avverbi. La mia migliore amica si chiama Alessandra. Ci conosciamo da sempre, infatti abbiamo frequentato anche l’asilo nido insieme. Alessandra mi piace perché ha i capelli ricci e le guance piene di lentiggini come Rosita, la bambola preferita di mia sorella. La mia compagna, però, parla velocemente e ciò mi dà fastidio; spesso gentilmente le chiedo di darsi una calmata e lei, invece, non mi ascolta per niente e ingrana puntualmente l’ottava marcia, e giù parole a raffica. COMPLETA.
CONGIUNZIONI
sono parole invariabili servono a collegare le più usate sono:
o frasi
...............................................................
.....................................................................................................
MAPPA sono
.......................
GLI AVVERBI
si usano per
possono essere di
affermazione negazione quantità dubbio
parole invariabili
modificare precisare
il significato di
verbo aggettivo avverbio
............................... ............................... ...............................
Esercizi di riepilogo.
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V E R IF IC H E COMPLETA le frasi. Domani andrò a scuola e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sono affaticata ma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ho meritato un ottimo voto perché . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Quella signora era molto curiosa infatti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Oggi ho mal di gola perciò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Noi studiavamo mentre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ho sonno ma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il vento è stato così violento che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il babbo li rimproverò perché . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chiara e Marzia erano uscite senza ombrello benché . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tuona e lampeggia, perciò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Berrei un’aranciata, sebbene . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . COMPLETA le frasi inserendo un avverbio. Luca mangiò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il panino. La mamma si avviò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . verso la cucina. Il gatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . balza giù dal divano. La casa di Anna si trova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . alla mia. Ho messo la merenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lo zaino. Mi svegliai . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il nonno parlava . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La chiocciola procede . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . TROVA l’avverbio di senso contrario. Uscì velocemente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chiara parla raramente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Lara ci accolse calorosamente. . . . . . . . . . . . . . . . . Sono stato male. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Autovalutazione dell’alunno
Annotazione dell’insegnante
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Ho svolto la prova:
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facilmente
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con qualche difficoltà
...........................................................................
con difficoltà
...........................................................................
Conoscere e utilizzare le congiunzioni e gli avverbi.
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L A B O R AT O R IO
UN
TUFFO NEI TESTI
Testi espressivi Per conoscere sensazioni, emozioni ed esprimere l’immaginario.
Testi pragmatici Per comunicare agendo sugli altri; forniscono regole, istruzioni e cercano di persuadere.
Testi informativi Per informare e far conoscere la realtà; forniscono notizie su argomenti storici, geografici, scientifici, di cultura generale e su fatti realmente accaduti.
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TESTI
IL
ESPRESSIVI
RACCONTO REALISTICO SCRIVI per ogni sequenza una frase significativa.
In campagna dal nonno Durante la mia infanzia, in estate, i miei genitori mi mandarono dal nonno, in campagna. La prima cosa che ricordo, dei giorni passati dal nonno, è la tazza con lo zabaione. Ogni mattina il nonno mi preparava lo zabaione con l’uovo e lo zucchero. Io stavo a letto, mezzo addormentato, e cominciavo a sentire il nonno, di sotto, che sbatteva: toc-toc-toc-toc. Mezz’ora ci voleva, per farlo diventare come la panna montata. Detta così sembra una cosa da niente, ma era la cosa più buona che al mattino si potesse mangiare; anche perché il nonno ci metteva un po’ di vino rosso, che lo faceva assomigliare a un liquore.
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Quando spiegai alla mamma in che modo il nonno faceva lo zabaione, lei esclamò: - Non è possibile! Dare del vino a un bambino di sei anni! Capii che era arrabbiata e le dissi: - Ma il nonno mi ha detto che lo prendevi anche tu, da piccola. Per questo sei cresciuta, altrimenti saresti rimasta un tappo di sughero com’eri quando sei nata. - Io un tappo di sughero! – fece la mamma tutta seccata. Ma del vino e dello zabaione non parlò più.
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Per fare lo zabaione, tutte le sere io e il nonno andavamo a prendere le uova da un contadino che si chiamava Emilio e abitava a un paio di chilometri da noi.
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Quando lo zabaione era pronto, il nonno saliva su in camera mia e spalancava la finestra.
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Leggere e comprendere il testo.
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TESTI
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ESPRESSIVI
- È primavera, svegliatevi bambini! - si metteva a cantare. Aveva una bellissima voce, ma cantava così forte che mi dovevo tappare le orecchie. - Basta, nonno! - Forza, che lo zabaione si gonfia - mi diceva. Io ingoiavo lo zabaione a palate, mi vestivo come capitava, tanto al nonno non importava niente. Poi, insieme, andavamo nell’orto. Passando sotto il ciliegio, ci fermavamo sempre a controllare se le ciliegie erano mature.
.........................................
Una mattina il nonno guardò in alto e annunciò: - Sono pronte. Andò a prendere una scala, l’appoggiò al tronco e mi fece salire sul primo ramo. - Ora siediti a cavalcioni, reggiti bene e aspettami. Si tolse le scarpe, infilò un cestino al braccio sinistro e in un attimo mi raggiunse. - Ma come fai, nonno? - gli chiesi. - Il segreto è qui dentro - mi disse, toccandosi la testa. - Devi pensare di essere un uccello o un gatto, devi pensare che l’albero è tuo amico, che è la tua casa. Devi stare comodo, essere a tuo agio. Togliti le scarpe.
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Il nonno si mise a raccogliere le ciliegie e io, piano piano, cominciai a strisciare, poi mi alzai e mi spostai sui rami vicini. - Non così, così! - suggeriva quando ero in difficoltà. Dopo un po’ il cestino era tutto pieno, ma io mi divertivo tanto che non volevo più scendere. - Per oggi basta, Tonino, devo lavorare. Quando avrai imparato bene, potrai starci quanto vorrai. Nel giro di una settimana salivo, scendevo e mi arrampicavo fino sui rami più alti.
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Angela Nanetti, Mio nonno era un ciliegio, Einaudi.
Leggere e comprendere il testo.
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TESTI
IL
ESPRESSIVI
RACCONTO UMORISTICO
Clemente ha gli occhiali Quando Clemente è arrivato a scuola, stamattina, siamo rimasti di stucco, perché indossava gli occhiali. - Il dottore -, ci ha spiegato Clemente, - ha detto che, se sono l’ultimo della classe, forse è per il fatto che non ci vedo. Allora mi hanno portato in un negozio di occhiali e un signore col camice bianco mi ha fatto leggere un sacco di lettere e poi mi ha dato gli occhiali: e adesso non sarò più l’ultimo! Questo gioco degli occhiali mi ha lasciato secco: se Clemente in classe non ci vede, è perché spesso dorme. Ma magari questi occhiali gli impediranno di dormire. E poi è vero che il primo della classe è Benigno, il cocco della maestra, ed è l’unico che porta gli occhiali. - Hai visto i miei occhiali?- ha chiesto Clemente a Benigno. - Adesso sarò il primo in tutto, e sarà a me che la maestra dirà di prendere le carte e di cancellare la lavagna! - Tutti chiederemo di comprarci gli occhiali - ha gridato Davide. - Saremo tutti primi e tutti cocchi! In classe c’era geografia, e ho chiesto a Clemente di prestarmi gli occhiali. Davvero non so come farà a diventare il primo della classe, perché con i suoi occhiali si vede tutto di sghembo. Poi ho passato gli occhiali a Davide, che li ha prestati a Turi, che li ha messi a Walter, che li ha dati a Nando, che li ha lanciati a Rocco. Anche Alcide si è messo gli occhiali, ma non gli è andata bene perché s’è fatto beccare dalla maestra. - Smettila di fare il pagliaccio, Alcide! ha esclamato la maestra. - Rischi di rimanere con gli occhi storti! E comunque vai fuori! Poi la maestra ha chiamato Clemente alla lavagna. Senza occhiali, naturalmente, Clemente ha preso zero. J.J. Sempè - R. Goscinny, Gli amici di Nicola, E. Elle.
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Comprendere e completare un testo umoristico.
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TESTI
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ESPRESSIVI
CONTINUA la storia. Come reagirà Clemente? Immagina e descrivi una situazione divertente. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
RISPONDI. Perché i compagni di Clemente sono rimasti di stucco nel vederlo? Che cosa ha raccontato Clemente? Che cosa dice Clemente a Benigno? Che cosa ha esclamato Davide rivolgendosi ai compagni di classe? Che cosa è successo in classe durante l’ora di geografia? Chi ha rimproverato la maestra? Che cosa gli ha detto? Chi ha interrogato poi la maestra alla lavagna? Comprendere e completare un testo umoristico.
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TESTI
IL
ESPRESSIVI
RACCONTO D’AVVENTURA
Naufraghi Tirata in secco la barca, non avendo una briciola di sonno ed essendo la notte bella e chiara, i sette naufraghi andarono ad esplorare l’isola per scoprire dove mai fossero capitati. Scoprirono prima di tutto che non si trattava di un’isola deserta, ma di un’isola una volta abitata e poi per una misteriosa ragione abbandonata. C’era nel cuore dell’isola una vasta radura tra palme e cedri, con un gruppo di costruzioni, una sorta di villaggio turistico ben attrezzato. Gli edifici principali della radura erano un albergo ed un supermercato. Poi c’erano delle casette in cemento con il tetto di paglia, una piscina, un campo da tennis, una palestra coperta ed una rimessa per le barche. Barche però non ce n’erano, e nemmeno benzina. L’albergo era piccolo, con palme nell’ingresso ed aria condizionata. L’energia elettrica era fornita da un generatore e tutti gli edifici erano illuminati. Le stanze dell’albergo erano pulite ed ordinate, con i tetti rifatti, l’acqua calda nei rubinetti e i fiori freschi nei vasi sui tavolini. Nel frigorifero del bar c’era ancora una piccola scorta di gelati. Quando i sette naufraghi ebbero visitato tutto l’edificio, suonando tutti i citofoni ed i campanelli, lanciando richiami per i corridoi, colpendo ripetutamente il gong della sala da pranzo, si convinsero che era proprio deserto. Altrettanto deserto era il supermercato. Le porte erano spalancate, le luci accese; i banchi degli alimentari, dei surgelati, dei detersivi erano pieni di prodotti ben ordinati, ma di persone nemmeno l’ombra… Bianca Pitzorno, Sette Robinson in un’isola matta, Iuvenilia.
SOTTOLINEA nel testo le sequenze descrittive e CONTINUA tu a narrare sul quaderno l’avventura dei naufraghi.
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Leggere, analizzare e completare il testo.
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TESTI
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ESPRESSIVI
IL RACCONTO DEL TERRORE Le mummie - Chi o che cosa dovremo affrontare questa volta? sussurrò Jerry, che cercava di farsi piccolo piccolo dentro la nicchia. Poi al rumore si aggiunse qualcos’altro: un odore acre nauseante, che arrivava a ondate, stringeva la gola. Jerry si fece coraggio, sporse la testa dalla nicchia appena un po’. Qualcosa stava superando la curva. Non un gigante, no. Magari! Erano mummie. Un esercito di mummie ricoperto di luride bende a brandelli che calpestavano il terreno come se al posto dei piedi avessero dei magli, sollevando nuvole di polvere. Avevano fori neri al posto degli occhi e della bocca e l’odore che sprigionavano riempiva la caverna. Il terrore aveva tolto la parola a Jerry. Ombra, il suo inseparabile compagno, si sporse a sua volta e a fatica soffocò un grido. Una speranza di cavarsela c’era, però: le mummie non avevano occhi, di conseguenza non potevano vederli. Se non si muovevano, se restavano in assoluto silenzio addossati alla nicchia, sarebbero passati inosservati. Ora la mummia alla testa delle altre era proprio davanti alla nicchia dove essi si trovavano. Dal buco nero che si apriva all’altezza della bocca uscì un gorgoglio raggelante. Nel fondo dei buchi neri che si aprivano all’altezza degli occhi comparve un luccichio. E la mummia parlò, con una voce cavernosa proprio da oltretomba. (continua...)
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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TESTI
ESPRESSIVI
- Chi siete voi ridicole creature? Come osate inoltrarvi nel mondo dell’orrore? Non ne uscirete vivi, vi distruggeremo, vi annienteremo! Dozzine e dozzine di buchi neri luccicarono. Il fetore nell’aria era così denso da tagliarlo con il coltello. Jerry tossì e non aprì bocca, la paura gli aveva paralizzato la lingua, ma il suo cervello lavorava freneticamente. Come salvarsi, in quella situazione? Un modo doveva pur esserci. R.Guarnieri, La caverna degli orrori, Giunti.
RISPONDI. Chi sono i protagonisti del racconto? Dove si trovano? Chi vedono arrivare? Com’è il loro aspetto? Che intenzioni hanno nei confronti dei ragazzi? Riusciranno questi ultimi a salvarsi? In che modo? Pensa e scrivi sul quaderno la conclusione della storia. SCRIVI anche tu un testo ricordando alcuni momenti nei quali hai avuto tanta paura. DOMANDE GUIDA. Dove ti trovavi? Com’era il luogo spaventoso? Con chi eri? Che cosa successe all’improvviso? Chi arrivò? Come si concluse la vicenda?
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Comprendere e completare la storia. Produrre un racconto del terrore col supporto di domande guida.
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TESTI
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ESPRESSIVI
IL RACCONTO DI FANTASCIENZA Un ospite dalle stelle Le vacanze di Marco erano appena cominciate. Vacanze diverse dal solito, perché i suoi genitori erano partiti per una crociera, mentre lui sarebbe andato al campeggio in montagna. Sentì il cane abbaiare e si ricordò che era solo in casa. Bibo abbaiava forte, Marco aprì la finestra e guardò fuori. Non si vedeva nessuno, eppure Bibo continuava ad abbaiare in direzione dei cespugli come se ci fosse stato qualcuno. Marco tese le orecchie e fu sicuro della presenza di un estraneo. Passi pesanti fecero scricchiolare il ghiaino, qualcuno scostò i cespugli e una grande ombra si allungò sul prato; era un essere molto peloso, massiccio, alto forse più di due metri, bruno di pelo, con qualche spruzzo bianco intorno alle orecchie. E non era umano. Marco vide una zampa dai grandi unghioni agitarsi nella sua direzione e una bocca aprirsi mostrando delle zanne spaventose. Quella specie di grande orso si diresse verso la finestra, mentre una voce forte e rauca diceva: - Salute terrestre! Vengo dalle stelle e vengo in pace! A Marco mancò il fiato. Lo fissò e notò due cornetti verdi e sottili sulla fronte. La curiosità fu più grande della paura, così domandò: - Com’è che parli? - Parlo perché ho studiato la tua lingua apposta per questo viaggio. Il mio nome è Ursinox. Marco decise di essere gentile ma prudente e, rivolto a quella specie di orso, esclamò: - Benvenuto sulla Terra, Ursinox! Dimmi: chi sei e da dove vieni? - Volentieri… - cominciò a rispondere l’ospite. (continua...)
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Parole in gioco 5 seconda bozza.qxp:Volume 5
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TESTI
ESPRESSIVI
Prima di lasciarlo continuare, Marco si ricordò che gli orsi vanno matti per il miele e corse a prenderne un barattolo in cucina; l’offrì gentilmente alla strana creatura. Ursinox si avvicinò, guardò con curiosità il barattolo e poi chiese: - È il tuo dono per l’ospite venuto da lontano? Moltissime grazie, qualunque cosa sia! A quel punto, Ursinox finse di grattarsi energicamente sotto le ascelle e spiegò: - Questo è un segno di ringraziamento! - Mangia, è buono! -, lo incoraggiò Marco, - Prendi il cucchiaio e mettilo in bocca! - Io sono Ursinox e spero che tu non sia un avvelenatore! - gli rispose l’ospite guardandolo dritto negli occhi. Marco intinse un dito nel miele e lo leccò per mostrare che non c’era pericolo. Ursinox annusò il cucchiaio. Il profumo lo fece rabbrividire e, senza più trattenersi, lo succhiò finché non lo ebbe ripulito per bene. Chiuse gli occhi per il piacere, le orecchie gli vibravano visibilmente per quel meraviglioso cibo liquido che sapeva di fiori. Poi guardò Marco ed esclamò: - Grazie per avermi accolto con un regalo! C. Lastrego, F. Testa, Ursinox l’extraterrestre, Mondadori.
SEGNA con una linea le sequenze del testo, SINTETIZZALE brevemente sul quaderno e poi CONTINUA la storia.
DOMANDE GUIDA. Da quale pianeta è arrivato Ursinox? Che cosa dice a proposito dei suoi abitanti? Quale episodio racconta a Marco?
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Leggere, comprendere e completare il testo.
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TESTI
IL
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ESPRESSIVI
RACCONTO GIALLO
Gli indizi Entrando nella mia stanza a grandi passi Holmes esclamò: - Ah, mio caro Watson, sono proprio felice di vederla. Noto che lei non è stato bene in quest’ultimo periodo. I raffreddori d’estate sono sempre molto noiosi. - Infatti sono stato costretto a rimanere a casa per ben tre giorni, ma credevo di essere perfettamente guarito. - È vero. Lei ha l’aria di stare benone. - Come ha fatto a capire che sono stato raffreddato? - Mio caro amico, lei conosce i miei sistemi. L’ho dedotto dalle sue pantofole. Mi guardai istintivamente le nuove pantofole di vernice che avevo indossato. - Come ha fatto? - incominciai. Senza lasciarmi finire Holmes rispose: - Le sue pantofole sono nuove: non può averle acquistate che da poche settimane, eppure le suole sono leggermente bruciacchiate. Per un attimo ho pensato che lei le avesse bagnate e successivamente bruciate nell’asciugarle. Ma vicino all’incollatura ho notato un piccolo disco circolare di carta con impressa l’etichetta del venditore. Ora, l’umidità avrebbe certamente fatto staccare questa etichetta. Perciò ho dedotto che lei è rimasto seduto con i piedi allungati vicino al fuoco, cosa che difficilmente farebbe chiunque, durante il mese di giugno, se la sua salute fosse perfetta. Come sempre quando Holmes ragionava e spiegava i suoi metodi, la cosa mi apparve di una straordinaria semplicità. Arthur Conan Doyle, Le memorie di Sherlock Holmes, Mondadori.
RISPONDI a voce. Quali deduzioni fa Holmes recandosi dal suo amico Watson? Sottolineale nel testo e riferisci poi a voce. Leggere e rielaborare il testo oralmente.
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DESCRIZIONE SOGGETTIVA
LE PERSONE
Il vecchio John Mentre uscivo dalla macchina, la trascurata figura del vecchio Skipton attraversava la porta della cucina di Dennaby Close. John sembrava sempre rassomigliare a uno spauracchio, e anche questa volta non faceva eccezione. Portava un vecchio soprabito malridotto, privo di bottoni, legato alla vita con un pezzo si spago; i pantaloni erano troppo corti e, mentre avanzava verso di me, osservai che i suoi calzini erano di colore diverso: uno rosso e l’altro blu. Il vecchio John, con tutte le fatiche compiute durante la sua giovinezza, aveva potuto risparmiare abbastanza denaro per poter acquistare la fattoria con la sua elegante casa di pietra. Aveva un carattere aspro, non sorrideva quasi mai e apparentemente poteva sembrare scortese, ma probabilmente era la solitudine che lo aveva reso così introverso. Non si era mai sposato e, siccome era troppo impegnato a sorvegliare le mucche e le pecore sulla collina, a portare il raccolto dei campi alla fattoria e a raccogliere le mele del frutteto, non aveva mai avuto il tempo di pensare a se stesso: era probabilmente questo il motivo per il quale vestiva sempre con questi abiti così malridotti. Possedeva anche due cavalli ormai molto vecchi, ma splendidi, che tutti i giorni con qualsiasi tempo lui raggiungeva al fiume in fondo alla collina, facendo un lungo tragitto per portar loro il cibo. Doveva certamente amare molto quei magnifici animali. James Herriot, Il trionfo di Bonny, Rizzoli.
RISPONDI. Quali aspetti del personaggio vengono descritti? Descrivi una persona raffinata e distinta, e una trasandata.
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Comprendere e produrre un testo descrittivo.
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DESCRIZIONE SOGGETTIVA
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STATI D ’ ANIMO
Un brutto incontro - Indietro e non ti muovere - gridò il mio compagno. Io rimasi immobile con il mio cane Ulisse. Sentimmo strisciare qualcosa tra le foglie secche. - Potrebbe essere un serpente - bisbigliò Maurizio. - Allora siamo belli e fritti - mormorai in silenzio. Vidi Ulisse col pelo tutto irto e lo sguardo attento e così per tranquillizzarlo lo accarezzai con la mano, che mi tremava come una fogliolina di basilico. In quel momento sperai che ci fosse qualcuno che accarezzasse anche me, tanto ero agitato: avvertii il tamburellare insistente del mio cuore e un leggero tremolio alle gambe. Guardai la faccia del mio compagno, bianca e imperlata di sudore. - Fatti venire un’idea - gli dissi scuotendolo e quello ebbe una paura così grande che ci mancò poco non svenisse. Fu in quel momento che scoprimmo tra le foglie uno strano e innocuo insetto, e la paura svanì di colpo. RISPONDI. Chi sono i personaggi? Qual è il luogo? Che cosa provano i due amici? Prendendo spunto dal testo PROVA A DESCRIVERE anche tu una situazione in cui hai provato un grande spavento che si è rivelato immotivato. Leggere e comprendere il testo. Produrre un testo descrittivo.
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DESCRIZIONE SOGGETTIVA
GLI ANIMALI
LEGGI il testo e SOTTOLINEA con colori diversi l’aspetto fisico, il carattere e le abitudini della tartaruga Achille Achille Un giorno comprai una tartaruga e la chiamai Achille. Era senza dubbio la più bella tartaruga che avessi mai visto. Aveva un guscio grande come una tazzina da tè. Il suo guscio era pallido, del colore delle castagne. I suoi occhi erano vispi e il suo passo agile quanto può esserlo il passo di una tartaruga. Era una tartaruga curiosa e amava la compagnia umana. Bastava che andassi in giardino a prendere il sole e subito la sua faccia rugosa si affacciava tra le foglie. Si avvicinava, mi guardava e si metteva tranquilla ai miei piedi.. Aveva l’abitudine di starsene al sole, aspettando che io le portasi un po’ di lattuga o qualche chicco d’uva. Amava inoltre mangiare le fragole selvatiche. Appena le vedeva, si muoveva di qua e di là, sporgeva la testa per vedere se gliene davo qualcuna. Gerald Durrell
DESCRIVI seguendo la stessa struttura un animale. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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Leggere e analizzare il testo. Produrre un testo descrittivo.
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DESCRIZIONE SOGGETTIVA
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I LUOGHI
Da una stanza all’altra La bambina era corsa in terrazza a guardare il mare. Verso la spiaggia il mare era celeste, ma verso il porto era così abbagliante il sole che faceva male agli occhi. Rimase un bel pezzo a fissarlo, incantata, e quando si voltò per tornare indietro quasi non ci vedeva più: fra le ante azzurre della porta-finestra la camera sembrava nera. Attraversò l’anticamera e aprì la porta dello studio: lì le finestre erano chiuse e c’era un’ombra profonda. Ma la bambina aveva gli occhi abbagliati dal sole e quell’ombra le sembrò tutta rosa come il sangue. Appoggiati qua e là e appesi alla parete c’erano i quadri che il papà aveva dipinto l’anno prima: sembravano illuminati di luci leggere. Era bello quello studio. C’era l’odore salato del mare e insieme gli odori della vernice, dell’acquaragia, dei colori ad olio, i buoni odori dei quadri. Attraversò lo studio ed entrò nella sala da pranzo. Qualcuno aveva spalancato la finestra sul porto e la stanza era piena di luce. I fiori e le foglie dei rampicanti intorno alla finestra sembravano trasparenti. Nel porto c’erano delle barche da pesca con dei lunghi alberi che dondolavano lenti, come delle dita che facevano no... no... Nell’acqua chiara parevano rosse. Si appoggiò al balconcino e guardò fuori. Mentre fissava il faro bianco in fondo al porto sentì gli strilli di una schiera di bambini che correvano sul lungomare. Erano i suoi amici. Pinin Carpi, Le finestre del sole, Vallardi.
SOTTOLINEA nel testo le parole che descrivono ciascun ambiente e poi DESCRIVI anche tu un ambiente della tua casa. Leggere e analizzare il testo. Produrre un testo descrittivo.
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CON I TESTI DESCRITTIVI
TIPO AL BAR
Apparve sulla porta del bar un uomo grande e grosso con una lunga chioma bionda, occhiali da mosca e giacca di pelle marrone con un’aquila apache di perline ricamata sulla schiena… (continua tu a descrivere il tipo un po’ volgare che vuol farsi notare) Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via, Mondadori. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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GALLINA
A zampe unite salta dal pollaio appena le aprono la porta. Abbagliata dalla luce, muove qualche passo incerto nel cortile. Prima di tutto vede il mucchietto di cenere dove ha l’abitudine di voltolarsi ogni mattina. Vi si rotola, vi si immerge e, sbattendo le ali, gonfia le piume. Poi va a bere nella scodella che l’ultima pioggia ha riempito. Beve a sorsettini e rizza il collo, in equilibrio sul bordo del recipiente. (continua la descrizione usando principalmente i dati di movimento) J. Renard, Storie naturali, Einaudi. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
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Completare testi descrittivi.
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CON I TESTI DESCRITTIVI
CANTINA
I due fratelli scesero con cautela in cantina. La lampadina rischiarava ben poco, così scrutarono con la torcia ogni angolo buio. Tenendo la torcia vicino al pavimento scoprirono le tracce che passavano sotto un vecchio tavolo impolverato e giungevano fino ad una vecchia credenza. (continua la descrizione e, utilizzando opportunamente i dati sensoriali, connota la confusione e lo spavento dei due fratellini nello scoprire un innocuo topolino) Rosa Dattolico .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
CREPUSCOLO
Era ormai il crepuscolo. Giù nella vallata il pioppo non si distingueva più bene, era solo una macchia chiara tra lo scuro dei campi. Al di là la vista spaziava sulle successive ondulazioni del terreno, quali nude, quali coperte di bosco; qualche lume brillava fioco… (continua la descrizione organizzata per piani) Carlo Cassola, La ragazza di Bube, Einaudi. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Completare testi descrittivi.
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ESERCIZI
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CON LA FANTASIA
STORIA
Un sonno agitato È stata una notte agitatissima; uno strano omettino verdognolo si è intrufolato nei miei pensieri ed è rimasto a tormentarmi per tutta la notte. Aveva il naso a forma di trombetta, il labbro impiastricciato di ragù e masticava rumorosamente degli spaghetti. Ad un tratto dagli angoli della bocca ne sono scivolati due: erano lunghi come cordicelle e spaventosamente incandescenti. Il corpicino dell’ometto era ricoperto di squame e mandava strani bagliori, mentre le gambine scricchiolavano lievemente. - Mi chiamo Cric - mi ha detto tirandomi i lobi delle orecchie, - e quel tipetto laggiù è mio fratello. - Ma è un bruchino! - ho esclamato. - Bruchino sarà tuo padre, io sono Tim - ha esclamato il vermiciattolo ingigantendosi spaventosamente. Dopo pochi minuti ho avvertito uno strano formicolio: la pelle mi era diventata verde a righe gialle mentre il naso, allungandosi, si era adornato di fiori e di foglie. - Ora sei dei nostri - mi hanno detto i due strani fratellini facendomi salire sulla loro navicella spaziale. Arriveremo sul pianeta dei «Nasi strani» tra meno di un nanosecondo e lì ti battezzeremo col nome di «Naso Fiorito» e, dopo una solenne cerimonia, ti pianteremo il naso. (continua...)
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CON LA FANTASIA
A quel punto ho incominciato a piangere, gridavo disperatamente seminando strane lacrime colorate che improvvisamente esplodevano come i botti di capodanno. Ecco perché mi sono svegliato in un bagno di sudore col cuore che mi tamburellava forte in petto, tanto ero spaventato. - Ho sognato Cric e Tim - ho detto alla mamma mentre inzuppavo i biscotti nel caffellatte. - Scommetto che sono i tuoi nuovi compagni di scuola - è intervenuto il babbo. Io guardandolo ho fatto cenno di sì con la testa. Rosa Dattolico
RACCONTA anche tu un sogno popolato da personaggi fantastici.
P ERSONE Gli abitanti della Luna Gli abitanti della Luna hanno a ciascuna mano un dito, col quale eseguono qualsiasi lavoro molto meglio di quel che facciamo noi col nostro pollice e le altre quattro dita. Portano la testa sotto il braccio destro, e quando vanno in viaggio o hanno da eseguire qualche lavoro che richiede molto movimento la lasciano generalmente a casa. Rudolf E. Raspe
(Continua a descrivere le strane abitudini degli abitanti della Luna) Gli abitanti della Luna possono togliersi e rimettersi il naso e gli occhi…. Produrre testi fantastici.
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CON LA FANTASIA
ANIMALI LEGGI e COMPLETA. Il tachibum è un piccolo e buffo animale peloso che vive nei boschi e precisamente tra i rami dell’albero di Nonsoché. Non ama dormire ma solo mangiare. Si ciba di numeri scritti sui fogli di carta da pacchi, e di strani congiuntivi fatti bollire lentamente nel brodo di triglie surgelate. Il tachibum non sopporta i condizionali, né fritti e neppure grigliati; se per distrazione ne ingerisce uno il povero tachibum strabuzza gli occhi e cade a terra morto stecchito. Rosa Dattolico
(Continua a descrivere i comportamenti di questo animale durante le stagioni.)
L UOGHI Il paese di carta C’era una volta un paese di carta. Le montagne erano carta da pacchi. Le case erano scatole di dizionari. C’era la scuola con le pareti a quadretti o a righe. E. Fortis de Heronimis
CONTINUA tu. DOMANDE GUIDA. Com’erano le strade? E i giardini? Come si comportava la gente che viveva nel paese di carta? Che cosa accadde un giorno?
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Produrre testi fantastici.
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TESTO POETICO
Per dare vivacità alla poesia i poeti usano le similitudini e le personificazioni. La similitudine è il confronto fra due immagini simili. La personificazione attribuisce agli oggetti, agli animali o ai fenomeni della natura pensieri, sentimenti, parole, azioni proprie di una persona. Il gufo Lascia la sua meditazione, pulisce gli occhiali e sospira. Una lucciola rotola giù dal monte, e una stella cade. Il gufo batte le ali e riprende a meditare. Federico Garcia Lorca, Lamento per Ignazio, Guanda.
Nella poesia ci sono alcune personificazioni. Quali?
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Il fiume Il fiume di sera è immobile e liscio; i colori del maggio si aprono tutti. Un’onda improvvisa si porta via la luna; e l’acqua di marea arriva col suo carico di stelle. da: Yang Ti, Sulla spiaggia dei mondi, CEM.
RISPONDI. Che sensazione suscita in te questa poesia?
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Prova ad esprimere con pochi versi una tua impressione di fronte a un fiume. Conoscere la funzione delle figure retoriche: la personificazione. Leggere e produrre testi poetici.
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TESTO POETICO
La metafora è una forma di linguaggio figurato: crea con le parole immagini poetiche: è una specie di similitudine senza le espressioni come…, sembra…, simile a. Nella poesia ci sono quattro metafore. SOTTOLINEALE. Nevicata Cadono giù dal cielo i fiocchi della neve così soffice e lieve. Sono fiori senza stelo, sono d’angeli piume. In questo bianco lume cadono e danno un velo di silenziosa pace. Nel mondo tutto tace. G. Fanciulli
RISPONDI. Che cosa hanno in comune i fiocchi di neve con i fiori e le piume? .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Il cuore dell’estate È il mattino pieno di tempesta nel cuore dell’estate. Come bianchi fazzoletti d’addio viaggiano le nubi, il vento le scuote con le sue mani vaganti. P. Neruda, Poesie, Nuova Accademia
Nella poesia c’è una similitudine. SOTTOLINEALA, poi RAPPRESENTA la poesia con un disegno.
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Conoscere la funzione delle figure retoriche: la metafora.
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TESTO INFORMATIVO
MONDO DELLE PIANTE
LEGGI e RIELABORA oralmente. Le piante presentano caratteristiche di adattamento all’ambiente in cui vivono. In alta montagna le piante crescono a ciuffi isolati, perché essendo il terreno poco profondo e scarso ogni pianta deve espandere le sue radici in cerca di cibo e di umidità; quelle grasse, invece, hanno sviluppato una fitta peluria per difendersi dal freddo. Nel deserto piove molto raramente; il suolo di sabbia o di rocce è arido, perciò le piante hanno trasformato le loro foglie in spine per evitare la perdita dell’acqua che conservano nel loro fusto verde. La piante si muovono. I girasoli ruotano durante tutto il giorno in modo da catturare il Sole e assorbire il più possibile i suoi raggi. Le margherite di prato per difendersi dal freddo della notte ogni sera si chiudono, per riaprirsi al mattino e raccogliere la luce e il calore del Sole. Ci sono piante che hanno sistemi di difesa per non essere divorate dagli erbivori. I cardi hanno spine che tengono lontani gli animali erbivori. le ortiche, invece, sono ricche di sostanze che provocano bruciore. Ci sono piante che cercano di sopravvivere perdendo le foglie. Con l’arrivo dell’inverno rallentano la loro crescita e racchiudono nelle gemme ciò che serve per i nuovi rami, le nuove foglie e i nuovi fiori che sbocceranno in primavera. Ci sono poi piante che non perdono mai le foglie: sono le piante sempreverdi. Dopo la lettura del testo RICERCA e SCRIVI le informazioni su alcune piante che ti interessano particolarmente. Comprendere e produrre un testo informativo.
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TESTO INFORMATIVO
REGINA DELLE ERBE : LA CAMOMILLA
La camomilla è una pianta che cresce a ciuffi, con i fiori simili alle margherite. Cresce spontaneamente, cioè senza bisogno di essere coltivata, in Europa e in Asia. Esistono molte specie di questa pianta: in Italia è diffusissima quella chiamata Matricaria chamomilla. Viene giustamente definita «regina delle erbe»; si usa per fare infusi e decotti: si fanno cioè delle bevande in cui sono stati lasciati i fiori in infusione, proprio come si fa il tè. Si possono fare anche impacchi, colliri (gocce per gli occhi), colluttori (per sciacquare la bocca e la gola). La camomilla serve da calmante, quando non si dorme bene, o quando si è nervosi. Unita ad altre sostanze, sembra che serva a schiarire i capelli. Inoltre, pare che un mazzetto di fiori di camomilla tenga lontane le api. I fiori secchi di camomilla, messi tra la biancheria, tengono lontane le tarme e altri insetti. Anticamente i fiori e le erbe venivano usati per trasmettere dei messaggi. Se una donna offriva dei fiori di camomilla, il gesto significava: ti amo sempre più! Testi più, Editrice La Scuola.
RISPONDI. Dove cresce la camomilla?
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Come si usa?
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Quando si usa?
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Leggere e comprendere le informazioni del testo.
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DESCRIZIONE
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OGGETTIVA
Il gufo Il gufo ha abitudini notturne. La testa è grande, fornita di ciuffi auricolari di penne lunghe ed erettili, le piume della faccia formano un grande disco intorno agli occhi, peraltro grandi e adattati alla vita notturna. Il gufo possiede zampe robuste e dita munite di unghie grandi e ricurve, ad artiglio. Il becco è corto, robusto e ricurvo verso il basso, dove si aprono le narici. È un uccello di dimensioni notevoli, il piumaggio molto folto è giallo fulvo ed è tutto variegato da grandi macchie e da numerosi disegni a zig-zag quasi neri; la gola e il petto sono bianchi, mentre le ali e la coda sono marcate di chiazze giallastre e brunastre. Il gufo, nonostante le sue dimensioni, è agile e silenzioso quando si precipita sulle prede, costituite da scoiattoli, lepri, conigli e corvi; ma non teme di assalire animali come volpi, caprioli e fagiani. Il gufo appare crudele con le sue prede, ma affettuoso con la sua compagna; l’aiuta a costruire il nido e a curare i piccoli dopo la loro nascita. COMPLETA lo schema. abitudini
aspetto
nutrimento
comportamenti
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Leggere e comprendere le informazioni del testo.
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DESCRIZIONE
LA
OGGETTIVA
CRONACA
Ladro finisce al fresco... due volte Sesto S. Giovanni. Si era nascosto nel frigorifero del panificio, dove stava cercando di
rubare,
per
sfuggire
ai
poliziotti.
Scoperto, è stato arrestato per furto con scasso ed è finito in carcere. L’altra notte, verso le due, G.Z., 26 anni, era riuscito a scassinare la saracinesca di un panificio di via Oslavia a Sesto San Giovanni e a penetrare nel negozio. Il ladro, mentre si aggirava tra torte e scatole di biscotti, si è accorto dell’arrivo del proprietario (il pane si fa di notte). Disorientato, ha così deciso di rifugiarsi nel frigorifero della bottega. Un nascondiglio che però non ha funzionato. Il panettiere, accortosi dello scasso, ha chiamato i poliziotti, che durante la perquisizione hanno aperto il refrigeratore. Il ladro era proprio lì, infreddolito, ma poco dopo gli è toccato finire di nuovo… al fresco! (in: Il Giorno)
RISPONDI. Di chi si parla? Che cosa è accaduto? Dove? COSTRUISCI un articolo di cronaca su un episodio che ti è accaduto o di cui sei a conoscenza usando le 5 domande: chi? che cosa? quando? dove? perché?
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Leggere e comprendere il testo. Produrre una cronaca.
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TESTO PRAGMATICO
ZANZARA TIGRE
La zanzara tigre, originaria dell’Asia orientale, è giunta in Italia nel 1990 dagli USA con il commercio di copertoni d’auto usati. Ha dimensioni simili alla comune zanzara. Si è diffusa nelle nostre città, trovando ambienti favorevoli al proprio sviluppo. Per riprodursi è in grado di sfruttare anche i più piccoli ristagni d’acqua che si formano in qualsiasi recipiente all’aperto. Nelle zone d’origine trasmette virus di malattie che nelle nostre zone non esistono. Da noi, il guaio maggiore è dato dalle punture fastidiose e dal fatto che è attiva durante le ore del giorno. Come proteggersi? 1. Non abbandonare in giardino secchi, annaffiatoi, vasi, sottovasi, giocattoli o qualsiasi altro oggetto in grado di trattenere l’acqua piovana. 2. Introdurre del filo di rame (10-20 grammi di filo elettrico spelato) nei sottovasi. Il rame impedisce lo sviluppo delle larve delle zanzare. 3. Svuotare e pulire ogni settimana i sottovasi e le vaschette di condensa dei condizionatori. 4. Durante la stagione invernale, pulire con cura tutti i contenitori non rimuovibili per eliminare le uova di zanzara che si schiuderebbero a primavera. 5. Proteggere nell’orto le vasche e i bidoni contenenti acqua, coprendoli con reticelle, zanzariere o con teli impermeabili. 6. Pulire con frequenza fontane e vasche dai detriti e introdurre, se possibile, pesci rossi che si nutrono di larve di zanzara. 7. Controllare che tombini, condutture e grondaie non siano intasati e che non si formino ristagni d’acqua. (Comune di Brescia, settore Ambiente ed Ecologia)
Il testo si può dividere in due parti. Quali informazioni sono contenute nella prima parte? Che cosa contiene la seconda parte? SCRIVI anche tu un regolamento per tenere in ordine la soffitta. Leggere e comprendere il testo. Produrre un testo pragmatico.
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TESTO PRAGMATICO
COSA PREFERIRE
Ma che cosa mangiare al posto delle merendine industriali? Che domanda! Semplicissimo: normali merende fatte in casa. Possiamo scegliere la più appetitosa: pane, burro e marmellata, o pane e miele; una torta di mele o di pere, una crostata, un frullato di frutta, una buona macedonia con frutta di stagione… Non ci sarà la pubblicità, non ci sarà il regalino, non ci saranno i punti per il concorso a premi, non ci sarà nemmeno la confezione colorata e decorata, con tanta carta e tanta plastica. Ma godremo di buona salute e avremo fatto di testa nostra: che soddisfazione! “Popotus”, anno V, n.416
RISPONDI. Qual è l’argomento di questo articolo?
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Quale tesi espone chi l’ha scritto?
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Con quali argomenti egli sostiene la sua tesi?
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SCRIVI anche tu un testo argomentativo: devi convincere un amico che i compiti per le vacanze sono indispensabili.
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Comprendere e produrre un testo argomentativo persuasivo.