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Centro di Ricerca Didattica ARDEA EDITRICE Coordinato da Antonio Riccio
discipline
• CLIL • STEM • COMPITI DI REALTÀ
STORIA ARDEA
LIBRO + Quaderno delle attività
LIBRO DIGITALE
LIBRO ACCESSIBILE
IMPARARE FACENDO
IMPARARE INSIEME
DIDATTICA INCLUSIVA
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
INDICE IL VIAGGIO CONTINUA 4
STEM Storia & Tecnologia La tecnologia nella ricerca archeologica
NELL’ANTICA GRECIA 8 9 10 12 13 14 16 17 18 20 21 22 23 24 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36
La civiltà GRECA La nascita della polis
Viaggio... nella polis greca Atene e la democrazia
Cittadinanza & Costituzione Democrazie antiche e moderne Sparta e l’oligarchia Risorse e attività Le colonie greche Le guerre contro i Persiani La decadenza delle poleis greche La religione Il tempio greco Leggo le FONTI ·Le Olimpiadi La cultura greca
Dalla SINTESI... ... alla MAPPA
I MACEDONI e L’ELLENISMO Alessandro Magno L’organizzazione dell’Impero La civiltà ellenistica Alessandria d’Egitto L’arte ellenistica
Dalla SINTESI... ... alla MAPPA VERIFICA DELLE COMPETENZE
NELL’ANTICA ITALIA 40 42
Gli antichi abitanti dell’ITALIA
44 45 46 47
La civiltà degli ETRUSCHI
48 49 50 51 52 53 54
Popolazioni dell’Italia centro-meridionale Territorio, risorse e attività Le città etrusche STEM Storia & Tecnologia L’arco e la volta La lavorazione dei metalli La religione Le città dei morti Leggo le FONTI ·La necropoli di Tarquinia La vita quotidiana
Dalla SINTESI... ... alla MAPPA VERIFICA DELLE COMPETENZE
NELL’ANTICA ROMA 58 59 60
Dalle ORIGINI alla REPUBBLICA
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Cittadinanza & Costituzione
62 63 64 65 66 67 68 70 72 74 75 76 77 80 81 82
Dalla SINTESI... ... alla MAPPA VERIFICA DELLE COMPETENZE
La Monarchia La Repubblica La Repubblica italiana La società I plebei si ribellano Le conquiste dei plebei La famiglia patriarcale Le attività dei Romani La religione Roma conquista l’Italia Roma conquista il Mediterraneo L’esercito romano L’organizzazione dei territori La crisi della Repubblica Giulio Cesare I cambiamenti nella società romana
AGENDA 2030
84 85 86
L’IMPERO
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STEM Storia & Tecnologia Strade e acquedotti
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Viaggio... nella Roma imperiale
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Cittadinanza attiva
L’organizzazione dell’Impero L’economia dell’Impero
Le abitazioni romane Leggo le FONTI ·Pompei, cronaca di un’eruzione La rinascita di Pompei
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Brescia, una città di provincia I successori di Augusto Il Cristianesimo Le persecuzioni dei cristiani
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Cittadinanza & Costituzione
100 102 104 105 106
Dalla SINTESI... ... alla MAPPA VERIFICA DELLE COMPETENZE
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La libertà di culto I barbari La crisi dell’Impero
Compito di realtà
AGENDA 2030
IL VIAGGIO CONTINUA L’anno scorso hai viaggiato attraverso il tempo e lo spazio per scoprire le prime civiltà, nate lungo i grandi fiumi e le coste del Mediterraneo. Nel IV millennio a.C. sorsero, quasi contemporaneamente, le civiltà mesopotamiche dei Sumeri e dei Babilonesi, e quella degli Egizi. Pochi secoli dopo, nel lontano Oriente, si svilupparono la civiltà cinese e quella indiana. Nel II millennio a.C., poi, nacquero le civiltà di Ebrei, Fenici, Cretesi e Micenei. Porta dei Leoni.
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Palazzo di Cnosso.
POPOLI INDOEUROPEI
GERMANI
DORI
CELTI
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ITTITI ARII
ACHEI ASSIRI
POPOLI ITALICI
8 MICENEI
7
FENICI
CRETESI
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EGIZI
2
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Piramidi di Giza.
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POPOLI MESOPOTAMICI
EBREI
4 CIVILTÀ DELL’INDO
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Torah.
Gli Indoeuropei
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Porta di Ishtar.
CIVILTÀ CINESE
Mentre fiorivano le civiltà più antiche, nelle steppe asiatiche vivevano popoli di pastori nomadi, che si sparsero in India e in Europa: per questo gli storici li hanno chiamati Indoeuropei. Essi erano fabbri abilissimi e conoscevano la tecnica di lavorazione del ferro, che permetteva di realizzare armi molto più robuste di quelle in bronzo. Dal II millennio a.C. alcuni gruppi indoeuropei cominciarono a spostarsi a sud, dove diedero vita alle civiltà degli Ittiti e degli Assiri, che hai incontrato lo scorso anno; altri si diressero a ovest, verso l’Europa centrale, la Grecia e l’Italia. Dalla fusione della cultura indoeuropea con quella delle genti locali, si svilupparono le grandi civiltà del I millennio a.C. che studierai quest’anno.
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3
4
Esercito di terracotta.
Leggo la carta
Sigillo della civiltà dell’Indo.
e imparo
Osserva la carta e le fonti iconografiche: con l’aiuto dei numeri spiega a voce a quali civiltà fanno riferimento le fotografie che vedi in queste pagine. Spiega anche quale aspetto della civiltà rappresentano. 6
Nave fenicia.
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STEM
La tecnologia nella ricerca archeologica Negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico ha avuto un impatto importante nella ricerca archeologica. L’utilizzo di nuovi strumenti, infatti, permette di rendere le ricerche sempre più produttive ed efficaci.
Strumenti di ricerca sul campo I droni sono velivoli comandati a distanza, che permettono di osservare dall’alto vaste aree, alla ricerca di tracce di insediamenti, e di determinare posizione e dimensioni dei ritrovamenti. Sono chiamati anche APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) o, in lingua inglese, UAV (Unmanned Aerial Vehicle).
I georadar (GPR, Ground Penetrating Radar) consentono di individuare la presenza di reperti sottoterra. Essi emettono onde che raggiungono il sottosuolo: se le onde “rimbalzano”, cioè tornano indietro, è probabile che ci sia un oggetto sotterrato. Questo strumento rende la ricerca più efficiente, poiché permette di scavare solo dove è realmente presente un reperto.
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I robot telecomandati sono utilizzati per esplorare ambienti difficilmente accessibili all’uomo, come cunicoli, antri, grotte. Sono provvisti di videocamere per filmare, possono avere forme diverse a seconda delle necessità e possono essere dotati di cingoli per muoversi su ogni tipo di superficie.
Storia & Tecnologia Una fotografia degli scavi di Pompei scattata da un drone.
Ricostruzioni in 3D La computer grafica, o grafica digitale, permette di manipolare immagini e filmati per ottenere particolari risultati visivi, come ricostruzioni di oggetti in 3D. In questo modo, partendo da alcuni reperti e basandosi sullo studio approfondito delle fonti, è possibile ricreare scenari ambientali di epoche passate e collocare i reperti nel proprio contesto storico. Anche siti archeologici e musei, con tanto di reperti, possono essere ricostruiti in 3D e visionati a distanza dagli appassionati. Queste rappresentazioni, per la loro bellezza e suggestione, stimolano l’interesse per l’archeologia e sono in grado di raggiungere un pubblico molto vasto.
I sistemi informativi computerizzati Consentono di acquisire e memorizzare un’enorme quantità di informazioni provenienti dai siti archeologici. Grazie a questi sistemi, le varie informazioni possono essere subito comunicate, inserite in database e messe a disposizione degli studiosi, creando una rete di contatto tra i ricercatori di ogni parte del mondo. Tutto ciò è di grande aiuto per la ricerca, poiché permette di condividere più velocemente informazioni e contributi della comunità scientifica.
Con i tuoi compagni e con l’aiuto dell’insegnante, svolgi le seguenti ricerche e attività. 1. Inserisci in un motore di ricerca le parole DRONE ARCHEOLOGICO: scopri i molti esempi di uso di un drone.
2. Vai sulla pagina YouTube di National Geographic e inserisci la parola DRONE: potrai visionare diversi video con droni in azione.
3. I droni non sono usati solo in ambito archeologico: fai una ricerca più approfondita sui loro diversi utilizzi e discutine in classe con i tuoi compagni e l’insegnante.
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NELL’ANTICA
GRECIA La Grecia si trova nella parte meridionale della penisola balcanica e comprende le numerose isole del Mar Egeo fino a Creta. Una grande catena montuosa attraversa il territorio da nord a sud, mentre lungo la costa, allo sbocco delle valli, ci sono alcune piccole pianure coltivabili. La risorsa principale è il mare, pescoso e facile da attraversare per raggiungere le terre vicine. A partire dal II millennio a.C., in Grecia si svilupparono quattro grandi civiltà: quella minoica sull’isola di Creta; quella micenea nel Peloponneso; quella greca classica e quella ellenistica. Tutte le civiltà della Grecia furono caratterizzate dalla presenza di numerose città che non si unirono mai in un unico Stato: a causa della loro rivalità e delle guerre interne, finirono per diventare preda dei popoli invasori.
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CLIL Grecia Greece Democrazia Democracy Arte Art Teatro Theater Guerra War
Sull’isola di Creta All’inizio del II millennio a.C., a Creta nacque una civiltà governata dal leggendario re Minosse. Era fondata sul commercio e caratterizzata da città-palazzo: la città più importante era Cnosso.
In Grecia Sempre nel II millennio a.C. nel Peloponneso sorsero città fortificate governate da re guerrieri che diedero vita a un’importante civiltà. La città più importante era Micene. Dall’incontro dei Micenei con i Dori, nell’VIII secolo a.C., fiorì la grande civiltà greca. Ad Atene nacque una nuova forma di governo, la democrazia. I Greci diedero grande sviluppo alle arti e alle scienze e ancora oggi le loro opere fanno parte della nostra cultura.
Dalla Macedonia all’Oriente Nel IV secolo a.C. Alessandro Magno, re della Macedonia, conquistò la Grecia e i territori dell’Impero persiano formando un vasto impero. Fondò città che portavano il suo nome, tra cui Alessandria d’Egitto. Dalla fusione della civiltà greca con quelle orientali nacque la civiltà ellenistica.
Grecia Impero di Alessandro Magno
Espongo
e imparo
Leggi i testi e ripeti i concetti principali con l’aiuto delle parole chiave. Quale civiltà non fu caratterizzata dalla presenza di un re?
Quando Cretesi Micenei Greci Macedoni Ellenismo
2000 a.C.
1500 a.C.
1000 a.C.
500 a.C.
Nascita di Cristo
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Storia
Dove
La civiltà GRECA
Traci a Macedonia
Epiro Tessaglia
Le origini
G Olimpia
Mar Ionio
R
E
C
Mileto
Sparta
Isole Cicladi
ad
i
Rodi
Dori
1000 a.C.
Ceramica del IX secolo a.C. I disegni testimoniano l’uso del cavallo e del carro da guerra.
Civiltà greca
500 a.C.
Nascita di Cristo
Osserva la linea del tempo e completa. A partire dal 2000 a.C. giunsero nel territorio della Grecia ................................................................................................................................... La civiltà micenea ebbe fine nel ............................................................. con l’invasione dei .............................................................
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or
Creta
e imparo
La civiltà greca ebbe origine nell’......................................................
Sp
Leggo la linea del tempo
1500 a.C.
Efeso
le
2000 a.C.
A n ato l i a
Atene
Peloponneso
Quando
2500 a.C.
A
Mar Tebe Attica Egeo Corinto
Mar Mediterraneo L’arrivo dei Dori segnò la fine della civiltà micenea. Le città furono in gran parte distrutte e i loro abitanti si dispersero nelle campagne, praticando la pastorizia e l’agricoltura. Le popolazioni che abitavano lungo le coste dell’Egeo (in gran parte Ioni ed Eoli) scapparono verso le isole e le coste dell’Anatolia, l’attuale Turchia. Cessarono i commerci e si perse l’uso della scrittura. Col tempo, la cultura dei Dori si fuse con quella delle genti locali e da questo incontro nell’VIII secolo a.C. ebbe origine la civiltà greca. Lentamente, ricominciarono anche i rapporti con i popoli del Mediterraneo e in particolare con i Fenici, da cui i Greci impararono l’uso della scrittura alfabetica.
Eoli - Ioni - Micenei
I
Iso
I primi abitanti della Grecia furono i Pelasgi, ma nel II millennio a.C. alcune popolazioni indoeuropee si stabilirono in diverse zone del territorio: i gruppi più numerosi erano quelli di Eoli, Ioni e Achei (conosciuti come Micenei). Intorno al 1200 a.C. si aggiunsero i Dori, che erano pastori e guerrieri e usavano armi in ferro e carri da guerra.
La civiltà greca
La polis
La nascita della polis a
di
I Dori erano organizzati in villaggi, ciascuno governato dal guerriero più valoroso, che era anche il proprietario di molte terre, bestiame e schiavi. I villaggi che sorgevano nella stessa regione avevano luoghi di culto comuni, dove la popolazione si ritrovava per celebrare feste, scambiare prodotti e prendere decisioni sulle questioni più importanti. Verso il IX secolo a.C., alcuni villaggi si fusero tra loro e diedero origine a nuove città. Nell’VIII secolo a.C. in tutto il territorio greco si svilupparono città-stato indipendenti, chiamate poleis (al singolare polis), che erano governate dai capi dei villaggi da cui avevano avuto origine. Questo tipo di governo viene definito dagli storici oligarchia, cioè governo di pochi. La maggior parte delle poleis conservò nel tempo l’organizzazione oligarchica, mentre in alcune di esse il popolo (demos) diede vita alle prime forme di democrazia, che vedremo meglio nelle prossime pagine. Tra le poleis più importanti vi furono Sparta, Atene e Tebe. Benché divisi in città-stato, i Greci formarono un unico popolo: parlavano la stessa lingua, credevano negli stessi dèi e avevano le stesse tradizioni.
L’oracolo di Apollo a Delfi è uno dei più antichi santuari dei popoli greci. Probabilmente esisteva già al tempo dei Micenei.
Polis : parola greca che indicava sia
la città sia la comunità che la abitava. L’acropoli di Atene con il Partenone.
Oggi La Grecia oggi è una Repubblica di 10 milioni di abitanti e fa parte dell’Unione europea. Nonostante la crisi economica che ha vissuto negli ultimi anni, può sempre contare su importanti risorse come l’agricoltura, la pesca e soprattutto il turismo. La Grecia è infatti famosa in tutto il mondo per i siti archeologici, per la bellezza delle coste e delle numerose isole. La capitale è Atene, una città in cui la modernità si mescola con l’antichità testimoniando la grandezza dell’antica polis di epoca classica. Sulla collina dell’acropoli sono visibili i resti del Partenone, il maestoso tempio dedicato alla dea Atena. Inoltre, importanti musei conservano vasi, gioielli e sculture del passato.
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p. 2
BULGARIA ITALIA GRECIA
TURCHIA Atene
CRETA
LIBIA
SIRIA CIPRO
EGITTO
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Viaggio...
nella POLIS GRECA
La polis comprendeva anche la chora, cioè la campagna situata al di là delle mura, formata da pascoli e campi coltivati.
Se la città si trovava vicino alla costa aveva un porto usato per il commercio. Il più importante era quello di Atene, chiamato Porto del Pireo.
Come tutte le città-stato dell’antichità, la polis greca era formata dalla città vera e propria e dalla campagna circostante (chora). La struttura ricordava ancora la città micenea: aveva una parte alta (acropoli), dove sorgevano gli edifici più importanti, e una parte bassa (astu), dove i cittadini svolgevano tutte le loro attività. La polis, però, era molto diversa dalla città micenea: l’acropoli, infatti, non era dominata dal palazzo del re, ma dai templi degli dèi che proteggevano la città. Nella città bassa sorgevano case e botteghe, costruite intorno all’agorà, la piazza in cui i cittadini si riunivano per prendere decisioni.
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Il teatro era costruito all’aperto, di solito sul lato della collina su cui sorgeva l’acropoli. Era considerato un luogo importante per l’educazione dei cittadini.
I templi di grandi dimensioni erano ornati con colonne e statue.
I Greci consideravano importante l’attività fisica e non potevano mancare i luoghi per le attività sportive, come lo stadio e il ginnasio (palestra). L’acropoli era collegata all’agorà da una strada lungo la quale, durante le feste religiose, si svolgevano le processioni.
Intorno all’agorà c’erano i portici per camminare e discutere, i palazzi del governo e il tribunale. Nella piazza ogni giorno si teneva il mercato dove gli abitanti delle campagne mettevano in vendita i loro prodotti.
Confronto
e imparo
Rileggi la descrizione della polis greca e spiega che cosa la distingue da una città micenea.
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Storia
Nell’antica Grecia
Atene e la democrazia La città di Atene sorge nell’Attica, una penisola situata a nord-est del Peloponneso. Intorno all’VIII secolo a.C. era già una città ricca e potente, che controllava un porto fiorente e una fertile pianura. Il potere era in mano a un gruppo di aristocratici, che erano gli esponenti delle famiglie più importanti e governavano secondo i propri interessi. Verso la fine del VI secolo a.C., il popolo si ribellò a questa situazione e ottenne il diritto di partecipare al governo della città. Nasceva così la democrazia, una nuova forma di governo in cui tutti i cittadini potevano esprimere la propria opinione e votare le leggi.
Democrazia : deriva
dalle parole greche demos (popolo) e kratos (potere) e indica una forma di governo in cui il potere decisionale è nelle mani del popolo.
La società ateniese Gli abitanti di Atene erano divisi in tre categorie: i cittadini e i meteci, che erano uomini liberi, e gli schiavi. I cittadini avevano il diritto e il dovere di partecipare all’assemblea, chiamata ecclesìa, in cui si stabilivano le leggi e si eleggevano gli arconti, che amministravano la giustizia, e gli strateghi, che comandavano l’esercito. Inoltre, avevano il dovere di difendere la città secondo le proprie possibilità. Per essere cittadini era necessario essere maschi, adulti e figli di altri cittadini. Le donne e i bambini non avevano diritti. I meteci erano gli stranieri che vivevano e lavoravano in città. Per avere il diritto di soggiornare ad Atene ed esercitare la propria attività, dovevano pagare una tassa. Erano tutelati dalle leggi ma, a differenza dei cittadini, non potevano possedere terre o case, né partecipare alla vita politica. Gli schiavi, molto numerosi, non avevano alcun diritto.
t od o Me
e imparo
di
Schematizzo
Su questo coccio di terracotta, detto ostrakon, i cittadini di Atene potevano scrivere il nome di una persona che volevano allontanare dalla città perché ritenuta pericolosa per la democrazia (ostracismo).
STUDIO
Completa lo schema con le informazioni relative alla società ateniese.
...................................................................................................................
liberi ...................................................................................................................
Gli Ateniesi ...................................................................................................................
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privi di diritti
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Democrazie antiche e moderne
Cittadinanza & Costituzione
Oggi molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia, sono Stati democratici. Tra le democrazie moderne e quelle antiche ci sono tuttavia significative differenze. • La democrazia ateniese era diretta, quella italiana è indiretta. Ad Atene tutti coloro che ne avevano il diritto partecipavano all’assemblea e votavano direttamente le proposte politiche. In Italia, invece, i cittadini eleggono i propri rappresentanti a cui si affidano per le decisioni politiche. Gli Stati moderni, infatti, comprendono decine di milioni di persone, e sarebbe impossibile esercitare la democrazia in maniera diretta. • Nell’antichità le persone non erano considerate uguali fra loro: c’erano uomini liberi e schiavi e i ricchi godevano di privilegi che i poveri non avevano. Ad Atene, per esempio, potevano votare solo i cittadini maschi, liberi e nati nella città. Oggi tutti, uomini e donne, ricchi e poveri, hanno pari diritti e possono partecipare alla vita politica quando diventano maggiorenni. Il voto esteso a tutti i cittadini, definito a suffragio universale, è una conquista abbastanza recente: in Italia, per esempio, le donne possono votare soltanto dal 1946.
Il 2 giugno del 1946 tutti i cittadini italiani, comprese le donne, votarono per scegliere tra Monarchia e Repubblica. Vinse la Repubblica.
Leggi le frasi nei riquadri: ripassa la cornice in rosso se il concetto espresso si riferisce a una democrazia moderna; ripassa la cornice in verde se il concetto espresso rimanda all’antica democrazia ateniese. Le persone hanno pari diritti.
Tutti i cittadini partecipano all’assemblea e prendono decisioni.
Possono votare solo i cittadini maschi, liberi e nati nella città.
Le donne non possono votare.
Leggi l’articolo 48 della nostra Costituzione sul diritto di voto. Secondo te, in Italia, sarebbe possibile la pratica ateniese dell’ostracismo? Parlane con i compagni e l’insegnante.
I cittadini eleggono rappresentanti a cui spettano le decisioni. Tutti possono votare appena diventano maggiorenni.
Art. 48 Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. [...]
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Storia
Nell’antica Grecia
Sparta e l’oligarchia Sparta fu fondata dai Dori nel X secolo a.C. in un’area montuosa del Peloponneso. La città aveva un governo oligarchico formato da: • due re, che avevano il compito di guidare l’esercito in guerra; • la gherusia, cioè l’assemblea degli anziani, che prendeva tutte le decisioni più importanti; • l’apella, cioè l’assemblea dei cittadini, che approvava o respingeva le decisioni della gherusia; • gli efori, che controllavano l’attuazione delle decisioni prese dalle due assemblee.
Resti dell’antica Sparta.
La società spartana
Soldato spartano.
A Sparta la popolazione era divisa in tre classi sociali chiuse: gli spartiati e i perieci, che erano uomini liberi, e gli iloti. Gli spartiati erano i discendenti degli antichi Dori. Dedicavano la loro vita alle attività militari in difesa della città ed erano i soli ad avere il diritto e il dovere di partecipare al governo attraverso le assemblee. I perieci erano gli abitanti dei territori controllati da Sparta e praticavano il commercio e l’artigianato. In caso di guerra dovevano combattere a fianco degli spartiati, ma non potevano partecipare al governo della città. Gli iloti erano schiavi di proprietà dello Stato e discendevano dalle popolazioni che i Dori avevano sottomesso. Vivevano nei villaggi e coltivavano la terra degli spartiati. Le donne di Sparta partecipavano alla vita pubblica e praticavano attività sportive.
t od o Me
e imparo
di
Schematizzo
STUDIO
Completa lo schema con le informazioni relative alla società spartana.
...................................................................................................................
liberi ...................................................................................................................
Gli Spartani ...................................................................................................................
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privi di diritti
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p. 4
La civiltà greca
La polis
Essere bambini... Ad Atene Ho otto anni e mi chiamo Delia. Vivo nel gineceo, la parte della casa riservata alle donne, con la mamma, la nutrice e tutte le altre donne di casa. Con me ci sono anche i miei fratelli più piccoli, Aristide e Cleone. Nel gineceo noi bambini ci divertiamo con tanti giochi, ad esempio trottole, animaletti di terracotta, bambole... La nutrice ci racconta le storie degli dèi e degli eroi oppure tante belle favole e noi la ascoltiamo con attenzione. Aristide, che ha sei anni, dal prossimo anno andrà a scuola per imparare a diventare un buon cittadino. Uscirà tutte le mattine e tornerà al tramonto, dopo essere stato in palestra.
A Sparta Il mio nome è Agide, sono un ragazzo spartano di nove anni. Da due anni ormai vivo separato dalla mia famiglia nelle grandi case dei soldati. Studio e mi alleno per diventare abile e forte. I maestri ci insegnano a leggere e a scrivere e impariamo le storie degli eroi. Certo, la maggior parte del tempo è dedicata all’esercizio fisico: gare di corsa, lotta libera, lancio del giavellotto e duelli con la spada sono le attività che pratichiamo quotidianamente. Gli istruttori sono molto duri e se non obbediamo ci puniscono. A volte per metterci alla prova ci mandano fuori dalla città da soli. Dobbiamo sopravvivere al freddo e procurarci da mangiare come se fossimo soldati in un territorio nemico. Mia sorella, invece, impara a leggere e a scrivere e pratica sport, così diventerà una donna forte e potrà avere figli forti.
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Storia
Nell’antica Grecia
Risorse e attività Le attività economiche praticate dai Greci erano fortemente condizionate dalle caratteristiche del territorio. I numerosi rilievi della penisola ostacolavano le comunicazioni e la produzione di cereali era scarsa per la mancanza di grandi pianure e di fiumi. Il clima mite, tuttavia, favoriva la coltivazione di viti e ulivi. Le colline più aride erano destinate al pascolo di capre e pecore, dalle quali si ricavavano carne, latte e lana. Gli artigiani realizzavano stoffe, armi e oggetti di uso quotidiano, ma anche sculture, gioielli e vasi di grande valore artistico, che venivano richiesti da tutti i popoli del mondo antico. La presenza del mare e la miriade di isole favorivano la navigazione, la pesca e il commercio, che diventò in poco tempo l’attività più importante. I mercanti greci furono tra i primi a utilizzare la moneta al posto del baratto. Ogni polis aveva monete in oro e argento e il loro valore dipendeva dalla quantità di metallo contenuta.
Il conio Nei tempi antichi il valore della moneta dipendeva dalla quantità di oro, argento o elettro che conteneva. Oggi non è più così: le monete e le banconote hanno un valore convenzionale, ben diverso da quello del metallo o della carta con cui sono fabbricate! Ma come venivano realizzate, o meglio coniate, le monete? Il conio era un cilindro di bronzo su cui era incisa l’immagine che doveva comparire su una faccia della moneta. Il tondo di metallo veniva messo, appena fuso, tra due coni e martellato energicamente, così vi rimanevano impresse le immagini sulle due facce.
Capisco
Oggetti di artigianato greco.
e imparo
Completa le frasi. • Le attività economiche praticate dai Greci erano
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• La presenza del mare e delle isole favoriva .................................................................................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................
• I mercanti greci furono i primi a ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................
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Vai al Quaderno Operativo
pp. 5, 8
La civiltà greca
Le colonie
Prima colonizzazione Seconda colonizzazione
Le colonie greche Poiché il territorio della Grecia era montuoso e povero di risorse, quando la popolazione cresceva troppo intere comunità dovevano emigrare alla ricerca di nuove terre. Arrivate a destinazione, fondavano una nuova polis indipendente, una colonia, che però manteneva un legame di collaborazione con la città d’origine.
Vai al Quaderno Operativo
pp. 6-7
e imparo
Osserva la carta e rispondi. • Su quali mari si affacciavano le colonie greche? • Scrivi i nomi di tre colonie della Magna Grecia. Sottolineo
e imparo
Sottolinea nel testo: in rosso le date corrispondenti alle due fasi di colonizzazione; in verde le regioni colonizzate; in azzurro le cause della colonizzazione.
t od o Me
di
La prima grande migrazione avvenne tra XI e X secolo a.C., quando l’invasione dei Dori spinse le popolazioni costiere a stabilirsi sulle isole dell’Egeo e sulle coste dell’Anatolia (l’attuale Turchia). Tra l’VIII e il VII secolo a.C. avvenne, invece, la seconda migrazione: in questo caso, furono gli stessi governanti delle poleis della Grecia a organizzare spedizioni per fondare colonie sul Mediterraneo e sul Mar Nero. I coloni raggiunsero prima l’Italia meridionale e la Sicilia, poi si spinsero fin sulle coste della Francia e della Spagna, dove erano già presenti ricche colonie fenicie. L’Italia meridionale e la Sicilia presero il nome di Magna Grecia (Grande Grecia), per l’estensione del territorio e per il gran numero di ricche e potenti città.
Leggo la carta
STUDIO
I resti della colonia di Metaponto in Basilicata.
Storia
Nell’antica Grecia
Le guerre contro i Persiani Nel V secolo a.C. i Greci erano la massima potenza del Mediterraneo. A Oriente, però, il popolo indoeuropeo dei Persiani aveva fondato un vasto Impero e continuava ad ampliare i propri domini, che andavano dal fiume Indo fino alle coste del Mediterraneo e all’Egitto. I popoli sottomessi, in genere, potevano mantenere le proprie tradizioni e una certa indipendenza economica, ma dovevano pagare tributi in denaro e fornire uomini per l’esercito. Le colonie greche della Ionia, sulle coste anatoliche, erano state conquistate dai Persiani, ma non intendevano accettare che la loro libertà venisse limitata. Perciò, guidate dalla ricca Mileto e sostenute dalle poleis greche, nel 499 a.C. si ribellarono. Questi fatti offrirono al re persiano Dario l’occasione per tentare di conquistare tutta la Grecia.
La prima guerra persiana
Resti della polis di Mileto.
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Sottolineo
e imparo
Sottolinea nel testo le risposte alle seguenti domande. • Quali erano i confini dell’Impero persiano? • Quale città guidò la ribellione delle colonie greche? • Dove si svolse il primo scontro tra Greci e Persiani?
t od o Me
di
Nel 490 a.C. Dario organizzò una prima spedizione contro la Grecia. Le navi portarono l’esercito persiano fin sulle coste greche: una parte di esso sbarcò nella pianura di Maratona, a 40 chilometri da Atene, mentre l’altra proseguì verso il porto della città, con l’intenzione di chiuderla tra due fuochi. Lo scontro avvenne nella pianura di Maratona, dove i soldati ateniesi guidati dal generale Milziade sconfissero i Persiani. La sconfitta fu così pesante e imprevista che Dario fu costretto a porre fine alla spedizione.
Impero persiano Regioni greche in lotta con i Persiani Prima spedizione persiana Seconda spedizione persiana
STUDIO
La civiltà greca
Le guerre
La seconda guerra persiana Nel 480 a.C., dieci anni dopo la prima sconfitta, i Persiani tornarono all’attacco e Serse, il figlio di Dario, condusse un immenso esercito nel cuore della Grecia. Allora, Atene, Sparta e altre poleis si allearono per tentare di difendersi. Gli Spartani, guidati da Leonida, cercarono di bloccare i Persiani al passo delle Termopili, una stretta gola tra le montagne che collegava il Nord della Grecia con la pianura ateniese. Gli Ateniesi rafforzarono la flotta per respingere gli assalti dal mare, ma il nemico riuscì a raggiungere Atene e a incendiarla. Gli Spartani, allora, si ritirarono verso l’Istmo di Corinto per organizzare la difesa, mentre gli Ateniesi, sotto la guida di Temistocle, attirarono la flotta persiana in un agguato nei pressi di Salamina e la distrussero. L’esercito persiano, rimasto isolato e senza rifornimenti, cominciò a ritirarsi verso nord. La sconfitta definitiva arrivò nel 479 a.C., in seguito all’attacco contemporaneo degli Spartani a Platea e della flotta ateniese a Micale.
LEGGO LE
Monumento che rappresenta Leonida alle Termopili.
FONTI
Erodoto racconta le vicende delle guerre greche contro i Persiani, da cui ricaviamo informazioni sul modo di combattere e di pensare dei Greci. Leggi attentamente il testo e poi scegli le affermazioni corrette.
La battaglia delle Termopili
Ai Greci che difendevano le Termopili fu predetto che sarebbero morti all’alba dall’indovino Megistia, dopo aver osservato le vittime dei sacrifici e, allo spuntare del giorno, le sentinelle corsero giù dalle alture segnalando l’arrivo dei Persiani. Dopo queste notizie i Greci ebbero paura e discutevano di una eventuale ritirata, invece Leonida [il comandante spartano] decise di restare lì, ma permise agli alleati di ritornare alle loro città se lo volevano. A difendere il passo rimasero lui e i suoi trecento Spartiati. Leonida, dopo essersi comportato veramente da valoroso, cadde in questo combattimento con tutti i suoi compagni. In onore di quanti furono sepolti esattamente là dove caddero, sono scolpite le seguenti parole: “Straniero, porta a Sparta la notizia che noi giacciamo qui, obbedendo alle sue leggi”. Le storie, libro VIII
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p. 9
• Prima di ogni battaglia: si compiono sacrifici per chiedere la protezione degli dèi. si compiono sacrifici per sapere se gli dèi sono favorevoli. • Dopo la predizione di una sconfitta rovinosa: tutti i soldati sono lasciati liberi di ritirarsi. a difesa del passo restano solo gli Spartiati.
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Storia
Nell’antica Grecia
La decadenza delle poleis greche Dopo aver allontanato il pericolo dell’invasione persiana, Atene e Sparta tornarono a essere rivali stringendo un’alleanza (detta “lega”) con altre poleis. Sparta rafforzò il suo controllo sulle poleis del Peloponneso (Lega del Peloponneso), mentre Atene si pose a capo delle città che avevano governi democratici o temevano Sparta (Lega di Delo).
La guerra del Peloponneso La rivalità tra Atene e Sparta sfociò in una lunga guerra, che durò dal 431 al 404 a.C. e coinvolse quasi tutte le città della Grecia: la guerra del Peloponneso. Gli scontri devastarono l’intero territorio greco con vittorie e sconfitte da entrambe le parti, finché Atene fu battuta definitivamente. Le poleis uscirono dalla guerra così indebolite da non essere più in grado di difendersi dai nemici che arrivarono in seguito, finendo per perdere la loro indipendenza.
Capisco
Eserciti greci in battaglia. I soldati greci, chiamati opliti, erano fanti con armature pesanti. Il termine oplita deriva da oplon, il loro tipico scudo.
e imparo
Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Dopo le guerre persiane Atene e Sparta tornarono rivali. • Atene si pose a capo della Lega del Peloponneso. • La guerra del Peloponneso durò fino al 404 a.C. • Le poleis uscirono dal conflitto più forti di prima.
V V V V
F F F F
Osserva la pittura vascolare e descrivi l’esercito greco: che cosa indossano i soldati sulla testa? Che cosa portano in mano? Perché tra loro c’è un suonatore di flauto? ...................................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................
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La civiltà greca
La religione
La religione I Greci erano politeisti e immaginavano i loro dèi con aspetto, sentimenti e difetti umani: capricciosi, invidiosi, gelosi e protettivi. A differenza degli uomini, però, gli dèi erano immortali e potenti, controllavano le forze della natura e potevano scatenarle per punire i mortali. Al di sopra di tutti vi erano tre grandi dèi, tra loro fratelli: Zeus, dio del cielo, che abitava sulla cima del Monte Olimpo; Poseidone, dio del mare, che viveva nel profondo Oceano; Ade, dio del mondo dei morti, che stava nelle profondità della terra. I loro figli e le loro spose proteggevano quasi tutte le attività umane: Ares era il dio della guerra; Atena la dea della sapienza; Afrodite la dea dell’amore; Ermes, il messaggero degli dèi, proteggeva i mercanti, i viaggiatori e i ladri.
Zeus
Poseidone
Ade
Ermes Atena Afrodite Efesto
Le Moire I Greci credevano che la durata della vita degli uomini dipendesse da tre divinità, le Moire. Esse erano guidate da una forza suprema, il Fato, a cui né uomini né dèi potevano opporsi. Erano rappresentate come tre donne che filavano: Cloto intrecciava le fibre e formava il filo (la nascita); Lachesi lo avvolgeva sul fuso e ne stabiliva la lunghezza (la durata della vita); Atropo recideva il filo con lame affilate (la morte).
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Apollo
Ares
Capisco
Demetra
e imparo
Collega il nome della divinità all’aspetto naturale a cui è collegato. Zeus
mare
Poseidone
mondo sotterraneo
Ade
cielo
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Storia
Nell’antica Grecia
Il tempio greco I templi erano considerati le dimore terrene degli dèi e, perciò, venivano costruiti con grande cura e con materiali preziosi e resistenti. Sorgevano sull’acropoli, la parte alta della città, e avevano tutti la stessa struttura. La base era una piattaforma a gradini, circondata da una serie di colonne verticali, che reggevano le travi orizzontali e il tetto. La parte più interna era la cella, dove era posta la statua del dio e in cui solo i sacerdoti potevano entrare. I fedeli compivano i loro sacrifici e pregavano all’esterno, presso un altare costruito davanti al tempio. I templi stupivano e impressionavano i fedeli con la loro bellezza: le travi e il frontone (il triangolo sopra la facciata) erano ornati da splendidi bassorilievi e gruppi di statue che raccontavano storie sacre. Tutto era dipinto a colori vivaci, così che potesse essere ben visibile anche a grande distanza.
Il Tempio della Concordia, ad Agrigento.
L’oracolo Alcuni templi erano luoghi di culto comuni a tutte le città: venivano chiamati santuari panellenici, cioè di tutti i Greci. In questi santuari risiedeva un oracolo, cioè un sacerdote attraverso cui il dio faceva conoscere la sua volontà. All’oracolo si poteva chiedere un parere sul modo di condurre una guerra o su come trovare moglie: egli riferiva la domanda al dio e leggeva la risposta in segni particolari. L’oracolo di Zeus a Dodona, per esempio, interpretava il fruscio delle foglie della quercia sacra al dio; a Epidauro, il dio della medicina, Asclepio, parlava direttamente ai fedeli mentre dormivano e rivelava le cure per i loro mali. L’oracolo più famoso era quello di Apollo a Delfi. Il santuario più frequentato era quello di Zeus a Olimpia, dove tutti i cittadini Greci si riunivano ogni quattro anni per i giochi in onore del dio: le Olimpiadi.
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Sottolineo
e imparo
di
Particolare dell’Eretteo, uno dei templi dell’acropoli di Atene. Fu costruito nel punto in cui si sarebbe svolta la contesa tra Atena e Poseidone per dare il nome alla città.
t od o Me
STUDIO
Sottolinea nel testo le frasi che ti permettono di rispondere alle domande. • Dove si facevano i sacrifici agli dèi? • Chi aveva il permesso di entrare nella cella? • Chi era l’oracolo? Vai al Quaderno Operativo
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LEGGO LE
FONTI
Le Olimpiadi In onore del re degli dèi ogni quattro anni si tenevano le Olimpiadi, le feste più importanti della Grecia. Il nome deriva dal luogo in cui si svolgevano: il santuario di Zeus a Olimpia, nel Peloponneso. Da ogni città e dalle campagne della Grecia e delle colonie arrivavano a Olimpia atleti, sacerdoti, ricchi proprietari terrieri, soldati, contadini, artigiani, mercanti... persone di ogni condizione e provenienza, ma tutti greci, maschi, liberi cittadini. Le feste si svolgevano tra luglio e agosto e duravano una settimana. Il primo giorno era dedicato alle cerimonie religiose. Seguivano cinque giorni di gare sportive, in cui i giovani potevano far mostra del loro valore. Il settimo giorno era di nuovo destinato alle cerimonie religiose in onore di Zeus. I vincitori delle diverse gare ricevevano come premio una corona d’ulivo. La loro fama era immensa: scultori e pittori li ritraevano perché fossero ricordati e le loro imprese venivano raccontate dai poeti. Le Olimpiadi erano così importanti che gli antichi Greci contavano gli anni a partire dalla data della prima Olimpiade, che per noi corrisponde al 776 a.C. Durante le Olimpiadi, inoltre, tutte le guerre venivano sospese.
Le Olimpiadi antiche e moderne Le Olimpiadi antiche si tennero per l’ultima volta nel 393 d.C. Nel 1896, su iniziativa del francese Pierre de Coubertin, si decise di ripristinare i giochi come momento di incontro pacifico tra i popoli del mondo.
Nelle pitture su vasi che vedi in questa pagina sono raffigurate alcune competizioni sportive delle antiche Olimpiadi. Scrivi per ogni immagine lo sport praticato. Scegli tra: pugilato • corsa • lotta
Il santuario di Zeus a Olimpia.
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Storia
Nell’antica Grecia
La cultura greca La cultura greca ha avuto una grande influenza sull’Europa e su tutto l’Occidente, tanto che la Grecia è spesso definita “culla della civiltà occidentale”.
L’alfabeto e le opere scritte Nelle poleis molti cittadini sapevano leggere e scrivere, grazie anche alla semplicità dell’alfabeto greco. Delle opere letterarie più famose, come i poemi omerici e le liriche dei poeti, venivano fatte numerose copie, trascritte in lunghi rotoli di papiro. In epoca ellenistica, poi, furono fondate grandi biblioteche per custodire il sapere del tempo. Molti testi sono così giunti fino a noi. Inoltre l’alfabeto greco, derivato da quello fenicio, si diffuse in tutto il mondo antico: da esso discende l’alfabeto latino, che è quello usato oggi in Italia e in molte altre parti del mondo.
La filosofia e le scienze
I massimi filosofi greci furono Socrate (nell’immagine), il suo allievo Platone e Aristotele.
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Un’importante eredità lasciata dalla civiltà greca è l’amore per la conoscenza, espresso tramite la filosofia. La filosofia consiste nel porsi domande su tutto ciò che riguarda l’uomo e l’origine del mondo e nella ricerca di una spiegazione razionale, cioè basata sul ragionamento. L’umanità si è sempre posta queste domande, ma fino alla nascita della filosofia greca, le risposte venivano trovate ricorrendo ai miti e alla religione. Il desiderio di conoscenza portò anche diversi studiosi verso la ricerca scientifica, con notevoli risultati nella matematica e nella geometria, nella fisica, nella medicina e nell’astronomia. Per citare alcuni grandi nomi ricordiamo: • Archimede, che scoprì il principio fisico del galleggiamento; • Pitagora ed Euclide che fissarono le basi della matematica; • Ippocrate, che fece importanti studi di medicina; • Eratostene, che intuì che la Terra è rotonda e riuscì a calcolarne la circonferenza.
La civiltà greca
La cultura
Il teatro Un altro elemento importante della cultura greca giunto fino a noi è il teatro. La rappresentazione di commedie e tragedie era una parte fondamentale della vita sociale della polis: andare a teatro era un momento di educazione del cittadino, poiché i testi teatrali proponevano sempre una riflessione su temi importanti, anche nelle rappresentazioni più divertenti. Ogni città aveva un teatro a cielo aperto, in genere ricavato lungo il fianco di una collina: gli spettatori sedevano su gradinate di pietra, disposte a semicerchio intorno a una piattaforma su cui recitavano gli attori. L’acustica del teatro era eccezionale e, ancora oggi, costituisce un modello di riferimento per l’architettura.
L’arte I Greci furono anche grandi artisti e produssero moltissime opere architettoniche e sculture, che ancora oggi possiamo ammirare. Costruirono grandi templi, abbelliti con magnifici bassorilievi e altorilievi e decorati con statue di marmo e di bronzo. Gli scultori riproducevano con grande precisione le forme del corpo umano e ne rispettavano le proporzioni. Le pitture sono andate perdute, a eccezione di quelle sui vasi di ceramica, sufficienti a dimostrare l’abilità dei Greci anche in questo campo.
La storia Alcuni studiosi dell’antica Grecia, come Erodoto e Tucidide, furono i primi a descrivere e a spiegare fatti accaduti nella loro patria e in altri luoghi, cui avevano assistito in prima persona o dei quali avevano sentito parlare da testimoni. Si può dire, perciò, che i Greci furono gli inventori della disciplina Quest’opera scultorea rappresenta storica. Molte delle informazioni sulle civiltà antiche provengono un atleta impegnato nel lancio del disco. proprio dai loro scritti.
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Dalla SINTESI...
I Greci
LEGGI
GUARDA
Dove e quando vivono?
Tra c i a
Gli antichi Greci vivono nella penisola greca tra
Macedonia
l’800 e il 338 a.C. La loro civiltà nasce dall’incontro
Epiro
tra il popolo dei Dori e le genti locali.
Tessaglia
G
E
C I
Corinto
Olimpia
Sparta
governata dal popolo (democrazia). La polis greca è formata dalla città vera e propria, costruita su un’altura, e dalla campagna circostante.
Quali guerre combattono? I Greci combattono e vincono due guerre contro i Persiani. Nel 431 a.C. inizia la guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene, che si conclude nel 404 a.C. con la vittoria di Sparta.
Com’è la loro religione? I Greci sono politeisti. I loro dèi hanno sentimenti e difetti degli esseri umani. Il più potente è Zeus. In loro onore costruiscono templi e santuari. In onore di Zeus ogni quattro anni si tengono le Olimpiadi, gare sportive a cui partecipano tutti.
Com’è la loro cultura? I Greci inventano la filosofia e il teatro; studiano la medicina, la matematica, la fisica e l’astronomia. Sono abili architetti, scultori e pittori.
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Sp
Isole Cicladi
le
governata da pochi cittadini (oligarchia), e Atene,
Mileto
Peloponneso
or
ad
i
Rodi
Creta
Mar Mediterraneo
Come sono organizzati? chiamate poleis. Le più importanti sono Sparta,
Efeso
Iso
Mar Ionio
coste del Mar Mediterraneo e del Mar Nero. Quelle
I Greci sono organizzati in città-stato indipendenti
A n ato l i a
Atene
l’artigianato e il commercio. Fondano colonie sulle del Sud Italia prendono il nome di Magna Grecia.
A
Mar Attica Egeo
Tebe
Quali attività praticano? I Greci praticano l’agricoltura e l’allevamento,
R
Eoli - Ioni - Micenei 2500 a.C.
2000 a.C.
1500 a.C.
Dori 1000 a.C.
Civiltà greca 500 a.C.
Nascita di Cristo
... alla MAPPA Completa la mappa con l’aiuto delle parole chiave evidenziate nella pagina a fianco. Poi utilizzala per esporre a voce l’argomento.
I GRECI
abitano
sono organizzati in
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DOVE E QUANDO
CITTÀ E GOVERNO
RELIGIONE
nella penisola greca
poleis, città-stato indipendenti:
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e santuari • le Olimpiadi in onore di Zeus
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praticano
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ATTIVITÀ
• agricoltura
• filosofia e
• allevamento
•
• artigianato
• fisica e astronomia
•
• architettura, scultura
..............................................
GUERRE
CULTURA .............................
.................................
e pittura
e matematica
• due guerre contro i
........................ ,
entrambe vinte dai Greci • la guerra del Peloponneso tra
............................................................... ,
vinta da
.....................................................
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Storia
Dove
I MACEDONI e L’ELLENISMO Nella regione della Macedonia, a nord della Grecia, si trovava un regno ricco e indipendente. Le principali fonti di ricchezza erano l’allevamento del bestiame e lo sfruttamento delle grandi foreste esistenti. I Macedoni avevano vissuto a lungo isolati, ma durante la guerra del Peloponneso si erano schierati ora con Atene ora con Sparta, a seconda dei loro interessi. In questo modo, avevano conosciuto bene le poleis e avevano capito di poterle conquistare.
La Macedonia nel 359 a.C. Conquiste di Filippo II prima della guerra contro le poleis greche
La falange macedone La falange macedone era una formazione militare formata da sedici file di soldati armati di scudo e di una lancia che poteva essere lunga fino a 9 metri: la sarissa. Le prime file avanzavano con le lance abbassate formando una barriera insormontabile. I soldati delle file seguenti erano pronti ad abbassare le loro lance durante lo scontro, per sostituire i compagni caduti, o a tenerle alte per nascondere i movimenti delle truppe schierate dietro di loro.
Filippo II Nel 359 a.C. salì al trono Filippo II. Egli rafforzò il potere del re e l’esercito introducendo l’uso della falange. Il suo primo obiettivo era sottomettere la Grecia e il suo sogno era conquistare tutti i territori dei Persiani. Per prima cosa, Filippo ottenne di essere riconosciuto da molte poleis come alleato e capo militare, per contrastare un altro possibile attacco dei Persiani. Quando Atene si oppose, temendo di perdere la propria indipendenza, si scatenò una guerra: nel 338 a.C. i Macedoni distrussero l’esercito rivale a Cheronea e posero fine all’indipendenza delle poleis greche.
Quando Impero macedone Regni ellenistici
350 a.C.
300 a.C.
250 a.C.
200 a.C.
150 a.C.
100 a.C.
50 a.C.
Regno macedone
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p. 11
I Macedoni e l’Ellenismo
Alessandro Magno
Alessandro Magno Nel 336 a.C. Filippo II fu ucciso. Gli successe suo figlio Alessandro, che aveva appena vent’anni, ma già si era dimostrato valoroso in battaglia. Abilissimo soldato e condottiero, come suo padre aveva il sogno di un vasto impero. Alessandro sconfisse in poco tempo tutti gli avversari e, sicuro della propria forza, cominciò a preparare la guerra contro l’Impero persiano, che continuava a rappresentare una minaccia per la Grecia.
Alessandro Magno sul suo cavallo Bucefalo.
Percorso di Alessandro Confine dell’Impero di Alessandro
La conquista dell’Impero Nel 334 a.C. Alessandro partì dalla capitale macedone, Pella, con un esercito di 35 000 uomini e si diresse a est. Il giovane re attraversò le zone costiere dell’Asia Minore e dell’Egitto e le conquistò senza incontrare difficoltà. Quindi, con un esercito rinforzato dai soldati dei nuovi territori, riprese ad avanzare verso l’Asia, fino a Gaugamela: qui, nel 331 a.C., sconfisse il re persiano Dario III. Alessandro era ormai padrone di un impero, ma non era soddisfatto. Con truppe macedoni e locali si spinse fino alla valle dell’Indo, ma i soldati, esausti, rifiutarono di proseguire oltre. Tornato a Babilonia, nuova capitale dell’Impero macedone, Alessandro morì improvvisamente nel 323 a.C., a causa di una violenta febbre. Per le sue imprese straordinarie fu chiamato Magno, cioè “Grande”.
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p. 12
Metto in ordine
e imparo
Metti in ordine cronologico i fatti numerandoli. Alessandro sconfigge i Persiani e realizza il sogno di un grande impero. I Macedoni sconfiggono i Greci. Sale al trono Filippo II. Alessandro succede a Filippo.
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Storia
Nell’antica Grecia
L’organizzazione dell’Impero In dieci anni di guerra, Alessandro aveva conquistato territori immensi, abitati da genti con tradizioni molto diverse e spesso antichissime. Egli non impose la cultura greca, ma cercò di creare un impero in cui ogni popolo fosse accolto con le proprie caratteristiche. Il suo progetto era fondere in un unico popolo conquistatori e conquistati: a questo scopo favorì i matrimoni tra ufficiali macedoni e donne locali ed egli stesso diede l’esempio sposando una principessa persiana; istituì una moneta unica e favorì la diffusione della lingua greca. Per governare l’Impero, Alessandro mantenne la divisione in province già presente sotto il dominio persiano e spesso lasciò al loro posto i governatori locali. Ovunque sorsero nuove città chiamate Alessandria, in onore del sovrano: la prima e la più importante fu Alessandria d’Egitto.
Il giovane Alessandro aveva avuto come maestro il grande filosofo Aristotele.
I regni ellenistici Alla morte di Alessandro cominciò una lunga lotta per la successione. Dopo più di vent’anni, nel 301 a.C., l’Impero venne suddiviso in quattro grandi regni: il Regno di Macedonia, il Regno di Pergamo (nell’attuale Turchia), il Regno d’Egitto e il Regno di Siria, che comprendeva tutti i territori dell’antico Impero persiano. Furono chiamati Regni ellenistici, perché diffusero la cultura degli Elleni (o Greci) in tutto il mondo antico. Restarono indipendenti per circa un secolo, poi caddero uno dopo l’altro sotto il dominio di Roma. L’ultimo a cadere fu il Regno d’Egitto nel 31 a.C.
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p. 12
Leggo la carta
e imparo
Individua sulla carta i quattro regni in cui fu diviso l’Impero. Poi rispondi. • Qual era il regno più esteso? • Quante città furono chiamate Alessandria? • Dove si trovava la più importante?
Regno Macedonia Regno di Siria
Regno d’Egitto Regno di Pergamo
I Macedoni e l’Ellenismo
La civiltà ellenistica
La civiltà ellenistica Con la morte di Alessandro svanì il sogno di un unico impero ma non quello della fusione di culture e civiltà diverse. Il greco divenne la lingua comune a tutte le popolazioni e numerose grandi città vennero costruite sul modello delle poleis, con templi, teatri e scuole pubbliche. La rete stradale persiana facilitò i collegamenti tra i diversi regni. I porti del Mediterraneo divennero il punto d’arrivo di merci da tutto il mondo conosciuto. La libertà di circolazione non solo delle merci, ma anche delle persone e delle idee, favorita dall’uso di una lingua comune, permise che la cultura greca si fondesse con quella dei popoli orientali, dando origine alla civiltà ellenistica.
Espongo
Dettaglio dell’altare dedicato a Zeus a Pergamo.
e imparo
Usa lo schema come guida per esporre a voce gli aspetti più importanti della civiltà ellenistica. Ellenismo territorio
periodo storico
cultura
Le rovine della città di Petra, in Giordania.
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Storia
Nell’antica Grecia
Alessandria d’Egitto La civiltà ellenistica diede grande importanza alla ricerca scientifica applicata a tutti i campi della conoscenza, raggiungendo risultati straordinari. Il più grande centro di studi scientifici era Alessandria d’Egitto. Fu fondata da Alessandro Magno nel 332 a.C. sul delta del Nilo e in poco tempo divenne una vera e propria metropoli. L’arrivo in città era accolto dal Faro, il primo della Storia. Si trattava di una torre marmorea di 130 metri collocata davanti al porto, con in cima una lanterna continuamente alimentata dal fuoco.
Il Museo e la biblioteca Il luogo più importante di Alessandria era il Museo, un edificio enorme dedicato alle Muse, cioè alle divinità protettrici delle arti e delle scienze: qui gli studiosi si incontravano e si dedicavano all’insegnamento, come nelle moderne università. Il Museo comprendeva un osservatorio astronomico, un giardino zoologico, un orto botanico, un centro di studi medici e, soprattutto, una biblioteca aperta a tutti gli studiosi. Tra i più grandi scienziati antichi che studiarono e insegnarono ad Alessandria ci furono Euclide, Archimede ed Eratostene. Si dice che la biblioteca contenesse più di 700 000 rotoli di papiro provenienti da tutto il mondo conosciuto: questo immenso patrimonio, danneggiato da una serie di incendi, fu distrutto nel V secolo d.C., quando l’Egitto fu conquistato dagli Arabi.
La Biblioteca oggi Nel 2002, per volere dell’UNESCO e del governo egiziano, è stata inaugurata la Bibliotheca Alexandrina, la nuova biblioteca di Alessandria d’Egitto. L’obiettivo era quello di ricreare la grandezza dell’antico centro di studi del Mediterraneo. Il progetto è stato possibile grazie all’appoggio economico e alle donazioni di libri di molti Paesi. L’edificio sorge proprio dove un tempo c’era il Museo e comprende molte sale, di cui alcune destinate a mostre e congressi. Conserva tra i suoi scaffali più di un milione di testi. Sulla facciata in granito sono incisi tutti gli alfabeti usati nel mondo.
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Faro : il nome
deriva dal greco Pharos, l’isola situata nel porto di Alessandria dove il faro fu costruito.
I Macedoni e l’Ellenismo
L’arte ellenistica Nel campo dell’arte, i pittori e gli scultori ellenistici si distaccarono dalla tradizione greca classica, che aveva stabilito una serie di regole per la realizzazione di edifici e statue. Mentre le opere greche tendono alla perfezione, attraverso l’equilibrio e l’armonia delle forme, le opere degli artisti ellenistici sono più realistiche ed esprimono i sentimenti dei personaggi rappresentati, suscitando emozioni in chi le osserva.
L’arte ellenistica
Lisippo Lisippo è stato uno scultore greco del IV secolo a.C., e ritrattista ufficiale di Alessandro Magno. Nonostante sia vissuto a cavallo tra l’epoca greca classica e quella ellenistica, nelle sue opere egli non si è concentrato su un equilibrio statico, ma su un senso di movimento e di vitalità. Cercava inoltre di raffigurare l’uomo nella sua personalità con i suoi problemi, speranze, gioie e dolori.
Un esempio del realismo dell’arte ellenistica è il gruppo marmoreo del Laocoonte, che rappresenta un episodio epico: Laocoonte e i suoi figli vengono stritolati da serpenti marini. Le posizioni dei corpi e le espressioni dei volti mostrano la grande sofferenza fisica e spirituale.
A Pergamo, in Asia Minore, fu realizzato un imponente altare dedicato a Zeus, che oggi si può vedere ricostruito in un museo di Berlino. Lungo la base era decorato con numerosi rilievi, tra cui quello della Gigantomachia, cioè la lotta tra dèi e giganti.
Una delle opere più importanti di epoca ellenistica è la Nike di Samotracia, una statua in marmo alta 2,75 metri, un tempo collocata sulla prua di una nave. Nike significa “vittoria”. Essa infatti rappresenta la vittoria con le ali aperte, cioè mentre è in volo. Fu ritrovata senza testa e braccia.
Dalla SINTESI...
I Macedoni
LEGGI
GUARDA
Dove e quando vivono? I Macedoni abitano in una regione montuosa a nord della Grecia, la Macedonia. La loro civiltà si sviluppa dal 359 a.C. al 323 a.C. e si espande fino al fiume Indo.
Quali attività praticano? I Macedoni vivono di allevamento e sfruttamento
La Macedonia nel 359 a.C. Conquiste di Filippo II prima della guerra contro le poleis greche
delle foreste. Impero macedone
Quali guerre combattono? Il re macedone Filippo II riorganizza l’esercito
Regni ellenistici
350 a.C.
300 a.C.
Regno macedone
250 a.C.
200 a.C.
150 a.C.
100 a.C.
50 a.C.
e introduce l’uso della falange. Incomincia a espandere il proprio dominio sulla Grecia, sconfiggendo gli Ateniesi nel 338 a.C. a Cheronea e occupando i territori delle poleis. A Filippo II succede il figlio Alessandro, che conquista l’Impero persiano e altri territori, creando l’Impero macedone. Alessandro muore nel 323 a.C.
Come sono organizzati?
Percorso di Alessandro Confine dell’Impero di Alessandro
I Macedoni sono governati da un re. Alessandro favorisce la fusione della cultura greca con quella dei popoli orientali. Il greco diventa la lingua comune a tutte le popolazioni. Dopo la morte di Alessandro l’impero viene diviso in quattro regni, chiamati Regni ellenistici.
Com’è la cultura dei regni ellenistici? Durante il periodo ellenistico sorgono grandi città, come Alessandria d’Egitto, dove si trova una biblioteca aperta a tutti gli studiosi con 700 000 rotoli di papiro provenienti da tutto il mondo conosciuto. La cultura e l’arte greca si diffondono ovunque. Le scienze fanno progressi.
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Regno Macedonia Regno di Siria
Regno d’Egitto Regno di Pergamo
... alla MAPPA Completa la mappa con l’aiuto delle parole chiave evidenziate nella pagina a fianco. Poi utilizzala per esporre a voce l’argomento.
I MACEDONI
abitano
sono governati da
DOVE E QUANDO
conquistano
ESPANSIONE
GOVERNO
a nord della
un unico re:
• la Grecia nel 338 a.C.
.....................................................
• dal 359 a.C.
• l’Impero
nel IV secolo a.C.
...................................................
...................................
nel 331 a.C.
praticano • dal 336 a.C. il figlio Alessandro
ATTIVITÀ
• allevamento che crea
• sfruttamento delle .................................................
un grande impero favorendo la fusione della cultura greca con quella dei popoli orientali dando vita a
che si divide dopo la morte di Alessandro
la CIVILTÀ ELLENISTICA caratterizzata da
costruzione di • grandi città, come
CULTURA
• diffusione della cultura e dell’ .............................................. • grandi progressi nelle scienze
nei quattro ............................. ............................................................
...................................................
• la biblioteca di Alessandria • templi e teatri • scuole pubbliche
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VERIFICA delle COMPETENZE 1 Numera allo stesso modo il popolo, l’immagine e la linea del tempo corrispondenti. 1 Cretesi 2 Micenei 3 Greci 4 Macedoni
2000 a.C.
1500 a.C.
1000 a.C.
500 a.C.
Nascita di Cristo
2 Completa la tabella. ATENE
SPARTA
Posizione
................................................................................................................................
................................................................................................................................
Tipo di governo
................................................................................................................................
................................................................................................................................
Società
................................................................................................................................
................................................................................................................................
3 Leggi le descrizioni e scrivi a quale luogo della polis si riferiscono.
36 16
• È costruito all’aperto ed è importante per l’educazione dei cittadini.
.....................................................................................................
• Domina l’acropoli ed è ornato con colonne e statue.
.....................................................................................................
• È la parte bassa della città.
.....................................................................................................
• È la piazza in cui i cittadini si riuniscono per prendere decisioni.
.....................................................................................................
• Sono luoghi destinati alle attività sportive.
.....................................................................................................
Nell’antica Grecia 4 Leggi le seguenti frasi, sottolinea le informazioni sbagliate e correggi. • La prima grande migrazione greca avvenne tra il XIII e il XII secolo verso le coste della Spagna. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• L’Italia meridionale e la Sicilia presero il nome di Piccola Grecia. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• La prima guerra persiana scoppiò nel 590 a.C. e Milziade fu sconfitto a Maratona. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Nella guerra del Peloponneso (431-424 a.C.) Sparta fu battuta definitivamente. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
5 Collega ciascun personaggio dell’antica Grecia al suo ambito di studio. Archimede
ASTRONOMIA MEDICINA
Platone
Euclide Socrate
STORIA Eratostene
FISICA
Erodoto
Pitagora
MATEMATICA E GEOMETRIA
Ippocrate
Tucidide
FILOSOFIA
Aristotele
6 Per ogni affermazione indica se è riferita a Filippo II di Macedonia (F) o al figlio Alessandro (A). • Nel 331 a.C. sconfisse il re persiano Dario a Gaugamela. • Salì al trono appena ventenne. • Nel 338 a.C. sconfisse i Greci a Cheronea. • Fu chiamato “Magno”. • Il suo obiettivo era conquistare la Grecia e i territori dei Persiani. • Avviò una guerra contro l’Impero persiano. • Morì improvvisamente nel 323 a.C. lasciando un impero immenso. • Fu riconosciuto da molte poleis come alleato e capo militare. • Salì al trono nel 359 a.C. e fu ucciso nel 336 a.C.
F F F F F F F F F
A A A A A A A A A
Competenze: individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; usa la linea del tempo per individuare durate e periodizzazioni; organizza le informazioni; comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità..
37 17
NELL’ANTICA
Ca
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ITALIA Celti
Mentre sulle coste del Mediterraneo orientale fiorivano le grandi civiltà dei Fenici, dei Cretesi e dei Micenei, la penisola italica era abitata da popolazioni che non conoscevano la scrittura e vivevano in villaggi praticando l’agricoltura e l’allevamento. Nel II millennio a.C. diversi gruppi indoeuropei giunsero in Italia, si dispersero lungo la penisola e si mescolarono alle genti indigene: questa fusione diede origine alle prime civiltà italiche. Nei secoli successivi, la posizione dell’Italia nel Mediterraneo favorì l’insediamento di basi commerciali e colonie da parte dei popoli del mare: prima Cretesi e Micenei (XV-XIV secolo a.C.), poi Fenici e Greci (X-VII secolo a.C.). A partire dal VI secolo a.C. dall’Europa centrale arrivarono i Celti, che si addentrarono nella Pianura Padana e vi si stabilirono. Le popolazioni dell’Italia antica sono, perciò, il risultato di un continuo mescolarsi di genti diverse, arrivate in cerca di nuovi spazi e terre in cui vivere.
Veneti
Terramaricoli Liguri
Villanoviani
ni
ce
Pi Etruschi
Umbri Sabini
Latini
Sa
Apuli
nn
Campani
iti
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Osci Lucani Sardi
Bruzi
Colonie greche e fenicie
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Sicani Siculi
Popoli italici I popoli italici svilupparono caratteristiche proprie, come abitazioni, prodotti artistici o lavorazioni artigianali. Tra essi vi furono: Etruschi, Latini, Liguri, Veneti, Sanniti e molti altri.
Etruschi La civiltà etrusca fu la prima grande civiltà italica. Gli Etruschi seppero sfruttare al meglio il territorio, ma anche i contatti con gli altri popoli, soprattutto con i Greci.
Fenici e Greci Fenici e Greci colonizzarono il Sud e le isole, entrando spesso in conflitto tra loro e influenzando profondamente la cultura delle popolazioni locali.
Celti Le tribù celtiche, di origine indoeuropea, abitavano nell’Europa centrale: da qui, attraversando le Alpi, giunsero in Italia. Vi furono diverse ondate migratorie, che raggiunsero l’apice nel III secolo a.C.
Lavoro sulla linea del tempo e imparo Scrivi nei riquadri i nomi dei popoli che raggiunsero l’Italia nel periodo corrispondente. II millennio a.C. ............................................................. XV-XIV sec. a.C. .......................................................................................................................... X-VII sec. a.C. ...................................................................... VI sec. a.C. ........................................................
2000 a.C.
1500 a.C.
1000 a.C.
500 a.C.
Nascita di Cristo
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Storia
Gli antichi abitanti dell’ITALIA Gli antichi abitanti dell’Italia vivevano in villaggi, praticavano l’agricoltura e l’allevamento e conoscevano la tecnica di lavorazione della ceramica e dei metalli. Dove il territorio aveva caratteristiche simili, i popoli italici svilupparono tratti culturali comuni. Ognuno di essi, però, si distingueva dagli altri per alcuni elementi particolari.
I Liguri Uno dei popoli più antichi di cui abbiamo notizia è quello dei Liguri. Vivevano in un’area più vasta dell’attuale Liguria, in un ambiente ostile, tra le ripide montagne e il mare. La loro civiltà si sviluppò soprattutto lungo la costa: divennero abili marinai e commercianti.
Dei Liguri ci rimangono grandi stele, blocchi di pietra modellati in forma umana.
I Camuni Fin dall’800 a.C. i Camuni scelsero per i loro insediamenti i luoghi asciutti e montuosi della Valcamonica, nell’attuale Lombardia. Di quest’antichissima civiltà sono rimaste più di 170 mila incisioni rupestri: esse documentano il passaggio dal Paleolitico, in cui i Camuni vivevano di caccia e raccolta, al Neolitico, caratterizzato dalla scoperta dell’allevamento e dell’agricoltura.
I Veneti
Molte incisioni rupestri dei Camuni raffigurano gli animali cacciati, come questo cervo.
I Veneti erano allevatori di cavalli e artigiani particolarmente abili nella lavorazione del bronzo, come dimostrano alcuni reperti archeologici. Sapevano navigare sui fiumi e sul mare e avevano rapporti commerciali sia con i Greci e con l’Oriente, sia con i popoli del Nord. Commerciavano l’ambra, una resina fossile, dura come una pietra, di colore dorato e trasparente; proveniva dall’Europa orientale ed era molto richiesta per la realizzazione di amuleti e gioielli, poiché si pensava che avesse proprietà magiche e curative.
Questa statuetta raffigura probabilmente una delle numerose divinità venerate dai Veneti.
40
Vai al Quaderno Operativo
p. 14
Gli antichi abitanti dell’Italia
Le civiltà italiche
La civiltà delle terramare Lungo il Po a partire dal 1600 a.C. si sviluppò la civiltà delle terramare. La popolazione viveva in villaggi di palafitte e si dedicava alla pesca e alla caccia, alla coltivazione dei campi e all’allevamento. Lavorava il metallo e la terracotta fabbricando prodotti che poi commerciava lungo il fiume.
I Celti I Celti erano cacciatori e allevatori nomadi, ma anche agricoltori. Si stabilirono tra Piemonte e Lombardia a partire dal VI secolo a.C. Quando trovavano una zona favorevole, vi si fermavano per qualche tempo: bruciavano ampi tratti di foresta per ricavare terreni agricoli e vicino a essi costruivano i loro villaggi fortificati, con case e botteghe artigiane di legno e paglia. Erano infatti abilissimi nella lavorazione dei metalli e del legno. Fonte di ricchezza era anche la guerra con cui si procuravano nuove terre e schiavi.
Questa spilla e questa punta di lancia testimoniano l’abilità dei Celti nella lavorazione dei metalli.
La civiltà villanoviana Tra la fine del II millennio e l’inizio del I millennio a.C. la civiltà villanoviana si diffuse in buona parte dell’Italia centro-settentrionale, con numerosi insediamenti in Emilia-Romagna e in Toscana. Il nome deriva da Villanova, vicino a Bologna, dove sono stati scoperti i resti di un villaggio. I Villanoviani erano abili agricoltori e artigiani, ma non conoscevano la scrittura. Essi credevano nella vita dopo la morte e conservavano le ceneri dei defunti dentro urne di metallo. Nelle tombe gli archeologi hanno trovato anche armi e altri oggetti di uso quotidano. Ricostruzione di una abitazione villanoviana. Felsina, centro di origine etrusca, oggi si chiama Bologna.
Oggi I territori un tempo occupati dai popoli italici appartengono oggi alla Repubblica italiana. I cittadini italiani parlano una lingua comune, l’italiano, ma le antiche differenze culturali sono ancora molto vive nelle usanze e nei diversi dialetti regionali. L’Italia, infatti, è suddivisa in 20 regioni e alcune di esse prendono il nome dalle antiche popolazioni che vi abitavano. Per scoprire quali, osserva la carta dei popoli italici a pagina 38 e confrontala con la carta politica attuale dell’Italia sul tuo libro di Geografia.
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Storia
Nell’antica Italia
Popolazioni dell’Italia centro-meridionale L’Italia centro-meridionale era abitata da popolazioni che praticavano la pastorizia e, quando il territorio montuoso degli Appennini lo consentiva, l’agricoltura. C’erano i Piceni, i Sabini, gli Osci, i Messapi, i Lucani, i Bruzi, gli Apuli... Vivevano nel centro Italia anche gli Etruschi e i Latini, che conoscerai nelle prossime pagine e che diedero vita alle due più importanti civiltà della nostra penisola.
Gli Iapigi Gli Iapigi provenivano dalla regione dei Balcani e si stabilirono in Puglia, mescolandosi con le popolazioni indigene. Vivevano in grandi villaggi ed erano agricoltori e allevatori di cavalli. Della loro civiltà ci restano ceramiche decorate, oggetti in bronzo e in ferro e monumenti funerari.
I resti di Telesia, in provincia di Benevento, antico insediamento degli Osci. Vaso della popolazione italica degli Iapigi.
I Sardi
Una delle torri del villaggio nuragico di Barumini, in provincia di Cagliari.
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Dal 1500 a.C. circa in Sardegna si sviluppò la civiltà dei Sardi, detta anche nuragica dai nuraghi, le caratteristiche torri di pietra a tronco di cono. Probabilmente i nuraghi venivano utilizzati come magazzini per le provviste e come rifugi in caso di attacchi nemici. Intorno a essi sorgevano semplici capanne. Alcuni villaggi erano circondati da mura. Al centro sorgeva la torre principale, in cui si riuniva il consiglio degli anziani per prendere le decisioni più importanti. Spesso all’interno delle mura c’era anche un pozzo per prelevare l’acqua dal sottosuolo o una cisterna per raccogliere l’acqua piovana. Inizialmente i Sardi erano pastori e guerrieri, poi si dedicarono anche all’agricoltura, all’artigianato e al commercio.
Gli antichi abitanti dell’Italia
Le civiltà italiche
Gli Umbri Gli Umbri vivevano in un territorio più vasto dell’odierna Umbria. I loro insediamenti sorgevano sulle alture ed erano protetti da mura; alcuni esistono ancora oggi e sono Amelia, Assisi, Città di Castello, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Narni, Spoleto, Todi... Di questa civiltà ci sono pervenute testimonianze preziose: le tavole eugubine. Si tratta di sette lastre rettangolari in bronzo che riportano iscrizioni in latino e in umbro. Descrivono un popolo progredito, organizzato in città-stato alleate tra loro, ma soprattutto offrono indicazioni sulle cerimonie religiose degli Umbri.
I Sanniti Nei territori oggi occupati da Abruzzo, Molise e Campania vivevano i Sanniti. Erano contadini e pastori di pecore. Durante l’estate conducevano le greggi in montagna e al sopraggiungere dell’inverno facevano ritorno ai pascoli in pianura. Alcuni dei loro sentieri, chiamati tratturi, esistono ancora oggi; per secoli hanno costituito le uniche vie di comunicazione in quelle zone. I Sanniti vengono però ricordati soprattutto come abili guerrieri: combattevano con spade corte, lance e scudi, usando tecniche di guerriglia che furono poi imitate da altri popoli.
Una delle tavole eugubine, così chiamate perché ritrovate nella città di Gubbio.
Il guerriero di Capestrano, la più famosa scultura sannita.
Verso il compito di realtà
VIAGGIO NELLA PREISTORIA
Una classe che viene in visita di istruzione nella vostra regione ha chiesto informazioni su un possibile itinerario per vedere i siti archeologici legati all’antico popolo che abitava questa area. Dividetevi in gruppi e distribuitevi i compiti. Raccogliete le informazioni sulle aree di interesse archeologico e su eventuali musei che sono presenti nella vostra regione. Raccogliete immagini significative dei luoghi. Preparate una carta della regione con i siti più interessanti. Confrontate il materiale che avete preparato. Scrivete il testo di una mail/lettera con le informazioni raccolte.
Vai al Quaderno Operativo
p. 13
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Storia
La civiltà degli ETRUSCHI A partire dall’VIII secolo a.C., nell’area compresa tra Toscana, Umbria e alto Lazio, si sviluppò una fiorente civiltà urbana, cioè legata alla presenza di numerose città. Il popolo che diede origine a questa civiltà era conosciuto con nomi diversi: i Greci li chiamavano Tirreni, mentre i Romani li chiamavano Tusci o Etruschi. Né gli uni né gli altri, però, sapevano dire quale fosse l’origine di questo popolo. Oggi gli storici ritengono che la civiltà etrusca si Territorio originario degli Etruschi sia formata dalla fusione tra i Villanoviani e un Massima espansione del territorio etrusco popolo giunto dall’Anatolia. Dall’area iniziale, gli Etruschi si espansero verso Dove nord fino al fiume Po e verso sud, lungo la costa tirrenica, fino alla Campania, come puoi osservare sulla carta. La loro civiltà ebbe termine verso la fine del III secolo a.C., quando le città etrusche furono conquistate da Roma.
Quando Etruschi
1000 a.C.
500 a.C.
Nascita di Cristo
Grazie a... Massimo Pallottino
È stato uno dei più importanti archeologi italiani del Novecento. A lui si deve la scoperta, nel luglio del 1964, delle lamine di Pyrgi, il testo bilingue fondamentale per lo studio dell’etrusco. Fu anche tra i primi a ipotizzare che la civiltà etrusca sia nata da una fusione tra culture locali, in particolare quella villanoviana, e popoli provenienti dall’Oriente.
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Il cippo di Perugia è uno dei testi più lunghi che ci sono pervenuti in lingua etrusca. Contiene circa 136 parole, in gran parte termini tecnici e nomi di persone.
Vai al Quaderno Operativo
p. 15
La civiltà degli Etruschi
Territorio, risorse e attività
Territorio, risorse e attività Gli Etruschi vissero in un territorio vario e ricco di risorse, che seppero sfruttare con abilità. Essi bonificarono le zone paludose della costa tirrenica e della Pianura Padana e le destinarono alla coltivazione di cereali e legumi. Sulle colline toscane, invece, introdussero la coltura della vite e dell’ulivo, che avevano appreso dai Greci. Inoltre, essi sfruttarono i pascoli collinari per l’allevamento di bovini e i boschi appenninici per il legname necessario alla costruzione di edifici e navi. Le risorse più importanti del territorio etrusco erano, però, i metalli: il rame e il piombo che si trovavano nelle Colline Metallifere e il ferro nell’Isola d’Elba. Con questi metalli gli artigiani realizzavano armi e strumenti di lavoro, mentre con l’oro e l’argento, importati da altri Paesi, producevano gioielli molto raffinati, richiesti in tutto il Mediterraneo. Gli artigiani etruschi erano molto abili anche nella produzione di un tipo di ceramica particolare: il bucchero. L’impasto era nero e lucente e nessun altro popolo era capace di imitarlo.
Bucchero del VII secolo a.C.
L’abbondanza di risorse e la vicinanza del mare favorì lo sviluppo del commercio: i mercanti etruschi erano attivi sulle rotte del Mediterraneo e facevano concorrenza a Greci e Fenici. Fibbie in oro provenienti da Tarquinia e Cerveteri.
di
Schematizzo
t od o Me
e imparo
Completa lo schema inserendo le attività produttive degli Etruschi. Poi spiega a voce in che modo queste attività erano collegate tra loro.
STUDIO
Bonificarono ........................................................................................................................................................................................................................ Gli Etruschi
Sfruttavano ........................................................................................................................................................................................................................... Lavoravano .............................................................................................................................................................................................................................. Commerciavano .............................................................................................................................................................................................................
Vai al Quaderno Operativo
p. 16
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Storia
Nell’antica Italia
Le città etrusche Gli Etruschi fondarono molte città, che ancora oggi conservano testimonianze di epoca etrusca, come Felsina (l’odierna Bologna), Mantova, Arezzo, Volterra, Perugia, Tarquinia... Essi costruivano le proprie città su alture o vicino a corsi d’acqua, spesso negli stessi luoghi in cui si trovavano in precedenza grandi villaggi villanoviani. Le città etrusche erano circondate da mura, realizzate con grossi blocchi di pietra, da cui si aprivano almeno quattro grandi porte. Queste porte si trovavano in corrispondenza delle due vie principali, ampie e lastricate, che si incrociavano ad angolo retto nel centro cittadino, formando i quartieri (chiamati così perché ognuno corrispondeva a un quarto dell’area complessiva). I quartieri erano attraversati da un reticolo di vie secondarie, parallele alle due principali. All’interno di ogni città c’erano fognature e acquedotti, mentre fuori dalle mura si trovava una necropoli, con tombe spesso monumentali.
Governo e società
Fondamenta di case di origine etrusca a Marzabotto.
Necropoli : deriva dal greco
nekros, “morto”, e polis, “città”; significa dunque “città dei morti”.
Ogni città era un piccolo stato indipendente, inizialmente governato da un re-sacerdote, chiamato lucumone. Nel VI secolo a.C. la monarchia fu sostituita da un governo oligarchico formato dai rappresentanti dei grandi proprietari terrieri e dei padroni delle miniere. Da loro dipendevano artigiani e contadini liberi e un gran numero di schiavi addetti ai lavori più faticosi. Un ruolo di grande importanza spettava ai sacerdoti, perché sapevano interpretare la volontà degli dèi. t od o Me
e imparo
di
Espongo
STUDIO
Rispondi a voce. • Chi governava le città etrusche nei primi secoli? • Come cambiò la forma di governo dopo il VI secolo a.C.? • Perché nella società etrusca i sacerdoti erano importanti?
Urna cineraria a forma di casa.
Con l’aiuto delle parole chiave evidenziate descrivi la struttura della città etrusca e l’organizzazione sociale.
46
Vai al Quaderno Operativo
p. 16
STEM
Storia & Tecnologia
L’arco e la volta Gli Etruschi introdussero in Italia due strutture già conosciute da molto tempo in Mesopotamia, ma non in Occidente: l’arco e la volta. Essi adottarono l’arco nelle porte delle città e la volta nelle coperture dei canali di irrigazione e bonifica. Per costruire l’arco, gli Etruschi realizzavano prima una forma in legno e poi vi appoggiavano sopra, partendo dal basso, delle pietre squadrate. Non era necessario saldare tra loro le pietre con calce o cemento, perché l’ultima pietra, inserita al centro dell’arco, spingendo contro le altre, le manteneva tutte in posizione stabile. Questa pietra aveva la forma di un cuneo ed era chiamata chiave di volta. Tanti archi messi in fila formavano una copertura a volta.
La Porta dell’Arco di Volterra.
La lavorazione dei metalli Gli Etruschi erano esperti nella lavorazione dei metalli. Fondevano il bronzo in stampi per ottenere splendide statue, come la chimera: un animale mitologico con testa di leone e di capra e coda di serpente. Con l’oro realizzavano gioielli molto ricercati utilizzando tecniche particolari per modellarlo: • a sbalzo, battendo una lastra per ottenere immagini in rilievo; • a granulazione, allineando piccole gocce d’oro su una lamina fino a comporre una decorazione; • a filigrana, intrecciando sottili fili d’oro.
La chimera di Arezzo.
Un gioiello etrusco in oro decorato con la tecnica della granulazione.
47
Storia
Nell’antica Italia
La religione Gli Etruschi erano politeisti e, inizialmente, identificavano le divinità con le forze della natura. Dopo essere venuti a contatto con i Greci, però, essi cominciarono a immaginare gli dèi come persone. Le divinità più importanti erano tre: Tinia, sua moglie Uni e la loro figlia Menerva, corrispondenti ai greci Zeus, Era e Atena. C’erano anche divinità legate al mondo dei morti, come i Charun, che accompagnavano le anime nell’oltretomba. Alle divinità erano dedicati templi e altari domestici, presso cui si pregava e si facevano offerte per ottenerne la benevolenza.
La divinazione Secondo la religione etrusca, era possibile capire il volere degli dèi osservando i messaggi che questi inviavano attraverso fenomeni naturali. L’interpretazione del volere degli dèi era chiamata divinazione ed era affidata a sacerdoti con abilità particolari: gli arùspici e gli aùguri. Gli arùspici studiavano le viscere degli animali offerti in sacrificio, mentre gli aùguri studiavano il volo degli uccelli e i fenomeni celesti, in particolare i tuoni e i fulmini.
Modellino di tempio.
Questa statua di terracotta raffigura il dio Apollo. Proviene dalla città di Veio e probabilmente ornava il tempio cittadino.
Modellino in bronzo di fegato di pecora che aiutava gli arùspici a interpretare la volontà degli dèi.
Capisco
e imparo
Completa le frasi. • Gli Etruschi erano ............................................................ Avevano divinità simili a quelle dei ........................................................... • Gli dèi comunicavano con gli uomini attraverso ........................................................... naturali. • Gli interpreti di questi segni erano gli ........................................................... e gli ...........................................................
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Le città dei morti
La colonna di una tomba etrusca su cui sono rappresentati utensili e oggetti tipici delle abitazioni.
Osservo
e imparo
Dopo aver letto il testo e osservato le immagini, scrivi una didascalia sotto ciascuna.
.....................................................................................................................................
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t od o Me
di
Gli Etruschi credevano in una vita oltre la morte e immaginavano l’aldilà come un mondo sotterraneo privo di colori, avvolto nell’ombra. Il defunto veniva sepolto con abiti e ornamenti appropriati al ruolo che ricopriva in vita. Nelle tombe, inoltre, veniva posto un corredo di oggetti e cibi necessari a svolgere le normali attività quotidiane o a rallegrare il defunto. Il corredo funerario delle persone più povere comprendeva ciotole e oggetti personali, mentre quello dei ricchi era costituito da gioielli, armi, vasi preziosi. In origine le tombe erano costruzioni a pianta circolare con il tetto a forma di cupola. In seguito furono scavate nella roccia e si sviluppavano con corridoi e stanze intorno a una sala centrale. Le tombe erano raggruppate in grandi necropoli, costruite secondo il modello di vere città. Per esempio, le tombe di Blera, in provincia di Viterbo (Lazio), sono scavate nella roccia e mostrano un ingresso simile alla facciata di una casa. Le necropoli di Tarquinia e di Cerveteri, dove sono stati ritrovati numerosi affreschi, sono fonti importanti per ricostruire diversi aspetti della vita quotidiana degli Etruschi.
STUDIO
49
LEGGO LE
FONTI
La necropoli di Tarquinia Le città degli Etruschi, costruite in legno e mattoni, sono scomparse insieme alla loro cultura, cancellate dalla conquista romana. Non esistono libri o altri documenti che descrivono il modo di vivere di questo popolo. In diversi siti archeologici dell’Italia centrale sono però venuti alla luce gli oggetti e i dipinti custoditi nelle tombe, che hanno permesso agli storici di ricostruire lo splendore della civiltà etrusca. Osserva questi affreschi ritrovati sulle pareti delle tombe: ci fanno immaginare come doveva essere la vita degli Etruschi.
Con i compagni e con l’aiuto dell’insegnante osserva attentamente le immagini. Compila un elenco del tipo di informazioni che puoi ricavare da ciascuna di esse. Poi per ciascuna informazione scrivi un breve testo.
50
La civiltà degli Etruschi
La vita quotidiana
La vita quotidiana L’abbigliamento Le donne etrusche indossavano lunghe tuniche e mantelli in lana o in lino, ornati con fermagli e fibule (spille), mentre ai piedi calzavano sandali in cuoio. Amavano portare gioielli, soprattutto orecchini, collane e bracciali. Facevano uso di profumi, unguenti, ombretti e maschere di bellezza ricavate da piante e da fiori particolari. Gli uomini indossavano tuniche corte con mantelli sopra le spalle.
Le abitazioni La casa etrusca era formata da un insieme di edifici disposti intorno a un cortile. Le stanze erano arredate in modo semplice e alcuni locali erano adibiti a magazzini per conservare le merci.
L’alimentazione
In questo dipinto si può osservare la raffinata eleganza dell’acconciatura delle donne etrusche.
L’alimentazione degli Etruschi era piuttosto varia e si basava soprattutto su cereali, frutta, carne, pesce, vino, olio. A questi cibi, si aggiungevano formaggi e una specie di yogurt, prodotti con latte di mucca.
I divertimenti I ricchi amavano il divertimento e spesso organizzavano feste e banchetti, ai quali partecipavano anche le donne. Gli invitati mangiavano sdraiati su bassi letti, assistevano a spettacoli di danza e ascoltavano la musica di flauti e arpe.
e imparo
Sottolinea nel testo gli elementi che trovano riscontro nelle immagini della pagina a fianco.
di
Confronto
t od o Me
STUDIO
Questa urna funeraria, detta Sarcofago degli sposi, raffigura una coppia di sposi in atteggiamento affettuoso. Le donne erano molto considerate nella civiltà etrusca: erano rispettate e godevano di una grande libertà: partecipavano ai banchetti, ai riti religiosi, agli spettacoli...
51
Dalla SINTESI...
Gli abitanti dell’Italia GUARDA
Chi sono?
Ca m un
i
LEGGI Celti
Veneti
Terramaricoli
Tra i più importanti ci sono: i Liguri, abili marinai e
Liguri
Villanoviani
Pi
commercianti; i Camuni, di cui restano le incisioni
ce ni
rupestri della Valcamonica; i Veneti, che lavorano
Etruschi
il bronzo e commerciano l’ambra; i Terramaricoli
Umbri Sabini
Latini
stanziati lungo il Po dal 1600 a.C.; i Celti, cacciatori
Sa
Campani
e allevatori nomadi; i Villanoviani, agricoltori
Apuli
nn
iti
Iap
igi
Osci Lucani
e artigiani; gli Umbri, stanziati sulle alture del centro Italia; i Latini, che danno vita alla civiltà
Sardi Bruzi
romana. In Sardegna si sviluppa la civiltà nuragica dei Sardi.
Gli Etruschi
Sicani Siculi
Colonie greche e fenicie
Dove e quando vivono? Gli Etruschi abitano tra Toscana, Umbria e Lazio a partire dall’VIII secolo a.C. Nel tempo estendono i loro territori a nord fino al Po e a sud fino alla Campania. Nel III secolo a.C. le loro città sono conquistate dai Romani.
Quali attività praticano? Gli Etruschi praticano l’agricoltura, l’allevamento e il commercio. Ricavano legname dai boschi Etruschi
ed estraggono metalli con cui costruiscono gioielli e armi. Lavorano un tipo di ceramica: il bucchero.
Come sono organizzati? Gli Etruschi fondano città indipendenti circondate da mura interrotte da porte ad arco e divise in quartieri. Sono governate da un re-sacerdote (lucumone). Poi adottano un governo oligarchico.
Com’è la loro religione? Gli Etruschi sono politeisti. Interpretano il volere degli dèi attraverso arùspici e àuguri e credono nell’aldilà. Costruiscono necropoli.
52
1000 a.C.
500 a.C.
Nascita di Cristo
... alla MAPPA Completa la mappa con l’aiuto delle parole chiave evidenziate nella pagina a fianco. Poi utilizzala per esporre a voce l’argomento.
I POPOLI DELL’ITALIA
abitano
i principali sono DOVE E QUANDO
NOMI E CARATTERISTICHE
in Italia a partire
• i Liguri (attuale Liguria): commercianti via mare;
dal II millennio a.C.
•i
.......................................
(Valcamonica): ci hanno lasciato le incisioni rupestri;
• i Veneti (attuale Veneto): lavorano i metalli, e allevano cavalli; •i
................................................................ :
stanziati lungo il fiume Po;
• i Celti (attuale Pianura Padana): agricoltori, commercianti, guerrieri; • i Villanoviani (nelle attuali Toscana ed Emilia): agricoltori e artigiani; • i Latini (attuale Lazio): commerciano lungo il Tevere; •i
.............................................
(attuale Sardegna): pastori, agricoltori e guerrieri;
costruiscono edifici a torre, i nuraghi, con blocchi di pietra.
GLI ETRUSCHI si stabiliscono
vivono in
DOVE E QUANDO
costruiscono
GOVERNO
• città suddivise
in città indipendenti
in Italia, tra la Toscana, l’Umbria
in quartieri
governate da
• fognature e
e il Lazio attuali, dall’ ........................................
acquedotti • un re-sacerdote, il lucumone
•
• poi un governo
• archi e volte
....................................
.........................................
praticano
conquistano
sono conquistati
i territori a nord fino al
..............
e a sud
fino alla Campania
ATTIVITÀ
• agricoltura
RELIGIONE
• allevamento
ESPANSIONE
dai
.....................
nel
III secolo a.C.
credono
•
• in molti dèi
..............................................
• sfruttamento dei boschi • estrazione dei
• nella divinazione • nell’
.................................
..........................
• artigianato (bucchero)
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VERIFICA delle COMPETENZE 1 Abbina le didascalie alle immagini corrispondenti. Poi scrivi accanto a ciascuna il popolo italico a cui appartiene. 1 Statuetta di divinitĂ . 2 Stele modellata in forma umana. 3 Una delle tavole eugubine. 4 Spilla e punta di lancia. 5 Nuraghe di Barumini. 6 Incisione rupestre.
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2 Nella tabella sono nascosti dieci nomi di popoli italici: cerchiali con colori diversi.
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Gli abitanti dell’Italia - Gli Etruschi 3 Leggi il testo e completa inserendo le parole elencate. oligarchia • quattro • lucumone • alture • quartieri • necropoli • città • acquedotti • mura Gli Etruschi fondarono molte ........................................................., soprattutto su ......................................................... e corsi d’acqua. Le città erano circondate da ......................................................... su cui si aprivano almeno ......................................................... porte. All’interno, le strade si incrociavano ad angolo retto formando i ......................................................... e c’erano fognature e .......................................................... All’esterno invece si trovavano le ......................................................... Nei primi tempi il governo era nelle mani del ........................................................., un re-sacerdote. Poi la monarchia fu sostituita dall’.......................................................... 3 Osserva attentamente le fonti e spiega con parole tue a quale aspetto della civiltà etrusca si riferiscono. ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .....................................................................................................................................
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4 Indica con una X se le seguenti affermazioni sono Vere (V) o False (F). V F • Le divinità degli Etruschi erano gli arùspici e gli àuguri. V F • I Charun accompagnavano le anime nell’oltretomba. V F • Le necropoli si trovavano all’interno della città. V F • Per gli Etruschi l’aldilà era un mondo a colori. V F • Le donne etrusche partecipavano a feste e banchetti.
Competenze: individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; organizza le informazioni; comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità; utilizza le fonti per esporre le caratteristiche delle civiltà studiate.
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CLIL Roma Rome Monarchia Monarchy Repubblica Republic Impero Empire Conquista Conquest Esercito Army
NELL’ANTICA
ROMA
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Già verso la fine del II millennio a.C., il popolo italico dei Latini abitava la riva sinistra del Tevere. Era una posizione favorevole per controllare il punto in cui l’Isola Tiberina divideva il fiume in due rami, facilitandone l’attraversamento. Si trattava di un guado obbligatorio per i mercanti e i Latini ne approfittarono: prima fecero da traghettatori in cambio di un pedaggio, poi fornirono ai mercanti magazzini e spazi di servizio. Nell’VIII secolo a.C., dai villaggi sorti sul colle Palatino e sui colli vicini che si affacciavano sul Tevere, ebbe origine Roma: nei secoli sarebbe diventata la capitale di un immenso impero e la città più importante dell’Occidente.
Monarchia (VIII-VI sec. a.C.) Secondo la leggenda, Romolo fondò la sua città sul colle Palatino nel 753 a.C.. Durante il governo dei re, Roma si ingrandì fino a comprendere i sette colli, che vennero circondati da robuste mura per difendersi dai nemici.
Repubblica (V-III sec. a.C.) Nel 509 a.C., Roma divenne una Repubblica e cominciò a espandersi. Nel III secolo a.C., la città ottenne il controllo di tutta l’Italia peninsulare a sud del Po.
Repubblica (II-I sec. a.C.) Nel I secolo a.C., dopo aver sconfitto Cartagine e altri avversari, Roma controllava tutta l’Italia e gran parte delle coste del Mar Mediterraneo.
Leggo le carte
e imparo
Confronta le carte dei territori romani del III secolo a.C. e del I secolo a.C. Rispondi a voce. • Quali sono le zone conquistate? • A quali Stati attuali corrispondono?
Impero (I sec. a.C. - 476 d.C.) Nel 27 a.C. Roma diventò un Impero. Nel I secolo d.C., l’Impero romano raggiunse la sua massima espansione e nella capitale vennero costruite maestose opere architettoniche.
Quando Monarchia
Repubblica 509 - 27 a.C.
753 - 509 a.C.
800 a.C.
700 a.C.
600 a.C.
500 a.C.
400 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
Impero 27 a.C. - 476 d.C.
100 Nascita 100 a.C. di Cristo d.C.
200 d.C.
300 d.C.
400 d.C.
500 d.C.
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Storia
Dalle ORIGINI alla REPUBBLICA La fondazione di Roma secondo la leggenda Quando Troia fu distrutta dagli Achei, l’eroe troiano Enea riuscì a mettersi in salvo. Imbarcatosi con alcuni compagni e familiari, dopo un lungo viaggio approdò sulle coste del Lazio. Qui suo figlio, diventato adulto, fondò una nuova città: Alba Longa. Tre secoli dopo, il re legittimo di Alba Longa, Numitore, fu spodestato dal malvagio fratello Amulio. Egli imprigionò Numitore, fece uccidere i suoi figli maschi e obbligò la femmina, Rea Silvia, a diventare sacerdotessa di Vesta, perché non avesse figli che potessero ereditare il trono. Ma Rea Silvia si innamorò del dio Marte e da questo ebbe due gemelli: Romolo e Remo. Amulio ordinò ai suoi servi di ucciderli, ma questi, impietositi, misero i bimbi in una cesta e li affidarono alle acque del Tevere. La corrente li portò a riva, dove furono trovati e allattati da una lupa. I gemelli vennero poi accolti in una famiglia di pastori. Una volta cresciuti, Romolo e Remo si vendicarono: uccisero lo zio e rimisero sul trono di Alba Longa il nonno Numitore. Vollero poi fondare una nuova città e chiesero agli dèi dove costruirla. Romolo salì sul colle Palatino e Remo sull’Aventino e si misero ad aspettare un presagio: Romolo avvistò dodici avvoltoi, Remo ne vide solo sei. Gli àuguri stabilirono che Romolo doveva fondare la nuova città sul Palatino. Egli prese un aratro e scavando un solco tracciò i confini della nuova città: dal nome del suo fondatore si chiamò Roma. Remo, in segno di spregio, varcò il confine e Romolo lo uccise.
I due gemelli, Romolo e Remo, allattati dalla lupa.
Capisco
e imparo
Tra i seguenti dati che emergono dalla leggenda, quale è un dato storico? Segna con una X. Roma fu fondata dal figlio di un dio. Roma fu fondata sul colle Palatino. Il fondatore di Roma fu allattato da una lupa. Il nome di Roma deriva da Romolo.
Quando
Monarchia 753 - 509 a.C.
800 a.C.
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700 a.C.
600 a.C.
Repubblica 509 - 27 a.C.
500 a.C.
400 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
100 a.C.
Nascita di Cristo
Dalle origini alla Repubblica
La Monarchia
La Monarchia Dal 753 a.C., considerato anno della fondazione, fino al 509 a.C. Roma fu una Monarchia. Le famiglie più importanti eleggevano il re attraverso dei rappresentanti. Il re era la massima autorità religiosa, comandava l’esercito e amministrava la giustizia. Inoltre, emanava le leggi e ne garantiva l’applicazione. Al suo fianco c’erano due assemblee: il senato, formato dagli anziani delle famiglie di proprietari terrieri, e i comizi curiati, formati dai cittadini maschi adulti. Le due assemblee avevano il compito di approvare o respingere le leggi proposte dal re. Secondo la tradizione, i re di Roma furono sette. I primi quattro, Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio e Anco Marzio, appartenevano alle due tribù che, fondendosi, avevano dato vita alla città: i Latini e i Sabini. Gli ultimi tre, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo, erano invece di origine etrusca.
Oggi
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pp. 17-18
che significa “solo”, e archìa, cioè “governo”; indica perciò una forma di governo in cui il potere è nelle mani di una sola persona.
Senato : deriva dal latino senex, che
significa “anziano”.
Tito Livio
Nato a Padova nel I secolo a.C., Tito Livio è uno dei più importanti storici romani. Scrisse una storia della città di Roma raccogliendo tutte le informazioni disponibili al suo tempo. Per i periodi più lontani non c’erano documenti scritti, perciò, riferì le antiche leggende.
Sottolineo
e imparo
t od o Me
di
Il territorio dell’antica Roma si trova oggi nella regione del Lazio. La città ha mantenuto nei secoli la sua importanza ed è diventata capitale della Repubblica italiana. Con circa 3 milioni di abitanti, è una delle città più popolose dell’Unione europea. Grazie a una gloriosa storia lunga quasi tremila anni, la cosiddetta “città eterna” appare oggi come un vero e proprio museo a cielo aperto, meta privilegiata del turismo internazionale. I musei, le rovine dei Fori imperiali, il celebre Colosseo attirano milioni di visitatori ogni anno. Roma è considerata anche capitale del Cristianesimo poiché ospita la Città del Vaticano, sede del papa, e un elevato numero di chiese.
Monarchia : deriva dal greco monos,
STUDIO
Sottolinea nel testo le parti che ti permettono di rispondere alle domande. Poi ripeti a voce. • Quale fu la prima forma di governo a Roma? • Quali erano i compiti del re? • Chi affiancava il re?
59 17
Storia
Nell’antica Roma
La Repubblica Nel 509 a.C. l’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, fu cacciato perché governava in modo crudele e arrogante e la città divenne una Repubblica. Il governo fu riorganizzato e i poteri del re furono divisi tra il senato e diversi magistrati. I cittadini, inoltre, potevano esprimere il loro parere su tutte le decisioni prese dai magistrati attraverso i comizi.
Repubblica : parola di origine latina
che significa letteralmente “cosa pubblica” e indica che il governo di una città o di uno Stato riguarda tutti i cittadini. Pretori
I membri del senato restavano in carica a vita. Essi controllavano l’operato di tutti i magistrati e nessun provvedimento poteva essere messo in atto senza la loro approvazione. I magistrati più importanti erano i due consoli, a cui spettavano i compiti di governare la città facendo applicare le leggi e di comandare l’esercito. Rimanevano in carica un anno ed erano sempre eletti in coppia, in modo che si sorvegliassero a vicenda. Al loro fianco c’erano i pretori, che amministravano la giustizia. Ai questori spettava l’amministrazione del denaro pubblico e agli edili la manutenzione degli edifici pubblici. I censori, infine, stabilivano le tasse che i cittadini dovevano pagare. In situazioni di grave pericolo veniva nominato un dittatore che aveva potere assoluto, ma poteva restare in carica solo sei mesi.
Consoli Edili
Questori
Censori Rappresentazione di una seduta del Senato in un affresco del XIX secolo.
Capisco
e imparo
Quali erano i compiti dei magistrati? Scrivilo di fianco a ciascuno. • Console ..................................................................................................................................................................... • Pretore ........................................................................................................................................................................ • Questore
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• Edile ................................................................................................................................................................................. • Censore .....................................................................................................................................................................
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Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni forti
La Repubblica italiana
Cittadinanza AGENDA 2030 & Costituzione
Dal 1946 anche l’Italia, che prima era una Monarchia, è diventata una Repubblica. Le leggi fondamentali della Repubblica italiana sono raccolte nella Costituzione, che è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948.
Leggi gli articoli 1 e 3 della Costituzione. Spiegali con parole tue. Poi confronta le tue opinioni con quelle dei compagni.
Art. 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche.
• Articolo 1 ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Articolo 3
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Nell’ordinamento della Repubblica italiana: • il potere di fare le leggi (potere legislativo) è esercitato dal Parlamento, che viene eletto dal popolo e controlla il lavoro del Governo; • il potere di far applicare le leggi (potere esecutivo) è esercitato dal Governo, formato dai Ministri e dal Presidente del Consiglio; • il potere di controllare che le leggi vengano rispettate e punire chi non le rispetta (potere giudiziario) è esercitato dalla Magistratura, l’insieme dei giudici.
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Storia
Nell’antica Roma
La società Secondo la tradizione, Romolo aveva fondato Roma con l’aiuto di cento compagni, che venivano ricordati come i patres, cioè i padri fondatori della città. Essi erano stati i primi senatori romani e i loro discendenti, i patrizi, formavano la classe sociale più importante. I patrizi erano ricchi proprietari terrieri e godevano dei diritti politici: essi, cioè, partecipavano al governo della città attraverso le assemblee e potevano essere eletti come magistrati. In caso di necessità, i maschi adulti erano tenuti a far parte dell’esercito. Il resto della popolazione romana era formato da cittadini liberi, ma privi di diritti politici: i plebei. I plebei erano contadini, artigiani e commercanti che arricchivano la città con il proprio lavoro. Inoltre, essi dovevano pagare le tasse e prestare servizio nell’esercito, ma non potevano diventare magistrati e neppure partecipare alla distribuzione delle terre conquistate con la guerra. Erano plebei anche i clientes, cioè persone al servizio dei patrizi che in cambio ricevevano favori e protezione.
Tra i privilegi dei patrizi c’era anche il diritto di conservare i ritratti degli antenati in casa.
Gli schiavi
Due schiavi insieme al loro padrone.
Capisco
Nella società romana c’erano anche gli schiavi, del tutto privi di diritti, la cui vita dipendeva totalmente dal padrone. Gli schiavi erano perlopiù prigionieri di guerra, ma potevano diventarlo anche i debitori che non pagavano i creditori o i malfattori condannati a risarcire il danno causato con la perdità della libertà. Uno schiavo poteva comperare la propria libertà o riceverla in dono dal padrone: egli diventava così un liberto ed era considerato come un cittadino plebeo.
e imparo
Scrivi a fianco di ogni frase la classe sociale a cui si riferisce.
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• Erano liberi cittadini ma non potevano diventare magistrati.
......................................................................................................................................
• Erano prigionieri o debitori.
......................................................................................................................................
• Non avevano libertà personale.
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• Discendevano dai fondatori della città.
......................................................................................................................................
• Potevano diventare magistrati e senatori.
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p. 20
Dalle origini alla Repubblica
I plebei si ribellano
I plebei si ribellano A Roma i plebei costituivano la maggior parte della popolazione, ma avevano più doveri che diritti. Per esempio, quando scoppiava una guerra erano costretti ad abbandonare le proprie attività per andare a combattere, ma poi erano esclusi dalla distribuzione del bottino conquistato, che spettava ai soli patrizi. Essi così finivano per diventare sempre più poveri. Nel 494 a.C. i plebei si ribellarono: si riunirono sul colle Aventino, rifiutandosi di lavorare e di difendere la città. Ecco come racconta la vicenda lo storico Tito Livio.
LEGGO LE
FONTI
La “favola” di Menenio Agrippa Poiché i plebei si erano ritirati sull’Aventino, fu inviato da loro un magistrato, Menenio Agrippa, affinché ristabilisse la concordia tra i senatori e la plebe. Egli raccontò loro questa favola. “Una volta le membra umane, che consideravano il ventre ozioso, si misero d’accordo affinché le mani non portassero alla bocca il cibo... Di conseguenza gambe e braccia cominciarono a indebolirsi. Infatti il ventre non è pigro ma prende il cibo per poi distribuirlo a tutte le membra. Così il senato e il popolo, come in un solo corpo, sono rafforzati nella concordia e perdono forze nella discordia”. I plebei compresero il significato della storia che era stata narrata e decisero di ritornare in città. Tito Livio, Ab Urbe condita, libro II
Rispondi a voce.
• Per quali motivi i plebei si ribellano? • Quale organo del corpo rappresenta i patrizi? Quali i plebei?
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Storia
Nell’antica Roma
Le conquiste dei plebei La prima rivolta plebea si concluse con il riconoscimento dei tribuni della plebe, che avevano il compito di difendere i diritti dei plebei e bloccare le decisioni che li avrebbero danneggiati. Col passare del tempo, i plebei ottennero altri diritti. Nel 451 a.C. fu adottato il primo codice di leggi scritte: in questo modo, i patrizi non poterono più interpretare la legge sempre a proprio vantaggio. Pochi anni dopo, fu cancellato il divieto sui matrimoni tra patrizi e plebei. Dopo un secolo ottennero di essere eletti a tutte le cariche pubbliche e partecipare alla divisione delle terre conquistate.
Le leggi delle XII tavole Nel 451 a.C. un gruppo di dieci magistrati fu incaricato di raccogliere tutte le leggi tramandate a voce: quelle ritenute valide furono incise su dodici lastre di bronzo ed esposte nel foro, in modo che tutti potessero vederle. Le leggi riguardavano ogni aspetto della vita dei cittadini, in particolare i rapporti all’interno della famiglia, i debiti, le pene da applicare a chi commetteva un reato. Magistrato ritratto nell’atto Le tavole originali furono distrutte di rivolgersi agli nel 390 a.C., durante l’incendio di ascoltatori. Roma da parte dei Galli. Oggi conosciamo alcuni dei testi contenuti nelle tavole, poiché sono stati citati in altri documenti. Le XII tavole furono distrutte dai Galli e riprodotte in età imperiale.
Rifletto
e imparo
Prepara un breve testo da esporre a voce su questo argomento. Poi rispondi alle domande. In una delle XII tavole c’è scritta questa legge: “Chiunque rompa l’osso di un altro, a mano o con un bastone, deve pagare trecento sesterzi se [il ferito] è un libero; centocinquanta se è uno schiavo.” • In quale codice di leggi hai trovato una legge simile? • Da chi era stato scritto?
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• A quale popolo apparteneva? ....................................................................................................................................................................................................................................................... • A quale millennio risale? ..........................................................................................................................................................................................................................................................................
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p. 21
Dalle origini alla Repubblica
La famiglia
La famiglia patriarcale Per i Romani l’organizzazione e i rapporti familiari si basavano su due istituzioni: la gens e la familia. La gens comprendeva tutte le famiglie che discendevano da un antenato comune, condividevano il possesso di pascoli e terre e potevano far risalire la loro origine ai patres, i fondatori della città. La familia era controllata dall’uomo più anziano, chiamato pater familias (cioè padre della famiglia), e comprendeva la moglie, tutti i figli con le loro famiglie, i servi e gli schiavi che lavoravano per loro. Comprendeva anche i clientes, persone che non avevano rapporti di sangue con la famiglia ma che avevano ricevuto favori dal pater familias e quindi si sentivano in debito.
Giovane coppia romana.
Il pater familias era responsabile del comportamento di tutti i familiari per quanto riguardava le consuetudini sociali, le norme religiose e le leggi. Egli aveva un’autorità illimitata, al punto che poteva vendere i propri familiari come schiavi. Le donne non avevano gli stessi diritti degli uomini ed erano sempre sottoposte alla tutela maschile: prima quella del padre e poi quella del marito. Le donne avevano il compito di educare i figli maschi a essere bravi cittadini e le figlie femmine a essere umili e obbedienti al futuro marito; dovevano poi occuparsi della casa e controllare il lavoro dei servi. La matrona, così era chiamata la moglie del pater familias, era comunque tenuta in grande considerazione dal marito, che la consultava su varie questioni. Partecipava ai banchetti familiari, alle cerimonie pubbliche e agli spettacoli.
Una matrona romana con le schiave.
e imparo
Sottolinea nel testo con colori diversi le frasi in cui sono descritti il ruolo del padre e quello della madre nella famiglia romana.
t od o Me
di
Sottolineo
Ogni bambino, appena nato, veniva posato in terra e spettava al padre riconoscerlo, prendendolo in braccio: in questo modo il bambino entrava a far parte della famiglia paterna.
STUDIO
65
Storia
Nell’antica Roma
Le attività dei Romani Agricoltura e allevamento In origine i Romani erano soprattutto agricoltori e pastori. Durante il periodo della Monarchia e della Repubblica i contadini mantenevano le proprie famiglie coltivando piccoli pezzi di terra. I ricchi proprietari, invece, avevano grandi fattorie e facevano coltivare i campi agli schiavi. I principali prodotti agricoli erano cereali, ortaggi e uva. Dall’allevamento di capre e pecore i pastori ricavavano lana e latte, utilizzato per produrre formaggi. Venivano allevati anche maiali e buoi, usati per il lavoro dei campi, mentre i cavalli venivano impiegati nell’esercito, ma anche negli spettacoli pubblici, come le gare di corsa che si svolgevano negli anfiteatri.
Un bottegaio mostra la sua frutta a un possibile acquirente.
Artigianato e commercio Col tempo si svilupparono l’artigianato e il commercio. Gli artigiani lavoravano in piccole botteghe: realizzavano oggetti di uso quotidiano, come vasi, tessuti e mobili, e pezzi da costruzione, come mattoni e tegole in argilla, tubi per le fognature e grandi blocchi di marmo, destinati a templi e palazzi. Alcuni artigiani erano specializzati nella lavorazione dei metalli, che i Romani estraevano dal sottosuolo: ferro, oro e argento venivano usati per produrre oggetti di uso quotidiano e attrezzi da lavoro, ma anche preziosi gioielli. Le merci venivano trasportate lungo i fiumi o via terra; se la destinazione era molto lontana, venivano stivate in grandi navi. La bottega di un venditore di coltelli.
e imparo
t od o Me
STUDIO
Con l’aiuto delle domande e delle parole chiave del testo esponi a voce il contenuto della pagina. • Quali attività svolgevano i Romani? • Cosa coltivavano? • Quali animali venivano allevati? • Quali prodotti artigianali venivano realizzati? • Quali risorse naturali venivano estratte dal sottosuolo? • Come venivano trasportate le merci destinate ai mercati?
66
di
Espongo
Dalle origini alla Repubblica
La religione
La religione Nei tempi più antichi, i Romani adoravano divinità legate al culto degli antenati, come i Lari e i Penati, che proteggevano la famiglia e la casa. Divinità proprie della religione romana erano Giano e Vesta. Giano era il dio della pace e della guerra e veniva raffigurato con due volti perché conosceva il passato e il futuro. Vesta era la protettrice del focolare domestico, della pace e della prosperità familiare e cittadina. In seguito al contatto con gli Etruschi e con i Greci, i Romani iniziarono a venerare anche Giove, Giunone, Minerva e Marte che corrispondevano a Zeus, Era, Atena e Ares. I riti venivano curati dai sacerdoti, che dipendevano dal Pontefice Massimo: a lui spettava il compito di preparare il calendario dei giorni fasti, in cui si potevano prendere decisioni importanti, e di quelli nefasti, in cui era bene non intraprendere nulla. L’indicazione era ottenuta attraverso gli auspici, cioè l’osservazione del volo degli uccelli sacri.
Marte, dio della guerra.
Giove con Minerva e Giunone. Le due dee hanno ai loro piedi gli animali sacri: Minerva la civetta e Giunone l’oca.
di
Schematizzo
t od o Me
STUDIO
e imparo
Ricava le informazioni dal testo e completa la tabella. Antiche divinità romane
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Divinità introdotte dopo il contatto con Etruschi e Greci
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Riti particolari
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Vai al Quaderno Operativo
p. 23
67
Storia
Nell’antica Roma
Roma conquista l’Italia Nei primi secoli della Repubblica, Roma cominciò a espandersi, dando inizio a un periodo di guerre con i popoli vicini, in particolare Etruschi e Latini. Lo scontro decisivo tra l’esercito romano e quello latino avvenne nel 499 a.C. quando, dopo una durissima battaglia, i Latini furono sconfitti. Nel 396 a.C., dopo oltre cent’anni di battaglie contro i popoli del Lazio, Roma conquistò la città etrusca di Veio e ottenne il completo controllo dei territori costieri tra la Toscana e la Campania. Dieci anni dopo, nel 386 a.C., i Romani subirono una pesante sconfitta per opera dei Galli, che dalla Pianura Padana si spostarono a sud in cerca di nuove terre da saccheggiare. Sotto la guida del loro comandante, Brenno, i Galli invasero Roma e la incendiarono. Se ne andarono solo dopo aver ottenuto un forte riscatto in oro.
Territorio dei Sanniti Conquiste all’inizio del IV secolo a.C. Conquiste all’inizio del III secolo a.C. Conquiste alla metà del III secolo a.C.
Brenno e Camillo Al momento della consegna dell’oro per il riscatto di Roma, Brenno gettò la sua spada sul piatto della bilancia con i pesi e gridò: “Vae victis!” (“Guai ai vinti!”). Mentre avvenivano questi fatti, ritornò a Roma il condottiero Furio Camillo con il suo esercito. Egli affrontò i Galli e li mise in fuga, poi distrusse il loro esercito. Secondo la tradizione, Camillo recuperò tutto l’oro e lo riportò in città dicendo: “La libertà della patria non si conquista con l’oro ma con il ferro!”.
e imparo
Colora sulla linea del tempo il periodo in cui Roma conquista il Lazio e i territori circostanti.
STUDIO
750 a.C. 700 a.C. 650 a.C. 600 a.C. 550 a.C. 500 a.C. 450 a.C. 400 a.C. 350 a.C. 300 a.C. 250 a.C.
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di
Lavoro sulla linea del tempo
t od o Me
Dalle origini alla Repubblica
Le conquiste
Le guerre sannitiche Dopo la sconfitta degli Etruschi, i popoli che vivevano ai confini del Lazio si allearono nel tentativo di fermare l’espansione di Roma. In questa nuova fase di scontri, gli avversari più temibili furono i Sanniti, valorosi guerrieri che abitavano le valli dell’Appennino campano. Nel 295 a.C., dopo tre sanguinose guerre chiamate guerre sannitiche, i Romani sconfissero definitivamente gli avversari e ottennero il controllo di tutta l’Italia centrale.
La guerra contro Taranto Dopo aver sconfitto i Sanniti e i loro alleati, Roma si rivolse alle ricche città della Magna Grecia. Taranto, una delle più importanti tra queste città, si sentiva minacciata e decise di chiedere aiuto a Pirro, re di un piccolo regno ellenistico chiamato Epiro, situato sulla sponda opposta del Mar Adriatico. Pirro portò in Italia un grande esercito, che comprendeva una ventina di elefanti da combattimento. Terrorizzati da questi animali, i Romani furono sconfitti a Eraclea e ad Ascoli. Nel 275 a.C., però, i due eserciti si scontrarono di nuovo a Maleventum e l’esercito romano ebbe la meglio: la vittoria fu così grande che da allora la città cambiò il suo nome in Beneventum (attuale Benevento). Pirro lasciò l’Italia e Taranto, sconfitta, fu duramente punita, mentre le altre città della Magna Grecia preferirono allearsi con Roma. Con la vittoria su Pirro e Taranto, i Romani estesero il proprio dominio dal Po fino allo Stretto di Messina.
Guerrieri sanniti.
L’uso degli elefanti da guerra impressionò gli abitanti delle città della Magna Grecia a tal punto che questi animali vennero ritratti sulle ceramiche.
.........................................................................................................................
Leggo la carta
e imparo
Osserva la carta della pagina accanto, confrontala con una carta attuale delle regioni italiane e rispondi. • Quali regioni sono comprese nei possedimenti romani? Scrivile nel foglietto a fianco.
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p. 22
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Storia
Nell’antica Roma
Roma conquista il Mediterraneo Dopo aver conquistato l’Italia meridionale, Roma divenne una minaccia per Cartagine, potente città di origine fenicia situata sulla costa africana, che controllava i commerci del Mediterraneo occidentale. La rivalità tra Roma e Cartagine si trasformò in uno scontro armato che durò più di un secolo e coinvolse anche altri popoli alleati. Le due città si affrontarono in tre guerre, chiamate guerre puniche, perché i Romani chiamavano Puni gli abitanti di Cartagine.
La prima guerra punica La guerra tra Roma e Cartagine scoppiò in Sicilia: il controllo dell’isola era fondamentale per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo occidentale. Nel 264 a.C. i soldati romani partirono da Messina e conquistarono gran parte della Sicilia. Quindi, Roma decise di spostare la guerra sul mare e, con l’aiuto delle città della Magna Grecia, preparò una flotta da guerra che contava circa un centinaio di navi. Le navi romane erano dotate di un ponte mobile detto corvo, che permetteva di agganciare le navi nemiche durante le battaglie, in modo che i soldati potessero combattere corpo a corpo come nelle battaglie terrestri. Nel 241 a.C., dopo molte battaglie, la flotta romana affrontò quella cartaginese presso le Isole Egadi e la distrusse. Cartagine dovette abbandonare la Sicilia e accettare dure condizioni di pace.
e imparo
Sottolinea nel testo: in rosso il motivo per cui Roma si scontra con Cartagine in Sicilia; in blu il modo in cui Roma si procura una flotta; in verde l’invenzione che portò vantaggi alle navi romane.
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t od o Me
di
Sottolineo
Territorio romano Territorio cartaginese Magna Grecia
STUDIO
Una nave romana con il ponte mobile chiamato corvo.
Dalle origini alla Repubblica
Le conquiste
La seconda guerra punica Nel 219 a.C. il comandante dell’esercito cartaginese, Annibale Barca, attaccò la città spagnola di Sagunto, alleata di Roma, e la conquistò: cominciò così, nel 218 a.C., la seconda guerra punica. Partendo dalla Spagna, Annibale superò i Pirenei e le Alpi e scese in Italia con un grosso esercito e molti elefanti: grazie al sostegno delle popolazioni locali, riuscì a sconfiggere i Romani sul Ticino e presso il Lago Trasimeno. Dopo queste vittorie, Annibale avrebbe potuto assalire Roma, che era quasi indifesa, ma preferì dirigersi in Puglia per aspettare il fratello Asdrubale con i rinforzi. I Romani nel frattempo si riorganizzarono e decisero di dare battaglia a Canne, dove furono però sconfitti. Per allontanare il pericolo dall’Italia, il senato di Roma inviò una spedizione in Africa sotto il comando di Publio Cornelio Scipione. Finalmente, nel 202 a.C., l’esercito romano batté i Cartaginesi a Zama, vicino a Cartagine. Annibale fuggì in Oriente e i Cartaginesi si arresero.
La terza guerra punica Pochi decenni dopo, lo scontro tra le due città ricominciò. Nel 149 a.C. Cartagine fu assediata e, al termine di una lunghissima resistenza, nel 146 a.C. i soldati romani entrarono nella città e la conquistarono. Cartagine fu rasa al suolo e il suo porto fu distrutto, mentre gli abitanti superstiti furono ridotti in schiavitù. Roma diventò così la padrona assoluta del Mediterraneo.
Territorio cartaginese prima della seconda guerra punica Territorio romano prima della seconda guerra punica Principali battaglie Presunto itinerario di Annibale Leggo la carta
e imparo
Osserva la carta relativa alla seconda guerra punica e individua: • le principali battaglie vinte da Annibale; • quale battaglia diede ad Annibale la possibilità di prendere Roma; • il percorso che seguì il comandante cartaginese dopo la battaglia di Canne.
Resti della città di Cartagine.
Ricostruzione del porto di Cartagine.
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p. 26
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Storia
Nell’antica Roma
L’esercito romano Inizialmente tutti i cittadini romani tra i 17 e i 46 anni erano tenuti a prestare servizio militare e partecipare alle eventuali guerre. L’esercito era formato da due legioni, ognuna delle quali contava circa 4 000 fanti, soldati che combattevano a piedi, e 300 cavalieri, che combattevano a cavallo. I più giovani combattevano in prima linea, mentre i più anziani erano utilizzati solamente in caso di necessità. A capo di ogni legione c’era un generale, il centurione. Verso la metà del V secolo a.C., per far fronte alle difficoltà economiche dei plebei, fu concesso ai soldati uno stipendio.
Soldati di professione
Rilievi che raffigurano alcuni soldati romani.
Giavellotto
Durante le guerre puniche il numero delle legioni arrivò a 25. Fare il soldato diventò una vera e propria professione che offriva numerosi vantaggi, anche se comportava grandi rischi. L’armatura e il vestiario erano pagati dallo Stato, lo stipendio era sicuro e poteva essere arricchito dal bottino di guerra. Alla fine del servizio, inoltre, il soldato otteneva un pezzo di terra sufficiente a garantirsi una vita dignitosa.
Elmo in ferro Corazza di metallo
Gladio
L’addestramento Un soldato volontario, prima di tutto doveva ottenere la probatio, cioè la dichiarazione di idoneità fisica; quindi, cominciava l’addestramento, al termine del quale diventava un miles (soldato) ed era segnato con un tatuaggio di riconoscimento. L’addestramento si svolgeva a cicli di quattro giorni. Il primo giorno era dedicato alla marcia con l’equipaggiamento completo; il secondo alla manutenzione delle armi; il terzo alla simulazione di combattimenti con spade e lance; il quarto a lavori leggeri, come raccogliere la legna per il fuoco, procurare il cibo, rifornirsi d’acqua e uscire con gli esploratori per studiare il territorio.
Calzari Osservo
Scudo
e imparo
Osserva il disegno dell’armatura di un legionario romano e rispondi. • Quali armi aveva a disposizione per attaccare? ................................................................................................................................................................................................ • Quali erano le parti dell’armatura destinate alla difesa del corpo?
................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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Dalle origini alla Repubblica
L’esercito
I compiti speciali I soldati romani non dovevano solo saper usare le armi, ma anche far fronte a tutte le necessità che si presentavano durante una campagna militare. Per questo, venivano assegnati diversi incarichi: c’era chi provvedeva ai rifornimenti, chi teneva in buone condizioni armi e mezzi di trasporto, chi si occupava dei feriti. Un corpo speciale, quello dei genieri, progettava e costruiva strade e ponti per favorire gli spostamenti, ma anche le grandi macchine da guerra da usare durante l’assedio delle città nemiche.
L’accampamento
La catapulta, una delle macchine da guerra dei Romani, era usata per lanciare pietre o palle infuocate.
Accampamento Romano.
I legionari percorrevano molti chilometri al giorno. Quando si fermavano in un luogo costruivano l’accampamento (castrum), che era come una piccola città: era infatti protetto da un fossato e da una palizzata, su cui si aprivano quattro porte (una al centro di ciascun lato), in corrispondenza delle due strade principali: il cardo e il decumano. Al suo interno erano disposte le tende per i soldati e il comandante, oltre alle strutture di servizio, come cucine, stalle, magazzini e laboratori per costruire o riparare le armi. C’era anche una tenda-ospedale, che ospitava i feriti.
Decumano
Fossato
Tende
Porta
Cardo
Palizzata
e imparo
di
Sottolineo
t od o Me
Cerca nel testo le risposte alle seguenti domande, sottolineale e rispondi. • Chi si occupava della costruzione delle macchine da guerra?
STUDIO
................................................................................................................................................
• Quali attività svolgevano i soldati oltre a combattere? ...................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Come si chiamavano le due strade principali dell’accampamento? ...............................................................................................................................
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Storia
Nell’antica Roma
L’organizzazione dei territori Mentre era in guerra con Cartagine, Roma aveva affrontato e sconfitto anche altri avversari: i Galli della Pianura Padana che si erano alleati con Annibale; le popolazioni dell’interno della Spagna; il Regno di Macedonia e una piccola parte del Regno di Siria. Così, nel 146 a.C. Roma dominava l’intero Mediterraneo occidentale ed era alleata dei re di Pergamo e Rodi, che controllavano le coste asiatiche dell’attuale Turchia. I territori conquistati furono organizzati in province: i loro abitanti non erano considerati cittadini romani, ma solo sudditi obbligati a pagare tributi. A capo di ogni provincia c’era un governatore nominato da Roma, che aveva pieni poteri militari e di governo: egli doveva riscuotere le tasse, difendere il territorio della provincia e far costruire strade, acquedotti e ponti.
Questo simbolo identificava l’esattore delle tasse per conto di Roma.
territorio romano dopo la seconda guerra punica territorio romano dopo la terza guerra punica
I cavalieri I governatori affidarono la riscossione delle tasse ai cavalieri, una nuova classe sociale formata da mercanti molto ricchi, ma di origine plebea. I cavalieri avevano a disposizione grandi quantità di denaro e potevano anticipare al governatore l’intera somma richiesta da Roma, occupandosi in seguito della riscossione. Per i loro servizi, essi venivano ricompensati con l’assegnazione di attività da cui traevano grandi guadagni, come lavori pubblici o rifornimenti di cibo e vestiario per l’esercito.
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Capisco
e imparo
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). V F • Roma fu sconfitta dai Galli. • Nel 146 a.C. Roma dominava V F il Mediterraneo occidentale. • I territori conquistati furono V F organizzati in province. • I popoli conquistati diventavano V F cittadini romani. • I cavalieri si occupavano V F della riscossione delle tasse. Vai al Quaderno Operativo
p. 27
La crisi
Dalle origini alla Repubblica
La crisi della Repubblica Nonostante le ricchezze portate dalle conquiste, la situazione sociale a Roma era molto tesa. I cavalieri non erano soddisfatti della propria condizione, perché restavano esclusi dalle cariche pubbliche più importanti. I piccoli proprietari terrieri non riuscivano a reggere la concorrenza dei proprietari dei latifondi, che producevano grandi quantità di merci a basso costo grazie al lavoro degli schiavi. I contadini liberi erano ormai senza lavoro, perché erano stati sostituiti dagli schiavi.
Latifondo : grande
estensione di terreni coltivabili o adatti al pascolo che appartengono a un solo proprietario.
La riforma agraria e le guerre civili Per risolvere i problemi legati all’agricoltura, i tribuni della plebe Tiberio e Caio Gracco proposero una riforma agraria: essa avrebbe fissato un limite alle terre di proprietà dello Stato che ogni latifondista poteva prendere in affitto, in modo che ne restasse una parte da distribuire ai contadini. La proposta provocò una violenta reazione dei latifondisti, che fecero assassinare prima Tiberio e poi, nel 121 a.C., anche il fratello Caio. Alla morte di Caio Gracco, scoppiò un lungo periodo di guerre civili, in cui si scontrarono due fazioni: gli ottimati, a favore dei patrizi e guidati da Lucio Cornelio Silla, e i popolari, a favore dei plebei e guidati da Caio Mario. Il vincitore fu Silla, che nell’82 a.C. diventò dittatore e attuò riforme a vantaggio dei latifondisti.
t od o Me
e imparo
di
Schematizzo
I tribuni Tiberio e Caio Gracco.
Completa lo schema. Inserisci a fianco di ogni gruppo sociale il motivo del malcontento verso il governo di Roma. Gruppi sociali
STUDIO
Cause del malcontento
Cavalieri
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Piccoli proprietari terrieri
...........................................................................................................................................................................................................................
Contadini liberi
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p. 27
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Storia
Nell’antica Roma
Giulio Cesare Nel 60 a.C., una decina di anni dopo la morte di Silla, Gneo Pompeo, Marco Licinio Crasso e Caio Giulio Cesare formarono un triumvirato, cioè un governo di tre uomini, dividendosi le zone da amministrare. Cesare si rivelò un grande generale e, grazie alla sue vittorie in Gallia (l’attuale Francia), diventò sempre più famoso e potente. Quando Crasso morì, Cesare, che apparteneva alla fazione dei popolari, si scontrò con Pompeo, che si era alleato con il senato e con gli ottimati: si aprì, così, un’altra fase di guerre civili. Forte dell’appoggio delle proprie legioni, Cesare tornò a Roma e sconfisse l’esercito di Pompeo e del senato. Quindi, fu nominato imperator, cioè comandante supremo delle forze armate, e dittatore a vita, carica che gli conferiva pieni poteri e lo poneva al di sopra di tutti gli altri magistrati. Nei quattro anni del suo governo, Cesare attuò varie riforme a favore degli abitanti delle province e dei plebei: egli ammise in senato i rappresentanti delle province, estese il diritto di cittadinanza a tutti gli abitanti della penisola italica, impiegò molti disoccupati nei lavori pubblici, come il risanamento delle Paludi Pontine, il rinforzo degli argini del Tevere e la ricostruzione del Foro, mentre ne trasferì altri nei nuovi territori conquistati. Cesare era amato dai plebei, ma il suo modo di agire attirò le antipatie dei patrizi. Nel 44 a.C., sospettando che egli volesse istituire di nuovo la monarchia, i senatori lo fecero assassinare. Giulio Cesare.
Cesare scrittore e cronista
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Confronto
e imparo
di
Giulio Cesare, oltre che un abile condottiero, fu anche un eccellente scrittore. Durante le guerre in Gallia, e poi durante la guerra civile, egli scrisse la cronaca delle sue imprese in due libri, la Guerra gallica e la Guerra civile, che ci hanno fornito preziose informazioni sul periodo storico in cui egli visse.
t od o Me
STUDIO
Ricerca nelle pagine del tuo libro le informazioni sulla carica del dittatore a Roma e rispondi. La carica di dittatore assegnata a Cesare è diversa da quella prevista dalle leggi della Repubblica? Spiega in che cosa consiste la differenza.
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p. 28
Dalle origini alla Repubblica
I cambiamenti
I cambiamenti nella società romana Entrando in contatto con le grandi capitali orientali, i Romani scoprirono un modo di vivere completamente nuovo, molto lontano dalla tradizionale moderazione di cui i patrizi andavano orgogliosi. Le famiglie più ricche si circondarono di artisti, filosofi e letterati greci. Molte di esse affidarono l’educazione dei figli a maestri di origine greca, mentre i giovani che volevano diventare magistrati venivano mandati a completare la loro educazione ad Atene.
Il teatro Grazie ai contatti con le città della Magna Grecia, i Romani conobbero il teatro. In breve tempo, si cominciarono a tenere spettacoli nelle piazze e davanti ai templi in occasione delle feste religiose: giovani con il volto coperto da maschere cantavano e danzavano accompagnati dal flauto, alla moda etrusca. Inoltre, si allestivano commedie e farse su palcoscenici di legno improvvisati, che venivano smontati al termine dello spettacolo. Dopo la conquista della Grecia, furono costruiti teatri in muratura sul modello di quelli ateniesi e si diffuse l’usanza di andare a teatro, specialmente tra le persone colte. Il popolo, invece, preferiva gli spettacoli dei mimi o i giochi del circo.
Le collezioni d’arte dei ricchi Romani comprendevano opere originali, come questa statua di pugile.
Maschere. Il teatro greco-romano di Catania.
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Storia
Nell’antica Roma
La moda Mentre gli uomini continuavano a indossare la tunica tradizionale di lana, le vesti delle donne patrizie cambiarono molto. Al posto della tunica di lana dai colori naturali, gli abiti ora venivano confezionati con tessuti di cotone, lino e a volte seta, provenienti dall’Oriente. Sopra la tunica gli uomini patrizi indossavano la toga, le donne un mantello, chiamato palla. I capelli delle donne, di solito raccolti in trecce, non furono più nascosti sotto il velo ma acconciati con nastri e pettinature elaborate.
Matrona romana. Scene di vita quotidiana in un affresco in cui è ben visibile l’abbigliamento degli antichi Romani.
I banchetti La tavola degli antichi Romani era sempre molto sobria, quasi povera: l’alimentazione quotidiana era a base di polenta di farro, formaggi e verdure, mentre olio e olive erano arrivati grazie ai Greci. I pranzi in occasione di festività si svolgevano nell’atrio della casa, dove i commensali sedevano su sedie e sgabelli davanti a piccoli tavoli. Dopo le guerre puniche e i contatti con l’Egitto e l’Oriente, nelle case dei ricchi Romani si diffuse l’abitudine di organizzare lussuosi banchetti con cibi provenienti dalle lontane province, conditi con spezie costose e accompagnati da vini pregiati. Nelle case comparve il triclinium, una grande stanza riccamente decorata e riservata a queste occasioni. Il nome deriva dai letti (triclinia) che venivano disposti su tre lati della tavola e sui quali, a tre a tre, si stendevano i commensali. Tutto era rallegrato da fiori e coperte colorate, mentre un gran numero di schiavi serviva le portate.
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Dalle origini alla Repubblica
I cambiamenti
La scuola Le famiglie benestanti mandavano i figli a scuola, pagando i loro insegnanti. Gli alunni sedevano su uno sgabello e tenevano sulle ginocchia una tavoletta in legno ricoperta di cera, che incidevano con una cannuccia chiamata stilo. Alcuni fori sul margine delle tavolette consentivano di legarne due o più insieme, in modo da formare una specie di quaderno. In seguito, gli alunni cominciarono a intingere lo stilo nell’inchiostro e a scrivere su fogli di papiro o di carta pergamena. Per contare usavano l’abaco e alcuni sassolini chiamati calcula. In genere, le bambine ricevevano un’istruzione privata fino ai dodici anni d’età, oltre a imparare dalla madre ciò che riguardava la gestione della casa. Appena possibile venivano fatte sposare. Nelle famiglie patrizie venivano loro insegnate la letteratura, la musica e il canto. t od o Me
e imparo
di
Confronto
Antica tavoletta romana con lo stilo, usati per scrivere.
STUDIO
Ricordi in quale città i bambini dedicavano molto tempo all’esercizio fisico? Crea sul tuo quaderno una tabella di confronto tra la vita dei bambini nell’antica Grecia e nell’antica Roma.
LEGGO LE
FONTI
La giornata di un bambino patrizio Sul far del giorno, mi sveglio, chiamo lo schiavo, gli faccio aprire la finestra che si affaccia sull’atrio: la luce inonda la stanza. Dopo essermi lavato con una brocca d’acqua, mi tolgo la camicia da notte. Poi mi faccio aiutare dallo schiavo a calzare i sandali e a indossare la tunica. Mi profumo la testa e mi pettino. Mi infilo dalla testa il mantello bianco, la toga. Cerco gli oggetti per scrivere e li do allo schiavo. Mi metto in cammino verso la scuola dove imparo a leggere, a scrivere e a contare. Giunto a scuola, entro e dico: “Salve, maestro”. Egli mi rende il saluto. Lo schiavo mi porge le tavolette e quello che serve per scrivere, poi se ne va. Mi siedo sullo sgabello con la tavoletta sulle ginocchia e copio il modello che mi dà il maestro. Quando ho finito il compito, glielo mostro e lui mi corregge e dice: “Devi usare con attenzione la penna, in modo da fare bene il grosso e il sottile, metti un po’ d’acqua nel tuo inchiostro: è asciutto! Vediamo come hai scritto? Bene... Non meriti la frusta!” A mezzogiorno chiedo al maestro di andare a casa per la colazione: mi lascia andare.
Vai al Quaderno Operativo
pp. 24-25
Sottolinea nel testo le informazioni più importanti per cogliere le differenze dello stile di vita e della scuola nell’antica Roma rispetto a oggi.
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Dalla SINTESI...
I Romani
LEGGI
GUARDA
Quando e dove vivono? Nell’VIII secolo a.C. sui colli lungo il Tevere vivono i Latini; i loro villaggi si ingrandiscono fino a unirsi dando origine alla città di Roma.
Quali attività praticano? I Romani sono agricoltori e pastori, artigiani e commercianti. Molti sono soldati di professione.
Come sono organizzati? Nei primi due secoli Roma è governata da re: è quindi una Monarchia. Nel 509 a.C. diventa una Repubblica: il governo è diviso tra senato e magistrati (consoli, pretori, questori, edili e censori). I diritti politici però spettano solo
Consoli
Pretori
ai ricchi proprietari terrieri (patrizi), mentre contadini, artigiani e commercianti (plebei) non hanno diritti politici e pagano le tasse. Gli schiavi dipendono dal padrone. I plebei si ribellano e ottengono un codice di leggi scritte e la nomina dei tribuni della plebe. Ma le lotte continuano
Edili
Censori
provocando le guerre civili.
Quali territori conquistano? Nei primi secoli Roma conquista i territori vicini e con le tre guerre sannitiche ottiene il controllo dell’Italia centrale. Poi sconfigge Taranto e la Magna Grecia. Con le tre guerre puniche e la distruzione di Cartagine (146 a.C.), Roma diventa padrona del Mediterraneo. Infine, Giulio Cesare conquista la Gallia.
Com’è la loro religione? All’inizio i Romani adorano Lari e Penati, divinità protettrici della casa legate al culto degli antenati. Dopo l’incontro con Etruschi e Greci, venerano gli stessi dèi ma con nomi diversi (Giove, Giunone...).
80
carta da p 57 (la terza)
Questori
... alla MAPPA Completa le mappe con l’aiuto delle parole chiave evidenziate nella pagina a fianco. Poi utilizzala per esporre a voce l’argomento.
ROMA
MONARCHIA è sorta
che secondo la
è governata DOVE E QUANDO
tradizione sono sette: Romolo
GOVERNO
Numa Pompilio
su sette colli lungo il
da
fiume
famiglie più importanti)
........................................
................
(eletti dalle
Tullo Ostilio Anco Marzio
nell’VIII secolo a.C.
diventa
Tarquinio Prisco Servio Tullio
una
........................................
nel 509 a.C.
Tarquinio il Superbo
ROMA
REPUBBLICA
è governata
LOTTE INTERNE
conquista
GOVERNO
da diversi
è caratterizzata da
la ribellione dei plebei,
.............................
ESPANSIONE
con compiti diversi:
quasi tutta l’Italia
due consoli
le coste del
i pretori i questori gli edili
la nomina dei
................................. ,
la Spagna e la Gallia
il diritto al matrimonio tra patrizi e plebei le guerre civili tra patrizi e
è divisa
popolari (sostenuti dai plebei)
caso di pericolo) SOCIETÀ
dal senato
......................................................
un codice di leggi scritte
un dittatore (eletto
controllati
...............................
dopo le guerre puniche
i censori per sei mesi solo in
che termina con:
che terminano
in classi sociali patrizi
con
.................................
attua delle riforme a favore dei plebei
schiavi
.......................................... ,
dittatore a vita,
ma riprendono dopo che viene ucciso (44 a.C.)
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VERIFICA delle COMPETENZE 1 Completa con le parole mancanti i seguenti testi sull’origine storica e sull’origine leggendaria di Roma. Enea • commerci • Romolo • Alba Longa • Latini • lupa • Palatino • Rea Silvia Tevere • Troia - Roma • Lazio • Tiberina • Remo Le origini di Roma secondo la storia
Le origini di Roma secondo la leggenda
Già nel II millennio a.C. il popolo italico dei ..............,...............
L’eroe ................................. fuggì da ................................. e giunse sulle
abitava la riva sinistra del ..................................... Era una
coste del .................................. Qui suo figlio fondò la città
posizione favorevole per controllare i ................................................
di .................................................. Tre secoli dopo, il re fu scacciato
che interessavano la zona intorno all’Isola ...................................
dal fratello. La figlia del re, ........................................., ebbe due
Nell’VIII secolo a.C. i villaggi sorti sul colle ....................................
figli: Romolo e .................................. Abbandonati sul Tevere,
e sui colli vicini si ingrandirono sempre di più, fino a
furono salvati e allevati da una .................................. Da adulti si
formare la città di .....................................
vendicarono dello zio, ....................................... uccise il fratello e fondò una nuova città.
2 Completa la linea del tempo: colora in verde il periodo in cui Roma fu una Monarchia e in rosso quello in cui fu una Repubblica. Poi abbina i seguenti eventi alla data corrispondente. Usa i numeri. 1 A Roma viene adottato il primo codice di leggi scritte. 2 I plebei si ribellano e si riuniscono sul colle Aventino. Ottengono l’elezione dei propri rappresentanti: i tribuni della plebe. 3 L’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, viene cacciato e Roma diventa una Repubblica. 4 Le XII tavole originali vengono distrutte dai Galli durante l’incendio di Roma. 509 a.C. 451 a.C. 494 a.C.
800 a.C.
82 16
700 a.C.
600 a.C.
500 a.C.
400 a.C.
390 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
100 a.C.
Nascita di Cristo
I Romani 3 Numera in ordine di tempo le tappe dell’espansione di Roma. Poi scegli un colore per ogni conquista e riportale sulla carta. Roma sconfigge Taranto e conquista la Magna Grecia. I Romani estendono i loro confini nel Lazio e nell’Etruria. Cartagine viene distrutta e Roma diventa padrona del Mediterraneo. Cesare conquista la Gallia. Roma vince contro i Sanniti nell’Italia centrale. 4 Completa le seguenti frasi sulla società romana con il soggetto mancante. Scegli tra quelli elencati. • ............................................................................... prepara il calendario dei giorni fasti e nefasti. • La gens • I plebei
• ............................................................................... controlla il comportamento dei familiari.
• Il pater familias
• ............................................................................... partecipano al governo della città.
• Lari e Penati
• ............................................................................... è la moglie del pater familias.
• Il Pontefice Massimo
• ............................................................................... sono divinità che proteggono la famiglia.
• La matrona
• ............................................................................... comprende famiglie con un antenato comune.
• I patrizi
• ............................................................................... protestano per ottenere propri rappresentanti.
5 Collega i cartellini al punto giusto dell’accampamento romano.
....................................................................
......................................
......................................
......................................
......................................
......................................
Competenze: individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; usa carte geo-storiche; usa la linea del tempo per individuare durate e periodizzazioni; organizza le informazioni; comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità.
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Storia
L’IMPERO Ottaviano con le vesti di imperator.
L’eredità di Cesare L’uccisione di Giulio Cesare non ebbe l’effetto sperato dai senatori: invece di salvare le istituzioni repubblicane e cancellare le riforme che avevano diminuito il potere dei patrizi, l’evento scatenò un nuovo periodo di guerre civili. Cesare aveva nominato come proprio erede il figlio adottivo Ottaviano, ma anche il generale Marco Antonio rivendicava il potere su Roma. Lo scontro tra i due si concluse nel 31 a.C. con la vittoria di Ottaviano ad Azio.
Ottaviano Augusto Dopo quasi un secolo di guerre civili e violenze, i Romani volevano solo la pace e il senato cominciava ad accettare l’idea di un sovrano che potesse imporla. In questa situazione Ottaviano rivelò la sua abilità di uomo politico: egli non si proclamò re, ma riconobbe l’autorità del senato e rispettò i poteri dei magistrati. Così, nel 27 a.C., Ottaviano fu nominato imperator, cioè capo dell’esercito, Pontefice Massimo, console e tribuno della plebe, ottenendo tutti i poteri religiosi, civili e militari. Inoltre, gli venne riconosciuto il titolo di Augustus, che significa “degno di venerazione”. Con Ottaviano Augusto ebbe fine l’epoca della Repubblica e cominciò il periodo dell’Impero. Egli fu il primo di una lunga serie di imperatori, che per cinque secoli governarono un enorme Impero in continua trasformazione.
Quando
Impero 27 a.C. - 476 d.C.
Repubblica 509 - 27 a.C.
500 a.C.
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400 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
100 a.C.
Nascita di Cristo
100 d.C.
200 d.C.
300 d.C.
400 d.C.
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500 d.C. p. 29
L’Impero
L’organizzazione
L’organizzazione dell’Impero I primi secoli dell’Impero furono un periodo di pace e benessere. Le guerre di conquista vennero interrotte e Roma si preoccupò soprattutto di governare bene i suoi possedimenti. Augusto suddivise il territorio dell’Impero in province senatorie, poste sotto l’autorità del senato, e province imperiali, poste sotto il controllo di funzionari nominati direttamente da lui. Le province godevano di una certa autonomia: i loro abitanti potevano conservare le proprie usanze, ma tutti dovevano pagare a Roma un tributo, sotto forma di merci o di denaro. I tributi delle province senatorie venivano amministrati dai magistrati di Roma, mentre i tributi delle proProvince imperiali Province senatorie vince imperiali venivano utilizzati per la realizzazione di opere pubbliche straordinarie, come strade e acquedotti, per la distribuzione periodica di grano e denaro alla plebe romana e per l’organizzazione di spettacoli. Alle tradizioni locali, comunque, i Romani aggiunsero le proprie, diffondendo nei territori loro sottoposti la propria lingua, la propria cultura e la propria organizzazione.
Oggi
Le terme romane di Bath in Inghilterra.
I vasti territori dell’Impero romano si trovano oggi in tre continenti: gran parte dell’Europa, Africa settentrionale e Asia mediorientale. I segni della sua storia sono ancora visibili quindi non solo a Roma e in Italia, ma anche in Paesi come Spagna, Regno Unito, Marocco, Tunisia, Turchia, Giordania e molti altri. In alcuni casi si tratta solo di resti archeologici da visitare e ammirare, come accade per Fori, templi, sculture, terme... In altri casi, invece, le grandi opere pubbliche realizzate dai Romani sono ancora in uso: numerosi ponti modernizzati e messi in sicurezza, qualche acquedotto, alcune basiliche convertite in chiese e persino teatri e anfiteatri in cui ancora si svolgono gli spettacoli (per esempio l’arena di Verona in Italia).
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Storia
Nell’antica Roma
L’economia dell’Impero La fine delle guerre civili, il miglioramento del governo delle province, l’unificazione delle leggi, della lingua e della moneta favorirono una grande ripresa economica. La produzione agricola aumentò moltissimo perché ogni provincia si dedicò alla coltivazione dei prodotti più adatti al proprio territorio e clima: in Egitto e nell’Africa settentrionale si coltivava il frumento, in Spagna l’uva, in Gallia l’orzo e il grano.
Vetri fenici ed egizi erano molto richiesti in tutto l’Impero.
L’attività edilizia e l’artigianato crebbero grazie alla ricostruzione di molte città, tra cui Roma, dove interi quartieri in pessime condizioni furono demoliti e ricostruiti. Inoltre, gli artigiani di ciascuna provincia realizzavano particolari prodotti, a seconda delle materie prime disponibili. Per esempio, in Gallia e in Bretagna, dove era diffuso l’allevamento di ovini, si producevano ottimi tessuti di lana.
Il trasporto delle merci via terra avveniva su carri trainati da buoi.
La grande disponibilità di prodotti incrementò il commercio. La rete stradale, estesa e ben tenuta, favorì la circolazione di merci e persone anche nelle regioni più lontane da Roma. Il mare, i fiumi navigabili, i canali fatti costruire dagli imperatori erano percorsi da una flotta numerosissima di navi da carico. Mercanti arabi, indiani, africani fornivano merci rare e preziose come i tessuti di leggerissimo cotone indiano, la seta cinese, i profumi, l’avorio e le bestie feroci per i giochi dei gladiatori. Per gli scambi i Romani usavano le monete in bronzo e in argento.
e imparo
Usa le parole chiave evidenziate nel testo come guida per esporre a voce le caratteristiche dell’economia nei primi secoli dell’Impero. Evidenzia le cause dello sviluppo.
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t od o Me
di
Espongo
Tutte le merci che arrivavano via mare passavano per il grande porto di Ostia e da lì proseguivano per Roma risalendo il Tevere.
STUDIO
Vai al Quaderno Operativo
p. 30
STEM
Storia & Tecnologia
Strade e acquedotti L’Italia era attraversata da una serie di strade che mettevano in comunicazione le principali città. Con il tempo la rete stradale fu estesa anche alle province e si crearono collegamenti rapidi tra Roma e tutte le parti dell’Impero. I soldati romani dovevano potersi spostare rapidamente e in maniera sicura in ogni stagione: per questo furono costruite strade lastricate, cioè ricoperte con lastre di pietra, in posizione sopraelevata e con tracciati il più possibile rettilinei per ridurre le distanze. Le strade erano larghe circa quattro metri, per consentire il passaggio di due carri affiancati. La parte centrale della strada era leggermente più alta per favorire lo scolo dell’acqua piovana. Inoltre, furono dotate di ponti per superare i fiumi e le vallate. I ponti e le gallerie caratterizzavano anche gli acquedotti, costruiti per distribuire l’acqua alle abitazioni, alle terme e alle fontane. Erano formati da condutture sorrette da arcate, che funzionavano grazie al dislivello naturale tra le sorgenti (sulle alture) e le città. Potevano essere lunghi centinaia di chilometri. Alla fine del I secolo d.C. a Roma si contavano nove acquedotti, ma altri furono realizzati nei territori delle province in Europa, Africa e Asia.
Le principali strade romane in Italia. Via Aemilia Via Salaria Via Appia Via Popilia Via Aurelia Via Valeria Via Cassia Via Pompeia Via Flaminia
L’acquedotto romano di Pont du Gard, in Francia.
Le pietre miliari Sul bordo delle strade romane erano collocati dei segnali che indicavano al viaggiatore la distanza da Roma: erano le pietre miliari, chiamate così perché erano poste a un miglio (mille passi, cioè circa 1 500 metri) l’una dall’altra. In epoca imperiale, le pietre miliari indicavano la distanza dal “miliario aureo”, posto nel Foro di Roma. Fuori dall’Italia, le pietre miliari potevano riportare anche la distanza dalla città principale della provincia.
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pp. 31-34
Resti del miliarium aureum a Roma.
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Viaggio...
nella ROMA IMPERIALE A partire da Augusto, gli imperatori romani arricchirono la capitale con splendidi edifici e monumenti, di cui possiamo ammirare i resti ancora oggi. Essi fecero costruire templi, edifici pubblici nel Foro, teatri e terme dove i cittadini potessero incontrarsi e altre strutture destinate al divertimento. Roma diventò, così, un punto di incontro di artisti e letterati di culture diverse, una città multietnica, dove ognuno poteva vivere secondo i propri costumi, nel rispetto delle leggi della città.
Scrivi a fianco di ciascun monumento l’attività a cui era destinato. • Colosseo
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• Circo massimo .................................................................................................... .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
• Terme di Caracalla ........................................................................................ .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
• Pantheon
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Pantheon Il Pantheon, che in greco significa “tutti gli dèi”, era un luogo di culto, in cui ciascuno poteva professare la propria religione.
Terme di Caracalla Nelle Terme di Caracalla si potevano fare il bagno, i massaggi e la sauna. Oltre a garantire l’igiene degli abitanti, le terme erano un luogo d’incontro in cui rilassarsi o discutere di affari e politica.
Colosseo Il Colosseo, il cui vero nome è Anfiteatro Flavio, poteva ospitare fino a 50 000 spettatori. Vi si svolgevano spettacoli violenti, come i combattimenti tra gladiatori o tra animali selvaggi. Il fondo poteva essere allagato per simulare battaglie navali.
Circo Massimo Nel Circo Massimo si tenevano le corse dei cavalli. La gara piÚ spettacolare era quella delle quadrighe (carri con quattro cavalli) a cui partecipavano tutte le province dell’Impero.
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Storia
Nell’antica Roma
Le abitazioni romane Nei quartieri eleganti della capitale sorgevano le domus delle ricche famiglie aristocratiche. Le domus erano spaziose abitazioni a uno o due piani, circondate da un muro di protezione e con un solo ingresso, sorvegliato da un portinaio e da cani da guardia. Le stanze erano arredate con eleganza ed erano presenti piccoli giardini, servizi igienici e camere per la servitù. Molti ricchi, invece, preferivano vivere fuori città, in ville con grandi giardini che garantivano la tranquillità della famiglia.
Al piano superiore c’erano alcune piccole stanze da letto, le cubicola, arredate con mobili molto semplici.
Il larario era un piccolo altare dedicato alle divinità domestiche.
Il triclinio era la sala da pranzo.
Il peristilio era il giardino privato circondato da un portico a colonne. Nella parte anteriore della domus c’era l’atrio circondato dalle stanze di servizio.
L’ingresso conduceva verso l’atrio.
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Al centro dell’atrio, una vasca chiamata impluvium raccoglieva l’acqua piovana.
L’Impero
Le abitazioni
La popolazione di Roma era in continuo aumento e, per rispondere alla richiesta di abitazioni, vennero costruiti edifici a più piani: le insulae. Alcune insulae, abitate da mercanti, artigiani e impiegati, erano solide e ben fatte. Al piano terra, costruito in pietra, c’erano abitazioni e botteghe, con le stanze dotate di servizi igienici e riscaldamento; sopra c’erano appartamenti più piccoli e meno curati, ma comunque dignitosi, che si affacciavano su ballatoi di legno. Nei quartieri poveri, invece, le insulae erano costruite con materiali scadenti e potevano arrivare a cinque o sei piani, con un cortile centrale in cui si accumulavano rifiuti di ogni genere. Le stanze erano piccole, con pavimenti e pareti in legno. Gli abitanti accendevano il fuoco su bracieri, sia per riscaldarsi sia per cucinare: bastava una piccola disattenzione perché scoppiasse un incendio devastante, come quello che distrusse la città nel 64 d.C.
e imparo
Completa i cartellini dell’insula scegliendo tra le parole chiave del testo.
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Osservo
Capisco
e imparo
Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). V • I Romani ricchi vivevano nelle insulae. V • Le cubicola erano stanze da letto. V • Il larario raccoglieva acqua piovana. V • Nei quartieri poveri non c’erano le domus.
F F F F
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LEGGO LE
FONTI
Pompei, cronaca di un’eruzione Alcuni dei più ricchi patrizi romani costurirono le proprie ville sulla costa del golfo di Napoli, attratti dal clima e dalla bellezza del paesaggio. Piccoli centri come Pompei, Ercolano, Stabia e Miseno si ingrandirono e si trasformarono in città raffinate, dotate di teatri, terme, anfiteatri e file di botteghe e taverne. Tutto questo scomparve in una sola notte, nel 79 d.C., quando il Vesuvio eruttò improvvisamente. Lo scrittore romano Plinio il Giovane, che si trovava a Miseno, all’estremo opposto del golfo di Napoli, ha descritto così l’avvenimento.
Quella notte, la terra tremò con particolare violenza e si ebbe l’impressione che ogni cosa venisse rivoltata sottosopra. Solo allora decidemmo di abbandonare la città di Miseno. Dalla parte orientale si alzava una nube nera e orrenda, squarciata da fiamme simili a folgori [...]. Non molto tempo dopo, la nube discese sulle terre, coprì la distesa del mare. Avvolse Capri e la nascose [...]. Rischiarò un poco, poi fu tenebra di nuovo: la cenere cadeva fitta e pesante [...]. Alla fine, quella tenebra diventò quasi fumo o nebbia e subito ritornò la luce del giorno. Dinanzi ai miei occhi spauriti tutto appariva mutato: c’era un alto manto di cenere che sembrava neve. Plinio il Giovane, Lettere ai familiari
Completa lo schema. Fenomeni osservati
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Prima dell’eruzione
Durante l’eruzione
Dopo l’eruzione
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La rinascita di Pompei L’eruzione colse di sorpresa gli abitanti di Pompei, che morirono in pochi secondi, soffocati dai gas. La città venne sepolta da uno strato di cenere alto quasi sei metri e la costa, devastata, venne abbandonata. In seguito sui luoghi dell’eruzione la vegetazione crebbe e nascose tutto, ma il ricordo di Pompei non scomparve. Nei secoli successivi affiorarono alcuni reperti e vennero effettuati dei piccoli scavi, ma fu solo dopo il 1860 che le ricerche si fecero sistematiche. Il risultato degli scavi fu il ritrovamento di una città perfettamente conservata: la cenere, che aveva soffocato ogni forma di vita, aveva preservato tutti gli edifici. Oggi, a Pompei, possiamo vedere con i nostri occhi com’erano le case, le botteghe e le strade di una cittadina romana di quasi 2 000 anni fa. Il sito archeologico di Pompei è stato dichiarato nel 1997 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Collega le didascalie alle immagini utilizzando i numeri.
1. Il thermopilium era un punto di ristoro. Aveva un bancone con dei grandi buchi in cui venivano incassate le anfore di terracotta per mantenere i cibi in caldo o in fresco. 2. Una lunga strada selciata attraversava la città. Lungo i bordi correva un marciapiede per i pedoni. 3. L’anfiteatro era utilizzato per i giochi e i combattimenti tra i gladiatori. Era di notevoli dimensioni e poteva ospitare fino a 20 000 spettatori.
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Cittadinanza attiva
Brescia, una città di provincia All’epoca dell’Impero romano Brescia si chiamava Brixia ed era una delle più importanti città del Nord Italia, grazie alla sua posizione strategica. La città, infatti, era situata sulla via Gallica, la strada che collegava i centri principali sopra la linea del Po, ed era vicina a laghi (Garda e Iseo) e vallate (Valle Camonica e Val Trompia).
I siti di epoca romana Alcuni importanti siti di epoca romana sono entrati a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e sono visitabili ancora oggi. Girando per Brescia è possibile ammirare il Capitolium (73 d.C.) e il teatro (I-III secolo d.C.). Il Capitolium era il tempio principale ed era dedicato alle divinità Giove, Giunone e Minerva. Come tutti i templi, era un luogo di incontro dei fedeli per la celebrazione di cerimonie e sacrifici. Sono ancora presenti le decorazioni originali dell’epoca e l’arredo di alcune parti, oltre ai pavimenti in marmo.
Cavea : insieme delle gradinate
del teatro romano. Solitamente era divisa in settori, riservati alle diverse classi sociali: più in basso e vicino sedevano i patrizi, più in alto e lontano i plebei e le donne.
Il teatro, di cui rimangono alcuni resti, era collocato lungo la pendenza del colle Cidneo, a ridosso del Capitolium e del Foro. La cavea era formata da gallerie poste a semicerchio, in sostituzione delle gradinate. Alcune scale distribuite tra le gallerie permettevano l’afflusso e il deflusso degli spettatori. Nel teatro era presente anche un palcoscenico, con tre differenti accessi per gli attori.
1. Con i tuoi compagni e con l’aiuto dell’insegnante individua altri 5 siti di epoca romana che si possono trovare nelle città italiane. 2. Dividetevi in 5 gruppi: a casa ogni gruppo preparerà una ricerca su uno di questi siti e la trascriverà usando un programma di videoscrittura. 3. In classe, ogni gruppo presenterà la sua ricerca al resto della classe, servendosi del materiale preparato a casa e mostrando alcune foto significative.
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Le domus e il viridarium All’interno del Museo di Santa Giulia si possono ammirare i resti delle domus, splendide abitazioni di un quartiere residenziale romano, in parte recuperato e inglobato nel Museo. Le domus risalgono al I secolo d.C. e rimasero in uso fino al IV secolo d.C. Sempre all’interno del Museo, accanto alle domus, si trova il viridarium, una specie di giardino diffuso nei quartieri residenziali di Brixia. In epoca romana, questi spazi verdi a ridosso delle case ebbero funzioni diverse: inizialmente furono horti, cioè terreni usati per la coltivazione di alberi ed erbe aromatiche; successivamente vennero arricchiti di piante ornamentali e diventarono spazi dedicati al riposo e alla contemplazione. Domus di Dioniso, Triclinio.
La realtà virtuale
Alcuni siti Internet sono dotati di una particolare funzionalità: permettono di vedere un ambiente a 360 gradi. La ricostruzione digitale della realtà, chiamata realtà virtuale, dà la sensazione di trovarsi all’interno dell’ambiente riprodotto e di poter interagire con esso. Esistono anche apparecchi, come piccoli caschi o grossi occhiali, creati appositamente per aumentare la sensazione immersiva della realtà virtuale.
Domus dell’Ortaglia, Viridarium.
Il sito www.bresciamusei.com è una preziosa risorsa per scoprire tutti i tesori che offre Brescia. 1. Vai alla sezione “Parco archeologico”, troverai informazioni dettagliate sui luoghi di cui abbiamo parlato in queste pagine. 2. Il sito ha anche la sezione “Musei a 360°”, che dà la possibilità di vedere l’ambiente a 360°, cioè da ogni angolazione, come se fossi realmente lì. 3. Nella sezione “Museo di Santa Giulia” puoi vedere altri reperti di epoca romana, come la statua della Vittoria Alata (I sec. d.C.), ma anche opere successive, come la basilica di San Salvatore (VIII sec. d.C.) e la croce di Desiderio (VIII-IX sec. d.C.).
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Storia
Nell’antica Roma
I successori di Augusto Dopo la morte di Augusto, avvenuta nel 14 d.C., la carica di imperatore venne assegnata in modo ereditario all’interno della stessa famiglia. Tra i successori di Augusto, Tiberio, Claudio, Vespasiano e Tito governarono con saggezza, conquistarono nuovi territori e rafforzarono i confini dell’Impero; Caligola, Nerone e Domiziano, invece, governarono con violenza e crudeltà. Dopo Domiziano, alla fine del I secolo a.C., venne introdotto il sistema dell’adozione: l’imperatore in carica sceglieva chi avrebbe governato dopo di lui e lo adottava come “figlio”. Fu in questo periodo che l’Impero raggiunse la sua massima espansione. Il primo imperatore adottivo fu Traiano, che si distinse per le sue conquiste. Seguì un periodo di pace e benessere con Adriano, Antonino Pio e l’imperatore filosofo Marco Aurelio. Nel 212 d.C. l’imperatore Caracalla, concesse la cittadinanza romana a tutti coloro che abitavano entro i confini dell’Impero.
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Espongo
e imparo
Seguendo la traccia delle domande e con l’aiuto delle parole chiave esponi a voce alta l’argomento della pagina. • Come si trasmetteva inizialmente il titolo di imperatore? • In che cosa consisteva l’adozione? • Quando l’Impero raggiunse la sua massima espansione?
t od o Me
di
Traiano conquistò la Dacia (attuale Romania) e per celebrare la sua vittoria venne eretta la Colonna Traiana, su cui sono scolpite le sue imprese.
STUDIO
L’Impero
Il Cristianesimo
Il Cristianesimo Nella provincia romana della Giudea, uno dei territori abitati dagli Ebrei, all’epoca di Augusto nacque Gesù di Nazareth. All’età di circa trent’anni egli cominciò a predicare la fratellanza tra gli uomini, il rifiuto della violenza e l’amore verso il prossimo. Prometteva ai suoi discepoli la vita eterna nel regno di Dio, un regno di pace e di giustizia dove tutte le miserie della vita terrena sarebbero scomparse. Molti lo seguirono, pensando che fosse il Messia e che avrebbe liberato gli Ebrei dalla dominazione straniera. Per le autorità giudaiche e romane, però, Gesù era un pericoloso ribelle e per questo fu condannato a morte.
Le prime Chiese Dopo la morte di Gesù, i suoi insegnamenti furono diffusi in tutto il Mediterraneo dai suoi apostoli (i seguaci più vicini, scelti direttamente da lui) e dai discepoli. La loro predicazione incontrò molti sostenitori, soprattutto nelle città, tra la gente semplice, i poveri e gli schiavi. Nacque così una nuova religione: il Cristianesimo. Le prime comunità, chiamate Chiese, erano guidate da anziani. I fedeli si dedicavano alla preghiera e alla diffusione del Vangelo (una parola greca che significa “buona notizia”), rifiutavano i divertimenti violenti e volgari e la crudeltà verso gli altri esseri umani e si impegnavano nell’assistenza ai bisognosi, agli ammalati, ai prigionieri.
Gesù era rappresentato spesso come un buon pastore. Il pesce è un antico simbolo usato dai cristiani, perché le lettere che formano la parola greca ichtus (pesce) sono le iniziali delle parole che compongono la frase “Iesus Christos Theou Uios Soter” (cioè “Gesù Cristo figlio di Dio e Salvatore”).
Chiesa : parola di origine greca,
deriva da ecclesìa, che vuol dire “assemblea”.
Le catacombe I cristiani seppellivano i loro morti in luoghi chiamati coemeteria, cioè dormitori, perché consideravano la tomba un luogo di riposo in cui attendere la resurrezione finale. Questi luoghi, che erano lunghe gallerie scavate nella roccia, erano chiamati anche catacombe. Nel sottosuolo di Roma, fuori dalla città, sono state trovate più di 40 catacombe. Le più antiche risalgono al II secolo d.C.
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Storia
Nell’antica Roma
Le persecuzioni dei cristiani Normalmente i sudditi dell’Impero potevano venerare le proprie divinità, purché non creassero problemi allo Stato. Il comportamento dei cristiani, però, preoccupava le autorità romane. Essi, infatti: • pagavano le tasse, ma obbedivano alle leggi solo se queste non erano in contraddizione con la loro fede; • non accettavano il culto dell’imperatore né i giuramenti in nome delle divinità pagane richiesti nei tribunali; • non frequentavano le terme né gli spettacoli, che consideravano immorali; • condannavano la violenza e per questo in molti rifiutavano di prestare servizio nell’esercito; • non accettavano la schiavitù, nonostante la società romana dipendesse dal lavoro degli schiavi. Per questi comportamenti, considerati una minaccia al potere imperiale, i cristiani iniziarono a essere perseguitati e vennero loro attribuite azioni terribili, come l’incendio scoppiato a Roma nel 64 d.C., al tempo dell’imperatore Nerone. Nel III secolo d.C., quando l’Impero era ormai in crisi, l’imperatore Diocleziano tentò di cancellare le comunità cristiane attraverso persecuzioni spietate: bastava una denuncia anonima per essere arrestati e uccisi. I cristiani celebravano i riti in case private e in luoghi nascosti, come le gallerie sotterranee delle catacombe.
I Santi Pietro e Paolo subirono il martirio a Roma durante le persecuzioni ordinate da Nerone.
e imparo
Sottolinea nel testo i motivi per cui i cristiani erano considerati pericolosi per l’Impero romano.
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Vai al Quaderno Operativo
di
Sottolineo
t od o Me
STUDIO
p. 36
Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze
La libertà di culto
Cittadinanza AGENDA 2030 & Costituzione
Malgrado le persecuzioni, il Cristianesimo si diffuse nella società romana e nell’esercito: all’inizio del IV secolo d.C., gli imperatori capirono che non era possibile sradicarlo e che era necessario trovare un accordo con i seguaci di questa religione. Nel 311 d.C. l’imperatore Galerio decretò la libertà di culto per i cristiani, purché rispettassero le leggi di Roma. Nel 313 d.C. l’imperatore Costantino rese operativo il decreto di Galerio con l’Editto di Milano. Nel 380 d.C. l’imperatore Teodosio con l’Editto di Tessalonica dichiarò il Cristianesimo unica religione dell’Impero.
L’imperatore Costantino.
Con i compagni e con l’aiuto dell’insegnante leggi i due brani tratti dagli editti di Costantino e di Teodosio e analizzane il contenuto. Poi leggi l’articolo 19 della nostra Costituzione e discuti in classe sul suo significato. Noi, fra le disposizioni che vedevamo utili a molte persone o da mettere in atto fra le prime, abbiamo posto queste relative al culto della divinità affinché sia consentito ai cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede. Editto di Costantino
Noi vogliamo che tutti i popoli governati dalla nostra clemenza seguano la religione che è stata insegnata e tramandata dal santo apostolo Pietro. Ordiniamo che chi segue questa legge prenda il nome di cristiano cattolico e crediamo che tutti gli altri, siano meritevoli della punizione divina e della pena che verrà dalla decisione nostra.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata, e di esercitarne in privato o in pubblico il culto... Costituzione italiana, art. 19 Fedeli cristiani riuniti a pregare in chiesa.
Una sinagoga, luogo di culto della religione ebraica.
Editto di Teodosio
Confronta i due testi antichi: qual è più vicino al nostro modo di pensare? Informati sulle religioni diverse dal Cristianesimo presenti in Italia e ricerca se hanno luoghi in cui esercitare il culto come previsto dalla Costituzione. Musulmani in preghiera rivolti verso La Mecca.
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Storia
Nell’antica Roma
I barbari Nel Nord-est, i confini dell’Impero erano segnati da due fiumi: il Reno e il Danubio. Oltre i confini vivevano numerosi popoli di stirpe germanica che i Romani chiamavano barbari. Tra questi popoli c’erano i Visigoti, i Vandali, i Burgundi e molti altri ancora. I barbari non costruivano città e non conoscevano il concetto di Stato. Si riunivano in clan o in tribù e, solo in caso di grave necessità, si affidavano alla guida di un re, che veniva eletto per acclamazione dagli “arimanni”, cioè gli uomini liberi in grado di portare le armi. I villaggi erano formati da capanne di legno e paglia e venivano abbandonati quando i campi circostanti non davano più prodotti sufficienti. I barbari, infatti, praticavano un’agricoltura primitiva, su terreni sottratti alla foresta, che si esaurivano in breve tempo. La caccia e l’allevamento erano le attività principali, insieme alla guerra, considerata un mezzo per procurarsi beni e terre. Anche l’artigianato era importante, soprattutto la lavorazione dei metalli per la produzione di armi, ma anche di gioielli e oggetti usati nei riti religiosi.
La religiosità dei barbari I Germani adoravano elementi della natura, come il sole, le stelle, gli alberi e il fuoco, ma anche divinità simili a quelle dei popoli indoeuropei. Il dio supremo era Wotan, dio del tuono, che corrispondeva a Zeus e a Giove; al suo fianco c’era un dio della guerra, Thor. Presso alcuni gruppi c’erano dei sacerdoti, i druidi, che presiedevano i riti religiosi, mentre gli sciamani fungevano da intermediari tra uomini e divinità.
Invenzioni barbariche Data la loro natura di guerrieri, i barbari passavano molto tempo a cavallo e spesso dovevano spostare uomini e cose rapidamente. Non sorprende, perciò, che tra le loro invenzioni ci siano: la sella e le staffe, che rendevano più sicura la posizione del cavaliere; i pantaloni, al posto della tunica, sicuramente più comodi per cavalcare, e le botti di legno per trasportare il vino, che sostituirono le belle ma fragilissime anfore, usate dai Romani.
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Barbari : deriva
dal greco e significa “balbuziente”. Così erano chiamati dai Romani i popoli che non parlavano il latino e che quindi erano diversi da loro per lingua e cultura.
Il Vallo di Adriano segnava il confine della provincia romana della Britannia.
L’Impero
I barbari
I barbari e l’Impero Dal III secolo d.C. numerose tribù barbare si erano stabilite lungo i confini dell’Impero e intrattenevano rapporti pacifici con i coloni romani. Per di più, molti Germani si erano convertiti al Cristianesimo ed erano stati accettati all’interno dei confini come agricoltori o arruolati nell’esercito come soldati. La difesa dell’Impero a nord e a est richiedeva la presenza continua di legioni e, poiché mancavano soldati, Roma si alleò con le tribù germaniche che più si erano avvicinate alla civiltà romana, perché i loro guerrieri combattessero nelle fila dell’esercito. Anche numerosi ufficiali e comandanti delle legioni appartenevano a queste popolazioni.
Elmo unno.
Le invasioni Nel IV secolo d.C. il popolo degli Unni, che veniva dalle pianure dell’Europa Orientale, invase i territori dei Germani. Di conseguenza, le tribù germaniche si spostarono in massa verso sud, penetrando nell’Impero romano: le regioni occidentali furono devastate dalle loro scorrerie e per due volte Roma fu invasa e saccheggiata da Visigoti e Vandali.
Capisco
Un combattimento tra Romani e Germani scolpito su un sarcofago.
e imparo
Rispondi alle domande. • Chi erano i barbari? • Come erano organizzati? • Quali erano le loro attività? Scrivi i nomi di alcuni popoli barbari. ................................................................................................................................ ................................................................................................................................
101
Storia
Nell’antica Roma
La crisi dell’Impero A partire dal III secolo d.C. l’Impero romano iniziò a mostrare segni di crisi. Gli imperatori non riuscivano più a governare un Impero così vasto e a difenderlo dalle popolazioni germaniche. Le legioni erano sempre più legate agli interessi dei rispettivi comandanti, piuttosto che a quelli di Roma. Inoltre spesso venivano arruolati soldati mercenari, cioè soldati stranieri pagati: di solito si trattava di barbari, che combattevano per denaro e non certo perché tenevano alla gloria di Roma. Inoltre, le spese per il mantenimento dell’esercito avevano fatto aumentare le tasse e impoverire la popolazione. Non riuscendo a vivere con il proprio lavoro, i contadini furono costretti ad abbandonare i campi: di conseguenza i prodotti diminuirono e i prezzi aumentarono. Vi furono periodi di carestia e si diffusero malattie che decimarono la popolazione.
Distribuzione di cibo ai poveri.
La riforma di Diocleziano Nel 286 d.C. l’imperatore Diocleziano introdusse un nuovo sistema di governo, chiamato tetrarchia. Egli divise il territorio dell’Impero in quattro parti governate da persone diverse, che collaboravano tra loro: due Augusti, cioè gli imperatori in carica, e due Cesari, cioè i loro successori. Furono fissate due nuove capitali, al posto di Roma: Milano, in Occidente, e Nicomedia in Oriente. Questa soluzione non ebbe buoni risultati e venne presto abbandonata: pochi anni dopo, Costantino riunificò l’Impero, ma trasferì la capitale a Bisanzio, l’attuale Istanbul, che da lui prese il nome di Costantinopoli.
t od o Me
e imparo
di
Sottolineo
Cerca nel testo i fattori che determinarono la crisi dell’Impero. Sottolineali con questi colori: I quattro tetrarchi.
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politici
economici
sociali
STUDIO
militari
Vai al Quaderno Operativo
p. 37
L’Impero
La crisi
La fine dell’Impero Nel 395 d.C. il successore di Costantino, Teodosio, divise di nuovo l’Impero. L’Impero romano d’Occidente, con capitale prima Milano e poi Ravenna, comprendeva i territori occidentali, dove la presenza delle tribù barbare si era fatta sempre più forte. L’Impero romano d’Oriente, con capitale Costantinopoli, era costituito dalle province eredi della grande civiltà ellenistica. A capo delle due parti, Teodosio mise i suoi due figli.
Impero romano d’Occidente Impero romano d’Oriente
L’Impero d’Occidente non resistette alla pressione delle continue invasioni. Nel 476 d.C. un generale di origine germanica, Odoacre, depose l’ultimo imperatore, un ragazzo di dodici anni che portava i nomi dei fondatori della città e dell’Impero: Romolo Augustolo. L’Impero d’Oriente perse molti territori, ma riuscì a riorganizzarsi e a sopravvivere fino al 1453. Moneta romana con il ritratto dell’imperatore Teodosio.
Lavoro sulla linea del tempo
e imparo
Segna sulla linea del tempo l’avvenimento corrispondente alle date indicate. 395 d.C. ...................................................................................................... 476 d.C. ......................................................................................................
300 d.C.
400 d.C.
500 d.C.
Vai al Quaderno Operativo
600 d.C. p. 37
700 d.C.
800 d.C.
900 d.C.
1453 d.C. ....................................................................................................
1000 d.C.
1100 d.C.
1200 d.C.
1300 d.C.
1400 d.C.
1500 d.C.
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Dalla SINTESI...
L’Impero romano
LEGGI
GUARDA
Dove e quando si sviluppa?
Province imperiali
Province senatorie
L’Impero nasce nel 27 a.C. quando Ottaviano viene nominato imperator , ottenendo tutti i poteri religiosi, civili e militari.
Com’è organizzato? Il territorio è diviso in province senatorie e province imperiali. Esse hanno una certa autonomia, ma pagano a Roma un tributo. Repubblica 509 - 27 a.C.
La costruzione di strade, la disponibilità di materie prime nelle province, l’unificazione di leggi, lingua
500 a.C.
400 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
Impero 27 a.C. - 476 d.C.
100 Nascita 100 a.C. di Cristo d.C.
200 d.C.
300 d.C.
400 d.C.
e moneta favoriscono la ripresa economica.
Da chi è guidato e perché entra in crisi? Augusto guida l’Impero fino al 14 d.C. Tra i successori, Tiberio, Claudio, Vespasiano e Tito governano con saggezza; Caligola, Nerone e Domiziano sono violenti e crudeli; Traiano si distingue per le conquiste. Nel III secolo d.C. l’Impero entra in crisi: la difficoltà di difendere un territorio così vasto dalle invasioni dei barbari, l’aumento delle tasse, la diffusione di malattie portano l’imperatore Diocleziano a dividerlo in quattro parti instaurando la tetrarchia. Pochi anni dopo, però, Costantino riunifica l’Impero. Nel 395 d.C. Teodosio divide di nuovo l’Impero in romano d’Occidente e romano d’Oriente. Quello d’Occidente viene conquistato dai barbari nel 476 d.C., quello d’Oriente sopravvive fino al 1453.
Qual è la religione più diffusa? Nel I secolo d.C. nel Mediterraneo si diffondono gli insegnamenti di Gesù: nasce il Cristianesimo. All’inizio i cristiani vengono perseguitati, ma nel 380 d.C. l’imperatore Teodosio dichiara il Cristianesimo unica religione dell’Impero.
104
Impero romano d’Occidente Impero romano d’Oriente
500 d.C.
... alla MAPPA Completa le mappe con l’aiuto delle parole chiave evidenziate nella pagina a fianco. Poi utilizzala per esporre a voce l’argomento.
ROMA
L’IMPERO comprende
è governato da
ESPANSIONE
GOVERNO
RELIGIONE
l’Italia
un imperatore con tutti i
diffusione del
i territori affacciati
poteri: capo dell’esercito,
.........................................................
sul Mediterraneo
pontefice massimo, console,
e persecuzione dei
una parte dell’Asia
tribuno della plebe; il primo
cristiani
le attuali Francia,
è
...............................................
Spagna, Inghilterra
Augusto
concessione della libertà di culto (editto
e organizzato in
di Costantino, 313 d.C.) proclamazione del
province senatorie province
cristianesimo
.............................................
.................................
...........................
dell’Impero
(Teodosio, 380 d.C.)
è caratterizzato da ATTIVITÀ
OPERE
una fitta rete
sviluppo dei commerci
stradale
grande ripresa
..............................
edifici come templi, si avvia al declino
teatri, circhi, terme diversi tipi di
provocato da
che porta
abitazioni (domus per i ricchi, insulae
difficoltà a governare un
prima alla divisione dell’Impero
nei quartieri poveri)
territorio troppo vasto
in quattro parti:
.........................................
aumento delle tasse per coprire le spese militari carestia e malattie
poi alla divisione in due parti
invasioni dei “barbari” Impero romano
Impero romano
..............................................
..............................................
che dura fino al 1453 d.C.
che crolla nel
.........................
105
VERIFICA delle COMPETENZE
L’Impero romano
1 Completa le frasi sull’organizzazione e sull’economia dell’Impero nei primi secoli. • Augusto suddivise il territorio dell’Impero in province ......................................................., sotto l’autorità del senato, e province ....................................................... controllate da funzionari nominati da lui. • I tributi delle province imperiali erano impiegati per realizzare straordinarie opere ....................................................... come strade e ......................................................., per distribuire grano e denaro alla ....................................................... e per organizzare .. .
.....................................................
• L’Impero ebbe una grande ripresa ...............................................................: la produzione ................................................................. aumentò grazie ai prodotti coltivati nelle province; il commercio fu favorito dalla realizzazione di un’estesa rete .......................................................................... 2 Collega ogni frase al nome dell’imperatore romano che può averla pronunciata. Ho inventato la tetrarchia
Ho permesso ai cristiani di professare la loro fede.
Sono stato il primo imperatore adottivo.
TRAIANO
Ho spostato la capitale a Costantinopoli.
COSTANTINO
Mi sono distinto per le numerose conquiste.
DIOCLEZIANO
Ho fissato due capitali: Milano e Nicomedia.
3 Numera in ordine di tempo gli eventi che riguardano il Cristianesimo. Nascono le prime comunità cristiane chiamate Chiese. I cristiani preoccupano le autorità romane, vengono perseguitati e uccisi. Teodosio dichiara il Cristianesimo unica religione dell’Impero. Nella provincia romana della Giudea nasce Gesù. Galerio e Costantino decretano la libertà di culto. I seguaci del Cristianesimo sono accusati dell’incendio di Roma. Apostoli e discepoli diffondono gli insegnamenti di Gesù.
106
Competenze: individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; organizza le informazioni; comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità.
Compito di realtà
Strade di ieri e di oggi Quest’anno avete parlato in più occasioni di strade come mezzo di comunicazione e di sviluppo. In Storia avete scoperto che i Romani erano bravissimi costruttori di strade. In Geografia avete imparato che il territorio italiano è attraversato da moltissime strade grandi e piccole. Utilizzate le vostre conoscenze per preparare una mostra sulla rete stradale antica e su quella odierna che, attraverso una serie di cartelloni, stabilisca un confronto tra le due. Inviterete tutti alla mostra con un apposito volantino.
FASE 1 da svolgere collettivamente
FASE 2 da svolgere in gruppi
Organizzazione del lavoro Con l’aiuto dell’insegnante: • discutete e stabilite quanti cartelloni sono necessari per fare un percorso completo dal passato (strade romane) a oggi (rete stradale attuale); • formate i gruppi di lavoro che si occuperanno di ricercare informazioni, analizzare i dati, preparare i testi, cercare le immagini e realizzare i cartelloni; • individuate per ciascun gruppo un portavoce che riferisca i risultati delle ricerche a compagni/e; • formate un gruppo di lavoro che realizzerà il volantino della mostra; • preparate un elenco dei materiali (carta, colori...) e degli strumenti (computer, stampante, Lim) che vi serviranno; • stabilite i tempi delle singole fasi di lavoro; • preparate un elenco delle “fonti” (comprese le pagine del Sussidiario).
Ricerca e rielaborazione dei dati I gruppi che si occupano di effettuare la ricerca sulla rete stradale del passato (strade romane) procedono alla raccolta di informazioni come: periodo di costruzione, diffusione della rete stradale, tecniche di costruzione, strutture collegate alle strade, organizzazione lungo i percorsi (segnaletica, servizi per i viaggiatori...). Ogni gruppo organizzerà i dati raccolti in schede o brevi testi e preparerà le fotografie e i disegni relativi all’argomento. I gruppi che si occupano di effettuare la ricerca sulla rete stradale in Italia oggi procedono alla raccolta di dati, approfondendo questi ambiti: rete stradale attuale, periodo storico in cui è stata realizzata, tipologia delle strade, strutture collegate alle strade; organizzazione lungo i percorsi (segnaletica, servizi per i viaggiatori...). Ogni gruppo organizzerà i dati raccolti in schede o brevi testi e preparerà le fotografie e i disegni relativi all’argomento.
107 17
FASE 3 da svolgere in gruppi e collettivamente
FASE 4 da svolgere in gruppi e collettivamente
FASE 5 da svolgere in gruppi e collettivamente
FASE 6
Reti stradali a confronto I portavoce dei diversi gruppi presentano i risultati del loro lavoro, anche con la proiezione di immagini e carte stradali o utilizzando la LIM. Insieme individuate somiglianze e differenze e scrivete un breve testo conclusivo da inserire in un cartellone finale di confronto tra le due situazioni.
Realizzazione dei cartelloni A classe unita, decidete come realizzare i cartelloni. Individuato il modello adatto, i gruppi procedono alla composizione dei cartelloni e, con l’assistenza dell’insegnante, alla loro esposizione in mostra.
La condivisione del lavoro Ora dovete far conoscere il vostro lavoro: utilizzate il computer e un programma specifico come Word®. Realizzate un volantino da distribuire a scuola e nel luogo in cui vivete per invitare le persone a visitare la mostra. Il volantino dovrà contenere: il titolo della mostra, data e luogo di svolgimento; orari di visita; ideatori dell’iniziativa; informazioni di contatto (mail o numeri di telefono). Potete anche inserire altre informazioni, come l’obiettivo della mostra o il perché avete deciso di realizzarla.
da svolgere individualmente
Ora rifletti su come hai lavorato e scegli la risposta. Ho lavorato con i compagni… Ho rispettato le regole (tempi, attenzione, impegni…)
108 16
bene e volentieri
abbastanza bene
con difficoltà
sempre
qualche volta
non le ho rispettate
Ho ascoltato le opinioni dei compagni
sempre con attenzione
quasi sempre con attenzione
con scarsa attenzione
Leggere e comprendere i testi è stato…
facile
a volte faticoso
difficile
Ho partecipato al lavoro…
cercando di svolgere i miei compiti da solo
chiedendo aiuto solo se in difficoltà
con l’assistenza continua dell’insegnante
Sono soddisfatto/a del lavoro
molto
abbastanza
poco
QUADERNO delle ATTIVITÀ Indice LA CIVILTÀ GRECA 2 Le origini della civiltà greca 3 Atene 4 Sparta 5 I vasi greci 6 Le colonie greche 8 La dracma, una stessa moneta ma con simboli diversi 9 Le guerre persiane 10 Templi, dèi e santuari L’ELLENISMO 11 I Macedoni 12 Alessandro Magno LE CIVILTÀ ITALICHE 13 Gli antichi abitanti dell’Italia 14 I Camuni LA CIVILTÀ ETRUSCA 15 Il popolo degli Etruschi 16 Gli Etruschi: città e attività ROMA: DALLE ORIGINI ALLA REPUBBLICA 17
Roma: le origini e la Monarchia
18
Tra storia e leggenda
20
Dalla Monarchia alla Repubblica
21
La ribellione dei plebei
22
La conquista dell’Italia
23
La religione
24 26 27 28
I giochi dei bambini Le guerre puniche La crisi sociale Giulio Cesare
ROMA: L’IMPERO 29 Ottaviano Augusto 30 L’economia dell’Impero 31 Viaggiare sulle strade romane 33 Gli acquedotti romani 34 Com’era fatto un acquedotto romano 35 I divertimenti dei Romani 36 Una nuova religione: il Cristianesimo 37 La crisi dell’Impero 38
Compito di realtà Il passato intorno a noi
40
CLIL The Greeks
41
CLIL The Romans
VERIFICA DELLE COMPETENZE 42 43 44 45 47
La civiltà greca L’Ellenismo Le civiltà italiche Roma: dalle origini alla Repubblica Roma: l’Impero pagg. 2, 5, 10, 12, 13, 14, 16, 20, 24, 29, 36.
Storia
Vai al Sussidiario pp. 8-9
La civiltà greca
Le origini della civiltà greca 1 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). V V V V V
• I più antichi abitanti della Grecia erano chiamati Pelasgi. • Achei e Dori giunsero in Grecia contemporaneamente. • Ioni, Eoli e Achei erano popolazioni indoeuropee. • L’arrivo dei Dori portò solo vantaggi alle popolazioni greche. • I Dori introdussero l’uso di armi in ferro.
F F F F F
2 Rispondi alle domande. • Quando i Dori si stabilirono in Grecia? ......................................................................................................................................................................................................................................... • Quali attività praticavano?
.................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Perché sconfissero e sottomisero gli altri popoli greci? .................................................................................................................................................................................. • Che cosa accadde alle città micenee? ...........................................................................................................................................................................................................................................
3 Collega gli elementi delle due colonne. • Sotto i Dori la popolazione • Le attività più diffuse erano • A capo del villaggio c’era • I villaggi vicini avevano • Dalla fusione di più villaggi
4 Completa il testo con le parole date. cittadini • democrazia • indipendente • oligarchia poleis • villaggi Le città-stato nate dopo il IX secolo a.C. furono
▲ nacquero le nuove città. ▲ luoghi di culto comuni. ▲ viveva in piccoli villaggi. ▲ la pastorizia e l’agricoltura. ▲ il guerriero più valoroso.
5 Scrivi una frase per spiegare che cosa rappresenta la fotografia.
.............................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................
chiamate ........................................., una parola che indicava sia la città che i ................................................ Ogni polis era .............................................. ed era governata dai capi dei .................................................. da cui la città aveva avuto origine. Questa forma di governo, definita ................................................, fu comune a gran parte delle poleis. In alcune si sviluppò, invece, una prima forma di ............................................................, in cui il popolo partecipava al governo della città.
16 2
Organizzare le informazioni. • Ricavare e produrre informazioni da fonti iconografiche. • Comprendere e utilizzare il lessico della disciplina.
Vai al Sussidiario p. 12
La civiltà greca
Storia
Atene 1 Leggi la seguente fonte scritta dallo storico ateniese Tucidide e rispondi. Noi abbiamo una forma di governo detta democrazia, poiché l’amministrazione non è diretta all’interesse di pochi, ma a quelli della maggioranza delle persone. Di fronte alle leggi tutti sono uguali, mentre per le cariche pubbliche ciascuno è scelto per i suoi meriti e se uno può fare qualcosa di utile per la sua città non è impedito dalla sua povertà né dalle sue origini povere.
• In che modo Tucidide definisce la democrazia? .......................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Secondo Tucidide, come sono le persone di fronte alle leggi? ......................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• In base a che cosa vengono affidate le cariche pubbliche ad Atene? ................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
2 Leggi la seguente fonte scritta dallo storico ateniese Senofonte e rispondi. Un giorno Socrate incontra Glaucone, un giovinetto non ancora ventenne, ansioso di darsi alla vita politica; lo ferma e si congratula con lui per le sue intenzioni. – Ma – gli domanda – se vuoi uscire con onore bisognerà che tu produca del bene alla città, cominciando dal farla più ricca accrescendone le entrate; or sai tu da che provengano le rendite (entrate) dello Stato e quante sono? – In verità – rispose Glaucone – su questo punto non mi sono mai fermato a riflettere. Socrate: – Dimmi almeno quali sono le uscite: perché è certo che tu pensi a eliminare le opere superflue. Glaucone: – Veramente nemmeno a questo ho posto pensiero. Socrate: – Conviene che chi decide una guerra conosca le forze proprie e quelle dell’avversario. Dimmi, dunque, quali sono le forze di terra e di mare nostre e dei nemici? Glaucone: – A mente, così non saprei dirtelo...
• Chi è Glaucone?
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Che cosa domanda Socrate a Glaucone?
................................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Glaucone è in grado di rispondere alle domande di Socrate?
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Che cosa vuole far capire Socrate a Glaucone? ............................................................................................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Ricavare e produrre informazioni da fonti scritte.
17 3
Storia
Vai al Sussidiario pp. 14-15
La civiltà greca
Sparta 1 Leggi la seguente fonte scritta dallo storico greco Plutarco e rispondi. Dalla nascita fino alla morte, il cittadino di Sparta doveva stare al servizio dello Stato; per questo motivo nella città veniva minuziosamente curata l’educazione dei fanciulli. Appena nati, i bambini dovevano essere presentati dal padre agli anziani riuniti in assemblea e, se giudicati deboli o deformi, venivano gettati nei burroni dei monti del Taigèto. A partire dall’età di sette anni venivano divisi in varie squadre e sottoposti, a cura dello Stato, a una severa disciplina che durava fino ai trent’anni. Erano educati all’obbedienza, alla forza, a sopportare la fatica, a vincere nel combattimento; venivano addestrati nella ginnastica e nel maneggio delle armi. Perché il corpo fosse indurito e l’animo rafforzato, erano sottoposti alle più dure privazioni: ricevevano poco cibo affinché, per soddisfare l’appetito, crescessero in astuzia e destrezza. Era perciò permesso loro il furto... Ma guai a essere sorpresi! Imparavano a leggere e a scrivere solo nella misura strettamente necessaria. A dodici anni ricevevano un solo mantello per tutto l’anno. Erano sporchi, ignoravano l’uso del bagno e solo in determinati giorni era loro permessa qualche raffinatezza. Anche le fanciulle, in quanto future madri di guerrieri, venivano educate in maniera assai rude.
• A che cosa erano educati gli Spartani? ......................................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Che cosa era permesso a Sparta che è illegale ai nostri giorni?
........................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Perché? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Che cosa ricevevano a dodici anni i ragazzini spartani?
..................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Pensi che i modelli dei cittadini spartani possano essere validi ancora oggi?
...........................................................................................................
............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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Ricavare e produrre informazioni da fonti scritte.
Vai al Sussidiario p. 16
La civiltà greca
Storia
I vasi greci 1 Leggi il testo e rispondi alle domande. Il vaso, per i Greci, era un oggetto molto particolare che serviva per molteplici funzioni. Tra gli usi casalinghi era un ottimo contenitore di liquidi e cereali, di balsami e oli, di cibi e medicinali. Era presente sulla tavola come recipiente per il vino, coppa nei banchetti, zuppiera per portare in tavola le pietanze. I vasi più belli venivano lasciati in eredità o regalati alla sposa quando andava nella sua nuova casa. Nel tempio, invece, diventava oggetto di culto. I vasi costituivano anche una sorta di libro sul quale gli antichi Greci raffiguravano le proprie storie e leggende. Ogni avvenimento veniva raccontato con le decorazioni e le figure che gli abili artigiani tracciavano sulle loro superfici: le vicende degli eroi, gli avvenimenti sportivi, i fatti di cronaca, le imprese delle loro innumerevoli divinità.
• Qual era la funzione del vaso nelle case dei Greci?
...............................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• In che senso i vasi greci si possono considerare dei libri? ............................................................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Oggi a quale oggetto è affidato il compito di raccontare i fatti di cronaca? ............................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
2 Osserva le scene dipinte su questi vasi e descrivi brevemente ciò che vedi. Poi discutine con i compagni e l’insegnante. ...................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................
................................................................................................................... ................................................................................................................... ...................................................................................................................
Ricavare e produrre informazioni da fonti scritte e iconografiche.
17 5
Storia
Vai al Sussidiario p. 17
La civiltà greca
Le colonie greche 1 Osserva la carta e rispondi.
• In quale parte dell’Italia furono fondate molte colonie? • Quale nome prese questo territorio?
..............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................................................................................
• Quali delle colonie greche sono città importanti ancora oggi? Indicane almeno quattro. ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Dove furono fondate le colonie più lontane?
.................................................................................................................................................................................................................
2 Scegli il completamento corretto della frase. • Le colonie greche non avevano legami con la città-madre. mantenevano buoni rapporti con la città-madre. • I Greci fondavano colonie perché il loro territorio era povero di risorse. per porre fine alle guerre tra le città.
• La prima grande migrazione fu causata da un forte aumento della popolazione. dall’invasione dei Dori. • Nel Mediterraneo occidentale le colonie furono fondate in territori sconosciuti. furono fondate dove c’erano già colonie fenicie.
3 Completa il testo con le parole date. colonizzazione • eccessivo • emigrazione • governanti • Grecia • invase organizzata • popolazione • problemi La prima fase di ......................................................................... nacque dall’ ............................................................................ spontanea degli abitanti della ..........................................
che fuggivano perché le loro terre erano state ................................................... da altri. La seconda fase fu una
migrazione ............................................................... dagli stessi .............................................................. delle città, che in questo modo potevano risolvere ............................................................... come l’aumento ......................................................... della ........................................................... o la scarsità di risorse.
16 6
Ricavare informazioni da carte geo-storiche. • Organizzare le informazioni.
Vai al Sussidiario p. 17
La civiltà greca
Storia
4 Leggi attentamente il testo e rispondi. Nell’VIII secolo a.C. navi cariche di uomini lasciarono la Grecia per fondare nuove colonie. Prima della partenza, i governanti consultavano un oracolo per sapere se gli dèi erano favorevoli all’iniziativa. Dopo aver ottenuto una risposta positiva, sceglievano la località in cui fondare la colonia. Il luogo migliore era quello che offriva terre fertili e le cui popolazioni non erano completamente ostili. A questo punto l’assemblea dei cittadini decideva chi avrebbe partecipato alla spedizione e indicava il nome del “fondatore”, cioè di chi doveva guidare i coloni nel viaggio e nelle prime fasi della fondazione della nuova città. I coloni portavano con sé i semi, gli attrezzi e a volte anche gli animali necessari a iniziare un’attività agricola. Soprattutto portavano il fuoco sacro, acceso all’altare del dio protettore della città. Sarebbe servito ad accendere il fuoco per il primo sacrificio di ringraziamento, una volta giunti a destinazione. Arrivati nella regione stabilita, i coloni sceglievano la località dove costruire la nuova città, che era di solito vicino a un porto naturale e su un’altura facile da difendere. Poi, in breve tempo, costruivano la loro polis.
• Chi prendeva le decisioni sulla meta e sui partecipanti? I governanti in carica. I cittadini che volevano partire. L’oracolo a cui si chiedeva consiglio. • Che cosa veniva valutato nella scelta della meta? Solo la necessità di partire. Il parere di esperti navigatori. La possibilità di trovare terre da coltivare e popolazioni poco ostili.
L’anfiteatro di Taormina, una colonia greca in Sicilia.
• Quale titolo riassume meglio il contenuto del brano che hai letto? Dove veniva fondata una colonia greca. Chi decideva di fondare una colonia. La fondazione di una colonia.
altra foto?
• Dove si trovava di solito il luogo scelto per la costruzione della città? Nei pressi di un porto. Vicino e raggiungibile in pochi giorni di navigazione. Vicino a un porto e su un’altura. Comprendere testi storici.
17 7
Storia
Vai al Sussidiario p. 16
La civiltà greca
La dracma, una stessa moneta ma con simboli diversi 1 Leggi attentamente il testo e rispondi. La moneta fu inventata in Lidia, un regno della costa dell’attuale Turchia, verso il 600 a.C. circa. Si diffuse molto rapidamente in tutto il mondo greco. Le prime monete erano piccole gocce d’oro o d’argento a forma di fagiolo, marcate con un disegno geometrico o con un simbolo che indicava la città di provenienza. Poi divennero piccoli dischi metallici su cui era raffigurata la divinità protettrice o il simbolo della città che le coniava. Ogni città aveva le sue monete e tutte avevano valori diversi, perché il valore di una moneta dipendeva dalla quantità di metallo pregiato che conteneva. I mercanti, per questo motivo, facevano fatica a calcolare la corrispondenza tra la propria moneta e quella delle altre città. Per risolvere il problema fu “inventata” la dracma, una moneta che aveva uguale peso e valore in tutto il mondo greco. Ogni città, però, era libera di contrassegnarla con i propri simboli. I Greci, più di 2 000 anni fa, usavano lo stesso sistema che utilizziamo noi in Europa dopo l’introduzione dell’euro: una sola moneta con lo stesso valore per diverse nazioni, in cui è riconoscibile, però, lo stato che la emette. Tuttavia c’era il problema dei pagamenti quotidiani. Andare a far la spesa con una dracma d’argento era come andare a comperare un panino con una banconota da 500 euro. Allora furono coniate monete di bronzo di valore minore e legato al peso del metallo, garantito dalla città che le coniava.
• Dove e quando fu inventata la moneta?
Coniare : produrre
monete metalliche con uno stampo a due facce.
Dracma ateniese, riconoscibile dalla scritta e dalle immagini della civetta e dell’ulivo legati ad Atena, la dea protettrice della città.
..................................................................................................................................................................................................................................
• Di quali materiali erano fatte le prime monete?
..........................................................................................................................................................................................................
• Quali caratteristiche aveva la dracma? .......................................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Perché è possibile paragonarla all’euro? ...................................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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Ricavare informazioni da testi storici.
Vai al Sussidiario pp. 18-19
La civiltà greca
Storia
Le guerre persiane 1 Colora sulla linea del tempo il secolo in cui si svolsero le guerre persiane. Scrivi nel cartellino la data corrispondente all’avvenimento.
1500 a.C.
1000 a.C.
500 a.C.
Nascita di Cristo
Ribellione di Mileto
Prima guerra persiana
Seconda guerra persiana
....................................
....................................
....................................
2 Rifletti e rispondi. • Quanto durò in tutto lo scontro tra i Persiani e i Greci? ............................................................................................................................................................................... • Quanti anni durò ciascuna delle due guerre? ....................................................................................................................................................................................................................
3 Scegli il completamento corretto della frase. • L’Impero persiano si estendeva dall’Indo alla Mesopotamia. dall’Indo al Mediterraneo.
4 Completa la carta inserendo i nomi dei luoghi indicati.
Atene • Sparta • Istmo di Corinto Termopili • Salamina
• Dell’Impero facevano parte anche l’Egitto e Creta. anche l’Egitto e le colonie greche della Ionia. • Ai popoli che facevano parte dell’Impero erano imposte la cultura e le usanze persiane. era concesso di mantenere le proprie tradizioni.
.......................................................
• L’indipendenza economica era concessa ai diversi popoli a patto che si impegnassero a non ribellarsi. in cambio di un tributo e uomini per l’esercito persiano. .......................................................................................... .......................................................
..........................................................................................
..........................................................................................
Leggere e completare carte geo-storiche e linee del tempo. • Organizzare le informazioni.
17 9
Storia
Vai al Sussidiario pp. 21-22
La civiltà greca
Templi, dèi e santuari 1 Completa il testo con le parole date. capricci • collera • Fato • natura • politeisti • proteggere • punire • uomini • vita I Greci erano ................................................................ e, come gran parte dei popoli antichi, pensavano che gli dèi fossero simili a .......................................................... potenti che potevano ............................................................ gli esseri umani o tormentarli con i loro ................................................................. Il potere degli dèi era legato alle forze della ................................................ ed essi le usavano per .......................................................... le colpe dell’umanità. Le tempeste, le epidemie, i terremoti e tutte le sventure erano l’espressione della .......................................................... degli dèi. Anche gli dèi, però, dovevano sottomettersi al .........................................................., l’unica potenza capace di stabilire la durata della .................................................... umana.
2 Collega gli elementi delle due colonne. • Ade • Afrodite • Ares • Atena • Ermes • Poseidone • Zeus
3 Scrivi quale divinità è rappresentata nell’immagine.
▲ sapienza ▲ guerra ▲ regno dei morti ▲ amore ▲ cielo ▲ mercanti e ladri ▲ mare
....................................................................................
4 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Il tempio greco era circondato da grandi colonne. • La “casa” del dio, cioè la cella, era posta all’interno dell’edificio. • I templi erano ornati da grandi sculture. • I fedeli potevano toccare la statua del dio mentre pregavano. • L’altare per i sacrifici era costruito davanti al tempio. • Oggi possiamo vedere i templi ancora esattamente come erano nel passato.
V V V V V V
F F F F F F
5 Completa le frasi. • I santuari panellenici erano
...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• L’oracolo era ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ • Nel santuario di Zeus a Olimpia si celebravano
10 16
Organizzare le informazioni.
............................................................................................................................................................................................................
Vai al Sussidiario p. 28
L’Ellenismo
Storia
I Macedoni 1 Scegli il completamento corretto della frase. • Il regno macedone si trovava a ovest della Grecia. a nord della Grecia. • I suoi abitanti si dedicavano all’allevamento e all’agricoltura. all’allevamento e allo sfruttamento delle foreste.
• Nel periodo delle guerre tra le poleis greche i Macedoni restarono chiusi nel loro territorio. intervennero nelle guerre secondo i loro interessi. • Sotto la guida di Filippo II i Macedoni diventarono una grande potenza. posero fine all’indipendenza delle poleis.
2 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Filippo II, salito al trono, rafforzò l’esercito. • Sotto la guida di Filippo II i Macedoni conquistarono Sparta. • Filippo II si alleò con molte città greche. • La conquista macedone della Grecia fu ostacolata da Atene. • L’indipendenza delle poleis greche ebbe fine nel 338 a.C.
V V V V V
F F F F F
Moneta d’oro con ritratto di Filippo II.
3 Completa il testo con le parole date. Grecia • Filippo II • guerra • Macedoni • nobili • patria • re • sconfisse • Tebe • venti Alessandro era figlio di .............................................. Alla morte del padre, a soli ................................ anni diventò re dei .............................................. L’inizio del suo regno non fu facile. In .................................... dovette lottare contro i .................................... macedoni che non lo accettavano come ................................, perché figlio di una donna straniera. In ....................................... fu costretto a combattere contro ................................ e altre città che si erano ribellate. Alessandro dimostrò di avere grandi capacità e ........................................... tutti gli avversari. Poi cominciò a preparare la ...................................... contro i Persiani.
4 Osserva il disegno e scrivi un breve testo di spiegazione. Devi dire che cosa rappresenta, da chi fu introdotta tra i Macedoni, come funzionava in battaglia. .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................
Organizzare le informazioni. • Ricavare e produrre informazioni da fonti di diversa natura.
17 11
Storia
Vai al Sussidiario pp. 29-31
L’Ellenismo
Alessandro Magno 1 Osserva la carta e completa le frasi. • La linea rossa tracciata sulla carta indica ....................................................................................................................................................
• Quali popoli con antichissime tradizioni entrarono a far parte dell’Impero di Alessandro? ........................................................................................................... ....................................................................................................................................................
• Come si chiamava la capitale del regno macedone? ........................................................................................................... • Quale antica città diventò la capitale dell’Impero di Alessandro? ................................................................................................................................................ • Dove e quando Alessandro sconfisse il re persiano? ............................................................................................................................................................................................
2 Cancella in ogni frase le espressioni sbagliate. • I soldati greci accompagnarono Alessandro fino all’Indo / fino a Gaugamela. • I soldati macedoni si spinsero fino all’Indo / fino al Gange. • I popoli che vivevano dentro l’Impero avevano culture diverse / simili. • Alessandro incoraggiò la fusione / la separazione tra i diversi popoli. • Alessandro era favorevole / si opponeva ai matrimoni tra persone di culture diverse. • Alessandro cancellò / mantenne l’organizzazione delle province persiane.
3 Completa il testo con le parole date. Babilonia • conquistati • ellenistici • guerre • Impero • lingua • macedone • regni • successore Alessandro morì improvvisamente a .......................................................... senza indicare un .............................................................. Questo fatto provocò una lunga serie di ..................................................... tra i generali dell’esercito .............................................................. per la conquista del potere nel nuovo Impero. Alla fine, nel 301 a.C. l’............................................................ fu diviso in quattro .................................................. Questi regni furono chiamati ............................................................, perché in essi la cultura e la ..................................................... greca erano dominanti. Ebbero una breve vita e furono ............................................................ dai Romani.
4 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Nell’Impero di Alessandro tutti gli abitanti avevano uguali diritti. • Sorsero grandi città ricche di monumenti. • Il commercio divenne l’attività più importante. • Le antiche vie del commercio furono abbandonate.
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Leggere carte geo-storiche. • Organizzare le informazioni.
V V V V
F F F F
Vai al Sussidiario pp. 38-43
Le civiltà italiche
Storia
Gli antichi abitanti dell’Italia 1 Collega gli elementi delle due colonne. • Sardi • Liguri • Civiltà villanoviana • Celti • Civiltà delle terramare • Iapigi • Veneti
▲ Emilia-Romagna e Toscana ▲ Piemonte e Lombardia ▲ Sardegna ▲ Lungo il Po ▲ Puglia ▲ Veneto ▲ Liguria
2 Scegli la risposta corretta. • Perché l’Italia antica ebbe tanti nomi diversi? Per la difficoltà degli storici a mettersi d’accordo. Perché era abitata da tanti popoli diversi. • Quando cominciarono ad arrivare in Italia gli Indoeuropei? Verso il I millennio a.C. Nel II millennio a.C.
• Quali popoli colonizzarono l’Italia meridionale? Tutti i popoli che vivevano in Grecia. I diversi popoli greci e i Fenici. • Quale informazione certa abbiamo sugli abitanti dell’Italia antica? Erano popolazioni che venivano da altri territori. Erano il risultato della fusione tra molti popoli diversi.
3 Osserva le immagini e rispondi alle domande. • A quale popolo apparteneva
• A quale popolo apparteneva
questa stele? ............................................................. • In quale area della penisola
la costruzione? ......................................................................... • In quale regione d’Italia
italica viveva? .......................................................... • Quali attività svolgeva?
si trova? ............................................ • Con quali materiali fu costruita?
...........................................................................................................
..........................................................
4 Collega gli elementi delle due colonne. • Gli abitanti più antichi dell’Italia • Iapigi e Veneti erano famosi • La civiltà villanoviana si sviluppò • I Sardi vivevano in villaggi • La civiltà dei Liguri si sviluppò
▲ a partire dal I millennio a.C. ▲ erano per lo più agricoltori e pastori. ▲ tra la costa ligure e l’Appennino. ▲ caratterizzati da edifici a torre in pietra. ▲ come allevatori di cavalli. Organizzare le informazioni. • Ricavare informazioni da fonti iconografiche.
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Storia
Vai al Sussidiario p. 40
Le civiltà italiche
I Camuni 1 Sottolinea nel testo le parole chiave e trascrivile nel riquadro a lato. Poi utilizzale per esporre a voce l’argomento.
In Lombardia, in due ampie valli alpine, la Valcamonica e la Valtellina, vissero i Camuni. La loro civiltà si sviluppò dal IV millennio al I secolo a.C., quando la regione fu conquistata dai Romani. I Camuni furono dapprima raccoglitori e cacciatori, poi cominciarono a praticare l’agricoltura e l’allevamento. Vivevano in villaggi di capanne costruite su palafitte, per proteggerle dalle inondazioni. Questa popolazione non usava la scrittura, ma ha lasciato un’ampia testimonianza del suo modo di vivere in più di trecentomila figure incise sulle rocce che si trovavano nelle valli e che ancora sono visibili.
................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ...................................................................................................................
2 Osserva le immagini e completa le frasi.
I territori dei Camuni erano ricchi di animali selvatici, come ............................................................................. e camosci. I Camuni cacciavano con ................................................................. ed erano aiutati dai .............................................................................
I Camuni erano anche ................................................................................ e conoscevano l’uso dell’......................................................................., che veniva trainato da una coppia di .......................................................................... Dietro di esso i contadini rompevano le zolle di terra con zappe. Utilizzavano anche .................................................................
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Ricavare e produrre informazioni da testi storici e da fonti iconografiche.
trainati da ......................................................
Vai al Sussidiario p. 44
La civiltà etrusca
Storia
Il popolo degli Etruschi 1 Colora sulla linea del tempo i secoli in cui si sviluppò la civiltà etrusca.
800 a.C.
700 a.C.
600 a.C.
500 a.C.
400 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
100 a.C.
2 Osserva la carta e svolgi le attività proposte. • Colora in giallo l’area iniziale dove erano stanziati gli Etruschi e in verde l’area di espansione a nord e a sud. • Fin dove arrivarono espandendosi verso nord? ..................................................................................................................................................................................................
• Fin dove arrivarono spingendosi verso sud? ..................................................................................................................................................................................................
• Osserva le differenze nelle aree conquistate: a nord gli Etruschi occuparono tutto il territorio tra i due mari; a sud invece occuparono solo
.........................................................................................
..................................................................................................................................................................................................
• Scrivi i nomi dei popoli che confinano con gli Etruschi a nord, a sud e a ovest.
...................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................
3 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Gli Etruschi diedero inizio alla prima civiltà urbana in Italia. • Erano conosciuti da tutti i popoli antichi con il nome di Tirreni. • Né i Greci né i Romani sapevano da dove venisse questo popolo. • Occuparono inizialmente il territorio tra il Tevere e il Po. • Le città etrusche si scontrarono con Roma e furono sconfitte.
V V V V V
F F F F F
Leggere e completare carte geo-storiche e linee del tempo. • Ricavare informazioni da carte geo-storiche.
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Storia
Vai al Sussidiario pp. 45-46
La civiltà etrusca
Gli Etruschi: città e attività 1 Collega gli elementi delle due colonne. • Le città etrusche sorsero • Erano circondate da mura • Erano attraversate da • Le città erano dotate di • Fuori dalle mura c’era
▲ lo spazio riservato alle sepolture. ▲ due strade lastricate e perpendicolari. ▲ su alture o vicino a un fiume. ▲ di pietra in cui si aprivano almeno 4 porte. ▲ fognature e acquedotti.
2 Scegli il completamento corretto della frase. • Ogni città etrusca era uno stato indipendente. faceva parte di un grande stato.
• Nella società etrusca il gruppo più potente era quello dei proprietari di terre e miniere. era quello dei mercanti.
• Le città furono governate da re-sacerdoti. prima da re, poi da governi oligarchici.
• Artigiani e contadini liberi erano lavoratori indipendenti. dipendevano dai grandi proprietari di terre e miniere.
3 Rispondi alle domande. • Gli Etruschi fecero interventi di bonifica nel loro territorio? Di che tipo? .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Quali attività erano praticate sulle colline? ........................................................................................................................................................................................................................... • Che cosa ricavavano dalle zone di montagna? ............................................................................................................................................................................................................... • Quali erano i prodotti agricoli più importanti?
..............................................................................................................................................................................................................
4 Completa il testo con le parole date. artigiani • boschi • Colline Metallifere • ferro forni • minerarie • piombo • rame Gli Etruschi, nel loro territorio, avevano grandi risorse ..................................................
che potevano essere sfruttate senza
5 Osserva il vaso nella fotografia e spiega di che materiale è fatto.
.......................................................................................
grandi difficoltà. Le .......................................................................................... erano
.......................................................................................
ricche di ..................................... e .....................................; l’Isola d’Elba aveva
.......................................................................................
giacimenti di ...................................... Dai ..................................... dell’Appennino
.......................................................................................
si ricavava legno per alimentare i ..................................... in cui si
.......................................................................................
fondevano i metalli. Gli ..................................... producevano oggetti
.......................................................................................
di lusso, armi e strumenti di lavoro.
16
Organizzare le informazioni. • Ricavare e produrre informazioni da fonti iconografiche.
Vai al Sussidiario pp. 56-59
Roma: dalle origini alla Repubblica
Storia
Roma: le origini e la Monarchia 1 Completa il testo con le parole date. colli • Etruschi • guado • Isola Tiberina • Latini • mercanti • Palatino • Tevere Lungo la riva sinistra del ................................................... sorgevano numerosi villaggi abitati dai .................................................... Erano in genere costruiti sulla cima dei ................................................... perché il fondovalle era spesso paludoso. Dal colle ..................................................., in particolare, era possibile controllare l’unico ................................................... usato obbligatoriamente dai ................................................... che si spostavano tra i territori degli ............................................................ e le colonie greche. Infatti l’................................................................................................. divideva il fiume in due rami e facilitava l’attraversamento con piccole imbarcazioni.
2 Indica sulla carta l’Isola Tiberina e colora l’area corrispondente alla città fondata da Romolo.
3 Colora sulla linea del tempo i secoli corrispondenti al governo dei re a Roma.
800 a.C.
700 a.C.
600 a.C.
500 a.C.
400 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
100 a.C.
Nascita di Cristo
4 Collega gli elementi delle due colonne. • Roma nacque dalla fusione • Secondo la tradizione fu fondata • Nei primi secoli la città • Il popolo partecipava al governo • I primi quattro re appartenevano • Gli ultimi tre re
▲ fu governata da sette re. ▲ di villaggi intorno al Palatino. ▲ sono sicuramente di origine etrusca. ▲ da Romolo sul colle Palatino. ▲ riunito in due assemblee. ▲ a due tribù: Latini e Sabini.
5 Individua nell’elenco le informazioni che si riferiscono alla carica di re. Restava in carica solo per un anno. Era nominato dai capi delle famiglie più importanti. Sceglieva i componenti delle assemblee. Aveva il potere legislativo ed esecutivo.
Nominava i giudici dei tribunali. Comandava l’esercito. Era la massima autorità religiosa.
Organizzare le informazioni. • Leggere e completare carte geo-storiche e linee del tempo.
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Storia
Vai al Sussidiario pp. 58-59
Roma: dalle origini alla Repubblica
Tra storia e leggenda 1 Leggi i testi e prova a raccontare con parole tue. Gli inizi della civiltà romana sono avvolti nella leggenda. Gli storici e gli scrittori romani delle epoche successive raccontarono episodi affascinanti per esaltare il coraggio, la forza, la lealtà, il senso di giustizia dei loro antenati. Queste leggende vennero tramandate nei secoli e ispirarono scrittori, pittori, scultori, artisti. Te ne presentiamo tre.
Il ratto delle Sabine Il primo problema che Romolo dovette affrontare fu quello dei... matrimoni. I suoi compagni erano infatti in gran parte uomini. Organizzò allora una festa alla quale invitò i Sabini, abitanti di una zona vicina, con mogli e figlie. Mentre la festa si svolgeva fra canti e danze, a un segnale stabilito i giovani romani rapirono le donne sabine e, armati di pugnali, misero in fuga gli uomini. Questi tornarono, poco tempo dopo, con l’intento di liberare le loro donne e vendicarsi dell’affronto subìto. Ma appena la battaglia ebbe inizio, le Sabine intervennero per chiedere una tregua: si erano già affezionate agli sposi romani e non sopportavano l’idea che i loro padri e mariti venissero alle armi. La vicenda ebbe così una pacifica conclusione: Sabini e Romani si fusero in un solo popolo.
Tre Orazi contro tre Curiazi Quando Roma e Alba Longa si scontrarono, per evitare inutili spargimenti di sangue, fu deciso di affidare le sorti della battaglia a un duello tra i combattenti più forti: tre fratelli romani, gli Orazi, avrebbero affrontato tre fratelli albani, i Curiazi. L’inizio fu tragico per i Romani: due degli Orazi vennero uccisi e quello rimasto si trovò solo contro i tre nemici. Si diede alla fuga, ma gli avversari lo inseguirono. Ogni volta però che uno dei Curiazi gli si avvicinava, egli si girava e lo uccideva. Così il duello fu vinto dai Romani.
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Vai al Sussidiario pp. 58-59
Roma: dalle origini alla Repubblica
Storia
Orazio Coclite salva Roma Gli Etruschi volevano assediare Roma e cercavano di oltrepassare il Tevere attraverso il ponte Sublicio. Sul ponte si svolse un duro combattimento. Il numero degli Etruschi era così elevato che l’unico modo per fermarli era far crollare il ponte. Orazio Coclite si offrì di fermare da solo i nemici sul ponte, mentre i compagni avrebbero tagliato i sostegni dalla parte romana. Così fu: Orazio Coclite finì nel Tevere insieme a tutti i nemici; secondo alcuni annegò, trascinato dal peso dell’armatura, secondo altri riuscì ad attraversare il fiume a nuoto e a rientrare a Roma.
2 Dopo aver letto attentamente i testi, indica quali eventi storici reali si nascondono secondo te nelle tre leggende.
• Il ratto delle Sabine
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Tre Orazi contro tre Curiazi • Orazio Coclite salva Roma
................................................................................................................................................................................................................................................................ ...................................................................................................................................................................................................................................................................
3 Quali virtù intendevano esaltare gli autori delle leggende? Collega e spiega a voce. Benevolenza verso i nemici
Ratto delle Sabine
Amor di patria Forza
Tre Orazi contro tre Curiazi
Coraggio Astuzia
Orazio Coclite salva Roma
Comprendere i testi di antiche leggende e individuare le informazioni storiche che contengono.
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Storia
Vai al Sussidiario pp. 60, 62
Roma: dalle origini alla Repubblica
Dalla Monarchia alla Repubblica 1 Collega con una freccia ciascun magistrato romano alla sua funzione. EDILE
Stabiliva le tasse che i cittadini dovevano pagare.
QUESTORE
Amministrava la giustizia.
CENSORE
Curava la manutenzione degli edifici pubblici.
PRETORE
Guidava l’esercito in guerra.
CONSOLE
Amministrava il denaro pubblico.
2 Scegli il completamento corretto della frase. • Roma diventa una Repubblica perché il re in carica non ha eredi. il re viene cacciato dal popolo.
• Le decisioni dei magistrati erano approvate solo dal senato. dal senato e dai comizi dei cittadini.
• I magistrati erano membri delle famiglie nobili. persone con un incarico di governo.
• Tutti i magistrati restavano in carica un anno. restavano in carica un anno, tranne il dittatore.
3 Indica con una X se le affermazioni si riferiscono ai patrizi o ai plebei o a entrambi.
PATRIZI
PLEBEI
Erano i discendenti dei fondatori della città. Erano tenuti a far parte dell’esercito. Avevano diritti politici. Non potevano diventare magistrati. Lavoravano per mantenersi. Partecipavano alla spartizione delle terre.
4 Spiega, in breve, chi poteva diventare schiavo a Roma e se la sua condizione restava immutata fino alla morte.
.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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Utilizzare il lessico della disciplina • Organizzare le informazioni.
Vai al Sussidiario pp. 63-64
Roma: dalle origini alla Repubblica
Storia
La ribellione dei plebei 1 Scegli la risposta corretta. • Che cosa succedeva quando Roma conquistava una città? Lasciava liberi i cittadini in cambio di un riscatto. Si impadroniva delle terre e degli abitanti della città. • Chi riusciva a sfruttare il bottino di guerra? Tutti i cittadini che ne facevano richiesta. I patrizi che prendevano in affitto schiavi e terre. • Perché la guerra era un danno per i plebei? Perché rischiavano di morire senza una giusta ricompensa. Perché dovevano lasciare il lavoro e non guadagnavano nulla.
2 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • I plebei impoveriti dalla guerra chiesero aiuto ai patrizi. • Stanchi di combattere, nel 494 a.C. i plebei si ribellarono. • I plebei si ritirarono in assemblea sul Palatino per discutere. • I plebei decisero di eleggere dei rappresentanti, i tribuni della plebe. • Il senato mandò un ambasciatore a trattare con i plebei. • I plebei rientrarono in città quando ottennero il diritto di voto.
V V V V V V
F F F F F F
3 Indica, nell’elenco, l’unica informazione che non è corretta. I tribuni della plebe diventarono magistrati. I matrimoni tra patrizi e plebei furono riconosciuti validi. Fu concessa la cittadinanza ai plebei. I plebei poterono accedere a tutte le cariche pubbliche. Venne abolita la schiavitù per debiti. I plebei ebbero diritto alla spartizione delle terre pubbliche.
4 Completa il testo con le parole date. bronzo • diritto • favorevoli • interpretare • leggi • magistrati • patrizi • scritta • tribuni • valide Dopo la nomina dei .......................................................... della plebe che avevano il .................................................... di bloccare tutte le decisioni non ...................................................... per i plebei, i plebei chiesero e ottennero che le .............................................. in uso a Roma, e tramandate oralmente, fossero messe in forma ............................................... Questo avrebbe sottratto ai .............................................. la possibilità di ................................................................................ le leggi a loro vantaggio. Un gruppo di dieci .......................................................... lavorò alla raccolta delle leggi e alla loro valutazione. Quelle che furono considerate .............................................. furono incise su lastre di .............................................. ed esposte nel Foro. Organizzare le informazioni.
21 17
Storia
Vai al Sussidiario pp. 68-69
Roma: dalle origini alla Repubblica
La conquista dell’Italia 1 Roma conquista la penisola italica in circa tre secoli. Inserisci nella tabella le informazioni relative a ciascun secolo.
V secolo a.C. Roma combatte contro
IV secolo a.C. Roma combatte contro
III secolo a.C. Roma combatte contro
.....................................................................................................................
.....................................................................................................................
.....................................................................................................................
Roma conquista
Roma conquista
Roma conquista
.....................................................................................................................
.....................................................................................................................
.....................................................................................................................
2 Osserva la fotografia rispondi alle domande. • A quale guerra si riferisce il piatto con l’elefante? .............................................................................................................................................................................................................................................................
• Chi portò questi animali in Italia?
....................................................................................................................................
• Quali conseguenze ebbe la presenza di questi animali? .............................................................................................................................................................................................................................................................
3 Completa il testo con le parole date. conquista • Galli • incendiarono • riscatto Roma • Sanniti • tre • 386 a.C. Durante le guerre di ....................................................... della penisola italica, ...............................................
subì alcune gravi sconfitte.
Gli avversari più temibili furono i ............................................... che impegnarono l’esercito romano in .................................. lunghe guerre prima di essere sconfitti. L’episodio più grave, però, avvenne nel ..................................................... quando i..............................................., guidati da Brenno, conquistarono la città e la .............................................................. Si allontanarono solo dopo aver ottenuto un pesante ............................................... in oro e bronzo.
4 Individua sulla carta e colora le aree corrispondenti alle tre fasi di espansione di Roma in Italia.
22 16
Organizzare le informazioni. • Ricavare informazioni da fonti iconografiche. • Completare carte geo-storiche.
Vai al Sussidiario p. 67
Roma: dalle origini alla Repubblica
Storia
La religione 1 Leggi il testo e scegli il completamento corretto della frase. Il culto della dea Vesta fu introdotto in Italia, secondo la leggenda, da Enea, che l’avrebbe instaurato a Lavinio, da dove poi Numa Pompilio l’avrebbe trasferito a Roma. Il culto consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro alla dea, simbolo della vita della città. La custodia del fuoco era affidata a sei vestali, sacerdotesse consacrate a Vesta fin da bambine. Venivano scelte dal Pontefice Massimo tra i sei e i dieci anni e dovevano restare al servizio della dea per trenta anni. Passato questo periodo potevano rientrare nella loro famiglia e sposarsi, cosa che accadeva raramente. Se una vestale lasciava spegnere il fuoco o veniva meno al voto di castità era punita con la morte. Le vestali non vivevano isolate, anzi partecipavano attivamente alla vita della città. Un privilegio delle vestali era quello di concedere la grazia al condannato a morte che avessero incontrato per caso lungo la strada.
• Il culto della dea Vesta era praticato dalle popolazioni del Lazio. risale a epoche precedenti alla fondazione di Roma. non si sa bene dove e quando cominciò. • “Il culto consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro alla dea” significa che non c’erano altri riti legati al culto di Vesta. che si doveva pregare la dea quando il fuoco era acceso. che per onorare la dea si doveva solo tenere il fuoco acceso.
• La custodia del fuoco era affidata al Pontefice Massimo. a un collegio di sacerdotesse. a sei sacerdotesse consacrate quando erano ancora bambine. • Tra i privilegi delle vestali c’era il diritto di opporsi alle decisioni del senato. la possibilità di uscire dal tempio e di girare per la città. il diritto di cancellare le condanne a morte.
2 Osserva l’immagine e spiega
chi sono le tre figure e gli animali sacri ai loro piedi.
............................................................................
............................................................................
............................................................................
Comprendere testi storici. • Ricavare informazioni da fonti iconografiche.
23 17
Storia
Vai al Sussidiario p. 79
Roma: dalle origini alla Repubblica
I giochi dei bambini 1 Leggi il testo e rispondi alle domande poste nei fumetti. I bambini romani giocavano molto all’aria aperta: saltavano alla corda, rincorrevano un cerchio spingendolo con un bastone. Se erano in gruppo allora giocavano a moscacieca e a nascondino, proprio come si gioca ancora oggi.
Anche tu fai giochi di questo tipo?
........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................
Un gioco particolare dei maschi era la corsa dei carretti tirati da animali. I bambini di famiglie modeste avevano carretti molto semplici, costruiti da loro stessi, a cui, per imitare le corse del Circo Massimo, potevano attaccare persino dei topolini. I bambini delle famiglie piĂš ricche potevano avere carretti di legno intagliato che venivano trainati da cani, capre, pecore o addirittura pavoni.
C’era differenza nei giochi dei bambini a causa delle condizioni economiche?
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Vai al Sussidiario p. 79
Roma: dalle origini alla Repubblica
Storia
Giochi comuni a maschi e femmine erano astragali e noci che richiedevano una certa abilità. Gli astragali venivano lanciati in aria e bisognava tentare di riprenderli con il dorso della mano. Le noci erano usate come biglie su percorsi a ostacoli.
............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................
Conosci giochi simili a questi che si fanno tra amici?
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Le bambine giocavano con le bambole. Potevano essere fatte di stoffa, di legno e d’avorio. Le più preziose avevano gambe e braccia snodate e capelli veri. A volte avevano un piccolo corredo di vestiti e gioielli simile a quello delle bambine a cui appartenevano. Quando le ragazze raggiungevano l’adolescenza ed erano pronte per il matrimonio, donavano le loro bambole alle divinità.
.............................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................
Che cosa ti ricorda questo tipo di bambole?
.............................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................
Comprendere testi storici. • Ricavare informazioni da fonti iconografiche.
25 17
Storia
Vai al Sussidiario pp. 70-71
Roma: dalle origini alla Repubblica
Le guerre puniche 1 Collega ciascuna città ai territori che controllava, poi rispondi. Penisola italica
ROMA
Coste dell’Africa
Sicilia
CARTAGINE
Sardegna
• In quale territorio erano presenti contemporaneamente Roma e Cartagine? .......................................................................................................... • Perché entrambe volevano controllare l’isola?
................................................................................................................................................................................................................
2 Completa la linea del tempo inserendo le date di inizio e fine delle guerre puniche.
350 a.C.
300 a.C.
250 a.C.
200 a.C.
150 a.C.
100 a.C.
50 a.C.
3 Scegli il completamento corretto della frase. • Durante la prima guerra punica i Romani sconfissero i Cartaginesi a Messina. sconfissero i Cartaginesi alle Isole Egadi.
• La seconda guerra punica si svolse in gran parte in Italia. in gran parte in Africa.
• La seconda guerra punica ebbe inizio perché i Cartaginesi invasero la Sicilia. perché i Cartaginesi attaccarono Sagunto.
• La seconda guerra punica si concluse con la battaglia di Canne. con la battaglia di Zama.
4 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • I Romani avevano sempre avuto una grande flotta da guerra. • Le colonie greche fornirono ai Romani le navi per la guerra. • Annibale scelse di raggiungere l’Italia con una grande flotta. • Durante la seconda guerra punica Annibale sconfisse più volte i Romani. • Publio Cornelio Scipione guidò la spedizione in Africa dopo Canne. • Dopo la sconfitta di Zama Annibale si uccise.
V V V V V V
F F F F F F
5 Scrivi una didascalia per spiegare l’immagine. ............................................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................
26 16
Leggere e completare linee del tempo. • Organizzare le informazioni.
Vai al Sussidiario pp. 74-75
Roma: dalle origini alla Repubblica
Storia
La crisi sociale 1 Osserva la carta e rispondi alle domande.
• Quali territori controllava Roma prima delle guerre puniche? .....................................................................................................................................
• In quali zone estese il suo potere? .....................................................................................................................................
• Nel Mediterraneo c’era qualche altro Stato con una potenza simile alla sua? .....................................................................................................................................
2 Completa il testo con le parole date. abitanti • difenderle • governatori • governo • guerre puniche • province tasse • tributo • sudditi I territori conquistati nel corso delle ............................................................................ furono organizzati in .................................................. e affidati a ...................................................................... inviati da Roma. Le province pagavano a Roma un .................................................. in segno di sottomissione. In cambio Roma si impegnava a ...................................................................... e a migliorare la rete stradale. Gli ................................................. delle province erano considerati ......................................................... e non cittadini. Erano protetti dalle leggi, pagavano le ................................................. ma non potevano partecipare al ...................................................................... del loro territorio.
3 Tra le informazioni relative ai cavalieri individua le due false. I cavalieri erano di origine plebea. In genere erano molto ricchi. Erano proprietari di vasti territori nelle province. Si occupavano della riscossione delle tasse per conto di Roma. In cambio non ricevevano nessuna ricompensa. Rifornivano di viveri e vestiario l’esercito.
4 Cancella in ogni frase le espressioni sbagliate. • Dopo le guerre i contadini liberi furono sostituiti nei campi dai soldati / dagli schiavi. • I patrizi avevano latifondi / province in cui lavoravano solo schiavi. • Per difendere i diritti dei contadini intervennero i governatori / i tribuni della plebe. Ricavare informazioni da carte geo-storiche. • Organizzare le informazioni.
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Storia
Vai al Sussidiario p. 76
Roma: dalle origini alla Repubblica
Giulio Cesare 1 Collega gli elementi delle due colonne. • Giulio Cesare era un generale • Con il suo esercito tornò a Roma • Ottenne subito il titolo di • Poi fu nominato • Questo incarico gli permise di
▲ fare le riforme che riteneva necessarie. ▲ dittatore a vita. ▲ famoso per le vittorie contro i Galli. ▲ con l’intenzione di riformare il governo. ▲ comandante supremo dell’esercito.
2 Completa il testo con le parole date. bonifica • cittadinanza • colonie • pace • plebe • poveri • province rappresentanti • senato • straordinari Cesare aveva ottenuto poteri ..................................................................... ma sapeva che il ....................................................... gli era nemico. Per rafforzare la sua posizione, cercò il sostegno della ....................................................... romana, offrendo ai capifamiglia .....................................................
una sistemazione nelle nuove ....................................................... o un lavoro negli interventi di .....................................................
delle Paludi Pontine. Cercò di riportare la ....................... con gli alleati italici, concedendo loro la ........................................................ Capì che le ....................................................... erano molto importanti e concesse ai loro ............................................... di far parte del senato.
3 Leggi il seguente brano tratto dal De bello gallico di Cesare e rispondi. La Gallia nel suo complesso è divisa in tre parti: una è abitata dai Belgi, una dagli Aquitani, la terza da quelli che nella loro lingua si chiamano Celti, nella nostra Galli. Tutte queste popolazioni differiscono tra loro nella lingua, nelle istituzioni e nelle leggi. Divide i Galli dagli Aquitani il fiume Garonna, dai Belgi la Marna e la Senna.
• In quante parti era divisa la Gallia ai tempi di Cesare? ........................................................................................................................................................................................ • Da quali popoli era abitata la Gallia? ................................................................................................................................................................................................................................................. • Quale fiume divideva i Galli dagli Aquitani? ........................................................................................................................................................................................................................
4 Osserva la carta ed esegui quanto richiesto.
• Traccia sulla carta in modo approssimativo la Gallia, il territorio conquistato da Cesare. • Confronta i confini che hai tracciato con una carta politica dell’Europa attuale: a quali Paesi moderni corrisponde la Gallia?
OCEANO ATLANTICO Mar Nero Roma
Mar Mediterraneo
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Ricavare e produrre informazioni da fonti scritte. • Leggere e completare carte geo-storiche.
Vai al Sussidiario p. 84
Roma: l’Impero
Storia
Ottaviano Augusto 1 Scegli la risposta corretta. • Che cosa accadde dopo la morte di Cesare? Il senato riprese l’antico potere e pose fine alle guerre civili. Cominciò un periodo di nuove guerre civili.
• Che cosa successe ad Azio nel 31 a.C.? Iniziò la guerra tra Ottaviano e Antonio. Ottaviano sconfisse definitivamente Antonio. • Come si comportò Ottaviano dopo la vittoria? Si vendicò dei suoi nemici come era consuetudine a Roma. Diede inizio a un periodo di pacificazione nella città.
• Chi erano Marco Antonio e Ottaviano? Gli eredi del potere di Cesare. Due degli uccisori di Cesare.
2 Completa lo schema. OTTAVIANO riceve titoli onorifici:
incarichi politici e religiosi:
..........................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................
3 Collega ogni carica politica al potere corrispondente. • Imperator • Pontefice Massimo • Console • Tribuno della plebe
▲ potere esecutivo ▲ massima autorità religiosa ▲ possibilità di opporsi all’approvazione di leggi ▲ comandante supremo dell’esercito
4 A quale incarico si riferisce l’abbigliamento di Augusto in questa statua?
.................................................................................................................................................................................................................................................................
Organizzare le informazioni. • Ricavare informazioni da fonti iconografiche.
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Storia
Vai al Sussidiario p. 86
Roma: l’Impero
L’economia dell’Impero 1 Per ciascuno dei prodotti indicati individua sulla carta la zona di produzione scrivendo il nome.
frumento vino orzo tessuti di cotone seta avorio bestie feroci
2 Leggi il testo e rispondi alle domande con SÌ o NO. Nel I secolo a.C. la nave di un funzionario incaricato di riscuotere le tasse nei Paesi costieri dell’Arabia si spinse troppo al largo. Fu investita da venti molto forti che la trascinarono fino all’isola di Taprobane, l’attuale Sri Lanka. Il funzionario rimase sull’isola per sei mesi, imparò la lingua locale e infine riuscì a parlare con il re. Questi, che aveva sentito parlare di Roma, lo incaricò di negoziare un trattato di amicizia e di commercio e lo fece riportare in patria. Roma aveva così vie più sicure per raggiungere la Cina, rispetto a quelle che partivano dal Golfo Persico, infestato da pirati, e alle carovaniere, che attraversavano il continente a nord in mezzo a popolazioni spesso ostili.
• Le navi romane di solito viaggiavano al largo? • I Romani avevano già contatti con Taprobane? • Il re di Taprobane aveva sentito parlare di Roma? • Il funzionario romano riuscì a comunicare con gli abitanti del luogo? • Il re di Taprobane fece uccidere il funzionario romano?
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Leggere e completare carte geo-storiche. • Ricavare informazioni da testi storici.
SÌ SÌ SÌ SÌ SÌ
NO NO NO NO NO
Vai al Sussidiario p. 87
Roma: l’Impero
Storia
Viaggiare sulle strade romane 1 Dopo aver letto il testo scrivi il nome dei veicoli rappresentati nelle fotografie e nei disegni. Le strade costruite per rendere facile lo spostamento delle legioni erano, già all’epoca, molto frequentate. C’erano i corrieri che portavano messaggi da un capo all’altro dell’Impero. Avevano punti di sosta dove riposare e sostituire i cavalli: le stazioni di posta. Lì si fermavano anche mercanti e viaggiatori che potevano trovare alloggio e cibo. In un mondo diventato così grande, anche i cittadini dell’Impero si spostavano e viaggiavano per andare a visitare luoghi interessanti, fare villeggiatura e incontrare amici e parenti. Ogni viaggiatore aveva il suo mezzo di trasporto. Chi voleva andare veloce preferiva il cavallo. Se si spostava senza bagagli e su percorsi brevi usava il cisium, un carro leggero che poteva essere coperto o scoperto. Una versione coperta del cisium era chiamata carpentum. Era usata dalle vestali e dai magistrati di alto rango per gli spostamenti in città. Durante il periodo imperiale era il mezzo usato dall’imperatrice per i suoi spostamenti. Il carpentum garantiva la protezione dalle intemperie ma anche la privacy del passeggero.
Comprendere testi storici. • Leggere e interpretare fonti iconografiche.
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Storia
Roma: l’Impero
I soldati e gli sportivi usavano la biga, diretta discendente del carro da guerra, tanto veloce quanto pericolosa. Se veniva lanciata a tutta velocità era difficile da controllare e bastava una pietra per farla ribaltare. Quando era necessario spostarsi con bagagli a seguito, invece, si usavano veicoli a quattro ruote trainati da cavalli o muli, come la carruca. Esisteva anche la carruca dormitoria, una specie di camper, con due o quattro posti letto usata per lo più da gruppi familiari che non gradivano il pernottamento nelle locande. La versione più popolare della carruca, chiamata rheda, trasportava più persone con bagagli. Era la diligenza dell’epoca e i passeggeri viaggiavano seduti su panche. Poteva essere aperta o coperta, a seconda delle necessità. Infine circolavano diversi tipi di carro da trasporto come il plaustrum; aveva due ruote piene e rinforzate con cerchioni di ferro, ed era trainato da buoi o da muli.
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Comprendere testi storici. • Leggere e interpretare fonti iconografiche.
Vai al Sussidiario p. 87
Vai al Sussidiario p. 87
Roma: l’Impero
Storia
Gli acquedotti romani 1 Leggi il testo e sottolinea:
• le informazioni relative alla costruzione degli acquedotti di Roma e alla loro distruzione; • le informazioni relative alla proprietà degli acquedotti.
Nei primi quattro secoli della sua fondazione, Roma usò l’acqua del Tevere e quella delle sorgenti vicine ai colli. A partire dal 312 a.C., cominciò la costruzione degli acquedotti che portavano acqua alla popolazione. In età imperiale ce n’erano una decina circa e fornivano acqua in abbondanza. Alimentavano circa 1 300 fontane pubbliche, 15 fontane monumentali e le numerose terme. C’era abbastanza acqua anche per la simulazione di battaglie navali e per tre laghetti artificiali. Tutti gli acquedotti erano pubblici, di proprietà del governo, a beneficio dei cittadini. Il governo provvedeva alla manutenzione continua delle condotte e dei pozzi di raccolta. Il loro danneggiamento o inquinamento veniva severamente punito, così come anche usare l’acqua per ville o terreni privati collegandosi illegalmente alle condutture pubbliche. Per queste necessità esistevano tratti di acquedotti privati, ma potevano utilizzare solo la parte non utilizzata dell’acqua disponibile, e per fare ciò si pagava un tributo. Gli acquedotti rimasero in funzione fino alle invasioni dei barbari nel VI secolo d.C., che li distrussero per impedire l’approvvigionamento idrico della città. A volte furono interrati anche dai cittadini stessi per impedire che i nemici penetrassero in città attraverso i canali dove scorreva l’acqua.
Antico acquedotto romano nei pressi di Monitola nel Lazio.
L’acquedotto che prendeva acqua dall’Aniene. Fu costruito dopo la guerra contro Pirro.
• Utilizza ora le parti che hai sottolineato per esporre gli argomenti sopra indicati.
Ricavare e produrre informazioni da fonti diverse.
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Storia
Vai al Sussidiario p. 87
Roma: l’Impero
Com’era fatto un acquedotto romano 1 Leggi il testo e rispondi a voce alle domande.
Anche nelle province furono costruiti grandi acquedotti: questo è il Pont du Gard, in Francia.
Dopo aver scelto la sorgente o il fiume da cui prendere l’acqua, venivano realizzati un bacino di raccolta e una vasca di deposito delle impurità. Da qui l’acqua veniva immessa nel canale di trasporto costruito in leggera pendenza per favorire lo scorrimento. Il canale di solito era sotterraneo e veniva scavato nella roccia. In alcuni punti poteva affiorare in superficie, coperto da lastre di pietra. Per l’attraversamento di fiumi o valli il canale correva su arcate di pietra. A distanze regolari c’erano pozzetti che permettevano di scendere nel canale per controlli e pulizie. L’acqua si muoveva in direzione della città come lungo uno scivolo continuo. Per ottenere tale risultato l’acquedotto veniva progettato in modo tale che ogni singola parte del lungo tracciato corresse leggermente più in basso di quello precedente, e leggermente più in alto di quello successivo, in modo da ottenere una pendenza costante. Alla fine del percorso l’acqua era raccolta in una vasca di accumulo (castellum), da cui partivano le tubature per la distribuzione alle fontane cittadine. Alcune volte il castellum era impreziosito da una monumentale fontana volta a solennizzare l’arrivo dell’acqua in città.
Le fontane romane
Fontana di Trevi.
Il condotto dell’Acqua Vergine, fatto costruire nel 19 d.C. da Agrippa per portare l’acqua dell’Aniene fino alle sue terme, è l’unico tra gli acquedotti romani che non ha mai smesso di funzionare dai tempi dell’imperatore Augusto. Ancora oggi alimenta una delle più famose fontane romane, la Fontana di Trevi, costruita nel 1700 sopra le rovine dell’antico castellum che segnava il punto terminale dell’acquedotto.
• Come veniva trasportata l’acqua dalla sorgente alle fontane cittadine? • Che cosa facilitava lo scorrimento? • C’erano sistemi di controllo e pulizia dell’acquedotto? • Che cos’era il castellum e com’era fatto di solito?
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Ricavare e produrre informazioni da fonti diverse.
Vai al Sussidiario pp. 88-89
Roma: l’Impero
Storia
I divertimenti dei Romani 1 Leggi il testo e svolgi l’attività proposta. I Romani amavano in modo particolare due tipi di spettacoli: le corse dei cavalli e i combattimenti dei gladiatori. Le corse dei cavalli si svolgevano nel Circo Massimo. Alle gare partecipavano carri trainati da due cavalli (bighe) o da quattro cavalli (quadrighe). La gara consisteva in sette giri di pista. I momenti più emozionanti e pericolosi erano il superamento della meta, la colonna che segnava la fine di un giro sul lato curvo della pista, e il sorpasso degli avversari nel rettilineo. In queste due situazioni bastava un piccolissimo errore per provocare un incidente, spesso mortale, per uomini e animali.
Il Circo Massimo a Roma.
I combattimenti si svolgevano nei grandi anfiteatri, come il Colosseo. I gladiatori erano combattenti che si sfidavano a duello con la spada corta, il gladio, o con altre armi. Erano addestrati in scuole particolari dove imparavano le tecniche di combattimento con tutte le armi previste nei duelli. In genere erano prigionieri di guerra o condannati morte a cui era data, in questo modo, la possibilità di guadagnarsi la salvezza e la libertà. I più forti diventavano così famosi che il pubblico, dopo molti combattimenti, poteva richiedere e ottenere la libertà per loro. Rilievo con combattimento tra gladiatori.
2 Sottolinea i punti del testo che ti consentono di rispondere a queste domande. • Quali erano gli spettacoli preferiti dei Romani? • Dove si svolgevano? • Quale rischio correvano i concorrenti alle gare di corsa dei cavalli? • Chi erano i gladiatori? • Dove imparavano a combattere i gladiatori? Ricavare e produrre informazioni da testi scritti.
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Storia
Vai al Sussidiario pp. 97-99
Roma: l’Impero
Una nuova religione: il Cristianesimo 1 Completa le frasi relative all’insegnamento di Gesù di Nazareth. • Gesù era un ..................................................................................... • La gente lo seguiva pensando che fosse il ..................................................................................... • Per i Romani era un ..................................................................................... pericoloso. • Gesù predicava la ..................................................................................... tra gli uomini.
2 Collega gli elementi delle due colonne. • Apostoli • Discepoli • Vangelo • Catacombe
▲ seguaci di Gesù o di un maestro ▲ buona notizia, il messaggio cristiano ▲ cimiteri sotterranei dei cristiani ▲ persone inviate a predicare il vangelo
3 Colora in rosso i princìpi della religione e in giallo i comportamenti dei cristiani che ne derivavano.
Predicavano l’amore tra gli uomini.
Adoravano un solo dio. Non accettavano la schiavitù.
Rifiutavano il servizio militare.
Non accettavano il culto dell’imperatore e degli dèi.
Non frequentavano terme e spettacoli.
4 Rispondi alle domande. • Da quale secolo comincia la diffusione del Cristianesimo? ...................................................................................................................................................................... • Per quale motivo i cristiani erano perseguitati?
............................................................................................................................................................................................................
• Quali imperatori diedero vita alle persecuzioni più violente? In quale secolo?
....................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Quale dei due imperatori cambiò opinione e fece cessare le persecuzioni? ............................................................................................................. • Sotto quale imperatore il Cristianesimo diventò religione ufficiale dell’Impero? ..............................................................................................
5 Spiega che cosa raffigura questo simbolo per i cristiani. ......................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................
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Organizzare le informazioni. • Ricavare e produrre informazioni da fonti iconografiche.
Vai al Sussidiario pp. 102-103
Roma: l’Impero
Storia
La crisi dell’Impero 1 Metti in ordine cronologico i seguenti avvenimenti numerando da 1 a 5. Diocleziano divide l’Impero in quattro parti. Odoacre depone dal trono Romolo Augustolo. Teodosio divide l’Impero in due parti e le assegna ai figli. L’Impero d’Occidente non esiste più. Costantino riunifica l’Impero e porta la capitale a Costantinopoli.
2 Colora sulla linea del tempo i secoli in cui si svolgono gli avvenimenti elencati nell’esercizio precedente.
Nascita 50 d.C. di Cristo
100 d.C.
150 d.C. 200 d.C. 250 d.C. 300 d.C. 350 d.C. 400 d.C. 450 d.C. 500 d.C.
3 Osserva la fotografia e scegli le frasi corrette. Il gruppo di statue fa riferimento alla divisione dell’Impero in quattro parti voluta da Diocleziano. Il gruppo di statue fa riferimento alla divisione dell’Impero in due parti voluta da Teodosio. Costantino cancellò la divisione voluta da Diocleziano e riunì di nuovo l’Impero. Costantino riportò la capitale a Roma.
4 Evidenzia nel testo una delle cause di crisi
dell’Impero e il tentativo di soluzione messo in atto.
Nell’Impero romano, diventato ormai troppo vasto per essere difeso, le popolazioni delle province più lontane da Roma e più esposte agli assalti dei barbari si sentivano abbandonate. Roma infatti non aveva soldati sufficienti da inviare lungo i confini e in diverse zone affidava la difesa del territorio alla costruzione di muri di confine come il Vallo di Adriano tra l’Inghilterra e la Scozia o il Limes, lungo il Reno e il Danubio.
5 Completa le frasi. • Diocleziano cerca di risolvere il problema dell’eccessiva grandezza dell’Impero con ...................................................................................................................................................
• La nomina di due Cesari a fianco dei due Augusti è il tentativo di Diocleziano di indicare ............................................................................. e quindi di risolvere il problema ..........................................................................
Leggere e completare linee del tempo. • Ricavare e produrre informazioni da testi storici e fonti iconografiche.
37
Compito di realtà
Il passato intorno a noi Il vostro compito Intorno a noi le tracce del passato sono presenti ovunque, basta saperle riconoscere. A volte sono monumenti famosi, più spesso sono opere sconosciute anche a chi le vede ogni giorno. È importante rilevare le tracce della storia, prima che scompaiano. Questo è il compito da svolgere: ricercare monumenti o tracce significative del passato (non necessariamente antichi) che si trovano nel luogo in cui vivi o nei dintorni e per ciascuno realizzare una scheda descrittiva. Lo schedario che otterrete, riunendo le schede di tutta la classe, potrà essere inserito nella biblioteca scolastica e potrete consegnarne una copia anche al vostro Comune.
Organizzazione del lavoro
da svolgere ente collettivam
FASE 1
Con l’aiuto dell’insegnante:
• leggete e analizzate il modello di scheda descrittiva che trovate in questa pagina; • decidete se utilizzarla come modello o modificarla; • decidete se realizzare una scheda su carta o digitale; • fate un elenco dei monumenti da schedare; • formate dei gruppi di lavoro e assegnate a ciascuno uno o più monumenti da schedare; • stabilite materiali e strumenti necessari per lo svolgimento del compito; • stabilite i tempi delle fasi di lavoro.
Scheda descrittiva Nome della costruzione ...................................................................................................................... Luogo in cui si trova ..................................................................................................................................... Epoca di costruzione .................................................................................................................................. Descrizione (tipo di costruzione, materiali, funzione nel passato, eventuale funzione nel presente, stato di conservazione). ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
FASE 2
Ricerca e rielaborazione dei dati
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Ciascun gruppo di lavoro raccoglie le informazioni relative al proprio monumento consultando pubblicazioni locali, siti Internet, intervistando persone competenti. Il gruppo raccoglie anche immagini e fotografie necessarie a completamento della scheda.
Materiali nella Guida per l’insegnante.
da svolgere a gruppi
COMPETENZE IN GIOCO
FASE 3
Produzione delle schede
da svolgere a gruppi
Ogni gruppo stende brevi testi descrittivi e informativi necessari alla compilazione della scheda. Seleziona le fotografie più adatte tra quelle disponibili. Predispone una copia su carta della scheda.
FASE 4
Organizzazione dello schedario Ogni gruppo presenta alla classe il proprio lavoro per valutare se è stato svolto in modo corretto. Dopo le eventuali correzioni, ciascun gruppo procede alla realizzazione definitiva della scheda nei modi stabiliti in precedenza. Le schede prodotte vengono riunite in un raccoglitore o salvate in una cartella digitale.
Autovalutazione
da svolgere individualmente
Ora rifletti su come hai lavorato e completa. Ho lavorato con i compagni
bene e volentieri
bene solo in alcune occasioni
con difficoltà
sempre
qualche volta
non le ho rispettate
Ho ascoltato le opinioni dei compagni
sempre con attenzione
quasi sempre con attenzione
con scarsa attenzione
Leggere e comprendere i testi è stato
facile
a volte faticoso
difficile
cercando di svolgere i miei compiti da solo/a
chiedendo aiuto solo se in difficoltà
molto
abbastanza
Ho rispettato le regole (tempi, attenzione, impegni) FASE 5
da svolgere a gruppi e collettivamente
Ho partecipato al lavoro
Sono soddisfatto/a del lavoro
con l’assistenza continua dell’insegnante
poco
39
CLIL
The Greeks 1 Colour only the words about ancient Greeks.
2 Look and match. POSEIDON
GOD OF THE DEAD
ATHENA
GOD OF THE SEA
HADES
GODDESS OF LOVE
APHRODITE
GODDESS OF WISDOM
3 Complete the sentences.
40
• Ancient greek poleis were a big empire. some independent cities.
• The ancient Greeks colonised other lands because they had few resources. they wanted to build an empire.
• Athens invented a form of monarchy. the first form of democracy.
• Alexander the Great was a Macedonian king. a Spartan king.
The Romans 1 Find the given words in the puzzle.
CHRISTIANITY EMPIRE CONQUEST WAR LAW REPUBLIC AQUEDUCTS BATHS PERSECUTION
L
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W
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R
S
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C
U
T
I
O
N
2 Look and match.
SAMNITE WARRIORS
CATACOMBS
PATRICIANS
3 Complete the sentences. • Rome was founded when Troy was destroyed. in the 8th century BC.
• In the Mediterranean, the Romans conquered Pella, the capital of the Macedonians. Carthage, on the African coast.
• The plebeians rebelled because they had no rights. they were slaves.
• The Western Roman Empire fell in 476. in 1453.
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VERIFICA delle COMPETENZE
La civiltà greca
1 Completa le frasi. • La civiltà greca nacque nella ………………………...............................................................……………....………………………...............................................................……………................................................. • Si sviluppò dopo l’invasione dei Dori tra ………………………...............................................................…………….............................................................…………….........…………….................. • Si diffuse in tutte le isole dell’Egeo, lungo le coste dell’Anatolia e nell’Italia meridionale, dove ……………………….............................................................................................................................……………..........................................................................................................……………................................……………....... • I Greci amavano la cultura: inventarono ................................................................................................................................................................................................................................. Si dedicavano ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ • In onore di Zeus a Olimpia
............................................................................................................................................................................................................................................................................
2 Inserisci sulla linea del tempo i seguenti avvenimenti. Riporta il numero dell’evento corrispondente.
1. Inizio guerre persiane 2. Prima Olimpiade 3. Fine guerre persiane 4. Inizio guerra del Peloponneso 5. Fine guerra del Peloponneso
1500 a.C.
490 a.C. ............... 431 a.C. ...............
1000 a.C.
500 a.C. 776 a.C. ...............
404 a.C. ............... 479 a.C. ...............
Nascita di Cristo
3 Completa il testo. Ogni polis greca era una .................................................................. Era formata da un centro urbano e dalla ................................................................. circostante. Nella città c’erano due zone ben distinte: l’...................................................................... dove sorgeva il tempio della divinità protettrice e la città bassa che aveva come centro l’................................................................. che era il luogo in cui i ........................................................ si riunivano per prendere decisioni. Quasi tutte le poleis avevano governi oligarchici. Tra queste la più importante fu ....................................................... Ad Atene, invece col tempo si formò una ..................................................................
42
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. • Usa la linea del tempo per collocare eventi storici. • Produce semplici testi storici.
VERIFICA delle COMPETENZE
L’Ellenismo 1 Completa le frasi.
• La civiltà ellenistica si sviluppò tra il II e il I secolo a.C. dopo la fine dell’Impero di
.................................................................................
• Nacque dalla fusione ............................................................................................................................................................................................................................................................................................. • Fu caratterizzata da un grande sviluppo ............................................................................................................................................................................................................................... • Il suo centro più importante fu ...........................................................................................................................................................................................................................................................
2 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Alessandro fu il primo re macedone che sottomise le poleis greche. • Filippo II fu il sovrano che organizzò la spedizione contro i Persiani. • Alessandro non faceva differenza tra i Greci e gli altri popoli. • Alessandro riuscì a realizzare il suo progetto di fusione tra Greci e orientali. • Il regno di Alessandro durò a lungo. • Tutti i popoli dei Regni ellenistici ebbero la stessa importanza. • Nei Regni ellenistici il greco era la lingua ufficiale e comune a tutti.
V V V V V V V
F F F F F F F
3 Completa il testo. Il re macedone ............................................................ sottomise le poleis greche. Suo figlio ............................................................ conquistò l’Impero ............................................................ in pochi anni. Alla sua morte i territori conquistati furono divisi in ............................................................ dove si sviluppò la civiltà .............................................................
4 Inserisci sulla linea del tempo i seguenti avvenimenti. Riporta il numero dell’evento corrispondente.
1. Inizio del regno di Filippo II 2. Morte di Alessandro Magno 3. Morte di Filippo II 4. Nascita dei quattro Regni ellenistici
450 a.C.
336 a.C. ...............
400 a.C.
350 a.C.
323 a.C. ...............
301 a.C. ...............
300 a.C.
359 a.C. ............... Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. • Usa la linea del tempo per collocare eventi storici. • Produce semplici testi storici.
43
VERIFICA delle COMPETENZE
Le civiltà italiche
1 Completa le frasi. • In Italia verso la fine del II millennio a.C. giunsero ................................................................................................................................................................................................ • Sul territorio della penisola abitavano
.....................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Alcune caratteristiche comuni ai popoli italici erano ..................................................................................................................................................................................... • Oltre ai popoli italici vi erano anche colonie • Tra l’VIII e il III secolo a.C. si sviluppò la
...............................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................................
2 Completa il testo scegliendo tra le parole date. necropoli • I millennio • ferro • Toscana • Tarquinia • alture • metalli • mura La civiltà etrusca si sviluppò nel .............................................. a.C. nel territorio che oggi corrisponde alla ................................................... Le loro città sorgevano su ................................................ o vicino a fiumi ed erano circondate da .................................................... Sappiamo che gli Etruschi erano molto abili nella lavorazione dei....................................................... e in particolare del .................................................... che estraevano dalla miniera dell’Isola d’Elba. Molte informazioni sulla loro cultura ci vengono dalle .................................................., in particolare da quelle di ......................................................... e Cerveteri, dove sono rappresentate scene di vita quotidiana o immagini dell’aldilà.
3 Completa la carta degli antichi popoli italici. ..........................................................................................
..........................................................................................
..........................................................................................
..........................................................................................
4 Confronta la carta dei popoli italici con la carta politica dell’Italia attuale (ne trovi una sul tuo libro di Geografia) e rispondi.
• Come si chiama la regione in cui vivi? ....................................................................................................................................................................................................................................... • Deve il suo nome agli antichi abitanti che la popolavano?
..................................................................................................................................................................
• Da quale popolo italico era abitata? ............................................................................................................................................................................................................................................
44
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. • Utilizza carte geo-storiche. • Produce semplici testi storici.
Roma: dalle origini alla Repubblica
VERIFICA delle COMPETENZE
1 Completa le frasi. • Roma fu fondata verso la metà ............................................................................................................................................................................................................................................................ • Era governata da ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................. • Alla fine del VI secolo a.C. diventò
................................................................................................................................................................................................................................................
• Respinse le aggressioni di ................................................................................................................................................................................................................................................................................ • Sottomise ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
2 Completa il testo inserendo le seguenti parole correttamente. cittadini • comizi • famiglie • governo • mercanti • patrizi • plebei • terre coltivabili politica • tribuni • senato • tasse La società romana nei primi secoli dopo la fondazione era composta da ......................................................... e .............................................. I primi erano proprietari delle ..............................................................., appartenevano alle ............................................................ più antiche e avevano il diritto di partecipare alla vita ............................................................ della città attraverso le due assemblee in cui si proponevano e approvavano le leggi: il ............................................................ e i ............................................................. I secondi erano ............................................................ che appartenevano a famiglie meno importanti. Non possedevano terre, erano artigiani, ............................................................ o semplici lavoratori. Non potevano partecipare al ............................................................ della città, anche se pagavano le ............................................................ e facevano parte dell’esercito. Solo all’inizio del V secolo a.C. i plebei ebbero dei propri magistrati: i ............................................................ della plebe.
3 Collega ogni definizione all’oggetto a cui si riferisce. Mantello usato dalle donne romane.
Calcula
Stanza usata per il banchetto.
Stilo
Cannuccia usata per scrivere.
Toga
Sassolini usati per contare.
Palla
Supporto per la scrittura.
Triclinium
Indumento usato dai patrizi.
Tavoletta di cera
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VERIFICA delle COMPETENZE
Roma: dalle origini alla Repubblica
1 Completa le frasi. Tra il III e il I secolo a.C. Roma... • diventò una potenza commerciale nel
...................................................................................................................................................................................................................................
• sconfisse la città di ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................... • attraversò un periodo di cambiamenti nella .................................................................................................................................................................................................................. per influenza di ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. • affrontò un periodo di guerre civili tra
...................................................................................................................................................................................................................................
2 Colora secondo le indicazioni la carta
dei territori conquistati da Roma. Territorio romano Territorio cartaginese Magna Grecia
3 Completa il testo. sconfitta •Cartagine • distruzione • dominava • guerre • Mediterraneo • popoli A partire dal III secolo a.C. Roma e ............................ divennero rivali per il controllo dei commerci nel ........................................................ La rivalità si trasformò in una serie di ........................................................ che coinvolsero anche altri ........................................................, alleati dell’una o dell’altra città. Al termine delle guerre, con la ........................................................ di Cartagine, Roma ........................................................ tutti i Paesi che si affacciavano sul Mediterraneo.
4 Scegli le risposte corrette. • Per quale motivo Cesare fu ucciso? Perché era diventato troppo potente. Perché aveva tolto autorità al senato.
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Perché si era proclamato re. Perché favoriva troppo i plebei.
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VERIFICA delle COMPETENZE
Roma: l’Impero 1 Completa le frasi. • Roma diventò la capitale di
........................................................................................................................................................................................................................................................................
• La cultura e la lingua romana si diffusero in .................................................................................................................................................................................................................... • A partire dal III secolo d.C. Roma si indebolì a causa di
.............................................................................................................................................................................
• L’Impero romano d’Occidente ebbe fine quando ...............................................................................................................................................................................................
2 Traccia sulla carta
i territori dell’Impero romano d’Occidente e di quello d’Oriente.
• Indica i nomi delle rispettive capitali. ...................................................................................................... ......................................................................................................
• Quale imperatore decise la divisione definitiva dell’Impero in due parti? ...................................................................................................... ......................................................................................................
3 Chi divenne imperatore di Roma nel 27 a.C.? Risolvi il cruciverba sui titoli e sulle cariche che ha ricevuto e il suo nome comparirà nella fascia gialla.
1. È il capo dell’esercito romano. 2. Significa “degno 1. di venerazione”. 2. Da lui dipendono i sacerdoti e i riti sacri. 4. È un rappresentante della plebe. 5. Magistrato che fa 3. applicare le leggi.
R 2.
A V S
4.
S
R 5.
L
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VERIFICA delle COMPETENZE
Roma: l’Impero
1 Osserva Completa le la carte linea del tempo: colora in verde il periodo dell’Impero,
epoi rispondi abbinaalle i seguenti eventi alla data corrispondente. Usa i numeri. domande. 1 Morte di Augusto. 2 Ottaviano viene eletto imperatore. 3 Eruzione del Vesuvio e distruzione di Pompei, Ercolano e altri centri. 4 Editto di Milano: libertà di culto per i cristiani. 5 Incendio di Roma. 6 Crollo dell’Impero romano d’Occidente. 7 Editto di Tessalonica: Cristianesimo unica religione dell’Impero. 8 Diocleziano introduce la tetrarchia.
14 d.C. 64 d.C. 27 a.C.
300 a.C.
200 a.C.
100 a.C.
286 d.C.
79 d.C.
Nascita di Cristo
100 d.C.
313 d.C. 380 d.C.
200 d.C.
300 d.C.
400 d.C.
476 d.C.
500 d.C.
2 Rispondi in breve. • Perché nel III secolo d.C. l’Impero entrò in crisi? ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Quale fu la riforma di Diocleziano? .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Come avvenne la fine dell’Impero romano d’Occidente? .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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