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IL RACCONTO BIOGRAFICO Ripassiamo
Un bambino diverso
Albert era un bambino strano. Sempre svagato, sempre spettinato. Non amava giocare alle biglie o con il pallone; preferiva osservare per ore e ore la forma di una foglia e giocare con i dadi di legno come un bambino piccolo. Albert non amava nemmeno lo sport e la ginnastica. Era così distratto! Aveva lo sguardo che sembrava sperduto nell’infinito. Una volta che Albert era ammalato, il papà gli regalò una bussola. Albert volle subito sapere perché l’ago puntava sulla «N» e il perché dei campi magnetici. Passava da un perché all’altro, i suoi perché non finivano mai. Alla fine suo padre, stanchissimo, aveva tagliato corto dicendo: g Il testo è narrato: in prima persona in terza persona g I fatti narrati sono: accaduti nel passato contemporanei g Il tempo verbale è: passato presente g Completa.
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- Perché è così e basta.
Più tardi, però, ripensando alle domande che Albert gli aveva fatto, si stupì che fossero così profondamente indagatrici, così precise, così acute. All’improvviso ebbe un’intuizione folgorante che lo riempì di sgomento, orgoglio e tenerezza.
Sì, Albert era un bambino diverso dagli altri. Il suo sguardo, che a tutti appariva distratto, rifletteva in realtà una mente che vagava in luoghi in cui nessuno poteva seguirla. Non si sbagliava. Albert crebbe e il suo interesse per la natura e per la scienza non si arrestò mai. Divenne un grande scienziato e le sue teorie cambiarono radicalmente le idee dell’uomo sull’universo.
• Il protagonista è
• Il testo è una
Lessico
part time: attività o lavoro che occupa solo parte della giornata lavorativa.