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Alla scoperta del... RACCONTO DI PAURA

CHE COS’È?

Il racconto di paura ha lo scopo di tenere il lettore col fiato sospeso, suscitando paura e tensione, attraverso storie inquietanti. Uno degli elementi più importanti è la suspense, che serve a creare nel lettore una tensione e un senso di terrore.

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La suspense è ampliata da alcuni espedienti, come: ombre, rumori sinistri, cigolii

Personaggi

Persone comuni si trovano ad affrontare creature spaventose, come mostri, fantasmi, vampiri…

Gli Elementi Del Racconto Di Paura

Fatti

Accadono fatti inspiegabili e misteriosi: apparizioni di esseri mostruosi che suscitano terrore nel protagonista e nel lettore. Sono fatti a cui spesso non è possibile dare una spiegazione razionale.

Il testo può essere scritto in prima o in terza persona.

Linguaggio

Il linguaggio è caratterizzato da frasi brevi, che danno un ritmo incalzante È ricco di aggettivi e di similitudini, per esprimere gli stati d’animo dei personaggi.

TEMPO

Le vicende si svolgono in un tempo a volte definito a volte indefinito, nel presente o nel passato.

Luoghi

Le storie si svolgono in luoghi spesso bui e spaventosi: case abbandonate, antichi castelli, ambienti oscuri e tenebrosi, boschi, cimiteri, soffitte polverose, castelli in rovina, foreste…

Laboratorio di ASCOLTO O pag. 203

Il buio cimitero

Tornavo a casa da scuola. Alla mia destra c’era un bosco fitto, che arrivava fino alla via in cui abito. “Potrei fare la scorciatoia per il bosco” pensai. Scesi dal marciapiede e mi addentrai nel bosco. Mi sentii cadere addosso oscurità e silenzio, e improvvisamente ebbi freddo.

“È così silenzioso qui” pensai, rabbrividendo. “Alberi alti, fitti arbusti, ma nemmeno un cinguettio. Perché non ci sono uccelli e scoiattoli?” mi chiesi. Trovai un sentierino di terra battuta che portava nella direzione giusta. Lo imboccai. Arrivai in un’ampia radura. Lastroni di pietra sbucavano dal terreno: pietre tombali. Mi accorsi che era un cimitero. Sentii di nuovo freddo. Sentii solo lo scricchiolio dei ramoscelli secchi sotto i piedi: crunc, crunc, crunc, crunc…

Ma improvvisamente mi sembrò di sentire un rumore. Feci un passo di lato e qualcosa sfiorò il mio zaino.

– Oh! – gridai voltandomi. Vidi una vecchia faccia rugosa rivolta verso di me. Un vecchio. No… era una statua. La statua di un vecchio seduto sulla sua tomba.

“Devo uscire di qui” pensai e ripresi a camminare in fretta. Crunc, crunc, crunc, crunc… Eccolo di nuovo. Un risolino. O una risata. La risata di un ragazzo. E un rumore di passi proprio dietro di me!

Mi voltai di scatto. Non c’era nessuno. Corsi fuori dal cimitero a gambe levate e mi ritrovai finalmente a pochi passi da casa.

“Hai sentito il vento tra gli alberi” dissi tra me con fermezza.

“Non c’è assolutamente niente di cui aver paura in quel cimitero” mi ripetevo. Perché non ci credevo?

Gli elementi del testo

Il personaggio del racconto è: realistico fantastico

La vicenda si colloca in un tempo: definito indefinito

Il luogo dove si svolge la storia è: realistico e spaventoso misterioso e inesistente

La vicenda si svolge: di giorno di notte

Il fatto narrato è: realistico fantastico

Il racconto è scritto: in prima persona in terza persona

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