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IL TESTO DESCRITTIVO
Nei racconti le descrizioni possono essere inserite in sequenze specifiche, come nel racconto che stai per leggere.
In questo caso il ritmo è dato dall’alternanza di sequenze narrative e descrittive
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Oliver Stramb
Pierfilippo Perfetti conduce una vita impeccabile e molto, molto ordinata. Fino a quando nella casa accanto non si trasferiscono dei nuovi vicini: la famiglia Stramb.
SEQUENZA NARRATIVA
Domenica mattina. Pierfilippo bussò alla porta del 17, augurandosi che gli Stramb, i suoi vicini di casa, fossero in piedi. Dopo una lunga attesa si sentirono dei passi strascinati.
- Cos’è? - gridò ansiosamente qualcuno dall’interno. - Chi è?
- Sono io, Pierfilippo, il vicino della porta accanto.
SEQUENZA DESCRITTIVA
La porta si aprì cigolando. Un volto pallido e brufoloso coronato da capelli flosci sbirciava attraverso un paio di spessi occhiali da gufo.
SEQUENZA NARRATIVA
- Salve - disse Pierfilippo. - Non è troppo presto, spero.
- Per cosa? - disse il tipo brufoloso.
- Per restituire questo maglione - Pierfilippo mostrò l’enorme indumento marrone. Il ragazzo lo guardò.
- È mio - disse Oliver, lo Spettrale Ragazzo dei Compiti. Mise il maglione fra le mani di Oliver.
- Vuoi entrare? - disse Oliver.
Pierfilippo ci pensò. Voleva entrare? Beh, sì che voleva.
- Grazie - rispose. - Solo per un minuto, magari.
SEQUENZA DESCRITTIVA
Una volta entrato si rese conto di quanto Oliver fosse incredibilmente alto e magro. Svettava sopra Pierfilippo come un palo del telegrafo. Indossava una giacca a vento verde e pantaloni del pigiama azzurri. I suoi lunghi piedi bianchi erano infilati in un paio di enormi sandali verde pisello. Ma non avevano un paio di scarpe normali in quella famiglia?
Sequenza Narrativa
- Dormono tutti - disse Oliver. - Sono rimasti svegli tutta la notte a festeggiare. Io no. Dovevo alzarmi presto. Compiti di matematica.
- Giusto - assentì Pierfilippo. - Ottima cosa. Ehm… cosa si festeggiava?
- Papà ha terminato la sua invenzione. Ecco cos’era tutto quel baccano durante la notte, tutti quei canti e quel frastuono.
- Vuoi venire in camera mia? - chiese Oliver.
- Va bene - disse Pierfilippo. - Dopo di te.
Sequenza Descrittiva
La soffitta di Oliver era sporca oltre ogni limite. Pierfilippo era senza parole. A sua madre sarebbe preso un colpo. Il letto sfatto, pile di vestiti sporchi, scarpe spaiate… e libri ovunque. Quelli che non entravano negli scaffali strapieni erano ammonticchiati per terra. Sul letto, fra un mare di briciole, c’era la torta nuziale mancante dell’ultimo piano. I muri erano spogli fatta eccezione per una cartina del mondo e un poster di Stephen Hawking, il famoso scienziato. La scrivania era ingombra: un mappamondo, un microscopio, una penna nel calamaio, una boccetta d’inchiostro, un milione di matite mangiucchiate e una serie di altissime pile di fogli coperti da una scrittura fittissima.
Sequenza Narrativa
C’era abbastanza materiale per tenere impegnato qualunque insegnante per l’eternità. Non c’era dubbio che Oliver prendesse i suoi compiti molto seriamente.
- Dolce?
- Umh… sì, grazie.
Oliver frugò in giro, trovò un paio di forbici, staccò una certa quantità di torta e la passò a Pierfilippo senza dire una parola. Per un po’ cadde il silenzio. Pierfilippo masticava la sua torta. Oliver stava seduto a giocherellare con una matita.
io Scrivo IL TESTO DESCRITTIVO