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66 milioni di alberi piantati in dodici ore

Un milione e mezzo di volontari al lavoro nel Guinness dei primati

Dodici ore e un milione e mezzo di volontari. Sono questi due ingredienti che hanno permesso all’India di registrare l’ennesimo record mondiale: 66 milioni di alberi piantati in mezza giornata. Il risultato – certificato dal “Guinness dei primati” – è stato raggiunto nello Stato di Madhya Pradesh domenica 2 luglio.

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A prendere parte all’evento casalinghe e studenti, bambini e amministratori locali.

Risultato: 66 milioni e 750 mila piante hanno trovato un nuovo terreno dove crescere. Shyraj Singh Chouhan, il primo ministro dello Stato, ha commentato su Twitter: “Sono orgoglioso di condividere con voi le notizie: gli abitanti del Madhya Pradesh hanno piantato con successo 6,63 crore (l’unità del sistema indiano che corrisponde alle decine di milioni) di alberelli”.

Sempre in India, nel luglio 2016, si era registrato un primato simile con la piantumazione di 50 milioni di alberi in circa un giorno, nello Stato dell’Uttar Pradesh. Un evento unico, in un Paese che risente degli effetti del cambiamento climatico: dai ghiacciai dell’Himalaya, che non riescono più a garantire l’acqua necessaria al sistema agricolo, a Nuova Delhi, immersa nell’inquinamento. A farne le spese, ricordava nel gennaio scorso Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay, “sono i più vulnerabili”. La riforestazione di ampie aree è una delle strade per contrastare il fenomeno. Perciò il Paese si è impegnato ad aumentare il verde con 95 milioni di alberi entro il 2030, investendo 6,2 miliardi di dollari.

testo Analizzo

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• Di chi si parla?

• Che cosa è accaduto?

• Quando è avvenuto il fatto?

• Dove è accaduto?

• Perché è accaduto?

Squalo a pochi metri dalla riva. Panico sulle spiagge di Ostia

Si tratta di una verdesca. La Capitaneria: mai visto così vicino

ROMA – Lido di Ostia, ore 11 di ieri. La giornata afosa aveva attirato sul litorale una gran folla di romani. E tutto è andato bene finché non si è vista “quella” pinna che volteggiava ad appena 10 metri della riva. Una ventresca, ovvero uno squalo in piena regola, molto comune nel Mediterraneo, un pericoloso predatore solitario di colore azzurrino. Al più si muove in coppia e raramente si avvicina alla costa. È stato un avvistamento davvero eccezionale, insomma, quello di ieri a Ostia davanti allo stabilimento della Marina Militare. Gli esperti non ricordano precedenti di un pescecane simile che si sia spinto così vicino alla riva.

A giudicare dalle dimensioni e dal colore, s’è trattato di uno squalo di circa un metro e mezzo di lunghezza. E, se la sua sola presenza ha gettato nel panico un’intera spiaggia, anche lo squalo s’è preso uno spavento perché dopo pochi minuti, con tutta quella gente che gridava, ha velocemente preso il largo.

«Capita – conferma il Comandante della Guardia Costiera di Ostia, luogotenente Adolfo Esposito – che squali di questo tipo si avvicinino alla riva, ma non ricordo in tanti anni un caso in cui un esemplare sia arrivato tanto vicino alla spiaggia. Forse è stata l’acqua troppo calda, in questi giorni con punte di 28 gradi, a spingerlo fino lì. Oppure non stava bene.» In ogni caso la Guardia Costiera ci tiene a sottolineare: niente panico.

«La verdesca – dice ancora Esposito – può diventare pericolosa se un essere umano si avvicina troppo, ma se non viene toccata in genere non è pericolosa». Fatto sta che la Capitaneria ha allertato tutti gli stabilimenti del litorale di Ostia di stare con gli occhi aperti. Sono possibili altri avvistamenti. Ma non è stato decretato alcun divieto ai bagnanti.

Grignetti, in “La Stampa”

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• Di chi si parla?

Picchetto d’onore per Fag, il cane antidroga che se ne va in pensione

Sull’attenti. Il momento degli onori al pastore tedesco Fag

• Che cosa è accaduto?

• Quando è avvenuto il fatto?

• Per quale motivo?

• In quale luogo si è verificato?

VARESE – È arrivato anche per lui il giorno della pensione, dopo quasi 12 anni di onorato servizio, per raggiunti limiti di età. Fag, uno dei cani antidroga di Malpensa, è stato congedato ieri, con tutti gli onori, durante la festa provinciale della Guardia di Finanza. Il suo conduttore, l’appuntato Gian Pietro Fanizzi, lo ha portato davanti al picchetto d’onore, e gli hanno concesso un ultimo meritato saluto delle autorità. Il curriculum del blasonato pastore tedesco è ampio. Ha scoperto droga nascosta nelle scarpe, nelle statuette, nei doppifondi delle valigie, nelle scatolette di cibo. Ha partecipato a svariate operazioni contro il narcotraffico ed è grazie anche al suo fiuto che l’unità cinofila dell’aeroporto, in questi anni, ha sequestrato almeno 642 chili di cocaina, facendo arrestare 93 trafficanti. Durante gli anni di servizio ha abitato nelle gabbie della Guardia di Finanza a ridosso del Terminal 2 di Malpensa, insieme agli altri amici e colleghi. Da domani, avrà una cuccia tutta sua, nel giardino dell’appuntato Fanizzi, che ha fatto richiesta per tenerlo con sé: «È stato il mio primo cane di servizio» spiega l’appuntato, «ho con lui un rapporto affettivo particolare. Nel nostro ambiente è normale che il conduttore si tenga il cane. Si troverà bene».

Fag era entrato in servizio il 18 giugno 1998 dopo sei mesi di corso d’addestramento.

R. Rotondo, “Corriere della Sera”

Gatta salva il bebè abbandonato

Lo ha protetto dal freddo per ore

Un bimbo di pochi mesi abbandonato sul pianerottolo di un condominio è stato salvato da una gatta randagia, che l’ha accudito per ore scaldandolo e leccandolo, prima che un’inquilina sentisse i vagiti del piccolo.

L’episodio è successo ieri a Obninsk, in Russia. Il felino, chiamato Marsha, si è raggomitolato sul neonato, proteggendolo dal freddo.

“Il Resto del Carlino” g Dopo aver letto il testo completa lo schema.

WHO? (CHI?)

WHAT? (CHE COSA?)

WHERE? (DOVE?)

WHEN? (QUANDO?)

WHY? (PERCHÉ?)

Compito di

Realt

g Immaginate che la vostra aula sia una redazione. Voi sarete i reporter incaricati, a coppia o in piccolo gruppo, di redigere degli articoli che raccontino le esperienze più significative di questi cinque anni di scuola primaria. Gli articoli, corredati da immagini, saranno poi pubblicati sul giornalino di classe per condividere con le vostre famiglie il lavoro che avete svolto.

A che età un bambino dovrebbe avere un cellulare?

La risposta a questa domanda è uno dei più grandi dilemmi che mette in crisi le famiglie di oggi, tra genitori prudenti che vorrebbero posticipare all’infinito e chi invece pensa possa essere utile fin dalle elementari.

Lo psicologo Giuseppe Lavenia è del parere che il cellulare non vada dato ai ragazzi prima dei 13 anni, ma i tempi cambiano molto in fretta, pertanto saranno i genitori a capire se è arrivato il momento giusto conoscendo la maturità del proprio figlio.

dal web

Scriviamo

1. È giusto avere un cellulare alla vostra età?

Immaginate di dover convincere i vostri genitori a comprarvene uno. Scrivete le vostre argomentazioni e confrontatevi con i compagni e le compagne.

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