Per Nuovi Traguardi 5 - Italiano _Preview

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Rosa Dattolico

GUIDA DIDATTICA per la Scuola Primaria Percorsi e strumenti per una nuova scuola

ITALIANO

5 Classe

Coordinamento editoriale AZIENDA CON SISTEMA DI GESTIONE QUALITà CERTIFICATO DA DNV = ISO 9001 =

Roberto Capobianco Redazione

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Questo volume è stato stampato da: Arti Grafiche Italo Cernia - Italia Ristampa 2015 2016 2017 2018 2019 1 2 3 4 5

Angela De Leo - Rosa Dattolico Programmazione mensile

Giusi Landi Grafica e impaginazione

Michele Digregorio Illustrazioni

Stefano Mandolese Copertina

Stefano Guarracino


INDICE 4 6 12 15 25 26 27 32

Introduzione La progettazione e la programmazione Per un percorso metodologico efficace Programmazione mensile Per una valutazione oggettiva degli apprendimenti Obiettivi educativi trasversali a tutte le discipline Percorsi didattico-metologici: la struttura della Guida Esplorazione dei testi: il testo narrativo-espressivo, il testo informativo, il testo pragmatico

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OffICInA dellA lInGuA ItAlIAnA

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Alla scoperta dei testi espressivi, poetici, informativi e pragmatici Letture dell’insegnante (Che tipo di testo è?, Una giornata terribile, Pessimo umore, Tonino l’invisibile, Un litigio sotto la neve, Un’avventura notturna, L’uomo della sabbia, Una cliente mattutina, Gli Acropola, La neve, Vento di prima estate, Ladro in pensione, Febbre da effetto serra, Firenze, 20-9-93, Uova strapazzate, Viva la bicicletta)

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Che tipo di testo è? Una giornata terribile Pessimo umore Tonino l’invisibile Un litigio sotto la neve Un’avventura notturna L’uomo della sabbia Una cliente mattutina Gli Acropola La neve - Vento di prima estate Ladro in pensione Febbre da effetto serra Firenze, 20-9-93 Uova strapazzate Viva la bicicletta Il disegno vincente Il paese delle acque esplorare testi espressivi Racconti realistici La piccola cuoca Insonnia Vacanze in Sicilia Pagina di diario Dal diario di Adrian Un dono inaspettato - Il primo giorno di scuola - La festa di compleanno Racconti fantastici I sogni della principessa Rosalia Le noci di Nino

90 91 94 95 96 99 101 102 104 106 107 109 110 111 113 115 116 118

121 122 125 126 128 129 130 131 133 134 135 136 137 138

Sandrino e il drago - Sposalizio in mare La piccola sirenetta Racconti umoristici La cura delle vespe Ingresso libero Uno strano telefono - Il ragno no! Se scoppia il temporale... Racconti d’avventura L’isola del tesoro Avventura nella grotta In fuga nella foresta - Notte di tempesta! - Un incontro spaventoso Racconti di paura In una notte di luna piena Le mummie Un’ombra misteriosa - Una notte al castello - Il vampiro di mezzanotte Racconti in giallo Chi ha incendiato la biblioteca? Padre Brown Scoprite il colpevole - Il ladro mascherato - Sulle tracce del malvivente Racconti di fantascienza Missione compiuta Vacanza nello spazio Invasori dallo spazio - E.T. l’extraterrestre In viaggio con l’alieno Draghi di... compleanno Dov’è più azzurro il fiume la descrizione Le persone - Personaggi fantastici Momo Il nonno della domenica La strega Suprema Partenza per la gita Gli animali Galeone Un incontro interessante Il pesce pizza - Il cervo pomellato Il pappagallo e l’albero I luoghi - I luoghi fantastici I fenomeni atmosferici Una sera in città Il bosco dei ciclamini Uno strano boschetto Il temporale Da una stanza all’altra L’incontro con la strega

esplorare testi poetici 139 Nel mondo della poesia 140 La similitudine 141 Metafore e personificazioni 142 Personificazioni, similitudini e metafore 143 145 147

esplorare testi informativi La scuola elementare nell’antica Roma Proteggiamo la natura Il lavoro minorile


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Insetti in società Il polpo La cronaca: Sconosciuto salva una donna La faina, il terrore dei pollai

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esplorare testi pragmatici Un gioco: Lo scoppio Una dolce lettera Scultura con le conchiglie Che cosa preferire In città è difficile circolare

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lABORAtORIO “COstRuIAmO lA PACe” La ricetta della pace L’uomo di tutti i cieli Per non dimenticare: Il giorno della Memoria Essere ebreo Via da scuola, sei ebreo! Se questo è un uomo Perché ci sono le guerre? Dal diario di Anna Frank Terezìn Com’è fatta la guerra Gesti d’amore: Madre Teresa di Calcutta Testimoni di pace: vincere con l’amore Pregare insieme per la pace Costruiamo la pace La pace

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RIflessIOne lInGuIstICA

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Ortografia Occhio agli errori! - Il suono giusto: c e g Gl / sc / gn Per mantenermi in forma Cu, qu, cq, cqu Le doppie Le sillabe Attività di ripasso L’apostrofo Il troncamento L’accento L’accento C’è, ce n’è, c’era, ce ne sono, ce n’era, ce n’erano C’era, cera Con h oppure senza h? Uso dell’h Uso dell’h La punteggiatura Il discorso diretto e indiretto

198 199 200 201 202 203 204

sintassi Frasi e periodi La frase Il soggetto Il predicato verbale e nominale Il predicato verbale L’attributo e l’apposizione Il complemento oggetto

178 179 180 181 182 183 184 186 187 188 189 190

205 Il complemento di specificazione Il complemento di termine 206 Il complemento di materia Il complemento di tempo 207 I complementi di luogo 208 Il complem. d’agente e di causa efficiente Il complemento di mezzo 209 Il complemento di modo Il complemento di compagnia e di unione 210 Il complemento di causa 211 Analisi logica delle frasi morfologia Le parti variabili e invariabili del discorso Il nome I nomi comuni e i nomi propri Il genere del nome Il numero del nome I sinonimi e gli omonimi I nomi concreti e astratti I nomi primitivi e derivati I nomi alterati I nomi composti I nomi collettivi I nomi difettivi e sovrabbondanti Analisi grammaticale del nome Gli articoli Le preposizioni Gli aggettivi qualificativi Gli aggettivi contrari Il grado comparativo Il grado superlativo relativo Il grado superlativo assoluto Gli aggettivi qualificativi Gli aggettivi e i pronomi possessivi Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi Gli aggettivi e i pronomi indefiniti Gli aggettivi numerali - Gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi 238 A caccia di aggettivi 239 I pronomi personali 240 I pronomi relativi 242 Il verbo - Le tre coniugazioni: -are, -ere, -ire 243 Il verbo 244 I verbi ausiliari: essere e avere 245 Il modo indicativo 246 Il modo congiuntivo 247 Il modo condizionale 248 Il modo imperativo 249 I modi indefiniti 250 I verbi transitivi e intransitivi 251 La forma attiva e passiva 252 I verbi impersonali e irregolari 253 I verbi servili e fraseologici 254 La forma riflessiva 255 I verbi 256 Analisi del verbo 257 Gli avverbi 258 Le congiunzioni 259 Le esclamazioni 260 Gli avverbi, le congiunzioni e le esclamazioni 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237

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INTRODUZIONE Prima di addentrarsi nella lettura della Guida PER nuovI tRAGuARdI è bene fare una premessa importante: è necessario innanzitutto conoscere le caratteristiche psicologiche dominanti nella seconda e terza infanzia (età della frequenza dei bambini nella Scuola dell’Infanzia e dei fanciulli nella Scuola Primaria) per poter formulare un percorso di formazione e di apprendimento adeguato alle capacità cognitive, affettive e relazionali degli alunni. Solo dopo, attraverso l’osservazione sistematica e occasionale del comportamento di ciascun alunno, sarà possibile scoprire in cosa lo sviluppo maturativo individuale differisce da quello generale e focalizzare “i punti di forza” e “le aree più deboli” di ogni bambino per poter, con cognizione di causa, approntare degli interventi individualizzati per un apprendimento personalizzato (anche attraverso la metacognizione). Ciò favorisce e facilita il personale percorso formativo in una scuola che, come suggeriscono le Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, del 4 settembre 2012, opera in una comunità sociale ormai ricca di molteplici stimoli culturali e interazionali e che fonda il suo intervento, intenzionale e competente, sulla “centralità della persona”, essendo ogni alunno soggetto di diritti. Quest’ultimo è oggi immerso in una molteplice rete di interazioni sociali e multiculturali per cui diventa protagonista di una “nuova cittadinanza”, che la scuola registra e promuove sia a livello nazionale che europeo e mondiale, partendo dai rapporti con la famiglia e con le istituzioni locali per la condivisione di valori etici, civili, umani. Si realizza, così, quella “continuità educativa” esplicitata ormai in tutti i Documenti programmatici vigenti nella scuola italiana di ogni ordine e grado. La continuità educativa e didattica, però, abbraccia non solo l’extrascuola ma anche tutti i gradi di scuola. Non a caso le “Indicazioni” fanno riferimento al “curricolo” per rendere sistematico e unitario il processo di formazione delle nuove generazioni. Tale processo, infatti, verrà documentato di volta in volta, “in itinere” dalla “certificazione delle competenze”. Tutto questo è alla base di una scuola effettivamente democratica (“di tutti e di ciascuno”) perché prende continuamente spunto dalla nostra Costituzione e si inserisce sempre più nel tessuto culturale e storico-sociale dell’ Europa unita. La Scuola dell’Infanzia, pertanto, come “primo ambiente di socializzazione e di apprendimento” accoglie i bambini dai 3 ai 6 anni e costituisce l’inevitabile e 4


fondamentale “anello di congiunzione” tra la famiglia e la scuola primaria o scuola dell’alfabetizzazione culturale di base. In quest’ultima entrano i fanciulli dai 6 agli 11 anni che vivono la fase del “pensiero concreto” (Piaget: sviluppo cognitivo) e della “industriosità” (Erikson: sviluppo affettivo) e della graduale socializzazione (R. Sears, A. Freud, S. Isaacs: sviluppo sociale). Essi sono desiderosi di conoscere e di apprendere. Superano pian piano il precedente egocentrismo, conquistando anche il concetto di aiuto reciproco, quando lavorano in gruppo e imparano a cimentarsi con la soluzione di problemi concreti, desunti dalla realtà quotidiana e dal vissuto personale, anche perché conquistano gradualmente il concetto di reversibilità. Nei primi anni di frequenza imparano ancora attraverso il gioco e le attività ludiformi. Sono, però, “costruzionisti” (J. Bruner) perché portati all’esplorazione, alla ricerca, alla sperimentazione e all’operatività. È il momento giusto, dunque, per avviare le attività laboratoriali, in cui gli insegnanti, attraverso una Progettazione di massima ed una Programmazione più dettagliata e sistematica, sia pure flessibile e ristrutturabile, possono realmente farsi “registi” e “facilitatori” di conoscenze. La Guida PER nuovI tRAGuARdI è pertanto ricca di suggerimenti in tal senso affinché gli alunni, guidati dagli insegnanti, conseguano la loro autorealizzazione con la gioia di assecondare le personali motivazioni, gli interessi e le curiosità individuali ad apprendere, nel rispetto dei propri ritmi e modi di apprendimento. Gli insegnanti devono o possono far leva sul lavoro di gruppo, sul “cooperative learning”, sulla problematizzazione della realtà, sulla interdisciplinarità. Alla base dell’attività laboratoriale, però, c’è la valutazione diagnostica per rilevare il “punto di partenza” di ciascun alunno. Subito dopo è necessario procedere con la “valutazione prognostica” per scoprire le possibilità, (ritmi, modi, tempi e stili cognitivi di ciascuno) di apprendimento e la conseguente scelta di obiettivi, contenuti, metodi, tecniche, strategie e mezzi. Nella valutazione prognostica vengono previsti anche gli spazi e le risorse dei percorsi da programmare. Ci saranno, infine, le verifiche e le valutazioni periodiche e conclusive (valutazione di sintesi o sommativa). Tutto questo riguarda il lavoro preliminare che l’insegnante è tenuto a fare utilizzando opportunamente i percorsi didattici che la Guida offre per avere un punto di riferimento valido, chiaro, efficace, ricco di spunti contenutistici e operativi. Catturante nella struttura formale e di facile e agevole consultazione.

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LA PROGETTAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE Ancora un po’ di teoria su cui riflettere prima di passare alla formulazione e attuazione pratica della progettazione e della programmazione. Occorre fare una distinzione tra Progettazione e Programmazione perché tale puntualizzazione rimanda ad altrettante peculiari modalità di affrontare operativamente le attività formative di ciascuna classe di ogni ordine e grado di scuola. Per Progettazione s’intende un’attività di elaborazione concettuale che, tenendo presenti i dati della realtà in cui si vuole o si deve operare, proietta nel futuro (sia pure prossimo) le finalità e gli obiettivi che prioritariamente il corpo docente, o il singolo insegnante, intende perseguire nell’ambito della scuola o della propria classe. Si tratta di un Progetto, perciò, che ha una forte carica intenzionale e creativa, per cui non può che essere sintetico, approssimativo, schematico e flessibile. La Programmazione, invece, specifica analiticamente e operativamente i diversi passaggi della elaborazione progettuale, individuando le finalità generali e gli obiettivi specifici, i contenuti e i metodi più opportuni, gli strumenti e i mezzi, che di volta in volta servono per raccordare le ipotesi progettuali alle diverse realtà scolastiche e sociali. Attraverso la programmazione, del resto, vengono specificati i moduli formativi, le unità di apprendimento, i percorsi operativi che si devono (o si vanno) realizzando quotidianamente nella pratica del “fare scuola”. Se, dunque, la Progettazione tiene conto della complessità della comunità locale e, quindi, della scuola stessa, la Programmazione si riferisce alla particolare situazione di una classe, di un preciso ambiente di apprendimento, di un gruppo di lavoro (laboratoriale o meno) e così via. Naturalmente, le diverse modalità di programmazione scaturiscono dai diversi punti di partenza e dalle diverse finalità e dai conseguenti obiettivi, che ciascuna classe persegue o intende perseguire. E così, se la programmazione educativa (elaborata dal Collegio dei docenti per l’intera scuola) ha per finalità il perseguimento dei dati valoriali e culturali propri della comunità sociale in cui la scuola opera, la programmazione didattica focalizza gli obiettivi cognitivi e formativi da realizzare nell’ambito di una o più classi. Così come, se la programmazione per settori o ambiti disciplinari riguarda lo specifico dell’educazione linguistica o matematica e così 6


via, quella curricolare ha un respiro molto più ampio e abbraccia addirittura più classi o più gradi di scuola in una continuità educativa verticale e orizzontale (scuole in rete o rapporti con le famiglie e le altre realtà territoriali), che connota sempre più la scuola italiana dei nostri giorni. Da tutto ciò si evince che le ragioni per le quali si rende sempre più necessario, nei processi formativi delle nuove generazioni, programmare i percorsi operativi di insegnamento-apprendimento sono senza dubbio molteplici, perché numerose sono le sollecitazioni e le richieste dell’attuale contesto storico-socio-economico-culturale, sia nelle comunità locali che nella società planetaria. È chiaro, allora, che quale che sia il tipo di programmazione a cui facciamo riferimento, quest’ultima poggia sempre sul principio dell’individualizzazione/ personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento, in quanto essa tende ad assicurare a tutti gli utenti le “pari opportunità” educative e formative attraverso percorsi di apprendimento che tengano conto dei ritmi, dei modi e degli stili cognitivi propri di ciascun alunno. Ma, al principio di individualizzazione si affianca sempre quello della socializzazione o, meglio, del lavoro di gruppo. Non ci può essere, infatti, individualizzazione riferita a ciascun utente perché si rischierebbe di polverizzare la programmazione stessa in mille percorsi cognitivi. Di qui anche la necessità di suddividere la classe in gruppi di lavoro o in fasce di livello, che permettono di adeguare opportunamente gli interventi degli insegnanti alle esigenze degli alunni. La programmazione, inoltre, presuppone anche un’altra prassi educativo-didattica molto importante: la valutazione. Quest’ultima è un momento che si ripropone durante tutta la formulazione della programmazione e la sua stessa realizzazione. E, infatti, si parte dalla valutazione diagnostica (o valutazione iniziale) per giungere a quella formativa (o sommativa o conclusiva) attraverso altri momenti valutativi, che vanno dalla valutazione prognostica a quella “in itinere”. In virtù del fine che la programmazione si propone, si assicura a tutti “il successo scolastico”, compatibilmente con le capacità e le potenzialità iniziali di ciascuno. La valutazione è attualmente sempre promozionale, nel senso che non si evidenzia più ciò che l’alunno non sa o non sa fare, ma si valuta e si valorizza solo quanto l’alunno sa e sa fare. Del resto, non si valutano solo “le conoscenze apprese”, ma la capacità di procedere nel lavoro di apprendimento in maniera autonoma e personale, e di saper utilizzare in contesti diversi le abilità, le competenze e i contenuti già conseguiti e assimilati. In pratica, il processo di valutazione si identifica oggi col processo di autovalutazione, che 7


non è non solo e non tanto un controllo dell’apprendimento quanto un ulteriore stimolo ad apprendere. La scuola oggi serve per “imparare ad imparare”. Ecco perché il processo di autovalutazione non riguarda solo gli alunni, ma anche gli insegnanti che possono così modificare i propri comportamenti; conquistare nuove competenze, formulare nuovi Progetti, ristrutturare la Programmazione, acquisire nuove e più ampie forme di professionalità.

Qualche riflessione sui percorsi educativo-metodologico-didattici È importante fare una sostanziale premessa alla formulazione e stesura di una qualsiasi programmazione educativo-didattica nella scuola dei nostri giorni: le Indicazioni programmatiche di settembre 2012 definiscono a chiare lettere, attraverso il curricolo, la necessità di procedere nel processo di insegnamentoapprendimento in maniera operativa perché non sono tanto importanti i contenuti o i traguardi che si vogliono raggiungere quanto i percorsi metodologici per apprendere quei contenuti e conseguire determinati traguardi. Non ci sono più, infatti, definizioni o steccati ben definiti tra un grado e l’altro di scuola o tra un ciclo e l’altro o tra le diverse classi sia in senso orizzontale sia in senso verticale, ma un continuo scambio di interazioni di procedure, di condivisioni, fondate soprattutto sulle motivazioni personali e di gruppo ad apprendere, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento di ciascun alunno o di ciascun gruppo-classe e in rifermento a cosa si vuole e si può realizzare, tenendo presenti i vari punti di partenza. Solo così ogni alunno può realmente “imparare ad imparare”, può imparare ad operare con, nella e sulla realtà per trasformarla, via via che matura certe abilità e competenze e via via che fa proprie alcune fondamentali conoscenze, che debbano servire da base alla costruzione personale di tutte le altre. Imparando così a diventare migliore nella scoperta del proprio potenziale intellettivo e dei personali limiti, delle inclinazioni e dei rifiuti, della capacità di interagire con gli altri e della disponibilità ad aiutare chi è meno pronto. Importante è anche il suo desiderio di confrontarsi con gli adulti e i coetanei per capire meglio se stesso e anche l’organizzazione scolastica corrispondente alla necessità di realizzare particolari percorsi formativi e cognitivi attraverso la didattica laboratoriale. Solo con la didattica laboratoriale, infatti, è possibile perseguire un insegnamento-apprendimento individualizzato e personalizzato. Ogni alunno può ap8


portare il proprio contributo nel percorso scelto attraverso ciò che è e vuole essere ciò che sa e sa fare per potenziare le proprie conoscenze e la propria personalità in modo da realizzarsi al meglio di sé. È questo il traguardo comune e nello stesso tempo personale che ciascuno può oggi raggiungere in una scuola autonoma, democratica, attrezzata e altamente qualificata. La Guida PER nuovI tRAGuARdI, pertanto, consapevole della importanza delle procedure più che delle mete, presenta percorsi educativo-didattici a livello laboratoriale per offrire un interessante e valido supporto a tutti quegli insegnanti che vanno maturando una nuova professionalità e una nuova consapevolezza del “fare scuola oggi” con bambini super-informati e super-informatizzati. Bambini, che vivono immersi in un mondo iconico e fortemente tecnologizzato, globalizzato, in continua rapidissima trasformazione. Si tratta, per lo più, di bambini soli che hanno bisogno di “incontrare” gli altri per socializzare e scoprire che insieme è più facile fare esperienze di scoperta della realtà per conoscerla, controllarla, modificarla. La didattica laboratoriale, quindi, si coniuga con l’intelligenza emotiva per realizzare quei rapporti empatici tra insegnanti e alunni che sono il preludio di una didattica dell’incoraggiamento, da una parte, e di forte, entusiastica tensione all’apprendimento, dall’altra. In quarta, il percorso trasversale a tutti gli altri è sicuramente quello legato al potenziamento delle abilità e competenze linguistiche, partendo dalle quattro pratiche fondamentali: saper ascoltare, saper parlare, saper scrivere, saper leggere. Ogni punto di partenza prevede un percorso per conseguire una specifica abilità linguistica in quanto riguarda un’ampia pratica quotidiana nella scuola e a casa, per scoprire e imparare, “facendo”, le varie funzioni della lingua e giungere, così, alla padronanza e alla consapevolezza che “la lingua è strumento operativo del pensiero”. Pertanto, è alla base della comunicazione con sé e con gli altri e della reciproca comprensione. La padronanza della lingua, infatti, implica l’apprendimento di “tutti gli usi della lingua da parte di tutti” e la possibilità di appropriarsi della sua “variabilità funzionale” attraverso i diversi testi: da quelli brevi (funzionali e pragmatici) a quelli più lunghi (narrativi, descrittivi, informativi, argomentativi). I percorsi didattici, perciò, devono sollecitare innanzitutto la curiosità linguistica dei bambini per poterla incanalare nella pratica quotidiana dell’uso della lingua nelle diverse forme e nei diversi ambiti di riflessione linguistica. Si tratta di esplorare il sistema linguistico attraverso il dialogo, l’ascolto, la lettura, per giungere alla scoperta delle regole grammaticali e sintattiche e poterle, poi, sistematizzare in maniera graduale e personale. 9


PER UN PERCORSO METODOLOGICO EFFICACE Al centro di ogni percorso di insegnamento-apprendimento e di ogni attività laboratoriale, a partire dall’educazione linguistica, trasversale ad ogni altro tipo e ambito di apprendimento, c’è il bambino con la sua affettività, la sua intelligenza e la sua socialità: le tre direttrici di sviluppo fondamentali.

legge

comunica

ascolta

scrive rielabora

decodifica

Bambino

riflette

comprende valuta

verifica

Il bambino con i suoi bisogni/interessi/diritti. Con i suoi ritmi e modi maturativi. Con i suoi stili di apprendimento. Con i condizionamenti familiari, sociali, linguistici, culturali. E con le sue motivazioni ad apprendere. Nella scuola può: • Imparare a scoprire se stesso per conoscersi e autorealizzarsi. • Imparare a scoprire il mondo che lo circonda per conoscerlo. • Imparare a conoscere gli altri: adulti e coetanei. • Imparare ad ascoltare per riflettere e approfondire. • Imparare a comunicare per capire gli altri e farsi capire. • Imparare a leggere per scoprire e approfondire il pensiero altrui. • Imparare a scrivere per esprimere il suo mondo interiore. • Imparare a produrre testi linguistici diversi in funzione dello scopo.

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L’apprendimento della Lingua Italiana seguirà un processo di sviluppo secondo i seguenti schemi illustrativi. Valutazione diagnostica: prove d’ingresso

Ascolto reciproco

Rielaborazione

Comprensione

Lettura

Rielaborazione

Comunicazione

Comprensione

• guidata • libera • creativa

Comunicazione, ortografia, lessico, sintassi e morfologia

• Chi? • Dove? • Quando? • Come? • Perchè? Produzione individuale e collettiva

Riflessione linguistica

• Acquisizione della competenza linguistica in generale. • Acquisizione della competenza linguistica nella lettura. • Acquisizione della competenza linguistica nella scrittura. • Acquisizione della competenza linguistica nella produzione di testi: espressivi, informativi e pragmatici. • Acquisizione degli elementi di grammatica e riflessione sugli usi della lingua.

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• conversazioni • attività di ricerca Il bambino ascolta e parla con i bambini attraverso:

• formulazione di precise consegne • domande/risposte a quesiti • ascolto dei bambini che parlano tra loro durante i giochi o le attività • lezioni frontali

L’insegnante ascolta e parla con i bambini, predisponendo molteplici attività e diversificandole sulla base dei diversi modi di apprendere. Applica metodi di insegnamento appropriati agli obiettivi del curricolo nazionale; usa un’ampia gamma di tecniche di interrogazione per monitorare le conoscenze e la comprensione degli alunni; dà istruzioni e spiegazioni chiare, li ascolta e risponde sempre alle loro domande; li sollecita al dialogo e alla discussione. individualmente l’insegnante insieme alla classe

Il bambino ascolta e parla con: i compagni

• narrazione • descrizione • argomentazione

• durante conversazioni guidate • durante il normale lavoro scolastico • durante comunicazioni informali

In questo modo gli alunni riescono ad impegnarsi attivamente e imparano a ragionare e a confrontarsi. Gli insegnanti devono, pertanto, favorire e incrementare il dialogo, riuscendo così a creare nella classe un’atmosfera di fiducia per consentire ai bambini di agire con naturalezza, di esprimersi con sincerità e di non avere paura di commettere errori. E questo è determinante per la motivazione ad apprendere.

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PROGRAMMAZIONE MENSILE dalle competenze agli obiettivi di apprendimento Profilo dello studente. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Indicazioni nazionali per il curricolo

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (dalle Indicazioni nazionali) L’alunno partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo…) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO al termine della classe V di scuola primaria (dalle Indicazioni nazionali) A

Ascolto e parlato

A1

Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...). Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente. Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

A2 A3 A4

Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

A5 A6

B

lettura

B1

Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento. Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l’intenzione comunicativa dell’autore ed esprimendo un motivato parere personale.

B2 B3 B4 B5

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni

B6 B7 B8

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C

scrittura

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. C2 Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. C3 Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola, adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni. C4 Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario. C5 Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura. C6 Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.). C7 Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. C8 Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). C9 Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l’impaginazione, le soluzioni grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali. C10 Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. C1

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso e ai principali connettivi. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

16

d

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

D1

Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). D2 Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). D3 Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo. D4 Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole. D5 Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. D6 Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. e

elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

E1

Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte). Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): soggetto, predicato, altri elementi richiesti dal verbo. Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente (come e, ma, infatti, perché, quando) Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.

E2 E3 E4 E5 E6


seTTembre - OTTObre OBIETTIVI di Apprend.

OBIETTIVI Operativi

• • • •

A1 A2 A3 A4

Ascolto e parlato Ascoltare e classificare brevi testi orali in base alla tipologia e allo scopo che si prefiggono.

• • • •

B1 B2 B3 B7

Lettura Leggere e classificare brevi testi orali in base alla tipologia e allo scopo che si prefiggono.

• C1 • C10

Scrittura Ascoltare, classificare e produrre brevi testi orali in base alla tipologia e allo scopo che si prefiggono.

• D1

Acquisizione ed espansione del lessico Arricchire il proprio lessico, leggendo i testi proposti, e riutilizzare i diversi termini nei propri testi.

CONTENUTI

ATTIVITÀ

Testi diversi e funzioni diverse

Le attività di ascolto e parlato - lettura - scrittura - acquisizione ed espansione del lessico riproduttivo e ricettivo mirano a far acquisire agli alunni la consapevolezza delle diverse funzioni del testo: gli alunni, attraverso le attività proposte in questa guida, diventeranno sempre più consapevoli che ogni testo ha una funzione: – informare: testo informativo – esprimere: testo espressivo – agire sugli altri: testo pragmatico. L’insegnante legge i seguenti testi: • Alla scoperta dei testi ................................... pagg. 36-52 (Che tipo di testo è?, Una giornata terribile, Pessimo umore, Tonino l’invisibile, Un litigio sotto la neve, Un’avventura notturna, L’uomo della sabbia, Una cliente mattutina, Gli Acropola, La neve, Vento di prima estate, Ladro in pensione, Febbre da effetto serra, Firenze, 20-9-93, Uova strapazzate, Viva la bicicletta) Si lavora sui testi, attraverso le proposte operative delle singole schede per l’approfondimento del significato. • Che tipo di testo è? ........................................ pag. 53 • Una giornata terribile ...................................... pag. 54 • Pessimo umore .............................................. pag. 55 • Tonino l’invisibile ............................................. pag. 56 • Un litigio sotto la neve ..................................... pag. 57 • Un’avventura notturna .................................... pag. 58 • L’uomo della sabbia ........................................ pag. 59 • Una cliente mattutina ...................................... pag. 60 • Gli Acropola ................................................... pag. 61 • La neve - Vento di prima estate ...................... pag. 62 • Ladro in pensione ........................................ pag. 63 • Febbre da effetto serra .................................. pag. 64 • Firenze, 20-9-93 ............................................ pag. 65 • Uova strapazzate ........................................... pag. 66 • Viva la bicicletta .............................................. pag. 67 • Il disegno vincente ........................................ pagg. 68-69 • Il paese delle acque ..................................... pagg. 70-71

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE • E6

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sulla lingua Conoscere e applicare le fondamentali convenzioni di scrittura.

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE

Ortografia

All’inizio dell’anno saranno riprese e consolidate diverse difficoltà ortografiche, attraverso le attività proposte nelle seguenti pagine: • Occhio agli errori! - Il suono giusto: c e g ....... pag. 178 • Gl / sc / gn ..................................................... pag. 179 • Per mantenermi in forma ................................ pag. 180 • Cu, qu, cq, cqu .............................................. pag. 181 • Le doppie ....................................................... pag. 182 • Le sillabe ........................................................ pag. 183 • L’apostrofo ..................................................... pag. 186 • Il troncamento ................................................ pag. 187 • L’accento ....................................................... pag. 188 • L’accento ....................................................... pag. 189 • C’è, ce n’è, c’era, ce ne sono, ce n’era, ce n’erano ................... pag. 190 • C’era, cera .................................................... pag. 191 • Con h oppure senza h? .................................. pag. 192 • Uso dell’h ....................................................... pag. 193 • Uso dell’h ....................................................... pag. 194 • La punteggiatura .................................. pagg. 195-196 • Il discorso diretto e indiretto ........................... pag. 197 • Attività di ripasso ............................................ pag. 184

17


MAGGIO - GIUGNO OBIETTIVI di Apprend.

OBIETTIVI Operativi

• • • • •

A1 A2 A3 A4 A5

Ascolto e parlato Ascoltare e comprendere testi poetici.

• • • •

B1 B2 B3 B8

Lettura Leggere e comprendere testi poetici. Individuare similitudini e metafore.

• C1 • C5 • C8

Scrittura Produrre testi poetici.

• • • •

Acquisizione ed espansione del lessico Arricchire il proprio lessico, leggendo i testi proposti, e riutilizzare i diversi termini nei propri testi.

D1 D2 D4 D6

CONTENUTI

ATTIVITÀ

Il testo poetico

Il testo espressivo per eccellenza è la poesia: si propone un breve itinerario di fruizione del testo poetico che parte dalla ricerca delle figure retoriche della similitudine, della metafora e della personificazione. • Nel mondo della poesia ................................. pag. 139 • La similitudine ................................................ pag. 140 • Metafore e personificazioni ............................ pag. 141

• Personificazioni, similitudini e metafore ........... pag. 142

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE • E5

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sulla lingua Conoscere gli avverbi, le congiunzioni e le esclamazioni.

Avverbi Congiunzioni Esclamazioni

• Gli avverbi e le esclamazioni .......................... pag. 260

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE Laboratorio “Costruiamo la pace” •฀ Italiano - Leggere e comprendere un testo. •฀ Cittadinanza e Costituzione Esprimere il proprio punto di vista. •฀ Arte e immagine - Usare gli elementi del linguaggio visivo.

24

Attività e proposte operative per la classificazione di avverbi, congiunzioni ed esclamazioni: • Gli avverbi ...................................................... pag. 257 • Le congiunzioni .............................................. pag. 258 • Le esclamazioni ............................................. pag. 259

La pace

Si propone una riflessione sul tema della pace a partire dalle lettura di alcune poesie: • Costruiamo la pace ........................................ pag. 175 • La pace ......................................................... pag. 176


PER UNA VALUTAZIONE OGGETTIVA DEGLI APPRENDIMENTI Attraverso l’osservazione occasionale e sistematica, l’insegnante deve per ciascun alunno concentrare l’attenzione sulla esperienza cognitiva e sull’evoluzione dell’apprendimento e non solo sul risultato: • prestare attenzione alle diversità individuali dei singoli alunni • valutare sempre in maniera promozionale per favorire la sicurezza e la fiducia degli alunni • sollecitare l’autovalutazione da parte degli alunni per migliorare la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza nell’apprendimento (metacognizione) • sottolineare l’errore come atto inevitabile, ma costitutivo, e come spia dei dubbi e delle difficoltà nel processo di apprendimento dell’alunno e non come intervento punitivo • attuare l’autovalutazione dell’insegnamento, indispensabile per verificare l’efficacia delle proprie metodologie, per comprenderne i limiti e le possibilità di correzione, per ristrutturare “in itinere” la programmazione, le attività laboratoriali che ne conseguono, la stessa sperimentazione • non enfatizzare l’attenzione sul voto, ma esprimere un giudizio di incoraggiamento per evitare che la valutazione diventi esclusivamente una funzione certificativa

25


Obiettivi educativi con andamento ciclico-spirale, per lo sviluppo globale della personalità dell’alunno trasversali a tutte le discipline Sì è attento durante le lezioni sa ascoltare e riflettere

Interesse

elabora domande di approfondimento ascolta con attenzione anche i compagni di classe analizza quanto ascoltato, relazionando in maniera pertinente sulle attività svolte approfondisce secondo i propri interessi partecipa alle attività di classe, apportando il suo contributo con osservazioni personali ha cura del materiale scolastico

Impegno

annota puntualmente sul diario i compiti si impegna regolarmente nelle attività in classe lavora assiduamente utilizzando il tempo previsto mostra buona volontà nel superare le difficoltà esegue regolarmente i compiti a casa è pronto a correggere o a rielaborare i compiti eseguiti

Partecipazione

aspetta il proprio turno per parlare ascolta idee e proposte dei compagni non disturba durante gli interventi degli altri non sottolinea gli eventuali errori dei compagni interviene nella conversazione in modo pertinente partecipa attivamente ai lavori di gruppo accetta e rispetta le regole del gruppo

Collaborazione

interviene nelle conversazioni e nelle attività di gruppo in modo costruttivo fa proposte personali in merito all’organizzazione delle attività laboratoriali accetta il lavoro di gruppo senza discriminare i compagni si confronta volentieri con le opinioni altrui aiuta i compagni accetta consapevolmente le correzioni dell’insegnante, cercando di migliorare il proprio rendimento

Metodo di lavoro

segue le lezioni con assiduità fa chiarezza prima di svolgere un compito affronta un percorso cognitivo con interesse e partecipazione porta il materiale richiesto in maniera ordinata usa il materiale in modo consapevole sa organizzare un percorso di lavoro

26

No

In parte


PERCORSI DIDATTICO – METODOLOGICI

LA STRUTTURA DELLA GUIDA La Guida PER nuovI tRAGuARdI contiene sei percorsi didattico-metodologici per conseguire in maniera facile, graduale e continua le abilità fondamentali che mettono in grado ciascun alunno di imparare la lingua italiana e di padroneggiarla nei vari contesti comunicativi. Ascoltare, comprendere e comunicare L’ascolto è un’abilità molto complessa che richiede impegno nell’applicazione e intenzionalità. L’ascolto attivo presuppone un approccio alla comunicazione di tipo partecipativo, orientato alla valorizzazione dello scambio interattivo tra gli insegnanti, che sollecitano l’attenzione e la concentrazione degli alunni, perché questi ultimi vengano stimolati a capire e a comunicare con un linguaggio sempre più chiaro e articolato, finalizzato allo scopo. • ascoltare comprendere e produrre varie tipologie testuali, in situazioni comunicative e per scopi diversi legati all’esperienza personale e ai rapporti interpersonali; • interagire in situazioni di dialogo: essere in grado di interagire in modo efficace con persone conosciute e in situazioni note per scopi diversi: chiedere e comunicare informazioni, collaborare allo svolgimento di attività, confrontare opinioni; essere consapevole della necessità di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai destinatari cui ci si rivolge; • ascoltare per arricchire le proprie conoscenze ed esperienze: essere in grado di selezionare, fra i messaggi ricevuti, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e culturale e ascoltare, adottando opportune strategie di attenzione e comprensione.

leggere, comprendere e produrre L’ascolto è la prima forma di lettura, soprattutto per quanto concerne il ritmo, l’intonazione, le pause, la scoperta delle parole e del loro suono e significato. La lettura è una conseguenza, per cui non si può imparare a leggere se non si viene educati al silenzio e all’ascolto. Si giunge così a “prestare attenzione” e a concentrarsi per penetrare nel testo e per capirlo. Solo dopo è facile comprenderlo più ampiamente e 27


ESPLORAZIONE DEI TESTI

IL TESTO NARRATIVO-ESPRESSIVO In tutti i testi si possono trovare tre procedure di scrittura: il narrare, il descrivere e l’argomentare e sono finalizzati allo scopo principale del testo: esprimere, agire sugli altri o comunicare. I testi narrativo-espressivi comunicano sentimenti, stati d’animo, idee mediante la connotazione. Sono caratterizzati dal narrare, dal descrivere e dall’argomentare. Il narrare: i dati colti dalla realtà vengono organizzati nel tempo. Il descrivere: i dati vengono organizzati nello spazio. L’argomentare: i dati vengono strutturati secondo rapporti logici. I testi connotativi sono caratterizzati da una base testuale razionale, alle quale si aggiungono dati sensoriali e tecniche narrative e descrittive diverse. sequenze dialogiche: riportano i dialoghi

indicatori spaziali

sequenze narrative:

per indicare i luoghi in cui si svolge la storia

narrano i fatti

contiene

indicatori temporali

sequenze descrittive:

per indicare il susseguirsi delle vicende

descrivono personaggi, ambienti, animali e oggetti

utilizza

verbi al presente, passato e futuro

IL TESTO NARRATIVO ESPRESSIVO

è scritto

presenta

in prima o in terza persona

personaggi e ambienti può essere

realistico:

fantastico:

racconta storie reali e verosimili

racconta storie fantastiche

32

d’avventura:

umoristico:

racconta imprese eccezionali

racconta storie divertenti


ESPLORAZIONE DEI TESTI

IL TESTO INFORMATIVO Il testo informativo dà agli alunni la possibilità di leggere con chiarezza e precisione le notizie che riguardano tutti gli aspetti della vita, del mondo, dei rapporti umani. Il testo informativo è culturale in genere, ma anche scientifico, storico, geografico, cronachistico. • Narra e descrive con ricchezza di particolari informazioni e conoscenze documentate

e documentabili.

• Informa sul mondo animale e sulle piante. • Parla dell’ambiente: per conoscerlo, difenderlo, valorizzarlo. • Descrive paesaggi e luoghi vicini e lontani. • Stimola la curiosità, la ricerca, la conoscenza. • Permette di confrontare realtà diverse.

un testo di tipo oggettivo

un linguaggio chiaro e preciso

riviste è

libri scolastici

utilizza

IL TESTO INFORMATIVO

lo troviamo in

enciclopedie ha lo scopo di

giornali

dare informazioni

culturali dare informazioni

storiche

dare informazioni

scientifiche dare informazioni

geografiche

33


ESPLORAZIONE DEI TESTI

IL TESTO PRAGMATICO Il testo pragmatico è breve, autorevole, forte. Dà dei consigli, delle regole, dei comandi. I verbi sono all’infinito o all’imperativo proprio perché fanno riferimento alle azioni che bisogna compiere. Spesso il testo pragmatico deve essere convincente e persuasivo. Viene usato molto, abbinato con quello creativo, anche in pubblicità, ma è pronto a suggerire giochi, dare ricette e controllare i comportamenti di adulti e bambini. • È utile per determinare le azioni. • Favorisce la consapevolezza dei compiti da svolgere. • Richiama all’ordine e alla disciplina. • Spiega le modalità di gioco e lavoro, utilizzando regole e comandi.

verbi all’infinito e all’imperativo

un liguaggio semplice e preciso nel dare indicazioni di persuadere

utilizza

ha lo scopo

di guidare il comportamento delle persone

regolamenti opinioni

può contenere

consigli

IL TESTO PRAGMATICO testi argomentativi persuasivi

istruzioni

fornisce

ricette giochi

istruzioni per costruire

testi pubblicitari regolamenti e norme di comportamento

34

di convincere


GUIDA

PER NUOVI TRAGUARDI

OFFICINA DELLA LINGUA ITALIANA • ESPLoRAzIoNE DEI tEStI testi espressivi, informativi, poetici, pragmatici • GENERI LEttERARI E LAboRAtoRI DI ScRIttURA cREAtIvA • LA DEScRIzIoNE persone, animali e ambienti • LAboRAtoRIo in prospettiva interdisciplinare “coStRUIAMo LA PAcE” • RIFLESSIoNE LINGUIStIcA 35


Lettura dell'insegnante

SCHEDA

CHE TIPO DI TESTO È?

1

TESTI ESPRESSIVI, INFORMATIVI, PRAGMATICI

testo A – Un giorno, nel cielo arrivò una nuvola gigantesca, aveva la forma di un salvadanaio. Era una nuvola piena di soldi. Un signore alzò lo sguardo verso il cielo, vide la nuvola e rimase travolto dallo stupore. Ad un tratto incominciò a piovere, caddero monete e banconote ovunque, persino sui cappelli della gente.

ALLA SCOPERTA DEI TESTI - Ascoltare e comprendere

testo B – Ti offriamo una vacanza di sette giorni in un’Oasi di Pace a contatto con la natura lontano dai rumori della città, dove regna sovrano il silenzio interrotto dal canto melodioso degli uccelli. testo C – Un calamaro gigantesco, pesante 200 kg è stato ritrovato in Australia. L’animale, scoperto morto sulla spiaggia della cittadina di Hobart, è stato subito portato presso il Tasmanian Museum. Un simile calamaro dotato di tentacoli non si era mai visto. testo d – Stamattina il cielo è sereno, il mare è azzurro e non tira una bava di vento. Sono rimasta sotto l’ombrellone in attesa che arrivasse Alice. L’ho conosciuta appena ieri e già abbiamo fatto amicizia. Ha la mia stessa età, però è impicciona e una gran fifona. Per tuffarsi in acqua impiegherebbe mezza giornata, se non ci fossi io a darle puntualmente una spinta. Alice starnazza, mentre io rido fino alle lacrime. testo E – In Sardegna, ridotta a qualche esemplare, vive la foca monaca. Raggiunge la lunghezza di circa 2-3 metri; ha la pelliccia color grigio-bruno, chiara sul ventre.

SCHEDA DI VERIFICA

16

TESTO ESPRESSIVO

RACCONTO REALISTICO in prima persona

36

IL DISEGNO VINCENTE Quando ero in quinta elementare mi sono ammalata di scarlattina. Allora con questa malattia bisognava stare chiusi in camera per più di un mese. È stato un periodo stupendo! Passavo lunghe mattine a letto, leggendo, ascoltando la radio, e succhiando caramelle…

Obiettivo di apprendimento

Ascoltare e comprendere testi espressivi, informativi e pragmatici.


Lettura dell'insegnante

ALLA SCOPERTA DEI TESTI - Ascoltare e comprendere

Il fatto poi che mio fratello, che desiderava tanto la scarlattina, non l’avesse presa, mi rendeva vagamente orgogliosa: si trattava veramente di qualcosa di speciale, destinato a pochi eletti! Di veramente straordinario c’era che mi portavano i miei cibi preferiti su di un vassoio e che il mio amato gatto Birba entrava dalla finestra e aveva il permesso di dormire sul mio letto. Mi compravano anche molti giornalini. In uno di questi c’era il regolamento di un concorso di disegno per bambini, organizzato da una ditta di biscotti. Bisognava spedire un disegno della propria mamma. I migliori sarebbero stati pubblicati sulle pagine del giornalino e agli autori sarebbero state spedite enormi scatole di biscotti. Naturalmente ho subito spedito un disegno, allettata sia dai biscotti sia dall’idea di vedere un mio disegno stampato da qualche parte. Per qualche settimana ho controllato con ansia il giornalino, per vedere se ci fosse il mio disegno tra quelli scelti e, visto che non c’era, sono rimasta un po’ delusa. Poi però la scarlattina è passata, sono tornata a scuola e il concorso è rimasto tra i ricordi. Quando è arrivata la lettera, doveva essere già estate, la scuola finita e dimenticata e i quaderni e le matite in un cassetto, in attesa di una giornata di pioggia. La lettera diceva che forse avevo vinto il primo premio al concorso dei biscotti, ma che avrebbero dovuto controllare che avessi fatto proprio io il disegno. Così andai a casa di una signora, una pittrice bionda e gentile dove, dopo una merenda deliziosa, ho disegnato molto, mentre lei, silenziosa, mi guardava. Aveva dei bellissimi pennarelli con la punta grossa e colori molto brillanti che mandavano un inebriante profumo; con questi pennarelli un po’ magici disegnavo velocemente. Al termine del pomeriggio la pittrice bionda ha detto che i miei disegni sembravano fatti da un adulto che vuole disegnare come un bambino. Alla fine comunque decisero di darmi il primo premio. Nicoletta Costa, Quando avevo la tua età, Bompiani Obiettivo di apprendimento

Ascoltare e comprendere testi espressivi.

37


Lettura dell'insegnante

SCHEDA

VIVA LA BICICLETTA

15

TESTO PRAGMATICO

ALLA SCOPERTA DEI TESTI - Ascoltare e comprendere

Io in città vado solo in bicicletta. Non uso mai la bicicletta per il cosiddetto sport. Secondo me è assurdo sprecare fiato per pedalare la domenica mattina, e poi magari tutta la settimana andare in macchina in ufficio. Molto meglio andare al lavoro in bicicletta e, magari la domenica, spostarsi in macchina. Insomma la bicicletta va usata come mezzo di trasporto. Si dice che in città ci sono molte salite, come a Roma, che si respira un’aria pessima, inquinata dalle auto, che c’è pericolo di farsi travolgere. La mia esperienza ultradecennale di ciclista metropolitano dice invece che: • Per le salite basta un buon cambio (ce ne sono di ottimi). • Per quanto riguarda l’inquinamento non è che l’aria che si respira in macchina sia migliore. Inoltre, oggi, le zone pedonali chiuse al traffico sono diffuse, soprattutto nelle città. • L’utilizzo delle piste ciclabili riduce il rischio di incorrere nei pericoli del traffico. Insomma, con la bicicletta non si appesantisce il traffico, non si inquina, si arriva sempre puntuali. La bicicletta fa bene e ci fa sentire indipendenti e allegri. Adattamento da F. Pratesi, Ecologia domestica, La nuova ecologia 198

52

Obiettivo di apprendimento

Ascoltare e comprendere testi pragmatici.


SCHEDA

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

1

CHE TIPO DI TESTO Ăˆ? COMPLETA la tabella. TIPO DI TESTO

ARGOMENTO E SCOPO

espressivo

...........................

informativo

...........................

pragmatico

...........................

espressivo

...........................

informativo

...........................

pragmatico

...........................

espressivo

...........................

informativo

...........................

pragmatico

...........................

espressivo

...........................

informativo

...........................

pragmatico

...........................

espressivo

...........................

informativo

...........................

pragmatico

...........................

TESTO B

TESTO C

TESTO D

TESTO E

Obiettivo di apprendimento

Ascoltare e classificare brevi testi orali in base alla tipologia e allo scopo che si prefiggono.

53

ALLA SCOPERTA DEI TESTI - Ascoltare e comprendere

TESTO A


SCHEDA

16

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE

IL DISEGNO VINCENTE

TESTI ESPRESSIVI - Ascoltare e comprendere

Dopo aver ascoltato il testo, RISPONDI alle domande. •

Secondo te, perché il fratellino della protagonista desidera avere la scarlattina? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ........................................................................... ...........................................................................

Perché la bambina considera il periodo della malattia straordinario? .......................................................................... ..........................................................................

Per quale motivo partecipa ad un concorso di disegni per bambini? .......................................................................... ..........................................................................

Quando giunge la lettera? .......................................................................... ..........................................................................

Che cosa c’è scritto? ........................................................................... .............................................................................. ...........................................................................

Che cosa hanno pensato i responsabili della ditta? .......................................................................... ..........................................................................

68

Obiettivo di apprendimento

Ascoltare e comprendere il testo espressivo.


SCHEDA

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

16

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE •

Perché la bambina è costretta a recarsi a casa di una pittrice? .......................................................................... .......................................................................... ..........................................................................

Come si conclude il racconto? .......................................................................... .......................................................................... ...........................................................................

.............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .................................................................................... .............................................................................. .............................................................................. ....................................................................................

SEGNA con una x l’affermazione corretta. Il racconto che hai ascoltato è: un racconto realistico in prima persona un racconto fantastico in prima persona una pagina di diario SEGNA con una X. L’attività l’ho svolta:

con sicurezza Obiettivo di apprendimento

con qualche difficoltà

Ascoltare e comprendere il testo espressivo.

con difficoltà

69

TESTI ESPRESSIVI - Ascoltare e comprendere

Con le risposte date alle domande, SCRIVI un breve riassunto del testo.


SCHEDA

27

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

INGRESSO LIBERO

RACCONTO UMORISTICO

TESTI ESPRESSIVI - Leggere, comprendere e produrre testi

Il signor Veneranda entrò nella galleria d’arte trascinando un grosso bue. Il direttore della galleria si precipitò incontro alla strana coppia urlando: – Ma lei che fa? Ma cosa significa questa faccenda, fuori di qui, fuori di qui, presto. – Fuori di qui cosa? – disse il signor Veneranda con calma. – È il modo di gridare questo? Si può sapere perché vuol mandarci fuori? Lì c’è scritto “Ingresso libero”. – Lei può entrare, ma il bue no – disse il direttore della galleria. – E perché no? – disse il signor Veneranda. – Perché è un bue – disse il direttore della galleria. – Se è un bue non è mica colpa sua. Certo che lui preferisce essere tutta un’altra cosa, ma ormai è nato così e non c’è niente da fare. – C’è da fare che non può entrare nella galleria – urlò il direttore. – Ma se c’è scritto “Ingresso libero”? – domandò il signor Veneranda. – Non c’è mica scritto “Ingresso libero a tutti meno che ai buoi”. Se ci fosse scritto così, sarei il primo a non portare buoi nella galleria d’arte. – Va bene… ma – balbettò il direttore, – nessuno ha mai portato buoi. È lei il primo. – Va bene ma, un corno, – urlò il signor Veneranda. – Se a voi non comoda che i buoi entrino, scrivetelo sul cartello: niente buoi. Allora io piglio il mio bue, me lo porto a casa e torno con un cammello. E il signor Veneranda se ne andò brontolando. C. Manzoni, Il signor Veneranda, Rizzoli

Quali sono le frasi che rendono il testo comico? SOTTOLINEALE di rosso e FAI un breve riassunto scritto sul quaderno.

A te la penna SCRIVI anche tu un breve episodio, mettendo in risalto l’aspetto umoristico della situazione. 94

Obiettivo di apprendimento

Leggere, comprendere e produrre un racconto umoristico.


SCHEDA

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

28

LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA SCRIVI sul quaderno lo sviluppo e la conclusione di ogni storia.

UNO STRANO TELEFONO È successo un fatto straordinario: al telefono che mi ha regalato mia zia Luisa sono cresciute le orecchie, sono a sventola come i manici di una tazza. Quando mia zia l’ha saputo, si è precipitata a casa ed è rimasta di stucco quando si è resa conto che non le volevamo fare uno scherzo. – Chissà se hai un udito fine – ha detto zia Luisa, rivolgendosi allo strano oggetto.

IL RAGNO NO!

RACCONTO UMORISTICO

Ogni mattina mamma fa una doccia fredda, anche d’inverno. Oggi, a un certo punto, l’abbiamo sentita urlare nel bagno. Papà, mia sorella Simona e io siamo tutti accorsi: mamma si nascondeva dietro la cesta della biancheria sporca, in mezzo a una pozzanghera di acqua insaponata. – Là là gemeva – additando un grosso ragno peloso, grosso come un granchio. Maria Farrè

SCRIVI sul quaderno un breve racconto umoristico ispirandoti alle vignette.

SE SCOPPIA IL TEMPORALE...

Obiettivo di apprendimento

Produrre racconti umoristici.

RACCONTO UMORISTICO

95

TESTI ESPRESSIVI - Leggere, comprendere e produrre testi

RACCONTO UMORISTICO


SCHEDA

72

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE

IN CITTÀ È DIFFICILE CIRCOLARE È diventato impossibile circolare con la propria auto in città. Spesso ai semafori si sta fermi per delle ore, si respirano i gas delle auto e si arriva in ritardo al lavoro già stanchi e stressati. Un altro grave problema è il parcheggio, difficile da trovare e alla fine lo si trova molto lontano da dove si voleva andare. TESTI PRAGMATICI - Leggere, comprendere e produrre testi

RISPONDI. •

Questo è un testo argomentativo persuasivo. Qual è la tesi? ........................................................................... ...........................................................................

Quali sono gli argomenti o prove che cercano di sostenere la tesi? ........................................................................... ...........................................................................

SEGNA con una X. L’attività l’ho svolta:

con sicurezza

158

Obiettivo di apprendimento

con qualche difficoltà

con difficoltà

Leggere e comprendere il testo argomentativo persuasivo.


GUIDA

PER NUOVI TRAGUARDI

• LAboRAtoRIo in prospettiva interdisciplinare “coStRUIAMo LA PAcE”

159


SCHEDA

1

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

LA RICETTA DELLA PACE

LABORATORIO "COSTRUIAMO LA PACE"

Ingredienti per tutta l’umanità: una manciata di solidarietà, due gocce di ingenuità un po’ di ingegno, un cucchiaio di fratellanza e uno di alleanza e infine pazienza e gentilezza quanto basta. Ora stendete una morbida pasta mettetela in una teglia di larga misura e portate lentamente a cottura. Se vi va, potete aggiungere molta bontà. E, magari, la felicità, ma mi raccomando, il rosolamento va eseguito a fuoco lento. Adesso rimestate, per tutta la vita, ma la ricetta non è ancora finita. Quando avrà un buon sapore, mangiatela pure, fa bene al cuore, inoltre è, per la tristezza, un rimedio efficace: è proprio formidabile la pace! Julica Gentilini

SCRIVI anche tu una poesia sulla pace. ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................ ........................................

160

Obiettivo di apprendimento

Italiano - Produrre un testo poetico.


SCHEDA

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

2

L’UOMO DI TUTTI I CIELI Perché mi domandi se sono uno dell’Africa se sono uno dell’America se sono uno dell’Asia se sono un europeo?

LABORATORIO "COSTRUIAMO LA PACE"

Aprimi fratello! Non sono un nero non sono un pellerossa non sono un orientale non sono un bianco sono soltanto un uomo. Aprimi fratello! Aprimi la porta. Aprimi il cuore, perché sono un uomo. L’uomo di tutti i tempi, l’uomo di tutti i cieli, l’uomo. Uno come te! René Philombe

RISPONDI. •

A chi si rivolge il poeta? ........................................................................... ...........................................................................

Quale messaggio ci vuol comunicare? ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ...........................................................................

Obiettivo di apprendimento

Italiano - Leggere e comprendere il testo poetico.

161


SCHEDA

15

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

LA PACE ALT! Rosso semaforo, occhio fiammante, cosa ripeti all’autista e al passante? L’Italia ripudia la guerra perché la guerra è un mostro che mangia la libertà degli uomini e copre i colori di nero inchiostro.

LABORATORIO "COSTRUIAMO LA PACE"

ASPETTA! Giallo semaforo, occhio lucente, cosa ripeti oggi alla gente? L’Italia vuole la pace. L’Italia ripudia la guerra. L’Italia vuole aiutare a fare la pace su tutta la Terra. VAI! Verde semaforo, occhio di prato, cosa ripeti al ciclista sudato? L’Italia vuole la pace perché la pace è un seme che cresce solo se gli uomini imparano a vivere insieme. Anna Sarfatti, La Costituzione raccontata ai bambini, Mondadori

RISPONDI. •

Cosa dice la poetessa a proposito della pace? ........................................................................... ........................................................................... ........................................................................... ...........................................................................

Con quali colori dipingeresti la pace? ILLUSTRA e DESCRIVI sul quaderno. 176

Obiettivo di apprendimento

Italiano - Leggere e comprendere il testo. Arte e immagine - Usare gli elementi del linguaggio visivo.


GUIDA

PER NUOVI TRAGUARDI

• oRtoGRAFIA • SINtASSI • MoRFoLoGIA • LESSIco

177


SCHEDA

1

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

OCCHIO AGLI ERRORI! TROVA gli errori che sono stati commessi nel riscrivere questo brano. SOTTOLINEA e SCRIVI correttamente le parole sbagliate.

ORTOGRAFIA

In questi giorni non ho avuto un minuto di tempo per scrivere nel mio giornalino, e ance oggi ne o pochissimo, perche ho da fare le lezioni. Proprio così. Si sono riaperte le squole e io ho messo giudizio e volio proprio studiare sul serio e farmi onore, come dicie la mamma. Con tuto questo, non posso esimermi di mettere qui, nel giornalino delle memorie, il ritratto del profesore di latino, che è così buffo, specialmente quando vuol fare il teribile e grida: – Tutti zitti! Tutti fermi! E guai se vedo muovere un’ muscolo del viso! Per questo noialtri fino dai primi giorni li abbiamo messo il sopranome di Muscolo e ora non gli e lo leva piu nessuno, campasse millanni! Vamba, Il giornalino di Gian Burrasca, Giunti Junior

IL SUONO GIUSTO: C E G UNISCI ogni parola al suono giusto e completala. cal. . . .

ma. . . . ge

farma. . . . spe. . . . vali. . . . spiag. . . . cami. . . . 178

Obiettivo di apprendimento

fran. . . . gie ce cie

cali. . . . piog. . . . cilie. . . . radi. . . .

Conoscere e applicare le fondamentali convenzioni di scrittura.


SCHEDA

2

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

GL / SC / GN SCOPRI le parole mancanti e COMPLETA le frasi. gl / li

sce / scie

Al ristorante Luigi ordina un piatto di spaghetti . . . . . . . . . . . . . , . . . . . . . . . . . . . . . e peperoncino.

Al circo i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . fanno volteggiare i birilli.

A teatro lo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . allestisce le . . . . . . . . . . . . . . . . . per lo spettacolo.

Nei grattacieli occorre l’. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . per salire e

gn / ni

Stanotte Luca ha fatto un . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . : giocava nel bosco con gli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La mamma ha preparato la marmellata di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . raccolte in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

COLORA le parole corrette. alieno

sollievo

scrutinio

scenza

gnomo

aglieno

soglievo

scrutigno

scienza

gniomo

petrolio

giugno

allievo

miglione

lisce

petroglio

giugnio

aglievo

milione

liscie

Andrea ha scritto nel diario alcune riflessioni sulle sue vacanze ma ha fatto molti errori. CORREGGILI e TRASCRIVI le parole correttamente sul quaderno. Nel mese di lulio sono stato al mare. Ho conosciuto Giulio e Virgigna, con i quali ho fatto gite bellissime in barca solcando le onde azzurre del Mar Adriatico. Giulio mi ha insegniato a pescare vicino allo scolio e Virgigna mi ha accompagnato a conoscere suo zio, un grande scenziato che cerca aglieni su Marte. Una sera siamo anche andati insieme a teatro e l’uscere, vedendo che eravamo ragazzini, ci ha accompagniato fino in platea. Terminato lo spettacolo, abbiamo mangiato un buon gelato alla vanilia e mi è dispiaciuto vedere dei ragazzini gettare a terra gli scontrini: che vergognia! Questa vacanza è stata la miliore che abbia mai fatto e la sognierò sempre. Obiettivo di apprendimento

Conoscere e applicare le fondamentali convenzioni di scrittura.

179

ORTOGRAFIA

.........................


SCHEDA

7

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE

ATTIVITÀ DI RIPASSO SEGNA con una x la forma corretta.

ORTOGRAFIA

soppratutto soprattutto

asparagi asparaghi

un povero ceco un povero cieco

meccanici meccanichi

cavaliere cavagliere

agniello agnello

accogliere accoliere

conoscienza conoscenza

arancie arance

quà e là qua e là

circuito cirquito

superficie superfice

artiglio artilio

fasce fascie

acquedotto aquedotto

impugnare impuniare

ac-qua a-cqua

siepe sciepe

ecquivoco equivoco

bufalo buffalo

rinnovabbile rinnovabile

uscere usciere

liquefatto licuefatto

un po’ di pane un po di pane

asensore ascensore

coniome cognome

olio oglio

184

Obiettivo di apprendimento

Conoscere e applicare le fondamentali convenzioni di scrittura.


SCHEDA

nome ..................................................................... classe ................... data ...................

7

chirurghi chirurgi

calicie calice

piacque piacue

controppiede contropiede

criniera crignera

contraccolpo contracolpo

sindaci sindachi

lulio luglio

bel ombrello bell’ombrello

po-e-ta poe-ta

colazzione colazione

aquilone acquilone

melio meglio

nacquero nacuero

ac-que-dot-to a-cque-dot-to

petroglio petrolio

bisognio bisogno

sciena scena

palcoscenico palcoscienico

piogge pioggie

sopramobile soprammobile

sottossuolo sottosuolo

lance lancie

Agniese Agnese

pa-u-ra pau-ra

spiagge spiaggie

a-ddo-lo-ra ad-do-lo-ra

ORTOGRAFIA

VERIFICA E AUTOVALUTAZIONE

SEGNA con una X. L’attività l’ho svolta:

con sicurezza Obiettivo di apprendimento

con qualche difficoltà

con difficoltà

Conoscere e applicare le fondamentali convenzioni di scrittura.

185


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