Viaggio gg in
Luca Scolavino
EUROPA Libro-quaderno per le vacanze
Italiano - Storia - Geografia Scuola secondaria di primo grado Classe Seconda
Narrativ
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VIAGGIO IN EUROPA
Il volume, suddiviso in otto unità, propone un appassionante viaggio attraverso l’Europa. Il lettore, percorrendo il Vecchio Continente da est a ovest, e scoprendone le meraviglie, potrà misurarsi con testi di varia natura (narrativi, poetici, storici, antropici e geografici). Sarà l’occasione per cimentarsi con una serie di attività finalizzate al potenziamento e alla verifica delle capacità di comprensione, approfondimento, sperimentazione individuale. Ciascuna unità è organizzata in tre sezioni, dedicate rispettivamente all’Italiano, alla Storia e alla Geografia. La sezione La grammatica in viaggio, inoltre, consente di ripassare le principali regole della lingua, mentre la rubrica Cambio di rotta coinvolge il lettore in appassionanti esercizi di scrittura. Insomma, non rimane che mettersi in viaggio!
Luca Scolavino
Viaggio in
EUROPA Libro-quaderno per le vacanze
Italiano - Storia - Geografia Scuola secondaria di primo grado Classe Seconda
Narrativ
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L’INVALSI
ARDEA EDITRICE
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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di saggio-campione gratuito, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2, l. 633/1941). Escluso da I.V.A. (d.p.r. 26/10/1972, n. 633, art. 2, lett. d).
Euro 7,50
Volume + narrativa allegata
17/03/15 12:21
Il volume è suddiviso in otto unità (settimane) che propongono in un’ottica trasversale testi narrativi, poetici, storici, antropici e geografici. I testi scelti sono corredati di una serie di attività finalizzate al potenziamento e alla verifica delle capacità di comprensione, approfondimento, sperimentazione individuale.
Paese che vai… Per ripercorrere le tappe del programma di Geografia …storie che trovi Per ripassare i principali argomenti di Storia Ti racconto un viaggio Per ritrovare i generi letterari trattati in modo avvincente e stimolante Esplorando il testo Per verificare la comprensione del testo e per consolidare e sviluppare le competenze lessicali La valigia dello scrittore Per approfondire i vari generi letterari: Il dramma - Il romanzo - La fantascienza - Il racconto surreale e grottesco Il romanzo gotico e del terrore - Il romanzo giallo - Il romanzo e il racconto umoristici - La poesia Cambio di rotta Per esercitarsi nella scrittura di testi di differente tipologia La grammatica in viaggio Per riflettere sulle strutture delle regole grammaticali: L’attributo e l’apposizione - Il soggetto e il predicato - Complemento oggetto e predicativi - I complementi indiretti (specificazione, termine, causa, fine, modo, mezzo, tempo continuato, tempo determinato, stato in luogo, moto a luogo, moto da luogo, moto per luogo, partitivo, vocativo, di materia, di argomento, di unione) - La frase semplice e la frase complessa Pronti, per il ritorno… VIA! Pagine ludiche con cruciverba, anagrammi, giochi di parole ecc.
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Prova INVALSI Per esercitarsi con tipologie di quesiti che verranno affrontati nelle prove INVALSI
PRESENTAZIONE Sei pronto per un nuovo viaggio? Sarà un viaggio straordinario, lungo otto settimane, durante le quali visiteremo il continente europeo. Lo attraverseremo in lungo e in largo, da nord a sud, da est a ovest, senza fermarci un attimo. Ci attendono paesaggi mozzafiato, città che conservano incredibili opere d’arte, luoghi dove la Storia sembra essersi fermata o dove ha deciso di accelerare e cambiare in modo improvviso l’ordine delle cose. Vedrai, saranno otto settimane indimenticabili! Ogni settimana sarà dedicata a un Paese: Regno Unito, Spagna, Francia, Russia … E ogni volta faremo tre tappe: la prima (Paese che vai…) per ripassare un po’ di Geografia; la seconda (…storie che trovi) dedicata alla Storia; la terza (Ti racconto un viaggio) per abbandonarsi alla piacevole lettura di un testo narrativo o poetico, seguito da esercizi per la verifica della comprensione (Esplorando il testo) e da una scheda sui generi letterari (La valigia dello scrittore). E non mancheranno certo le curiosità e le sorprese. Ad esempio, lo sapevi che nella foresta di Sherwood, in Inghilterra, è ancora possibile imbattersi nella quercia millenaria che, secondo la leggenda, fu il covo di Robin Hood? O che la Reggia di Versailles, in Francia, ha più di 2500 finestre? O ancora, che in Russia c’è un lago che ha una superficie di quasi 18.000 km2 e che conta ben 660 isole? Durante il nostro viaggio, inoltre, avremo l’occasione di cimentarci con esercizi di scrittura (Cambio di rotta), con esercizi per il ripasso della grammatica (La grammatica in viaggio) e con pagine ludiche che accompagneranno gli ultimi giorni di ciascuna settimana (Pronti, per il ritorno… VIA!). E alla fine non potrai fare a meno di mandare i tuoi saluti a parenti e amici (Saluti da…). Il volume si conclude con pagine dedicate a una prova di preparazione all’INVALSI. Allora, sei pronto per questa nuova avventura? Si parte!
3
Indice 4 1 8
Prima settimana Destinazione REGNO UNITO
8
geografia 1a Pub o non pub? Questo è il problema! storia 2a Chi vuol esser regina? italiano 3a Il dramma di un’epoca
12 14 15 16 17
Esplorando il testo
18 19
Pronti, per il ritorno... VIA!
La valigia dello scrittore
Il dramma
Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO L’attributo e l’apposizione Saluti da...
6 2
Terza settimana 34
Destinazione FRANCIA
36
geografia 1a Una giungla nel nord della Francia storia 2a A Parigi qualcosa è cambiato italiano 3a L’imperatore deve morire
38 40
Seconda settimana 20
Destinazione SPAGNA
22
1a Una città a precipizio
24
storia 2 A Toledo, seguendo un picaro italiano 3a Il sogno di uno strampalato cavaliere
26
42 43 44 45
Esplorando il testo
46 47
Pronti, per il ritorno... VIA!
geografia
a
28 29 30 31
Esplorando il testo
32 33
Pronti, per il ritorno... VIA!
Il romanzo Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO Il soggetto e il predicato La valigia dello scrittore
La fantascienza Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO Complemento oggetto e predicativi La valigia dello scrittore
Saluti da...
Quarta settimana 48
Destinazione RUSSIA
50
1a Te lo do io il lago!
52
storia 2a Venezia sulle coste del Baltico italiano 3a Un naso in fuga!
54
Saluti da...
56 57 58 59 4
5
3
6
10
7
60 61
geografia
Esplorando il testo
La valigia dello scrittore
Il racconto surreale e grottesco Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO I complementi indiretti (specificazione, termine, causa, fine) Pronti, per il ritorno... VIA! Saluti da...
Quinta settimana 62
Destinazione ROMANIA
64
geografia 1a Un pauroso castello nella quiete dei boschi storia 2a Arrivano gli Austriaci! italiano 3a Che fine ha fatto Jonathan Harker?
66 68 70 71 72 73 74 75
Settima settimana
Il romanzo “gotico” e del terrore Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO I complementi indiretti (modo, mezzo, tempo continuato, tempo determinato)
98 99
La valigia dello scrittore
100 101
Pronti, per il ritorno... VIA! Saluti da...
102 103
78
1 Il ponte della speranza
88 89
geografia 1a Una foresta nera… ma non troppo storia 2a Tempesta e Impeto italiano 3a La Germania in sella… con tanto di pedali!
96
Destinazione BOSNIA-ERZEGOVINA E CROAZIA
84 85 86 87
92
Esplorando il testo
76
82
Destinazione GERMANIA
94
Sesta settimana
80
90
a
geografia
storia 2a L’Oriente a due passi dall’Europa italiano 3a In treno con l’assassino
Esplorando il testo
La valigia dello scrittore
Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO I complementi indiretti (stato in luogo, moto a luogo, moto da luogo, moto per luogo) Pronti, per il ritorno... VIA! Saluti da...
121
La valigia dello scrittore
Il romanzo e il racconto umoristici Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO I complementi indiretti (partitivo, vocativo, di materia, di argomento, di unione) Pronti, per il ritorno... VIA! Saluti da...
Ottava settimana 104
Destinazione PAESI BASSI E BELGIO
106
geografia 1a Dove c’era il mare adesso cresce l’erba (ovvero, la nascita di un polder) storia 2a L’ultima battaglia Bruxelles, una città super europea italiano 3a La magia del vento negli occhi di un poeta
108
Il romanzo giallo
Esplorando il testo
112 114 115
Esplorando il testo
116 117
La poesia Cambio di rotta LA GRAMMATICA IN VIAGGIO La frase semplice e la frase complessa
118 120
Pronti, per il ritorno... VIA!
La valigia dello scrittore
Saluti da...
Mi preparo per l’INVALSI
5
Prima settimana 4
Destinazione
1
Regno Unito Così navigammo verso il sole finché trovammo il mare verde e vivemmo sotto le onde nel nostro sottomarino giallo.
8
3
7 5 6
2
The Beatles, Yellow Submarine
La bandiera del Regno Unito (Union Flag o, nel linguaggio comune, Union Jack) è stata adottata nel 1801 in seguito all’Atto di Unione con il quale il Regno di Gran Bretagna e il Regno d’Irlanda si sono uniti formando il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Si tratta, in ogni caso, di una versione modificata della precedente bandiera del Regno (del 1606) ed è anche stata la bandiera rappresentativa dell’Impero britannico. Forma di governo: monarchia parlamentare (il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord comprende: l’Inghilterra, il Galles, la Scozia e l’Irlanda del Nord) Capitale: Londra (ab. 8.200.000 circa) Superficie: 244.820 km2 Popolazione: 62.745.000 ab. circa, per una densità di 256,29 ab./km2 Clima: temperato, oceanico, non eccessivamente freddo, ma piovoso (le piogge sono regolari lungo tutto l’anno e si intensificano nelle stagioni invernale ed estiva; il periodo primaverile è il più mite e soleggiato, con temperature fresche, mentre d’inverno, soprattutto tra novembre e gennaio, il sole è di debole intensità e il clima è freddo-umido)
1a
Glasgow
Edimburgo
tappa
Stratford on Avon 2a
tappa
Liverpool
Windsor
Leeds Bradford Manchester Sheffield Birmingham
3a
6
tappa Londra
Stratford on Avon
Cardiff
Windsor Bristol
Londra
I primi passi del nostro viaggio europeo ci portano nel Regno Unito, in Inghilterra, una nazione multietnica e dalle mille culture. Prova a salire su un vagone di una qualsiasi linea metropolitana che attraversa il centro di Londra: in uno spazio piccolissimo troverai, sedute accanto a te, persone nate in tutti i continenti della Terra. Asia, Africa, Europa, America e Oceania sembrano essersi date appuntamento per fare assieme un viaggio di poche fermate! La storia di questo Paese, in effetti, è fortemente legata alle storie del mondo. Gli Inglesi hanno viaggiato in lungo e largo, colonizzando territori lontanissimi. In questo modo hanno portato ovunque la loro lingua e la loro cultura, e si sono arricchiti di quelle altrui, dando vita a una delle più grandi società multietniche del pianeta! Leghiamo il nostro viaggio nel Regno Unito ad alcuni luoghi molto conosciuti e visitati: Stratford-on Avon e il Globe Theatre, rispettivamente città natale di William Shakespeare e teatro nel quale recitava la sua compagnia, e poi la mitica foresta di Sherwood e il castello di Windsor, dimora della famiglia reale inglese.
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Pub o non pub? Questo è il problema! La prima tappa del nostro viaggio ci porta nelle Midlands. Visiteremo prima Stratford-on Avon, cittadina nella quale si trova la casa dove è nato William S Shakespeare; Sha poi, passando per Worcester, raggiungeremo la foresta di Sherwood od, tea teatro delle straordinarie avventure di Robin Hood!
2a
storia
tappa ...storie che trovi
Chi vuol esser regina?
Proseguendo in direzione della capitale, faremo tappa al castello di W , la “casa” (si fa per dire) della regina d’Inghilterra. Il castello Windsor conserva tesori d’inestimabile valore e racchiude una chiesa straordinacon ria, ria la l St. George’s Chapel, nella quale riposano le spoglie di uno dei più celebri e inquietanti sovrani inglesi, Enrico VIII, un re che cambiò (oltre a sei mogli) il corso della storia inglese negli anni tormentati della Riforma protestante.
italiano
3a
tappa
Ti racconto un viaggio IIl dramma di un’epoca Il nnostro viaggio si concluderà a Londra, sulle rive del Tamig Tamigi, in un teatro, il Globe Theatre, nel quale William Shakespeare mise in scena, riscuotendo un notevole successo, i suoi capolavori. Tra questi l’Enrico VIII, un’opera che, raccontando le vicende di un sovrano, finisce per raccontare il dramma di un’intera epoca.
7
Prima settimana
geografia 2
tappa Pub o non pub? Questo è il problema! 1
a
Paese che vai...
Stratford on Avon
Al centro delle Midlands occidentali, nel cuore dell’Inghilterra, sorge la cittadina di Stratford, adagiata sul fiume Avon, nota in tutto il mondo perché città natale di William Shakespeare, uno dei più grandi autori della letteratura mondiale. Attraversiamo in bici questa tranquilla cittadina di circa 20.000 abitanti e giungiamo in Henley Street, lungo la quale sorge l’abitazione dove il grande drammaturgo nacque (nel 1564) e trascorse l’infanzia. La casa, ricostruita nel XIX secolo con la tipica facciata a graticcio in stile Tudor, è oggi un museo che raccoglie alcuni cimeli di Shakespeare e della sua famiglia. Il padre, che fu un guantaio e un commerciante di lana, l’acquistò alla metà del ’500; in alcune stanze si conservano quelli che furono alcuni suoi strumenti di lavoro. Suggestiva è la “stanza della nascita” nella quale, secondo la tradizione, vide la luce lo scrittore. La casa, incredibile a dirsi, prima di essere acquistata dallo Stato nel 1847 e trasformata in museo, era stata un pub!
domande. le frasi. Rispondi Completaalle .................................... .................................... .................................... ...... Silvia aShakespeare? ReaWilliam costrinse A nacque In che anno a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. neonati .................................... ..................................... ordinò che i due.................................... B Amulio .................................... .................................... ........ .................................... .................................... .................................... trovati furono gemelli due I C b. In che stile architettonico è stata ricostruita la sua casa? .................................. .................................... si rifugiò .................................... lupa con i due gemelli D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno Un E c. Quale professione svolgeva il padre? ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................. ..................................... .................................... ....................................
d. Qual è uno degli ambienti più suggestivi della casa? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
8
e. Quale destinazione d’uso ha avuto la casa prima del 1847? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
Ladro ma eroe Le Midlands comprendono il vasto territorio centrale dell’Inghilterra, ricco di acque e boschi. Fuori dai grandi centri urbani, s’incontra il tipico paesaggio campestre inglese, caratterizzato da canali fluviali che attraversano borghi e pianure boscose. In primavera il territorio è segnato dal verde dei prati, mentre in autunno e in inverno le colline nebbiose creano un’atmosfera insieme suggestiva e inquietante. In questi ampi scenari naturali s’incontra, nella parte occidentale, la città di Worcester, splendido centro medievale circondato dal verde e attraversato dal fiume Severn. La sua monumentale cattedrale gotica è uno dei migliori esempi di architettura medievale inglese. Nell’area orientale, invece, l’ambiente naturale più emozionante è costituito senza dubbio dalla foresta di Sherwood, nei pressi di Nottingham, cui si lega la leggendaria figura di Robin Hood. Qui, d’estate, in uno scenario naturale di betulle e corsi d’acqua, il mito dell’arciere che rubava ai ricchi per dare ai poveri rivive grazie a manifestazioni dal sapore medievale, con attori in costume d’epoca, giullari, danzatori e ricostruzioni di antichi mestieri. Mi raccomando… non perdere la visita alla cosiddetta Major Oak, la millenaria quercia che, secondo la leggenda, fu il covo del più famoso ladro gentiluomo di tutti i tempi!
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9
Prima settimana
storia 2
tappa Chi vuol esser regina? 2a
...storie che trovi
Windsor
Lasciamo le Midlands inglesi e dirigiamoci verso Londra. A circa 30 chilometri dalla capitale, in cima a un’altura, sorge il castello di Windsor, la dimora della famiglia reale inglese. La struttura, imponente e maestosa, è circondata dal Windsor Great Park, un immenso e rilassante parco che si estende per chilometri in direzione sud. Il castello include anche una meravigliosa chiesa gotica, la St. George’s Chapel. Entriamo silenziosamente in questo maestoso edificio di pietra sottile e verticale per “incontrare” un autentico re inglese, Enrico VIII, uno dei sovrani più controversi della storia (e, come vedremo tra poco, “vecchia conoscenza” di Shakespeare!). La cappella era un luogo molto amato dal sovrano, e oggi ne ospita la tomba. Diventare la sposa di Enrico VIII poteva essere molto rischioso. Questo re, temibile e scaltro, ebbe sei mogli, da lui stesso allontanate o fatte giustiziare di volta in volta per convenienza o per motivi politici. Ma procediamo per ordine. Enrico VIII (1491-1547), sovrano della dinastia Tudor, si trovò a regnare in un periodo storico delicatissimo, quello della Riforma luterana. Egli assunse spesso posizioni ambigue e cercò sempre di volgere gli eventi a proprio vantaggio. Dapprima difensore della Chiesa romana, si separò da essa fondando la Chiesa protestante anglicana e divenendone capo. Per creare un’alleanza con la Spagna aveva sposato Caterina d’Aragona ma, non riuscendo ad avere un erede maschio, chiese l’annullamento del matrimonio al papa. La risposta fu negativa e la frattura con Roma divenne inevitabile. Caterina fu allontanata nel 1530 e sostituita da Anna Bolena, con la quale Enrico VIII si sposò nel 1533. Ma solo tre anni dopo, per volere del sovrano, Anna Bolena fu fatta imprigionare e, sulla base di accuse di stregoneria e tradimento, venne condannata a morte e uccisa. Dopo pochi giorni il re sposò Jane Seymour, alla quale seguirono Anna di Cleves, ripudiata, Caterina Howard, uccisa appena diciottenne per sospetto tradimento e Caterina Parr anch’essa allontanata dopo poco tempo. Dopo la morte di Enrico, in seguito a complesse vicende dinastiche, fu incoronata regina la giovane Elisa10 betta, avuta da Anna Bolena.
La Riforma protestante divide l’Europa Il passaggio dal Medioevo all’età moderna fu segnato da una profondissima crisi spirituale. Il XVI secolo fu inaugurato dalla Riforma luterana, avviata nel 1517 in Germania dal monaco agostiniano Martin Lutero. Lutero combatteva contro la corruzione della Chiesa romana e del papa, denunciando pubblicamente la pratica della vendita delle indulgenze in virtù della quale qualsiasi cristiano, per ottenere il perdono dei peccati e avere salva l’anima, doveva offrire i suoi beni alla Chiesa. Questa pratica era stata voluta da papa Leone X per raccogliere denaro da destinare alla costruzione della Basilica di San Pietro a Roma, ma aveva finito per alimentare la corruzione. Già da tempo, tuttavia, molti predicatori in diverse parti d’Europa chiedevano un ritorno alla purezza di spirito da parte del clero e la sua rinuncia alle grandissime ricchezze accumulate. “La fede – sosteneva Lutero – è l’unica cosa che occorre al cristiano”. Su queste basi, Lutero finì per rifiutare tanto la figura del papa quanto le gerarchie ecclesiastiche. La protesta dilagò in breve in tutto il continente e, solo vent’anni dopo, la millenaria unità cristiana in Europa poteva dirsi finita. In Germania, in Svizzera e nel nord Europa il protestantesimo si affermò come nuova dottrina religiosa. In Inghilterra Enrico VIII, con l’Atto di supremazia del 1534, si autoproclamava capo supremo della Chiesa anglicana, sottraendo al papa ogni potere religioso ed economico.
Raffaello, Ritratto di papa Leone X.
Ritratto di Martin Lutero.
Completa le frasi. a. Enrico VIII si separò da Caterina d’Aragona perché .................................... .................................... ......................... .................................... .................................... .................................... .................................... ................................ . b. Dal matrimonio con Anna Bolena nacque .................................... ........... che .................................... ........................ .................................... .................................... .................................... .................................... ................................ . c. La Riforma protestante fu avviata da .................................... ..................... nel .................................... ..................... in .................................... .................................... .................................... .................................... ............................ . d. La cosiddetta .................................... ..................... riguardava il perdono dei peccati dietro pagamento di denaro alla .................................... .................................... .................................... .................................... ......................... . e. Leone X, con le somme ricavate dalla vendita delle indulgenze, voleva .................................... ............................... .................................... .................................... .................................... .................................... ................................ . f. La protesta luterana dilagò in .................................... ............ ; la conseguenza fu la fine .................................... ..... .................................... .................................... .................................... .................................... ................................ . g. Enrico VIII nel .................................... ........ promulgò .................................... .................................... ................... diventando il .................................... .................................... .................................... .................................... ........... .
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Prima settimana
italiano 2
tappa Il dramma di un’epoca 3a
Ti racconto un viaggio
Londra
Eccoci infine a Londra! Sulle orme di Shakespeare entriamo nel suo “tempio”, il Globe Theatre, il teatro londinese sulle rive del Tamigi nel quale il drammaturgo mise in scena le sue opere teatrali. Il teatro, sebbene ricostruito, riproduce fedelmente la struttura originale di forma ottagonale. L’interno presenta tre gallerie circolari coperte riservate al pubblico ed è aperto per consentire l’ingresso della luce. Chi ama il teatro di Shakespeare arriva qui quasi in pellegrinaggio. L’atmosfera è estremamente suggestiva e sembra che dalle quinte scenografiche debbano spuntare da un momento all’altro Romeo e Giulietta, Amleto o lo stesso Shakespeare! Una curiosità, anzi due: il prezzo del biglietto, all’epoca, variava tra uno e due penny, e gli attori erano solo uomini, in quanto fino alla seconda metà del Seicento alle donne era vietato recitare. Nel Globe Theatre Shakespeare mise in scena i suoi capolavori riscuotendo un vastissimo successo. Nel 1613 venne rappresentato per la prima volta l’Enrico VIII, dramma in cinque atti. Il sovrano era morto da oltre sessant’anni, e sua figlia, la regina Elisabetta I, da oltre dieci. Il drammaturgo si sentiva ormai pronto per affrontare argomenti delicati, ai quali i sudditi inglesi avevano partecipato, seppur indirettamente, con grande emozione. Shakespeare trattò le vicende da un punto di vista storico, avvisando immediatamente il pubblico che lo spettacolo non avrebbe avuto nulla di comico, ma avrebbe rappresentato realisticamente e in tutta la loro drammaticità gli anni più difficili del regno di Enrico VIII. Riportiamo di seguito il Prologo del dramma, vale a dire un’introduzione all’argomento, necessaria a presentare la storia che sarebbe andata in scena.
Enrico VIII - Prologo Stavolta non son qui per farvi ridere. Stiamo per presentarvi eventi dall’aspetto grave1 e austero2, tristi vicende, alte e toccanti3, piene di maestà e sofferenza, scene così nobili da farvi sciogliere in pianto. Chi fra voi è aperto alla compassione potrà, se crede, farsi scappare una lacrima: il soggetto4 lo merita. Chi spende i propri soldi soltanto perché si aspetta una trama credibile, troverà in essa qualche verità. Chi poi viene a vedersi una o due scene spettacolari, che gli faccian dire che il dramma non è male, se ne stia zitto e buono, ed io m’impegno a ripagarlo del suo scellino nel breve giro di due ore: con tanto d’interessi. Soltanto chi è qui venuto a sentire una commedia giocosa e sboccata5, o un clangor6 d’armature, potrà dirsi deluso. Poiché sappiatelo, cortesi uditori: a metter sullo stesso piano la nostra storia vera e tali esibizioni di giullari7 e duellanti, non solo rinunceremmo a fare uso del
12
1 grave: serio. 2 austero: duro, rigoroso. 3 alte e toccanti: elevate e commoventi. 4 soggetto: argomento.
5 sboccata: volgare. 6 clangor: rumore fastidioso. 7 giullari: buffoni.
nostro cervello, e alla nostra conclamata intenzione di presentarvi sempre e solo la Verità, ma perderemmo i più esigenti fra i nostri amici. Pertanto, per carità di patria, e per la fama che avete, il pubblico più eletto e ben disposto che la città possa offrire, restate seri come vi vorremmo. E immaginate di vederli, i personaggi della nostra nobile storia, esattamente quali furono in vita; immaginateli nella loro grandezza, accompagnati dalla gran folla accaldata dei loro mille seguaci. Poi, in un istante, osservate come fan presto i potenti a cadere in disgrazia: e se la voglia di ridere a quel punto vi assale, allora siete capaci di andare a nozze con facce da funerale. William Shakespeare, Enrico VIII, Atto Primo - Prologo
L’autore William Shakespeare (1564-1616), dram-
Commento Shakespeare parla direttamente agli spettatori prima che il dramma venga rappresentato e li avverte che la storia che andrà in scena non è divertente o buffonesca (Stavolta non son qui per farvi ridere…) ma seria e commovente. Chiunque immagini il contrario rimarrà deluso. Scherzosamente, Shakespeare s’impegna a restituire il prezzo del biglietto con gli interessi (uno scellino). La rappresentazione sarà corrispondente ai fatti realmente accaduti (la Verità), pena la delusione del pubblico più attento (i più esigenti fra i nostri amici). L’autore, infine, invita gli astanti a immaginare i personaggi della storia proprio come furono in vita, attraverso le loro grandezze e sfortune (come fan presto i potenti a cadere in disgrazia). Chi, dopo lo spettacolo, dovesse avere ancora voglia di ridere, mostrerebbe un’insensibilità sorprendente.
maturgo e poeta inglese, è universalmente riconosciuto come uno degli autori più importanti della letteratura di tutti i tempi. Iniziò a comporre le sue opere in un clima culturale molto favorevole al teatro. In Inghilterra, nel corso del XVI secolo, vennero costruiti numerosi teatri e vennero fondate diverse compagnie teatrali. Shakespeare, autore e allo stesso tempo attore, mise in scena opere che ebbero un successo straordinario, tra le quali ricordiamo: Romeo e Giulietta (1594-1597), Giulio Cesare (1599), Amleto (1600-1601), Otello (1604), Re Lear (1605-1606), Macbeth (1605-1608), Antonio e Cleopatra (1607). 13
Prima settimana
italiano
3a
ttappa appa
Esplorando il testo Rispondi alle e domande.
a. Quando venne rappresentato presentato il dramma Enrico VIIII? ..................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................
b. Qual è l’argomentoo del dramma?
..................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................
c. Quale avvertimentoo agli spettatori è contenuto nel Prologo?
..................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................
d. Cosa promette l’autore utore a chi rimarrà deluso della sua opera?
..................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................
e. In che modo verranno nno rappresentati i personaggi?
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Rifletti su… a. Il “tono” che prevale ale nel Prologoo è: ❏ comico; ❏ serio; ❏ tragico. B. A quale conseguenza nza andrebbe incontro Shakespeare se rappresentasse la storia in modo buffonesco? ❏ Il rimborso del biglietto a tutti gli spettatori. ❏ La delusione del pubblico. ❏ La punizione del re. C. L’immagine dei “potenti otenti che cadono in disgrazia” è un invito a: ❏ rinunciare alle vanità; ❏ ribellarsi al potere ere dei re; ❏ inseguire le ricchezze hezze materiali in vita. D. Pensare di poter sorridere orridere di fronte a una vicenda tanto seria sarebbe, per l’autore, una dimostrazione di: ❏ intelligenza; ❏ nobiltà d’animo; ❏ insensibilità. 14
Esplorando il testo
italiano
Esercitiamo il lessico. Sostituisci le seguenti espressioni contenute nel brano con altre simili (aiutati rileggendo il significato delle parole più difficili nelle note). Es.: Stavolta non son qui per farvi ridere. Le mie intenzioni, questa volta, sono serie. a. Stiamo per presentarvi eventi dall’aspetto grave e austero. ...................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................
b. Chi fra voi è aperto alla compassione potrà, se crede, farsi scappare una lacrima.
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c. Io m’impegno a ripagarlo del suo scellino nel breve giro di due ore: con tanto d’interessi.
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d. Soltanto chi è qui venuto a sentire una commedia giocosa e sboccata, o un clangor d’armature, potrà dirsi deluso.
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e. Siete capaci di andare a nozze con facce da funerale.
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ello d a i alig e v a L tor
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ha k e s p e a r
e
Il dramma
I di S e nrico VII E a m esentazion m r a p p a r i Il dr d in un tipo tele c o n s’inserisce Già Aristo
nti iù importa . p a e im m s r is fo h c e ramnti e una dell iscono “d g m teatrale a a o c i g a g a m n itto. dram di a i perso a un confl r m e m n a e r siderava il g d I tre gran a l . n e lo e N o c . c s a e c s in ti oe del V dipo fronto dell’arte p il loro con atro greco ea) ed Euripide (E è te l io e c d , ” o p te n d ello svilup forza emo ocle ( M e maticame n f a o e ll c S a d is ), r i e e n s o s’in oetic le. I Persia Il dramma o valore p nto radica Eschilo ( im e s i, m c is a e v lt r o a g n i d fi in a pa s atrali ce un r tragediogr tudini e le na opere te a il dramma subis ie e u c q s in in le o to r a re), mise il significa tà modern tte in scen e e e n m o I n ), . ti 1 te s 0 n e 6 a -1 prio d tiva trascin con l’Amleto (1600 gere il pro g le i d , e e r c a incapa S ha k e s p e m o d e r n o, o m o ’u ll e sioni d za. ria esisten della prop
15
Prima settimana
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta Rifl ettiamo sull’ultima frase del Prologo del dramma shakespeariano: “Poi, in un istante, osservate come fan presto i potenti a cadere in disgrazia: e se la voglia di ridere a quel punto vi assale, allora siete capaci di andare a nozze con facce da funerale”. Che ne dici di raccontare di quella volta in cui, sebbene di fronte a una situazione complicata, capitata a un tuo conoscente, non sei riuscito a trattenerti dal ridere? Potresti intitolare il racconto così:
Ma insomma, non facciamone… un dramma! ..................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... 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è
LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
italiano
❱❱ L’attributo e l’apposizione ❰❰
1. Alcune delle parole sottolineate sono attributi. Individuale e cerchiale di rosso. Quando avevo dieci anni, mio padre cedette alle mie insistenti richieste per avere un cagnolino e mi portò a prenderlo. Insieme ci spingemmo con l’auto nella campagna del Michigan, fino alla fattoria gestita da una rude donna e dalla sua anziana madre. La fattoria disponeva di un prodotto unico: cani. Cani di ogni immaginabile taglia e forma, età e temperamento. Avevano solo due cose in comune, ognuno era un bastardino di oscura e indistinta discendenza e ognuno era in attesa di una piccola casa che lo accogliesse. “Su, fa con calma, figliolo”, disse papà. “La tua scelta di oggi ti accompagnerà per molti anni”. John Grogan, Io e Marley
2. Completa le frasi con le apposizioni e gli attributi riportati di seguito. apposizioni: come responsabile, imperatore, amico, capoluogo, cantante attributi: mio, straordinaria, francese, campano, grande a. Napoli, ...................................... ...................................... , è una città ricca di monumenti. b. Anna, ...................................... ...................................... , si esibisce spesso in spettacoli e concerti. c. Giorgio, il ..................................... migliore .................................... , trascorre tutta la giornata giocando con i videogiochi. d. Quel tale, ...................................... di un ...................................... ufficio, è un fallimento totale. e. Napoleone, ...................................... del popolo ...................................... , dominò su quasi tutta l’Europa. 3. Cerchia tutti gli attributi. a. Siamo molto felici di avervi da noi come ospiti per qualche tempo. b. Inventiamo qualcosa da fare, la giornata è lunga e noiosa. c. Il tempo è incerto, conviene uscire con l’ombrello. d. La partita di calcio è stata avvincente. e. Marcello è molto atletico, ma Antonio corre più veloce. 4. Unisci i nomi della colonna di sinistra con le apposizioni della colonna di destra. a. b. c. d. e. f.
Francesco Totti Federica Pellegrini Brad Pitt Fernando Alonso Laura Pausini Aldo, Giovanni e Giacomo
1. 2. 3. 4. 5. 6.
pilota di F1 cabarettisti divertenti cantante italiana calciatore della Roma attore hollywoodiano campionessa di nuoto
5. Scrivi due frasi in cui sia contenuto un attributo e due frasi in cui sia contenuta un’apposizione. a.
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b.
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c.
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d.
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Prima settimana
Pronti, per il ritorno... VIA!
Completa il cruciverba. La colonna colorata ti darà il titolo di una celebre tragedia di Shakespeare. 1 2 3 4
1. 2. 3. 4. 5. 6.
5 6
La città dove nacque Shakespeare. Il sanguinario re inglese del dramma shakespeariano. Il monaco che diede avvio alla Riforma protestante. Il numero delle mogli di Enrico VIII. La capitale del Regno Unito. Il castello dove vive la famiglia reale inglese.
Ecco tre luoghi di Londra da non perdere! Leggi i brani e sottolinea le apposizioni.
Il Tower Bridge, un ponte mobile di Londra situato sul Tamigi, il fiume che attraversa la capitale, venne costruito tra il 1886 e il 1894. Originariamente nel Tower Bridge venivano rinchiusi e giustiziati i prigionieri.
L’abbazia di Westminster (Westminster Abbey), sede delle incoronazioni dei sovrani d’Inghilterra, è uno dei più importanti luoghi di culto anglicani di Londra. L’abbazia si trova a ovest del palazzo di Westminster, sede del Parlamento.
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Buckingham Palace, residenza ufficiale del sovrano del Regno Unito, e luogo in cui si svolgono numerose cerimonie pubbliche (dai ricevimenti dei reali alle visite dei vari capi di Stato) è anche una notevole attrazione turistica (famoso in tutto il mondo è il cambio della Guardia).
Cerchia nel riquadro i nomi di 10 famosi personaggi shakespeariani. Le lettere rimanenti ti daranno il titolo di una commedia del famoso drammaturgo inglese.
M S O N D U A E A G
A N T O N I O D E I
C L E O P A T R A U
B O L C E S A R E L
E G L O I N N I S I
T R O M E O O M T E
H A M L E T O E A T
E N R I C O T Z T T
R E L E A R T Z E A
Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da. Saluti da Il nostro viaggio alla scoperta del Regno Unito finisce qui, ma l’avventura continua. La prossima
Saluti da...
settimana sarà la volta della Spagna! Prima di partire, però, non dimenticare di spedire una cartolina al tuo migliore amico o alla tua migliore amica…
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Seconda settimana 4
Destinazione
1
Spagna
8
7 5
3
Io so dove un tesoro mi aspetta, argento e oro nelle montagne della Spagna, devo ritornarci ancora, prendimi con te, carovana spagnola, so benissimo che puoi.
6
2
Jim Morrison, Spanish Caravan
La bandiera spagnola, secondo quanto sancito dalla Costituzione del 1978, è divisa in tre bande orizzontali: rosso, giallo e rosso, con la parte gialla di dimensione doppia rispetto alle parti rosse. Lo stemma (obbligatorio nelle bandiere e nelle insegne di Stato e di guerra, e opzionale in quelle civili) è costituito da uno scudo in sei parti nelle quali vengono ripercorsi oltre mille anni di storia della Spagna.
Forma di governo: monarchia parlamentare Capitale: Madrid (ab. 3.165.200 circa) Superficie: 505.957 km2 Popolazione: 46.507.000 ab. circa, per una densità di 92 ab./km2 Clima: a nord è prevalente un clima di tipo oceanico, abbastanza piovoso e umido, per la vicinanza dell’Atlantico; nell’area sud orientale il clima è secco e poco piovoso, tipico della steppa; nella fascia costiera meridionale il clima è di tipo mediterraneo, con estati calde e inverni miti 1a
tappa
Vigo
Valladolid Saragozza Madrid
El Toboso Siviglia
Cordoba
Malaga
3a
tappa
El Toboso
20
Valencia
Murcia
tappa Toledo
Cuenca
Toledo
Cuenca 2a
Bilbao
Barcellona
Luce del sole abbagliante, profondo cielo blu, natura aspra e intensa… il nostro viaggio continua in una terra meravigliosa, la Spagna, la cui incredibile storia è scritta sulle pietre e nei nomi delle sue città incantate. Arabia, Africa, mondo latino si fondono ed emergono attraverso la natura esplosiva del grande popolo spagnolo. Alcune città, come Toledo e Cordoba, e la splendida dimora araba dell’Alhambra a Granada sembrano uscite direttamente dalla penna dei favolisti orientali. Barcellona, vivacissima e ricca di colori, sorprende per la sua modernità ed efficienza. Madrid, la capitale, disciplinata e austera di giorno, frenetica e movimentata di notte, conserva tesori d’arte di valore inestimabile. Con i suoi circa 4000 km di costa, la Spagna offre paesaggi inaspettati, molto diversi tra loro: il vasto altopiano della Meseta, semiarido e per lunghi tratti spopolato, si contrappone alle catene montuose settentrionali della Cordigliera e dei Pirenei, mentre a sud le Sierre lasciano poco spazio alle aree pianeggianti affacciate sul Mediterraneo.
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Una città a precipizio Partiremo da Cuenca, una città sospesa sul baratro, per visitare la regione de LLa Mancha, un territorio silenzioso e spopolato nel cuore della Spagna. Circondat dati da un paesaggio brullo e solitario, tra mulini a vento e vigneti, ripercorreremo le stra strade battute da un celebre cavaliere spagnolo, uno dei più grandi personaggi della letteratura mondiale, don Chisciotte.
2a
storia
tappa ...storie che trovi
A Toledo, seguendo un picaro
Durante la seconda tappa del nostro tour, seguendo le tracce di un picaro c , raggiungeremo la monumentale città di Toledo. Un celebre dipinto pint di Jusepe de Ribera ci aiuterà a comprendere la Spagna del XVII secolo sec colo con tutte le sue contraddizioni.
italiano
3a
tappa
Ti racconto un viaggio I sogno di uno strampalato Il ccavaliere Il nostro viaggio si concluderà a El Toboso, città natale di Dulcinea, la donna amata da don Chisciotte, che questa volta, accompagnato dal suo fedele scudiero, se la dovrà vedere nientemeno che con dei pericolosissimi… mulini a vento!
21
Seconda settimana
geografia
Cuenca 2
tappa Una città a precipizio 1a
Paese che vai...
Il nostro viaggio comincia dalla città di Cuenca, senza dubbio uno dei centri più spettacolari della regione del La Mancha. La città è letteralmente aggrappata alla roccia ed è circondata, a valle, dalle gole dei fiumi Huécar e Júcar. Attraversato uno dei tanti ponti sospesi sui precipizi, arrampichiamoci lungo le stradine intricate del centro antico che si aprono, improvvisamente, su scenari mozzafiato. La città, sospesa sulla roccia, soprattutto al tramonto, sembra essere sospesa anche nel tempo. Puoi avere questa percezione recandoti al museo d’arte contemporanea, il Museo de Arte Abstracto, che espone opere di artisti contemporanei ed è stato realizzato all’interno delle cosiddette casas colgadas (case sospese), due abitazioni del XV secolo con balconi a strapiombo nel vuoto! La vista è meravigliosa e impressionante allo stesso tempo, e si rischiano le vertigini.
Una U Acqua na grotta e vento: leggendaria due magnifici artisti! gli arè possibile Augusto, neldiquale palazzo , unalparco fase dei lavori una Encantada Ciudad durante sorge La Cuencaa Roma, Palatino sul Colleda 2007,distanza A breve Nel dei riportato ha corso , scolpite nel di telecamera calcare dotata sonda di Unarocce di enormi naturale. si tratta in una cavità particolari: imbattuti si sono molto cheologisculture vedere e reca si cammina, decorata è stupefacente: completamente Il risultato una grotta e delleèacque. vento infatti, delcavità, erosiva La incredibili. dalla forza alcune immagini millenni quale, giganti nella misteriosi grotta la propri e veri Lupercale, dei mitico svariate, del tratta forme si dalle massi probabilità tra Con tutta incantato, Augusto. di mondo in un i simboli come tempo. la lupa accolse Romolo e Remo salvati dalle acque del Tevere. leggenda, catila dal secondo pietrifi
Vero o falso?
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VV . ra za ez nu gh pia lun sta r va pe a no un lia in troevaita VV fium ca si enrzo il te Il TecitvetàredièCu A La fini.dall’antichità. emefium no du to no es ro qu or o sc ut ca av en re Cu . lo. mp mbcore V V haitàsedi osresim i alnoXVvese Il Teprve alesentdi B In l me o ris l vutaotne ra ne leb e ce es a sp niv so ve se re ca ve no Te VV daas also lgaat codic sas de festa La ca C Le cque la città di Roma. na te le. en ra am tu ric na o sto rc ve pa do un l’aareèa cantèad Enina d er Tib l vento e Ciulada L’Iso D La olpite dall’erosione de sc e cc ro ti V en es pr no E Nel parco so dell’acqua.
F F F F F
Mulini a vento e cielo terso La regione de La Mancha, posta al centro della Spagna, accoglie il visitatore con un paesaggio caratterizzato da ampie distese pianeggianti e semiaride. Percorriamola a cavallo, come don Chisciotte, il famoso personaggio creato dalla penna di Cervantes. Il territorio, sebbene ostile, è stato abitato da sempre da contadini e pastori che, a prezzo di immensi sacrifici, ne hanno saputo sfruttare le risorse. Le popolazioni locali fondarono, anticamente, villaggi agricoli in aree quasi desertiche. L’area, oggi, si caratterizza per l’eccellente produzione vinicola, l’agricoltura e la pastorizia. Città come Cuenca, Sigüenza e Toledo si innalzano come delle vere e proprie cattedrali al di sopra di aree desolate, colline brulle e speroni di roccia. Per il suo clima arido, la regione alterna giornate torride e assolate, soprattutto d’estate, a notti fredde e pungenti, dovute al brusco calo notturno della temperatura. Il cielo, terso di giorno, grazie alla scarsa presenza di abitazioni, si anima di notte delle innumerevoli luci di stelle e costellazioni. L’area pianeggiante si alterna alle colline, dietro le quali spuntano piccoli e incantevoli borghi. A caratterizzare questo paesaggio, spopolato e malinconico, è la presenza dei bianchissimi mulini a vento.
domande. le frasi. Completaalle Rispondi .................................... .................................... ...... .................................... Rea Silviadea La Mancha? A clima prevalente Qual è ilcostrinse a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. neonati .................................... ..................................... ordinò che i due.................................... B Amulio .................................... .................................... .................................... .................................... ........ .................................... furono trovati gemelli due sono C economiche dell’area? risorse le principali b. IQuali .................................. .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... giorno E centri urbani del territorio? principaliFaustolo sonoili pastore Quali c. Un ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................. ..................................... .................................... ....................................
d. A quale personaggio della letteratura è legata La Mancha? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
e. Qual è la presenza più caratteristica del paesaggio? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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storia
Seconda settimana
Toledo 2
tappa A Toledo, seguendo un picaro
...storie che trovi
2a
La seconda tappa del nostro viaggio è Toledo, uno dei centri più importanti della Mancha. In questa favolosa città è ambientato Lazarillo de Tormes (1554), celebre romanzo spagnolo anonimo, nel quale si narrano le vicende di Lazarillo, un ragazzo umile e sfortunato, un picaro, come si diceva allora, che attraverso mille espedienti cerca di contrastare il suo tragico destino di povertà, sullo sfondo di una Spagna spietata e violenta. Il romanzo alterna momenti di pura comicità a episodi di commovente ingenuità, fino alla svolta positiva che cambia la vita del protagonista. Sulle orme di Lazarillo entriamo a Toledo. Il centro storico conserva intatti il fascino e la ricchezza degli antichi palazzi nobiliari spagnoli. “Capitai in questa illustre città di Toledo – racconta Lazarillo – e dopo esser passato per le piazze dove si vendeva pane, arrivai fino alla cattedrale”. Ai tempi di Lazarillo, Toledo era uno dei centri religiosi e politici più importanti della Spagna. La città, araba fino alle soglie del XVI secolo, conserva monumenti straordinari, come la fortezza dell’Alcazar, l’imponente cattedrale risalente al XIII secolo e numerose gallerie d’arte.
Jusepe de Ribera, Il mendicante (1642)
Un quadro per un’epoca In Spagna, i secoli XVI e XVII furono segnati dal crescente impoverimento degli strati sociali più bassi della popolazione. Un quadro sorprendente, eseguito dal pittore spagnolo Jusepe de Ribera nel 1642, ritrae un giovanissimo mendicante che si rivolge all’osservatore con un sorriso ingenuo. Nella mano sinistra stringe un foglio sul quale è scritto, in latino, Da mihi elimosinam propter amorem dei (Fammi l’elemosina, per amor di Dio). Come un fotoreporter del XVII secolo, Ribera riproduce la situazione spaventosa di decine di migliaia di poveri, detti picaros, ridotti all’elemosina dalla miseria. La veste lacera e sporca del ragazzo, i suoi piedi nudi, la sua misera sacca sono il ritratto impietoso e reale di una diffusissima povertà.
domande. le frasi. Completaalle Rispondi a .................................... Rea Silviamonumenti costrinse A di Toledo? .................................... .................................... ...... i più importanti Quali sono a. Amulio .................................... .................................... .. neonati .................................... B Amulio ordinò che i due.................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... ........ .................................... C I due gemelli furono trovati .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... D La lupa con i due gemelli si rifugiò .................................... .................................... .................................. di Jusepe de Ribera? .................................... .................................... ...... quadro .................................... delFaustolo è il soggetto b. il pastore Un giorno E Qual ....... .................................... .................................. .................................... ..................................... .................................... realtà in due gemelli erano .................................... .................................... F I.................................... .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
c. Chi erano i cosiddetti “picari”?
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Tra favolose ricchezze e terribili miserie In Spagna e nei suoi domini, il XVII secolo fu segnato da un’acuta crisi sociale ed economica, che ebbe conseguenze tremende per le popolazioni. Tra le cause principali vi fu il protrarsi di lunghissime guerre (la Guerra dei Trent’anni), con conseguenti carestie ed epidemie, che produssero, soprattutto nella penisola iberica e in Italia, un notevole calo demografico. In seguito alle devastazioni dovute agli eventi bellici, inoltre, i prezzi dei prodotti agricoli salirono alle stelle, e con essi le tasse che opprimevano i più bisognosi. In Spagna, in particolare, le risorse provenienti dal continente americano non vennero utilizzate per creare o sostenere attività mercantili e produttive. L’oro dell’America, infatti, si concentrò nelle mani della nobiltà e del clero. Il risultato fu una società profondamente divisa e segnata da forti diseguaglianze. Da un lato il re, l’aristocrazia e la Chiesa, che controllavano le ricchezze del Paese; dall’altro i contadini che, spinti dalla fame, finivano per ingrossare le fila dei più poveri. In conseguenza di ciò, scoppiarono numerose rivolte sia dentro che fuori i confini della Spagna. A Milano, Ducato spagnolo, nel 1628 la popolazione affamata insorse e assaltò i forni. Questa vicenda drammatica è stata magistralmente raccontata da Manzoni in un famoso episodio dei Promessi Sposi; a Napoli, Viceregno spagnolo, invece, nel 1647, i popolani guidati da Masaniello assaltarono i palazzi nobiliari e le sedi del potere, dando vita a una vera e propria rivolta.
domande. le frasi. Completaalle Rispondi .................................... .................................... .................................... Silvia adella A nel XVII secolo?...... che colpì la Spagna crisi sociale ed economica principale la causaRea Quale fucostrinse a. Amulio .. .................................... .................................... neonati .................................... B Amulio ordinò che i due.................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... C I due gemelli furono trovati .................................... .................................... .................................... ........ ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... si rifugiò .................................... .................................... .................................. lupa con i due gemelli D La dal continente americano? le risorse provenienti in Spagna utilizzate vennero b. .................................... ...... .................................... .................................... Faustolo il pastore Un giorno E Come ....... .................................... .................................. .................................... ..................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................... .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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Seconda settimana
italiano
El Toboso 2
tappa Il sogno di uno strampalato cavaliere 3a
Ti racconto un viaggio
Ultima tappa del nostro viaggio spagnolo è El Toboso, piccolo paese nel cuore de La Mancha caratterizzato da minute case imbiancate a calce. El Toboso è passato alla storia come il paese natio di Dulcinea, la fantomatica damigella amata da Don Chisciotte, alla quale il cavaliere dedicò le sue imprese (si trattava, in realtà, di una rozza contadina del posto, come ci informa nel romanzo lo stesso Cervantes). Una casa museo con arredi del XVII secolo ricorda la damigella, mentre un piccolo museo dedicato a Cervantes conserva alcune preziose edizioni del Don Chisciotte. Ma chi era in realtà questo personaggio? Dopo aver a lungo fantasticato su letture, ormai dimenticate e polverose, di nobili cavalieri, draghi e damigelle da salvare, Quijana, un gentiluomo cinquantenne della regione de La Mancha, decide di diventare un cavaliere errante e di partire in cerca di avventure. La sua missione sarà difendere gli indifesi e combattere i prepotenti. Completamente rapito dai racconti che ha letto, si procura una vecchia ferraglia per armatura, chiama con il nome di Ronzinante il suo malandato cavallo e assume per sé il nuovo nome di don Chisciotte de La Mancha. Ad assisterlo, a dorso di un asino, ci sarà Sancho Panza, contadino zuccone, nominato dal cavaliere suo fedele scudiero. Seguiamoli in una delle loro leggendarie imprese contro dei terribili… mulini a vento! In quel mentre scoprirono trenta o quaranta mulini a vento che si trovavano in quella campagna, e non appena don Chisciotte li vide, disse al suo scudiero: “La fortuna guida le nostre cose meglio di quel che potremmo desiderare; perché, guarda lì, amico Sancho Panza, dove si scorgono trenta, o poco più, smisurati giganti con i quali mi propongo di venire a battaglia e di ucciderli tutti, in modo che con le loro spoglie cominceremo ad arricchirci, ché questa è buona guerra, ed è rendere un gran servigio a Dio togliere questa mala semenza dalla faccia della Terra1. “Che giganti?” domandò Sancho Panza. “Quelli che vedi lì – rispose il suo padrone – dalle lunghe braccia, ché alcuni possono averle quasi di due leghe”2. “Badi la signoria vostra – replicò Sancho – che quelli che si vedono là non sono giganti, ma mulini a vento, e ciò che in essi sembrano braccia sono le pale che, girate dal vento, fanno andare la pietra del mulino”. “È chiaro – disse don Chisciotte – che non te ne intendi di avventure; quelli sono giganti e, se hai paura, togliti da qui e mettiti a pregare, mentre io combatterò con essi un’aspra e impari battaglia”. E, così dicendo, diede di sprone al suo cavallo Ronzinante, senza badare a quello che il suo scudiero Sancho gli gridava per avvertirlo che, senza alcun dubbio, erano mulini a vento e non giganti quelli che andava ad attaccare. Ma egli era talmente convinto che si trattasse di giganti da non udire le grida del suo scudiero, né accorgersi, sebbene fosse già molto vicino, di quello che erano; anzi andava gridando a gran voce: “Non fuggite, gente codarda e vile, ché è un cavaliere solo ad attaccarvi”. Nel frattempo si alzò un po’ di vento, e le grandi pale cominciarono a muoversi; don Chisciotte, visto ciò, disse: “Anche se moveste più braccia del gigante Briareo3, me la pagherete”. E, così dicendo, raccomandan-
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1 con le loro spoglie… faccia della Terra: con la loro morte ci arricchiremo, poiché questa battaglia è giusta e Dio ci ringrazierà per aver eliminato queste creature infernali dalla Terra.
2 lega: unità di misura corrispondente a cinque chilometri circa. 3 Briareo: mostro mitologico dalle cento braccia, nato da Urano e Gea.
dosi ardentemente alla sua dama Dulcinea, chiedendole che lo soccorresse in tale frangente, ben coperto dalla rotella, con la lancia in resta4, lanciò Ronzinante a gran galoppo e assalì il primo mulino che gli stava davanti; ma, avendo egli dato un colpo di lancia alla pala, il vento la fece girare con tanta violenza che ridusse in pezzi la lancia, portandosi via dietro cavallo e cavaliere, il quale rotolò molto malconcio per terra. Sancho Panza accorse a dargli aiuto, con l’asino a tutta carriera e, quando lo raggiunse, trovò che non si poteva muovere, tale era stato il colpo che aveva dato con Ronzinante. “In nome di Dio!” disse Sancho. “Non l’avevo detto io alla signoria vostra che stesse bene attento a quel che faceva, perché non erano se non mulini a vento, e solo chi ne aveva altri in testa non poteva non accorgersene?” “Sta’ zitto, amico Sancho – rispose don Chisciotte – ché le cose della guerra, più di ogni altra, sono soggette a continui mutamenti; tanto più che io penso, ed è certamente così, che quel mago Frestone5, il quale mi ha rubato la stanza e i libri, ha cambiato questi giganti in mulini per togliermi la gloria di vincerli, tale è l’inimicizia che nutre per me; ma, alla resa dei conti, le sue male arti avranno poco valore di fronte alla bontà della mia spada”. “Così voglia Iddio, che tutto può” rispose Sancho Panza. E quando lo ebbe aiutato ad alzarsi, don Chisciotte rimontò su Ronzinante che era mezzo spallato6. Così, parlando della passata avventura, continuarono ad andare in direzione di Puerto Lapice, perché don Chisciotte diceva che lì non era possibile che non si dovessero incontrare molte e varie avventure… Miguel de Cervantes, Il fantastico cavaliere don Chisciotte de La Mancha 4 con la lancia in resta: partendo all’attacco con tutte le proprie forze (nelle antiche armature da cavaliere, la resta era un uncino applicato sulla parte destra della corazza, usato per appoggiarvi il calcio della lancia durante il combattimento).
5 mago Frestone: nelle fantasie di don Chisciotte, questo mago, anch’egli innamorato di Dulcinea, ostacola il suo cammino con inganni e magie. 6 spallato: fiaccato, sfiancato (si dice di animale da sella o da lavoro).
Il personaggio e l’autore Don Chisciotte, straordinario e folle personaggio creato da Cervantes, rappresenta, in realtà, il bisogno
della riscoperta della fantasia e del sogno nella vita di tutti i giorni. Si tratta di un autentico sognatore, forse un po’ infantile, ma è proprio questo suo aspetto che lo ha reso caro a milioni di lettori in tutto il mondo. Anche Cervantes (1547-1616) ebbe una vita avventurosa. Fuggito in Italia da giovane perché perseguitato dalla giustizia spagnola, combatté contro i Turchi a Lepanto nel 1571; in seguito fu fatto prigioniero e venduto come schiavo ad Algeri. Dopo cinque anni e quattro tentativi di fuga falliti, venne liberato e tornò in Spagna. Qui, tra mille difficoltà economiche e giudiziarie, si dedicò alla letteratura pubblicando tra il 1605 e il 1615 il suo capolavoro.
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Seconda settimana
italiano
3
a
tappa
Esplorando il testo Rispondi alle domande.
a. Cosa crede di vedere don Chisciotte al posto dei mulini a vento? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Qual è la reazione di Sancho Panza?
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c. Don Chisciotte sfida i mulini e dichiara di non temere nemmeno Briareo. Chi era costui?
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d. Qual è la rovinosa conseguenza del gesto di don Chisciotte?
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e. Il cavaliere incolpa qualcuno del suo mancato successo. A chi si riferisce?
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Rifletti su… a. Perché Don Chisciotte vede cose che non corrispondono alla realtà? ❏ Perché è completamente folle. ❏ Perché la vita, così come gli appare, è priva di emozioni, e per questo motivo si rifugia nella fantasia. B. Don Chisciotte considera come reale ciò che in effetti è il prodotto della sua fantasia. La lettura dei romanzi cavallereschi ha avuto in questo un grande peso. Quali sono, invece, le letture che hanno stimolato maggiormente la tua fantasia? Indicane almeno una e descrivi brevemente la trama e l’argomento. ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................
28
Esplorando il testo
italiano
Esercitiamo il lessico. a. L’esclamazione di don Chisciotte “La fortuna guida le nostre cose” è un’espressione di: ❏ ottimismo; ❏ speranza. b. Don Chisciotte manifesta il suo disprezzo per i “giganti” con l’espressione “mala semenza”, usata per indicare: ❏ ogni cosa inutile e ingombrante; ❏ tutto ciò che nasce dal male e va combattuto. c. L’affermazione di Sancho Panza “Badi la signoria vostra che quelli che vede sono mulini a vento” suona come: ❏ un avvertimento contro il pericolo; ❏ una minaccia rivolta a don Chisciotte. d. Cosa significa l’espressione “aspra e impari battaglia”? ❏ Don Chisciotte prevede che lo scontro sarà duro perché dovrà battersi da solo contro “quaranta giganti”. ❏ Don Chisciotte crede di poter sconfiggere facilmente i suoi “nemici”. e. Sancho Panza soccorre il cavaliere dicendo che “… non erano se non mulini a vento, e solo chi ne aveva altri in testa non poteva non accorgersene”. Con questa espressione Sancho rimprovera don Chisciotte: ❏ sottolineando il suo stato di follia; ❏ per aver tentato l’impresa da solo. f. Trova dei sinonimi per ciascuno dei seguenti termini contenuti nel brano. ❏ smisurato .................................................................... ❏ codardo .................................................................... ❏ aspro .................................................................... ❏ malconcio ....................................................................
ello d a i alig v re a L
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Il romanzo
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Seconda settimana
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta Scrivi un breve testo raccontando una divertente avventura che abbia come protagonisti Don Chisciotte e il fedele Sancho Panza, alle prese con un terribile (ma inesistente!) drago. Di cosa si tratta in realtà? Di un campanile? Dello sperone di una roccia? In che modo lo scudiero cerca di dissuadere il valoroso cavaliere? Come va a finire questa volta?
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è
LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
italiano
❱❱ Il soggetto e il predicato ❰❰
1. Sottolinea i soggetti. a. Don Chisciotte e Sancho Panza attraversavano La Mancha in cerca di avventure. b. Cervantes scrisse il suo capolavoro agli inizi del XVII secolo. c. Il romanzo è un genere letterario molto diffuso. d. Dulcinea era la donna amata da don Chisciotte. e. Ronzinante fu il nome scelto da don Chisciotte per il suo cavallo. 2. Indica nello spazio tra parentesi il soggetto o i soggetti sottintesi. es.: Comprai tutto ciò che mi occorreva. (io) a. Dissero che sarebbero tornati presto. (............................... ) b. Fa freddo, è meglio se indossiamo dei maglioni. (............................... ) c. Verrete con noi domani? (............................... ) d. Marco non risponde al telefono. Da un po’ di tempo si è isolato. (............................... ) e. Non andrai in nessun posto! (............................... ) 3. Sottolinea in rosso il predicato verbale e in blu quello nominale. a. Lucia è felice dell’invito e verrà al cinema con noi oggi pomeriggio. b. La gara di nuoto inizierà alle 17.30: siamo tutti molto emozionati. c. Le rose che hai comprato sono splendide. d. Il giro d’Italia è appena cominciato. La prima tappa è davvero lunga. e. Non ho voglia di uscire, sono molto stanco. 4. Sottolinea tutti i predicati presenti nel brano e inseriscili opportunamente nella tabella. Il vecchio era magro e scarno e aveva rughe profonde alla nuca. Sulle guance aveva le chiazze dei riflessi del sole sul mare tropicale. Le chiazze scendevano lungo i due lati del viso e le mani avevano cicatrici profonde che gli erano venute trattenendo con le lenze i pesci pesanti. Ma nessuna di queste cicatrici era fresca. Erano tutte antiche come erosioni di un deserto senza pesci. Tutto in lui era vecchio, tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti. Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare Predicato verbale
Predicato nominale
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Seconda settimana
Pronti, per il ritorno... VIA! Risolvi il cruciverba.
3 1
1 4 2
2
3
Orizzontali 1. Assieme alla produzione vinicola e alla pastorizia, costituisce una delle principali attività de La Mancha. 2. Il paesaggio de La Mancha è caratterizzato da ampie distese pianeggianti e… 3. Furono numerose quelle che scoppiarono durante il Seicento dentro e fuori i confini della Spagna.
Verticali 1. Tra due rossi nella bandiera spagnola. 2. Don Chisciotte combatte contro quelli a vento. 3. Quella dei Trent’anni causò carestie e pestilenze. 4. Don Chisciotte parte all’attacco dei mulini con la lancia in…
Componi degli acrostici con i nomi di questi due straordinari personaggi usciti dalla penna di Cervantes.
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D
F
U
R
L
E
C
S
I
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O
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A
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Risolvi il rebus. Come don Chisciotte. AB
SI
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Soluzione (9, 10, 6): ......................................................................................................................................................................
Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da. Saluti da Si conclude la seconda tappa del nostro fantasmagorico viaggio alla scoperta dell’Europa. Prima di
Saluti da...
ripartire visitiamo la capitale della Spagna, Madrid, e in particolare il Museo del Prado. Tra i tanti capolavori, il Museo conserva opere importantissime di El Greco, uno straordinario pittore contemporaneo di Cervantes. Invia ai tuoi amici una cartolina che ritrae una delle sue opere conservate nel Museo. Ehi, ma non ti sembra di vedere uno dei protagonisti del nostro viaggio spagnolo?!
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Terza settimana 4
Destinazione
1
Francia
8
7 5
3
Sotto il cielo di Parigi una canzone prende il volo È nata oggi nel cuore di un ragazzo Sotto il cielo di Parigi camminano degli innamorati La loro felicità si costruisce su un’aria fatta per loro
6
2
Édith Piaf, Sous le ciel de Paris
La bandiera francese è composta da tre bande verticali di pari dimensioni ed è nata, durante la Rivoluzione francese, dall’unione dei colori del re (bianco) e della città di Parigi (blu e rosso). Lilla
Forma di governo: repubblica semipresidenziale Capitale: Parigi (ab. 2.274.800 circa) Superficie: 675.419 km2 Popolazione: 66.400.000 ab. circa, per una densità di 102 ab./km2 Clima: di tipo oceanico, freddo e umido sulla costa atlantica e nell’area interna settentrionale, mediterraneo sulle coste meridionali 1a
Parigi
2a
Lione Bordeaux Grenoble
Tolosa
tappa Parigi
Strasburgo
Nantes
tappa
Versailles
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Versailles
3a
tappa Tolone
Nizza Marsiglia Tolone
Terra verde e rigogliosa, la Francia colpisce per la gentilezza dei suoi paesaggi. Con l’Atlantico che la sovrasta e il Mediterraneo che le bagna i piedi, questa “splendida dama” non sembra avvertire il passare del tempo. Sempre giovane e vitale, questa grande nazione ha guidato per mano i popoli moderni, rappresentando per essi un faro di cultura e civiltà. Il pensiero libero dell’Illuminismo e gli sconvolgimenti della Rivoluzione francese hanno segnato la storia degli ultimi due secoli. Da questi eventi sono nati i moderni Stati democratici con le loro leggi e Costituzioni. La Francia, oggi, è una nazione avanzata, all’avanguardia in tutti i settori. La sua capitale, Parigi, è una tappa obbligatoria per chi voglia comprendere l’arte e la cultura europea contemporanee.
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Una giungla nel nord della Francia Durante la prima trappa visiteremo l’Alta Normandia, dove la Senna sfocia nel CCanale de La Manica. Poi, spostandoci verso sud, in direzione di Parigi, raggiungeremo ger Versailles. La sua Reggia sbalordisce per dimensioni e magnificenza: 700 stanze e oltre 2500 finestre possono appena dare un’idea della sua grandezza. Avventurandoci in questo meraviglioso palazzo, scopriremo le storie di alcuni personaggi che lo hanno abitato.
2a
storia
tappa ...storie che trovi
A Parigi qualcosa è cambiato
Giunti a Parigi, ci dirigeremo a Piazza della Bastiglia, per ricordare G un u evento, la Rivoluzione francese, che ha cambiato il volto dell’Europa. Fumo di barricate e scintillio terrificante della lama della ghigliottina, anche le vicende di un generale divenuto imperatore: sono queste le storie maa anc nelle quali ci imbatteremo.
italiano
3a
tappa
Ti racconto un viaggio LL’imperatore deve morire Il no nostro viaggio si concluderà a Tolone, città del sud della Francia, Fr sulle tracce di un uomo del XX secolo che è andato indietro nel tempo per cambiare il corso della storia. Sarà riuscito nel suo intento?
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Versailles
Terza settimana
geografia 2
tappa Una giungla nel nord 1a
Paese che vai...
della Francia
Il nostro viaggio in Francia parte da nord, dall’Alta Normandia, dove la Senna incontra il mare, sfociando nel Canale de La Manica. Il contatto tra le acque dolci del fiume e il riflusso della corrente marina salata de La Manica crea un ambiente naturale salmastro ricchissimo di vita. Nei pressi della cittadina di Oissel visitiamo l’Ile aux Boeufs, un’isola lungo la Senna, vero paradiso naturale per un numero incredibile di uccelli e specie vegetali. Camminando in silenzio lungo i sentieri fluviali, tra i tanti volatili, è possibile osservare cigni, anatre, cormorani, gabbiani, martin pescatori. Il suolo umido e ricco di sostanze nutritive ha favorito la crescita di salici e frassini; le liane che pendono dagli alberi, inoltre, rendono il paesaggio davvero esotico: pochi resistono alla tentazione di aggrapparsi e imitare Tarzan, sebbene la giungla sia distante migliaia di chilometri! Con i suoi oltre 700 chilometri di lunghezza e grazie ai numerosi porti fluviali, la Senna rappresenta anche un’importantissima via di collegamento per il trasporto delle merci. Seguendo il suo percorso dirigiamoci a sud, verso la capitale, ma prima di raggiungerla facciamo una piccola deviazione.
domande. le frasi. Completaalle Rispondi Rea Silvia a .................................... .................................... .................................... ...... costrinse A la Senna? Dove sfocia a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. neonati .................................... ..................................... ordinò che i due.................................... B Amulio .................................... .................................... ........ .................................... trovati furonocittà gemelli duepressi C l’Ile aux Boeufs? .................................... .................................... si trova di quale b. INei .................................. .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno E specie vegetali e animali vivono nei pressi dell’Ile aux Boeufs? Quali c. Un ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... d. Qual è la lunghezza della Senna? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
e. Per quale motivo la Senna è importante per l’economia francese?
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700 stanze (e 2513 finestre!) Seguendo il percorso della Senna in direzione sud, verso Parigi, raggiungiamo Versailles, piccola cittadina a nord della capitale, nel cuore dell’Ile de France. Qui sorge il palazzo reale più grande del mondo, la Reggia di Versailles, voluta da Luigi XIV. I lavori per la costruzione della residenza che avrebbe sbalordito l’Europa intera cominciarono intorno alla metà del ’600. Nel 1682 il sovrano vi si trasferì con la sua corte e la grande nobiltà francese. Far vivere gli aristocratici a corte permise a Luigi XIV di tenerli costantemente sotto controllo e di evitare che ostacolassero il suo potere. Versailles divenne così il cuore della Francia, sulla quale il Re Sole (così veniva chiamato Luigi XIV) governò da monarca assoluto.
Prima di entrare nella Reggia, percorriamo alcuni sentieri dell’immenso parco (circa 800 ettari) che la circonda. Intorno a noi si estendono vasche e bacini d’acqua di dimensioni colossali, decorate da statue e da sorprendenti fontane animate da getti spettacolari. E gli interni non sono da meno: 700 stanze, 2513 finestre, oltre 5000 tra mobili e oggetti d’arte, e ancora dipinti, disegni, incisioni e sculture. Ma Versailles non fu solo un luogo di delizie, fu anche il teatro dell’inizio della Rivoluzione francese, l’evento che, alla fine del Settecento, sconvolse l’Europa intera e che, contemporaneamente, ne scrisse l’avvenire. Tutto cominciò, come vedremo tra poco, in una sala da gioco di Versailles: la Sala della pallacorda.
Vero o falso?
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Parigi
Terza settimana
storia 2
tappa A Parigi qualcosa è cambiato 2a
...storie che trovi
Lasciata Versailles, dirigiamoci a Parigi e raggiungiamo Piazza della Bastiglia, oggi uno dei luoghi più frequentati della città. In quest’area un tempo sorgeva una fortezza, emblema del potere monarchico in quanto prigione nella quale venivano rinchiusi i detenuti politici. Il 14 luglio 1789 il popolo parigino insorse, assaltò il carcere, liberò i prigionieri e s’impossessò delle armi. La Presa della Bastiglia è diventata il simbolo della Rivoluzione francese e il 14 luglio è stato proclamato festa nazionale. Ma procediamo per ordine. Sul finire del XVIII secolo la Francia si trovò ad attraversare una profondissima crisi. Il funzionamento dello Stato era paralizzato dal potere assoluto esercitato dal sovrano, mentre le risorse finanziarie erano concentrate nelle mani della nobiltà e del clero, esenti dal pagamento delle tasse, tutte a carico del resto della popolazione. La situazione divenne insostenibile in seguito ad alcune annate di carestia che ridussero milioni di contadini alla fame. Per affrontare la grave crisi, il re, Luigi XVI, si decise a convocare gli Stati generali, un’assemblea formata dai rappresentati della nobiltà, del clero e del terzo stato (il ceto sul quale gravavano le tasse). Durante la seduta inaugurale, che ebbe luogo il 5 maggio 1789 a Versailles, i contrasti furono immediatamente evidenti. Nobiltà e clero, tramite il sistema di voto per ceto (in base al quale ciascuna classe sociale aveva diritto a un voto indipendentemente dal numero dei suoi rappresentanti), cercarono di mettere in minoranza il terzo stato. I rappresentanti del terzo stato, numericamente più consistenti, chiedevano invece che venisse adottato un sistema di votazione democratico (per testa). Non ottenendo risposte dal re, essi si proclamarono unilateralmente Assemblea nazionale costituente. Successivamente, il 20 giugno 1789, riunitisi nella Sala della pallacorda, s’impegnarono (con quello che è passato alla storia come il giuramento della pallacorda) a non sciogliere l’Assemblea fino a quando Luigi XVI non avesse emanato una nuova Costituzione. Un tentativo violento da parte del sovrano di sciogliere l’Assemblea, però, scatenò la Rivoluzione che divampò, come abbiamo visto, a Parigi e si diffuse rapidamente anche nelle province. Il 26 agosto 1789 l’Assemblea approvò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, mentre un anno più tardi i Francesi ottennero una nuova Costituzione. I privilegi feudali vennero aboliti e tutti i cittadini divennero uguali di fronte alle leggi. La Presa della Bastiglia, 14 luglio 1789 Parigi era il centro di comando della Rivoluzione.
Un tennis a dir poco... rivoluzionario!
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Ma cos’era la pallacorda? Nient’altro che l’antenato del moderno tennis, al quale il re e i membri della corte giocavano spesso per svago. La sala, nel cuore della città di Versailles, ospita oggi un piccolo museo che ricorda l’evento attraverso cimeli, documenti e opere d’arte.
Verso un’Europa moderna La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 è un testo importantissimo per la nascita delle democrazie moderne. Il documento riconosce il principio di uguaglianza degli esseri umani e i loro diritti (libertà dell’individuo, di proprietà, della sicurezza personale, da ogni abuso e oppressione). Elemento fondamentale per la nascita delle moderne Costituzioni, come quella italiana, è inoltre il principio di sovranità democratica, in virtù del quale il popolo elegge i propri rappresentanti tramite libere votazioni. Altri principi rivoluzionari riconosciuti dalla Dichiarazione del 1789 sono quelli che sanciscono la separazione dei poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario), la presunzione d’innocenza di un accusato, la libertà di opinione ed espressione, la libertà di culto, il diritto di voto.
La Rivoluzione prosegue! Gli altri sovrani europei non rimasero a guardare ciò che accadeva in Francia: temendo che la Rivoluzione si diffondesse in tutto il Vecchio Continente, decisero di intervenire a favore di Luigi XVI. Nel 1792 scoppiò la guerra contro l’Austria (la regina francese Maria Antonietta era figlia dell’imperatrice d’Austria). La situazione incerta sulle sorti della Rivoluzione, tuttavia, portò all’arresto di Luigi XVI che, con l’accusa di tradimento, fu giustiziato il 21 gennaio 1793. A chiedere la condanna a morte del sovrano era stato Robespierre, che nel mesi che seguirono instaurò un regime spietato. Chiunque fosse sospettato di tramare contro la Rivoluzione veniva arrestato e conJean-Auguste-Dominique Ingres, Napoleone sul trono imperiale dannato sommariamente a morte. Fu il periodo del cosiddetto Terrore, durante il quale migliaia di persone, tra cui la stessa regina Maria Antonietta, finirono ghigliottinate sul patibolo. Anche Robespierre rimase vittima del terribile ingranaggio: accusato di tradimento, fu giustiziato nel 1794. Gli anni che seguirono videro la Francia in guerra contro l’Europa e contemporaneamente l’affermazione di un generale dell’esercito rivoluzionario: Napoleone Bonaparte. Napoleone ottenne in rapida successione una serie di strepitosi successi militari nella Campagna d’Italia (1796-1797) e, in parte, in Egitto (1798). Ambizioso e all’apice del successo, Napoleone, con un colpo di Stato, si pose con altri due consoli al comando della Francia mettendo fine alla Rivoluzione (Colpo di stato del 18 brumaio, 9 novembre 1799) e iniziando la scalata personale al potere che lo porterà a diventare, nel 1804, imperatore dei francesi.
Completa le frasi collegando opportunamente la prima colonna alla seconda. A Alla fine del XVIII secolo in Francia
1 la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
B Luigi XVI decise di
2 l’Assemblea nazionale costituente.
C Il terzo stato proclamò D Il 26 agosto 1789 l’Assemblea emanò E I privilegi dell’aristocrazia e del clero
3 furono aboliti.
Indica la risposta corretta. A. Luigi XVI fu condannato a morte in quanto: ❏ sospettato di tradimento ❏ aristocratico B. La regina Maria Antonietta era:
❏ spagnola
❏ austriaca
4 convocare gli Stati generali.
C. Robespierre inaugurò nel 1793 il periodo definito del:
5 si ebbe una grave crisi economica e sociale.
D. Napoleone ottenne successi militari in: ❏ Italia ed Egitto ❏ Inghilterra
❏ Terrore
❏ Furore
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Terza settimana
italiano 2
tappa L’imperatore deve morire 3a
Tolone
Ti racconto un viaggio
Il nostro viaggio attraverso la Francia si conclude a Tolone, splendida città della Provenza affacciata sul Mediterraneo. Qui, nel 1793, uno sconosciuto ufficiale d’artiglieria di nome Napoleone Bonaparte, grazie a una geniale manovra militare, sconfigge le truppe inglesi e spagnole che hanno occupato il porto. Il giovane Bonaparte riporta un successo straordinario che gli vale la nomina a generale. Ma, attenzione! Sulle sue tracce c’è un uomo, Pierre Saint-Menoux giunto direttamente dal futuro! Grazie all’invenzione di uno stravagante macchinario che permette di viaggiare nel tempo restando invisibili, Pierre ha vissuto straordinarie avventure tra civiltà scomparse e altre non ancora nate. Ora è a Tolone, nel mezzo della battaglia, con l’intenzione di cambiare il corso della storia… Il suo scopo è uccidere Napoleone prima che assoggetti con la forza l’intera Europa! Ma una sorpresa amara attende Pierre: è il suo stesso futuro, questa volta, a essere in pericolo! Saint-Menoux, invisibile, segue i soldati che si dirigono verso la battaglia. A destra si stende il mare, rutilante1 dei primi bagliori del sole. A pochi chilometri di distanza Pierre scorge un’intera flotta all’ancora in un porto: la rada di Tolone. Lo scontro sembra volgere rapidamente a favore dei francesi. Saint-Menoux, appassionato dallo spettacolo, dimentica lo scopo del suo viaggio. Volando tra gli uccelli spaventati e con i proiettili che gli sibilano nelle orecchie, attraversa una nuvola di fumo nero e scende piano verso la batteria2. È lì l’uomo che sta cercando. Gli artiglieri si danno da fare con ordine, inseriscono la carica di polvere, fanno rotolare la palla nella bocca del cannone, puntano il pezzo3. Li comanda un piccoletto4 dalla voce secca. Saint-Menoux lo riconosce. Il luogotenente d’artiglieria indossa una marsina blu bordata di nero, calzoni bianchi, piuttosto larghi e abbottonati lungo i fianchi, dall’anca alla caviglia. Il viaggiatore si avvicina e osserva l’uomo con appassionata curiosità. Il glorioso sole del mattino ne indora il profilo. Il personaggio lancia brevi frasi, di tanto in tanto si gratta i polsi, l’inguine, le ascelle, poi incrocia di nuovo le mani dietro la schiena. I capelli appiattiti gli ricadono sul collo, gli celano5 le orecchie. Saint-Menoux lo trova davvero piccolo, giallastro. “È proprio insignificante”, pensa. Tira un grande sospiro e si prepara all’azione. È venuto per uccidere Bonaparte. Napoleone ha assoggettato l’Europa. Le nazioni portano ancora il segno del suo dominio. Non sono stati gli uomini a sceglierlo, è lui che si è imposto a loro. Se soccombe all’inizio della sua carriera, se una pallottola vagante lo uccide durante l’assedio di Tolone, quali saranno le ripercussioni sulla storia? Da settimane SaintMenoux si pone questa domanda. Ma se, una volta ucciso Bonaparte, un altro imperatore dei francesi sorge dall’esercito o dal popolo e combatte le stesse guerre, allora sarà la prova che gli uomini non sono affatto liberi e che, al contrario, sono trascinati da una terribile fatalità su un cammino di sangue. Per agire Saint-Menoux deve tornare visibile, sparare e scomparire di nuovo. Non vuole correre alcun rischio. Deve agire al riparo. Quella fascina a quattro passi dalla sua vittima è proprio quello che ci vuole. Si nasconde lì dietro… sta per modificare il destino del mondo. Adesso! Arresta il macchinario. L’odore della polvere gli colpisce le narici. I cannoni frantumano l’aria. Pierre spara una raffica. Un artigliere si getta su Napoleone e si prende quattro pallottole. Bonaparte non si è mosso. Saint-Menoux non ha più proiettili nell’arma. Ha fallito il colpo. Ritorna invisibile. Bonaparte addita l’uomo crollato ai suoi piedi. Due cannonieri lo sollevano dolcemente e lo trasportano al riparo.
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1 rutilante: fiammeggiante. 2 batteria: i cannoni affiancati e puntati formano la “batteria” di fuoco. 3 pezzo: cannone (in gergo).
4 un piccoletto: Napoleone, notoriamente di bassa statura. 5 celano: nascondono.
Saint-Menoux stende le braccia, scivola, rasoterra, si avvicina al ferito coricato al riparo del tronco di un platano. Pierre china il suo viso invisibile su quel volto pallido. I capelli biondi, induriti dal sudore e dalla polvere, sfiorano l’erba. Un paio di baffi appena accennati mette un tocco d’oro pallido sul labbro superiore. Il ferito dev’essere sui diciotto anni. Forse a vent’anni non sarebbe stato più capace di un tale slancio d’amore. Muove un braccio, geme, senza aprire gli occhi. I suoi compagni gli tamponano le ferite con brandelli di camicia. “Povero Durdat” dice uno. “Durdat!” esclama Pierre. “Era il cognome di mia madre…”. Con i capelli corti e senza quell’ombra di baffi gli assomiglierebbe come suo fratello. Di colpo un’orribile angoscia s’impadronisce di lui. Si è ricordato di ciò che gli raccontava sua madre quando studiava le guerre della Rivoluzione e dell’Impero. “Il nonno di tuo nonno – gli diceva – ha fatto tutte quelle guerre senza neanche una ferita. Ha cominciato come semplice cannoniere. Napoleone ha parlato di lui nelle sue memorie” aggiungeva con fierezza. “Lo chiamava il mio fedele Joachim”. Saint-Menoux trema in tutto il corpo. Batte i denti. Ormai non ha più dubbi: l’uomo che ha colpito è Joachim Durdat, il suo antenato. Un’ombra appare. Bonaparte è là, in piedi. Guarda l’adolescente che gli ha salvato la vita. Senza dire una parola, impassibile, fa segno che venga portato via. adatt. da René Barjavel, Il viaggiatore imprudente, Garzanti
L’autore René Barjavel (1911-1985) è stato un giornalista e scrittore francese di romanzi d’avventura e fanta-
scienza. I suoi romanzi più conosciuti sono Diluvio di fuoco, La notte dei tempi e Il viaggiatore imprudente, pubblicato a puntate sulla rivista “Je suis partout” tra il 1943 e 1944.
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Terza settimana
italiano
3
a
tappa
Esplorando il testo Rispondi alle domande.
a. Cosa è in grado di fare il macchinario di Pierre Saint-Moreaux? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Quale decisione prende Pierre?
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c. Cosa lo spinge a compiere questa azione?
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d. Quale scenario storico sceglie per la sua missione?
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e. Perché il suo piano fallisce?
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Rifletti su… a. Napoleone viene descritto nel brano con una serie di tratti negativi: rintracciali e sottolineali. b. Napoleone si distingue nel brano per la grande freddezza. Niente sembra scuoterlo, né le cannonate, né il ferimento dell’artigliere che gli salva la vita. Secondo te, il suo atteggiamento è dovuto a: ❏ grande coraggio; ❏ indifferenza verso i soldati. Motiva la tua risposta con un breve commento. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
c. Quale insegnamento secondo te è possibile trarre da questo racconto? ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
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Esplorando il testo
italiano
Esercitiamo il lessico. a. Il testo che hai letto contiene alcune bellissime metafore (che riportiamo di seguito): rileggile e spiegale con parole tue. “Saint-Menoux lo trova [Napoleone] davvero piccolo, giallastro”. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
“gli uomini non sono affatto liberi, al contrario, sono trascinati da una terribile fatalità su un cammino di sangue”. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
“Un paio di baffi appena accennati mette un tocco d’oro pallido sul labbro superiore”. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Osservando il soldato che si è sacrificato per Napoleone, Pierre pensa: “Forse a vent’anni non sarebbe stato più capace di un tale slancio d’amore”. Con questo vuole dire che: ❏ alcuni comportamenti sono tipici della gioventù, quando si è più impulsivi e generosi; ❏ crescendo si diventa malvagi e lo spirito di sacrificio ci abbandona. c. Rileggi con attenzione questo passo: “Il glorioso sole del mattino ne indora il profilo. Il personaggio lancia brevi frasi, di tanto in tanto si gratta i polsi, l’inguine, le ascelle, poi incrocia di nuovo le mani dietro la schiena”. All’immagine da uomo vincente di Napoleone illuminato dal sole che nasce, si contrappone quella rozza e fredda degli atteggiamenti del personaggio. Quale intento vuole raggiungere secondo te lo scrittore? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
o dell a i g ali re La v
to t i r sc
La fantascienza
e tema ca ha com fi ti n ie c s ta vere a fan possono a e h c La narrativ o tt a le l’imp ssa reale ia – sia e tà fondamenta g lo o n c e sulla socie la t – o ia a s anche z n ta n ie fa c la s alla omini, ma d u ta e r a e e r s c s , e mbienaria ò essere a gi possono u g turo. p a o immagin n ia o r s r to e s p ; la ente, nel fu ell’800 o. I ti u m n id te ta n iv u e d u m n q ’i o e ll e su mostri corso d e più fr ot, cyborg, sente o, come avvien ia ad aff ermarsi nel sti b o r i, n e li a opere, que inc pre o r m l o e lo c n , , le io to r o a s a s s ersi. letter ttraver tata nel pa risultati div rme genere ne e H.G. Wells. A o a c , o a d z n n e g ie n c nza giu les Ver anta gio La fantas ri come Ju rapporto società-scie iro del mondo in ott ina del to u a d a cch , Il g grazie no il ells (La ma della Terra esaminaro W o i . r za tr a n to z e n it c r ie c l c s a s fantascien due ggio ella a d ia ll i V e d ( d r e i a s n u r s ig e u r di V ). indisc ia nei I romanzi renheit 451 . I maestri certa fiduc h e v a a F ti n ( a u y g r o e u n n a i b v y Brad nclusion ni) mostra obot) e Ra iunse a co R g , , o e I ( c e v v o in ac Asim tempo), a sono Isa e n a r o p m conte
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Terza settimana
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta Se avessi la possibilità di viaggiare nel tempo con il macchinario di Pierre Saint-Menoux, in quale epoca vorresti essere trasportato? Quale personaggio storico vorresti incontrare? Scegli e racconta!
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LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
è
italiano
❱❱ Complemento oggetto e predicativi ❰❰
1. Sottolinea il complemento oggetto. a. Puoi passarmi quel pacco, per favore? b. Abbiamo incontrato Luca al supermercato. c. Possiedo una raccolta di dischi rari veramente notevole. d. Mi accompagneresti dal dentista oggi? e. L’idraulico individuò il guasto in un batter d’occhio. f. Per muovermi in città ho dovuto acquistare per forza un motorino. g. Ho chiesto informazioni a riguardo ma non me le hanno sapute riferire con certezza. h. Sono andato al cinema e ti ho visto uscire da quel negozio. i. Nonostante l’età, Luna mangia tutto da sola. j. Vorrei smettere di lavorare e fare una vacanza.
2. Completa le frasi con le espressioni riportate di seguito, poi specifica tra parentesi se si tratta di un complemento predicativo del soggetto (PS) o di un complemento predicativo dell’oggetto (PO). un ottimo pianista, un pessimo capo, commossi, imperatore, un autentico genio, presidente, come primo atleta, il più preparato, eroe, l’ingresso a. Gianni sta diventando un ottimo pianista. ( PS ) b. Tutti considerano Gianfranco un pessimo capo. ( PO ) c. I Romani consideravano il lago d’Averno ........................................................ al regno dei morti. (............. ) d. Dal test effettuato Rossi è risultato ........................................................ tra tutti i candidati. (............. ) e. Il Papa incoronò Napoleone ........................................................ dei francesi. (............. ) f. Marco è stato selezionato ........................................................ della squadra per le prossime gare. (............. ) g. Grazie alle sue intuizioni i contemporanei giudicavano Leonardo ........................................................ . (............. ) h. Gli spettatori rimasero ........................................................ dall’interpretazione degli attori. (............. ) i. Alessandro è stato nominato ........................................................ della squadra di calcio. (............. ) j. Gli italiani chiamano Garibaldi ........................................................ dei due mondi. (............. ) 3. Scrivi due frasi con il complemento oggetto, due frasi con il complemento predicativo del soggetto e due frasi con il complemento predicativo dell’oggetto. a.
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b.
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Terza settimana
Pronti, per il ritorno... VIA!
Da chi venne fatta costruire la Reggia di Versailles? Colora le lettere che completano la risposta nascosta nel riquadro. Le lettere restanti ti daranno il motto della Rivoluzione francese.
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Completa gli articoli della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 collegando opportunamente la colonna di sinistra e quella di destra. Art. 1 - Gli uomini nascono e rimangono
risiede essenzialmente nella Nazione.
Art. 3 - Il principio di ogni sovranità
della volontà generale.
Art. 4 - La libertà consiste
per le sue opinioni, anche religiose.
Art. 5 - La Legge ha il diritto di vietare
nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri.
Art. 6 - La Legge è l’espressione
liberi e uguali nei diritti.
Art. 10 - Nessuno deve essere molestato
è uno dei diritti più preziosi dell’uomo.
Art. 11 - La libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni
solo le azioni nocive alla società.
Cancella l’intruso su ogni rigo.
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Verne
Wells
Asimov
Bradbury
Shakespeare
aquile
cigni
anatre
cormorani
gabbiani
libertà
clangore
terrore
uguaglianza
rivoluzione
Maria Antonietta
Luigi XVI
Robespierre
Luigi XIV
Napoleone
Risolvi il rebus. Il Castello di Windsor e la Reggia di Versailles STRA
LII RI ZZI
Soluzione (12, 7, 5): .......................................................................................................................................................................
Saluti da... Saluti da... Saluti da... S da. Saluti da... Saluti da... Saluti da Saluti da Il nostro terzo tour volge al termine. Chiudiamo il viaggio in Francia nel sole della Provenza. Questa
Saluti da...
terra rigogliosa è stata molto amata da pittori moderni come Cezanne, Van Gogh e Gauguin per i contrasti di colore offerti dalla natura. Saluta i tuoi amici con una cartolina!
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Quarta settimana 4
Destinazione
1
Russia
Occhi neri, occhi fiammanti mi attirano verso terre lontane dove regna l’amore, dove regna la pace, dove non c’è sofferenza, dove la guerra è bandita.
8
7 5
3
6
2
Oci ciornie (canzone popolare russa)
La bandiera russa è un tricolore composto da tre bande orizzontali di uguali dimensioni. Partendo dall’alto si susseguono il bianco, il blu e il rosso. Divenne ufficialmente la bandiera russa il 7 maggio 1883 . Quando, nel 1917, i bolscevichi presero il potere, la cambiarono. È stata ripristinata il 21 agosto 1991. Novosibirsk
Forma di governo: repubblica federale Capitale: Mosca (ab. 11.613.000 circa) Superficie: 17.098.242 km2 Popolazione: 143.500.000 ab. circa, per una densità di 8,4 ab./km2 Clima (Russia europea): continentale, con temperature molto basse in inverno (-20/30°C) ed estati brevi e calde; le piogge non sono particolarmente 1a abbondanti e sono più frequenti nei mesi estivi; per la lontananza dal mare che attenua il gelo, il clima è più freddo nelle aree interne, dove la neve persiste per buona parte dell’anno
Omsk
Perm
Lago Ladoga Nizni Novgorod
San Pietroburgo
Celijabinsk
Kazan
Mosca
tappa
Jekaterimburg
Samara
Rostov
Lago Ladoga
tappa
2a San Pietroburgo:
Ermitage
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tappa San Pietroburgo: Prospettiva Nevskij
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La quarta tappa del nostro viaggio ci porta ai confini orientali dell’Europa, nel territorio della Federazione russa. La Russia europea, superati i Carpazi, ci accoglie con un’infinita distesa pianeggiante, il Bassopiano Sarmatico, interrotta da modesti rilievi. Le coste, generalmente basse, sono bagnate dal Mar Baltico. Tra i numerosissimi fiumi che attraversano questo sconfinato territorio vanno ricordati, sempre per la parte europea, il Volga, che dopo un lunghissimo percorso sfocia nel Mar Caspio, e il Don, che alimenta il Mar Nero. In realtà la Russia ha un territorio davvero sconfinato, che giunge fino al Pacifico, ma il nostro viaggio europeo ci porterà alla scoperta delle sue aree più occidentali. Dirigiamoci, allora, verso un lago che ha l’aspetto di un mare e poi verso una delle città più belle del continente europeo: San Pietroburgo, la perla della costa baltica.
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Te lo do io il lago! Visiteremo innanzitutto il lago Ladoga, il più grande d’Europa, immerso in una natura n rigogliosissima e incontaminata. Questo immenso specchio d’acqua ci riserverà ser diverse soprese.
2a
storia
tappa ...storie che trovi
Venezia sulle coste del Baltico
Faremo tappa a San Pietroburgo, città di una bellezza straordinaria cche svela i suoi tesori poco alla volta: strade e palazzi dalle architetture ma maestose, un museo, l’Ermitage, che da solo vale la visita, e la luce del splendente anche di notte! sole sp
italiano
3a
tappa
Ti racconto un viaggio Un naso in fuga! U Il nostro viaggio si concluderà sulla Prospettiva Nevsk Nevskij, la strada principale di San Pietroburgo, teatro di una stranissima storia che ha come protagonista… un naso! Dalla penna di uno dei più grandi scrittori russi, un racconto surreale e umoristico su un’improbabile fuga.
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Quarta settimana
geografia
Lago Ladoga 2
tappa Te lo do io il lago! 1
a
Paese che vai...
Il nostro itinerario russo parte dal lago Ladoga, il più grande d’Europa. Il lago si trova nell’immenso territorio della Carelia e il suo specchio d’acqua, che si estende a perdita d’occhio, assomiglia a un piccolo mare. Ha una superficie di quasi 18.000 km2 e conta ben 660 isole! Un lungo canale lo mette in comunicazione con un altro grande lago, l’Onega, a nord est. Il lago è immerso in uno scenario naturale selvaggio. Circa la metà della Carelia è ricoperta da fitti boschi di pini e abeti. In questo habitat naturale praticamente incontaminato, prosperano moltissime specie animali: caribù, alci, volpi e lepri vivono indisturbati in aree vastissime e spopolate. I numerosissimi corsi d’acqua e laghi minori raccolgono i pregiati salmoni dell’Atlantico e una varietà enorme di pesci.
F VV anale. c o g n lu F n u . a VV ollnegghaetizzda npoerclu o o s 2 hità. n a li g a e n it O . c e F ti o m m n fiug e ilo la a rz asei fi1n8.0da0ll0’ak Laèdoilgte ibre. V nqoum d m i e d a to v s lagvoere o cc ie e n c ri u i q è rfi d A Il Te e a e to p g s u F l mdeo naasv VV lagnoeLa il ta bra Onheagasehmapure di Roma. lagvoere eanleivasi ctreoleva tà u v q it c B Il Te a re ll e la e v n e u Te a l q li a c a aicCaatare camente n La pfeasrttae delld popolati C La a dove stori F re a l’ i. V è ic p carsamente a o s n tr ri o n e n a o ib s ti T n a la e g o o m d a L o D eL’leIs g la il circostanti animali. D I territori rose specie e m u n a d ti e abita
o? Vero o fals
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L’arcipelago Valaam Le centinaia di isole sparse nel bacino del lago hanno ospitato per secoli isolati monasteri, concentrati nell’arcipelago Valaam, nell’area settentrionale. I monaci crearono comunità di fedeli dediti alla preghiera in un ambiente durissimo e lontano da tutti. La loro principale fonte di sostentamento erano i pesci del lago, soprattutto salmoni e trote, ricchi di proteine necessarie a resistere ai lunghi e gelidi inverni.
Il monastero della Trasfigurazione di Valaam Il monastero della Trasfigurazione di Valaam è un monastero della Chiesa ortodossa russa ed è uno dei siti religiosi più suggestivi dell’intera Russia. Secondo la leggenda fu l’apostolo Andrea, nel I secolo, a raggiungere l’arcipelago. Una volta giunto a Valaam, Andrea avrebbe demolito gli altari pagani costruiti dalle tribù locali e innalzato la prima croce sulla scogliera. Circa dieci secoli dopo, il monaco greco Sergio e quello di origine careliana Germano diedero vita al nucleo originario del monastero.
domande. le frasi. Rispondi Completaalle .................................... .................................... ...... a .................................... Silvia Rea Ladoga? il lago A trova regione si In qualecostrinse a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. .................................... neonati due i che ..................................... ordinò B Amulio .................................... .................................... .................................... ........ .................................... .................................... .................................... furono trovati due gemelli C il lago? isole contiene b. IQuante .................................. .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno Un E c. Quali specie animali prosperano in questo territorio? ....... .................................... .................................... .................................... realtà in due gemelli erano .................................... .................................... ..................................... .................................. F I....................................
d. Quali pesci popolano le acque del Ladoga? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
e. Da chi sono state abitate le isole del lago? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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Quarta settimana
storia
San Pietroburgo
tappa Venezia sulle coste del Baltico 2a
...storie che trovi
Dalle gelide acque del Ladoga giungiamo all’elegante e raffinata San Pietroburgo, una città magica, tra le più belle d’Europa. Fondata dallo zar Pietro il Grande agli inizi del XVIII secolo, venne edificata in un’area paludosa in prossimità delle coste baltiche; la sua costruzione richiese lunghi lavori d’ingegneria idraulica, realizzati dai migliori architetti e urbanisti europei del tempo. La presenza di canali e ponti la rende splendida al pari di Venezia. Raggiungiamo Piazza del Palazzo. Su questo gigantesco slargo sorge il museo dell’Ermitage, antica dimora degli zar, che oggi ospita una delle collezioni d’arte più importanti del mondo.
Il sole a mezzanotte San Pietroburgo è un luogo pieno di fascino e romanticismo anche per le notti bianche, un fenomeno astronomico tipico dell’area sub-artica in virtù del quale, durante il solstizio estivo, il sole non scende mai sotto la linea dell’orizzonte. Le notti pietroburghesi hanno sempre stregato gli artisti. Ecco l’inizio del romanzo Le notti bianche, di Fëdor Dostoevskij, ambientato lungo le strade della città: Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse esistono soltanto quando si è giovani, mio caro lettore. Il cielo era così stellato, così luminoso che, guardandolo, ci si chiedeva istintivamente: è mai possibile che sotto un simile cielo vivano uomini collerici e capricciosi?
Vero o falso?
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A San Pietroburgo è stata fondata agli inizi del XIX secolo. B Il sito dove fu edificata la città era una vasta area paludosa. C La città ospita il palazzo dell’Ermitage, in origine un museo, oggi sede del governo. D A San Pietroburgo si verifica il fenomeno astronomico delle notti bianche. E Il fenomeno ispirò un romanzo di Fëdor Dostoevskij.
V V
F F
V
F
V V
F F
Una zarina intraprendente Entriamo nel complesso museale dell’Ermitage, nato nel 1764 dall’iniziativa dell’imperatrice Caterina II. L’edificio, progettato come luogo di riposo della zarina, ha accumulato nel tempo un numero impressionante di opere d’arte, tanto da richiedere vasti ampliamenti, in virtù dei quali ha raggiunto le dimensioni attuali. Percorrendo le sale che ospitano i capolavori dei più grandi nomi dell’arte mondiale, da Tiziano a Caravaggio, da Van Gogh a Monet, conosceremo più da vicino questa formidabile imperatrice. Intorno alla metà del ’700, Caterina II (1729-1796), detta la Grande, avviò una serie di importanti riforme sociali ed economiche finalizzate alla modernizzazione del Paese. Innanzitutto confiscò le proprietà della Chiesa russa e trasformò i ministri di culto in “stipendiati” dello Stato. Seguirono l’introduzione della libertà di stampa (1783), una riforma amministrativa che concedeva maggiore libertà alle comunità locali (1785), l’estensione dell’istruzione anche alle donne (1786). Sebbene Caterina II avesse realizzato queste importanti riforme, la Russia viveva in una situazione sociale di estrema arretratezza, dovuta soprattutto alle condizioni di vita della sterminata massa contadina, tagliata fuori da ogni riforma e assoggettata all’aristocrazia terriera in condizioni di servitù della gleba. Proprio i contadini, nel 1774, scatenarono una sanguinosa rivolta che venne repressa con durezza dall’esercito. Ma furono i timori suscitati dalla Rivoluzione francese a fermare, nel 1789, le idee riformatrici dell’imperatrice.
Medioevo russo Gli storici considerano il Medioevo come un’epoca durata circa mille anni: dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell’America (1492). Tuttavia, a oltre tre secoli di distanza dal viaggio di Cristoforo Colombo, in Russia esisteva ancora la servitù della gleba. L’istituzione, nata nei primi secoli dell’età medievale, legò di fatto i contadini russi alla terra come moderni schiavi fino al XIX secolo. I servi della gleba potevano essere venduti a un nuovo proprietario continuando a lavorare la terra per tutta la vita, senza mai entrarne in possesso. Inoltre, non godevano di alcun diritto civile ed erano completamente analfabeti.
Segui l’esempio e costruisci delle frasi con le parole proposte. a. servitù della gleba – contadini – Medioevo Sul finire del ’700, la società russa, per diversi aspetti, era ferma ancora al Medioevo, anche a causa dell’istituzione della servitù della gleba che teneva in una condizione di schiavitù milioni di contadini. b. Chiesa russa – confisca – stipendiati .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
c. Caterina II – istruzione – donne .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
d. riforma amministrativa – comunità locali .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
e. esercito – contadini – rivolta – 1774 .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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Quarta settimana
italiano
San Pietroburgo 2
tappa Un naso in fuga! 3
a
Ti racconto un viaggio
Usciamo dallo splendido edificio dell’Ermitage e dirigiamoci verso la Prospettiva Nevskij, l’arteria principale di San Pietroburgo. Siamo sulle tracce di un individuo al quale è capitata un’avventura davvero strana. Questa mattina, al suo risveglio, Kovalëv, funzionario superbo e in cerca di successo, ha fatto una scoperta sconcertante che lo ha scaraventato nella più cupa disperazione. Guardandosi allo specchio si è accorto di non avere più il naso. Com’è potuta accadere una stramberia del genere? Ma le sorprese non sono affatto finite! Lungo la Prospettiva Nevskij, Kovalëv vedrà una cosa che lo lascerà completamente inebetito. Seguiamolo, in questa vicenda divertente e surreale, per le strade della città.
L’assessore collegiale Kovalëv si svegliò piuttosto presto e fece “brr…” con le labbra, cosa che faceva sempre quando si svegliava, sebbene lui stesso non potesse spiegare per quale motivo. Kovalëv si stiracchiò, ordinò che gli portassero lo specchietto che stava sul tavolo. Voleva dare un’occhiata a un foruncolo che la sera prima gli era spuntato sul naso; ma, con il più grande stupore, si accorse di avere al posto del naso una superficie del tutto liscia! Spaventato, Kovalëv ordinò che gli portassero dell’acqua e si strofinò gli occhi con un asciugamano: esattamente, il naso non c’era! Iniziò a tastarsi con la mano, per sapere se dormiva o no, ma sembrava non dormisse. L’assessore collegiale Kovalëv balzò dal letto, sussultò: il naso non c’era! […] Ordinò subito che gli portassero da vestirsi e volò direttamente dal commissario-capo della polizia. Kovalëv era un assessore collegiale. Aveva questo titolo solo da due anni e, per darsi maggiore nobiltà e importanza, non si definiva mai assessore collegiale, ma sempre maggiore. Il maggiore Kovalëv aveva l’abitudine di fare su e giù ogni giorno per la Prospettiva Nevskij. Il collettino del suo sparato era sempre straordinariamente pulito e inamidato. Il maggiore Kovalëv portava una quantità di ciondoli-sigilli, di corniola e con stemmi. Il maggiore Kovalëv era arrivato a Pietroburgo per affari, e precisamente per trovare un posto adeguato al suo titolo: se possibile di vice-governatore, altrimenti di esecutore di qualche ragguardevole dipartimento. Il maggiore Kovalëv non era contrario nemmeno a sposarsi, ma solo nel caso in cui gli fosse capitata una fidanzata con duecentomila rubli di capitale. E perciò ora il lettore può giudicare da solo quale fu lo stato d’animo di questo maggiore quando vide, al posto di un naso abbastanza ben fatto e discreto, una stupidissima superficie liscia e piatta. Quasi a farlo apposta, in strada non si vedeva un solo vetturino, ed egli dovette andare a piedi, avvolto nel suo mantello e coprendosi col fazzoletto il viso, facendo finta che gli uscisse il sangue dal naso. “Ma magari me lo sono figurato: non può essere che un naso sia sparito per balordaggine”, pensò e passò apposta in pasticceria per guardarsi in uno specchio. Per fortuna nella pasticceria non c’era nessuno: i garzoni spazzavano le sale e disponevano le sedie; alcuni, con gli occhi assonnati, portavano fuori vassoi con pasticcini caldi; sui tavoli e sulle sedie giacevano in disordine giornali del giorno prima macchiati di caffè. “Be’, grazie a Dio non c’è nessuno”, disse. “Ora si può dare un’occhiata”. Si avvicinò timidamente allo specchio e dette un’occhiata. “Lo sa il diavolo che porcheria è!”, disse dopo aver sputato. “Almeno ci fosse qualcosa, al posto del naso, ma invece niente!” […] Mordendosi le labbra con dispetto, uscì dalla pasticceria e si decise, contrariamente alle sue abitudini, a non guardare in faccia nessuno e a non sorridere a nessuno. Improvvisamente si bloccò come impalato accanto al portone di una casa; sotto i suoi occhi si verificò un fatto inspiegabile: davanti all’entrata si fermò una carrozza; gli sportelli si aprirono; saltò giù, curvandosi, un signore in uniforme e corse su per le scale. Quale fu l’orrore e insieme lo stupore di Kovalëv quando riconobbe che quello era il suo 54
proprio naso! A questo insolito spettacolo, gli sembrò che tutto gli si rivoltasse negli occhi; sentì che a stento si reggeva in piedi, ma si decise ad aspettare a ogni costo il ritorno di quello alla carrozza, tremando tutto come se avesse la febbre. Dopo due minuti il naso, effettivamente, uscì. Aveva un’uniforme ricamata in oro con un colletto altissimo, portava dei pantaloni di pelle di camoscio e al fianco una spada. Dal cappello con le piume si poteva concludere che passasse per consigliere di Stato. Da tutto si vedeva che andava da qualche parte in visita. Diede un’occhiata dai due lati, gridò al cocchiere: “Dai!” Salì e partì. Il povero Kovalëv ci mancò poco che impazzisse. Com’era possibile, infatti, che un naso, il quale ancora ieri era sulla sua faccia e non poteva andare in carrozza né passeggiare, avesse un’uniforme? Nikolaj Gogol’, Il naso, Newton Compton
L’autore Nikolaj Gogol’ (1809-1852) è considerato uno dei maggiori scrittori della letteratura russa. Nel 1828 si
trasferì a San Pietroburgo e nel 1836 intraprese un lungo viaggio attraverso l’Europa, durante il quale scrisse racconti, novelle, saggi critici e drammi teatrali. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Mosca. Il brano che hai letto rientra nel genere del racconto surreale e grottesco, connotato da forti accenti umoristici, di cui Gogol’ fu maestro. Prendendo di mira Kovalëv, funzionario presuntuoso e smanioso di potere, l’autore si scaglia contro un tipo di società per la quale provava un profondo disprezzo.
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Quarta settimana
italiano
3
a
tappa
Esplorando il testo Rispondi alle domande.
a. Quale terribile scoperta fa Kovalëv al suo risveglio? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Qual è l’impiego di Kovalëv?
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c. Per quale motivo si trova a San Pietroburgo?
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d. Come mai entra nella pasticceria?
..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
e. Cosa nota a un tratto per strada?
..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
Rifletti su… a. Pur essendo un semplice assessore, Kovalëv si presenta come “maggiore”. Questo denota: ❏ superbia e arroganza; ❏ intelligenza e buon senso. b. Kovalëv è alla ricerca di un incarico “degno del suo ruolo”. Questo fa di lui: ❏ un presuntuoso; ❏ un uomo consapevole del proprio valore. c. Kovalëv è intenzionato a sposarsi, ma solo con una donna ricca. Per questo motivo può definirsi un uomo: ❏ molto giudizioso; ❏ interessato e assolutamente privo di scrupoli. d. Rileggi il seguente passaggio: “Lo sa il diavolo che porcheria è!”, disse dopo aver sputato. L’atteggiamento di Kovalëv rivela: ❏ delusione; ❏ la volgarità nascosta del personaggio. e. Il naso, come Kovalëv, è vestito con un’uniforme sfarzosa. Gogol’ vuole dirci che: ❏ il naso possiede la stessa arroganza e vanità del suo padrone; ❏ il naso è migliore del suo padrone. f. Commenta brevemente il brano che hai letto facendo una tua considerazione personale sul protagonista e sulla sua personalità. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................
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Esplorando il testo
italiano
Esercitiamo il lessico. a. Come si definisce l’espressione “brr…”? .....................................................................................................................................................................................................................
b. Lo “sparato” è un tipo di vestiario: trova un sinonimo che lo possa sostituire.
.....................................................................................................................................................................................................................
c. Spiega con altre parole l’espressione “Ma magari me lo sono figurato”.
.....................................................................................................................................................................................................................
d. Trova almeno due sinonimi per il termine “balordaggine”.
.....................................................................................................................................................................................................................
e. Spiega con altre parole l’espressione “gli sembrò che tutto gli si rivoltasse negli occhi”.
.....................................................................................................................................................................................................................
f. Rileggi il seguente passo: “i garzoni spazzavano le sale e disponevano le sedie; alcuni, con gli occhi assonnati, portavano fuori vassoi con pasticcini caldi; sui tavoli e sulle sedie giacevano in disordine giornali del giorno prima macchiati di caffè”. Come definiresti questa descrizione? ❏ realistica; ❏ surreale. Motiva la tua risposta. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
g. Nel brano le espressioni “l’assessore collegiale Kovalëv” e “il maggiore Kovalëv” vengono ripetute, in tutto, otto volte. Perché l’autore le utilizza così frequentemente? ❏ Vuole farsi capire dal lettore. ❏ Intende mettere in ridicolo il protagonista.
ello d a i alig v re a L
o t t i scr
Il racconto surreale e grottesco
a nosi svilupp io r a r e tt nere le secolo. Le X I X l a Questo ge d azioni a partire ai e le situ g g a tevolmente e dell’imm nia n o e s il r e ib p d e i r c i, l n o io l limite de esco è l’ir a ambientaz tt e a o r r p g m e to s n cco eali, oltre r a sono r r u l te s e ta d ti n n e te o s n c e pr i), Michail ina rac h i m c d o s i d e r tt to to o u n r a e g i lem ior stici e Langinabile. E assurdo. Tra i magg cconti fanta r l’Italia, Tommaso a R ( e ’ ll o a P d e, pe Allan generata re di cane) mo Edgar o ia u d C r , o a ic it r r , e mpo). h Gogol’ ni (Saltate tro e Marg n s e e a B M o l n I ( a Stef Bulgakov possibili) e im ti n o c c a dolfi (R
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Quarta settimana
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta Prova a inventare una breve storia dagli aspetti surreali e divertenti sull’esempio del brano letto. Ti diamo alcuni suggerimenti: - L’ambientazione: la tua città, la tua scuola ecc. descritte in modo realistico. - I personaggi: reali (un amico, un parente) o fantastici. - Elemento surreale: un oggetto che si anima, un cane che parla ecc. - Elemento umoristico: nasce dall’elemento surreale e genera episodi divertenti. - Finale: la situazione assurda ritorna alla normalità o rimane invariata. Non aver paura di scatenare la fantasia e inizia subito! E non dimenticare di scegliere un titolo! ..................................................................................................................................................................................................................... ............. ...................................................................................................................................................................................................................... ............. ...................................................................................................................................................................................................................... ......... ....... ...................................................................................................................................................................................................................... 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LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
è
italiano
❱❱ I complementi indiretti (specificazione, termine, causa, fine) ❰❰
1. Sottolinea i complementi di specificazione. Ma fai attenzione ai trabocchetti! a. Ada, la zia di Luca, chiama sempre nelle ore meno opportune. b. Di mattino presto mi piace fare la prima colazione con calma. c. Il letto del fiume era stato prosciugato dalla siccità. d. Di questo passo non arriveremo mai a destinazione. e. Il prato del giardino dei miei amici è stato tagliato da poco. f. Uno di voi non mi ha raccontato la verità. g. Che fortuna, quella di Gianfranco! Alla sua età continua a vivere nel mondo dei sogni! h. Spero che la cena organizzata a casa dei miei genitori ti sia piaciuta. i. Quanti possono vantarsi di essere nel giusto? j. Molti sono arrivati in ritardo a causa del traffico.
2. Completa le frasi con i complementi di termine opportuni scegliendoli tra quelli elencati di seguito. alla mamma, ti, ad Anna, agli alunni, le, mi, alle persone a.
.....................................................
ho detto di uscire subito fuori di qui!
b. Bisogna dare ..................................................... in difficoltà tutto il sostegno necessario. c. Ho comprato ..................................................... un bellissimo regalo per il suo compleanno. d.
.....................................................
fai la cortesia di comunicare ..................................................... presenti in sala
di spegnere i cellulari? e. Non posso prestar..................................................... il libro, l’ho già dato ..................................................... . 3. Sottolinea in rosso i complementi di causa e in blu i complementi di fine. a. Siamo partiti alla volta di Roma per una breve vacanza. b. Per la grande gioia non riusciva a smettere di ridere. c. Le moto da cross fanno un frastuono pazzesco! d. Per il violento acquazzone ho dovuto indossare gli stivali da pioggia. e. Sono stato chiamato a colloquio dal preside per il tuo comportamento. f. Per la gran sete aveva già bevuto un’intera bottiglia d’acqua. g. L’abito da sposa è tutto rovinato per la disattenzione di un ospite. h. Per la tua maleducazione sono scappati tutti dalla sala da pranzo. i. Ho comprato della carne per cena. j. Non verrò con voi per la partita per il mio gran mal di testa. 4. Scrivi due frasi per ciascuno dei seguenti complementi indiretti: specificazione, termine, causa, fine. a. ........................................................................................................................................................................................................ b. ........................................................................................................................................................................................................ c. ........................................................................................................................................................................................................ d. ........................................................................................................................................................................................................ e. ........................................................................................................................................................................................................ f. ........................................................................................................................................................................................................ g. ........................................................................................................................................................................................... h. ........................................................................................................................................................................................ 59
Quarta settimana
Pronti, per il ritorno... VIA!
Kovalëv è superbo e vanitoso e ha avuto, in fondo, ciò che merita. Ma diamogli comunque una mano a ritrovare il suo naso. Completa il cruciverba, poi leggi nella colonna rossa e saprai in quale luogo di San Pietroburgo deve cercarlo. 1 2
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
3 4 5 6
Dove sorge il sole. Il cane poliziotto più in gamba della televisione. La capitale della Russia. Lo è la Sicilia. Francesco, fuoriclasse della Roma. Diede il filo di lana a Teseo. Tradì Gesù. Dio dei venti.
7 8
Cerca nel riquadro i nomi (8 in tutto) degli alberi e degli animali che caratterizzano l’habitat del lago Ladoga e della Carelia. Le lettere rimanenti ti daranno il nome del famoso scrittore russo ritratto qui a lato.
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Componi degli acrostici con i nomi di questi due protagonisti della storia russa. P
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Risolvi il rebus. Il lago Ladoga…
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Soluzione (2, 7, 1, 7, 1, 6): .............................................................................................................................................................................................
Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da. Saluti da Concludiamo il nostro viaggio in Russia con un salto nella capitale, Mosca. Dalla grande Piazza
Saluti da...
Rossa, dove giganteggia la splendido palazzo del Cremlino con le sue cupole fiabesche, invia una cartolina ai tuoi amici.
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Quinta settimana 4
Destinazione
1
Romania
8
7
5
3
6
Mi raccomando, fate ritorno prima di sera. Per ora il tempo è bello, però questo 2 vento del nord potrebbe anche portarci un temporale. Certi consigli di prudenza sono superflui: questa non è la notte più adatta per andarsene a spasso. Bram Stoker, L’ospite di Dracula
La bandiera della Romania è un tricolore composto da tre bande verticali uguali: blu (a partire dell’asta), gialla e rossa.
Oradea
Forma di governo: repubblica semipresidenziale Capitale: Bucarest (ab. 1.884.000 circa) Superficie: 238.391 km2 Popolazione: 20.122.000 ab. circa, per una densità di 84 ab./km2 Clima: temperato-continentale; a nord i Carpazi fungono da barriera rispetto alle masse d’aria provenienti dall’Atlantico; nella zona centrale del Paese, gli inverni sono rigidi, con temperature che scendono molti gradi sotto lo zero; nelle aree meridionali il clima è più mite per l’influsso delle correnti d’aria provenienti dal Mar Nero
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Iasi
Bistriţa
Cluj-Napoca
Brasov
Ploiesti
Galati
Snagov
Timisoara
Costanza Craiova
Bucarest
1a
Braila
tappa Brasov
2a
tappa
Snagov
3a
tappa
Bistriţa
La quinta tappa del nostro viaggio ci porta in Romania, terra di “confine”, ultimo lembo d’Europa prima dell’Asia. Il territorio è aspro e selvaggio nell’area montuosa dei Carpazi, mentre a sud si estende una vasta pianura solcata in senso longitudinale dal Danubio. Questa terra, ponte di passaggio tra Occidente e Oriente, ha subito moltissime dominazioni. Conosciuta anticamente con il nome di Dacia, fu conquistata dai Romani nel II secolo d.C. La dominazione romana ha plasmato la lingua del popolo rumeno e rappresenta oggi l’eredità culturale più duratura del Paese. Ma attenzione! Il nostro viaggio in Romania potrebbe avere dei risvolti inquietanti e tenebrosi… Stiamo per metterci sulle tracce di un autentico demonio! Lo inseguiremo, in un territorio maestoso e terrificante allo stesso tempo… Ma non sveliamo altro, per ora.
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Un pauroso castello nella quiete dei boschi Cominceremo il nostro viaggio con la visita a un castello molto particolare: il ccastello del conte Dracula, nei pressi della città di Brasov. Ci addentreremo nel cuore dei Carpazi, con i suoi magnifici scenari naturali. Il silenzio che avvolge i
picchi ddelle montagne e le fitte distese boscose è impressionante e misterioso, proprio come il diabolico personaggio protagonista di questo viaggio…
2a
storia
tappa ...storie che trovi
Arrivano gli Austriaci!
TTra le tantissime storie della Romania, ripercorreremo quella del dom minio austriaco, delle sue riforme e della minaccia dell’Impero ottomano ma ai confini d’Europa. Faremo tappa al monastero di Snagov, non lontano da Bucarest, ancora una volta sulle tracce del conte Dracula.
italiano
3a
tappa
Ti racconto un viaggio C fine ha fatto Jonathan Che Harker? H Il nostro viaggio si concluderà nella città di Bistriţ a. Il giovane Jonathan Harker, in viaggio d’affari nel cuore della Romania, è ospite di un misterioso e inquietante individuo. Il suo castello è un luogo stregato, maledetto dagli abitanti dei villaggi dei dintorni: il suo proprietario altri non è che il famigerato Dracula. Quale sarà il destino del giovane Jonathan?
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Quinta settimana
geografia
Brasov 2
tappa Un pauroso castello 1a
Paese che vai...
nella quiete dei boschi La prima tappa del nostro viaggio in Romania è il castello di Bran, nei pressi della città di Brasov. Siamo in Transilvania, un vasto territorio situato nell’area nord-occidentale e centrale della Romania. La regione è formata da un altopiano, attraversato da numerosi corsi d’acqua, la cui altitudine varia tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare. Terra ricca di risorse naturali e dedita alle colture di grano, di alberi da frutta e della vite, la Transilvania offre al visitatore innumerevoli e sorprendenti paesaggi. Questi luoghi attirano ogni anno tantissimi viaggiatori che vengono fin qui alla ricerca di storie misteriose e da brivido. La Transilvania, infatti, è la terra di Dracula, il sanguinario vampiro creato dalla penna dello scrittore irlandese Bram Stoker. Per la creazione del suo personaggio, Stoker s’ispirò a Vlad III, principe rumeno vissuto nel XV secolo. Il castello di Bran fu una delle tante residenze proprio di Vlad III. Costruito in posizione strategica su di un’altura tra i boschi, il maniero segnava il confine tra la Valacchia e la Transilvania ed era una struttura sia difensiva che di controllo doganale. La fortezza ospita oggi un interessante museo di storia medievale e rievoca la leggenda del noto principe/vampiro che qui soggiornò ripetutamente. Quello di Bran non è l’unico castello da queste parti. Il paesaggio transilvano, infatti, oltre che da una miriade di piccoli borghi antichi, alcuni dei quali perfettamente conservati, è impreziosito da numerosi di castelli e fortezze medievali che si affacciano su paurosi dirupi o dominano su estesi avvallamenti.
inario
ngu Un principe sa
demonio scura fama di l’o o at st ui nq co etodi dei secoli, si è colo usando m o se rs V co l X l ne de , I à II alla met ipe Vlad Faceva silvania intorno massacratore. Perché il princ an o Tr ri la op ò pr rn e ve ro go lad III era un ve , in rumeno, sanguinario? V mevano poiché o. Non a caso te m is lo d li sa ca lo de i an on lazi sitori con gr feroci. Le popo cideva gli oppo uc e ra u rt to lo”! largo uso della glio del diavo fi “ ca ifi gn si ula il termine Drac
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Romania. o-nord della
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V F V F V F V F V F
Alla scoperta dei Carpazi L’altopiano della Transilvania è un altopiano interno alla catena montuosa dei Carpazi, uno dei luoghi più selvaggi d’Europa. Flettendosi per 1.500 km circa lungo i territori di Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Serbia, Ucraina e ovviamente Romania, i Carpazi rappresentano uno dei sistemi montuosi più articolati e complessi del vecchio Continente. Queste montagne, che solo in pochi punti superano i 2.500 metri d’altezza, si dispongono in un vasto semicerchio, coperto di fitte foreste e segnato da profonde gole solcate da fiumi, semicerchio che domina gran parte della Romania.
L’area settentrionale è ricca di animali selvatici: lupi, orsi, linci, cinghiali e camosci abbondano, avendo a disposizione come habitat naturale estese foreste di conifere e di querce. L’economia del territorio a nord si lega alla pastorizia e allo sfruttamento di legname, mentre nell’area meridionale il sottosuolo è ricco di materie prime (gas naturale, petrolio, ferro, oro salgemma).
domande. le frasi. Rispondi Completaalle .................................... altezza massima? .................................... ...... Silvia a .................................... costrinse Rea i Carpazi? Qual è la loro A raggiungono Quale estensione a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. neonati .................................... ordinò che i due.................................... B Amulio .................................... ..................................... .................................... ........ .................................... .................................... .................................... furono trovati gemelli selvatici due animali C questa catena montuosa? popolano b. IQuali .................................. .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo il pastore l’economia dell’area settentrionale da quella meridionale? giorno E si differenzia Come c. Un ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... ..................................... .................................. .................................... ....................................
d. Quali sono le caratteristiche del paesaggio transilvano? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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Quinta settimana
storia 2
Snagov
tappa Arrivano gli Austriaci! 2
...storie che trovi
a
Proseguiamo il nostro itinerario viaggiando verso est, in direzione Bucarest, ancora sulle tracce di Dracula. Non distante dalla capitale, sorge il monastero di Snagov, che conserva la tomba con le reliquie del principe/vampiro. Qui Vlad III venne sepolto nel 1467, dopo essere stato misteriosamente ucciso. Alla riapertura del sarcofago, dopo cinque secoli, il corpo è stato ritrovato senza testa, proprio come nel più classico dei racconti di vampiri… Al di là delle leggende, Vlad III fu uno strenuo difensore dei territori da lui governati, continuamente minacciati dalle ondate di invasioni turche. Nel XV secolo l’odierna Romania non esisteva e il suo territorio era diviso in principati contesi tra monarchie europee e Impero ottomano. La regione, che aveva una posizione strategica, rappresentava l’estremo baluardo dell’Europa cristiana. Nel corso del XVIII secolo la Transilvania e gli altri principati rumeni, liberatisi dal controllo dei Turchi, entrarono a far parte dei domini dell’Austria, vivendo, per la prima volta, una fase storica “europea”. L’indipendenza sarebbe stata raggiunta nel 1877. I sovrani austriaci riuscirono ad assicurare ai propri domini, compresi i territori rumeni, un lungo periodo di relativa tranquillità, nonostante le conflittualità tra le differenti etnie (ciascuna gelosa della propria autonomia economica e culturale) che si trovavano a convivere nei loro possedimenti.
I Turchi alle porte
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Vlad III nel XV secolo aveva difeso i territori rumeni dall’invasione dei Turchi; gli Austriaci fronteggiarono a lungo lo stesso pericolo. Nel 1683 i Turchi attraversarono i Balcani e misero sotto assedio Vienna. La città resistette miracolosamente e l’intera Europa tirò un sospiro di sollievo. Se i Turchi avessero sconfitto l’Austria sarebbero dilagati nel cuore del vecchio Continente cambiando la storia e i destini dei popoli europei.
Le riforme austriache del XVIII secolo Durante il Settecento anche i domini austriaci furono interessati, come il resto d’Europa, da riforme nate dalle idee diffuse dall’Illuminismo. La protagonista di questa prima fase di grande rinnovamento fu l’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo. A partire dalla metà del XVIII secolo l’imperatrice riorganizzò il fisco, introdusse l’obbligo dell’istruzione elementare, ammodernò le università e favorì il funzionamento degli enti di assistenza pubblica e degli ospedali. Le riforme riguardarono anche i territori italiani sotto il controllo degli Asburgo. La Lombardia divenne la regione più ricca e avanzata della Penisola grazie alla riorganizzazione amministrativa e a importanti opere di bonifica e canalizzazione delle campagne con grande vantaggio per l’agricoltura. Le riforme continuarono anche dopo la morte di Maria Teresa. Tra il 1781 e il 1787 fu abolita la servitù dei contadini, vennero introdotti il matrimonio civile e il divorzio, furono abolite la tortura e la pena di morte, venne riconosciuta la libertà di stampa e fu approvato un codice penale che sanciva l’uguaglianza dei sudditi di fronte alla legge. Questa azione riformatrice dei sovrani, tuttavia, si interruppe bruscamente in seguito allo scoppio della Rivoluzione francese nel 1789. L’Austria cercò di intervenire, senza riuscirci, a favore della regina di Francia, Maria Antonietta, figlia di Maria Teresa. Il timore che le idee rivoluzionarie potessero dilagare in Austria frenarono definitivamente la stagione delle riforme. Martin van Meytens, Maria Teresa d’Asburgo, 1759
Rispondi alle domande. a. In quale secolo i principati rumeni passarono sotto il controllo austriaco? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
b. Dopo quale evento storico s’interruppe definitivamente la stagione delle riforme introdotte dai sovrani? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
Completa riportando accanto agli enunciati contenuti nella prima colonna le relative notizie storiche. Enunciati Riforme volute da Maria Teresa d’Austria
Notizie storiche .................................... .................................... .................................... ......... .................................... .................................... .................................... ......... .................................... .................................... .................................... ......... .................................... .................................... .................................... .........
Situazione della Lombardia
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Riforme realizzate tra 1781 e 1787
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Bistriţa
Quinta settimana
italiano 2
tappa Che fine ha fatto Jonathan Harker? 3a
Ti racconto un viaggio
Lasciamo il monastero di Snagov, raggiungiamo la città di Bistriţa e con un po’ di fantasia facciamo un salto indietro nel tempo, immaginando di essere viaggiatori del XIX secolo. La nostra avventura inizia così: “Una notte di maggio del 1890 giungemmo a Bistriţa, in Transilvania, sulla stessa carrozza nella quale viaggiava un giovane inglese di nome Jonathan Harker. Inviato dall’Inghilterra per affari, Harker doveva incontrare un vecchio nobile transilvano, un certo conte dal nome bizzarro (pare che si chiamasse Dracula) per proporgli un affare. Sostammo con il giovane inglese all’albergo Corona d’oro. Il mattino seguente notammo che Jonathan era turbato, forse per le parole che la locandiera continuava segretamente a ripetergli senza che noi potessimo sentirle. Poi ci separammo. Noi diretti non so più dove, Harker verso il castello del conte, nel cuore della foresta. Il momento del saluto fu estremamente penoso. Jonathan se ne andò impaurito, nella nebbia, a bordo di una carrozza nera: prima, però, ci scambiammo i nostri indirizzi e ci abbracciammo fraternamente con la promessa di ritrovarci un giorno. Da allora, per anni, non ne abbiamo saputo più niente. Niente almeno fino ad oggi, quando il postino ci ha consegnato una strana e inaspettata busta da lettera proveniente dalla Romania, molto consumata. Siamo stati scossi da un brivido: in essa vi erano frammenti del diario di Jonathan Harker! Jonathan ce li aveva spediti! Questi pochi fogli raccontavano il resto del suo viaggio e del suo incontro con il conte, interrompendosi però bruscamente. Dove sarà adesso e cosa gli è capitato? Ecco di seguito il breve contenuto del diario”. Dal diario di Jonathan Harker. 3 maggio: arrivo alla locanda A Bristriţa siamo arrivati dopo il crepuscolo. Il conte Dracula mi aveva consigliato l’albergo Corona d’oro, un albergo in tutto e per tutto vecchio stile. Ero evidentemente atteso, poiché avvicinandomi alla porta sono stato accolto da un’anziana donna dall’aria cordiale, che indossava il solito costume delle contadine: camicetta bianca con lungo grembiule doppio di stoffa colorata. Quando mi sono fatto più vicino, la donna si è chinata e mi ha chiesto: “Voi Herr1 inglese?” “Sì – le ho risposto – sono Jonathan Harker”. La donna ha sorriso, poi ha detto qualcosa a un vecchio in maniche di camicia che l’aveva seguita sulla soglia. Il vecchio si è allontanato per tornare subito con una lettera: Caro amico, benvenuto nei Carpazi. Vi aspetto con ansia. La diligenza per Bucovina parte domani alle tre e per voi sarà prenotato un posto. La mia carrozza vi aspetterà al Passo Borgo e vi condurrà da me. Il vostro amico Dracula. Quando ho chiesto al mio albergatore se conosceva il conte Dracula e se poteva dirmi qualcosa del suo castello, lui e la moglie si sono fatti il segno della croce e, dichiarando di non sapere nulla, hanno semplicemente rifiutato di aggiungere altro. 4 maggio: la partenza Tutto è molto misterioso e nient’affatto rassicurante. Poco prima che lasciassi l’albergo, l’anziana donna è salita in camera mia, per dirmi in modo molto agitato: “Oh, giovane Herr, dovete proprio andare?” Quando le ho detto che dovevo partire subito per occuparmi di importanti affari, ha insistito: “Ma voi sapete che giorno è questo? È la vigilia del giorno di San Giorgio. Voi non sapete che oggi, quando batte la mezzanotte, tutte le forze malefiche del mondo hanno pieno potere? Sapete voi dove andate e verso cosa, lo sapete?” Sembrava in un tale stato di angoscia che ho tentato di confortarla, ma senza riuscirvi. Infine si è inginocchiata, per implorarmi di non partire o di rimandare la partenza di un giorno o due. Era una situazione assurda, ridicola, e 68
1 Herr: signore.
io non mi sentivo affatto a mio agio. Ho cercato di sollevarla e le ho detto con tutta la serietà possibile che la ringraziavo, ma non potevo rimandare il mio importante lavoro e dovevo partire. Allora la donna si è alzata e, dopo essersi asciugata gli occhi, si è tolta un piccolo crocifisso che portava al collo e me l’ha offerto. Quando sono salito sulla diligenza, ho visto conversare il cocchiere con l’albergatrice. Evidentemente parlavano di me, perché ogni tanto mi lanciavano un’occhiata con un’espressione compassionevole. Sentivo ripetere molte parole strane. Allora ho preso dalla borsa da viaggio il dizionario e le ho cercate. Devo ammettere che non mi sono piaciute affatto, poiché tra esse figuravano Ordog (Satana), pokol (inferno), stregoica (strega), vrolok (lupo mannaro o vampiro). Al momento della partenza si sono fatti tutti il segno della croce e hanno puntato due dita verso di me. Un passeggero mi ha detto che si trattava di un incantesimo o di uno scongiuro contro il malocchio. Tutto questo non era molto piacevole per me, che andavo verso un luogo ignoto, a incontrare uno sconosciuto. 5 maggio: il castello Ho udito un passo pesante avvicinarsi, dietro il portone, e tra le fessure ho visto filtrare una luce. Poi, un rumore di catene e lo strepito di pesanti catenacci tirati. È stata girata una chiave, con un acuto cigolio, poi la grande porta si è spalancata. Nell’interno c’era un vecchio alto, accuratamente sbarbato ma con lunghi baffi bianchi, vestito di nero dalla testa ai piedi, senza una nota di colore in tutta la persona. Ho notato che aveva un volto d’aquila, con un naso sottile e decisamente arcuato, narici assai dilatate, una fronte alta e bombata, capelli radi sulle tempie, ma fitti altrove. Le sopracciglia foltissime quasi si congiungevano sulla radice del naso. La bocca aveva un taglio crudele, con denti particolarmente bianchi e aguzzi, che gli sporgevano dalle labbra; le orecchie erano pallide ed estremamente appuntite. L’effetto era di uno straordinario pallore. Il vecchio disse: “Sono Dracula e le do il benvenuto nella mia dimora”. Bram Stoker, Dracula
L’autore Bram Stoker (1847-1912) è stato uno scrittore irlandese ed è conosciuto come il “papà” di Dracula
(1897), uno dei romanzi del genere gotico e del terrore più famosi al mondo. Di Dracula sono state realizzate numerose riduzioni cinematografiche e televisive.
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Quinta settimana
italiano
3
a
tappa
Esplorando il testo Rispondi alle domande.
a. Quale motivo spinge Harker a compiere un viaggio in Romania? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Quali informazioni Harker riceve da Dracula una volta giunto alla locanda?
..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
c. Come reagiscono l’albergatore e sua moglie alla richiesta di notizie sul conte da parte di Harker?
..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
d. Per quale motivo la moglie dell’albergatore prega Harker di non partire?
..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
e. Quale oggetto consegna la donna ad Harker?
..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
f. Come viene spiegato ad Harker il significato del gesto delle due dita a lui rivolte?
..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
Rifletti su… a. L’albergatore e sua moglie rifiutano di rispondere alle continue domande di Harker; in questo modo dimostrano di essere: ❏ complici del conte; ❏ terrorizzati dal conte. b. Il comportamento degli abitanti del villaggio provoca disagio in Harker che inizia a provare: ❏ paura dovuta alla suggestione; ❏ imbarazzo per essere al centro dei loro discorsi. c. Nonostante gli inviti a non recarsi dal conte, Harker parte ugualmente: con questa sua decisione il giovane dimostra: ❏ grande presunzione, perché sottovaluta il pericolo; ❏ grande senso di responsabilità, perché ha un lavoro da compiere.
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Esplorando il testo
italiano
Esercitiamo il lessico. a. Per ognuna delle seguenti espressioni figurate trovane almeno altre due. “mi lanciavano un’occhiata”
1. .................................................................................................. 2. ..................................................................................................
“La bocca aveva un taglio crudele”
1. ..................................................................................................
2. .................................................................................................. b. Rileggi la descrizione del conte e sostituisci i termini in neretto con altri simili. Nell’interno c’era un vecchio (........................................) alto, accuratamente (........................................) sbarbato ma con lunghi baffi bianchi, vestito di nero dalla testa ai piedi, senza una nota (........................................) di colore in tutta la persona. Ho notato che aveva un volto d’aquila (........................................), con un naso sottile e decisamente (.......................................) arcuato, narici assai dilatate, una fronte alta e bombata (........................................), capelli radi (........................................) sulle tempie, ma fitti altrove. Le sopracciglia foltissime quasi si congiungevano sulla radice (........................................) del naso. La bocca aveva un taglio crudele, con denti particolarmente bianchi e aguzzi (........................................), che gli sporgevano dalle labbra; le orecchie erano pallide (........................................) ed estremamente appuntite. L’effetto era di uno straordinario pallore (........................................). Il vecchio disse: “Sono Dracula e le do il benvenuto nella mia dimora”.
ello d a i alig v re a L
o t t i scr
Il romanzo “gotico” e del terrore
ghilnasce in In lo, io r a r e tt seco nere le del XVIII Questo ge à t e m a ll erica rno a nti che in Am n a e terra into n ci e i racco oghi io ti s o g fu i if z d n a a g m r o in lu ma trova la ecolo successivo. I r ambientate o s s e p s s l a i, a r d rie lugub a partire e desolati. ri personaggi. La su i to s n r o u n tt a o r r n a i n gg alt umadetti “neri” ratterizzati da paesa al quale ruotano gli dell’agire à it n a v a o a c n e ll r , o “stregati” ttor Jekyll he legata a ostro” att o c D n m l a “ e a il d m è o s ), o ca nista ra racula Il protago in, Lo stran nche nella letteratu fernale (D te s in n e e r k e n s a s r a e F , ò sima ienza ( origine pu è notevolis Stephen King. to della sc r e r to e n is e d g o l s e rdiamo sione d no e all’u e). La diffu viventi rico d i y r H to r u o a n i r ig del S aggio nea. Tra i m a r o p m te n co
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Quinta settimana
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta Immagina di dover affrontare Dracula nel suo castello e salvare Jonathan da una tremenda fine. Ecco alcuni elementi che possono esserti utili per concludere la storia. Ambientazione: – sotterranei del castello dove è custodita la bara del vampiro; – prigione dove Jonathan è rinchiuso; – cimitero nel giardino del castello con le tombe di Dracula e altri vampiri. Armi: – un paletto di frassino molto appuntito; – un piccolo crocifisso appeso al collo; – una corona di agli e corde. Potresti iniziare così: Il vampiro era a due passi da me: riuscivo a sentire la sua presenza, avvertivo il suo gelido respiro, spiro, ma non o il paletto di ero in grado di vederlo a causa dell’oscurità che mi circondava. Nella mano destra stringevo frassino, al collo avevo appeso il crocifisso, mentre in lontananza ascoltavo i lamenti disperati di Jonathan............................................................................................................................................................................................................. ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... 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è
LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
italiano
❱❱ I complementi indiretti (modo, mezzo, tempo continuato, tempo determinato) ❰❰
1. Sottolinea in blu i complementi di modo e in rosso i complementi di mezzo con i relativi attributi. a. Voglio complimentarmi con te. Hai superato le prove con grande abilità. b. È inutile vedere gli orari degli autobus: in auto faremo prima. c. Con il nuovo computer si lavora in tutta comodità. d. Gli agenti afferrarono rapidamente il ladro che aveva forzato la porta del negozio con un ferro ricurvo. e. Gianfranco s’impadronì con prepotenza di ciò che Belinda aveva comprato e portò via tutto con la sua borsa. f. Il falegname segnava con precisione le misure del mobile servendosi di un metro. g. Tramite e-mail ho appreso con gioia del tuo arrivo. 2. Sottolinea di blu i complementi di tempo determinato e di rosso i complementi di tempo continuato. a. Preferisce lavorare di mattina. b. La partita è durata due ore. c. Durante la festa tutti hanno cantato a squarciagola. d. Sono usciti alle cinque in punto. e. Sarò da te verso le sette. f. È rimasto alla fermata dell’autobus per più di un’ora. 3. Completa le frasi con dei complementi di tempo, specificando tra parentesi se si tratta di tempo continuato (C) o determinato (D). a. Abbiamo guardato la televisione ......................................................... (............ ). b.
......................................................... (............ ) inizierà il campionato di calcio.
c. Ti ho atteso inutilmente ......................................................... (............ ). d. Se
......................................................... (............ )
siamo stati al cinema,
......................................................... (............ )
po-
tremmo andare al mare ......................................................... (............ ). e. Vivo in questo quartiere ormai
.........................................................
(............ ) ma
.........................................................
(............ ) cambierò casa. f. Starò fuori ......................................................... (............ ) e rientrerò soltanto ......................................................... (............ ). g. Nonostante avesse lavorato ......................................................... (............ ), gli chiesero di ritornare in ufficio .................. ....................................... (............ ).
4. Scrivi due frasi per ciascuno dei seguenti complementi: modo, mezzo, tempo continuato e tempo determinato. a. ........................................................................................................................................................................................................ b. ........................................................................................................................................................................................................ c. ........................................................................................................................................................................................................ d. ........................................................................................................................................................................................................ e. ........................................................................................................................................................................................................ f. ........................................................................................................................................................................................................ g. ........................................................................................................................................................................................................ h. .............................................................................................................................................................................................. 73
Quinta settimana
Pronti, per il ritorno... VIA! Risolvi il cruciverba.
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Verticali 1. Vlad III difese i territori rumeni dall’invasione dei… 2. Vi si trova il castello del conte Dracula. 3. Lo era Vlad III. 4. Vi si trova il monastero che conserva le reliquie di Vlad III. 5. Maria Teresa d’Austria inaugurò in Austria la stagione delle…
Orizzontali 1. Regione della Romania. 2. Il genere del romanzo a cui appartiene Dracula di B. Stoker. 3. La Rivoluzione che interruppe la stagione delle riforme in Europa sul finire del Settecento.
Cerca nel riquadro le parole necessarie a completare il brano: cerchiale e scrivile nel punto giusto. L U P I X O R S I C O G
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L’area settentrionale è ricca di animali selvatici: ..................................... , ..................................... , ...................................... , . .......................................... e .......................................... abbondano, avendo a disposizione come habitat naturale estese foreste di .............................................. e di ................................................. . L’economia del territorio a nord si lega alla ......................................... e allo sfruttamento di .......................................... , mentre nell’area meridionale il sottosuolo è ricco di materie prime (........................................... naturale, ........................................ , ....................................... , ............................................ , ............................................... ). 74
Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da. Saluti da La locanda Corona d’oro di Bistriţa esiste realmente (anche se, a dire il vero, è stata creata dopo il
Saluti da...
successo del romanzo di Stoker). Ripercorrendo i passi di Jonathan, attraversiamo fitti e silenziosi boschi per giungere al vero castello di Vlad III, la fortezza di Poenari, nella provincia di Arges. Il castello, meta di molti curiosi, è stata l’autentica dimora del “vampiro”, anche se oggi è in rovina. Da questo luogo misterioso si gode una vista magnifica, ma il profondo silenzio ci fa sussultare a ogni minimo rumore. Scattiamo velocemente una foto da inserire sul nostro profilo facebook, aggiungiamo un messaggio e ripartiamo subito.
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Sesta settimana 4
Destinazione
1 8
BosniaErzegovina e Croazia
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Un giorno nei Balcani è come un anno in Svizzera. Emir Kusturica (regista, musicista e sceneggiatore jugoslavo)
La bandiera della BosniaErzegovina, adottata nel 1998, è blu con un triangolo rettangolo giallo e una fila di stelle bianche a cinque punte allineate lungo l’ipotenusa. I tre vertici del triangolo rappresentano la teoria delle tre etnie del paese (Serbi, Croati e Bosgnacchi).
Bosnia-Erzegovina Forma di governo: repubblica parlamentare federale Capitale: Sarajevo (ab. 891.400 circa) Superficie: 51.209 km2 Popolazione: 3.770.000 ab. circa, per una densità di 76 ab./km2
La bandiera della Croazia è costituita da tre bande orizzontali di uguale dimensione e di colore rosso, bianco e blu. Al centro della bandiera è presente lo stemma croato: uno scudo a scacchi rossi e bianchi sormontato da una corona costituita da 5 scudetti in rappresentanza delle 5 grandi suddivisioni della Croazia: Croazia antica (regione di Zagabria), Ragusa, Dalmazia, Istria e Slavonia.
Croazia Forma di governo: repubblica semipresidenziale Capitale: Zagabria (ab. 792.875 circa) Superficie: 56.594 km2 Popolazione: 4.200.000 ab. circa, per una densità di 75 ab./km2
Clima temperato, oceanico, non eccessivamente freddo, ma piovoso (le piogge sono regolari lungo tutto l’anno e si intensificano nelle stagioni invernale ed estiva; il periodo primaverile è il più mite e soleggiato, con temperature fresche, mentre d’inverno, soprattut1a to tra novembre e Mostarr gennaio, il sole è di debole intensità e il clima è freddoumido)
Zagabria
Vinkovci
Rijeka Karlovac Pola
Slavonski
Zadar
Bihac’
Banja-Luka Zenica
Mostar
Tuzla
Sarajevo
Spalato
tappa
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Osijek
Dubrovnik
2a
tappa
Sarajevo
3a
tappa
Vinkovci
Il sesto itinerario del nostro viaggio attraverso l’Europa ci porta alla scoperta di un territorio sorprendente per elementi naturalistici e storici, la Penisola balcanica, nell’area orientale del continente europeo. Questa parte d’Europa si regge su un equilibrio politico delicatissimo e viene fuori da anni di lunghe e dure guerre, dovute ai profondi contrasti etnici che hanno diviso i popoli che la abitano. La fusione nel tempo di genti tanto diverse l’ha resa una terra ricchissima dal punto di vista storico e culturale: nella parte centromeridionale gli influssi della dominazione turca sono ben visibili nella lingua e nell’architettura di città come Sarajevo; nell’area settentrionale della Croazia e della Slovenia, invece, si avverte maggiormente il legame con la storia dell’Europa continentale.
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Il ponte della speranza La prima tappa del nostro viaggio sarà Mostar, città fondata dai Turchi nel XV secolo. s Immersa nel paesaggio mozzafiato dell’Erzegovina, Mostar, per i suoi splendidi sple monumenti, è stata riconosciuta nel 2005 dall’UNESCO come patrimonio mondia mondiale dell’umanità.
2a
tappa ...storie che trovi
L’Oriente a due passi dall’Europa
storia
Raggiungeremo poi Sarajevo, la capitale della Bosnia-Erzegovina, crocevia per secoli di popoli e culture oscillanti tra occidente e oriente: ripercorreremo la storia moderna di quest’area dei Balcani, per secoli sotto il controllo dell’Impero ottomano.
3a
tappa
Ti racconto un viaggio IIn treno con l’assassino italiano
I nostro viaggio terminerà a Vinkovci, una picIl cola cittadina croata, posta lungo la dorsale dei Balcani. Non lontano da questa località è stato commesso un omicidio. La scena del delitto è un vvagone letto e l’investigatore chiamato a far luce ssul mistero è Hercule Poirot. Dalla penna di Agatha CChristie, il più famoso caso della letteratura gialla: Assassinio sull’Orient-Express.
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Sesta settimana
geografia 2
1a
tappa
Paese che vai...
Mostar
Il ponte della speranza Il nostro viaggio comincia da Mostar, la principale città dell’Erzegovina. Il centro urbano è incastonato in una valle racchiusa tra verdeggianti colline ed è attraversato dal fiume Neretva. Mostar è come sospesa nel tempo. In questa città convivono cattolici, ortodossi, ebrei e musulmani, e questo, dopo le terribili prove della guerra degli anni Novanta, la rende un centro multiculturale all’insegna della pace e della convivenza.
Fondata dai Turchi nel Quattrocento, Mostar si arricchì di splendidi edifici arabi. Lo Stari Most (Ponte Vecchio), realizzato intorno metà del XVI secolo per volere del sultano Solimano, fu distrutto durante la guerra nel 1993 ed è stato ricostruito recentemente. Oggi rappresenta il simbolo stesso della città e della pace ritrovata. Il ponte attira ogni anno atleti da tutto il mondo, che si radunano qui per dare prova del loro coraggio in una spettacolare gara di tuffi. Dopo un volo di 21 metri, i tuffatori spariscono tra le acque del fiume sottostante per riapparire tra gli applausi della folla.
Tra vecchi bazar e moschee Nel centro antico di Mostar si trova il più grande bazar orientale d’Europa, composto di decine di piccole botteghe artigiane nelle quali, secondo la tradizione ottomana, si lavora il rame e si tessono tappeti. Il Vecchio Bazar rappresenta l’essenza della città: animato da negozi e ristoranti tipici, esso conserva la splendida architettura araba nelle case private e nelle moschee.
Vero o falso?
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Tra cascate e canyon Rilievi rigogliosi di foreste, grotte e strepitosi canyon attraversati da ripidi fiumi: in Erzegovina la natura regna sovrana! Alcuni tratti del territorio mostrano impetuose cascate e laghi incontaminati immersi in scenari paesaggistici davvero unici.
L’acqua, molto abbondante, ha plasmato l’intero territorio attraverso le lunghe ere geologiche e rappresenta oggi una valida risorsa economica grazie all’energia prodotta dalle centrali idroelettriche. La natura calcarea delle rocce e i fenomeni carsici hanno dato vita in tutto il territorio a suggestive grotte ricche di stalattiti e stalagmiti, vero paradiso per geologi e appassionati di escursionismo. Le bellezze naturali richiamano ogni anno un numero sempre maggiore di turisti che vengono qui per praticare il trekking, il rafting e l’alpinismo. Fermiamoci lungo le sorprendenti cascate di Kravice, a circa 40 chilometri da Mostar, alimentate dal fiume Trebižat, e saltiamo a bordo di una canoa. Il lento corso del fiume è ideale per praticare questo sport e osservare dall’acqua la ricca vegetazione di fiori e conifere.
domande. le frasi. Rispondi Completaalle .................................... ...... .................................... naturali in Erzegovina? Silvia a .................................... la presenza di grotte A è riconducibile fenomenoRea A qualecostrinse a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. neonati .................................... ..................................... ordinò che i due.................................... B Amulio .................................... .................................... ........ .................................... .................................... .................................... trovati furono gemelli due I C b. Per quali scopi viene utilizzata l’abbondante acqua del territorio? .................................. .................................... si rifugiò .................................... lupa con i due gemelli D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno Un E c. Quali sono le principali attività sportive praticate? ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................. ..................................... .................................... ....................................
d. Dove si trovano le principali cascate dell’Erzegovina? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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Sesta settimana
storia 2
2a
tappa
...storie che trovi
Sarajevo
L’Oriente a due passi dall’Europa Da Mostar spostiamoci a Sarajevo, la capitale della Bosnia-Erzegovina. Questa città è stata per secoli un modello di convivenza pacifica per l’Europa: culture profondamente diverse hanno convissuto nello stesso territorio all’insegna della tolleranza per oltre cinquecento anni. Questa grande prova di civiltà è stata però tragicamente interrotta dalla disastrosa guerra dei primi anni Novanta, che ha risvegliato odi e rivalità tra le varie etnie. Come a Mostar, anche qui, infatti, coesistono professioni religiose differenti: cattolicesimo, cristianesimo ortodosso, ebraismo e islam. Sarajevo conobbe il suo massimo splendore nei secoli del dominio ottomano. Il 1461 viene generalmente ricordato come anno di fondazione della città. Vennero costruiti mercati, edifici pubblici, moschee e il castello del governatore, detto saray, dal quale la città prende il nome. Per comprendere la complessità culturale e storica di questa capitale, rechiamoci a Stari Grad, il centro storico, caratterizzato dall’antica pavimentazione di ciottoli e ricco di monumenti arabi, cristiani ed ebraici. Siamo in Europa, ma il richiamo alla preghiera proveniente dal minareto di una moschea ci trasporta suggestivamente in Medio Oriente. Contemporaneamente, di fronte a noi si innalzano chiese cristiane e sinagoghe ebraiche, che richiamo i fedeli alle rispettive celebrazioni religiose. Ancora oggi questa città ci insegna che il dialogo tra culture e religioni diverse è possibile!
Storia di un manoscritto, simbolo della fratellanza tra i popoli
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Facciamo una breve tappa al Museo Nazionale di Sarajevo. Il museo custodisce un documento di valore inestimabile: l’Haggadah di Sarajevo, il più antico manoscritto ebraico europeo, realizzato a Barcellona intorno al 1350. Dopo la cacciata degli ebrei dalla Spagna cattolica, nel XV secolo, il manoscritto pervenne nell’area più orientale del Vecchio Continente, all’epoca sotto il dominio turco. In Bosnia gli ebrei trovarono una nuova casa e nell’Impero ottomano prosperarono in un clima di reciproco rispetto. Il manoscritto sfuggì miracolosamente ai nazisti che intendevano distruggerlo per cancellare una così importante traccia dell’ebraismo dalla storia dell’Europa.
L’Impero ottomano tra fasti e decadenza Con i suoi oltre 600 anni di storia (1299-1922), quello ottomano è stato uno degli imperi più longevi mai esistiti. Il suo massimo sviluppo si ebbe tra i secoli XVI e XVII, quando i Turchi controllavano un territorio vastissimo che andava dall’Europa orientale (con gran parte dei Balcani) fino allo Yemen e all’Eritrea, dall’Azerbaigian fino al Nordafrica algerino.
Temuti per secoli dall’occidente cristiano per la loro potenza militare, i Turchi seppero creare una società tollerante, capace di accogliere nei propri confini diverse comunità religiose molto più di quanto non seppero fare gli Europei. Grazie alla loro intraprendenza mercantile diedero vita a uno Stato ricco, mentre una cultura raffinata cresceva nei sontuosi palazzi di Costantinopoli. La città, ribattezzata Istanbul dopo la conquista del XV secolo, divenne la nuova capitale dell’Impero. I Turchi dominarono a lungo i territori europei a cavallo dei Balcani costruendo splendide città dedite al commercio e ricche di monumenti e università. I rapporti sempre più difficili con l’Europa culminarono nella battaglia di Lepanto del 1571, che registrò la prima grande vittoria di un’armata cristiana occidentale contro l’Impero ottomano. A una fase di stagnazione che interessò il secolo XVII, seguì, nel Settecento, un periodo di decadenza. Tra alterne vicende i Turchi riuscirono a mantenere il controllo sui Balcani fino al XIX secolo, per poi perderlo definitivamente. definizioni
Completa le seguenti storiche.
Collega in modo appropriato gli elementi della prima colonna a quelli della seconda. A Haggadah di Sarajevo
1 castello del governatore
B XV secolo
2 Museo Nazionale di Sarajevo
C Saray D Stari Grad
3 centro storico di Sarajevo 4 cacciata degli Ebrei dalla Spagna
A. Il massimo sviluppo storico di Sarajevo avvenne ...........
............................................................................................................... .............................................................................................................. B. I confini dell’Impero turco andavano .................................... ............................................................................................................... .............................................................................................................. C. Nel XV secolo Costantinopoli prese il nome di ............... ................................................ e divenne ......................................... .............................................................................................................. D. I Turchi subirono una pesante sconfitta a ........................... ................................. nel ...................................................................... ......................................................................................
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Sesta settimana
Vinkovci
italiano 2
tappa In treno con l’assassino 3a
Ti racconto un viaggio
Da Sarajevo viaggiamo verso nord fino a raggiungere la parte orientale della Croazia. Arriviamo alla stazione di Vinkovci, importante scalo ferroviario europeo. È una serata gelida e solitaria: non distante da dove ci troviamo, in un luogo imprecisato lungo le rotaie che partono dalla stazione, è ambientato il più celebre romanzo giallo di tutti i tempi. Si tratta del famoso Assassinio sull’Orient Express, scritto nel 1934 da Agatha Christie. La storia, in breve, è la seguente. L’investigatore belga Poirot è in viaggio sull’Orient Express, partito da Istanbul e diretto a Londra. Una bufera di neve ha bloccato il treno in piena notte sui binari nei pressi di Vinkovci. Il mattino seguente, un viaggiatore americano, un tale di nome Ratchett, viene ritrovato pugnalato a morte nella sua cabina, all’interno del vagone letto sul quale viaggiano altre dodici persone. Precedentemente l’uomo aveva confidato a Poirot di sentirsi minacciato. Iniziano subito le indagini e ben presto Poirot scopre che la vittima era uno spietato criminale in fuga dall’America: il suo vero nome era Cassetti, e anni prima aveva rapito e fatto scomparire la piccola Daisy Armstrong. Cassetti è stato ucciso, con tutta probabilità, per vendicare il tremendo crimine. Chi è dunque l’assassino? E che rapporto c’è tra i dodici viaggiatori del vagone letto dell’Orient Express e il terribile passato della vittima? Ascoltando numerose testimonianze, Poirot ricostruisce legami di parentela e vecchie amicizie tra gli insospettabili viaggiatori e i genitori della piccola Daisy, riuscendo così a risolvere il caso. Eccolo all’opera! Uno dopo l’altro, i viaggiatori del vagone letto entrarono nel vagone ristorante e si misero seduti ai tavoli. Avevano più o meno la stessa espressione sul viso: di aspettazione e di apprensione insieme. Poi l’investigatore con le mani appoggiate sul tavolo cominciò il suo discorso. “Messieurs et Mesdames, noi siamo qui per indagare sulla morte di Samuel Edward Ratchett, alias Cassetti. Ora, tutti voi conoscete i fatti. Il signor Ratchett aveva un nemico che temeva e, stamane, è stato trovato pugnalato. Nel taschino del suo pigiama è stato trovato un orologio ammaccato con le lancette ferme all’una e un quarto. Il dottor Costantine, che ha esaminato il cadavere, ritiene che la morte è avvenuta tra la mezzanotte e le due. Mezz’ora dopo la mezzanotte, come tutti voi sapete, il treno si è fermato, bloccato dalla neve; dunque, dopo quell’ora è stato impossibile a chiunque abbandonare il treno”. Tutti i viaggiatori trattenevano il respiro, come sospesi. “Dunque, Messieurs et Mesdames, ora vi illustrerò quella che ritengo la soluzione del problema”. Poirot si interruppe, volgendo gli occhi attorno sugli ascoltatori. Il silenzio era tale che si sarebbe udita volare una mosca. Infine, riprese a parlare lentamente. “Credo, Messieurs et Mesdames, di aver visto la luce. Tutti voi siete implicati nel delitto: tutti! Che tante persone, in un modo o nell’altro connesse con la famiglia Armstrong, capitassero a viaggiare sullo stesso treno, anzi, nello stesso vagone letto, era impossibile; dunque non si tratta di una coincidenza casuale, ma di una cosa voluta. Poi mi sono ricordato di una frase del colonnello Arbuthnot1, il quale diceva che il miglior sistema di processo è quello che si fa con la giuria. Ora, una giuria è composta da dodici persone. Ebbene nella vettura c’erano appunto dodici persone: e a Ratchett erano stati inferti dodici colpi di pugnale. Ratchett era sfuggito alla giustizia in America2, ma che fosse colpevole non si poteva dubitare. Quindi, ho avuto come la visione di dodici persone che lo condannavano a morte ed eseguivano di propria mano la sentenza. Immagino che i dodici giudici esecutori siano entrati l’uno dopo l’altro nello scompartimento del condannato e al buio abbiano vibrato un colpo. Neppure essi potrebbero dire quale
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1 colonnello Arbuthnot: uno dei dodici viaggiatori. 2 Ratchett, sebbene giudicato da un tribunale americano colpevole del rapimento di Daisy Armstrong, era riuscito a far perdere le proprie tracce.
delle ferite sia stata mortale, e quindi chi abbia in realtà ucciso”. Qui Poirot si interruppe. Tutti guardavano l’investigatore, come sospesi. Ad un tratto Linda Arden si raddrizzò sulla sedia e lo guardò negli occhi. Poi, con voce tremante disse: “Signor Poirot, ormai sa tutto… È tutto vero: avevamo deciso che la sentenza di morte cui Cassetti era riuscito a sfuggire in America sarebbe stata eseguita lo stesso. Eravamo in dodici. In un primo momento pensammo di tirare a sorte chi di noi avrebbe dovuto uccidere quel demonio, ma alla fine decidemmo di agire diversamente; cioè, come abbiamo fatto”. adatt. da Agatha Christie, Assassinio sull’Orient Express
L’autore Agatha Christie (1890-1976) è considerata una delle più importanti autrici di romanzi gialli di tutti i tempi.
Ha scritto ininterrottamente, dal 1920 al 1975, decine di racconti gialli caratterizzati da un’attenta e studiata tecnica narrativa ricca di suspense. Assassinio sull’Orient Express è considerato il suo capolavoro. Poirot e Miss Marple sono i due celebri investigatori venuti fuori dalla sua inesauribile creatività letteraria.
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Sesta settimana
italiano
3
a
tappa
Esplorando il testo Rispondi alle domande.
a. Quale tragico avvenimento si è verificato sul treno bloccato dalla neve? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Nel corso delle indagini Poirot scopre la vera identità della vittima: di chi si tratta realmente?
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c. Per quale motivo Poirot ritiene che l’uomo sia stato ucciso?
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d. Da quale Paese era in fuga Ratchett alias Cassetti?
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e. Quali sono le sensazioni dei viaggiatori dopo il discorso di Poirot?
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f. Tra i viaggiatori una donna prende improvvisamente la parola: cosa confessa all’investigatore?
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Rifletti su… a. Poirot conduce l’indagine affidandosi: ❏ a un procedimento logico; ❏ al caso. Motiva la tua risposta: ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. L’investigatore riflette con attenzione sul rapporto esistente tra il numero dei viaggiatori e quello di una giuria, formulando così un’ipotesi per la soluzione del giallo. Prova a ricostruirla: ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
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Esplorando il testo
italiano
Esercitiamo il lessico. a. Riscrivi con parole tue la frase che segue. “Il silenzio era tale che si sarebbe udita volare una mosca”. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Trova almeno due sinonimi per ciascuna delle seguenti parole. aspettazione: ............................................................................................................................................................................................. alias: ........................................................................................................................................................................................................... c. Nel comunicare ai viaggiatori di aver trovato una soluzione al caso, Poirot utilizza la seguente metafora: “Credo, Messieurs et Mesdames, di aver visto la luce”. Utilizza un’altra metafora per esprimere le convinzioni dell’investigatore. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
d. Linda Arden definisce Cassetti un “demonio”. Scrivi almeno altre due parole in grado di esprimere simbolicamente la cattiveria del personaggio con la stessa efficacia. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
o dell a i alig v re a L
o t t i scr
Il romanzo giallo
intoriallo nasce g il , io r a r re lette fonde nel Come gene el XIX secolo e si dif ppartà d imiLe storie a . o iv no alla me s s e no a un cr r c c o u tt s a e lo r o anto p c e m coinvolti (t corso del s to genere ruotano se o n s s e in i pacità di u nagg a ues o c q s lta r e a e ll p a ti i n a e ta n te ffida nella racco a cc.) e e to è n e e to n r tt a io fu z e , io solu iente omini. ne (omicid vittime). La intuito, paz imo degli u ad e le n d n ’a to a d n r a g ti u i ta q d s degli dotato ente e i criminali ersonaggio profondo conoscitore dere la storia avvinc p , e r to a g a ren go e investi po’ psicolo tribuiscono n n o u c i, e iz h d c , in a oyle (Le en degli Conan D olpi di sc o c m i ia o d n r a o c ayic n r Non ma aigret) e R Christie, i. M r a o io th tt r a a le g s i A is e r ltre ad l comm o). appassiona i di gialli, o eorges Simenon (I Montalban ei primi r to io r u a a s i is im m s es), G tine d (Il com Tra i mas delle coper dadori. erlock Holm i, Andrea Camilleri e h r S lo i o d c l e r a d tu e Mon avven deriva li italian casa editric o italiano e dler; tra g a tt n ll a tu e h d è C a ” li d o ll n ta mo e “gia ati in I ità: il termin uesto genere pubblic Una curios aq partenenti romanzi ap
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Sesta settimana
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta Poirot ha un altro caso da risolvere! Un’anziana e ricchissima contessa è stata avvelenata nella sua camera. In ospedale, un istante prima della morte, la donna sussurra all’orecchio dell’investigatore una frase misteriosa: “Osservi il mare, è lì la risposta”. Poirot sa che la frase nasconde la soluzione dell’enigma, ma dopo lunghissimi ragionamenti si ritrova a un punto morto. Infine esegue un sopralluogo nella camera della contessa. Dopo aver inutilmente cercato dappertutto una traccia che lo possa aiutare, si siede afflitto sul divano. Alza gli occhi e all’improvviso la soluzione gli compare davanti. In alto, sulla parete di fronte, un bellissimo quadro a olio riproduce un tranquillo paesaggio marino. Poirot si avvicina alla tela, la tocca appena e da dietro la cornice cade un foglio piegato in quattro. Il foglio è in realtà un messaggio segreto scritto dalla contessa. La donna aveva scoperto di essere stata avvelenata dal suo unico nipote dopo una visita. Prima di perdere i sensi aveva avuto la forza di scrivere la lettera, poi l’aveva nascosta dietro il quadro temendo che il nipote la trovasse. Ecco il contenuto del messaggio:
Questa sera Albert, mio nipote, mi ha ucciso. Mi ha versato un veleno nel tè, ma l’ho scoperto solo dopo aver bevuto, quando lui era già andato via… Continua brevemente la lettera spiegando come la contessa ha scoperto di essere stata avvelenata, qual è stato il comportamento di Albert lungo la serata trascorsa assieme e qual è il movente. ..................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................ ..................................................................................................................................... ................................................................................................................................. .............................................................................................................................. ........................................................................................................................... ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... ........................................................................................................................ ....................................................................................................................... ....................................................................................................................... ..................................................................................................................... .................................................................................................................... ..................................................................................................................
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LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
è
italiano
❱❱ I complementi indiretti (stato in luogo, moto a luogo, moto da luogo, moto per luogo) ❰❰
1. Completa le frasi con un complemento di stato in luogo scegliendolo tra quelli elencati di seguito. sulla spiaggia, in ufficio, in camera, alla scrivania, in poltrona, a scuola, in città a. Trascorrerò la giornata ..................................................... per studiare e dopo mi metterò .................................................. davanti alla tv per vedere la partita. b. Mi fermerò ....................................................... per qualche giorno per alcune faccende di lavoro. c. I gabbiani erano immobili ....................................................... in attesa dell’arrivo dei pescherecci. d. Gianfranco, invece di impegnarsi a dovere, continua a stare seduto ....................................................... giocherellando inutilmente con il computer. e. Mi trovo ....................................................... per riscuotere l’assegno, ma del titolare nessuna traccia. f.
....................................................... ,
questa mattina, abbiamo studiato come si svolgeva la vita quotidiana nell’antica
Roma. 2. Sottolinea i complementi di moto a luogo. a. Con questa bella giornata conviene andare al parco. b. Verrò alla festa solo se inviterete anche Giorgio. c. Al pascolo i pastori giunsero a stento a causa della fortissima pioggia. d. Marco andò da Luigi per trascorrere il pomeriggio assieme a lui. e. Il treno giunse in stazione con un fortissimo ritardo. f. Domani andremo tutti al mare. g. Domenica prossima partiremo per la Germania. 3. Sottolinea in rosso i complementi di moto da luogo e in blu i complementi di moto per luogo. Avevamo deciso di andare per i monti. Dal villaggio, in poco meno di un’ora, si giungeva nel bosco, passando per uno stretto passaggio tra due speroni scoscesi di roccia. Per trovare funghi era la giornata ideale. Aveva piovuto per due notti di fila e dalle montagne, più in alto, giungeva ancora il frastuono dei tuoni in lontananza. “Per il sentiero dei cacciatori avremmo fatto prima” continuava a protestare Sam. “ Hai portato le colazioni da casa, piuttosto?” gli riposi. 4. I complementi di luogo possono anche avere un senso “figurato”, non reale, come nell’espressione Che hai in fondo all’anima? (stato in luogo figurato). Sottolinea i complementi di luogo figurato specificandone la tipologia. a. Oggi hai proprio la testa tra le nuvole! (.................................................... ) b. Dentro di lei c’è tanta tristezza. (.................................................... ) c. Che ti passa per il cervello? (.................................................... ) d. Riemerse da un sonno profondissimo. (.................................................... ) e. Ti odio dal profondo del mio cuore! (.................................................... ) f. Può un ricco entrare nel Regno dei Cieli? (.................................................... ) 87
Sesta settimana
Pronti, per il ritorno... VIA!
Le indagini del tenente Piccione. Al tenente Piccione è stato affidato un caso molto delicato. Nella villa di una ricca famiglia è stato commesso un furto. Da una cassaforte nascosta in una stanza sono stati rubati alcuni preziosissimi gioielli: il tenente si reca sul posto per raccogliere gli indizi e trovare il colpevole…
Si accomodi tenente. Ha visto che tempaccio? È da ieri sera che piove.
Il ladro è entrato s cu a e te da lì.. sicuramente
Ecco, quella è la cassaforte.
Ieri sera, dopo aver passato la cera sul pavimento, ho chiuso per bene la finestra. Ne sono sicuro. Perché il tenente non crede alle parole del maggiordomo? ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ................................................................................................................... ...................................................................................................................
Soluzione: se il ladro fosse entrato dalla finestra indicata da maggiordomo, il pavimento sarebbe sporco. Evidentemente il maggiordomo sta mantenendo.
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Farebbe meglio a raccontare la verità, se non vuole essere incriminato c ato per pe il furto. u to.
Completa il cruciverba.
2
1
3
2
1
Orizzontali 1. Ci sono quelli cattolici e quelli… 2. Sono famose quelle di Kravice. 3. Fece costruire lo Stari Most intorno metà del XVI secolo. 4. L’investigatore dell’Orient Express.
3
4
Verticali 1. L’altro nome di Costantinopoli. 2. Le grotte dell’Erzegovina sono ricche di stalattiti e di… 3. Una battaglia rimasta nella storia.
Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da. Saluti da Il nostro viaggio nei Balcani si conclude qui. Nella stazione di Vinkovci acquistiamo una cartolina
Saluti da...
che riproduce l’immagine del mitico Orient Express da spedire ai nostri amici. Il giro d’Europa, però, non termina certo adesso! Altri Paesi con le loro storie e luoghi fantastici ci attendono! In viaggio!
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Settima settimana 4
Destinazione
1
Germania Parigi è sempre Parigi e Berlino non è mai Berlino!
Jack Lang, ex ministro francese, discutendo di quanto rapidamente cambi Berlino
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5
3
6
2
La bandiera della Germania è composta da tre bande orizzontali di uguale misura. Partendo dall’alto, i colori sono: nero, rosso e oro. Il nero e l’oro rappresentano la Germania meridionale, mentre il rosso rappresenta la Germania settentrionale. Forma di governo: repubblica federale Capitale: Berlino (ab. 3.420.000 circa) Superficie: 357.123 km2 Popolazione: 83.395.400 ab. circa, per una densità di 228 ab./km2 Clima: oceanico e mite (grazie ai venti atlantici occidentali) ai confini con i Paesi Bassi e in prossimità del Mare del Nord, dove gli inverni sono piovosi con modeste nevicate, mentre le estati sono fresche; a est diventa continentale, con inverni freddi e nevosi ed estati afose; le regioni centrali e meridionali si caratterizzano per le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, e per gli inverni rigidi e le estati calde e piovose 1a
7
Amburgo
Brema
Berlino
Hannover
Duisburg Dortmund Essen Du..sseldorf
Lipsia
Colonia
Francoforte
Stoccarda
Triberg
Monaco
tappa Triberg
tappa
2a Francoforte
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3a
tappa Dresda
Dresda
Il nostro penultimo viaggio ci porta alla scoperta della Germania. La varietà dei paesaggi è tale da rendere questo Paese quasi un piccolo continente nel cuore dell’Europa. Maestose vette alpine innevate si alternano a dolci paesaggi lacustri e pianeggianti, terminanti a nord nel Mar Baltico. Le immense distese boschive, uniche per habitat naturali, rendono la Germania una delle terre più verdi d’Europa. Oltre alla natura rigogliosa, il Paese vanta alcune città ricchissime di storia e di opere d’arte. Berlino, la capitale, è una città in continua trasformazione, con splendidi musei e un processo di riqualificazione dei quartieri del centro che non ha pari in Europa. Ma la Germania è questo e tanto altro ancora: lo scopriremo nel corso del nostro viaggio. Allora, si va?
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Una foresta nera… ma non troppo Cominceremo il nostro viaggio da una delle aree verdi più conosciute d’Europpa: la Foresta Nera, nel territorio sud-occidentale della Germania. Perché mai que quest’area boschiva ha questo strano nome? Tutto merito degli antichi Romani!
2a
storia
tappa ...storie che trovi
Tempesta e Impeto
Ci sposteremo, poi, nella modernissima città di Francoforte, sulle tracce di d un uomo sorprendente: Johann Wolfgang Goethe, il più grande scrittore to tedesco di tutti i tempi. Sarà l’occasione per parlare di un movimento letterario letter sorto in una fase di grandi cambiamenti storici e politici per l’Europa, lo Sturm und Drang (Tempesta e Impeto).
italiano
3a
tappa
Ti racconto un viaggio L Germania in sella… La ccon tanto di pedali! Ill nostro viaggio si concluderà a Dresda. In città si aggirano tre tipi piuttosto originali. Vengono dall’Inghilterra e stanno compiendo un viaggio davvero insolito: il giro turistico della Germania in bicicletta! Dalla penna dello scrittore britannico Jerome K. Jerome, leggiamo le spassosissime avventure di tre scapestrati amici.
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Settima settimana
geografia 2
tappa Una foresta nera… 1a
Paese che vai...
Triberg
ma non troppo
Iniziamo il nostro viaggio percorrendo in bicicletta i borghi della Foresta Nera nel sud ovest del Paese. Furono gli antichi Romani a dare il nome a questa vasta distesa boschiva: la definirono nigra silva per la vegetazione estremamente fitta che non lasciava filtrare i raggi del sole e che oscurava i boschi anche in pieno giorno! La Schwarzwald (“Foresta Nera” in tedesco) è una delle mete turistiche più visitate della Germania. Ogni anno milioni di turisti raggiungono questo luogo straordinario, tutelato da ben due parchi nazionali, per praticare sport come lo sci, l’alpinismo, il trekking e il deltaplano. Circa 20.000 chilometri di sentieri si snodano lungo colline e pascoli, tra vallate, fiumi e cascate che formano piccoli laghi. I tipici villaggi con le case con tetto a capanna ai margini dei boschi ricordano le ambientazioni delle fiabe dei fratelli Grimm. Attraverso fitte distese di alberi verdeggianti, il nostro itinerario ci conduce alla piccola e deliziosa cittadina di Triberg. Qui, nel cuore della Foresta Nera, si trovano le suggestive cascate omonime, tra le più maestose di tutta la Germania. Con un salto di oltre 160 metri e i sette livelli di caduta delle acque, le cascate creano un apparato scenografico naturale da sogno.
domande. le frasi. Completa Rispondi alle .................................... .................................... ...... Silvia a .................................... Rea sorge la Foresta Nera? A Germania area della In qualecostrinse a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. .................................... neonati due i che ..................................... ordinò B Amulio .................................... .................................... .................................... ........ .................................... .................................... .................................... trovati furono dueègemelli C immensa foresta? di questa del nome l’origine b. IQual .................................. .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno Un E c. Quali attività sportive è possibile praticare? ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................... ..................................... .................................. ....................................
d. Qual è la tipica architettura delle case nei villaggi? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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e. Qual è la caratteristica principale delle cascate di Triberg? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
Montagne, birra e salsicce! Lasciamo il verde della Foresta Nera e viaggiamo in direzione est fino alle Alpi Bavaresi, poste nell’area meridionale della Germania. Esse costituiscono il sistema montuoso più importante del Paese (la sua cima più elevata, il Grosser Krottenkopf, raggiunge quota 2.657 m) e fanno da confine naturale con l’Austria. In quest’area il clima, tipicamente alpino, è contraddistinto da abbondanti nevicate nei mesi invernali. L’ambiente naturale è ricco di acque e di foreste di conifere e latifoglie, mentre la fauna selvatica è caratterizzata principalmente da lupi, cinghiali, cervi e varie specie volatili come la cicogna bianca. Queste specie vivono indisturbate in aree protette da parchi regionali e nazionali, molto numerosi in questa regione. Viaggiando verso nord, oltre questo articolato sistema alpino, precisamente in direzione dell’Altopiano svevobavarese, incontriamo la città di Monaco di Baviera, una delle più caratteristiche della Germania, in quanto profondamente legata alle tradizioni del folklore tedesco. Uno degli eventi che la rende famosa è l’Oktoberfest, la tradizionale festa della birra, che si svolge ogni anno nel corso del mese di ottobre. In quest’occasione, in città giungono decine di migliaia di turisti, mentre scorrono senza sosta veri e propri fiumi di gustosa birra bavarese (uniti a tonnellate di salsicce!) in un clima di grande allegria.
o? Vero o fals
ia.
rman ale della Ge n io tr n e tt e s nell’area a. si si trovano re a v a B i metri d’altezz lp 0 A 0 0 3 i 1. Le o n . ra stese foreste ra varesi supe 2. Le Alpi Ba e tipica è composta da e a bir zion sa festa dell o ta m e g fa e v e a le L a . n 3 izio est è la trad aviera. 4. L’Oktoberf ogni anno a Monaco di B e che si svolg
V V V
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storia
Settima settimana
2
2a
tappa
Francoforte
...storie che trovi
Tempesta e Impeto La seconda tappa del nostro viaggio in Germania ci conduce a Francoforte, una delle città più moderne d’Europa. Densamente urbanizzata e ricca di grattacieli, Francoforte è una delle capitali mondiali della finanza. Percorriamo le vie del centro fino alla casa di Johann Wolfgang Goethe (1749-1832), uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. La sua casa natale è stata ricostruita dopo i pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e oggi ospita un museo che permette di ripercorrere le vicende artistiche e biografiche del grande scrittore tedesco. Durante la sua giovinezza, Goethe fu uno dei principali rappresentanti di un movimento culturale e letterario, lo Sturm und Drang (letteralmente Tempesta e Impeto) che ebbe origine e si diffuse in Germania tra il 1760 e il 1785 circa. Gli scrittori che ne fecero parte furono degli autentici ribelli: anticipando il Romanticismo, esaltarono l’istinto e la passione nell’uomo, e la forza vitale e misteriosa della natura. L’opera letteraria che meglio rappresenta lo Sturm und Drang è il romanzo epistolare dal titolo I dolori del giovane Werther, scritto da Goethe proprio a Francoforte nella sua casa natale e pubblicato nel 1774. Il romanzo riscosse uno strepitoso successo di pubblico in tutta Europa, divenendo in breve un autentico best seller. Pare che perfino Napoleone Bonaparte, durante le sue campagne militari, portasse sempre con sé una copia del romanzo!
Il Werther, un’autentica febbre
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Ne I dolori del giovane Werther, Goethe narra dell’amore di Werther, ventenne di buona famiglia e dotato di ottima cultura, per la bella Charlotte, soprannominata Lotte. Nel finale il protagonista muore suicida. La forza dei sentimenti creati dalla penna di Goethe creò un fenomeno sorprendente in tutta Europa: migliaia di giovani cominciarono a parlare e a vestirsi come Werther, giungendo in diversi casi addirittura al suicidio! Nella città tedesca di Weimar fece scalpore il suicidio di una dama dell’alta società, gettatasi per un amore infelice in un fiume stringendo tra le mani una copia del romanzo.
Fermenti di rinascita Lo Sturm und Drang non fu semplicemente un movimento letterario. Lo spirito di ribellione e protesta dei suoi sostenitori aveva come obiettivo l’immobilismo della società tedesca del tempo, priva di vitalità culturale, in un momento storico che annunciava grandi cambiamenti per tutta l’Europa. I territori germanici erano divisi in innumerevoli principati, arretrati socialmente ed economicamente e governati da despoti. Soltanto un secolo dopo, nel 1871, la Germania diventerà uno stato autonomo e indipendente sotto la guida dell’imperatore Guglielmo I. I giovani letterati tedeschi forse g presagivano pre le trasformazioni che avrebbero sconvolto il vecchio Conavr tinente di lì a poco. In Francia l’Iltin luminismo aveva diffuso gli ideali lu di uguaglianza e libertà che avrebbero favorito il divampare ddella Rivoluzione francese. La situazione politica dell’Europa alla metà del Settecento era preoccupante: i sovrani governavano da monarchi assoluS tti, opponendosi con la violenza a ogni tentativo di cambiamento. Furono pproprio le idee dell’Illuminismo a gettare le basi per alcune riforme sociali molto m importanti. Grazie all’opera degli illuministi vennero approvate riforme che riconoscevano la libertà di stampa e di espressione, e il diritto di f essere giudicati da un tribunale con un regolare processo. In Italia Cesare Beccaria, figura di spicco dell’Illuminismo milanese, levò apertamente la sua voce contro la pena di morte. Il saggio che lo rese famoso, Dei delitti e delle pene, venne pubblicato nel 1764.
Completa con le informazioni necessarie in modo da ottenere un quadro sintetico della cultura e della società europea e tedesca nella seconda metà del XVIII secolo. Sturm und Drang
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Johann Wolfgang Goethe
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I dolori del giovane Werther Politica europea alla metà del Settecento Realtà sociale e politica tedesca nel XVIII secolo Cesare Beccaria
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Settima settimana
italiano
Dresda 2
tappa La Germania in sella… con tanto di pedali! 3
a
Ti racconto un viaggio
Cosa ci fanno tre gentlemen in bicicletta in giro per boschi e città tedesche? Ovvio, il giro della Germania su due ruote! I nostri simpatici amici inglesi, Jerome, George e Harris, sono partiti da Londra e, pedalando, sono intenzionati a compiere un insolito percorso turistico. Quest’idea strampalata li ha già portati alla scoperta dei luoghi incantevoli della Foresta Nera, dove hanno fatto la conoscenza di diverse persone del posto. Agli occhi dei tre buontemponi, i tedeschi, così seri e precisi, appaiono creature strane e incomprensibili, scarsamente dotate di humor, con abitudini molto diverse da quelle del classico stile di vita inglese. Ed è proprio da questa incomprensione che nascono situazioni imbarazzanti e buffe. Dopo una mirabolante serie di disavventure assurde e comiche, il terzetto inglese fa una sosta nella splendida città di Dresda. Ma ecco che a uno dei tre amici, Harris, è capitata l’ennesima divertentissima vicenda! Presto, avviciniamoci ai tre per scoprire cosa è successo questa volta… Quello che a Dresda sbalordisce maggiormente il forestiero è il tram elettrico. Gli enormi carrozzoni filano per la strada a una velocità che varia dai quindici ai trenta chilometri orari, abbordando le curve e le cantonate alla maniera di un carrettiere irlandese. Tutti si servono dei tram, fuorché gli ufficiali in divisa, cui è vietato. Signore vestite da sera, che se ne vanno al ballo o all’opera, e facchini1 con le loro ceste siedono gomito a gomito. Le vetture tranviarie sono la cosa più importante nelle strade di Dresda; al loro apparire, persone e veicoli si affrettano a farsi in disparte. Se non siete abbastanza lesti a farlo e, per caso, siete ancora in vita quando vi raccolgono, scoprite, non appena state meglio, di esservi beccato una multa per aver camminato sulle rotaie. Questo v’insegnerà a guardarvi dai tram. Un pomeriggio Harris se ne andò a zonzo per conto suo. La sera, mentre stavamo seduti al Belvedere2 per ascoltare la banda, saltò su a dire inopinatamente3: “Questi tedeschi non hanno sense of humor4”. “A che proposito?” domandai. “Ecco qua”, rispose Harris. “ Nel pomeriggio di oggi, sono salito su uno di quei tram elettrici. Volevo vedere la città, quindi sono rimasto fuori, sulla piccola piattaforma… come si chiama?” “La Stehplatz”, suggerii. “Ecco, bravo”, disse Harris. “Be’, sapete che scossoni si prendono su quei tram, e come bisogna stare attenti nelle svolte e quando la vettura si ferma o si mette in moto…?” Feci un cenno d’assenso. “Eravamo una mezza dozzina di persone sulla piattaforma”, continuò. “Naturalmente… io sono poco pratico. Ero appena salito, quando la carrozza è partita all’improvviso e sono cascato all’indietro. Sono andato a sbattere contro un signore grasso che stava alle mie spalle. Non doveva essere molto saldo sulle gambe nemmeno lui, visto che è cascato a sua volta addosso a un ragazzo che portava una tromba in una custodia verde. Nessuno ha sorriso, né l’uomo né il ragazzo della tromba; sono rimasti là, con aria immusonita. Stavo per domandare scusa ma, prima che aprissi bocca, il tranviere ha frenato non so per quale motivo e, naturalmente, io sono partito in avanti e sono andato a finire addosso a un vecchio dai capelli bianchi che aveva tutta l’aria di un professore. Ebbene, neppure lui ha sorriso. Non ha battuto ciglio”. “Forse pensava ad altro”, dissi. “Non è possibile che tutti pensassero ad altro”, ribatté Harris. “Durante il tragitto devo essere caduto addosso a tutti, almeno tre volte. Vedete – precisò Harris – loro sapevano quando si stava per arrivare a una svolta e sapevano anche in quale direzione inclinarsi. Io, come forestiero, ero naturalmente in posizione di svantaggio. La maniera con
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1 facchini: addetti a lavori pesanti. 2 Belvedere: Brühlsche Terrasse, il luogo più rinomato della città, definito anche “Balcone d’Europa” per la bellezza del panorama.
3 inopinatamente: senza preavviso. 4 sense of humor: senso dell’umorismo.
cui dondolavo e brancolavo per la piattaforma, aggrappandomi disperatamente ora a questo ora a quello dei passeggeri, dev’essere stata veramente comica. Non dico che fosse una comicità di prim’ordine, ma molti si sarebbero divertiti. Quei tedeschi, invece, avevano l’aria di non trovarci niente di buffo, parevano soltanto preoccupati. C’era un tale, un ometto che stava con la schiena contro il freno; gli sono caduto addosso ben cinque volte, le ho contate. A chiunque, alla quinta volta, sarebbe sfuggito un risolino; niente affatto, aveva soltanto l’aria stanca. Che popolo ottuso!”. Jerome K. Jerome, Tre uomini a zonzo
L’autore Jerome K. Jerome (1859-1927) è stato uno scrittore e giornalista britannico. Nelle sue opere, cari-
che di humor, gli elementi comici si alternano a quelli descrittivi. Il romanzo che lo rese celebre ai suoi contemporanei è Tre uomini in barca (1889). Il seguito, Tre uomini a zonzo (1900), descrive le usanze e il carattere dei Tedeschi con un’ironia e un acume tali da essere stato a lungo utilizzato come libro di narrativa nelle scuole di tutta la Germania.
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Settima settimanaa
italiano
3
a
ttappa appa
Esplorando il testo Rispondi alle domande.
a. Quale aspetto di Dresda colpisce maggiormente il visitatore? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Cosa fanno veicoli e persone all’apparire dei tram?
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c. Di cosa si lamenta Harris con i suoi amici?
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d. Quale spiacevole e buffo episodio accade ad Harris, una volta salito a bordo del tram?
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e. I viaggiatori del tram sono a conoscenza di qualcosa che Harris ignora: di cosa si tratta?
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Rifletti su… a. L’espressione “Gli enormi carrozzoni abbordando le curve e le cantonate alla maniera di un carrettiere irlandese”: ❏ denota disprezzo per il popolo irlandese; ❏ conferisce un tono ironico alla narrazione. b. Dopo aver descritto gli inconvenienti del viaggio in tram, la voce narrante afferma: “Questo vi insegnerà a guardarvi dai tram”. La frase “suona” come: ❏ una vera e propria minaccia; ❏ un’esagerazione voluta per divertire. c. L’affermazione finale di Harris rivolta ai tedeschi (“Che popolo ottuso!”) ti sembra: ❏ assurda; ❏ corretta; ❏ vera in parte. Motiva brevemente la tua risposta. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
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italiano
Esplorando il testo
Esercitiamo il lessico. a. Completa la tabella dei sinonimi e contrari. a. b. c. d. e. f. g. h.
forestiero lesto inopinatamente pratico saldo svantaggio brancolare ottuso
Sinonimo
Contrario
b. Associa a ciascuna frase il significato giusto. a. b. c. d. e. f. g.
Siedono gomito a gomito Questo v’insegnerà a guardarvi dai tram Se ne andò a zonzo per conto suo Saltò su a dire Non ha battuto ciglio Una comicità di prim’ordine Che popolo ottuso
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
iniziare improvvisamente a parlare rilevare scarsa fantasia o intelligenza in un popolo. imparare a fare attenzione a un possibile pericolo in futuro essere tanto vicini da toccarsi non avere nessun tipo di reazione una situazione davvero divertente andarsene da solo in giro senza meta
ello d a i alig v re a L
o t t i scr
a è far umoristic e n io z a r eaella nar ntemporan o c o d Obiettivo d n e r off lle
Il romanzo e il racconto umoristici
da lettore oe a partire n io s s divertire il e ngue dalla c , che ifl ti r is i d d i ti s n o u p m s satira umoris mente degli ssa, e dalla In questo l’ . te s te e s s o p a o r e in p n situazioni lla risata fi , mettendo . a li o a c ta b li n r b u e b v p u i e p c h o ra, c equiv ttore onaggio micità pu di parole ed moristici inducono il le ira un pers i m h i c d io e g d i n d e i r . s do li scrittori u tereotipato in genere p g s ia, serven , n a io o n g e g ir ’ c a ll s n i a o d s o per ors olpi iori Facendo ric i ruolo e prevedendo c e o su un certo tipo di . Tra i magg o v ti a r r a d n n i io b e gener Woody a situaz scena scam con questo ewyorkese urdità di un s n ti s e ta r ’a n ll to e u it s r im c e c s r ore e si sono a riflette ggiatore, att Stefano Benni. e tori famosi n it r e c c s s , i ta im s is Moltis tecnico mo il reg citare il piro nei ricordia o a r m o p ia s m s o te p n co italiani ntre tra gli Allen, me
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Settima settimanaa
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta L’avventura in tram che hai letto nelle pagine precedenti ha dell’incredibile: Harris cade ripetutamente addosso agli altri viaggiatori, ma loro non hanno alcuna reazione. La situazione è volutamente assurda, creata dallo scrittore per strappare una risata al lettore. Ora prova tu a inventare un breve racconto nel quale un tuo amico è protagonista di un episodio incredibile e divertente simile a quello vissuto da Harris. ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................... .......... 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LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
è
italiano
❱❱ I complementi indiretti (partitivo, vocativo, di materia, di argomento, di unione) ❰❰
1. Completa le frasi con i complementi partitivi adatti, scegliendoli tra quelli elencati di seguito. tra noi, dei numerosi tifosi, dei lavoratori, degli alunni, degli insegnanti a. Uno ......................................................... del corso si è assentato per malattia. b. Nessuno ......................................................... ha aderito all’iniziativa dei rappresentanti del sindacato. c. Quanti ......................................................... avrebbero agito diversamente, mi chiedo? d. Soltanto alcuni ......................................................... della classe non hanno raggiunto risultati brillanti. e.
.........................................................
presenti alla partita solo qualcuno si è dimostrato incivile.
2. Unisci opportunamente i complementi vocativi della prima colonna alle frasi della seconda. a. Voi
1.
raccogliamoci uniti nella preghiera.
b. Marco
2.
è un piacere immenso avervi nostri ospiti.
c. Imputato
3.
laggiù in fondo, potreste venire più avanti per ascoltare meglio?
d. Fratelli
4.
può fare la sua dichiarazione, se vuole.
e. Amici
5.
puoi rispondere al telefono per favore?
3. Sottolinea in rosso i complementi di materia e in blu quelli di argomento. a. Il libro di scienze che mi hai prestato mi è stato di grande aiuto. b. Gli antichi Romani erano abilissimi nella costruzione di ponti mobili in legno. c. I rotoli di papiro ritrovati negli scavi archeologici di Ercolano trattano di filosofia. d. Circa quelle teorie gli scienziati non si sono espressi favorevolmente. e. Non so ancora se realizzare in ferro o in pietra la scala interna della casa per le vacanze. f. I manifestanti continuarono a discutere dello sciopero per tutta la settimana. g. Quel gruppo musicale esegue esclusivamente canzoni d’amore. h. Per aiutare l’ambiente bisognerebbe ridurre l’utilizzo di contenitori di plastica. 4. Nelle seguenti frasi alcuni complementi sono introdotti dalla preposizione “con”. Sottolinea quelli che sono complementi di unione e analizza gli altri specificandone il tipo. a. I visitatori si disposero con calma lungo il percorso indicato. (compl. di modo) b. Non possiamo andare alla festa con questi vestiti orrendi! (........................................ ) c. Ho mangiato un ottimo piatto di pasta fresca con le vongole. (........................................ ) d. Con le sue nuove scarpe Luisa camminava per le vie del centro. (........................................ ) e. Trascorse tutto il pomeriggio a chiacchierare con le sue amiche. (........................................ ) f. Torneremo dalle vacanze con l’aereo. (........................................ ) g. Viaggia sempre con un quadernetto da disegno in tasca. (........................................ ) h. Con grande eleganza il difensore si liberò dell’attaccante avversario. (........................................ )
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Settima settimana Settima settimana
Pronti, per il ritorno... VIA!
Risolvi il cruciverba, leggi nella colonna colorata e scopri…
1. 2. 3. 4. 5.
8 . Quelli del giovane Werther sono… 9 . Il “Balcone d’Europa” si trova a… 10 . La capitale della Germania. 11. È il protagonista di una divertente “disavventura” su un tram. 12 . Un famoso scrittore umoristico italiano. 13 . È famosa per le sue spettacolari cascate.
È nera quella che si trova nel sud ovest della Germania. Nacque a Francoforte nel 1749. Erano tre, una volta in barca e un’altra a zonzo. Una delle capitali mondiali della finanza. Ha descritto le usanze e il carattere dei tedeschi con grande acume e ironia. 6 . Secondo Harris, ne sono privi i tedeschi. 7 . La Schwarzwald ne ha più di 20.000 chilometri.
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E ora proviamo con qualche anagramma. Cambia l’ordine delle lettere e trova le parole che corrispondono agli indizi. torinese ........................................................................ Ci vorrebbero mesi per percorrerli tutti. pila ........................................................................ Credevi fossero solo in Italia? marino ........................................................................ Rimasero intimoriti di fronte a tanta oscurità… tempio ........................................................................ Sturm e… 102
Risolvi i rebus. I sovrani europei alla metà del Settecento MON
LUTI Soluzione (8, 8): .............................................................................................................................................................................
Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da. Saluti da Raggiungiamo la Porta di Brandeburgo di Berlino. Qui, da uno dei monumenti più rappresentativi di
Saluti da...
tutta Europa, inviamo una cartolina ai nostri amici! A presto, per l’ultima tappa del nostro viaggio!
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Ottava settimana 4
Destinazione
1
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Paesi Bassi e Belgio
7 5
3
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Chi meglio degli Olandesi conosce le virtù e le minacce dell’acqua?
Emma Bonino, politico italiano
La bandiera dei Paesi Bassi è composta da tre bande orizzontali: rosso, bianco e blu, a partire dall’alto.
La bandiera del Belgio è costituita da tre bande verticali di eguali dimensioni. Partendo dall’asta i colori sono: nero, giallo e rosso.
Paesi Bassi Forma di governo: monarchia parlamentare Capitale: Amsterdam (ab. 801.200 circa) Superficie: 41.543 km2 Popolazione: 16.105.000 ab. circa, per una densità di 404 ab./km2 Clima: di tipo oceanico temperato, con temperature che d’inverno scendono di rado sotto lo zero grazie all’azione mitigatrice dell’Atlantico; le estati sono generalmente fresche
1a
tappa
2a
Beemster
Belgio Forma di governo: monarchia parlamentare Capitale: Bruxelles (ab. 1.116.000 circa) Superficie: 30.536 km2 Popolazione: 10.712.000 ab. circa, per una densità di 342 ab./km2 Clima: principalmente oceanico lungo la costa, ma con forti escursioni termiche nelle aree interne; nell’area sud-est, dominata dai rilievi delle Ardenne, le estati calde si alternano a inverni rigidi; le piogge sono più frequenti durante l’estate
tappa
Waterloo Bruxelles
Beemster
Utrecht Enschede L’Aia Apeldoom Rotterdam Nimega Tilburg Eindhoven
104
Schaerbeek Lovanio Anderlecht
Gand
Bruxelles
Mons
Groninga
Haarlem Amsterdam
Anversa
Bruges
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tappa Liegi
Waterloo
Namur Charleroi
Liegi
L’ultima tappa del nostro viaggio in Europa ci porta alla scoperta di due nazioni incastonate tra Francia e Germania: i Paesi Bassi e il Belgio. I Paesi Bassi, noti anche con il nome di Olanda, attirano ogni anno milioni di turisti grazie alla dolcezza dei paesaggi campestri animati dall’incredibile varietà di colori dei rinomati tulipani. Amsterdam, la capitale, adagiata su canali, è una sorta di piccola Venezia elegante e raffinata; Rotterdam, con il porto più grande d’Europa, è una città frenetica e popolosa; Utrecht conserva un incantevole centro storico medievale ancora intatto; L’Aia, più a nord, è sede di importanti organizzazioni internazionali. Il Belgio è diviso in tre regioni: a nord le Fiandre; a sud la Vallonia, prevalentemente francofona; nella zona centrale la regione della città di Bruxelles, la capitale, ufficialmente bilingue, sebbene in buona parte francofona. Bruxelles è sede politica della NATO, della Commissione Europea e del Consiglio dell’Unione Europea. Bene, non ci resta che partire!
1a
geografia
tappa
Paese che vai...
Dove c’era il mare adesso cresce l’erba (ovvero, la nascita di un polder) Il nostro viaggio partirà dalla costa olandese alla scoperta di un territorio “strappato”, pato nei corso secoli, al mare, per ottenere terre coltivabili: un incredibile lavoro di iingegno umano che ha caratterizzato questa parte d’Olanda. Ci sposteremo poi nella capitale, Amsterdam, e percorreremo in bici alcuni dei caratteristici ponti che collegano i novanta isolotti su cui sorge la città!
2a
storia
tappa ...storie che trovi
L’ultima battaglia - Bruxelles, una città super europea Ripercorreremo in territorio belga uno dei momenti più delicati della storia Ri d’Eur d’Europa: la fine dell’età napoleonica. Saremo a Waterloo, la città entrata nei libri di storia per essere stata l’ultimo campo di battaglia di Napoleone Bonaparte, qui sconfitto definitivamente e costretto all’esilio. Successivamente ci trasferiremo a Bruxelles in visita ai palazzi che rappresentano il cuore dell’Unione Europea.
italiano
3a
tappa
Ti racconto un viaggio La magia del vento negli occhi di un poeta n Sare infine a Liegi dove, immersi in un paesaggio silenSaremo zioso e incontaminato, leggeremo i versi che il poeta belga Emile Verhaeren dedica al vento, non più solo elemento naturale, ma vera e propria incarnazione di un profondo sentimento umano.
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Ottava settimana
geografia
Beemster
2
tappa Dove c’era il mare adesso cresce l’erba 1a
Paese che vai...
(ovvero, la nascita di un polder)
Uno degli elementi più caratteristici del territorio costiero olandese sono i polder. Di cosa si tratta? Per rispondere a questa domanda raggiungiamo la città di Beemster, sulla costa occidentale, nella quale si trova il più antico polder olandese. Risale agli inizi del XVII secolo e per questo è stato inserito nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. I Paesi Bassi presentano un territorio pianeggiante; inoltre, circa un terzo di esso si trova alcuni metri sotto il livello del mare! Di conseguenza, in passato, i terreni costieri venivano continuamente allagati dalle acque marine. Gli olandesi, non avendo a disposizione un territorio molto vasto da coltivare, adottarono un’incredibile soluzione tecnologica: tramite un sistema di canali, dighe e argini, sottrassero terreno alle acque costiere aumentando notevolmente le superfici coltivabili. Nacquero così i polder, terrapieni che arginavano l’avanzata del mare rendendo i terreni praticabili e adatti alla coltivazione e alla costruzione di abitazioni. Grazie ai mulini a vento, che azionavano costantemente delle potenti pompe idrauliche, l’acqua marina veniva aspirata dai terreni e, attraverso un accurato sistema di canalizzazione, fatta defluire in mare.
domande. le frasi. Completaalle Rispondi .................................... .................................... ...... RealaSilvia Beemster? A cittàadi.................................... è importante Perché costrinse a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. .................................... neonati due i che ..................................... ordinò B Amulio .................................... .................................... .................................... ........ .................................... .................................... furono trovati .................................... gemelli due sono C del territorio olandese? le caratteristiche b. IQuali .................................. .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa D La .................................. ..................................... .................................... .................................... .................................... ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno Un E c. Cosa accadeva a gran parte del territorio costiero? ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. d. Quale soluzione tecnologica fu trovata per rendere coltivabili i terreni costieri? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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e. In cosa consistono i polder? .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
Una foresta in città Dalla costa spingiamoci a est, fino ad Amsterdam, la capitale olandese. La città, risalente al XIII secolo, è spesso paragonata a Venezia per la sua natura “insulare”: infatti, è stata costruita su un sistema di isolette e canali collegati da una miriade di ponti e attraversata in continuazione da imbarcazioni turistiche e private. Percorsa dal fiume Amstel, la città si ritrova ad appena 2 metri sul livello del mare, grazie a un articolato sistema di polder. La conformazione geografica di Amsterdam influenza notevolmente il suo microclima: le grandi masse d’acqua che la circondano rilasciano gradualmente aria calda, che contribuisce a mantenere una temperatura in città non eccessivamente fredda anche di notte. La natura ad Amsterdam regna sovrana: l’Amsterdamse Bos, nelle sue immediate vicinanze, è una vera e propria foresta urbana. L’immensa area ospita circa 200 specie di uccelli acquatici e oltre 150 specie arboree tipiche dell’area nord-europea. Il parco, il più esteso tra quelli cittadini d’Europa, è meta turistica per eccellenza per le numerose attività all’aria aperta e luogo irrinunciabile per i naturalisti.
Vincent il visionario Se ami davvero i colori non puoi perdere ad Amsterdam l’appuntamento con Vincent Van Gogh, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Questo pittore visionario e poetico ci aspetta al museo a lui dedicato al centro di Amsterdam. Olandese di nascita, vissuto nella seconda metà del XIX secolo, Van Gogh non riuscì mai ad affermarsi in vita, ma oggi i suoi quadri vengono quotati per milioni di euro. La sua grandezza è tutta nel colore, nelle pennellate dense e vive dei suoi campi di grano e dei celebri girasoli, dalle quali traspare la forza disperata con la quale egli cercava di comprendere il mondo che gli era intorno e il significato stesso della vita.
F VV F VV F ’a osotrfiuu VV reaèmilètecrz nol.me fin dall eAsmtoste novembre. u e i q d m A AIlmTesvteerd u e to s fi u F e l v a m d l e re a o. n hpaesrceomrsp leebdradta . a. V V cefr Rolim ei ta iveante d g n m e e a v tà v iv it e s c B LIlaTecitvetàreè re s li e a la v c F e c im u Te e n aq V litamal ciaamdiesnpteecnieac . a ri n lo citstàtahdaeudnicac o ti to c n s e e e s c v I a o C La fe d it II p V a os ese del X mnsae èBol’sare ibeari artista oland re D L’AIsmoslateTrd b le e c n u è stato E Van Gogh
o? Vero o fals itmaesuitaulinasniso tepemraludnigishoelezzae. canntiaclih.ità.
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storia
Ottava settimana
2
2a
tappa
Waterloo
...storie che trovi
L’ultima battaglia Lasciamo l’Olanda ed entriamo in territorio Belga, fino a raggiungere la Vallonia. Qui, nel centro del Paese, si trova la città di Waterloo, entrata nella storia in seguito alla disfatta di Napoleone. Nel 1813, la Battaglia di Lipsia persa da Bonaparte aveva segnato il crollo del suo impero. Le nazioni vincitrici avevano relegato il generale e imperatore dei francesi all’Elba. Fuggito dall’isola nel febbraio del 1815, e desideroso di affermare nuovamente il proprio potere, Napoleone ritornò in patria, dove venne accolto come un liberatore, e si preparò all’inevitabile scontro armato con il resto dell’Europa a lui ostile. Iniziarono i cosiddetti “cento giorni”, gli ultimi di Napoleone da sovrano di Francia. Gran Bretagna, Austria, Russia, Prussia e Regno di Napoli formarono una nuova coalizione armata che, l’8 luglio 1815, sconfisse l’esercito francese nelle campagne presso Waterloo. Napoleone venne definitivamente esiliato sull’isola di Sant’Elena, dove morì il 5 maggio 1821.
Completa gli enunciati storici.
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A. La battaglia di Lipsia del 1813 segnò ......................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... B. Al rientro in patria nel 1815 Napoleone .................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... C. I cosiddetti “cento giorni” rappresentano .............................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................... D. La coalizione antifrancese era composta da ........................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................... E. Dopo la sconfitta di Waterloo, Napoleone ............................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................................
L’Europa tra modernità e ritorno al passato All’indomani della sconfitta di Napoleone, i rappresentanti delle nazioni europee vincitrici si riunirono a Vienna (Congresso di Vienna, 1815) per ridisegnare la carta geografica dell’Europa e ridefinire l’ordine politico che era stato stravolto dalla Rivoluzione francese. Si aprì, così, una fase, che viene definita età della Restaurazione.
Jean-Baptiste Isabey, Il Congresso di Vienna, 1815.
Thomas Lawrence, Il principe Metternich, rappresentante austriaco al Congresso di Vienna.
I sovrani assoluti, ritornati sui loro troni, cominciarono a revocare una serie di diritti che erano stati concessi con la Rivoluzione e a reprimere con la forza gli oppositori. Nonostante ciò, molte delle iniziative adottate da Napoleone negli anni del suo impero vennero mantenute, in quanto ritenute positive ed efficaci. Tra esse possiamo ricordare: il riconoscimento della centralità amministrativa e politica dello Stato, la limitazione dei privilegi della nobiltà, l’emancipazione dei contadini con l’abolizione (tranne che in Russia) della servitù della gleba, l’inviolabilità della proprietà privata. Il ritorno dell’assolutismo in Europa generò malcontento e rivoluzioni che caratterizzarono nel corso del XIX secolo un lungo periodo di lotte sociali e politiche che avrebbero dato il volto all’Europa moderna e contemporanea.
Ricava degli enunciati storici dai seguenti gruppi di parole. a. Congresso di Vienna – Restaurazione – Rivoluzione francese .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
b. Assolutismo – lotte sociali – Europa moderna .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... ..................................... ..................................
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Ottava settimana
storia 2
Bruxelles
Bruxelles, una città super europea Trasferiamoci dalle campagne di Waterloo a Bruxelles, la capitale del Belgio. La città è la prestigiosa sede politica della NATO (North Atlantic Treaty Organization, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord), un’organizzazione internazionale che si occupa di difesa, e di due delle istituzioni più importanti dell’Unione Europea: la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea. La Commissione può essere considerata come il “motore” dell’Unione: il suo compito, infatti, è rendere esecutivi i provvedimenti di legge europei e promuovere l’adozione delle norme comunitarie che dovranno essere approvate dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE. Il Consiglio dell’Unione Europea, invece, esercita con il Parlamento le funzioni legislative nell’ambito della Comunità stessa. Inoltre, svolge l’importante funzione di bilancio, coordinando le politiche economiche degli Stati dell’UE. Le sue competenze in ambito economico consentono di stipulare accordi internazionali tra l’UE e uno o più Stati o organizzazioni internazionali. Infine, il Consiglio coopera con gli organi giudiziari e di polizia nella prevenzione del crimine. La sede della Commissione Europea in Bruxelles.
domande. le frasi. Completaalle Rispondi .................................... .................................... ...... .................................... Rea Silvia compiti? A sono iasuoi NATO? Quali Cos’è lacostrinse a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. .................................... neonati due i che ..................................... ordinò Amulio B .................................... .................................... .................................... ........ .................................... .................................... .................................... due gemelli furono trovati C I.................................... .................................... ................................... .................................... .................................... .................................. .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa La D Bruxelles? a b. Quali istituzioni dell’UE hanno sede ...... .................................... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno E Un .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................... .................................... ................................... ....................................
c. Di cosa si occupa la Commissione Europea? .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... .................................... ...................................
d. Quali sono le principali competenze del Consiglio dell’Unione Europea? .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... .................................... ...................................
e. Quali altre funzioni svolge il Consiglio dell’UE?
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L’Unione rende forti! La nascita dell’Unione Europea L’Unione Europea (UE) è un’organizzazione regionale di carattere sovranazionale e intergovernativo che comprende 28 Paesi membri indipendenti e democratici del continente europeo. La sua formazione sotto il nome attuale risale al Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992, ma il processo di integrazione è stato avviato nel 1952 con la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, seguita nel 1957 dalla Comunità Economica Europea (CEE). L’UE è nata con l’obiettivo di superare le divisioni all’interno del continente europeo e garantirne lo sviluppo economico e sociale attraverso il principio irrinunciabile della pace tra i popoli. Far parte dell’UE significa essere inseriti in un sistema basato sul libero scambio economico, grazie a un’unica moneta (l’euro), sulla libera circolazione dei cittadini degli Stati membri, e sulla tutela dei diritti umani e dell’ambiente. Grazie a uno strumento come la Carta dei diritti fondamentali del 2000, l’UE difende i diritti di tutte le persone che vivono sul suo territorio, anche di quelle provenienti da altre aree geografiche, favorendo l’uguaglianza, la solidarietà e la giustizia sociale. A capo dell’UE ci sono tre fondamentali istituzioni che ne garantiscono l’attività: • il Consiglio dell’Unione Europea (che come abbiamo visto ha sede a Bruxelles), formato dai ministri dei Paesi membri, con compiti legati alle politiche economiche e di sicurezza dell’Europa; • il Parlamento Europeo (con sede a Strasburgo), eletto ogni 5 anni dai cittadini europei, con funzioni legislative e di controllo sul bilancio; • la Commissione Europea (ancora Bruxelles), che rappresenta il governo dell’Unione, con i compiti di garantire la reale esecuzione delle leggi europee e di proporne di nuove al Parlamento. Numerose altre istituzioni affiancano le tre principali, per assicurarne il corretto funzionamento. Tra queste ricordiamo: la Corte di Giustizia (con sede a Lussemburgo), che garantisce il rispetto delle leggi europee; la Banca Centrale Europea, che è responsabile della politica monetaria dell’Unione (e ha sede a Francoforte); il Consiglio d’Europa (sempre a Bruxelles), che porta alla luce le urgenze che l’UE deve affrontare.
domande. le frasi. Rispondi Completaalle a .................................... .................................... .................................... ...... Silviadell’UE? A intento principaleRea Qual è ilcostrinse a. Amulio .. .................................... .................................... .................................. .................................... neonati due i che ..................................... ordinò B Amulio .................................... .................................... .................................... ........ .................................... .................................... .................................... due gemelli furono trovati C I.................................... .................................... ................................... .................................... .................................... .................................... .................................... rifugiò si gemelli due i con lupa La D persone? .................................. quali Per 2001? del b. Cosa stabilisce la Carta dei diritti fondamentali .................................... ...... .................................... .................................... Faustolo pastore il giorno E Un .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. ....... .................................... .................................... .................................... due gemelli erano in realtà F I.................................... .................................... .................................... ................................... .................................... c. Quali sono le tre principali istituzioni dell’UE? Quali soni i loro compiti istituzionali? .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... .................................... ................................... .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... .................................... ................................... .................................... .................................... .................................... ..................................... .................................. .................................... .................................... .................................... .................................... ...................................
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Ottava settimana
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tappa La magia del vento negli occhi di un poeta 3a
Liegi
Ti racconto un viaggio
Quanta magia si nasconde nel vento? Quante storie racconta il vento nel suo eterno vagare sulla Terra? Queste sono alcune delle domande che il poeta belga Emile Verhaeren (1855-1916) si pone nel tentativo di carpire il segreto di questo grandioso fenomeno naturale. Seguendo i suoi versi, attraversiamo il territorio delle Ardenne. Qui, tra le colline del territorio della città di Liegi, immersi in paesaggi silenziosi e incontaminati, possiamo concentrarci ad ascoltare il suono del vento lungo le pianeggianti brughiere disabitate. È incredibile, ma quando a un tratto il vento inizia a soffiare forte, si ha davvero la sensazione che trascini con sé i segreti della natura e dell’umanità intera…
Alla gloria del vento Amo il vento, l’aria e lo spazio e me ne vado senza sapere dove, con il mio cuore fremente e folle, nell’aria che riluce e nel vento che si agita. 5
Il vento splende nel sole, rinfresca le magioni, il vento piega con le sue braccia vermiglie1, dall’una all’altra estremità dell’orizzonte, i fiori rossi e le messi selvatiche2.
10 La stagione cambia e lentamente il vento si ricrea, vestito di piogge immense e di brandelli di bruma3. Da qualsiasi luogo provenga, il vento porta dai suoi viaggi, 15 attraverso l’infinito dei campi e dei villaggi, qualcosa di chiaro, di sano, di fervido4. Con le sue labbra dorate, sfiorando le pianure, ha baciato le gioie e i dolori umani 20 ovunque.
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1 vermiglie: di un rosso intenso. 2 le messi selvatiche: i frutti spontanei della terra.
3 bruma: nebbia, foschia. 4 fervido: ardente di passione.
È lui che accresce il mio essere. Con la sua forza selvaggia o la sua dolcezza profonda immensamente 25 ha serrato5 il mondo. Emile Verhaeren, da Le ore
L’autore Emile Verhaeren (1855-1916) è stato uno dei maggiori poeti simbolisti belgi. Introdotto da giovane da
Victor Hugo nella cerchia dell’avanguardia culturale parigina, Verhaeren, di animo inquieto, divenne un acuto osservatore della realtà del suo tempo in rapida trasformazione. Pubblicò numerose raccolte di versi. Tra le più celebri si ricordano: Le sere (1886), Le sconfitte (1888), Il molteplice splendore (1906), Le ore (1911).
5 ha serrato: ha stretto con forza.
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Ottava settimana
italiano
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tappa
Esplorando il testo Rispondi alle domande.
a. Rileggi la seconda strofa e individua quali azioni il vento compie sugli altri elementi naturali. ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
b. Rileggi la quarta strofa e descrivi cosa porta con sé il vento dai propri viaggi sulla Terra.
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c. Cosa immagina il poeta che il vento possa baciare con le proprie labbra?
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d. Quale effetto ha il vento sull’animo del poeta?
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Rifletti su… a. Il terzo verso della poesia (con il mio cuore fremente e folle) mette in evidenza: ❏ l’inquietudine dell’animo del poeta; ❏ il desiderio di partire. b. Nella quinta strofa (vv. 17-20) il vento si trasforma in: ❏ un osservatore delle gioie e delle delusioni umane;
❏ una forza ingovernabile e ostile.
La poesia che hai letto è un inno non solo al vento ma anche agli altri elementi della natura: Verhaeren trova conforto nella contemplazione dell’aria carica di luce, dei sereni paesaggi pianeggianti ricoperti di fiori e grano. Prova a descrivere anche tu le emozioni che provi di fronte allo spettacolo della natura in tutte le sue forme (un’alba, un tramonto, la pioggia in una giornata invernale ecc.). ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
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Esplorando il testo
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Esercitiamo il lessico. Nella poesia di Verhaeren, il vento assume sembianze quasi umane. Per ottenere questo risultato, il poeta ricorre all’utilizzo di metafore. Prova a spiegare quelle riportate di seguito, scegliendo la risposta che ritieni corretta. a. Rileggi i vv. 7-9 (il vento piega con le sue braccia vermiglie, / dall’una all’altra estremità dell’orizzonte, / i fiori rossi e le messi selvatiche). Perché le braccia del vento sono vermiglie? ❏ Perché subiscono l’energia del calore che riscalda la Terra. ❏ Perché sono cariche della luce del sole. b. Cosa rappresentano le braccia del vento che piegano i fiori e i raccolti? ❏ Il flusso dell’aria che inclina gli elementi della natura al suo passaggio. ❏ La distruzione operata dal vento sulla natura. c. Nella prima strofa il poeta definisce se stesso come animato da un’inquietudine che lo spinge a mettersi in cammino senza una meta precisa, con il cuore “fremente e folle”. Trova dei sinonimi per questi due aggettivi. fremente ............................................................................................................................................................................................... folle .......................................................................................................................................................................................................
o dell a i alig v re a L
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La poesia
rata una na r e id s n o c può essere itati dagli Una poesia i. I versi sono delim in unità vers rganizzati o razione in e r e s s e rima ssono a capo e po e strofe. oetico è la p che to s te l de ta in poi), dett ti i ta n d n enti a n e z a c r iz c r g a e iù tt le p componim oca cara v i e ti a n n ll e a e d ir m r le le a e o a p ritmo dell de a scom e o più par Uno degli l n u e d te d a e e tr s h c a o b n a i i suo unità d erso, m te. (identità d presenta l’ re a fine v p a p a r m , non accenta e dei o e c r e lt te o te n in ta e , n o e lm s c a r o c r e gene di sillabe a del pensier oranei. Il v i p a s r tt m a e te n ir r n d e o re c e lt dei poeti spression to, di figu tuito dall’a e a ti l’ r s e è o id c ia s s e to e d n o a qu eff etto vo, la p poesia, in giungere l’ zione ecc. comunicati g a ta r is r v e i p d , to onifica si avvale Da un pun ra, la pers fo poeta, che l ta e e d m ti n la e ine, sentim la similitud he come retoric
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Ottava settimana
italiano
3a
tappa
Cambio di rotta Hai mai desiderato esprimere le tue emozioni utilizzando il linguaggio della poesia, diverso da quello comune di tutti i giorni? Proviamo a comporre assieme un semplice testo poetico. Di seguito riportiamo un elenco di dieci parole. Per ognuna di esse componi un verso fino a ottenere una poesia di dieci versi. Cerca di trovare un legame di significato tra le parole dell’elenco in modo da ottenere un componimento valido e personale. La rima non è obbligatoria, ma non è nemmeno vietata! 1. mare 2. nuvole
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3. case 4. bambini 5. felicità 6. ricordo 7. orizzonte 8. tramonto 9. amico 10. ritorno
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LA GRAMMATICA IN VIAGGIO
italiano
❱❱ La frase semplice e la frase complessa ❰❰
1. Individua le frasi semplici (S) e quelle complesse (C). a. Mario possiede un cane bellissimo. (S) b. Per giungere a destinazione dovremo fare un bel giro. (S) c. Non avrei mai creduto di incontrarvi qui. (S) d. Mi porta il conto, per favore? (S) e. Mi piacerebbe vedere la partita in santa pace. (S) f. I miei parenti verranno da noi sicuramente per Natale. (S) g. Oggi non ho proprio voglia di studiare. (S) h. Ci vediamo questa sera con gli amici? (S) i. Quante storie fai per una cosa così stupida! (S) j. Casco per terra dal sonno! (S)
(C) (C) (C) (C) (C) (C) (C) (C) (C) (C)
2. Unisci le due frasi semplici separate da un punto in modo da ottenerne una complessa. a. Paola e Roberta escono. Paola e Roberta fanno shopping. Paola e Roberta escono per fare shopping. b. Mario non va a scuola. Mario è molto raffreddato. ..........................................................................................................................................................................................................
c. In quel programma gridano soltanto. In quel programma sono maleducati. ..........................................................................................................................................................................................................
d. Ho capito la lezione. Ho ascoltato la spiegazione del professore attentamente. ..........................................................................................................................................................................................................
e. Il mister ha scelto altri giocatori. Il mister ha rinunciato ai titolari. ..........................................................................................................................................................................................................
f. Torneremo tardi a casa. Abbiamo trovato traffico in autostrada. ..........................................................................................................................................................................................................
3. Nelle seguenti frasi complesse, sottolinea la proposizione principale. a. Ieri sono stato da Marco per avere sue notizie. b. È scoppiata in lacrime quando ha avuto la tremenda notizia. c. Non ha svolto i compiti, avendo giocato tutto il pomeriggio. d. Non volendo più stare nel letto, è uscito per fare due passi. e. Ha parlato a lungo di come si erano svolti i fatti. f. Se qui abbiamo finito, vorremmo tornare a casa. g. Se vieni con me, ti spiego tutto.
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Prima settimana
Pronti, per il ritorno... VIA!
Nel riquadro sono nascoste le soluzioni alle definizioni. Cercale e trascrivile.
a. Identità di suono tra due o più parole dalla vocale accentata in poi. ..................................................................................................................................................................................................
b. La similitudine, la metafora e la personificazione sono figure… ..................................................................................................................................................................................................
c. Rappresentazione che raffigura, in forma di persona, cose o idee astratte. ..................................................................................................................................................................................................
d. Sono delimitati dagli a capo. ..................................................................................................................................................................................................
e. I versi possono essere organizzati in unità più grandi dette… ..................................................................................................................................................................................................
f. Consiste nell’accostare due termini o due azioni sulla base di un rapporto di somiglianza. ..................................................................................................................................................................................................
g. Similitudine abbreviata, per la quale a un termine proprio si sostituisce un altro termine legato al primo da un rapporto di somiglianza. ..................................................................................................................................................................................................
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Risolvi i rebus. Paesaggio olandese. CAN
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Soluzione (6, 6, 1, 10 ): ..............................................................................................
Completa il cruciverba. Nella colonna colorata comparirà il nome della città nella quale è stato firmato un importante trattato dell’Unione Europea.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1. 2. 3. 4. 5.
Città nella quale si trova il più antico polder olandese. Quello Europeo ha sede a Strasburgo. A Francoforte c’è quella Centrale. Il fiume che attraversa Amsterdam. La capitale dei Paesi Bassi.
6. Vi fu sconfitto Napoleone. 7. Vi si tenne un importante congresso. 8. Gli ultimi giorni di Napoleone. 9. Poeta belga, cantore del vento. 10. Quella di Giustizia ha sede a Lussemburgo.
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Ottava settimana
Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da... Saluti da. Saluti da meravigliosi, conoscendo scritIl nostro viaggio termina qui. Abbiamo attraversato insieme territori
Saluti da...
tori straordinari. Le loro storie ci hanno tenuto compagnia per un’estate intera. Che dire delle città visitate e dei loro splendidi monumenti? Abbiamo inoltre attraversato la storia moderna del Vecchio Continente da autentici viaggiatori. Inviamo un messaggio di saluti da quest’area dell’Europa ai nostri amici più cari. A presto!
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Mi preparo per l’INVALSI TESTO A - Un’amica speciale 21 ottobre 1988
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Cara Flavia, una donna di cinquant’anni e una bambina di sei, che strana combinazione di età! Generalmente si considerano estranee e lontanissime come due comete lanciate in due cieli diversi che non si conoscono e sono destinate a non incontrarsi mai. Eppure tu mi tratti da amica e io ho per te quel sentimento di attesa trepidante che hanno le innamorate quando gli amati partono per terre lontane da cui non si sa se torneranno. Cara Flavia che non mi sei parente, che non mi sei coetanea, che nonostante questo mi sei vicina, come è possibile che ti scelga come confidente quasi fossi una donna fatta con tanto di passato alle spalle? Sono qui per parlarti di tuo zio Edoardo, come al solito. Ma non posso parlare di lui senza parlare di te. Ti ricordi quella sera al concerto di Castelrotto? Eravamo sedute vicine, tu con le tue lunghe calze bianche, la tua gonna scozzese, la tua camicetta rossa, io con la mia lunga gonna nera e la camicia da sera color chiara d’uovo. Tuo padre Arduino e tuo zio Edoardo suonavano insieme con un pianista e un violista il Quartetto in sol minore di Mozart. I riflettori erano ancora un poco storti. Eppure li avevo raddrizzati durante le prove. Poiché ho una certa esperienza di teatro mi sono proposta di sistemarle io quelle luci che un elettricista distratto aveva puntato proprio contro gli spettatori, ti ricordi? Ma il tempo era scarso e loro avevano fretta di provare e che ci facevo io in cima a quella scala piantata come una V rovesciata in mezzo al palco? Ho spesso notato che le luci, nei concerti, sono sballate: o illuminano il musicista dall’alto, schiacciandolo, o lo colpiscono in faccia accecandolo, oppure lo lasciano in una semioscurità altrettanto fastidiosa. Insomma, al contrario di quello che succede in teatro, si pensa che un concerto non abbia bisogno di una qualche strategia luminosa. Mentre dovunque si crea una divisione, dovunque si stabilisce un rapporto frontale fra chi esegue e chi ascolta, le luci sono essenziali nel favorire o sfavorire l’incontro. Tu, quella sera, Flavia, avevi i capelli legati sulla nuca con un fiocco rosso cardinale e tenevi tanto a quel fiocco che non volevi schiacciarlo appoggiandovi sopra il solito cappelletto color ciliegia che pure consideri parte integrante del tuo corpo. Eri molto incerta fra l’eleganza un po’ civettuola del tuo fiocco e quella baldanzosa del tuo cappello. Tu sei una bambina che tiene ai vestiti, lo sanno tutti in famiglia. Mi ha raccontato tua madre che quando sei andata a Venezia con tua nonna Giacinta e tuo nonno Pandino, alzandoti la mattina, nella camera d’albergo, la prima cosa che chiedevi era: che vestito mi metto oggi? E contrattavi a lungo e cocciutamente perché avresti voluto infilarti l’abito di seta ricamata la mattina, mentre la sera saresti andata in giro con i jeans. D’altronde anche tua madre è una donna elegante sebbene sobria. Si veste come una giovane signora, madre di una figlia di sei anni, moglie di un noto violoncellista che la sera spesso deve indossare dei completi blu notte quando non addirittura il frac. Ma nella sua 121
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eleganza cittadina tua madre mantiene un poco dei suoi ricordi di un’adolescenza ancora non troppo lontana. Perciò: pantaloni stretti, camiciole aperte sul collo, giubbotti bianchi o rosa. Tante volte mi hai chiesto: è più bella la mamma o quella signora laggiù? E io ti rispondevo che la bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l’attenzione è la chiave della scoperta. Tua madre Marta ha una bellezza fatta di disarmonie attraenti: gli occhi molto vicini, per esempio, le danno una espressione eternamente sorpresa e sognante; la bocca grande, il sorriso che rivela, oltre ai denti, anche le gengive, accentuano il carattere infantile della sua personalità. Quel collo lungo e snodato, quei capelli rossi di cui lei si fa bandiera, le danno un’aria puntigliosa e caparbia, ma nello stesso tempo c’è in lei un atteggiamento ritroso e impaurito come se si aspettasse da un momento all’altro un colpo sulla schiena. Tua madre suona bene il pianoforte, avrebbe potuto fare la concertista. Te la immagini seduta al piano, vestita di nero, la vita stretta in una cintura colorata, una collana di perle al collo, davanti ad un pubblico attento e concentrato? È un peccato che tua madre abbia rinunciato a fare la concertista. Non lo pensi anche tu quando la senti tamburellare con le dita graziose sopra la tastiera del suo pianoforte mentre aspetta in cucina che si cuocia il riso per te e per tuo padre? «Nessuno mi ha costretta a rinunciare» mi ha detto una volta «so che non ho abbastanza talento per farmi un nome. E poi c’è troppa concorrenza nel mondo dei pianisti, non basta essere bravi, bisogna essere geniali e avere una determinazione che io decisamente non ho. E poi chi si occuperebbe di Arduino e di Flavia?». Certo è vero che se anche lei facesse la concertista qualcun altro dovrebbe cucinare per te. Chi ti sveglierebbe la mattina, chi ti preparerebbe la colazione, chi ti porterebbe a scuola, chi ti metterebbe a letto, chi ti racconterebbe le favole per addormentarti? Le mamme fanno le mamme, tu dici. Quindi niente concerti, niente viaggi all’estero. Il marito, i parenti, la gente intorno avranno davvero riconoscenza per queste rinunce professionali? O non sarà che, dopo averla costretta a scegliere fra professione amata e maternità, la tratteranno con sufficienza dicendo: «In fondo le donne sono poco portate per l’arte»? A Flavia non piace che sua madre si dedichi a qualcosa che non sia lei, anche questo può sembrare egoista. Vedo da come la guardi, tua madre, che sei abitata dall’ansia del possesso. Ma quanto è lecito per una madre acconsentire alla volontà di possesso dei figli? Non è un modo di perpetuare un’idea di irrilevanza delle professioni al femminile? Ma torniamo a quella sera a Castelrotto quando noi due ci siamo sedute davanti al palco e abbiamo “bevuto” la musica che sgorgava da quei legni cavi come fosse acqua zuccherina. Nell’entusiasmo ti ho preso una mano e mi sono accorta che dormivi, una volta tanto avevi ceduto ai sonni della tua età. Al tocco delle mie dita, hai aperto gli occhi e mi hai sorriso. «Stavo sognando di suonare» mi hai sussurrato all’orecchio. Così il circolo si era chiuso. Tuo padre suonava sognando di essere te che lo guardavi e tu lo guardavi sognando di essere lui che suonava. Ti mando un bacio, tua Vera. (Testo tratto e adatt. da D. Maraini, Dolce per sé, BUR 1999)
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Mi preparo per l'INVALSI A1.
Il brano che hai letto ha la forma di una lettera. Completa lo schema con i dati relativi a questo particolare genere di testo. a. Data in cui è stata scritta la lettera: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b. Nome del mittente: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c. Nome del destinatario: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
A2.
A chi si riferisce l’autrice con l’espressione «due comete lanciate in due cieli diversi» (righe 3-4)? Risposta:
A3.
A4.
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Quanti anni ha Flavia? A. Cinquanta B. Sei
C. D.
Ventuno Non si capisce dalla lettura del brano
Alle righe 11-13 l’autrice ricorda com’erano vestite al concerto di Castelrotto lei e Flavia. Indica quali indumenti indossavano. Metti una crocetta per ogni riga. Indumento a. b. c. d. e.
Vera
Flavia
calze bianche gonna nera camicetta rossa gonna scozzese camicia color chiara d’uovo
A5.
Dalla lettura del testo si capisce che il lavoro di Vera ha a che fare con: A. la musica B. l’elettricità C. gli abiti D. il teatro
A6.
Vera si propone di sistemare i riflettori perché: A. non le piacciono B. sono puntati contro gli spettatori C. l’elettricista non si è presentato D. così come sono posizionati accecherebbero i musicisti
A7.
Nel testo dalla riga 17 alla riga 19 l’autrice riporta le parole pronunciate dai musicisti che devono iniziare le prove senza metterle tra virgolette. Trascrivile qui sotto. Risposta:
A8.
A9.
.................................................................................................................
Che cosa significa la parola «baldanzosa» (riga 29)? A. Infantile B. Dimessa C. Esuberante
D.
Impacciata
Nel testo sono nominati alcuni familiari di Flavia. Qual è il nome di ciascuno? a. Il padre ................................................. b. La madre ................................................. d. La nonna ................................................. c. Il nonno ................................................. e. Lo zio ................................................. 123
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A10. Flavia è una bambina che tiene molto: A. alla famiglia B. allo zio
C.
alla musica
D.
ai vestiti
A11. L’aggettivo «sobria» alla riga 35 non può essere sostituito con: A. astemia B. contenuta C. semplice D.
misurata
A12. Perché Flavia avrebbe voluto indossare l’abito di seta ricamata la mattina e la sera i jeans? A. Perché vuole contraddire i nonni B. Perché è ancora piccola per distinguere un abbigliamento adatto alla mattina o alla sera C. Perché è molto capricciosa D. Perché vuole sempre essere elegante A13. Quali lavori svolgono i genitori di Flavia? Completa le frasi. a. Il padre è ....................................................................................... b. La madre è ....................................................................................... A14. L’espressione «un’adolescenza ancora non troppo lontana» (righe 38-39) riferita alla madre di Flavia vuol dire che si tratta di una persona: A. ormai di mezza età C. ancora giovane B. un po’ immatura D. ancora adolescente A15. Nella descrizione della madre di Flavia (righe 44-49) le caratteristiche fisiche rimandano ad alcuni aspetti del carattere della donna. Completa la tabella con gli aspetti mancanti. a. b. c.
Aspetto fisico occhi molto vicini
Aspetto caratteriale carattere infantile della sua personalità
collo lungo e snodato e capelli rossi
A16. Nella frase «Perciò: pantaloni stretti, camiciole aperte sul collo, giubbotti bianchi o rosa» i due punti potrebbero essere sostituiti da un verbo. Quale? Risposta:
.................................................................................................................
A17. Quali caratteristiche, in base al testo, ha la piccola Flavia? Metti una crocetta per ogni riga. Vero a. b. c. d. e. f.
124
È vanitosa È testarda È incerta È capricciosa È possessiva È magra
Falso
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TESTO B - I giovani e la musica classica
5
10
15
20
25
30
35
40
C’è, da decenni, un grande malinteso che intralcia, e spesso impedisce, il rapporto tra i giovani e la musica classica. Innanzitutto la parola stessa, “classica”, indica ormai più un pubblico di riferimento (persone benestanti, di una certa età, di cultura medio-alta) che uno stile musicale vero e proprio. Basti pensare che “classica” viene definita tutta la musica da Bach a Gershwin, senza badare al fatto che tra Mozart e Beethoven ci sono potenzialmente le stesse differenze che distinguono il pop dal rock. In realtà, non esistono muri invalicabili tra i generi e le epoche: l’unica vera frontiera, da sempre, è quella che separa la musica scritta bene dalla musica scritta male. Ma la musica, a prescindere dallo stile, è vita vera, vissuta, e rimane il linguaggio più diretto per trasmettere emozioni e sentimenti. Secondo malinteso: la musica pop o rock è per i giovani, la “classica” è per gli adulti. Basta entrare in un teatro d’opera e guardarsi intorno per rendersene conto: gli spettatori sono quasi tutti anziani. Il pubblico dei teatri e degli auditorium è formato soprattutto da ultrasessantenni. Ci sono sempre meno giovani a sentire la cosiddetta “musica da vecchi”, considerata noiosa e difficile. Sì, perché è questo l’equivoco più grosso: la “classica” è difficile. Incute soggezione – troppo spesso per colpa delle parole vuote di qualche sedicente erudito – e dunque molti se ne tengono lontani per paura di non essere in grado di apprezzarla. Ecco come mai un’arte tra le più espressive e immediate viene considerata patrimonio di pochi eletti e bollata come incomprensibile. Ma Beethoven non è affatto incomprensibile, tanto meno vecchio o noioso: è invece un compositore sanguigno, possente, idealista. E giovane: quando scrisse la sinfonia Eroica aveva poco più di trent’anni. Certo, l’ha scritta oltre due secoli fa, ma c’è forse qualcuno che pensa che la difesa della libertà sia un ideale “vecchio”? O che l’amore sia passato di moda? L’Eroica parla infatti di passione politica, di ideali rivoluzionari e di amori non sempre ricambiati. Parla di un uomo a cavallo tra due epoche, in un momento storico – la Rivoluzione francese – fondamentale per l’umanità. Ma parla anche della grande delusione di Beethoven – che negli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità credeva con tutto se stesso – davanti alla trasformazione di Bonaparte da rivoluzionario in tiranno. È la storia di una delle menti più brillanti mai esistite che, con le sue innovazioni, ispirò due secoli di artisti. La musica – qualsiasi genere di musica – ha la straordinaria capacità di parlare a chi la ascolta, non importa se è giovane o vecchio, se è colto oppure no. Ma se i ragazzi di oggi non lo sanno, e se non riescono ad andare oltre i luoghi comuni, non è colpa loro: fin da piccoli vengono tenuti lontani dalla musica classica. Nelle scuole inferiori, alla musica sono dedicate solo poche ore; alle superiori nemmeno quelle. Certo, c’è anche chi si impegna per invertire la tendenza: insegnanti motivati che sanno appassionare gli allievi alle sette note, direttori artistici lungimiranti che programmano cicli di concerti espressamente pensati per i più piccoli, genitori pazienti che si mettono i figli sulle ginocchia e li stimolano ad ascoltare e amare i capolavori musicali. Gocce preziose, che purtroppo però molto spesso vanno perdute in un mare troppo grande. Il punto è che se i giovani non ascoltano la classica a vent’anni, probabilmente non l’ascolteranno nemmeno a quaranta. 125
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E dal momento che la musica non esiste se non grazie al tramite di chi la suona e di chi l’ascolta, se le cose non cambiano è destinata a scomparire: dai leggii dei teatri, gli spartiti finiranno dimenticati sugli scaffali delle biblioteche. È importante che i grandi – genitori, nonni, zii, insegnanti, fratelli maggiori – aiutino i piccoli ad avvicinarsi alla musica, tutta, senza preconcetti e con curiosità: è importante che li prendano per mano per varcare insieme a loro senza paura le porte delle sale da concerto e dei teatri. (Testo tratto e adattato da M. Mantanus, Una giornata eroica, Feltrinelli Kids 2009)
B1.
Qual è l’argomento centrale del testo che hai letto? A. La musica di Bach e Beethoven B. Tutta la musica classica C. Il rapporto tra i giovani e la musica classica D. Tutti i generi musicali
B2.
Tra la musica di Mozart e quella di Beethoven: A. è più emozionante quella di Beethoven C. B. c’è molta differenza D.
B3.
a. b. c. d. e.
è più emozionante la musica di Mozart c’è poca differenza
In base a quanto è scritto nel testo, stabilisci se queste affermazioni sono vere (V) o false (F). Metti una crocetta per ogni riga. Affermazioni La parola “classica” indica il pubblico al quale si rivolge un certo tipo di musica La musica trasmette in maniera diretta emozioni e sentimenti La musica classica non può essere apprezzata da tutti Beethoven è autore di una sinfonia intitolata Eroica L’Eroica parla di Bonaparte
Vero
Falso
B4.
Qual è lo scopo del testo che hai letto? A. Convincere il lettore che la musica classica può essere amata anche dai giovani B. Invitare le persone adulte a frequentare meno i teatri e gli auditorium C. Informare il lettore sulle caratteristiche della musica classica D. Accusare gli adulti di non trasmettere ai giovani l’amore per la musica classica
B5.
Nella frase «Basta entrare in un teatro d’opera e guardarsi intorno per rendersene conto: gli spettatori sono quasi tutti anziani» (righe 13-14) i due punti introducono: A. una conseguenza C. una causa B. una spiegazione D. una riflessione
B6.
Ci sono tre malintesi o equivoci che, secondo l’autore, ostacolano il rapporto tra i giovani e la musica classica. Quali sono? 1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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B7.
Tra le seguenti frasi indica quella che ha lo stesso significato di «Beethoven non è affatto incomprensibile, tanto meno vecchio o noioso» (riga 22). A. Ma Beethoven non è per niente incomprensibile, e nemmeno vecchio o noioso B. Ma Beethoven non è mai incomprensibile, sebbene vecchio e noioso C. Ma Beethoven è talvolta incomprensibile, benché vecchio e noioso D. Ma Beethoven è spesso incomprensibile, oltre che vecchio e noioso
B8.
Il termine «sanguigno» alla riga 23 può essere sostituito con: A. sanguinario C. irascibile B. appassionato D. cruento
B9.
A che cosa si riferisce l’autore con l’espressione «Gocce preziose» (riga 41)? Risposta:
.................................................................................................................
B10. Riguardo al rapporto tra i giovani e la musica classica, l’autore è convinto che: A. anche i giovani possano amare la musica classica B. è difficile che i giovani possano amare la musica C. è impossibile che la musica classica piaccia ai giovani con meno di vent’anni D. è probabile che la musica classica piaccia dopo i vent’anni B11. Nella frase «Incute soggezione» alla riga 17 qual è il soggetto? Risposta:
.................................................................................................................
B12. L’espressione «sedicente erudito» indica qualcuno che: A. è molto saggio C. è seducente ma non saggio B. si crede colto D. tutti credono colto B13. In base al testo, quali di questi temi non anima l’Eroica di Beethoven? A. La passione politica C. L’amore non sempre corrisposto B. L’amicizia D. Gli ideali rivoluzionari B14. Nella frase «Ma se i ragazzi di oggi non lo sanno» alla riga 35 a che cosa si riferisce l’autore? Che cosa i ragazzi non sanno? Risposta:
.................................................................................................................
B15. Nella musica, secondo l’autore, esiste un’unica e vera frontiera, quella che separa: A. la musica classica dalla musica pop B. la musica pop dalla musica rock C. la musica scritta bene dalla musica scritta male D. la musica per i giovani della musica per gli adulti B16. Il termine «preconcetti» (riga 48) vuol dire: A. fantasie C. B. mancanza di informazioni D.
pregiudizi riflessioni personali
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GRAMMATICA C1.
C2.
Che cosa hanno in comune i seguenti nomi? bottone – montone – grilletto – lupino A. Sono tutti alterati B. Sono tutti derivati
C. D.
Sono tutti sovrabbondanti Sono tutti falsi alterati
Di seguito trovi due frasi. Trasforma la frase attiva in passiva e viceversa. a. b.
Martina mi ha fatto un complimento! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le foglie sono state portate via dal vento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
C3.
Quale delle seguenti proposizioni contiene un complemento oggetto partitivo? A. Preferirei non parlare della sua scortesia. B. A Natale si pranza sempre a casa dei nonni. C. Ho comprato del buonissimo torrone. D. Non ti accorgi mai dei pericoli in strada!
C4.
Completa la seguente tabella indicando a quale categoria appartengono i nomi indicati. Primitivo a. b. c. d. e.
Derivato
Alterato
Composto
Salumeria Acquasantiera Sediolino Occhio Cittadino
C5.
La frase «Lo sport giova molto alla salute» contiene: A. un complemento di svantaggio C. un complemento di vantaggio B. un complemento di termine D. un complemento di limitazione
C6.
Il prefisso in- aggiunto a un aggettivo ne cambia il significato nel suo contrario, come in questi esempi: tollerabile – intollerabile; possibile – impossibile. Quale dei seguenti aggettivi, anche se inizia con in-, non è il contrario della parola base? A. immobile B. ingiusto C. imbronciato D. imbattibile
C7.
Quale delle seguenti frasi contiene un errore? A. Mamma, disegnamo insieme? B. L’insegnante quella mattina non si presentò in classe. C. Ho capito benissimo qual è il tuo obiettivo. D. Sono lieto di conoscerti!
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