Zadig 2

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Claudia Giordano

Un’estate con

Claudia Giordano

Un’estate con

Libro-quaderno per le vacanze

Italiano • Storia • Geografia

Un’estate con Zadig 2

Ciao, sono Zadig! Nome bizzarro, vero? Deriva dall’ebraico, e significa “giusto”, “retto”. Devi sapere che un filosofo francese del Settecento, di fama internazionale e di nome Voltaire, mi ha reso protagonista di un libro di avventure eccezionali, ambientate tra l’antica Babilonia e l’Egitto. Mi piace affrontare nuove peripezie, e dare prova della mia determinazione, perciò sarò io ad accompagnarti quest’estate e a guidarti in questo percorso di riscoperta delle tue conoscenze.

Libro-quaderno per le vacanze

Italiano • Storia • Geografia Prepariamoci alle prove invalsi

Scuola secondaria di primo grado

Classe seconda

Claudia Giordano

in omaggio

eUROPA

EUROPA

dieci città, una storia

DIECI CITTÀ UNA STORIA

L’Unione europe a raccontata in die ci città

L’Unione europea raccontata in dieci città Percorsi di Cittadin anza

Percorsi di Cittadinanza

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Volume + Europa - dieci città una storia

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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di saggio-campione gratuito, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2, l. 633/1941). Escluso da I.V.A. (d.p.r. 26/10/1972, n. 633, art. 2, lett. d).

in omaggio

europa

dieci città, una storia

05/04/18 16:14


Presentazione Ciao, sono Zadig! Nome bizzarro, vero? Deriva dall’ebraico, e significa “giusto”, “retto”. Devi sapere che un filosofo francese del Settecento, di fama internazionale e di nome Voltaire, mi ha reso protagonista di un libro di avventure eccezionali, ambientate tra l’antica Babilonia e l’Egitto. Mi piace affrontare nuove peripezie, e dare prova della mia determinazione, perciò sarò io ad accompagnarti quest’estate e a guidarti in questo percorso di riscoperta delle tue conoscenze. Ti proporrò attività che ti aiuteranno a consolidare quanto hai già imparato, oppure a riflettere sulle discipline che hai studiato durante l’anno scolastico, affrontandole da un punto di vista diverso. Ogni unità, che preferisco chiamare tappa, visto che quello che ti propongo è un viaggio, ha un titolo che sintetizza il tema comune alle discipline presenti nel testo: Italiano, Storia, Geografia. Sarà anche per te un viaggio avventuroso, incontrerai gnomi, poeti, animali da favola, e molte sfide … Ogni tappa è divisa in 4 sezioni principali: Dentro il testo per l’Italiano-Antologia, Padroni della lingua per la grammatica, Il mondo di ieri per la storia, Lo spazio di oggi per la geografia. Nell’ultima pagina di ogni tappa, invece, a volte troverai uno spazio per imparare giocando Giochiamoci su, a volte una pagina di attività La mia bussola per orientarti in modo personale nel percorso che, tappa per tappa, avrai affrontato. La quarta tappa è tutta dedicata al racconto: farai una full immersion di lettura alla scoperta dei suoi generi e poi, sarai tu, con gli ingredienti giusti, a scrivere un racconto! Infine, l’ottava tappa ti metterà in forma per affrontare le prove INVALSI, infatti si intitola SPRINT FINALE! Allora, forza, partiamo!

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Indice 1ª TAPPA

5ª TAPPA

Universi

Identità e rivoluzioni

Italiano DENTRO IL TESTO ...................................................4

Italiano DENTRO IL TESTO ............................................... 64

Italiano PADRONI DELLA LINGUA .................................. 8

Italiano PADRONI DELLA LINGUA ............................... 69

Storia IL MONDO DI IERI ......................................................10

Storia IL MONDO DI IERI ..................................................... 70

Geografia LO SPAZIO DI OGGI ....................................... 16

Geografia LO SPAZIO DI OGGI ....................................... 74

GIOCHIAMOCI SU ......................................................................... 19

LA MIA BUSSOLA .......................................................................... 77

2ª TAPPA

6ª TAPPA

Legami

Conquiste

Italiano DENTRO IL TESTO ............................................... 20

Italiano DENTRO IL TESTO ................................................78

Italiano PADRONI DELLA LINGUA ................................24

Italiano PADRONI DELLA LINGUA ............................... 82

Storia IL MONDO DI IERI ..................................................... 26

Storia IL MONDO DI IERI ..................................................... 84

Geografia LO SPAZIO DI OGGI ...................................... 30

Geografia LO SPAZIO DI OGGI ......................................88

LA MIA BUSSOLA ......................................................................... 33

LA MIA BUSSOLA .......................................................................... 91

3ª TAPPA

7ª TAPPA

Sfide

Felicità

Italiano DENTRO IL TESTO ............................................... 34

Italiano DENTRO IL TESTO ............................................... 92

Italiano PADRONI DELLA LINGUA ............................... 38

Italiano PADRONI DELLA LINGUA ............................... 96

Storia IL MONDO DI IERI .....................................................40

Storia IL MONDO DI IERI .....................................................98

Geografia LO SPAZIO DI OGGI ...................................... 44

Geografia LO SPAZIO DI OGGI ................................... 102

LA MIA BUSSOLA ..........................................................................47

LA MIA BUSSOLA ...................................................................... 105

4ª TAPPA

8ª TAPPA

Ragione

Sprint finale

Italiano DENTRO IL TESTO ............................................... 48

Prepariamoci alle Prove Invalsi ........................... 106

Italiano PADRONI DELLA LINGUA ............................... 54

Prova A I racconti di Gigi Cicerone ........................ 106

Storia IL MONDO DI IERI ..................................................... 56 Geografia LO SPAZIO DI OGGI ......................................60 GIOCHIAMOCI SU ........................................................................ 63

Prova B La corsa ora è più di una maratona ... 113 Prova C Riflessione sulla lingua................................ 118

3


1ª TAPPA

2ª TAPPA

3ª TAPPA

4ª TAPPA

5ª TAPPA

6ª TAPPA

7ª TAPPA

8ª TAPPA

Universi Una storia senza fine… Quest’anno hai cominciato a studiare la storia della letteratura. Hai imparato che questa, come tutte le storie, ha un inizio, uno sviluppo, dei protagonisti, che poi sono i poeti e gli scrittori con le loro opere e i loro personaggi. Hai approfondito il loro stile, hai cominciato a distinguerne le caratteristiche, hai avuto modo di notare che spesso in uno stesso periodo i temi affrontati da poeti e scrittori sono simili, così come talvolta lo stile e i generi. La storia della letteratura è fatta anche di correnti e movimenti letterari, legati a degli specifici momenti storici e contesti. Quella che hai cominciato a studiare è però la storia della letteratura italiana, che inizia nel momento in cui compaiono i primi testi in volgare, e non più in latino, e come tutto ciò che è vivo e fa parte di una cultura anche la lingua, nel tempo, è mutata e continua a cambiare. Leggere una poesia o una novella del 1300 ci richiede lo sforzo di imparare a comprendere una lingua che in realtà solo lontanamente somiglia alla nostra, all’italiano che usiamo oggi. Osservare la trasformazione della lingua nella letteratura è infatti uno dei modi per studiarne la storia, una storia che forse in qualche caso ti sarà sembrata troppo vasta, troppo ricca, e soprattutto senza fine. Eh già, perché nonostante i tanti capolavori già scritti, nonostante un passato ricco di opere indimenticabili, che dopo secoli continuiamo a leggere e studiare, si continua a scrivere. Ma perché? Te lo sarai sicuramente chiesto, specie quando l’autore o il testo che stavi studiando non erano di tuo gradimento… Vediamo come risponde Javer Marías, scrittore spagnolo contemporaneo: “La letteratura è anche una forma di pensiero, e una delle principali, e non credo che il mondo vi possa rinunciare, soprattutto perché questo pensare letterario sotto forma di narrazioni o storie o versi o dialoghi o monologhi ci accompagna da troppi secoli. Ci sono cose che conosciamo solo perché ce le ha mostrate la letteratura. O ci ha consentito di prenderne coscienza e di riconoscerle. Ci sono saperi e intuizioni impossibili da esprimere o che non si manifestano in un linguaggio esclusivamente razionale. (…) La letteratura ci permette di comprendere un po’ meglio noi stessi e il mondo, che finiscono comunque per coincidere” Ma ogni epoca è diversa, e dunque ogni epoca, compresa la nostra, ha bisogno della letteratura per entrare appieno nel proprio mondo. Ecco perché, la nostra prima tappa si intitola “universi”.

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ITALIANO

DENTRO IL TESTO

L’universo di Jonathan Swift “Ciao, eccomi qui! Nell’universo letterario del Settecento, sono anche io una piccola star! Il mio autore Voltaire è stato un grande scrittore e filosofo francese, ed ha sperimentato, con la mia e con le altre storie, un genere letterario tutto particolare, di cui ti parlerò in una delle prossime tappe. Ora però ti presento il capitano Gulliver, il protagonista di un romanzo incredibile, pubblicato qualche decennio prima della mia storia. Quello che leggerai è proprio l’inizio della storia, quando Gulliver, dopo essere sopravvissuto a un naufragio, approda sulla costa del paese di Lilliput dove viene fatto prigioniero e trasportato nel paese”.

L’incontro con i Lilliputziani (tratto da Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver, Rusconi Libri, Santarcangelo di Romagna 2011)

Cercai di alzarmi, ma non riuscii a muovermi poiché, addormentatomi supino, mi sentii le braccia e le gambe legate da entrambe le parti alla terra e così i capelli che avevo lunghi e folti. Sentivo che molti legacci sottili mi attraversavano il corpo dalle ascelle alle cosce. Riuscivo solo a guardare in alto, mentre il sole cresceva abbagliandomi gli occhi. Sentivo un rumore confuso ai fianchi, ma nella posizione in cui ero disteso non vedevo altro che il cielo. Di lì a poco sentii che qualcosa di vivo si muoveva sulla mia gamba, saliva pian piano sul petto fino ad arrivarmi al mento. Guardando in basso come meglio potevo, mi accorsi che si trattava di una creatura umana, alta non più di quindici centimetri, con arco, frecce e la faretra sulla schiena. Intanto sentivo che almeno una quarantina della stessa specie venivano dietro alla prima. Stupefatto al massimo, gridai tanto forte che quelli se la squagliarono in preda al terrore ed alcuni, come poi mi fu detto, rimasero feriti saltando a terra dal mio corpo. Non tardarono a farsi sotto di nuovo e uno di loro, che si era arrischiato a venirmi tanto vicino da potere scorgere tutto il mio volto, alzando gli occhi e le braccia al cielo in segno di ammirazione, gridò con voce stridula ma distinta: “Hekinah Degul!”. Gli altri ripeterono quelle parole parecchie volte, ma allora non sapevo che cosa volessero dire. Per tutto quel tempo rimasi in una posizione assai scomoda, come il lettore può immaginare. Alla fine, divincolandomi per liberarmi, riuscii a rompere i legacci e a svellere i pioli che mi tenevano il braccio sinistro legato a terra. Infatti, sollevandolo all’altezza del viso, scoprii il modo con cui mi avevano legato e così, con un violento strattone che mi fece un gran male, allentai le cordicelle che mi tenevano la testa piegata sulla sinistra. Ora potevo girare un tantino la testa. Ma quegli esseri fuggirono di nuovo prima che potessi afferrarli; al che ci fu un gran vociare in tono acutissimo e, appena cessato, sentii uno di loro gridare forte: “Tolgo Phonac!”. Un momento dopo sentii un centinaio di frecce che mi piovevano sulla mano sinistra, pungenti come aghi, mentre quelli ne lanciavano in aria un altro nugolo, come noi facciamo in Europa con i mortai; per cui penso che molte mi ricadessero sul corpo, sebbene non le avvertissi, ed altre sulla faccia che mi affrettai a coprire con la sinistra. Esaurito questo scroscio di frecce, emisi un gemito di dolore e poiché tentavo ancora di liberarmi, ne scaricarono un’altra bordata più nutrita della precedente, mentre alcuni di loro cercavano di infilzarmi nei fianchi. Avevo addosso, per fortuna, un giubbetto di cuoio che loro non potevano forare. Pensai che fosse più prudente starmene fermo almeno fino a notte fonda, quando con la mano sinistra già sciolta avrei potuto liberarmi completamente. In quanto agli indigeni, avevo ragione di credere che avrei potuto sostenere i più grandi eserciti che mi avrebbero mandato contro, se erano tutti delle dimensioni di quello che avevo visto. Ma le cose si sarebbero svolte in modo diverso.

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ITALIANO

DENTRO IL TESTO

Quando quella gente vide che me ne stavo fermo, smisero di lanciare frecce. Dal crescente rumore capivo che la folla aumentava; inoltre a circa tre metri dal mio orecchio sentii battere per oltre un’ora, come se stessero facendo qualche lavoro; girando la testa da quella parte, per quel poco che mi era concesso da corde e pioli, vidi che avevano innalzato un palco alto un mezzo metro da terra, capace di ospitare quattro di quelle persone, con due o tre scale per salirci sopra. Da lì uno di costoro, che sembrava un personaggio importante, mi rivolse un lungo discorso del quale non capii un’acca. Ma avrei dovuto ricordare che, prima di cominciare il suo discorso, quel dignitario aveva gridato per tre volte: “Langro dehul san” (parole, queste, che insieme alle precedenti mi furono poi ripetute e spiegate). Al che si erano fatte avanti una cinquantina di persone per tagliare le cordicelle che mi tenevano legata la testa dal lato sinistro. Potei allora girarmi a destra per osservare l’aspetto e i gesti dell’oratore. Sembrava di mezza età e più alto dei tre accompagnatori dei quali uno era un paggio che gli reggeva lo strascico, alto non più del mio dito medio, mentre gli altri gli stavano ai fianchi per sostenerlo. Conosceva bene l’arte dell’oratoria, infatti non mi sfuggirono retorici appelli di minacce, uniti ad altri di promesse, pietà e benevolenza. Risposi con brevi parole e in tono di sottomissione, alzando gli occhi e la mano sinistra al cielo, come per invocarlo a mio testimonio; poi, affamato come ero per non avere mandato giù un boccone da quando avevo abbandonato la nave, spinto dai morsi sempre più laceranti della fame, persi la pazienza e (contro ogni regola di buona creanza) mi portai più volte la mano alla bocca per dimostrare che avevo bisogno di cibo. Lo “hurgo” (così chiamano un gran personaggio, come poi venni a sapere) mi capì a volo, scese dal palco e comandò che mi appoggiassero le scale ai lati del corpo. Più di un centinaio di persone salirono su trascinando fino alla mia bocca panieri colmi di cibo, raccolto e là inviato appena il re aveva avuto notizia della mia esistenza. C’erano carni di diversi tipi di animali, che tuttavia non riuscii a riconoscere dal gusto. C’erano spallette, cosci e lombi simili a quelli di montone, ben cucinati ma più piccoli delle ali di allodola. Ne mangiai due o tre alla volta con altrettante pagnotte, grandi come pallini da sparo. Mi avvicinavano il cibo più svelti che potevano, mostrando in mille modi la loro meraviglia e lo stupore dinanzi alla mia mole smisurata e all’appetito che dimostravo. Allora feci loro intendere che avevo sete. Si rendevano conto che, da quanto avevo mangiato, non mi sarebbe stata sufficiente una piccola quantità; per cui, da quel popolo ingegnoso che erano, imbracarono con grande abilità una delle botti più grosse che avevano, la fecero rotolare verso la mia mano e ne tolsero il coperchio. La vuotai con una sorsata perché conteneva una mezza pinta scarsa di un vinello sul tipo del Borgogna, ma anche più delizioso. Me ne portarono una seconda che trangugiai come la prima, poi feci segno che ne volevo ancora, ma loro avevano finito le scorte. Compiuti che ebbi questi prodigi, loro si misero a gridare di gioia e a ballarmi sul petto, ripetendo più volte, come avevano fatto prima: “Hekinah Degul!”. Mi fecero capire a segni che potevo buttare giù le botti, ma prima avvertirono la gente di fare largo gridando a gran voce: “Borach Mivola!”. E quando le videro volare in aria, scoppiarono in un generale “Hekinah Degul!”. Confesso che più di una volta mi venne la tentazione di afferrarne una quarantina o una cinquantina, quando, nel

L’OPERA I VIAGGI DI GULLIVER Il libro di Swift fu pubblicato nel 1726 anonimo ed ebbe subito un grande successo. L’opera mescola insieme i caratteri del romanzo d’avventura e quelli del romanzo satirico; Swift infatti, attraverso gli incontri che fa Gulliver nei suoi viaggi, intende condurre una critica pungente della società del suo tempo e in generale una riflessione sull’umanità.

6


1ª TAPPA

loro andirivieni sul mio corpo, mi venivano a portata di mano, e di scaraventarli giù a terra. Ma il ricordo di quanto avevo provato, che con ogni probabilità non era il peggio di quanto potevano farmi, nonché la parola d’onore in cui mi ero impegnato, sottomettendomi loro palesemente, cacciarono quelle fantasie. Né potevo dimenticare che ora mi trovavo legato a quel popolo dalle consuetudini dell’ospitalità, trattato com’ero stato con tanta larghezza e dovizia di mezzi. Comunque non finivo mai di meravigliarmi, in cuor mio, del coraggio di quei minuscoli mortali che avevano osato salire sul mio corpo e camminarci sopra, pur essendo a portata della mano che avevo libera, senza dar segno del minimo spavento alla vista di un essere mostruoso quale dovevo apparire loro.

1 Leggo e comprendo

Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.

Gli abitanti di Lilliput hanno legato Gulliver dopo che si è risvegliato

V

F

Il paese in cui si trova non è in Europa

V

F

Gulliver è un gigante rispetto ai Lilliputziani

V

F

Gulliver rinuncia da subito a liberarsi

V

F

Gli abitanti di Lilliput parlano la lingua di Gulliver

V

F

a. Come reagiscono gli abitanti di Lilliput quando Gulliver tenta di liberarsi? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

b. Come riesce Gulliver a fargli comprendere che ha fame e sete? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2 Analizzo

a. Cosa induce i Lilluputziani a non avere più paura di Gulliver? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

b. In quale momento della narrazione i Lilluputziani appaiono ingegnosi a Gulliver? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

c. Cosa colpisce Gulliver dell’atteggiamento dei Lilliputziani nei suoi confronti? Sottolinea il/i passaggio/i del testo che ti aiutano a rispondere. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Rifletto

a. Gulliver è consapevole di essere più forte dei Lilluputziani. In quale passaggio del testo Swift lo mette in luce? Sottolinealo. b. L’atteggiamento di Gulliver, rispetto agli abitanti di Lilliput, non è sempre lo stesso dall’ inizio della narrazione. Come riassumeresti questo cambiamento? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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ITALIANO

PADRONI DELLA LINGUA

Il soggetto “Il soggetto è l’elemento della frase a cui il predicato si riferisce, quello che compie o che subisce l’azione. A volte è sottinteso, a volte non svolge alcuna azione ma è ciò di cui predichiamo una certa qualità; molto spesso è costituito da un nome o da un pronome, tuttavia anche altre parti del discorso possono fungere da soggetto. Facciamo un po’ di esercizi di ripasso …”

1 Nelle seguenti frasi sottolinea il soggetto. 1. 2. 3. 4.

Lorenzo è partito da una settimana. I miei fratelli sono entrambi più grandi di me. Settembre è piacevole. Quel gatto è stato accudito ogni giorno da un passante. 5. Le persone di cui mi fido di più sono i miei genitori.

6. Quella bambina è stata salvata per miracolo. 7. Nuotare è molto salutare. 8. Una mela, mangiata ogni giorno, fa molto bene. 9. Sorridere mi piace molto. 10.Le ragazze non sono sicure di voler sciare.

2 Riconosci il soggetto nelle seguenti frasi e scrivilo nello spazio tra le parentesi. 1. Siete sicuri di non aver dimenticato nulla? (…………......…………) 2. Non aspettarmi (…………......…………). (…………......…………) Farò tardi. 3. Dove gli piacerebbe andare oggi? (…………......…………). 4. Che modi! Non hanno neanche avvisato che non sarebbero passati per cena. (…………......…………). 5. Quella casa è stata progettata da un noto architetto ed è considerata molto bella. (…………......…………) 6. Non vorrei presentartela (…………......…………), non è molto socievole (…………......…………). 7. Perché non torniamo domani? (…………......…………) 8. Vai pure (…………......…………), Lorenza mi aiuterà (…………......…………). 9. Correre mi annoia, tuttavia è un ottimo esercizio (…………......…………). 10.Che strano questo tessuto! È sintetico? (…………......…………)

Il “si” impersonale Quando il soggetto è indefinito il verbo è preceduto dal “si”. Tuttavia bisogna fare attenzione a non confonderlo con il si che si premette al predicato per rendere la frase alla forma passiva (es.: Qui si studia la grammatica=la grammatica viene studiata qui).

3 Nelle frasi seguenti sottolinea in rosso il “si” impersonale e in blu il “si” passivante. 1. Mentre si mangia, sarebbe meglio non parlare. 4. La filosofia si studia in tutti i licei a partire dal terzo anno. 2. In ufficio, si respira un’aria molto tesa a causa del cambio di direttore. 5. Si mangia bene in quel ristorante? 3. Non si ride affatto qui. Piuttosto si lavora. 6. A volte si dimentica il bene ricevuto.

4 Elabora una frase per ciascuno di questi soggetti: Il bello, la, disegnare. ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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1ª TAPPA

Il predicato Il predicato è quanto si dice a proposito del soggetto; può essere verbale, se indica l’azione svolta o subita dal soggetto, oppure nominale se invece è rappresentato dal verbo essere seguito da un nome o un aggettivo.

5 Nel brano seguente sottolinea tutti i predicati e poi inseriscili opportunamente nella tabella. Quando rimasero soli, era calata la sera. Ma il nonno non parlò. Poteva darsi che non avesse niente da dire: oppure sembrò anche a lui che tentare di ragionare, ormai, fosse del tutto inutile. Del resto, parlò per tutto il tempo la nonna. E nel raccontargli del ricevimento, dei discorsi ch’erano stati fatti prima che lui venisse, dell’amicizia ritrovata con la figlia di Cignarale, l’espressione della nonna era più che raggiante: la felicità la esaltava. Il nonno non l’aveva mai vista così: e, più delle parole, lo commosse il tono della voce. Forse gli piaceva scoprirla ancora così giovane. Perciò continuò ad ascoltarla, sorridendo un po’ scioccamente. Ormai, che avrebbe potuto più fare? Lei era felice come non era mai stata; e a lui non restava che assentire, che prometterle seriamente ciò che ella gli stava chiedendo. (tratto da Pasquale Festa Campanile, La nonna Sabella, Edizioni Osanna Venosa, Venosa 1986)

PREDICATO NOMINALE

PREDICATO VERBALE

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...............................................................................................................................................

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...............................................................................................................................................

6 Nelle frasi seguenti riconosci e sottolinea il verbo essere quando è predicato verbale. 1. Il mio appartamento è piuttosto piccolo ed è al piano terra. 2. Quando ci sei, sei sempre occupata: non riesco mai a parlare con te!. 3. C’era una volta una vecchia casa in campagna. 4. Sono sempre più indaffarati.

5. Mia madre non è per niente contenta del nuovo lavoro. 6. All’ inizio erano in tre, poi si sono aggiunti altri soci. 7. È Natale: che bello! 8. Non sono mai stata a casa sua: è lontano?

Verbi servili e fraseologici I verbi servili (volere, potere, sapere, dovere e simili) e fraseologici (stare per, essere sul punto di, continuare a, finire di ecc.) compongono un unico predicato verbale con il verbo all’infinito che li segue; se non sono seguiti da un infinito tuttavia costituiscono un predicato verbale autonomo.

7 Nelle frasi seguenti sottolinea i verbi servili o fraseologici. Attenzione: non tutte le frasi li contengono. 1. Non voglio partire, resto qua. 2. Non vuoi la pizza? Sto per sfornarla. 3. Ho finalmente finito di leggere il primo saggio, ora mi accingo a fare la sintesi. 4. Mi dispiace, ma davvero non posso. 5. Sono desolata: non posso aiutarvi. 6. Secondo me, Marisa è sul punto di arrabbiarsi:

andiamo via. 7. Devo proprio andare; sto per perdere il treno! 8. Che ne dici di accompagnarmi a fare shopping? Puoi? 9. So cosa fare, non devi darmi indicazioni. 10.Brava! Continua così!

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STORIA A

IL MONDO DI IERI

L’età moderna Con la scoperta dell’America si entra nell’età moderna, un’epoca di grandi cambiamenti sul piano politico, economico, sociale e culturale. La perdita di centralità del Mediterraneo e lo spostamento dei traffici sull’Atlantico, il confronto con popoli e civiltà completamente diversi da quelli europei, la nuova immagine del mondo, la cui rappresentazione su carta comincia a diventare sempre più precisa e realistica, sono alcune tra le principali novità causate dall’esplorazione e poi dalla conquista del Nuovo Mondo. Ma l’età moderna è stata anche l’epoca della fine dell’unità religiosa dell’Europa, con la diffusione delle religioni riformate e, sul piano politico, ha visto prima l’affermazione dello Stato assoluto e poi il suo superamento con la Rivoluzione francese. Proprio grazie alla Rivoluzione francese, e poi a quella americana, che ha portato alla nascita del primo Stato americano indipendente dall’Europa, nel Settecento si afferma l’idea che gli uomini sono uguali per natura e che dunque hanno gli stessi diritti. E ancora, l’età moderna è segnata da profonde trasformazioni economiche, dalla mondializzazione degli scambi commerciali all’affermazione del sistema produttivo industriale. Quello che faremo insieme sarà un viaggio per ripercorrere questi straordinari cambiamenti, mettendone in luce gli aspetti meno noti e, perché no, anche le contraddizioni: i fenomeni storici, come sai, sono sempre complessi e su di essi c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.

Dall’Europa al mondo, dal geocentrismo all’eliocentrismo In questa tappa cominceremo dai cambiamenti culturali legati alle esplorazioni geografiche e alla colonizzazione dell’America tra Quattrocento e Cinquecento, e poi passeremo all’affermazione delle nuove teorie astronomiche, con Copernico e Keplero nel Cinquecento e poi, con Galilei, nel Seicento. Ma ora cominciamo con un po’ di ripasso…

1 Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. Ferdinando Magellano è stato il primo ad aver effettuato la circumnavigazione del globo

V

F

Colombo aveva intenzione di arrivare in Asia, circumnavigando l’Africa

V

F

La Riforma protestante ha avuto inizio in Germania

V

F

Il Rinascimento è un movimento politico

V

F

Nel Concilio di Trento è stato riaffermato il valore delle buone opere negato da Lutero

V

F

La Dichiarazione d’Indipendenza è stata adottata in Francia nel 1776

V

F

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino è stata introdotta nel 1789

V

F

2 Colloco nel tempo. Per ciascuna data, indica l’evento a cui corrisponde, scegliendolo dall’elenco in basso.

1519: ............................................................................................................................................................................................................................................................................. 1559 .............................................................................................................................................................................................................................................................................. 1648: ............................................................................................................................................................................................................................................................................ 1776: .............................................................................................................................................................................................................................................................................. 1789: ............................................................................................................................................................................................................................................................................. Pace di Westfalia (fine della guerra dei Trent’anni) • Dichiarazione d’Indipendenza • Pace di CateauCambresis • Inizio della Rivoluzione francese • Pubblicazione delle 95 Tesi di Lutero

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1ª TAPPA

3 Leggi il testo tratto dal Giornale di bordo di Cristoforo Colombo in cui il grande esploratore descrive gli abitanti dell’isola di San Salvador dove sono sbarcati e svolgi gli esercizi.

Io, affinché ci diventassero molto amici, poiché conobbi che era gente che meglio si salverebbe e si convertirebbe alla nostra santa fede con l’amore che con la forza, diedi ad alcuni di essi alcuni berretti rossi ed alcune coroncine di vetro che si ponevano al collo e altre molte cose di poco valore, di cui ebbero molto piacere e restarono tanto nostri [amici], che era una meraviglia. Essi venivano poi nuotando alle barche delle navi dove noi stavamo e ci portavano pappagalli, filo di cotone in gomitoli e zagaglie e molte altre cose e ce le cambiavano con altre cose che noi davamo loro, come perline di vetro e sonagli. Insomma prendevano tutto e di quello che avevano davano con buona volontà; ma mi parve che fosse gente molto povera di tutto. (…) Poiché io ho visto e conosco che questa gente non ha alcuna setta, ma anzi sono molto mansueti e non sanno cosa sia il male, né uccidere, e privi di armi e tanto timorosi che dinanzi a una persona dei nostri fuggono cento di essi, sebben scherzino con loro. Sono creduloni e riconoscono che c’è Dio nel cielo e convinti che noi siamo venuti dal cielo e molto pronti a ripetere qualsiasi orazione che noi diciamo loro di dire e fanno il segno di Croce. Perciò devono le Vostre Altezze1 risolversi a farli cristiani e credo che, se cominciano, in poco tempo porteranno a compimento la conversione alla nostra santa fede di una moltitudine di popoli; e acquisteranno grandi signorie e ricchezze, e per tutti i popoli della Spagna. Poiché senza dubbio in queste terre c’è una grandissima quantità d’oro, giacché non senza causa dicono questi indiani che io conduco con me che ci sono in queste isole luoghi da dove estraggono l’oro e lo portano al collo, alle orecchie, alle braccia e alle gambe, e sono braccialetti molto grossi, e inoltre ci sono pietre e perle preziose e infinite spezie. (tratto e riadattato da Friedrich Feld, Con Cristoforo Colombo verso il nuovo mondo, Mursia, Milano 1985) 1

Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, i sovrani di Spagna che avevano finanziato il viaggio di Colombo.

a. Quali aggettivi usa Colombo per descrivere gli indios? Riportali qui sotto. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

b. Che cosa racconta di aver fatto Colombo per conquistare l’amicizia dei nativi americani? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

c. Gli indios appaiono particolarmente generosi. Da quale passaggio del testo si evince? Riportalo qui sotto. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

d. Per quale ragione Colombo ritiene importante conquistare l’amicizia degli indios? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

e. Rivolgendosi ai sovrani di Spagna, Colombo sottolinea i vantaggi economici che il suo viaggio potrà apportare alla corona. Quali sono le ricchezze che pensa di trovare nelle isole appena scoperte? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

f. Per quale ragione gli abitanti delle isole scoperte sono chiamati “ indiani”? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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STORIA A

IL MONDO DI IERI

4 Disegna sul planisfero la traiettoria dei viaggi di Colombo, Magellano e Vasco De Gama. Inserisci anche il nome degli oceani attraversati.

I fondatori del nuovo mondo Il Medioevo muore, l’età moderna albeggia, il mondo si fa ad un tratto più largo. (…) Rendiamo omaggio all’Ammiraglio [Colombo] e, insieme con lui, a tutti gli avventurieri, gli spiantati, i sognatori, gli scellerati che, sulle sue orme, si sono lanciati in quella torbida, atroce, meravigliosa epopea1 che fu la conquista del nuovo mondo. Non sarà mai possibile stabilire se, tra gli impulsi che li spinsero, l’amore per la croce di Cristo fosse più forte o più debole dell’amore per l’avventura o per l’oro. Certo a tutti loro, ai fondatori del nuovo mondo, spetta l’omaggio di Manuel Machado2: «Poiché credettero nell’incredibile, accadde che superarono i confini del sogno, il mare, l’impossibile. Condottieri d’un sogno e d’una chimera, spezzando per sempre la linea dell’orizzonte, inseguirono il sole nella sua corsa». (tratto da Franco Cardini, Europa 1492. Ritratto di un continente 500 anni fa, Rizzoli, Milano 1989) 1 2

Grande impresa. Poeta e commediografo spagnolo.

5 Svolgi i seguenti esercizi, in riferimento al brano che hai letto. a. Individua nel testo le tre motivazioni che, secondo l’autore, spinsero i grandi esploratori a varcare i confini del mondo fino ad allora conosciuto. 1. Amore per ............................................................................................................................................... 2. Amore per ............................................................................................................................................... 3. Amore per ............................................................................................................................................... b. Le motivazioni indicate dallo storico Cardini sono presenti anche nel Giornale di bordo di Colombo? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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1ª TAPPA

La catastrofe demografica delle Americhe

Statuette Inca ritraenti i Lama

Nel brano che hai appena letto lo storirimeric ca co Cardini definisce la conquista dell’America o tem mcome un’impresa meravigliosa e, allo stesso temovo po, atroce. La colonizzazione europea dell nuo nuovo ulle pop continente ebbe un effetto catastrofico sulle avopolazioni indigene. Il rigido sfruttamento nel la lavoo di virus v ro nelle miniere e nelle piantagioni, l’arrivo a, mo orsconosciuti ai nativi americani (influenza, mornquissta billo, vaiolo) e la violenza della fase di conquista mocausarono nell’arco di un secolo un calo dem demoenti hanno grafico di enormi dimensioni: studi recenti calcolato una riduzione dell’80 % della popolazione. A queste cause del calo demografico se ne aggiunse molto probabilmente un’altra: il rifiuto di procreare da parte dei nativi americani. Di fronte alla violenza degli europei che, convinti della loro superiorità culturale, pretesero di evangelizzare forzatamente gli indios e di cancellare le tradizioni culturali e le credenze religiose delle civiltà precolombiane, i nativi americani persero ogni desiderio di mettere al mondo figli, immaginando a quale triste destino sarebbero andati incontro.

Dal geocentrismo all’eliocentrismo Se i viaggi di Colombo e di Magellano dimostrarono la sfericità della Terra ed ampliarono i confini delle terre conosciute, furono scienziati come Copernico e Galilei ad elaborare una nuova immagine dell’Universo: dall’antico modello geocentrico, frutto dell’elaborazione di Tolomeo, astronomo del II secolo d.C., con la Terra al centro dell’Universo, si passò a quello eliocentrico, con il Sole al centro e la Terra e gli altri pianeti a girare attorno ad esso. Fu una vera e propria rivoluzione di pensiero che incontrò non pochi ostacoli per affermarsi, innanzi tutto l’ostilità della Chiesa cattolica, che condannò fin dall’inizio le teorie copernicane in quanto contrarie ai dettami delle Sacre Scritture e perseguitò coloro che se ne facevano sostenitori come eretici. illustrazione teoria geocentrica

L’OPERA CLAUDIO TOLOMEO, matematico e filosofo di origine greca, vissuto in Egitto tra il 100 e il 168 d.C., è autore dell’Almagesto, un’opera in 13 libri che raccoglieva tutte le conoscenze dell’antichità in campo astronomico. A partire dalle teorie fisiche del filosofo greco Aristotele, Tolomeo elabora una teoria geocentrica che è sopravvissuta per più di mille anni, fino a quando, nel 1543 l’astronomo polacco Niccolò Copernico la mise in discussione nella sua opera De rivolutionibus orbium celestium (La rivoluzione delle orbite celesti).

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STORIA A

IL MONDO DI IERI

6 Scegli il completamento corretto 1. a. b. c. d.

Geocentrismo ed eliocentrismo sono: Teorie astronomiche elaborate nella stessa epoca Teorie astronomiche elaborate da Aristotele Teorie astronomiche divergenti Teorie astronomiche fondate sulla centralità della Terra

2. a. b. c. d.

Tolomeo: ha elaborato una teoria astronomica ancora valida ha organizzato in un’unica opera tutte le conoscenze astronomiche dell’antichità ha sostenuto l’eliocentrismo è stato condannato dalla Chiesa

3. a. b. c. d.

La teoria geocentrica: è incompatibile con le Sacre Scritture è stata presto soppiantata da quella eliocentrica era coerente con le teorie del filosofo greco Aristotele è stata negata da Aristotele

Le magnifiche lenti di Galileo Galilei Il grande scienziato pisano, Galileo Galilei (1564-1642), è considerato, assieme a Isaac Newton, il fondatore della fisica moderna. Studioso di astronomia, ha contribuito in maniera decisiva all’affermazione della teoria copernicana, e per questo ha dovuto affrontare un lungo processo di fronte al Sant’Uffizio (l’Inquisizione romana), dopo la pubblicazione della sua opera più importante Dialogo sopra di due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano, nel 1632. Poco più di vent’anni prima della pubblicazione del Dialogo, grazie alla costruzione del telescopio, uno strumento di cui aveva avuto notizia da suoi corrispondenti in Europa, e che però potenziò con successo, Galilei riuscì ad effettuare delle osservazioni astronomiche i cui straordinari risultati sono esposti in un’opera pubblicata nel 1610, il Sidereus Nuncius (Annuncio sidereo). Leggiamo in che modo lo stesso Galilei descrive le sue scoperte.

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1ª TAPPA

«In questo piccolo trattato voglio mettere grandi cose dinanzi agli occhi di tutti gli studiosi della natura, cose da esaminare con attenzione e su cui riflettere. È davvero grandioso aggiungere innumerevoli stelle alla numerosa moltitudine delle stelle fisse, che fino a oggi si sono potute scorgere a occhio nudo e portare dinanzi agli occhi quelle mai viste prima d’ora e che superano più di dieci volte le antiche e già note. È bellissimo e fonte di grande piacere per er la vista guardare il corpo lunare, lontano da noi circa sessanta essanta semidiametri terresti, così da vicino, come e se distasse solo di due misure. Di conseguenza, nza, il diametro della Luna appare quasi trenta ta volte più grande di quello che si vede a occhio nudo, la superficie quasi novecento, mentre il corpo solido circa ventisettemila. Da questo fatto, chiunque si può rendere conto con evidenza sicura che la Luna non è rivestita per nulla di una superficie liscia e levigata, ma è rugosa e disuguale e, proprio come la faccia della Terra, si mostra da ogni parte piena di smisurati rigonfiamenti, di profonde cavità e di gole (crateri)». Tratto e riadattato da G. Galilei, Sidereus Nuncius (1610), Venezia, Marcianum Press, 2009.

4. Perché appare diversa la superficie lunare vista attraverso il telescopio? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

GALILEO GALILEI, LILEI, LEI, O, C. 1610 0 TELESCOPIO, Istituto e Museo seo di Storia de della Scienza a l’immagine il principio cipio di costruzione del Come mostra qua consiste nell’inserire telescopio è abbastanza semplice, in quanto stremità di un tubo. due lenti all’estremità

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GEOGRAFIA A

LO SPAZIO DI OGGI

“Ah! Che bella la tua Europa… Mercanti e viaggiatori mi hanno raccontato della varietà dei suoi paesaggi naturali e culturali, della ricchezza della storia dei popoli che l’hanno abitata, della bellezza delle sue città, delle tante lingue parlate… E dunque cosa aspetti? Accompagnami alla scoperta della civiltà europea”.

1 Nella seguente carta fisica dell’Europa inserisci correttamente le informazioni geografiche dell’elenco in basso.

Mar Mediterraneo • Stretto di Gibilterra • Canale della Manica • Oceano Atlantico • Mar di Norvegia • Mar Egeo • Alpi • Elba • Pirenei • Mar Baltico • Mar Nero • Po • Mar del Nord • Penisola iberica • Penisola balcanica • Reno • Danubio

2 Quali sono i confini naturali dell’Europa? Distingui il confine meridionale, occidentale, settentrionale e orientale.

Confine meridionale: ............................................................................................................................................................................................................................. Confine occidentale: ............................................................................................................................................................................................................................... Confine settentrionale: ....................................................................................................................................................................................................................... Confine orientale: ......................................................................................................................................................................................................................................

3 Qual è la particolarità del confine orientale rispetto agli altri? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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1ª TAPPA

L’Europa delle regioni storico-geografiche Come ben sai, l’Europa è un continente più per motivi storico-culturali che per motivi geografici, perché essa rappresenta una civiltà dai caratteri ben definiti come le altre civiltà che si sono formate sulla Terra nel corso della storia (ad es. quella cinese, indiana ecc.). L’Europa di oggi è comunque un insieme di popoli e di culture diverse, che si riflettono nelle caratteristiche del territorio, come la struttura dei centri urbani e rurali, gli edifici religiosi, il paesaggio agrario, l’architettura. Questi aspetti sono quelli che contraddistinguono le tante “regioni storico-geografiche” presenti in Europa.

4 Abbina i nomi delle regioni storico-geografiche alle immagini corrispondenti. Andalusia (Spagna) • Bretagna (Francia) • Cornovaglia (Regno Unito) • Lapponia (Svezia/Finlandia) a.

c.

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b.

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d.

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1ª TAPPA

GEOGRAFIA

L’Europa degli Stati L’Europa è un insieme di 45 Stati, caratterizzati da uno specifico ordinamento politico. La struttura degli Stati europei e il loro ordinamento giuridico varia, in quanto ognuno di essi ha una Costituzione propria. 28 di questi Stati aderiscono all’Unione Europa, un organismo internazionale che non ha eguali nel mondo, perché gli Stati che la compongono non si limitano a cooperare in specifici settori, ma in alcuni ambiti hanno delegato alle istituzioni europee la loro sovranità, quali la politica monetaria, l’unione doganale, la conservazione delle risorse biologiche del mare, la politica commerciale comune. Prima di riscoprire alcuni degli Stati che compongono l’Europa, facciamo un po’ di ripasso generale…

5 Svolgi i seguenti esercizi. a. Quale di questi Stati non appartiene all’Unione Europea? 1. Polonia 2. Croazia 3. Islanda 4. Ungheria b. L’ultimo paese che è entrato a far parte dell’Unione Europea è stato: 1. la Croazia 2. il Belgio 3. la Romania 4. la Lettonia

c. 1. 2. 3. 4.

La Germania è uno Stato: unitario monarchico confederale federale

d. Quali altri Stati federali sono presenti in Europa? ........................................................................................................................................ ........................................................................................................................................ ........................................................................................................................................ ........................................................................................................................................

e. Nella tabella seguente, inserisci i nomi degli Stati in corrispondenza della corretta forma di governo in esso presente. Scegli dall’elenco in basso Francia • Regno Unito • Grecia • Germania • Spagna • Paesi Bassi • Lituania • Federazione russa • Romania • Liechtenstein • Italia • Svezia • Finlandia

FORMA DI GOVERNO Monarchia costituzionale Repubblica presidenziale Repubblica parlamentare

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STATO


1ª TAPPA

GIOCHIAMOCI SU

“Ah, adoro le pause a fine tappa! Soprattutto adoro giocare! A proposito di universo e universi, cerca di individuare nello schema i nomi dei pianeti e delle stelle che compongono il sistema solare (ti ricordo che i pianeti sono 9 compresa la Terra). Con le lettere rimanenti otterrai i titoli di due opere di Galileo Galilei. Buon divertimento!”

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Scrivi qui i titoli delle opere di Galilei. ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

“E ora ripassa quello che hai imparato risolvendo il cruciverba!” 7

1. Il filosofo le cui teorie sono riprese nell’Almagesto di Tolomeo. 2. Il genere letterario cui appartengono i Viaggi di Gulliver. 3. Ne era esperto Galilei. 4. Il navigatore che ha dato il nome all’America. 5. Il paese di origine di Copernico. 6. Una delle Repubbliche baltiche. 7. La teoria che afferma la centralità della Terra.

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