Rassegna stampa febbraio 2014

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lfiù efficienza e_·produtti,ità K

aizen è un modello produttivo, di scuola e origine giapponese che si pone l'obiettivo di abbreviare i tempi di consegna, migliorare i processi industriali e la qualità, ridurre

brico, San Martino in Rio e Luzzara. Contestualmente è stato confermato il costante upgrade delle linee con l'introduzione di nuove tecnologie, in particolare sistemi robotizzati e attrezzature

gli sprechi e i conseguenti automatiche in grado di costi di produzione. Argo ·garantire una sempre magTractors (marchi Landini, giore precisione, affidabilità McCormick e Valpadana) e sicurezza. I principi alla ne ha annunciato la piena base dei processi Kaizen introduzione all'interno dei puntano in primo luogo alla propri stabilimenti di Fab- riduzione degli sprechi pale-

si e occulti, quali per esempio l'identificazione degli spazi gestiti in modo non ottimale, l'abbattimento dei tempi morti, dei trasporti non necessari o ridondanti di materiali, delle lavorazioni inutili. Contestualmente all'eliminazione degli sprechi si procede all'ottimizzazione delle diverse fasi produttive creando un flusso continuo dei processi tramite procedure ottimizzate di movimentazione e gestione di spazi, utensili e componenti.

Incontro tra BIG Laverda e mercati globali A

GCO, Marelli Mot ori, Macaer, Zoppas Industries e la società d i consulenza Feste Cte hanno partecipato ad un incontro presso la sede di Breganze (VI) di Laverda per discutere di mercati globali e strategie. Per l'ad Laverda Francesco Quaranta (che ricopre anche la carica di Vice President & Generai Manager Harvesting AGCO EAME) "la strategia per il successo richiede la capacità di produrre q~ali­ tà e una forte propensione all'innovazione" . Qualità e innovazione , secondo l'ad, sono conseguenza della

Aliiiparts

capacità di investire efficacemente in ricerca e sviluppo. Il Gruppo AGCO, nel cui perimetro rientra Laverda, è il terzo player mondiale nel campo della meccanizzazione agricola. Il sito di Breganze in par-

ticolare è diventato - dopo l'acquisizione avvenuta nel 2011 - il centro d i eccellenza per la produzione di mietitrebbie per tutto il Gruppo AGCO destinate ai mercati EAME (Europa, Africa e Medio Oriente).


agriNEWS

OTIZIE

·l RICAMBI di ARGO A

rgo Tractors ha annunciato i risultati raggiunti nell'ultimo anno nello specifico comparto della distribuzione dei ricambi: in particolare è stato aumentato di oltre quattro ore, rispetto al passato, l'orario di ricevimento ordini che assicura l'evasione in giornata. Conseguenza degli investimenti tecnologici che hanno consentito di incrementare i dati di efficienza presso la struttura di San Martino in Rio (RE) che, con una capacità di oltre

• Una logistica efficiente è sempre più importante: Argo Tractors ha spostato in avanti di quattro ore l'orario limite per l'accettazione degli ordini da evadere in giornata

70mila referenze disponibili, è ora provvista di due magazzini automatici (per 40mila posti pallet) e quattro nuove linee di im-

baliaggio. Il polo ricambi di San Martino in Rio opera in stretta sinergia con la sede francese di St. DiZier, filiale per Francia, Germania e Benelux nonché polo logistico di riferimento per il centro nord Europa, USA, Canada e Gran Bretagna.


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KVERNELAND GROUP l Kultistrip

Coltivare con amore Azienda:

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Kverneland Group Italia Srl Via dell'Industria 22/a 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel. 0376 944733- Fax: 0376 944746 www.kvemelandgroup.com - kvgitalia@kvemelandgroup.com

retrovisori telescopici e riscaldabili in opzione e sedile per un secondo passeggero con sistema a scomparsa brevettato. Sono dotate di trasmissione 24+24 o 40+40 con 6 gamme robotizzate e 4 marce PS e superriduttore PTO a quattro velocità in opzione e di idraulica a centro chiuso da 123 lt/min + 44 lt/min per lo sterzo, fino a 6 distributori. Presentano un sollevatore posteriore da 9.300 Kg ed anteriore da 3.500 Kg.

n Kultistrip, lo striptill di Kverneland, garantisce la formazione di un solco definito e libero da ogni residuo in un solo passaggio. Per la distribuzione di fertilizzanti come fosforo o azoto può essere combinato con una tramoggia frontale che inietta il fertilizzante sotto le radici della pianta. È costruito su un telaio robusto su cui è montata ogni singola fila dello strip-till, con larghezza variabile da 45 a 75 cm. n sistema a parallelogramma caricato a molla con cui sono collegate le file consente inoltre alla macchina di adattarsi sempre perfettamente al terreno. li Kultistrip è provvisto di un disco dal diametro di 520 mm che è in grado di sminuzzare i residui più consistenti. Una volta effettuata la pulizia dei residui il terreno può essere smosso fino ad una profondità di 30cm. Sono disponibili 3 diversi tipi di regolazione dei denti e la velocità di lavoro può variare fra i 10 e i li km/h. n sistema idraulico Non-stop System protegge la macchina da possibili daimi.

Comfort ad alte prestazioni Azienda:

McCormick - Argo Tractors S.p.A. via Matteotti, 7 - 42042 Fabbrièo (RE) Tel. 0522 656111 - Fax 0522 656476 www.argotractors.com

McCormick amplia la sua offerta nella fascia ad alta potenza con la Serie X7. Le macchine della serie presentano la cabina a quattro montanti Premiere Cab, portiere con cerniere rinforzate e sistema di chiusura auto motive, disposizione razionale dei comandi, _volante telescopico e reclinabile con cruscotto portastrumenti integrato, bracciolo multifunzione, comandi luci e tergicristalli al volante, ritorno automatico delle frecce, specchietti

Aliiiiparts

Specializzati e professionali Azienda:

Valpadana - Argo Tractors S.p.A. via Matteotti, 7 - 42042 Fabbrico (RE) Tel. 0522 656111 - Fax 0522 656476 www.argotractors.com- www.valpadana.it

Valpadana presenta la nuova serie 9000 di isodiametrici che va a sostituire la Serie 9600. Sono pensati in particolare per l'utilizzo nei settori dell'agricoltura altamente specialistica e dell'orticoltura. La gamma presenta due modelli con motore FPT da 3,2 litri Tier 3a e potenze rispettivamente di 88 e 95 HP. A caratterizzare la nuova Serie 9000 è inoltre la trasmissione 16 + 16 dotata di Synchro Shuttle meccanico e creeper di serie da 0,8 a 40 Km/h di produzione Argo Tractors. La trattrice offre inoltre· PTO elettroidraulica, sollevatore da 2300 KG, idraulica da 50+ 311/min., posto di guida reversibile, assale anteriore con innesto 4WD e bloccaggio differenziale elettro-idraulico. Oltre alla serie 9000 Valpadana presenta alcuni modelli della gamma VP 4600, una serie compatta che con varie configurazioni disponibili completa la gamma di prodotti isodiametrici nella fascia di bassa potenza.


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. FARESIN INDUSTRIES l TMR serie Leader Ecomode

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Grandi volumi, consumi ridotti Azienda:

Serie 7 propone tre modelli a 6 cilindri da 165 a 188 HP dotati di motori NEF Tier 4 Interim, Cornmon Rail, 40lan/h a regime ridotto giri motore. Le macchine presentano la trasmissione Roboshift con inversore idraulico a volante, 24 marce su 6 gamme con 4 marce Powershift ed un cambio gamma robotizzato. Il cambio è gestito elettronicamente e dispone della funzione cambio automatico Auto Powershift - APS. Su richiesta è disponibile anche il superriduttore, che porta il numero complessivo delle velocità a 40 + 40.

Faresin lndustries S.p.A. Via dell'Artigianato, 36- 36042 Breganze (VI) Te l. 0445 800300 - Fax 0445 800340 www.faresinindustries.com

La vicentina Faresin presenta la sua nuova serie di carri miscelatori Leader nell'innovativa versione Ecomode da 22 metri cubi: la serie Ecomode dispone di modelli dai 9 ai 33 metri cubi, che saranno motorizzati con un FPT serie NEF per impieghi industriali, da 151 a 181 kW Tier 4 interim o Stage IIIB. I Leader Ecomode sono carri a miscelazione verticale concepiti per supportare le aziende agricole con esigenze in termini di grandi volumi di miscelata e chilometraggio negli spostamenti: l'ideale per allevamenti medio-grandi e per contoterzisti (contractors). e una forte riduzione dei consumi. Totalmente nuova la cabina, più spaziosa, rivista nei comandi e nelle funzioni. n sedile è integrato con un jostick ergonomico che consente di utilizzare i principali comandi operatore con un contemporaneo aumento della visibilità sulla fresa. Tra le soluzioni elettroniche di ultima generazione, merita una menzione speciale al brevetto Faresin Industries del Vertical Cut che permette di effettuare una fresatura al fronte dell'insilato perfettamente verticale, riducendo notevolmente i tempi di carico riducendo le manovre, riduzione dei consumi di carburante e maggior qualità dell'insilato.

PELLENC l Optimum

'utta un'altra vendemmia Azienda:

Pellenc Italia Loc. Pian dell'Olmi no, 82/2 - 53034 Colle di Val d'Elsa (SI) Tel. 0577 904416- Fax 0577 904403 www.pellencitalia.com

Il Gruppo Pellenc LANDINI/ Serie 4, 6 e 7 presenta i vettori multifunzione e vendemmiatrici Optimum, pensati per eseguire i lavori di Landini - Argo Tractors S.p.A. manutenzione della Azienda: vigna e di raccolta. via Matteotti, 7 - 42042 Fabbrico (RE) Grazie al braccio Tel. 0522 656111 - Fax 0522 656476 multifunzione tutwww.argotractors.com - www.landini.it ti gli attrezzi sono Landini presenta la Serie 4 di bassa- adattabili al vettore Optimum, come anche la testa di raccolta media potenza che comprende tre mo- ed il sistema di diraspatura e cernita Sélectiv' Process di sedelli da 61 a 75 hp con motorizzazioni conda generazione che assicura un'ottima pulizia. La testa di da 2.9 Tier 4 Final e tre modelli da raccolta Activ, dotata del sistema di scuotimento Easysmart 85 a 101hp con motori 3.6 litri e del controllo di filare automatico permette una raccolta efTier 4 Interim, tutti i modelli ficace preservando le viti. Il convogliatore-cernitore flessibile offrono diverse possibilità di consente di eliminare i rischi di perdita di mosto lasciando configurazione. Per quanto integri gli acini. Il vettore Optimum ha un angolo di sterzata riguarda la fascia ad alta · di 95° che garantisce maneggevolezza. Grazie alla tecnologia potenza Landini presen- Load Sensing la portata del circuito idraulico viene adattata tale Serie 6 e 7: la prima per erogare la potenza necessaria, così il sistema di gestione offre tre modelli a 4 cilindri del regime motore Easycruise regola la velocità in base alla da 143 a 166 HP mentre la configurazione delle viti.

L'agricoltura in blu







VADO E TORNO EDIZIONI - www.vadoetorno.com - ISSN 1720-3503 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI

FEBBRAIO N.2 - 2014 ANNO 19° euro 3,50

asicuro colpo

Mercato Tutti i numeri del 2013 marchio per marchio ● Fiere I trattori tornano a verona ● Anteprima Landini serie 4 ● prove New holland t7.210 AC, aebi viatrac vt 450 vario ● speciali mercedes unimog


VETERAN CLUB

Il 25-30HP fu il capostipite di tutti i testacalda Landini. 25 i cavalli erogati dal monocilindro da 11,7 litri abbinato a un cambio a un solo albero da tre velocità in avanti e una in retro.

N

el 1925, i figli di Giovanni Landini, realizzarono il sogno del caparbio padre, deceduto un anno prima. Vide infatti la luce il primo trattore Landini, un prototipo chiamato 2530HP, in riferimento alla sua potenza, un mezzo del peso di 2200 chili. In quel periodo, nelle campagne italiane lavoravano già trattori americani, i Titan, i Mogul, i Fordson, e i modelli Fiat 702 e 703. Il prototipo Landini si distingueva però per la semplicità, la robustezza e per la caratteristica di poter facilmente smontare in modo indipendente tutti i componenti. Questo consentiva a chiunque di usarlo e fare manutenzione e riparazioni con relativa facilità. Quel vantaggio

25-30HP

Il primo

Landini

Dal prototipo del 1925, nacque il primo trattore della casa di Fabbrico, il 25- 30HP del 1928. Da allora i testacalda Landini mieteranno successi per ben 31 anni, fino al 1960

alla produzione di serie. Quelle prime macchine vennero accolte con grande interesse dagli agricoltori. Finalmente un trattore semplice e potente che riusciva ad arare con un monovomere su terreno sciolto alla profondità di 50 centimetri e a 30 su terreno tenace e argilloso, tipico della campagna intorno a Fabbrico. Nel 1928 uscì il modello definitivo, il 25-30HP, che rimase in produzione fino al 1931, anche se qualche macchina (26 unità) venne assemblata in seguito, fino al 1934. Ne vennero prodotti 245, non tantissimi in assoluto, ma molti per una ditta agli inizi. Nel 1931 il motore venne potenziato a 30 cavalli e il peso del trattore arrivò a 2500 chili. Nel 1932, partì la produzione di un modello più potente e pesante, il 40HP, che inizialmente affiancò il 25- 30 HP, e fece aumentare la produzione di Landini in quel di Fabbrico. Il paese visse un profondo cambiamento economico e culturale, l’industria stava affiancando l’agricoltura e l’allevamento, sino allora uniche fonti di sostentamento. Il 40 HP fu il ‘papà’ del famoso SuperLandini, il testacalda italiano più famoso di tutti i tempi.

T N I R P R O Y P O O C .com N D VE etorno R E S E S R w.vado T H G I ALL R Info: ww ha caratterizzato tutti i testacalda Landini a venire. Il semplice motore monocilindrico a testa calda da 11.765 cc erogante 25 cavalli continuativi a 450 giri non aveva valvole, ingranaggi, carburatore, pompe, magnete, ventilatore, radiatore, quello che non c’ era non si poteva rompere. Si metteva in moto con il consueto rito del

preriscaldo della calotta e due buone braccia per fare pendolare il volano. Occorrevano solo tempo, forza e pazienza, tutte cose che costavano poco e che certo non mancavano agli agricoltori dell’epoca. La lubrificazione era forzata con pompa brevettata Landini e il raffreddamento era del tipo a vasca a ebollizione dalla capaci-

tà di cento litri. Di una semplicità disarmante anche la trasmissione: un solo albero seguito dal differenziale sul quale erano montate le tre velocità in avanti da 2,5 a 6 allora e la retromarcia. I primi esemplari prodotti dal 1925 al 1927, erano delle pre-serie costruite per la messa a punto e per apportare le modifiche necessarie

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MERCATO ITALIA 2013

-1,67% INT PR OR Y OP O C .com N D VE etorno ER S S RE w.vado T H G I ALL R Info: ww

Immatricolazioni Italia 2013

Il potere logora... 14

chi ce l’ha

INT PR OR Y OP O C .com N D VE etorno ER S S RE w.vado T H G I ALL R Info: ww

In un mercato ancora piatto - poco più di 19 mila trattori venduti, valore in calo dell’1,7 per cento rispetto al 2012 - sembra che a soffrire di più siano stati i due Gruppi italiani con le quote mercato più robuste: Cnh e Sdf. Mentre brilla l’accelerazione di John Deere e Kubota

D

iciannovemila... e pochi spiccioli. Il mercato italiano del trattore archivia, nel 2013, l’ennesima annata sotto tono. La (vera) ripresa resta

un concetto sempre più astratto e rimandato a data da destinarsi. Anche perché, allo stato attuale delle cose, non esiste alcun presupposto per vagheggiare un ri15


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valpadana landini

Same

challenger valtra fendt

PASQUALI FERRARI massey ferguson BCS

Il Cervo oltre il 10 per cento di quota

I veri vincitori, dunque, hanno gareggiato giù dal podio. John Deere, che conferma la sua quarta posizione in questa hit parade delle vendite, ha infatti archiviato un 2013 non privo di soddisfazioni: crescono le immatricolazioni complessive (da 1.850 a 1.970 unità, più 6,5 per cento) e cresce di converso la quota mercato che passa la soglia ‘psicologica’ del 10 per cento. Similare il comportamento di

IL MERCATO IN SINTESI 2013 TOTALE(°) 19.017 (°) Stime di Trattori

2012 19.339

2013-2012 -1,67%

386 ALTRI

mccormick

no del podio non riserva brutte sorprese ad Argo Tractors, che allinea le perdite con quelle generali del mercato e mantiene quindi inalterata la sua quota mercato (11,6 per cento). Anche in termini assoluti le vendite restano pressoché invariate (2.200 le immatricolazioni registrate lo scorso anno rispetto alle 2.244 del 2013). In grande spolvero McCormick che registra un sensibile apprezzamento delle consegne, mentre Landini e Valpadana fanno un passo indietro nell’ordine dei tre punti percentuali.

Antonio Carraro, che riesce ad accrescere le consegne di qualche unità (1.550 immatricolazioni, il consuntivo a fine 2013) e di conseguenza a consolidare il proprio share sul mercato nazionale. In territorio positivo anche i conteggi di Agco. Tutti i marchi (con la sola eccezione di Challenger, che tuttavia da sempre se la gioca in poche decine di unità) vedono crescere le proprie performance: MF più 3,5 per cento, Fendt più 4,2 per cento, Valtra più 9,4. E così i conti globali permettono una performance più che dignitosa a livello di Gruppo, con vendite complessive oltre le 1.500 unità e quota mercato al rialzo di qualche decimo di punto e ora attestata ad un 8 per cento pieno. Chiude i conti in pareggio Goldoni che ripropone in fotocopia le stesse performance del 2012. Chiaramente in un mercato globalmente in calo (se pure limitato) anche un pareggio vale come una piccola vittoria, almeno alla voce quota mercato. Buono l’exploit del Gruppo Bcs che riesce ad ampliare l’ambito dei propri clienti (Bcs e Ferrari più che compensano il passo indietro di Pasquali) e ancor più quello di Kubota. Per certi versi spetta a questo marchio la palma di ‘vincitore morale’ del difficile 2013. A lui spetta il record di crescita delle vendite (più 35 per cento), il maggiore apprezzamento di share (un punto percentuale secco) ed è anche l’unico ad aver scalato una posizione nella hit parade delle vendite, sopravanzando Claas (più in difficoltà, con le immatricolazioni complessive che scendono da 537 a 473 unità). Segnali di tenuta per gli altri marchi che, tuttavia, considerati nel complesso non arrivano a coprire il 2 per cento della domanda. Che altro dire? Un possibile fattore di incoraggiamento, relativo al mercato globale, riguarda la tipologia dei mezzi venduti. Vari operatori interpellati da Trattori hanno riconosciuto come nel corso del 2013 ci sia stato un aumento della potenza media di riferimento e una maggiore propensione da parte dei clienti ad andare oltre la macchina ‘primo prezzo’, dando più peso a fattori qualitativi, tecnologici, di performance e non semplicemente economici. Al di là del quasi pareggio in termini meramente numerici tra il 2012 e i 2013, quindi, forse qualcosina si è rimesso in moto... Davide Canevari

INT PR OR Y OP O C .com N D VE etorno ER S S RE w.vado T H G I ALL R Info: ww

1.521

Lamborghini hürlimann

registrate nel 2012) che si concentra sul marchio New Holland (meno 10 per cento) mentre Case e Steyr, se pure obiettivamente chiamate a recitare un ruolo di nicchia, vedono aumentare le consegne. Segno meno anche per la quota mercato complessiva che perde quasi due punti rispetto ai valori di riferimento dell’anno prima. Si recita più o meno lo stesso copione sul secondo gradino del podio, dove si conferma Same Deutz-Fahr. Nel complesso le stime di Trattori assegnano al Gruppo di Treviglio 3.322 immatricolazioni rispetto alle 3.533 del 2012 (meno 6 per cento in termini relativi). Il risultato è un taglio della quota mercato di quasi un punto percentuale (dal 18,3 per cento del 2012 al 17,5 dello scorso anno). Le sofferenze maggiori si registrano sotto i colori di Deutz-Fahr (meno 12 per cento), mentre tiene sostanzialmente bene Lamborghini; in calo del 6 per cento la capofila Same. Decisamente meno pesante sembra essere la medaglia di bronzo, visto che il terzo gradi-

Gruppo AGCO

PRINT

1.970

1.550

deutz-Fahr

noto e stranoto che per alcune bizzarre regole sulla concorrenza europea, di cifre ufficiali non ne circolano, e occorre quindi affidarsi alle stime. Trattori, come ogni hanno, ha fatto le sue. Volendo dare un primo quadro d’insieme verrebbe da smentire subito una delle argute massime di Giulio Andreotti: «Il potere logora chi non ce l’ha». A guardare i numeri del 2013 sembra essere successo proprio l’opposto. I leader di mercato hanno sofferto più degli altri. I primi tre gruppi in termini di share hanno infatti registrato un arretramento (ed è stato tanto più severo, quanto più elevata la posizione in classifica). Mentre alle loro spalle c’è stato parecchio fermento. Andiamo con ordine. Il gruppo Cnh, con un totale di quasi 5.000 trattori immatricolati, si conferma come punto di riferimento del mercato nazionale con uno share appena al di sotto del 28 per cento. Resta dunque la soddisfazione dell’oro… mitigata però da alcune considerazioni. In termini assoluti le vendite subiscono una robusta contrazione (erano quasi 5.400 le macchine

676 KUBOTA 473 CLAAS

892

Gruppo BCS

OR Y OP O C .com N D VE etorno ER S S RE w.vado T H G I ALL R Info: ww

Ma torniamo al presente. Il 2013 si chiude con 19.017 immatricolazioni, trecento in meno rispetto al 2012 quando fu toccata quota 19.339 unità. In termini percentuali il regresso è contenuto al di sotto dei due punti. A voler essere pragmatici (o forse solo ottimisti) alla fine le cose sono andate anche meglio del previsto: nel corso dell’anno si erano infatti registrate perdite più sostanziose e preoccupanti. In effetti nelle ultime settimane c’è stata una discreta accelerazione delle vendite, per certi versi inattesa. Sembra al momento azzardato, tuttavia, parlare di una inversione di tendenza in atto. Infatti, il 31 dicembre scadeva il termine per l’immatricolazione delle trattrici di potenza compresa tra i 75100 cavalli e 101-175 alimentate con motori della ‘Fase 3’. Questo fatto può aver indotto alcuni costruttori ad incentivare con politiche di prezzo l’azzera-

3.322

new holland

Gruppo SAME

4.977 steyr case

2.200

300 macchine in meno rispetto al 2012

var.% -2,03 0,32 0,03 -1,68 -0,41 -0,01 -0,38 -0,80 -0,20 0,19 -0,02 -0,03 0,79 0,31 0,15 0,24 0,07 -0,08 0,37 0,10 0,17 0,16 -0,11 0,22 -0,29 0,96 0,04 0,00

Gruppo ARGO

mento degli stock; o addirittura ad auto-immatricolare gli ultimi pezzi invenduti. Alcuni operatori del settore, interpellati da Trattori, hanno stimato la possibile portata del fenomeno in 3-400 macchine. Per quanto riguarda il ruolo giocato dalle singole case in questa difficile partita, è ormai

1.050 goldoni

torno su livelli d’altri tempi. Le 25 mila o le 30 mila macchine/ anno fanno parte della storia; o della fantascienza se si guarda a un prossimo futuro anziché al passato. Meglio quindi rimanere con i piedi per terra ed essere franchi. Ormai la quota 19-20 mila trattori, con qualche scossone in su o in giù, rischia di essere la nuova normalità per un mercato come quello italiano.

Quota mercato 2012 2013 23,25 25,29 2,69 2,37 0,23 0,20 26,17 27,85 9,60 10,01 4,47 4,48 3,40 3,79 17,47 18,27 8,82 9,02 1,29 1,11 1,45 1,47 11,57 11,60 10,36 9,57 8,15 7,84 2,97 2,82 4,18 3,95 0,67 0,60 0,18 0,26 8,00 7,63 5,52 5,42 1,77 1,60 1,70 1,54 1,21 1,32 4,69 4,47 2,49 2,78 3,55 2,59 2,03 1,99 100,00 100

ANTONIO Carraro

Immatricolazioni complessive 2013 2012 var.% 4.422 4.890 -9,57 511 458 11,57 44 38 15,79 4.977 5.386 -7,59 1.825 1.935 -5,68 850 866 -1,85 647 732 -11,61 3.322 3.533 -5,97 1.678 1.745 -3,84 246 214 14,95 276 285 -3,16 2.200 2.244 -1,96 1.970 1.850 6,49 1.550 1.516 2,24 564 545 3,49 795 763 4,19 128 117 9,40 34 50 -32,00 1.521 1.475 3,12 1.050 1.048 0,19 337 310 8,71 324 298 8,72 231 256 -9,77 892 864 3,24 473 537 -11,92 676 501 34,93 386 385 0,26 19.017 19.339 -1,67

JOHN DEERE

Gruppo CNH

Il mercato del trattore in Italia 2013

Marchio - New Holland - Case - Steyr Gruppo Cnh - Same - Lamborghini + Hurlimann - Deutz-Fahr Gruppo Same Deutz-Fahr - Landini - McCormick - Valpadana Gruppo Argo John Deere Antonio Carraro - Massey Ferguson - Fendt - Valtra - Challenger Gruppo Agco Goldoni - Bcs - Ferrari - Pasquali Gruppo Bcs Claas Kubota Altri TOTALE Le stime di Trattori

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FIERAGRICOLA

Oltre 140mila visitatori hanno affollato gli stand di Fieragricola, prendendo letteralmente d’assalto i trattori esposti. Come sempre, lo stand John Deere, nella foto, è stato uno dei più ammirati.

111 th INTERNATIONAL AGRICULTURAL TECHNOLOGIES SHOW

Fieragricola 6-9 febbraio

viva e vegeta La meccanizzazione agricola si conferma uno dei settori produttivi più dinamici del Paese. Il successo di Fieragricola ne è la dimostrazione

O T N I R P R O Y P O O C .com N D RVE oetorno E S E R TS ad v H . G w I R w ALL Info: w

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ltre mille espositori dislocati in nove padiglioni hanno dato vita alla centoundicesima edizione della fiera veronese dedicata al comparto agricolo. E il successo di pubblico è stato senza precedenti, con oltre 140 mila visitatori e una presenza estera del 14 per cento con operatori provenienti da 103 Paesi. Asse portante di quest’edizione i quattro padiglioni dedicati alla meccanizzazione e la presenza dei principali brand mondiali di settore come New Holland, Case Ih, John Deere, Same DeutzFahr, Agco (Massey Ferguson, Fendt), Argo Tractor (Landini, McCormick, Valpadana), Claas, Goldoni, Bcs e Antonio Carraro. «Lo scenario nel quale la meccanica agricola si sta muovendo è in evoluzione e dimostra che anche in questo comparto il Made in Italy è decisamente ricercato e apprezzato - ha dichiartoa il presidente di Veronafiere, Ettore Riello -. Prova ne è che, dopo anni in cui l’espansione sui mercati esteri è andata a braccetto con la delocalizzazione, l’Italia è il paese europeo

che ha registrato la percentuale maggiore di backshoring, il ritorno cioè in Italia della produzione. Nonostante il mercato interno stagnante, il giro d’affari generato in Italia dalle imprese del settore si colloca al primo posto a livello mondiale per gamma di prodotto e al secondo posto, dietro agli Stati Uniti, per fatturato». Fra le novità legate alla manifestazione vanno segnalati due interi padiglioni dedicati a vigneto e frutteto, con trattori specializzati, isodiametrici e cingolati, oltre ad attrezzature, prodotti e vivaismo per due comparti ad alto tasso di specializzazione. Vigneto e frutteto, in termini di export, generano complessivamente un fatturato di oltre 10 miliardi di euro con oltre il 70 per cento dei mezzi venduto al di fuori dei confini italiani. Considerata la vicinanza temporale con Agritechnica, svoltasi lo scorso novembre, di new entry assolute se ne sono comunque viste poche, anche perchè la ‘cartucce’ dei big saranno tutte sparate alla prossima Eima di Bologna. Ma l’occasione è stata comunque ghiotta, soprat-

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FIERAGRICOLA Non solo trattori tra i protagonisti di Fieragricola. Nel riquadro, la nuova vendemmiatrice semovente Bargam V-Track Trs 30. Qui a fianco, lo stand Argo col nuovo McCormick X 6.430. Sotto, da sinistra a destra, il Same Audax 220, l’innovativo telescopico Merlo Tf 42.7 Hibryd con motore diesel-elettrico, il New Holland T8 presentato da una splendida modella e il Mach 2 di Antonio Carraro, reversibile con ruote anteriori e cingoli posteriori.

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111 th INTERNATIONAL AGRICULTURAL TECHNOLOGIES SHOW

tutto per coloro che per scelta o necessità si sono recati a Verona anzichè ad Hannover, trovando a Fieragricola parte delle macchine già esposte in Germania. All’Agritechnica non c’era neppure Antonio Carraro che invece a Verona gioca praticamente in casa e ha sfruttato la vetrina per il lancio del bicingolo articolato reversibile Mach 2, con cingoli in gomma posteriori e pneumatici da 20 pollici anteriori, realizzato sulla scia del quadricingolo Mach 4 già a listino. Allo stand del costruttore veneto anche la nuova versione Infinity dell’Srh 9800 che sfrutta due gamme meccaniche (lavoro o trasferimento): la prima da 0 a 15 all’ora e la seconda da 0 a 40 all’interno delle quali operano tre velocità idrauliche inseribili durante il moto tramite un comodo pulsante. Infine nuove motorizzazioni col Vm da 56 cavalli per il Trx 6400 e Yanmar da 50 cavalli per il Tigrone 5800 Jona. New entry assoluta anche per Kubota con L’M9540 Dtnq, ovvero il nuovo top di gamma da 95 cavalli per i filari. Offerto nell’umica versione cabinata, è mosso dal 4 cilindri da 3,8 litri Kubota. Altro inedito è stato il New Holland Tk 4000 con tecnologia SmartTrax. Si tratta di una nuova cingolatura in gomma (intercambiabile con quella originale) che riduce il compattamento del terreno e consente la circolazione su strada. Grande attenzione è stata dedicata anche al settore dell’usato. In Italia si stima che riguardi ogni anno la compravendita di circa 32mila trattrici, per un valore intorno ai 2,8 miliardi di euro. La manifestazione di Verona ha messo online sul proprio sito (www.fieragricola. it) il servizio Fieragricola Marketplace, una piazza virtuale per la compravendita di macchine e attrezzature agricole nuove o usate, accessori e componentistica, sulla quale potevano essere inseriti gli annunci di vendita e/o visualizzate tutte le occasioni di acquisto, filtrando la propria ricerca per regione, categoria merceologica o prezzo.

Ampio risalto, come di consueto, pure per il segmento delle bioenergie. Il padiglione 3 del quartiere fieristico era interamente dedicato alle rinnovabili, un comparto in crescita, nonostante il calo degli incentivi, che ha proiettato l’Italia al terzo posto in Europa per produzione di energia verde, dietro soltanto a Germania e Svezia. Secondo l’ultimo rapporto del Gestore dei servizi energetici (Gse), gli impianti alimentati da fonti rinnovabili rappresentavano circa il 37 per cento della potenza complessiva installata in Italia e il 31 per cento della produzione lorda totale. Gli impianti italiani alimentati con fonti rinnovabili, a fine 2012, erano 484.587, contro i 335.151 dell’anno precedente.

Oltre alle macchine, in primo piano i bovini

Infine la zootecnica col tredicesimo Open Holstein Dairy Show, dedicato alla razza Frisona, e la 46esima mostra nazionale della razza Bruna, oltre all’asta internazionale, con 10 lotti di embrioni, seme e animali provenienti dai paesi della Federazione europea della Bruna. Insomma sebbene il fulcro della manifestazione ruoti intorno alle macchine, Fieragricola continua a scommettere sul modello trasversale. «I motivi sono più di uno. – spiega Riello - La tradizione storica di Fieragricola, che ha sempre coniugato la meccanizzazione alla zootecnia alla produzione, ampliandosi dal 1898 sulla base dell’evoluzione del settore. Inoltre, è questa la richiesta degli addetti ai lavori: chiedono specializzazione, ma senza trascurare i segmenti che compongono l’agricoltura. Non possiamo dimenticare che l’impresa agricola del futuro sarà sempre di più multiple choice, in grado di coniugare più modelli produttivi, dalla ceralicoltura alle colture specializzate, dalle produzioni in serra all’allevamento, dalla filiera corta all’agriturismo, dalle energie rinnovabili alla terziarizzazione dei servizi».

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Fabio Terni

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in vetrina anche i 6c

Landini serie 4

Nel segmento di potenza immediatamente superiore alla serie 4 si colloca la nuova serie 6C, anche questa presentata da Landini all’Agritechnica. I due modelli (120C e 130C rispettivamente da 111 cavalli e 121 cavalli nominali) presentati come i successori dei Powermondial, costituiscono una rivisitazione di questi fortunati trattori, con l’introduzione di nuovi motori, nuovi contenuti tecnologici e un’estetica in linea con il family feeling delle nuove gamme Landini, a partire dalla 5H. Per le motorizzazioni la scelta è caduta sulle unità Fpt Nef da 4,5 litri di cilindrata emissionate Tier 4 interim grazie al sistema Scr. Il Dual Power innalza i livelli di potenza disponibile rispettivamente a 121 e 133

core business Cambia tutto sulla nuova gamma aziendale da 60 a cento cavalli di Landini su misura per il mercato italiano. Sui ‘4’ debuttano i 4 cilindri Deutz e il cambio made in Fabbrico

A

motore

La linea della nuova serie 4 rispecchia il design delle gamme superiori. Sotto i cofani, i 4 cilindri tedeschi da 2,9 litri per i modelli da 61 a 75 cavalli e da 3,6 litri per quelli da 85 a 101 cavalli.

ll’insegna dello slogan ‘La musica è cambiata’ Landini prosegue il percorso che ha come obiettivo il rinnovamento dell’intera gamma trattoristica, di pari passo con una decisiva ristrutturazione dei sistemi produttivi, secondo una logica improntata a maggiore qualità e flessibilità in abbinamento a costi più competitivi. Dopo il lancio risalente allo scorso ottobre delle nuove serie 6 e 7 entrambe motorizzate Tier 4 interim, ha debuttato all’Agritechnica la nuova serie 4, che andrà a coprire il ‘cuore’ della tradizionale offerta di Fabbrico, ovvero trattori di media potenza, dal design moderno, con specifiche semplici ma adeguate al mercato, e soprattutto di elevata affidabilità, destinate a sostituire la serie Alpine e, più avanti nel tempo, la Technofarm. Si tratta di sei modelli: tre

con potenze da 61 a 75 cavalli erogati da motori turbodiesel 4 cilindri Deutz Tcd 2.9, da 2.900 centimetri cubi di cilindrata ed emissionati Tier 4 Final, e tre con potenze da 85 a 101 cavalli (i modelli 4-090, 4-100 e 4-105, quest’ultimo in mostra ad Hannover) mossi anch’essi da propulsori Deutz ma da 3.600 centimetri cubi di cilindrata ed in linea con le normative antinquinamento Stage IIIB/Tier 4 Interim.

Il Cambio è realizzato in casa

Alle nuove motorizzazioni, che rappresentano l’ingresso di Deutz su Landini, sono abbinate trasmissioni di costruzione Argo Tractors interamente ‘made in Italy’ con diverse possibilità di configurazione. Di base il cambio a 12 rapporti in avanti e in retro con inversore meccanico in grado di realizzare su strada

T IN R P R O Y P O O C .com N D VE etorno R ESE o S R Landini d T a v H serie 4-T4i . G w I ALL R Info: ww

Modello Motore Cilindri/cilindrata cc/ Potenza massima Iso cv/giri al minuto Coppia massima Nm/giri al minuto Emissioni

specifiche

Trasmissione (in base all’allestimento prescelto)

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Presa di forza giri/min Portata max pompe idrauliche (soll. + sterzo) l/min Capacità massima sollevatore posteriore chili Capacità sollevatore anteriore chili (opzionale) Lunghezza (con zavorre) mm Passo mm Peso totale senza zavorre chili Capacità serbatoio carburante litri

4-090 Deutz C4DT62 85/2.200 358/1.600

4-100 Deutz C4DT69 4 TA/3.600 95,2/2.200 397/1.600 Stage IIIB/Tier 4 interim

4-105 Deutz C4DT74 101/2.200 420/1.600

Inversore meccanico + Speed Four 12AV+12RM 40 km/h Inversore meccanico + Speed Four + Superriduttore 16AV+16RM 40 km/h Inversore meccanico + Speed Four + Power Four 24AV+24RM 40 km/h Inversore meccanico + Speed Four + Power Four + Superriduttore 32AV+32RM 40 km/h Inversore idraulico + Speed Four 12AV+12RM 40 km/h Inversore idraulico + Speed Four + Superriduttore 16AV+16RM 40 km/h Inversore idraulico + Speed Four + Power Four 24AV+24RM 40 km/h Inversore idraulico + Speed Four + Power Four + Superriduttore 32AV+32RM 40 km/h 540/540E 540/1.000 (opzionale) Sincronizzata al cambio 57 + 32 3.600 con due cilindri supplementari 1.750 4.321 2.230 3.200 120

cavalli. Due gli allestimenti possibili, denominati Techno e Top, in perfetta tradizione Landini. La versione Techno è provvista di trasmissione Speed Four da 12 rapporti in entrambi i sensi con inversore meccanico che diventano 16 più 16 con il superriduttore (opzionale), mentre la versione Top viene offerta con una rinnovata trasmissione T-Tronic con inversore idraulico e Powershift a 3 stadi per 36 più 12 rapporti complessivi, che salgono a 48 più 16 con il superriduttore. Completano le dotazioni il sollevatore posteriore a controllo elettronico con capacità

dalle versioni Entry Level fino a quelle Full Optional. Di serie il differenziale limited slip (a slittamento limitato) sull’assale anteriore che può essere dotato anche di bloccaggio del differenziale per via elettroidraulica al 100 per cento (opzionale). Due velocità (540/540Eco oppure, in opzione, 540/1.000), più la sincronizzata al cambio, per la presa di forza che può essere meccanica, con comando servoassistito, o a inserimento elettroidraulico. Le pompe idrauliche (sollevatore e sterzo) offrono una capacità massima di 57 e 32 litri rispettivamente e possono alimentare da due a tre distributori. Il sollevatore posteriore, che può essere meccanico o a comando elettronico (su richiesta), può alzare fino a 3.600 chili con due cilindri supplementari. Rientra fra gli optional il sollevatore anteriore da 1.750 chili. Da segnalare la presenza sul parafango posteriore dei controlli

di 5.000 chili, la Pto a 4 velocità (in opzione) e il circuito idraulico, nettamente migliorato, con capacità di 66 litri al minuto nella versione standard e di 110 litri al minuto in quella a centro chiuso. La cabina a 4 montanti è spaziosa e confortevole ma per incrementare ulteriormente comfort nei trasferimenti e nei trasporti su strada sono disponibili, in opzione, la cabina sospesa e l’assale anteriore sospeso.

remoti del sollevatore e della Pto. Completamente nuova e decisamente spaziosa la cabina a 4 montanti, che all’estetica moderna unisce un elevato livello di comfort, di concezione automobilistica. In evidenza l’impianto di riscaldamento/ventilazione di elevate prestazioni, la botola trasparente sul tetto che ottimizza la visibilità con il caricatore frontale e la strumentazione digitale appositamente studiata per garantire la massima facilità d’impiego. Il tetto, di sottile spessore, contiene solo le tubature dell’aria condizionata mentre i filtri dell’aria, per non sottrarre spazio in altezza, sono stati installati sul montante della macchina. I tre modelli 4-090, 4-100 e 4-105 sono caratterizzati da un passo di 2.230 millimetri, da una larghezza minima di 1.750 millimetri, da un’altezza di 2.570 millimetri con pneumatici da 34 pollici e di 2.520 millimetri con pneumatici da 30 pollici, mentre il peso totale senza zavorre è di 3.200 chili con cabina e scende di circa 150 chili nei modelli senza Barbara Mengozzi cabina.

T IN R P R O Y P O O C .com N D VE etorno R ESE S R w.vado T H G I ALL R Info: ww i 40 chilometri orari, al quale può essere abbinato in opzione un powershift a due stadi hi-lo che porta i rapporti a 24 più 24 ed è installabile sia con l’inversore idraulico sia con quello meccanico. Indipendentemente dal tipo di inversore scelto è disponibile in opzione un superriduttore che porta le marce a 32 più 32, sempre per una velocità massima di 40 chilometri orari. La versatilità della serie 4 è accentuata dall’offerta di numerosi allestimenti in funzione delle esigenze del cliente, a partire

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crementa conseguentemente la produzione delle industrie italiane del comparto, che dovrebbe raggiungere il valore eli 7,7 miliardi di euro mettendo insieme trattrici, macchinario agricolo e componentistica, non lontano dai livelli produttivi precedenti la crisi economica del 2008, quando il fatturato di settore si attestava intorno agli 8,2 miliardi di euro. A qualche mese eli distanza dall'Agritechnica di Hannover è stata offerta ai visitatori eli Fieragricola la possibilità di anunirare le ultime novità della meccanica agricola, molte delle quali all'insegna del "macle in ltaly".A cominciare eia quelle offerte dal brand New Holland che nel padiglione delle macchine specialistiche ha messo in mostra il trattore TK4060, modello di punta della gamma TK4000, corredato eli cingoli in gomma SmartTrax, i cui punti di forza sono una grande resistenza all'usura, simile a quella fornita dai cingoli tradizionali in acciaio, maggiore comfort durante l'utilizzo, elevata versatilità, compresa la possibilità eli guidare su strada (dove con-

Valpadana serie9000

Goldoni (FederUnacoma): «Exportcresce complessivamente del5% consolidando il trend» sentito) senza richiedere il trasporto speciale, e danni inferiori al terreno e alle colture. Una larghezza minima di 1,09 metri, che ne esalta le doti di compattezza e mtùtifunzionalità, caratterizza il Ronin "V", novità proposta da Goldoni

NewHolland TK 4060, con cingoli in gomma SmartTrax

insieme alla versione a 3 posti omologati (Triple) della trattrice con pianate Transcar. A sua volta Valpadana, marchio di Argo Tractors, ha portato a Fieragricola la nuova serie 9000, gamma di livello altamente· professionale e specializzato che segna un nuovo traguardo nel settore degli isodiametrici. Si tratta di due modelli mossi da motoli Fpt Industriai da 3,2 litri di cilindrata ed emissionatiTier 3a che erogano potenze rispettivamente di 88 e 95 cavalli. Il cambio di produzione 100% Argo Tractors, è un 16+ 16 dotato eli Synchro Shuttle mece<ulico e creeper di serie (da 0,8 a 40 cllilometri or&ri). Da segnalare anche la Pto inseribile per via elettroidratilica, il sollevatore posteriore da 2.300 chili di capacità e l'impianto idraulico a doppio circuito da 50 + 31 litri al minuto. Sempre nell'ambito degli FEBBRAIO 2014 ( MONDO AGRICOLO j 43







Agrator Este fabricante ha presentado en la feria su ampliada gama de equipos con nuevos rotocultivadores y trituradoras

plegables, disponibles en dimensiones de hasta 6 metros, asi como nuevas desbrozadoras verticales.

AgriArgo lbérica AgriArgo lbérica ha realizado un gran despliegue en FIMA para dar a conocer las numerosas novedades de sus marcas McCormick y Landini. Ademas, ha querido unirse a la celebracion de los cincuenta anos de FIMA con la conmemoracion de su propio aniversario, puesto que la marca Landini cumple 130 anos.

Por lo que respecta a McCormick, la principal novedad la representa la nueva Serie Xl, que comprende un total de seis modelos de tractores, de los que tres incorporan un motor de 4 cilindros y otros tres montan un propulsor de 6 cilindros. En ambos casos se trata de motorizaciones Beta Power Fiel Eficiency Tier 4i Common Rail de 143 a 212 CV. Otra de las novedosas series que se vieron en el espacio de McCormick fue la Xso, que cuenta con cuatro modelos con potencias comprendidas entre los 85 y los 113 CV, impulsados por motores Common Rail Tier 4i de gestion electronica que gracias a la interaccion con la unidad de control de la transmision permiten la utilizacion del sistema Power Plus para incrementar la potencia disponible. lgualmente, se dieron a conocer corno novedad los tres modelos de la

Serie XSOm, con motores Tier4i de 85 a 102 CV, equipados con transmision mecanica de 24+12 marchas que con un superredudor adicional (opcional> alcanza las 32+ 16 marchas. Entre los tractores especializados, se pudieron ver los modelos fruteros representados por la nueva serie F. Este traetar, que comparte caracterfsticas con la serie Rex de Landini, dispone de nuevas palancas de mando y joystick para los distribuidores hidraulicos. Por su parte, Landini ha hecho un gran despliegue en la feria zaragozana para presentar su amplia gama de equipos. Entre las novedades de Landini que se han visto en FIMA, la Serie 4 ha ocupado un lugar destacado. Esta serie cuenta con seis nuevos modelos, de los que tres disponen de motores 2,9 litros y Tier 4 final, que ofrecen potencias de entre 61 y 75 CV, mientras que los tres modelos superiores estan movidos por propulsores de 3.6 litros y Tier 4i, con potencias que van desde los 85 hasta los 101 CV. Los tractores de esta serie pueden configurarse en base a las exigencias del cliente, ofreciendo la posibilidad de equipar una cabina de cuatro montantes de alto nivei de confort o una renovada transmision 12+ 12 fabricada por Argo Tradors. También se presentaron en el certamen los nuevos tractores de la Serie SH, impulsados por motores Perkins Common Rail Tier 4i; y la nueva Serie SD, gama que comprende tres modelos con motorizaciones Perkins Tier 4i de 2 valvulas Common Rail, con potencias de 85 a 102 CV. En tractores isodiamétricos, el stand de AgriArgo ha contado con una representacion de las grandes posibilidades que ofrece la marca en este tipo de equipos, con potencias que van desde los 30 CV de los modelos mas pequenos de la serie 4600, hasta los 100 CV del modelo mas grande la serie 9000. Esta gama de tractores se caraderizan por la posibilidad de ser rfgidos o articulados y de tener el puesto de conduccion reversible. La nueva serie Mistral también ha tenido su espacio en FIMA. Se trata de tractores renovados tanto estética como técnicamente que cubren un rango de potencia de 40 a 55 CV gracias a sus motores Yanmar de 3 y 4 cilindros.

Agricortes La firma Agricortes expuso en la feria sus tractores fruteros bajos <FB) de Carraro Agricube, disenados para traba-

Febr r

l.dboreo

01,

l 55

jar en zonas de copa baja como vinedos, invernaderos y campos frutales. Estan propulsados por un motor lveco de 3.200 cm3 que ofrece potencias de 77 CV y 85 CV, segun modelo. Entre sus caraderfsticas cabe destacar la plataforma abierta con bastidor de seguridad trasero abatible y suspendido en soportes antivibracion y el eje delantero, que cuenta con diferencial autobloqueo y accionamiento de la doble traccion electrohidraulica. Estos tractores estan disponibles con transmision 24+24 o 24+ 12, en ambos casos con inversor eledrohidraulico y hi-lo eledrohidraulico. El elevador trasero, con una capacidad de 3.000 kg, dispone de contro! de posidon, de profundidad y mixto.

Agromet Eiea El fabricante aragonés mostro en FIMA una amplia variedad de implementos, entre los que figuraron los nuevos brazos de 70 x 40 cm para chisel, que han sido reforzados para evitar roturas y estiramientos al trabajar con tractores de gran potencia. También mostro los nuevos brazos de 50 x 30 cm para semi-chisel, de gran robustez para

actuar en los terrenos mas duros y pedregosos. Destaco, asimismo, la grada rapida Terrajet Combi, un equipo arrastrado apto para envolver los restos vegetales y los rastrojos después de cosechar y para una perfecta preparacion del terreno para la siembra gracias a su sistema de control de profundidad hidraulico que permite regular perfedamente la profundidad de labor. Entre los equipos presentados por Agromet hay que mencionar también las gradas de discos




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03/02/2014


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18/02/2014


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24/02/2014


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