Rassegna stampa gennaio 2018/Press Review January 2018

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1 gennaio 2018

I L F U T U R O D E LL´ A G R I C O LT U R A

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ISSN11218592- AnnoXXVII - N° 1 - mensile NewBusinessMediaSrl- ViaEritrea21 20157Milano- PosteItalianeS.p.A. Sped.in Abbonamento Postale- D.L.353/2003 conv.L. 46/2004,art.1c.1:DCBBologna

gennaio 2018

SPECIALE Mietitrebbie L’evoluzione nascosta

PROVATO DAVOI MasseyFerguson MF 7714 Dyna-4 KvernelandiXter B18

CTDAY Sesta edizione tra le linee produttive di ArgoTractors

ORGANO UFFICIALE

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Imprese agromeccaniche al passo con l’innovazione tecnologica e sociale, per questo meritano anche un riconoscimento legislativo uale futuro vogliamo per la nostra agricoltura? È una domanda alla quale tutti noi operatori del settore primario siamo chiamati a rispondere con onestà e con una buona dose di lungimiranza. In gioco c’è il futuro di un comparto, quello agroalimentare, che nel 2017 ha toccato il record di esportazioni, superando l’asticella dei 40 miliardi di euro, a conferma che il settore è strategico. Lo abbiamo visto anche nell’ultima edizione del Contoterzista Day, certiicata anche da una partecipazione di addetti ai lavori senza precedenti. Di questo successo devo ringraziare tutti gli associati alla Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani, della quale mi onoro di essere il presidente. Un medesimo riconoscimento va ai nostri partner di Coldiretti, federazione con la quale abbiamo stretto un’alleanza inalizzata a rilanciare l’innovazione e le tecnologie in campo, per promuovere la vera iliera italiana. Coldiretti ha compreso la strategicità di un dialogo che coinvolge non solo i vertici, ma anche - e in primo luogo - la base associativa. È a loro, ai redattori e a tutti i lettori de Il Contoterzista che va il mio augurio per un 2018 radioso e nella consapevolezza di un’agricoltura sempre più cruciale nel rispondere alle esigenze dell’alimentazione mondiale, alla lotta ai cambiamenti climatici, alla salvaguardia alla biodiversità e alla resilienza: aspetti che non sono negoziabili e che richiedono una cooperazione massiccia di forze in campo, a partire dalle imprese agromeccaniche. In questa battaglia non siamo soli. Proprio al “Contoterzista Day”, organizzato alla Argo Tractors di Fabbrico, realtà che ha fatto la storia della meccanica agricola e che ancora oggi mette al centro dello sviluppo il fattore umano, Coldiretti ha sollecitato nuovamente l’inserimento degli agromeccanici fra i beneiciari delle misure dello Sviluppo rurale. Un traguardo che dovremmo raggiungere entro il prossimo giugno e per il quale non credo che la politica possa accampare più scuse, soprattutto alla luce dell’andamento dei Programmi di sviluppo rurale a livello regionale. Procedono lento pede, per usare un’espressione latina che descrive con eleganza l’ennesimo dramma dell’incapacità italiana di sfruttare le risorse che l’Unione europea mette a disposizione. Basterà ululare contro l’Europa matrigna? Questa volta, in tutta franchezza, ne dubitiamo, anche perché la revisione di medio termine della Pac, se da un lato presta il ianco a una tanto attesa sempliicazione, dall’altro consegna molta libertà di pianiicazione agli Stati membri. Questo com-

Q

porta maggiore responsabilità da parte dei governi nazionali, compreso quello italiano. In attesa di esprimere una valutazione oggettiva dell’operato del ministro Maurizio Martina e del governo Gentiloni, lasciando lo spiraglio delle ultime settimane prima del voto per completare quel percorso di ammodernamento dell’agricoltura che era stato annunciato e che – per ora – ha escluso dai grandi decreti agricoli le imprese agromeccaniche, ci concentriamo sul futuro. Il 4 marzo prossimo gli italiani sceglieranno il nuovo Parlamento. Come Cai siamo ansiosi di conoscere i vari programmi politici e, più approfonditamente, le azioni mirate per sostenere l’agricoltura e l’agroalimentare. Da parte nostra, richiediamo l’attenzione che meritiamo. Il 2018 sarà l’Anno del cibo italiano, fortemente voluto dall’attuale governo, anche alla luce dei progressi che l’export dell’agroalimentare Made in Italy. Solo 10 anni fa il valore venduto oltre conine era di 24,1 miliardi di euro. Il ministro Martina vuole, con le celebrazioni in atto, “ribadire il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità, cultura, dando avvio al nuovo progetto dei distretti del cibo e coinvolgendo i protagonisti a partire da agricoltori, allevatori, pescatori, cuochi”. Ecco, sommessamente mi permetto di sollecitare l’attenzione anche verso gli imprenditori agromeccanici, ormai garanti del successo di tutte le iliere agroalimentari nazionali. A livello sindacale, Cai è coinvolta nell’organizzazione di due eventi a Fieragricola, manifestazione internazionale dedicata all’agricoltura, in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio a Verona. Un appuntamento sarà di carattere normativo, legato al Regolamento comunitario 167/2013 (Mother Regulation), che riguarderà l’omologazione europea sui trattori e i mezzi agricoli e i risvolti operativi. L’altro convegno, che organizzeremo in collaborazione con Storti spa di Verona, si ispira a una tendenza che ha preso piede negli anni scorsi nei Paesi nordici, dove il rapporto fra azienda agricola e contoterzismo è molto più avanzato, e che si sta afacciando anche nel Nord Italia. Parliamo delle opportunità innovative per il terziario agricolo nel segmento zootecnico, dove il ruolo degli agromeccanici si sta estendendo in attività più speciiche per la stalla, come la distribuzione del mangime o la sua sanitizzazione con l’ozono, inalizzata a una migliore conservazione. Le nostre imprese stanno al passo con l’innovazione, che non è solo tecnologica, è anche sociale. È per questo che il nostro ruolo merita un riconoscimento anche legislativo che, speriamo, arrivi in fretta.

• Gianni Dalla Bernardina Presidente CAI

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Sesta edizione sesto successo di fila

• di Federico Mercurio

Più di 500 persone hanno afollato lo stabilimento Argo Tractors a Fabbrico (Re). Presente anche Coldiretti, che nel inale apre ai Psr per gli agromeccanici La sesta edizione del CT Day brilla per originalità e per prime volte. Originalità perché si è svolta all’interno dello stabilimento Argo Tractors di Fabbrico (Re),proprio in mezzo alle linee di montaggio, e prime volte perché ha registrato diversi debutti. Più di 500 persone hanno partecipato a questo evento, in più

ra cui fa capo il gruppo –. In questo sito 133 anni fa è iniziata la nostra storia e il primo trattore costruito in Italia è uscito nel 1925 dalle linee produttive di questo stabilimento. Da allora da questa fabbrica sono usciti più di 500mila trattori e oggi il gruppo è considerato uno dei player di riferimen-

di 400 hanno visitato lo stabilimento reggiano e 120 hanno potuto provare su pista le ultime novità di casa McCormick. Dunque, un successo dal punto di vista dei numeri, ma anche un successo dal punto di vista dei contenuti analizzati in questa edizione e dei risvolti “politici” emersi proprio ne l finale grazie alla presenza di Coldiretti. Ma andiamo per ordine e cominciamo dai saluti dei padroni di casa Argo Tractors: era la prima volta che il CT Day si svolgeva in casa Argo Tractors, all’interno di uno stabilimento e in Emilia-Romagna. «È un onore e un piacere poter ospitare presso la nostra sede di Fabbrico il vostro convegno – ha detto Alberto Morra , membro del consiglio di amministrazione Argo Tractors e quarta generazione della famiglia Mor-

Alberto Morra.

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to a livello mondiale. Esportiamo l’85% di quello che produciamo nei nostri cinque siti manifatturieri italiani e siamo costruttori, non semplici assemblatori, tanto è vero che il 75% del valore del trattore viene prodotto internamente. Tutti gli anni viene destinato alla ricerca e sviluppo il 5,5% del fatturato e i nostri trattori a marchio Landini e McCormick vengo-

Tab.1 - Fatturato 2016 prodotti “con” (mln €) e variazione% su 2015

no distribuiti su scala globale da iliali controllate direttamente o da importatori. Siamo orgogliosi di portare il Made in Italy nel mondo così come siamo orgogliosi di essere l’unico costruttore sul territorio nazionale a produrre trattori oltre i 200 cv di potenza. Il settore nel quale operiamo quest’anno inalmente ha cominciato a dare segnali di ripresa e Argo Tractors è stata pronta a cogliere queste opportunità di crescita, grazie a investimenti ingenti volti al miglioramento e rinnovamento della intera sua gamma di prodotto. A conferma del lavoro svolto, ad Agritechnica 2017abbiamo ottenuto un riconoscimento tangibile: il nostro McCormick X6 VT Drive, con cambio a variazione continua interamente progettato e costruiti o da noi, è stato eletto il trattore dell’anno 2018 nella categoria dei trattori aziendali denominata best utility. Altro fattore di rilievo che ci ha permesso di essere protagonisti della crescita del mercato deriva principalmente dal miglioramento apportato all’assetto produttivo, con l’implementazione della lean production nei nostri 5 stabilimenti, che oggi hanno raggiunto un ottimo livello di eicienza e riscontri qualitativi di eccellenza. Il 2018 sarà un altro anno decisamente sidante che afronteremo con la solita determinazione, consapevoli di avere all’interno del gruppo un asset molto qualiicato rappresentato dalle nostre risorse umane e fortiicati da un storia che da 133 anni ci vede trai player più autorevoli e propositivi».

Dalla Bernardina al debutto Dalla prima volta di un CT Day in casa Argo Tractors e in Emilia Romagna, a un’altra prima volta: quest’anno, infatti, si è formata la Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani, per cui è stata la prima volta di un CT Day con

Fatturato

Var.%

ConBiidus

178

-5,50%

Conibre, calcio,vitamine

101

-3,50%

ConOmega3

21

+0,3%

Confermenti Consteroli

146 68

+2,3% +9,6%

Conintegratorivitamine/minerali

51

+17,3%

Conaltri integratori

115

+10,8%

TOTALE

680

+2,1%

Fonte:IRL,Ipermercati,Supermercati,LiberoServizio-Piccolo

Tab.2 - Fatturato 2016 prodotti “senza” (mln €) e variazione% su 2015 Senzasale Light

Fatturato

Var.%

56

-2,20%

1.088

+1,5%

Altri \senza\

254

+1,7%

Senzaglutine

135

+21,5%

Senzalattosio TOTALE

314 1.847

+21,7% +5,6%

Fonte:IRL,Ipermercati,Supermercati,LiberoServizio-Piccolo le due precedenti associazioni Unima e Confai riunite sotto un’unica confederazione. «Sono emozionato per due motivi – ha esordito Gianni Dalla Bernardina , anche lui al debutto come presidente Cai al CT Day – perché non mi è mai capitato di parlare davanti a così tanta gente e perché Landini è una mia passione che mi ha accompagnato per tutta la mia attività lavorativa. Parlando di Confederazione, ricordo che Cai nasce dall’unione di Unima e Confai, quindi abbiamo alle spalle 70 anni di sindacato e di battaglie per gli agromeccanici. Questo mi porta anche a dire che le rappresentanze dovrebbero essere le più uniicate possibili: con Cai abbiamo fuso due associazioni, non perdendo nessuno, ma anzi raforzando la squadra, e approitto per ringraziare i due ex presidenti Silvano Ramadori e Leonardo Bolis , oggi consiglieri Cai che hanno fatto “passi indietro” lavorando per la squadra. Cosa abbiamo fatto, dunque, nel frattempo? Stiamo raforzando la squadra, stiamo lavorando molto a livello provin-

Gianni Dalla Bernardina.

ciale, ma la cosa più importante è che ci siamo confrontati con le altre categorie e mentre da altre parti abbiamo trovato chiusure, con Coldiretti abbiamo trovato un atteggiamento nei confronti del mondo degli agromeccanici completamente diverso. Nel momento in cui questa organizzazione, la più importante a livello nazionale, si sente in dovere e impegno di rappresentare tutta la iliera agricola, e dice che in questa iliera agricola rientra anche il mondo degli agromeccanici,

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Più di 500 contoterzisti hanno affollato la sesta edizione del CT Day dentro lo stabilimento di Argo Tractors. credo sia un avallo importante

al nostro ruolo indipendentemente da quello che ha fatto la politic a ino a oggi. Coldiretti, inoltre, dice anche un’altra cosa importante che ci inorgoglisce, e cioè è giusto che ci siano agromeccanici all’interno di una iliera e va bene che sia Cai a rappresentare questa iliera. Noi però dobbiamo cambiare ruolo, dobbiamo cominciare a dire come vogliamo che sia l’agricoltura italiana del futuro, e su questo stiamo dibattendo con Coldiretti e altri rappresentanti del nostro Consiglio. Personalmente ritengo che se non difendiamo la iliera agricola italiana, iniamo per l’essere massiicati da alimenti che vengono prodotti in altri Sta-

Alcuni esponenti del consiglio della Cai sul palco del CT Day assieme al presidente Dalla Bernardina.

ti a costi molto più bassi, mentre dobbiamo poter dire “noi vogliamo un’agricoltura di qualità”. Quindi, il messaggio che voglio portare è questo: non chiediamo solo di poter lavorare, ma confrontiamoci con il mercato e facciamo sì che l’imprenditore agricolo che chiede il nostro aiuto produca in questo sistema. Questo è un messaggio importante, perché la parola agricoltori italiani non signiica che vogliamo invadere lo spazio delle rappresentanze sindacali, bensì dire come deve essere l’agricoltura italiana del futuro». Anche la presenza di un presidente FederUnacoma al CT Day è stata una premiere, segnata anch’essa da emozione. «Questa azienda – ha esordito il neopresidente Alessandro Malavolti – oltre a essere nostro associato, è un’azienda cui sono legato molto, perché mio padre professionalmente è nato qui, quindi devo anche al gruppo Argo Tractors il successo della mia azienda. Per noi costruttori di macchine agricole siete i clienti più esigenti ed è solo grazie a voi che riusciamo a migliorare le nostre macchine. Siete la parte più alta e importante del mercato, e visto che l’agricoltura italiana soffre di nanismo (il numero di ettari medio è basso), se non ci foste voi, l’agricoltura professionale in Italia non esisterebbe, per cui il vostro mercato è in assoluta crescita e diventa fondamentale soprattutto, come ha detto il presidente Cai, per un’agricoltura professionale e di alta qualità e per dare produttività e qualità al nostro lavoro».

Alessandro Malavolti.

Il trend dei consumi alimentari Al di là degli esordi, il Ct Day ha confermato di essere un punto di incontro importante per la categoria, nel quale afrontare i temi-chiave della professione, come ad esempio l’economia e la politica agraria. Angelo Frascarelli , dell’Università di Perugia, non ha mancato di portare il suo tradizionale e prezio-

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forzano sempre più quelli fuori casa, crescono sia fast food (durante la settimana) sia slow food (ine settimana), così come aumenta l’importanza dell’etichetta, del servizio e del cibo-salute, cioè cresce l’interesse per la sicurezza alimentare.

Angelo Frascarelli.

Poi si guarda con maggiore attenzione alla gamma: oggi crescono sempre più terza, quarta e quinta gamma, mentre diminuiscono i prodotti freschi, perché non sono comodi e il consumatore vuole sempre più servizi. Se c’è una cosa che cala, è la quantità, perché la gente mangia meno, e poi cresce anche l’e-commerce, cioè la vendita on line». Interessante notare come sia cambiato anche il linguaggio, il vocabolario del consumatore. «Oggi le parole che vanno per la maggiore sono: senza zuccheri, senza olio di palma, omega 3, trailatura in bronzo, senza glutine, e-commerce, senza so contributo anche in questa edizione, scegliendo un tema nuovo, ossia il trend dei consumi alimentari, partendo dal come dare valore ai prodotti, unica possibilità di sopravvivenza se si vuole competere con mostri sacri come Stati Uniti, Russia, Argentina e Australia, e dal come un contoterzista deve muoversi per inserirsi in un sistema che dà valore ai prodotti. «Dobbiamo innanzitutto analizzare come cambiano i consumi alimentari (cioè la domanda) e come cambia l’o ferta – ha spiegato Frascarelli –. I consumi alimentari, infatti, interessano gli agricoltori, che però sembrano non capirlo, convinti che il loro compito sia semplicemente quello di produrre. L’agricoltore immagina che la gente mangi sempre le stesse cose,ma non è così, anzi c’è stato e c’è tuttora un cambiamento impressionante e se in questo cambiamento stiamo tra quelli che vincono, allora vinceranno anche l’agricoltore e il contoterzista. Occorre capire in che direzione vanno i consumi, perché chi attiva l’economia è la domanda, il consumo, non la

lattosio, integrale, innovazione, bacche di goji (crescita incredibile negli ultimi 5 anni), free from , no ogm, indicazioni geograiche. C’è un connotato del prodotto 2.0: benessere, esperienza (oggi la gente vuole fare esperienza con il cibo, non si accontenta solo di mangiare) e soprattutto crescono i prodotti biologici e vegani, super food e street food. Se guardiamo al trend dei consumi dal 2001 al 2017 (Fig. 1), tendenzialmente sono fermi, ma alcuni alimenti calano (carni rosse e pasta ad esempio), mentre altri aumentano. Il biologico segna un +16/19%e a inizio anno rappresentava il 3,4%dei consumi totali (Fig. 2), ma i dati di ine 2017 parlano già del 4,1%:si tratta di un qualcosa di più di una nicchia e crescerà in maniera impressionante. Allo stesso ritmo cresce la spesa vegana: in Italia oggi i vegetariani (non mangiano carne) sono il 7,1%,mentre i vegani (non mangiano neanche derivati della carne) sono l’1% e crescono anno dopo anno. Diventa fondamentale capi-

politica o la produzione. E bisogna capirlo velocemente, perché i consumi alimentari cambiano continuamente e velo-

re questi cambiamenti nei consumi. Altri dati: nel carrello della spesa crescono bio, vegani e gluten free (+13,5%),mentre calano i prodotti tradizionali come car-

cemente. In linea di massima, dal modello tradizionale degli anni 50-60 si è passati a quello agroindustriale degli anni 7080, quando hanno cominciato a difondersi gli elettrodome-

ne, zucchero e pasta. Poi, crescono i cibi funzionali, cioè prodotti con o senza: ad esempio con Biidus, integratori, calcio, vitamina e omega 3, senza sale, zucchero, lattosio, olio di pal-

stici e si mangiava in abbondanza, e poi agli anni della sazietà (1990-2000). Oggi c’è un quarto modello, iniziato nel 2008, chiamato polimor ismo lessibile connesso: polimorismo perché oggi i consumi

Fig.1 - Trendvenditeprodotti alimentarie biologici

sono diferenziati (c’è chi mangia in un modo e chi in un altro, cioè tante forme di alimentazione), lessibile perché i pasti sono più standardizzati ino al venerdì, mentre il ine settimana cambiano alla ricerca di qualità, e inine connesso perché ormai si va su Internet anche quando si è in cucina». L’analisi di Frascarelli entra sempre più nel dettaglio. «C’è un certo ritorno ai consumi domestici, ma allo stesso tempo si raf-

Fonte:NielsenTrade*Mis

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ma e glutine. Sono senza qualcosa e li paghi di più, dunque rappresentano una grande opportunità per l’agricoltore. Crescono i super food, ad alto contenuto di nutrienti, ad esempio i mirtilli e la frutta secca, e lo street food, cioè si mangia spesso in piedi all’aperto». Il messaggio inale di Frascarelli vuole evidenziare che le tendenze dei consumi non sono un pericolo per l’agricoltore, bensì una risorsa. «Oggi abbiamo la possibilità di vendere gli stessi prodotti a un valore maggiore – ha concluso Frascarelli – quindi l’agricoltore deve vedere l’evoluzione dei consumi come un’occasione e non rimanere fermo continuando a produrre le stesse cose nello stesso modo, ma entrare in una iliera vincente. Si può avere successo sia come agricoltore sia come contoterzista se produciamo alimenti: se ad esempio si produce grano duro, occorre mettersi con una iliera vincente sulla pasta, in altre parole deve essere un grano duro destinato a un alimento gradito dal consumatore. Industria e distribuzione devono essere nostri alleati, per creare iliere traccia-

Gian Paolo Tosoni.

perché se si spende 100mila euro e si ammortizza 140mila, ipotizzando un carico tributario del 35%,su quel 40 che non ho pagato risparmio circa il 15%, per cui di fatto è come se quella macchina nell’arco di 5, 8 o 10 anni l’avessi pagata 85,

te e certiicate, le uniche oggi in grado di garantire interessanti vantaggi economici agli agricoltori».

per cui è veramente un ristoro che dà lo Stato. Per usufruire di questo super ammortamento bisogna comperare dei beni strumentali nuovi e questi mezzi devono poi avere una quo-

Super e iper ammortamento

ta di ammortamento superiore al 6,5%,ma tutte le macchine

Altro tema-chiave sviluppato durante il CT Day a Fabbrico è stato quello relativo agli aspetti iscali di interesse per i contoterzisti, con particolare riferimento a super e iperammortamento. «Il legislatore in questi ultimi anni ha incentivato gli investimenti in beni strumentali – ha spiegato Gian Paolo Tosoni , esperto iscalista in campo agricolo – e quindi proprio

operatrici che usano i contoterzisti hanno di fatto questa caratteristica. Per il 2017 la legge relativa al super ammortamento diceva che il bene nuovo deve essere consegnato entro il

nelle trattrici come le Landini che vediamo qui, con il meccanismo del super ammortamento e dell’iperammortamen-

del 40% può avvenire entro il 30 giugno del 2018. La vera notizia oggi è che il superammortamento ino al 2017 è stato al 40% e nel 2018 viene prorogato in base alla legge di bilancio, ma la proposta sarà del 30%.La tempistica del super ammortamento nel 2018 sarà, invece, identica.

to. Per quanto riguarda il primo, quando voi comperate una trattrice o una macchina semovente operatrice deducete il costo di ammortamento (pari al 20% in 5 anni o al 12,5% in 8 anni), e se pagate 100,avrete la possibilità di dedurre 140, cioè è come se aveste pagato 140. In altre parole, lo Stato vi aiuta nella percentuale del 15% circa a pagare quella macchina,

31dicembre 2017,ma con una inestra: se l’ordine è stato fatto entro il 31dicembre 2017 ed è stato pagato il 20%con tanto di boniico, la consegna del bene con super ammortamento

A ianco del super ammortamento, è stato aggiunto anche l’iper ammortamento in questi ultimi due anni, per cui quando spendo 100 per comperare una macchina operatrice, ne deduco addirittura 250, cioè l’ammorta-

Fig. 2 - Incidenza biologico su totale alimentari

mento normale viene aumentato del 150. Esempio: se consideriamo l’ammortamento al 20%, con una percentuale Irpef del 40%, calcolando il 40% di 150, di fatto lo Stato restituisce 60-70 dei 100 pagati. Come tempistica la macchina deve essere stata consegnata nel 2017,altrimenti se l’ordine è stato fatto entro ine anno con pagamento del 20%, la consegna può avvenire ino al 30 settembre 2018. In più è stata prorogata anche per il 2018, sempre

Fonte:NielsenTrade*Mis

al 150% di iper ammortamento e se riusciamo a fare l’ordine e a pagare il 20% entro il 31 dicembre 2018, la consegna può essere efettuata per tutto il 2019».

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Peccato però che usufruire di questo iper ammortamento sia molto complesso. «La norma è complicata perché le macchine devono avere caratteristiche tecniche di interconnessione – ha spiegato Tosoni – cioè devono essere macchine che di fatto operano con uno scarso apporto dell’uomo. Siamo nell’ambito della robotizzazione, di conseguenza c’è un automatismo digitale molto importante, e le macchine dei terzisti di per sé vi sarebbero comprese (la legge parla di trattrici, macchine agricole, portate, trainate, semoventi, che consentono la lavorazione di precisione in campo, grazie all’utilizzo di elettronica, sensori, gestione computerizzata, logiche

ra meno di 400mila euro (e non sono pochi), ha un regime iscale particolare, nel senso che il reddito viene determinato con il criterio di cassa – ha proseguito Tosoni –. Cosa vuol dire per cassa anziché per competenza? Nel caso della competenza, quando io ho realizzato un servizio, diventa iscalmente rilevante quando il servizio è stato ultimato. Ora, per sua natura l’agromeccanico il 31 dicembre ha ultimato il 90% dei servizi, quindi ino al 2016il reddito era determinato sulla base dei servizi ultimati, di conseguenza anche se avete inito la trebbiatura nel 2017 e siete pagati nel 2018, con il regime di competenza avremmo dovuto pagare le tasse nel 2017.Ebbene,

di controllo e così via), ma devono avere 5 caratteristiche obbligatorie isse, più due su tre altrettanto presenti: controllo per mezzo di un computer, interconnessione con sistemi infor-

nel 2017 cambia tutto, perché il legislatore, pensando forse di aiutare proprio i piccoli imprenditori, dice che il reddito diventa rilevante quando incassi, cioè quando prendi i soldi, per cui

matici di fabbrica con caricamento da remoto (cioè vorrebbero che la mietitrebbia lavorasse con il contoterzista che controlla da casa se sta lavorando bene), integrazione automatizzata con il sistema logistico di fabbrica o con altre macchine

nel 2018 pagherete le imposte sulla base di quanto incassato nel 2017.Nel caso in cui nel 2017 abbiate incassato il 2016,che è già stato dichiarato, e quindi di fatto non abbiate incassato nulla, occorre fare molta attenzione per non andare in perdita

del ciclo produttivo (cioè deve essere il programma informatico a dire che il trattore deve far funzionare in un certo modo l’attrezzatura), interfaccia uomo-macchina semplice e in-

iscale. La questione è prettamente tecnica e il legislatore ha proposto due criteri per la cassa: in base a quello che è stato incassato o più semplicisticamente in base alle fatture emes-

tuitivo, rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro. Quindi trattrice o mietitrebbia devono operare in campagna senza bisogno dell’uomo, che deve comandarle da remoto, e quindi essere interconnesse. Poi

se, per cui sto consigliando di emettere fattura anche a chi non vi ha ancora pagato (fatturare anticipatamente è sempre legittimo ed è meglio avere un reddito equilibrato anticipando delle fatture), Il mio messaggio è questo: fate bene i conti

occorrono altri due di questi tre requisiti: sistemi di telemanutenzione e telediagnosi e/o controllo da remoto (e questi francamente non pongono particolari ostacoli), monitoraggio

del 2017 e fatevi aiutare dai vostri funzionari, seguendo queste due regole: criterio di cassa e dichiaro quello che ho incassato oppure metodo della registrazione Iva, più semplice, per

continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e caratteristiche di integrazione tra macchina isica e impianto con la modellizzazione (è necessario un modello e il meccanismo si deve ispirare

cui io determino il reddito in base a fatture emesse e ricevute».

a questo modello)».

Tosoni – e ha una sigla che si chiama Iri (Imposta sui redditi delle imprese), vale per i soggetti che fatturano più di 400mila euro annui e che per legge sono in contabilità ordinaria.

Criterio di cassa Non sono poi mancati suggerimenti importanti dal punto di vista iscale, a partire dalla diferenza tra criterio di cassa e criterio di competenza. «Un contoterzista che in un anno fattu-

Imposta sui redditi delle imprese «L’ultimo messaggio è per i vostri dirigenti – ha proseguito

Il legislatore nel nome collettivo dividuali (come un meccanismo

2016 aveva previsto anche per le società in o in accomandita semplice o le imprese insono il 90% delle imprese agromeccaniche) di tassazione in base al quale comunque il

reddito dell’impresa, cioè quello che guadagnavo nell’ambito della mia attività di conto terzi, non aveva l’aliquota progressiva, ma poteva essere “isolato” nella denuncia dei redditi e tassato al 24% anziché al 41%.Solamente quando prelevavo questo reddito per motivi personali, allora lo tassavo per intero e lo deducevo dalla società che lo aveva tassato al 24%. Questo meccanismo ha soprattutto dei pro, ma anche dei contro e uno dei maleici è che se io poi lo prelevo, per le spese familiari ecc., pago le tasse che pagavo prima. Visto , comunque, che voi terzisti spendete molto negli investimenti e quindi prelevate poco, questo regime aiuta gli investimenti, I partecipanti

al talk show.

perché i soldi dell’utile rimangono nella gestione dell’impresa. Se l’Iri fosse confermata, sarebbe un fatto molto positivo,

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ma dato che questa regola dell’Iri aveva un peso rilevante sul bilancio dello Stato, per il 2017 è stata sospesa, mentre è prevista per il 2018 dalla legge di bilancio. In conclusione, per coloro che lavorano nel verde è stato inserito un onere detraibile per i privati che fanno i giardini, un bonus giardini per cui se spendo 10mila euro di giardini, posso dedurre nella denuncia dei redditi il 36% spalmato in 10 anni, quindi sono operazioni da fare quando si è giovani, altrimenti non rimane tempo per godersela».

Il talk show Oltre alle presentazioni di Frascarelli e Tosoni, altri temi chiave importanti sono stati trattati durante il talk show, a partire dall’adeguamento delle macchine usate. «Nell’art. 23 del Dl 81 – ha spiegato Renato Delmastro , del Cnr Imamoter – è scrit-

Renato Delmastro. Luce De Rinaldis.

to chiaramente che “non si possono costruire, vendere, utilizzare macchine che non siano sicure”. La stessa legge rimanda all’allegato V su come afrontare il problema, ma di fatto non è mai uscito un decreto attuativo che spiegasse come intervenire, macchina per macchina. Quello che è stato fatto è un accordo dapprima con Federunacoma, che si è fermato, però, solo a livello di Regione Piemonte e ha prodotto 6 linee guida che vanno a speci ficare per ogni filiera di macchina e macchina per macchina quali sono i requisiti minimi di intervento per “metterle a posto” (documenti scaricabili sia dal sito della Regione Piemonte sia dal sito del Cnr Imamoter). Altro intervento importante è stato fatto poi dall’allora Ispesl, diventato poi Inail, che ha prodotto una serie di schede che riguardano trattrici, carri miscelatori, motoagricole, motocoltivatori, motozappatrici, dove vengono trattate a fondo le ana-

Rimanendo in tema di normativa sulle macchine agricole, è stato fatto il punto sulla Mother Regulation, nuovo regolamento che riguarda i trattori e i rimorchi-attrezzature traina-

lisi e le verifiche di queste macchine e anche gli accorgimenti da adottare. In un convegno recente l’Inail ha reso noto che

te, entrata in vigore dall’1 gennaio 2018, che costituisce per i contoterzisti il regolamento di riferimento per le macchi-

dall’anno prossimo intende dedicare energie anche nel produrre nuove schede che riguardano non solo le categorie di

ne che utilizzano nel loro lavoro. «In Europa negli ultimi anni, come Associazione industriale italiana insieme con le asso-

macchine sopracitate, ma anche altre macchine». Altro tema caldo è quello della revisione delle macchine agricole, con il primo decreto del 18 ottobre 2012 seguito dalla

ciazioni di altri paesi, abbiamo predisposto un nuovo regolamento che nelle nostre intenzioni va verso il miglioramento della produttività e della sicurezza delle macchine – ha spiegato Luca De Rinaldis del Servizio Tecnico di Federunaco-

legge 221/2012 che prevedeva appunto la necessità di arrivare a questo controllo periodico delle macchine sia come macchina sia per la circolazione stradale. «Il decreto attuativo do-

ma –. Abbiamo cercato di migliorare alcuni aspetti, in particolare la possibilità di immatricolare macchine più veloci, per

veva uscire entro il 28 febbraio 2013 – ha spiegato Delmastro – e invece sono uscite cinque deroghe. Nel 2015 siamo arri-

cui in questo nuovo quadro normativo sarà possibile omologare macchine anche al di sopra del 40 km/h a livello euro-

vati al decreto del Ministero dei Trasporti, in base al quale la revisione entra in vigore prima per le trattrici, poi per le macchi-

peo (fermo restando che in Italia il limite imposto attualmente dal codice della strada è di 40 km/h) e utilizzare dei valori di

ne semoventi, quindi sarà la volta di quelle trainate, macchine movimento terra ecc. Come ordine cronologico dovevano essere revisionate per prime entro il 31dicembre 2017 tut-

massa massima del rimorchio incrementati. Alcuni esempi: si passa come massa massima da 14 a 20 t per i rimorchi a 2 assi e da 20 a 30 t per i 3 assi (inoltre, sono in corso con il Mini-

te le trattrici immatricolate fino al 31 dicembre 1973,ma siamo a fine anno e non c’è ancora traccia del decreto attuativo.

stero dei Trasporti dei confronti per chiarire in particolare la regolamentazione dei 4 assi).In cambio di questa incrementata velocità e produttività della macchina, è necessario ga-

Sembra che nel decreto mille proroghe sia previsto il posticipo della revisione di almeno 12 mesi e sinceramente non vedo soluzioni alternative a questa».

rantire pari sicurezza, quindi con il nuovo regolamento sarà obbligatoria la linea idraulica doppia a livello europeo, anche

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se in Italia avremo ancora la possibilità di usare la linea idraulica singola secondo alcune condizioni chiaramente indica-

cola per “fare la spesa”.Chi fa seriamente questo lavoro ha diritto ad avere il giusto compenso e non può continuare a fa-

te. Altra novità introdotta in questo provvedimento è la possibilità di utilizzare un dispositivo di accoppiamento meccanico non solo Cuna, ma anche di provenienza tedesca (Din) o francese (o il più difuso gancio sfera) e sarà soprattutto pos-

re da cassiere per il mondo agricolo. Vedere tanti contoterzisti riuniti fa ben sperare, perché insieme potremo iniziare ad avere una forza diversa, quindi se ci aiutiamo ad avere questa consapevolezza di imprenditorialità, perché siamo i tutori del territorio e siamo quelli che possono dettare quale sarà l’agri-

sibile anche per la circolazione stradale il collegamento rimorchio-trattore attraverso i due punti inferiori della presa di forza del trattore, attraverso ovviamente uno snodo apposito. FederUnacoma – ha concluso De Rinaldis – è disponibile nei confronti di Cai per organizzare una giornata formativa in

coltura del futuro, allora iniziamo a essere convinti che siamo veri imprenditori che vanno pagati per quello che valgono». Dalle tarife alle attività connesse, altro tema spinoso. «Credo che il contoterzista sia un a igura importante, attenta, che

cui i contenuti di questo nuovo provvedimento possano essere divulgati e resi più chiari nella prospettiva del futuro utilizzo delle macchine».

segue tutte le innovazioni disponibili sul mercato – ha riferito Roberto Ferrari , presidente di Apima Reggio Emilia – ma efettivamente le attività connesse ci tagliano le gambe. An-

Parlano i contoterzisti

drebbero regolamentate meglio, perché non credo che ci sia una professionalità uguale a quella del terzista, che è la igura

Parte del talk show è stato dedicato ai contoterzisti in persona,

principale in agricoltura, perché è colui che produce con at-

per dar loro voce su alcuni dei temi di più stringente attualità per la categoria, tarife in primis. «Non possiamo continuare a farci fare i conti in tasca dagli altri – ha ammonito Rossella Guizzardi , presidente della Federazione Emilia Romagna Im-

tenzione all’ambiente in cui si vive, mentre le aziende agricole che si improvvisano contoterzisti qualche pecca ce l’hanno». Protagonisti del futuro saranno inevitabilmente i giovani. «Ho sentito parlare di innovazione, elasticità e futuro e ho pensato: questo siamo noi, noi giovani – ha commentato Edo Simonini , di Confai Mantova e aderente alla sezione Giovani di Cai

prese Agromeccaniche – ma fare i conti è molto importante e soprattutto è importante fare squadra. L’imprenditore deve portare a casa il suo reddito e non deve avere l’azienda agriRossella Guizzardi.

–; poi si è parlato degli aspetti iscali e allora ho pensato che abbiamo bisogno di una guida, perché si tratta di un mondo in continua evoluzione. Ebbene, Cai è la guida di cui abbiamo bisogno e invito i giovani a prendere contatto con i loro uici di zona per aderire alla nostra associazione». Obiettivo del talk show era anche quello di dare risposte ad alcune domande pressanti, come quelle relative a Pac e Psr. «Oggi l’Italia riceve 7,4miliardi dalla Pac ogni anno – ha risposto Frascarelli – e l’unica cosa certa è che dopo il 2020 i soldi a disposizione saranno meno (-10%?-30%?),ne sapremo qualcosa di più a metà 2018. I contributi a ettaro saranno mantenuti, anche se in modo completamente diverso da oggi: saranno uguali per tutti gli ettari e con più soldi per chi crea occupazione. Inine, per quanto riguarda l’accesso ai Psr per i terzisti, ino al 2022 non ci sono speranze. Quando partiranno i nuovi Psr,vedremo, ma occorre impostare un lavoro già oggi: solo in questo modo riusciremo a ottenere dei risultati per il 2023, dimostrando in ogni caso che i contoterzisti sono utili». Sullo scarso successo dell’iper ammortamento, Tosoni ha ammesso che «in efetti andrebbe alleggerito un po’ il tecnicismo esasperato della interconnessione, ma non so se il legislatore ha questa sensibilità». Per quanto riguarda, invece, le attività connesse, Tosoni ha spiegato che «la legge di orientamento sull’agricoltura 2081 è stata una rivoluzione molto positiva. Quella legge ha voluto far espandere l’azienda agri-

Albano Agabiti.

cola inanche nel settore dei servizi, ma con regole precise: l’agricoltore può fare attività connesse all’esterno solo con macchine che usa prevalentemente all’interno della propria

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diamo questa protezione,

nei termini

di una garanzia fino a 5 anni».

azienda, cioè non può comprarsi una macchina per fare solo attività conto terzi».

le, più ha bisogno di contoterzisti per poter svolgere le operazioni colturali; più si dedica a questo, più porta a casa valo-

Coldiretti apre ai Psr per gli agromeccanici C’era grande attesa per la partecipazione di Coldiretti alle con-

re aggiunto per poter pagare poi i contoterzisti, perché se nella iliera non si genera valore, rimaniamo soltanto alle chiacchiere. In sintesi, più si va avanti con questa agricoltura di qua-

clusioni del CT Day,anche a seguito della irma del protocollo d’intesa tra Cai e Coldiretti in quel di Cernobbio lo scorso ottobre, e questa attesa è stata ripagata. «Fino a una ventina di

lità e identitaria, maggiore sarà lo spazio per il contoterzista». Il passaggio successivo ha riguardato il concetto di iliera. «In questo nuovo rapporto – ha proseguito Agabiti – Coldiret-

anni fa l’agricoltura era considerata da tutti – ha esordito Albano Agabiti , del Consiglio Nazionale Coldiretti – un setto-

ti, assieme a un gruppo anche di imprese industriali (Cremonini, Ferrero, Farchioni, Casillo e Philip Morris per fare qualche

re residuale dello sviluppo economico del nostro paese. Ebbene siamo partiti da lontano come Coldiretti, ricentralizzando il ruolo dell’agricoltura, passando dalle derrate alimentari al

esempio) che hanno cominciato a capire che valori come etichettatura e origine della materia prima agricola in etichetta sono un valore aggiunto anche per l’industria e non solo

cibo. Oggi parliamo di “agrichef”, di fattorie didattiche, di fattorie sociali, e questa è una vera opportunità per i contoterzi-

per l’azienda agricola, ha creato questa iliera agricola italiana, proprio per dare forza soprattutto ai cosiddetti contratti di i-

sti, perché più l’azienda agricola si proietta sul mercato e produce qualità, in virtù di questa richiesta del consumatore che vuole cibo identitario, certiicato e a basso impatto ambienta-

liera. E in questa sida della iliera e delle produzioni di qualità sempre più certiicata, ancora una volta il ruolo principale ce l’hanno i contoterzisti, perché per certiicare un grano di qua-

lità o altre produzioni e utilizzare l’agricoltura di precisione per abbassare l’impatto ambientale al minimo (e quindi andare incontro all’esigenza del cittadino consumatore che vuole cibi buoni, ma anche a basso impatto ambientale, dove c’è un’etica nella produzione ecc.) ritorna centrale il ruolo del contoterzista. Ed è questo il motivo per cui siamo arrivati a irmare l’accordo con Cai a Cernobbio». Penultimo passaggio di Agabiti ha riguardato le assicurazioni. «Il contoterzista ha anche un ruolo straordinario di comuni-

allargare questo protocollo che abbiamo sottoscritto con il sistema dei consorzi di difesa, voi contoterzisti potete diventare il mezzo di comunicazione più diretto e più immediato per portare questo strumento agli agricoltori e garantire indirettamente il vostro reddito». Ma la ciliegina sulla torta è arrivata proprio a conclusione dell’intervento di Agabiti. «Credo che nel momento in cui abbiamo siglato il protocollo con Cai,uno degli argomenti cardi-

cazione con gli agricoltori, non è solo lapersona che efettua i lavori e pensa alla gestione di una parte della produzione. Cre-

ni sia anche l’utilizzo delle risorse comunitarie per i terzisti, per cui la prima battaglia che le due associazioni faranno insieme è quella di far sì che le risorse comunitarie dei Psrpossano es-

do, quindi, che in questa comunicazione il contoterzista debba giocare un ruolo straordinario anche nella corretta utiliz-

sere utilizzate anche dai terzisti. Se,infatti, diciamo che l’agromeccanico è l’anima della crescita di un sistema produttivo

zazione di quelli che sono gli strumenti comunitari per la tutela del reddito dell’agricoltore, e quindi del terzista stesso. Mi riferisco all’uso in larga scala delle assicurazioni per la protezione del raccolto degli agricoltori, perché oggi con il regola-

agricolo di qualità e sempre più specializzato, non si capisce perché non possa usufruire dei fondi del Psr nel momento in cui deve fare investimenti, alla pari di industria e agricoltori. E

mento Omnibus abbiamo ancora migliorato questo strumento, abbassando la soglia di risarcimento del danno al 20%. Per

credo che lo stesso percorso debba farsi sulla parte iscale, arrivando a normalizzare il sistema sulle attività connesse: è un percorso forse un po’ più complicato, ma siamo abituati alle

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1 gennaio 2018

battaglie impossibili e Coldiretti metterà tutta la propria forza per un’agricoltura sempre più forte, sempre più ricca e sempre più a disposizione dei cittadini di questo paese e del mondo».

Le conclusioni Il presidente Cai non poteva augurars i inale migliore. «Finora, noi che facciamo parte del mondo dell’agricoltura – ha commentato in chiusura Dalla Bernardina – abbiamo sempre giocato una partita con gente che ci diceva che non siamo agricoltura. Enessuno ci ha da- Nel pomeriggio to una mano. Agabiti è venuto qui, a un’assise

oltre 120 persone hanno potuto provare di persona le ultime novità di casa McCormick.

nazionale di contoterzisti, a dire cose che ino a ieri nessun’altra associazione di categoria ha mai detto. Saràdiicile mon-

come pagherà il nostro intervento. Questo è un cambio culturale nel quale noi agromeccanici e noi come Cai dobbia-

tare sul carro della iliera vincente, ma noi contiamo tantissimo, nonostante la fase intermedia che noi rappresentiamo sia stata completamente emarginata.

mo impegnarci. Dobbiamo inine preoccuparci del rischio imprenditoriale degli agromeccanici e fare squadra, ma non può esserci più un

In un mondo agricolo che si evolve con questa diversità di interessi, capire quale sarà l’investimento esatto per il futu-

nucleo intermedio con un rischio imprenditoriale più alto degli altri. Se in occasione della nostra assemblea di ine giugno, scherzando ho detto che gli agricoltori potevano permettersi

ro non è semplice. Alle nostre associazioni dico, quindi, che dobbiamo formarci, perché ci sono anche quegli strumenti di bilancio che possono permettere di vedere gli investimenti in un futuro più tranquillo. Saremo noi a poter dire all’imprenditore agricolo cosa deve fare, perché abbiamo già pianiicato quello che succederà sul tuo terreno, cosa porterà a casa e

di andare in piazza con le bandiere gialle, tanto c’eravamo noi a lavorare il loro terreno, oggi dico: noi vogliamo che voi facciate le vostre assemblee e andiate a sventolare le vostre bandiere gialle, con la sicurezza che nel frattempo noi vi stiamo lavorando bene il vostro terreno. Dateci una mano».

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AUTORE :Francesco Bartolozzi

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1 gennaio 2018

ARGO TRACTORS, PRONTI PER L’ALTA POTENZA Tre marchi, una sola azienda, uno dei costruttori di trattrici agricole più importanti del mondo, con quattro stabilimenti: Fabbrico (trattori), Luzzara (trattori), San Martino in Rio (trattori) e Fabbrico (cabine Emmegi srl); due centri di ricambio (Saint Dizier per McCormick e San Martino in Rio per Argo), 8 filiali (Germania, Francia, Spagna, Sudafrica, Brasile, Messico, Canada e Usa), 130 importatori e 2.500 dealer in tutto il mondo. 1.650 dipendenti e più di 100 trattori che escono ogni giorno dalle linee di assemblaggio, una delle più ampie gamme di prodotto disponibili sul mercato, macchine agricole per condizioni e situazioni differenti, la giusta risposta per i mercati di tutto il mondo. Sono questi i numeri principali di Argo Tractors, riportati dal video istituzionale introdotto dal Country Manager di Argo Tractors Italia, Mario Danieli . «Quali sono i nostri valori? Al di là appunto della tecnologia, know how e futuro – ha riferito Danieli – sottolineiamo sempre l’uomo e la qualità della vita. Abbiamo un forte e importante passato che punta al futuro, dentro Argo Tractors c’è tanto know how, professionalità, esperienza di storiche realtà. Guardiamo lontano, dialoghiamo, ci confrontiamo con tanta passione, ma la vera unità di misura per noi è l’uomo, un metro reale per definire ogni tipo di tecnologia». L’arma vincente di Argo Tractors è stata, è e sarà l’innovazione«Abbiamo investito negli ultimi 10 anni 220 milioni di euro – ha confermato Danieli – 130 dei quali negli ultimi quattro, rinnovando le linee e inserendo centri di lavoro ad alta tecnologia per assicurare la massima qualità dei nostri prodotti. Ma ovviamente il prodotto è il nostro punto di forza: negli ultimi quattro anni abbiamo rinnovato tutta la nostra gamma da campo aperto da 30 a 320 cv, 550 modelli, e oggi siamo presenti in tutti i mercati, nelle nicchie, dalla media all’alta potenza fino agli specialistici, dove siamo leader. Ma la cosa importante è che progettiamo e costruiamo noi le trasmissioni e le cvt: abbiamo ideato, progettato e costruito le nostre cabine, con materiali automotive, i motori, performanti, di ultima generazione e con consumi ridotti, le trasmissioni, dal cambio meccanico al powershift alla variazione continua. Ma non si può dimenticare quella che è l’agricoltura 4.0, il digitale, l’Internet of Things, la manutenzione e la diagnosi in remoto, la conoscenza, il controllo e la posizione dei propri mezzi, e non ultimo la guida assistita, gli impianti satellitari: è di recente l’accordo con Topcon uno dei leader mondiali in questo settore, che ci sta supportando e con il quale stiamo coprogettando ciò che oggi vi offriamo». «Siamo riconosciuti nel settore degli specialistici, del campo aperto e della media potenza – ha proseguito Danieli – e abbiamo tutte le intenzioni di diventare anche nel vostro comparto, quello dell’alta e altissima potenza, protagonisti: abbiamo conoscenze e capacità per poterlo fare. Ma anche avendo un buon prodotto, è ovvio che questo deve essere distribuito, per cui servono concessionari competenti e professionali: dobbiamo rafforzare la nostra rete, stiamo inserendo nuovi concessionari non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo, abbiamo fatto joint venture all’estero, e stiamo investendo a 360 gradi nell’accrescere competenza, immagine e professionalità della nostra rete, condividendo con loro una forte identificazione e competenza nell’assistere la propria clientela, cioè voi». «L’investimento che vogliamo fare – ha concluso Danieli – è anche quello di entrare nel vostro settore offrendovi dei servizi dedicati, come ad esempio dei finanziamenti con la mas sima flessibilità, 3-5 anni, il noleggio a lungo termine e la possibilità alla fine di restituirci il trattore o confermarlo o rinnovare ulteriormente il finanziamento; darvi insomma tutti gli strumenti finanziari ideati appositamente per voi, perchè voi avete la necessità di una garanzia, quella di poter lavorare tranquillamente e noi vi Mario Danieli. diamo questa protezione, nei termini di una garanzia fino a 5 anni».

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AUTORE :N.D.

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1 gennaio 2018

Le linee di assemblaggio

del moderno e specializzato

Contoterzisti

stabilimento

Argo Tractors hanno ospitato la sesta edizione del CT Day.

a bordo dell’alta

potenza

McCormick

Grande successo per la VI° edizione dell’evento CT Day organizzato da Edagricole nello stabilimento di Fabbrico (Re) Il Contoterzista Day, il prestigioso appuntamento dedicato al mondo degli agromeccanici e agricoltori professionali organizzato da Edagricole, la prima casa editrice italiana dedicata interamente al settore agricolo, è sbarcato per la prima volta in Emilia Romagna, ospitato, sabato scorso, per la sua sesta edizione, tra le linee di assemblaggio del moderno e specializzato stabilimento Argo Tractors di Fabbrico (Re).Grande interesse e successo per l’intensa giornata di lavori, aperta dal saluto e benvenuto ai partecipanti da parte di Alberto Morra , membro del Comitato di Direzione del Gruppo, e conclusasi con la visita agli stabilimenti e la prova delle nuove gamme McCormick SerieX7 e X8. Dopo la presentazione dei primi mesi di attività della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani nata nel corso del 2017,da parte dal presidente Gianni Dalla Bernardina, l’articolato programma dei lavori ha permesso ai partecipanti di confrontarsi con analisti, esperti e istituzioni sullo

Nel pomeriggio gli ospiti hanno potuto testare le nuove gamme McCormick Serie X7 e X8.

stato dell’arte e sulle prospettive per le imprese agromeccaniche che, a detta degli intervenuti, giocheranno sempre più un ruolo da protagoniste nel futuro dell’agricoltura. Prima delle conclusioni, aidate, oltre che al presidente Cai,al presidente Coldiretti Umbria, Albano Agabiti , è stato Mario Danieli , Country Manager Italia di Argo Tractors a presentare all’ampia e attenta platea degli ospiti, la mission e l’attività dell’azienda reggiana, focalizzando il suo intervento sulle nuove side commerciali che attendono in futuro, da afrontare con un impegno concreto fortemente basato sulla tecnologia, in particolare quella riservata alla gamma di trattori di alta potenza, oggetto di grandi investimenti da parte del Gruppo. A seguire, è intervenuta Lucia Salmaso , Amministratore Delegato di BKT Europe, azienda leader nella produzione degli pneumatici Of-Highway. Il tradizionale format del CT Day ha permesso nel pomeriggio ai partecipanti di toccare con mano l’attività di Argo Tractors, grazie alla visita guidata all’interno dello stabilimento di Fabbrico, che oltre che la sede legale, è il principale centro produttivo dell’azienda, che conta anche quelli di San Martino in Rio e Luzzara, ubicati in provincia di Reggio Emilia. Gli ospiti hanno potuto inine testare le nuove gamme McCormick Serie X7 e X8,frutto di un lungo e intenso lavoro in Ricerca & Sviluppo, che permette ad Argo Tractors di presentarsi sul mercato con prodotti sempre più aidabili e dall’elevato contenuto tecnologico.

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1 gennaio 2018

EuroChem Agro in mezzo ai contoterzisti del CT Day Fin dalla prima edizione l’azienda ha partecipato come riferimento per il settore della concimazione

Lo stand EuroChem Agro alla sesta edizione del CT Day.

®

Lo scorso 16 dicembre, a Fabbrico (Re), presso la sede della Argo Tractors Spasi è svolta la VI edizione del Contoterzista Day, l’evento interamente dedicato ai professio-

ci complessi Nitrophoska con potassio da solfato; il contributo più importante di EuroChem Agro, si trova però negli speciali concimi con “inibitore”.

nisti dell’agromeccanica. In pochi anni il CT Day è diventato un appuntament o isso per centinaia di contoterzisti che si incontrano per parlare di macchine agricole, per confrontarsi sulle tecniche di coltivazione e per ascoltare illustri relatori che trattano temi dalla politica agraria alle recenti innovazioni tecnologiche applicate all’agricoltura.

Entec® e Utec® ®

EuroChem Agro, azienda leader nel settore della nutrizione vegetale, ha subito colto e fatto suo lo spirito di questa splendida manifestazione, partecipando in dalla prima edizione co-

Entec è la gamma di concimi caratterizzati dalla presenza dell’inibitore della nitriicazione 3,4 DMPP, che stabilizza l’azoto in forma ammoniacale, preservandolo da perdite per dilavamento e mantenendolo a disposizione della pianta ino a 12 settimane. Entec®, con il suo caratteristico principio di funzionamento ha rivoluzionato il concetto stesso di nutrizione azotata, garantendo altissi-

me azienda di riferimento per il settore della concimazione. E, come ogni anno, è stata una preziosa occasione per incontrare gli operatori del settore e per approfondire la reciproca conoscenza. Il contoterzista moderno è un imprenditore costantemente alla ricerca di soluzioni che permettano di ottimizzare l’operatività, riducendo i tempi di esecuzione e cercando al tempo stesso di massimizzare il risultato produttivo. EuroChem Agro

me rese produttive anche a fronte di una riduzione degli interventi di distribuzione del concime. Questo aspetto risulta particolarmente utile ai contoterzisti, che spesso si trovano a gestire ampie estensioni di colture ad elevato fabbisogno in azoto come grano, mais o pomodoro. ® Entec , con la sua caratteristica colorazione verde e l’inconfondibile odore di “DMPP”,nel corso degli anni si è difuso e affermato nell’uso professionale ino a diventare sinonimo stes-

va incontro alle esigenze del contoterzista, con un’oferta di concimi che va dai prodotti più semplici e di ampio utilizzo, come l’urea ed il fosfato biammonico, ino agli stori-

so di “concime inibito”.

® I concimi della gamma Utec con inibitore dell’ureasi NBPT, completano l’oferta di prodotti ad alta eicienza di EuroChem. L’ureacontenuta nel concime, grazie all’azioI concimi della gammaEntec®e Utec® ne del NBPT,si trasforma in azoto assimilabiProdotti Azoto Anidride Ossidodi Ossidodi Anidride Boro Zinco le nell’arco di due settimane con una importotale fosforica potassio magnesio solforosa (B) (Zn) tante riduzione delle perdite per volatilizza(N) (P2O5 ) (K2O) (MgO) (SO3 ) ® zione. Utec è particolarmente indicato nelEntec®Perfect 14% 7% 17% 2% 22% 0,02% 0,01% la concimazione di copertura, quando l’azoEntec®26 26% 32% to non può essere interrato in tempi brevi; in Entec®46 46% 15% queste condizioni l’urea arriva a perdere ino Entec®25+15 25% 10% 20% 7,5% al 50% dell’azoto per volatilizzazione. Utec ®, Entec®13+10+20 13% 10% 10% 7,5% invece, protegge l’azoto ureico dalle perdite Entec®20+10+10 20% per volatilizzazione e lo mantiene a disposiUtec®46 46% zione della coltura.

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1 gennaio 2018

I sistemi Topcon Agriculture vengono montati da decine di costruttori di macchine agricole in tutto il mondo.

CT DAY

Topcon

Agriculture, opportunità strategica per il terzista

L’agricoltura di precisione ofre la possibilità di distinguersi per qualità ed eicienza del servizio Topcon

Agriculture

precisione. ponese

è una società,

Fa parte del gruppo

leader nell’agricoltura

Topcon,

con 4.500 dipendenti

multinazionale

e un fatturato

dollari, e nel 2017 ha spostato

di

giap-

di 1,3 miliardi

la sua sede mondiale

esigenze dell’agricoltura

I sistemi Topcon costruttori

Agriculture

di

in Italia,

da decine

una gamma predisposte

di

completa

di solu-

a tutti i tipi di mac-

chine agricole, per garantire la massima eicienza a ogni cantiere di lavoro, con un’ininita compatibilità con tutte le marche di attrezzi agricoli. Ma l’agricoltura lo guida

automatica

dei trattori,

di precisione

è un nuovo

di ge-

di dati di produzione

o ve-

È questa una vera e propria

getazione.

non è so-

concetto

“rivoluzione

verde”, in

agricole in tutto il mondo,

per il livel-

cui la “dose per campo”

può essere soppiantata

praticità e robustezza. L’adozione

degli stan-

mezzi tecnici in funzione

delle reali necessità della coltura e in

di macchine

lo di tecnologia,

montati

propone

dalle trattrici

stione che si basa sull’acquisizione

italiana ed europea.

vengono

Agriculture

zioni, trasferibili

a Torino. Questa scelta strategica, unica nel mondo del Precision Farming, è stata fatta per concentrare l’attenzione sulle speci iche

Topcon

dard Isobus e di piattaforme

questo modo distribuire ciò che serve, esattamente

dove ser-

ve, migliorando la produttività, facendo risparmiare tecnici, salvaguardando l’ambiente e raccogliendo

in mezzi informa-

agromeccanica

zioni fondamentali

derivanti

dalla tecnologia

sono sostanziosi:

gliorare l’eicienza

tempi e i costi di lavorazione, burante e riducendo

satellitare applicata

il contoterzista

del proprio

parco macchine, risparmiando

di condividere

i

dati tra sistemi e programmi diversi, all’insegna della comunicazione in un’agricoltura che cambia. I beneici per l’impresa all’agricoltura

aperte consente

gestendo

L’agricoltura

può, infatti, miabbassando

i

ino al 10% di car-

fatica e stress per agli operatori.

per il futuro dell’azienda

agricola.

è, infatti, un’opportunità

di precisione

nelle mani del contoterzista, canica evoluta la possibilità

strategica

perchè dà all’impresa di distinguersi

cienza del servizio. Aumenta

agromec-

per qualità ed ei-

il valore del servizio

e migliora

«La domanda che ci viene posta più spesso – riferisce Marco Miserocchi di Topcon Agriculture – è quanto costa questa

il reddito dell’agricoltore,

tecnologia. Forse la domanda da porsi è un’altra: quanto costa non averla? Quanto è il costo dell’ineicienza? Per un con-

cessità di un maggiore e più solidale dialogo tra i protagonisti della nostra agricoltura e condivisione dei dati, che potranno

toterzista è sempre troppo alto… L’imprenditore

agromeccani-

essere accessibili dai protagonisti

co ha necessità di essere veloce e tempestivo,

ma nello stes-

propone

so tempo

deve garantire

ai propri clienti precisione

e un la-

nelle tasche del terzista, ma dell’azienda

Topcon Agriculture,

tato Tap™ (Topcon Agriculture

voro perfetto. Di fronte a un’agricoltura petitiva,

il contoterzista

sempre lo strumento ter sostenere

agricola. Da qui la ne-

della iliera. Questo è ciò che

che ad Agritechnica

gricoltore

è da

duzione

o di vegetazione,

le. Deve riuscire

derli

nel migliore

icienza

in brevissimi a efettuacolturali

dei modi, per po-

ter garantire ai propri clienti il miglior raccolto possibile».

o l’a-

raccoglie ed elabo-

stribuzione

re tutte le operazioni

virtua-

ra i dati provenienti dal campo e dai mezzi (mappe di pro-

per po-

le aziende agri-

di tempo

ha presen-

Platform), piattaforma

cole che in Italia sono strutturalmente mediamente piccoperiodi

non vanno

le in cui il contoterzista

più com-

sempre

tanto che questi beneici

Recentemente Argo Tractors ha sottoscritto un accordo con Topcon Agriculture per l’adozione dei sistemi Gps su tutte le gamme dei trattori Landini e McCormick.

dei prodotti

di-

ed ef-

dei cantieri), per renfruibili

a

contoterzisti, all’as-

agricoltori

e, volendo,

sociazione

o al trasformatore,

in grado di valorizzare la qualità dei prodotti e creare valore aggiunto

per tutta la iliera.

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PAGINE :11 SUPERFICIE :13 %

30 gennaio 2018

L’INFORMATORE

INFIERALEFOGLIE DELL’INNOVAZIONE Sono 42 le “Foglie dell’Innovazione” assegnate da L’InformatoreAgrario-Fieragricola per la seconda edizione del Premio Innovazione,il riconoscimentodedicatoalle aziendeespositrici della 113^ rassegna (Veronafiere,31 gennaio– 3 febbraio) che nel corso del 2017 hanno lanciatosul mercatole più interessantinovitàper il comparto. Durante la manifestazionesarà possibile esaminare le “Foglie dell’Innovazione” segnalate dal Premio2018condellevisiteguidate dagli esperti de L’Informatore Agrario.Il “tour rosso” (31gennaio e 2 febbraio,ore14.00)attraverserà i padiglioni 1, 6, 9, e l’area esternaB,con11aziendepremiate (ADR;BiolectricItalia;BSTGroup; Case IH; DeLaval; John Deere; ManitouItalia;MaschioGaspardo; New Holland; SIP Strojna Industrija;Storti Ecofarm),mentre il “tour blu” (1 e 3 febbraio,ore 11.30)visiterà le 18 aziendenei padiglioni 2, 3, 4, 5 e 7 (Antonio Carraro; ARVAtec; Atomizzatori Tornado;BCS;CaebInternational; Carraro Divisione Agritalia; CET Electronics; Ferrari Costruzioni Meccaniche;Forigo Roter Italia; GowanItalia;Ideal;M.O.MMoretto Officine Meccaniche; Massey Ferguson; McCormick - Argo Tractors;MDB;PesslInstruments; SDF;Startec).Le 15 “foglie d’oro” e le 27 “foglie d’argento” sono state assegnateda una commissione di esperti nominata dallo storicosettimanaleveronese.

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30 gennaio 2018

INNOVAZIONE.RitornoaVeronadialcunigrandimarchi,debuttiperunodeicompartitrainanti

Meccanicaetecnologia? Cosìcresceilsettore Ampliamentodell’areadinamicaeancheperilcompartozootecnico Focussugestionedelvigneto,sostenibilitàeagricolturadiprecisione La meccanica agricola è uno dei pilastri di Fieragricola. a La 113 edizione amplia gli spaziassegnatiaunodeicomparti trainanti, che in questa fase sta accompagnando il mondo agricolo verso la rivoluzionedigitale,conl’agricoltura di precisione e l’analisi dei big data, ma anche con una maggiore consapevolezzadella tutela del suolo, della protezione dell’ambiente e del contributo che l’agrimeccanica può dare alla sostenibilità. Fieragricoladedicaattenzione al precision farming, consapevole che la sfida deve muoversiinunaduplicedirezione: da un lato favorendo la diffusione del contoterzismo,elementoin gradodiassecondare la competitività e la crescita delle imprese agricole in chiave di marginalità economica; dall’altro, mettendo a punto soluzioni che possano agevolarel’adozione distrumentidiprecisioneanche nelle piccole e medie impreseagricole.

grandi espositori, a conferma di un accresciuto ruolo di attrazione anche da parte dei top player della meccanica e di un ritorno di espositori che erano assenti dall’inizio degli anni Duemila. GRANDI MARCHI. Il padiglio-

ne 1 sarà interamente allestitodaNewHollandAgriculture, Landini (Argo Tractors Group) avrà in esclusiva l’«Area Demo C» e quasi tutti i grandi marchi hanno richiesto maggiore spazio per i loro prodotti. Parteciperanno,fragli altri: New Holland Agriculture, Case IH, John Deere, Argo Tractors (Landini, McCormick, Valpadana), Agco Group (Fendt, Valtra, Massey Ferguson), Same-Deutz Fahr, Kubota, Claas, Jcb, Bcs,AntonioCarraro,Krone, Merlo, Manitou, Breviglieri, Caffini, Maschio Gaspardo, Berti, Lovol Arbos e molti altri. Torna a Fieragricola, dopo alcuni anni, il Gruppo Benati Macchine Agricole, con tutti SEI PADIGLIONI. Saranno sei i i marchi esteri, specializzati padiglioni dedicati alla mec- inmezzi,macchineeattrezzacanica(1,2,6,7,con4e5conture per la lavorazione del vifermati per l’agricoltura spe- gneto e del frutteto. cializzata del Vigneto e FrutDebutto al padiglione 4 per teto). L’edizione 2018 regi- l’azienda Carraro Agritalia, stra un aumento delle aree che presenterà i nuovi trattoespositive richieste da alcuni ri specializzati.

AREA DINAMICA PIÙ AMPIA.

Uno dei punti di forza di Fieragricola è la dinamicità della manifestazione, assicurata dalleareeesterne(ampliatea 7.500metriquadrati,difronte al padiglione 4). Sono stati aumentato gli spazi dedicati alle macchine e attrezzature perl’attivitàforestale,davanti ai padiglioni 3-5, le aree dimostrative per il pieno campo e il vigneto, nella zona A e macchineeattrezzatureagricole e zootecniche, nell’area esterna B-D. Per le prove dinamiche è stato previsto uno spazio di 7.500 metri quadri, di fronte al padiglione 4, per la presentazione guidata dei diversi mezzi agricoli. Sfileranno, in particolare, macchine per l’agricoltura conservativaefinanziabiliattraverso i Programmi di sviluppo rurale, con una dimostrazione tutti i giorni di Fieragricola dalle 10,30 alle 11,30; macchine per la Precisionfarmingcomebarreirroratrici,spandi-concimi,seminatrici: tutti i giorni dalle 12 alle 12,45; macchine per vigneto e frutteto, con particolare attenzione alla gestione sostenibile dell’interfila, per i trattamenti e la gestione della chioma: tutti i giorni dalle 14,30 alle 15,15.

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30 gennaio 2018

VIGNETOEFRUTTETO.AFiera-

gricola si troveranno tutte le tecnologie più innovative per ilvigneto,orientandolasostenibilità già dal suolo e dalla coltura. Si potranno trovare strumentiperlaPrecisionfarming,droni,rilevatoridiumidità,maanchetrattoriisodiametrici e specializzati, macchineirroratriciagettomirato, cantieri per la potatura e per diserbi meccanici, termiciesistemidicontrastobiologici, oltre a trappole feromoniche e tecnologie per la gestione delle uve in cantina. Fieragricola, grazie anche alla collaborazione con l’Uiv, Unione italiana vini, offre ai visitatori una filiera verticale dove, insieme ai prodotti, è possibile approfondire modelli di gestione del vigneto, dai corsi di potatura ai workshop e convegni, in un settore che contribuisce all’export Madein Italyper 5,5miliardi di euro all’anno. •

Trattoriemacchinariagricoliinesposizionenel2016aFieragricola

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http://www.meccagri.it/argo-tractors-tra-le-400-aziende-italiane-dove-si-lavora-meglio 11/01/2018


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