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ondo macchina / machinery
orld
MENSILE DI MECCANIZZAZIONE PER L'AGRICOLTURA, LE AREE VERDI, LA ZOOTECNIA, IL MOVIMENTO TERRA A MONTHLY PUBLICATION ON MECHANIZATION FOR AGRICULTURE, GREEN AREAS, ZOOTECHNICS AND EARTH MOVING
Edito da FederUnacoma Surl - v. Venafro, 5 - 00159 Roma - Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma - taxe percue - tassa riscossa, Roma Italia
anno XXIII • maggio/giugno 2014 • n. 5/6
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Eima South East Europe TECNICA TECHNOLOGY
Mietitrebbie Combine Harvesters GIARDINAGGIO GARDENING
Vivaismo Nurseries
64 argo nota_54-58 tugnoli 07/06/14 10:48 Pagina 64
NOTA
| AZIENDA | COMPANY |
Argo Tractors: investimenti in Brasile e novità on-line Argo Tractors: investment in Brazil and what’s new on-line a cura della Redazione
by Editorial Staff
mportanti novità nel mondo di Argo Tractors. Lo scorso 27 marzo Landini ha firmato a Belo Horizonte in Brasile, con il Governo dello Stato di Minas Gerais, un protocollo di intenti per la costruzione di una struttura produttiva, che sorgerà nella regione. L’investimento iniziale previsto è di 13 milioni di dollari. «Lo Stato di Minas Gerais – ha dichiarato Tiago Bonomo, CEO di Argo Tractors Latin America, in una nota diffusa dall’azienda – si pone come un’area geografica privilegiata per favorire l’attività di produzione di attrezzature agricole, grazie all’importante rete di produttori di componenti e manodopera qualificata». Il progetto prevede la produzione di trattori da 60 a 180 Cv, partendo inizialmente dalle gamme tra i 100 e 180 Cv. L’obiettivo di Landini è quello di essere presente in tutto il mercato brasiliano, offrendo trattori di elevata qualità con la costruzione di un’adeguata rete di distributori. La seconda novità riguarda il mondo della rete: sempre molto attento ai nuovi strumenti offerti dai sistemi telematici, Argo Tractors compie un salto in avanti anche in termini di comunicazione, con una presenza sempre più attiva nel mondo digitale. Le novità prevedono il rinnovo dei siti web di Landini, McCormick e Valpadana, aggiornati nella grafica (più lineare e con una navigabilità più intuitiva), e arricchiti con immagini accattivanti, video e fotografie. Completamente nuova è la sezione prodotti, dotata di un productselector per aiutare l’agricoltore nella scelta del trattore più adatto alle proprie esigenze. Il salto nel mondo digitale passa anche attraverso le App Landini Digital Library e McCormick Digital Library, scaricabili gratuitamente su tablet e smartphone, nelle quali sono stati aggiornati i cataloghi della gamma trattori, con l’introduzione alle novità degli ultimi mesi.
ew developments for Argo Tractors. On 27 March the group’s Landini brand signed a memorandum of understanding with the Government of the Brazilian State of Minas Gerais in Belo Horizonte for the construction of a factory to be built in the metropolitan area of the state capital. The initial investment will amount to some 13 million dollars. “The State of Minas Gerais is situated in an ideal geographical area for the production of agricultural equipment thanks to an important network of parts manufacturers and qualified manpower,” declared Tiago Bonomo, the Brazilian CEO of Argo Tractors Latin America. The project calls for the factory to manufacture 60 to 180 Hp tractors and begin with the 100 to 180 Hp ranges. Landini’s aim is to cover the entire Brazilian market by offering tractors of high level technological quality and creating a widespread dealer network. “Unlike other big groups that produce tractors,” explained Bonomo, “Landini has set its sights on the development of cutting-edge, high production efficiency machines. This is the result of Landini’s ongoing investment in research and development, a policy that now allows us to offer extremely flexible solutions to our customers.” Another new feature regards the web. Always attentive to the new instruments offered by the Internet, Argo Tractors has taken a leap ahead in communications for a stronger presence in the virtual world with new websites for the groups brands, Landini, McCormick and Valpadana. The sites have been updated with new graphics and made more linear to facilitate navigation and filled out with captivating images and still photos. Also the product sections are new and equipped with a product selector to aid farmers in making their choices of the tractor most suited to their own requirements. Another venture in the digital area is the App for both iOS and Android operating systems providing access to the Landini and McCormick Digital Libraries providing free downloads of updated tractor catalogues, technical data sheets and the like.
I
64
MW n. 5_6/2014
N
Rivista m&ma MACCHINE E MOTORI AGRICOLI
Giugno 2014
44 Terra e Vita
[ SPECIALE TRATTORI ]
n. 22/2014 31 maggio 2014
Motori, le normative spingono il ricambio DI OTTAVIO REPETTI
M
Il rigido scadenzario sulle emissioni ha
alcuni marchi – come Landini, Mc Cormick e il ai, se non forse agli albori della mecdeterminato un turn gruppo Sdf – che presentano, nel listino, divercanica agricola, si è assistito a un se gamme tuttora con standard Tier 3. Un “riricambio di motori pari a quello deover nei propulsori. tardo” dovuto anche all'ampiezza dell'offerta, gli ultimi dieci anni. Spinti dal rigido scadencertamente; tanto è vero che anche questi coziario delle normative anti-emissioni, tutti i Riepiloghiamo struttori si sono adeguati, con le serie di più costruttori hanno dovuto rinnovare rapidarecente produzione, ai parametri del Tier 4 di mente – e a più riprese – le motorizzazioni lo stato dell arte primo livello e quelli più datati andranno, con sull'intera gamma. Un turn over che non si è il tempo, a scomparire. ancora concluso. Siamo infatti alla vigilia dell'ultimo passaggio: quello che porterà al Tier 4-Stage IV sui trattori tra 56 e 75 kW (76 e MENO CILINDRI, PIÙ POTENZA 102 CV), mentre non vi è ancora chiarezza sulle Guardando al rapporto tra volume, cavalli e potenze inferiori. centimetri cubici, si conferma una tendenza già Arrivati quasi alla meta – e con i primi mopiù volte segnalata: quella che porta a ridurre il delli (quelli più potenti) che hanno già tagliato numero di cilindri a parità di potenza. O, se il traguardo – abbiamo voluto riepilogare un vogliamo dirla diversamente, ad aumentare la po' la situazione, sia per vedere quali cambiapotenza sui motori più piccoli, estendendone il menti siano emersi nel rapporto tra numero di campo di applicazione. Ecco dunque che la cilindri, volume e potenza, sia per capire a che serie 6600 di Massey Ferguson arriva a 150 punto sia il processo di rinnovamento. Ci siacavalli nominali – ma ben 185 in extra-potenza mo appoggiati, per questo lavoro decisamente – con un 4 cilindri Sisu-Agco Power da 4.900 cc. impegnativo, ai siti ufficiali dei diversi costrutLo stesso motore, sulla serie N di Valtra, ragtori, verificando poi direttamente le informagiunge i 163 cv di potenza massima, dunque La serie 6600 di Massey zioni mancanti o dubbie. Pertanto, il grande e appena sotto al record del compagno di corpoarticolato schema che pubblichiamo in queste ration. Non possiamo dimenticare nemmeno i Ferguson arriva a 150 cavalli pagine rappresenta il ritratto del panorama 160 cavalli nominali del Mc Cormick 7.4, ottenominali ma ben 185 trattoristico internazionale al maggio 2014, al nuti con un Betapower (leggi Fiat Power Train) in extra-potenza netto di imprecisioni o mancati adeguamenti da 4,5 litri. Oppure, se preferite, dei Landini con un 4 cilindri Sisu-Agco delle schede tecniche da parte degli stessi coserie 6, che usano lo stesso motore sebbene con Power da 4.900 cc. struttori. denominazione differente. Ciò detto, vediamo di orientarci un po' nelle tabella, che La vera novità degli ultimi anni, tuttavia, sono i motori riportano, oltre alla gamma del trattore, il costruttore e la sigla tricilindrici: tutti i costruttori specializzati ne hanno uno in del motore, volume e numero di cilindri e infine l'intervallo di catalogo, ormai, e lo montano su trattori fino a 100 cavalli. È il potenza (abbiamo usato quella nominale, quando disponibile) caso del Sisu-Agco 33 Cta, da 3300 cc, che tocca il record di 105 per il quale è impiegato in quel particolare contesto. cavalli (potenza massima) sui Massey Ferguson 5600. Deutz ha fatto successo, invece, con il 1000.3 WTI o WTE3 da 3 litri, che però è fermo allo stage Tier 3. Per il passaggio al 4i LAVORI IN CORSO abbiamo, al momento, il TCD 3.6 L04, che è un quadricilindriIl primo dato che balza all'occhio, scorrendo i valori, è quello co ma di piccolo volume: soltanto 3620 cc. Concludiamo con dell'effettivo rinnovamento delle gamme. Molto avanzato per John Deere: anche il costruttore americano è rimasto al Tier 3 alcuni costruttori – come Challenger, Fendt e Jcb, che hanno con il suo tricilindrico PowerTech M, mentre per il gradino completato il passaggio al Tier 4i e vantano qualche modello già successivo troviamo un PowerTech Plus da 4 litri e mezzo, adeguato al Tier 4 final – ancora in corso per tutti gli altri, con
[ SPECIALE TRATTORI ]
n. 22/2014 31 maggio 2014
Terra e Vita 45
TAB. 1 - MOTORI DEL GRUPPO AGCO MARCHIO
Challenger
Fendt
Massey Ferguson
Valtra
INT. POTENZA CILINDRI VOLUME (CC) (CV)
GAMMA
MODELLI
MOTORE
MODELLO
MT 765D
MT 765D
Sisu Agco Power
84 CTA
6
8.400
350
MT 700 E
Tutti
Sisu Agco Power
AP98-4
7
9.800
355/405
200 Vario
Tutti
Sisu Agco Power
33CTA
3
3.300
60/100
300 Vario
Tutti
Deutz
TCD 4.1 L4 4V
4
4.038
500 Vario
Tutti
Deutz
TCD 4.1 L04 4V
4
4.038
700 Vario
Tutti
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
800 Vario
Tutti
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
900 Vario
Tutti
Deutz
TTCD 7.8 L6
3600
3625
Sisu Agco Power
3600 5400
EMISSIONI
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
Scr+Egr, biturbo, 4 v. c. rail interstadio Tier 4 final Egr Agrex
Tier 4i
80/120
Scr, C. Rail, 4 valvole per cilindro
Tier 4i
110/150
Scr, C. Rail, 4 valvole per cilindro
Tier 4i
128/220
Scr, C. Rail, Tms
Tier 4i
6.057
220/280
Scr, Agrex, biturbo
Tier 4 final
6
7.750
270/390
Scr, Agrex, biturbo
Tier 4 final
33DTA
3
3.300
69
Egr, Turbo, iniezione meccanica
Tier 3
3630/3660 Sisu Agco Power
33CTA
3
3.300
76/102
Egr, Turbo in. Elettronica, common rail
Tier 3
5410, 5420 Sisu Agco Power
1104D-44T
4
4.400
75, 82
Scr, Turbo
5400
5430/5450 Sisu Agco Power
1104D-44TA
4
4.400
92/107
Scr, turbo int. ie, 4 valvole
5600
5608/5610 Sisu Agco Power
33CTA
3
3.300
85/105
Egr, Turbo in. Elettronica, common rail
5600
5611/5613 Sisu Agco Power
1104D-44TA
4
4.400
110/130
Scr, turbo int. ie, 4 valvole
6600
6612/6616 Sisu Agco Power
4
4.900
110/150
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
7600
7619/7622 Sisu Agco Power
66CWA e3
6
6.600
185/215
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
7600
7624, 7626 Sisu Agco Power
76CWA e3
6
7.400
215, 240
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
84 CTA
6
8.400
240/340
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
6
8.400
240/340
Scr+Egr, t. intercooler, 4 v. c. rail
Tier 4 final
8600
Tutti
Sisu Agco Power
8700
Tutti
Sisu Agco Power
Tier 3
Serie A
Tutti
Sisu Agco Power
33CTA
3
3.300
88, 101
Egr, Turbo in. Elettronica, common rail
Tier 3b
Serie N
103/123
Sisu Agco Power
44 AWI-4V
4
4.400
111/135
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
Serie N
123/163
Sisu Agco Power
49 AWI-4V
4
4.900
135/163
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
Serie T
133/153
Sisu Agco Power
66 AWI-4V
6
6.600
133/153
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
Serie T
163/213
Sisu Agco Power
74 AWI-4V
6
7.400
163/215
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
Serie S
233/353
Sisu Agco Power
84 AWI-4V
6
8.400
233/355
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4Final
evoluzione del fortunato PowerTech E da 4.525 cc che troviamo non soltanto sui trattori verde-giallo, ma, per esempio, anche sugli Arion Claas e su diversi modelli di sollevatore telescopico. 1
CARATTERISTICHE
TENDENZE/1 Il che ci porta a un'altra riflessione assai interessante: posto che non tutti i costruttori di trattori sono anche fabbricanti di motori, chi sale e chi scende nella classifica dei “più montati”? Ecco
1 - Il marchio tedesco di Agco, Fendt, continua a preferire, sulle gamme maggiori, i Deutz a 4 e 6 cilindri. 2 - Il motore Fpt Nef Ecoblue, 6 cilindri, Scr, muove alcuni trattori del gruppo Cnh Industrial, la Serie 7 e il Landpower di Landini, gli X70 e X7.6 McCormick e l Axion 800 di Claas.
2
[ SPECIALE TRATTORI ]
46 Terra e Vita
n. 22/2014 31 maggio 2014
TAB. 2 - MOTORI DEL GRUPPO ARGO MARCHIO
Landini
Mc Cormick
CIL. VOLUME (CC) INT. POTENZA (CV)
GAMMA
MODELLI
MOTORE
MODELLO
CARATTERISTICHE
EMISS.
Serie 4
60-70-80
Deutz
C4DT62-69-74
4
2.900
60/75
C. rail, turbo AC , Doc
Tier 4
Serie 4
90-100-105
Deutz
CA DT 45-50-55
4
3.600
85/107
C. rail, turbo AC, Doc
Tier 4i
Serie 5H-D
Tutti
Perkins
854E-E34TA
4
3.400
85/102
C. rail, turbo AC, Dpf
Tier 4i
Serie 6-6C-6L
Tutti
Fpt
Nef4 CR TAA
4
4.500
111/175
C. rail, turbo AC, Scr
Tier 4i
Serie 7
Tutti
Fpt
Nef 6 CR TAA
6
6.728
159/212
C. rail, turbo AC, Scr
Tier 4i
Landpower
Tutti
Fpt
Nef
6
6.728
117/158
Iniez. mecc., turbo AC
Tier 3
Powermondial
110-115
Perkins
1104D-44TA
4
4.400
102/110
Iniez. mecc., turbo AC
Tier 3
Powermondial
120
Perkins
1104D-E44TA
4
4.400
112/120
C. rail, Turbo AC
Tier 3
Technofarm
70
Perkins
1103D 33TA
3
3.300
68
Turbo Aftercooler
Tier 3
Technofarm
80
Perkins
1104D-44
4
4.400
74
Iniez. mecc., Turbo AC
Tier 3
Powerfarm
80/90/100-110
Perkins
1104D-44 (A/T/TA)
4
4.400
74/102
C-L
70
Perkins
1103D 33TA
3
3.300
68
Iniezione mecc., Turbo AC
Tier 3
C-L
80
Perkins
1104D-44
4
4.400
74
Iniezione mecc., Aspirato
Tier 3
C-Max
80/90/100-110
Perkins
1104D-44 (A/T/TA)
4
4.400
74/102
Aspirato/Turbo/Turbo AC
Tier 3
X4
20-30-40/50-60-70
Deutz
60/107
C. rail, Turbo AC, Doc
Tier4/4i
X50
Tutti
Perkins
854E-E34TA
4
3.400
74/102
C. rail, Turbo AC, Dpf
Tier 4i
X60
20-30-40 / 50
Perkins
1104D-44TA / E44TA
4
4.400
92/120
Turbo AC (C.rail su X60.50)
Tier 3
X6
Tutti
Betapower
Nef4 CR TAA
4
4.500
111/133
Turbo intercooler, c.rail, Scr Tier 4i
X7.4
Tutti
Betapower
Nef4 CR TAA
4
4.500
143/175
Turbo intercooler, c.rail, Scr Tier 4i
X7.6
Tutti
Betapower
Nef6 CR TAA
6
6.728
159/212
Turbo intercooler, c. rail, Scr Tier 4i
C4DT45-50-55 /62-69-74 4 2.900/3.600
Aspirato / Turbo / Turbo AC Tier 3
TAB. 3 - MOTORI DEL GRUPPO CLAAS MARCHIO
Claas
INT. POTENZA CILINDRI VOLUME (CC) (CV)
GAMMA
MODELLI
MOTORE
MODELLO
CARATTERISTICHE
EMISSIONI
Elios
Tutti
Fpt
F5C
4
3200
72/88
Egr, turbo intercooler
Tier 3
Axos
Tutti
Perkins
1104D-44T
4
4400
75/102
Egr, turbo intercooler, in. Meccanica
Tier 3
Arion 400
Tutti
John Deere
Power Tech Vps
4
4525
101/133
Egr, turbo intercooler
Tier 4i
Arion 500
530/550
John Deere
Power Tech Vps
4
4525
101/133
Egr, turbo intercooler
Tier 4i
Arion 500
620/650
John Deere
Power Tech Vps
6
6788
150/175
Egr, turbo intercooler a geom. Variable
Tier 4i
Axion 800
Tutti
Fpt-Nef
Nef Ecoblue
6
6728
215/264
Scr, turbo geom. variabile, interc. c. rail Tier 4 final
Axion 900
Tutti
Fpt
Cursor 9
6
8710
321/416
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
Xerion 4000
4000
Mercedes-Benz
OM 470 LA
6
10600
419
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4 final
Xerion 5000 4500, 5000 Mercedes-Benz
OM 471 LA
6
12800
479, 520
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4 final
un ambito in cui, probabilmente, l'evoluzione delle norme antiemissione ha modificato un po' gli equilibri. Per esempio, ci è sembrato perdere qualche posizione John Deere, forse per effetto della sua scelta “solo Diesel” che lo ha portato a mantenere la tecnologia Egr – sebbene evoluta – anche per lo step Tier 4i. Passerà al sistema Scr (additivo all'urea) soltanto per il traguardo del Tier 4 final, probabilmente. Oltre che sui John Deere, oggi, troviamo i motori statunitensi sugli Arion di Claas.
Perde qualcosa, da quel che si vede, anche Perkins, probabilmente per la scelta di Massey Ferguson di montare i motori di casa Agco. Questi ultimi – in origine Sisu – rumoreggiano su tutto il gruppo Agco, da Challenger a Valtra, con l'eccezione di Fendt: pur avendo ceduto al 33 Cta per la serie 200, infatti, il marchio tedesco continua a preferire, sulle gamme maggiori, i Deutz a 4 e 6 cilindri. Con questi ultimi, sulle serie 800 e 900, ha peraltro già raggiunto il traguardo del Tier 4
[ SPECIALE TRATTORI ]
48 Terra e Vita
n. 22/2014 31 maggio 2014
TAB. 4 - MOTORI DEL GRUPPO CNH MARCHIO
Case IH
New Holland
GAMMA
MODELLI
MOTORE
MODELLO
Farmall A
65, 75
Fpt
S8000
Farmall A
95/115
Fpt
Nef
Farmall C
55/75
Fpt
F5C
Farmall C
85/105
Fpt
F5C
Farmall U
Tutti
Fpt
Maxxum
110/130
Maxxum Puma
CILINDRI VOLUME (CC) INT. POTENZA (CV)
3
CARATTERISTICHE
EMISSIONI
Turbo aftercooler
Tier 3
2.930
65, 72
4
4.500
95/113
Turbo aftercooler
Tier 3
4
3.200
65, 75
Egr, turbo (4020 con int.), 2 valvole
Tier 3
4
3.400
86/114
Egr, turbo in. common rail, 2 valvole
Tier 4i
F5C
4
3.400
99/114
Egr, turbo in. Common rail, 2 valvole
Tier 4i
Fpt
Nef Ecoblue
4
4.485
110/131
Scr, turbo int, common rail, 4 valvole
Tier 4i
115/140
Fpt
Nef Ecoblue
6
6.728
116/140
Scr, turbo int, common rail, 4 valvole
Tier 4i
Tutti
Fpt
Nef Ecoblue
6
6.728
131/215
Scr turbo, common rail, 4 valvole
Tier 4i
Magnum
Tutti
Fpt
Cursor 9
6
8.700
257/340
Scr turbo intercooler 4 valvole c. rail
Tier 4i
Steiger
Tutti
Fpt
Cursor 13
6
12.700
405/608
T4000
4020, 4030
Fpt
F5C
4
3.200
65, 75
Egr, turbo (4020 con int.), 2 valvole
Tier 3
Td 5
5.65, 5.75
Fpt
S8000
3
2.930
65, 72
Turbo aftercooler
Tier 3
Td 5
105
Fpt
Nef
4
4.500
106
Turbo aftercooler
Tier 3
T4 P.star/Deluxe
Tutti
Fpt
F5C
4
3.200
55/75
Turbo (4020 con intercooler), 2 valvole
Tier 3
Scr turbo bifase, common rail, 4 valvole Tier 4 final
T4
Tutti
Fpt
F5C
4
3.400
86/114
Egr, turbo common rail, 2 valvole
Tier 4i
T5
Tutti
Fpt
F5C
4
3.400
99/114
Egr, turbo int. common rail, 2 valvole
Tier 4i
T6
120/160
Fpt
Nef Ecoblue
4
4.485
110/131
Scr, turbo, 4 valvole
Tier 4i
T6
155/175
Fpt
Nef Ecoblue
6
6.728
116/140
Scr, turbo, 4 valvole
Tier 4i
T7
Tutti
Fpt
Nef Ecoblue
6
6.728
125/228
Scr turbo, common rail, 4 valvole
Tier 4i
T8
Tutti
Fpt
Cursor 9
6
8.700
257/340
Scr turbo intercooler 4 valvole c. rail
Tier 4i
T9
Tutti
Fpt
Cursor 13
6
12.700
405/608
Scr turbo (bifase su 615 e 670), 4 valvole
Tier 4i
TAB. 5 - MOTORI DEL GRUPPO JOHN DEERE MARCHIO
John Deere
INT. POTENZA CILINDRI VOLUME (CC) (CV)
GAMMA
MODELLI
MOTORE
MODELLO
CARATTERISTICHE
EMISSIONI
Serie 5 E
Tutti
John Deere
Power Tech M
3
2.900
55/75
Egr, turbo intercooler
Tier 3
Serie 5G
Tutti
Fpt
F5C
4
3.400
80/90
Egr T. interc. Con filtro Doc e Dpf
Tier 4i
Serie 5 M
Tutti
John Deere Power Tech Plus
4
4.500
80/100
Egr, in. Meccanica/turbocompressore
Tier 4i
Serie 5 R
Tutti
John Deere
Power Tech E
4
4.525
80/100
Egr Turbo common rail, 2 valvole
Tier 3
Serie 6 D
Tutti
John Deere
Power Tech E
4
4.525
99/130
Egr Turbo common rail, 2 valvole
Tier 3
Serie 6 M/Mc/Rc/R
Tutti
John Deere Power Tech Plus
4
4.500
90/130
Egr Turbo common rail, filtro Doc e Dpf
Tier 4i
Serie 6 R
6140 R
John Deere Power Tech Plus
6
6.788
140
Egr Turbo common rail, filtro Doc e Dpf
Tier 4i
Serie 7 R
7200, 7215 John Deere Power Tech PSX
6
6.788
200/215
Egr, biturbo (geom variabile+fissa)
Tier 4i
Serie 7 R
7230/7280 John Deere Power Tech PVX
6
9.000
230/280
Egr turbo a geom variabile, common r.
Tier 4i
6
9.000
270/370
Egr, biturbo (geom variabile+fissa)
Tier 4i
Serie 8 R
Tutti
John Deere Power Tech PSX
final, abbinando un doppio turbocompressore al sistema Scr Agrex. Grazie alla sinergia con Fendt, a qualche incursione in casa Argo con il suo 3,6 litri C4DT (Landini serie 4 e Mc Cormick X4 per esempio) e ovviamente al quasi monopolio sulle macchine del gruppo Sdf, Deutz si conferma come uno dei marchi più
“montati”. Non nel senso di vanitosi ma di presenze massicce su diverse gamme e diversi costruttori, naturalmente. Lo batte, almeno a giudicare dal nostro riepilogo, Fiat Industrial con i suoi motori Fpt. Non parliamo di numero di pezzi venduti, perché per conoscere questo dato bisognerebbe spulciare le statistiche sulle immatricolazione, ma semplicemente
[ SPECIALE TRATTORI ]
50 Terra e Vita
n. 22/2014 31 maggio 2014
TAB. 6 - MOTORI DEL GRUPPO JCB MARCHIO
Jcb
GAMMA
MODELLI
MOTORE
MODELLO
CILINDRI VOLUME (CC) INT. POTENZA (CV)
CARATTERISTICHE
EMISSIONI
Serie 3000
Tutti
Sisu Agco Power 74 AWI-4V
6
7.400
200/230
Scr t. intercooler 4 valvole c. rail
Tier 4i
Serie 4000
Tutti
Sisu Agco Power 74 AWI-4V
6
7.400
160/220
Scr t. intercooler 4 valvole c. rail
Tier 4Final
Serie 8000
Tutti
Sisu Agco Power 74 AWI-4V
6
8.400
350
Scr, t. intercooler, 4 valvole c. rail
Tier 4i
CARATTERISTICHE
EMISSIONI
TAB. 7 - MOTORI DEL GRUPPO KUBOTA MARCHIO GAMMA
Kubota
INT. POTENZA CILINDRI VOLUME (CC) (CV)
MODELLI
MOTORE
MODELLO
M 40
M 6040, 7040
Kubota
V3307-DI TE3, E CDIS
4
3.331
64/71
Turbo, iniezione diretta
Tier 3
M40
M8540, 9540
Kubota
V3800-DI TE3, E CDIS
4
3.769
86/95
Turbo, iniezione diretta
Tier 3
M Gx
M 110 GX
Kubota
V3800-TI CRS
4
3.769
109,5
Egr, turbo waste gate, filtro Doc e Dpf
Tier 4i
M Gx
M 135 GX
Kubota
V6 108
TI Crs
4
6.124
135/163
Egr, turbo waste gate, filtro Doc e Dpf
Tier 4i
M 60
Tutti
Kubota
V3800-CR-TE4
4
3.769
86/100
Turbo, iniezione diretta, filtro Doc Dpf
Tier 4i
delle scelte fatte dai costruttori che non dispongono di un motore proprio. Scorrendo i dati, scopriamo che i propulsori di casa Fiat, dotati di tecnologia Egr fino a 100 cavalli e di catalizzatore Scr per i propulsori più potenti, sono montati, oltre che da New Holland e Case, da Landini, Mc Cormick e Claas, sebbene non su tutti i modelli. Se la cava bene anche Sisu-Agco, scelto da tutti i marchi del gruppo – eccezion fatta per Fendt – oltre che da Jcb.
TENDENZE/2 Detto dei marchi, scendiamo più nel dettaglio e vediamo quali sono i motori più utilizzati nel mondo dei trattori. Partendo dal basso (nel senso di potenza) troviamo in primo luogo il 3 cilindri Agco-Sisu, piazzato sotto il cofano dei Fendt 200 Vario, come abbiamo già scritto, e poi dei Massey Ferguson delle serie 3600 e 5600, oltre che sui Valtra serie A. Piuttosto diffuso anche il Deutz TCD 4.1 L04 4V da 4038 cc. Lo troviamo, per esempio, sui Lamborghini R3, R6 e Spark, a 4 cilindri, poi sulla Serie 6 e sugli Agrofarm (in versione Tier 3) di Deutz oltre che sui Fortis di Same. Inoltre, sui 300 e 500 Vario di Fendt. Si dà da fare anche
Motore John Deere PowerTech E da 4,5 litri di cilindrata.
Motore Deutz TCD 3.6 L04. Perkins, con il 3400 cc 854E-E34TA. Che non ripeterà forse il successo del 4 cilindri da 4,4 litri 1104D-44 Tier 3, ma ha comunque un suo spazio di applicazione. Tornando a Fendt, ma nelle gamme 700 e 800 Vario, troviamo un altro motore “prezzemolino”: è il 6057 cc di Deutz, altrimenti detto TCD 6.1 L06 4V, un 6 cilindri Scr che compare anche sui serie 6 (versione 6 cilindri) e serie 7 di Deutz e inoltre sugli R6, Spark (6 cilindri) e Mach di Lamborghini, senza dimenticare il Same Audax e Fortis. In tutto, nove gamme di cinque marchi diversi. Record eguagliato da Fpt con il suo Nef Ecoblue da 6.728 cc, sempre a 6 cilindri, sempre Scr. Il motore del gruppo Fiat Industrial muove, innanzitutto, i trattori del gruppo Cnh, e quindi Maxxum e Puma di Case, T6 e T7 di New Holland. Lo hanno scelto, però, anche Landini per il Serie 7 e il Landpower (Tier 3) oltre che Mc Cormick per X70 e X7.6 e Claas per l'Axion 800. Sempre il Nef da 6,7 litri equipaggia, anche, i trattori con il massimo range di potenza: si va dai 110 cavalli del Maxxum o del T6 ai 228 del T7 di New Holland. Fa meglio, però, il già citato Deutz TCD 6.1 L06 4V, grazie ancora a Fendt: 128 cv la potenza
[ SPECIALE TRATTORI ]
n. 22/2014 31 maggio 2014
Terra e Vita 51
TAB. 8 - MOTORI DEL GRUPPO SAME DEUTZ-FAHR MARCHIO
Deutz-Fahr
CARATTERISTICHE
EMISSIO NI
88/102
Turbo intercooler
Tier 3
4.038
85/99
Turbo intercooler
Tier 3
3.000
62/72
Turbo/Turbo intercooler
Tier 3
MODELLI
MOTORE
MODELLO
Agrofarm - T Ecoline
Tutti
Deutz
1000.4 WTI Euro III
4
4.000
Agrofarm T-TB
Tutti
Deutz
Deutz 2012 Tier III
4
Agrolux
Tutti
Sdf
1000.3 WTE3 HRT
3
Agroplus
Agr. Ecoline 300/315/320
Sdf
1000.3 WTE3 HRT
3
3.000
62/82
Turbo/Turbo intercooler
Tier 3
Agroplus
Agr. Ecoline
410/420
Sdf
1000.4 WTI Euro III
4
4.000
85/95
Turbo intercooler
Tier 3
5 (Ps-Ttv)
Tutti
Deutz
TCD 3.6 L04
4
3.620
89/127
Egr turbo int. c. rail, 2 valvole, filtro Doc
Tier 4i
Serie 6 (Ps-Ttv)
6120.4/6160.4
Deutz
TCD 4.1 L04 4V
4
4.038
int. c. rail Dcr, 118/166 Scr, turbo 4 valvole
Tier 4i
Serie 6 (Ps-Ttv)
6140/6210
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
int. c. rail Dcr, 144/210 Scr, turbo 4 valvole
Tier 4i
Serie 7 Ttv
Tutti
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
int. c. rail Dcr, 224/264 Scr, turbo 4 valvole
Tier 4i
Serie 5C
R2
R2 Target
60/80
Sdf
1000.3 WTI Tier III
3
3.000
62/82
Turbo intercooler
Tier 3
R2
R2 Target
90, 100
Sdf
1000.4 WTI Tier III
4
4.000
85/95
Turbo intercooler
Tier 3
R3
R3 Target
Tutti
Sdf
1000.4 WTI EC Tier III
4
4.000
88/102
Turbo intercooler
Tier 3
R3 Tb
Tutti
Deutz
Deutz 2012 Tier III
4
4.038
85/99
Turbo/ turbo intercooler
Tier 3
R6
150/190
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
65, 75
Sdf
1000.3 WTE3 HRT
3
3.000
62/72
Turbo/Turbo intercooler
Tier 3
Crono
80
Sdf
1000.4 WTI Euro III
4
4.000
75
Turbo intercooler
Tier 3
Nitro R (Ps-Vrt)
Tutti
Deutz
TCD 3.6 L04
4
3.620
89/127
Egr turbo int. c. rail, 2 valvole, filtro Doc
Tier 4i
Spark (Ps-Vrt)
150.4, 160.4
Deutz
TCD 4.1 L04 4V
4
4.038
int. c. rail Dcr, 118/166 Scr, turbo 4 valvole
Tier 4i
Spark (Ps-Vrt)
150/190
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
c. rail Dcr, 144/210 Scr, turbo int. 4 v.
Tier 4i
Mach Vrt
Tutti
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
224/264
Scr, turbo int, 4 valvole
Tier 4i
3
Argon . Tiger
65, 75
Sdf
1000.3 WTE3 HRT
3
3.000
62/72
Turbo/Turbo intercooler
Tier 3
Argon 3
80
Sdf
1000.4 WTI Euro III
4
4.000
75
Turbo intercooler
Tier 3
Audax
Tutti
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
200/222 Scr, turbo i. C.rail Dcr, 4 v Tier 4i
Dorado 3 - 3 Classic
60/70/80
Sdf
1000.3 WTI Euro III
3
3.000
62/72/8 2
Turbo, Turbo i.
Tier 3
Dorado 3 - 3 Classic
90/100
Sdf
1000.4 WTI Euro III
4
4.000
85/95
Turbo intercooler
Tier 3
Tutti
Sdf
1000.4 WTI EC Tier III
4
4.000
88/102
Turbo intercooler
Tier 3
Explorer T-Tb
Tutti
Deutz
Deutz 2012 Tier III
4
4.038
85/99
Turbo/ turbo intercooler
Tier 3
Crono Lamborghini
Same
INT. CILINDRI VOLUME POTENZA (CC) (CV)
GAMMA
Explorer
3
Rekord
3
T Classic
3
149/194 Scr, turbo i. C.rail Dcr, 4 v Tier 4i
Fortis
120.4/140.4
Deutz
TCD 4.1 L04 4V
4
4.038
118/166 Scr, turbo i. c. rail Dcr, 4 v Tier 4i
Explorer HD
Tutti
Sdf
FARMotion
4
3.849
88/109
Fortis
140/210
Deutz
TCD 6.1 L06 4V
6
6.057
144/210 Scr, turbo i. C.rail Dcr, 4 v Tier 4i
Tiger
Tutti
Deutz
1000.3 WTE3 HRT
3
3.000
62/72
Tutti
Deutz
TCD 3.6 L04
4
3.620
89/127 Egr turbo i. c.rail, 2 v, Doc Tier 4i
Virtus
Virtus J
nominale del 714, 280 quella dell'828 (standard Ece R24), per un range totale di ben 152 cavalli. Miracoli dell'elettronica, verrebbe da dire. Completiamo con una citazione per un motore di alta poten-
Turbo intercooler Turbo/Turbo intercooler
Tier 4i Tier 3
za: è il Sisu-Agco Power da 8,4 litri. Lo troviamo sui Massey Ferguson 8600 e 8700, sul Challenger 765D e poi sui Valtra serie S, ma anche sui Jcb 8000. Niente male, per un motore comunque impegnativo.
Dal portale http://agronotizie.imagelinenetwork.com
13/06/2014
Dal portale http://agronotizie.imagelinenetwork.com
13/06/2014
Dal portale http://agronotizie.imagelinenetwork.com
13/06/2014
Dal portale www.meccagri.it
14/06/2014
Il Sole 24 Ore Sabato 14 Giugno 2014 - N. 161
8
I tempi delle udienze Per sanare la piaga dei ricorsi le decisioni dei Tar subiranno una forte accelerazione
SEMPLIFICAZIONI E CRESCITA
Ilavoripubblici
Appalti, stretta sulle varianti Nel mirino le modifiche in corso d’opera, primo fattore dei maxi-costi
-37%
Il crollo degli investimenti in opere pubbliche in Italia dal 2004 al 2013 (altro -2,5% nel 2014)
Costruzioni. Cancellata la selva di documenti diversi da Regione a Regione
Moduli unici semplificati per i lavori edilizi in casa
FOTOGRAMMA
Mauro Salerno ROMA
L’occhio di Raffaele Cantone,presidente dell’Autoritàanticorruzione e commissario dell’Authority sugli appalti su tutte le varianti in corso d’opera: primo fattore dell’esplosione dei costi dei cantieri pubblici. È forse questa la misura più dirompente tra le tante norme inserite nel decreto di riforma della Pa varato ieri dal Consiglio dei ministri. Ma il provvedimento è talmente zeppo di novità per il settore da rappresentare un aperitivo più che sostanzioso dell’annunciata riforma dei contratti pubblici cui lavora il ministero delle Infrastrutture. Insieme alla lente d’ingrandimento sui cantieri, arrivano la stretta sui ricorsi facili con l’inasprimento delle sanzioni per le liti temerarie, l’accelerazione delledecisioni dei Tar, lostop alle esclusione dalle gare per carenze formali, la cancellazione della responsabilità solidale fiscale.Epoigarepiùveloci,abbattimento dei requisiti di partecipazione alle gare per architetti e ingegneri, rafforzamento delle white list antimafia introdotte dalla legge Severino. Dauna parte, insomma, il rafforzamento dei controlli (anche con il monitoraggio dei flussi finanziari delle opere strategiche), dall’altra la semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico delle amministrazioni e delle imprese. Sempre, va detto, che tutti i punti dell’impianto entratoinConsigliodeiministriabbiano tenuto al vaglio della riunione di Governo.
Il decreto entrato a Palazzo Chigi conferma la cancellazione dellasolidarietàfiscale traappaltatore e subappaltatore, liberando l’impresa principale dallo spauracchio di dover versare all’erario le ritenute sui redditi dei dipendenti dovute dal subaffidatarionell’ambitodel contratto.Confermatoancheilgirodivite sulle liti temerarie. Oltre alle sanzioni calcolate sul valore del contributo unificato – la "fiche" da migliaia di euro che si paga perentrareinuntribunaleamministrativo – arriva anche una
RESPONSABILITÀ SOLIDALE
Cancellata la norma che «legava» appaltatore e subappaltatore davanti al fisco. Inasprimento delle sanzioni per le liti temerarie "multa" calcolata in percentuale sul valore della causa. Contro la piaga dei ricorsi non c’è solo la norma-tagliola.Neldecretocompaiono infatti diverse misure destinate ad accelerare le decisioni dei tribunali chiamati a giudicare sugli appalti, come ad esempiol’obbligodidepositareintempistrettiidispostiviecontingentare i tempi delle udienze. Utile a deflazionare il contenzioso è anche il rafforzamento del «soccorso istruttorio»,vale a dire al possibilità di integrare eventualicarenzenelle dichiarazionifornitedaiconcorrentisenza temere di venire puniti con l’esclusione dalla procedura. In caso di irregolarità essenziale,
masanabile, l’impresapotràporre rimedio alla lacuna integrando i documenti in un massimo di 10 giorni e pagando una multa (tra l’uno per mille e l’uno per cento del contratto, ma mai oltre 50mila euro). In caso di «incompletezza di dichiarazioni non indispensabili» la Pa dovrà invece chiudereunocchio, senzarichiedereulterioridocumenti oapplicare sanzioni. Peraccelerareleaggiudicazionigli entipotranno anche rimandare il momento della verifica deirequisiti.Chiedendo didimostrarli soltanto al primo classificato.Architettieingegneriincassano due novità di rilevo. La prima è l’ammorbidimento dei requisitidi fatturato eorganico per lapartecipazioneagareeconcorsi di progettazione. La seconda è la cancellazione dell’incentivo ai tecnici interni alle Pa (il 2% del valore dell’opera), che costituisce una spinta all’assegnazione degli incarichi in house. C’è poi spazio per una marcia indietro e due proroghe. Nel primocasoviene dinuovocancellata la cosiddetta «norma Damiano» (ex ministro del Lavoro) vale a dire l’obbligo di calcolare il ribasso di gara al netto del costo della manodopera (vedi l’articoloinbasso). Vengonoinvece fatteslittareafineannoladatadientrata in vigore della garanzia di esecuzione delle grandi opere («performance bond», alla terza prorogaconsecutiva)elascadenza delle verifiche triennali soft suicertificatidiaccessoalmercato dei lavori pubblici rilasciati ai costruttori. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimo Frontera ROMA
Le misure punto per punto
eStrettasullevariantiincorso d’opera:devonoesseretrasmesse all'Anacentro30 giorni dall'approvazionedell'ente appaltante
solidalefiscaletraimpresa principaleesubappaltatore
rRafforzamentodellewhitelist antimafiaprevistedallalegge Severino
aVerifichetriennalisoftdegli attestatiSoa finoal31dicembre 2014
tSoppressionedegliincentivi allaprogettazioneinternaallePa
sAncheil costodellavorotorna nelribassod’astaingara: saltadi nuovolanormaDamiano
uStopesclusionidallegareper motiviformali:rafforzatoil soccorsoistruttorio
pPerformancebond:l’entratain vigoreslittaal31dicembre2014
dGarediprogettazione: ammorbiditiirequisitidi fatturato,curriculumeorganico
iGarepiùveloci:verificadei requisitisoloperilprimo classificatonelleprocedure aperte
fAccelerazionedelledecisioni deiTarnei giudizisugliappalti pubblici
oCancellatalaresponsabilità
gGirodivitesullelititemerarie
Controriforme
INFORMAZIONE AZIENDALE
Costo lavoro: tornano i ribassi d’asta nelle gare A fine estate 2013 erano bastatipochigiornidiapplicazione per mandare in tilt il mercato, con le stazioni appaltantiallaricercadiunescamotage per evitare la paralisi. E a domandarsi a chi spettasse eseguire i calcoli per scorporare il costo del personale impiegato in cantiere: se all’amministrazione con il bando di gara o alle imprese con l’offerta. Stiamoparlandodellafamigerata «norma Damiano», la misura, prevista dal comma 3-bis dell’articolo 82 del codice degli appalti, che impone di escludere i costi della manodopera dalle offerte nelle gare al massimo ribasso e che viene ora cancellata per la seconda volta dal decreto della Pa. L’obiettivo sarebbe chiaro e condivisibile: tutelare il salario dei lavoratori da indebite pressioni al ribasso, provando al contempo a ridurre al minimo il rischio di sommerso nei cantieri pubblici. Il problema sta nel passaggio dai principi alla quotidianità dellegared’appalto.Una norma simile, prevista dal decreto sviluppo varato dall’ultimo governo Berlusconi (Dl 70/2011) rimase in vita solo pochi mesi tre anni fa (da maggio a dicembre) finendo peressereabrogatadaldecretolegge214/2011per«manifesta inapplicabilità». Ora lo stessodestino.Cheguardacaso è stato anticipato poche settimanefa,conunattodisegnalazione inviato al Governo dall’Autorità di vigilanza che proprio il decreto Pa ora sopprime.«Siritiene- scriveva l’Autorità - che la disposizionein parola non possa trovareapplicazione senzaingenerare effetti distorsivi». Una piccola rivincita, nel giorno della soppressione. Mau.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CAVALIERI DEL LAVORO 2014
Fare shopping all'estero e portare il lavoro in Italia Valerio Morra, presidente e amministratore delegato del Gruppo ARGO, è stato nominato Cavaliere del Lavoro e a ottobre riceverà l alta onorificenza dal Capo dello Stato
V
alerio Morra è di origini piemontesi essendo nato a Bra (CN). Alla scomparsa del padre, ancora giovanissimo, ha assunto col fratello Pierangelo la guida dell’azienda di famiglia trasformandola in leader di mercato con l’acquisizione, nel 1994, della Landini, storica produttrice di trattori. Nel 2001 ha acquisito nel Regno Unito i trattori McCormick e ne ha successivamente spostato la produzione in Italia. La nomina a Cavaliere del Lavoro è un onore che Valerio Morra condivide con la propria famiglia e non solo, in quanto rappresenta l’affermazione di un percorso di vita e di lavoro condiviso assieme alle donne e agli uomini che negli anni hanno costantemente qualificato l’attività di Landini prima e di Argo Tractors oggi. Un’attività così lunga e di successo si basa in primo luogo su una solida piatta-
Valerio Morra, presidente e amministratore delegato del Gruppo ARGO
forma industriale, capace di dare risposte in linea con l’evoluzione dei tempi e delle situazioni, e poi su un semplice principio: le persone giuste nel momento giusto e al posto giusto. Una grande soddisfazione per Valerio Morra è poi l’aver trasmesso alle nuove generazioni della propria famiglia, così come già fecero il padre ed il nonno, questi valori e questa passione.
Ora l’azienda è concentrata nella realizzazione di nuove gamme di trattori di medio-alta potenza che hanno come tratto caratterizzante oltre a motorizzazioni 4 e 6 cilindri di nuova generazione, trasmissioni in versioni powershift con cambio robotizzato e a variazione continua; inoltre si è puntato molto sull’estetica, con macchine da un look accattivante, realizzato dal centro stile di San Martino in Rio (Re), una struttura, con designer di valore che hanno saputo guadagnarsi l’attenzione e la fiducia di clienti di caratura internazionale. Il comparto trattoristico, in passato tradizionalmente instabile dal punto di vista dell’andamento dei ricavi, ora ha trovato un suo equilibrio grazie anche al risveglio delle economie dei Paesi in via di sviluppo. Per contro, la nuova sfida della
globalizzazione è decisamente più impegnativa, ma al tempo stesso stimolante. Argo Tractors si dichiara pronta a cogliere ogni opportunità, facendo leva sul proprio know-how, sulla trasformazione delle idee in prodotti e servizi, sulla flessibilità e sul dinamismo, nonché sulla capacità di fare ricerca, innovazione e formazione. E tutto questo mantenendo salda la prerogativa del Made in Italy, basando pertanto l’intero processo industriale negli stabilimenti italiani. Il Gruppo ARGO, con i marchi Landini, McCormick e Valpadana, ha una capacità produttiva di 24.000 trattori l'anno. La produzione si articola su 4 stabilimenti tutti dislocati in Italia, nel distretto della Motor valley emiliana. La rete distributiva è formata da più di 170 concessionari in Italia, da 8 filiali, 130 importatori e 2.500 dealers in tutto il mondo; con un export attestato all’83%, l’azienda è presente in 98 Paesi. Occupa 1.650 dipendenti e il 5% del fatturato è destinato alla ricerca. L’esercizio del gruppo Argo si è chiuso in rialzo nel 2013 a 480 milioni di euro.
Più semplice costruire, ristrutturareorealizzaresopraelevazioni in zone a rischio sismico. E per tutti gli interventi diediliziaprivatacherichiedonoilpermessodicostruirearriva una novità: la «valutazione preventiva di fattibilità», che in 30 giorni fornisce una prima risposta al cittadino o all’impresa e tempi dimezzati per i permessi di costruire nei comuni di oltre 100mila abitanti. Previstianchescontisuglioneri di costruzione per gli interventi sul costruito, senza cioè consumo di suolo. Queste, in sintesi, le principali novità in materia edilizia previste da alcuni articoli che si leggono nelle bozze del decreto Pa e sviluppo, entrato ieri in consiglio dei ministri. Presentando le misure, ieri nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi ha ricordato che nella conferenza unificata del giorno prima è arrivato anche l’ok ai due nuovi moduli unici per gli interventi edilizi da avviare con Scia e con permesso di costruire. I nuovi schemi - disponibilisul sito di«Edilizia eTerritorio» - mandano in pensione la selva di moduli diversi da regionea regione, dacomune a comune. Ciascuno schema conta una trentina di pagine e prevede tre sezioni: una dove indicare i dati generali del titolare del richiedente e dell’intervento; uno riservato agli eventuali altrisoggetticoinvoltinell’intervento stesso; la terza e ultima sezione prevede i campi dove riassumereglielementi contenuti nella relazione tecnica. I moduli prevedono la possibilità che le regioni possano intervenire - «ove necessario» e «in relazione alle specifiche normative regionali di settore» - adeguando «i contenuti dei quadri informativi dei moduli semplificati e unificati, utilizzando i quadri e le informazioni individuati come variabili». Zone sismiche. Il testo pre-
vede la definizione degli interventi distinguendo tra quelli piùcomplessieingradodimettere in pericolo l’incolumità pubblica, da quelli secondari e accessori, e riservando a questiultimiuna proceduraapprovativa molto snellita, sia nell’avviamento, sia nelle varianti progettuali. La semplificazione forte è quella che esclude la necessità dell’ok dell’Ufficio tecnico regionale tutti gli interventi al di fuori da quelli «a carattere primario».
ZONE SISMICHE
Per le opere di ripristino secondarie non ci sarebbe più il collaudo ma solo una dichiarazione di regolare esecuzione Agli interventi «di carattere primarioneiriguardidellapubblica incolumità» si applicherebbero le norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Si tratta dei seguenti interventi: sopraelevazione o ampliamento, con opere strutturalmente complesse di costruzioni esistenti; adeguamento o miglioramento sismico di costruzioni esistenti; nuove costruzioni che si discostino dalle usuali tipologie o che per la loro particolare complessità
INSINTESI VALUTAZIONE PREVENTIVA Pergliinterventidaavviare conpermessodicostruire arrivala«valutazione preventivadifattibilità».Allo sportellounicosipresenta unarelazioneillustrativa dell’interventofirmatadaun progettistaabilitato.Lo sportellounicorispondecon unparereentro30giornivalidounanno-checonsente alrichiedentedicapire subitosel’interventoè fattibileomeno
strutturale richiedano più articolate calcolazioni e verifiche; interventi su edifici di interessestrategicoe opereinfrastrutturalistrategiche. Gliinterventi con procedura semplificata sonoquellidi«caratteresecondario» (riparazioni e interventi locali) e minori (che non costituisconopericoloperlapubblica incolumità). Per gli interventi"secondari" non ci sarebbe più il collaudo ma solo una dichiarazione di regolare esecuzione resa dal direttore dei lavori. Inoltre non sarà necessario depositare allo sportello unicoalcuna relazione sul progetto, né i certificati delle prove sui materiali, né gli esiti delle prove di carico. Interventi in corso. Per le costruzioni in aree di cui viene modificata nel frattempo la classificazione sismica, il decreto consente la possibilità di non adeguare il progetto alla nuova classificazione, a condizionechela costruzionesiconcluda entro il termine fissato dal permesso a costruire. Si salvano anche le opere pubblicheilcuiprogettoèpronto per andare in gara prima dell'entrata in vigore della nuova classificazione sismica. In tutti gli altri casi l'ufficio tecnico regionale esamina il progetto e se i requisiti strutturali non sono adeguati alla nuova classificazione scatta l’annullato. Permessi di costruire. Dimezzato (da 120 a 60 giorni) il termine per istruire il permessodicostruireneicomunidioltre 100mila abitanti, salvo che il progetto sia particolarmente complesso, secondo il responsabile del procedimento. Valutazione preventiva. Il titolare dell’intervento può chiedere allo sportello unico una"valutazionepreventivadi fattibilità" dell’intervento in base a una relazione predisposta da un progettista abilitato. Lo sportello unico risponde con un parere entro 30 giorni. Ilparereresta validoperunanno e può essere allegato alla successivarichiestadi permesso di costruire. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le opere. Saranno liberate risorse tra 5 e 6 miliardi di euro
Al via i piani sblocca-Italia per scuole e difesa del suolo Scattailprogrammastraordinario per la difesa del suolo con il quale il governo punta a "spremere" il più possibile dei fondi europei, entro la scadenzafinaledel 2015.Lamisura(originariamente inserita nel più volte annunciato decreto Ambiente) è confluita nel decreto Pa varato ieri da consiglio dei ministri. Su difesa del suolo, edilizia scolastica e impianti di depurazione, il governo è impegnato in una complessiva manovra che punta a sbloccare piccole o grandi opere per 5-6 miliardi di euro (si veda il Sole 24 Ore di ieri). Il "pacchetto" difesa del suolo varato ieri sarà gestito dalla struttura di missione con a capoErasmoD’angelis.Igovernatori regionali sono nominati commissari straordinari per attuare le opere di mitigazione delrischioidrogeologicopreviste dagli accordi di programma sottoscritti da ministero dell’Ambiente e Regioni. Perla progettazione, l’affidamento dei lavori e tutte le altre attività i governatori potranno appoggiarsi agli uffici tecnici di Comuni, provveditorati Anas, consorzi di bonifica e autorità di distretto. I poteri conferiti al governatore-commissario è ampio. L’autorizzazione sostituisce «tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo necessario per
l’esecuzione dell’intervento». Inoltre l’autorizzazione «comporta dichiarazione di pubblica utilità e costituisce, ove occorra, variante agli strumenti di pianificazione urbanisticaeterritoriale».L’unicabarriera allo "strapotere" del commissario è costituita dai pareri e dagli atti di assenso di compe-
L’ITER
I governatori regionali sono nominati commissari straordinari per attuare le opere di mitigazione del rischio I DUE PIANI Le scuole Partelaprimatranche del pianocheprevede21mila interventifra manutenzionee riqualificazione.Aluglioin cantiereopereper1.094 milioni Difesa suolo e depurazione Sonostatirecuperati3,2 miliardidifondiche saranno ripartitiinduepartiugualiper ilpiano dicontrastoal dissestoidrogeologicoeperil pianodirealizzazionedei depuratori,prevalentemente inquattroregionidelsud (Campania,Puglia,Calabriae Sicilia)
tenza del codice dei Beni culturali, ma solo a patto che questi vengano forniti entro 30 giorni. Le risorse non impegnate entro il 31 dicembre 2013 dovranno essere spese entro fine 2014. Tutto quello che invece, sarà impegnato entro il 30 giugno del 2014 dovrà essere speso entro fine 2015. Criteri, modalità ed entità delle risorse saranno definiti con decreto del Presidente del Consiglio che si avvarrà anche della struttura di missione guidata da Erasmo D’Angelis. Recuperate risorse anche perlascuola.Perl’ammodernamento del patrimonio di edilizia scolastica arriva infatti la possibilità di attingere fino a 350 milioni del fondo Kyoto. Isoldipotrannoessere utilizzati da «soggetti pubblici competenti ai sensi della normativa vigente in materia di edilizia scolastica e universitaria» per interventi di efficientamento energetico di scuole, università ed edifici dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. L’agevolazione è consistente: l’interesse per 20 anni è pari allo 0,25%, cioè metà dell’attuale tassopergliinvestimenti finanziati con il fondo Kyoto. Ma soprattutto gli enti locali potrannoindebitarsiderogando aivincoliimpostiaglientilocali (articolo 204 del Tuel) sul rapporto tra vecchi e nuovi mutui. M.Fr © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal portale www.farminguk.com
18/06/2014
Dal portale www.farminguk.com
18/06/2014
MECCANICA
McCormick
X7.680 Power Plus SCHEDA PRODOTTO • Potenza nominale motore 181 CV (133 kW) • Trasmissione: Pro Drive (powershift 4 marce x 6 gamme) • Capacità max di sollevamento: 9.300 kg (ant.) - 3.500 kg (post.) • Massa totale a vuoto senza zavorre: 7.350 kg • Impiego: lavori gravosi di trazione e di movimentazione con il caricatore frontale
VIDEO
Guarda il filmato delle caratteristiche tecniche su www.macchineagricole domani.it/mccormick-x7-680
di Romano Demaldè
I
nuovi McCormick X7, prodotti negli stabilimenti Argo Tractors di Fabbrico (Reggio Emilia) sono caratterizzati da un design aggressivo ed elegante del cofano, dalla cabina Premiere Cab, dalla nuova trasmissione Pro Drive e dai collaudati motori denominati BetaPower di derivazione NEF (New Engine Family Fiat). La serie si compone di 6 modelli: tre a 4 cilindri di 4.500 cm3 di cilindrata (X7.440, X7.450, X7.460) e tre a 6 cilindri di 6.728 cm3 (X7.660, X7.670, X7.680) con potenze massime comprese rispettivamente tra 143-175 CV (105-129 kW) e 175-212 CV (129-156 kW) (tabella 1). I numeri indicati sui lati del cofano che seguono la dicitura X7 esprimono il primo il numero di cilindri, i due seguenti, preceduti da 1, grossomodo la potenza nominale espressa in cavalli. In questo articolo presentiamo: carat-
Guarda il filmato dei comandi in cabina su www.macchineagricole domani.it/x7-680-cabina
I modelli della serie McCormick X7 Modello
X7.440 X7.450 X7.460 X7.660 X7.670 X7.680
Motore tipo
Cilindri Potenza nom. Potenza max a 2.200 a 1.900 (n.)/ giri/min giri/min cilindrata (CV/kW) (1) (CV/kW) (1) (cm3)
Prezzo di listino (euro) (2)
ß-Power ß-Power ß-Power ß-Power ß-Power
4/4.500 4/4.500 4/4.500 6/6.728 6/6.728
135/99 152/112 160/118 159/117 166/122
143/105 160/118 175/129 175/129 192/141
100.720 103.270 105.770 113.301 123.741
ß-Power
6/6.728
181/133
212/156
129.826
(1) Norme ISO TR 14396. (2) Prezzo di listino versione base, Iva e trasporto esclusi. teristiche tecniche, prezzi dei principali ricambi e degli optional, intervalli di manutenzione previsti dal costruttore, giudizio sintetico e complessivo e i più probabili costi orari di eserci-
zio, per diversi gradi di utilizzazione, del McCormick top di gamma l’X7.680 Power Plus recentemente testato presso la concessionaria Oggionni Francesco di Liscate (Milano). 24/2014 • L’Informatore Agrario
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SCHEDA DI VALUTAZIONE Motore. La taratura del propulsore Betapower Fuel Efficiency è «tranquilla» per non esasperare le prestazioni e quindi per offrire una sicura longevità. La potenza specifica nominale nonché quella massima con Power Plus sono discrete, mentre buona è la coppia specifica massima. Buone e ben rapportate sono le capacità dei serbatoi gasolio/AdBlue. Pure buono (500 ore) è l’intervallo della manutenzione ordinaria.
Trasmissione e impianto idraulico. La trasmissione Pro Drive con 24 marce su 6 gamme, prevede 4 marce powershift sotto carico con cambio gamma robotizzato e inversore
idraulico con leva al volante per un totale di 24 AV+24 RM che salgono a 40 AV+40 RM con il superriduttore di serie. Il numero di rapporti inferiore o pari a 15 km/ora è in percentuale ottimo (28 su 40 pari al 70%). Ottima è anche la portata massima di 123 L/min (0,93 L min/kW) della pompa idraulica principale. La capacità specifica del sollevatore posteriore è discreta (69,93 kg/kW), mentre sufficiente quella del sollevatore anteriore (26,32 kg/kW).
Rapporto massa/potenza e zavorrabilità. Discreto è il rapporto massa/potenza del trattore testato (57,14 kg/kW), buona la zavorrabilità massima che è
Indici del McCormick X7.680 Power Plus MOTORE 19,77 Potenza specifica nominale (kW/L) 20,51 Potenza specifica massima (kW/L) 23,19 Potenza specifica massima con Power Plus, (kW/L) 13,04 Incremento potenza specifica (%) 120,39 Coppia specifica massima (Nm/L) 128,86 Coppia specifica massima con Power Plus, + 7,04 % (Nm/L) 37/37 Riserva di coppia senza/con Power Plus (%) – Consumo specifico minimo gasolio (g/kWh) 2,41 Capacità specifica serbatoio gasolio (L/kW) 11,9 Rapporto AdBlue/gasolio (%) 500 Intervallo manutenzione motore (ore) TRASMISSIONE E IMPIANTO IDRAULICO 70 Percentuale rapporti inferiori o pari a 15 km/ora con superriduttore (%) 0,93 Portata olio idraulico/potenza nom. motore (L min/kW) 69,93 Capacità specifica sollevatore posteriore (kg/kW) 26,32 Capacità specifica sollevatore anteriore (kg/kW) ALTRI INDICI 57,14 Rapporto massa/potenza nominale con sollevatore e pdp anteriori (kg/kW) 51,32 Zavorrabilità massima (%) 42,50/57,50 Distribuzione statica masse anteriore/posteriore (%) 55 Angolo di sterzo (°) 6,65 Raggio minimo di svolta ruota anteriore esterna trattore testato (m) 75,2 Rumorosità interno cabina (2.200 giri/min) trattore testato dB(A) insuffi ciente; suffi ciente; discreto; buono; ottimo. • • • • •
Motore performante Il propulsore Betapower Fuel Efficiency di 6.728 cm3 di cilindrata presenta 4 valvole per cilindro, rapporto di compressione 17,1:1, turbocompressore con intercooler aria-aria, sistema di iniezione EHPCR Bosch (Electronic High Pressure Common Rail) e Power Boost (denominato Power Plus da McCormick) che aumenta all’occorrenza la potenza sia alla presa di potenza
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circa pari a circa la metà della massa base (51,32%).
Distribuzione statica delle masse. Buona è la distribuzione statica delle masse sui due assi, che rispetto ai canonici 40-60% rispettivamente anteriore e posteriore è di 43-57%. Manovrabilità e comfort. Buono è l’angolo massimo di sterzo dichiarato (55°) ma solo sufficiente il raggio di svolta della ruota anteriore esterna alla curva (rilevato 6,65 m, dichiarato 5,40 m con gli stessi pneumatici indicati dal costruttore: 650/65 R42 posteriori, 540/65 R30 anteriori). La cabina offre un’ampia visibilità in tutte le direzioni; buona l’insonorizzazione pari a 75,2 dB(A). Giudizio complessivo. Il McCormick × 7.680 Power Plus è motorizzato Betapower di derivazione NEF che offre discrete prestazioni in termini di potenza e di coppia. La buona capacità del serbatoio gasolio da 320 L, consente l’autonomia per un’intensa giornata di lavoro. La trasmissione powershift a gamme con ben 40 + 40 rapporti permette di gestire qualsiasi situazione operativa. L’impianto idraulico, ottimamente dimensionato non costringe di ricorrere a pompe maggiorate, fornite spesso come optional da diversi altri costruttori. La configurazione dei distributori idraulici a comando elettroidralico è alquanto ampia (3 standard, 4°-5°-6° opzionali). Nonostante la generosa portata d’olio (123 L/min) le capacità massime di sollevamento sono solo discrete o sufficienti (sollevatore anteriore). Il rapporto massa/potenza rende il McCormick X7.680 Power Plus adatto a lavori gravosi di trazione e di movimentazione con il caricatore frontale. La qualità dei componenti (assale anteriore sospeso Carraro) e la cura dedicata ai particolari quali ad esempio l’interno cabina e il grado di insonorizzazione lo rendono affidabile e confortevole. •
sia in trasporto fino a un massimo di 31 CV (24 kW). Il motore non è rigidamente connesso alla struttura del trattore ma sospeso mediante silent block al robusto telaio portante in fusione di ghisa per isolare meglio la cabina da vibrazioni e rumore. La potenza nominale, a 2.200 giri/min è, secondo le norme ISO TR 14396, di 181 CV (133 kW), quella massima di 188 CV (138 kW) e 212 CV (156 kW) con
L’Informatore Agrario • 24/2014
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Power Plus, mentre le coppie massime, a 1.400 giri/min, sono rispettivamente di 810 e 867 Nm con valori di riserva rispettivamente di 40 e 32%. La manutenzione giornaliera e i controlli generali sono agevolati dall’apertura basculante e completa del cofano integrale apribile mediante l’uso della chiave di avviamento motore come previsto dalle attuali norme di sicurezza e trattenuto in posizione da un’apposita fettuccia. Ottimo è l’accesso agli
Principali optional e relativi prezzi del McCormick X7.680 Power Plus Optional
Prezzo (euro, Iva esclusa)
Prezzo (euro, Iva esclusa)
Optional
Sollevatore anteriore 3 + 2 distributori anteriori + joystick multifunzione + fari per sollevatore anteriore Assale anteriore sospeso a ruote 5.000 Sollevatore e pdp anteriori 3 + indipendenti 2 distributori anteriori + 1.465 joystick multifunzione + Frenatura idraulica rimorchio Frenatura pneumatica rimorchio 4.080 fari per sollevatore anteriore Zavorra anteriore per sollevatore Cabina con sospensione 1.500 da 800 kg idraulica a gestione elettronica Sensore radar controllo (Suspended Hydro Cab) slittamento Sedile Super Deluxe in alcantara base climatizzato pneumatico a bassa (–1.400) Distributori idraulici frequenza supplementari (4°-5°-6°) cadauno Trasmissione Pro Drive + superriduttore + inversore idraulico (40 Av + 40 Rm)
base (–800)
MECCANICA Prezzi dei principali pezzi di ricambio del McCormick X7.680 Power Plus
500
Prezzo (euro, Iva esclusa) 39,75 Filtro olio motore 43,24 Filtro gasolio 52,73 Filtro olio circuito idraulico Cartuccia esterna filtro aria motore 114,53 Cartuccia interna filtro aria motore 67,65 10,83 Filtro aria cabina 277,20 Specchietto retrovisore cabina
650
Vetro portiera cabina lato sinistro
3.600
6.450 2.400
Pezzo
260,56
Principali intervalli di manutenzione del McCormick X7.680 Power Plus (*) Operazione
Intervallo (ore) Quantità 10 o giornalmente 16 L Verifica livello olio motore 10 o giornalmente 27 L Verifica livello liquido raffreddamento motore 10 o giornalmente 85 L Verifica livello olio trasmissione/impianto idraulico 50 ore o settimanalmente 2 Pulizia filtri ricircolo cabina 100 ore (o 2 settimane) 2 Pulizia filtri aria aspirazione cabina 500 o 6 mesi 16 L Sostituzione olio e filtro olio motore 500 o 6 mesi 2 Sostituzione filtro gasolio e filtro separazione acqua 500 o 6 mesi 3 (90 L) Sostituzione filtri idraulici e olio trasmissione 1.000 o annualmente 3 (90 L) Sostituzione filtri idraulici e olio trasmissione 1.000 o annualmente 2 Sostituzione cartuccia esterna-interna filtro aria motore 4 + 1,5 L Sostituzione olio ponte centrale/riduttori laterali anteriori 1.000 o annualmente ×2 1.000 o annualmente 2 Sostituzione filtri aspirazione aria cabina 2.000 o 2 anni 27 L Sostituzione liquido raffreddamento motore 3.600 o ogni 2 anni 1 Sostituzione filtro principale impianto AdBlue 7.200 1 Sostituzione prefiltro impianto AdBlue (*) Secondo le indicazioni fornite dal costruttore. scambiatori di calore (olio, gasolio, intercooler, aria condizionata e pdp anteriore) posti davanti al radiatore motore poiché sono tutti facilmente apribili a libro verso l’alto. La capacità del serbatoio gasolio, di 320 L (2,41 L/kW) consente una più che discreta autonomia anche in condi-
zioni gravose di esercizio. Adeguata è anche la capacità del serbatoio AdBlue di 38 L (11,88% di quella del gasolio). Il filtro dell’aria a doppia cartuccia a secco è posto alla sommità sinistra del motore a un’altezza non facilmente raggiungibile da terra da parte di operatori di non elevata statura. Gli intervalli di manutenzione ordinaria (sostituzione olio e filtro motore, filtro gasolio) sono di 500 ore.
Trasmissione Pro Drive con Autoshift I tecnici McCormick hanno sviluppato per l’X7 la nuova trasmissione con inversore elettroidraulico Pro Drive dotata di 6 gamme, 4 marce powershift sottocarico per ciascuna gamma e per aumentare la flessibilità il superriduttore per un totale di 40 + 40 rapporti.
Con le 6 gamme e le 4 marce, i rapporti sono 24, mentre con superriduttore se ne aggiungono altri 16, poiché si inseriscono le prime 4 gamme. Questa trasmissione, con trattore, dotato di pneumatici posteriori 650/65 R42 e anteriori 540/65 R30, assicura a 2.200 giri/min, la giusta velocità per ogni operazione (0,42-3,12 km/ora con superriduttore) e 3,4-44,8 (Eco Forty 40 km/ora) per le altre con punta massima di 50 km/ora Top Fifty per i Paesi dove è consentito. La trasmissione è dotata anche di un sistema Oil Cut Off per consentire una gestione più efficiente dell’impianto di frenatura su strada a tutto vantaggio della riduzione dei consumi. È possibile programmare il rapporto di partenza da fermo, il salto di gamma rapido (Range Skip), la marcia automatica in funzione della velocità (Speed Mat24/2014 • L’Informatore Agrario
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Ripartizione delle voci del costo orario di esercizio del McCormick X7.680 Power Plus in base alle ore di utilizzo (*) 600 ore/anno vita utile 13,50 anni durata totale 8.115 ore
300 ore/anno vita utile 18,10 anni durata totale 5.430 ore 1%
2%
1.000 ore/anno vita utile 10,11 anni durata totale 10.110 ore 3%
2%
11%
1%
14%
34%
1% 27%
15%
23% 6%
36% 14%
2% Costo orario: 69,52 euro/ora
46%
9%
51% 1%
1%
55,56 euro/ora
Quota: Deprezzamento Interessi Spese varie Consumo gasolio Consumo lubrificanti Riparazioni Manutenzione
49,48 euro/ora
(*) Senza costo manodopera conducente. Prezzo di listino esemplare testato, senza Iva, 129.826 euro (976,14 euro/kW di potenza nominale), prezzo gasolio uso agevolato 0,90 euro/kg. Percentuale maggiorazione costo orario per imprevisti +5%. Prezzo manodopera per manutenzione 12 euro/ora.
Passando da un utilizzo di 300 ore a uno di 1.000 ore/anno, la quota del costo orario imputabile al deprezzamento scende dal 34 al 23% nel costo orario totale, mentre quello relativo al consumo di gasolio passa dal 36 al 51%.
ching) e il cambio automatico delle marce su tutte le gamme (Autoshift) con regolazione della modularità Eco/Power. Inoltre, è previsto il consueto distacco della frizione senza l’uso del pedale (De-Clutch) e la regolazione dell’aggressività dell’inversore (Shuttle Modulation Control) tramite comando encoder posto sul bracciolo. L’inversore elettroidraulico, dotato di frizione a dischi multipli in bagno d’olio, si è mostrato un po’ lento nelle inversioni di marcia indipendentemente dalle velocità innestate, scelta forse voluta per salvaguardare gli organi di trasmissione.
Cabina di prima classe La cabina Premier Cab è un vero e proprio salotto tecnologico che permette di gestire la macchina in modo semplice e con un comfort elevato. Infatti, questa cabina è nata con l’obbiettivo di permettere all’operatore di lavorare per
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molte ore senza stress in un ambiente accogliente e sicuro. Le caratteristiche peculiari sono diverse a partire dalla struttura a 4 montanti con piattaforma piana, alla rumorosità contenuta, al sedile pneumatico con bracciolo multifunzione e volante telescopico reclinabile, all’efficace sistema di climatizzazione automatica, al tettuccio trasparente, ai gruppi ottici a led nonché alla possibilità di equipaggiarla di sospensione idraulica a gestione elettronica. Quello che emerge, oltre all’ergonomia e alla funzionalità dei comandi, è la qualità degli arredi interni con utilizzo di materiali di tipo automotive (es. sedile in alcantara) che rendono ancor più accogliente l’abitacolo. Di serie radio con porta USB, bluetooth e 4 altoparlanti. Pratico e funzionale è il sedile passeggero «Hide Away» a scomparsa nell’apposito alloggiamento per facilitare l’accesso al posto di guida.
Altri dettagli tecnici La presa di potenza posteriore a innesto elettroidraulico e con avvio proporzionale per la salvaguardia delle attrezzature offre di serie tutte e quattro le velocità di rotazione: 540/540Eco/1000/1000Eco con alberi intercambiabili a 6 o 21 scanalature di 35 mm di diametro. Il circuito idraulico a centro chiuso dispone di pompa a cilindrata variabile da 123 L/min interamente dedicata ai servizi ed è disponibile con allestimenti fino a 6 distributori elettroidraulici. Il sollevatore posteriore, con sensori di sforzo sui tiranti inferiori, garantisce una capacità di sollevamento fino
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a 9.300 kg; a richiesta è disponibile il sollevatore anteriore con capacità di 3.500 kg che si integra perfettamente con la struttura del trattore. L’assale anteriore, disponibile in versione rigida o con sospensioni a controllo elettronico a richiesta (assale Carraro a ruote indipendenti presente sul trattore testato), offre un angolo massimo di sterzo di 55°.
Romano Demaldè Istituto di enologia e ingegneria agroalimentare Sezione ingegneria agroambientale Facoltà di agraria Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza Si ringraziano la Concessionaria Oggionni Francesco di Liscate (Milano) e il product manager Argo Tractors Mirco Candiani rispettivamente per l’ospitalità e l’assistenza fornite.
Per commenti all’articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it ULTIMI TRATTORI TESTATI
• Case IH Farmall 105 U Pro EP Pubblicato su L’Informatore Agrario n. 4/2014 a pag. 55. • Valtra N 103 H5 Hi-Tech Pubblicato su L’Informatore Agrario n. 42/2013 a pag. 46. • New Holland T4.75 PowerStar Pubblicato su L’Informatore Agrario n. 32/2013 a pag. 54. Confronta le caratteristiche tecniche del McCormick X7.680 Power Plus con quelle dei principali trattori concorrenti sulla nostra banca dati all’indirizzo: www.macchineagricoledomani.it
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Dal portale http://www.macchineagricoledomani.it
24/06/2014
Dal portale http://www.macchineagricoledomani.it
24/06/2014
prueba de campo
McCORMICK X7 670
TECNOLOGÍA AL ALCANCE DE TODOS
Q
ue mejor ocasión que el día de San Isidro para una buena jornada de campo. El pasado 15 de Mayo, el equipo de la Unidad de Mecanización Agraria de la Universidad Politécnica de Cataluña se desplazó a Sariñena (Huesca) para probar las características y prestaciones del nuevo McCormick X7 670, un tractor de gama alta ideal para las características de la agricultura de la zona, con grandes superficies de cultivos extensivos, necesidades de elevadas prestaciones y respuesta fiable. Como nota curiosa, la prueba de campo se realizó por la tarde ya que por la mañana el equipo estaba ‘ocupado’ en tareas festivas participando activamente en la Romería que Sariñena organiza para celebrar la festividad del patrón de los agricultores. Ya por la tarde el equipo de la UMA, junto con los responsables de McCormick y la colaboración de AutoAgrícola Sariñena, S.L., distribuidor de la zona, realizó una serie de pruebas de campo que a continuación se detallan.
lLugar de las pruebas y equipo empleado Para la realización de las pruebas se seleccionó una parcela representativa de la zona que permitiera el desarrollo de las actividades propuestas. Se eligió una parcela cercana al pueblo, de
42 Junio 2014
agrotécnica
prueba de campo
Emilio Gil, Jordi Llorens y Jordi Llop Unidad de Mecanización Agraria Universidad Politécnica de Cataluña
grandes dimensiones (cerca de 8 ha) y con un rastrojo de guisante recién cosechado. Las dimensiones de la parcela permitieron poner a prueba el tractor a veces en situaciones límite. Se eligió como implemento una grada ligera Pöttinger modelo Terradisc 3001. La grada está formada por dos ejes de discos escotados de 26” (11 y 12 discos, respectivamente) más un rodillo jaula trasero. La anchura de trabajo es de 3 m y la profundidad media durante las pruebas de capacidad de trabajo, unos 15 cm (Tabla 1). agrotécnica
Tabla 1. Características técnicas de la grada de discos ligera Características de la grada Marca Pöttinger Modelo Terradisc 3001 Anchura de trabajo 3.0 m Nº de cuerpos 23 Nº de hileras 2 Profundidad trabajo 0.15 m
43 Junio 2014
prueba de campo
lCaracterísticas técnicas del McCormick X7 670 La unidad probada está dotada con un motor de 6 cilindros y 175 CV, que se convierten en 188 CV con el sistema de gestión de potencia Power Boost que ofrece una potencia adicional en los grupos de velocidad de transporte y también para trabajos con la toma de fuerza. La gestión del cambio se realiza con una transmisión de 4 velocidades (secuenciales) y 6 grupos robotizados (que no se necesita pisar el embrague para cambiar de grupo). Un resumen de las características técnicas más importantes de la unidad evaluada se pueden observar en la Tabla 2. La serie X7 está equipada con 4 velocidades de toma de fuerza: 540, 540E, 1000 y 1000E. Además con el sistema de gestión de cabeceras se puede desconectar la toma de fuerza al tiempo que se eleva el implemento. Un análisis detallado de las curvas características (Figura 1) pone de manifiesto una excelente reserva de par, una zona de potencia constante, aproximadamente entre las 1.800 y las 2.100 rev/min, y un incremento de potencia, para marchas largas, fruto del Power Boost anteriormente comentado. Cabe destacar la incorporación de la función My switch button, un interruptor especial que permite al usuario tener una conexión rápida de una de las funciones siguientes: bloqueo del diferencial, conexión de la tracción delantera, el Tabla 2. Características técnicas del APS y la función DeClutch McCORMICK X7 670 (embrague). Además de Motor las botoneras de control de Tipo Iveco NEF 24 válvulas las conexiones hidráulicas, Cilindrada (cm3) 6 700 gestión del programa de Nº cilindros 6 régimen de motor y control Alimentación Common Rail de la programación de las Potencia nominal ISO (CV/kW) 175/128.8 operaciones de cabecera. Potencia Power Plus (CV/kW) 188/138.9 Uno de los puntos Par nominal ISO (Nm) 726 fuertes de la nueva serie X7 Par Power Plus (Nm) 810 de McCormick es el especial Régimen nominal (min-1) 2 200 énfasis que se hace en Régimen de par máximo (min-1) 1 500 relación al confort del operario Reserva de par 41% con la nueva cabina Premiere Reserva de par Power Plus 45% Transmisión
Tipo Powershift + grupos robotizados Gama de velocidades 24 AD + 24 MA (40 + 40 con creeper) Vel. mínima (km/h) 0.42 Vel. máxima* (km/h) 50 Dimensiones y pesos Distancia entre ejes Longitud máxima Despeje Anchura mínima Peso total
(mm) 2 820 (mm) 5 360 (mm) 550 (mm) 2 430 (kg) 7 350
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agrotécnica
prueba de campo 220 200 180 160
1400 1200 1000 800
Par motor (Nm)
l
Planteamiento de las pruebas de campo
Figura 1. Curvas características de potencia y par motor del McCormick X7 670
Potencia (CV)
dotada con una excelente visibilidad, un amplio espacio para el operador y el brazo ergonómico antes comentado. El confort de la conducción se apoya en la suspensión delantera independiente para cada rueda. La altura de la suspensión se puede regular según las necesidades de las operaciones. Este aspecto ha sido motivo de un ensayo específico durante la prueba.
140 Analizar las prestaciones de un 600 nuevo tractor en campo en una tarde 120 no es tarea fácil. Evidentemente 400 100 no es objetivo de estas pruebas la 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 determinación numérica de parámetros rev/min específicos que pudieran utilizarse para Potencia (CV) evaluar o clasificar un tractor. Como en Potencia con Power Boost (CV) anteriores ocasiones, las pruebas de Par motor (CV) campo se plantean con el objetivo de Par motor con Power Boost (CV) conocer y experimentar la respuesta del tractor en diversas situaciones, evaluar aspectos como la ergonomía, la facilidad de manejo o la accesibilidad a los diferentes comandos, probar y comprobar algunas de las características diferenciales del modelo en cuestión. En definitiva, se trata de dar una opinión lo más objetiva posible tras unas cuantas horas de trabajo en campo. Ese ha sido hasta ahora el modo de hacer del equipo de la UMA en todas las pruebas realizadas. En esta ocasión, y teniendo en cuenta los condicionantes y el material disponible, se propusieron las siguientes pruebas: • Análisis de la capacidad de trabajo y evaluación del modo ‘Económico’ de la transmisión frente al sistema convencional. • Evaluación del efecto de la nueva suspensión delantera individual sobre las vibraciones en cabina, tanto para el tractorista como para el acompañante.
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• Ensayos de rodadura y determinación del adelanto del tren delantero Además de las pruebas anteriores, que podemos clasificarlas como cuantitativas, el equipo de la UMA realizó una evaluación cualitativa, y objetiva, de los más importantes aspectos relacionados con la facilidad de manejo, la seguridad y la ergonomía durante el trabajo.
Figura 2. Trazado del circuito realizado en la parcela para la evaluación del control electrónico de la transmisión
l
Gestión económica de la transmisión frente a gestión convencional
Consumo (L/h)
Una de las características que presenta el nuevo modelo de McCormick es la gestión automática de parte del escalonamiento de la caja de cambios. Se trata de un sistema que, Figura 3. Evolución del consumo de combustible para determinadas condiciones de durante las pruebas realizadas regulación, permite el control automático de parámetros como las revoluciones 35 del motor y la velocidad de avance. 30 El objetivo de este sistema es el de gestionar de manera eficaz ambos 25 parámetros y adaptar sus valores a las 20 características particulares del momento. 15 El equipo de la UMA ha realizado en esta 10 ocasión un ensayo de campo simple con 5 objeto de evaluar las prestaciones de este sistema. En la parcela seleccionada 0 0 0:40 1:00 1:38 2:05 2:33 2:50 3:00 para las pruebas se han realizado dos Tiempo (mm:ss) recorridos de unos 600 m de longitud (Figura 2) y se ha evaluado el consumo Prueba 1: 12.3 km/h - 1 835 rev/min de combustible a partir de la información Prueba 2: 15.5 km/h - 2 000 rev/min puntual aparecida en el cuadro de mandos del tractor. En el primer caso se estableció un régimen de giro del motor de 1.800 rev/min y una velocidad de avance de 12 km/h, y se bloqueó el sistema de gestión económica de la transmisión. En el segundo caso se incrementó la velocidad hasta 15.5 km/h y se aumentaron las revoluciones del motor hasta fijarlas próximas al régimen máximo (2.000 rev/ min). Teniendo en cuenta los posibles errores derivados de la propia metodología, los resultados de la prueba ponen de manifiesto (Figura 3) que, a pesar del lógico incremento del consumo de combustible, con un aumento de alrededor de un 10%, se consiguen incrementos de velocidad superiores al 15%, mejora la uniformidad durante la circulación en campo y se incrementa, en consecuencia, la capacidad de trabajo.
l
Evaluación de efecto de la nueva suspensión individualizada
Para evaluar el efecto de la suspensión en el confort en la cabina se realizaron varias pruebas utilizando un acelerómetro que permitió medir la
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Figura 5. Análisis de la vibración en los ejes X, Y, Z en los puestos del conductor y el acompañante, con la suspensión delantera activada
Test 3 Suspensión: Desactivada Velocidad: 10 km/h Start time: 10 sec End time: 110 sec
Test 4 Suspensión: Activada Velocidad: 10 km/h Start time: 10 sec End time: 130 sec
Desviación Media Standard
Desviación Media Standard
Desviación Media Standard
Desviación Media Standard
X -0.02 Y -0.21 Z 0.11 Promedio
X -0.22 Y -0.12 Z 0.49 Promedio
X -0.06 Y -0.12 Z 0.16 Promedio
X -0.10 Y -0.02 Z 0.48 Promedio
1.07 1.49 0.97 1.17
1.13 1.13 1.88 1.38
0.92 1.52 0.79 1.07
1.25 0.88 1.52 1.21
variación del movimiento producido dentro de la cabina. Dos aplicaciones disponibles en internet (App) se utilizaron en sendos dispositivos (iPad y iPhone) que se colocaron estratégicamente en el puesto del conductor y en el espacio destinado al acompañante. Las pruebas realizadas consistieron en circular a una velocidad de 10 km/h por la parcela de pruebas realizando el recorrido con la suspensión activada y desactivada. En el caso de la prueba con la suspensión individual del tren delantero activada, esta se programó para la máxima sensibilidad, lo que obligó a limitar la velocidad de avance durante la prueba a los 10 km/ establecidos. El acelerómetro permite el registro y almacenamiento del movimiento en tres ejes (X, Y y Z) que se corresponden, respectivamente, con el Tabla 3. Resultados de la desviación estándar movimiento lateral, movimiento vertical y movimiento de los datos recogidos con el acelerómetro en el sentido de avance del tractor. Tras la realización instalado en el puesto del conductor y del de la prueba y una vez realizado el correspondiente acompañante análisis y tratamiento de los datos obtenidos (Figuras 4 y 5), los resultados muestran una clara reducción del Suspensión Conductor Acompañante movimiento tanto en el puesto del conductor como Activada 1.07 1.21 en el del acompañante con la suspensión activada. Desactivada 1.17 1.38 Se aprecia por tanto un mayor movimiento en ambos lugares cuando se bloquea la suspensión delantera. Estos datos obtenidos de forma experimental corroboran las sensaciones experimentadas durante la conducción del tractor, en las que podía notar de forma clara el efecto de la suspensión en el nivel de confort durante la circulación en campo. Existen también diferencias entre los movimientos sufridos por conductor y el acompañante. Como es de esperar, debido al diferente tipo de asiento el acompañante recibe más vibraciones que el conductor, pero cabe destacar, que en ambos casos, el movimiento disminuye cuando la suspensión está activada (Tabla 3). agrotécnica
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Figura 4. Análisis de la vibración en los ejes X, Y, Z en los puestos del conductor y el acompañante, con la suspensión delantera desactivada
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Tabla 4. Características técnicas de los neumáticos y distribución del peso del tractor Neumáticos Pirelli Delanteros Traseros
540/65 R 30 143D a 1.6 bar 650/65 R 42 158D a 1.6 bar
Tabla 5. Resultados de la determinación del adelanto del eje delantero Doble tracción Simple tracción
Longitud 10 vueltas rueda Radio rueda Trasera Delantera Trasera Delantera RM rD/rT (m) (m) (m) (m) 58.19 58.35
44.16 43.83
0.92 0.92
0.69 0.69
1.318
0.754
Figura 6. Evaluación de los distintos elementos del tractor Unidad
l
Determinación del adelanto del eje delantero
Descripción
Calificación
Cabina Accesibilidad ***** Visibilidad general ***** Ubicación de los mandos ***** Manejo de los mandos **** Amplitud ***** Ruido con la cabina cerrada **** Regulación del volante **** Claridad en los mandos ***** Sistema climatización ***** Ayuda al guiado - Asiento para acompañante **** Asiento Regulación **** Comodidad ***** Posibilidad de memoria NO Sistemas de control Ubicación ***** y gestión Facilidad de lectura y manejo ***** Claridad de la pantalla **** Adaptación a los aperos **** Sistema hidráulico Bomba **** Servicios externos **** Elevador hidráulico **** Facilidad de manejo ***** Capacidad elevación *****
La determinación del adelanto del eje delantero tiene como objeto evaluar y cuantificar el no deseado ‘efecto galope’ que en algunos tractores se produce como consecuencia de una mala sincronización de la tracción de ambos ejes. Asimismo la realización de esta prueba permite determinar con exactitud el radio dinámico de las ruedas motrices. En la Tabla 4 se muestran las características de los neumáticos probados. Siguiendo el procedimiento habitual, se realizan las medidas de distancia recorrida en una superficie llana y compacta para un número determinado de vueltas de las ruedas (delantera y trasera) en condiciones de simple y doble tracción. En todos los casos las pruebas se realizaron a una velocidad constante de 4 km/h y a un régimen del motor de 1.600 rev/min. Los resultados obtenidos en esta prueba (Tabla 5) indican una sincronización casi exacta de los dos ejes (0.7% de desviación)
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l
Valoración cualitativa del tractor. Aspectos ergonómicos y de manejo
Los probadores de esta unidad del tractor han coincidido en valorar con la máxima puntuación conceptos tan importantes como la accesibilidad a la cabina, con una gran puerta y un espacio abierto para acceder al asiento del conductor (Figura 6). Así mismo cabe destacar la gran visibilidad y amplitud de cabina, incrementando el confort a la conducción. Tan importante como el acceso al puesto de conducción, es la comodidad y claridad de los mandos del tractor. Esto se consigue con un brazo integrado en el asiento en el que de forma muy clara y visible se puede controlar la mayoría de funciones del tractor, des del control de la transmisión al control y la gestión del sistema hidráulico del tractor. Estas características, juntamente con el sistema de suspensión a la cabina y suspensión independiente en el puente independiente, hacen del nuevo McCormick X7 670 un tractor muy cómodo en conducción y en el que uno puede trabajar largas jornadas de trabajo.
lConsideraciones finales La evolución y las mejoras que la mecanización agraria experimenta día a día son notables y permiten al usuario profesional disponer de las más modernas tecnologías al servicio de una labor cada vez más exigente tanto desde el punto de vista técnico como económico. Si a ello le añadimos la importancia de garantizar un adecuado puesto de trabajo, seguro, cómodo y ergonómico, el resultado es una eficiencia en campo y una rentabilidad de las horas de trabajo muy adecuadas. A los mandos del McCormick X7 670 el equipo de pruebas de la UMA ha tenido ocasión de comprobar, en primera persona, como las nuevas tecnologías pueden ser empleadas de forma fácil y a un precio razonable, por los agricultores profesionales que valoran cada vez más los aspectos anteriormente mencionados. Los tiempos en los que los nuevos avances tecnológicos estaban destinados a unos pocos han pasado a la historia, afortunadamente. El McCormick X7 670 combina últimos avances tecnológicos con una ergonomía y un confort envidiables en cabina, mientras mantiene unos precios razonables. Sin entrar en detalles económicos ni análisis pormenorizados de costes de explotación, podemos decir que se trata de una opción muy adecuada para un segmento de agricultores cada vez más profesionales y cada vez más exigentes con sus equipos.n agrotécnica
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Machinery Edited by Michael Moroney
mmoroney@farmersjournal.ie TEL: 01-4199500
NEW-LOOK LANDINI CROSSES TECH GAP
7KLV VSULQJ VDZ WKH o UVW RI the new Landini 6 and 7 series tractors arrive in Ireland, along with the sister brand McCormick X7 series. Bruce Lett reports on our recent Landini test
T
he new Landini 6 and 7 series tractors will replace the previous Landini 7 series, while the McCormick X7 series replaces the XTX and TTX series. Both are built in Italy by ARGO and imported by D & S Machinery Ltd. With models from 143hp to 188hp (212hp boosted), both marques feature three four-cylinder engine models and three six-cylinder engine models. A crossover midrange model offers the same horsepower in both four- and six-cylinder variants.
What’s new? The new series is different. These aren’t old models that have been freshened up while getting a makeover to comply with the latest round of emission regulations. Instead, they are entirely new products from ARGO. ARGO has chosen to use engines from Fiat Powertrain (FPT), transmissions from ZF and front axles from Carraro. It has used FPT engines and Carraro axles in the past but ZF transmissions are new to ARGO. All of these are proven components in their own right. The T7200 series transmission from ZF is well proven. It has been used in the Deutz-Fahr Agrotron tractors and sister brands for many years, as well as in the Steyr 9100 series on which the larger Case IH CS series is based.
TRACTOR TEST FPT engines use AdBlue (SCR) emission control and are widely used within Fiat group products of Case IH and New Holland. The fact that ARGO uses components from other manufacturers does not take away from the series. Both Deutz-Fahr and Steyr did something similar with their Agrotron and 9100 series tractors back in the mid-90s and with an earlier version of the ZF T7200 transmission. The Deutz-Fahr Agrotron and its sister brands are still going well, while Steyr-derived products were eventually swallowed up by CNH in favour of in-house built transmissions and engines. The tractors feature a brand new cab which has styling created with typical ,WDOLDQ p DLU One can expect CVT transmission variants to be added to the tractors in the near future.
Landini tractor comparison Model
6-175
Engine: Cyl/manuf/emission Max power/with dual-power Max torque/with dual-power Transmission PTO Hyd pump capacity/lift capacity Tyres: Rear/front Fuel/AdBlue capacity Wheelbase/weight Cab suspension Front-axle suspension 50kph or 40kph transmission Price
4-cyl/FPT-NEF/T4I 4-cyl/FPT-NEF/T4I 6-cyl/FPT-NEF/T4I 6-cyl/FPT-NEF/T4I 166hp/175hp 166hp/175hp 165hp/175hp 165hp/175hp 680nm/700nm 632nm/726nm Roboshift and power shuttle with 24 forward and 24 reverse speeds 540rpm/540eco/1,000rpm/1,000eco 123 litres per minute/9.3t 600/65R38 to 480/65R28 (more options available) 280 litres/38 litres 320 litres/38 litres 2.6m/5,750kg 2.7m/6,550kg No Yes No Yes No Yes No Yes 40kph 50kph 40kph 50kph â‚Ź84,866, plus VAT â‚Ź91,066, plus VAT â‚Ź86,263, plus VAT â‚Ź92,463, plus VAT
6SHFLo FDWLRQV
The manufacturer quotes a maximum engine power of 175hp under boost and a PD[LPXP o JXUH RI KS without boost. The rated engine power at 1,000rpm PTO speed is a bit more realistic and easier to understand and is quoted at 151hp.
It is Italian, so it comes as no surprise that the Landini 7-175 looks well. Styling is current, if a little Transformers-like. You expect it to change into something that would pull a tree straight out of the ground. In the cab, it looks good, while not everyone might agree with the cream plastic panelling on the pillars and roof. Under the hood sits a common-rail Tier4i, sixcylinder FPT-NEF engine, featuring SCR (AdBlue) emission control. All six-cylinder models feature chassismounted engines sitting on rubber mounts. The fourcylinder versions all feature ‘‘structural’’ engines with no chassis. On the side of the bonnet is a decal indicating it has dual power. This does not refer to a two-speed powershift transmission. Instead, it is what many would call power boost.
6-175
The cab looks fresh and modern inside, uncluttered and simple Landini claims that dual power (or power boost) is automatically activated during transport mode in fourth, o IWK DQG VL[WK JHDU UDQJHV giving 12 speeds in total. The dual power is claimed to be available in all PTO speeds. We brought the Landini 7.175 to Nicholas Gainford Ltd to dyno-test and it developed a maximum power of 148.5hp and a rated power of 144.4hp. There was nothing to indicate that the engine
7-175
was in boost, or not, and I do not believe it was. The rated PTO power, nonboosted, puts the tractor’s power rating into perspective. Dual power, according WR /DQGLQL V o JXUHV GHOLYHUV just 10hp more engine power at maximum output. Landini describes the ZF transmission as a Roboshift unit. This features a powershuttle and 24-forward/24reverse speeds with four power-shift speeds. With the creep speed option, this rises to 40 forward and 40 reverse speeds. The transmission is DYDLODEOH LQ (&2 FRQo JX ration, achieving 40km/hr at reduced engine speed and fuel consumption, while 50km/hr is optional. Robotised range shifting means that there is no gearstick in the Landini to change between the six synchromesh gears like the Deutz-Fahr Agrotron and Steyr 9100 series. Instead, range speed and range
7-175
changes are made by a button or clutch pedal in conjunction with the up or down shift button on the armrestmounted joystick controller. The cab is all Landini and it is a four-pillar design with large, single doors and a clear roof panel. It looks fresh and modern inside, uncluttered and simple. Our test tractor featured an integrated passenger seat which folded into the wheel-arch panel. A cool box was also incorporated into the same panel above and behind the seat. Climate control was included in the package. The armrest controller featured all of the controls you would expect, plus a joystick controller to operate speed changes, lift raise/lower, one hydraulic service, headland management and engine management.
Âť Continued on page 42
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MACHINERY
Âť From page 40 A ‘‘My’’ button allows the operator to select one of four functions to be operated by it: four-wheel-drive, differential lock, transmission disconnect (clutch) and APSauto power-shift. To the rear, the ZF transaxle incorporates category III three-point linkage with a lift capacity of 9,300kg. The optional front linkage has a lift capacity of 3.5t. Our tractor featured four double-acting, electrohydraulic spool valves and it was plumbed for power beyond but the pipes were capped. The power-beyond system means it is easy to add couplings, if required. A load-sensing hydraulic pump provides 123 litres/ minute for hydraulic power, while an additional 40-litre/ minute pump is dedicated to steering function. A fourspeed PTO with eco-speeds of both 540rpm and 1,000rpm is standard. Our tractor was equipped with Michelin tyres all round, 600/65-R38 on the rear and 480/65-R28 on the front. These did look a little out of proportion on the 7.175; 650s would be a better choice while 42in wheels feature on the larger 7-190 and 7-215.
Getting down to work The Landini 7.175 arrived just as most of the spring work was completed. There was one wet section of a oHOG OHIW WR EH SORXJKHG DQG prepared for sowing, ideal for our task. We hitched up to the farm’s Kverneland fourfurrow reversible plough. While this would not be a big challenge for a tractor like this, the ground was still wet in a couple of spots to test many facets of the Landini. 7KH oUVW WKLQJ \RX QRWLFH about the Landini 7.175 is that the controls are all clear and logical in their layout, almost like there are some functions missing from the
INBRIEF>> Michelin introduces BibLoad tyre Michelin has introduced the BibLoad Hard Surface radial tyre for use with compact loaders and telehandlers. A key feature of the new tyre is its patented diamondshaped, multi-directional tread blocks, which are claimed to provide no fewer than six different grip angles with facets that make the block more rigid, regard-
armrest, but there aren’t. There is nothing intimidating about the multi-function armrest or its joystick controller. Non-technical tractor drivers, who are sometimes intimidated by modern technology, will appreciate the control function layout in the new Landini 7 series. The joystick controller was excellent. Operating the plough in tough conditions required differential lock and speed changes in addition to raising and lowering the lift, plough turnover and engine speed management.
42in Wheels on 7-290 and 7-215
All were accommodated on the Landini’s joystick controller. The joystick controller incorporates just the right amount of functions. Landini’s patented My button allows the operator to easily select one of four functions. For ploughing, the differential lock function was allocated to the My button. This button is usually on WKH pDW RI WKH PXOWL IXQFWLRQ armrest beside APS and fourwheel-drive buttons. The going was tough in the wet spots and the Landini coped well, as you would expect. Putting the 7.175 under a bit more pressure was an NRH Cambridge roller with hydraulic levelling paddles. Again, there was no issue as the Landini obliged. Some trailer work would see how the 50km/hr Landini handled our testing roads. A telescopic CBM hitch is standard from the factory on the new series. Hitching to the trailer required all of its stretch. Extra craning out the back window is not really possible as it does not open very far. With 11t of fodder beet on
less of tread depth. Another key feature is its reinforced sidewalls that are designed to provide more resistance to cuts and scrapes. Developed to complement the Michelin XMCL range, the BibLoad range is claimed to deliver improved driving comfort and reduced noise. Launched in sizes 400/70 R20 and 460/70 R24, other sizes will follow to accompany changes in equipment design.
JCB delivers an LPSUHVVLYH SURoW JCB has reported that 2013 was the third PRVW SURoWDEOH \HDU in the company’s 68-year history. JCB sold 66,227 machines in 2013, a drop from 69,250
board a twin-axle trailer, the Landini handled the load well. Its automatic powershift feature worked extremely well. This only performs auto-changes between the four powershift speeds in each range. Landini is reportedly working on a full-auto system to give auto-range changes. It is believed that this will be a transmission controller software update only. Existing tractors will be able to be upgraded to full auto-shifting sometime in the future. Back on the road and there was one extreme hill on the test route and hauling the load up this was not a place to do a range change. You need to be in the right range before tackling this particular hill; any loss of momentum on it would be disastrous and dangerous. On less hilly terrain and coming up to or leaving junctions, range changes were extremely smooth. The powershift changes can be altered easily on a dial within the armrest. While you have to accept that there are certain limitations with semi-power-shift transmissions, overall range changes were fantastically smooth, so a big thumbsup for the transmission and its control. Brakes were also powerful and many would welcome the fact that the ZF transaxle uses multi-disc oil-immersed discs rather than single-disc units.
Driver’s height Comfort was also excellent with hydro-pneumatic cab suspension and front-axle suspension. Where the cab fell down for taller users was that it was simply too small. My knees regularly got stuck in the steering column which was adjustable but not to allow my legs to clear. Similarly, the armrest would not adjust forward enough for my longer arms.
the previous year. JCB chairman Lord Bamford reported that 2014 has gotten off to a mixed start with stronger demand in the more developed markets of the UK and North America, which is offsetting weaker demand in the more fragile economies of Asia, Latin America and Russia. JCB will open a new factory in India this year, as well as a new cab factory and machine factory in England by 2018.
Likes Ă‚ :HOO SURYHQ FRPSRQHQWV HQJLQH WUDQVPLVVLRQ IURQW D[OH DQG K\GUDXOLFV Ă‚ /RRNV ZHOO LQVLGH DQG RXW Ă‚ &DE OD\RXW LQ SDUWLFXODU WKH PXOWL IXQFWLRQ DUPUHVW DQG LWV MR\VWLFN FRQWUROOHU Ă‚ /RYHO\ WUDQVPLVVLRQ WR XVH DOEHLW VHPL SRZHU VKLIW Ă‚ 0XOWL GLVF ZHW EUDNHV
Dislikes Ă‚ Rear window does not RSHQ YHU\ ZLGH Ă‚ 6HDW DQG PXOWL IXQFWLRQ DUPUHVW DGMXVWPHQW SRRU Ă‚ Price.
6SHFLoFDWLRQ LQFOXGHG IHQGHU FRQWUROV LQFRUSRUDWLQJ FRQWURO EXWWRQV IRU RQH K\GUDXOLF VHUYLFH ZKLFK LV XVHIXO ZKHQ KRRNLQJ WR implements.
Stoll investing for PRUH HIoFLHQF\
have a 98% delivery performance record, which is 10% higher than in 2012.
The German-based Stoll tractor front-end loader company is investing â‚Ź3.5m in its factory, while it is to increase sales of â‚Ź75m this year to â‚Ź100m by 2017. The company has been linked with JF of Denmark since 1999 and, in 2012, it became somewhat independent following the takeover of bankrupt JF by Kongskilde. The company claims that LW LV QRZ PRUH HIoFLHQW in its manufacturing process than it was two years ago. It has set a target to deliver any product within four weeks after the order is placed. It claims to
Vaderstad unveils new strip drill
Vaderstad will showcase its Spirit Strip Drill at Cereals in England next week. The new drill is designed to minimise soil disturbance at drilling and to reduce compaction. Vaderstad claims that the Spirit Strip Drill has contributed to higher yields in trials, by helping the plant to quickly produce a deep root system after drilling. Vaderstad believes that, in the long term, yield increases of 5% to 10% are realistic in oilseed rape. The Spirit Strip Drill’s
The Vaderstad Spirit Strip Drill will be in action at Cereals. main features include 25mm hard metal coated narrow tines, mounted at 16.7cm or 33.4cm, and load-sensing hydraulics. Narrow tines are claimed to minimise energy consumption while maintain-
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The new cab on the Landini 7.175 has modern and fresh styling while remaining uncomplicated.
The mounting of the engines cooling package is extremely well designed, allowing fast and easy cleaning of the tractor’s radiators, when required.
Non-technical drivers who are intimidated by modern technology will appreciate the control function layout on multi-function armrest and its joystick controller in the new Landini 7 series.
The test tractor had front and cab suspension. The latter was of the hydro-pneumatic variety rather than coil spring and damper.
The joystick controller has just the right amount of features and functions to comfortably operate most implements, mounted or trailed.
ing drilling speeds of up to 15km/hr. Load-sensing hydraulics used on the new drill are claimed to make hitching and unhitching the machine easier and lead to lower energy consumption, as less oil is pumped round the system.
to be uniquely designed for the wheel-loader market and optimised for 5t bucket capacity. The L9.3 is built DW *XDQJ[L &XPPLQV IDF-
Cummins joins LiuGong for loader engines Chinese construction machinery company LiuGong LV oWWLQJ D QHZ *XDQJ[L Cummins L9.3 joint-venture engine to loaders for the overseas market, as part of a new long-term partnership between LiuGong and Cummins. The new engine is claimed
The Landini 7.175 tractor uses well-proven elements. On paper, it will appeal to many tractor drivers who are familiar with the transmission from SDF, Steyr or Case IH tractors. The FPT engine is another well-proven element. Offering the same horsepower tractor in four- (Landini 6.175) and six- (Landini 7.175) cylinGHU FRQoJXUDWLRQV VKRXOG attract customers from all sectors of farming. In IRXU F\OLQGHU FRQoJXUDtion, the Landini 6.175 may appeal to mid-sized tillage operators, as well as mid- to large-sized dairy operators. With a loader, shorter wheelbase and pumping out a maximum 175hp, the 6.175 has enormous potential in this sector. From the driver’s perspective, the Landini 7.175 is user-friendly and easy to understand, despite EHLQJ D KLJK VSHFLoFDWLRQ tractor. For non-techies, it is among the least intimidating tractors I have come across, almost a crossover tractor from all-mechanical to a highdegree of electronic. It performed well, drove well and, with multi-disc wet brakes, should stop well. The CBM telescopic hitch seems standard in place of our own Dromone unit. Ultimately, it will be the purchase price that dictates whether the Landini 7.175 makes an impact on the market. It will be its robust and reliable features that will determine how big an impact it makes in the future. Certainly, it seems to be the job based on this Irish Farmers Journal test.
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Farm accident remembrance service FTMTA is supporting the inaugural Embrace farming accident remembrance service for the victims of farm accidents, which will take SODFH LQ $EEH\OHL[ &R /DRLV at 2pm on Sunday 29 June. An ecumenical service will be celebrated at the Most Holy Rosary Church by clergy led by Bishop Denis Nulty (RC) and supported by Bishop Michael Burrows (Church of Ireland). Following the service, there will be speeches from agri organisations, counsellors
and families directly affected by farming accidents at an event in the Manor Hotel, $EEH\OHL[ Four international rugby players with farming links (Rory Best of Ulster, Sean 2 %ULHQ RI /HLQVWHU -RKQ Hayes of Munster and John Muldoon of Connacht) are provincial ambassadors for Embrace and will also take part in the service. The service is being organised by Brian and Norma Rohan, of Shanahoe, who were made forcefully aware of the reality of farming accidents following the death RI %ULDQ V IDWKHU /LDP LQ D farm accident in June 2012. Brian said: “We quickly came to realise that there is little or no support available to families who have lost loved ones by way of emotional, practical, business, OHJDO DQG oQDQFLDO DGYLFH ‘‘Our aim is to create more awareness of farm safety. We hope to do this by growing Embrace FARM (Farming Accidents – Remembered and Missed) as a support group
for all those affected by farming accidents.� Families are encouraged to contact Embrace with names of their loved ones who have died from a farming accident, so the names can be read out on the day. Embrace can be contacted at embrace. farm@gmail.com or at 0857709966. FTMTA is a long-time advocate of increased attention to farm safety, particularly in relation to the use of farm machinery. It is appropriate at this time to reiterate the calls made by the association over the years for those involved in working with agricultural machinery to be conscious of, and proactive in relation to, the safety of themselves and others. FTMTA calls on those active in agriculture and using agricultural machinery to be mindful of their safety and that of other people. Small, practical steps can easily be taken to make the everyday use of farm machinery safer.
Be a part of a stronger farm machinery industry – join the Farm Tractor and Machinery Trade Association – contact FTMTA at 045 409309 or membership@ftmta.ie for details.
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18 | FARMING MACHINERY
Irish Independent
Tuesday 10 June 2014
Landini points to the future The new six-series 6-145 has an engine capable of reaching 131hp and passes our rigorous tests with flying colours Derek Casey dcasey@ independent.ie
I
HAD one of the new six-series Landini tractors out on test this week thanks to importers D and S Machinery. The new six-series (four-cylinder) and seven-series (six-cylinder) Tier 4i models are the replacement for the outgoing series-seven Tier 3 family, which were all six-cylinder tractors. My test tractor was the entry model in the six-series range, the 131hp Landini 6-145 which is powered by a four-cylinder Fiat Power Train Tier 4i compliant engine. Our test model has two bigger sisters in the six-series range, offering 150hp and 160hp respectively, which is very impressive power from a fourcylinder tractor. It was noticeable straight away that the new six-series models will benefit from having a greater level of spec as stan-
TABLE 1: LANDINI 6-145 SPEC SHEET Engine Rated power Max power Weight Rear lift capacity Oil flow Transmission Price (ex VAT)
Fiat Power Train, four cylinder Tier 4i 131hp 1431hp 9,000kg 9,300kg 123 litres/minutes ZF Roboshift 5 ranges with 4 power shifts ¤81,366
dard than past offerings from Landini. The firm are clearly attempting to extend their appeal with both farmers and contractors. Sitting into the cab, this first presents an intimidating array of buttons on the driver’s armrest, but after a few hours driving most of the controls can be figured out quickly. The ZF “Roboshift” transmission with 24 speeds across six ranges offers a four-speed on the go power shift. There’s the usual left-hand steering column power shuttle, while the transmission is controlled electronically via push buttons located on the multifunction armrest. There’s an auto-shift button that I didn’t
CAPACITY: The fuel tank on the Landini six series holds 280 litres, while the Ad Blue tank alongside takes 38 litres
use much, but in hindsight I probably should have because I did a lot of road work hauling bales of silage. The auto-shift function allows the driver to automatically select the right gear in each range to suit load conditions in the engine. The Landini six-series is fitted with a headland management system that allows the driver to set two sequences once the headland management button is depressed.
Clever
I found the ‘My’ switch on the multi-function controller to be a clever idea. In one button it pretty much sums up where Landini are going in terms of spec improvements. It can be used to select one of four commonly used functions including the differential lock and de-clutch functions. Using one button to control four functions saves space and prevents the multi-function controller feeling overly cluttered. All in all, it’s very intuitive. The only blip I found in terms of the armrest design is that the push buttons for the transmission are located very close to, and directly above, the buttons for the first spool valve controls. Both sets of buttons feel identical to touch as well, and on a number of occasions I found myself accidentally pressing the wrong button when looking to shift up or down. Perhaps it could have been avoided using the auto-shift function, but another driver had the same experience which suggests it is something that needs to be looked at in future designs. Changing the shape or feel of one or other of the buttons would easily rectify this problem. The cab layout is very fresh and there’s generally a feeling that you are in a bigger tractor
than 140hp in size. Landini are calling it their ‘lounge cab’, using a four-post design with a flat deck platform. I was impressed with the large door sizes as they offer great visibility and the low noise level in the cab is also noticeable. A side-mounted exhaust means there is no obstruction to forward vision. For loader work the sunroof would come into its own and two big mirrors help in terms of safety on the road. The digital instrument panel keeps the operator constantly informed on the tractors performance, and I found it useful for watching how much Ad Blue I had left.
TABLE 2: TEST RATING Minuses Pricier than usual for Landini Transmission buttons identical to first spool valve controls ‘My’ button a clever idea Hitch release lever could be sturdier Pluses Excellent Power Cab layout
The whole panel tilts with the steering wheel so it is always visible. I put in a late shift testing this tractor as the pressure was on to get bales out of the field, but features like the hydraulic cab suspension, air suspension seat, tilt adjustable steering column and air con system made for easy driving. I didn’t use the MP3 player,
but I’m quietly confident my Beatles collection would have heightened the experience. Onto the hydraulics, which are served by a variable displacement pump churning out 123 litres/minute to the hitch and remote valves. The raise/lower control is handily located on the multi-function joystick controller. Offering an impressive max-
SPEED GAUGE: The rear PTO offers four speeds: 1000, 1000 Eco, 540 and 540 Eco. The new six series can be fitted with up to six double acting remote valves
Irish Independent
MACHINERY FARMING| 19
Tuesday 10 June 2014
RANGE: My test tractor was the entry model in the new Landini six series range, the 131hp 6145 which is powered by a four cylinder Fiat Power Train Tier 4i compliant engine
means that the revs are pulled back a little to save fuel even though you are still doing the top speed. The tractor also mowed silage during the test and was equally capable in terms of power and torque. Being Tier 4i compliant means Ad Blue, and more and more farmers around the country will be now be getting used to this system.
Burnt
The average amount of Ad Blue used is between 4 and 6pc of fuel burnt. The fuel tank on the Landini six series holds 280 litres, while the Ad Blue tank alongside takes 38 litres. The Ad Blue system selfpurges to prevent any freezing of the pipes in cold weather – this is the noise you hear when the engine is stopped. As can be seen from the pictures, the cooling system under the hood is designed to allow easy access for cleaning. Release a handle and you have good access to the radiator. The Fiat Power Train engine has automatic fan-belt tensioning and recommended oil changes are up to 500 hours which should help to reduce running costs.
four cylinder FPT engine. The spec level should comfortably ensure this tractor will be equally at home in a contractor’s fleet as it would in a dairy farmer’s yard. Now with the ZF Transmission reputation on their side, the new 6 and 7 Series models should be even more appealing to both new and existing customers. Landini dealers will be hoping the key selling points such as cab suspension, air conditioning, two year factory warranty, a 40kph ZF transmission and special low flotation 600/65 R38 rear tyres will justify the price point.
My thanks to importers D and S Machinery and Waterford-based Landini dealer Kilmeaden Tractors for organising this test.
Price point
imum lift capacity for a four- cylinder tractor of 9,300kg, the three-point hitch is fitted with lower-link draft-sensing for accurate implement control. It was good to see a push back Dromone hitch fitted to this tractor and there are easy to reach rear fender controls for the hitch and PTO controls. The rear PTO offers four speeds:
1000, 1000 Eco, 540 and 540 Eco. An electro-hydraulic push button enables smooth engagement. The six series can be fitted with up to six double-acting remote valves. I found the engine to deliver strong pulling ability while hauling bales on hilly roads. An eco-function kicks in when you hit the top speed of 40kph. This
The price of the 6 series 145 that we had on test is €81,366 plus VAT. For a four cylinder 140hp tractor this could leave Landini open to accusations of being a little pricier than with previous offerings. However, to be fair this is the first time Landini is offering a four cylinder tractor with such a very high level of spec. It is new ground for Landini and they have come up with a tractor that packs a punch power wise, yet remains relatively compact thanks to the
MODERN: Top, the cooling package is designed to allow easy access for cleaning. Simply release a handle and you have good access to the radiator; above, the cab layout is very fresh and there’s generally a feeling that you are in a bigger tractor than 140hp in size. Landini are calling it their ‘lounge cab’, with a four post design and a flat deck platform
John Deere to unveil Tier 4 engine at Cereals show Derek Casey FEATURING a Tier 4 compliant engine for the first time on a European John Deere tractor, the new 7310R model with e23 transmission will be making its debut this week at the Cereals event in Britain. This top of the range 7R series model produces 310hp at rated engine speed, and heads five other new, more powerful tractors from 210 to 290hp. For transport and pto applications, the engine’s intelligent power management system provides an extra 30hp and is expected to deliver 2pc better fuel efficiency than previous units. John Deere Tier 4 engines are the latest development in the company’s building-block approach to meeting emissions regulations. As a final step, John Deere has added a selective catalytic reduction (SCR) system to its diesel-only engines and increased the fuel pressure to achieve more thorough combustion. Even with the addition of SCR, John Deere aims to reduce total fluid consumption to even lower levels than at present.
The company continues to offer improved Stage III B compliant diesel-only engines on both the new 7R and 8R series ranges for 2014.
Automatic
By late 2014 there will be a choice of Auto Power or newly designed, fully automatic e23 transmissions across the whole model range, as well as a Command Quad transmission on the two smallest models. Auto Power’s ‘pedal mode’ enables the operator to change
This top of the range 7R series model produces 310hp at rated engine speed, and heads five other new, more powerful tractors from 210 to 290hp
the ground speed while operating pto-driven equipment that demands constant engine revs. The e23 transmission offers 23 equally-spaced powershiftable forward gears and 11 reverse, and is equipped with Efficiency Manager. This allows the operator to preset the working speed, and helps to save fuel by keeping the engine revs at an optimum speed by automatically shifting up and throttling back. A new Command Arm console is standard on all 7R series tractors and replaces the right-hand console of previous models. Featuring a more intuitive and ergonomic layout, the Command Arm groups the tractor controls by function and integrates completely with the new Generation 4 Command Centre, which features a new interface and is available with either a 7 or 10in touchscreen display. The cab features laminated glass for safety, a quiet operating environment, and a refrigerator. Integrated systems also enable the use of John Deere’s Farm Sight precision-farming technology.