PAESE :Italia
AUTORE :Stella Bonfrisco
PAGINE :10 SUPERFICIE :39 %
26 ottobre 2018 - Edizione Reggio
Polo umanistico al Seminario Firmato il protocollo d’ intesa Lastruttura sarà operativanel2019.Interventoda 10 milioni FIRMATO il protocollo d’intesa lavoro. E 120 alloggi per studenti tra Seminario Vescovile, Comune (monostanza con servizi autonomi). Previsti all’interno solo pune Unimore per trasformare l’immobile di viale Timavo in sede ti caffè, con una grande possibiliuniversitaria, operativa da settem- tà di creareun indotto intorno albre 2019. A siglare l’accordo il ve-la nuova sede. Presto nel parco scovo Massimo Camisasca, il sin- del Seminario sarà allestita una struttura dove poter visionare il daco LucaVecchi, il rettore Oreste Angelo Andrisano e don Ales- progetto, a disposizione di chiunque(enti pubblici, aziende e privasandro Ravazzini per l’Ente Semiti) volesse contribuire alla realiznario Vescovile.Laproprietà delzazione della nuova sedeuniversilo stabile, costruito circa 70 anni taria. I seminaristi attualmente refa, rimane alla Diocesi, che percepirà annualmente 300mila euro sidenti nella struttura si trasferidall’Ateneo. I lavori di ristrutturaranno nei prossimi giorni al Cenzione ammonteranno a 10 milio- troFrancescano. Mentre la biblioni di euro, cifra che al 70 per cen- teca andrà a integrare quella dei to è già stata raccolta grazie al Co- Cappuccini. mitato «ReggioCittà Universitaria» che si è costituito per sostene- «ERA IL 23 APRILE, circa sei re questo progetto e di cui è coor- mesi fa, quando ho proposto alla dinatoreMauro Severi. Al comita- città di convertire il Seminario in to hanno già aderito con donazio- sedeuniversitaria – ha detto il veni (a fondo perduto) soggetti pub- scovo Camisasca. – Mi ero seriablicie privati: la Diocesi,il Comu- mente interrogato su una questione, l’Università e la Provincia di ne: può la nostra Chiesa permetReggio, la Camera di Commercio, tersiche un luogo confinalità educative possanon esserepienamenla Fondazione Manodori, Unin- te sfruttato? Vissutoda una quindustra, Confcooperative, Iren, Pa- dicina di persone quando ne potrebbe contenere fino a 250. Destidania Tubi di Guastalla, Maxima nato al degrado perché la Diocesi di Poviglio, Interacciai Spa, Ban- non è in grado di sostenerne le ca Popolare, Argo Tractors di spese.Lacittà ha risposto e queFabbrico, Spal e Nexion di Cor- sto luogo tornerà a vivere. L’Unireggio. versità ha più che raddoppiato il Lastruttura rinnovata accoglierà numero di studenti e tanti arrivai corsi di studio di Comunicazio- no da fuori. Abbiamo insieme trone e Scienze Umane,con 1310 po-vato una risposta a tante necessità». Appena operativa la nuova sesti studenti in aula (17 aule capaci de, rimarranno attive insieme a di contenere tra 30 e 194 posti),questasoltanto le sedi di San Lazun auditorium (da 293 posti), 89 zaro e Palazzo Dossetti. uffici dotati di 181 postazioni di zaro e Palazzo Dossetti. Stella Bonfrisco
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :11 SUPERFICIE :10 % PERIODICITÀ :Quotidiano
26 ottobre 2018
FaBBrico
Argo Tractors, la Uilm “pareggia” con la Fiom FABBRICO
Si sono svolte le votazioni per il rinnovo dei rappresentanti della sicurezza in tutti gli stabilimenti della Argo Tractors, azienda leader nel settore e tra le più importanti del territorio per numero di addetti occupati. Il voto espressodai lavoratori vede ancora una volta la Uilm andare oltre ogni previsione in tutte le unità produttive. A Fabbrico, nello stabilimen-
to principale, la Uilm con 220 voti ricevuti è il sindacato più votato dai lavoratori insieme alla Fiom. Il candidato Felice Montella, Rsu interno e membro della segreteria territoriale Uilm, con 158 preferenze è risultato ancora una volta il più votato dai lavoratori. A seguito del pareggio dei voti percepiti tra Uilm e Fiom, la commissione elettorale, come da regolamento, ha proceduto all’estrazio-
ne a sorte per l’attribuzione del terzo seggio disponibile che è poi andato alla Fiom. Nello stabilimento di San Martino in Rio, con 108 voti la Uilm si è affermato come secondo sindacato a soli 12 voti dalla Fiom. Il candidato più votato è stato Alberto Celestino Rsu Uilm. «Questo – si legge in una nota della Uilm – è per noi un grande risultato conseguito in una fabbrica che storicamente è sempre stata una roccaforte della Fiom. È il segno tangibile del lavoro di squadra messo in campo negli ultimi anni che ha coinvolto la struttura territoriale, i delegati sindacali, gli iscritti e tutti i lavoratori in generale». — BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :15 SUPERFICIE :6 % PERIODICITÀ :Quotidiano
26 ottobre 2018
le ciFre
Investimenti per 10milioni e 300mila euro d’affitto REGGIO EMILIA
L’operazione Seminario Vescovileprevede investimenti di circa 10 milioni di euro per ammodernamento e adattamento di aule, uffici, laboratori e luoghi di residenza. Il 70% delle risorse è già stato raccolto grazie a Diocesi, Comune, Provincia, Camera di commercio, Fondazione Manodori, Unindustria, Confcooperative, Padana Tubi di Guastalla, Iren spa, Maxima di Poviglio, Interacciai, Spal e Nexio entrambe di Correggio, Argo Tractors di Fabbrico, Banca Popolare dell’Emilia Romagna.In atto la ricerca di altri solleciti aiuti. I lavori consentiranno di disporre di 17 aule conuna capienza da 30 a 194 posti oltre ad un auditorium da 293 posti. Saranno poi creati 89 uffici e 181 postazioni di lavoro. Per finire con120 alloggi monostanza dotati di servizi autonomi per la residenza degli studenti (presenti ieri i vertici Acer). Unimore verserà annualmente alla Diocesi 300 mila euro di pigione. — L.V. BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI
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PAESE :Italia
AUTORE :Giulio Garau
PAGINE :12 SUPERFICIE :34 %
16 ottobre 2018
induStria
a nordeSt
Sbe continua lo shopping e compra la bresciana Vgv Il gruppocon stabilimento a Monfalconeanchedopol’acquisizionedellaEaton punta ai 350 milionidi fatturato entro 5 anni.Vescovini:«Più forti all’estero» rà con un fatturato consolidato di 200 milioni e un ebitda del 25%, il doppio della meSbe Varvit di Reggio Emilia dia del settore. E si sta trasforche ha il principale stabili- mando in un vero big del setmento di produzione a Montore considerato che a breve è falcone, azienda leader nella atteso anche il perfezionafabbricazione di viti, dadi e mento dell’acquisto di un ulteprodotti di fissaggio, guidata riore realtà, lo stabilimento da Alessandro Vescovini e della ex Eaton che ha appena che opera nei principali mercati internazionali (sia nel set- chiuso a Monfalcone di protore automobilistico di tutte prietà di una multinazionale le marche e delle macchine americana. Autofinanziaagricole e movimento terra) mento grazie alla forte liquidiacquisisce una nuova società tà, investimenti fino a 25 mia Brescia,la Vgv per aumenta- lioni all’anno (risorse prore il potenziale commerciale prie), aggressione del mercae la capacità di penetrazione to. Questi i punti di forza di sul mercato in Europa e negli Usa. Sbe Varvit che ha acquisito Sbe Varbit ha accquisito il Vgv per fare un ulteriore salto 68% dell’azienda bresciana di qualità. al prezzo di 20, 4 milioni (riVgv è un’azienda bresciana sorse proprie). L’obiettivo, a sua volta leader nelle fornicon questa nuova operazio- ture industriali e nella comne, è quello di raggiungere mercializzazione di supporti 350 milioni di fatturato entro 5 anni mantenendo gli attuali di fissaggio e particolari ottelivelli di redditività, capacità nuti da lavorazione meccanidi investimento e autofinan- ca, tranciatura, stampaggio a ziamento. Sbe Varvit cheope- caldo e a freddo. «Attraverso la capacità di ra a Monfalcone con uno stabilimento che dà lavoro a cir- Vgv di gestire la complessità ca 450 persone è un gruppo derivante dalla gestione di dechecomplessivamente impie- cine di migliaia di differenti ga 620 persone tra Italia (ol- prodotti (oltre 30 mila) – ditre a Monfalcone ci sono Tol- chiara il presidente di SbeVarmezzo, Milano, Torino e Reg- vit Alessandro Vescovini – e gio Emilia), Serbia eStati Uni- grazie al potenziamento del ti. Nel 2018 il gruppo chiude- management, della struttura GiulioGarau/
MONFALCONE
tecnica e commerciale dell’azienda bresciana potremo aumentare la presenza sul mercato europeo e americano e sfruttare le sinergie con la rete commerciale di Sbe». Vgv che ha 150 dipendenti, è una società recente, fondata nel 2010 come start up che ha basato il suo successosulla «marcata componente tecnicae di problem solving» che il mercato richiedeva. In pochi anni siè affermata tra i principali distributori specializzati del mercato italiano, fornitore di tutte le aziende del Gruppo Fiat (Fca, Iveco, Cnh), di Ducati e di Argo tractors, Dana e Streparava e di molti altri. Protagonista di una crescita esponenziale, dopo l’acquisizione nel 2015 della Minimec di Reggio Emilia), raggiungerà nel 2018 un fatturato di 55 milioni con un Ebitda di 5. «L’unione di competenze è l’unica strada per vincere le sfide globali – sottolinea Fabrizio Vicari, Ceo di Vgv – e per consolidare risultati e crescita abbiamo scelto Sbe Varvit come partner ideale». — BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI
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PAESE :Italia
AUTORE :Jacopo Manessi
PAGINE :30 SUPERFICIE :19 %
16 ottobre 2018
AZIENDE zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Nuove prospettive per l'impresa leader nelle forniture industriali zxvutsrponmlihgedcbaVUT
La «Vgv»di Calvisanoentra nel gruppo Vescovinierilancia Acquisito il 68%,operazioneda 20,4 milioni di euro L'amministratore delegatoVicari: «L'unica strada pervincerele sfide globali è unire le competenze» dotti, ben oltre i 30mila parti- le, e tracciato la strada che secolari a disegno, e grazie al guiremo con entusiasmo». • Un'acquisizione per crescere potenziamento del manageulteriormente, con obiettivi ment, della struttura tecnica di fatturato ambiziosi nel e commerciale della società quinquennio. La Vgv srl di bresciana, potremo rafforzaCalvisano - leader nelle forni- re la presenza sul mercato euture industriali e nella com- ropeo e americano - spiega mercializzazione di particola- Alessandro Vescovini, presiri da lavorazione meccanica, dente di Sbe Varvit -, e sfrattranciatura e stampaggio a tare le sinergie con la nostra freddo e caldo - entra nel rete commerciale. Diamo lavoro a 620 persone, tra Italia Grappo Vescovini. (nelle sedi di Monfalcone, Tolmezzo, Milano, Torino e UN'OPERAZIONE da 20,4 miReggio Emilia), Serbia e Stalioni di euro, finanziata inte- ti Uniti, e chiuderemo il 2018 ramente con risorse proprie con un fatturato consolidato dalla Sbe Varvit di Reggio di 200 milioni di euro e un Emilia, realtà del grappo emi- Ebitda del 25%, il doppio delliano (impegnata nella pro- la media del settore». duzione di viti, dadi e prodotCredenziali importanti, ti di fissaggio) cheha acquisito il 68% della societàbrescia- dunque, per aumentare il buna. Con l'intenzione di au- siness di Vgv, che conta 150 mentare la capacità di pene- dipendenti ed è nata nel trazione sul mercato, sia in 2010 come startup, diventanEuropa che negli Stati Uniti, do in breve tempo fornitrice «ampliando - come recita di tutte le aziendedel grappo una nota - la gamma com- Fiat, di Ducati e di Argo Tracmerciale offerta alla cliente- tors, Dana e Streparava, con la». Ma non solo: il piano pre- un fatturato che a fine 2018 vede il raggiungimento di ri- toccherà i 55 min di euro e un cavi intorno ai 350 milioni in Ebitda di 5 min. «L'unione di cinque anni, conservando gli competenze è l'unica strada attuali livelli di redditività, ol- per vincere le sfide globali tre alla capacità di investi- chiude Fabrizio Vicari, amministratore delegato di Vgv -; mento e autofinanziamento. per consolidare l'ottimo risul«Attraverso l'indubbia capa- tato e sostenere l'ambizione cità di Vgv di gestire decine di crescere abbiamo scelto di migliaia di differenti pro- SbeVarvit come partner ideaJacopo M anessi
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>>>L’aziendadelmese ottobre 2018
argo tractors
>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018
>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018
ARGO TRACTORs dalla pianura emiliana alle platee internazionali, all’insegna del “full made in Italy”
Una lunga storia costellata di successi, quella di Argo Tractors, che prende il via laddove continua ad albergare il “cuore” del grande gruppo familiare dalle salde radici italiane e dalla rilevante presenza internazionale: l’insediamento produttivo di Fabbrico – il maggiore del gruppo con i suoi 60mila metri quadri di area coperta – sviluppato attorno all’antica fabbrica Landini, nata nel 1884 e per oltre un secolo teatro dell’attività di questo marchio di illustre tradizione, indiscusso protagonista della storia della meccanizzazione agricola nazionale. SOLIDE RADICI PER UNO SVILUPPO DURATURO
L’autentica svolta per la più tricolore tra le aziende produttrici di macchine agricole arriva nel 1994, con l’acquisizione della proprietà di Landini SpA da parte del gruppo industriale Argo, di proprietà della famiglia Morra, che ha inaugurato per la casa reggiana un nuovo fortunato corso, all’altezza del suo passato. L’anno successivo entra a far parte del gruppo Argo anche la Valpadana di San Martino in Rio. Nel dicembre del 2000 viene poi acquisito McCormick, prestigioso marchio americano, assieme allo storico stabilimento inglese di assemblaggio trattori di Doncaster e a quello francese di St.Dizier, specializzato nella costruzione di gruppi trasmissione (successivamente chiusi, spostando l’intera produzione McCormick in Italia). Un’operazione che modifica gli scenari della meccanizzazione agricola e proietta la società emiliana verso una dimensione internazionale, rk netwo 2
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ai vertici del panorama mondiale del settore dei trattori. UNA MULTINAZIONALE DAI VALORI UMANI
Tasselli cruciali, questi, di quel grande e vivido mosaico sfociato nella holding Argo Tractors e messo insieme con dedizione e passione dalla famiglia piemontese Morra, oggi alla sua quarta generazione nel settore della meccanica, a partire dal primo acquisto, negli anni Ottanta, della Mbs di Reggio Emilia, produttrice di ingranaggi e organi di trasmissione per macchine agricole, seguito dal graduale inglobamento di altri marchi esponenti di sempre nuove linee produttive. Per finire, come detto, con l’acquisizione del tris di brand di altissima caratura, completando così la costruzione della fisionomia della realtà Argo Tractors, multinazionale leader di mercato in continua ascesa che negli anni ha saputo con
servare intatto il Dna tutto cuneese dei Morra, fatto di dinamismo, lungimiranza e capacità imprenditoriali coniugate ad una viva attenzione nei confronti del territorio e delle risorse umane. «Al centro della nostra filosofia e del nostro progetto c’è l’uomo, l’impegno ad investire sempre più sull’ambiente e a rendere più sicuro e confortevole, oltre che sempre più professionale, il lavoro di chi ha condiviso e condivide con noi un percorso di vita e di attività, contri-
buendo negli anni a qualificare l’operato di Landini prima e di Argo Tractors a tutt’oggi», osserva il presidente di Argo Tractors Valerio Morra. «Tutto questo - aggiunge - nell’ottica di rafforzare lo spirito di squadra e rendere sempre più solido il know how specifico del nostro business». TRA LE 400 AZIENDE DOVE SI LAVORA MEGLIO IN ITALIA
Un impegno che non rimane lettera morta, ma trova conferma nei fatti, come dimostrano i risultati del sondaggio condotto l’anno scorso su oltre 1.900 grandi imprese attive in Italia dall’autorevole società tedesca indipendente di consulenza Statista – pubblicati sul numero del 16 novembre 2017 del settimanale Panorama – che, sulla scorta di quanto emerso dalle dichiarazioni dei dipendenti intervistati in forma ano nima, collocano Argo Tractors, unica realtà del comparto della meccanizzazione agricola nazio3
>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018
>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018 globale, pronta ad espandersi su mercati ritenuti strategici per il futuro, e sempre più ai vertici della qualità e dell’innovazione – ha recentemente inaugurato il sito produttivo di Anadolu Landini (ubicato a Şekerpinar, nelle vicinanze di Istanbul), realtà nata nel settembre 2017 dalla joint venture siglata tra la multinazionale turca Anadolu Group e Argo Tractors: un nuovo stabi-
nale a comparire in questa classifica, tra le 400 aziende dove si lavora meglio nel Belpaese. Un risultato confermato anche dal sondaggio del 2018, a riprova della solidità e della serietà di un Gruppo fieramente Italiano. PALADINA DELL’ITALIANITÀ
Belpaese che continua a rivestire una assoluta centralità nelle logiche di Argo Tractors, tenacemente ancorate al più puro stile italiano, visto che l’espansione internazionale ha coinciso per la società con un ritorno ad un rigoroso made in Italy, dove dalla progettazione alla produzione dei componenti, trasmissione inclusa, tutto viene concentrato tra Fabbrico, Luzzara e San Martino in Rio nel cuore della “Motor Valley” emiliana. «Appartenere ad un distretto, qual è quello emiliano della meccanizzazione agricola, in grado di garantire il massimo in termini di esperienza, competenze e soprattutto passione per la meccanica, conferisce plus di competitività che sarebbe difficile esportare in altri paesi, compresi quelli favoriti da un inferiore costo del lavoro», sottolinea Valerio Morra. UNA CRESCITA COSTANTE E UN’ELEVATA VOCAZIONE ALL’EXPORT
Valori e passione a formare il fertile humus del brillante percorso di Argo Tractors, ma anche cifre molto importanti che danno il polso di una crescita costante e inarrestabile. Forte del considerevole patrimonio tecnologico dei suoi tre marchi Landini, McCormick e Valpadana, il gruppo vanta una capacità produttiva di 22mila trattori l’anno, articolata su cinque impianti di produzione dislocati in territorio italiano, e può fare affidamento su una rete distributiva formata in Italia da più di 170 concessionari, mentre la presenza in tutto il mondo di Argo Tractors – che occupa 1.800 dipendenti – è assicurata attraverso 8 affiliate, 130 importatori e una rete di 2.500 dealer. Nel 2017 il giro d’affari del gruppo ha superato i rk netwo 4
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e isodiametrici. Ed oltre il 75 per cento in valore dei componenti strategici dei trattori Landini, McCormick e Valpadana – quali carter cambio, forcelle, mozzi ruote, assali, ingranaggi, alberi – proviene dagli stabilimenti Argo Tractors dell’entroterra emiliano, così come totalmente interna è anche la fabbricazione di piattaforme e cabine, il che si traduce in un sicuro vantaggio sul piano del controllo dei costi, degli standard qualitativi e del time to market. 500 milioni di euro, in incremento del 13 per cento in valore e del 20 per cento in volume rispetto all’anno precedente, generato in larga misura dall’export, ribadendo le posizioni consolidate in tutta Europa (il 33 per cento del turnover viene realizzato sui mercati del Vecchio Continente e a questa percentuale va aggiunto il 15 per cento ottenuto sul mercato Italia) e facendo registrare una presenza in crescita in Africa (che contribuisce al fatturato globale con una quota del 22 per cento), America Centrale e Oceania. ALLA CONQUISTA DEL MERCATO TURCO
Un discorso speciale merita la Turchia, dove la holding reggiana – sempre molto attiva anche sul fronte delle partnership in vista della definizione di una compagnia di valenza sempre più
limento inizialmente destinato alla produzione di trattori della serie Globe di Landini – 4 modelli da 50 a 75 cavalli espressamente progettati per le esigenze del mercato turco – per allargare un domani l’attività ad altri modelli, che una volta a regime avrà una capacità produttiva di oltre 5.000 unità annue. UNA GAMMA TRATTORI FRA LE PIÙ COMPLETE, FABBRICATA IN-HOUSE
Decisamente all’altezza – per contenuti tecnici, prestazioni, affidabilità ed efficienza operativa – del suo rango di player di riferimento globale in ambito trattoristico, poi, risulta la gamma offerta da Argo Tractors, una delle più complete disponibili sul mercato, declinata oggi in oltre 550 modelli nel segmento di potenza da 30 a 310 cavalli e nelle famiglie a 3, 4 e 6 cilindri da campo aperto, frutteto, vigneto, cingolati, utility
FORTI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO
Restano molto corposi, in linea con la vivacità progettuale che ha sempre caratterizzato il felice percorso della società emiliana, gli investimenti stanziati in favore dell’innovazione di prodotto e al tempo stesso del processo produttivo. Non a caso un 5,5 per cento del fatturato annuo viene mediamente destinato alla Ricerca e Svi luppo, alloggiata nella nuova struttura all’avanguardia di 3000 metri quadri realizzata ad hoc 5
>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018
>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018 Ma non ci si è limitati alla realizzazione del nuovo reparto R&D, mettendo mano anche all’approntamento di nuove strutture produttive ottimizzate, di nuove tecnologie di produzione e di sistemi informatici avanzati, senza trascurare il ricorso a nuove filosofie di lavoro evolute.
nella sede principale di Fabbrico: all’interno di questa sofisticata unità industriale, costruita nel solco dei concetti tracciati dalla nuova Industria 4.0, spiccano l’area opportunamente attrezzata deputata alla messa a punto dei nuovi prototipi e quella che ospita le tre modernissime sale provadue per i motori e una per le trasmissioni, dedicate ai test su tutti i trattori da 50 a oltre 300 cavalli di potenza.
MIGLIORAMENTI A DOPPIA CIFRA CON IL PROGETTO KAIZEN
TECNOLOGIE PRODUTTIVE ALL’AVANGUARDIA
Il tutto in seno all’importante processo di rinnovamento e riorganizzazione – annunciato cinque anni fa nel corso della convention mondiale di Argo Tractors ed efficacemente sintetizzato dallo slogan “La musica è cambiata” – che a partire dal 2013 ha coinvolto di pari passo la gamma trattoristica e le linee di produzione degli stabilimenti di Fabbrico, San Martino in Rio e Luzzara, radicalmente modificate e aggiornate all’insegna dei più attuali standard produttivi e logistici. A queste dotazioni si accompagnano software di ultima generazione: vedi, in particolare, l’adozione di un avanzato CAD tridimensionale, con relativo sistema gestionale, che consente agli ingegneri di disporre di simulazioni 3D molto reali abbreviando notevolmente i tempi di progettazione. Un investimento, quello in Ricerca e Sviluppo, che il gruppo ha portato avanti anche a livello di risorse umane, inserendo nella neo struttura nuove figure professionali altamente qualificate, ognuna con una precisa specializzazione in questo ambito. rk netwo 6
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Hanno così visto la luce, tra l’altro, i nuovi ultramoderni centri di lavoro installati nella sala lavorazioni meccaniche – tra cui il primo tornio Mazak servito da robot dove carico e scarico dei componenti avviene totalmente in automatico e quelli destinati alle fusioni in ghisa – e le macchine di controllo tridimensionale. Nel frattempo si è proceduto con l’ammodernamento delle linee di montaggio e del Terminal Spedizioni (un’area di 57mila metri quadri che ospita una nuova piattaforma di carico camion e container, oltre ad un circuito per le prove dinamiche.)
Investimenti a 360 gradi che hanno contemplato come detto, in vista di una superiore competitività, anche l’adozione di nuovi principi di lavoro quali il metodo Kaizen – modello gestionale che, partendo da una logica di produzione integrata con aree di pre-montaggio ben localizzate e magazzini di servizio dedicati, assicura al processo produttivo un sensibile e continuo miglioramento di qualità ed efficienza al quale concorrono tutti i livelli delle maestranze – introdotto cinque anni fa da Argo Tractors nelle linee
di assemblaggio dei propri stabilimenti e costantemente implementato. Un programma di rinnovamento delle procedure, il Kaizen, che ha richiesto alcuni importanti adattamenti e ampliamenti alla sede di Fabbrico, ma si è rivelato in grado – fanno notare in casa Argo Tractors – di offrire indubbi benefici sia in termini di produttività e qualità del prodotto finito sia in quelli del risparmio dei tempi di assemblaggio, ridotti nell’ordine del 15-20 per cento.
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>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018
>>>L’aziendadelmese • ottobre 2018 anche il recente accordo di partnership stipulato con Granit, importante riferimento europeo nella fornitura dei ricambi di qualità, per agevolare il lavoro della rete di vendita attraverso servizi all’avanguardia e customer-care di primo livello. IL VALORE AGGIUNTO DELL’APPARTENENZA A UN DISTRETTO
E sviluppo di nuovi prodotti, consolidamento della distribuzione ed incremento della produttività sono i versanti che, nell’ottica di una ulteriore crescita a lungo termine, continueranno a concentrare nei tempi a venire l’impegno di Argo Tractors, determinata a centra trare nei tempi a venire l’impegno di Argo Tractors, determinata a centrare futuri traguardi facendo leva sul suo know-how, sulla trasformazione delle idee in prodotti e servizi e sulla flessibilità, nonché sulla capacità
LARGO ALLA DIGITALIZZAZIONE
Al tempo stesso nel corso dell’ultimo biennio il gruppo reggiano ha deciso di puntare molto sull’ambizioso processo di digitalizzazione, destinato a coinvolgere tutte le attività aziendali, per il quale Argo Tractors sta mettendo in campo cospicui investimenti finalizzati all’introduzione di strumenti high-tech tra i quali nuovi siti web corporate e siti web per i concessionari, canali social e un nuovo software CRM (Customer Relationship Management) – altro tassello ormai irrinunciabile nella strategia d’impresa – associati ad una piattaforma di e-commerce, ad un nuovo configuratore di prodotto e ad un approccio geomarketing che presuppone rk una netwo 8
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attenta conoscenza delle peculiarità delle richieste provenienti dai singoli mercati. SISTEMI PIÙ EVOLUTI PER UN SERVIZIO D’ECCELLENZA
Obiettivi strategici della Digital Transformation: rafforzare ulteriormente l’immagine di Argo Tractors, massimizzando la visibilità e la credibilità dei propri brand, e fornire alla rete di vendita opportunità di crescita grazie a strumenti avan zati che consentano un più moderno ed efficiente incontro con la clientela, potenziando le performance nell’assistenza così da poter sommare alla soddisfazione di quelli consolidati l’acquisizione di nuovi clienti, incrementando di pari passo i profitti. Un progetto chiave in cui rientra
di fare ricerca, innovazione e formazione. Un futuro che vedrà la multinazionale reggiana, la cosiddetta “Ferrari” dei trattori, sempre focalizzata sulla produzione trattoristica d’eccellenza:
trattori made in Italy, quelli di nuova generazione, dai contenuti tecnologici molto elevati e rispondenti alle sempre più spiccate esigenze di precisione. Da rilevare in tal senso l’accordo globale di collaborazione siglato lo scorso giugno da Argo Tractors con Topcon Agriculture per l’adozione dei sistemi Gps su tutte le gamme dei trattori Landini e McCormick. Trattori, quelli che vedono oggi la luce nel distretto produttivo di Reggio Emilia, non soltanto altamente hi tech ma anche particolarmente funzionali ed efficienti, oltre che connotati da design ricco di appeal e da livelli di comfort sempre più vicini agli standard del settore automotive. 9
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30/10/2018
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25/10/2018
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Finalist za izbor traktorja leta 2019
Landini Rex 4-120 GT V
izboru za traktor leta 2019 je Landini v kategoriji najboljši specializiran traktor (Best specialized) kandidiral z modelom Rex 4-120 GT. Rex 4 je nova generacija Landini ozkokolotečnih oz. specializiranih traktorjev, ki jih nudijo v petih izvedbah, in sicer GT (široka izvedba), F (sadjarska), V (vinogradniška) GE (nizka, na voljo le z lokom) in GB (tudi samo z lokom) – v tem sestavku ju ne bomo obravnavali). Prvič so bili javnosti predstavljeni na zadnji razstavi EIMA v Bologni.
štirivaljni Deutz, prostornine 2,9 litra in s stopnjo 3B za izpušne pline, ki jo dosegajo s povratnim dovajanje ohlajenih izpušnih plinov (EGR) in dizel oksidacijskim katalizatorjem (DOC). Menjalniki imajo v osnovi tri skupine in štiri prestave, izvedbe pa se ločijo po mehanskem ali elektrohidravličnem spreminjevalniku smeri vožnje in opcijskih vmesnih predstavah, prestavljivih pod obremenitvijo (2 ali 3 stopnje – pri tej izvedbi je končna hitrosti 40 km/h dosežena pri t. i. eco delovanju motorja, to je pri 1900 vrt/ min. Tempomat hitrosti je vgrajen serijsko.
Skupaj je na voljo pet izvedb menjalnikov. Izvedbi GT in F z lokom sta v ponudbi tudi z menjalniki predhodne generacije, s 15/15 prestavami, z mehansko in elektrohidravlično izvedbo spreminjevalnika smeri vožnje. Število skupin vrtljajev priključne gredi je odvisno od izvedbe menjalnika, na voljo sta dve ali pa štiri (540, 540E, 1 000 in 1000E). Hidravlika ima dve ali tri črpalke, ki zagotavljajo pretok 78 ali 110 l/min olja za interne porabnike (krmiljenj koles, menjalnik), hidravlično dvigalo in za krmilne ventile za zunanje porabnike, ki imajo lahko mehan-
V izvedbi F je šest modelov, v izvedbah GT in V pa po pet modelov. Največje moči motorje segajo od od 70 do 112 KM. Kandidat za traktor leta 2019 Rex T-120 GT ima največjo moč 112 KM. Motorji so
Landini Rex 4 – traktor za vse namene!
Rex 4 poganjajo motorji Deutz prostornine 2,9 litra. Model na sliki je opremljen s filtracijo zraka v kabini stopnje 4, kar prepoznamo po črnem pokrovu v strehi kabine.
SI-JA d.o.o. Kajakaška 40a
1211 Ljubljana-Šmartno
Landini 6C – predpraznična ponudba
tel.: (01) 530 78 04 info@si-ja.si www.si-ja.si
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11/2018
sko ali električno krmiljenje. Na voljo so tudi sredinsko nameščeni krmilni ventili. Zadnje hidravlično dvigalo je na voljo z opcijskimi hidravličnimi bočnimi stabilizatorji. Standardno dvigne 2700 kg, z dodatnima dvižnima hidravličnima valjema pa 3400 kg. Opcijsko sprednje dvigalo dvigne 1400 kg.
Serija Rex 4 ima novo kabino z novo generacijo krmilnih naprav. Dno kabine je ravno. Opcijsko je na voljo filtriranje zraka v kabini kategorije 4, ki se s stikalom preklopi na filtriranje kategorije 2. Pri izvedbah z vmesnimi prestavami sta stikali za te prestave tako na desni krmilni konzoli kot na prestavni
ročici. Na prestavni ročici je tudi stikalo za elektrohidravlični vklop vozne sklopke. Sprednji pogon in diferencialno zaporo vklapljamo elektrohidravlično. Pri izvedbi F in GT je na voljo tudi opcijsko vzmetenje sprednje preme sredinske izvedbe, izvedba V pa ima velik kot nagiba sprednje preme, kar olajša krmiljenje sprednjih koles. Rex 4 ima nameščene tudi predpriprave za satelitsko vodenje po parceli (navigacija) in ISOBUS krmiljenje priključnih strojev. V zadnjem obdobju pa so razvili t. i. elektronsko krmiljenje sprednjih koles. Gre za kombinacijo električnega/elektronskega in hidravličnega sistema, ki uravnava krmiljenje koles glede na hitrost vožnje, različna razmerja med vrtljaji volana in zamikom koles (t. i. hitro krmiljenje koles), vračanja koles v sredinski položaj, ko voznik popusti volan, in še nekaj funkcij. Ker so to rešitev prijavili za izbor novosti na prihajajoči razstavi EIMA v Bologni, bomo o tem lahko podrobneje pisali v prihodnji številki Kmetovalca. Marjan Dolenšek, KGZS – Zavod LJ član žirije za Slovenijo
Desna krmilna konzola pri izvedbi z električnimi hidravličnimi krmilnimi ventili
Novo registrirani traktorji v septembru 2018 Mesto
Znamka
1 2 3 4 5 6
NEW HOLLAND JOHN DEERE STEYR GOLDONI SOLIS CASE-IH CLAAS DEUTZ-FAHR SAME ANTONIO CARRARO HURLIMANN IMPODAN (DONG FENG/LOVOL) VALTRA LAMBORGHINI LANDINI LINDNER MASSEY-FERGUSON FENDT KIOTI ZETOR AEBI AGT ARBOS FERRARI KUBOTA TAFE YTO Ostali Skupaj Sp. do prejšnjega leta:
10
14
18 21
28
Vir MzI, obdelava md
42
Novo reg. sep. 18
Vsota jan. - sep. 18
Št.
%
Št.
%
16 13 9 8 6 5 5 5 5 4 4 4 4 3 3 3 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1
14,2 11,5 8,0 7,1 5,3 4,4 4,4 4,4 4,4 3,5 3,5 3,5 3,5 2,7 2,7 2,7 2,7 1,8 1,8 1,8 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9
113 4
100,0 3,7
182 100 99 61 64 74 31 67 54 77 10 84 15 38 28 18 10 34 35 16 1 20 1 14 28 4 2 34 1219 112
14,9 8,2 8,1 5,0 5,3 6,1 2,5 5,5 4,4 6,3 0,8 6,9 1,2 3,1 2,3 1,5 0,8 2,8 2,9 1,3 0,1 1,6 0,1 1,1 2,3 0,3 0,2 2,8 100,0 10,1
Vsota okt. 17 - sep. 18 (12 mes. vsota) Št %
220 145 109 80 85 85 37 84 71 94 14 101 18 47 33 25 19 34 41 22 1 25 1 18 37 4 2 71 1523 202
14,4 9,5 7,2 5,3 5,6 5,6 2,4 5,5 4,7 6,2 0,9 6,6 1,2 3,1 2,2 1,6 1,2 2,2 2,7 1,4 0,1 1,6 0,1 1,2 2,4 0,3 0,1 4,7 100,0 15,3
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30/10/2018