Perù - Vito Fusco/Saveria Fiore

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Perù



Perù



"PerÚ" Foto: Vito Fusco | pag. 12-13 e 80-81 Saveria Fiore - Testi: Saveria Fiore Special Thanks: Antonio Casola (socio insostituibile), Anna Petrucci e Alessandro De Martino perchè stanno al passo con i casini che creo. Approfondimento di viaggio sul BLOG: www.circumirando.wordpress.com Pubblicato in anteprima su Nikon Magazine - Novembre 2016 Edizione: Arkimedia Lab

Con il patricinio della

Ambasciata Peruviana di Roma

Fondo Internazionale per la Fotografia



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il Perù

el Perú

Intenso...è questa la parola con cui definirei questo suggestivo angolo di mondo...

Intenso... es esa la palabra con la que definiría a este sugerente rincón del mundo...

Il Perù è quasi una poesia da interpretare, di quelle ermetiche più che di diretta comprensione. Quelle da studiare e scavare all’interno delle parole, all’interno di quella che è la corazza esterna. Questo affascinante angolo di mondo è anche il terzo paese più esteso dell'America del Sud dopo Brasile ed Argentina, nonché uno tra i venti paesi più vasti del pianeta.

El Perú es casi una poesía por interpretar, de aquellas herméticas más que de aquellas de directa comprensión. De aquellas para estudiar y excavar al interior de las palabras, al interior de aquello que es la coraza exterior. Este fascinante rincón de mundo es también el tercer país más extenso de América del Sur, después de Brasil y Argentina, además de uno de los países más vastos del planeta.

Molti viaggiatori scelgono di fare un viaggio in Perù per una serie di motivi: Machu Picchu, Il Canyon del Colca o attratti dal lago più esteso al mondo a quasi 4000 metri sul livello del mare. Eppure, quando si arriva lì appare chiaro che questo non è il succo, ma forse semplicemente il volto più manifesto a tutti. L’intero Perù è pervaso di una ricca storia e tradizione (la civiltà Norte Chico è una delle più antiche del mondo) che nemmeno l’arrivo degli spagnoli è riuscito ad estirpare.

Muchos viajeros eligen hacer un viaje al Perú por una serie de motivos: Machu Picchu, el Cañón del Colca o atraídos por el lago más extenso del mundo a casi 4000 metros sobre el nivel del mar, pero sin embargo, cuando se llega allí, resulta claro que estos son quizás la parte menos importante. Todo el Perú está impregnado de una rica historia y tradición (la civilización Norte Chico es una de las más antiguas del mundo), que ni siquiera la llegada de los españoles ha logrado extirpar.

Le persone riescono a trasmetterti pienamente la loro energia e dinamicità, e si rendono sempre disponibili ad aiutarti. Il divario sociale, soprattutto nelle città, è chiaramente percepibile. C’è molto fervore politico e sotto quel punto di vista “il pueblo” è ancora legato al concetto di lotta sociale, una lotta che però non sembra portare buoni frutti. Esistono ancora antichi mestieri come il lustrascarpe, e moltissimi venditori ambulanti di bibite, caramelle e mais tostato. Ognuno cerca di arrangiarsi come può e Lima appare come la nostra Napoli, ma di dimensioni più grandi.

Las personas son muy alegres y contagian su energía y su inmensa disposición para ayudarte. La diversidad social, sobre todo en las ciudades, es claramente perceptible. Hay mucho fervor político y, bajo ese punto de vista, “el pueblo” está todavía ligado al concepto de lucha social, una lucha que sin embargo no parece traer buenos frutos. Existen todavía viejas ocupaciones, como el lustrabotas y muchos vendedores ambulantes de bebidas, caramelos y maíz tostado. Cada uno intenta de arreglárselas como puede y Lima se parece a nuestra Nápoles, pero con dimensiones más grandes.

Ancora oggi, come in passato, si coltiva e si mastica l'Hoja de Coca, semplicemente una piante dal potere analgesico ed energizzante largamente usata da secoli dalle popolazioni andine a vari scopi curativi, come rimedio per la fame o per il "mal d'altura.

Todavía hoy, como en el pasado, se cultiva y se chaccha la hoja de coca, simplemente una planta con poder analgésico y estimulante, utilizada desde hace siglos por las poblaciones andinas con diversos usos curativos, como remedio contra el hambre o para aliviar el mal de altura.

La produzione agricola, in alcune zone impervie del territorio, sfrutta ancora antichi acquedotti dell’epoca della popolazione Nazca (antecedente agli Incas). A sud, invece, nella regione di Cusco, il cosiddetto “Ombelico del mondo”, particolari terrazzamenti permettevano studi di botanica che favorivano la coltivazione di circa 50 tipi di patate diverse, che hanno portato ad oggi a godere di oltre 4000 varietà. La pesca è ancora abbondante. Nei pressi di Paracas grandi aziende piazzate sulla costa attendono decine di pescherecci locali per lavorare il pesce e spedirlo in tutto il paese. Il cevice, piatto nazionale di epoca precolombiana è l’espressione di quanto l’attività ittica sia importante in questo paese.

La producción agrícola en algunas zonas de difícil acceso, aprovecha todavía los antiguos acueductos de la época de la población Nazca (previa a los Incas). En cambio en el sur, en la región de Cusco, el llamado “Ombligo del mundo”, andenes particulares permitían estudios de botánica que favorecían el cultivo de cerca de 50 tipos diversos de papa, que ha llevado a que hoy existan más de 4000 variedades. La pesca es aún abundante. Cerca de Paracas, grandes empresas ubicadas en la costa esperan decenas de embarcaciones locales para trabajar con el pescado y enviarlo a todo el país. El ceviche, plato nacional de época precolombina, es la expresión de la importancia de la actividad ictícola en este país.

Verso sud, Arequipa, la regione dei vulcani, dei Canyon mozzafiato, del convento più grande del mondo e dei musei Inca. Cittadina forte e guerrigliera, veterana dei numerosi terremoti che l’hanno vista sofferente, ma pronta a risollevarsi. A nord di Arequipa si trova la zona del Titicaca, dove ci si perde tra gli incredibili “esperimenti sociali” messi a punto dagli abitanti di Taquile (700 famiglie vivono e lavorano per una cassa comune, per poi ripartire i proventi a tutti equamente) e le isole galleggianti di Uros, oggi praticamente un museo all’aperto che mostra il modo di vivere della popolazione del lago. Poi c’è Cusco. Il centro dell’impero Inca. Una regione intensa in ogni senso, con le rovine di Machu Picchu, la Valle Sacra, le saline di Maras e i terrazzamenti concentrici di Moray.

Hacia el sur, Arequipa: la región de los volcanes, de los cañones deslumbrantes, del convento más grande del mundo y de los museos incas. Ciudadela fuerte y aguerrida contra los numerosos terremotos que la han visto en sufrimiento, pero siempre lista a resurgir. Al norte de Arequipa se encuentra la zona del Titicaca, donde uno se puede perder entre los increíbles “experimentos sociales” ejecutados por los habitantes de Taquile (700 familias viven y trabajan para una caja común, para luego repartir los beneficios entre todos equitativamente) y las islas flotantes de Los Uros, hoy en día, prácticamente un museo al aire libre, que muestra el modo de vivir de la población del lago. Luego está el Cusco. El centro del Imperio Inca. Una región intensa en todos los sentidos, con las ruinas de Machu Picchu, el Valle Sagrado, las salinas de Maras y los andenes concéntricos de Moray.

Intenso...è questa la parola con cui definirei questo suggestivo angolo di mondo. Un luogo che va ben oltre la meta prettamente turistica. Infatti il Perù è la cassaforte dell'umiltà che si sta estinguendo, i tramonti di fuoco che affogano dietro l'orizzonte, le mani sporche di terreno e di passione, i cuori intimoriti e puri dei bambini avvolti nella coccola del caldo dorso della mamma, sono i mondi in collisione in uno stesso spazio, i colori delle case e della gente che ti dipingono la vita e ti lasciano un pezzetto di sé.

Intenso… es esta la palabra con la que definiría este sugerente rincón del mundo. Un lugar que va más allá de la meta meramente turística. De hecho, el Perú es la caja fuerte de la humildad que se está extinguiendo, los ocasos de fuego que se ahogan tras el horizonte, las manos sucias de tierra y de pasión, los corazones atemorizados y puros de los niños envueltos en la caricia de la cálida espalda de la madre, son los mundos en colisión en un mismo espacio, los colores de las casas y de la gente que te pintan la vida y te dejan un pedacito de ellos.


Lima Grattaceli si mischiano a vecchi e decadenti edifici colorati di epoca coloniale...

Los rascacielos se mezclan con los viejos y decadentesedificios coloridos de la época colonial...

Ciudad de los Reyes, appare subito come una città latina. Metropoli confusa con a Nord un porto internazionale e una “Municipalidad” abbastanza frizzante come Callao, a sud la zona più calma e residenziale con i quartieri di Barranco e Miraflores, centro artistico, culinario e commerciale della città, fino alle pendici del Cerro San Cristobal, dove la classe più povera ha costruito baracche di fortuna, costituendo di fatto un “Barrio Pobre”. Il traffico è incredibile e come spesso accade in sud America, un pò anche da noi nel sud Italia, i semafori e le indicazioni stradali restano appunto solo “indicazioni”.

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I mezzi di trasposto pubblico sono pochi e si sopperisce alla necessità di spostamento dei dieci milioni di abitanti utilizzando taxi e collectivos che scorazzano su e giù per la città, suonando continuamente il clacson per attirare l'attenzione delle persone che in pratica saltano in corsa su questi fatiscenti piccoli van, per raggiungere un capo o l'altro della città. Strano, invece, vedere alla fermata dei bus pubblici il formarsi di un'ordinata fila indiana per salire. Totalmente in contrasto con il caotico scorrere di un fiume di auto. Per quanto riguarda il palato, ebbene, Lima è la rappresentante orgogliosa della gastronomia regionale. Il suo punto forte sicuramente risiede nella varietà dei prodotti e in quella ricchezza che nei secoli ha furbamente assorbito dalle influenze multietniche che hanno qui messo piede (spagnola, africana, cinese...). Molto interessante è, per esempio, il meticciato creatosi tra cucina cinese e peruviana, la cosiddetta CIFA. Ai piedi del pendio dove si erge la città, ci sono immense spiagge ottime per il surf, meno belle per fare il bagno: sempre di oceano si tratta! Grattaceli si mischiano a vecchi e decadenti edifici colorati di epoca coloniale, che ad ogni terremoto crollano e vengono sostituiti con nuove costruzioni, rendendo la città un ibrido eterogeno tra antico e moderno.

Ciudad de los Reyes, aparece de inmediato como una ciudad latina. Metrópoli confusa que tiene al norte un puerto internacional y una municipalidad bastante efervescente, como lo es el Callao; al sur, la parte más tranquila y residencial con los distritos de Barranco y Miraflores, centro artístico y culinario de la ciudad, hasta las laderas del Cerro San Cristóbal, donde la clase más pobre ha construido asentamientos humanos. El tráfico es increíble y, como ocurre frecuentemente en Sudamérica, también un poco aquí en el sur de Italia, los semáforos y las indicaciones viales se consideran justamente solo eso: “indicaciones”. Los medios de transporte público son pocos y se intenta cubrir la necesidad de desplazamiento de los diez millones de habitantes, utilizando taxis y colectivos que se pasean de arriba abajo por la ciudad, tocando continuamente el claxon para llamar la atención de las personas que suben corriendo a estas pequeñas y decadentes vans, para llegar a un extremo u otro de la ciudad. Resulta extraño en cambio ver en la parada de autobuses público, formarse una ordenada fila india para subir. Totalmente contrastante con el caótico fluir del río de carros. Se come bien, bajo el pacto de que se vaya ya sea a lugares realmente típicos o a restaurantes de nivel. También la comida Chifa (fusión peruano-china) es muy interesante. A los pies del acantilado donde se yergue la ciudad, hay inmensas playas, óptimas para el surf, menos bonitas para bañarse, pues se trata siempre del océano. Los rascacielos se mezclan con los viejos y decadentes edificios coloridos de la época colonial, que con cada terremoto se derrumban y son reemplazados con modernas construcciones.













da Paracas a Nazca Un ambiente monocromatico, dove solo il silenzio irrompe dominando ogni cosa... Un ambiente monocromático, donde solo irrumpe el silencio que domina cada cosa... Quando il pullman dal vivace tumulto della metropoli limeña si immerge lungo la desolata Panamericana Sur che porta a Paracas, un’improvvisa metamorfosi ti veste da astronauta di un paesaggio che appare lunare.

Cuando el bus pasa del vivaz tumulto de la metrópoli limeña a sumergirse en la desolada Panamericana Sur que lleva a Paracas, una repentina metamorfosis te viste de astronauta de un paisaje que parece lunar.

Un ambiente monocromatico, dove solo il silenzio irrompe dominando ogni cosa. È Paracas a ridonare uno stralcio di vita in mezzo ad un deserto che sembra non avere né luogo né tempo.

Un ambiente monocromático, donde irrumpe solo el silencio, que domina cada cosa. Es Paracas la que devuelve una pincelada de vida en medio de un desierto que no parece tener ni tiempo ni lugar.

Una sterminata riserva naturale che racchiude le più svariate specie animali è il tesoro più prezioso della piccola ciudad peruviana.

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La viscida sensazione delle alghe melmose che pervadono la riva del mare; i sensi che si assopiscono per un pò lasciandoti in un lieve stato catartico; un’allegra compagnia di pescatori su di un peschereccio che ti saluta dietro la spuma del mare che sbuffa, con la lieta percezione che qui il vivere di pesca riporta tutto alla semplicità e purezza che ognuno insegue con affanno. Altra storia Nazca. Apparentemente solo deserto ma con un'immensa rete di sorgenti sotterranee sapientemente mappate con le famose “linee”, che nei secoli sono state portate alla luce da incredibili acquedotti a spirale che ne intercettano le acque e le rendono fruibili per l'agricoltura. Meta turistica soprattutto per le famose “linee” disegnate dai Nazca, che solcano una gran parte di terreno desertico, donando alla vista spettacolari geo-glifi.

Una extensa reserva natural que alberga las más variadas especies de animales, es el tesoro más grande de esta pequeña ciudad peruana. La viscosa sensación de las algas fangosas que invaden la orilla del mar; los sentidos que se adormentan por un poco, dejándote en un leve estado catártico; una alegre comunidad de pescadores sobre una embarcación pesquera que te saluda detrás de la espuma de un mar que resopla, con la feliz percepción de que aquí, vivir de la pesca, conduce todo a la simplicidad y pureza que cada uno persigue con afán. Nazca es otra historia. Aparentemente es solo desierto, pero con una inmensa red de fuentes subterráneas, sabiamente mapeadas con las famosas “líneas”, que a través de los siglos han sido traídas a la luz por increíbles acueductos espirales que interceptan las aguas y las vuelven utilizables para la agricultura. Meta turística, sobre todo, por las famosas “líneas” diseñadas por los Nazca, que surcan una gran parte de terreno desértico, brindando a la vista espectaculares geoglifos.













Arequipa In una catartica simbiosi con la natura che ti lascia succube del suo incanto... En una catártica simbiosis con la naturalezaque cautiva con su encanto... Splendida culla vulcanica, ne vanta uno in particolare, regnante sulla ciudad, El misti. Alto quasi 6.000 m dal livello del mare, nei secoli passati ha scosso la cittadina con le sue eruzioni. Non solo. El misti è stato anche cimitero dei corpi sacrificati dagli inca, oggi conservati nei musei d'Arequipa. La ciudad ha come tutte la sua plaza de Armas, con lunghi porticati che diramano dintorno e una generale organizzazione un po' dissonante con l'indole sud americana. Tant'è vero che le persone nate qui si stringono fieramente ad uno spirito patriottico locale, quasi volendosi rivendicare a particella autonoma rispetto al resto del Perù. Non a caso la gente locale ci parla di un passato in cui avevano tentato di coniare una loro moneta.

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Sono diversi i luoghi d'interesse; oltre i musei, l'immenso ed incantevole Monastero di Santa Catalina, il più grande del mondo (si estende su una superficie di oltre 20.000 mq) e pertanto il più importante edificio religioso del Perù, una “ciudad nella ciudad”, che ti catapulta dall'attualità in un viaggio attraverso i costumi e i luoghi in cui le monache dell’epoca svolgevano la loro quotidianità, spesso costrette ad internarsi senza spontanea vocazione. L'edificio (esistente dal 1579) fu chiuso alle monache e aperto al pubblico solo nel 1970, a seguito dei danni riportati da un terremoto. Eppure la storia che pregna la città ne abbraccia solo il lato più orgoglioso, tralasciando quello selvaggio. Tralasciando il fatto che, passeggiando lungo le strade arequipene, skateboarder sfrecciano lungo i marciapiedi e gruppi di scalatori ben armati di zaini e spirito d'avventura si dirigono verso uno dei tanti percorsi di trekking che il paesaggio offre. E per i più temerari il Canyon del Colca diventa meta obbligata. A poche centinaia di km dal centro storico, lo sconfinato Canyon si estende in una scena magica da contemplare e in ripide discese e salite che conducono alle oasi che giacciono alle pendici. Completamente aldilà di quella che è la modernità, in una catartica simbiosi con la natura che ti lascia succube del suo incanto.

Espléndida cuna volcánica, presume de uno en particular, el que reina sobre la ciudad: el Misti. Con casi 6.000 metros sobre el nivel del mar, ha representado un verdadero reto para la ciudad en los siglos pasados por sus erupciones. No solo eso. El Misti ha sido también el cementerio de los cuerpos sacrificados de los incas, hoy conservados en los museos de Arequipa. La ciudad tiene, como todas, su plaza de armas con largos pasajes que dividen el entorno y una organización general que la hacen un poco menos sudamericana. Tanto es verdad, que las personas nacidas aquí se aferran orgullosamente a un espíritu de patriotismo local, casi queriendo reivindicarse como una partícula autónoma respecto al resto del Perú. No fue casual su intención de acuñar una moneda propia. Son diversos los lugares de interés. Además de los museos, el inmenso y encantador Monasterio de Santa Catalina, el más grande del mundo, “una ciudad en la ciudad”, te catapulta de la actualidad a un viaje a través de la vestimenta y los lugares en los que las monjas de la época desarrollaban su cotidianidad, muchas veces obligadas a internarse sin tener una vocación espontánea. Y así, la historia que impregna la ciudad acoge solo el lado más orgulloso, dejando de lado aquello más salvaje. Dejando de lado el hecho de que, paseando por las calles arequipeñas, pasan veloces los skaters junto a la vereda y que grupos de escaladores bien armados con mochilas y espíritu de aventura, se dirigen hacia alguno de los tantos recorridos de trekking que el paisaje ofrece. Y, para los más temerarios, el Cañón del Colca es una meta obligatoria. A pocos cientos de kilómetros del centro histórico, el inconmensurable Cañón se extiende en una escena mágica para la contemplación, con escarpadas bajadas y subidas que conducen a los oasis que yacen en las laderas. Completamente más allá de lo que es la modernidad, en una catártica simbiosis con la naturaleza que cautiva con su encanto.









Titicaca I bambini sono vestiti con stracci sporchi di terriccio, in una fusione uomo, natura e fauna... Los niños están vestidos con trapos sucios de tierra, en una fusión hombre, naturaleza y fauna.... La zona del Titicaca ti proietta in un mondo del tutto ameno, a parte la città di Puno, che all'arrivo appare caotica e disordinata, con le case sbiadite aggrappate dalla cima della collina alla riva del lago. Una gita con una lenta barca consunta dal tempo è d’obbligo per visitare le isole galleggianti di Uros, poi Amantanì e Taquile. "Il mare dolce è davvero immenso e porta fino in Bolivia. Lungo le sponde si dislocano decine di piccoli centri, principalmente agricoli. Sulle rive, tutto il giorno si scorgono piccoli incendi della pianta fulcro del lago: la Totora. I pastori, per permettere alla nuova erba di spuntare, la incendiano aspettando che una tempesta pomeridiana la spenga, e nell’attesa governano il pascolo tra una partita a nascondino e tante risate.

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Si rimane incantati davanti ad un mondo così genuino, essenziale. I bambini sono vestiti con stracci sporchi di terriccio, in una fusione uomo, natura e fauna che ti cristallizza in una sconcertante paralisi di riflessione . Nel periodo di Gennaio, poi, iniziano i festeggiamenti della Virgen de La Canderlaria, con immense e lunghissime sfilate di scuole di ballo e di musica, che per ore allietano i locali ed i turisti ad un ritmo irresistibile. Non a caso Puno vanta il primato di cittadina più folckloristica del Perù.

La zona del Titicaca te proyecta en un mundo del todo ameno, aparte de la ciudad de Puno, que a la llegada aparece caótica y desordenada, con las casas descoloridas que se aferran de la cima de la colina hasta la orilla del lago. Un viaje en una lenta barca consumida por el tiempo es necesario para visitar las islas flotantes de Los Uros, luego Amantani y Taquile. Este “mar dulce” es verdaderamente grande y llega hasta Bolivia, y a lo largo de la ribera se reconocen decenas de pequeños centros principalmente agrícolas. Sobre la riba, todo el día se distinguen pequeños incendios de esa planta primordial para la vida del lago: la Totora. Los pastores, para permitir que nazca la nueva hierba, le dan fuego, esperando que una tormenta vespertina la apague y, en la espera, controlan el prado entre juegos a las escondidas y tantas risas. Uno se queda encantado frente a un mundo así de genuino, esencial. Los niños están vestidos con trapos sucios de tierra, en una fusión hombre, naturaleza y fauna que es estupenda de ver y de percibir.

Qui si viaggia in un piccolo taxi a tre ruote che ricorda i TUK TUK thailandesi, che ben si prestano al costante traffico.

En el periodo de enero inician las celebraciones de la Virgen de la Candelaria, con inmensos y larguísimos desfiles de escuelas de baile y de música que por horas alegran a locales y turistas con un ritmo irresistible. No es casual que Puno se lleve el primer puesto como ciudad más folclórica del Perú.

Le persone, soprattutto in campagna, sono timide ma non schive e sempre pronte a mostrare tutte le loro rughe con un sorriso.

Aquí se viaja en un pequeño taxi de tres ruedas que recuerda a los Tuk Tuk tailandeses, que se prestan al tráfico constante. Las personas, sobre todo en el campo, son tímidas pero no esquivas y siempre listas para mostrar todas sus arrugas en una sonrisa.











Cusco Una vera e propria roccaforte di un grande impero tramontato, ma non deceduto... Una fortaleza verdadera y propia de un gran imperio caído, pero no muerto… La Cusco “Ombelico del mondo” (parola d'origine quechua) dell'impero Inca, ha preservato nei secoli quella centralità che l'ha sempre contraddistinta fin dall'antichità. Una delle più antiche città popolate d'America, oggi sprigiona tutto l'eco storico del popolo Inca che l'ha foggiata. Il suo lascito storico è la ragion d'essere del turismo di Cusco. Al centro della cordigliera delle Ande, a circa 3000 metri, si distende soave con la sua valle Sagrada. Immensa da visitare, solcata dai lunghi fiumi secolari e rigogliosa di verde. Disperdersi nel vaporoso odore delle Salineras, nel caldo, labirintico vagare tra le vasche di sale tutt'intorno.

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Scrutare curiosi i gradoni di Moray, che ti accerchiano ad anfiteatro, ti risucchiano nel vortice della loro peculiarità, riportandoti all'epoca delle coltivazioni Inca, che adibivano queste immense scalinate a centro di sperimentazione agricola. Lasciarsi cullare dalla vita cittadina, adornata dell'eco monumentale degli Inca, del richiamo al culto del dio Sole, e di tutto ciò in cui loro credevano. Dipinta di colori, di mercati senza fine, della maestosa Cattedrale che dimora silenziosa la Plaza de Armas, lasciando parlare solo la folla di gente che qui si mescola. Insomma, una vera e propria roccaforte di un grande impero tramontato, ma non deceduto, ancora vivo più che mai in tutto ciò che qui ne conserva intatta l'anima. E poi Machu Picchu, stupendo, ma ancora più incredibile la via per accedervi, passando per Hidroelectrica (centrale costruita da un ingegnere italiano) lungo i binari del treno che porta ad Aquas Caliente (o Machu Picchu Pueblo) alle cui pendici si ergeva la famosa città Inca.

Cusco, “ombligo” (palabra de origen quechua) del Imperio Inca, ha preservado a través de los siglos aquella centralidad que la ha caracterizado desde la antigüedad. Una de las ciudades pobladas más antiguas de América, hoy libera todo el eco histórico del pueblo Inca que la ha modelado. Su legado histórico es la razón de ser del turismo del Cusco. En medio de la Cordillera de los Andes, a cerca de 3000 metros, se extiende suave con su Valle Sagrado. Inmensa para visitar, surcada por largos ríos seculares y rebosante de vegetación. Perderse en el vaporoso olor de las salineras, en el caliente y laberíntico vagar entre las tinas de sal de todo el alrededor. Recorrer curiosos las gradas de Moray, que te envuelven en forma de anfiteatro, que te sumergen en el vórtice de su peculiaridad, llevándote a la época de los cultivos incas, que utilizaban estas inmensas escalinatas como centro de experimentación agrícola. Dejarse arrullar por la vida de la ciudad, adornada por el eco monumental de los incas, del llamado al culto al dios Sol y de todo aquello en lo que ellos creían. Pintada de colores, con mercados sin fin, con la majestuosa catedral que ocupa silenciosa la Plaza de Armas, dejando hablar solo al tumulto de gente que se mezcla. En conclusión, una fortaleza verdadera y propia de un gran imperio caído, pero no muerto, todavía vivo, más que nunca, en todo aquello que aquí conserva el alma intacta. Y luego está Machu Picchu, estupendo, pero incluso más increíble, la vía de acceso, pasando por la hidroeléctrica (central construida por un ingeniero italiano) junto a los rieles del tren que lleva a Aguas Calientes o Machu Picchu Pueblo, en la ladera donde se erguía la famosa ciudad inca.

















il Mercato - el Mercado A volte persino una danza, in mezzo a chi ha poco e nulla, e ne sembra sazio... A veces, incluso una danza, en medio a quien tiene poco o nada y parece satisfecho... Un venditore ed un compratore. Lo smercio di prodotti vari. L'affare. La prima cosa a cui la parola mercato ci porta a pensare è “luogo di scambio”. Ragionandoci, si pensa ad una compravendita di merci, null’altro di più semplicistico. Eppure a volte il mercato offre molto più di questo. È uno scambio sociale, di culture, un luogo d’incontro, una passeggiata di colori, un assaggio di profumi disparati intrecciati nel medesimo ambiente. È uno scambio di sguardi, un istinto di sopravvivenza, un contatto con la terra, una nuova visione delle cose, una percezione del mondo... a volte persino una danza, in mezzo a chi ha poco e nulla, e ne sembra sazio. Un concetto piuttosto antico di mercato quello che pervade il Perù, rispetto a quello che è il nostro modo di concepire un mercato “moderno”. 66

Lungo corridoi dove sono appesi grossolani pezzi di animali, respiri l'odore aspro della carne putrida, tenti di soffocarlo tappando il naso, e scansi con la mano una pattuglia di mosche che ti svolazzano attorno. Laddove i frigoriferi preposti a conservare le carni altro non sono che l’ambiente naturale che ci circonda, una cultura totalmente diversa dalla propria può apparire bizzarra. Metodi che a noi sembrano alquanto rudimentali, ma che rende il loro legame con la Pacha Mama (la madre terra) ancora più viscerale. Eppure credo, semplicemente, che la sintesi della diversità di culture qui giaccia nella consapevolezza che il nostro mercato è un luogo dove vendere e comprare, il mercato peruviano è molto di più: è un’Esperienza.

Un vendedor y un comprador. La venta de productos varios. El negocio. La primera cosa a la que la palabra mercado nos lleva a pensar es “lugar de intercambio”. Razonando, se piensa en una compra-venta de mercancías, nada más simplificante que esto. Y, sin embargo, el mercado ofrece mucho más que esto. Es un intercambio social, de culturas, un lugar de encuentro, un paseo de colores, una probada de perfumes disparados y que se entrelazan en el mismo ambiente. Es un intercambio de miradas, un instinto de sobrevivencia, un contacto con la tierra, una nueva visión de las cosas, una percepción del mundo… a veces, incluso una danza, en medio a quien tiene poco o nada y parece satisfecho. Un concepto más bien antiguo de mercado, que se apodera del Perú, comparado a ese que es nuestro modo de percibir un mercado “moderno”. Largo corredor donde están colgados grandes trozos de animales, se respira el olor agrio de la carne pútrida, intentas sofocarlo cubriendo la nariz y esquivas con la mano una patrulla de moscas que te vuelan alrededor. Allí, donde los frigoríferos dispuestos para conservar la carne, no son otra cosa que el ambiente natural que nos rodea. Una cultura totalmente diversa de la propia, que puede parecer extraña. Métodos que a nosotros pueden parecernos rudimentarios, pero que hacen que su relación con la Pacha Mama (madre tierra) sea incluso más visceral. Y sin embargo creo, simplemente, que la síntesis de la diversidad de culturas yace en la consciencia de que nuestro mercado es un lugar donde comprar y vender, en cambio, el mercado peruano es mucho más: es una experiencia.

















Bambini - Niños Con quegli occhi eloquenti che ti parlano, con quello sguardo che ti si incolla dentro... Con esos ojos elocuentes que te hablan, con aquella mirada que se te pega dentro... Il Perù non sembra soffrire della crisi demografica mondiale; sia perché è un paese ancora profondamente agricolo e le braccia sono risorse, sia perché di fatto è in una fase di crescita economica da qualche anno.

El Perú no parece sufrir la crisis demográfica mundial; ya sea porque es un país todavía profundamente agrícola y los brazos son recursos, o porque está en una fase de crecimiento económico desde hace algunos años.

Ma la povertà dilaga, comunque, in quelle “baraccapoli” poco distanti dal cuore pulsante dell’economia cittadina. Molti bambini vivono in questa Babilonia affrancata dalla modernità.

Pero la pobreza inunda de todas formas aquellos “pueblos jóvenes” poco distantes del corazón pulsante de la economía de la ciudad. Muchos niños viven en esta Babilonia abandonada por la modernidad.

Laddove la povertà diventa paradossalmente ricchezza e saggia maestra. Maestra di una vita che può renderci felici con poco. E i bambini sono per strada a dipingere sui marciapiedi o a costruire castelli di sabbia lungo la riva dell’oasi di Huacachina.

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Quando, poi, una folla di turisti si accalca a salutarli, ombreggiando sulle loro casette sgangherate, loro tendono timidamente la mano, comunicando più di quanto si possa dire a parole; con quegli occhi eloquenti che ti parlano, con quello sguardo che ti si incolla dentro. È davvero curioso anche il fatto che gli adulti abbiano la tendenza ad essere molto pazienti coi bambini. Li lasciano liberi di esprimersi come vogliono e di girovagare senza farsi prendere troppo dall’apprensione. Il solo guardare queste stupende creature può insegnarci come poter apprezzare le piccole cose. Non dovremmo mai dimenticarlo, non dovremmo cadere nel vizioso vortice in cui ci risucchia il benessere fittizio della società moderna. Ma purtroppo, forse, perfino la bimba che tentava di imitare le ballerine sul maxischermo di una sala scommesse lo dimenticherà presto.

Allí donde la pobreza se vuelve paradójicamente riqueza y sabia maestra. Maestra de una vida que puede hacernos felices con poco. Y los niños están por las calles, pintando sobre las veredas o construyendo castillos de arena junto a la orilla del oasis de la Huacachina. Cuando luego, una multitud de turistas se amontona para saludarlos, haciendo sombra sobre sus casitas desvencijadas, ellos extienden tímidamente la mano, comunicando más de lo que se puede decir con palabras; con esos ojos elocuentes que te hablan, con aquella mirada que se te pega dentro. Es realmente curioso el hecho de que los adultos tengan la tendencia de ser muy pacientes con los niños. Los dejan libres para expresarse como quieren y para deambular sin dejarse dominar demasiado por el sentimiento de aprehensión. El solo mirar estas estupendas criaturas puede enseñarnos cómo poder apreciar las pequeñas cosas. No deberíamos olvidarlo jamás, no deberíamos ceder al vicioso vórtice en el que nos sumerge el bienestar ficticio de la sociedad moderna. Lamentablemente quizás, hasta la niña que intentaba imitar a las bailarinas de la gran pantalla de una casa de apuestas, lo olvidará pronto.























I campi - los Campos Il paese ha riconoscimenti in tutto il mondo per la varietà e preziosità della cucina... El país es reconocido en todo el mundo por la variedad y lo preciado de su cocina...

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Il deserto, gli alti monti, i vulcani che bisbigliano al cielo e i pendii scoscesi non sembrano frenare quell’arduo lavoro agricolo che in Perù fieramente conducono. Gli agricoltori si "spaccano" la schiena per portare a termine il raccolto, ma il risultato è ottimo e i prodotti della terra rispecchiano chiaramente il sacrificio impiegato. Anche per questo il paese ha riconoscimenti in tutto il mondo per la varietà e preziosità della cucina.

El desierto, los altos montes, los volcanes que susurran al cielo y las cuestas escarpadas no parecen frenar aquella ardua labor agrícola que conducen orgullosamente en el Perú. Los agricultores se “rompen” la espalda para concluir la cosecha; el resultado es óptimo y los productos de la tierra reflejan claramente el sacrificio empleado. También por ello, el país es reconocido en todo el mundo por la variedad y lo preciado de su cocina.

I coltivatori lavorano per lo più con attrezzi manuali e anche sotto il sole cocente, avvolti da sciarpe e sotto cappelli o berretti che li proteggono. Lavorano ad una velocità inimmaginabile. Sono precisi nei movimenti di raccolta e scarto dei prodotti e sono felici quando gli si pongono domande sul loro lavoro (per esempio sul periodo di coltivazione e riguardo le tecniche per realizzare dei buoni prodotti). Rispondono senza mai fermarsi. Anche i giovani lavorano nell’agricoltura, forse alcuni di loro per necessità più che per tradizione, ma sembrano amare comunque quello che fanno, anzi, lavorano zelanti, occupandosi perfino del lavoro più gravoso.

Los agricultores trabajan sobre todo con herramientas manuales y también bajo el sol calcinante, envueltos en bufandas y bajo sombreros que los protegen. Trabajan a una velocidad inimaginable. Son precisos en sus movimiento de cosecha y descarte de productos y son felices cuando se les hace preguntas sobre su trabajo (por ejemplo, sobre el período de cultivo y sobre las técnicas para realizar buenas productos).

Si coltivano principalmente patate, pomodori, mais, carciofi ed asparagi. Anche se il riso è l’equivalente della pasta per noi, non mi è capitato di incontrare mondatori lungo le strade percorse. Il concime utilizzato deriva principalmente dai bovini. Infatti il “guano” (escrementi di uccelli) di cui la riserva di Paracas è piena e che risulta essere il più potente fertilizzante naturale al mondo, viene per lo più esportato e poco utilizzato in Perù. Questa è la parte genuina che in molti altri paesi l’industria ha sotterrato. E’ sempre bello, spostandosi in giro, scorgere dal finestrino del pullman, sotto la luce fioca del sole all’alba, sagome aranti nei campi.

Responden sin detenerse nunca. También los jóvenes trabajan en la agricultura, quizás algunos de ellos por necesidad más que por tradición, pero parecen amar de todas formas aquello que hacen, es más, trabajan entusiastas, ocupándose incluso del trabajo más pesado. Se cultiva principalmente papas, tomates, maíz, alcachofas y espárragos. E incluso siendo el arroz el equivalente de la pasta para nosotros, no me crucé con ningún mondador en el camino recorrido. El abono utilizado deriva principalmente de los bovinos. El “guano” (excremento de aves) del que la reserva de Paracas está llena, resulta ser el más potente fertilizante natural del mundo. Este es principalmente exportado y se utiliza poco en el Perú. Es esta la parte genuina que en muchos otros países la industria ha enterrado. Es siempre bonito, mientras uno viaja, vislumbrar desde la ventana del bus, bajo la débil luz del sol del alba, las siluetas que aran los campos.









Persone - Personas Sono anime genuine, semplici, tradizionali, contadine, artiste, culturali, energiche, fedeli... Son almas genuinas, simples, tradicionales, campesinas, artistas, culturales, enérgicas, fieles... Le persone sono la vera sorpresa. I peruviani hanno una socievolezza ed un’educazione quasi sconvolgente. Basta poco e sei loro amico. Ti lasciano il contatto e si mettono a disposizione per qualunque evenienza. Sono anime genuine, semplici, tradizionali, contadine, artiste, culturali, energiche, fedeli... Eccole in una delle miriadi di chiese che tappezzano le varie ciudad, accalcate sotto una croce che le sovrasta. Probabilmente a dar voce alle loro speranze, alle loro preghiere. Oppure si riuniscono la domenica all'aperto per un pic nic, magari passeggiando nelle zone adibite a mercatino, con piccoli anfiteatri messi a distanza l'uno dall'altro con spettacoli musicali, balletti, commedie, d’ogni tipo e per ogni età. 112

Le incontri al mercato a vendere la frutta o ad arare nei campi con la passione e semplicità che contraddistingue tutto ciò che fanno. Le incontri nei panni di una giovane guida felice di elargire le conoscenze sulla propria terra. È un paese che fa accoglienza vera, con naturalezza e passione. Esiste anche una nutrita fetta di persone di origine italiana, soprattutto a Lima, segno che le due culture hanno molti tratti in comune. Magari è proprio questo che ti fa sentire a casa, svestendoti dell’immagine dello “straniero” per sentirsi, invece, profondamente amalgamati in questa magica realtà.

Las personas son la verdadera sorpresa. Los peruanos gozan de una sociabilidad y una educación casi sorprendente. Basta poco para ser su amigo. Te dejan su contacto y se ponen a disposición para cualquier eventualidad. Son almas genuinas, simples, tradicionales, campesinas, artistas, culturales, enérgicas, fieles... Las encuentras allí, en una de las miles de iglesias que tapizan las varias ciudades, amontonadas bajo una cruz que las corona. Probablemente para dar voz a sus esperanzas, a sus oraciones. O se reúnen el domingo al aire abierto para hacer un picnic, quizás paseando por las zonas dispuestas para los mercadillos, con pequeños anfiteatros puestos uno cerca del otro, con espectáculos musicales, bailes, comedias, de cada tipo y para cada edad. Las encuentras en el mercado vendiendo fruta o arando los campos con la pasión y la simplicidad que distingue todo aquello que hacen. Las encuentras en la imagen de una joven guía feliz de engrandecer el conocimiento sobre su propia tierra. Es un país que te acoge realmente, con naturaleza y pasión. Existe también una nutrida cantidad de personas de origen italiano, sobre todo en Lima, signo que las dos culturas tienen muchos rasgos en común. Quizás, es justamente esto lo que te hace sentir en casa, desvistiéndote de la imagen de lo “extranjero” para sentirte, en cambio, profundamente amalgamado en esta mágica realidad.






















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