La prateria

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CINEMA I FILM WESTERN

ECOLOGIA IL PASCOLO

GEOGRAFIA LA PAMPA ARGENTINA

STORIA I NATIVI AMERICANI

ZOOLOGIA GLI ANIMALI DELLA PRATERIA


Cavalli nella steppa mongola.


Il coyote, tipico cane delle praterie.


00 LA PRATERIA Le praterie, veri e propri mari d’erba, sono delle formazioni vegetali aperte, diverse a seconda del clima e della natura fisica e chimica del suolo, costituito in gran parte da erbe annuali o perenni e da arbusti generalmente nani. Alberi e cespugli crescono per lo più soltanto lungo le rive dei corsi d’acqua o nelle zone di transizione dalla prateria umida alla foresta temperata. Le praterie più caratteristiche, dove prevalgono le graminacee, si estendono in Ungheria e in Russia, nell’Asia occidentale, dove prendono il nome di «steppe», in Argentina (le pampas); sono molto celebri anche le sconfinate praterie statunitensi, regno del coyote e dei grandi bisonti,

e quelle del Messico, dominate dai cactus. Il clima di queste regioni è di tipo continentale, con temperature elevate e piogge scarse concentrate in alcuni periodi dell’anno. Battute da venti asciutti, tutte le praterie sono caratterizzate da una forte aridità; mancano pertanto le condizioni per lo sviluppo di una vegetazione di tipo forestale. La vita nella prateria è regolata dal susseguirsi delle stagioni: sono poche, infatti, le specie animali che si trattengono in inverno e durante i mesi più caldi, mentre in primavera si assiste al ritorno delle specie che vivono in branchi e delle grandi masse di migratori.


01 CINEMA John Wayne, il cowboy pi첫 famoso del cinema americano.


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I FILM WESTERN Il western è un genere – cinematografico ma non solo, anche letterario, musicale, pittorico ecc. – molto popolare, caratterizzato principalmente dall’ambientazione: le praterie dell’Ovest degli Stati Uniti, ovvero il cosiddetto «vecchio e selvaggio west». I primi film western furono girati all’inizio del XX secolo e, come tutte le produzioni dell’epoca, furono filmati esclusivamente in studio. Quando però l’evoluzione tecnologica consentì le riprese anche in esterno, le ambientazioni per il western cominciarono subito ad essere scelte tra le praterie più desolate del Nord America e ben

presto il panorama stesso non rappresentò più solo uno sfondo per la vicenda, ma un elemento portante del racconto. D’altra parte in un genere come questo, solitamente caratterizzato da dialoghi molto semplici, i panorami sono molto importanti perché costituiscono il giusto contrappunto alle vicende e servono a sottolineare gli stati d’animo dei protagonisti. Oltre alle ambientazioni, i protagonisti sono cowboy e pistoleri; molto frequenti sono anche i combattimenti di questi ultimi con gli indiani, i viaggi delle carovane e le bande di criminali che terrorizzano piccole città.


02 ECOLOGIA Bovini al pascolo.


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IL PASCOLO Le praterie del Nord America sono spesso teatro delle migrazioni di erbivori di varie dimensioni che si muovono in modo spontaneo o perché addomesticati dall’uomo; erbivori che pascolano liberamente o vengono portati al pascolo dall’uomo, quindi. Ma cosa si intende per pascolo? Oltre all’azione compiuta dagli animali stessi, per pascolo si intende anche un tratto più o meno esteso di terreno coperto da erbe spontanee e generalmente sfruttate dalla pastorizia proprio per il nutrimento degli erbivori. Ne consegue che il pascolo influenza fortemente la vita delle singole popolazioni ed è in grado di modificare la struttura complessiva degli ecosistemi in cui ha luogo; gli erbivori, selezionando il cibo, mantengono infatti bassa la densità delle specie vegetali preferite e favoriscono la crescita delle altre meno appetibili. Le praterie sottoposte a intenso pascolo, ad esempio, mostrano un’alterazione della vegetazione caratteristica: gli erbivori si cibano infatti selettivamente di erbe ma non di arbusti, perciò le erbe tendono a scomparire mentre gli arbusti tendono a prendere il sopravvento.


03 GEOGRAFIA

Gauchos argentini.


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LA PAMPA ARGENTINA La pampa è un tipo di prateria tipico dell’Argentina centrale; si presenta come una regione monotona e pianeggiante, compresa nella fascia climatica temperata del paese. Per un raggio di circa 500 km attorno a Buenos Aires, la pampa, favorita dalle abbondanti precipitazioni di origine atlantica e caratterizzata da uno strato di terra fertile (loss), è umida e ricca di pascoli, mentre, procedendo verso l’interno, dove le piogge diminuiscono, diventa man mano più arida, coperta di ciottoli e sabbia; per il resto è povera d’acqua, e la vegetazione naturale è composta da graminacee e arbusti resistenti alla siccità. Battuta dai venti, la pampa ha un clima temperato con estati calde e inverni miti. Le bonifiche apportate dall’uomo in questa regione ne hanno fatto uno dei massimi centri di produzione di cereali e di allevamento del bestiame del mondo. Qui lavorano i gauchos, l’equivalente sudamericano dei cow boy: abilissimi nel cavalcare, catturano gli animali usando le bolas, palline di pietra che, arrotolate o legate a dei lacci di cuoio, vengono fatte roteare sopra la testa e, una volta lanciate, si arrotolano attorno alle zampe della preda.


04 STORIA

George Catlin, Accampamento indiano (1848).


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I NATIVI AMERICANI I nativi americani (definiti in modo meno appropriato anche «indiani d’America» e, in modo più dispregiativo, «pellerossa») sono tutti quei popoli indigeni che vivevano nelle praterie dell’America del Nord prima della colonizzazione degli europei e del loro conseguente sterminio; lo sterminio dei nativi rappresenta infatti ancora oggi uno dei più gravi e dei meno riconosciuti genocidi della storia dell’umanità: oggi i nativi americani sono solo una piccolissima minoranza della popolazione del continente, confinata per lo più nelle riserve. La zona delle pianure – ovvero le praterie che si estendono dal Canada centrale fino al Messico e dal Midwest alle Montagne Rocciose – è sempre stata abitata da popolazioni che vivevano in piccoli gruppi nomadi al seguito delle grandi mandrie di bisonti. Tra i primi e i più noti abitanti di queste zone possiamo ricordare i comanche, i sioux e gli cheyenne. Nonostante le caratteristiche culturali, come la lingua, i costumi e le usanze, varino enormemente da una tribù all’altra, ci sono alcuni elementi che si possono incontrare frequentemente e sono condivisi da molte tribù: ne sono un esempio la religione, riconosciuta con il nome di «chiesa nativa americana», e la musica, prodotta soprattutto con tamburi e flauti.


05 ZOOLOGIA

Bisonte americano.


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GLI ANIMALI DELLA PRATERIA Nelle comunitĂ animali delle praterie sono molte le specie che si nutrono di erbe. Numerosi sono anche gli insetti, che costituiscono una ricca fonte di cibo per i predatori appartenenti a diversi generi (anfibi, rettili, uccelli). Alcuni insetti, soprattutto larve di mosche e coleotteri, svolgono poi un altro ruolo fondamentale: distruggono i rifiuti prodotti dagli erbivori trasformandoli in sostanze riutilizzabili. Tra gli erbivori ci sono specie di dimensioni e abitudini diversissime, dai grandi bovidi, come il bisonte americano, ai numerosi piccoli roditori. Molti di questi animali hanno adottato le stesse strategie di adattamento

pur appartenendo a specie molto diverse e vivendo in zone molto distanti. Il problema principale, per la sopravvivenza degli erbivori che popolano le praterie, consiste nella quasi assoluta assenza di ripari. Per questo motivo molti erbivori, come le gazzelle, le antilopi, i cavalli, le lepri e gli asini selvatici, sfuggono ai predatori correndo; altri, invece, scavano elaborate tane nel terreno, dove si rifugiano all’arrivo del predatore; altri ancora, come il sirratte, le allodole e alcune otarde, riescono a scomparire alla vista del predatore imitando i colori dell’ambiente circostante, cioè mimetizzandosi.



Le principali aree erbose sul globo.



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