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RESIDENTIAL Alessandro Bellini Valentina Occhipinti Giuseppe Maggio e Pietro Passera Involucro di spazi d’Architettura Stefano Bernardo ed Erica Andreini Antonio Salvati Raffaele Nastri Barbiero Colella ARC Tuan Triggiani Sara Sabia
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residential EDILIZIA SOCIALE: LE NUOVE CASE ECO E SMART 3
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MENO DI 31: LA CASA DEL CUSTODE UNBOXED - PREFAB WOODEN HOUSE
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Booklet N°5 Arqoo by Architetti Emergenti Soc. Coop. Reggio Calabria, Via SS 106 3° tratto Pellaro, 45 A info@arqoo.com GRAPHIC EDITING: Fortunato Vazzana CREDITS: Simone Vartolo, Sergio Ceravolo, Giuseppe Rudi, Andrea Bartucciotto, Giuseppe Falcone, Alessandro Bellini, Valentina Occhipinti, Giuseppe Maggio e Pietro Passera, Involucro di spazi d’Architettura, Stefano Bernardo ed Erica Andreini, Antonio Salvati, Raffaele Nastri, Barbiero Colella ARC, Tuan Triggiani, Sara Sabia AVVISO PRIVACY L’aggiornamento dei contenuti avviene secondo la disponibilità occasionale dei redattori, che prestano la propria opera a titolo del tutto volontario e gratuito, senza una regolarità periodica predefinita; pertanto il seguente booklet non costituisce una testata giornalistica e non può essere considerata un prodotto editoriale ai sensi della legge 47/1948 e successiva 82/2001. Tutti i contenuti presenti nel booklet, salvo i contenuti con links esterni di terze parti, sono liberi per la riproduzione, sulla rete e altrove, esclusivamente per uso non commerciale, con l’attenzione di citare la fonte (Architetti Emergenti Soc. Coop.). Gli articoli ed i servizi pubblicati rispecchiano il pensiero dei singoli autori e non necessariamente della Architetti Emergenti Soc. Coop.
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EDILIZIA SOCIALE: LE NUOVE CASE ECO E SMART Siamo nel 2015, in un’era in cui la tecnologia sta prendendo sempre più piede e sopravvento su tutto quanto. In qualsiasi ambito lavorativo, qualsiasi situazione di vita quotidiana, anche nel divertimento, c’è ormai la tecnologia che ci guida e ci aiuta nel raggiungere gli obiettivi finali. E come tale non poteva non entrare anche nelle nostre abitazioni. Stanno nascendo le “abitazioni eco e smart”. Ma vediamo meglio di cosa si tratta: sono abitazioni intelligenti che, grazie al controllo intelligente di tutti gli elementi elettronici facenti parte della casa, hanno un’elevate riduzione delle emissioni inquinanti, con il conseguente e relativo abbassamento dei costi sia di manutenzione sia di gestione, che per le famiglie si può tradurre semplicemente in risparmio economico. La domotica è nata per migliorare la qualità della vita, la sicurezza, semplificare la progettazione, l’utilizzazione e la manutenzione della tecnologia stessa. Nella casa intelligente, grazie alla domotica, si può controllare tutto: climatizzazione, distribuzione di acqua, luce e gas, impianti di sicurezza. Il concetto “smart” è collegato anche a quello di “eco”, inseparabili tra loro, e consentono di ottenere grossi risparmi energetici ed economici, oltre che di impatto sull’ambiente. Passiamo all’aspetto pratico con due piccolissimi esempi: - l’ arch. Stephen Nickel, ha realizzato una “Casa passiva di lusso” a Maiorca. Il sistema costruttivo e l’architettura della villa godono di tutti gli accorgimenti necessari per eliminare quasi completamente la dipendenza energetica dell’edificio: una villa di 400 mq con una moderna cucina, 4 camere da letto, 3 bagni, una camera matrimoniale con cabina armadio, un centro benessere con sauna, doccia e vasca idromassaggio, una sala ufficio ed un meraviglioso panorama; parquet e riscaldamento a pavimento, massima coibentazione, finestre a doppi vetri, sistema di ventilazione meccanico per chi soffre di allergie, pompa di calore geotermica per assicurare la climatizzazione invernale ed estiva e pozzo privato per la raccolta dell’acqua piovana; - il legno “bruciato” è il protagonista della piccola casa passiva ecosostenibilie progettata dagli architetti di Upfrnt vicino Amsterdam. Una particolare tecnica giapponese, la Shou-Sugi-Ban, prevede di bruciare superficialmente i pannelli di rivestimento in legno di cedro, trasformandoli in superficie completamente sigillata che evita, quasi completamente, la manutenzione o riparazione. Al fine di proteggersi dalle frequenti esondazioni del vicino fiume Geul, la piccola casa passiva è stata progettata come una palafitta, sollevando la struttura su pali in quercia rinforzata alti più di un metro. Il rivestimento esterno delle pareti, la coibentazione naturale, i tripli vetri ad alte prestazioni e le numerose tecnologie sostenibili
applicate all’abitazione, la trasformano in un buon esempio di riduzione al minimo delle emissioni nocive della costruzione. L’edificio è autonomo nei consumi energetici grazie all’impianto solare posto sulla copertura ed un sistema di trattamento e filtraggio purifica le acque reflue fino a renderle potabili, prima di riportarle nel fiume. Da ora in poi tutto sarà inevitabilmente pensato in questi termini: dobbiamo avere cura del nostro pianeta, ma anche della nostra stessa salute. La domotica e l’utilizzo di materiali riciclati/riciclabili ed ecosostenibili sono la via giusta (o forse l’unica via?) per un futuro migliore per i nostri figli.
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MENO DI 31: LA CASA DEL CUSTODE
1° classificato al Residential Projects Contest
AUTORE: AB/A Alessandro Bellini Architect CREDITI: Progetto di concorso LUOGO E DATA: Bologna, Italia (25/03/15) PROFILO: AB/A Indaga il paesaggio urbano a diverse scale, dalla micro alla macro-scala. Non vi è uno stile preconcetto, ma ogni volta la ricerca di una soluzione che nasca dalle specificità insite nel progetto. Lo studio è fondato nel 2013 a Brescia dall’Arch. Alessandro Bellini. Ottiene riconoscimenti tramite concorsi e premi, collabora con il movimento di scultura Resilienza Italiana, con il festival DeltArte e si muove in territori ibridi tra architettura, paesaggio, urbanistica e arte.
The caretaker’s house is in the park of BelpoggioBaciocchi villa. The house is composed by two parts, formally and structurally speaking, a “hard part” made by concrete and cor-ten and a white upper part made by xlam panels covered by white plaster. The home tries to resolve design issues through hybridizations, for example, the basement in corten becomes fence. It also seeks to solve the problem of a private residence in a semi-public space with private gardens obtained from a shift of the volumes.
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Collocata direttamente sull’asse visuale all’ingresso della villa BelpoggioBaciocchi, la casa del custode si pone sul lato nord come una presenza quasi astratta, cercando un dialogo con la villa, ma al contempo una sua autonomia. Sia da un punto di vista formale che strutturale, la casa si compone di due parti. Il basamento-recinzione è la parte “dura”, è in cemento armato rivestito da lamelle di cor-ten che svolgono una funzione di protezione e integrazione al sito. La parte superiore è invece realizzata con pannelli di legno xlam rivestiti in intonaco bianco. L’innesto della parte abitativa sul basamento produce da punto di vista formale una serie di ibridazioni, oltre che servire per la recinzione, le lamelle diventano rivestimento e protezione anti intrusione, a schermatura degli ambienti privati: è il caso della cucina rispetto all’ingresso alla villa. La casa in intonaco bianco è composta da due corpi slittati, uno sul lato est e l’altro sul lato ovest, che contengono camere e servizi il primo, il secondo il soggiorno e la cucina che, posti sul lato più privato del parco, si affacciano su di un giardino anch’esso privato a sud. Lo slittamento di questi due corpi, la spezzata sul lato ad est e l’inclinazione delle linee del colmo, conferiscono dinamicità al corpo di fabbrica, alleggerendone la presenza. La parte centrale di connessione tra i due corpi contiene la distribuzione e, sfruttando l’altezza più bassa dei locali di servizio, tramite un’unità canalizzabile ed evitando elementi a parete in vista, risolve nella controsoffittatura la climatizzazione e il passaggio dell’aria. Tutta la costruzione della parte superiore è realizzata completamente a secco, sia in ottica di rispetto ambientale sia per velocizzare il processo costruttivo. Questo sistema offre inoltre vantaggi importanti per il contenimento degli spessori dei pacchetti sia orizzontali che verticali. La copertura anch’essa a secco raccoglie l’acqua piovana per il suo riutilizzo per uso sanitario.
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Vista esterna
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Planivolumetrico: inserimento nel contesto
Diagrammi e concept
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Pianta piano terra
Pianta piano primo
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Sezione esecutiva
Vista esterna
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UNBOXED - PREFAB WOODEN HOUSE
2° classificato al Residential Projects Contest
AUTORI: Barberio Colella ARC (Barberio Maurizio e Micaela Colella) LUOGO E DATA: Polignano a Mare, Italia (31/08/2014) PROFILO: Barberio Colella ARC is an architectural and research duo based in Bari. Both obtained a Master’s Degree in Architectural Design in the 2014 from the Polytechnic of Bari. PhD students in architectural design from University of Roma Tre and Polytechnic of Bari. Research fields: sustainability and reversibility in residential architecture, digital architecture and tectonic innovation.
Unboxed is a prefab wooden Mediterranean house that represents a more sustainable alternative to masonry or frame structure buildings. The standardization and the prefabrication creates great flexibility. The goal is achieved by splitting the building in several basic structural elements designed to be mounted with all the finishes and without thermal bridges. The house has a clear division between the living and the sleeping area with a glazed corridor/entrance in the middle.
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Unboxed è una casa prefabbricata in legno pensata per l'area mediterranea. Il progetto rifletta sul tema della scatola muraria, utilizzando però pareti in legno strutturale multistrato, soluzione considerata dai progettisti un'alternativa più sostenibile rispetto alle strutture in muratura tradizionali o a telaio. L'elevata standardizzazione dei moduli e la loro totale prefabbricazione, consentono facilmente di studiare diverse soluzioni: vengono proposti quattro esempi, partendo da diverse esigenze di spazio. Questo obiettivo è raggiunto scomponendo l'edificio secondo elementi costruttivi base (solai, pareti, infissi, gronde...), concepiti per essere montati completamente finiti e completi di rifiniture esterne ed interne ed esenti da ponti termici. Questo tipo di approccio apre ad interessanti soluzioni industriali per la produzione in serie e, quindi, per l'abbattimento dei costi. 2 Tutte le soluzioni studiate, ed in particolare la versione da 100 m , prevedono una chiara divisione tra zona giorno e zona notte, dove il rapporto visivo e sensoriale con il contesto naturale è esaltato sia dalla ampie superfici vetrate dei moduli stessi, sia dal corridoio-ingresso vetrato: un vero e proprio passaggio nella natura, in grado di ristabilire il contatto con l'ambiente circostante (e lo scorrere del tempo) ad ogni passaggio tra le due zone della casa. L'attenzione per l'eco sostenibilità della casa non è trattata con semplici slogan. La casa è costruita con materiali che la rendono riciclabile al 100%. È altresì smontabile, grazie ad una fondazione innovativa in acciaio, che consente di ridurre o eliminare lo scavo (in base alla natura del terreno). La fondazione consente di isolare dall'umidità del terreno la casa e di ospitare buona parte degli impianti al suo interno. Superiormente, la copertura a bassa inclinazione (5%) consente la posa di tegole solari (tecnologia Tegosolar), capaci di produrre energia elettrica e termica, e fungere da copertura vera e propria.
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Veduta esterna sulla costa rocciosa di Polignano a Mare
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Il corridoio-ingresso vetrato
Il mare visto dalla camera da letto
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La camera da letto
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A sinistra: assonometria della struttura. In alto a destra: i pannelli-base. In basso a destra: dettaglio costruttivo dell'attacco fondazione-elevazione
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In alto: le sezioni. In basso: la zona living
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A sinistra: le quattro soluzioni planimetriche studiate. A destra: pannelli frangisole con intaglio parametrico
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XLAM HOUSE
3° classificato al Residential Projects Contest
AUTORE: Tuan Triggiani CREDITI: Concorso XLam LUOGO E DATA: Italia (16/07/1989) PROFILO: Tuan Triggiani, nato in Vietnam il 16/07/89, ha conseguito la laurea magistrale in Architettura con il massimo dei voti presso la facoltà di Architettura di Bari nel 2014. Ha grandi capacità nella computer grafica (Rhinoceros, 3ds Max, Vray, Photoshop) come si evince nel lavoro di rimodellazione degli spazi funzionali e adeguamento liturgico della Chiesa di Sannicandro in collaborazione con lo studio Netti Architetti. Possiede ottime capacità progettuali espresse attraverso la realizzazione di modellini di studio, dimostrato nel workshop “Conversion +” svolto al Margherita di Bari in collaborazione con l’Arch. G. Borella di studio Albori – Milano.
The Xlam house is designed from goal of simplicity, two parallelepipeds, in one there are garage, living, kitchen, pantry and laundromat, in other there are a office, three bedrooms and two bathrooms. The garden with swimming pool is an extension of living by the great glass wall. Ecological systems are made up from smart arrangement of rooms, correct natural ventilation, large balcony to protect by sun shines. The Xlam house become so an unique body that control the ecological aspect with its shape integrating the environment that surround the house.
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La Xlam house si basa sulla chiara capacità dell’architettura di esprimere tutti i caratteri dell’ambiente abitativo. La casa è costituita da due volumi che si compenetrano, generando due diverse spazialità caratterizzate da differenti vocazioni funzionali: zona living, cucina, garage, dispensa e lavanderia si collocano in un volume mentre nell’altro lo studio professionale e gli ambienti della zona notte. Gli ambienti esterni sono anch’essi chiaramente leggibili e ben delineati, il porticato, collegamento tra garage e zona living, è al contempo luogo di relax nella sua parte terminale. Il giardino sul fronte Sud è ripartito in zona agricola e zona privata, prolungamento dell’area living mediante una grande vetrata. Il sistema ecologico e di risparmio energetico sono perfettamente integrati nella composizione architettonica. La semplicità dei due parallelepipedi garantisce il massimo guadagno energetico; i grandi aggetti sul lato Sud e i sistemi di oscuramento proteggono gli ambienti interni durante il periodo estivo mentre il sistema a serra garantisce il riscaldamento durante il periodo invernale; la distribuzione interna degli ambienti contribuisce all’efficienza energetica, infatti gli spazi principali sono protetti da quelli secondari come corridoi e bagni, i quali evitano sbalzi termici; infine le differenti dimensioni delle finestre e il loro preciso posizionamento garantiscono una ventilazione naturale all’interno della casa, consentendo anche il controllo della mole di aria da ricambiare. La Xlam house diviene così un unico corpo capace di controllare l’aspetto ecologico e il risparmio energetico attraverso la forma architettonica integrata con il paesaggio che la circonda, in un rapporto in cui lo stesso ambiente naturale diviene elemento fondamentale del progetto.
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Pianta piano terra
Sezione del soggiorno, piano terra
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Pianta piano primo
Sezione della zona notte, piano primo
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Giardino a Sud
Sezione longitudinale: garage, porticato, ingresso, soggiorno, cucina e lavanderia
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Prospetto principale Nord
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MENO DI 31_RESIDENZA PER IL CUSTODE AUTORE: Valentina Occhipinti CREDITI: Progetto candidato al concorso organizzato dalla rivista CASABELLA “Meno di 31_residenza per il custode” LUOGO E DATA: Bologna, Italia (Aprile 2015) PROFILO: Valentina Occhipinti nasce a Ragusa il 18 aprile 1984, si laurea in architettura nel 2010 presso la Facoltà di Architettura di Siracusa. Nello stesso anno si abilita alla professione. Ha partecipato a numerosi concorsi classificandosi come secondo premio ex aequo e ha partecipato al quarto meeting internazionale “Architects meet in Selinunte_OFF 2014 ” come Young Talent Architect in Sicily 2014.
The project concerns the caretaker's residence. A new form of living that adapts to the changing needs of those who live in this space. The house is designed as a box containing two volumes: the first volume that cuts longitudinally the space, and generates sleeping and living areas (kitchen, closets) by sliding panels that create different configurations. It encompasses also the doors of the rooms that can be connected or isolated. The second volume (deposit) is located at the back of the residence. Being lowered, it allows light to enter the rooms.
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Il progetto riguarda la residenza del custode ubicata all'interno del parco di villa Belpoggio-Baciocchi a Bologna. Una nuova forma dell’abitare che si adatta alle mutevoli esigenze di chi vive in questo spazio. La casa è concepita come una scatola che contiene al suo interno due volumi. Il primo è un “super-arredo” in multistrato di betulla che taglia longitudinalmente lo spazio generando una zona notte e una zona giorno. Questo volume contiene la cucina, la parete attrezzata per la tv, una libreria, la dispensa e gli armadi delle due camere da letto. Inoltre verso la zona giorno è munito di pannelli scorrevoli che, spostandosi, creano configurazioni sempre diverse. All’occorrenza si possono isolare alternativamente la cucina, la parete attrezzata per la tv, la libreria e la dispensa. Il volume contiene inoltre le porte scorrevoli di accesso alle due camere che, a loro volta, possono essere tra loro collegate o isolate. Nella parte superiore del “super-arredo” sono alloggiate le macchine per il condizionamento canalizzato delle camere da letto e della zona giorno. Il secondo volume, che si incastra nel prospetto sul retro dove è collocata la zona notte, contiene il deposito ed è rivestito con delle doghe in legno. Essendo ribassato rispetto all’altezza del piano, i servizi godono di bucature alte dove infissi a vasistas motorizzati garantiscono l’illuminazione naturale e il ricambio d’aria. Il prospetto principale, grazie ad ampie vetrate scorrevoli, si affaccia sul parco. Il pavimento è in battuto di cemento industriale, mentre la struttura della casa è realizzata con dei profili in ferro HEA 120 e IPE 200. L’involucro esterno è in aquapanel con finitura bianca, mentre la struttura del deposito e dei servizi è costruita in mattoni forati.
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Render interno
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Concept e pianta: il “super-arredo� taglia longitudinalmente lo spazio generando zona notte e zona giorno
Viste esterne
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Prospetto principale con ampie vetrate scorrevoli, prospetto sul retro con bucature più strette Sezioni longitudinali: i pannelli scorrevoli del “super-arredo” creano configurazioni sempre diverse
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Viste interne
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VILLA G.P. AUTORI: Giuseppe Andrea Maggio e Pietro Passera CREDITI: Progetto realizzato per il Residential Project Contest LUOGO E DATA: Parma, Italia (02/04/2015) PROFILI: Giuseppe Andrea Maggio - Giovane geometra e studente iscritto al primo anno della Facoltà di “Scienze dell’Architettura” presso l’Università degli studi di Parma. Appassionato di progettazione architettonica, ma anche di bioarchitettura, design, modellazione tridimensionale, grafica, fotografia e foto editing, si diverte a studiare e concepire lo spazio relazionato all'ambiente ed al suo utente finale, con l'intento di trovare la sua dimensione ed espressione personale. Pietro Passera - Studente iscritto al primo anno della Facoltà di “Scienze dell’Architettura” presso l’Università degli Studi di Parma. Amante dell’architettura fin da piccolo, sogna di poter creare nuovi spazi abitativi cercando di interpretare le esigenze della gente in termini di funzionalità, estetica e stile. Appassionato di arte, design e modellazione 3D, ma anche di cinema e scenografia, che considera ottimi strumenti per la progettazione.
The design of the house took place through a long and careful analysis of the proportions and the painstaking research of a contemporary architectural language, with an eye to the new technologies. Essentially is defined building automation by combining the automation of a coordinated, integrated and computerized technological systems, computer networks and communication networks, the purpose of improving the flexibility of management, the comfort, safety, and to improve the quality of living and working inside the building.
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La progettazione dell’abitazione è avvenuta attraverso un’attenta e lunga analisi delle proporzioni e la scrupolosa ricerca di un linguaggio architettonico contemporaneo, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie. Sostanzialmente, ad un livello superiore, viene definito building automation unendo la domotica ad una gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza e per migliorare la qualità dell'abitare e del lavorare all'interno dell’edificio. Vengono utilizzati pannelli frangisole in legno motorizzati per il piano superiore, vetri basso emissivi per le ampie vetrate e materiali da costruzione all’avanguardia per permettere l’abbattimento quasi totale delle dispersioni termiche. Nel pianificare la villa, il principale concetto di design è stato quello di trovare il giusto compromesso tra la progettazione della classica forma ad L ed un contesto moderno, dislocandola intorno ad una piscina, protagonista assoluta dentro e fuori l'abitazione, ed a ben tre diverse aree del giardino mediterraneo, le quali variano in tipologia e posizione intorno all’abitazione stessa. La casa è stata progettata per una famiglia con bambini e comprende al piano terra un grande open space, che prevede spazi come: a) una cucina abitabile; b) una zona pranzo; c) una libreria/biblioteca; d) soggiorno con camino pensile moderno al centro della stanza. Al piano superiore, la master suite si affaccia su un giardino pensile, regalando privacy ed immersione nella natura quando si ha voglia di trascorrere del tempo all'aria aperta con tutta la riservatezza dell'abitazione.
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Vista d’insieme ed inserimento dell’abitazione nel contesto urbano
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Tavola esemplificativa del progetto comprendente la pianta con planimetria del lotto, prospetti e sezione principali
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RESIDENTIAL Giardino pensile e prospetto del piano primo composto da pannelli in legno motorizzati
Soggiorno multimediale con complementi arredo di design
Particolare del tavolino da caffè e della parete attrezzata
Open space della zona giorno con cucina, soggiorno e zona relax
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RISTRUTTURAZIONE DI UN ATTICO AUTORI: INVOLUCRODISPAZI Studio di Architettura (Paolo Cappelletti e Luigia Pace) LUOGO E DATA: Italia (15/04/2015) PROFILI: Paolo Cappelletti - Nato il 15/09/1985 a Chieti, Italia. Ha frequentato la Facoltà di Architettura di Pescara, laureandosi nel 2014 con una tesi dal titolo “LANDCRAPES CITY” che affronta la progettazione di unità abitative a basso impatto energetico unitamente ad una elevata qualità degli spazi. Fonda nel 2015 lo studio di Architettura “INVOLUCRODISPAZI” che nasce dalla collaborazione di giovani architetti e tecnici di comprovata esperienza la cui mission è quella di progettare spazi da vivere incentrati sulla green energy. Luigia Pace - Nata il 15/09/1985 a L’Aquila, Italia. Ha frequentato la Facoltà di Architettura di Pescara, laureandosi con Lode nel 2013 con una tesi incentrata sul Social Housing. Ha partecipato a concorsi di Architettura e maturato varie esperienze nel design di interni e nella realizzazione di prodotti per la casa. Appassionata inoltre di grafica 3d, collabora attivamente con diversi studi di architettura, aziende produttrici di arredi su misura e imprese di costruzione in tutta Italia, per la presentazione grafica dei progetti.
The operation performed by Architecture’s office Involucrodispazi regards the renovation of an apartment on the top level of a building of great architectural interest. The primary objective was to preserve, as much as possible, the preexistence, enhancing the environment and use of windows for natural light. We choose to use eco-friendly materials, wood and natural stone, for the best result. All measures for the implementation allow to get to end users a high quality of life.
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L’intervento, eseguito dallo studio d'Architettura Involucrodispazi, riguarda la ristrutturazione di un appartamento situato all'ultimo livello di un edificio di forte interesse architettonico, nel centro della città. Dopo accurate operazioni di rilievo e restituzione grafica, ci si è posti l'obiettivo di mantenere intatta il più possibile la preesistenza, valorizzando gli ambienti e sfruttando al massimo le numerose aperture per una ottimale illuminazione naturale ed una corretta areazione dell’intera struttura. Insieme alla committenza, che ha dettato le linee guida dell’intervento, si è scelto di integrare all’arredo esistente, materiali e rivestimenti di pregio a basso impatto ambientale tra cui il legno, risorsa rinnovabile, robusta, solida, viva, trattato solamente con olio e resine vegetali e la pietra naturale utilizzata come rivestimento per separare gli ambienti della zona giorno e caratterizzarli al meglio. Insieme donano la giusta armonia e al tempo stesso modernità e calore agli spazi. Per migliorare l’efficienza energetica dei locali, si è scelto di ridurre le notevoli altezze, caratteristiche degli edifici costruiti intorno agli anni sessanta, riducendo così il volume degli stessi attraverso opere di controsoffittatura isolata termicamente. Tutti gli accorgimenti per la realizzazione dell’intervento hanno permesso di ottenere un risultato apprezzato dalla committenza e di garantire alla stessa una qualità di vita il più possibile salutare.
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Vista dell’ambiente cucina valorizzato da giochi di luce naturale e artificiale
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Dettaglio parete divisoria ingresso/cucina, soluzione per migliorare la luminosità dell’ingresso
Planimetria generale con indicazione degli interventi di demolizione e realizzazione delle opere murarie
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Dettaglio parete divisoria zona giorno in quarzite con sistemazione dell’arredo
Accostamento parete in quarzite e parete divisoria in acciaio a vetro
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UN TUFFO NEL VERDE AUTORI: Stefano Bernardo e Erica Andreini CREDITI: Esame “Atelier di progettazione” LUOGO E DATA: Moncalieri (Torino), Italia (04/07/2012) PROFILI: Stefano Bernardo - Frequento il corso di laurea magistrale “Architettura Costruzione e Città” presso il Politecnico di Torino, mi piace sperimentare nuove forme dell’abitare e del vivere adattandole ad un linguaggio moderno dell’architettura usando forme semplici ma che esprimono emozioni; sono appassionato di modellazione 3D e sogno di riuscire ad aprirmi uno studio una volta finiti gli studi. Erica Andreini - Studentessa del IV anno di Architettura, oltre allo studio lavoro come progettista di locali nel campo della ristorazione e degli interni. Ciò mi ha permesso di ampliare la mia conoscenza e di appagare la mia grande voglia di apprendere, legata anche alla mia facilità di imparare diversi software. Tra le mie passioni vi è il disegno e le attività da svolgere in gruppo.
The project consists of three semicircular blocks, there are three types of houses: 2 the first is a duplex of 100 m , the second 2 is an apartment of 60 m , the third is a 2 studio of 35 m . The entire project is surrounded by a public park. Were combined the different types of single house and apartment building, every houses have a private garden. The buildings is covered with a ventilated wall in wooden panels.
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In questo progetto viene riqualificata un'area industriale dismessa a Moncalieri, in provincia di Torino. Il progetto è costituito da tre blocchi aventi forma semicircolare, questo ha permesso di progettare grandi spazi verdi pubblici che circondano il nuovo edificato creando un punto d’incontro per la comunità locale. Nel progetto sono presenti tre tipi di abitazioni: il primo è un 2 2 duplex di circa 100 m , il secondo un appartamento di circa 60 m ed il terzo 2 un monolocale di circa 35 m . Nella progettazione delle unità abitative si è deciso di reinterpretare il modo di abitare, unendo quindi la tipologia della casa a schiera con la tipologia dell’edificio in linea andando quindi a sviluppare delle “villette” sovrapposte le une con le altre, ognuna con giardino privato e collegate tra loro da un grande ballatoio, per questo il verde permette di avere una buona distanza tra gli spazi di passaggio e l’accesso alle abitazioni ma nello stesso tempo si è cercato di trasformare gli spazi destinati solo alla distribuzione in luoghi d'incontro e socializzazione tra i condomini. Gli edifici sono rivestiti con una facciata ventilata in pannelli di legno, che permette quindi buone prestazioni di isolamento ed un effetto di leggerezza e naturalezza. Partendo dalla citazione di Oscar Niemeyer – L’opera architettonica non è soltanto l’oggetto, ma anche quello che lo circonda e i vuoti, gli spazi − si è voluto quindi realizzare un complesso residenziale urbano ma allo stesso tempo immerso nel verde, che si presenta in modo diverso quando viene visto dalla strada e quando viene visto dal parco, sembra quindi che gli edifici prendono la loro forma dal parco e si sviluppano in modo naturale, i terrazzamenti degli edifici ricordano il gioco di dislivelli tipico delle montagne presenti alle spalle del progetto.
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Planivolumetrico fotoinserito nel contesto
Vista a volo d'uccello dell'intero intervento
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CASA-STUDIO PER UN GRAFICO IN PALAZZO MARIGLIANO (NA) AUTORE: Antonio Salvati CREDITI: Laboratorio di Architettura degli Interni, Prof. Arch. Cafiero G., Prof. Arch. Morone A. LUOGO E DATA: Napoli, Italia (08/03/13) PROFILO: Nato e cresciuto a Napoli, laureato con lode alla CdL “Scienze dell’architettura” della Federico II, è attualmente iscritto al CdL specialistica “Mapa” della stessa università. Nutre una forte passione per la tecnologia in generale e dell’informatica, in particolare di programmi di disegno automatico e rendering. E’ un appassionato di musica, cinema e serie tv. Sogna, nell’immediato futuro, di trasferirsi all’estero e di riuscire ad aprire uno studio di architettura proprio, per dare spazio a giovani architetti come lui.
The project involves the renovation of an apartment in “Palazzo Marigliano”, an historical building of Naples. The client is a graphic designer who has requested the subdivision of the apartment in two areas: the first one is dedicated to the work, the second one is dedicated to the family and to the private life. Thanks to the height of the apartment, it was possible to optimise the space with the mezzanines. Special note of this project is the master bathroom.
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Il progetto riguarda la ristrutturazione di un appartamento sito in Palazzo Marigliano, uno dei palazzi storici di Napoli. Il committente è un grafico pubblicitario che richiede la suddivisione di tale appartamento in due zone: una dedicata al suo studio, e quindi al lavoro, e l’altra dedicata alla famiglia. Il fatto che l’appartamento sia caratterizzato da spazi molto alti ha fornito la possibilità di lavorare anche sulle altezze tramite dei soppalchi. Nella prima stanza viene realizzato l’ingresso, il quale viene utilizzato anche come sala d’attesa per i clienti. Successivamente abbiamo lo spazio destinato al lavoro: in questa stanza al livello inferiore è posto lo spazio di relazione con i clienti, mentre a livello superiore lo spazio di lavoro vero e proprio. Il tutto è arredato con elementi che richiamano la grafica pubblicitaria. Lo spazio destinato al lavoro è separato dal vero e proprio ingresso alla casa grazie ad una libreria. Tale ingresso dà l’accesso alla cucina-pranzo, stanza da cui, grazie ad una scala si accede al soggiorno, situato sul soppalco. Successivamente abbiamo un piccolo corridoio, costeggiato da un armadio a muro, che fornisce accesso al bagno, alla stanza per i figli ed alla stanza da letto. La stanza dei figli è caratterizzata da una zona dedicata allo studio e alle attività diurne situata a livello inferiore e da una zona letto situata sul livello soppalcato. La scala in legno che collega le due parti contiene una libreria, in modo da integrare più funzioni. Nota particolare di tutto il progetto è il bagno padronale. A questo vi si può accedere o tramite la porta alla fine del corridoio (entrando così nello spazio lavabi) o tramite la grande libreria nella camera da letto, che, ruotando, fornisce sia l’accesso che illuminazione diretta. All’esterno del bagno, situato al livello inferiore, abbiamo uno spazio di lettura, mentre sul soppalco è situata invece la zona notte.
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Vista dell’area relax della zona giorno
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Vista della zona lavabi del bagno padronale dall’accesso sul corridoio
Vista della zona notte della camera da letto padronale
La zona notte della stanza per i figli: il parapetto funge anche da arredo
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RESIDENTIAL Spazio di distribuzione nella camera da letto
La zona lettura situata al livello inferiore della camera padronale
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UPSIDE DOWN HOUSE AUTORE: Raffaele Nastari CREDITI: Ristrutturazione di edificio storico LUOGO E DATA: Castronno (Varese), Italia (12/09/14) PROFILO: Laureato al Politecnico di Milano con una tesi su analogie e differenze tra Cohousing e Student Housing, ha avuto la possibilità di collaborare nella ristrutturazione di spazi ad uso commerciale a Milano e in proposte di riqualificazione urbana per la città di Gallarate a basso consumo di suolo, nonché di partecipare al concorso per il Guggenheim Museum di Helsinki.
The apartment on two levels, is inserted into a palace of the early '900. The ground floor, on the garden level, has been separated from the first floor level of the court, our ground floor, to form two separate units. The intervention focuses on the two upper floors. In the ground floor there’s the entrance area , raised above the rest of the plan, a bathroom, a study and the master bedroom. The living area, open space, was placed on the top floor, reversing the usual arrangement.
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L’appartamento su due livelli, è inserito in una palazzina dei primi del ‘900 inizialmente di tre piani. Il piano terra, al livello del giardino, è stato separato dal primo piano a livello della corte, nostro piano terra, per formare due diverse unità abitative. L’intervento in esame si concentra quindi sui due piani superiori. Il piano di calpestio del nostro piano terra si trova a circa 40 cm sotto il piano di campagna, motivo per il quale la zona ingresso si trova rialzata rispetto al resto del piano, in modo da ottenere anche una ideologica buffer zone tra esterno e interno. In questo primo spazio ingresso, dove è stato ricavato anche un bagno, sono stati effettuati lavori di irrigidimento della struttura del solaio, in voltini di mattoni poggiati su travi d’acciaio. Le travi sono state connesse trasversalmente con ferri piatti saldati, al di sopra dei quali è stata posta una rete elettrosaldata prima di effettuare la gettata con materiale alleggerito. Sullo stesso livello è stato realizzato uno studio e la camera da letto padronale, mentre la zona giorno, open space, è stata posta al piano superiore, invertendo la consueta disposizione, per poter ottenere, negli ambienti destinati al pranzo e al living, una vista privilegiata sul panorama composto dalle vicine colline boschive.
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Al piano terra è stato ricavato uno studio confinante con la camera padronale
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Un filtro in ingresso è ottenuto grazie ai gradini che relazionano piano di campagna e piano terra
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Una “lingua� di ardesia fa accedere allo spazio doccia rivestito dallo stesso materiale nero
I sanitari del bagno al piano terra sono ospitati da una controparete dove passano gli impianti
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Punto focale nella zona living è il camino trattato con differenti materiali
Cucina, zona pranzo e salotto costituiscono un unico grande spazio
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RESIDENTIAL Il bagno di servizio del piano superiore
I sanitari sono posti in una ideologica nicchia comprendente anche la doccia
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GREEN_GARDEN_ROOF AUTORI: Martina Ponti, Giorgia Ravotto, Sara Sabia CREDITI: Atelier “Il Progetto Sostenibile di Architettura”; Docenti: A. Baietto, R. Pollo, V. Serra, A. Gorrino, A. Levra Levron LUOGO E DATA: Torino, Italia (21/02/15) PROFILI: Martina Ponti - Nata sul Lago Maggiore, vive a Torino, dove frequenta la facoltà specialistica in Architettura Ecosostenibile presso il Politecnico. Ha effettuato uno stage presso lo studio LSB Architetti Associati e attualmente lavora part-time con un architetto torinese. E’ appassionata di disegno e grafica e appena le è possibile viaggia per conoscere nuove culture e scoprire nuovi paesaggi. Giorgia Ravotto - Nata a Torino, qui vive e frequenta il corso magistrale in Sostenibilità presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Ha studiato sei mesi in Danimarca sviluppando interesse per l’architettura nordica e buona conoscenza della lingua inglese. Ha effettuato un periodo di stage presso lo studio C&C Architetti Associati, dove ha inoltre lavorato come collaboratrice part-time. Sara Sabia - Nata a Torino. Frequenta il corso di laurea magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile presso il Politecnico di Torino ed ha recentemente ultimato un tirocinio presso uno studio di architettura torinese. Attratta dal fascino dei paesaggi finlandesi, progetta di volare nei Paesi baltici per immergersi nella cultura nordica e concludere lì il suo percorso di studi.
The Green_Garden_Roofbuilding consists of a commercial plate, three residential floors and a public space equipped with wooden seats. Higher flats open to the south-east side to maximize the contribution of solar radiation. The remaining space is used to realize a garden roof for the residences, with skylights-water pools that give scenic effects to the commercial plate. The living areas of the residences are oriented toward the south-east side to ensure the standards of comfort, while the sleeping rooms are exposed to the west to take advantage ofthe latestsunshine hours.
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La residenza Green_Garden_Roof si inserisce nell’ipotesi del progetto di una riqualificazione dell'area adiacente la stazione di Porta Nuova a Torino, un vuoto urbano da colmare con spazi destinati a verde pubblico, residenze e poli commerciali. L'edificio di progetto si compone di una piastra commerciale servita da un percorso centrale su cui si affacciano i negozi. Sul lato di via Sacchi è anteposto un portico a doppia altezza, che cita le facciate degli edifici storici prospicienti. Lo spazio verde pubblico del lotto viene attrezzato con sedute in legno, che diventano contenitori per le alberature. Ai piani superiori l'edificio assume un impianto a L sfaccettato che si apre in direzione sud-est, in modo da ottimizzare l’apporto della luce naturale e dell'irraggiamento solare. Lo spazio di risulta al primo piano viene sfruttato per realizzare un tettogiardino fruibile da destinarsi a verde pertinenziale delle residenze, attrezzato con le medesime sedute che caratterizzano lo spazio pubblico e con vaschelucernari d'acqua, che illuminano il percorso interno della piastra commerciale e lo valorizzano con effetti scenici. L'ultimo piano dell'edificio si distingue per l'arretramento perimetrale che genera delle terrazze continue, per gli appartamenti duplex e per il rivestimento di facciata in zinco titanio. Le zone giorno delle residenze sono disposte sul versante del parco esposto a sud-est per garantire agli utenti le condizioni ottimali di comfort e una visuale privilegiata sul parco. Le zone notte sono esposte ad ovest, per godere delle ultime ore di sole della giornata. La presenza di logge consente in estate di schermare la radiazione solare in eccesso, evitando fenomeni di surriscaldamento e abbagliamento, mentre in inverno permettono l’ingresso della radiazione solare e luminosa che aggiunge apporti interni vantaggiosi per il benessere termico e luminoso. La copertura verso sud-est è progettata per garantire l'inclinazione ottimale di 45° per la captazione della radiazione solare, allo scopo di integrarvi il sistema fotovoltaico e solare termico; verso nordovest la copertura torna piana per sfruttare lo spazio sottotetto da destinarsi ai duplex e mantenere la linearità caratteristica dei prospetti sulla via.
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Vista tridimensionale del tetto giardino del Green_Garden_Roof
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Concept di progetto, pianta dei piani terra e analisi dell’ombreggiamento
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Sezione e piante dei piani superiori, taglio degli appartamenti, vista 3D e riferimenti progettuali
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Pianta di un appartamento-tipo e sezione con la scelta dei materiali e delle tecnologie adottate
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